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weekendgreen.com • weekendonna.com • weekend guide
viaggi in
giappone segreto
bimestrale n.3
primo sole
in viaggio con i vip
WEEKEND TOP DI MAGGIO/GIUGNO • IL GUSTO A MILANO
EDOARDO Raspelli
gianfranco vissani
• WINE TOURISM LE MIGLIORI CANTINE BIO • SUL LAGO DI ZURIGO CON LA CADILLAC
• LAGO DI GARDA
A BARDOLINO CON LA NUOVA AUDI Q3 QUATTRO S TRONIC
• SUL LAGO DI TURANO CON LA MERCEDES GLA ENDURO • SUL LAGO DI ANNECY CON LA INFINITI Q 50
SUI COLLI MODENESI CON LA
nuova Subaru forester 2.0 lineartronic
SUL LAGO MAGGIORE CON
DS3 Cabrio 1.2 So Chic
pensieri on the road EXPO: SOTTO L’ALBERO DELLA VITA UN’ITALIA INFINITA Finalmente è arrivato questo grande evento che porta l’Italia all’attenzione del mondo intero. Mille polemiche, innumerevoli sforzi, centinaia di furbi che cercano di sfruttare l’occasione per far soldi. Ma adesso tutto questo deve passare in secondo piano, in questa occasione dobbiamo essere uniti sotto quell’Albero della Vita che ne rappresenta il simbolo. Sotto quell’albero dobbiamo riunirci, dobbiamo far sistema per affermare il nostro potenziale nella cultura e nella cultura del cibo. Già, perchè anche il cibo è cultura, quando ci racconta attraverso i suoi sapori la storia della nostra Italia. Mi scusino i grandi chef stellati, ma l’importanza di una ricetta che resiste da centinaia o da migliaia di anni non può essere essere mai confrontata con una inventata adesso con le alghe giappnesi e il sale del Perù o l’uovo cotto e congelato e ricotto...sì, signori. nel confronto non c’è storia!!!! Invece la Storia c’è nella cotoletta milanese, negli spaghetti al pomodoro, citando soltanto due esempi. Ecco, speriamo di riuscire tutti insieme a far emergere questa nostra peculiarità di avere migliaia di sapori e migliaia di borghi da far conoscere. Questo dell’Expo deve essere soltanto l’aperitivo per poi far tornare i turisti altre volte, tante altre volte, perchè l’Italia non stanca, perchè l’Italia è tutta da conoscere, l’Italia è infinita.
PERCHE’ PREMIUM?
di Raffaele D’Argenzio
E WORLD H T IN
Siamo su un’ auto, un modello di un brand premium. Il borgo è lassù agrappato alla collina, le case sembrano panni colorati stesi al sole. E’ una bella giornata, La guida è dolce, facile, piacevole, con un cambio automatico senza strappi, le curve sembrano percorsi di carezze. Il sedile contiene bene, è quasi una poltrona, siamo connessi con il mondo, l’aria condizionata funziona egregiamente. Qualcuno si gira a guardare (logicamente l’auto). E già, siamo su un’auto premium. Una parola che indica qualcosa che sta in cima. Non per niente viene da latino (prendere prima), anche se poi gli inglesi se ne sono impossessati ed ora se ne cerchi il significato trovi la traduzione dall’inglese. L’origine è unica, ma i significati oggi sono diversi. Tanto da averla inflazionata questa parola. Ma per il mondo dell’auto vuol dire ancora qualcosa, qualcosa che va oltre il buon motore, il design, l’iper connessione, cose che è giusto che abbia ogni auto. Quel “Premium” significa prendere prima le occasioni che ci offre il progresso, prendere prima il coraggio di rischiare, di essere primi nelle sfide del futuro. Essere Premium deve significare anche questo. Ma a noi piace questa parola anche perchè fra i tanti significati ci ricorda molto il premio, il premio che è giusto farsi dopo anni di lavoro, il premio che sappiamo di meritarci.
SOMMARIO
polo
5 Editoriale 6 Sommario 7 News 8 Weekend in Salus 9 Voyager Code 10 Weekend Premium: Savoia di Genova e Metropole di Venezia 12 When, maggio e giugno 16 When Arte 20 Auto Premium Sport Weekend: Lamborghini Aventador e Ford GT Outdoor Weekend : Audi A6 Competition e Mercedes CLA 45 24 Who: Edoardo Raspelli 26 Who: Gianfranco Vissani 28 Mara Cernic e le Piccole Italie 30 Milano ristoranti 34 Bellezze segrete: Milano 36 Luoghi da cinema: Matera 38 Italia Più: laghi di Italia 40 Sul lago di Zurigo con la Cadillac 44 Sul lago di Annecy con la Infiniti Q 50 46 Sul lago Maggiore con la DS3 Cabrio 50 Sul lago di Garda, a Bardolino, con la Audi Q3 Quattro 60 Sul lago di Turano con la Mercedes GLA Enduro 64 Sui colli modenesi con la Subaru Forester
EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio direzione@edizionidargenzio.com
VIAGGI IN 72 Mari d’Amare 76 Il Giappone 84 Dalla 205 Gentry alla nuova Peugeot 208 90 Auto Novità 91 Peugeot Rcz Bimota WEEKENDONNA 92 500 Vintage ‘57 93 Ypsilon e Smart automatica 94 Londra, la città Fashion WEEKEND GREEN 98 Green News 102 Green Car 104 Bike Weekend 107 Weekend Green: Friburgo 108 Weekend Green: Giardini di Sissi 112 Wine Tourism: Cantine Biologiche 114 Wine
HANNO COLLABORATO Roberto Barat, Marina Bellati, Nicola D. Bonetti, Veronica Cabrini, Giampietro Comolli, Rossella Dallò, Emanuele d’Argenzio, Vittorio Giannella, Silvana Lattanzio, Gianni Marin, Cristina Moiraghi, Michelle Newton, Giuseppe Ortolano, Angelica Palesi, Vittorio Piaggi, Giorgio Rosi. Luciana Francesca Rebonato, Benedetta Rutigliano, Valentino Saccà, Savina Sciaqua, Luciana Sidari, Anna Maria Terzi, Elisabetta Torrieri Impaginazione: Luis Gabriel Paz Marketing: Bianca Maestroni Relazioni e ComunicazionE: Rossella Iannone EDITORE: Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati 12 - 20145 Milano - tel. 02.3450719 STAMPA: Press Service 80 - CPZ Group Via Fonderia Rumi, 7 - Seriate - Bergamo DISTRIBUZIONE: Pieroni Distribuzione s.r.l. Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano Weekend in Auto: è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. anche non pubblicati, non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto. “WEEKEND IN” è presente, gratuitamente, negli hotel (quattro e cinque stelle) della catena PLANETARIA
eekend premium
RIVISTA + WEB-WEEKEND
DAL 2015 Alla prestigiosa rivista “WEEKEND IN” si aggiunge il network WEB-WEEKEND, creando il polo del weekend PREMIUM
NEWS REGINE D’EBANO Un intricato mistero collega due vicende che avvengono in Etiopia nel XVIII secolo e ai nostri giorni. La ricerca della sua soluzione lega i destini della itegué Mentewab, leggendaria imperatrice che ha governato il paese per più di tre decenni, e dell’esploratore scozzese James Bruce a quelli di Maryam, ricercatrice presso l’università di Addis Abeba, e del suo amico italiano Carlo, coinvolti dal direttore di lei, Solomon, in una missione in cui nulla si rivelerà essere come era sembrato all’inizio. Una emozionante avventura, fra storia e finzione, che si sviluppa tra i fasti e gli intrighi della corte di Gondar e in un paese che oggi cerca faticosamente la sua via per la modernità. Regine d’Ebano, il nuovo romanzo di Paolo Pobbiati, porta il lettore ad assistere agli ultimi momenti di un impero oramai in agonia e a immergersi in un intreccio da thriller ambientato nell’Etiopia di oggi. Per maggiori informazioni su trama, contesto, autore, per leggere le prime recensioni o per vedere il trailer, consultare il sito www.pobbiati.itRegine d‘Ebano o la pagina Facebook www.facebook.it/RegineEbano. Il libro è disponibile in edizione formato cm 15x23 e in ebook presso tutte le librerie FELTRINELLI e nelle principali librerie online
“WEEKEND LOW COST IN ITALIA”, di Giuseppe Ortolano Il nostro assiduo collaboratore Giuseppe Ortolano che per noi cura la rubrica When, ha scritto una guida anticrisi alle più belle mete per i nostri weekend, perchè low cost non vuol dire di bassa qualità! Dal Trenino rosso del Bernina alle antiche terme di Chia, dai vigneti del Monferrato ai murales di Diamante: sessanta mete tra arte, natura e gastronomia per chi non rinuncia alla magia del viaggio, anche in tempo di crisi. Una vacanza è una vacanza, anche – o forse soprattutto – quando dura poco! Ma con un tempo ridotto a disposizione, niente deve essere lasciato al caso. Grazie a questa guida, scoprirete sessanta mete imperdibili e poco conosciute sparse in tutta Italia, dal mare alla montagna alle città d’arte: posti veri, dove la cucina, la cultura e l’accoglienza turistica sono ancora genuine e a buon mercato. Tanti itinerari semplici da consultare, perfetti per chi sceglie la formula del weekend, lungo e breve, per i propri viaggi di piacere. Ogni proposta è corredata da cartine e dalle informazioni logistiche necessarie per muoversi a colpo sicuro, da nord a sud, alla scoperta di un’Italia bellissima e sostenibile.
WINE TOURISM S. CATERINA APRE UN RELAIS Il Relais di Tenuta Santa Caterina, annesso alla sede dell’omonima Azienda vitivinicola, un complesso risalente al 1700 completamente restaurato, si trova nel cuore del Monferrato. È una dimora elegante nella natura, che assicura un’accoglienza professionale e discreta, dove gli spazi sono stati organizzati per garantire la riservatezza e la privacy e ogni particolare è stato curato. per A disposizione degli ospiti ci sono sei suites, ognuna delle quali è identificata con il nome di un vino della Tenuta Santa Caterina. Le suites si differenziano per dimensione, per stile d’arredo, tutto scelto personalmente dai proprietari, con pezzi di antiquariato ed esotici. Gli spazi esterni contribuiscono a creare una sensazione di totale benessere con la seduzione del paesaggio, la ricchezza della flora, la severa geometria dei vigneti, il mondo del vino e della gastronomia tipica. Sono previste attività varie , oltre alla scoperta del territorio depositario di un patrimonio artistico e storico non comune. Non è casuale che il Monferrato sia stato riconosciuto dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità.
La Tavola Italiana Una grande sfida dell’eccellenza italiana L’Associazione La Tavola Italiana si inserisce con autorevolezza nel vivo dibattito dell’Expo, valorizzando la filiera che dal seme arriva fino alla tavola e genera così la qualità dei nostri prodotti. Il progetto si basa su cinque pilastri fondanti: agricoltura, alimentazione, ambiente, artigianato e arte: per la prima volta fusi in un unico percorso per raccontarci l’origine del nostro cibo e che cosa gli garantisce la sua unicità.“Anche il cibo è una forma d’arte. Come tutte le opere d’arte nasce da un passato e guarda al futuro. Con questo progetto intendiamo sensibilizzare sul fatto che solo avendo cura dell’ambiente, delle tradizioni e della storia possiamo farne comprendere il valore”, afferma l’Ing. Stefano Goracci, fondatore dell’associazione. Tutto ciò è raccontato nel documentario Ricchezza del regista Claudio Viola che dice: “Si tratta di un prodotto che racconta in modo non convenzionale la ricchezza dell’agroalimentare e dell’artigianato del territorio italiano”. Durante l’ EXPO, inoltre, l’Associazione proporrà a un pubblico cosmopolita estimatore del made in Italy prodotti certificati e specialità regionali. Sul sito dell’associazione www.latavolaitaliana.org ci saranno le date degli eventi che si terranno, dalle ore 18 alle 22, nel nuovissimo roof garden della sede dell’Associazione in Corso di Porta Vittoria 18, da cui lo sguardo si perde sul Duomo e sullo sky line milanese.
WEEKEND IN
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EEKEND IN SALUS
DIECI TOP SPA da nord a sud
Di Spa ormai ce ne sono davvero un’infinità. Perdiamo ore a leggere le recensioni su trip advisor e vari siti, ma alla fine non siamo mai del tutto convinti sulla scelta del nostro weekend. Allora abbiamo provato noi a fare una scelta e oggi ve ne consiglieremo 10 fra le migliori d’Italia. Per rimettervi in forma sia nel corpo che nello spirito.
Como
Brescia
Venezia
CASTA DIVA – BLEVIO (COMO) Il Casta Diva Resort è il centro benessere tra i più originali di tutta Italia. Il parco del complesso attutisce qualsiasi rumore, le ville e le suite affacciano direttamente sul lago. L’ambiente, infatti, ricorda un vecchio battello a vapore, sospeso come è sopra un molo del XIXesimo secolo, e anche i rituali – grazie all’utilizzo delle cellule staminali vegetali – promettono una rinascita interiore.
LEFAY – GARGNANO (BRESCIA) Nel cuore del Lago di Garda, un parco naturale da 11 ettari ospita il resort Lefay, un tempio del benessere in cui la SPA si estende per oltre 3mila metri quadrati. Inutile dire che qui mente e corpo si rigenerano grazie al metodo benessere ideato dalla struttura, che unisce i princìpi della medicina classica cinese con la ricerca scientifica occidentale. Che pensieri vi suscita, se non la pace, il percorso vita tra le dolci colline e terrazze naturali della campagna bresciana? Naturalmente, ogni esercizio all’aria aperta si conclude dentro una delle saune ‘acqua e fuoco’.
BAUER PALLADIO– VENEZIA Ex convento settecentesco sull’isola della Giudecca, di fronte a Piazza San Marco, in una delle città più belle (e romantiche) del mondo. Le terme del Bauer Palladio offrono il più grande centro benessere di Venezia, un vero e proprio santuario di pace e tranquillità. Che siate da soli o in coppia, farà lo stesso. Vasche di vapore, bagni idromassaggi, hammam e otto sale di trattamento con vista mozzafiato sulla basilica.
FONTEVERDE SAN CASCIANO DEI BAGNI (SIENA) In fatto di benessere, la Val d’Orcia non ha bisogno di molte presentazioni: nota da sempre per le millenarie sorgenti da cui sgorgano acque termali ricche di minerali, ha dato casa a svariati stabilimenti tra cui Fonteverde, un centro benessere attento al significato originario di spa, ‘salus per aquam’, ovvero salute attraverso l’acqua. L’orientamento alla terapia, però, è affiancato da spazi per il relax per un totale di 5mila metri quadrati di puro ristoro. Una nota di merito va alle ben sette piscine dove beneficiare delle acque ricche di proprietà terapeutiche o prendere parte a percorsi drenanti e tonificanti.
KAMI SPA AVIGNONESI– ROMA
Kami, la SPA che evoca l’Asia nel cuore di Roma. L’evocazione, a dire il vero, è una vera e propria celebrazione: dal Tibet all’India. La grande vasca onsen è fatta apposta per immergersi e alleviare tensioni e stanchezza, i bagni turchi attendono gli ospiti per depurarli dalle tossine e riattivare le loro energie. Ma non finisce qui: i massaggi praticati dallo staff buddhista vi rimetteranno in pace con il resto del mondo. Un esempio? Il ‘Balinese Palm Massage’, il rituale balinese eseguito con il palmo delle mani, la cui pressione è addolcita da un olio extravergine di cocco.
FORTE VILLAGE ESPACHE HENRI CHENOT, PALACE MERANO – MERANO (BOLZANO) SANTA MARGHERITA DI PULA (CAGLIARI) Che abbiate bisogno di combattere lo stress, i chili di troppo o i segni del tempo, o che semplicemente vogliate concedervi un momento di relax, questo centro di cure con spa in provincia di Bolzano potrebbe fare per voi, grazie a un’offerta davvero vasta di cure rigeneranti. Ai programmi detox, si affiancano trattamenti come le sedute di idro-aroma terapia, di phyto-fango terapia e i massaggi energetici, vere e proprie iniezioni di vitalità: corpo e mente non andranno mai così d’accordo.
Roma
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Cagliari
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Bolzano
Dove andare per seguire un percorso di talassoterapia unico in Europa? La destinazione che fa per voi è il Forte Village Resort in Sardegna. Non solo per la ‘Thalasso del Forte’, un percorso immerso nell’incanto di un giardino tropicale che conduce alle vasche ad alta densità salina con temperature di 35°, ma anche per i bagni di vapore aromatizzati alle erbe medicinali, i trattamenti per la circolazione e la fangoterapia.
Napoli
vo y ager code Tubino Ecco il capo che non tramonta mai: il classico tubino. Perfetto per tutte le occasioni formali e sofisticatissimo se abbinato a gioielli o accessori più divertenti, il tubino è uno dei capi must have che non potrete farvi mancare per nessuna ragione.
Siena
CAPRI TIBERIO PALACE – CAPRI (NAPOLI) Nel cuore del Mediterraneo, sull’isola di Capri, la spa del Tiberio Palace mette a disposizione uno spazio interno e un outdoor per celebrare a dovere l’inno al relax. Trattamenti per il viso ai minerali marini, infusioni di vitamine, e massaggiche spaziano dallo shiatsu allo svedese, sono solo una parte dell’offerta del centro. Ma il vero fiore all’occhiello della struttura è la ‘water zone’, un percorso che inizia con quattro docce sensoriali – la connettiva, la scozzese, l’emozionale e quella a getti – e conduce a un’area relax dotata di sauna finlandese, bagno di vapore e frigidario. Il tutto, neanche a dirlo, su una delle isole più belle del mondo.
Righe & motivi marinière, Un grande classico che ritorna, e che conquista di diritto la top 15 dei big trend della stagione primavera estate 2015. Le righe non sono mai passate di moda, anche quest’anno le stampe navy e i motivi stripes cambiano volto, sono sempre lì, più cool, nuove e interessanti che mai. Un evergreen, appunto.
Salopette in jeans Discriminata per lungo temp, ecco che ora lascia tutti a bocca aperta e torna in voga, da abbinare a gioielli vistosi, tacchi alti e piccole pochette. Un capo dedicato a chi ama osare!
DOGANA DEL SALE , HOTEL ROMEO – NAPOLI Cinque aree dedicate ai trattamenti, tre vasche-piscina rigeneranti e idroterapiche, un percorso kneipp e, ovviamente, il bagno turco e la sauna finlandese. Ma non è tutto qui: e allora, anche la stanza del sale per l’haloterapia, la sauna a infrarossi e le docce emozionali, il tutto all’interno dello splendido quanto celebre Palazzo Lauro, di fronte al porto di Napoli e al centro della città. Tra vapori benefici e bagni rigeneranti, il vostro corpo non potrà fare a meno di ringraziarvi.
VAIR, BORGO EGNAZIA SAVELLETRI DI FASANO (BRINDISI) ‘Vero’, ‘autentico’, questo il significato in dialetto pugliese di ‘Vair’, la psicospa di Borgo Egnazia che promette di rispettare la relazione tra mente, corpo e spirito nel cuore della Puglia più intatta. Non a caso, tutti i trattamenti si ispirano alla naturopatia e alla psicosomatica, con un occhio attento anche alla medicina analogica e alle terapie dell’acqua, della musica e degli aromi. Tra le esperienze più significative, quelle volte a “potenziare” o, addirittura, a “cambiare la vita”, in questo caso le parole d’ordine sono Nghinaè, Tarant e Fure. L’appagamento della psiche, dicono, è assicurato.
Moda Uomo I colori di questa Spring-Summer, rispetto a quelli della primavera 2014, sono più pastellati, sobri, semplici da coordinare: nuance del blu cielo o cobalto, del verde militare e del grigio ghiaccio abbinati al bianco, ma anche ai colori sabbia.
Brindisi
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GRAND HOTEL SAVOIA, UN GIOIELLO NEL CUORE DI GENOVA
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ostruito nel 1897 ad opera di Federico Fioroni – fondatore e primo presidente della Società Italiana Albergatori – nel corso della sua gloriosa storia il Grand Hotel Savoia ha ospitato esponenti di blasonate famiglie, reali d’Italia e d’Europa, personalità politiche e personaggi illustri. Oggi rappresenta un gioiello di ospitalià a 5 stelle in un hotel di charme, nel centro di Genova. Entrare al Grand Hotel Savoia significa fare un tuffo nel passato a bordo di un meraviglioso transatlantico diretto a lidi lontani. Sale meeting dotate delle più moderne attrezzature, un ristorante dai piatti ricercati, un accurato servizio e l’attenzione al dettaglio in ogni ambiente sono gli elementi che contraddistinguono questa struttura. L’atmosfera carica di avventura e mistero di un viaggio in transatlantico si rivive all’interno delle 117 camere, ognuna diversa dalle altre. Le camere e le suites sono il connubio ideale tra comfort, efficienza e spettacolarità. Il ricordo del viaggio è il tema ricorrente in ognuna delle camere del Grand Hotel Savoia: ricordi di luoghi lontani, sensazioni di viaggio e atmosfere esotiche.
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Ogni camera è finemente arredata ed è dotata di aria condizionata, bollitore, telefono, Tv lcd e canali Mediaset Premium, connessione wi-fi gratuita, minibar, cassaforte, rendendolo il perfetto hotel a Genova vicino all’Acquario, anche con offerte per famiglie. E per finire potrete trovare la “Spiaggia segreta”, un incantevole angolo di benessere e relax dove lasciarsi andare. Il Grand Hotel Savoia ha creato una Spa dove poter lasciare alle spalle lo stress della quotidianità e ritemprare il corpo e la mente. Un cocktail con vista panoramica sul Golfo di Genova vi regalerà un momento unico di relax! INFO Grand Hotel Savoia, Via Arsenale di Terra 5, 16126 Genova (Italy) Tel: +39 010 27721 info@grandhotelsavoia.it www.grandhotelsavoiagenova.it
eekend p r emium
IL LUSSO DELL’ARTE AL METROPOLE DI VENEZIA
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enezia, città unica ed inimitabile. Ti affascina, ti colpisce gli occhi e ti ruba il cuore. Se dovete trascorrere un weekend in questa magica città fatevi stregare dalla magia dell’Hotel Metropole. A pochi passi da Piazza San Marco e dalla Biennale d’Arte, questo seducente e raffinato hotel 5 stelle vi offrirà una spettacolare vista sull’isola di San Giorgio. Qui ogni dettaglio racconta una storia, e l’atmosfera è intrisa di entusiasmo e vera ospitalità. Elisabeth e Pierluigi Beggiato, proprietari del prestigioso Hotel, e da sempre grandi collezionisti, hanno arricchito gli ambienti con preziosi pezzi d’antiquariato e una sorprendente collezione di oggetti antichi, oggi esposti come in un museo: porta biglietti da visita dell’800, trousse da sera della Belle Epoque, curiosi cavatappi e schiaccianoci, oltre ad una tra le più cospicue collezioni italiane di Crocefissi. Una seducente collezione di ventagli vanta un intero piano dedicato; pezzi di diversa origine, maestosi in piuma dell’epoca Deco, delicati in seta e tessuto, dipinti e ricamati a mano. Nel 2014, il notevole prestigio di questa esclusiva collezione è stato riconosciuto dal Museo del Costume di Palazzo Mocenigo di Venezia, che ha ospitato, in una mostra temporanea, alcuni dei pezzi più preziosi. Unico a Venezia per la sua vista e l’atmosfera calda e accogliente. Qui troverete il Giardino degli Agrumi, oasi lussureggiante di piante e agrumi profumati, contesto ideale per trascorrere le sere d’estate. Un angolo di verde nel cuore di Venezia, la giusta location per eventi speciali che ricerchino il fascino, la storia e la discrezione. Potrete deliziarvi nel Met Restaurant,
recentemente premiato con la Stella Michelin grazie alla maestria dello Chef Luca Veritti. Ricette rigorosamente italiane elaborate attraverso la ricerca di materie prime di alta qualità e il rispetto della stagionalità dei prodotti. Il Metropole proprio per queste sue peculiarità è l’abituale dimora veneziana di Star della musica, artisti e personalità del mondo dell’arte, che qui hanno trovato un ambiente intimo e discreto per i loro soggiorni. Grazie a questo forte legame con l’arte, in occasione della Biennale d’Arte 2015, il Metropole ospiterà The Mechanical Turk, un’opera dell’artista inglese Gavin Turk. La mostra sarà curata da James Putnam e in esposizione da inizio maggio a fine giugno. Un luogo esclusivo e assolutamente non convenzionale a Venezia. Hotel Metropole Riva degli Schiavoni, 4149 30122 Venezia T. +39 041 5205044 www.hotelmetropole.com
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h en di Giuseppe Ortolano
al centro del mondo
FINO AL 31 OTTOBRE
MILANO EXPO 2015. Discussa, dibattuta, osteggiata o celebrata, l’EXPO milanese inaugura in pompa magna il 1 maggio. Un appuntamento che, al di là delle opinioni sull’opportunità, vale la pena non mancare. Tanti e interessanti i padiglioni dei paesi stranieri, dall’Austria con le sue centinaia di alberi all’Oman che presenta i suoi silenzi e gli ecosistemi desertitici e al Giappone che incanta i visitatori con i sapori noti e sconosciuti della sua ristorazione. Nei cluster i cibi tradizionali dei popoli del mondo, dal caffè al cacao, e nei padiglioni delle multinazionali quel tocco di ipocrisia velata di verde che da sempre caratterizza l’appuntamento. In decine di location milanesi il Fuori Expo, meno costoso e più vicino ai piccoli protagonisti. www.expo2015.org DOVE DORMIRE Airbnb,in occasione dell’evento gli alberghi milanesi hanno alzato i prezzi, in alcuni casi esagerando. Meglio quindi consultare le proposte di camere o appartamenti presenti su www.airbnb.com. Tante le offerte interessanti, anche in centro. DOVE MANGIARE Wicky’s Cuisine Seafood, a pochi passi da piazza Duomo, la cucina giapponese interpretata fedelmente da uno chef cingalese. Uno spazio suggestivo, cucina a vista e la particolare attenzione del padrone di casa. www.wicuisine.it
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WEEKEND IN
nord
DAL 9 MAGGIO AL 22 NOVEMBRE
TUTTO L’ANNO
BIENNALE D’ARTE. È uno degli appuntamenti da non perdere. Biennale d’Arte di Venezia è arrivata alla sua 56° edizione e quest’anno s’intitola “All the World’s Futures”. Diretta dal nigeriano-statunitense Okwui Enwezor, uno dei più importanti curatori internazionali d’arte contemporanea, vede la partecipazione di 89 i paesi, tra i quali i debuttanti Grenada, Mauritius, Mongolia, Mozambico e Seychelles. La Santa Sede parteciperà con una mostra allestita all’interno delle Sale d’Armi, all’Arsenale. Quarantaquattro gli Eventi Collaterali promossi da enti e istituzioni internazionali, che hanno allestito le loro mostre e le loro iniziative in vari luoghi della città. www.labiennale.org
LUOGHI DI RIGONI STERN. Venticinque affascinanti itinerari che conducono il visitatore nella terra dello scrittore Mario Rigoni Stern. L’ospitale altopiano di Asiago e dei 7 Comuni, con altitudini che oscillano tra 200 metri e 2300 metri, è il più vasto plateau d’Italia e uno dei più ampi d’Europa. Le escursioni proposte sono possibili in tutte le stagioni e incrociano i segni e i luoghi dei racconti scritti da Rigoni Stern, che rievocano storie di montanari, malghesi, soldati, casari, recuperanti, pastori, cacciatori, rocciatori, ragazzi delle contrade e giovani partigiani.La zona è stata teatro di aspri combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale – del quale si celebra quest’anno il centenario dell’inizio per l’Italia-, come testimonia il sacello ossario che contiene i resti di oltre 55.000 soldati caduti in battaglia. www.iluoghidirigonistern.it
VENEZIA
ALTOPIANO DI ASIAGO (VICENZA)
DOVE DORMIRE Stones of Venice, un nuovo concetto di ospitalità a Venezia con la partecipazione delle residenze e degli hotel di charme Ca’ Gottardi, Ca’ Mariele, Ca’ Delle Ortensie e Ca’ Riva San Marco, situati tra Piazza San Marco e il Canal Grande. Per vivere come un vero e proprio veneziano, ma con tutti i vantaggi e i comfort di un hotel. www.stonesofvenice.com DOVE MANGIARE Cantinone Già Schiavi, un bacaro dove si conserva il clima della vecchia osteria veneziana. Non aspettatevi un ristorante, si degustano – in piedi - ottimi ciccheti (stuzzichi, accompagni da vini più che onesti, a costi decisamenteabbordabili. Tel. 0415230034
FINO A SETTEMBRE RIVOLTO (UDINE). Gli spettacoli delle Frecce Tricolori sono preparati da allenamenti quotidiani nei cieli del Friuli Venezia Giulia, in partenza dal centro di addestramento della Pattuglia Acrobatica Nazionale. La loro base si visita con i tour organizzati dall’Agenzia TurismoFVG in collaborazione con l’Aeronautica Militare. www.turismofvg.it
DOVE DORMIRE Villa Bonomo, golf-hotel quattro stelle situato in uno degli angoli più panoramici dell’Altopiano di Asiago, a 2,5 km dal centro cittadino. Circondato da boschi secolari, propone un’ospitalità raffinata e al contempo familiare. www.hotelvillabonomo.it DOVE MANGIARE Tre Fonti, uno dei più apprezzati ristoranti dell’Altopiano, propone piatti della tradizione rivisitati, suppe, carni alla brace e ottimi salumi in un ambiente curato ed intimo.Tel. 0424-463992 www.ristorantedaotto.it
CAMPO TURES (BOLZANO)
E’ la montagna dei beni comuni. Campo Tures , in una tranquilla valle altoatesina quasi al confine con l’Austria, non si accontenta di essere un paese eco-sostenibile ma vuole fare di più. Incanta con il suo castello da fiaba, il silenzio dei suoi boschi e il panorama sulle vette del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina www.tures-aurina. com
ISOLA COMACINA (COMO) E’ l’unica isola del lago di Como, un luogo magico più volte al centro dei conflitti medievali. Definitivamente abbandonata nel 1175, ha ripreso a rivivere grazie alle graziose villette che ospitano artisti e letterati e a una locanda che accoglie i visitatori alla ricerca di un angolo di pace e tranquillità. Locanda dell’Isola Comacina, tel. 034455083, www.isola-comacina.it
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centro FINO AL 31 OTTOBRE
FINO AL 4 LUGLIO
LA PORTA DEL CIELO. Con l’arrivo della bella stagione ripartono le visite ai Sottotetti del Duomo e alla Cattedrale con la Libreria Piccolomini. L’tinerario è ricco di scoperte ed emozioni. Sarà infatti possibile camminare sopra il Duomo e ammirare suggestive viste panoramiche dentro e fuori della cattedrale. Sono aperte al visitatore le multicolori vetrate di Ulisse De Matteis con la rappresentazione degli Apostoli, dalle quali i turisti si affacciano all’interno della cattedrale con la vista del pavimento, dei principali monumenti scultorei e dell’interno della cupola con il Pantheon dei santi senesi. Informazioni e prenotazioni, obbligatorie per la visita, al call center, tel. 0577-286300
LO STUDIOLO DEL DUCA. La cittadina è uno dei gioielli del Rinascimento italiano, con al centro lo spettacolare Palazzo Ducale. E per pochi mesi si ha la possibilità di ammirare anche uno dei luoghi più emblematici, una delle testimonianze più rare e preziose di quel periodo d’oro: lo Studiolo di Federico di Montefeltro, ricomposto dopo quattrocento anni. Propone decine di ritratti di uomini illustri: filosofi, poeti, scienziati, uomini di ingegno e dottori della Chiesa chiamati a raccolta dal Duca per ispirarlo e guidarlo. Sono esposti in una ricostruzione affascinante e complessa che rivela un tratto poco noto della storia di Urbino e un capitolo fondamentale del nostro Rinascimento. www. artimarche.beniculturali.it
SIENA
URBINO
DOVE DORMIRE Borgo San Luigi, a pochi chilometri da Siena un hotel relais di charme situato in un originale borgo del diciassettesimo secolo. Immerso in un parco di 60.000 metri quadri invita a una vacanza rilassante nel verde, a contatto con la natura e con le tradizioni della Toscana più vera. www.borgosanluigi.it
DOVE MANGIARE La Taverna di San Giuseppe, caratteristica osteria tradizionale in posizione centrale, non lontano da Piazza del Campo, tra le vecchie mura, con cucina regionale di ottima qualità. Tel. 0577-42286
FINO A OTTOBRE
SERMONETA (LATINA) IL GIARDINO DI NINFA. Oasi naturalistica unica nel suo genere che sorge sui resti di una città medievale della quale sono ancora visibili parte del castello, le mura, l’antico municipio e i resti di chiese e abitazioni. Un luogo magico dichiarato Monumento Naturale. Il giardino ospita piante ed essenze naturali provenienti da tutto il pianeta, che in primavera danno vita a fantastiche fioriture. La visita termina nell’hortus conclusus, un giardino all’italiana del XVII secolo con alberi agrumi e alcune vasche popolate da cigni. Poco lontano il trecentesco castello Caetani, nel centro storico di Sermoneta, e la casa del Cardinale di epoca borgiana, dove sono conservati quadri, eleganti arredi e alcuni affreschi provenienti proprio da Ninfa. www.fondazionecaetani.org 14
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DOVE DORMIRE Urbino Resort, accogliente struttura turistica frutto di una ristrutturazione in bioarchitettura che ha riportato alla luce le case coloniche di un antico borgo, compresa una suggestiva abbazia del XIV secolo. Il Centro benessere è ricavato dall’antico fienile, con ampie vetrate affacciate sulle colline.www.urbinoresort.it DOVE MANGIARE Ristorante e Naturalmente Pizza, situato tra laghetti e grandi querce, poco lontano da Urbino Resort, propone piatti d’autore, vini biologici e ottime pizze. Il tutto firmato dallo chef Stefano Ciotti. Tel. 0722-580305
DAL 3 AL 24 LUGLIO
DAL 10 AL 19 LUGLIO
PISTOIA
PERUGIA
PISTOIA BLUES FESTIVAL. Sul palco il meglio del blues internazionale, dal rock americano classico contaminato di blues e folk dei Counting Crows a Sting. Un’occasione per visitare una città toscana ingiustamente trascurata dal turista. www. pistoiablues.com
UMBRIA JAZZ. È sempre piacevole visitare Perugia, magari andando alla scoperta dell’acropoli, una delle nuove scoperte archeologiche etrusche e romane nel capoluogo umbro. E nella prima quindicina di luglio si assiste a indimenticabili concerti sotto le stelle con ospiti come Paolo Conte, Tony Bennet & Lady Gaga. Alla periferia della città il Museo dei Baci Perugina. www.umbriajazz.com
SUD
FINO AL 1 NOVEMBRE
NAPOLI
ISOLA DI ISCHIA
IN VESPA TOUR. Bella e ricca di storia e storie. Napoli, con tutte le sue contraddizioni, continua ad affascinare. Per evitare il traffico cittadino e muoversi in libertà ecco l’idea originale dei Napoli in Vespa Tour. Il viaggio alla scoperta del capoluogo campano si fa in sella a Vespe vintage - modelli degli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta – guidate da driver esperti, capaci di discricarsi tra vicoli e traffico caotico.Gli itinerari cittadini proposti sono tre: il Tour Classico alla scoperta del cuore verace della città, tra monumenti, vicoli, chiese, panni stesi al sole e botteghe artigiane, con sosta allo storico Caffè Gambrinus. Il Tour Panoramico risale la collina di Posillipo tra scorci e vedute d’incantevole bellezza, giardini e scampoli di campagna e marine pittoresche, mentre il Tour Young è un itinerario più breve, due ore, che dal centro antico risale la collina di Posillipo. www.napolinvespa.it DOVE DORMIRE Una Hotel, ospitato in antico palazzo ottocentesco situato in posizione centrale, davanti alla stazione ferroviaria. All’interno, richiami alla tradizione partenopea - dagli stucchi al tufo a vista, dal rosso pompeiano all’immagine di Pulcinella. Tel. 081-5636901, www.unahotels.it DOVE MANGIARE Osteria della Mattonella, la Genovese della cuoca Antonietta è famosa in tutta Napoli. Ottima cucina napoletana verace, prezzi contenuti e tanta
GIARDINI LA MORTELLA. Con l’arrivo della bella stagione riapre lo splendido giardino esotico, creato a partire dal 1958 ad Ischia da Susana Walton su progetto di Russell Page. Da vedere la serra delle orchidee; la Victoria House, dove fiorisce la splendida Thumbergia mysoriensis e lo spettacolare giardino superiore, da dove godere di viste spettacolari sulla cittadina di Forio e sul mare, fino alle isole di Ventotene e Ponza. Nel settore orientale del Giardino, vicino alla Casa Tai, si ammirano gli aceri giapponesi e una suggestiva fontanella di bambù. Tutti i sabati e le domeniche alle 17, Incontri Musicali con i migliori allievi usciti da prestigiose scuole di musica e, a partire dal mese di Giugno, la stagione concertistica al Teatro Greco con musica sinfonica ed operista presentata dalle orchestre giovanili. www.lamortella.org DOVE DORMIRE Hotel Mediterraneo, accogliente quattro stelle immerso in un grande splendido parco privato con rari esemplari di piante esotiche e subtropicali. È situato in una tranquilla posizione a circa 1 km dalla spiaggia sabbiosa di Citara e dal parco termale Giardini Poseidon. Dispone inoltre di quattro piscine termali. www.hmediterraneo.it DOVE MANGIARE Ristorante Il Giardino Eden, affacciato sulla storica e romantica baia di Carta Romana. Piatti di cucina di mare da assaporare su una bella terrazza sugli scogli di Sant’Anna, incastonata in un piccolo ed accogliente parco termale. www.giardinoedenischia.it
SCICLI (RAGUSA)
ISOLA TREMITI
GUSPINI (MEDIO CAMPIDANO)
SUGGESTIONI BAROCCHE. Piccolo e nascosto gioiello del barocco siciliano, con affascinanti chiese e silenziosi palazzi settecenteschi dalle forti influenze arebe. Nel vicino sito rupestre di Chiafura si visita un’ antica abitazione in caverna, senza intonaco e con pavimenti di roccia, dalle pareti annerite dal fumo della cucina. www.comune.scicli.rg.it
IL SILENZIO DEL MARE. San Domino, l’unica delle cinque isola abitata insieme a San Nicola, offre ai visitatori una verde pineta che lambisce il mare e le numerose calette raggiungibili a piedi, oltre a tre grotte. San Nicola conserva imponenti fortificazioni, un’antica abbazia e cimitero libico che rende omaggio alle centinaia di africani qui deportati dal fascismo e successivamente morti di fame e stenti. www.tremiti.eu
LE MINIERE ABBANDONATE DI MONTEVECCHIO. Nel paese oggi in parte abbandonato vivevano tremila minatori che lavoravano nella più grande miniera europea di piombo e zinco. Gli edifici pubblici costruiti nel periodo d’oro dell’attività mineraria sono in gran parte visitabili, così come alcune miniere, con i loro impianti. Nelle vicinanze la spiaggia da sogno di Piscinas.
he r e / when a r te di Cristina Moiraghi
IN MOSTRA PER L’EXPO
Dalla seducente Tamara De Lempicka a Torino, a Leonardo a Milano e a Renato Guttuso a Bagheria, dalle illusioni grafiche di Escher a Bologna fino alle meravigliose atmosfere artistiche del Teatro Lirico di Cagliari.
