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COME STARE IN VACANZA 12 MESI E CAMBIARE VITA € 2,90 € 3,9 0
alla ricerca delle eccellenze
EEKEND IN n°5 BIMESTRALE - www.weekendinauto.it
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speciale “VIAGGI IN”
I paesI piÙ felicI del mondo costa rica viverci alla grande
10 borghi
da non perdere neive, malcesine, norcia,
monteriggioni, Montefalco...
weekend in cantina piemonte, soave, umbria
L’autunno in liguria con la 500 L • a saint tropez con la porsche • a monaco con l’infinity • a londra con l’aston martin
meriva
b-max
c3 picasso
mini
le rivali
weekend
pensieri on the road
di lkhdkgfj
AUTUNNO, UNA STAGIONE PER LE COCCOLE Da sempre l’autunno è descritto come una stagione triste, di declino, eppure è una stagione che sa di coccole, di primo camino accesso, di foliage, quando le foglie dipingono le montagne con splendidi colori caldi. Si sente l’odore del mosto, il profumo di castagne, non ci sono folle di turisti, le strade sono libere, e si ha voglia di andare in un quattro stelle con spa (i prezzi adesso non sono alti), o in un alberghetto familiare. In autunno si visitano città d’arte, borghi con trattoria e piatti tipici. E poi è la stagione del vino nuovo, dei tartufi bianchi, ma anche neri, dei funghi profumati... ma principalmente è la stagione delle coccole.
di Raffaele D’Argenzio
CARO MINISTRO, BATTA UN COLPO! E SE IL PIL CERCASSIMO DI ALZARLO CON IL TURISMO? Abbiamo fatto a tanti la stessa domanda: conosci chi è il ministro del turismo? Nemmeno una risposta positiva. Nel Bel Paese dove il sì suona, che ha più siti Unesco di tutti gli altri, che ha almeno il 60% di tutte le bellezze artistiche del mondo, il ministro del turismo non si fa sentire, non si fa vedere: dopo la Brambilla abbiamo un signore sconosciuto. Eppure, con calcoli probabili, se riuscissimo a rilanciare il turismo potremmo aumentare il Pil di due punti. Allora diamoci da fare, signor ministro. I russi, gli americani e i cinesi non hanno quello che abbiamo noi. Noi andiamo in Cina a vedere una lunga, lunghissima muraglia (un LUNGO MURO) e delle statue di terracotta, loro vengono qui a vedere Leonardo e Michelangelo, Firenze e Venezia... Per i più curiosi, sveliamo che il nostro ministro del Turismo è il dottor Piero Gnudi.
WORLD E COME H T ANDARE (E RESTARE?) NEI PAESI PIÙ FELICI DEL MONDO IN
Partire, andare e non tornare. Ora il mondo è globale, nel senso che si va, si viene, gli si gira intorno, basta sapere un po’ di inglese per farsi capire. Ma poi si ritorna, e il secondo giorno il nostro viaggio è solo un racconto, una foto, un video, che non t’allevia le pene del momento. Ma è giusto? Dopo una vita data per gli altri? Lavorato, fatti crescere i figli, sventolato le bandiere delle proprie idee. Se il mondo è globale per i giovani che partono, per la Fiat che va a Detroit, per le aziende che vanno in Cina e per le aziende cinesi che vengono qui, anche per noi può essere così. C’è un frutto diverso per ogni stagione, allora ci può essere un paese diverso per ogni nostra stagione. Specialmente per quella stagione che non ama più il freddo dell’inverno o il caldo troppo afoso dell’estate. La stagione che vuole ritrovare l’allegria, lo star bene, che spesso si è lasciata da parte, in un cassetto, nell’attesa di tirarla fuori, nel giorno in cui avremmo avuto meno impegni, meno responsabilità… Per noi italiani è difficile lasciare la nostra sgangherata Italia, che forse odiamo perché vorremmo amarla di più. Allora andiamo a scoprire questi paesi adatti alla nostra stagione, dove la temperatura è costante, dove i nostri soldini contano ancora qualcosa, dove vorremmo ritrovare il sorriso e dove vorremmo ritrovare qualche coccola dopo averne fatte tante agli altri. Abbiamo cominciato dal Costa Rica, che ancora una volta è stato eletto dalla New Economy Foundation di Londra il paese più felice del mondo, e che ospita dal 30 ottobre al 2 novembre il decimo congresso mondiale per la salvaguardia della natura. Questo è un numero da conservare. Se un giorno si ha davvero voglia di partire, si sa da dove cominciare...
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Sommario 4 Editoriale 6 Sommario 8 News 10 Weekend Premium 12 Auto PREMIUM 14 Auto novità 16 When 18 When Low Cost 20 Weekend con Kangoo Z.E. 22 Where: Borghi da non perdere 28 Weekend di gusto 34 Terre d’Excellentia 36 Weekend in cantina 38 I salotti del Soave 40 Weekend a Montefalco 42 Classic Weekend: Aquarama Riva 44 A Saint Tropez con la Porsche Boxster 46 A Monaco con la Infinity 48 A Londra con la Aston Martin 50 10 Misteri nel Mondo 55 Guida in Liguria con la Fiat 500L 62 Enogastronomia ed eventi 63 Le rivali della Fiat 500L 67 I Paesi più felici del mondo: COSTA RICA 83 COSTA RICA dalla A alla Z 92 Auto a noleggio in Costa Rica 93 Range Rover Sport 94 Jeep Wrangler
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Pick Up Great Wall Pick Up Ssangyong Hyundai Santa Fè Speciale TROPICAL CAR
Errata corrige: Il servizio sulle isole della Croazia pubblicato nello scorso numero era stato realizzato da Isa Grassano e Lucrezia Argentiero EDITORE E DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio raffaele.dargenzio@weekendinauto.it PROGETTO GRAFICO Raffaele D’Argenzio
STAMPA Arti Grafiche Boccia SpA (SA) DISTRIBUZIONE Messaggerie Periodici S.p.A Via Ettore Bugatti, 15 - 20141 Milano
SONO CON NOI Himara Bottini (Consulente Motori) Lucrezia Argentiero, Marina Bellati, Beppe Bonazzoli, Nicola D. Bonetti, Rosaria Brusaferri, Paolo Cavallo, Giampietro Comolli, Barbara Gallucci, Vittorio Giannella, Isa Grassano, Max Guzzi, Gianni Marin, Michelle Newton, Antonella Pilato, Max Rella, Stefano De Rossi (impaginazione)
Weekend in Auto è registrato presso il tribunale di Milano al N. 158 del 03/04/2009 - ISSN 1723-5685 Tutti i diritti sono riservati. Manoscritti e foto restano di proprietà della Edizioni D’Argenzio S.r.l. e, anche se non pubblicati, non verranno restituiti. È vietata la riproduzione anche parziale di testi, documenti e foto.
EDITORE Edizioni D’Argenzio S.r.l. Via Giovanni Prati 12 - 20145 Milano tel. 02.3450719 - fax 02.34535585
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NEWS hen del gusto PICASSO A MILANO
A PROVA DI FOTOGRAFO
Saranno oltre 200 le opere, molte mai uscite dal Museo Picasso di Parigi, nelle sale di Palazzo Reale a Milano, fino al sei gennaio 2013, in occasione della grande antologica dedicata a Pablo Picasso. Un excursus cronologico che offre la possibilità, unica e straordinaria, di confrontarsi con le maggiori fasi artistiche della Modernità, testimoniate da un genio: il periodo blu e quello rosa, il periodo della ricerca “africana” o proto-cubista, il Cubismo Sintetico e il Cubismo Classico, le pitture surrealiste, il periodo del coinvolgimento politico e i dipinti sul tema della guerra, l’interludio pop e le variazioni sul tema ispirate ai grandi maestri dell’arte rinascimentale e moderna, fino alle sue ultimissime produzioni prima delle morte, avvenuta nel 1972. Info: www.mostrapicasso.it
L’ultima arrivata di casa Nikon è la D600 fullframe, un nuovo modello di reflex digitale, più piccola e leggera rispetto agli altri modelli immessi sul mercato negli ultimi anni dalla Casa giapponese. La nuova Nikon, presentata a settembre, ha un sensore di immagini full - frame Nikon SX da 24,3 megapixel, ed è stata pensata per soddisfare le esigenze “di una gamma di fotografi più vasta rispetto al passato”. Ha un motore a 16 bit per l’elaborazione delle immagini, EXPEED 3, che assicura alta qualità per colori, tonalità e gradazioni, anche se si scatta nel formato jpg. Info: www.nital.it
SUBARU OUTBACK: BEST BUY 2013
PROTAGONISTA NOBILE DELLA TAVOLA
La Subaru ha ricevuto due importanti “nomination” dalla Car Best Buys Guide, una pubblicazione canadese che si rivolge agli appassionati di auto sportive e a chi deve acquistare un nuovo veicolo. La nuova coupé sportiva BRZ è stata nominata “Best New Car of the Year”, mentre l’Outback MY13 ha battuto 16 altri competitors nella categoria crossover al di sotto dei 50.000$. Per guadagnare il posto tra i Best Buy, è stato valutato secondo criteri molto rigorosi, dal prezzo al design, dai consumi al comfort, dalle prestazioni ai costi di manutenzione, fino al valore di rivendita, solo per citarne alcuni.
Prendetevi del tempo per non perdere la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, giunta quest’anno alla 82° edizione, che si svolge dal 6 ottobre al 18 novembre. Forte della capacità di rinnovarsi di anno in anno, la Fiera resta comunque fedele all’obiettivo primario e tradizionale: la promozione di uno dei prodotti d’eccellenza di questo territorio, il Tartufo Bianco d’Alba, congiuntamente alla valorizzazione in senso turistico e culturale della città di Alba, nonché delle Langhe e del Roero, del loro patrimonio di arte, tradizioni ed enogastronomia. www.fieradeltartufo.org
HTC e MICROSOFT, un connubio vincente
30 ANNI DI SUZUKI AL “4X4FEST”
La HTC, leader mondiale nel settore mobile, ha presentato con la Microsoft i nuovi smartphone Windows® Phone 8X e 8S by HTC®. Entrambi sono dotati del nuovo sistema operativo Windows Phone 8. L’accattivante design unibody tridimensionale, ispirato alle Live Tiles di Windows Phone, si unisce alla leggerezza. Sia il modello 8X sia l’8S by HTC, infatti, sono stati scolpiti in modo da essere sottilissimi e dunque estremamente maneggevoli. Altissima la qualità audio grazie a Beats Audio™, così come quella fotografica. Lo schermo è super LCD2 da 4,3” con risoluzione HD per l’8X, schermo altrettanto luminoso super LCD da 4” per il modello 8S. Info: www.htc.com
La Suzuki festeggerà i suoi 30 anni di successi al 4x4Fest, il Salone Nazionale dell’auto a trazione integrale, in programma a Carrara dal 12 al 14 ottobre. A spegnere le “30 candeline” saranno le nuove versioni della Grand Vitara, frutto di un restyling sia fuori sia dentro, e della Jimny, la piccola e versatile fuoristrada ora ancora più ricca di personalità. Gli altri special guest dell’evento saranno Swift 4x4 Outdoor, e il Crossover SX4. Ma per rendere indimenticabile il proprio anniversario, Suzuki ha organizzato anche un raduno monomarca, per un weekend di divertimento passione. Info: www.suzuki.it
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Gressan e Antey-Saint-André (Ao) Domenica 7 ottobre a Gressan e domenica 14 ottobre 2012 ad Antey-Saint-André si terrà la Festa della mela. www.prolocogressan.it Morbegno (So) Degustazioni guidate e assaggi di prodotti tipici alla Mostra del Bitto, il noto formaggio valtellinese, nei giorni 12-13 e 14 ottobre. www.mostradelbitto.it Perugia Per le vie della città, con degustazioni e seminari, dal 19 al 28 ottobre torna Eurochocolate, per i cultori del cioccolato. www.eurochocolate.com Valle Isarco (Bz) Tante degustazioni e specialità locali per la Settimane delle castagne, dal 19 ottobre al 4 novembre. www.valleisarco.info
Milano Prende il via Milano Golosa, il 20 e 21 ottobre, negli spazi del Grand Hotel Villa Torretta, al confine tra Milano e Sesto San Giovanni, organizzata dal Gastronauta Davide Paolini. www.milanogolosa.it Torino Salone del Gusto e Terra Madre, dal 25 al 29 ottobre (Lingotto Fiere e Oval). www.slowfood.it Trevi (Pg) In occasione di Festivol, weekend dedicato all’olio a Trevi (Pg) il 3 e 4 novembre, manifestazione che dà il via alla nuova edizione di Frantoi Aperti in Umbria. www.festivol.it Cremona Il 16, 17 e 18 novembre a Cremona torna come ogni anno la Festa del Torrone. www.festadeltorronecremona.it Milano Organizzata dal Club Papillon diretto da Paolo Massobrio, Il 17, 18 e 19 novembre prende il via Golosaria Milano, presso il Palazzo del Ghiaccio. www.golosaria.it
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Maitai Dream Hotel (Polinesia)
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a sogno questo piccolo resort di charme, aperto nel 2008, con i 30 bungalow, spaziosi e con terrazzino, a pochi passi dalla spiaggia del secondo atollo più grande del mondo. Fakarava è un atollo di intatta bellezza tanto da essere protetto come sito mondiale della biosfera dall’UNESCO. Una posizione impagabile, mare da urlo con isolotti di corallo, abitati da pesci multicolori (da non toccare), in cui l’hotel organizza per gli ospiti gite nelle numerose isolette della laguna e
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corsi sub. La passerella per raggiungere le barche è da cartolina. Attorno ci sono tra le spiagge più belle di tutta la Polinesia. Una camera doppia 230 euro e i bambini sotto i 12 anni gratis nello stesso bungalow. Indirizzo Maitai Dream Hotel Polinesia Isola di Fakarava Tel. 0068960 3000 www.hotelmaitai.com
H E R E p re m i u m
Il Borgo dei Conti Resort di Perugia Il Borgo dei Conti Resort si trova a Montepetriolo, una frazione di Perugia. Immerso nel verde dell’Umbria e quasi vigile sulla vallata del fiume Nestore, è un’antica fortezza del XIII secolo, che dopo un sapiente restauro all’inizio del 2012, è diventata una dimora d’epoca dal fascino irresistibile, ricca di storia e ancora oggi custode di una nobiltà d’altri tempi. Ad accogliervi un parco secolare, corti interne e sentieri che attraversano il giardino all’italiana o quello all’inglese, con vasche e laghetti a interrompere la natura. Monumentale anche la “Limonaia”, di stile neogotico, adibita a ristorante, dove potrete assaporare le tradizioni dell’area umbro-toscana, e degustare vini di prim’ordine. All’interno apprezzerete camini, affreschi su soffitti e pareti, intarsi e vetri dell’epoca, il tutto in perfetta sintonia con arredi moderni, funzionali e tecnologici. A completare il borgo, un anfiteatro per spettacoli all’aperto, la piscina esterna con tanto di pool bar e una moderna spa. www.borgodeicontiresort.com
Maserati GranCabrio MC
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e cercate un’immagine da imprimervi nella memoria o un ricordo che possa darvi sollievo nelle fredde giornate invernali che arriveranno, ripensarvi alla guida della nuovissima Maserati GranCabrio MC è ciò che di più piacevole si possa desiderare. Più lunga di 4,8 cm rispetto alla GranCabrio e alla GranCabrio Sport, offre quattro posti e si distingue per un frontale ispirato direttamente alla MC in versione Stradale, con un profilo studiato per ottimizzare i flussi e migliorare la portanza aerodinamica. Dietro, invece, spicca il grande spoiler, per un miglior carico deportante alle alte velocità. Nonostante l’aspetto estremamente sportivo ed aggressivo, la nuova GranCabrio MC mantiene le doti e le caratteristiche di una vera gran tourer, ideale per i vostri weekend.
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VOLVO V40
È L’UNICA CHE PENSA ANCHE AI PEDONI
É l’auto più intelligente e sicura che la Volvo abbia mai progettato, e offre tutto il meglio della tecnologia attuale.
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on la nuovissima V40 la Casa svedese rimpiazza in un sol colpo la berlina S40, la coupé C30 e la wagon V50, che usciranno da listino entro fine anno, e rilancia la categoria delle berline compatte puntando tutto, o quasi, sulla sicurezza. Lunga 437 cm, larga 180 cm e alta 142 cm, la nuova cinque porte riprende le stesse linee della V60 per il frontale, caratterizzato dal classico cofano a “V” e dalla griglia lucida bassa e larga, che le conferisce un aspetto sportivo. Molto più originale il posteriore, dove un design elaborato rende inconfondibili sia la coda sia i fanali, e dove spicca il portellone dal taglio esagonale, contornato da un’ampia fascia nera lucida, introdotto per la prima volta sulla C30 e ispirato alla P1800ES degli Anni 70. Anche nell’abitacolo ci sono elementi nuovi. Le linee sono semplici ed eleganti, come quelle della sottile consolle centrale. Al centro della plancia, che da vicino ricorda quella della V60, è ospitato uno schermo a colori, mentre è di nuovo design il cruscotto, completamente digitale, in cui la strumentazione varia nei colori e nella grafica. Tra le chicche, oltre all’illuminazione interna variabile secondo i principi cromo terapici, lo specchietto retrovisore è senza cornice e richiama il moderno design degli smart phone, e il pomello del cambio, sia manuale sia automatico, è trasparente e illuminato a led. Ma quello che più di tutto caratterizza la nuova V40 è l’ampia dotazione di sicurezza, su cui la Casa svedese ha costruito negli anni la sua immagine, e che le ha già garantito cinque stelle nel crash test Euro NCAP 2012. Perché questa volta parliamo di tecnologia davvero innovativa. Prima fra tutte il nuovissimo Pedestrian Detection, che rileva la presenza di un pedone sulla
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strada e può frenare completamente VOLVO V40 D4 437/180/142 l’auto, arricchito dal primo airbag per Dimensioni: pedoni, che tramite dei sensori posti Potenza: 177 Cv a 3.500 giri/minuto 400 Nm nella sezione frontale dell’auto solleva Coppia: il cofano a protezione di chi viene in- Velocità massima: 215 km/h vestito. Perfezionato poi il sistema City 0-100 km/h: 8,3 secondi Safety, che sulla V40 entra in funzione Consumo medio: 23,3 km/l a velocità fino ai 50 km/h per prevenire Emissioni di CO2: 114 g/km collisioni con i veicoli che precedono. Il Lane Keeping Aid, invece, dà una segnalazione sul volante, oltre a una leggera sterzata, quando si superano le linee bianche della strada senza azionare la freccia, e il Park Assist Pilot facilita il parcheggio parallelo. Per quanto riguarda i motori, tutti turbo a iniezione diretta, la nuova V40 è offerta con un 1.6 a benzina declinato nelle potenze di 150 e 179 Cv, e due diesel: il 1.6 da 114 Cv, che promette consumi da record ed emissioni inferiori ai 100 g/km di Co2, e 2.0 da 150 e 177 Cv. I prezzi vanno da 24.450 euro per i benzina, e da 24.950 euro per i diesel.
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MERCEDES CLASSE A
tutta sportiva per i giovani
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a casa tedesca ha già raccolto più di 40.000 ordini per la nuova Classe A, che senza esagerare si può definire una vera e propria rivoluzione. Dimenticate la monovolume simbolo del marchio tedesco, lanciata nel 1997, perché si tratta più di una berlina compatta, lunga ben 429 cm (circa 70 in più rispetto alla prima versione), alta 143 cm (18 in meno dell’ultimo modello), con il cofano più lungo e piatto, un muso decisamente più aggressivo, la coda rialzata e leggermente bombata, e venature da vera sportiva. Caratteristiche coerenti con la gamma motori, tutti turbo con Stop&Start di serie: i benzina a iniezione diretta partono dal 1.6, declinato nelle potenze di 122 e 156 Cv, e arrivano al 2.0 da 211 Cv, mentre il diesel è il 1.5 da 109 e 136 Cv, tutti abbinabili al cambio manuale a sei marce o a quello automatico a doppia frizione e sette rapporti. Anche l’abitacolo non delude le aspettative di chi sceglie una Mercedes: interni
curati e materiali di elevata fattura, oltre a tanta tecnologia. Ampiamente personalizzabile, la nuova Classe A è disponibile in tre allestimenti, Executive, Sport e Premium, e offre di serie il climatizzatore, la radio cd mp3 con presa Usb, gli alzacristalli elettrici e il volante con comandi integrati. Dal punto di vista della sicurezza, oltre all’Esp, al controllo di trazione e alla dotazione di 9 airbag, vanta importanti sistemi di assistenza alla guida, dal radar anticollisione con Brake Assist adattivo, in grado di ridurre i rischi di un tamponamento, al Collision Prevention Assist, che emette segnali visivi e acustici per segnalare il rischio di una collisione al guidatore, fino al sistema di protezione preventiva dei passeggeri Pre Safe, che vi protegge in caso di incidente o frenata brusca con tutta una serie di accorgimenti, quali la chiusura dei cristalli laterali o lo spostamento del sedile passeggero. Da 22.990 euro.
CITROËN DS3 CABRIOLET
SEMPRE SFIZIOSA MA IN VERSIONE SCOPERTA
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soli due anni dal lancio arriva la versione a cielo aperto della fortunata DS3. Piccola e sfiziosa, è caratterizzata dal tetto in tela apribile elettricamente fino a 120 km/h in soli 16 secondi, e proposto nelle tre versioni Nero, Blu Infini e Grigio Moondust con Monogramma DS. Potendo scegliere tra un’apertura intermedia, orizzontale o totale, scorre dal parabrezza al lunotto richiamando la stessa soluzione adottata dalla mitica 2CV prima, e dalla Pluriel poi, che non solo ha permesso alla Casa francese di contenere i costi, ma anche di non farle accusare chili di troppo. Il peso, infatti, è di soli 25 kg in più rispetto alla berlina. Uguali invece le dimensioni. Lunga 395 cm, conserva gli stessi dettagli di stile, come il montante
centrale che ricorda una pinna, o i fari diurni a led, e la arricchisce con inediti luci 3D a led nel posteriore. Pensata per ospitare fino a cinque persone, il bagagliaio della DS3 Cabriolet ha una capacità di 245 litri. Commercializzata a partire dal 2013, sarà spinta dai già noti 1.6 THP turbo a benzina da 156 Cv, dal 1.6 e-HDi turbodiesel da 111 Cv, e in seguito anche dal nuovo motore a benzina di 1,2 litri a tre cilindri da 82 Cv. Da circa 19.000 euro.
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FIAT PANDA 4X4
UNA “SUPER PANDA” PER ANDARE OVUNQUE
Unico modello del suo segmento con la trazione integrale, la nuova Panda 4x4 è ancora più versatile e grintosa.
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rede di un best seller che fece la sua prima apparizione quasi 30 anni fa, la nuova Panda 4x4 di terza generazione è lunga 368 cm, 3 in più della versione normale, così come la larghezza, che ora è di 167 cm, mentre l’altezza è di 160 cm (ben 5 in più). Centimetri che sono stati necessari per via del diverso disegno dei paraurti e per l’assetto rialzato. Dal punto di vista estetico, la Panda 4x4 si distingue per la presa d’aria frontale rettangolare, anziché con gli angoli smussati, per le protezioni sulla carrozzeria in color alluminio, che richiama le protezioni metalliche sotto-scocca, e per lo scudo posteriore, sempre rettangolare. Per chi sceglie il look 4x4 ci sono anche due nuovi colori esterni: l’arancio Sicilia (tinta pastello) e il verde Toscana (vernice metallizzata), mentre per gli interni si aggiungono una nuova variante verde per la plancia, e tre varianti di colori, verde, beige e arancio, per il rivestimento dei sedili dal design specifico e arricchiti da dettagli in eco-pelle, che abbelliscono anche i pannelli delle portiere. La Panda 4x4 è dotata di un sistema di trasmissione “Torque on demand”, che si avvale di due differenziali e di un giunto controllato elettronicamen-
TOYOTA PRIUS PLUG-IN - SI
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FA PAGARE, MA POI FA RISPARMIARE
e percorrete circa venti chilometri al giorno per i vostri spostamenti, la Toyota Prius Plug-in è l’auto che fa per voi. Costruita sulla stessa base meccanica della Prius normale, e spinta da un 1.8 a benzina abbinato a un motore elettrico, per una potenza complessiva di 136 Cv, la versione Plug-in è dotata di batterie agli ioni di litio che, secondo la Casa, garantiscono un’autonomia nella sola modalità elettrica di ben 25 km, e si ricarica in soli 90 minuti da una normale presa di casa.
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te, una trazione integrale permanente gestita da una centralina elettronica che, attraverso l’analisi dei segnali veicolo, ripartisce la trazione sui due assali anteriore e posteriore in modo omogeneo e proporzionale secondo le condizioni di aderenza del fondo stradale. Offerta con sistema ESC (Electronic Stability Control) di serie, completo di ELD (Electronic Locking Differential), un ulteriore ausilio alla guida e alle partenze su percorsi a scarsa aderenza (neve, ghiaccio, fango ecc.), inseribile manualmente tramite un pulsante davanti alla leva del cambio sotto i 50 km/h. Spinta da due motori, entrambi dotati di Start&Stop, il nuovo 0.9 Twinair Turbo da 85 Cv e il diesel 1.3 Multijet II da 75 Cv hanno incrementato la coppia rispettivamente del 40% e del 30%. Abbinati al cambio specifico a 6 marce con prima ridotta, il benzina garantisce un netto miglioramento delle capacità di partenza in salita, nella qualità dello spunto, in elasticità e ripresa. Di serie anche clima manuale, radio cd/mp3, cerchi in lega bruniti da 15”, retrovisori elettrici, chiusura centralizzata con telecomando a distanza e poggiatesta posteriori.
Il pacco batterie, situato sotto il piano di carico del baule, non porta via capacità utile (quella minima è di 443 litri), e sfrutta anche i 22 litri dello scomparto ricavato sotto il pavimento. Quando entra in funzione il motore termico, i valori dei consumi si attestano sui 27,2 km/l in media, per soli 85 g/km di CO2. La Plug-in si riconosce per lo sportellino sul passaruota posteriore destro lato passeggero, da cui ci si collega alla presa di corrente. Prezzo di 39.600 euro.
RENAULT CLIO
piÙ grande ma con soli tre cilindri
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n arrivo la quarta generazione di un modello che racchiude tutta la tradizione del marchio Renault e che, con circa 12 milioni di unità vendute dal 1990 a oggi, è stata un punto di riferimento per il mercato automobilistico. La nuova Clio, dal punto di vista stilistico, si distacca nettamente dal passato ed è proposta con linee più eleganti e sportive, strizzando l’occhio ai clienti più giovani. Il frontale è valorizzato dal grande logo cromato, ora in posizione ancora più verticale e a contrasto col fondo nero brillante della calandra, mentre i fari sono valorizzati da elementi cromati e da luci diurne a led. Proposta solo nella versione a 5 porte (le maniglie posteriori sono integrate nel montante), potrete scegliere tra 8 tinte diverse, di cui 4 nuove, come il Rosso Passion. L’abitacolo, invece, completa con coerenza il design esterno, grazie a dettagli cromati e in vernice nero brillante, ed è completamente personalizzabile e adattabile
VOLKSWAGEN GOLF - È
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ai propri gusti partendo da tre allestimenti: Elegant, Sport e Trendy. Tanta anche la tecnologia grazie all’opzionale R-Link, che offre uno schermo a sfioramento da 7”, comando vocale intuitivo, comandi al volante e una home page personalizzabile, il navigatore TomTom® Live, una funzione di eco-guida avanzata, e Renault R-Link RENAULT CLIO 0.9 Tce Store, il primo Application Store au- Dimensioni: 406/173/145 tomobilistico. Tra i motori spiccano il 90 Cv a 5.250 giri/minuto Potenza: nuovo 900 Tce benzina a tre cilindri tur135 Nm a 2.500 giri/minuto Coppia: bo da 90 Cv, e una nuova versione del 182 km/h Velocità massima: 1.5 dCi a gasolio, sempre da 90 Cv, en12,2 secondi trambi equipaggiati con Stop & Start. 0-100 km/h: 22,2 km/l Consumo medio: In arrivo anche un 4 cilindri a benzina 2 105 g/km Emissioni di CO : di 1,2 litri da 120 Cv. Da 13.500 euro.
NUOVA, ma sembra uguale
essuna particolare modifica estetica ha interessato l’ultima generazione della berlina tedesca, la settima ormai, ma dal punto di vista meccanico la nuova Golf è tutta un’altra cosa. A cominciare da un risparmio di almeno 100 kg sul peso complessivo, il che favorisce consumi più bassi, secondo la Casa del 23%. Disponibile al lancio con quattro motori, due a benzina, il 1.2 TSI da 85 Cv e il 1.4 TSI da 140 Cv, e due diesel, il 1.6 TDI da 105 Cv e il 2.0 da 150 Cv, c’è anche
nella versione 1.6 TDI BlueMotion, che promette oltre 31 k/l e solo 85 g/km di CO2. Inoltre, per la prima volta, tutte le Golf sono dotate di uno sterzo “attivo”, che varia in base alla velocità e si regola su cinque diversi settaggi: Eco, Sport, Normal, Individual e Comfort. Tanta anche la tecnologia di bordo e la sicurezza, come il sistema anti collisione multipla, dove la frenata riduce la pericolosità degli urti successivi al primo. Da circa 18.000 euro.
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HEN 1-14 OTTOBRE Bussolengo (VR)
6 ottobre vicenza
21-28 ottobre OROPA
PERCHÉ ANDARCI Dal 1 al 14 ottobre l’autunno si fa creativo a Bussolengo. Mentre maturano le zucche e ci si prepara per la festa di Halloween, un abile intagliatore sarà a disposizione presso il Garden Center di Bussolengo per insegnare l’arte del decoro. Dal 5 ottobre invece, si terranno corsi per adulti e bambini, sempre all’insegna della creatività. I bambini saranno coinvolti nella creazione della nuova collezione di prodotti della “Casa di Giò”, mentre gli adulti potranno apprendere le ultime novità nell’ambito del Cake Design quali timbri, stampi, spatole e utensili di ogni tipo per creare torte, cupcake, brownies, biscottini, vere e proprie opere opere d’arte da guardare e gustare.
PERCHÉ ANDARCI Apre i battenti il 6 ottobre la mostra “Raffaello verso Picasso - Storie di sguardi, volti e figure”, ospitata nella Basilica Palladiana, ora un grande e moderno spazio culturale. Dopo cinque anni di lavori di restauro, la struttura, capolavoro di Palladio, può finalmente essere restituita al pubblico che potrà fruirne in un contesto prestigioso con l’esposizione di opere d’arte sulle pareti e nelle sale costruite appositamente. La mostra è stata affidata a Marco Goldin, già curatore di altri allestimenti importanti. Per informazioni e prenotazioni: www.lineadombra.it
PERCHÉ ANDARCI Dal 21 al 28 ottobre ritorna anche quest’anno il “Foliage”, un’iniziativa delle aree protette e naturalistiche del biellese, della Bessa, Baraggia, Burcina, Sacro Monte di Oropa e Oasi Zegna. La manifestazione è diffusa ormai in molte parti del mondo e si caratterizza come attività di osservazione, documentazione e studio della caduta delle foglie nel periodo autunnale, quando i colori diventano spettacolo. Nel territorio biellese la manifestazione organizzata dall’Oasi WWF del Giardino Botanico di Oropa, permette visite ai parchi, con l’aiuto di esperte guide naturalistiche. Nell’Oasi WWF del Giardino Botanico di Oropa si può arrivare con tutta la famiglia per scoprire lo spettacolo della natura e degustare piatti e prodotti tipici locali.
DA VEDERE Durante la Festa d’Autunno all’interno del Garden Center di Bussolengo (Vr), che ospita ogni anno il più grande Villaggio di Natale al coperto d’Italia, sabato 13 ottobre 2012 si potrà trovare la pianta giusta per i primi freddi, ma anche ammirare una speciale mostra di Presepi provenienti da tutto il mondo, il Bosco dei Pini e una anteprima per le illuminazioni natalizie da interno ed esterno. www.flover.it. DORMIRE Si trova a soli 4 chilometri dal casello di Verona nord, il Montresor Hotel Tower, un quattro stelle elegante e arredato in stile classico. L’ospitalità è di casa e all’interno delle stanze non manca nulla. Il centro benessere offre trattamenti per lei e per lui, come la “ Fuga romantica plus”, un momento di coccole prenotabile nel week end. Montresor Hotel Tower, Via Mantegna 30/a Bussolengo. Tel. 045.6761111 www.montresorhotels.com/it MANGIARE Al Ristorante Borgo Antico la buona e tradizionale cucina e gli ottimi vini sono di casa. Il ristorante si trova in una delle ville della Valpolicella Classica, a pochi passi dal Lago di Garda, a circa 3 chilometri da Bussolengo, in via Ospedaletto, 57, a Ospedaletto di Pescantina. Tel. 045.6767300 www.villaquaranta.com
DA VEDERE Da non perdere nel centro storico della città, la Piazza dei Signori, nella quale si impone la Basilica sede della mostra. Tutte le strade e le piazze della città sono testimonianze vive del grande maestro, così come il Palazzo Chiericati del Cinquecento o il Teatro Olimpico, ideato da Palladio e poi ultimato da un altro architetto conosciuto quale Vincenzo Scamozzi. DORMIRE L’Hotel Campo Marzio si trova a pochi passi dal centro storico e dai monumenti palladiani. L’ospite può scegliere tra diversi tipi di camera, quella più vicina al suo desiderio di soggiorno. Le stanze della categoria superior sono dotate di idromassaggio. Vi è la possibilità di noleggiare l’auto o di muoversi in bicicletta alla scoperta della città. Viale Roma, 21/27 - Tel. 0444.545700 info@hotelcampomarzio.com www.hotelcampomarzio.com MANGIARE La Trattoria Zamboni fa parte dei ristoranti del gruppo “Le Buone Tavole dei Berici”. Si trovano verdure come il broccolo fiolaro, i Raperonzoli, i piselli di Lumignano, gli asparagi di Bassano e zucche. Si cucina selvaggina come cinghiale, cervo o capriolo. Ad accompagnare le ricette più di 800 etichette di vini, con preferenza per quelli del territorio: da quelli dei Colli Berici a quelli di Breganze, Gambellara e i Lessini, oltre a grandi nomi italiani. Chiuso il lunedì e martedì. Via S. Croce, 73, Strada per Lago di Fimon, Lapio di Arcugnano (Vicenza). info@trattoriazamboni.it Tel. 0444.273079 - 333.2268977 www.trattoriazamboni.it/it/index.php
DA VEDERE Numerosi sono gli appuntamenti in programma nel “Foliage” biellese. Particolare quello di domenica 21 all’Oasi Zegna (Fraz. Castagnea, Comune di Portula), per la Festa di Castagnea e delle sue castagne. Interessante quello in calendario per domenica 28 con la visita guidata gratuita ai colori della Burcina (ritrovo alle ore 10 presso la Riserva Naturale Parco Burcina). Tel/fax 015.2523058 - 331.1025960 www.gboropa.it - info@gboropa.it DORMIRE Il Santuario mariano di Oropa (il Sacro Monte di Oropa è Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO e Riserva Regionale) dispone di circa 300 camere e prevede tariffe vantaggiose per il soggiorno in questo periodo. Si trova a 1200 metri di altezza ed è in una posizione favorevole per escursioni a piedi, in mountain bike, per l’alpinismo o lo sci. Info: www.santuariodioropa.it MANGIARE Al ristorante La Fornace, aperto tutto l’anno, si possono gustare piatti tipici della cucina piemontese a base di selvaggina e altri prodotti genuini locali, come i peperoni in bagna cauda, le crespelle alla valdostana o il brasato al Barolo. Ristorante La Fornace, via Santuario Oropa Tel. 015.2455922 - 347.2323207 maryvitto@libero www.ristorantefornaceoropa.com
19 – 28 ottobre PERUGIA 19esima edizione di Eurochocolate. Oltre al cioccolato, da gustare e da acquistare, il tema portante sarà “Applichiamoci” dedicato ai golosi cibernauti e non solo. Proposta interessante della Chocofarm, nell’ area benessere trattamenti di bellezza al cioccolato con la nuova linea Ciokkolate. In vendita a 5,00 Euro la ChocoCard, per ottenere sconti e agevolazioni. Ingresso gratuito. Info: www.eurochocolate.com
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HEN 1-4 novembre gubbio
16-18 novembre Torino
23-25 NOVEMBRE PAVIA
PERCHÉ ANDARCI Dal 1 al 4 novembre si terrà a Gubbio la XXXI Mostra mercato nazionale del tartufo bianco e dei prodotti agro-alimentari - gusto, cultura, arte. L’inaugurazione della manifestazione si terrà il 31 ottobre alle ore 18 in Piazza Grande, ma gli stands saranno aperti al pubblico nel primo giorno del mese successivo. I luoghi nei quali sarà allestita la mostra sono Piazza Grande, Arconi via Baldassini e Piazza Bosone. Info: Servizio Turistico Associato Gubbio, Via della Repubblica 15 Tel. 075.9220693 - 075.9220790 info@iat.gubbio.pg.it - www.tartufodigubbio.it
PERCHÉ ANDARCI Torino in autunno si veste d’arte. La città diventa meta ideale per un week end di novembre grazie anche alla Torino+Piemonte Card che permette di godere di numerose agevolazioni durante il soggiorno. Il capoluogo piemontese ospiterà due grandi mostre di respiro mondiale quali “The Human Body Exhibition” (www.thehumanbody. it, fino al 13 gennaio), un affascinante viaggio attraverso il corpo al Palaolimpico, e “Degas, capolavori dal Musèe d’Orsay” alla Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino, ottanta capolavori provenienti da Parigi. (www. mostradegas.it, fino al 27 gennaio).