TORINO Torino con la sua imponente Mole Antonelliana e il suo meraviglioso skyline circondato da imponenti montagne. Torino, una città abituata al bello, con i suoi straordinari palazzi barocchi e liberty, i suoi musei di importanza internazionale, i suoi teatri e i capolavori storici che custodisce gelosamente. Questa primavera la stagione è particolarmente ricca di eventi e noi ve ne vogliamo segnalare alcuni tra i più interessanti: TAMARA DE LEMPICKA. Fino al 30 agosto. All’affascinante artista, donna simbolo di eleganza e trasgressione, indipendenza e modernità, è dedicata la grande mostra allestita a Palazzo Chiablese, che proseguirà a Budapest all’Hungarian National Gallery. Oltre 80 dipinti, in un percorso tematico che permette al pubblico di conoscere le opere più iconiche e note della Lempicka, ma anche nuovi aspetti della sua vita e del suo percorso artistico. Un viaggio articolato, approfondito e molto suggestivo. www.mostratamara.it MODIGLIANI E LA BOHÈME DI PARIGI. Fino al 19 luglio. “Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi”. Sono queste le parole di Modigliani che più lo rappresentano. E proprio intorno alla figura di questo artista d’eccezione, la GAM di Torino ha ricostruito la straordinaria atmosfera culturale creata dalla “École de Paris”, che intorno a Montmartre e Montparnasse vide riunirsi alcuni artisti attivi nel primo dopoguerra accomunati dal desiderio di vivere in pieno il clima artistico e cul-
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turale di Parigi. In mostra circa 90 opere tra cui sessanta capolavori provenienti dal Centre Pompidou di Parigi e da importanti collezioni pubbliche e private d’Europa. Accanto a Modigliani alcuni nomi eccezionali come Brancusi, Soutine, Utrillo, Chagall, Gris, Marcousiss, Survage, Picasso. www.modiglianitorino.it MUSEO EGIZIO. Riaperto il 1° aprile Dopo ben cinque anni di intenso lavoro ha finalmente riaperto le sue porte il noto Museo Egizio di Torino. Dal primo aprile 2015, infatti, è di nuovo possibile vivere uno dei viaggi nel tempo più interessanti della storia. Un viaggio che abbraccia un arco di tempo dal 4000 a.C. al 700 d.C. e in cui gli spazi dedicati alle opere sono raddoppiati: da cinquemila metri quadrati, il museo è passato a una superficie di diecimila, disposti su quattro piani. Il percorso è cronologico, e i piani del museo ne scandiscono il passare del tempo attraverso le pietre miliari dell’arte egizia. www.museoegizio.it DOVE DORMIRE Hotel Victoria Elegante e raffinato quattro stelle nel cuore culturale e commerciale di Torino. Nuovissimo il centro benessere dotato di piscina coperta. ww.hotelvictoria-torino.com DOVE MANGIARE C’era una volta Il locale storico offre cucina piemontese. Atmosfera calda ed accogliente, dove si fondono tradizione culinaria, eleganza e raffinatezza. www.ristoranteceraunavolta.it
•sopra, Tamara de Lempicka - Jeune fille en vert (Jeune fille aux gants) 1927/1930. Olio su compensato •a sinistra, Amedeo Modigliani - Ritratto di Dédie (1918) olio su tela. •sotto, sfinge in una sala del museo egizio di torino.
MILANO
fino al 19 LUGLIO
PAVIA
Leonardo 1452-1519. Il disegno del mondo. Nella splendida cornice di Palazzo Reale, è allestita la più grande e importante mostra dedicata a Leonardo mai realizzata in Italia. Frutto di un intenso lavoro durato cinque anni, riunisce oltre 200 opere provenienti da un centinaio di musei e istituzioni di tutto il mondo, che hanno eccezionalmente prestato i lori gioielli. Tra gli esempi più eclatanti, i tre dipinti di Leonardo dal Louvre e i trenta disegni autografi dalla collezione di Sua Maestà la Regina Elisabetta II. Anche la Pinacoteca Ambrosiana, considerata la casa milanese di Leonardo, presta il celebre Ritratto di Musico e ben trenta disegni dal Codice Atlantico. L’esposizione presenta una visione di Leonardo non mitografica, né retorica né celebrativa, ma trasversale su tutta l’opera del poliedrico personaggio. Attraverso dodici sezioni, potremo addentrarci nelle tematiche centrali della sua importante e vastaissima carriera artistica e scientifica. www.artpalazzoreale.it DOVE DORMIRE The Square Milano Duomo Un 4 stelle all’interno di un edificio storico. A soli 350 metri dal Duomo, offre un ristorante, un bar e l’accesso WiFi gratuito. www.thesquaremilano.com DOVE mangiare EATALY Oltre ai prodotti di qualità della cultura e della storia enogastronomica del nostro Paese, presenti all’interno dello Store, offre nel suo ristorante tante occasioni per gustare ottimi piatti e numerosi vini particolari. Il tutto in un’atmosfera modaiola. www.eataly.net
Capolavori della Johannesburg Art Gallery. Da Degas a Picasso. Le sale delle Scuderie di Pavia hanno il privilegio di ospitare una sessantina di capolavori provenienti da uno dei più significativi musei d’arte del continente africano. Un’occasione unica per scoprire e conoscere da vicino una raccolta di opere difficilmente visibile in altre sedi. Olii, acquerelli e grafiche di grandi artisti: da Edgar Degas a Dante Gabriel Rossetti, da Jean Baptiste Corot ad Alma-Tadema, da Vincent Van Gogh a Paul Gauguin, da Antonio Mancini a Paul Signac, da Pablo Picasso a Francis Bacon, da Roy Lichtenstein a Andy Warhol e molti altri. Il percorso espositivo è diviso in sezioni cronologiche e tematiche, e ci permette di compiere un lungo viaggio nella storia dell’arte dalla metà del XIX secolo fino al secondo Novecento, spaziando dall’Europa agli Stati Uniti fino al Sud Africa in un racconto che si muove tra momenti storici, luoghi e linguaggi artistici diversi. www.scuderiepavia.com
FINO AL 5 LUGLIO
VENEZIA
HENRI ROUSSEAU. Il candore arcaico. Famoso per le sue atmosfere oniriche, le foreste e i paesaggi incantati, personaggio centrale della cultura figurativa tra la fine del XIX secolo e il rivoluzionario periodo delle avanguardie, Henri Rousseau è il protagonista di questa importante mostra ospitata nell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale. In esposizione oltre cento opere provenienti dalle più importanti istituzioni internazionali. Quaranta capolavori dell’artista e sessanta opere a confronto: da Cézanne a Gauguin, da Redon a Seurat, da Morandi a Carrà, da Frida Kahlo a Diego Rivera, fino a Kandinskij e Picasso. Un evento mai realizzato prima d’ora in Italia, che attraverso otto sezioni tematiche consente di ammirare alcuni dei più celebri capolavori del pittore francese, come La guerra o la cavalcata della Discordia (1894, foto), o Io: ritratto-paesaggio (1889-90), che l’artista considerava il primo “ritratto-paesaggio” della storia dell’arte. Una mostra assolutamente da non perdere, come del resto Venezia, una delle città più romantiche al mondo! www.mostrarousseau.it DOVE DORMIRE Hotel Ai Cavalieri di Venezia Un 4 stelle lusso con affreschi settecenteschi e meravigliose terrazze sulle calli. www.hotelaicavalieri.com DOVE mangiarE Trattoria Antiche Campane Menù esclusivamente a base di pesce freschissimo e di verdure di stagione delle isole della Laguna. Cordialità e simpatia. www.antichecarampane.com
DOVE DORMIRE Hotel Moderno Elegante 4 stelle situato in un edificio storico nel centro di Pavia. Ospitalità attenta ed esclusiva. Zona benessere, parcheggio riservato ai clienti, connessione wi-fi e 2 sale meeting. www.hotelmoderno.it DOVE mangiare Le Tre Torri Restaurant Ottimi piatti preparati sul momento, vasta scelta di pizze e una cantina in continuo aggiornamento. Aperto fino a tarda sera. www.letretorrirestaurant.com www.letretorrirestaurant.com WEEKEND IN
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NORD
fino al 19 LUGLIO
centro
he r e / when a r te fino al 19 LUGLO - BOLOGNA Escher Costruzioni impossibili, geometrie interconnesse, giochi di specchi, esplorazioni dell’infinito e illusioni visive. Sono questi gli ingredienti del mondo ambiguo e seducente di Escher che trova la sua massima espressione attraverso disegni, litografie, incisioni su legno e mezzetinte. Nella splendida cornice di Palazzo Albergati, a pochi minuti dal centro storico di Bologna, è allestita fino al 19 luglio la ricca retrospettiva dedicata all’artista olandese con oltre 150 opere. Il percorso espositivo si articola in 6 sezioni: La formazione; Superfici riflettenti e metamorfiche; Dall’Alhambra alla tessitura; Paradossi geometrici: dal foglio allo spazio; Economia escheriana ed Eschermania. Tra i capolavori esposti possiamo ammirare: Mano con sfera riflettente, Giorno e notte, Nastro di Möbius II, Altro mondo II, Vin-
colo dʼunione, e la serie degli Emblemata. Una sezione del tutto nuova sarà quella della Eschermania che racconta la vasta e molteplice influenza dellʼartista. www.palazzoalbergati.com DOVE DORMIRE 4 Viale Masini Design Hotel Un quattro stelle a soli 150 metri dalla stazione ferroviaria di Bologna e vicino ai giardini del Parco della Montagnola. Questo hotel di design offre camere ultra moderne con connessione Wi-Fi gratuita. www.4vialemasini.it DOVE mangiare Dal Biassanot All’insegna della tipica cucina bolognese con i suoi piatti più classici e pasta fresca fatta in casa. Ottime le carni cotte alla brace e i dolci di produzione propria. www.dalbiassanot.it
fino al 14 GIUGNO - RAVENNA Il Bel Paese. L’Italia dal Risorgimento alla Grande Guerra, dai Macchiaioli ai Futuristi. La mostra allestita al Museo d’Arte della Città di Ravenna è finalizzata a documentare il nostro Paese e le sue meraviglie, in quel tratto di tempo davvero cruciale, che va dall’epopea risorgimentale alla Grande Guerra. Il paesaggio italiano è infatti qui rappresentato attraverso una sequenza di documenti pittorici delle straordinarie bellezze paesaggistiche italiane. Sfondi marini, vette alpine, vedute lacustri e insieme spaccati di vita quotidiana come specchio di diverse condizioni sociali, in un tempo di grandi trasformazioni politiche, economiche e culturali. Ma anche scorci cittadini tra i più pittoreschi, come Venezia, Firenze, Roma, Napoli, nelle diverse declinazioni degli interpreti di
fino al 21 GIUGNO - roma MATISSE. Arabesque. L’esposizione allestita alle Scuderie del Quirinale, evidenzia come l’arte orientale con i suoi artifici, il fascino di arabeschi e colori, abbia influenzato il lavoro di questo grande artista. Un interesse che sviluppò durante i numerosi viaggi che fece in Marocco, Algeria, Russia e nelle visite a varie esposizioni. In mostra Oltre 90 opere di Matisse con alcuni capolavori assoluti, per la prima volta in Italia, provenienti dai maggiori musei di tutto il mondo: Tate, MET, MoMa, Puškin, Ermitage, Pompidou, Orangerie, Philadelphia, Washington. Il percorso espositivo si snoda attraverso nove sale arricchite con decorazioni, costuni di scena, tessuti arabescati del nord Africa e molto altro ancora. Tra i dipinti si possono ammirare, capolavori come Ragazza con 18
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copricapo persiano, Zorah sulla terrazza, Marocchino in verde, Paravento moresco, Ritratto di Yvonne Landsberg e Fruttiera ed edera in fiore (foto). www.scuderiequirinale.it DOVE DORMIRE Hotel Quirinale Ambienti lussuosi e ricchi di storia uniti ai comfort più moderni e a servizi di alto livello in un 4 stelle situato proprio nel cuore della Città Eterna. www.hotelquirinale.it DOVE mangiare Ristorante Rossini all’Hotel Quirinale Affacciato sul rigoglioso giardino è il luogo ideale per gustare un accordo armonioso di sapori, in perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. www.hotelquirinale.it/ristorante-bar.html
punta del secondo Ottocento italiano, nonché di diversi artisti stranieri. In questo lungo viaggio nella nostra penisola incontriamo opere di grandi artisti italiani come Fattori, Lega, Guaccimanni, Induno, Fontanesi, Caffi, Lega, Costa, Bianchi, Palizzi, Previati, Segantini, Boccioni, Balla, Depero, Carrà, Russolo. www.mar.ra.it DOVE DORMIRE Palazzo Galletti Abbiosi Davanti alla Basilica Sant’Apollinare Nuovo, una ex-residenza nobiliare. Wi-Fi gratuito. www.galletti.ra.it DOVE mangiare Ca’ de Vèn Sapori di tempi passati e la vera piadina tirata a mano. La cantina vanta i più prestigiosi vini romagnoli. www.cadeven.it
LECCE
fino al 21 giugno
bagheria (PA)
LECCE. CITTà D’ARTE E CULTURA. Fulcro culturale del Salento, Lecce, è tra le più belle città d’arte del Sud Italia. Le sue antichissime origini messapiche e i resti archeologici della dominazione romana si mescolano infatti alla ricchezza e all’esuberanza del barocco delle chiese e dei palazzi. Le vie del centro di Lecce sono un museo a cielo aperto. Ne è un esempio la splendida piazza che ospita il Duomo, la Cattedrale di Maria SS. Assunta, che vanta un campanile e due facciate, una molto sobria e l’altra riccamente decorata, il Palazzo Vescovile, di epoca rinascimentale, col suo splendido loggiato, e il palazzo del Seminario. E poi la celebre piazza intitolata al Patrono della città, piazza Sant’Oronzo, il Palazzo del Seggio, noto anche come il “Sedile”, oggi sede di interessanti esposizioni e mostre. Il Museo Archeologico Provinciale S. Castromediano, che ospita testimonianze di epoca romana e messapica, il Museo storico della città di Lecce, che è anche galleria d’arte contemporanea... e molto altro ancora! DOVE DORMIRE Dimora Storica Torre Del Parco 1419 Una fortezza medievale a quattro stelle situata proprio nel centro storico di Lecce. www.torredelparco.com DOVE mangiare Osteria degli Spiriti Atmosfera calda e raccolta per gustare piatti eccellenti della migliore tradizione salentina. www.osteriadeglispiriti.it
SUD
TUTTO L’ANNO
FINO AL 20 GIUGNO
CAGLIARI
OPERA - I Le atmosfere artistiche dal Teatro Lirico di Cagliari, diventano, negli spazi comuni del THotel, il palcoscenico di opere che regalano magia e magnificenza. Sono arrivati gli OperaI, veri protagonisti di questa mostra. Assistenti d’orchestra, attrezzisti, costumisti, falegnami, parrucchieri, scenografi, sarti, tecnici, truccatori, affascinati e contagiati dall’ambiente nel quale quotidianamente operano, ci svelano inediti allestimenti dell’immaginazione. Hanno realizzato installazioni, pitture, oggetti plastici e di design, divertissement visivi, ciascuno mettendo in gioco le proprie competenze secondo la propria sensibilità e le proprie inclinazioni. Si sono ispirati alla musica, al canto, ai colori e alle emozioni che si consumano ogni giorno davanti e dietro le quinte. I materiali che hanno utilizzato sono rigorosamente di riciclo e provenienti dal mondo teatrale e che, già portatori di storie affascinanti, nelle loro mani hanno riacquistato vita e sono pronti a stupire ancora una volta.
guttuso. Ritratti e Autoritratti. Nello straordinario complesso monumentale tardo barocco di Villa Cattolica, si celebra il famoso artista. Una grande mostra dove sarà possibile ammirare ritratti di scrittori come Alberto Moravia, Michael Angel Asturias, Nino Savarese, Carlo Levi, poeti come Montale, Neruda, attori come la Magnani, Zeudi Araja, intellettuali e politici come Amendola, Bufalini, Alicata artisti come Picasso, Turcato, Consagra, Leoncillo, Fontana, Manzù che al pittore ha dedicato il grande monumento funebre, posto nel giardino del museo Guttuso. Una galleria di personaggi che testimonia la straordinaria capacità dell artista di intessere rapporti che si sarebbero sviluppati poi in movimenti artistici, come Corrente e il Fronte nuovo delle arti. Saranno inoltre esposte molte opere inedite e i preziosi disegni della sua collezione privata, che raffigurano amici ed artisti a lui cari. www.comune.bagheria.pa.it
DOVE DORMIRE THotel Ultra moderno 4 stelle proprio nel centro di Cagliari e di fronte al Teatro Lirico. Area benessere e mostra sul posto! www.thotel.it DOVE mangiare Da Marino al St. Remy Nel cuore di Cagliari, offre ai suoi ospiti sensazioni uniche fatte di profumi, colori e sapori, e un mix perfetto di competenza, ironia ed accoglienza. www.stremy.it
DOVE DORMIRE Villa Scaduto Residence Un quattro stelle a pochi passi da Bagheria. Belle e accoglienti le camere. www.villascadutoresidence.it DOVE mangiare La porta del Pepe Elegante Ristorante che dedica particolare attenzione ai sapori della più antica tradizione siciliana. Bellissima la terrazza con vista sulla città. www.laportadelpepe.com WEEKEND IN
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Lamborghini Aventador LP 750-4 Superveloce
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irettamente dai palchi del Salone di Ginevra e da quello di Milano Autoclassica, la nuova Aventador LP 750-4 Superveloce infrange ogni barriera. Con un motore da 12 cilindri a V è capace di sprigionare la bellezza di 750 Cavalli a 8400 Giri/min.. Accellera da 0 a 100 km/h in soli 2,8 secondi e supera i 350 km/h. Il merito è anche della riduzione del peso di 50 kg., rispetto alla prima Aventador e di 90 kg in confronto alla precedente Murciélago, frutto del telaio monoscocca in fibra di carbonio, sviluppato dall’Advanced Composite Research Centre di Lamborghini. Nella cura dimagrante, ha dovuto rinunciare però a
un po’ di materiale fonoisolante ed al sistema di infotainment, richiedibile però senza sovraccosti. La LP 750-4 è dotata di una trazione integrale Haldex (IV generazione), con controllo elettronico, accoppiata al nuovo cambio robotizzato ISR (Independent Shifting Rods) a sette marce, capace di inserire i rapporti in soli 50 millesimi di secondo. La Lamborghini più veloce in produzione, ha un consumo di 16 l/100 km, emissioni di Co2 di 370 g/km e ha un prezzo che si aggira attorno ai 400.00,00 euro.
A u t o premi u m - sp o r t weekend
Nuova Ford GT
strepitosa ma per pochi
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a nuova Ford GT si può certamente considerare una egregia discendente della mitica Ford Gt 40, dalla quale eredità il motore in posizione centrale e diverse similitudini nella carrozzeria dal profilo basso e aggressivo. La GT40 nota fin dagli anni 60’, venne creata da Henry Ford per infrangere il dominio sportivo delle Ferrari, che durava oramai da diversi anni e naturalmente per godere della grande visibilità derivante da una vittoria ad una gara prestigiosa come la 24 Ore di Le Mans. Ci riuscì infatti nel 1966, conquistando i tre gradini del podio con una GT40. La nuova Ford GT è una supersportiva dalle prestazioni strepitose, ma naturalmente lo è anche il prezzo di listino. La carrozzeria con porte ad ali di gabbiano (come l’originale GT40), realizzata in alluminio e fibre di carbonio rinforzate, e lo spoiler attivo la rendono certamente più vicina ad un prototipo da corsa che ad una normale vettura. La stessa Ford parla del miglior rapporto tra peso e potenza rispetto ad ogni altra auto di produzione. Il motore, basato su quello del prototipo da endurance, è un biturbo V6 ecoboost da 3500 cc. (7000 cc. era la cilindrata della GT40), con ben 600 Cavalli a disposizione. Anche l’aerodinamica attiva ha un importante ruolo sia nel migliorare la frenata dei freni carbon ceramici, che nel offrire una maggiore stabilità e maneggevolezza. Dotata di cerchi da 20 pollici gommati Michelin Pilot Sport Cup 2 con mescola specifica, sarà messa in vendita a partire dal 2016 in 250 esemplari all’anno. Prezzo previsto: 270.000,00 euro (Alcune immagini della Ford GT40 stradale del 1969, esposta quest’anno a Ginevra a fianco della nuova GT.)
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a u t o premi u m
Audi A6 e A7 Sportback 3.0 TDI competition
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l gruppo Audi vanta una lunga tradizione nello sviluppo del Turbo Diesel. Per l’esattezza nel 1989 venne prodotta la prima TDI e allora si trattò di una novità assoluta dal punto di vista tecnico. La tecnologia del Turbodiesel a iniezione diretta si è consolidata come la tecnologia motoristica efficiente più riuscita e tuttora in costante sviluppo, infatti le nuove A6 e A7 Sportback 3.0 TDI competition lo dimostrano. È dedicata a chi desidera il massimo delle performance, questa nuova motorizzazione 3.0 TDI competition riservata alle A6 berlina e Avant e alla A7 Sportback. Realizzata sulla base della motorizzazione 3.0 TDI bi-turbo, , da 2.967 cm3 di cilindrata, di cui riprende l’abbinamento al cambio tiptronic a 8 velocità e alla trazione integrale quattro, grazie a interventi mirati alla sovralimentazione e agli alberi a camme eroga una potenza di 326 CV (+ 6 CV rispetto alla normale bi-turbo) e una coppia massima di 650 Nm costanti tra 1.400 e 2.800 giri/min. Quando il guidatore accelera con
decisione, grazie alla funzione overboost vengono erogati per brevi periodi altri 20 CV (15 kW) di potenza. La coppia massima è di 650 Nm, ed è disponibile in maniera costante tra 1.400 e 2.800 giri. Il propulsore rispetta la normativa Euro 6 sulle emissioni allo scarico. In linea con il loro temperamento dinamico, le Audi 3.0 TDI competition hanno in dotazione il pacchetto sportivo S line, che comprende anche la carrozzeria ribassata di 20 millimetri. Fanno parte della dotazione di serie: i cerchi in alluminio fucinato, il Pacchetto sportivo S line con assetto sportivo, il Pacchetto S line exterior, Pinze freni in colore rosso lucido, Sedili anteriori sportivi e Verniciatura con colore metallizzato o perla. Le prestazioni sono decisamente elevate, con tempi di accelerazione da 0 a 100 km/h che vanno da 4,9 a 5,1 secondi, mentre la velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h. Fanno parte della dotazione di serie: Cerchi in alluminio fucinato 8,5 J x 20, con penumatici 255/35 R20 per A6 e 265/35 R20 per A7 Sportback. Audi A6 e A7 Sportback 3.0 TDI competition Dimensioni:
493/208/145 cm.
Potenza: Coppia:
326 CV 650 Nm da 1.400 a 2.800 giri
Velocità massima: 250 km/h (limitata elettronicamente) 0-100 km/h:
da 4,9 a 5,1 sec.
Consumo medio:
9,4 l/100 km.
Emissioni di Co2:
214/219 g/km
Prezzi: – A6: a partire da 70.200 euro – A6 Avant 3.0 TDI competition: a partire da 72.600 euro – A7 Sportback 3.0 TDI competition: a partire da 77.410 euro
A u t o premi u m - sp o r t weekend
Mercedes CLA 45 AMG Shooting Brake
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rosegue con successo la direzione intrapresa dal Marchio di Affalterbach, verso vetture potenti e prestazionali ma dotate di caratteristiche che le rendono adatte ad un uso familiare e vacanziero. La È un’auto che invita a vivere attivamente il tempo libero, dedicata a un cliente sportivo, amante di uno stile di vita orientato al design e costantemente alla ricerca di nuove tendenze. CLA 45 AMG Shooting Brake è infatti la quarta compatta High Performance prodotta da Mercedes. Una vettura dal carattere unico che si distingue per la capacità di combinare un dinamica di marcia entusiasmante con una spiccata funzionalità nell’uso quotidiano. CLA 45 AMG Shooting Brake si presenta come una sportiva a cinque posti con ampio portellone posteriore. Questa nuova Stella Mercedes, nonostante l’aspetto sportivo, si presta facilmente sia ad un utilizzo quotidiano in ambito urbano che per dirigersi verso mete più lontane e piacevoli, dove scatenare tutti i 360 CV, con una coppia massima di 450 Nm, resi disponibili dal motore turbo da 2,0 litri, che è il più potente propulsore a quattro cilindri prodotto in serie a livello mondiale. La Shooting Brake si distingue per un profilo del tetto dolcemente digradante verso la coda, l’altezza ridotta della parte superiore dell’abitacolo, il cofano motore lungo, la linea di cintura alta e allungata e la coda dinamica. La versatilità del bagagliaio, (da 1.354 litri) e il maggiore spazio per la testa, rispetto alla Berlina quattro porte fanno di CLA 45 AMG Shooting Brake la vettura ideale per gli spostamenti quotidiani. CLA 45 AMG Shooting Brake va da zero a 100 km/h in 4,7 secondi. Con un consumo di carburante di 6,9 litri ogni 100 chilometri (NEDC combinato) Mercedes-AMG consolida il suo ruolo pionieristico nel campo dell’efficienza. Tra le principali innovazioni tecniche figurano il cambio sportivo a 7 marce SPEEDSHIFT DCT AMG, la trazione integrale completamente variabile 4MATIC Performance AMG, il potente impian-
to frenante e l’autotelaio Mercedes CLA 45 AMG Shooting Brake sviluppato specificamente Dimensioni mm.: 4630/1777/1432 per questa vettura, dal set- Potenza: 265 kW (360 CV) a 6.000 giri/min up agli assi. L’impiego di un Coppia max.: 450 Nm a 2.250-5.000 giri/min turbocompressore a gas di Velocità massima: 250 km/h* scarico Twinscroll, la stroz4,7 s Accelerazione 0-100 km/h: zatura minima dell’impianto 6,9 l/100 km Consumo combinato NEDC: di scarico e l’innovativa stra161 g/km Emissioni di CO2: tegia di iniezione assicurano Euro 34.920,00 un aumento spontaneo della Prezzo a partire da pressione di sovralimentazione e la rapida erogazione di una coppia elevata già ai bassi regimi. Twinscroll riduce tra l’altro anche il consumo di carburante e le emissioni nocive. Il sound discreto del motore a velocità di crociera, la sonorità emozionale tipica di AMG nelle accelerazioni decise e una dinamica di marcia coinvolgente la rendono ottima per i lunghi viaggi.
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ho : edoardo raspelli di Elisabetta Torrieri
il gusto in una mela verde
Il celebre critico gastronomico italiano, Edoardo Raspelli, traccia itinerari speciale per chi ama viaggiare all’insegna del gusto e del relax
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aspelli ha da poco festeggiato la puntata 500 di Melaverde, uno dei fiori all’occhiello della tv italiana, di cui è lo storico conduttore insieme a Ellen Hidding. Con grande semplicità e chiarezza, Raspelli riesce ogni volta a descrivere le bellezze spesso nascoste e poco valorizzate della nostra Penisola. Piccoli, inimitabili, tesori. Cosa consigli per una vacanza in assoluto relax? “Un hotel di charme alle porte di Cervinia, Les Neiges d’Antan, con un centro benessere e ristorante gourmet. Unico nella sua magia, colpisce la terrazza con la vista sul Cervino. Un rifugio fuori dal mondo dove campeggia la cucina di elevata qualità valdostana. Una tappa consigliata alla scoperta di un relax e un territorio davvero spettacolari è a Ravello (Salerno), presso l’albergo ristorante Rossellinis, di Palazzo Sasso: una location a strapiombo sul mare, e un’ottima cucina contraddistinta sulle guide da due prestigiose stelle Michelin e quattro forchette e coltelli”.
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Per chi ama la cucina di pesce con eccellenza di prodotti? “Un piccolo regno di pesci di mare e crostacei si può scoprire sul lago di Garda, a Desenzano, al ristorante Explanade: una bomboniera con tavoli di lusso e un pontile con tavoli finemente apparecchiati in mezzo al lago. A Olgiate Olona (Varese) invece si può degustare dell’ottimo tonno crudo e coppe di gamberi sulla crema di fragole e pomidoro, al ristorante Ma.Ri.Na, innestato in un indimenticabile palazzo anni 60. Altri sapori del mare cucinati con maestria “meridionale” si possono gustare a Massa Lubrense (Napoli), alla Taverna del Capitano: immersa nella cornice della costiera amalfitana, in grande eleganza. Tante le golosità tra cui il babà soffice e perfetto”. Per degustare una buona cucina tradizionale dove prevale la qualità, il legame al territorio, in sintonia con la creatività? “A Canneto sull’Oglio, il ristorante dal Pescatore, all’interno di un’elegante cascina lombarda con le sale del ristorante e i salotti
RISTORANTI PER L’EXPO A MILANO LE SCELTE DI RASPELLI
Claudio, Porto, A’ Riccione, Ceresio 7, Cracco, Hotel de la Ville Principe Savoia. In zona Fiera: A Rho: la Barcaccia è il regno del pesce (cucina pugliese e buona cantina). A Pregnana di Rho: Cascina Madonnina: agriturismo dove si trovano oche e anatre allo stato brado. Si mangiano ottimi salumi d’oca.
VIAGGI IN GUSTO Germania
Aschau (confine italiano) ristorante Heinz Winkler cuoco altoatesino 3 stelle Michelin . Montecarlo: Alain Du Casse grande chef francese ha aperto albergo Luis XV barocco
Francia
Parigi: Le Pavillon Ledoyen (nei giardini dei Campi Elisi). Il bistrot Vieux Belville (vicino casa Edith Piaf): si respira l’aria della Parigi degli chansonniers grazie alle canzoni accompagnate da fisarmonica. Pied de cochon: a qualunque ora si mangia il piedino di maiale impanato e fritto e alzate di pesce crudo
Spagna
Girona (Barcellona) El Celler de Can Roca: grande cantina vini italiani e cucina spagnola. Madrid. Botin: ristorante più antico del mondo su vari piani. Si mangia il maialino arrosto nelle teglie o le angulas
circondati dal verde dei giardini. Un altro ristorante d’eccellenza, tipico per la sua “veste” originaria di antico casinò di caccia nel bosco, è il Casin del Gamba, ad Altissimo (Vicenza), la sua prima stella Michelin è del 1992. A Civitella del lago, (Terni) il ristorante Vissani, propone invece in un elegante open space dalle pareti color tortora una cucina familiare, italiana, creativa, di grande qualità”. Per chi è in visita alla capitale? “A Roma l’albergo Splendide Royal vanta una delle più eleganti “terrazze gourmet” di Roma, il Mirabelle, al settimo piano dell’hotel, con un panorama che spazia su tutta la città. Considerato tra i migliori ristoranti di Roma, è diretto con la professionalità di Bruno Borghesi”. Per chi ama emozioni culinarie da “zingarata”? “A Palermo, gli storici mercati della Vucciria e del Capo, dove in un’atmosfera nordafricana si mangia per strada pane e milza bovina: una bontà”.