PERCHÉ ANDARCI Per trascorrere un interessante week end di fine autunno all’insegna dell’arte pittorica del grande Renoir. Fino al 16 dicembre nelle Scuderie del Castello Visconteo di Pavia è in programma un’importante retrospettiva che ha come protagonista Pierre-Auguste Renoir, uno fra i massimi esponenti dell’Impressionismo. L’esposizione è curata da Philippe Cros, e presenta una selezione di dipinti, pastelli e disegni che ripercorrono la carriera del grande maestro francese e il suo ruolo nella storia dell’arte moderna. Info: www.scuderiepavia.com. info@scuderiepavia.com Tel. 02.45496874 - 0382.538932
DA VEDERE Una visita imperdibile quella alla Chiesa di San Francesco, già officiata nel 1256. E’ un’opera dell’architetto Fra’ Bevignate. E’ stata edificata nello stesso luogo nel quale si trovava la casa della famiglia Spadalonga, presso cui Francesco trovò ospitalità quando lasciò la casa del padre. Nell’adiacente convento si possono visitare i chiostri, il refettorio, la sala capitolare, dove si trovano interessanti resti di affreschi. Una interessante raccolta di opere francescane è conservata nel convento. Piazza Quaranta Martiri - Gubbio. Tel. 075.9273460
DA VEDERE Irrinunciabile una visita alla Mole Antonelliana, 163.35 metri di altezza e simbolo della città. All’interno è ospitato il Museo Nazionale del Cinema, un percorso suggestivo e affascinante dalle origini fino ai tempi moderni. Imperdibile anche la vista della città dalla guglia della Mole, dove si arriva grazie a un ascensore panoramico interno. Il museo è chiuso il lunedì. www.museonazionaledelcinema.it
DORMIRE L’hotel Castello di Petroia, posizionato tra le valli di Gubbio, è una struttura antica composta da edifici medievali, racchiusi all’interno di una cinta di mura. La sua nascita risale al XII secolo. Gli edifici sono stati restaurati alla fine degli anni Novanta. Tre sono i fabbricati che lo compongono e che accolgono gli ospiti nelle loro stanze: il Castellare Maggiore, il Castellare Minore e il Mastio. Località Petroia, Gubbio. Tel. 075.920287 info@petroia.it - www.petroia.it MANGIARE Il ristorante “Ulisse e Letizia. Alla fornace di Mastro Giorgio” è collocato nel centro storico all’interno delle mura. I locali sono in stile medievale. Sono proprio Ulisse e Letizia a occuparsi dei clienti proponendo piatti che propongono cucina tradizionale e ricette di famiglia, da assaporare in un ambiente accogliente. Il giorno di chiusura è il lunedì. Via Mastro Giorgio, 2 - Gubbio. Tel. 075.9221970 - Cell. 331.9209411
DORMIRE In concomitanza con le mostre vi sono varie opportunità di soggiorno con prezzi convenienti. I pacchetti comprendono sia visite alle mostre che tour in città e dintorni. Si può scegliere ad esempio tra un weekend di 2 giorni/1 notte con tariffe a persona a partire da € 99,00 in camera doppia, e un weekend di 3 giorni/2 notti con tariffe a partire da € 135,00 in camera doppia, con sistemazione in hotel centrale a 4 stelle, proposti da Somewhere Tours & Events. Tel. 011.535181. www.turismotorino.org/IT/pacchetti_mostre MANGIARE Nato da una decina d’anni il ristorante Sotto la Mole, insignito con la chiocciola Slow Food, propone piatti tipici della cucina tradizionale piemontese, in un’accogliente sala posta al piano terra. Le materie prime sono selezionate in modo accurato e le proposte seguono la stagionalità dei prodotti. Il ristorante si trova in Via Montebello 9, Torino. Tel. 011.8179398 www.sottolamole.eu info@sottolamole.eu
DA VEDERE Sicuramente il simbolo della città e dunque la Certosa di Pavia (www.comune.pv.it/certosadipavia/home.htm), ma non solo. Anche il Castello Visconteo, costruito nel 1350 circa da Gian Galeazzo Visconti, e poi il Duomo, opera straordinaria completato alla fine dell’800, così com’era stato concepito dal progetto originario cinquecentesco. Altro luogo da non perdere è San Pietro in Ciel d’Oro, che conserva le reliquie di Sant’Agostino e la tomba del re longobardo Liutprando. DORMIRE L’hotel Moderno, quattro stelle, è situato nella zona della piazza della Minerva, un altro elemento caratteristico della città lombarda. Il palazzo è stato completamente ristrutturato e rinnovato e le camere sono eleganti, accoglienti e rispettose della privacy di ogni cliente. Vi è anche una zona benessere con la possibilità di un bagno turco rilassante. Vittorio Emanuele, 41 - Pavia. Tel. 0382.303401 - info@hotelmoderno.it www.hotelmoderno.it MANGIARE L’Osteria della Madonna è una trattoria tipica con gestione familiare, che si trova a pochi passi dal Duomo. Le ricette sono quelle della cucina tipica lombarda, servite in un ambiente raffinato e accompagnate da ottimi vini. La prenotazione è consigliata. V. Liguri 28 - Pavia. Tel. 0382.302833 www.osteriadellamadonna.com hosteriadellamadonna@alice.it-
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HEN low cost 6-7 OTTOBRE CESENA
13-14 OTTOBRE AREZZO
20-21 OTTOBRE VERONA
PERCHÉ ANDARCI Il primo fine settimana di ottobre il centro storico sarà preso d’assalto per il 7° Festival Internazionale del Cibo di Strada. Nessun ingresso da pagare, infatti, per le circa venti isole gastronomiche che proporranno i cibi di strada provenienti da svariati paesi del mondo e da numerose regioni italiane. La manifestazione sarà arricchita anche da incontri, degustazioni, esposizioni, animazioni, musica, teatro di strada e officine gastronomiche con laboratori sul cibo di strada nel Mediterraneo e nel mondo.
PERCHÉ ANDARCI In questi due giorni Arezzo Fiere e Congressi diventerà la capitale della vacanza in campagna con AgrieTour, il Salone Nazionale dell’Agriturismo, dove tutti gli amanti della vita rurale potranno conoscere nuove mete per le vacanze, ma anche, grazie al Festival enogastronomico, assaporare i gusti più autentici dell’arte culinaria italiana, e acquistare i prodotti tipici della campagna di varie regioni. Grande attenzione anche ai più piccoli con Agrietour Bimbi, un’area per conoscere giocando il mondo delle fattorie italiane. Ingresso: 5 euro.
PERCHÉ ANDARCI Per gli amanti della auto, da non mancare Classica Motori, salone di auto e moto d’epoca tra i più completi a livello nazionale. Due giorni in cui ogni appassionato potrà ammirare la ricca esposizione di vetture e motociclette dal passato glorioso e immergersi nel mercato dei ricambi per auto e moto d’epoca nuovi e usati, documentazioni tecniche e narrativa specializzata; conoscere restauratori, preparatori e artigiani, tra eventi “live” e centinaia di offerte di veicoli in vendita. Biglietto: 10 euro (se acquistato online).
DA VEDERE Meta d’arte tra le più importanti della Romagna, questa città può vantare una delle più pregevoli testimonianze della cultura umanistica italiana, la Biblioteca Malatestiana. Impossibile, poi, non rimanere affascinati dalla Rocca Malatestiana, da cui si può ammirare tutta la città vecchia, dalla Cattedrale di San Giovanni Battista, di grande valore storico per il suo stile romanicogotico, alla particolarissima Piazza del Popolo.
DA VEDERE Attrattiva principale è la Basilica di San Francesco, all’interno della quale si trova la Cappella Bacci con il ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce, capolavoro della pittura rinascimentale di Piero della Francesca. Nella parte alta della città si erge maestoso il Duomo di Arezzo, famoso per le sette bellissime vetrate cinquecentesche del maestro francese Guillaume de Marcillat.
DA VEDERE L’Arena è, insieme a Romeo e Giulietta, il simbolo di Verona in tutto il mondo. Questo anfiteatro romano incute un senso di maestosità grazie all’imponente e solida struttura esterna e al movimento concentrico delle gradinate interne. A pochi passi da esso sorge la Casa di Giulietta, ovvero il teatro dove si è consumata la tragica vicenda amorosa dei due innamorati.
DORMIRE Mondo Antico Town House Suite Posizione centralissima e facilità di parcheggio per questo grazioso b&b che offre doppie a 79 euro. Via Paiuncolo, 9. Tel. 054721222
Dormire Residence Le Corniole Struttura moderna, a 20 metri dal centro, con parcheggio e prodotti per la colazione gratuiti. Monolocale per due: 70 euro. V.le Michelangelo, 142. Tel. 05753730214
MANGIARE Circolo Acli San Mamante Con 15 euro si mangia dall’antipasto al dolce. Tutto casereccio. Via San Mamante, 1664. Tel. 3496806229
Mangiare Osteria Brancaleone Eccellente cucina toscana e grande cortesia del gestore. Con il menù da 15 euro si può mangiare in due. Via Oberdan, 61. Tel. 0575401500
DORMIRE Hotel Gardenia Ideale per chi viaggia in macchina vista la vicinanza sia all’uscita autostradale che al centro cittadino. Doppia: 70 euro (colazione e parcheggio coperto inclusi). Via Unità D’Italia 350, Borgo San Michele. Tel. 045972122
27-28 OTTOBRE PERUGIA
DA VEDERE Perugia è un piccolo gioiellino in cui non si smette mai di scoprire nuove bellezze. Da non perdere i possenti resti della Rocca Paolina, il Palazzo dei Priori, in cui ha sede la Galleria Nazionale dell’Umbria, principale collezione museale della regione, e la Cattedrale di San Lorenzo, edificio dall’impianto gotico con meravigliose vetrate che vanno dal sedicesimo al ventesimo secolo.
PERCHÉ ANDARCI Weekend conclusivo per la manifestazione più dolce dell’anno: Eurochocolate. Come ogni anno il capoluogo umbro si trasformerà in una fabbrica di cioccolato a cielo aperto e le vie, le piazze e i luoghi d’arte e di tradizione del centro storico saranno animate da degustazioni, performance, spettacoli di vario genere ed eventi culturali. Tra gli appuntamenti di rilievo, lo spettacolo delle Sculture di Cioccolato e l’Eurochocolate World, che dà voce a tutti i paesi mondiali produttori di cacao. 18
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DORMIRE Hotel Ideal L’albergo è situato in un’area verde della città, zona ideale sia per visitare il centro che i paesi limitrofi. Doppia: 78 euro (parcheggio incluso). Via Tuderte, 1/G. Tel. 07530869
MANGIARE Osteria Trattoria Perbacco Trattoria dal sapore antico, dunque raro. Ambiente spartano, cibo e vino di quantità e qualità, prezzi abbordabili (20 euro un menù completo). Via Carducci, 48/a. Tel. 045594193 MANGIARE Trattoria Faliero Ottimo rapporto qualità-prezzo. Si mangia e si beve gustosamente con 15 euro. Locale rustico, menù ricco (da provare la mitica torta al “testo”). Località Montebuono di Magione. Tel. 0758476528
3-4 NOVEMBRE CASERTA
10-11 NOVEMBRE SCANNO (AQ)
17-18 NOVEMBRE CREMONA
PERCHÉ ANDARCI Ultima occasione per ammirare il Murale di Milwaukee di Keith Haring, esposto fino al 4 novembre nel Salone dei Porti della Reggia di Caserta. Tra i murales più grandi al mondo, è lungo trenta metri e alto due metri e mezzo, ed è una delle più significative tra le opere pubbliche del celebre “street artist” americano, morto nel ‘90, commissionatagli nel 1983 per l’apertura del Museo Haggerty. Ingresso agli appartamenti storici e alla mostra: euro 13,20.
PERCHÉ ANDARCI Qui San Martino si festeggia in modo unico, ovvero con le Glorie di San Martino. Le “Glorie” sono giganteschi falò che si preparano la notte tra il 10 e l’11 novembre, e vedono coinvolti tutti i rioni che si sfidano per dar vita alla “Gloria” più bella. Per due giorni si fa festa tra canti, danze, carne e vino novello alla luce dei falò. Le vie del paese vengono animate anche dalla scherzosa “processione di San Martino”.
PERCHÉ ANDARCI La città lombarda celebra il suo dolce tipico con la consueta Festa del Torrone. Tema dell’edizione 2012 è la dolcezza, che sarà il filo conduttore di tutti gli eventi in programma: oltre 60 iniziative tra giochi, momenti di intrattenimento, appuntamenti culturali ed enogastronomici che animeranno le strade e le piazze della città. Da segnalare l’appuntamento di domenica alle 15, quando nella piazza principale verrà costruito il tradizionale torrone “oversize”, quest’anno a forma di coppa gelato.
DA VEDERE Pensando al famoso centro campano non può non venire in mente la sua Reggia, splendido esempio di neoclassicismo italiano conosciuto in tutto il mondo. Il palazzo ospita circa 1.200 stanze sfarzosamente decorate e tra le imperdibili meraviglie ci sono la Cappella Palatina, la Biblioteca, il Teatro di Corte e il parco. Una volta finito il tour della Reggia, merita una visita anche Casertavecchia, il meraviglioso borgo medievale che sorge alle pendici dei monti Tifatini.
DA VEDERE Inserito tra i “Borghi più Belli d’Italia”, l’antichissimo paese abruzzese è ricco di edifici e monumenti di valore, tra i quali spicca la chiesa di S. Maria della Valle, i cui arredi marmorei e lignei settecenteschi si fanno notare per la loro pregevolezza. Ma la bellezza del posto sta anche nello straordinario paesaggio naturale in cui è immerso, tra montagne imperiose e uno splendido specchio d’acqua, intriso di fascino e tranquillità: il Lago di Scanno.
DA VEDERE Tutte le più belle attrazioni di Cremona sono racchiuse nella medioevale Piazza del Comune, considerata una delle più belle piazze italiane. Qui troviamo, infatti, il Torrazzo, la torre simbolo della città con i suoi 487 scalini, il Duomo e il Battistero, splendide opere d’architettura romanica, il Palazzo del Comune e la Loggia dei Militi. Consigliato anche un tour tra Palazzo Stanga, Palazzo Raimondi e Palazzo di Cittanova.
DORMIRE Hotel Jolly Caserta Solo 72 euro per una doppia (colazione compresa) in questo 4 stelle situato di fronte alla Reggia e a due passi dalla stazione. Viale Vittorio Veneto, 13. Tel. 0823325222
DORMIRE Hotel Roma Incorniciato dalle montagne, l’albergo sorge a due passi dal centro e a 3 km dall’omonimo lago. La colazione mattutina (inclusa nel prezzo) prevede torte fatte in casa. Doppia: 65 euro. V.le Della Pineta, 6. Tel. 086474313
DORMIRE Albergo Visconti Hotel semplice ma ben tenuto che offre doppie a 65 euro, e un parcheggio gratuito. A 2,5 km dal centro. Via Giuseppina, 145. Tel. 0372431891
MANGIARE Prodotti genuini provenienti dalle terre aquilane per gli squisiti piatti proposti dal menù. Per un pasto completo si spendono sui 30 euro. Via Domenico Tanturri, 66. Tel. 086474550
MANGIARE Ristorante Hosteria del Cavo Risotti squisiti e più che abbondanti, stinco da urlo e vino della casa ottimo. Con 15 euro si torna a casa contenti. Via Cavo Cerca, 8. Tel. 0372434248 - 0523.998311 - www.trattoriachiarone.it
Sicilia. La gara per auto storiche quest’anno proporrà un programma molto più ricco di prove speciali, ma anche di eventi collaterali che avranno l’obiettivo di promuovere il territorio e i prodotti tipici locali.
gono Palazzo Riccio di Morana e Palazzo Milo.
MANGIARE La Loggetta Pizzeria in cui si può gustare una delle migliori e più grandi pizze della città (anche al metro), a un prezzo stracciato (con meno di 10 euro si mangia e si beve). Consigliata la pizza della casa. Via Roma, 41/43. Tel. 0823351272
24-25 NOVEMBRE TRAPANI PERCHÉ ANDARCI Il V Historic Rally Città di Trapani, dopo il successo delle prime tre edizioni, è stato inserito quest’anno nel calendario delle manifestazioni di grande richiamo turistico della Regione
DA VEDERE Il principale monumento cittadino è il grande complesso dell’Annunziata. Nei pressi si trova anche l’ex convento che oggi ospita il più importante museo della città, il Museo Pepoli. Nel centro storico ci si può perdere tra le varie chiese, tra cui la Badia Nuova (S. Maria del Soccorso), San Francesco d’Assisi e le chiese dei Cappuccini, di San Pietro e del Purgatorio, la bella Cattedrale e i palazzi settecenteschi, tra cui emer-
DORMIRE Case Vacanze Trabinis Struttura accogliente e situata nel centro storico, a breve distanza da porto e stazione. Appartamento con una stanza da letto: 55 euro. Vicolo Aperta. Tel. 0923360431 MANGIARE Antica Pizzeria Calvino dal 1946 A Trapani è una vera e propria istituzione: per assaggiare la miglior pizza trapanese (diversa dalla napoletana) bisogna venire qui. Si spende in media tra i 12 e i 15 euro. Da provare la pizza rianata. Via Nunzio Nasi, 77. Tel. 092321464 WEEKEND IN
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weekend “ e l e t t r i c o ”
con kangoo z.e. IL SILENZIO È VERDE
Le Dolomiti erano lassù, in alto, con il sole che salutava, giocando a nascondino fra le guglie di pietra, in un silenzio magico. E quando siamo saliti sul Renault Kangoo Z.E. ( Zero Emissioni, 100% elettrico), la curiosità c’era ma certo non stimolava il nostro interesse, ci aspettavamo qualcosa di lento, pesante. Bene, abbiamo detto, proviamo anche questa: ma chissà nei tornanti, saremmo dovuti scendere a spingere. L’abbiamo pensato prima, ma dopo…
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n verità eravamo venuti quassù per goderci un weekend d’autunno fra queste cime, in questi paesaggi che sembrano dipinti da un artista fantasioso, e poi avevamo sentito del progetto “Green Way Primiero”, con il quale la valle trentina del Primiero, con San Martino di Castrozza, vuole conquistare i vertici dell’eccellenza ambientale. I Comuni della valle si sono consorziati per l’utilizzo dell’energia elettrica, proveniente dalle centrali idroelettriche locali e da due centrali di teleriscaldamento a biomassa legnosa, per ridurre il consumo del petrolio inquinante e per avere un territorio “pulito”. E nel progetto c’è anche la diffusione e l’utilizzo delle auto elettriche a Zero Emissioni da mettere a disposizione anche del turista. E allora non abbiamo resistito e abbiamo voluto provare il Renault Kangoo Z.E., quasi certi di tornare indietro al primo tornante per riprendere il no-
stro mezzo termico e sfrecciare in alto. La prima sorpresa è stata nello scoprire che guidarlo è semplicissimo, come un cambio automatico, la partenza è veloce e anzi devi stare attento a non accelerare fra la folla. Ma il bello viene proprio al primo tornante, quando non devi scalare marcia, quando i cavalli non si afflosciano, ma invece non si perde in velocità e si va su che è una meraviglia. Come è una meraviglia passare in questi paesaggi stupendi come su una nuvola, senza rumore, con una guida fluida, senza strappi, proprio come volando, un volo slow, radente, come su un cuscino d’aria. Pian piano ci si immerge in questa atmosfera magica, rilassante, e arriviamo alla Baita Segantini, dedicata al famoso pittore, in questo stato di nirvana. Ci siamo sentiti facenti parte del territorio senza violarlo. Forse anche ai caprioli non dà fastidio un veicolo che cammina e non fa rumore.
E quando quassù arriva un minibus, con il suo wroom-wroom e il suo puzzo che vomita dal tubo di scappamento, violenta il silenzio della montagna e il profumo dell’erba. Sotto le Dolomiti ci sembra una creatura infernale, un drago maligno fuori posto, fuori tempo, residuato preistorico di un’era inquinante. Ci dà davvero fastidio. Scendiamo a Primiero e quasi ci vien voglia di abbracciare questa crociata per una montagna pulita. Tutti i comuni turistici dovrebbero seguire questa strada, dotarsi di tante auto elettriche, da dare anche ai turisti in car sharing, e così regalare davvero silenzio e aria pulita a noi poveri cittadini che quando veniamo dalle grandi città non rischiamo di ritrovarci un wroom-wroom e il gas dei tubi di scappamento che semmai non hanno neppure marmitte catalitiche ben funzionanti. RdA
I veicoli a zero emissioni sono indispensabili per poter entrare anche in città senza inquinare.
I tornanti vengono superati in scioltezza the verde
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ne l l a va l l e di p r imie r o
Flotta Zero Emissioni alla Baita Segantini
Il progetto di mobilità elettrica nasce dalla collaborazione del territorio di Primiero, la società energetica locale ACSM e la Renault con veicoli a zero emissioni. Sono 14 i Kangoo Z.E., per passeggeri e in versione furgone, nel territorio del Primiero. Il Kangoo Z.E. è stato eletto Van dell’anno 2012. Primo veicolo commerciale 100% elettrico con un’autonomia di 170 km e una velocità massima di 130 km orari. Per ridurre il costo iniziale, la batteria al litio verrà data a noleggio. Ciò comporta anche un’assicurazione su eventuali malfunzionamenti, con assistenza stradale inclusa. Il costo della vettura parte da 20.000 euro (IVA esclusa), con noleggio della batteria di € 72 al mese (IVA esclusa, per 10.000 km/ anno, 36 mesi). La ricarica alle colonnine predisposte dal Comune è di circa € 3. L’Urban Crosser Twizy parte da € 6990 (IVA inclusa) con noleggio della batteria di € 50 al mese (IVA inclusa, per 7.500 km/anno, 36 mesi). RENAULT KANGOO Z.E. Dimensioni: Potenza: Velocità massima: 0-100 km/h: Autonomia(ciclo NEDC):
421/213/180 cm 44 kW (60 cv) 130 km/h 20,3 sec 170 km
IL Renault Kangoo Z.E. davanti alle Pale di San Martino (FOTO DI PAOLO NEGRI)
CON RENAULT TWIZY ALLA RISCOPERTA DELLA VERA ANIMA DEL TERRITORIO
La piccola e divertente Twizy sarà data in car sharing ai turisti.
E se un giorno gli abitanti e i turisti della valle del Primiero potessero vivere le oasi naturali del territorio circostante lasciandosi avvolgere dalle linee fluide e silenziose di Renault Twizy? Immaginate di scivolare tra i tornanti che dipingono le cime di questa valle incantevole ascoltandone il respiro... se l’Urban Crosser 100% elettrico Renault fosse disponibile in car sharing e presso gli Hotel, i cittadini e i visitatori di passaggio potrebbero esplorare nuove mète, sentendosi in totale armonia con la serenità e l’autenticità di una montagna incontaminata. Grazie alle sue dimensioni ultracompatte e alla silhouette dinamica e leggera, a bordo di Renault Twizy sarebbe come immergersi nella quiete di una valle senza tempo.