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h o : G i a n f r a n c o V i s s a ni
ALLA SCOPERTA DELLA CUCINA IN CINA L’esperto gastronomo e grande chef Vissani è anche un gran viaggiatore e nel raccontarci le differenze scoperte tra l’Italia e la cosiddetta Terra del Dragone, ci suggerisce di assaggiare ‘la saliva di uccelli’.
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ino a un decennio fa nessuno avrebbe immaginato così tanti Chef sotto i riflettori e, certamente, tra i ‘telecuochi’ che amano viaggiare Gianfranco Vissani è uno dei leader. Ci racconta lui stesso di essere un uomo con la valigia sempre pronta, di avere girato buona parte di mondo conscio del fatto che la curiosità in cucina non regala soltanto un sano confronto con gli altri, ma significa anche conoscere l’arte culinaria. Infatti per il 2015 si ripromette di andare anche nel Perù degli Incas per acquisire magari ulteriori segreti di tecniche lontane. Nel frattempo girerà l’Italia in lungo e in largo con la sua Mercedes serie S e ci racconta il suo weekend preferito. “Sono nato in Umbria, quindi tra un viaggio e l’altro torno sempre a Baschi vicino a Terni, dove nell’anno 1979 ho aperto il locale che oggi si è trasformato in Casa Vissani, un ristorante che dal 1998 si fregia di due stelle Michelin e la cui attività riceve un ottimo supporto grazie alla dedizione di mio figlio Luca Vissani che è inserito oramai in azienda a tempo pieno. Siccome siamo all’incirca a metà strada tra due bellezze straordinarie, l’itinerario che amo è quello tra il Duomo di Orvieto e la Basilica di Todi. E chi vuole può fermarsi da noi per una pausa da buongustai.” Ma quando Gianfranco Vissani pensa al lontano, pensa alla Cina, una terra ricca di tradizioni gastronomiche e sfata subito un luogo comune. “Gli spaghetti sono cinesi. Il più antico piatto di spaghetti è stato ritrovato in Cina e ha 4.000 anni, una scoperta che hanno fatto degli archeologi che stavano scavando in un villaggio del neolitico nel nord ovest del Paese, un reperto che ha poi passato la prova del Carbonio 14 e che ne ha confermato l’età. Ma non ci interessa avere un primato, abbiamo superato questa cosa, come la moto Guzzi che abbiamo inventato noi, ma poi i giapponesi hanno fatto delle moto pazzesche. Noi siamo, e siamo stati, degli inventori molto copiati perché il mondo si è globalizzato e deve sopravvivere. Ed è questo a dimostrarci il valore aggiunto che hanno i nostri prodotti, perché chi copia, copia soltanto se gli conviene. E siccome ci sono Cuochi cinesi che fanno la cucina italiana, come suggerì tempo fa un Ministro delle politiche Agricole, sarei d’accordo ad istituire un Premio per chi fa veramente cucina italiana”.
mondo si dovrebbero incontrare, fare dei meeting per capirsi l’un l’altro, e riconquistare anche in cucina la differenza tra un popolo e un altro”. Come è stato uno dei suoi primi incontri con la cucina cinese? “Tantissimi anni fa ricordo una situazione con Paolo Brosio. Eravamo alla ricerca di un ristorante stupendo per assaggiare l’evoluzione della cucina cinese ed abbiamo prenotato in un posto di cui avevo sentito parlare. Paolo restò sorpreso perché mangiammo bene ordinando piatti a base di larve, ovviamente lo Chef li aveva aggiustati per i gusti europei. Anche il conto fu all’altezza, pagammo 172 euro di allora. In quel ristorante c’erano due sale, una per i cinesi ed una per noi”. Ci dica qualcosa sul diverso modo che hanno i cinesi di cuocere i cibi. “Loro sfruttano molto la tecnica di cottura con il wok, una pentola, tipo la nostra mezza bastardella, ma in ferro, che è il più grande conduttore di calore. Per questo, appena il cibo tocca la superficie si vedono le verdure saltare e restano così croccanti, solo loro sanno servirle così. Ho conosciuto un cinese sposato con un’italiana che, negli anni ’70, si era commosso assaggiando la mia cucina perché gli aveva rammentato la sua, non solo perché usavo il peperoncino, ma anche perché servivo le verdure croccanti”.
Confrontando la nostra cucina e quella cinese, qual è allora il giusto modo per guardare al settore? “È quello di ricordarsi che rappresentando il mondo, un cuoco non può essere nessuno, perché deve valorizzare prima di tutto il proprio territorio. E allora come si fa a fare dei paragoni? Come si può dire che uno è lo chef più bravo del mondo? Non si possono paragonare nemmeno il centro Italia con la cultura toscana umbra, rendo bene l’idea se dico che al sud non tutti conoscono il culatello. Quindi è logico che uno chef cinese si chieda come io posso credere di conoscere la sua cucina. E così, posso dire io della mia. Ognuno stabilisce all’interno della propria realtà. Forse i grandi Chef del gianfranco vissani 26
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TOP ‹‹‹‹‹‹ list WEEKEND IN • Budapest • Caprera Guardando gli attrezzi in cucina cosa può dirci? “I cinesi sono in gamba a fare il ferro ed anche ad arrotarlo. Le loro lame infatti sono sempre molto taglienti perché loro arrotano i coltelli tutti i giorni. Ed il ferro taglia molto più di una lama d’acciaio”. Ci può suggerire due piatti cinesi, uno curioso ed uno della tradizione? “Un piatto di cui raccontare è la ‘saliva di uccelli’, perché notoriamente i neonati di uccelli fanno una bava che ora è diventata una zuppa. Ed un piatto così può costare anche 300 dollari in quanto possono andare a prendere la saliva soltanto chi ha il patentino per farlo, d’altronde i nidi si trovano anche ad 1 km di altezza dentro grotte dall’accesso difficoltoso. È una delle grandi specialità cinesi e come sapore si adatta abbastanza al nostro palato. Comunque stando sulla tradizione, a me piace anche lo street food, ad esempio comprare, per poi metterle in forno, le anatre già laccate che vediamo appese ad un filo lungo le strade. Oppure, la classica anatra alla pechinese”. Il Galateo cinese ha regole singolari. Come le trova? “Per noi italiani il Galateo cinese è molto palloso ed i rischi di sbagliare sono alti. Dal tenere la ciotola del riso con entrambe le mani, all’obbligo di posare le bacchette, al ringraziare tamburellando sul tavolo, a lasciare pagare il conto sennò viene interpretato come un affronto. Senza considerare che quando servono le ragazze deve cambiare anche l’approccio del commensale in quanto i cinesi vivono una profonda timidezza e sono molto severi con loro stessi. Un uomo come me a Shanghai farebbe la rivoluzione, ci sono persone troppo bloccate e sono in poche ad essere davvero aperte e molto avanti”.
• Firenze • Friuli Venezia Giulia (in itinerario) • MarzameMi (Sicilia) • Parigi
MARZAMEMI
• Santa Teresa di Gallura
VIAGGI IN • Hong Kong • Los Angeles • Malaga • Perù sul Machu Picchu • San Diego • San Francisco • Shanghai
SHANGHAI
Per informazioni al viaggio www.turismocinese.it Compagnia Aerea: www.etihad.com. Volo diretto partendo da Roma Fiumicino Valuta: Yuan (ma è consigliabile portare dei dollari americani) Clima: Si divide in due principali zone climatiche. A nord e ovest, aride o semiaride con escursioni termiche. A sud e sud est, clima caldo umido con precipitazioni durante tutto l’anno. Fuso Orario: La differenza è di 7 ore in più rispetto all’Italia, 6 quando vige l’ora legale
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h o : ma r a ce r nic di Raffaele d’Argenzio
LE PICCOLE GRANDI ITALIE Accanto alle grandi città d’arte, alle nostre terre d’excellentia, all’ EXPO di Milano ci sono anche tante piccole Italie che sono minori, ma non per questo meno importanti, che vale la pena di valorizzare. E’ per questo che sei località coraggiose si sono unite in un progetto coinvolgente.
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uesto progetto ci ha coinvolto anche emotivamente, in quanto rispecchia anche la mission del nostro Polo del Weekend Premium. Nato dalle affinità di alcune località che s’incontrano di solito al festival delle Tipicità, ideato da Angelo Serri, che si svolge ogni anno nelle Marche, ora avrà una ulteriore spinta dall’energia di Mara Cernic, eletta presidente, ma anche vicepresidente della provincia di Gorizia. Presidente, le è piaciuto il nostro titolo LE PICCOLE GRANDI ITALIE? Mi sembra una buona idea! A patto che la parola “grandi” sottintenda che grandi sono i cuori delle persone e le anime dei territori. Le Piccole Italie sono questo: piccoli territori della nostra grande penisola che però hanno una forte identità nel senso di legame con il territorio, la terra, l’agricoltura e con le tradizioni profondamente radicate nel vissuto collettivo. Siete presenti allì’Expo? Le Piccole Italie saranno presenti all’Expo in quanto vi parteciperanno i territori che le compongono, ma promuoveranno anche il brand Piccole Italie. Quando e come è iniziato questo progetto? Inizia due anni fa a Tipicità, quando alcuni dei territori partner di Tipicità – primo tra tutti il comune di Fermo con l’assessore Manuela Marchetti decidiamo di metterci in rete per farci conoscere fuori dai nostri singoli territori di appartenenza. Tipicità ha evidenziato come la diversità possa unire e non dividere, perché le esigenze – cioè la riconoscibilità di una terra, la ricerca dell’eccellenza del prodotto, la voglia di lavorare insieme - erano comuni a noi tutti. Dal 2013 quindi abbiamo iniziato a partecipare in modo congiunto a diverse manifestazioni, che avevano come comune denominatore la promozione del territorio e dei prodotti tipici locali. Abbiamo realizzato un sito internet ed anche una prima brochure di presentazione. Per il Natale 2014 abbiamo anche realizzato un primo paniere di prodotti delle Piccole Italie, che è stato distribuito a diversi stakeholder dei vari territori e ha avuto un riscontro positivo Perchè ci crede, tanto da diventarne la Presidente, nonostante i suoi tanti altri impegni, fra cui la vicepresidenza della provincia di Gorizia? Ci credo perché sono fermamente convinta che la valorizzazione delle identità locali sia imprescindibile in un mondo globalizzato dove tutto è uguale, nel quale non esistono diffrenze. Mi ha colpito una frase che rende molto bene il sentire del nostro tempo: oggi conosciamo il prezzo di ogni cosa e il valore di nessuna. Piccole Italie promuove i valori dei singoli territori.
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Mara Cernic E’ nata a Udine nel 1974, da madre italiana e papà sloveno. Ha frequentato le scuole slovene di Gorizia e si è laureata all’Università degli Studi di Trieste in Scienze Politiche, indirizzo politico-internazionale. Ha due bambini. Attualmente ricopre la carica di Vicepresidente della Provincia di Gorizia con delega all’ambiente, energia, agricoltura e turismo. Si occupa prevalentemente di valorizzazione e promozione dell’identità del territorio isontino e goriziano.
Quali sono gli obbiettivi? L’aumento della visibilità e della riconoscibilità di ogni singolo territorio, l’aumento della riconoscibilità della qualità dei prodotti di eccellenza dei vari territori. Obbiettivi che coincidono con quelli turistici? Questi sono “anche” obiettivi turistici. L’aumento delle presenze in termini di pernottamenti grazie al marchio Piccole Italie è un obiettivo molto concreto. Proprio in questo periodo stiamo mettendo appunto una strategia turistica, che unisca la Calabria e la Sicilia con la Venezia Giulia e il Veneto. Il Monferrato è un territorio unico che è un valore aggiunto di per se stesso. Le Marche in centro Italia sono un ottimo punto di arrivo, o passaggio, comunque si attraversa l’Italia da sud a nord o al contrario. Quindi obbiettivi turistici possono essere anche i prodotti locali? Certo, contengono le conoscenze agricole che si tramandano da generazioni e contengono il sapore, l’odore della terra e le influenze del clima in quella precisa area geografica. Contemporaneamente racchiudono in sè il rispetto per l’ambiente e l’uso sostenibile delle risorse naturali.
Pensate di accrescere il numero delle Piccole Italie? Si, ci pensiamo spesso. Il nostro è un club aperto, la cosa importante è la condivisione della filosofia che unisce territori molto diversi tra di loro. Cosa tiene unite e collegate le Piccole Italie? Indubbiamente le persone. Prima di essere un club o un marchio siamo un gruppo di persone che condividono una visione dello sviluppo del territorio. Il centralismo che pervade in questo momento la scena politica italiana è un fenomeno molto preoccupante, è un movimento contrario e contrastante le peculiarità di ogni singolo territorio. La globalizzazione dei mercati e, oggi anche di tutto il resto, non riesce a governare una società con un grado di complessità così elevato. Avremmo bisogno di movimenti che sostengono, promuovono e armonizzano tra di loro le differenze culturali, sociali ed economiche che andranno ad accentuarsi sempre di più.
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eekend in g u s t o di Marina Bellati
Buon appetito a… Milano Apre Expo e la città è pronta ad accogliere milanesi e turisti. E dato che il cibo è il tema centrale di Expo, i ristoratori non si sono fatti sfuggire l’occasione. Fra nuove aperture, food store del gusto e insegne blasonate, i locali meneghini offrono una vastissima scelta agli appassionati della buona cucina italiana, regionale e classica. Quasi un “viaggio” gastronomico attraverso le eccellenze della tavola nostrana, senza dimenticare le specialità locali, lombarde e milanesi. Ecco una serie di locali che vi vogliamo suggerire Asola cucina sartoriale
Via Durini 28 Milano www.asolaristorante.it
Matteo Torretta, milanese doc, dopo aver guidato la cucina dello storico Savini e del Ristorante V Piano, oggi, a 35 anni, è nel pieno della sua maturità di professionista. Da Asola, al nono piano dello shopping center Brian&Barry, potrete gustare - preparato nella scintillante cucina a vista - il suo eccellente risotto alla milanese o la immancabile cotoletta con misticanza e pomodori confit. Ma se vi
lasciate trasportare dalla fantasia gastronomica di Matteo potrete emozionarvi con lo Spaghettone pomodoro assoluto o l’Asola Ceviche, il Coniglio alla Rossini con spinaci, foie gras e relativa salsa piuttosto che la Rana Pescatrice in bagna caoda. Non perdetevi i dessert di Galileo Reposo. C’è di che divertirsi, in una location panoramica sul centro di Milano.
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Mercato del Duomo
Piazza Duomo ang. Galleria Vittorio Emanuele Milano www.autogrill.com
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on un progetto firmato dall’archistar Michele De Lucchi, nasce il rinnovato punto vendita di Autogrill, che apre per Expo e si sviluppa su 4 piani per un totale di 5000 mq. Al suo interno si trovano diversi concept: il Bar Motta (caffetteria e croissanteria); il Mercato, che riproduce il tradizionale mercato cittadino, dove si potranno acquistare eccellenze lombarde e non solo. E ancora il Bistrot Milano Duomo, che proporrà un’ampia offerta food basata su prodotti tipici e lavorazioni artigianali, la Terrazza Aperol, per sfiziosi aperitivi. E infine, luogo di eccellenza, il ristorante- laboratorio Spazio, dove lavoreranno i giovani cuochi formati alla scuola di formazione di Castel di Sangro di Niko Romito, chef a tre stelle Michelin. Come dire: cibo di qualità per tutte le tasche e per ogni orario della giornata, dove si potrà anche fare la spesa.
Bjork
Via Panfilo Castaldi 20 Milaano www.bjork.it e specialità svedesi sono approdate a Milano da Bjork (in svedese significa “betulla”), un bistrot la cui formula è già da tempo collaudata con successo ad Aosta. Arredato nel classico design nordico, dove gustare piatti tipici preparati dalla chef Rebecca Varjomaa: dal salmone marinato gravlax ai gamberetti affumicati oppure la gustosissima aringa, filetto di cervo o i tanti smørrenbrød, le tartine di pane di segale con burro, maionese e sopra quello che più vi piace, sempre in stile svedese. E se vi piace il tutto, potete anche decidere di portarvelo a casa, acquistando le specialità da asporto dal banco gastronomia.
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Via Marghera 34 Milano www.essenzaristorante.it
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il nuovo ristorante di Eugenio Boer (era lo chef del ristorante Enocratia, sempre a Milano) , olandese a metà (e i tulipani che mette sui tavoli sono un omaggio alla terra del padre), ligure per il 50% materno (che si percepisce ogni tanto nella parlata, che riecheggia carugi genovesi). Il menu è creativo, con netti richiami nordici; in carta piatti storici dello chef come il Risotto alla cenere, il salmerino di montagna e le sue uova e proposte particolari come “Il cervo e la sua storia”: una pietra su cui svetta un cubo di carne di cervo cruda intiepidita, accompagnata da crumble di liquirizia e coulis di lamponi, da mangiare con le mani. A cena è possibile scegliere fra 4 menu degustazione (fra cui uno vegetariano), da 40 fino a 70 euro.
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Eataly Smeraldo
Piazza 25 Aprile Milano www.eataly.net il “paese del Bengodi” dei buoni prodotti italiani, degli ingredienti di nicchia, della buona cucina nostrana. Oltre a comprare, qui ci si può fermare a mangiare nei vari “ristorantini” tematici: c’è quello dedicato alla pasta (fresca lavorata a vista o di Gragnano), proposta ogni giorno con sughi diversi, di terra o di mare. C’è la pizza (in perfetto stile napoletano, naturalmente), quello del pesce e quello della carne, il corner del fritto (dello chef campano Pasquale Torrente), quello dove si può mangiare vegetariano o solo salumi e formaggi, la piadineria dei Fratelli Maioli, per finire con la pasticceria di Luca Montersino o il gelato della gelateria alpina Lait.
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Pont de Ferr
Ripa di Porta Ticinese 55 Milano www.pontdeferr.it iamo sui Navigli, cuore della Milano storica, centro nevralgico della movida. Il ristorante di Maida Mercuri si è guadagnato una stella Michelin e ora ha un nuovo chef, il bravo Vittorio Fusari, che è anche titolare della Dispensa Pane e Vini a Torbato di Adro (Bs). «Dal lago d’Iseo, dalla Franciacorta, dai prodotti e i produttori che amo, porterò il sogno di una natura rispettata, di un cibo sano ma divertente, etico, tradizionale ma innovativo. Un cibo di cuore e pensato, il mio contributo piccolo per innovare la tradizione». Il menu quando scriviamo è ancora in via di definizione, ma ci aspettano ottime novità, questo è certo.
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Ristorante Lamantia
Piazza Risorgimento ang. Via Poerio Milano ddio Gold, benvenuto Lamantia. Il ristorante degli stilisti Dolce&Gabbana è passato di mano al noto chef siciliano, che ha lasciato la capitale e ha preso in mano la gestione del locale, che ora porta il suo nome. Qui, promette, si potrà mangiare a tutte le ore, dal semplice arancino a un pasto completo, sempre all’insegna della cucina siciliana, da cui lo chef ha bandito aglio e cipolla, in nome della leggerezza. Gli spazi sono ampi, al piano terreno si potranno gustare finger food siciliani e poi ci sarà lo spazio per il bar diurno, quello serale, un ristorante (al primo piano) e persino un’area relax. Non perdetevi il “signature dish” dello chef, il cuscus.
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Mangiari di strada Macelleria con cucina
Darsena di Porta Ticinese Piazza XXIV maggio Milano www.mangiaridistrada.com iuseppe Zen, nome noto per il suo ristorante biologico Mangiari di Strada (in via Lorenteggio 269, aperto solo a pranzo, anche questo un indirizzo da segnare in agenda) fa il bis in pool con la Macelleria Popolare, nel nuovo Mercato alla Darsena. Qui si potranno acquistare o farsi cucinare e portare a casa o degustare sul posto solo carni di animali allevati al pascolo e biologiche. Dal fegato alla veneziana ai “pani ca’ meusa” siciliano, al fritto di cervella, fino alla tipica trippa milanese, è un indirizzo imperdibile per gli amanti della carne genuina e delle ricette più tradizionali da tutta l’Italia, di cui Giuseppe è un vero maestro.
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Manna
P.le Governo Provvisorio 6 Milano www.mannamilano.it ucina italiana, ma interpretata in modo contemporaneo. Sapori schietti, piatti eleganti, un ottimo rapporto qualtià/prezzo (cena attorno ai 50 euro, vini esclusi). È questa la cifra gastronomica di Matteo Fronduti, executive chef di questo ristorantino, di cui da poco è stato fatto il restyling, in zona viale Monza. Potrete scegliere fra piatti dai nomi divertenti e immaginifici come “Ao’ Lillo!” (maccheroni, fave, pecorino romano e guanciale) o ”Fuma e brucia” (riso mantecato, stracciatella vaccina affumicata e ‘nduja) o ancora “Vai via dottore”, la tarte tatin alla mela, con gelato alla vaniglia nella interpretazione del baffuto e bravo Matteo.
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Ratanà
Via Gaetano de Castilia 28 Milano www.ratana.it l Ratanà vuole recuperare la solida tradizione della gastronomia milanese e lombarda, reinterpretata secondo la creatività dello chef Cesare Battisti”. Questa frase è scritta sul sito web del ristorante ed è la base del suo menu, in cui si celebra la milanesità in cucina. È il posto per assaggiare, per chi ancora non li conoscesse, i mondeghili (polpettine), la trippa, il risotto allo zafferano o la cotoletta (fra i migliori della città) o ingannare la fame con i “Rubitt”, assaggini alla milanese o altre sfiziosità create da Cesare, da accompagnare a un buon calice di vino.
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belle z z e seg r e t e : M I L A N O di Betty Rutigliano
SAN MAURIZIO AL MONASTERO MAGGIORE
LA CAPPELLA SISTINA DI MILANO PERCHE’ ANDARCI: Nota come la Cappella Sistina milanese, la chiesa di San Maurizio al Monastero Maggiore è un perfetto, quasi integro, esempio della scuola milanese cinquecentesca. Eretta su resti di edifici romani, fu costruita a partire dal 1503 dall’architetto e scultore Gian Giacomo Dolcebuono coadiuvato dall’Amadeo, già attivi nel cantiere del Duomo di Milano, Santa Maria delle Grazie, Santa Maria presso San Celso e alla Certosa di Pavia. DA VEDERE: In età carolingia la chiesa ospitava le monache dell’ordine benedettino, come svela la pianta rettangolare suddivisa a metà da un muro affrescato da Bernardino Luini: una parte era frequentata dai normali fedeli, l’altra era accessibile soltanto alle monache. Qui è possibile ammirare un coro ligneo degli inizi del Cinquecento e un organo di Gian Giacomo Antegnati, mentre la cripta è ora inglobata nel percorso di visita dell’adiacente Museo Archeologico. Il monastero (di cui rimangono la chiesa di San Maurizio e il chiostro appartenente al Museo Archeologico poiché demolito nella seconda metà dell’800 e durante la seconda guerra mondiale) è completamente visitabile e presenta bellissimi affreschi cinquecenteschi, di cui molti di Bernardino Luini e bottega, altri realizzati dal Boltraffio allievo di Leonardo, da Vincenzo Foppa, dai fratelli Campi e da Simone Peterzano, maestro di Caravaggio. Questo piccolo scrigno è impreziosito da una loggia a serliane. All’esterno si può ammirare il chiostro del Monastero e nel giardino le due torri romane quadrangolari inserite nelle antiche mura di Massimiano. DOVE DORMIRE: Hotel Antica Locanda dei Mercanti****, boutique hotel in posizione centrale all’interno di un palazzo settecentesco www.locanda.it. DOVE MANGIARE: Gli orti di Leonardo, ristorante esclusivo in una suggestiva ala dell’ex convento ora Palazzo delle Stelline, a pochi passi da Santa Maria delle Grazie www.ortidileonardo.com. Info: Apertura da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle 17.30, Corso Magenta 15 www.touringclub.it/i-luoghi-aperti-per-voi
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CRIPTA DI SAN GIOVANNI IN CONCA
I RESTI DI UN’ANTICA BASILICA NEL TRAFFICO MILANESE Sullo spartitraffico di via Albricci alla confluenza con piazza Missori, il rudere di un’abside romanica ricorda che in questo sito si ergeva una delle basiliche più antiche di Milano, quella di S. Giovanni in Conca, sorta tra il V e il VI secolo in un avvallamento del terreno da cui deriverebbe l’appellativo “in conca”. Costruita nell’area di un quartiere residenziale romano da cui provengono lacerti di pavimento a mosaico (ora al Museo Archeologico), nel secondo dopoguerra la chiesa fu definitivamente abbattuta e si mantenne in alzato una porzione dell’abside, testimonianza, con la cripta, di storia e arte milanese dal V al XVII secolo. Dopo un restauro conservativo, la cripta, che custodisce reperti romani e medievali, è oggi spazio espositivo e punto di partenza per visite alle aree archeologiche di Milano. Info: Ingresso da piazza Missori, apertura: da martedì a domenica dalle ore 9.30 alle ore 17.30 www.touringclub.it/i-luoghi-aperti-per-voi
IL PALAZZO ROMANO IMPERIALE DI VIA BRISA
UN SALTO NELLA MEDIOLANUM CAPITALE Dal traffico di Corso Magenta si gira in via Brisa, dove improvvisamente la quiete e gli antichi resti romani riportano ai tempi in cui Milano, Mediolanum, fu fatta capitale dell’Impero romano d’occidente dall’imperatore Augusto Massimiano. Proprio in questa zona infatti sorgeva il palazzo dell’imperatore Massimiano, che occupava l’area tra via Torino e corso Magenta. Il palazzo era sia residenza imperiale sia luogo di rappresentanza, e comprendeva anche le terme private e il circo (l’equivalente dell’ippodromo), dove l’imperatore si mostrava ai sudditi. Di questo vasto quartiere polifunzionale, parzialmente in uso probabilmente fino al X secolo, si conservano oggi a vista in via Brisa i resti dell’edificio di rappresentanza, dotato di impianto di riscaldamento, ma molti resti archeologici sono ancora conservati sotto gli edifici circostanti. Info: www.turismo.milano.it
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i sacri sassi
da pasolini a mel gibson
5O anni fa uscì nelle sale “il Vangelo secondo Matteo”, che Pasolini girò nei Sassi di Matera. Nel 2003 Mel Gibson non potette che seguirlo girandovi “La passione di Cristo”. Ci sono luoghi che trasmettono sensazioni uniche, scenari naturali, luoghi da cinema
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a sempre il paesaggio primitivo e selvaggio della città di Matera è stato eletto a set naturale per produzioni cinematografiche spesso di carattere biblico-religioso per il suo naturalismo senza età, scelto per questo da Pier Paolo Pasolini per il suo Il Vangelo secondo Matteo. I Sassi sono l’elemento naturale antichissimo attraverso il quale vive, respira e addirittura si esprime questa città lucana, eletta patrimonio dell’UNESCO. Tornando al capolavoro religioso di Pasolini, sono passati 50 anni dalla sua uscita nelle sale, ma cosa è cambiato da allora? Prima di tutto va detto che l’opera pasoliniana è stata realizzata negli anni della cosiddetta vergogna nazionale con lo svuotamento e l’abbandono degli antichi rioni. In questo periodo di profonde contraddizioni Matera diventa meta di artisti, fotografi e registi. Oggi offre un suggestivo percorso turistico che si snoda tra chiese rupestri, case scavate nella roccia e grotte d’età preistorica,
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con un interessante itinerario cinematografico che permette a tutti gli appassionati e ai turisti curiosi di vedere e toccare con mano i pittoreschi luoghi che magari hanno solo potuto vedere sullo schermo. Del lavoro di Pasolini restano tracce indelebili della sua impronta culturale, tra i Sassi materani è stata ricostruita la Palestina e ambientate le sequenze più toccanti come quella della crocifissione, mentre visitando il bellissimo parco naturale della Murgia ripercorriamo la strada della Via Crucis. Il percorso ai luoghi cinematografici vede come tappa fondamentale la visita ai locali scavati nel tufo, oggi adibiti a laboratori della terracotta, in cui sono stati realizzati tutte le suppellettili utilizzate per le produzioni cinematografiche a carattere biblico. Il Sasso Caveoso è il luogo di ambientazione utilizzato nel 2003 per la ricostruzione della Via Crucis in La Passione di Cristo di Mel Gibson. Durante il percorso, nel Sasso Caveoso Gibson avevaè stato ricostruito anche
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il mercato di Gerusalemme, l’ultima cena e le porte della città di Gerusalemme. La voce dei Sassi ci guida anche verso la cucina materana, povera e antichissima, capace di stimolare il piacere papillare di qualsiasi turista buongustaio. Tra antichità rupestri, bellezze naturalistiche mozzafiato e sapori forti, Matera ci incanta con il suo irresistibile richiamo primitivo.
preziosi affreschi cinquecenteschi. All’interno del Parco della Murgia, è possibile attraversare il percorso che sul set di Pasolini è stato adibito alla rievocazione della Via Crucis. www.materatour.it/it/il-vangelo-secondo-matteo www.parcomurgia.it/
LA TAPPE
DOVE MANGIARE
La chiesa di San Giovanni Battista è la prima tappa importante al di fuori delle mura cittadine, risalente al 1230, in stile romanico, il sacro edificio è stato abbandonato nel 1480 lungo la guerra d’Otranto e riaperto al culto solo nel 1695. La Cripta dello Spirito Santo sorge al centro della città ed è uno dei sette insediamenti benedettini. All’interno è possibile vedere gli affreschi del XII SEC. D.C. Di origine tufacea sono i locali adibiti alla produzione di terracotte, adibite alle produzioni cinematografiche. Mentre il caratteristico Sasso Caveoso è il luogo in cui sono state ambientate diverse sequenze di La passione di Cristo di Mel Gibson: la Via Crucis, utilizzato anche per l’ingresso dei Re Magi a Betlemme, il mercato di Gerusalemme e l’ultima cena. Altro luogo sacro di grande importanza, ricavato nei Sassi di Matera, è San Pietro Barisano: costruita nel 1755 con la facciata caratterizzata dalla presenza di un rosone. La chiesa conserva in una cappella interna
La trattoria del Caveoso. Nel cuore ancestrale del Sasso Caveoso, sorge questo caratteristico ristorante, capace di regalare una memorabile degustazione dei piatti tipici della cucina di Matera, dall’antipasto misto composto da salumi, formaggi e verdure del luogo, a sfiziosi primi piatti come le imprescindibili orecchiette alla materana. Sui secondi di carne il piatto forte è l’agnello arrosto, mentre tra i dolci più tipici troviamo la torta di ricotta.
DOVE DORMIRE Nel cuore di Matera si trova l’Hotel 4*Sextantio, le Grotte dellla Civita, stupenda struttura di cui parte scavata nella roccia. Via Civita, 28. Tel. 0835.332744
WEEKEND IN
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L’ I T A L I A P I U ’ : I L A G H I
LAGO DI GARDA
IL LAGO PIU’ GRANDE D’ITALIA PERCHE’ ANDARCI: Il Lago di Garda, o Benàco, è il più grande dei laghi italiani, con una superficie di circa 370 km. Circondato a sud dalle colline moreniche lasciate dal ritiro dei ghiacciai, nella parte a nord, più alta e stretta, è avvolto da alte catene montuose che gli conferiscono l’andamento di un fiordo. A causa della peculiare conformazione geografica il clima è mite di tipo mediterraneo, per cui la vegetazione si presenta ricca con olivi, palme, cipressi, limoni, oleandri e viti. La varietà della natura, unita all’unicità del paesaggio, rendono il lago di Garda meta turistica visitata ogni anno da milioni di persone. DA VEDERE: Le acque del lago bagnano ben tre regioni, Lombardia (in provincia di Brescia segnaliamo i comuni di Sirmione, noto per le terme, Desenzano del Garda, Salò, Gardone Riviera col Vittoriale degli Italiani voluto da Gabriele d’Annunzio, Limone sul Garda), Veneto (in provincia di Verona i comuni di Peschiera del Garda, Lazise, Bardolino, Garda) e Trentino-Alto Adige (in provincia di Trento i comuni di Riva del Garda, Arco). Nel lago sono presenti cinque isole: la più grande è l’isola del Garda, dove nel 1220 san Francesco d’Assisi fondò un monastero su cui oggi sorge un palazzo ottocentesco in stile neogotico veneziano; vicina è l’isola di San Biagio, o “dei Conigli”, raggiungibile a piedi nei periodi di secca, così come l’isola del Sogno, sulla riva orientale. Qui, nei dintorni di Malcesine, si trovano l’isola degli Olivi e del Trimelone. L’area vanta numerosi parchi: Gardaland, il parco divertimenti più grande d’Italia, Canevaworld, che ospita un parco sul mondo del cinema e un parco acquatico, Parco Natura Viva, un parco faunistico che cura e libera specie faunistiche a rischio, Parco Giardino Sigurtà, un’oasi verde di 60 ettari lungo il fiume Mincio.
DOVE DORMIRE: A ridosso della Rocca Scaligera, il Grand Hotel Terme***** di Sirmione, tra i locali storici d’Italia, si affaccia su uno dei panorami più incantevoli del lago www.grandhotelterme-sirmione-hrez.com; Costruito nel 1884, il Grand Hotel Gardone****di Gardone Riviera, primo albergo del Lago di Garda, testimonia l’eleganza e lo stile di un’epoca: ha ospitato re Giorgio di Sassonia, d’Annunzio, Churchill, Nabokov, Maugham e Sabin www.grandhotelgardone.it. DOVE MANGIARE: Ristorante Il fagiano a Gardone Riviera, dove dalla creatività dello chef Matteo Felter, nativo del Garda, scaturiscono piatti che partono dalla tradizione gastronomica del lago, rivisitata. http://ghf.it/restaurants/ristorante-il-fagiano. Ristorante Antica Trattoria la Speranzina, a Sirmione, è una terrazza sul lago in stile provenzale e raffinato www.lasperanzina.it. Info: www.visitgarda.com Lago di Garda Nord
Malcesine, sponda Veronese
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WEEKEND IN
LAGO DI BOLSENA
IL lago PIU’ GRANDE DI ORIGINE VULCANICA DI ITALIA ED EUROPA In provincia di Viterbo, il lago di Bolsena, con i suoi 115 km² di ampiezza, è il più esteso bacino vulcanico d’Italia e d’Europa. Formatosi col crollo dell’apparato vulcanico Vulsinio, che in seguito alle eruzioni laviche si è svuotato crollando su se stesso, creò un’enorme caldera poi riempitasi d’acqua. Il lago è in parte circondato dalla catena dei monti Vulsini, e al suo interno sorgono due isole di origine vulcanica, Martana e Bisentina. La sabbia scura della costa e la colorazione violacea, che l’acqua del lago as-
sume al tramonto, rendono lo spettacolo suggestivo. Sulle sponde del lago, abitate dall’età Neolitica e dall’età del ferro e del bronzo, ricordiamo cinque borghi medievali: Bolsena, che gli ha dato il nome, Montefiascone, col suo bel panorama, Gradoli, su uno sperone di tufo nel recinto craterico, Marta, principale porto dei pescatori, e Capodimonte, sul pittoresco promontorio che si protende verso il lago. Info: www.infoviterbo.it/lago-di-bolsena.html
LAGO DI COMO
IL LAGO PIU’ PROFONDO D’ITALIA E TERZO PER GRANDEZZA Lago lombardo di origine glaciale appartenente alle province di Como e Lecco, il lago Lario o lago di Como, con i suoi 416 metri di profondità (nei pressi di Argegno) è il lago più profondo d’Italia e uno dei laghi più profondi d’Europa. È il terzo lago più grande dello Stivale, dopo il lago di Garda e il lago Maggiore. Con la caratteristica forma a Y rovesciata, si divide in tre parti: a sinistra il ramo di Como, a destra il ramo di Lecco e a nord il ramo di Colico. Nel ramo comasco è situata l’Isola Comacina, l’unica dove sono stati trovati insediamenti risalenti fino all’epoca romana. È uno dei più suggestivi paesaggi italiani, decantato nell’800 dai maggiori poeti del Romanticismo, da Alessandro Manzoni a Stendhal, da Lord Byron a Franz Liszt. Nel 2014 è stato classificato come il lago più bello del mondo da The Huffington Post per il suo microclima e per il paesaggio costellato da ville storiche e villaggi. Info: www.turismo.como.it/lago.php
Varenna
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WEEKEND PREMIUM: ZURIGO di Nicola D. Bonetti
QUANDO IL LAGO E’ PREMIUM
Origine romana, culla di culture, fermenti storici e religiosi, artistici e architettonici, Zurigo è una città immersa in un ambiente rilassante e con il rispetto delle tradizioni, viva e dinamica, dove il lusso è naturale. E anche andarci in giro con una Cadillac
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uidare l’auto di Barack Obama non sembra alla portata di tutti: eppure, al volante della nuovissima Cadillac Escalade, ammettiamolo, ci si sente potenti o regnanti. Weekend IN l’ha scelta per un fine settimana svizzero di gusto, raggiungendo Zurigo, per muoversi agevolmente in un luogo dove il lusso ha ancora un senso, dove molte auto che si incrociano possono essere da milionari oppure d’epoca, ed entrambi i tipi sono utilizzati con indifferenza nella quotidianità. Perché nell’antica città mercantile, oggi la più grande della Svizzera e capitale della finanza, il traffico scorre ordinato, anche se arrivarci richiede pazienza per l’ossessivo rispetto dei limiti imposto in Elvezia. Nel viaggio scorrono paesaggi lacustri e montani, con il comfort delle sospensioni Magnetic Ride, silenziosi come il soffio del motorone otto cilindri: poi, una volta arrivati in città, anche se Escalade spegne quattro cilindri quando non servono per ridurre emissioni e consumi, si scopre che Zurigo è
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perfetta per un turismo sostenibile con spostamenti a piedi o in tram. Passeggiando in centro dove si ammirano tutti i marchi di orologeria più noti ed esclusivi, o tra i piccoli locali nei quali fare uno spuntino tradizionale, o sedere al sole a bere una birra sulle rive del fiume Limmat o del lago. Apprezzando natura e architettura, arte e storia, pensando ai personaggi che qui hanno vissuto, come i tanti compositori e scrittori a cavallo di un paio di secoli, fino alla nascita del Dadaismo nel 1916. Vitalità ripresa oggi con le architetture di Norman Foster o Santiago Calatrava, che ci risiedono spesso. La romana Turicum, stabilita nel 15 a.C. come centro doganale sulla sponda sinistra del fiume, occupa di fatto la città celtica Turus, antecedente di circa cinquecento anni. Si trova così al centro di un sistema di vie d’acqua: il fiume Limmat verso nord la connette con il fiume Aare, che diventa poi affluente del Reno, da qui la tendenza mercantile, vera porta verso l’Europa centrale.
CON LA CADILLAC
ESCALADE
CENTRO DI ZURIGO, LAGO OMONIMO E FIUME LIMMAT
CON LA CADILLAC ESCALADE AL CANTIERE PEDRAZZINI YACHT
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WEEKEND PREMIUM: ZURIGO La famosa Pasticceria Spruengli, dal 1836
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Il Medioevo non è affatto buio per Zurigo: lo sviluppo come centro economico è saliente, accompagnato da un via via consolidato ruolo culturale e religioso, fino al XIII secolo quando, pur restando parte del Sacro Romano Impero, ottiene sempre maggiori autonomie. Una curiosità di fine 1200: quando il consiglio della città era presieduto da ricchi commercianti che decidevano prezzi e valute, amministrando a proprio comodo le finanze cittadine. Il malcontento degli artigiani esplode nel 1336: organizzati dal consigliere Rudolf Brun rovesciano il consiglio, esiliando nobili e commercianti. Brun, neo sindaco a vita, approva le corporazioni degli artigiani (prima vietate) che nel successivo consiglio avranno pari dignità delle altre rappresentanze, sistema che, oltre l’adesione alla Confederazione, amministrerà Zurigo fino al 1798. Torniamo al trecento: la città, indipendente, entra a far parte della Confederazione e ne diviene in breve uno dei membri più influenti, unitamente a Berna e Lucerna. Oltre al ruolo commerciale, Zurigo è all’avanguardia negli sviluppi culturali, guidando la Riforma protestante del XVI secolo, e la scelta politica di stile liberale ha favorito un peso di primaria importanza nella fondazione dello Stato nel 1848. E l’imprenditoria locale ha rappresentato la struttura sulla quale porre le basi della rivoluzione industriale in Svizzera nel XIX secolo. Tra le visite obbligate la piazza Lindenhof, il Museo Nazionale e le chiese Grossmünster, Fraumünster e Wasserkirche. Ma la natura ha sempre un ruolo fondamentale, con la giacitura in favorevole posizione climatica, tra i 400 m del lago e gli 800 delle colline. Una mezza giornata da dedicare allo shopping nella Bahnofstrasse, poi alla città studentesca (Università di Zurigo e Politecnico Federale sono eccellenze internazionali), e infine alla vita notturna, con mezzo migliaio di locali per tutti i gusti. Elementi che contribuiscono a porre Zurigo in vetta alla classifica tra le città più vivibili.
CON LA CADILLAC
DOVE ADDOLCIRSI
Confiserie Sprüngli Al centro della città, tra la City bancaria e il lago, in piena zona dove è possibile passeggiare o arrivare con vari tram, c’è una realtà classica: dal 1836 il “cioccolato è coccolato” lavorandolo con maestria, arte e gusto. Creando specialità come truffes, pralinés e luxemburgerlis, da degustare o comprare, o perfino ordinare on-line e far consegnare in tutto il mondo. E anche una merenda o spuntino salato, in un tempio della pasticceria svizzera. Bahnhofstrasse 21, CH-8001 Zürich, Svizzera Tel. +41.44.224.47.11 www.spruengli.ch
ESCALADE
un aperitivo alla grande al Savoy Bar en Ville. Paradeplatz, CH-8022 Zürich, Svizzera Tel. +41.44.215.25.25 www.savoy-baurenville.ch/it
DOVE ESTASIARSI
Pedrazzini Yacht Una storia di emigranti italiani all’inizio del secolo scorso, quando Augusto si trasferisce dal comasco, creando barche da pesca sin dal 1914 per poi passare ad altre imbarcazioni, sempre fatte a mano. Il figlio Ferruccio continua e nel 1950 presenta Capri, uno scafo tuttora a catalogo e simbolo di stile. Oggi la gamma è arricchita dai modelli Vivale, il più veloce (fino a 80 km/h) e dal maestoso Special lungo 10,30 DOVE ALLOGGIARE metri. Azienda sempre della Hotel Savoy Baur en Ville Dal 1838 l’ospitalità di qualità a medesima famiglia, condotta dal Zurigo è rappresentata dal Savoy: nipote Claudio, è riconosciuta a livello mondiale per stile, massioggi la tradizione prosegue con Manfred e Christina Hoerger, che ma cura, attenzione ai dettagli, accolgono nella struttura centra- grande artigianalità e precisione: lissima, ideale per le passeggiate scafi di lusso, immediatamente riconoscibili e dal fascino inimitra i più prestigiosi marchi di orologi o le caratteristiche viuzze tabile. medievali come l’Augustinergas- Pedrazzini Yacht- und Bootswerft Seestrasse 59-61, CH-8806 Bäch se, avvicinarsi al fiume o ragam Zürichsee, Svizzera giungere il lago in pochi passi. Eleganza superiore, ristorazione Tel. +41.44.786.90.90 francese e italiana, o anche solo www.pedrazziniboat.com compagna di viaggio
CADILLAC ESCALADE, LUSSO POSSENTE
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uasi cinque metri e venti o, volendo, anche di più per la versione ESV a passo lungo e sette posti, dove, secondo un’azzeccata descrizione, possono trovare posto “altri sei v.i.p. oltre a voi”. Immediatamente riconoscibile e diversa da tutte, Cadillac è sempre all’avanguardia della tecnologia e del lusso: con l’ultima Escalade, pone nuovi parametri nella categoria, ammesso che possa trovare rivali al suo livello. E non solo in termini di misure: questa sport utility “grandi forme”, propone con gli allestimenti Premium e Platinum (in entrambe le lunghezze), tutto di serie. Con innovazioni di infotainment e connettività avanzati, sicurezza e comfort, ma soprattutto lusso e artigianalità nella cura dei dettagli. Dalla cucitura delle pelli alla falegnameria, dai metalli alle superfici, per un nido (anche in senso protettivo per la sicurezza) “firmato”, dietro il fascino massiccio della linea scolpita e dei particolari come le luci a led dall’effetto gioiello. Motore V8 con cambio automatico a sei velocità e trazione
integrale selezionabile con diverse configurazioni, e prezzi - tutto compreso - da 100.500 euro. www.cadillac.it
Cadillac Escalade 6.2 V8 Premium Dimensioni:
518/206/190 cm
Potenza: 420 CV a 5.600 gir/min Coppia: 623 Nm a 4.100 giri/min Velocità massima:
180 km/h
0-100 km/h:
6,7 secondi
Consumo medio: 13,1 l/100 km (7,6 km/l) Emissioni di CO2:
302 g/100 km
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WEEKEND OUTDOOR: ad ANNECY
il lago più pulito di francia Meta relativamente poco nota, dove il turismo italiano non dilaga, abbastanza vicina e dal fascino polivalente e multistagionale. Città preromana con quartieri medievali e costruzioni napoleoniche, con il richiamo dei ristoranti con specialità savoiarde
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ell’antichità crocevia di transiti e traffici, oggi il capoluogo dell’Alta Savoia è distante quanto basta dalle grandi vie di comunicazione e vicina all’Italia per essere meta turistica, e alla distanza dall’Italia per essere tema di un piacevole weekend. Città romana, con testimonianze di insediamenti risalenti fino al terzo millennio avanti Cristo, aggiunge il fascino del centro medievale fortificato con canali e ponti, alla “grandeur” napoleonica con l’hotel Imperiale, la vicinanza di stazioni sciistiche come Semnoz a una ventina di minuti, alle mezze stagioni con il clima temperato del lago omonimo e all’attrazione estiva e balneare. Naturalmente vocata al turismo, Annecy si può agevolmente visitare a piedi, mentre in bicicletta ci si può spingere attorno al lago di origine glaciale o, con pedalata assistita, sulle montagne attorno. Collegata con autostrada dal traforo del Monte Bianco, è situata a poco più di trecento km da Milano e 250 da Torino: un fine settimana permette di rilassarsi camminando, ammirando i negozi e le costruzioni caratteristiche, visitando musei (da non perdere quello nel Castello) e monumenti, preparandosi per una cena con le specialità locali, irresistibili per gli amanti dei formaggi, e non solo. Della Annecy romana restano tracce del forum, delle terme (in Avenue des Romains), del teatro e della basilica, attorno al centro con curiosa forma triangolare dovuto alla crescita lungo le direttrici stradali per Geneva, Casuaria e Aquae: oggi rispettivamente, Ginevra (a 40 km), Faverges e Aix-les-Bains. Per non perdere il gusto del piacere di guida, i percorsi sia d’accesso, sia per brevi escursioni permettono di godere la scarsità di traffico, i paesaggi rilassanti, e le strade ben disegnate dove apprezzare la guidabilità della nostra Infiniti Q50, la prima auto al mondo con lo sterzo completamente elettrico, dalla dinamica sicura e confortevole, e del brillante motore turbo a benzina. Carburante che, oltretutto, qui costa almeno una ventina di centesimi meno che in Italia, se rifornito fuori dall’autostrada, meglio ancora presso gli ipermercati. Dove far scorte di formaggi, vini e fois-gràs, prima di tornare a casa.
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WEEKEND IN
DOVE DORMIRE
Privilodges Le Royal Annecy La formula Apparthotel nata per impiego d’affari è eccellente nel caso di Annecy per la collocazione nel centro della città. Appartamenti di varie metrature in un palazzo d’epoca affacciato su un’antica piazza a pochi passi dai canali: perfettamente allestiti con stile e funzionalità, cucina e lavastoviglie comprese, sono offerti a prezzi interessanti. A parte i 15 euro extra al giorno per il parcheggio interno. 9 Rue Royale, 74000 Annecy - Francia Tel. +33.(0)4.50.88.50.00 www.privilodges.com
DOVE MANGIARE
Restaurant Le lilas rose Locale caratteristico su uno dei canali del centro, arredato con cartelli pubblicitari d’epoca, offre specialità come raclette, tartiflette e fondue con reblochon e i migliori formaggi dell’Alta Savoia. Carne da cucinare direttamente in tavola sulla pietra, buona scelta di vini, torte fatte in casa e combinazioni di menu con prezzo anche a 20 euro, o difficilmente sopra i 30, completi di vini. Meglio prenotare. Passage de l’Evêché, 74000 Annecy - Francia Tel. +33.(0)4.50.45.37.08 lelilasrose@orange.fr
compagna di viaggio
INFINITI Q50, RAFFINATEZZA SPORTIVA Secondo le misure sarebbe un’auto imponente: al volante è invece una sportiva, ma principalmente svetta per lo stile - qualcuno ci ha chiesto se fosse fatta da Maserati - che dilaga negli interni impeccabili, e per la ridondanza di sistemi di sicurezza e assistenza alla guida, fino alle telecamere che la “proteggono” con vista a 360°. Filante e aerodinamica, ha qualche limite solo nell’abitabilità posteriore per tre adulti, mentre il bagagliaio ha notevole capacità. Dinamica anche per il motore a benzina 2.0 litri turbo da 245 km/h, durante il viaggio di andata e ritorno (a pieno carico) da Annecy ha consumato 8,4 l/100 km, con clima e gomme invernali. Infotainment di qualità e di nuova generazione con grande connettività, comandi a portata di mano nel doppio schermo touch, sensazione gratificante di acquisto con elevato valore e contenuti da alto di gamma, Infiniti Q50
è disponibile anche con motore 2.2 a gasolio (Mercedes, da 37.100 euro), oppure 3.5 V6 a benzina con trazione ibrida anche integrale. Guidabilità con sterzo elettronico e sospensioni ben progettate, comfort anche con materiali pregiati e qualità riconoscibile al tatto. Cambio automatico a sette rapporti, con prezzi da 43.250 euro. www.infiniti.eu/it
Infiniti Q50 2.0 turbo Dimensioni: 479/182/145 cm Potenza:
211 CV
Coppia: 350 Nm da 1.250 a 3.500 giri/min Velocità massima:
245 km/h
0-100 km/h:
7,2 secondi
Consumo medio: 6,3 l/100 km (15,9 km/l) Emissioni di CO2:
146 g/100 km
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eekend s p o r t : l a g o m a g g i o r e di Vittorio Piaggi
Il LAGO DI BAMBOLE E CASTELLI Arrivati il sole e il caldo, la DS3 Cabrio è perfetta per fare un entusiasmante weekend sul Lago Maggiore che, dopo il Garda, è quello più grande. A solo un’ora di strada da Milano, vi si può trovare una incredibile concentrazione di bellezze storiche ed architettoniche, che meritano certamente una visita, come ad esempio le Isole Borromee, piuttosto che la Rocca Borromeo ad Angera.
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con la
D
alla A8 in direzione nord, si prende l’uscita Sesto-Calende-Vergiate e si continua sulla SS 33. Viaggiare con la DS3 scoperta è molto piacevole e green, anche grazie alle ridotte emissioni di Co2 (107 g/km e 129 g/km di CO2 per le motorizzazioni benzina e 92 g/km per la motorizzazione BlueHDi 100). Grazie al tetto in tela apribile elettricamente, anche con l’auto in movimento (fino a 120 km/h), è possibile godere appieno della bellissima strada alberata che attraversa i boschi che costeggiano il fiume Ticino. La modalità sequenziale dell’apertura permette di mantenere il tetto in 3 posizioni: intermedia, orizzontale e totale dietro ai passeggeri posteriori. Arrivati a Sesto Calende, la strada piega a lato del fiume, proprio a fianco dello scenografico ponte in acciaio che attraversa il Ticino. Sull’altra sponda sono visibili le bellissime ville di inizio secolo. Lo stile di DS 3 Cabrio è giovane e trendy, un design radicale e allo stesso tempo attraente, che non lascia certo indifferenti i giovani che fanno jogging sul lungo fiume. Il viaggio prosegue sulla SS3, attraversando il Ticino ci troviamo sul lato sud. La DS3 ha un comportamento brillante, merito della base tecnica che ha ereditato dalla berlina, offrendo un controllo e una sicurezza di altissimo livello, anche quando usufruiamo della buona accelerazione. Superiamo velocemente Dormelletto, giungendo ad Arona, dove ci attende il traghetto che ci porterà sull’Isola bella. La prima delle nostre tappe. Isola bella è frutto di un lavoro durato secoli per trasformare, a partire dal 1620, uno scoglio in un luogo di delizie e per realizzare lo spettacolare Palazzo Borromeo, uno scrigno dell’arte barocca sospeso sull’acqua: saloni elegantemente arredati con splendidi affacci sul lago, mobili di gran pregio, marmi, stucchi neoclassici, sculture antiche, armature e arazzi fiamminghi d’oro e di seta. Indimenticabile.
DS3 Cabrio
Tornati sulla terra ferma rifaccimao il percorso dell’andata al rovescio, dirigendoci di nuovo verso il ponte di Sesto Calende; dopo averlo attraversato, imbocchiamo la Via Angera verso nord. Arrivati in città, seguendo le indicazioni per la Rocca, arriviamo nel suo parco, ai piedi del complesso medievale. Con la DS3 oltrepassiamo un cancello che permette di salire attraverso una bellissima strada , circondata da dolci prati sui quali pascolano dei pony, fino a giungere al parcheggio a fianco dell’ingresso. Il Castello di Angera si erge su uno sperone di roccia che domina la sponda meridionale del Lago Maggiore. Realizzato in posizione strategica per il controllo dei traffici, fu proprietà dei Visconti e nel 1449 fu acquistata dai Borromeo, cui ancora oggi appartiene. Al suo interno, un coinvolgente percorso conduce alla scoperta delle imponenti Sale Storiche, impreziosite dal recente allestimento della Sala delle Maioliche. La Rocca di Angera ospita il Museo della Bambola e del Giocattolo, il più grande d’Europa. Stupisce con la sua esposizione che ne ripropone l’evoluzione attraverso i materiali, i comportamenti socio-educativi e i legami con arte, costume e moda di ieri e oggi. A fare da cornice è il ricercato Giardino Medievale, ricco di significati simbolici. Conclusa la visita del bellissimo Castello, proseguiamo verso nord sulla SP4. Il comportamento su strada della DS3 è brillante ed eccitante, grazie all’assetto sportivo. Ci dirigiamo verso il Parco della Quassa per una piacevole sosta in mezzo alla natura. Il parco sorge nell’area che fu teatro della Battaglia della Guazzera (o battaglia del Guassa) combattuta nel 1276 tra i Torriani e i Visconti. Svoltando in direzione del lago si giunge al Museo dei trasporti Ogliari, dove sono esposte carrozze a cavalli, fiacres, vetture postali, diligenze, omnibus, sale d’aspetto fedelmente riprodotte, manichini realizzati con costumi
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e divise delle varie epoche. Il tour prosegue, scendendo verso sud torniamo sulla SP4, dove a Golasecca (in V.le Europa prima di arrivare a Somma Lombardo) si può vedere a lato della strada la Diga del Panperduto, interessante opera architettonica realizzata dall’Ingegner Villoresi nel 1884. Proseguiamo verso sud sulla SP27, la DS3 ha un’ottima aderenza in curva, merito anche dell’ESC e dell’ASR. Il primo (Electronic Stability Control), garantisce un controllo ottimale del veicolo nelle situazioni più delicate, stabilizzando la traiettoria in caso di perdita di aderenza in curva, ed è abbinato ad un sistema ASR, che riduce immediatamente la potenza in eccesso delle ruote motrici in caso di slittamento. Eccoci giunti a Somma Lombardo, dove in Piazza Scipione il Castello Visconti di San Vito ci attende con le sue mura fortificate e il suo bellissimo parco secolare. Si tratta di un complesso fortificato risalente probabilmente al IX secolo, che poi a partire dall’anno 1448, divenne dimora viscontea (quando i fratelli Francesco e Guido Visconti, per sfuggire ai contrasti con la repubblica Ambrosiana, si rifugiarono nella loro vecchia proprietà di Somma). Tornando rapidamente verso l’autostrada A8, apprezziamo l’assetto sportivo e rigido della DS3, che la fanno certamente apprezzare più ad un pubblico giovane, che ad una famiglia. Anche i sedili sportivi e avvolgenti aiutano in curve veloci a non scivolare dal posto di guida. L’abitacolo trasmette una sensazione di sicurezza, infatti in caso d’incidente gode della massima protezione. La sua struttura è stata infatti studiata per renderla fortemente rigida, impedendo qualsiasi intrusione nella cellula di sopravvivenza e permettendo una deformazione progressiva delle zone “non abitabili”.
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con la
DS3 Cabrio
Cosa vedere
rocca di Angera Angera è una piacevole cittadina che si affaccia sulla sponda est del Lago Maggiore, che ha origini antichissime che risalgono al Paleolitico Superiore, testimoniate da rinvenimenti rintracciati nella Grotta di Angera “La tana del lupo”, ubicata proprio sotto alla Rocca, come anche della avvenuta romanizzazione dell’area. A partire dall’XI secolo nel luogo in cui sorge l’attuale Rocca di Angera si trovava una struttura fortificata, che poi divenne proprietà degli arcivescovi di Milano. Nel Duecento la struttura passò in mano alla famiglia Visconti, che la trasformò in una maestosa fortezza, ma nel 1449 fu acquistata dalla famiglia Borromeo, attuale proprietaria. Una leggenda narra che il castello sia collegato con la Rocca di Arona, dall’altra parte del lago attraverso un tunnel sotterraneo.
Il museo della bambola e del giocattolo Fondato nel 1988 dalla principessa Bona Borromeo Arese, il Museo della Bambola e del Giocattolo espone oltre mille bambole realizzate dal XVIII secolo fino ad oggi, nei materiali tra i più noti e diffusi appartenenti alla tradizione antica: legno, cera, cartapesta, porcellana, biscuit, composizione, tessuto. Data la grande qualità, varietà e rarità della collezione, questo Museo si colloca tra i più importanti d’Europa in questo settore. L’esposizione si sviluppa attraverso dodici sale a cui sono state affiancate sezioni monotematiche separate: una dedicata alle bambole e ai giocattoli provenienti da culture extraeuropee, l’altra, alla collezione del Petit Musée du Costume di Tours, raccolta da Giséle Pesché, consistente in una straordinaria collezione di automi francesi e tedeschi del XIX secolo.
Palazzo Borromeo – Isola bella – info: www. isoleborromee.it - www.navigazionelaghi.it Palazzo Borromeo – Isola madre - info: www. isoleborromee.it - www.navigazionelaghi.it Rocca di Angera - Via Rocca Castello 2, 21021 - Angera (VA) - 0331 931300 - www.isoleborromee.it Parco della Quassa – Via Quassa – Ranco (VA) Museo dei trasporti Ogliari - www.museodeitrasportiogliari.it (in fase di trasferimento all’interno di Volandia “Parco e Museo del Volo” - Via per Tornavento, 15, Somma Lombardo VA) Castello Visconti di San Vito - www.castelloviscontidisanvito.it - Piazza Scipione, 2 - Somma Lombardo (VA) 0331/256337
Dove Mangiare I Golosi dei Renghi - Via Paludi, 30, Angera Osteria Melograno - Via Cavour 13, Angera
Dove dormire Hotel dei Tigli Angera - Via Paletta n. 20, 21021 Angera Bed & breakfast - Locanda La Casetta - Piazza Matteotti 8 | Capronno di Angera, 21021 Angera
compagna di viaggio
DS3 Cabrio 1.2 - VTi 82 Chic
La DS3 cabrio ha 5 posti, un volume del bagagliaio da 245 litri e sedili posteriori ribaltabili 2/3-1/3. Sono disponibili numerosi vani portaoggetti (cassetto portaoggetti, vani nelle portiere e sotto la consolle centrale...) e possono essere integrati da un bracciolo centrale. Accessoriata con Bluetooth®, presa USB e presa Jack, che permettono di collegare direttamente il lettore MP3 o la chiavetta USB, Sistema di navigazione eMyWay, diffusore di fragranze, pedaliera in alluminio, Active City Brake, che permette di evitare i tamponamenti a bassa velocità, grazie ad un sensore laser a corto raggio situato sulla parte superiore del parabrezza. Il sensore aziona automaticamente il freno fino a 30 km/h per evitare la collisione. La DS3 è dotata di fari anteriori con l’abbinamento di due tecnologie per l’illuminazione principale: LED e un modulo allo Xeno con indicatori di direzione a scorrimento. La gamma di tinte esterne gioca sull’abbinamento di due colori, proponendo 10 colori per la carrozzeria e 3 tipi di tetto in tela; è disponibile con diverse personalizzazioni: carrozzeria Bianco Perla, rivestimento Dinamica Grigio, cerchi Aphrodite, stampa laser sulla plancia e serigrafia sui vetri laterali posteriori. Dispone di 6 airbag di serie: 2 airbag frontali, 2 airbag laterali anteriori, 2 airbag a tendina e di un impianto frenante moderno ed efficiente con ABS , che aumenta istantaneamente la potenza della frenata in caso di pressione improvvisa sul pedale del freno. Citroen DS3 Cabrio 1.2 - VTi 82 So Chic cm.394/171/145
Dimensioni:
82 CV
Potenza: Coppia:
118 Nm a 5750 giri/min di coppia massima
Velocità massima: 0-100 km/h:
173 km/h 12,5 sec.
Consumo medio:
4,71 litri/100 km
Emissioni di CO2:
107 g/km.
Prezzo a partire da
20.650,00 euro
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EEKEND OUTDOOR: LAGO DI GARDA CON L A NUOVA AUDI Q3 2.0 TDI
QUATTRO S TRONIC
di Veronica Cabrini / Nicola Bonetti
E’ il lago più vasto, con le viti e gli ulivi, con il grande respiro dei grandi spazi. E la nuova Audi Q3 ben si addice a questo weekend, con la sua sicurezza, la sua classe e la faciltà di guida con il cambio automatico S Tronic e la potenza controllata del diesel 2.0 da 184 cv. Motore euro 6, naturalmente
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BARDOLINO
UNA PERLA DEL LAGO che sembra MARE Weekend alla ricerca più che di un vino, del luogo che c’è dietro al nome del vino stesso: riflessione per un’esplorazione intrigante, scoprendo storia, gastronomia, cultura e paesaggi per un relax d’incanto. Stregati anche dal fascino della Preonda
Q
uando sembra che una località sia quasi oscurata dal nome di un vino, in questo caso diventato Doc già dal 1968, è meglio investigare. Infatti, se in alcuni casi i nomi dei vini sono talmente celebri che i paesi potrebbero anche non esistere, in altri meno, anche se i riflessi di notorietà sono sempre positivi. Scoprendo però che dietro un’etichetta ci può essere molto altro. Il tema di questo viaggio potrebbe essere: cosa c’è dietro il Bardolino? Presentandosi come motivazione diversa per percorrere l’autostrada A4 e uscire a Peschiera per poi risalire la Gardesana orientale, ma anche percorrendo la A22, uscendo ad Affi e valicando le colline di Cavaion, perché questa porzione della costa si raggiunge agilmente da entrambe le direttrici. Abbiamo viaggiato lungo la Serenissima, comodamente sulla nuova Audi Q3, appena ristilizzata e rivista meccanicamente, con l’adozione di inediti e più potenti motori Euro 6. Silenzio e prestazioni, che con il 2.0 litri da 184 cavalli meriterebbero un allungo fino in Germania, magari dove spingerla fino ai 219 km/h dichiarati per questa versione a gasolio, integrale e automatica. Ci manteniamo invece nei limiti, osservando il paesaggio.
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eekend outdoor : b ardolino
Lambita a Peschiera la particolare struttura delle fortezze sull’acqua, appartenenti al “quadrilatero” di asburgica memoria, costeggiamo una zona naturalmente vocata alle vacanze: dalla riva lungo il Mincio alla “park valley” dove i luoghi di divertimento e i grandi parchi tematici del Garda attraggono milioni di visitatori, forse non tutti a conoscenza che la storia qui ha messo radici (e palafitte), anche in epoche assai remote, e che già gli antichi romani si godevano terme e relax su queste coste incantevoli. Pacengo, Roarlongo, Fossalta e Lazise precedono l’arrivo a Bardolino, il cui territorio comunale è annunciato dalla frazione Cisano, nome che trae origine dalla famiglia romana Caesius che elesse il luogo a propria sede, avendo trovato una fonte termale. Già abitata in tempi precedenti da civiltà palafitticole, i cui insediamenti erano favoriti dalla pescosità delle acque e dal clima mite e protetto, favorevole alle coltivazioni. Elementi che anche in epoca longobarda inducono i monaci del feudo di Bobbio a fondare il monastero di San Colombano di Bardolino, iniziando così a lasciar tracce storiche scritte, mentre la zona vive l’espansione dei commerci, della coltivazioni di olivo e vite, naturalmente producendo vino. Nel nono secolo Berengario fa costruire il primo castello, e nel 1222 il comune oramai autonomo realizza la cinta muraria e certifica i diritti di pesca per le famiglie locali.
UNA SERIE DI IMMAGINI DEL CENTRO DI BARDOLINO, CON AUDI Q3 E LA NOSTRA VERONICA PROTAGONISTE TRA IL PAESAGGIO E I MONUMENTI: SULLO SFONDO IL TORRIONE PENDENTE, VESTIGIA DEL CASTELLO SCALIGERO. TRA QUESTO E IL PORTICCIOLO VECCHIO SI TROVA LA PREONDA, PIETRA SIMBOLO DEL PAESE, RAFFIGURATA NELLA PAGINA ACCANTO, CON IL SINDACO IVAN DE BENI. IN ALTO, SEMPRE NELLA STESSA PAGINA, IL LUNGOLAGO RIVA CORNICELLI E LA VIA CENTRALE, CHE CURIOSAMENTE SI CHIAMA PIAZZA (MATTEOTTI), LA CUI PROSPETTIVA SI CONCLUDE CON LA FACCIATA NEOCLASSICA DELLA CHIESA DI SAN NICOLÒ, EDIFICATA A METÀ DELL’OTTOCENTO.
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con la p eugeot 3 0 8 gt sw
INCONTRO COL SINDACO IVAN DE BENI
da GOETHE ALL’AIDA Buongiorno, sindaco, le fa piacere che l’intervista avvenga in strada tra la targa che ricorda lo sbarco di Wolfgang Goethe e la Preonda? Certo, siamo molto orgogliosi di questo angolo di Bardolino, tra il torrione pendente, residuo dell’antico castello scaligero, la targa che ricorda l’approdo a Bardolino del Viaggio di Goethe in Italia, “il paese dove fioriscono i limoni”, e la Preonda, la lastra di pietra del vecchio porto, che era diventata il simbolo della democrazia bardolinese, chiunque in passato poteva infatti tenere un discorso ed esporre le sue rimostranze contro l’autorità…ora comunque rimane un punto d’incontro. E oggi ? Oggi Bardolino è una località amena, nel 2010 un’indagine promossa da Il Sole24 Ore l’ha messa al vertice di una classifica stilata tra tutti i comuni d’Italia, per il più alto tasso di B.I.L. ( Benessere Interno Lordo) , tenendo conto di diversi parametri tra i quali le scuole, le attività sportive, il reddito, lo sport, le associazioni di volontariato, i rapporti tra Comune e cittadino, la pulizia ( ogni due giorni le strade vengono lavate e sanificate), l’arredo urbano, ecc Qual è l’attività prevalente di Bardolino? Sicuramente l’attività turistica, circa 1.900.000 presenze annue, mentre tutto il comparto Lago di Garda ne registra circa 12.000.000. I turisti sono prevalentemente di lingua tedesca. Perché scelgono il Lago di Garda? In particolare Bardolino? La nostra offerta è adatta a tutti i target: si va da hotel quattro stelle S, a residences e campeggi. il nostro lago è quasi un mare, tra i più puliti d’Europa, con acque naturali, alimentate da sorgenti sotterranee ma anche da acque nivali, monitorate continuamente da Lega ambiente e da ARPAV. E’ adatto alla balneazione e all’attività nautica, più a nord verso Riva del Garda c’è il famoso vento Ora, gioia dei surfisti. Ma noi abbiamo anche una formidabile offerta enogastronomica, cominciando dal vino Bardolino, esportato in tutto il mondo, che è adatto ad accompagnare i piatti della cucina tipica locale, a base di pesci di lago: luccio, trota, lavarello… ma anche della cucina del territorio: carni alla brace ma anche menu della tradizione veronese come il lesso con la pearà. Salumi locali ( da provare il culatello al Bardolino) e formaggi dei casari del Monte Baldo sono prodotti che i turisti portano a casa come souvenir, insieme al miele, e all’olio d’oliva Garda Dop, altro grande nostro vanto.
di Bardolino: Gardaland, Caneva world, Parco Natura Viva, Parco Sigurtà, ma anche discoteca, pub, campi da tennis, percorsi per bikers, trekking, nordic walking e soprattutto il piacere di esplorare le colline sopra Bardolino in cerca delle miniere del gusto: frantoi e oleifici, aziende agricole dove comprare vini selezionati, ciliegie, pesche, marroni, noci…ogni stagione ha doni particolari.