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BORGHI D’AUTUNNO
di Rosaria Brusaferri
NEIVE (CUNEO) PIEMONTE)
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l suo nome ha antiche origini romane, viene infatti fatto risalire a una nobile famiglia romana, la gens Naevia, che vi abitavano e avevano dei possedimenti. Nell’antico borgo però il castello non esiste più, mentre è rimasto ben conservato l’impianto medievale della cittadina, dove le case con i tetti rossi sono strette l’una vicina all’altra. Dall’alto del centro storico si gode di una splendida vista sulle vigne circostanti. DOVE MANGIARE Neive è terra di grandi vini, ed è conosciuta in questa stagione autunnale per il pregiatissimo e profumatissimo tartufo d’Alba, che cresce nella zona a cavallo tra Langhe e Monferrato. Al Ristorante “La Contea” di Neive, situato nelle sale storiche del Palazzo dei Conti Cocito, si può
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pranzare con ottimo vino nelle eleganti stanze dai soffitti affrescati. P.zza Cocito, 8 Tel. 0173.67126 - 045.740 0046 lacontea@la-contea.it Info: info@algondoliere.com DOVE DORMIRE L’Hotel Castelbourg si trova nel centro del borgo di Neive e ha una suggestiva vista panoramica sulla campagna circostante delle Langhe. L’albergo è stato ricavato da un restauro di una struttura del XVII secolo. La colazione viene servita in sale ricavate dalle cantine. Via Cocito, 1 Tel. 0173.67380 www.castelbourg.com
COSA VEDERE Per gli appassionati di storia e di arte, ma non solo, interessante è la visita alla dimora più antica del borgo, la Casa Cotto, che risale agli inizi del XIII secolo. Essa era usata come casa-forte ed era di proprietà di una famiglia di banchieri. Durante le opere di restauro avvenute nel corso del tempo, sono stati trovati nell’archivolto della porta principale mattoni risalenti all’epoca romana. COME ARRIVARCI In auto: Da Torino strada statale 29 fino a Vezza, poi strada provinciale per Castagnito e Neive. Da Cuneo SS231 direzione Asti fino all’incrocio di Baraccone di Castagnito, poi a destra per 6 km. Da Milano o Genova Autostrada A7 fino a Tortona, poi A21 uscita Asti est e SS231 direzione Alba, infine bivio per Castagnole Lanze.
ISOLE GRECHE MALCESINE (VERONA) - VENETO
È
situato sulla sponda veronese del Lago di Garda. Caratteristico è l’imponente castello scaligero, meta nel passato di Goethe nel settembre 1786, di Kafka nel 1909, e di Gustav Klimt che, nel 1913, realizzò alcune tele che ritraevano Malcesine e Cassone (conservate nella collezione “Lederer” di Vienna e Graz). Storia e arte in questo borgo ai piedi del Monte Baldo, si fondono in un suggestivo connubio con paesaggio, natura, colori e sapori dell’autunno. Al comune di Malcesine, fino al 31 dicembre del 2014, è stata confermata da parte del Touring Club Italiano la Bandiera Arancione, sinonimo di qualità turistica. DOVE MANGIARE Nei ristoranti e nelle osterie di Malcesine si possono assaporare piatti tipici del luogo con ricette a base di pesce di lago o altri prodotti della montagna. Al Ristorante Al Gondoliere, in Piazza Matteotti 6, la buona cucina è di casa è vi è un’ampia scelta di vini. Tel. 045.7400046 Info: info@algondoliere.com
DOVE DORMIRE All’Hotel Baia Verde di Malcesine, quattro stelle, ampliato e rinnovato da pochi anni. Vi è un Centro Benessere Baia Verde con piscina e zona umida, e un’area beauty per trattamenti, massaggi e servizi estetici. L’hotel si trova in Val di Sogno 37018 - Malcesine - Tel. 045.7400396 -Fax. 045.7400253 Info: info@hotelbaiaverde-malcesine.it COSA VEDERE Sicuramente il castello di Malcesine risalente alla metà del primo millennio d.C. Edificato dai Longobardi, dopo la sua distruzione fu ricostruito dai Franchi e in seguito passò ai feudi vescovili veronesi. Nel XIII secolo entrò a far parte del casato di Alberto della Scala. Le visite sono possibili dall’8 dicembre al 6 gennaio, tutti i giorni dalle 10.30 alle 16.30, febbraio/marzo solo sabato e domenica, dalle 12.30 alle 18.00, da aprile a ottobre tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.00. www.malcesinepiu.it/lago-di-garda/Arte-ecultura.html www.comunemalcesine.it/cultstoria-edifici.php
COME ARRIVARCI In Auto. Da Nord: autostrada A22, uscita al casello Rovereto Sud, statale SS249 in direzione Mori, Torbole e Malcesine. Da Sud: autostrada A22, uscita al casello Affi, direzione Bardolino, Garda e Malcesine. Da Ovest: autostrada A4, uscita Peschiera, direzione SS249 Peschiera, Garda e Malcesine.
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MONTERIGGIONI (SIENA) - TOSCANA
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a storia di Monteriggioni gravita attorno alla vita del suo imponente castello fatto costruire su ordinanza del podestà Guelfo da Porcari. Il terreno dove fu edificato era sede di un’antica fattoria longobarda denominata Montis Regis, dalla quale con molta probabilità prese il nome. Il territorio attuale è quello che risulta da un atto del Granduca di Toscana del 1777 che il 2 giugno accorpava 3 comunità, Monteriggioni, Santa Colomba e Strove, e altri 13 piccoli comuni. Il castello di Monteriggioni è citato anche da Dante nel XXXI canto dell’inferno: “ … però che come sulla cerchia tonda Monteriggion di torri si corona…”. DOVE MANGIARE Il Ristorante Da Remo si trova nella piazza principale del borgo di Monteriggioni. È un antico locale, adiacente il castello medievale, risalente al 1300, in pietra e tufo, arredato con gusto. Vengono serviti piatti tipici della cultura senese, tartufi e carni Chianine, la pasta è fatta in casa. Via I° Maggio, 1 - 53035 Monteriggioni. Tel. 0577.304370 www.ristorantemonteriggioni.it DOVE DORMIRE L’Hotel Il Piccolo Castello è un lussuoso albergo in stile neoclassico in prossimità della rocca di
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Monteriggioni. Le strutture che lo compongono sono diverse, ma collegate tra loro e disposte a semicerchio su un piano. All’interno il centro benessere propone massaggi per lei e per lui, e ospita oltre alla palestra, sauna, bagno turco e vasca idromassaggio. Via Colligiana 8, Monteriggioni. www.ilpiccolocastello.com COSA VEDERE Sicuramente da visitare è il castello di Monteriggioni, l’antica sentinella realizzata per difendere la Repubblica Senese dagli invasori. La sua costruzione è risalente agli inizi del 1200. È circondato da una cinta muraria a forma di ellissi e da ben 15 torri e due massicce porte d’ingresso. Nel 2005 sono state sistemate alcune parti del camminamento per permettere ai visitatori di compiere l’intero perimetro. Info: Pro Loco di Monteriggioni Tel. 0577.304810
COME ARRIVARCI Da Bologna: autostrada del Sole A1, uscita Firenze Certosa, seguire la superstrada per Siena, uscita a Monteriggioni. Da Roma: autostrada del Sole A1, uscita a Valdichiana, prendere il raccordo Siena - Bettole, a Siena prendere l’autostrada per Firenze, uscita a Monteriggioni.
i borghi da non perdere NORCIA (PERUGIA) - UMBRIA
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i trova nella parte più montagnosa dell’Umbria al centro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. I primi segni di insediamento umano sono fatti risalire dagli storici al periodo Neolitico. Il nome della città, fondata dai Sabini, deriva dal nome etrusco “Norsia”, che significa “fortuna”. È protetta da una cinta muraria risalente al XIII secolo, con una particolarissima forma a cuore, circondata da otto antiche porte. È la città natale di San Benedetto patrono d’Europa. DOVE MANGIARE Alla Taverna Castelluccio si possono assaporare proposte gastronomiche della cucina locale e naturale (agro-silvo-pastorale) quali lenticchie biologiche e prodotti silvestri come erbe, funghi o frutti. Tra le portate da assaporare nella stagione autunnale, il filetto di manzo al tartufo nero, e la frittata di ricotta fresca e tartufo nero. Taverna Castelluccio, Via Dietro la Torre 8, Castelluccio di Norcia. Tel. 0743.821158 www.tavernacastelluccio.it DOVE DORMIRE L’hotel Grotta Azzurra si trova all’interno di un antico palazzo risalente al 1700, e dal 1850 senza alcuna interruzione è di proprietà della famiglia
Bianconi. La vista delle camere è suggestiva, infatti alcune si affacciano direttamente sui tetti del centro storico con piccoli terrazzini, mentre altre offrono il panorama dei Monti Sibillini. Via Alfieri 6. Tel. 0743.816513 Info: info@bianconi.com COSA VEDERE Norcia è una città d’arte e centro di pellegrinaggio che merita di essere visitata così come tutte le frazioni che fanno parte del suo territorio. Castelluccio è una delle frazioni. È uno dei centri abitati più elevati all’interno degli Appennini. Si trova a circa 28 km dalla città, in cima ad un colle che si eleva su un altopiano inserito nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e lo si raggiunge attraverso una strada panoramica.
ta per Norcia; da nord-est e sud-est: autostrada A14 (Bologna-Taranto) uscire a San Benedetto del Tronto, proseguire direzione Ascoli Piceno, continuare direzione Roma prima di Arquata dove troverete l’uscita per Norcia; da sud-ovest: autostrada A1 (Firenze-Roma) uscire a Orte, proseguire per Terni e poi Spoleto; a 5 km da Spoleto troverete l’uscita per Norcia.
COME ARRIVARCI In auto: Da nord ovest: autostrada A1 (Firenze-Roma) uscire a Valdichiana, proseguire per Perugia lungo la E45, continuare per Spoleto, 5 km prima di Spoleto troverete l’usci-
VENOSA (POTENZA) - BASILICATA
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l suo nome, che anticamente era Venusia, potrebbe essere derivato da quello della dea dell’amore, Venere, così come potrebbe essere stato dedicato all’abbondanza di vini (vinosa) o al vento (ventosa). Furono i Romani a darle il nome, nel 291 a.C., dopo averla sottratta ai Sanniti. Qui nacque, nel 65 a.C., e visse la sua fanciullezza, frequentando la scuola locale, il grande poeta latino Orazio. DOVE DORMIRE In un antico palazzo risalente al 1400 situata nel centro storico: l’Hotel Orazio. La struttura è conosciuta con il nome di Palazzo del Baliaggio poiché è stata, nel periodo dal 1400 al 1800, sede del Balì dei Cavalieri di Malta. All’interno si possono ammirare preziose porte lignee e volte affrescate in modo creativo e originale. Hotel Orazio, Corso Vittorio Emanuele, 142 - Venosa. Tel. 0039.097231135/35081 www.hotelorazio.it; info@hotelorazio.it
DOVE MANGIARE Alla Locanda Accademia dei Piacevoli, nel centro storico, poco distante dalla piazza Castello, i piatti sono all’insegna della tradizione e della creatività e le materie prime di ottima qualità. Per Carmine Palma e Paola Mugnaini, le parole chiave sono “Cucina Eloquente, Gustosa, Radiosa e Fantasiosa “. Locanda Accademia dei Piacevoli, Via Discesa Capovalle, 1 - Gravattone - Venosa. Tel: 0972.3608 www.locandaaccademiadeipiacevoli.it COSA VEDERE Piazza Umberto I, meglio conosciuta come Piazza Castello, da dove si vedono la torre ovest del castello aragonese edificato nel 1470 da Pirro del Balzo, e una grande fontana, fatta costruire nel 1298 da Carlo d’Angiò. Al Parco Archeologico le terme romane, e resti di domus private e l’anfiteatro. Gli scavi hanno riportato alla luce una domus patrizia del I secolo d.C.,
la Casa di Orazio, le Catacombe ebraiche e un sito paleolitico. come arrivarci Dall’autostrada Salerno – Reggio Calabria (A3), allo svincolo di Sicignano–Potenza si prende la direzione di Potenza. Si prosegue sulla SS407 (E 847) (superstrada Basentana) fino all’uscita di Campomaggiore/Accettura/Pietrapertosa. Con la stessa SS407 (E847) si può arrivare dal versante jonico, da Taranto o Metaponto. All’uscita dalla SS407 (E847), si percorre l’ultimo tratto in salita di 10 Km, e si arriva a Pietrapertosa.
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sperlonga (latina) - lazio
È
un caratteristico borgo marinaro situato a metà strada tra Napoli e Roma, arroccato in cima a uno sperone roccioso. Altrettanto particolari sono le scalette e le piccole vie e vicoli stretti che permettono di scendere verso il mare e risalire. Il borgo sulle pendici del Monte San Magno, ha una struttura tipicamente medievale, anche se ai tempi dei Romani già Plinio parlava del “luogo della spelonca” e l’imperatore Tiberio aveva costruito una lussuosa villa, con un nucleo centrale circondato dalle case, collocate sul promontorio e incastonate nella roccia. DOVE MANGIARE Al Ristorante La Playa, la cucina tipica mediterranea si mescola alla cucina moderna creando un piacevole mix di gusti e sapori. Le sperimentazioni sono ad opera dello chef Luigi Cariello, che propone piatti speciali utilizzando materie prime del luogo e di prima scelta, come la sfogliatella di baccala’ con patate e cuore di bufala o il calamaro ripieno con cipolle brasate e verdure. Via Cristoforo Colombo 1, Tel. 0771549496, info@laplayahotel.it www.laplayahotel.it DOVE DORMIRE È un albergo a quattro stelle di recente apertura, a 800 metri dal 100 abitato e vicinissimo al
mare. Le camere sono confortevoli e la struttura è elegante, realizzata in colore bianco, e piacevolmente immersa nella macchia mediterranea, circondata da ulivi. Tel. 0771-548137 www.hotelgrottaditiberio.it COSA VEDERE Oltre alle passeggiate nel caratteristico borgo, una visita consigliata è alla Grotta di Tiberio, e al Museo Archeologico Nazionale dove si trovano oltre 10.000 reperti quali testimonianze dell’antica epoca storica vissuta da Sperlonga e dal suo territorio. www.comune.sperlonga.lt.it Tel. 0771.548028
COME ARRIVARCI In auto: Sperlonga dista 116 km da Roma e 114 Km da Napoli. È raggiungibile percorrendo la via Pontina (fino a Terracina) e proseguendo lungo la via Flacca. Lungo l’autostrada del Sole Roma-Napoli, l’uscita più vicina a Sperlonga è quella di Cassino. In treno: la linea FS Roma-Napoli arriva alla stazione di Fondi, per Sperlonga si prosegue con il servizio di trasporto pubblico.
CASTELSARDO (Sassari) - SARDEGNA
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tutti i moderni servizi, aria condizionata, telefono diretto, TV satellitare, ascensore, sala lettura, sala TV. Si trova sul Lungomare Anglona. Tel. 079470143. www.hotelriviera.net
DOVE DORMIRE All ‘Hotel Riviera, una fra le prime strutture sorte nel Nord-Sardegna. Aperto tutto tutto l’anno dispone di camere insonorizzate, e offre
DOVE MANGIARE Al ristorante Il Cormorano la carta del menù varia stagionalmente ed è sinonimo di freschezza e accurata scelta dei prodotti. Il locale si trova ai piedi della rocca medioevale, vicono alla piazza principale. Il pescato è rigorosamente locale.
rrampicata su un irto promontorio roccioso declina a picco sul mare, la cittadina di Castelsardo. L’intero borgo conserva tuttora le mura di recinzione, con le fortificazioni costruite a difesa di minacce provenienti dal mare. Il castello sovrasta l’intero borgo ed è stato costruito dai Doria nel XII secolo. Il suo nome un tempo Castel-Doria, dalla metà del ‘400, sotto il controllo degli Aragonesi, è stato modificato in Castel-Aragonese. Il passaggio di mano definitivo è stato con i Savoia nel settecento che gli hanno attribuito l’attuale denominazione. Imperdibile il Centro Storico che mantiene tutt’oggi un aspetto caratteristico con viuzze strette e pavimentazione in pietra.
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Il Cormorano si trova in Via Colombo, 5. Telefono: 079.470628 www.ristoranteilcormorano.net COSA VEDERE All’interno del borgo spicca la Cattedrale di S. Antonio Abate, patrono della città, visibile dal mare anche da diverse miglia, grazie al suo campanile in maioliche colorate. Poco lontana ,circondata da alte mura che fanno da quinta alla piazzetta antistante, la Chiesa di S. Maria, sede della Confraternita di S. Croce, dalla quale prendono avvio le antichissime sacre rappresentazioni della Settimana Santa. COME ARRIVARCI In nave - in aereo: Sono poco più di 30 i km che separano Castelsardo dallo scalo marittimo di Porto Torres, 50 i km dall’aeroporto di Alghero Fertilia e circa 100 i km dall’aeroporto di Olbia.
borghi di mare FURORE (SALERNO) - CAMPANIA
È
un piccolo comune della provincia di Salerno, entrato a far parte del Patrimonio Mondiale Unesco nel 1997, così come tutta la Costa D’Amalfi. Si trova a soli sette chilometri dagli scogli della conosciuta costiera. Il piccolo borgo offre panorami indescrivibili grazie alla sua posizione particolare e passeggiate a mezza costa. Un paese, non paese da qualcuno è stato definito per la sue caratteristiche e per la particolare collocazione che lo rende difficile da individuare. Una roccaforte in difesa, nel passato, delle incursioni dei Saraceni. Celebre è il suo fiordo scavalcato da un ponte sospeso alto 30 metri.
DOVE DORMIRE La Locanda del Fiordo, si trova a metà strada tra Amalfi e Positano. E’ affacciata direttamente sul mare e circondata dalla natura con i suoi profumi e colori intensi in ogni stagione. La sua posizione strategica rappresenta un punto di partenza per le escursioni alla scoperta di siti quali le isole di Capri e le aree di Pompei, Ercolano e il Vesuvio. Locanda del Fiordo: Via Trasita, 11. Tel. 089.874813 www.lalocandadelfiordo.it
DOVE MANGIARE Da oltre trent’anni il ristorante Hostaria di Bacco è gestito dalla famiglia Ferraioli. L’ambiente è rustico elegante e le due sale hanno in comune un grande camino. Il ristorante propone numerosi piatti legati alla tradizione locale, quali l’antipasto “Antico fiordo” e gli immancabili “Scialatielli Costa Diva”. Hostaria di Bacco :Via G. B. Lama, 9. Tel. 089.830360 -info@baccofurore.it www.baccofurore.it COSA VEDERE Il borgo è costituito da edifici storici di grande pregio. Da vedere i due mulini e le due fabbriche della carta. I monazzeni dei pescatori e il loro borgo che è stato completamente sistemato. Oltre ai lunghi percorsi nella natura alla scoperta del fiordo, imperdibile è la galleria d’arte en plein air con oltre cento “muri d’autore”. Si tratta di particolari murales e sculture che dal 1980 hanno fatto caratterizzato questo piccolo borgo come un “paese dipinto”. COME ARRIVARCI Da Napoli la distanza è di circa 42 km. Si arriva a Furore percorrendo l’autostrada Napoli-Salerno. L’uscita è al casello di Castellammare di Stabia. Si continua lungo la strada statale per PimonteAgerola, da qui seguendo le indicazioni si raggiunge facilmente Furore.
CEFALÙ (PALERMO) – SICILIA
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a città di Cefalù era l’antica Kephaloidion, nome greco dal significato di “capo”, “estremità” o anche “punta”. Tale attribuzione era riferita alla conformazione naturale della roccia a forma di testa che sovrasta e accoglie la città. I Romani la chiamarono Coephaledium, e gli Arabi Gafludi, ovvero città fortificata e ricca di acque. L’imponente cattedrale è il simbolo del luogo, sintesi dell’incontro tra la cultura della Sicilia e le regioni del Maghreb. Cefalù è uno dei 15 Comuni siciliani rientranti nel Parco delle Madonie, dove si trovano le montagne più alte dell’isola e suggestivi boschi. DOVE MANGIARE Il piatto tipico della cucina cefaludese è a base di carne: la pasta ‘a taianu (pasta al tegame) è una golosa e poetica miscellanea di sapori e profumi, e piatto forte della Festa del SS. Salvatore. Una sosta per il pranzo può essere al ristorante “La Brace” che si trova nel cuore del centro storico di Cefalu. Il locale si trova in Via XXV Novembre, 10. Tel +39.0921.423570. www.ristorantelabrace.com
arredate in stile mediterraneo. Si trova in Via Vincenzo Cavallaro 13. info@hotel-kalura.com Tel. 0921.421354 COSA VEDERE Il monumento più importante della città è la cattedrale costruita dai Normanni. Secondo la leggenda è stato il nobile Ruggero II ad ordinare la costruzione per ringraziare Dio che lo salvò da una tempesta facendolo approdare a Cefalù. Da vedere inoltre il Palazzo Maria in Piazza Duomo e l’Osterio Magno in Corso Ruggero, edificio, risalente al XIII sec. E ancora il Lavatoio medievale, al quale si arriva attraverso un’elegante scalinata di pietra lavica.
Atterrando all’aeroporto “Fontana Rossa” di Catania la direzione è l’autostrada (A19) verso Palermo e l’uscita Buonfornello, si prosegue lungo l’autostrada (A20) in direzione Messina fino all’uscita Cefalù.
COME ARRIVARCI In aereo e in auto: atterrando all’aeroporto “Falcone Borsellino” di Palermo la direzione e Palermo, successivamente si procede in direzione Messina (A20) fino all’uscita Cefalù.
DOVE DORMIRE All’Hotel Kalura, diretto da più di 30 anni dallo stesso proprietario, aperto tutto l’anno. La struttura, contrassegnata da 3 stelle, si trova in uno dei più bei promontori che si possono trovare sulla costa tirrenica. Le camere sono
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nuovi percorsi gourmet L’estate sta finendo? Niente affatto. Il clima è ancora ottimo, il mare raggiunge le temperature più calde della stagione, in montagna, al lago e in collina si possono ancora godere di meravigliose giornate. E persino in città c’è modo di scoprire luoghi accoglienti e un po’ di verde. È un momento perfetto di cui approfittare per godersi piacevoli escursioni o una mini vacanza, senza patire del consueto affollamento agostano. Come sempre all’insegna delle belle e buone cose che l’Italia può offrire.
SICILIA - AGRIGENTO
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a edificio rurale ottocentesco Giuseppe Barcellona, chef giramondo che qui ha trovato il suo luogo ideale, ha ricavato un agriturismo immerso fra gli ulivi e i vigneti, che gestisce con la compagna Nicoletta. Situato su una collina, con una vista mozzafiato che va fino al mare, è dotato di un piccolo centro benessere, piscina, camere semplici ma dotate di ogni comfort. La cucina di Giuseppe vi stupirà: dalla caponata alla siciliana alle ricottine ancora tiepide, dai pesciolini
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fritti ai polipetti, e ancora cuscus di pesce, pasta alla norma, linguine alle cozze…tutto è freschissimo e cucinato alla perfezione. DA VEDERE Se ce la fate a staccarvi dalla pace dell’agriturismo, il territorio offre innumerevoli luoghi da scoprire. Agrigento e Selinunte sono le mete più ovvie, ma ci sono molti altri incantevoli paesi ricchi di monumenti e fascino antico, ad esempio Caltabellotta, paese-presepio.
Notevole l’antichissima Basilica Cattedrale, che sorge in un luogo di culto frequentato fin dalla preistoria. Varie le testimonianze di tutte le diverse fasi storiche del territorio, dalla preistoria fino ai giorni nostri. Agriturismo Tenuta Stoccatello Km 6 S.P. Menfi-Partanna (Ag) Tel 333 9035428 www.tenutastoccatello.it
eekend & G U S T O di Marina Bellati
LIGURIA – IMPERIA
LOMBARDIA – MILANO
o chef Andrea Sarri nel suo candido e accogliente locale sotto i portici di Oneglia propone un menù soprattutto di mare, con evidenti ispirazioni alla tradizione ligure. Ma, da cuoco di rango, la rielabora su misura, con uno stile personale. Oltre alla carta, si può scegliere fra il menù “Rispetto delle stagioni” o quello “Lasciatemi fare” (rispettivamente 50 e 80 euro), certi che il pesce sarà quello pescato, accompagnato dai migliori prodotti di stagione. Da provare il “cappon magro” alla maniera di Sarri, un’eccellente reinterpretazione della storica ricetta ligure.
ssere a Milano, ma sentirsi in campagna. Il locale ha una formula nuova, propone piatti della tradizione popolare da tutta Italia, dalle polpette alle arancine di riso, dai super hamburger allo stoccafisso brandacujun con la polenta, che ciascuno sceglie al banco e si porta al tavolo, nella sala che si affaccia con grandi vetrate al giardino sul retro, dove - tempo permettendo - è attivo un grande barbecue, per fantastiche grigliate. Moira e Giuseppe, i titolari, sono fanatici del cibo bio e di qualità. Una garanzia, a prezzi assolutamente equi. Ma attenzione: sono aperti solo a pranzo e chiusi la domenica.
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DA VEDERE La Collegiata di San Giovanni Battista, settecentesco duomo di Oneglia nell’isola pedonale e la neoclassica Basilica di San Maurizio, l’Oratorio di San Pietro, il più antico edificio religioso della città di Imperia (pare del XII sec) e Palazzo Doria, dove nel ‘400 nacque il famoso ammiraglio Andrea Doria. Ristorante Agrodolce Via de Geneys 34 – Calata Cuneo 25 Imperia Tel 0183 293702 www.ristoranteagrodolce.it
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DA VEDERE Proseguendo lungo la via Lorenteggio ci si può dirigere verso Abbiategrasso, con il suo centro pedonale antico di secoli; sotto i portici, il “salotto buono” della cittadina, fate una capatina alla pasticceria Besuschio a provare un Besuschino, un caffettino alla maniera di Andrea, il proprietario. Tante le specialità a base di cioccolato, e sempre di eccellente qualità. Mangiari di strada Via Lorenteggio, 269 - Milano Tel 02 4150556 www.mangiaridistrada.com
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LOMBARDIA - vigevano
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n’antica casa di campagna, immersa in un bel giardino su cui si affacciano le sale dell’accogliente ristorante. I Castagni è da tempo una meta gourmet che, a una trentina di chilometri da Milano, richiama gli intenditori. Qui accoglie Luisa, moglie dello chef stellato Enrico Gerli, la cui cucina è saldamente legata alla tradizione del territorio lombardo, punto di forza per una rivisitazione che premia la ricerca e l’estro gastronomico dello chef. Tanti i piatti memorabili, ad esempio la Battuta di fassona ripiena di cremoso di parmigiano, la coscia di faraona disossata e arrostita, l’anitra, i ravioli neri
del plin (menù degustazione 55 euro). Importante la cantina, composta da oltre 600 etichette da tutto il mondo. DA VEDERE Vigevano e la meravigliosa Piazza Ducale, con la Torre del Bramante. Un gioiello rinascimentale, questa quattrocentesca piazza porticata, fatta edificare da Lodovico il Moro, che proprio a Vigevano era nato. Passando proprio sotto la torre del Bramante si accede al Castello, grande complesso architettonico di cui sono visitabili gli esterni. Suggestiva la passeggiata nella Cavallerizza, la strada coperta che consentiva di passare rapidamente dal castello alle campagne. I castagni Via Ottobiano 8/20 Vigevano (Pv) Tel 038 142860 www.ristoranteicastagni.com la favosa piazza di Vigevano attribuita a Leonardo da Vinci
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eekend & G U S T O LOMBARDIA – LODI
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DA VEDERE Se volete dedicare almeno mezza giornata al benessere, andate alle terme di Miradolo. Qui sgorgano acque salsobromoiodiche-litio magnesiache-sulfuree che, un vero toccasana per i problemi di otorinolaringoiatria, reaumatolgia e vascolari. Le terme, immerse in un magnifico, grande parco, hanno anche solarium e vasche all’aperto. Per sentirsi in vacanza.
DA VEDERE Verona è un museo a cielo aperto, protetta dall’Unesco. Immancabile la visita all’Arena, alla casa di Giulietta, a Piazza dei Signori, alle Arche scaligere, al Duomo. E infine un giro in piazza Erbe, luogo perfetto dove i veronesi si trovano per il classico “spritz”, l’aperitivo a base di prosecco popolarissimo in Veneto e non solo.
La Mondina Via Moschinone, 4 Marudo (Lo) Tel 0371 97088 www.ristorantelamondina.com
Locanda 4 cuochi Via Alberto Mario 12 Verona Tel 045 8030311 www.locanda4cuochi.it
arudo, campagna del lodigiano. Qui sorge il complesso Cascina Corte Grande, costruita nel 1091, che grazie alla ristrutturazione ad opera dello studioso Antonio Meneghetti è oggi una sorta di laboratorio artistico all’aria aperta. Qui sorge il ristorante di Andrea Gabin “La Mondina”, chiaro omaggio a un territorio in cui il riso è protagonista. La cucina di Andrea, di terra e a volte di mare, se il mercato consente di trovare il meglio, è prima di tutto rispettosa delle materie prime, poi della tradizione interpretata in modo contemporaneo, con risultati d’eccellenza. Locale elegante, con un bellissimo portico.
sopra: lo chef enrico gerli a sinistra: lasagnetta di castagne e carni. Dolci di piccola pasticceria
VENETO – VERONA un passo dall’Arena, il pluripremiato chef Giancarlo Perbellini ha da poco inaugurato questo piacevolissimo ristorante, in società con tre giovani cuochi usciti dallo staff del suo locale stellato a Isola Rizza. Una garanzia di qualità e bontà, che vi lascerà più che soddisfatti, anche per l’eccellente rapporto qualità/prezzo. L’ambiente è moderno e gradevole, si può mangiare anche solo un piatto, Moreno vi consiglierà al meglio. Ma è difficile resistere alle tante invitanti ricette in carta. Da non perdere il pollo con le patate, il maialino croccante con salsa al mirto e broccolo romano, la vellutata di cipolle o le penne all’amatriciana bianca…cascherete sempre in piedi! E per finire la millefoglie “strachin”, specialità dell’Offelleria Perbellini.
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EMILIA ROMAGNA – RIMINI CALABRIA - COSENZA
PUGLIA – carovigno
olete divertirvi e anche molto stupirvi? Liuzzi rappresenta un’ottima ragione (gastronomica) in più per recarsi sul litorale romagnolo. La sua cucina è mediterranea ma assolutamente creativa, capace di soprendere ogni volta con “invenzioni” che deliziano mente e palato. Creazioni scenografiche come le crudità di pesce in provetta, il lecca-lecca di foie gras, il bonbon di scampi, la “falsa pizza” in verticale. Menù “Pescato di Cattolica” 56 euro. Il ristorante è anche emporio, dove acquistare l’olio pugliese extra vergine di oliva, taralli, e persino arredi per la tavola fatti sempre da Raffaele, come anche le lampade fatte con tazze da caffé e posate.
a Locanda è costituita da diversi cottage (14 camere) immersi in un bel giardino, ai piedi dei monti del Pollino e a poca distanza dal mare Ionio. Qui c’è il ristorante dei fratelli Gaetano e Pinuccio Alia, meta gourmet di primissimo livello. La tradizione calabrese è interpretata in modo magistrale, utilizzando materie prime quanto più possibile locali, dalle carni calabresi al pesce del mar Ionio; la pasta o è fatta in casa o è quella eccellente di Gragnano. Da provare ad esempio la tiella di cardoncelli (funghi molto amati in Calabria), le costolette d’agnello ai profumi del Pollino o le superbe Candele con ragù di nduja (carta 39-49 euro, bevande escluse).
a semplice trattoria che era negli anni ’50, questo ristorante si è guadagnato via via i migliori punteggi, fino a portarsi a casa una meritata stella. A guidare la cucina è Teresa Buongiorno, aiutata dal marito Teodosio. La chef è autodidatta e da sempre ha la passione per la cucina. I suoi piatti si rifanno ai sapori pugliesi, elaborati con grande eleganza. Garanzia di freschezza, il menù cambia in relazione a quanto di meglio offre il mercato. Da citare fra le tante specialità gli spaghettoni al ragù d’agnello, le costolette di maialino arrosto con crespella di cicorie o la coda di rospo fritta su salsa in carpione. Menù degustazione 70 euro circa.
DA VEDERE Libera repubblica fin dal medioevo, San Marino e il monte Titano su cui sorge sono siti protetti dall’Unesco. La spettacolare posizione, le mura e il castello ne fanno un luogo unico; da tenere presente che il 3 settembre è la festa della Fondazione della Repubblica di San Marino, festeggiata con il palio delle balestre e i giochi di bandiere, il concerto della banda militare, la tradizionale tombola e il gran finale con fuochi d’artificio.
DA VEDERE La Castrovillari fu città romana, in seguito conquistata dai Normanni il cui dominio durò fino alla fine del X sec., quando passò agli Svevi e poi agli Angioini, nel 1266. A quest’epoca risalgono il Castello Aragonese e la Torre, costruiti per meglio controllare gli abitanti, ostili ai nuovi dominatori. A una trentina di chilometri, sullo Ionio, cè Sibari, antica colonia della Magna Grecia, con parco archeologico da visitare.
DA VEDERE Se si resiste all’attrattiva del mare, vale la pena di fare un giro per scoprire le bellezze di Brindisi, l’antica “Porta d’Oriente”. Suggestiva la chiesa di San Benedetto e il suo chiostro delle Benedettine (XI sec), l’antica chiesa di San Giovanni al Sepolcro e il suo bel portale, le due colonne romane simbolo della città. In direzione dell’aeroporto, da vedere pure la bella chiesa del XIII sec di Santa Maria del Casale, in pietra di due colori.
Locanda Liuzzi Via Fiume 61 Cattolica (Rn) Tel 0541 830100 www.locandaliuzzi.com
La locanda di Alia Via Jetticelli 55 Castrovillari (Cs) Tel 0981 46370 www.alia.it
Già Sotto l’Arco Corso Vittorio Emanuele II, 71 Carovigno (Br) Tel 0831 996286 www.giasottolarco.it
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piemonte - biella
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ra una stazione di cambio dei cavalli nel 1700, che da più di vent’anni è diventata il suggestivo ristorante di Sergio Vineis, cuoco stellato che punta sul territorio e sugli ingredienti locali, senza però farsene un limite. Così accanto al coniglio in crosta di polenta e funghi in carta si trovano anche il gambero caldo e freddo con spuma di birra o i primaverili ravioli al tarassaco, saporita erba selvatica che Sergio sa valorizzare con maestria, con una crema di piselli al basilico. Menù degustazione “Il mare nell’orto” a 60 euro, menù “Territorio” a 50 euro. Bella cantina di vini della zona, fatevi consigliare da Michela.
DA VEDERE A Biella il centro storico medievale, il Piazzo, con le sue viuzze e il suggestivo battistero romanico del X sec. A una decina di chilometri, il santuario mariano di Oropa, il borgo medievale di Candelo che ancora conserva il “ricetto”, una serie di edifici che all’epoca erano destinati a conservare beni e alimenti. Il patio Via Oremo 14 Biella Tel 015 61568 www.ristoranteilpatio.it
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terre d’excellentia
SORPRESE GASTRONOMICHE
A spasso per la Penisola le sorprese gastronomiche non mancano mai e ogni territorio può rivelare piccoli e grandi “tesori” per la nostra tavola. Non a caso il cibo italiano è fra i più imitati nel mondo, perché la varietà e la bontà dei nostri salumi, dell’olio e dei formaggi, delle conserve e delle infinite specialità di artigiani e piccoli produttori sono apprezzatissime ovunque e l’italian food fa tendenza esattamente come la moda e il design. E dato che gli italiani hanno palati allenati alle buone cose di casa nostra, ma non sono mai stanchi di provarne di nuove, ecco un’appetitosa scelta di leccornie che abbiamo selezionato per voi. Per scoprire uno dei tanti aspetti delle terre d’excellentia del nostro Paese. di M.B.
predazzo, trentino alto adige - Pastai in alta quota
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l Pastificio Felicetti nasce nel 1908 a Predazzo, cuore della splendida cornice dolomitica della Val di Fiemme. Negli anni si è affermato come fra i più importanti produttori di pasta biologica di alta qualità, realizzata con semola di grano duro, integrale e biologica, kamut e farro rigorosamente selezionati e acqua di sorgente che scaturisce a 2000 metri di altezza. Tutte le paste sono trafilate al bronzo e sapientemente essiccate per ottenere risultati ottimali di sapore e struttura, in ogni cottura possibile. Fra le novità i “grandi formati”: spaghettoni, conchiglioni, penne, fusilli, che per spessore e consistenza sono perfetti con sughi di grande sapore. www.monogranofelicetti.com
apecchio, marche Birre marchigiane
cipro, australia... Sale per ogni gusto
cassago brianza, lombardia - dolci d’autore
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d Apecchio grazie alla presenza di un’acqua particolarmente adatta alla produzione della birra si sono sviluppati due birrifici artigianali d’eccellenza. Il primo, Birra Amarcord, ha da poco lanciato la Riserva Speciale Tonino Guerra (dai profumi appena speziati e gusto secco ed elegante, www.birraamarcord.it). Il secondo è Tenute Collesi, di cui la novità è la Birra rossa Ubi, non pastorizzata, caratterizzata da profumi di caramello, malto e nocciola (www.collesi.com). Da sapere che l’Associazione Apecchio Città della birra mette a disposizione dei turisti la propria sede per degustazioni di birra artigianale marchigiana. Il 1 e 2 settembre si tiene il Festival nazionale dell’Alogastronomia ed è visitabile l’Aloteca regionale delle Marche, un museo della birra dove sono presenti tutte le etichette di birra artigianale prodotte nelle Marche. www.apecchiocittadellabirra.com
ale fine, sale grosso: è una distinzione che oggi non basta più, da quando varietà di sale dai più incredibili colori e profumi arrivano fin dall’altro capo del mondo, perché la capacità di salare, la consistenza dei cristalli e persino il gusto stesso cambiano a seconda del metodo di raccolta e della presenza di altre sostanze chimiche naturali. Per sbizzarrirvi potrete provare, acquistandoli anche online, i tanti tipi di sale di Bembo, dai fiocchi di sale di Cipro, indicati per le carni ma anche per verdure, pesce e insalate a quello australiano, ottimo sulle carni subito dopo la cottura e perfino nei dolci da forno, o ancora provare, su carni e pesce, un profumato fior di sale al limone italiano. www.bembo.it
Cassago Brianza Marco Colzani è titolare, con la famiglia del bellissimo bar pasticceria dove tutto è di produzione propria, dal caffè torrefatto nel laboratorio, al cioccolato che Marco lavora a vista davanti ai clienti, alla freschissima e deliziosa pasticceria, fino ai succhi di frutta e alle marmellate, che cambiano in base alla stagionalità della materia prima. Praline, biscotteria, torte da viaggio e mille altre delizie escono dai laboratori del bar Colzani, che per la seconda volta è stato nominato “bar dell’anno” 2012. Fra le tante cose da portare a casa, le praline, le marmellate e le confetture, perfette con formaggi e bolliti, ad esempio quella al peperone di Carmagnola. www.c-colzani.com
EXCELLENTIA F O O D
PARMA, EMILIA-ROMAGNA - Livorno Ferraris, PIEMONTE Crudo di Parma, Bedogni in pole position Riso per intenditori
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l salumificio Egidio Bedogni è una storica azienda di Langhirano, paese che è considerato la culla del Prosciutto di Parma. Di recente il prosciutto 24 mesi Bedogni ha ottenuto la prima posizione della speciale classifica dei 10 migliori prosciutti di Parma stilata dalla prestigiosa rivista di enogastronomia “Gambero Rosso”. Un prosciutto dalla consistenza perfetta sapore sontuoso e vellutato, di grande intensità e persistenza al palato (disponibile anche la mezza coscia). Il salumificio produce anche altri salumi pregiati, come il Culatello e lo Strologhino di Culatello, la Coppa di Parma, bresaola di toro, guanciale e via deliziando. www.bedogniegidio.it.