L’offerta culturale? Oltre alla Musica lirica, celebre l’Aida di Verdi, e Balletto all’Arena di Verona e al Teatro Romano, è possibile visitare le chiesette romaniche del nostro Bardolino è adatto anche ai giovani? territorio: fra cui quella di San Pietro, tra Garda e Bardolino, dove sono stati Certamente, trovano attrattive nei Parchi tematici a pochi km dal centro trovati reperti di una Villa romana e la tomba di un guerriero bizantino. L.S.
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eekend I N lago
Arrivo al Hotel Caesius , nella foto sotto il parco
La fonte Caesius la cui acqua termale è consigliata dai medici. Nella foto sotto la piscina coperta della spa
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HOTEL CAESIUS THERMAE & SPA RESORT E’ un quattro stelle superior, proprietà di Europlan, e si trova sulla strada Gardesana a Cisano, appena fuori dal centro di Bardolino. Punto di riferimento per l’ospitalità gardesana, è aperto tutto l’anno. La direttrice, Valentina Liberati e Astrid Stocker, responsabile comunicazione e marketing di Europlan, ci accolgono con cordiale professionalità e ci illustrano cosa può offrire questa ampia struttura: settimane di benessere, weekend di bellezza, giornate rilassanti, degustazioni delle tre linee di cucina, esperienze divertenti nei vicini parchi tematici (Gardaland, Parco natura viva) o culturali ( Parco Sigurtà, Museo Niccolis, spettacoli e concerti all’Arena di Verona) spedizioni enogastronomiche alla scoperta dell’olio profumato del Garda, dei vini del territorio (Bardolino e Chiaretto) e dei terroir limitrofi, dove si producono Ripasso, Amarone, Recioto , Lugana, ecc. Naturalmente si raccomandano le escursioni sul Monte Baldo, l’Hortus Europae, dove giungono visitatori e studiosi da tutto il mondo per fotografare le specie alpine.
Lo staff dello chef Alessandro Salandini e una delle loro creazioni enogastronomiche
La fonte nel centro benessere Il nucleo originario dell’Hotel è una fonte d’acqua termale, ricca di elementi oligominerali, che veniva imbottigliata. Oggi questa fonte sgorga nel Centro Benessere la cui direzione sanitaria è affidata al medico Gino Faggionato, mentre il Centro ayurvedico è diretto dal medico Silvano Pomari cardiologo che da anni accoglie gli ospiti con un’iniziale diagnosi del polso, secondo la tradizione indiana, appresa in India nei più importanti centri medici ayurvedici. L’Executive Chef Alessandro Salandini ha realizzato con il medico ayurvedico una salutare e disintossicante linea di cucina. Irene Coatto Spa manager e Sabina Bonvissuto Beauty manager contribuiscono a valorizzare anche la bellezza degli ospiti ( sì…sì anche degli uomini!!!). Ma durante il soggiorno scopriamo che viene proposta anche una seconda linea di cucina e benessere: la Penta-Dietox di Evelina Flachi, famosa nutrizionista, che attraverso l’abbinamento di alcuni cibi e l’esclusione di altri, l’affiancamento di speciali terapie e massaggi, aiuta a eliminare le tossine che il nostro organismo produce, il tutto senza sacrifici, perché è una dieta non privativa, che lascia sazi anche gli ospiti più riottosi alle diete. Per tutti i piatti proposti della dottoressa Flachi, che si possono vedere anche alla “Prova del cuoco” di Antonella Clerici su RAI 1, vengono usate materie prime di grande qualità, del territorio, che vanno a comporre la terza linea di ristorazione del ristorante Benacus.
Angolo relax nella spa
Sotto una delle camere con vista parco
Un mondo d’acqua L’acqua della fonte Caesius si beve, perché la cura idropinica viene prescritta dai medici, ma viene utilizzata anche nelle piscine termali, con idromassaggio, nella vasca thalasso o nel rigenerante percorso Kneipp. L’acqua, anche se non termale, è a disposizione nelle cinque piscine esterne e nella vasta piscina interna riscaldata. L’acqua è anche l’elemento con cui si può fare sport ( vela e windsurf). Ma, in più, sull’acqua del Garda, l’ Hotel Caesius da fine maggio a settembre ha in dotazione per i suoi Astrid Stocker, direttrice sales & marketing Europlan, e Valentina Liberati, direttrice del Caesius ospiti un bellissimo brigantino degli anni ’30, il San Nicolò, che, guidato dal comandante Aldo, solca le acque del lago, passando davanti a Punta San Vigilio, all’Isola di Garda, a Gardone, a Salò, a Torri del Benaco… Si può pranzare a bordo e godersi un’intera giornata veramente slow tra acqua ( si può fare il bagno) e piacevoli soffi dell’Ora, il vento che spira dal Monte Baldo. In queste occasioni anche i pensieri prendono quota, sul soffio dell’aria e sicuramente anche l’anima diventa leggera leggera.
INFO L’Hotel , un classico Resort con cinque edifici che si affacciano nel parco-giardino, dispone di 185 camere, di diversa tipologia e grandezza, divise nella Casa Caesius e nella Casa Augustus. A seconda dei periodi cambia il prezzo, ma sul portale dell’Hotel non mancano le segnalazioni e i pacchetti, in genere legati alla stagione e agli eventi di Bardolino (famosa la Festa dell’uva). La qualità dei letti, dei tessuti, dei cuscini ( c’è il pillow menu, il menu che permette di scegliere il cuscino preferito) assicura un piacevole riposo. Hotel Caesius, via Peschiera 3, Bardolino (VR) Tel. 045 7219100 - email: caesius@europlan.it www.hotelcaesiusterme.com
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eekend I N P O R T O G A L L O
Intanto, tra ulivi e canne in riva al lago, siamo giunti verso la strada che conduce al porto di Bardolino, dove ammirare la zona centrale, protetta dai due capi, e la cui passeggiata è stata valorizzata da un piacevole arredo urbano. Noi la percorriamo silenziosamente con l’Audi Q3, grazie ai permessi rilasciati dal Comune, per scattare alcune immagini di queste pagine. Superate le fortificazioni, tra l’antico porticciolo (già base delle Repubblica Serenissima, poi capoluogo del distretto austriaco) e il torrione squadrato che pende, curiosamente solo se osservato da una parte sola, c’è uno dei piccoli misteri e delle tradizioni locali. Quello che sembra un tavolo in pietra, è in realtà la “Preonda”: una lastra che per generazioni di Bardolinesi è stata un punto eletto ai ritrovi e agli appuntamenti, fino alle adunate popolari e perfino a chi, balzando sulla stessa, poteva dire la sua contro i potenti del momento.
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IN LOCALITÀ COSTABELLA DI BARDOLINO, NELLA CANTINA ZENI, FONDATA NEL 1870, IL MUSEO DEL VINO ACCOGLIE CON INGRESSO GRATUITO. ALLA VISTA SUL LAGO AGGIUNGE UN PERCORSO IN AREE TEMATICHE, DALLA COLTIVAZIONE ALLA RACCOLTA DELL’UVA, DALLA VINIFICAZIONE ALL’IMBOTTIGLIAMENTO. (WWW.ZENI.IT, TEL 045.721.0022)
audi
NELL’IMMAGINE sopra, L’OLEIFICIO E FRANTOIO TURRI A CAVAION VERONESE (VR), DOVE DEGUSTARE IL DELICATO OLIO CARATTERISTICO DELLA ZONA, EXTRAVERGINE OTTENUTO CON ESTRAZIONE A FREDDO DA OLIVE DEL GARDA DOP. WWW.TURRI.COM, TEL 0457.23.55.98
RESIDENCE ARCA
A 15 minuti a piedi da Garda e Bardolino, sulla collina, sorge il Residence Arca, una vera oasi di pace e bellezza. Per la stagione estiva 2015 questi sono i costi: per un appartamento per 4 persone il prezzo va da un minimo di euro 54,00 al giorno ad un massimo di euro 140,00 giorno/appartamento, mentre per un appartamento per 6 persone il prezzo va da un minimo di euro 64,00 al giorno ad un massimo di euro 186,00 giorno/appartamento
Ristorante “Al Cardellino” Situato sulla collina di Cisano è gestito da Nicola Modena, accoglie gli ospiti con una sala che gode del calore di un bel camino, dove vengono serviti carni e pesci alla brace. Nella bella stagione gli spazi raddoppiano perché un bel giardino permette di pranzare o cenare al fresco. Nicola Modena è un appassionato padrone di casa: pane e pasta rigorosamente fatti in casa, carne e pesce di prima scelta, salumi e formaggi di gran qualità. Non contento di una carta dei vini con le migliori etichette del territorio, da anni ha impiantato un’acetaia riuscendo ad ottenere un aceto balsamico che aggiunge un tocco speciale ai suoi piatti. Al Cardellino, Via Pralesi, fraz. Cisano tel 045.6229048 giorno di chiusura martedì info@alcardellino.it; www.alcardellino.it
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eekend outdoor : b ardolino Forse accadde anche quando nel 1848 , considerando prossima la liberazione da parte delle truppe piemontesi, i Bardolinesi insorsero contro l’Austria, subendone le violente rappresaglie, attendendo fino al 1866 per entrare nel regno d’Italia. La Preonda è una pietra grezza, appena scolpita nel marmo rosso di Verona (quello ricco di ammoniti, i fossili con guscio a spirale), appartenente alle lastre di delimitazione del porto vecchio. Staccatasi e scivolata in acqua, fu recuperata molto tempo dopo, e posta in mostra sulla riva. Curiosamente, nel tempo è stata spostata dalla spiaggia al municipio, fino alla sistemazione attuale. Un giro attorno garantisce di esser stregati e tornarci spesso, e ai fidanzati un’unione felice. Dopo aver goduto dell’aria limpida e del paesaggio come gli antichi romani (e non solo), riprendiamo le esplorazioni, guidando lungo la collina, per salire verso i vigneti, ricordando che siamo alla ricerca anche del vino. Mentre apprezziamo tiro ed erogazione del nuovo motore 2.0 Tdi della Audi Q3, maneggevole per l’assetto bilanciato e lo sterzo elettronico, riflettiamo che Bardolino offre comunque molto più del vino il cui nome ha reso oramai più nota la località. Nulla di meglio che raggiungere la Cantina Zeni, con vista sul lago e sulla vallata retrostante, dove oltretutto si visita il Museo del
vino. Apprendendo, per chi non lo sapesse, che il Bardolino è un uvaggio, miscela variabile di vari vitigni con prevalenza di Corvina e Rondinella, più alcuni altri. Trasformato nel tempo da “vinello di facile beva” a un suo ruolo di qualità e spiccata gradevolezza senza essere impegnativo alla beva o all’acquisto. Qui non resistiamo a provare la trazione integrale “quattro” di Audi Q3 sugli sterrati, percorrendoli con dinamismo e anche una certa grinta sportiva, raggiungiamo un particolare punto in posizione dominante, prima di scendere verso un altro piccolo museo, degli antichi mestieri, annesso al Frantoio Turri e al proprio uliveto. La discesa verso il lago, col passare delle ore offre scorci dorati tra i cipressi e quindi ci fermiamo all’hotel Caesius, nella frazione di Cisano, per un lungo relax fra le sue piscine e la sua fonte termale. Un weekend rilassante, ma non noioso, anzi pieno di piccole emozioni, fra cui quelle enogastronimiche. Guidando poi sulla via del ritorno, mentre si apprezzano le doti di qualità, sicurezza e comfort della Audi Q3, e si nota quante ce ne siano in giro, con un successo che ne conferma il valore, riflettiamo sulla Preonda, con già la voglia di tornare in questo angolo, non solo vinicolo, del Lago di Garda. Che sia una pietra davvero stregata?
VELIERO SAN NICOLO’ L’Hotel Caesius Thermae & Spa Resort, da fine maggio a settembre, offre un’attrazione in più, infatti per piccoli gruppi di ospiti (30 persone al massimo) mette a disposizione, per fantastiche escursioni nelle acque del lago, un brigantino anni ’30, tutto in legno. Il costo del noleggio del San Nicolò è di euro 800,00 per la mezza giornata e di euro 1.600 per la giornata intera. Il costo di un eventuale light lunch a bordo è di euro 28,00 a persona (occupazione massima fino a 30 persone)
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LE DIVERSE PERSONALITÀ DI AUDI Q3 SONO ACCOMUNATE DALLO STILE: A SUO AGIO IN SPIAGGIA DOVE ARRIVA GRAZIE ALLA TRAZIONE INTEGRALE “QUATTRO”, IN AZIONE VELOCE SULLO STERRATO O IN GRADO DI AVVENTURARSI TRA DECLIVI E OLIVI CON SORPRENDENTE MOBILITÀ.
compagna di viaggio
AUDI Q3 2.0 TDI QUATTRO STILE, COMFORT E PRESTAZIONI
E
leganza, con una linea che dopo quattro anni di successo, per il restyling che accompagna i nuovi motori Euro 6 ha avuto bisogno solo di un ritocco alla calandra, alle prese d’aria e alle luci. Diffusa e apprezzata, anche nella nuova versione “model year 2015” l’Audi Q3 è estremamente raffinata nell’equilibrio dinamico dell’estetica da crossover coupé, aggressiva senza essere gridata. Doti che si accompagnano al comfort degli interni, dove la qualità è tangibile, come l’apprezzamento per la guidabilità, maneggevole e sicura oltre che prestazionale. Motori a benzina Tfsi 1.4 da 150 CV, 2.0 da 180 e 220, più la sportivissima RS Q3 di prossima introduzione da 2.5 litri e 340 CV; a gasolio 2.0 Tdi da 150 e 184 CV, con trazione anteriore o integrale “quattro”, con cambi manuali a sei rapporti o automatici a sette. Prezzi da 31.900 euro, secondo i vari allestimenti. Tra le peculiarità del comfort, la selezione dell’assetto e dello stile di guida su quattro livelli con Audi Drive Select, la lettura dei limiti di velocità dalla segnaletica, la retrocamera e la funzione per parcheggiare da sola, anche perpendicolarmente. Comandi di intrattenimento e regolazioni dall’interfaccia multimediale MMI a portata di mano, e nel caso del cambio automatizzato a doppia frizione S tronic a sette rapporti, le palette dietro la volante per cambiate manuali e fulminee. Per avventurarsi fuori asfalto, consigliabile l’opzione del freno automatico in discesa Hdc. www.audi.it
Audi Q3 2.0 Tdi quattro 184 CV S tronic Dimensioni: Potenza: Coppia: Velocità massima: 0-100 km/h:
439/183/161 cm 184 CV a 4.000 giri/min 380 Nm da 1.800 giri/min 219 km/h 7,9 secondi
Consumo medio:
5,4 l/100 km (18,5 km/l)
Emissioni di CO2:
141 g/100 km
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Castel Toro e un frame dello Spot della Tim�
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c o n l a m e r c ede s g l a end u r o
A
una sessantina scarsa di chilometri da Roma, dopo aver sconfinato in Abruzzo uscendo dall’autostrada per l’Aquila a Carsoli-Oricola, procedendo verso il Colle di Tora, si rientra nel Lazio per raggiungere una zona del reatino molto particolare. Il Lago di Turano, dove quasi improvvisamente il mondo cambia aspetto, con paesaggi che mescolano la natura e l’intervento umano con una diga che dalla fine degli anni ‘30 sbarra il corso del fiume omonimo. Ci troviamo a un’altitudine poco oltre i 500 metri, ma sia la morfologia dei monti circostanti (il più alto è il monte Navegna, con 1506 m) con versanti scoscesi, sia l’aspetto della flora, suggeriscono quote maggiori. Il lago, che ha uno sviluppo di circa nove chilometri e un perimetro di trentasei, riflette le immagini di abitati di origine sabina, di piccole costruzioni fortificate e di antichi luoghi di culto in posizioni dominanti. Come Ascrea, Paganico Sabino, Colle di Tora e Castel di Tora: sotto il quale si trova il suggestivo ponte recentemente immortalato dalla pubblicità televisiva Tim, dal fascino tutto particolare, come la vicina penisola. Attorno, boschi che comprendono anche una riserva naturale, e pendii che permettono di avvicinarsi alle rive, per un contatto diretto con la natura: ideale ambientazione per attività di campeggio, pesca, escursionismo, passeggiate e bicicletta. Ma non solo: noi ci siamo arrivati con la Mercedes-Benz GLA, l’ultima crossover della Stella,
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declinata nella nuovissima versione Enduro, dalla maggior caratterizzazione fuoristradistica, in primis per la più spiccata altezza da terra. Vie boschive, sterrati in pendenza con solchi e canaloni, strade polverose con allunghi e divertimento di guida per l’ottimo assetto e divagazioni veramente offroad permesse dalla trazione integrale 4Matic. Poi, avvicinandoci al lago, una serie di passaggi tecnici: utili per valutare la potenzialità della mobilità dell’elegante crossover, come per scattare immagini particolari con lo sfondo del lago di Turano. Naturalmente, nessuna gita “fuori porta” - siamo quasi in Abruzzo e non lontani dalla Conca reatina - si può concludere senza apprezzare la gastronomia locale, e una serie di degustazioni dai sapori forti e intensi, accompagnata dall’istintiva cordialità dei locali, è il degno epilogo della gita.
DOVE MANGIARE
Ristorante Il Vigneto Caratteristico locale a conduzione famigliare, dove passione e genuinità svettano, come i sapori intensi, cortesia e cordialità. Dalle insalate dell’orto adiacente, agli antipasti di salumi e crostini, ai primi con pasta fatta in casa come ravioloni di magro o gnocchi al castrato e pecorino; grigliate miste con arrosticini, agnello e non solo. Da non perdere il peperoncino messicano coltivato dal titolare. Passando poi ai formaggi (molti dei quali di pecora) e ai dolci: memorabili, con l’entusiasmo dei sapori di una volta. A prezzi da 15 a 25 euro. Via Turanense 4, I-02020 Colle di Tora (RI) Tel 0765.716214
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c o n l a m e r c ede s g l a end u r o
Ristorante “Il Vigneto”
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MERCEDES GLA ENDURO: STILE DINAMICO Elegante e particolare, l’ultima crossover nata nella gamma della Stella ha già sedotto le città. Ma essendo gradita dal 40% degli acquirenti con trazione integrale, ha pensato - con un’idea tutta made in Italy - di accrescere fascino, prestazioni offroad e visibilità, rialzandosi di 43 mm per una nuova immagine. La versione Enduro, caratterizzata anche da dotazioni qualificanti come le protezioni metalliche inferiori, il tetto apribile panoramico, la griglia del radiatore a due lamelle verniciate color argento e inserti cromati, i cerchi in lega da 18 pollici a cinque doppie razze e l’impianto di scarico a due uscite con terminali cromati integrati nel paraurti, i fari bixeno con spot fendinebbia circolari, la protezione del bordo di carico e il listello sulla linea di cintura cromati e i vetri oscurati. All’interno sedili comfort in pelle ecologica Artico, volante multifunzione in pelle con zona dell’impugnatura traforata, telecamera posteriore e navigatore Becker: il tutto è compreso in un
pacchetto con una convenienza di circa il 60% sulle singole dotazioni. L’allestimento Enduro è aggiuntivo su tutte le versioni, con vari motori e trasmissioni, integrando GLA Executive, Sport e Premium, con prezzi da 32.693 euro e di 40.493 per la versione provata, con la consigliabile trazione integrale 4Matic e il cambio automatico a sette rapporti. www.mercedes-benz.it Mercedes-Benz GLA Enduro 200 CDI 4Matic Dimensioni: 442/180/154 cm Potenza: 136 CV da 3.400 a 4.000 Coppia: 300 Nm da 1.400 a 3.000 giri/min Velocità massima: 200 km/h 0-100 km/h: 9,9 secondi Consumo medio: 4,9 l/100 km (20,4 km/l) Emissioni di CO2: 129 g/100 km
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WEEKEND OUTDOOR: MODENA E I SUOI COLLI
per toccare il CIELO
Seguendo l’antica via Emilia, una tappa d’eccellenza è nel territorio di Modena, con la sua Motor Valley che attrae visitatori da tutto il mondo. Ci sono arte e gastronomia, musei e monumenti, località di grande interesse e curiosità a portata di weekend. Ma come non puntare verso i suoi colli, dove con la Forester sembra di arrivare a toccare il cielo?
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CON L A NUOVA SUBARU FORESTER CON CAMBIO LINEARTRONIC
È
da oltre 2000 anni che questa antica strada romana resta una delle principali arterie italiane. Una strada tanto importante da dare il nome ad una regione e da unire l’Emilia alla Romagna. Mille sono le tappe che si potrebbero fare seguendo il suo percorso da Piacenza a Rimini, ma noi ne abbiamo scelta una: Modena, dove siamo riusciti ad unire modi diversi di impegnare un weekend. Prima usando l’autostrada, poi un pezzo di via Emilia e poi percorrendo vie alternative scappando dalla pazza folla. Infatti la Subaru Forester ci permette proprio di andare su tutti i tipi di strade, dall’autostrada a quelle di cittadine di Modena per poi lasciare quelle asfaltate, deviando lungo antiche vie addirittura ai limiti della percorrenza, scoprendo che il concetto di “fuoristrada” non è necessariamente uno sport o un’avventura africana o esotica. A Modena ci si deve fermare senza se e senza ma, la città emiliana offre perle come il Duomo romanico, la Galleria Estense, il Teatro Comunale Luciano Pavarotti e, poco fuori città, l’Abbazia di Nonantola. PRIMA TAPPA MODENA Ma procediamo con ordine: prendiamo l’autostrada A1 MilanoBologna, che scorre a “velocità tutor”, con la nostra Forester che consuma pochissimo e si guida senza vibrazioni pur essendo con motore a gasolio, per la peculiarità unica al mondo del motore boxer, a cilindri contrapposti. Usciamo a Modena Nord e ci dirigiamo verso il centro per visitare il duomo. Riconosciuto dall’Unesco nel Patrimonio dell’umanità sin dal 1997, insieme alla Torre della Ghirlandina e alla vicina Piazza Grande, si visita tutti i giorni, salvo negli orari delle messe (consultare il sito). E’ una costruzione iniziata nel 1099 e sviluppata dagli architetti Lanfranco e Wiligelmo
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SUBARU FORESTER
che unirono la cultura antica e l’arte longobarda, con un nuovo modello per la civiltà romanica, condiviso dalle decorazioni dei Maestri campionesi. Sempre in centro, due passi e poi visita al Teatro comunale dedicato al grande Pavarotti, dove sarebbe consigliabile assistere a qualche spettacolo. Riprendiamo la Subaru Forester, uscendo da Modena verso Est lungo la strada statale 255: pochi chilometri e siamo a Nonantola, dove l’Abbazia è un’immersione nel medioevo. Assaggio di storia e cultura che in realtà potrebbero bastare, ma chi visita questi paraggi, spesso arriva per il cuore della Motor Valley: a Nonantola siamo già oltre metà strada per un passato molto vicino e diversamente affascinante come il Museo Lamborghini, volendo sconfinare verso Sant’Agata Bolognese. Tralasciando la tentazione di spingersi più avanti per le fabbriche e altri musei (oltre a Lamborghini c’è anche Ducati). VERSO I COLLI Ma è ora di andare verso le colline a Sud, puntando naturalmente a Maranello, dove ci sono la fabbrica e il museo Ferrari: siccome oramai è ora di pranzo, la tappa obbligata per una vera immersione nella passione è un pasto al ristorante Cavallino. Dal quale ci si
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TRAZIONE AWD E X-MODE Subaru fa le cose per bene, nemmeno per Forester esistono versioni a due ruote motrici: nasce a quattro con un progetto mirato e così rimane. Niente finte suv, crossover o versioni travestite da fuoristrada. E dalla quotidianità sull’asfalto alla neve, dagli sterrati all’offroad vero, la differenza si vede. La nuova Forester adotta il sistema di trazione simmetrica All Wheel Drive che, in abbinamento al cambio Lineartronic utilizza la ripartizione attiva: risponde alle condizioni di trazione gestendo con continuità la distribuzione della coppia tra avantreno e retrotreno. L’insieme raggiunge elevati livelli di efficienza e contenimento dei consumi. Ma dove esalta le prestazioni di Forester è nella mobilità aggiuntiva, consentita dal sistema X-Mode (Cross-mode). Premendo un solo pulsante, attiva una modalità mirata al fuoristrada, gestendo in modo integrato l’erogazione del motore, la funzionalità del cambio, la trazione integrale, i freni e i sistemi di assistenza alla guida, come il supporto alla partenza in pendenza, e il controllo automatico delle velocità in discesa. 68
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può poi recare alla pista di Fiorano (la visita è abbinabile a quella della fabbrica): qui il suono delle auto da corsa in prova è lacerante e coinvolgente come mai altrove. E se proprio si desiderasse una mezza giornata di silenzio, lontani dalle comitive, ci si può rilassare tra fairway e green del Modena Golf Country Club, nella vicina Colombaro. Dopo il rombo Ferrari, puntiamo verso le colline silenziose, in direzione di Levizzano Rangone, deviando su percorsi alternativi. La trazione integrale di Subaru Forester ci permette non solo gli sterrati: rampe, guadi, antiche tracce che percorrono le sommità delle colline con viste incredibili e testimonianze di un passato con ruderi che rimandano a transiti medievali. Si può percorrere uno sterrato che corre sui crinali di questi colli, quasi selvaggi, che tanto contrastano con l’affollata via Emilia nella valle. Si incontrano borghi ormai vuoti, casolari con pareti a pezzi, che ci raccontano di antiche genti di contadini e pastori. Ci fermia-
mo ad assaporarne l’anima rustica e sincera. In lontananza i calanchi sembrano ferite della terra. Con la Forester cavalchiamo questi colli senza paura, con una sorta di euforia: giù dai pendii (frena da sola) e su per sentieri scoscesi, in assoluta sicurezza, con lo sguardo che arriva al cielo e poi si abbassa sulle cime dolci di altri colli, ad altre serene verdi valli. Questo contrasto è mozzafiato, non ci saremmo mai aspettati questo mondo a pochi chilometri dall’autostrada. Raggiungiamo, impolverati, il raffinato agriturismo Opera02, risorto da una stalla degli anni ’50 e tutto da scoprire, per un relax con stile. Un tuffo in piscina, una visita alla spa e poi a cena con prodotti locali, vino delle proprie vigne e gnocco fritto. Senza dimenticare pezzi di di parmigiano-reggiano stagionato con l’aceto balsamico dell’acetaia che ci accoglie alla destra dell’ingresso. Ancora uno sguardo alla Subaru Forester, che ci aspetta per una nuova cavalcata su questi colli.
compagna di viaggio
subaru forester Curiosamente, ci sono sono costruttori che quando modificano a fondo un’auto, non lo comunicano, limitandosi a descriverne magari un solo particolare. Come nel caso della nuova Forester, semplicemente definita come Model Year 2015, e presentata con l’innovazione del cambio automatico Lineartronic abbinato anche al motore boxer a gasolio, invece di enfatizzarne le consistenti novità. Ma Subaru, si sa, è diversa da tutto e da tutti, e che conosce le loro auto, in un certo senso si converte e non abbandona più la nuova fede. Subaru Forester ha sempre rappresentato l’auto solida e sbarazzina, robusta e a suo agio in ogni situazione, dal fango alla moquette, interpretando lo stile di chi la indossa, più che moda e tendenze. L’ultima versione unisce ai pregi strutturali che l’hanno fatta apprezzare nel tempo, nuove funzioni di infotainment (che onestamente andavano evolute), prestazioni incrementate con guidabilità sopraffina. Ma in più, unisce la possibilità di avere il nuovo cambio automatico a variazione continua e controllo elettronico in abbinamento ai motori più potenti a benzina al brillante Diesel turbo da due litri. L’unico al mondo con struttura boxer, per girare più alto, abbassare il baricentro e favorire la trasmissione integrale simmetrica (altro pregio esclusivo), e con l’altra esclusività, appunto del cambio Lineartronic disposto longitudinalmente in asse tra motore e trazione. Per sensazioni al volante che non si provano con alcun’altra vettura. Stupefacente per rigidità strutturale, Forester consente precisione di guida su asfalto che ricorda gli assetti da pista: una volta impostata non richiede correzioni, e le stradacce appenniniche, franose, dai saliscendi continui e con curve mal raccordate, ne sono una prova evidente. In più, rivela una sorprendente mobilità fuoristrada, approfondita tecnicamente in altro riquadro. Nuova Forester è a listino da 27.990 euro a benzina e da 31.990 a gasolio con cambio manuale, mentre con il Lineartronic costa, rispettivamente 41.990 (XT a benzina) e 40.950 (2.0D-S Sport Unlimited). www.subaru.it
subaru forester Subaru Forester 2.0D Lineartronic Dimensioni: 459/179/173 cm Potenza: 148 CV a 3.600 gir/min Coppia: 350 Nm da 1.600 a 2.400 giri/min Velocità massima: 188 km/h 0-100 km/h: 9,9 secondi Consumo medio: 6,1 l/100 km (16,4 km/l) Emissioni di CO2: 158 g/100 km
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DOVE MANGIARE Ristorante Il Cavallino
Dal 1985, trent’anni di storia, di racconti che nel frattempo sono diventati miti, quelli della passione rossa che attira a Maranello visitatori da tutto il mondo. Prima ancora dei musei e delle gallerie, oltre “la fabbrica” esisteva questo ristornante nel quale la tradizione gastronomica emiliana si accompagna a una serie di memorabilia che arredano in modo coinvolgente il locale. Sarebbe ingeneroso far passare in secondo piano i tortellini e le carni, il Lambrusco e il nocino che si possono bere qui, rispetto ai personaggi che vi hanno pranzato e cenato e che si incontrano tuttora. Ricette di una volta, servite con stile inconfondibile, secondo un legame forte e indissolubile tra passione, territorio e cucina, in un ambiente accogliente e genuino, piacevole in ogni occasione. Valori condensati dalla frase di Enzo Ferrari che accoglie sul sito del locale: “Sono i sogni a far vivere l’uomo. Il destino è in buona parte nelle nostre mani, sempre che sappiamo chiaramente quel che vogliamo e siamo decisi ad ottenerlo.” Via Abetone Inferiore 1, 41053 Maranello (MO) Tel 0536.94.11.60 www.ristoranteilcavallino.it
I MUSEI DEL CAVALLINO E DEL TORO L’attrattiva maggiore di Maranello, dopo la fabbrica, è il Museo Ferrari, che racconta la storia delle auto più famose al mondo, con esposizione permanente di F1, mostre tematiche, cinema, simulatori di guida, maxischermi per vedere i Gran Premi, un grande Ferrari Store e la caffetteria. A Sant’Agata invece, il Museo Lamborghini ripercorre i cinquant’anni di storia delle supersportive di lusso. Sono esposte vetture come Miura, 350 GT, Jalpa, Espada, Countach, fino alle attuali Sesto Elemento, Reventon e ultime novità.
INFO
www.duomodimodena.it www.teatrocomunalemodena.it www.abbazia-nonantola.net www.lamborghini.com/it/museo www.ducati.com museomodena.ferrari.com/it
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www.paninimotormuseum.it www.comune.modena.it/museofigurina www.pagani.com/it museomaranello.ferrari.com/it www.modenagolf.it
opera 02 - ca’ Montanari
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DOVE DORMIRE E RILASSARSI In un paesaggio che si conquista - volendo - anche arrivandoci fuoristrada, una costruzione nuova e di design si stacca dall’ambiente circostante, per un weekend nella Motor Valley con stile e distinzione. Opera02 accoglie con camere di differente tipologia, identificate da nomi simbolici come Grappa, Nocino, Prugna, Aceto, Saba, Duroni, Vino e Miele. Non è un luogo “normale”: è un’esperienza che prosegue con la zona wellness: grande scoperta, sauna, bagno turco e solarium. Perdendosi con lo sguardo verso l’infinito. E oltre. Magari per visitare l’acetaia tradizionale, o degustare piatti della tradizione rielaborati con sapiente finezza, con molte materie prime prodotte in loco. Via Medusia 32, 41014 Levizzano di Castelvetro - Modena (MO) Tel 059.741.019 www.opera02.it DALLA PISCINA DI “OPERA02” I VIGNETI E IL PANORAMA DEI COLLI
l’acetaia di Ca’ Montanari
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mari d’amare
L’estate si avvicina. Pronti per il mare, ma dopo quelli italiani, cerchiamo di conoscere e goderci anche gli altri, dove lasciarsi travolgere dalle seduzioni di Nettuno. Ma bisogna saper scegliere, non tutti i mari sono uguali. E noi vi indichiamo le mete più trendy per questa stagione 2015
HVAR, CROAZIA Ancora pennellate di colore, questa volta viola, argento e blu: sono i colori di Hvar - Lesina, in italiano -, isola croata ruvida e sensuale, rinomata per le sue piante, in particolare la lavanda, che ne ammanta la superficie sprigionando una fragranza intensa e pungente, un concentrato di mare, di terra e di sole. Non a caso si dice che Hvar sia la più soleggiata fra le isole croate ma sarebbe un peccato limitare al binomio “sole e mare” i plus della destinazione, composta anche da un ricco patrimonio culturale e artistico. A Hvar si arriva direttamente dall’Italia in nave o, se si è già in Croazia, ci si può imbarcare a Split – Spalato -, culla della bellezza eterna concentrata nel palazzo di Diocleziano, salvaguardato dall’Unesco, una delle rovine romane più solenni al mondo. Le rotte per giungere a Hvar da Spalato sono affidate a traghetti e aliscafi che solcando le acque conducono all’isola di cui subito si scorgono le fortificazioni e i resti di mura merlate che si alzano sulla collina e sembrano vegliare la vita del porto. Dall’omonimo capoluogo – Hvar -, la strada principale conduce, in una ventina di minuti, a Stari Grad, la località più antica dell’isola, nella quale la vita si snoda tra il mare e un intricato dedalo di strette viuzze che celano importanti vestigia del passato. A est di Stari Grad si arriva a Vrboska, borgo di pescatori posto sulle due rive di una stretta insenatura, collegate fra loro da ponticelli in sassi.
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MARI D’AMARE di Luciana Francesca Rebonato
LA CORSICA Iniziamo da quest’isola indomita, con la costa rinfrescata dal vento, scandita da calette deserte, spiagge sabbiose e falesie granitiche, animata da una natura che non conosce mezze misure e accarezzata dal mare. I fremiti nelle onde che conducono alla Corsica anticipano l’indole di questa isola con sorprendenti paesaggi naturali dai forti contrasti anche cromatici, una sciarada di colori che dal rosso dei calanchi sfuma nel rosa della sabbia sino a diventare uno sbuffo di cipria. E poi il bianco delle scogliere, o ancora il vivace verde della vegetazione o il turchese del mare: la Corsica vanta oltre mille chilometri di litorale, piuttosto frastagliato sul versante occidentale, basso e uniforme su quello orientale.