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matissimo da molti grandi cuochi, Acquerello è un riso Carnaroli coltivato, raffinato e confezionato nella Tenuta Colombara a Livorno Ferraris (Vc) dalla famiglia Rondolino. Acquerello è un riso unico, invecchiato almeno un anno, raffinato lentamente con un metodo esclusivo e reintegrato con la sua gemma, ricca di proprietà benefiche. Viene infine confezionato sottovuoto nel classico pacco o nella sua originale lattina, per conservarlo perfettamente. Un riso perfetto grazie ai suoi chicchi integri, sodi e saporiti. Non s’incolla, assorbe i condimenti, non perde l’amido, le proteine e le vitamine contenute. Persino semplicemente bollito è sorprendente. www.acquerello.it
cremona, lombardia Salva Cremasco, formaggio da scoprire
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ella zona del cremonese le testimonianze di produzione casearia sono secolari. Proprio da questa zona arriva il Salva Cremasco Dop, che deve il nome proprio alla sua funzione, cioè alla necessità di salvare le eccedenze di latte. Un formaggio molle da tavola a pasta cruda, prodotto esclusivamente con latte di vacca intero, a crosta lavata, con stagionatura minima di 75 giorni. Il suo sapore è aromatico e intenso, che diventa via via più pronunciato con il trascorrere della stagionatura. Ottimo come fine pasto o anche nei risotti, per condire la pasta, in insalata… Sul sito del Consorzio si trovano i riferimenti dei produttori. www.salvacremasco.com
San Gimignano, TOSCANA - C. MAGGIORE, LOMBARDIA - VALLE DEL BEDICE, SICILIA gelato al top Crema spalmabile Vastedda dop, per ciocco-fan formaggio unico
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n gelato unico. Anzi, brevettato. È quello di Sergio Dondoli, titolare della Gelateria di Piazza, nel cuore di San Gimignano (Si), se passate da quelle parti non perdetevi questo indirizzo goloso. La proposta è di una trentina di gusti differenti, di cui almeno 4 o 5 sono variazioni sul tema del cioccolato. Ma la passione di Dondoli è di creare nuovi e insoliti abbinamenti, meglio ancora se basati sui prodotti tipici e del territorio. Così Sergio ha brevettato la Crema di Santa Fina (da una storica “spezieria” del posto): una crema all’arancia aromatizzata con bacche di vaniglia Bourbon del Madagascar, pistilli di zafferano Dop di San Gimignano e pinoli di Pisa. Imperdibile, come anche il “Dolceamaro” (crema di vaniglia in infusione di spezie, con granella di nocciole, salsa di cioccolato e arancio e salsa al caffè). www.gelateriadipiazza.com
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ancredi e Alberto Alemagna portano un cognome che da oltre un secolo per gli Italiani è sinonimo di una grande tradizione di pasticceria. Un mondo dolce che evidentemente è nel dna dei due fratelli, che nel 2007 hanno creato T’a Sentimento Italiano, azienda dolciaria che nello stabilimento di Cerro Maggiore (Mi) produce cioccolati artigianali d’alta qualità, pasticceria fresca e secca. Fra le ultime novità, un peccato di gola: la crema spalmabile T’a dal sapore inconfondibile. A differenza delle creme spalmabili più diffuse, T’a Sentimento Italiano ha deciso di proporre, infatti, una crema alla mandorla, ma non una mandorla qualsiasi bensì la pregiata e inconfondibile mandorla d’Avola. Una crema perfetta sul gelato, per farcire o semplicemente su una bella fetta di pane. www.tamilano.com
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a valle del Belice è un territorio siciliano che è un vero e proprio “giacimento” di prodotti di grande qualità e sapore. Una terra ricca di vigneti (Inzolia, Grecanico e Catarratto fra i vitigni più importanti), coltivazioni di agrumi (le pregiate arance di Ribera, ad esempio), olio (Nocellara del Belice, Biancolilla, Cerasuola), carciofi, meloni…Fra le produzioni casearie spicca la Vastedda, al mondo uno dei pochi formaggi di pecora a pasta filata ottenuto da razza ovina autoctona. Simile nella forma a una focaccina, ha colore avorio e al palato è fresca con una leggera punta acidula. Con un alto valore proteico, è allo stesso tempo leggera e digeribile, ricca di fermenti lattici vivi. www.consorziovastedda.it
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t e r r e d ’ e x c e l l en t i a
Vendemmia e turismo Profumi di sapori e saperi in cantina
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numeri confermano che non è una moda, anzi è diventato un fenomeno turistico. Cantine Aperte (ultimo week-end di maggio) da 20 anni ha avviato una nuova forma di contatto consumatore-produttore di vino. Da evento occasionale, ora, molte aziende si sono attrezzate e sviluppano programmi ampi e diversificati per aprire le cantine. Un business che in certi territori raggiunge livelli importanti, come in Toscana, Piemonte e Veneto. Le aziende rispondono con progetti di accoglienza, percorsi aziendali, visite guidate interne agli spazi di cantina, camere di alloggio, ristori, locande, ma anche con grandi iniziative architettoniche e ristoranti di pregio. Oggi l’apertura della cantina è una forte attrazione turistica, contribuisce a migliorare il flusso turistico di certe aree, diventa un evento complementare alle vacanze tradizionali, contribuisce ad allungare la stagione, offre occasioni di svago e tempo libero, determina sviluppo e occupazione, crea una nuova figura di agri-
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coltore-ospitale che nel tempo per certe zone può essere una nuova professione per il mondo rurale. Per l’Italia, come per la Francia, alcuni territori vocati al vino possono diventare mete turistiche per chi è al mare, ai monti, ai laghi. Le Langhe e il Chianti, come il Trentino, sono da anni destinazioni enoiche. Le nuove costruzioni di cantine prevedono percorsi interni guidati, punti informativi su territorio e vini, cucine attrezzate per far conoscere la cucina regionale. La vendemmia si presta in modo particolare perché il clima, se favorevole, consente di vedere il primo momento di come si crea un grande vino, l’occasione per incrociare sapori del cibo e del vino, aumentare o iniziare l’approfondimento e la cultura del vino. Nel 2011 il fenomeno turismo del vino ha visto un ulteriore balzo in avanti rispetto al 2010, è una forma di vacanza che risente meno della crisi, la multifunzionalità dei territori e la diversità tipologica dei vini e della cucina locale diventa un percorso a tappe.
di Giampietro Comolli
eekend in c a n t in a Alcuni indirizzi fra Alessandria e Treviso sulle sponde del Grande Fiume Po
Basta cambiare regione, il panorama cambia. Circa 5,5 milioni di turisti (fra italiani e stranieri) frequentano all’anno le cantine, i ristori aziendali, ma non solo. Tutti gli esercizi di un territorio di vino beneficiano di questa attrazione: ristoranti e alberghi in primis, ma anche campeggi, agriturismi, noleggio di bici e moto. Un business annuo stimato in 3 mld di euro, con dei massimi, fra valore aggiunto e spesa in cantina, molto vicina a oltre 100 euro per enoturista e enonauta, i termini più usati. In area Prosecco Docg, per esempio, oltre l’8% del vino spumante imbottigliato è venduto direttamente in cantina, nei weekend di apertura, per un valore di 30 mil di euro. Molto attrattivi anche i territori dell’Amarone, fra lago di Garda e colline Veronesi, il Collio Friulano, il Mantovano con il Lambrusco, i Colli Piacentini con Malvasia e Gutturnio, le Langhe con il Barolo e la Barbera, l’alto Monferrato con Gavi e Timorasso.
Alessandria: Rovereto di Gavi, Tenuta La Scolca Soldati, produzione di Gavi dei Gavi docg Spumante millesimato 1996 riserva metodo classico D’Antan, patria del Cortese, per prenotazioni tel. 0143682176, fax 0143682197 - cell. 3357841386; info@scolca.it Pavia: Zenevredo, Tenuta il Bosco, loc il Bosco, produzione di Cruasè e patria del difficile elitario Pinot Nero, Bonarda doc Oltrepo Pavese, per prenotazioni tel. 0385245326, fax 0385245325, info@ilbosco.com Piacenza: Scrivellano di Travo, Podere il Poggiarello, produzione dei Colli Piacentini, patria della Malvasia, Gutturnio, Trebbianino Valtrebbia, Gutturnio riserva “La Barbona”, per prenotazioni tel. 0523571610, info@ilpoggiarello.it Mantova: Gonzaga, Cantina di Gonzaga e l’Oltrepo Mantovano locanda di Gonzaga, produzione Lambrusco Mantovano doc spumante e frizzante, Lambrusco Rosso Mante, per prenotazione tel. 037658051, fax 0376528038, info@cantinagonzaga.it; Brescia: Timoline di Cortefranca, Tenuta Barone Pizzini e agriturismo Santa Giulia, produzione di bollicine Franciacorta e vini Curte Franca doc; Franciacorta brut, per prenotazioni tel. 030984136, fax 0309848323, info@baronepizzini.it; Capriolo, Villa Evelina Ricci Curbastro, via Adro, museo del vino e della agricoltura, Franciacorta Saten Brut ,per prenotazioni tel 030736094, fax 0307460558, info@riccicurbastro.it ; Borgonato, Berlucchi Guido, cantine storiche delle bollicine italiane, milioni di bottiglie, Francia-
corta Berlucchi 61 Cuvèe Storica, per prenotazione tel 030984381, fax 0309884293, info@berlucchi.it . Moniga del Garda, Costaripa di Mattia Vezzola, Costaripa Brut metodo tradizionale, per prenotazioni tel. 0365502010, fax 0365502675, info@costaripa.it Verona: Produzione del Valpolicella e Bardolino, patria dell’Amarone Gargagnano di Valpolicella, Masi Agricola famiglia Boscaini, Amarone Valpolicella Docg classico 2007 Costase Vicenza: produzione del Torcolato di Breganze Breganze, Agricola Maculan, via Castelletto, Acininobili Maculam Passito igt Veneto, per prenotazioni tel. 0445873733, fax 0445300149, info@maculan.net Pordenone-Treviso: Cordignano, Tenuta Conte Brandolini Vistorta, produzione di vini dell’Altamarca Altolivenza, Sauvignon Doc Grave, per prenotazione tel. 0434782490, fax 0434734878, vistorta@vistorta.it Treviso: produzione delle bollicine made in Italy, Conegliano Valdobbiadene e Asolo Docg, patria dello spumante superiore e del Cartizze, vini Doc Montello Farra di Soligo,Girardi Spumanti, Valdobbiadene Docg Cuvèe Extradry, per prenotazioni tel. 0438801764, fax 0438801765, info@cantinagirardi.com. Valdobbiadene, Agostinetto Bruno, via Saccol di Cartizze, Valdobbiadene superiore di Cartizze Docg Extradry, per prenotazioni tel 0423972884, fax 0423971541, info@agostinetto.com Valdobbiadene, Adami Spumanti, via San Giovanni, Valdobbiadene Docg Rive di Colbertaldo Giardino Dry, per prenotazioni tel. 0423982110, fax 0423982130, info@adamispumanti.it.
L’INSALATA, nella dieta alimentare lungo il fiume Po. Nutrizione e salubrità
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a dieta alimentare italiana prevede la presenza di verdure, e l’insalata può intendersi il piatto per antonomasia a tavola. L’insalata ha mille sfumature di colori, di gusto, di componenti, di condimenti. Il binomio e la composizione della insalata non solo arricchiscono altri piatti, ma possono esaltare i nutrienti e le funzioni nutraceutiche. L’insalata fornisce nutrienti speciali come luteina, licopene, beta-carotenoidi e zeaxantina. Innanzitutto l’insalata si compone di verdure crude, sicuramente di stagione e può essere totalmente verde ( verdure a foglia larga) oppure con aggiunta o di colore rosso ( pomodoro, rapanelli…). Il rapanello, di origine cinese, appartiene alla stessa famiglia del cavolo e del broccolo, quindi vicino alla rucola, verdura di primavera, leggermente dolce, bene si abbina alle misticanze di lattuga, verdura che secerne il lattice, da quelle verdi a foglia larga a quelle violacee lobate. Le lattughe, di origine asiatica e siberiana, resistono nell’orto ai geli e da inizio primavera a inverno è possibile gustarne freschezza. Molte le
varietà coltivate, dalla cappuccio alla gentilina, dalla indivia alla cicoria, dalla costa alla rucola. Quest’ultima dal gusto deciso e amarognolo. Le insalate crude hanno spiccate virtù alimentari e nutritive: in una dieta apportano fibre in grande quantità, soprattutto vitamine, hanno un bassissimo valore calorico. Inoltre le insalate hanno effetti anche coadiuvanti come il rapanello che concilia il sonno, è depurativo e diuretico, mentre la rucola è anche considerato un afrodisiaco. Anche il condimento ha un suo valore nutritivo. Recenti ricerche alla Purdue University hanno dimostrato che l’insalata svolge meglio il suo ruolo nella alimentazione in base anche al tipo e alla quantità di condimento. Gli effetti nutraceutici più completi per il corpo umano si hanno con un condimento a base di olio extra vergine di oliva ( grassi monoinsaturi) e quantità minima per assorbire bene tutti i carotenoidi presenti nell’insala-
ta; inoltre il tipo di condimento, il livello di grasso, la quantità dello stesso hanno dimostrato che si ottiene il massimo assorbimento di vitamine. Addirittura non usare il condimento si perdono alcune proprietà e si riduce l’assorbimento di carotenoidi. Quest’ultimi vengono assorbiti in grandi quantità anche in presenza di grassi saturi ( come il burro per le carote al tegame) o con l’olio di mais. In ogni caso, il massimo assorbimento di proprietà e la migliore condizione alimentare, si ha con un condimento di olio di oliva di 3 grammi per 100 di insalata fresca.
I SALOTTI DEL SOAVE
Le cantine di questa terra oggi sono dei veri e proprio salotti del vino, mete di enoturisti e di appassionati, dove degustare e acquistare ottimi vini, gustare ottimi piatti e perfino soggiornare.
Cantina Bassanella
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o dicevano gli antichi Greci “Panta rei” tutto scorre, perchè tutto passa e si trasforma. Cambia, cioè si evolve. Come il mondo del vino, e con esso le cantine, piccoli templi del dio Dioniso, per continuare l’omaggio alla mitologia greca. Così, se fino a qualche decennio addietro la cantina era un insieme di strutture e mezzi finalizzati alla produzione del vino, oggi queste realtà sono le prime protagoniste di una vera e propria rivoluzione culturale che da luogo di produzione le ha viste trasformarsi in strutture d’accoglienza e musei del sapere. La zona del Soave ne è un esempio calzante. Qui l’ospitalità e le attività legate alla cultura
cantina corte adami
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del vino e alla sua valorizzazione hanno assunto un’importanza senza pari e sono diventate complementari alla primaria attività di produzione. È un naturale percorso evolutivo. Dopo gli importanti investimenti a livello produttivo - prima in vigna con sistemi d’allevamento e tecniche d’avanguardia, e poi in cantina, con l’acquisto di macchinari ad alta tecnologia e l’ampliamento strutturale dell’azienda - è stata la volta della ricettività. Ne sono chiari esempi Borgo Rocca Sveva, centro d’eccellenza di Cantina di Soave, il Museo del Vino di Villa Canestrari, Balestri Valda, Coffele, Sandro De Bruno, Suavia, Montetondo, Corte Moschina, Vicentini, Le Mandolare, Marcato, Dal Cero solo per citarne alcuni.
Ai piedi del castello di Soave, la struttura di Borgo Rocca Sveva, inaugurata nel 2003, con oltre 400 metri di gallerie sotterranee, rappresenta non solo il luogo dove viene prodotta l’alta gamma dei vini firmati da Cantina di Soave, ma anche un punto di riferimento per la convegnistica e il banqueting, oltre ad essere un incantevole wine shop, dove acquistare vini e prodotti del territorio. La struttura ogni anno registra oltre 20.000 presenze, tra visitatori, enoturisti e aziende che arrivano qui per organizzare convegni. La location inoltre si presta anche per eventi e spettacoli di diversa natura, tra cui concerti e sfilate di moda, senza scordare che qualche anno fa proprio le suggestive gallerie di Borgo Rocca Sveva
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villa rocca sveva
vennero scelte dalla produzione cinematografica americana di Letters to Juliet per girare qui alcune scene del film, con un ottimo ritorno di immagine per l’intera struttura. Mostre ed eventi all’interno del “Borgo” fanno da contraltare al vigneto sperimentale con oltre 40 differenti cloni di vite, nell’ambito di un progetto sperimentale in collaborazione con l’università di Verona, a cui si aggiunge il recentissimo giardino botanico, dove sono state selezionate tutte le specie vegetali presenti. Di sapore più nostalgico e retrò è sicuramente il Museo del vino di Villa Canestrari, voluto dall’azienda per raccontare attraverso l’esposizione degli strumenti e degli attrezzi da lavoro, la storia della famiglia Canestrari tra fine ‘800 e ‘900. Se Borgo Rocca Sveva rappresenta un’ospitalità dal carattere moderno ed innovativo, qui si trova invece il sapore della lentezza e il gusto per le piccole cose di un tempo. Così proprio nel granaio dove un tempo si mettevano ad appassire
le uve c’è oggi un salone dove si tengono corsi di degustazione e di avvicinamento al vino. L’atmosfera è tranquilla e quasi rarefatta. Attorno regna il silenzio e basta guardare fuori della finestra per viaggiare con la mente fino a ritrovarsi, a ritroso nel tempo, in anni lontani, fatti di fatica e di duro lavoro. Proposte interessati queste, anche dal punto di vista didattico, dato che sono sempre di più le scuole, elementari ma anche medie, che propongono viste guidate alla scoperta del mondo del vino. Molte altre sono le perle che caratterizzano le colline del Soave: da Tenuta Sant’Antonio, a Filippi, da Portinari, alle Mandolare, da I Stefanini a Corte Adami e moltissimi altri ancora, è indubbio che oggi il comprensorio del Soave oltre a produrre un vino di qualità eccelsa, possa considerasi una sorta di buen retiro dove giungere per riconciliarsi col mondo e con la natura. Magari per trascorrere qui uno di quei week end che restano nel cuore e nella mente.
gli indirizzi del buen ritiro Borgo Rocca Sveva - Cantina di Soave www.cantinasoave.it tel: 045.6139811
Suavia www.suavia.it tel: 045 767 50 89
Le Mandolare www.cantinalemandolare.com tel: 045 6175083
Villa Canestrari www.villacanestrari.com tel. 045.7650074
Montetondo www.montetondo.it tel: 045.7680347
Marcato www.marcatovini.it tel: 045.7460070
Balestri Valda www.vinibalestrivalda.com tel: 045 7675393
Corte Moschina www.cortemoschina.it tel: 045. 7460788
Sandro De Bruno www.sandrodebruno.it tel: 045.6540465
Vicentini www.vinivicentini.com tel: 0457650539
Dal Cero www.vinidalcero.it tel: 045 7460110 0575 618503 045 6549294
banchetto nel piazzale di villa rocca sveva
cantina fattori
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Borgo di Montefalco
SAGRANTINO, TARTUFI E UN PIZZICO DI STORIA
filippo antonelli
Cantina Antonelli San Marco
È
la RINGHIERA dell’UMBRIA, forse meglio dire il balcone, ma comunque il borgo di Montefalco è conosciuto proprio per il panorama che si può ammirare, per la chiesa di San Francesco, con la vita del Santo, affrescata da Benozzo Gozzoli, e una cappella del Perugino, e per il fantastico museo. La sua origine è ovviamente antica e piena di storia e leggende. In epoca comunale si chiamava Castrum Cocorone (in omaggio al fondatore Marco Curione), ma nel 1240 Federico II passò di lì, la conquistò e le lasciò il nome di Montefalco, in onore alla sua passione per la caccia con il falco. Ma ebbe lo status di città, solo a metà 1.800, da Papa Pio IX, in cambio delle pale dipinte da Benozzo Guzzoli, che ora sono in Vaticano. Già i Papi allora avevano ben sottomessa l’Umbria. Infatti nel 1540, ad esempio, Papa Paolo III Farnese aveva assalito Perugia, per la sua rivolta contro la tassa “salata” sul sale, ed aveva completamente coperto il quartiere della famiglia Baglioni, con la sua Rocca Paolina, a dimostrazione del potere del Papato. Comunque i Perugini, e gli Umbri, per protesta da allora non hanno più usato il sale, o almeno ne usano molto poco. Ma MONTEFALCO è da visitare in autunno anche per le numerose cantine, fra cui la Antonelli San Marco. Questa cantina è un piccolo borgo incastonato in ben 170 ettari, con viti, ulivi, frumento, e un bellissimo bosco. Naturalmen-
te è il vino a farla da padrone con il famoso Sagrantino, rosso autoctono DOCG, che esprime la sua migliore qualità proprio su queste colline e nelle cantine di Montefalco e degli altri borghi vicini. Chi dirige la cantina è il dottor Filippo Antonelli, uomo di vasta cultura e sensibilità, che oggi ha anche deciso di passare alla coltivazione biologica, che comporta meno produttività, più fatica nella cura delle piante senza usare prodotti chimici, ma alla fine dà una maggior qualità. Ma non sono solo queste le preziosità della cantina San Marco. Qui prodotto e territorio meritano una tappa in un percorso cultural enogastronomico. Viaggiatore, qui devi fermarti, specialmente se in quei giorni avete la fortuna di trovarvi il dottor Filippo, che saprà farvi scoprire le bellezze di questo territorio e la bontà dei suoi prodotti. Nei 170 ettari è compreso anche l’ agriturismo San Marco, ben arredato, con piscina e percorsi segnati nei vigneti, nel bosco, nelle radure. Certo correre o passeggiare qui fa bene al corpo e allo spirito. Ma lo spirito bisogna accantonarlo se si partecipa ai corsi di cucina, qui condotti da chef esperti della cucina locale. Si impara a cucinare sotto la loro direzione e poi si mangia quello che si è cucinato. Buon appetito. RDA
INFO Dal XIII secolo la tenuta apparteneva al vescovo di Spoleto, dal 1881 passò all’avvocato Francesco Antonelli. Vi si producono vari tipi di vino, fra cui Sagrantino, Sagrantino passito, Trebbiano Spoletino e Grechetto. Ma anche olio e farro. Tutto BIO. Per arrivarci: Raggiungere Perugia e poi
seguire indicazioni per Foligno, uscire a Foligno nord, poi la s.s. 316 per Todi-Massa Martana, superare Bevagna e al km 15 c’è cartello Antonelli. tel. 0742.379158 www.antonellisanmarco.it info@antonellisanmarco.it
piscina dell’agriturismo San Marco, dove poter soggiornare
INE O n t h e ro a d
borgo di montefalco
Eventi Friuli Venezia Giulia in basso: Cappella affrescata da Benozzo Gozzoli
Arte e vino. Vini di Grave e vini umbri
San Martino in cantina
Località: Varmo; Luogo: Villa Teghil; Tipologia: Enogastronomia; Data: Domenica 7 Ottobre 2012; Orario: 18.00 La terza edizione del festival Terre dell’Uomo. Affidato quest’anno alla direzione artistica del maestro Gian Carlo Venuto e con ospite la Regione, la manifestazione avrà come filo conduttore l’arte, intesa come elemento che accomuna il Friuli all’Umbria. Terre dell’Uomo si svilupperà tra le province di Udine e Pordenone fino al 13 ottobre. Esposizione di vini di grave e vini umbri degustazione a cura di Mario Zuliani enologo e presidente “Strada del vino e sapori Colli del Friuli”.