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iaggi in COMINO, MALTA Dall’Atlantico veleggiamo verso il Mediterraneo e precisamente verso l’arcipelago di Malta e le sue tre isole principali, Malta, Gozo e Comino. E proprio Comino è, in questa primavera-estate 2015, un must. Minuscola, lunga poco più di due chilometri e larga circa millecinquecento metri, l’isola, che deve il suo nome al finocchio selvatico - kemmuna in maltese -, avvince per la sua bellezza aspra e per le acque cristalline che celano spettacolari fondali. Il loro apogeo si trova nel lato occidentale di Comino, quando l’isola forma con la più piccola isoletta di Cominotto uno stretto canale denominato Bejn il-kmiemen ma conosciuto come Laguna Blu, un trionfo di acque color turchese con arabeschi di roccia, un sito straordinario per lo snorkeling.
Spiaggia dello sbarco in Normandia
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MARI D’AMARE
LE AZZORRE Destinazione di contrasti è anche il Portogallo, quest’anno più che mai cool con le isole del suo l’arcipelago delle Azzorre: São Miguel, Santa Maria, Terceira, Graciosa, São Jorge, Pico, Faial, Flores e Corvo. Se São Miguel è la maggiore e per la sua rigogliosa vegetazione ed è chiamata “isola verde”, Corvo è quella più piccola ed è sprovvista di aeroporto e di porto a causa delle scogliere a picco sul mare: i battelli – frequenti – attraccano in una rada vicino a Rosario. Faial è la più famosa delle Azzorre, è l’isola degli skipper, uno dei ritrovi internazionali per gli amanti della vela mentre il primato di whalewatching se lo aggiudica Pico: da maggio a settembre si parte a bordo di imbarcazioni con i vecchi balenieri che condividono le loro conoscenze marinare con gli appassionati di mare e l’avvistamento dei dorsi incurvati fra le onde è assicurato. Anche all’isola di Santa Maria si vive di mare e sul mare, scenario per escursioni all’insegna del birdwatching. Si veleggia a tutta Unesco, invece, nell’isola di Terceira e nella località Angra Do Heroismo, il cui centro storico è un gioiello barocco. Mulini a vento e sorgenti sottomarine che alimentano le Termas de Carapacho contraddistinguono l’isola Graciosa, mentre le attrattive principali di Flores sono le cascate, le sorgenti calde e laghi di origine vulcanica, il tutto in una profusione di ortensie. L’isola più selvaggia dell’arcipelago, infine, è São Jorge, con coste impervie, scogliere di basalto rossastre e baie che si aprono inaspettate fra le scarpate. NORMANDIA Molte vele, molto vento, falesie come biscotti friabili, colori netti: le Havre è bianca tanto quanto Dieppe è nera, il resto della Normandia costiera è tutta un susseguirsi di paesini, località suggestive per amanti del mare con santuari resi sacri da artisti. I pascoli sopra le falesie sono una costante del paesaggio normanno, con l’Atlantico che respira e porta con sé una lieve brezza. A Étretat e a Criel-sur-Mer può capitare che la roccia si sgretoli e si tuffi in mare, episodi naturali che non si possono verificare né a Deauville né a Trouville, adagiate su spiagge che sono vaste praterie sabbiose. Al mattino presto gli zoccoli dei purosangue si imprimono nel litorale umido di risacca di Deauville, i garretti vengono leniti con l’acqua salata dopo aver corso nei vicini ippodromi della Toques e di Clairefontaine. Uno spettacolo ritmato dalla canzone del mare, come l’arrivo dei pescherecci a Port-en-Bessin – primo porto di pesca della Normandia -, con i pescatori che ammassano le seppie e ne riempiono cassette dai colori sgargianti, mentre sulla banchina uno di loro le issa con il verricello, un altro le ricopre di ghiaccio tritato con le mani da cui gocciola inchiostro di seppia. Luciana Francesca Rebonatov
Mont Saint-Michel WEEKEND IN
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iaggi in di Anna Maria Terzi
il Futuro nasce dove fioriscono i ciliegi Alla scoperta di una terra unica, in cui convivono millenarie tradizioni ancora ben vive e soluzioni futuristiche da fantascienza. Così, accanto ai tradizionali kimono e agli inchini per salutare, sfrecciano a quasi 400 chilometri orari gli shinkansen i treni proiettile in grado di collegare Tokyio a Kyoto in un lampo. Accanto agli antichi templi scintoisti e ai raccolti e silenziosi giardini zen svettano grattacieli di vetro da cui nascono le soluzioni tecnologiche più avanzate. Un luogo da vedere a primavera inoltrata quando fioriscono i ciliegi
U
n paese dai mille contrasti dove convivono serenamente le antiche tradizioni e le tecnologie all’avanguardia. Un mix intrigante e meraviglioso che ha catturato la nostra curiosità con un fascino magnetico. Ecco perché abbiamo scelto il Giappone, o Nippon com’è chiamato dai suoi abitanti, per uno dei nostri viaggi. Ma ho deciso di vedere questo grande Paese con gli occhi di una persona che, a Tokyo, ci vive. E questo mi ha permesso di scoprire il vero Giappone, quello che non è raccontato nelle guide turistiche, i suoi aspetti più autentici, i suoi lati segreti… Così siamo partiti da Milano Malpensa alla volta dell’aeroporto Narita di Tokyo dove siamo arrivati il giorno dopo alle 8.30, ora locale.
Statua di Saigo Takamory nel parco Ueno di Tokyo
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sapporo
nikko kyoto
tokyo
Primo e secondo giorno Dall’aeroporto il treno ci porta, con un’ora circa di viaggio, alla stazione ferroviaria di Tokyo dove saliamo su un taxi per raggiungere il nostro albergo Villa Fontaine a Roppongi. Finalmente inizia il nostro sogno, conoscere e vivere il Giappone con la sua cultura, storia e tradizioni. Verso le 10 ci dirigiamo verso uno dei più grandi complessi urbani del Giappone. È Roppongi Hills che include uffici, negozi, ristoranti, parchi e un museo. Al centro svetta la Mori Tower, un edificio di 54 piani alla sommità del quale, a 238 metri di altezza, si gode di una vista mozzafiato sulla città che si distende sotto a perdita d’occhio. Al pianoterra della Mori Tower spicca la scultura di Louise Bourgeois a forma di ragno dal titolo La maman. Il prezzo per il biglietto che permette di salire è ampiamente ricompensato da questa visione in cui spicca anche una torre di colore rosso, che ricorda molto la Torre Eiffel, costruita nel 1958 e alta ben 330 metri. Visitiamo anche il Mori Art Museum dov’è allestita una mostra dedicata a Andy Warhol.
Terzo giorno Prendiamo la linea Tobu Isesaki della metropolitana per raggiungere la Tokyo Sky Tree, una panoramica torre per telecomunicazioni che si trova nel quartiere di Asakusa. La torre è alta 634 metri: dopo una lunghissima coda raggiungiamo gli ascensori e saliamo in cime per
La pagoda a 5 piani fiancheggia il tempio senso-Ji ad Asakusa (Tokyo)
Statua di Saigo Takamory nel parco Ueno di Tokyo
Laghetto con carpe (Koi in giapponese), simbolo che rappresenta la WEEKEND IN principalmente 77 perseveranza in Giappone
iaggi in SCALINATA CHE PORTA AL TEMPIO SCINTOISTA DI ATAGO A MINATO. IN GIAPPONESE LA SCALINATA SI CHIAMA OTOKOZAKA COLLINA DEGLI UOMINI
SANTUARIO ALL’INTERNO DEL PARCO UENO A TOKYO
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ammirare la città. Lo scenario che ci appare è semplicemente strepitoso! Subito dopo visitiamo Asakusa, uno dei quartieri più pittoreschi e tradizionali di Tokyo, dominato dal Flamme d’Or, il palazzo che è sede della Asahi Beer disegnato da Philippe Starck. Visitiamo anche il Senso-Ji, il più grande, sacro e antico tempio buddhista di Tokyo. La leggenda vuole che due pescatori trovassero nelle reti una statua d’oro della dea Cannon e la ributtassero in acqua. Ma la statua sarebbe ritornata a galla e così per diverse volte. Per questo il luogo fu consacrato a questa divinità. Per arrivare al tempio siamo passati dalla Nakamise Dori, strada ricca di negozi di souvenir, e per accedere all’edificio sacro siamo passati davanti al Kaminarimon, la porta del tuono, dove dondola la chochin, la tradizionale lanterna di carta rossa. A fianco svettano due statue e una pagoda a cinque piani. All’ingresso c’è lo Chozuya, la fonte per le abluzioni, con lunghi mestoli appoggiati su una sorta di fontana dove scorre l’acqua che serve per purificarsi prima di entrare nel tempio. Immergiamo il polso sinistro, poi il destro, poi introduciamo l’acqua in bocca e la sputiamo a terra. (questa operazione si fa in ogni tempio). Accendiamo un bastoncino di incenso e lo mettiamo a bruciare con gli altri nel braciere di bronzo posto anch’esso all’ingresso. Cerchiamo di cospargerci di fumo in quanto viene considerato di buon auspicio e allontana malattie e malasorte. Osserviamo e vediamo che sulle scalette del tempio molte persone tirano una grossa corda attaccata a un gong e fanno suonare la campana. Questo serve a richiamare l’attenzione delle divinità. Poi pregano e battono 2 volte le mani, si inchinano e si allontanano. Poco più avanti troviamo una cassettiera di legno e per 100 yen peschiamo la nostra fortuna. Scuotiamo un grosso contenitore di legno in cui sono contenuti tanti bastoncini. Con tanta difficoltà ne fuoriesce uno pieno di ideogrammi. Ci facciamo aiutare a cercare il simbolo corrispondente nei vari cassetti. Estraiamo il nostro foglietto con scritto se avremo fortuna, salute, amore. Leghiamo il nostro foglietto ai fili posti al lato della cassettiera. Saranno poi bruciati affinché quanto previsto dal foglietto si possa avverare. In serata ceniamo al Kitauhji, un bellissimo ristorante che serve piatti curati nei minimi particolari così come tutte le cose in Giappone. La cucina se pur diversa dalla nostra è buona e ricca di pesce, verdura, tofu. PARCO DI UENO è IL PIù GRANDE PARCO DI TOKYO ED UNO DEI PIù ANTICHI DEL GIAPPONE
Quarto giorno
Sesto giorno
La mattina è dedicata a Plaza Hachiko, lo spiazzo che si apre di fronte alla Shibuya Station, in cui campeggia la statua in bronzo dedicata ad Hachi (il suffisso Ko è un vezzeggiativo), il fedelissimo cane di Eizaburo Ueno, professore universitario di Tokyo. HACHI in giapponese indica il numero 8, un numero speciale, un numero fortunato, di buon auspicio. Imbocchiamo quindi la Takeshita Dori, una trafficatissimi strada dove si ritrovano i giovani giapponesi che vogliono personalizzare e rendere unico ed inimitabile il proprio stile. E infatti ecco ragazzi e ragazze dai capelli rosa, scarpe con tacchi vertiginosi improponibili e cappellini stravaganti. Entriamo poi al Parco di Yoyogi per raggiungere, nei pressi della stazione di Harajuku, il santuario scintoista di Meiji-Jingu dedicato alle anime dell’Imperatore Mutsuhito e di sua moglie, l’imperatrice Shōken. Il parco occupato dal santuario è suddiviso in due zone: il Naien, o giardino principale dove sono ospitati gli edifici sacri , e il Gaien, o giardino esterno. Passiamo dal torii e lungo il percorso sfilano centinaia di botti di sake, bevanda alcolica giapponese ottenuta dalla fermentazione del riso. Le botti sono spesso presentate nei santuari shinto come offerte. Di fronte ci sono botti di vino offerte dallo stato francese. Anche in questo santuario acquistiamo una tavoletta di legno su cui scriviamo il nostro desiderio. Lo appendiamo e sarà poi bruciato.
Intorno alle 10 saliamo sulla linea metropolitana in direzione di Shinobazu Dori per andare a salutare il nostro amico Hisashi Ozawa, architetto e professore universitario con un sogno nel cassetto: costruire un tratto di autostrada al di sotto del fiume. Un progetto ambizioso che lui espone al pubblico tutte le domeniche richiamando l’attenzione della gente al suono di una tromba! Visitiamo anche Ameyoko, mercato vivacissimo e pittoresco dal sentore esotico (il nome è l’abbreviazione di AMEYA-YAKOCHO, strada delle caramelle) e il Parco di Ueno, famoso per la celebrazione della fioritura dei ciliegi in primavera. Il parco ospita santuari, musei e uno zoo. Anche i templi sono tantissimi ma noi ci limitiamo a visitare il tempio di Kanei-ji, eretto a custodia della statua della divinità buddista Kannon. All’ingresso spicca una statua in bronzo di Saigo Takamori, generale delle forze imperiali che salvò Edo dalla distruzione e che si immolò poi per una causa persa. Costeggiamo poi lo stagno di Shinobazu, un’oasi bellissima, rifugio per uccelli acquatici e dove in agosto tutto è ricoperto di fiori di loto.
Quinto giorno Questo giorno lo dedichiamo a Ginza, quartiere ricco di negozi esclusivi, grandi magazzini e ristoranti. Il nome deriva dal fatto che nel periodo Edo era il luogo dove venivano coniate le monete d’argento (in giapponese ginza). Il sabato e la domenica la centralissima strada Chuo Dori è chiusa al traffico; ne approfittiamo per passeggiare guardando le vetrine e per visitare il centro commerciale Mitsukoshi provvisto dei più esclusivi articoli giapponesi (bacchette di ogni tipo, scatole bento) e Mikimoto, il negozio di perle più famoso di Tokyo.
Settimo giorno Ci alziamo molto presto per visitare il Chuo Oroshi – Uri Ichiba, il vivace mercato che gestisce tutto il pesce venduto nella regione del Kanto. Vicino all’hangar principale c’è il mercato esterno un ammasso di negozietti che vendono di tutto e di più (pesce essicato, congelato, verdure e altri prodotti). Il mercato è caotico: i muletti che trasportano le casse di pesce sfrecciano a velocità folle ma sicura tanto che riescono a schivare i turisti e gli altri mezzi che circolano all’interno.
Ottavo giorno La giornata inizia con la visita al tempio scintoista di Atago, a Minato. Al santuario si accede tramite una lunga scalinata che si dice portare dritta dritta al… successo. La scalinata si chiama Otokozaka, collina degli uomini, e i gradini Shussei No Ishiden, cioè gradini di pietra per il successo. Secondo la tradizione, si dovrebbe salire la scalinata sulla destra o sulla sinistra in quanto la parte centrale è dedicata agli dei. La leggenda narra che un giovane samurai osò salire le scale in sella al suo cavallo per
VISTA PANORAMICA DI TOKYO DALLA SKY TREE
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iaggi in consegnare un ramo di prugnolo fiorito. Lo shogun (ilcapo dell’esercito) fu talmente incantato da questo gesto che il futuro del samurai fu assicurato. A sua memoria si può infatti vedere una statua in legno che raffigura il samurai e il suo cavallo. Il santuario è stato eretto per proteggere i residenti dal fuoco e qui è venerato soprattutto Homosubi no Mikoto, il dio scinto del fuoco. Ma anche il dio dell’acqua, delle montagne e il dio delle forze armate. È bellissimo con un laghetto pieno di pesci e un giardino curatissimo. Nel pomeriggio, in auto, vediamo il Palazzo Imperiale solo chiaramente all’esterno perché è inaccessibile dato che è tuttora la residenza ufficiale principale dell’imperatore del Giappone. Il palazzo è all’interno di un vasto parco situato nel quartiere centrale di Chiyoda, vicino alla stazione di Tokyo. Poi visitiamo il quartiere dell’elettronica Akihabara.
Nono giorno Torniamo da Mitsukoshi per gli ultimi acquisti e poi raggiungiamo Akiko, maestra nella vestizione dei kimono e quindi preposta ad aiutare le donne a indossare i kimono in occasioni speciali. Per indossare il kimono ci vogliono diverse ore. E noi vorremmo provare. Akiko ci invita a entrare nella stanza della vestizione e a scegliere il kimono. Scegliamo uno di seta color rosa antico, a forma di T con una linea dritta fino alle caviglie con larghe maniche. Mi viene indossato avvolgendolo intorno al corpo sempre con il lembo sinistro sopra quello destro e fissato con la Obi, un’ampia cintura annodata sul retro. L’operazione di vestizione richiede circa un’ora prima di indossare gli zori, le tradizionali calzature simili alle nostre infradito e i tabi, calzini che separano l’alluce dalle altre dita. Una volta pronta con un po’ di imbarazzo esco per le strade di Tokyo non prima di aver protetto il kimono con un copri kimono visto che è una giornata piovosa.
Decimo giorno Raggiungiamo la Tokyo Station da dove parte lo Shinkanzen, il treno proiettile che, in circa due ore, percorre 500 chilometri per arriSPOSA GIAPPONESE CON IL FIRISODECHE, KIMONO DAL COLORE VIVACE. IN GIAPPONE RITENGONO CHE IL COLORE ROSSO MANDA VIA GLI SPIRITI E SIMBOLEGGIA LA FELICITà CONIUGALE
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COCHIN - GRANDE LANTERNA ROSSA DEL PADIGLIONE DI SENSO -JI A TOKYO
vare a Kyoto. L’esperienza dello schinkanzen è unica: oltre alla particolarità della velocità questo treno offre la possibilità di soffermarsi a osservare gli altri passeggeri, gran parte giapponesi, e notare la loro educazione, eleganza e silenziosità. Il controllore entra in carrozza e si inchina in segno di saluto, ritira il biglietto, lo vidima e lo rende porgendolo con due mani in segno di cortesia. Esce nuovamente dalla carrozza inchinandosi e indietreggiando per non mostrare la schiena. Arrivati a Kyoto raggiungiamo il Rokuon-Ji, il Tempio del padiglione d’oro, un vero spettacolo! L’intero padiglione si sviluppa su tre piani, contiene le reliquie del Buddha, è ricoperto di foglie d’oro puro e si riflette nel lago sottostante. Un tempo era la residenza dello shogun ma alla sua morte fu trasformato in tempio. Sul tetto è posta una fenice d’oro mentre attorno si sviluppano uno stupendo parco e
STUDENTESSE GIAPPONESI CON L’UNIFORME SCOLASTICA. L’UNIFORME è PERO VISTA ANCHE COME SIMBOLO DI CONFORMISMO E SPESSO VIENE MODIFICATA DALLE GIOVANI STUDENTESSE COME ATTO DI RIBELLIONE E DI ESIBIZIONE DELL’INDIVISDUALISMO
Abito tipico giapponese per eccellenza, il Kimono e ha mantenuto la sua identità attraverso i secoli
L’ASAHI BEER TOWER E L’ASAHI SUPERDRY HALL, CON LA SUA CARATTERISTICA FLAMME D’OR, COMPLETATA NEL 1989, OSPITANO LA SEDE DELLA ASAHI BREWERIES. GINZA
uno stagno, chiamato Kyoko-Chi, lago a specchio, punteggiato da isole e pietre che rappresentano la storia della creazione secondo il buddismo. C’è anche l’elegante sala da tè Sekkatei. Da qui proseguiamo alla volta del Ryoanji Temple, giardino di ghiaia, un bellissimo spazio chiamato Seki-tei fatto di ghiaia, rocce e muschio. Rappresenta il mare e i fiumi con ghiaia bianca, le montagne con rocce e la vegetazione con muschio. Nell’estetica dello zen il giardino è considerato una rappresentazione in miniatura della natura. Siccome si pensa che in natura non ci siano cose inutili, nei giardini zen si cerca di riprodurre la natura senza ornamenti artificiali. Ecco perché tutto è così minimalista. La ghiaia è distribuita con un rastrello in modo da formare delle onde e ci sono 15 rocce in 5 punti del giardino. Secondo alcuni studiosi il giardino rappresenterebbe una tigre che sta attraversando il fiume con i suoi cuccioli. Per terminare la giornata decidiamo di visitare il quartiere Gion, una
NELLE GIORNATE DI PIOGGIA IL KIMONO VIENE PROTETTO DA UN APPOSITO ABITO
piccola zona caratterizzata da case di legno e famosa per le geishe. Il cuore del quartiere è costituito dalla Shijo Avenue, una strada fitta di negozietti sulla quale prospettano tante altre viuzze illuminate dalle tradizionali lanterne. Di sera è facile incontrare le maiko, apprendiste geishe, o le geishe. Torniamo a Tokyo con lo shinkanzen .
Undicesimo giorno Alle 11 ci rechiamo all’Hotel Okura per partecipare alla cha no yu, la cerimonia del tè, un rito antichissimo ancora oggi molto praticato in Giappone. Si tratta di una vera e propria filosofia di vita. Prima di accedere alla stanza dobbiamo purificarci con l’acqua con lo stesso sistema utilizzato nei templi (acqua sul polso sinistro, acqua sul polso destro, acqua in bocca, e riposizionamento del mestolo in posizione verticale rispetto al nostro corpo). Il rituale della cerimonia si svolge
GIOVANI A GINZA
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vestizione kimono
BOTTI DI SAKé AL INTERNO DEL PARCO YOYOGI
nella cha shitsu, la stanza del tè dove l’essenzialità la fa da padrona: niente mobili, niente oggetti e ornamenti. La stanza è la rappresentazione del vuoto cui la meditazione zen aspira. All’interno c’è solo un piccolo tavolo dove la padrona di casa prepara il tè, un vaso contenente un fiore e una nicchia (tokonoma) all’interno della quale vi è un rotolo con scritte in giapponese. Il posto vicino al tokonoma, ci spiega la maestra del tè, è quello più importante e quindi riservato all’ospite con maggior conoscenza della cerimonia e sarà ancora l’ospite ad essere servito per primo. Ci viene servito un dolce di colore verde (forse a base di riso) e subito dopo il tè, una bevanda densa, verde, schiumosa, dal sapore di erba e molto amara. Si chiama maccha ed è ottenuta mischiando una polvere verde in poca acqua calda mescolando poi con il chasen, un frollino di bambù. È molto diverso da quello che siamo abituati a bere noi occidentali. Nel momento in cui ci viene servito il tè ci viene spiegato che dobbiamo prendere la tazza con la mano destra e lentamente appoggiarla sul palmo sinistro poi con la mano destra si deve fare ruotare la tazza in senso antiorario. Dopo aver bevuto si ruota nuovamente e si porta in posizione iniziale. Al termine restituiamo le tazze alla padrona di casa che le raccoglie e le porta fuori dalla stanza. Al suo rientro fa un inchino che sancisce la fine del rito. Finito il rituale accediamo alla vera casa giapponese. Se in Italia si misura in metri quadrati, in Giappone le case si misurano in tatami. Quella visitata era cinque tatami e mezzo. Prima di entrare ci si toglie le scarpe e la persona che segue preleva e depone le scarpe di quella che è entrata precedentemente. Il tutto si svolge con una serenità infinita. Il concetto è quello buddista.
Ci viene spiegato che in queste situazioni non esistono gerarchie ma tutti sono rigorosamente uguali. le porte di accesso sono piccolissime tanto che i samurai che indossavano copricapo e spade accedevano strisciando. La frase che viene spesso ripetuta è “ichigo ichie”, ovvero ogni volta un incontro intendendo con questo che ogni volta che ci si trova davanti a un tè accade qualcosa di unico e irripetibile.
Dodicesimo giorno Come ultimo giorno decidiamo di visitare un parco molto bello ricco di laghetti con pesci e tartarughe. Sulla strada del ritorno visitiamo il tempio di Zojoji, un tempio che ospita al suo interno un cimitero di bambini mai venuti alla luce o morti dopo poche settimane. Il cimitero è punteggiato da statuette di pietra con cuffiette o bavagli rossi e con in mano delle girandoline. In Giappone la divinità Jizò è associata ai defunti ma anche ai neonati prematuri o deformi e agli aborti. La divinità, stando alla tradizione nipponica, protegge i bambini dalla punizione che ricevono per il dolore che causano ai genitori. Ceniamo a base di syabu syabu (sciacqua sciacqua), un piatto tradizionale a base di carne sottilissima che si immerge in una pentola posta sopra a un fornelletto al centro del tavolo contenente brodo con verdure e tofu in ebollizione. Vi si immerge la carne per 10/15 secondi prima di gustarla. Assaggiamo un altro piatto tipico giapponese, il tonkatsu, una polpetta di carne di maiale impanata e fritta nell’olio servita con cavolo tritato e riso. Tutto come al solito è perfetto. Il nostro viaggio termina qui perché la mattina dopo andiamo in aeroporto per il volo che ci riporterà in Italia.
I GIAPPONESI AMANO L’ITALIAN STYLE
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uesto formidabile popolo, tanto gentile ma anche tanto determinato, si sente molto attratto dallo stile italiano. Dalle nostre auto alla nostra gastronomia, alla nostra moda, alla nostra musica. Le Ferrari per loro sono un mito e molte vengono acquistate dalle persone più ricche che le rinchiudono nei loro garage come veri gioielli. Ma anche la nostra musica è davvero molto
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apprezzata, e uno dei gruppi di musicisti più richiesti è proprio l’Ensemble Classica Trio, che si è esibita con tanto successo anche durante il nostro evento per il lancio del polo WEEKEND PREMIUM. Nella foto i musicisti insieme ad un’artista giapponese, con alle loro spalle il Fujiyama e il treno-proiettile
il kinkakuji o templo d’oro a kyoto - il nome del templo deriva dalla foglia d’oro con cui è ricoperto il padiglione. il, templo d’oro e patrimonio dell’unesco
GIAPPONE INFO UTILI Prenotazione Volo tramite internet sul sito ALITALIA a/r Milano/Narita euro 581,95 Comfort seat (posti a sedere sul volo comodi – il volo dura circa 12 ore ) euro 165,00 Costo per 15 giorni euro 1.250,00 comprensivo di prima colazione presso l’hotel: Hotel Villa Fontaine Roppongi 6-2 Roppongi, Minato, Tokyo 106-0032, Giappone Telefono:+81 3-3560-1110 Pranzi , cene, ingressi vari euro 1300,00 Totale complessivo viaggio 3.296,95 A. M. T.
tipico ristorante giaponesse
RICETTA DI VIAGGIO il Tonkatsu Piatto tipico della cucina giapponese a base di maiale panato e fritto è la seguente: Ingredienti: • 1 fetta di Lonza (rosu) di Maiale o Filetto (hire) spessa 2 cm circa • Farina • 1 o 2 uova, leggermente sbattute • Panko (pane grattugiato giapponese); Olio per frittura• Sale qb • Pepe Nero macinato fresco• Salsa Tonkatsu• Cavolo cappuccio Preparazione 1. Togliere il grasso in eccesso dalla fettina di carne di maiale e tagliuzzare ad intervalli regolari tutte le parti di grasso rimaste in modo che in cottura la cotoletta non si arricci. 2. Con un batticarne a punte piramidali battere l’intera superfice della fetta
di carne per smebrarne le fibre ed ammorbidirla senza schiacciarla troppo. 3. Rimodellate la fetta di carne con le mani, riportandola alla dimensione originale, aggiungete sale e pepe fresco dovunque su entrambi i lati della fetta. 4. Passate la carne nel piatto con la farina ed infarinatela. 5. Immergete la fetta di carne infarinata nell’uovo sbattuto ed infine nel panko avendo cura di ricoprirla per bene.6. Mettete a scaldare in una pentola adatta per la frittura, un bel pò di olio, la cotoletta in cottura non deve essere poggiata sul fondo e portare l’olio ad una temperatura di 175°C. 7. Immergete la cotoletta e lasciate che si dori per bene rigirandola un paio di volte. 8. Togliete la cotoletta dall’olio ed asciugatela velocemente su un foglio di carta assorbente, tipo scottex. 9. Tagliate la cotoletta quando è ancora calda in striscioline trasversali alla sua lunghezza di due centimetri circa. Servire in un piatto accompagnata da cavolo cappuccio tagliato a striscioline sottili, con la salsa Tonkatsu che può essere servita direttamente sulla cotoletta oppure a parte in un piattino da usare per intingere i pezzi di cotoletta durante il pasto. Anna Maria Terzi
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Auto novità
208: l’erede della mitica La nuova 208 dimostra di avere nel proprio DNA la stessa verve e capacità sportive che avevano caratterizzato la nota Peugeot 205 Gentry. Messa sul mercato nel lontano 1991, all’epoca veniva scherzosamente definita “un’auto sportiva in smoking”. Si trattava infatti di una vettura piacevolmente elegante nella sua sobrietà, piacevole da guidare grazie al motore grintoso, ma certamente a suo agio anche in percorsi urbani.
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l a nuova peugeot 208
205 gentry
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a veniamo alla nuova 208. A tre anni dal suo lancio, si rinnova ed eredita tutta la sportività e la grinta che hanno appunto reso celebre la 205 Gentry. La gamma dei modelli si ora ampliata con le nuove versioni elaborate da PEUGEOT Sport: la GT Line e la GTi, che più avanti saranno disponibili anche per il mercato italiano. La nuova 208 è caratterizzata da uno stile sportivo ed elegante, esaltato dai fari 3D a LED di serie, da tinte di carrozzeria inedite (come la frizzante tonalità Orange Power) e da diverse personalizzazioni disponibili, che la rendono certamente appetibile per un mercato giovane in cerca di prestazioni sportive e ad un prezzo abbordabile (21.950,00 euro per la GTI 1.6 Turbo 16V da 200 Cavalli). Il fascino magnetico della nuova Peugeot 208 è merito della silhouette chic e sportiva, con proporzioni decise e moderne e un design dalle forme “articolate”. I designer di Peugeot hanno creato infatti la nuova 208 con l’obiettivo di potenziare l’attrattiva del modello, rendendolo più incisivo e conferendogli un maggiore impatto. Nel frontale, il nuovo paraurti ha linee più affilate, precise, muscolose. La calandra ridisegnata ed il suo profilo cromato più pronunciato sono completamente integrati nello scudo, abbinato a fendinebbia ubicati in posizione più esterna, con nuovi proiettori bicolore e luci diurne a LED, dallo sguardo “felino”. Nei livelli di allestimento superiori, gli inserti cromati della nuova calandra le conferiscono un effetto tridimensionale. Lo stile elegante e la forte personalità della Peugeot 208
sono anche merito dei nuovi equipaggiamenti: a scelta sono disponibili diversi tipi di cerchi in lega da 16” e 17”: verniciati, diamantati o dotati di personalizzazioni innovative con diamantatura sequenziale o incisione al laser, retrovisori cromati. I nuovi equipaggiamenti facilitano la guida in città, grazie all’Active City Brake, al Mirror Screen, alla Retrocamera e al Park Assist. Le motorizzazioni PureTech e BlueHDi adottano le ultime evoluzioni Euro 6, segnatamente con il motore termico più parco al mondo, con emissioni di 79g di CO2/km e consumi di soli 3 litri per 100 km. Guida agile e giovane Grazie ad un posto di guida innovativo (l’i-Cockpit), la nuova 208 offre una Driving Experience stimolante, incisiva e sicura. Il volante compatto, un quadro strumenti in posizione rialzata e un grande touchscreen da 7”, abbinato alla silhouette raccolta (meno di 4 metri di lunghezza), rendono il veicolo agile ed estremamente maneggevole nella guida in città, offrendo un reale piacere di guida. La nuova Peugeot 208 si conferma quindi come la giusta vettura per giovani che vogliono godersi weekend a corto raggio. Tecnologia e aiuti alla guida rendono più piacevoli i weekend
Gli spazi interni, anche per merito del tetto panoramico invogliano a gite extra urbane in campagne aperte, dove godere della natura anche grazie alla migliorata silenziosità della vettura. La plafoniera a LED e le guide di luce azzurre, così come il colore bianco della retroilluminazione del quadro strumenti rendono l’ambiente interno accogliente e luminoso. Il quadro
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A UTO N OV I T à l a nuova peugeot 208
strumenti posizionato in posizione rialzata consente di avere le informazioni utili alla guida all’interno del campo visivo del conducente, per offrire maggiore comfort e sicurezza. Il touchscreen da 7’’ facilita l’accesso alle varie funzioni: radio, navigazione, telefono, computer di bordo, connessioni Bluetooth e USB, applicazioni mobili, Mirror Screen, Internet (con Peugeot Connect Apps). Un nuovo sistema che permette di trasferire lo schermo del proprio smartphone su quello del veicolo, permettendo di beneficiare della dimensione del touchscreen. L’accesso alle applicazioni viene gestito in modo diverso, in funzione dello stato del veicolo. Quando è in movimento, il guidatore può utilizzare le applicazioni utili alla guida, ad esempio la navigazione, oppure le applicazioni di infotainment, come la webradio. Le Connect Apps possono essere accessibili mediante il touchscreen, grazie a una chiave 3G disponibile in opzione. In questo caso, il menu di 18 servizi connessi permette al conducente di disporre di informazioni pratiche in tempo reale che facilitano la guida sia nel corso di viaggi e weekend che nel uso quotidiano di tipo urbano: ad esempio nella ricerca di: parcheggi disponibili nelle vicinanze, prezzo del carburante nelle stazioni di servizio vicine, informazioni sul traffico, meteo, informazioni turistiche della guida Michelin (guida rossa e guida verde), elenco del telefono, ma anche TripAdvisor o l’applicazione Coyote (disponibili in base ai paesi). Carrozzeria e allestimenti convincenti La gamma colori e i trattamenti delle vernici della nuova Peugeot 208 offre tonalità originali: lacca, metallizzate, madreperlate, con una tavolozza che comprende 13 tinte. Il colore metallizzato Orange Power (con pagliuzze dorate che riflettono la luce), in particolare rende l’auto vivace, dinamica e giovane. Esistono diverse possibilità di personalizzazione come ad esempio: Calandra con inserti colorati con effetto 3D, Profilo della calandra nero lucido, modanature dei fendinebbia nero lucido, retrovisori colore Nero Perla e fondo indicatori di direzione colorati. L’allestimento GT Line, già disponibile in Italia su 308 e 508 S, adotta alcune caratteristiche estetiche proprie della versione sportiva GTi. Disponibile nelle versioni 3 e 5 porte abbinate alle motorizzazioni benzina 1.2 PureTech Turbo 110 CV S&S e 1.6 Diesel BlueHDi 100 e 120 CV, l’allestimento GT Line è caratterizzato dal logo “GT Line” nella calandra con inserti rossi, modanature dei fendinebbia cromati, cerchi in lega da 17’’ diamantati, retrovisori Nero Perla e terminale di scarico cromato. L’abitacolo dal carattere decisamente giovane e sportivo è dotato di: sedili sportivi con interni in tessuto nero/rosso, impunture rosse a vista sui sedili, inserti delle portiere nero lucido, volante sportivo in pelle, cinture di sicurezza con bordino rosso, pedaliera sportiva in alluminio. Carattere puro sangue Peugeot Sport ha firmato la versione GTi (fra non molto disponibile anche per il mercato italiano) e che è certezza di prestazioni sportive dalle indubbie qualità: freni anteriori Brembo, differenziale a slittamento limitato Torsen, collegamenti al suolo e regolazioni delle sospensioni specifiche, pneumatici Michelin Pilot Super Sport messi a punto da Peugeot Sport. Inoltre, assetto ribassato,
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A UTO N OV I T à l a nuova peugeot 208 carreggiate allargate, cerchi da 18”, elementi esterni nero opaco, sedili sportivi, tappetini rossi, tinta esclusiva “coupe franche”. Viaggi sicuri Il dispositivo Active City Brake (sistema attivo di frenata anticollisione urbano) permette di evitare un incidente o di limitarne la gravità in caso di mancato intervento del conducente in condizioni di guida urbana, a meno di 30 km/h. Un sensore laser a corto raggio (Lidar) è posizionato nella parte alta del parabrezza e può rilevare gli ostacoli, come un veicolo nello stesso senso di marcia o fermo. Può azionare automaticamente una frenata a fondo per evitare una collisione o limitarne le conseguenze, riducendo la velocità dell’impatto. In taluni casi, questo sistema provoca automaticamente l’arresto della vettura, per evitare una collisione con il veicolo che precede. La Retrocamera utilizza il grande touchscreen a colori e facilita le manovre quotidiane di parcheggio. E’ un sistema di aiuto alla guida che visualizza il veicolo e la traiettoria con linee colorate, il che facilita le manovre, rendendole più sicure. Il sistema Park Assist, è un aiuto attivo durante le fasi di parcheggio, che permette di parcheggiare automaticamente in un parcheggio parallelo alla strada e di uscirne. La nuova Peugeot 208 dispone di serie di tutte le dotazioni di sicurezza che le assicurano le cinque stelle EuroNCap (ESP, ABS, AFU, REF ecc.). Motori esuberanti per scappare dalla città verso piacevoli mete Le nuove motorizzazioni disponibili comprendono una vasta gamma di motori benzina e Diesel di ultima generazione, tutti rispondenti alla normativa europea Euro 6, raggiungono ottimi livelli di riduzione di Co2 (fino a 79g/ km). La tecnologia BlueHDi si conferma come una delle soluzioni di disinquinamento Diesel più efficaci sul mercato. Le nuove motorizzazioni hanno infatti emissioni inferiori a 95 g di CO2/ km e sono tutte dotate di un sistema Stop and Start con motorino di avviamento potenziato. I motori BlueHDi (da 1560 cm3 ) sono disponibili nelle versioni da 75
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CV S&S, BlueHDi 100 CV S&S, associati a un cambio meccanico a 5 marce, che hanno rispettivamente emissioni di 90g e 87g di CO2/km. La versione da 75 CV vanta bassissimi consumi (79 g di CO2/ km a fronte di un consumo di carburante di soli 3,0 litri / 100 km). Il motore BlueHDi 120 CV S&S, abbinato a un cambio meccanico a sei marce, che emette 94 g di CO2/ km. Dopo il lancio delle versioni aspirate da 998 cm3 PureTech 68 CV e da 1199 cm3 PureTech 82 CV, la famiglia dei motori tre cilindri benzina si arricchisce della versione turbocompressa, il PureTech Turbo 110 CV S&S. Modulare e compatto, parco e prestazionale, si tratta di un motore dotato di iniezione diretta ad alta pressione (200 bar) e un turbo di nuova generazione ad alto rendimento (gira a 240 000 g/min), piacevole nella guida anche a bassi regimi. Associato a un cambio meccanico a cinque marce, ha emissioni contenute (103 g/ km). Può essere abbinato anche al nuovo cambio automatico EAT6, che dotato della tecnologia Quickshift, consente di effettuare passaggi dei rapporti più rapidi, garantendo un’eccellente fluidità e una riduzione drastica delle emissioni di CO2. La gamma benzina disponibile è ampia e va dai 68 CV ai 208 CV, con il fantastico motore THP 1.6 208 CV delle versioni sportive GTi e GTi. Con consumi di carburante ed emissioni di CO2 contenuti (Co2 102-125 g/km). La nuova Peugeot 208 a benzina è disponibili nelle seguenti versioni e verrà commercializzata a partire da metà giugno 2015. • 1.0 PureTech 68 CV, cambio manuale a 5 marce; 102 g/km - Disponibile a partire da Euro 12.300,00 • 1.2 PureTech 82 CV, cambio manuale a 5 marce; 104 g/km - Disponibile a partire da Euro 12.950,00 • 1.2 PureTech Turbo 110 CV S&S, cambio manuale a 5 marce; 103 g/km • Disponibile a partire da Euro 17.500,00 • 1.2 PureTech Turbo 110 CV S&S EAT6, cambio automatico a 6 rapporti; 104 g/km - Disponibile a partire da Euro 18.650,00 • 1.6 THP 208 CV S&S, cambio manuale a 6 marce; 125 g/km - Disponibile a partire da Euro 22.800,00
Peugeot 205 Gentry vs. Nuova Peugeot 208. Due epoche a confronto
Peugeot 205 Gentry
Nuova Peugeot 208 GTI – 1.6 THP
Anno di produzione
1991
2015
Cilindrata :
1905 cc.
1598 turbo
Motore :
4 cilindri in linea
4 cilindri in linea
Dimensioni:
mm.3710/1580/1350
mm.3960/1740/1460
Potenza:
105 CV
208 CV
Coppia:
142 Nm a 6000 giri/min.
275 Nm a 1700 giri/min.
Velocità massima:
190 km/h
230 km/h
0-100 km/h:
9,6 sec.
6,8 sec.
Consumo medio urbano:
10,4 (litri/100 km)
12,2 (litri/100 km)
Emissioni di CO2:
N.D.
139 g/km
Facilmente distinguibile grazie ai colori eleganti verde Sorrento, la 205 Gentry era dotata di cerchi in lega da 14 pollici, interni in pelle e radica. Il motore era quello della GTi 1900 cc., ma depotenziato a 105 CV. Anche il cambio a 5 marce era quello della GTi ma con i primi due rapporti più ravvicinati per renderla più scattante nel traffico cittadino. Abbiamo affiancato i dati tecnici ed alcune immagini delle due auto per fare un simpatico raffronto a 24 anni di distanza.
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A uto novit à
MAZDA CX3
RENAULT KADJAR
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OPEL KARL
Citroën BERLINGO MOUNTAIN VIBE
l nuovo Suv compatto di Mazda sfoggia il design fresco e scattante firmato da “Kodo”. Dotato della innovativa e pluripremiata Tecnologia SKYACTIV, garantisce elevate prestazioni e bassi consumi e basse emissioni di CO2. Acciai ultra resistenti fino a 1800 Mpa, per garantire leggerezza e sicurezza ai massimi livelli e motori diesel interamente in alluminio. Inoltre impiega il sistema i-Eloop, l’unico al mondo in grado di utilizzare un super condensatore per immagazzinare energia al posto della normale batteria dell’auto. Disponibile sia nella versione a quattro ruote motrici (AWd) che a sola trazione anteriore (FWd). La nuova Mazda CX-3 è equipaggiata con il sistema Mazda Connect, in grado di gestire numerose informazioni attraverso il display da 7” touch screen e di accedere tramite smartphone a numerosi contenuti on line. Motore da 1998 cc. da 4 cilindri in linea, potenza 150 CV, velocità 200 km/h, emissioni di Co2 150 g/km, trazione integrale. Prezzo a partire da 26.000,00 euro.
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porte, 5 posti e 5 marce è l’identikit della nuova Karl che unisce un abitacolo spazioso a dimensioni compatte. Una vettura accattivante dal prezzo abbordabile che può essere equipaggiata con numerose tecnologie di infotainment, dispositivi di sicurezza e dotazioni; di serie: il controllo di trazione, il sistema anti-arretramento in salita, l’ESP, l’ABS con ripartitore della forza frenante, cerchi da 14” in acciaio. Su richiesta si possono avere: i sensori di parcheggio posteriori, l’assistente al superamento di corsia, la modalità City, un dispositivo in grado di alleggerire il volante nelle “manovre cittadine” e il Cruise control, l’assistente per le partenze in salita, cerchi da 16”, tetto panoramico. Dotata di un motore a tre cilindri a benzina da 1.000 cc, cambio manuale a 5 rapporti, 75 CV ed emissioni di CO2 di soli 99 g/ km, sarà disponibile questa estate. Prezzo: inferiore a 10.000,00 euro.
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a nuova Renault Kadjar, si può considerare la sorella maggiore della Captur e si distingue per una proposta innovativa e accattivante nel settore dei crossover, caratterizzata da un abitacolo sportivo e allo stesso tempo raffinato, grazie alla qualità dei materiali e delle finiture. Realizzata su base Qashqai è disponibile nelle versioni 4x4 e 4x2. Si presta bene all’uso off road, pur garantendo una buon maneggevolezza nell’ambito urbano, grazie alle dimensioni compatte (4,45 x 1,84 metri). Dotata di equipaggiamenti moderni, connettività con R-Link 2 e moderni sistemi di assistenza alla guida. Sarà disponibile nelle versioni X-Mod e Bose, con quattro motorizzazioni: due diesel a scelta tra 1.5 dCi da 110 cavalli e 1.6 dCi da 131 cavalli e due a benzina: 1.2 DIG-T da 116 cavalli e DIG-T 1.6 da 163 CV. Disponibile in giugno a partire da circa 21.000,00 euro.
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ountain Vibe è la versione da montagna estrema del modello di successo della casa francese, ora giunta alla seconda generazione. Si tratta di una simpatica versione con tocchi femminili in rosa fluo, attrezzata con rinforzi dei passaruota e del sottoscocca, barre sul tetto rivestite in spugna, lunotto posteriore apribile, sedili rivestiti con tessuto tecnico, tetto Modutop e grafica della carrozzeria in stile topografico. L’insieme conferisce un look avventuriero e spensierato, moderno e tecnologico. I motori della nuova Berlingo sono tutti turbodiesel BlueHDi, da 1.600 cc., con potenze variabili tra i 75 CV e i 120 CV con cambio manuale o robotizzato, a seconda delle versioni. Consumi variabili tra i 4,1 e i 4,3 l/100 km ed emissioni di Co2 di 113 g/km. Disponibile in giugno a partire da 18.750,00 euro.
PEUGEOT RCZ R - BIMOTA
UNA MOTO - passione A QUATTRO RUOTE
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uando la passione motociclistica incontra quella automobilistica, nasce Peugeot RCZ R Bimota. Si tratta di un progetto che è stato capace di unire le capacità di Bimota, la Casa riminese che fa fatto dell›elaborazione sofisticata delle più prestigiose moto di serie europee e giapponesi il proprio marchio di fabbrica ad una vettura che bene rappresenta il concetto di sportività, applicato ad un›automobile di serie, che ha una potenza specifica prossima ai 200 CV/litro che contraddistinguono le moto più prestigiose e grintose. La RCZ R beneficia a livello di assetto, di sospensioni e di impianto frenante delle qualità e del know-how sviluppato dai tecnici Peugeot Sport per la RCZ R di serie. Bimota è intervenuta sulla preparazione del motore, effettuando una serie di interventi “in stile Bimota”, con una nuova mappatura della centralina, con l›adozione di una valvola pop-off, di uno scarico da competizione, di un nuovo catalizzatore sportivo, di raccordi siliconici per turbo e aspirazione e di un filtro aria racing conico diretto sulla turbina. Grazie a questa serie di interventi apportati, la potenza erogata dall›1.6 litri turbo della RCZ R è salita da 270 a 304 CV. Esternamente, la RCZ R Bimota si contraddistingue per la livrea “racing” aggressiva e con gli stessi abbinamenti cromatici che Bimota ha adottato sulle sue moto che hanno partecipato al mondiale SBK. Sostanziali anche interventi nell›abitacolo, il sedile posteriore è stato sacrificato per ricavare due vani che ospitano casco e tuta. I due “talismani portafortuna” che un pilota di moto vuole vicino a sé anche nei
trasferimenti in auto. Sedili dal disegno sportivo e una plancia in Alcantara con impunture rosse caratterizzano gli interni. Anche la strumentazione è stata rivista con l’inserimento di un manometro del turbo che sostituisce, nella consolle centrale, l’orologio analogico e una particolare versione del TomTom Bridge, con ampio schermo da 7 pollici, posta davanti al sedile del passeggero. Oltre alle normali funzioni tipiche di un tablet, tra cui quella della navigazione assistita, questo TomTom Bridge ha una caratteristica unica, che lo rende uno strumento perfetto nel mondo dei Social Media. Il passeggero diventa protagonista e tutt’uno con la vettura. Grazie alle due camere GoPro 4 posizionate (come per le moto da corsa), davanti e sulla coda, in qualsiasi momento è possibile riprodurre, registrare le immagini e condividerle istantaneamente con i propri amici e attraverso la propria rete Social. RCZ R Bimota corre veloce anche sul WEB. Questa particolare versione del TomTom Bridge si può arricchire scaricando numerose App per monitorare diverse funzioni del motore e della meccanica. La tradizione produttiva di Bimota rivolta all’agonismo risale a diversi decenni fa. Nel 1980 Jon Ekerold si afferma nel Campionato del Mondo Classe 350; sette anni più tardi Virginio Ferrari vince il Campionato del Mondo TT F1; nel 1988 Bimota è seconda nella classifica costruttori del Mondiale Sbk. Nel 2010 torna alle competizioni nella categoria la Moto2. Fin dall›inizio si è contraddistinta realizzando prodotti in poche centinaia di esemplari, nei quali ha abbinato i motori di serie dei principali produttori mondiali a telai all›avanguardia.
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La Ypsilon con la head manager Antonella Bruno
La nuova Ypsilon
“30th Anniversary” è la vettura preferita dalle donne italiane
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a nuova Lancia Ypsilon “30th Anniversary”, la serie speciale della vettura preferita dalle donne italiane, con cui celebra una delle storie più longeve del panorama automobilistico Dopo quattro generazioni e 2,7 milioni di vetture vendute in Europa, la Ypsilon è una Fashion City-Car che continua ad affascinare con il suo stile sofisticato e la sua classe anticonvenzionale. La Ypsilon “30th Anniversary”, è una serie speciale dedicata in modo particolare alle donne, infatti Ypsilon è la vettura preferita dalle donne italiane. Dal lancio avvenuto nel 1985 con la Y10 a oggi si sono succedute quattro generazioni e 2,7 milioni di unità vendute in tutta Europa. Il segreto di tanta longevità risiede nel suo legame molto forte con l’universo femminile. Del resto, più che per l’uomo, per la donna l’auto rappresenta l’espressione della propria personalità, quasi come fosse un abito che viene scelto perché bello, di tendenza e che fa sentire a proprio agio in qualsiasi situazione, per questo la cura nei dettagli e nei rivestimenti anno dopo anno si arricchisce sempre più, prestando attenzione alle tendenze del momento, proprio come noi donne prestiamo attenzione al mutare delle mode. Nel nuovo spot visibile in tv: la Ypsilon, con una bella e giovane donna al volante, entra in paese. Ma le strade sono deserte, i negozi vuoti e nei locali non c’è alcuno. Apparentemente sembra un paese abbandonato, ma ben presto si scoprirà che gli abitanti hanno
Urban weekend Smart fortwo 70 automatic
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l Salone di Ginevra debutta il primo modello della nuova generazione smart equipaggiato con il nuovissimo cambio a doppia frizione twinamic. Sarà così possibile cambiare marcia scegliendo tra la modalità completamente automatica o manuale. In quest’ultimo caso, le marce vengono innestate tramite la leva selettrice con instradamento dedicato o tramite i comandi al volante compresi nel pacchetto sportivo, di serie con le versioni sport edition #1 e proxy. Smart fortwo 70 automatic è già disponibile a partire da 13.780 euro con servosterzo, cerchi in lega, climatizzatore automatico ed autoradio con bluetooth ed audio streaming già di serie su tutti i livelli di allestimento.
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preparato una magnifica festa a sorpresa per augurare uno spettacolare “Happy birthday to Ypsilon. Happy birthday to you”. All’esterno, la Ypsilon “30th Anniversary” si caratterizza per il badge celebrativo sui montanti, appositamente creato dai designer del Centro Stile, e dalla nuova e raffinata livrea Blu Oltremare che con la sua particolare sfumatura rinvia alla tradizione Lancia, cerchi in lega da 15’’ neri, con effetto diamantato. All’interno spicca l’elegante rivestimento in tessuto e castiglio di colore nero o beige che sottolinea l’esclusività di una vettura che saprà certamente conquistare gli estimatori della qualità e dell’innovazione firmate Lancia. La nuova serie speciale “30th Anniversary” offre un equipaggiamento di serie completo come dimostrano cerchi in lega da 15’’, sistema ESC, climatizzatore manuale, autoradio CD e MP3 con tecnologia Blue&Me, comandi al volante e terminale di scarico cromato. La gamma motorizzazioni prevede 1.2 Fire EVO II da 69 CV, 1.2 Fire EVO II GPL da 69 CV, 0.9 TwinAir da 85 CV in abbinamento al cambio manuale o robotizzato, turbodiesel 1.3 Multijet II da 95 CV e 0.9 Turbo TwinAir Metano da 80 CV. Prezzi a partire da 14.800 euro. Con la nuova “30th Anniversary”, la gamma Ypsilon si arricchisce dunque di una nuova protagonista che, insieme agli allestimenti Elefantino, Gold ed ELLE, compone la collezione 2015 dell’unica “fashion city car” della categoria che continua ad affascinare con il suo stile sofisticato e la sua classe anticonvenzionale tutte le donne del mondo.
voyager girl - auto & donna
FIAT 500 vintage ‘57
UN RITORNO DI CLASSE
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ppassionati e appassionate del vintage sentite qui! Se siete amanti della Fiat 500 e del vintage tanto quanto lo siamo noi allora non lasciatevi scappare questa notizia. Dopo l’anteprima mondiale al salone di Ginevra, il marchio ha scelto il Centro Storico Fiat di Torino per svelare la nuova 500 Vintage ‘57 alla stampa internazionale. Al Centro Storico Fiat sono stati riprodotti alcuni ambienti che sono legati in modo indissolubile all’iconica 500 come dimostrano sia la linea di montaggio di Mirafiori, così com’era negli anni Cinquanta, sia l’ufficio del famoso Dante Giacosa che ideò la Nuova 500 del 1957. Disponibile esclusivamente nella versione berlina, la nuova serie speciale Vintage ‘57 si caratterizza per un look rétro che richiama alcune peculiarità della vettura storica quali livrea azzurro pastello, ora abbinata al bianco di tetto, spoiler, antenna e specchietti; selleria in pelle Poltrona Frau color tabacco o, in alternativa, in cuoio. Il tutto reso ancora più suggestivo dall’impiego dei loghi Fiat storici posti all’esterno e sul volante, oltre all’adozione della fascia bianca della plancia e dei cerchi in lega da 16” bianchi e cromati che rinviano ai pneumatici di una volta.Commercializzata in tutta Europa e disponibile in 12 colori di carrozzeria, la nuova 500 Vintage ‘57 presenta alcune differenze nelle motorizzazioni e dotazioni, di serie e a richiesta, in modo da soddisfare le esigenze dei singoli Paesi. Nell’area EMEA il cliente può scegliere tra i propulsori benzina 1.2 da 69 CV, 0.9 Twin Air da 65 CV, 0.9 Twin Air da 85 CV e 0.9 Twin Air 105 CV, oltre al diesel 1.3 Multijet da 95 CV. Caratterizzata da un equipaggiamento di serie completo, la nuova serie speciale arricchisce la gamma 2015 di Fiat 500 che oggi si declina in due configurazioni (berlina e cabriolet), quattro allestimenti (Pop, Lounge, S e Vintage ‘57), due trasmissioni (manuale o Dualogic) e sei motorizzazioni (ai propulsori della Vintage ‘57 si aggiunge il 1.2 69 CV EasyPower alimentato a benzina/GPL). 500 è stata e continua a essere un piccolo laboratorio di grande successo, sotto ogni punto di vista: è stata la prima vettura equipaggiata con i propulsori bicilindrici Twin Air, ma anche la prima vettura del marchio a utilizzare il proprio nome come logo, un brand nel brand, oltre
che la prima della sua categoria a presentarsi fin dal suo esordio ricchissima di contenuti e con ampie possibilità di personalizzazione. Oggi la Fiat 500 è commercializzata in più di 100 Paesi nel mondo e ha segnato anche il ritorno del marchio Fiat negli Stati Uniti. Un modello globale, quindi, che ha già superato la quota di 1,5 milioni di immatricolazioni. Tra i segreti del suo successo vi è certamente la capacità di evolvere con nuove interpretazioni dalla 500 Abarth (2008) all’ultima nata del 2014, l’esclusiva 500 “Ron Arad Edition” - ma anche di esplorare nuovi territori dando vita a una famiglia di vetture simpatiche e accessibili che assicurano la massima libertà di scelta e di utilizzo: sono nate così la 500L (2012), la 500L Trekking e la 500L Living (2013) e la nuova 500X (2014). Oggi il testimone viene raccolto dalla serie speciale 500 Vintage ‘57 che, da una parte, rende il giusto tributo all’icona del 1957 e, dall’altra, conferma l’indiscussa leadership di Fiat in questo segmento.
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LONDRA di Angelica Palesi
FASHION CITY
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’ una città che non stancherà mai di appassionare e incuriosire. Potete vederla per la prima volta o averla vista altre 100, rimarrete sempre e comunque a bocca aperta e, cosa ancora più certa, qui non vi stancherete mai. E’ una città costantemente in fermento, con un incredibile numero di attività e luoghi da visitare. Siamo di fronte ad una metropoli senza eguali, con un stile di vita frenetico. Qui non starete di certo con le mani in mano, sia che siate turisti occasionali o residenti di lunga data, a Londra la noia non sanno dove stia di casa. Nonostante disti dall’Italia solo 2 ore, è la città più multiculturale d’Europa.
Cabina telefonica londinese
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Lola’s cupcakes
Basterà spostarsi di un solo isolato per venire catapultati in un’altra cultura. Qui ci sono circa 300 lingue parlate tra i suoi confini urbani, ed è talmente vasta che nemmeno un londinese doc può dire di conoscerla appieno. Noi questo weekend siamo andate a visitarla per voi. Il nostro tour parte da Belvedere road, zona centralissima, a pochi passi dalla metropolitana di Waterloo e Westminster. Abbiamo soggiornato al Premier Inn, una catena di alberghi molto conosciuta qui nel Regno Unito. Si trova esattamente dietro la famosa attrazione turistica del London Eye e ad un passo dal Big Ben e dall’Abbazia di Westminster. Di notte potrete ammirare il London Eye, elemento distintivo della skyline londinese, direttamente dalla vostra camera da letto. Un’esperienza mozzafiato. La mattina verrete accolti da un’abbondante English breakfast, ma se siete più tradizionalisti, potrete richiedere la colazione all’occidentale.
COSA VEDERE
Come arrivarci
Il Big Ben e l’House of Parliament sono sicuramente i simboli più conosciuti di Londra. La gigantesca struttura dell’House of Parliament, con le sue 1200 stanze e i 3 km di corridoi, nasconde un grande quanto labirintico sotterraneo. Il Big Ben, invece, è l’orologio per eccellenza, il più preciso del mondo: in realtà “Big Ben” non è il nome dell’orologio ma della campana sopra la torre. Per un motivo che ci sfugge, solo gli inglesi possono visitare la Torre. Voi dovete accontentarvi di vedere il Big Ben da lontano, e noi vi consigliamo di farlo la sera, quando lo vedrete splendidamente illuminato. Basterà guardare dall’altro lato del ponte per vedere la magnifica ruota panoramica: il London Eye completamente illuminata, un paesaggio talmente perfetto da sembrare surreale.
Linee metro District, Circle e Jubilee, fermata di Westminster. Il nostro tour dopo aver passeggiato sotto il London Eye, prosegue verso Trafalgar Square, sede della National Gallery di Londra, qui se siete appassionati d’arte potrete trovare dipinti di nomi illustri come Van Gogh, Da Vinci e Botticelli. L’ingresso è gratuito. Facciamo una sosta da Starbucks. Non potete venire a Londra e non sostare almeno una volta nella celebre catena del caffè. Assaggiate il Frapuccino, non ve ne pentirete. Proseguiamo la nostra passeggiata, non riusciamo a staccare gli occhi da tutto quello che ci circonda, siamo stregate dall’aria di Londra. Vie interminabili ricche di monumenti, ristoranti, fast food e negozi. Da vere fashion victim incallite, iniziamo il nostro shopping tour. Londra è il quartier generale dei marchi più famosi e trendy del mondo. Grandi affari,
Ingresso stazione metrapolitana
Negozi Harrods
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weekend donna
Giardini di Buckingham vestiti eccentrici e super colorati, abiti eleganti e raffinati: è la capitale delle contraddizioni e della varietà dello shopping. Andate ad Oxford Street se cercate le grandi catene di negozi e un’infinità di bar, ristoranti e caffè dove prendervi una pausa. I negozi più gettonati qui sono Topshop, PRIMARK, River Islands, H&M, Zara, una tappa in uno di questi negozi è d’obbligo. Decidiamo di cambiare destinazione: scendiamo alla metro (qui la metro è qualcosa di spettacolare, dimenticatevi le metro italiana, la Tube, chiamata così nel gergo londinese o l’underground come tutti la conoscono, è la signora delle metro!) Prossima destinazione Camden Town. Nei pressi del Régent’s Canal si trova Camden Town, il popolare quartiere conosciuto soprattutto per il mercato che si tiene a Camden Lock. Qui il sabato e la domenica il quartiere si riempie fino a scoppiare, noi ci siamo buttate in questo formicaio passeggiando lungo il Camden Lock, osservando le barche, le numerose bancarelle e negozi che riempiono il quartiere.
PER L’APERITIVO Volete concedervi un buon aperitivo? Siete pronti per un locale sofisticato e mondano o preferite l’atmosfera familiare di un pub caratteristico? Qualsiasi cosa deciderete, Londra aprirà le porte della sua variegata notte e vi accoglierà! Per essere sempre aggiornati e non rimanere paralizzati dall’enorme varietà di scelta, andate in edicola e acquistate Time Out che vi dirà tutti gli eventi notturni della città. Noi vi consigliamo Gordon’s, Embankment /Jancis: non adatto agli snob o agli intenditori, ma luogo ideale per incontrare persone in un’atmosfera antica all’interno di una cantina sulle sponde del Tamigi. Un paradiso per gli amanti del vino, tanto che il posto è quasi sempre pieno. Non appena scendete le scale traballanti, dirigetevi direttamente al bar e iniziate a mettervi in coda. 47 Villiers Street, Charing Cross, Londra WC2N 6NE
Negozi Camden town
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SECONDO GIORNO Il giorno successivo facciamo tappa a Buckingham Palace dove per pura casualità siamo riuscite a vedere dal vivo il cambio della guardia, evento raro a cui assistere. La Regina infatti cambia le proprie guardie soltanto in autunno e primavera, e come ben potrete immaginare non è un semplice cambio di guardia, tutto è fatto in pompa magna, quando si parla dei Reali nulla è semplice. Proseguiamo la nostra giornata ad Hyde Park per goderci un po’ di relax. Da lì ci spostiamo ai fantastici mercatini di Liverpool street. Mano ai portafogli, ragazze, qui vi potrete sbizzarrire, c’è tutto e per tutti. Se lo shopping vi sfianca non temete, non dovrete fare molta strada per mangiare qualcosa, all’interno dei mercatini ci saranno ad attendervi bancarelle con ogni tipo di street food. Dal classico fish and chips al libanese, indiano, giapponese, insomma avrete decisamente l’imbarazzo della scelta. Se avete spazio per il dolce andate da Lola’s cupcakes, un simpatico furgoncino che a soli 2 pound vi venderà i migliori cupcakes che abbiate mai assaggiato. Proseguiamo verso un altro luogo simbolo di Londra: Harrods. Definirlo centro commerciale sarebbe sminuirlo, qui c’è l’eccellenza dell’eccellenza, a partire dalle grandi firme per finire con il meglio della gastronomia di tutto il mondo. Qui ogni vostro desiderio può essere accontentato. Potremmo raccontarvi molto e molto ancora, ma Londra va vista e vissuta con i propri occhi, nessun racconto sarà mai all’altezza. Non vivetela da turisti, non cercate i posti più inn o i ristoranti più conosciuti, perdetevi tra le sue vie, assaporate le sue mille sfaccettature, solo così potrete vivere lo vero spirito londinese e la vera essenza di questa città.
Dove domire: Premier Inn County Hall, Belvedere Road, London SE1 7PB T: 0871 527 8648 F: 0871 527 8649
Buckingham Palace
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dolomiti in bici
wine tourism bio
giardini di sissi
friburgo
Una barca a vela solare A metà strada tra una barca a vela e un impianto fotovoltaico, è la nuova frontiera nell’ambito della progettazione nautica Helios (Sole in greco), è l’imbarcazione ideata dai due designer Marco Ferrari e Alberto Franchi per il Young Designer of the Year 2015 contest. Si tratta di una imbarcazione dotata di oltre 2.000 metri quadri di celle fotovoltaiche installate sulle vele e capaci di produrre tutta l’energia necessaria. Lungo 55 metri comprende spazi capaci di accogliere fino a
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10 ospiti più 8 membri di equipaggio, ha vele composte da celle solari flessibili realizzate in silicio, per una superficie complessiva di 2.052 metri quadrati. 2.500 pannelli che riescono a generare circa 355 kWh di energia, accumulabile nelle batterie poste nella sala macchine. Il progetto prevede anche l’installazione di eventuali motori diesel, da affiancare ai motori elettrici, in caso di carenza di energia. L’imbarcazione è dotata di finiture di lusso e di un grande salone che può essere convertito in sala cinematografica e di garage che possono ospitare moto d’acqua, canoe e persino una limousine.
g r een news di Vittorio Piaggi
Un mega impianto solare nello Spazio per combattere lo smog La Cina tenta di abbattere l’inquinamento con una soluzione avveniristica Già alla fine degli anni ’60 si ipotizzava la realizzazione di stazioni spaziali in orbita per diversi scopi. Nel 1968 veniva stato realizzato da Stanley Kubrick il film-capolavoro “2001, Odissea nello spazio” che prevedeva una soluzione simile. La riduzione di Co2 è da anni una sfida planetaria e la Cina è certamente una delle nazioni che più sentono l’urgenza di affrontare il problema, anche a causa delle numerose centrali a carbone tutt’ora in funzionamento. Questo progetto fantascientifico, in fase di elaborazione da parte di scienziati cinesi della Chinese Academy of science (CAS), prevede la realizzazione di un super impianto fotovoltaico in orbita, a 36.000 km di altitudine sopra la Terra. Le sue dimensioni saranno all’incirca come 12 volte piazza Tienanmen a Pechino e quasi il doppio del Central Park di New York e sarà realizzato con pannelli ultraleggeri. L’energia solare captata verrebbe poi convertita in microonde o laser e quindi trasmessa ad un collettore sulla Terra. Si tratta di un meccanismo simile a quello descritto nel 1941 dallo scrittore di fantascienza Isaac Asimov nel libro «Reason». Wang Xiji, 93 anni, membro del CAS e della Accademia Internazionale di Astronautica, spiega che una stazione spaziale solare redditizia dovrebbe avere una superficie di pannelli di 5 o 6 km quadrati; sfruttando inoltre l’assenza del ciclo terrestre di “giorno-notte”, si avrebbe un impianto con una efficienza nell’arco delle 24 ore, vicina al 99%. Questi collettori solari spaziali, a parità di superficie, potrebbero generare un’energia dieci volte superiore rispetto a quelli installati sulla terra e ciò darebbe un grosso contributo alla soluzione della crisi energetica e a quello dell’inquinamento.
La bici elettrica a idrogeno Interessanti novità nell’ambito dei personal transporter a zero emissioni L’EnergyMed all’interno della Mostra D’Oltremare di Napoli, presenta due anteprime assolute: la bici-sidecar per portare a passeggio i bambini e la bicicletta a pedalata assistita alimentata ad idrogeno. La prima è una bicicletta con pedalata assistita pieghevole e trasportabile in una sacca munita di ruote, che con un peso di 22 chili, può essere trasportata facilmente su treni e metro. Viene prodotta da un’azienda napoletana, che sta mettendo a punto innovative biciclette per venire incontro alle più disparate esigenze.
La Cina ha intenzione di costruire una centrale solare sperimentale nello spazio entro il 2030 e una centrale commercialmente attiva entro il 2050. Tutto ciò dovrà avvenire prima dell’esaurimento dei combustibili fossili, o meglio prima che la loro estrazione venga abbandonata a causa degli elevati costi di estrazione derivanti dalle alte profondità a cui si dovrà ricorrere. Secondo il CAS, ad oggi una centrale commercialmente valida peserebbe più di 10.000 tonnellate, ma pochi razzi sopportano un carico superiore alle 100 t., l’obbiettivo è quindi quello di realizzare pannelli solari sottili e leggeri, con un peso inferiore a 200 grammi/mq. Come afferma Wang Xiji: «…quando l›energia solare dallo spazio diventerà la nostra energia primaria, la gente non dovrà più preoccuparsi dello smog e dell›effetto serra».
La seconda novità è una bici elettrica a pedalata assistita, alimentata ad idrogeno, che consente anche ai meno allenati di superare le salite cittadine. Si tratta di un progetto sviluppato grazie al progetto (FC LAB) dell’Università degli studi di Napoli Parthenope, insieme ad Atena e che consente di percorrere almeno 150 Km, con 6 ore di autonomia alla massima potenza. La produzione di idrogeno viene ottenuta tramite un elettrolizzatore, abbinato ad un impianto fotovoltaico. «Hovertrax», versione maneggevole della già diffusa «biga elettrica», aiuta a coprire lunghe distanze in spazi interni (padiglioni, centri commerciali), con le mani libere dal manubrio; è un personal transporter facilmente ricaricabile con
una normale presa elettrica in soli 30 minuti e garantisce una autonomia di 15 chilometri. «Solowheel» infine, è dotato di una sola ruota, (ricorda certe previsioni fantascientifiche immaginate sui fumetti di Topolino) e con pochi minuti di pratica garantisce un facile utilizzo. Niente manubrio, ma due piccole pedane per poggiare i piedi, poste ai lati della ruota. Con una velocità massima di 18 km/h in aree pedonali, permette di curvare grazie alle oscillazioni del corpo.
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UNA MARCIA VERDE INARRESTABILE
Il settore delle auto ad energia alternativa anche nel 2015 continua ad essere in crescita e non pare per niente indebolito dal calo del prezzo della benzina. Nei primi mesi del 2015, infatti, la vendita di auto ad alimentazione alternativa si è attestata attorno al 16% di quelle complessivamente vendute. I grandi marchi puntano sempre di più nella direzione di un’auto green, a bassea emissioni e bassi consumi. Anche le direttive europee stanno dando un importante contributo in tal senso, imponendo una drastica e progressiva diminuzione dei valori di Co2 emessa. Si tratta di un settore suddiviso in tre parti, che in ordine di vendite è così composto: Gas (GPL e metano), poi ibride ed elettriche. Le classifiche di vendita in Italia, aggiornate ai primi mesi del 2015, vedono nel settore delle vetture green, in prima posizione le auto a gas, seguite dalle ibride e dalle elettriche. Nell’ampio panorama delle auto green, ve ne proponiamo alcune tra le più interessanti, analizzandone le caratteristiche.