Questo evento si svolge nel week end a ridosso della ricorrenza di San Martino. Il 10 e 11 Novembre le cantine si apriranno per condividere con i tantissimi appassionati la gioia del vino nuovo, il cosiddetto Novello, e le ultime annate, in abbinamento a prodotti di stagione. Il Movimento Turismo del Vino punta su questo appuntamento autunnale per sviluppare la conoscenza del vino e dei suoi territori. Andar per cantine diventa, così, anche un modo piacevole per animare il torpore delle giornate novembrine e per lasciarsi scaldare dal calore dell’ospitalità e dall’allegra convivialità, in un periodo in cui, dopo i primi freddi, il clima concede un po’ di tregua tanto da far meritare a quei pochi giorni il nome di Estate di San Martino. www.mtvfriulivg.it
Sabato on Wine
6 ottobre - 3 novembre - www.mtvfriulivg.it
Ein prosit Località: Malborghetto-Valbruna; Luogo: Palazzo Veneziano; Tipologia: Enogastronomia; Data: Da Giovedì 15 a Domenica 18 Novembre 2012; www.einprosit.org; Mostra assaggio: (Presenti 150 aziende vinicole provenienti dal FVG e da alcune Regioni italiane e dalle vicine Austria, Croazia e Slovenia. Inoltre aziende di specialità alimentari ospitate nella sezione “Culinaria”.
Bottaia “giorgione” con bottiglia di Sagrantino
Sabato in cantina a Negrar Torna “Sabato in Cantina”, l’appuntamento proposto dalla Cantina Valpolicella Negrar (27 ottobre - 1° dicembre). Il tour guidato comprende la visita al Museo dell’Appassimento e al caveau delle bottiglie storiche, dove è custodita quella di Amarone della Cantina di Negrar del 1939 quando aveva sede a Villa Novare, luogo dove, per un caso fortuito, venne “creato” l’Amarone. E ancora, visita alla Bottaia. Ad ogni vino in degustazione saranno abbinati salumi e formaggi di produzione artigianale, con mostarde e mieli e un dolce finale. La visita guidata avrà inizio alle ore 15, costo 10 euro a persona, minimo 15 partecipanti, necessaria prenotazione, tel. 045-6014300, info@cantinanegrar.it.
L’autunno per imparare ad assaggiare
S
ono partiti da Varese e dureranno tutto l’autunno i nuovi corsi di Onav (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino) Lombardia che toccheranno tutte le principali città con corsi per diventare assaggiatori di vino, sostenendo la divulgazione di una corretta cultura del bere orientata alla qualità anziché alla quantità. LODI – A Lodi inizio il 2 ottobre, alle ore 21.00, presso il Ristorante il Rondò. Per informazioni e prenotazioni: contattare 335 232178.
SONDRIO – 2 ottobre alle ore 21.00, presso Credito Valtellinese In Piazza Marinoni, 21 A Tirano (So), con approfondimenti nelle principali cantine valtellinesi. Per informazioni: Dalla Valle Egidio, 348 7391547. MILANO – 9 ottobre, alle ore 21.00, nella sede Onav Sala E. Cernuschi in via Termopili 12. Per informazioni: Vito Intini - 335 5358 981. MONZA – 9 ottobre alle ore 21.00 presso Sala Eden, Via Borgazzi, 149. Per informazioni: Francesco Guerra 338 5825087. PAVIA – 18 ottobre, alle ore 20.30. Per informazioni: Marco Graziano 348.0182380. BRESCIA – 5 novembre, ore 20.30, presso “Castalimenti”, in via Serenissima, 3. Per informazioni: Fabio Finazzi 030 364755 -335 7599009. BERGAMO – Due i corsi: il primo il 25 ottobre, alle 21.00, al Caffe’ Bergamo in via Borfuro, 6. Il secondo a Treviglio il 21 novembre. Per informazioni Simonetta Carminati al 334 6782033. Per ulteriori informazioni: lombardia@onav.it
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RIVA DAYS 2012
UN MITO SULL’ACQUA
C’
è stata grande attesa e poi grande partecipazione al Riva Days 2012, l’evento annuale organizzato dall’Associazione Riva Historical Society (la federazione dei Club Riva nel mondo con soci in ben 29 nazioni) e supportato dall’ASI e dal Cantiere Riva che, da giovedì 30 agosto a martedì 3 settembre, presso la località di Sarnico, sul lago d’Iseo, ha visto coinvolte 140 barche firmate Riva. Un’occasione importante per celebrare tre importantissimi anniversari. Innanzi tutto i 170 anni di attività del Cantiere Riva, una storia dell’artigianato italiano iniziata nel 1842 per opera del maestro d’ascia Pietro Riva ad Aglio, sul lago di Como, e poi trasferitasi a Sarnico, dove si prospettavano ben più ampie possibilità di lavoro. Un’ottima intuizione tenendo conto che nel tempo si sono succeduti prima il figlio Ernesto, poi Serafino e, infine, Carlo, che quest’anno festeggia 90 anni. Ognuno di loro riesce a dare
un apporto fondamentale all’azienda, ma Carlo riesce, negli Anni 50, a rendere la produzione di nautica da diporto del Cantiere ancora più prestigiosa, tanto da rientrare di diritto tra i maggiori marchi di lusso del tempo. Merito di una maniacale ricerca della qualità che ha fatto definire i Riva le “Rolls Royce” del mare. Non a caso i suoi motoscafi vengono scelti sempre più spesso per comparire accanto ai divi del cinema o addirittura, vengono assegnati alle famiglie regnanti. Un’icona di stile e un magnifico esempio di made in Italy che trova in Aquarama una delle maggiori espressioni di quest’arte, e che proprio quest’anno festeggia 50 anni. Presentata nel 1962 al Salone Internazionale della Nautica di Milano, diventa per eccellenza il simbolo stesso di Riva. Lo slogan di presentazione sintetizza perfettamente la filosofia che la caratterizza: “Sole, mare, gioia di vivere!”. Le sue caratteristiche sono 8,02 m di lunghezza e 2,62 di larghez-
za, otto posti, due cuccette a prua, due motori Chris-Craft a benzina di 185 Cv ciascuno, velocità di 73 km/h. Prezzo di 10 milioni e 800 mila lire. Il programma di questo raduno davvero speciale ha visto i motoscafi, divisi in tre categorie, navigare e sfilare sulle due sponde del Lago d’Iseo, visitare Monte Isola o Montisola, la più vasta isola lacustre italiana e la più alta in Europa con i suoi 600 metri, e li ha visti esibirsi in prove di abilità marinaresca, tra numerose iniziative collaterali. Un’esposizione di fuoribordo da diporto e da corsa, appartenuti a Serafino Riva dal 1930 al 1949, una rassegna di motoscafi di Carlo Riva dal 1950 in poi, mostre fotografiche dei raduni del Riva Historical Society e di opere pittoriche ispirate alla nautica, una mostra di modellini Riva e la possibilità di visitare il Cantiere. www.asifed.it
CLASSIC WEEKEND
I PROSSIMI APPUNTAMENTI con le classic car
di Himara Bottini
6 - 7 OTTOBRE
7 OTTOBRE
13 OTTOBRE
CREMONA CAMPAGNE E CASCINE
REGGIO EMILIA CONCORSO D’ELEGANZA BARONE ALBERTO FRANCHETTI
MILANO 6° TROFEO MILANO
Giunto alla decima edizione, il “Campagne e Cascine 2012” torna anche quest’anno per una due giorni dedicata agli appassionati del cronometro, ma anche a chi è alla ricerca di un week end particolare, durante il quale lasciarsi affascinare dal fiume, dalle campagne, dalle cascine, appunto, e dal cuore medioevale della città del Torrazzo, il tutto unito ai piaceri della gastronomia e all’accoglienza tipica della comunità locale. Organizzato dalla Scuderia 3T di Cremona, il programma prevede interessanti novità. Info: www.scuderia3t.it
Torna il tradizionale appuntamento con il Concorso d’Eleganza Barone Alberto Franchetti, organizzato dalla Scuderia Tricolore, quest’anno dedicato alle “Belle Emiliane” prodotte o carrozzate entro il 1975: un tributo alla “Terra dei Motori” per eccellenza e a una terra di persone capaci di reagire con grande energia a situazioni drammatiche come i recenti terremoti. Un’occasione per ammirare, nel giardino dello Chalet Franchetti al Cavazzone, aperto al pubblico per l’occasione, un parterre di splendide vetture di importantissimo valore storico e stilistico. Il Concorso sarà un’occasione di raccolta fondi per aiutare le famiglie colpite dal sisma. Info: www.concorsoeleganza.it
La città di Milano è pronta ad accogliere con entusiasmo le 100 auto storiche che sfileranno in occasione del “6° Trofeo Milano”, un’occasione per ripercorrere la storia dell’automobile dalle origini agli Anni 70. Un vero e proprio museo in movimento da gustarsi come da programma. Partenza nella mattinata dalle tribune del Parco dell’Idroscalo (ore 10.00) e, attraverso strade secondarie di campagna, sosta per il pranzo (ore 12.30) alla splendida Villa seicentesca Litta Carini, a Orio Litta (Lodi). Nel pomeriggio (ore 17.00) sfilata finale e arrivo al castello Sforzesco di Milano, con possibilità di visitare le mostre presenti al Castello e alla Triennale. Info: www.cmae.it
13 - 14 OTTOBRE
11 - 14 OTTOBRE
6 - 11 NOVEMBRE
RICCIONE 4° EVA AL VOLANTE
PALERMO ECO TARGA FLORIO
TORINO GIRO D’ITALIA AUTOMOBILISTICO 2012
Un connubio unico nel suo genere di donne e motori ravviverà la città di Riccione per la quarta edizione di “Eva al volante”, una gara di regolarità per auto storiche voluta dall’ASI per promuovere la partecipazione femminile a manifestazioni di questa specialità. Le partecipanti affronteranno numerose prove di precisione nella prima tappa Riccione - San Marino, al rientro alla cittadina adriatica, e nella terza tappa di domenica Riccione - Gradara. Info: www.asifed.it
Suggestive strade siciliane, il leggendario circuito delle Madonie, una tradizione di auto e piloti che quasi nessun’altra corsa al mondo può vantare, paesaggi e clima unici… La corsa automobilistica più antica al mondo, nata nel 1906, è un appuntamento da non perdere tra le gare riservate alle vetture d’epoca (ammesse quelle realizzate dagli inizi del secolo al 1977). Una gara di regolarità, della durata di tre giorni e due notti, che si ispira al passato e, al contempo, l’Eco Trophy, una gara per auto elettriche e ibride, chiaramente orientata al futuro. All’interno dell’evento anche la Ferrari rende omaggio alla gara e al suo percorso storico con il Tributo di Ferrari a Targa Florio. Info: www.ecotargaflorio.com
Soprannominato “la grande corsa”, il Giro d’Italia Automobilistico è una gara per auto moderne e storiche che si sviluppa in sei giorni, e che prevede cinque tappe. Non solo grandi città o centri dalla significativa rilevanza socio economica del Paese, ma anche centri minori pulsanti di passione sportiva che ne costituiranno il complesso layout. Un’autentica maratona moderna, un dedalo di strade che collegherà il Piemonte con la Sicilia. Torino sarà il cuore di tutte le fasi iniziali, e poi via con le tappe di Biella e Franciacorta, San Marino, Vallelunga, Catania, via mare, e Palermo. Info: www.giroditaliaauto.com WEEKEND IN
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p r e m i u m weekend di Nicola D. Bonetti
WELCOME TO SAINT TROPEZ
E Dio creò il mito… parafrasando il film con B.B. che lanciò lei come la località sulla Costa Azzurra, trasformandola in un mito di mondanità e lifestyle. Scoprendo che c’è anche molto attorno.
C
inquant’anni suonati: la storia mondana di Saint Tropez inizia oltre mezzo secolo fa, con il film “E Dio creò la donna…” di Roger Vadim che fece esplodere il mito di Brigitte Bardot. E continua, attraverso i decenni, con stile e immagine inconfondibile. E, forse, qualche piccolo rimpianto da parte dei meno giovani, che ancora rammentano come, fino a prima del film, fosse semplicemente un bel borgo di pescatori in un’insenatura ben protetta, non troppo
rovente d’estate perché parzialmente esposto a Nord. Elementi che hanno creato la storia millenaria, purtroppo con frequenti incursioni e distruzioni. Il fascino del porticciolo francese, è stato recentemente enfatizzato nell’immaginario a livello mondiale, dalla canzoncina “Welcome to Saint Tropez”, incisa da DJ Antoine con il ritornello che diviene quasi ossessionante, entra in testa anche a chi non l’ascolta.
La compagna di viaggio
PORSCHE NEW BOXSTER Una lunga storia di successo, per la quarta generazione della scoperta a la sportività, per apprezzarne i grandi contenuti del nuovo pianale. Che due posti di Porsche, iniziata nel 1996: bellissima e sportivissima, con i permette inserimenti fulminei in curva, allunghi esaltati dall’erogazione superlativi realmente meritati. Come da canoni della Casa, lo sviluppo è del motore e dal cambio Pdk a sette rapporti, per frenare anche all’ulnel rispetto delle tradizioni più pure: più leggera, più timo, con staccate da vera Porsche. Da 49.884 euro. agile, più potente. Riprendendo al meglio lo spirito PORSCHE NEW BOXSTER iniziale del marchio: motore centrale come la 356 N. Dimensioni: 437/180/128 1 e come la 550 “James Dean”. Per una dinamica di 315 CV a 6.700 giri/min Potenza : rango, da provare lungo le strade della Costa Azzur360 Nm a 4.500 giri/min Coppia: ra, indifferentemente sfilando a Saint Tropez oppure 279 km/h Velocità massima: tra saliscendi e tornanti nell’interno. 4,9 secondi La capote si scopre in soli 9”, fino a 50 km/h: si può 0-100 km/h: procedere con l’elasticità del sei cilindri da 3.4 litri di Consumo medio: 11,4 km/l Boxster S, oppure scatenare - anche acusticamente - Emissioni di CO2: 206 g/100 km
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DOVE MANGIARE Bistro Canaille Ristorante e bar in centro, vicino al porto, con tavoli anche all’aperto. Piatti semplici, dalla tradizione francese con salumi, come marinara locale, vini al calice. Menu del giorno con antipasti, piatto principale e dessert a 18 euro. 14, Rue Remparts - F-83990 Saint-Tropez Tel. +39.4.94.97.75.85
Mondanità di rango, che vive laggiù fuori stagione, e nuovi soggetti che amano la bella vita nella visibilità della piena estate: da sportivi a rapper, agli immancabili russi, più molti, ma davvero molti italiani, come sempre. Un luogo dove andare in auto, abbastanza vicino e facile da raggiungere, e che per gli appassionati di guida offre grandi possibilità. Ideale location per la nuova Porsche Boxster, marchio qualificante e profilo contenuto, per evitare gli eccessi con eleganza. E stile, perché una sportiva a motore centrale ha sempre una grande presa. E volendo, può portare nel bagagliaio i bastoni da golf, perché, via dalle
spiagge, ci sono in zona due campi da non perdere: il vicinissimo Gassin Golf Country Club e il Golf de Beauvallon, dall’altro lato del golfo. Verso le montagne dell’Esterel, che si possono aggirare lungo il mare o attraversare puntando a Nord, direttamente nell’interno. Trovandosi in pochi chilometri a quote interessanti, ma soprattutto lungo percorsi di alcune delle più celebri prove speciali del “Monte”. Università della guida sportiva dal piacere entusiasmante. Come scorrere lungo la costa, la sera, con l’auto scoperta, alla ricerca di nuove scoperte: perché, in fondo, le vacanze al mare sono anche questo.
DOVE DORMIRE **** Kube Hotel Gassin St. Tropez Esclusivo design hotel con piscine e spa a pochi passi dal mare. Esaltazione delle forme cubiche, fino al bar nel ghiaccio, con molti cubi e cubetti. Stile e qualità, da 160 euro a doppia. Route de St. Tropez, F-83580 Gassin Tel. +33.4.94.97.20.00 www.muranoresort.com
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p r e m i u m weekend
RELAX TRA BOSCHI E LAGHI DI BAVIERA
Dolci pendenze tra monti e pianure, laghi e fiumi, con cittadine storiche incantevoli, castelli e musei: la Baviera è quasi un’intera nazione attorno a Monaco, dove rilassarsi piacevolmente in vacanza.
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onaco: imperiale e industriale, d’arte e cultura, con un fascino quasi latino, che permette a molti di considerarla la città italiana più a Nord. Magari gli stessi che vedono Milano come quella tedesca più a Sud. Eppure, come spesso i turisti scordano che attorno alla metropoli meneghina c’è
la Lombardia, regione dalle infinite attrattive turistiche, quasi specularmente attorno a Monaco c’è la Baviera. Grande, sconfinata regione agricola e produttiva, alpina e pianeggiante, costellata di grandi e piccoli laghi, con oasi di montagna da alpinisti e località mondane di rilievo. E tutta una serie di cittadine con storia secolare
La compagna di viaggio
JEEP GRAND CHEROKEE SRT-8
INFINITI FX 30d MY 2012
Dimensioni: Potenza : Coppia:
L’ultima edizione della dinamica e lussuosa sport utility del marchio top di Nissan è un’auto per veri intenditori: il minimo restyling ha reso ancor più pulita e personale la linea grintosa e filante da squalo, aumentando l’esclusività del modello. Che ora aggiunge i colori Iridium Blue e Graphite Shadow alla gamma di questo elegantissimo contenitore di tecnologia (ci possono essere anche le ruote posteriori sterzanti), e dettagli curatissimi, elementi che le permettono di raggiungere notevoli livelli di soddisfazione della sempre più affezionata clientela. Disponibile con tre diversi motori - due a benzina (3.7 V6 e 5.0 V8) e diesel 3.0 V6 - e quattro allestimenti: GT e S, ognuno anche come Premium, coniuga prestazioni a economia. Con la FX 30d si percorrono anche 1.100 km con un pieno. Per tutte il cambio è auto46
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matico a sette rapporti con palette in magnesio, la trazione è integrale, le dotazioni di sicurezza completissime di radar e sistemi evoluti, con prezzi da 61.755 euro.