Tesla S 70D
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a nuova S70D (D sta per Dual-Drive) è dotata di trazione integrale, grazie a due motori distinti, pronti a portare questa nuova Model S da 0 a 100 km/h in 5,4 secondi. Con una batteria da 70kWh, ha una autonomia di circa 400 km, ad una media di 100 km/h e una autonomia totale nominale di 442 km. 334 cavalli a disposizione e una velocità
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massima di 225 km/h. La 70D si rivela già particolarmente ricca nella sua dotazione standard, che include l’abilitazione alla ricarica Supercharger, l’hardware per le funzionalità di autopilot e altre features, come navigatore, sensori per il parcheggio, accesso senza chiave, specchietti riscaldati, luci a LED, homelink da GPS, connettività per cellulare. Disponibile in tre nuove colorazioni: Blu Oceano, Nero Ossidiana e Argento caldo. Prezzo a partire da 78.140 €.
A u t o ele t t r ic h e di Vittorio Piaggi
Nuova Nissan Leaf 2015
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issan LEAF è un veicolo elettrico a 5 posti, con un›autonomia pari a 175 km raggiunge una velocità di 145 km/h senza produrre emissioni né rumori. Le batterie agli ioni di litio hanno un tasso di riciclabilità superiore al 95%, inoltre sono molto compatte, potenti, sicure e durature con una autonomia di 199 km con una singola ricarica. Posizionate sotto l›auto, garantiscono più spazio nel bagagliaio e nell›abitacolo. La modalità di guida «B» consente di recuperare al
meglio l›energia di frenata in fase di decelerazione, ed è particolarmente utile quando si effettuano le discese. L›Around View Monitor consente di parcheggiare in modo preciso: una serie di telecamere consente di avere una visuale dall›alto a 360° del veicolo. Nissan sta ampliando le infrastrutture di ricarica creando 400 nuove stazioni di ricarica rapida in tutta Europa, attraverso le quali sarà possibile ricaricare la batteria da 0% a 80% in soli 30 minuti. Se collegata all›unità di ricarica domestica la ricarica completa richiederà 7 ore. Disponibile a partire da 19.990,00 €.
Renault Zoe 2015
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enault ha presentato a Ginevra 2015 la nuova versione della nota Zoe, rispetto alla quale promette diverse innovazioni tese a soddisfare appieno le esigenze del pubblico: nuove batterie dotate di un sistema di raffreddamento ad aria, il Power Electronic Controller che integra la centrale di interconnessione, raffreddato tramite un circuito ad acqua, un nuovo motore (R 240) che garantisce una gestione ottimizzata delle batterie, aumentando l’autonomia totale omologata da 210 a 240 km. L’unità integra il nuovo sistema di ricarica delle batterie “Caméleon”, di cui è stato ridotto l’ingombro del 25% rispetto alla prima versione. Il risultato è una riduzione media dei tempi di ricarica del 10%. Il motore elettrico, che ha una potenza di 65 kW e 220 Nm di coppia, ha subito anch’esso una riduzione di ingombro (del 10%), grazie all›integrazione di molti componenti. La Zoe 2015 raggiunge i 125 km/h. Disponibile a partire da 19.100,00 €.
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A u t o ib r ide
BMW X5 xDrive40e
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a X5 xDrive40e è la prima automobile ibrida plug-in di serie del marchio BMW. Dotata di una trazione integrale permanente ha una potenza di 313 CV, generata dal motore quattro cilindri in linea a benzina TwinPower Turbo (turbocompressore Twin-Scroll), cilindrata: 1 997 cm3 e dal motore elettrico sincrono integrato nel cambio Steptronic a 8 rapporti. Velocità massima: 210 km/h (limitata elettronicamente), velocità massima in elettrico: 120 km/h (limitata elettronicamente); autonomia elettrica: fino a 31 km, consumo combinato: 3,4 litri/100 km. Le emissioni di Co2 sono di circa 78 g/km. L’energia necessaria per azionare il motore elettrico integrato nel cambio Steptronic a otto rapporti, è fornita da una batteria agli ioni di litio che, attraverso un trasformatore di potenza, approvvigiona anche la batteria a bassa tensione della rete di bordo. Per caricarla, la si può collegare alla presa di corrente domestica, oppure alla BMW i Wallbox, o alle stazioni di ricarica pubbliche. Prezzo: N.D.
Peugeot 308 RHybrid
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viluppata da PEUGEOT Sport la nuovissima 308 RHybrid è stata da poco presentata al Salone di Shanghai. Si tratta di un prototipo ibrido a benzina avveniristico e dalle prestazioni impressionanti. 500 CV e quattro ruote motrici. Incollata al suolo con i pneumatici 235/35 R19 montati su carreggiate allargate di 80 mm, la 308 RHybrid ha un frontale imponente, avvolto dal cofano con grosse prese d’aria, raggiunge i 250 km/h, velocità limitata elettronicamente, compie gli 0-100 km/h in appena 4,0 secondi e copre i 1000 m partenza da fermo in soli 22,0 secondi. Nonostante ciò, le emissioni di CO2 sono di soli 70 g/km. Ha un temperamento focoso con un rapporto peso/potenza incredibile, di appena 3,1 kg/CV. La catena di trazione riunisce tre fonti di potenza che possono motorizzare il veicolo in modo indipendente l’una dall’altra: il 4 cilindri benzina 1.6L THP 270 S&S, un motore elettrico da 85 kW/115 CV di potenza, collegato al cambio a 6 rapporti e un motore elettrico con le stesse caratteristiche, sul retrotreno. Prezzo: N.D.
Mercedes-Benz C 350 Plug-in Hybrid
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i tratta di una tecnologia che abbina un motore 2000 cc. turbo a quattro cilindri a iniezione diretta da 211 CV (con 350 Nm di coppia), sommato ad un generatore motore elettrico da 82 CV (con 340 Nm di coppia). Disponibile sia nelle versione berlina che station wagon, consente di percorrere fino a 31 km in modalità esclusivamente elettrica con un consumo di benzina di 2,1 l/100 km. Livelli di emissioni di Co2 pari a 48 g/km. Grazie a un sistema di ricarica on-board la batteria (agli ioni di litio con capacità di 6,2 kWh), può essere caricata in circa 1 ora e 45 minuti ad una wallbox o ad una colonnina di ricarica pubblica. In alternativa, è possibile utilizzare una normale presa di corrente domestica. In questo caso, a seconda del tipo di collegamento, l’operazione di ricarica può richiedere circa due ore. Raggiunge una Velocità massima di 250 km/h e 130 con il solo motore elettrico. La batteria è raffreddata ad acqua, ed è collocata in un alloggiamento in lamiera d’acciaio nella coda della vettura, per garantire la massima sicurezza in caso di impatto. Prezzo: N.D. 102
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A u t o a gas ( G P L / M e t ano )
Volkswagen Club up! (a metano)
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a nuova club up! è nata per rispondere alla richiesta di dettagli sempre più curati ed una maggiore personalizzazione, anche su vetture compatte. Caratterizzano esternamente la club up!: cerchi in lega da 15”, fendinebbia, retrovisori color argento. L’interno è arricchito da rivestimenti in pelle per volante, pomello del cambio e leva del freno a mano, cielo del tetto nero e dash pad in tinta con la carrozzeria. È disponibile anche lo Sport Pack per i Clienti più giovani e dinamici: con cerchi in lega da 17” (ma non per la versione a metano), assetto abbassato e vetri posteriori oscurati. La gamma motori è la stessa prevista per la move up!, con motori da: 1 litro da 60 CV, 1 litro da 75 CV e 1 litro da 68 CV a metano. La Club up! Raggiunge una velocità di 164 km/h con emissioni di Co2 di 79 g/km. Il prezzo di partenza per la Club up! Metano è 13.550,00 €.
Lancia Ypsilon - Turbo TwinAir Metano
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a Ypsilon Turbo TwinAir Metano è dotata di un motore 0.9 Twinair da 80 CV a 5.550 giri, a metano Ecochic. Anche per la versione a Metano è disponibile la serie speciale «30th Anniversary», che offre un equipaggiamento di serie completo come i cerchi in lega da 15››, il sistema ESC, il climatizzatore manuale, autoradio CD e MP3 con tecnologia Blue&Me, comandi al volante e terminale di scarico cromato. Velocità di 169 km/h, emissioni di Co2 86 g/km, cambio manuale a 5 marce, motore a 2 cilindri da 875 cc., consumo metano di 32,3 km/kg. Disponibile a 18.250 euro. Invece la Ypsilon normale a metano: a partire da 12.000 euro.
Kia Rio GPL
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a nuova Rio 1.2 ECO-GPL è rappresenta la nuova generazione dell’auto coreana. La Rio 1.2 ECO-GPL è disponibile sia nella versione City che Active. Entrambe hanno consumi di carburante di 5,1 l/100km nel ciclo combinato GPL/benzina, ed emissioni di Co2 di 116/119g/ Km. Dotata di un motore da 1248 cc. a 4 cilindri in linea, raggiunge i 172 km/h, con una potenza massima di 85 CV e una coppia di 120 Nm. Disponibili di serie: climatizzatore, volante in pelle, Bluetooth con vivavoce, comandi al volante, bracciolo centrale anteriore con vano portaoggetti, fendinebbia, retrovisori esterni e maniglie in tinta. Optional: vernice metallizzata o perlata. Disponibile a partire da 11.400,00 €.
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LE DOLOMITI
di Silvana Lattanzio
L’estate si sta avvicinando, lo stress dell’inverno si fa sentire: per rigenerarsi cosa c’è di meglio di un weekend a cavallo sulle due ruote, pedalando in perfetto relax su comodi sentieri che portano a conoscere le bellezze di San Martino di Castrozza e dintorni? Le Muse Fedaie nel Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino - Tour 264 COME SI ARRIVA A22 (Modena-Verona-Brennero) uscita Egna-Ora (BZ), Strada Statale seguire indicazioni per San Martino di Castrozza e, da qui, quelle per il Parco di Paneveggio. Questa fa parte delle escursioni facili, adatta anche a famiglie con bambini, che ci permette di entrare nel cuore di questo parco naturale e di conoscere la Val Canali, una delle più belle e suggestive valli del panorama dolomitico. Il percorso si snoda per una metà lungo il pianeggiante sentiero naturalistico-tematico chiamato Muse Fedaie: sette sono le tappe dedicate ai legni delle Muse, spiriti guida della mitologia greca che fanno riflettere sulla bellezza della natura, con pannelli descrittivi delle attività artigianali, foto d’epoca e possibilità di sperimentare l’idroterapia secondo il metodo Kneipp (alternanza di acqua calda e acqua fredda). Lungo il percorso si inconPALE DI SAN MARTINO
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tra anche il laghetto artificiale Welsperg, fatto costruire nell’800 dai conti Welsperg per abbellire la loro villa che, dal 1996, è sede dell’Ente Parco e del Centro Visitatori. Si tratta di un complesso di tre edifici, la villa vera e propria, la chiesetta sconsacrata sede di mostre temporanee, e il fienile, attuale sala congressi. Se ne consiglia una visita.
San Martino-Calaita: il fascino di cime e laghi alpini - Tour 267 COME ARRIVARE A22 (Modena-Verona-Brennero) uscita Egna-Ora (BZ), seguire la Strada Statale SS48 (direzione Val di Fiemme-Val di Fassa) fino a Predazzo, poi la SS50 per Passo Rolle, San Martino di Castrozza. Da qui, seguire le indicazioni per Laghetto Plank. Questo percorso bike, siamo ai confini con il Parco Naturale Paneveggio-Pale di San Martino, fa godere di bellissimi panorami ed è
SAN MARTINO CALAITA
IN BICI di facile percorrenza se ci si limita a percorrere il tratto che va da San Martino di Castrozza al Lago Calaita (1.621 m), rientrando per lo stesso percorso, o anche se si discende al Vanoi, nella suggestiva e verdissima Valle del Lozen e i suoi caratteristici masi, dove si può fare uno spuntino. Diventa invece un tour impegnativo, con ritorno a San Martino, compiendo il giro completo ai piedi del Monte Bedolè, con tratti più tecnici e difficili richiedendo così un livello superiore di allenamento ed esperienza. La partenza e l’arrivo è previsto al laghetto Plank, delizioso specchio d’acqua alpino ai piedi delle Pale di San Martino. Procedere in direzione del campeggio. Al bivio si gira a sinistra, in salita, e al successivo bivio si procede a sinistra, superando il bivio per Tognola, chiamata anche “la terrazza sulle Dolomiti”. Proseguire sulla destra per raggiungere il bivio per Malga Crel, poi in leggera discesa fino al bivio per Calaita. Mantenere la destra fino a incrociare, dopo circa 2,5 km, il sentiero che sale a Forcella Calaita, nella Valle del Lozen. Si prosegue quindi in direzione del lago e del rifugio omonimo.
Mountain bike ultimo modello OLMO MTB ALPES 27,5” ZEE 10V Telaio: carbon monoscocca alto modulo perno passante Forcella: rock shox pike rct3 perno passante Cambio: Shimano zee Comandi: Shimano zee Guarnitura: Shimano zee Freni: Shimano zee Curva manubrio: Fsa v-drive xc-283 Attacco manubrio: Fsa gravity lite Ruote: Mavic Crossmax Xl perno passante Coperture: Mavic Crossmax quest tubeless Sella: Selle Italia Flite Flow Reggisella: Ks e-ten remote Peso: 12,6 kg Taglie: 41 / 47 / 52 Colori: carbon/rosso – carbon/verde
Sentiero tematico Cordognè-San Giovanni: tra prati e boschi - Tour 269 COME ARRIVARE A22 (Modena-Verona-Brennero) uscita Egna-Ora (BZ), seguire la Strada Statale SS48 (direzione Val di Fiemme-Val di Fassa) fino a Predazzo, poi la SS50 per Passo Rolle, San Martino di Castrozza e Primiero, seguire indicazioni per il Rifugio Caltena. E’ un percorso semplice, di circa 10 km, quello che parte e arriva al Rifugio Caltena (1.260 m); vale la pena di farlo in quanto è in una posizione incantevole, con un’ampia vista panoramica sul gruppo montuoso delle Vette Feltrine. E’ un percorso tutto in quota e, tra sali e scendi, si faranno al massimo 500 m di dislivello. Quindi, buona condizione fisica sì, ma modesta difficoltà tecnica. L’itinerario permette di scoprire i pascoli di montagna, le baite e l’attività rurale che ancora oggi si svolge attivamente in queste zone. Si parte in salita, spingendo la bici nel primo tratto fino al crinale, ma i bel-
Parere dell’esperto Un modello decisamente polivalente che garantisce un’eccellente personalizzazione delle guida e una buona tenuta sui percorsi misti. Il telaio realizzato in carbonio dona leggerezza e comfort. Quando si cerca il massimo della performance, la forcella e i sistemi di ammortizzazione posizionati sul telaio permettono una fluidità unica nel suo genere. Agonista nata la ALPES 27,5” ZEE 10v viene assemblata con il top della componentistica per garantire la massima efficienza.
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p e r c o r s i b ike
VAL VANEGIA
lissimi panorami sia sul versante delle Vette Feltrine sia sulle Pale di San Martino attenuano la fatica. E’ possibile partire anche da Transacqua, località turistica con un’ottima posizione panoramica sulle montagne circostanti, percorrendo la strada che sale al Rifugio Caltena, però qui c’è da affrontare una salita di circa 4 km, con forti pendenze, consigliata quindi solo a persone ben allenate. Ma andiamo più nel dettaglio: lasciata l’auto nell’ampio parcheggio libero vicino al rifugio, si scende verso valle per circa 1,5 km, fino all’Agriturismo Le Vale, dove si svolta a sinistra, sempre su asfalto, in direzione Fedai. Al bivio, salire a sinistra, ancora su asfalto per circa 100 m, poi a destra seguendo la segnaletica del sentiero tematico Cordognè, che si percorre in salita, spingendo la bici nella prima parte. Arrivati nei pressi del crinale si tiene la destra pedalando su
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sentiero, solo a tratti tecnico, ed è qui che si ha un bellissimo panorama sia sul versante delle Vette Feltrine sia sulle Pale di San Martino. Dopo 2 km si raggiunge in discesa la località Falasorni, dove si riprende l’asfalto sulla destra e si continua la discesa per circa 1 km; sulla sinistra prendere un sentiero che in falsopiano ci fa raggiungere la località San Giovanni. Al bivio in località Poit, proseguire a sinistra; dopo 50 m circa, mantenere la destra e proseguire in direzione Caltena, fino al bivio per la Val Giasinozza, dove si prosegue a destra su sterrata fino in prossimità di un curvone. Qui si svolta a sinistra, in salita. Percorsi 100 m, nei pressi dell’acquedotto, si prende a sinistra su un sentiero che in breve ci riporta al punto di partenza. E’ proprio questo il periodo migliore per fare un’escursione in colori e con clima perfetti.
Centro storico con porta Martinstor
GREEN CIT Y di Emanuele d’Argenzio
FRIBURGO, la città verde
ESEMPIO DI TURISMO “SOSTENIBILE” Chi per reale interesse o per egoistico spirito di sopravvivenza fosse interessato all’ecologia e volesse “vivere” un esempio di sviluppo urbanistico sostenibile non può perdersi questa meravigliosa città del Sud della Germania
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Quartiere di Vauban, uno dei più verdi del mondo
roppo poco si sente parlare di questa località veramente speciale, della sua politica architettonica ed urbanistica quasi futuristica e del coinvolgimento della cittadinanza in cambiamenti territoriali coraggiosi ed efficaci. E’ incredibile quanta importanza sia riservata al verde pubblico, nonché allo sfruttamento massiccio di energie rinnovabili, in primis quella solare (un totale di energia prodotta pari a 10.000 kW), ma anche alla geotermica per il riscaldamento di molte abitazioni. I dati dimostrano che dal 1992 Friburgo ha diminuito le emissioni nocive del 14% e punta a ridurle del 40% entro il 2030. Altro punto di forza della città sono i mezzi pubblici, alimentati da fonti di energia verde, incredibilmente puntuali e precisi. Un servizio anche economico: con un biglietto giornaliero, permette di usufruire dei servizi di trasporto di tutta la regione. Per comprendere a fondo la filosofia della città, è obbligatorio visitare i tre quartieri bandiera del progresso e della sostenibilità a livello globale: Vauban, Rieselfield e Sonnenshiff. Il primo nato e forse il più esemplificativo è Vauban. Sviluppato grazie a consapevolezza ambientale e partecipazione dei cittadini, è oggi simbolo dell’alta qualità di vita in una delle città più verdi del mondo.
Grazie al divieto di circolazione delle auto in alcune zone, si possono osservare scenari quasi surreali come bambini che giocano sul selciato e numerosissimi eventi e mercatini rionali. Ma è soprattutto l’architettura quasi disordinata, colorata e silenziosa che porta a riflettere sulla direzione che è obbligatorio prendere per migliorare notevolmente non solo la nostra qualità di vita, ma anche quella della natura che ci circonda. Vauban è un’ ex caserma francese di 38 ettari, che oggi ospita 5.000 abitanti in 2.000 appartamenti. Ha preso vita nel 1996 a seguito dell’acquisto del terreno da parte del comune della città. I lavori sono terminati nel 2009 con la partecipazione di 40 cooperative di proprietari, le quali hanno agevolato la partecipazione al progetto anche delle famiglie con reddito più basso. Il risultato è quindi un quartiere dotato di massimi standard di riduzione dei consumi e un alto numero di “passive house” o “Energy Plus”, cioè case che producono più energia di quanto ne abbiano bisogno. Inoltre l’efficienza dell’utilizzo del calore permette una riduzione della produzione di CO2 del 60%. Ma non solo: il 65% dell’ energia necessaria per il quartiere è prodotta da energia solare. E’ un esempio di urbanistica unico al mondo, la stessa progettazione degli spazi e delle aree verdi è stata pensata e sviluppata in simbiosi con i futuri residenti.
E’ quindi palese come questo possa rappresentare una vera e propria “finestra sul futuro”, un’evoluzione necessaria perché vivere con qualità e consapevolezza dell’ambiente che ci circonda è naturale. Passando all’aspetto più caratteristico di Friburgo, è impossibile non citare il mercato, una ricorrenza quasi millenaria, che circonda dal lunedì al venerdì l’unica cattedrale al Mondo con ancora integra la struttura portante in legno all’interno del campanile alto 116m (visitabile scalando quasi 400 scalini). In queste vie si respira un’aria medievale di tardo ‘200, con i tipici profumi e prodotti tipici. Banchetti colmi di prodotti locali e il mescolarsi di turisti e abitanti del luogo creano un’atmosfera frizzante e coinvolgente. E’ qui che si incontrano quindi progresso e tradizione, uno sguardo consapevole e di riguardo verso il passato, ma anche un incredibile esempio di VERO sguardo al futuro.
Questo edificio si chiama “Wohnen und Arbeiten” (Abitare e Lavorare) realizzato nel 1999, da 16 costruttori proprietari. E’ la prima casa multi-familiare “passiva” (cioè senza impianto di riscaldamento e raffreddamento) della Germania. Il progettista è Andreas Delleske
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di Vittorio Giannella
“Il parco più green del mondo” Nella nostra ricerca dei giardini più belli e più green non potevano mancare questi che hanno vinto anche l’ Oscar del giardino. Ma oltre la loro bellezza, la varietà delle piante e l’imponenza del castello, qui si respira anche un’atmofera romantica sprigionata dal ricordo della principessa Sissi
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n’oasi ai piedi dei ghiacciai”, cosi lo definiscono i cultori del giardinaggio mondiale. Dominante la cittadina di Merano, chiuso da un ampio scenario di nevi perenni e panorami boscosi, i giardini di Castel Trauttmansdorff sono stati eletti dal Garden Tourism Conference canadese nel 2013 “il parco più green” del mondo, l’Oscar del giardino, per i suoi scorci pittoreschi e per le sue essenze botaniche che concorrono, a queste latitudini, ad aumentare il fascino e l’importanza del parco. Qui, dove le acque del torrente Passirio si mescolano con quelle del grande fiume Adige, ci si può rilassare percorrendo gli stessi sentieri fioriti che incantarono l’ imperatrice Sissi, immersi tra colori e profumi. Grazie al clima mite, i 12 ettari di giardino possono mostrare 8O tipi di ambienti vegetali di tutto il pianeta: nei “giardini del sole”, si possono vedere le piante tipiche mediterranee come
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Busto di Sissi lungo un viale
olivi, fichi, cipressi. Nella parte più esposta e calda, vi sono le piante grasse e spinose. Un sentiero è all’ombra di un terrazzamento a vigneto, sormontato da una piantagione di girasoli. A pochi metri dall’entrata, nella parte in ombra, parecchie specie di felci crescono all’ombra di canne di bambù estremamente scenografiche Altra unicità di questo parco è il connubio fra giardino e attrazioni ricreative come la “grotta”, dove con una serie di audiovisivi si possono rivivere le fasi della formazione della Terra. Un altro sentiero immerso nella boscaglia porta al “binocolo” di Matteo Thun, creazione di questo architetto designer altoatesino, che vi farà letteralmente librare nel cielo, con tutta la valle e la città sotto di voi. Il laghetto delle ninfee, nella parte più bassa del giardino, dà vita a piante acquatiche vigorose come fior di loto, tife, iris gialli, ed è abitato da enormi pesci koi che creano una scenografia
G ia r dini di C aste l T r auttmansdo r f f a M e r ano ( B Z )
Fior di loto nel laghetto delle ninfee
EVENTI 17 maggio: la “Primavera ai Giardini� Dalle ore 10.00 alle ore 18.00 tutti potranno partecipare a workshop gratuiti in compagnia delle guide dei Giardini alla scoperta dei segreti del mondo botanico. In giugno: World Music Festival Altre informazioni sugli eventi al www.trauttmansdorff.it/it/eventi
Fiori di echinacea purpurea
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Carpe giapponesi nel laghetto delle ninfee
orientale. Qui tutti i venerdi, a cominciare da giugno a tutto agosto, si susseguono, sul palcoscenico posto al centro del laghetto delle ninfee, eventi culturali, concerti sotto le stelle con vari artisti di fama internazionale. Dai fianchi soleggiati, i terrazzamenti danno vita a un giardino all’italiana e al giardino dei sensi, più in alto vi è uno spicchio di ambiente tipico dell’Alto Adige, con larici, pini mughi, abeti. L’armonia tra arte e natura sono gli elementi vincenti che hanno premiato i giardini di Castel Trauttmansdorff con il titolo di “ giardino più bello d’Italia” nel 2005. Le fioriture si rincorrono a ritmi stagionali, si comincia ad aprile con migliaia di tulipani e narcisi, prosegue con le 300 varietà di rododendri e peonie e innumerevoli specie di rose. A dominare tutto l’anfiteatro naturale, vi è l’imponente castello, oggi sede del Museo del
Fiori di echinacea
Turismo che illustra 200 anni di turismo tirolese.Qui, nel 1870, fu ospitata l’imperatrice Sissi e sua figlia Marie Valerie di 2 anni, oltre alla corte di 102 persone a seguito. Grazie alle cure termali con acque oligominerali e leggermente radioattive, la piccola Marie Valerie, di salute molto cagionevole, si ristabilì del tutto e questo rilanciò Merano e le sue terme a fama mondiale. In alcuni dei numerosi sentieri romantici, sono state poste sculture bronzee della principessa Sissi, dedita alla lettura o ammaliata da tante fioriture. Nella parte più bassa dei cento metri di dislivello che caratterizzano i giardini, sono state disposte le varie tipopologie di pietre che compongono le montagne dell’Alto Adige e il singolare orologio delle libellule, che misura i vari periodi di presenza di queste esili creature nei piccoli laghetti. viale del giardino con pergolato di vite
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G ia r dini di C aste l T r auttmansdo r f f a M e r ano ( B Z )
Felce Polystichum setiferum
Info utili
Gairdini di Castel Trauttmansdorff Via San Valentino,51 a Merano Tel. 0473 255600 www.trauttmansdorff.it Apre dal 1 aprile al 31 ottobre dalle ore 9,00 alle 19,00 Dal 1 novembre al 15 novembre dalle ore 9,00 alle 17,00. Ogni venerdi da giugno ad agosto dalle 9,00 alle 23,00
Orologio delle libellule presenti durante l’anno
Adulti 12 euro Famiglia 2 adulti e ragazzi sotto i 18 anni 26 euro Bambini fino a 6 anni gratis Oltre i 65 anni 10 euro Biglietto “sere d’estate” ogni venerdi da giugno ad agosto dalle 18,00, 6,50 euro.
www.bavaria.it Hotel Westend a Merano 80 euro Tel. 0473 447654 www.westend.it Hotel Brunner 75/80 euro Tel. 0473 446150 www.hotel-brunner.it
Per dormire
Per mangiare
Hotel Bavaria Palme a Merano Camera doppia 115 euro Tel. 0473 236375
fiori di Knipholia alcazar
Ristorante Sissi-Andrea Fenoglio Via G.Galilei,44 Tel. 0473 231062
Segnali ben posizionati lungo il percorso
Da 40 a 75 euro. Ottimo, piatti raffinati in gusti e presentazioni. In un ambiente liberty mitteleuropeo, da non perdere il cervo con i mirtilli. Trattoria Mainardo, vicino il Museo delle donne in centro a Merano, via Mainardo,19 tel. 345 1575412 gestione familiare, piatti del territorio da 11 a 23 euro.
tutti i tipi di pietre dell’alto adige
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wine t o u r i s m di Roberto Barat
quando il vino è green
Un viaggio gourmet alla scoperta di quelle cantine italiane che oltre al vino rigorosamente biologico o biodinamico offrono anche golosi ristoranti Sant’Egle
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eguiteci. Partiamo, noblesse oblige, dal Piemonte, terra d’elezione di grandissimi rossi. Buon indirizzo da cui andare alla scoperta della produzione regionale è l’agriturismo I Tre Poggi che produce Barbera, Dolcetto, Freisa e Moscato, tutti Doc e tutti biodinamici. Oltre a questi qui si possono trovare le ottime nocciole delle langhe, ma anche frutta e i prodotti del “Giardino Sinergico biologico” utilizzati, ovviamente anche nel ristorante attiguo alla cantina che propone una cucina piemontese di ottimo livello realizzata con prodotti aziendali o acquistati nelle fattorie dei dintorni. Due segnalazioni anche nella vicina Lombardia.
Cantina Sergio Mottura
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Fuori dalle rotte delle zone vinicole più note (Franciacorta, Oltrepo Pavese, Valtellina) i due indirizzi si trovano entrambi nella Bergamasca. Il primo è a Cenate Sopra e si chiama Sassi della Luna. Qui prende vita un’interessante produzione agricola condotta secondo rigidi criteri di sostenibilità. Ottimo il ristorante, che propone una cucina che varia secondo la stagionalità delle materie prime ed è basata su prodotti a chilometro zero, ed eccellenti i due vini prodotti dalla cantina. Il Nove Rosso è un taglio di Cabernet Sauvignon e Merlot che affina un anno in piccole botti di rovere e almeno sei mesi in vetro prima della messa in commercio, mentre il Nove Moscato
I Tre Poggi Pimemonte
Passito èottenuto da un vitigno autoctono della Bergamasca, un moscato a bacca rossa tanto buono quanto raro. A pochi chilometri, nella vicina Pontda si trova l’agriturismo Polisena che oltre a due vini a Igt e tre a Doc Valcalepio (prodotti nel secondo agriturismo di propretà della famiglia Locatelli, ovvero il Tosca, sempre a Pontida) offre anche alloggi, ristorante, bio Spa e Benessere e numerose attività collaterali centrate su gusto e relax. Spostiamoci di parecchi chilometri per arrivare in un’altra patria del grande vino italiano. In Toscana le occasioni di assaggio non mancano di certo. Per indirizzarsi verso la vitivinicoltura biologica e l’assag-
la morella WEEKEND IN
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wine t o u r i s m Fattoria Lavacchio
Polisena l’Altro Agriturismo
Azienda Agricola Alessandro Moroder
Ristorante Gulfi
Emidio Pepe
Sassi della Luna
gio di prodotti della terra davvero “sostenibili” due ottimi indirizzi sono la Fattoria Lavacchio di Pontassieve (Fi) e l’agriturismo biologico Sant’Egle di Sorano (Gr). La Fattoria Lavacchio, oltre ai vini bio e all’olio (altra eccellenza locale), dispone di alloggi e del Ristorante “Mulino a Vento”, in attività fin dagli anni quaranta. Il suo nome non è casuale. Nella fattoria è presente e visitabile un antico mulino a vento, recentemente ristrutturato e funzionante e ora visitabile dagli ospiti della struttura. Affascinante anche il secondo indirizzo toscano, ovvero il Sant’Egle, che in una struttura che nel seicento era adibita a dogana oggi propone La Locanda della Gola, degustazioni, aperitivi, BBQ, cena in Spa e ristorante bio. Numerosi i prodotti, oltre al vino, a disposizione dei gourmet. Tra l’altro anche formaggi, pane da lievito madre e birre crude. Nel Lazio merita una sosta l’azienda di Sergio Mottura (è a Civitella D’Agliano, Viterbo). Qui ha sede la cantina che dà vita a uno dei migliori Grechetto che si possano trovare sul mercato. Oltre a questo bianco, però, non sono da meno le altre etichette di casa che si possono degustare, abbinate a una cucina davvero eccellente, anche nel ristorante del “wine hotel”, La Tana dell’Istrice, antica residenza di famiglia trasformata in agriturismo. Moroder, nelle Marche, è un altro di quegli indirizzi da segnarsi in agenda. Situata nella zona del Conero la cantina Alessandro
Moroder produce bianchi e rossi di assoluto livello. Anche qui il rispetto dell’ambiente e della naturalità dei vini sono al centro dell’attenzione, così come lo è la cura messa nella preparazione dei piatti nel ristorante Aion. Alloggi, ristorante, tanta tranquillità e ottimi vini anche da Emidio Pepe, nei pressi di Teramo, in Abruzzo. Pepe produce i grandi classici dell’enologia abruzzese tra cui Montepulciano, Trebbiano, Pecorino e un ottimo spumante Metodo Classico (e non manca un eccellente extravergine) per una produzione interamente bio. Ampia e articolata l’offerta del ristorante, basata su ricette della tradizione e materie prime del territorio. Da farci un salto se si è in zona. Un salto merita anche la Masseria La Morella di S.Lucia di Battipaglia (Sa). Solo due ettari di vigneto per 5mila bottiglie (tra cui l’ottimo Ascolto, rosso da uve Aglianico potente e gustoso), ma anche una produzione di passata di pomodorini e marmellate di aranci e limoni davvero da leccarsi i baffi. Nel ristorante della cantina si può poi gustare una cucina “di terra” molto saporita e fortemente legata alle tradizioni della cucina Cilentana. Ultima tappa di questo nostro viaggio è la Sicilia. Sosta consigliata in regione è Gulfi. Qui si trovano hotel, ristorante e ovviamente tutti i vini biologici prodotti nella cantina di Chiaramonte Gulfi (Rg). Il ristorante, in particolare, merita il viaggio. Anche se, a onor di cronaca, alloggio e vini non si possono giudicare meno che eccellenti.
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INDIRIZZI “biologici” I tre poggi Piemonte Regione Merlini, 22 14053 Canelli (At) Tel 0141 822548 itrepoggi.it Sassi della Luna S. Ambrogio 2/d, 24060 Cenate Sopra (Bg), Tel. 035 425 8563 sassidellaluna.it Polisena l’Altro Agriturismo Via Ca’ di Maggio, 333 Località Riviera - Pontida (Bg) Tel. 035795841 agriturismopolisena.it Fattoria Lavacchio Via Montefiesole 55 Pontassieve (FI) Tel. 055 8317472 fattorialavacchio.com Agriturismo Biologico Sant’Egle Case Sparse Sant’Egle, 18, Sorano (Gr) Tel. 329 425 0285 agriturismo biologicotoscana.it
Cantina Sergio Mottura Località Poggio della Costa 1 01020 Civitella D’Agliano (Vt) Tel. 0761 914533 sergiomottura.com Azienda Agricola Alessandro Moroder Via Montacuto, 121 60129 Ancona (An) Tel. 071 898 232 moroder-vini.it Emidio Pepe Via Chiesi, 10 64010 Torano Nuovo TE Tel. 0861 856493 emidiopepe.com Azienda Agricola Morella Strada Provinciale 8 84091 S.Lucia di Battipaglia (Sa) Tel 0828 51008 la-morella.it Gulfi C. da Patria 97012 Chiaramonte Gulfi (Rg) Tel. 0932 928081 gulfi.it
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