Velocità massima: 0-100 km/h:
486,5/192,5/168 238 CV a 3.750 giri/min 550 Nm a 1.750 giri/min 212 km/h 8,3 secondi
Consumo medio:
1 km/l
Emissioni di CO2:
238 g/100 km
Dove mangiare Gaststätte zum Erdinger Weissbrau Ristorante (e locanda) di una delle birrerie più famose per la birra leggera di grano. Da accompagnare a specialità tedesche e bavaresi originali, per spuntini e pasti completi (anche impegnativi), birra di produzione freschissima, ambiente tipico con prezzi interessanti. Eventualmente, a seguire, un po’ di relax alle Thermae di Erding. Lange Zeile 1-3, D-85435 Erding Tel. +49.8122.88.00.10
o millenaria, anche romana, fino a villaggi dove rilassarsi, perché ancor oggi ci sono le birrerie locali, e non manca un luogo adatto a una sosta in un biergarten piluccando un bretzel. O mangiando di gusto, perché da queste parti con la gastronomia - e l’abbondanza delle porzioni - non si scherza; il tutto a prezzi che spesso sono appena la metà di quelli italiani. Bello scorrazzare - perché qui, in autostrada si può schiacciare davvero tutto verso il gioiello di Landshut, lambendo magari l’aeroporto Franz Josef Strauss, dove rilassarsi senza l’ansia della partenza, al museo dell’aviazione all’aperto. Parcheggio gratuito (ne dubitavate?), wűrstel e birra a prezzi normalissimi (e non da assalta-turisti), ragazzi che gio-
cano in modo istruttivo tra esemplari di velivoli che hanno fatto la storia dell’aviazione civile germanica, all’interno dei quali si proiettano documentari d’epoca. Lasciata l’autobahn, è piacevole godere la guidabilità dell’auto sul misto dei saliscendi bavaresi: dolci colline che - in questo caso - consentono di puntare verso le Alpi passando a Est di Monaco, deviando a scelta per il Chiemsee, detto il mare bavarese per le dimensioni, oppure per i più raccolti laghi Schliersee, Tegernsee, Kochelsee e Walchensee. Dove fermarsi in relax, anche per una nuotata, oppure riprendere la via dei monti fino alla mondana Garmisch, con l’aria fresca che favorisce il piacere di guida sui passi delle Alpi Calcaree, molto simili alle nostre Dolomiti.
Dove dormire ****S Das Tegernsee Hotel & Spa Sensazione ed esperienza uniche, in un luxury hotel affacciato su uno dei laghi più rilassanti della Baviera. Design innovativo e tradizione dell’ospitalità, per un soggiorno realmente premium, annidato in un parco di 42 ettari. Piscine interne ed esterne, saune e aree relax. Prezzi da 95 euro a persona in camera doppia, con diversi pacchetti di offerte dosponibili. Neureuthstraße 23, D-83684 Tegernsee Tel. +49.80.22.18.20 - www.dastegernsee.de
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INDOSSARE LONDRA CON STILE MISURATO
Troppi luoghi da visitare in un solo weekend, meglio vagare per vedere dove e come vivono i londinesi. Con un’auto adatta e dallo stile particolarissimo: su misura per la grande capitale e dall’incredibile fascino. Visitare Londra è sempre un piacere: anche se la città è un po’ complicata e per chi non la conosca già non sia facile orientarsi, secondo le guide l’importante è pianificare obiettivi e spostamenti per razionalizzare il weekend. Oltre alle linee metropolitane, la città ha un numero impressionante di autobus (normali o a due piani): oltre cinquemila (con 17mila fermate) che circolano anche la notte (identificati dalla lettera N) dalle 23 alle 6. Eppure, Londra è da sempre la città dello stile: una ragione per andare a spasso con stile. Nonostante la “congestion charge”, una tassa giornaliera per circolare nell’area metropolitana, può essere un modo particolare visitarla in auto. Magari con un’auto
piccola, maneggevole, che guizza e si posteggia dappertutto e, soprattutto, inglese! Perché girare nella capitale dell’impero, o della finanza, o della tendenza, guidando un’Aston Martin - anche a noleggio - può essere un’esperienza coinvolgente. Meglio in due condizioni: una può essere la prima visita alla città, vagando tanto per il per centro quanto per i quartieri secondari e riuscendo ad averne un’idea complessiva che possa radicare la voglia di tornare per una visita mirata e più approfondita. Come il secondo caso, sapendo già dove andare a e cosa vedere. Perché, ricordiamolo, se qualsiasi guida “impone” almeno venti luoghi
La compagna di viaggio
ASTON MARTIN CYGNET Provocatoria forse come seppe esserlo la prima Mini, e non meno londinese nell’animo: la soluzione minimalista proposta da un marchio pesante in termini di stile e tradizione come Aston Martin sembra pen-
ASTON MARTIN CYGNET sata apposta per le strade della capitale britannica. Citycar 299/168/150 Dimensioni: raffinatissima e ricercata, 98 CV a 6.000 giri/min Potenza : sviluppata dalla Toyota IQ per 123 Nm Coppia: offrire la possibilità di lascia170 km/h Velocità massima: re la “vera” Aston in garage e 11,8 secondi 0-100 km/h: muoversi con maggior agilità 20,4 km/l Consumo medio: e meno preoccupazioni. Pur con lo stesso marchio, finitu116 g/100 km Emissioni di CO2: re, e persino abbinamenti di colori e materiali, magari scegliendola nel negozio dedicato in Park Lane o, addirittura, al corner di Harrods, perché un (piccolo) mito si contorni di tutte le attenzioni che lo stile richiede. Agile - gira quasi su se stessa - e scattante, si parcheggia ovunque e, in casi di emergenza può ospitare anche tre (a fatica quattro) persone. Idea semplice e geniale, per un oggetto di lusso con abitacolo da degustare con mille raffinatezze, tra alluminio spazzolato e pelli con cuciture a vista, da 41.425 euro.
da non perdere, è altrettanto affascinante selezionarne altri, anche meno o affatto frequentati dai turisti, per scoprire come (e dove) vivono i londinesi. Ignorando la Londra più celebre, ci si può spostare tra angoli deliziosi, come St. Kate’s Docks, accanto al Tower Bridge, per poi superare il quale uscendo dal centro, e trovando nel giro di un miglio, pub dove mangiare come i londinesi. Oppure dirigersi a Ovest, scoprendo che Colnbrook, nei pressi di Heathrow, è un villaggio carino, con un pub dalla storia secolare (e da brivido). Spingendosi poi a Datchet, tra le case degli attori della tv, quindi rapida escursione a Eaton e tornare a Londra costeggiando il più possibile la sponda - naturalmente sinistra del Tamigi. Ma è solo un esempio, e ce ne sarebbero altri mille.
Dove mangiare Multietnico, modaiolo, fast: c’è di tutto. Ma una steak house o un pub con piatti locali e prezzi accettabili ci fa vivere come i londinesi. Fish and chips e una pinta non hanno confronti, e le torte salate con carne (e chili) possono entusiasmare. Cercare attorno ai mercati, oppure su: www.london-eating.co.uk/offers/
Dove dormire Con un’auto si possono scegliere soluzioni residenziali meno da turisti. In case private o presso pub con disponibilità di qualche camera non è difficile. Dalla campagna alla città, c’è di tutto.
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10 misteri da palermo all’isola
Cosa nasconde la porta magica a Roma? E la Grotta dei Beati Paoli di Palermo? Perché l’isola di Montecristo è inavvicinabile? Passano gli anni ma alcuni luoghi nel mondo continuano ad affascinare per i loro misteri, le leggende e tante sono le domande collegate. Ecco così, che due giornalisti inglesi - Stephen Klimczuk, ex direttore del World Economic Forum e professore all’Oxford Institute for Science e Gerald Warner, cronista del Telegraph - hanno messo in fila tutti i posti maledetti e inaccessibili del pianeta. Ne è derivata una “Guida ai luoghi più segreti del mondo”, una bibbia per le decine di migliaia di turisti del mistero. Noi abbiamo tratto, dal libro, le mete più insolite, inquietanti o curiose.
Grotte e Grottesco
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otto le strade del quartiere capo di Palermo si trova la Grotta dei Beati Paoli, un tempo sede di una spietata e tra le più segrete società di assassini, i cui membri indossavano tuniche e cappucci neri, famosi con il nome di Beati Paoli. Vi si accede da Vicolo degli Orfani e all’interno si nota subito tutta la pavimentazione in sampietrini. Secondo l’immaginazione siciliana, il ruolo di questa società è stato più volte equiparato a quello di Robin Hood, per difendere i poveri e lottare contro lo stato della Chiesa. In realtà, praticavano la vendetta per una propria rivincita personale, commettevano omicidi a scopo di guadagno. Qualcuno dice che anche la Mafia discenda da questa setta, ma non è dato sapere neanche se i Beati Paoli siano esistiti per davvero, in quanto non è stata ritrovata nessuna testimonianza scritta ma tutto è frutto di una sola documentazione orale. La cosa curiosa? In superficie, una strada, una piazza e un ristorante, portano il nome di questa confraternita terrificante. A Roma, invece, si trova uno dei più antichi passaggi grotta dei beati paoli, palermo
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segreti d’Europa: il Passetto di Borgo che collega gli edifici apostolici a Castel Sant’Angelo. Diversamente dalla maggior parte dei passaggi che sono sotterranei, questo si trova nella parte alta di alcune mura antiche, la cui altezza corrisponde al terzo piano di un edificio. L’interno è stretto e claustrofobico, con soffitto a volta per tutta la sua lunghezza, ma passando tra quelle mura, il papa Clemente VII (nel 1527) trovò la salvezza. Ancora oggi è usanza che un sottoufficiale delle Guardie Svizzere, faccia da custode all’ingresso del Passetto, nel caso il pontefice dovesse aver bisogno di fuggire. Sempre nella capitale si trova la Porta Magica, a piazza Vittorio Emanuele, che ha a che fare con il grottesco. E’ una porta bianca che non conduce in alcun luogo ed è tutto ciò che rimane della Villa Palombara, dove si riunivano gli alchimisti attivi in città, nel VII secolo. Sopra c’è un grande cerchio con inciso il sigillo a sei punte del Re Salomone e un architrave decorato con i segni della cabala, mentre sullo scalino del basamento si trova un motto latino che può essere letto sia da sinistra verso destra che viceversa: Si sedes non is (se siedi non vai), oppure Si non sedes is (se non siedi vai) LA PORTA MAGICA, ROMA
nel mondo
di pasqua
di Isa Grassano
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LUOGHI DEL MISTERO
1. La Grotta dei Beati Paoli, a Palermo 2. Il Passetto di Borgo, a Roma 3. L’isola di Lewis, nelle Ebridi Scozzesi 4. La cappella dell’Arca a Axum, in Etiopia 5. La Cattedrale di Valencia, in Spagna 6. L’Area 51 nel deserto del Nevada 7. La Torre di Bollingen, sul lago di Zurigo 8. L’isola di Montecristo nell’arcipelago Toscano, 9. La roccaforte di Himmler, a Wewelsburg, vicino a Paderborn 10. Il Mout Weather Emergency, in Virginia
cittadelle top secret La mitica Area 51 nel deserto del Nevada (a 145 km direttamente a nord di Las Vegas) è una di questi, spesso presidiata dai fanatici degli alieni. Qui, infatti, sarebbero custoditi gli “X-Files”, vale a dire le testimonianze del contatto tra umani e extraterrestri. Qui si dice che si costruiscano dischi volanti e si conduca ogni tipo di esperimento sulla vita fuori dal sistema solare. Peccato non potersi avvicinare per dare una sbirciatina: l’area è sorvegliata dai soldati statunitensi, pronti a dissuadere energicamente visitatori troppo curiosi. Una base militare così top secret che non appare su nessuna mappa. Un altro luogo segretissimo è il Mout Weather Emergency, in Virginia, il più inespugnabile bunker degli Stati Uniti (anche se è possibile guidare fino alla vicinanza della struttura). Si racconta che quando gli aerei hanno attaccato le Torri Gemelle, il vice-presidente americano Dick Cheney si sia nascosto lì con il suo Air Force One, anche se, dicono gli autori, le dimensioni della porta (alta tre metri e lunga cinque) non avrebbero permesso l’ingresso dell’aereo presidenziale. Al di sotto vi sarebbe un mondo sotterraneo con tanto di Casa Bianca in miniatura, ospedali, dormitori per duecento persone e addirittura un lago artificiale.
area 51, nevada
passetto di borgo, roma WEEKEND IN
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cattedrale di valencia
templi segreti La cappella dell’Arca a Axum, in Etiopia, è avvolta nel silenzio. Solo ad una persona, il prete nominato, è concesso di entrare per vedere i suoi meravigliosi tesori. Il motivo? Non la sacralità ma perché è considerata troppo pericolosa, per le persone che non sono spiritualmente preparate nel vederla. Da qui nasce l’aspetto soprannaturale. Ancora più misteriosa la Cattedrale di Valencia, in Spagna. Nonostante i seguaci di Dan Brown continuino a cercare il Santo Graal nella cappella di Rosslyn (in Scozia), è questa grande chiesa a custodire i segreti della coppa santa usata da
GUIDA AI LUOGHI PIÙ SEGRETI DEL MONDO Quali sono i luoghi più segreti del mondo? Il libro di Stephen Klimczuk e Gerald Warner di Craigenmaddie li snocciola tutti (quasi una sessantina). Dai tunnel sotterranei del Vaticano, al 440 Strand di Londra, dai club dove albergano le sette massoniche europee e americane, all’Opus Dei a Roma, passando per il Tempio massonico a Livorno. Ogni cosa è raccontata con la stessa chiarezza che ci si aspetta da una “normale” guida turistica. Un ampio reportage sull’ignoto che comprende il fantomatico – e ufficialmente non esistente – «Club 33», creato da Walt Disney in persona, e il satanico Castello di Wewelsburg, quartier generale delle SS di Himmler. Abili nello smascherare misteri descritti come tali solo a uso e consumo dei turisti più sprovveduti dalle situazioni di reale interdizione alla pubblica conoscenza, Klimczuk e Warner offrono al lettore un testo pieno di sorprese e la possibilità, più unica che rara, di visitare i luoghi più segreti del mondo e di svelare gli arcani a cui sono collegati. Castelvecchi editore, pp. 281 – euro 18,00
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Cristo nell’ultima cena. Il Papa Benedetto XVI ha usato questo calice nella messa fatta durante la sua ultima visita al paese iberico, ma la Chiesa non dà risposte sulla sua autenticità. In questo capitolo guida al turismo insolito, rientrano anche i templi massonici, dalle grandi logge di Edimburgo, Dublino, New York, a Roma e Parigi. Tra questi spicca Pushkin, in Russia. Si favoleggia che la cappella “massonica” in stile gotico, ed in stato di abbandono, possieda una statua in Bronzo raffigurante il Cristo che saluta nel modo massonico.
cappella rosslyn, scozia
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ISOLA DI PASQUAe i suoi moai
isole misteriose A poche miglia dalla costa italiana c’è un’isola ammantata di mistero e tra le più gelosamente custodite al mondo: Montecristo (nell’arcipelago Toscano), l’isola proibita, conosciuta per l’omonimo conte letterario (di Alexander Dumas) ma anche per le leggende che la circondano. Di sicuro c’è che custodisce un tesoro, ancora nascosto, e quasi impossibile da scovare. Non si sa se le favolose ricchezze del pirata turco Dragut Rais, che sterminò tutta la popolazione sull’isola, ci siano veramente, ma di certo si tratta di una gemma ecologica unica al mondo, tanto che è riserva naturale. E’ vietato visitarla (anche la pesca è proibita) senza un permesso speciale e si dice che la lista di attesa per i permessi sia di cinque anni. Un’altra terra tra le più remote del pianeta (si trova nel Sud dell’Oceano Pacifico) ed inserita in questa guida misteriosa, è l’Isola di Pasqua. Perché si chiama così? Perché la sua scoperta, da parte degli occidentali, avvenne pro-
l’incubo gotico
prio durante il giorno di Pasqua del 1722. E’ legata al mistero della sua popolazioni, a rituali di cannibalismo e alle enormi Moai, le grandi sculture di pietra (alcune alte fino a 12 metri) con fattezze umane. A questi enigmi si unisce quello delle centinaia di tavole scritte in Rongorongo (ne sono rimaste solo 26), un linguaggio che ancor oggi non si è riusciti a decifrare. Anche il Nord Europa, però, ha il suo carico di isole dai mille segreti: l’isola di Lewis, nelle Ebridi Scozzesi, è caratterizzata da grandi cerchi composti da monoliti, la cui sistemazione delle pietre si creda abbia a che fare con il ciclo lunare. Spostandosi alle isole Svalbard, tra la Norvegia e il Polo Nord, si ritrova una particolare “banca” che conserva tutte le specie di semi dei vegetali della terra, più gli strumenti per coltivarli. Nell’eventualità di una catastrofe, naturale, chimica o atomica, tutti i raccolti, i cereali, le piante potranno ricrescere.
torre di bollingen, zurigo
Numerosi i luoghi, tra Svizzera e Germania, dove tuffarsi in quello che i due giornalisti definiscono “l’incubo del gotico”. Si parte dalla roccaforte di Himmler, a Wewelsburg, vicino a Paderborn, nel paesaggio boscoso della Westfalia, uno dei luoghi più malvagi della terra. Cuore dell’esoterismo nazista, questo castello tedesco, dall’insolita pianta triangolare, racchiude quanto di più inquietante ci fu nel Terzo Reich: rituali esoterici, l’idea di rifondare l’umanità, la creazione di uno spietato ordine cavalleresco di assassini. Fatto esplodere nel 1945 per impedire che cadesse in mano delle truppe statunitensi, oggi è stato ristrutturato ed è considerato un simbolo monumento della depravazione nazista. C’è anche una cripta che custodisce i corpi di quelli che definiscono “eroi”. La roccaforte non è visitabile per evitare che sia invasa dai seguaci neonazisti. Fu progettata, invece, per esprimere concetti mistici, la Torre di Bollingen, sul lago di Zurigo, in Svizzera. Fu voluta da Carl Jung (1875-1961), il padre della psicologia analitica, con la volontà di avere un luogo in cui ritirarsi a meditare in campagna. Jung attribuì a questo luogo una sorta di emozione mistica, definendola come il “grembo materno”. Merita una visita, per la struttura creata dal filosofo stesso, e per le molte curiosità, tra cui un masso a forma di architrave che simboleggia il sole e la luna, con un calice circondato da un’ostia che sostiene una croce.
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HE WORLD IN T
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AUTUNNO IN LIGURIA Con la
FIAT 500L
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...la 500 che cresce Svanite le code della stagione estiva, la Liguria è una regione da vivere ancora in autunno, una regione da assaporare quando i turisti scarseggiano, i posteggi aumentano, e le possibilità di godersi una bella gita in macchina, lungo la costa, ve la faranno apprezzare ancora di più. Noi ci siamo stati con la nuova Fiat 500L, così vi diciamo com’è… di Himara Bottini
LA BENTLEY GT V8 AL MONASTERO DI ST. GÖTTWEIG
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con l a fiat 500l
F
inita la stagione dei lunghi viaggi e weekend, si può sempre andare alla scoperta di qualche meta a noi vicina, alla ricerca di una temperatura ancora mite, oppure si possono scegliere le città d’arte, dove è meglio andare con un’auto piccola fuori ma grande dentro, come la nuovissima Fiat 500L. Saliamo a bordo e percorrendo l’autostrada A26 Genova Ventimiglia, una volta arrivati al bivio prendiamo a destra, proseguendo sulla A10 in direzione Ventimiglia, e usciamo a Varazze. In realtà si potrebbe anche proseguire per Celle Ligure, circa quattro chilometri subito dopo. I tornanti che dall’uscita dell’autostrada conducono sulla Via Aurelia vi faranno subito apprezzare la 500L sia per una buona tenuta di strada sia per uno sterzo e freni all’altezza delle aspettative. Inoltre il nuovissimo bicilindrico Twin Air da 105 Cv che la spinge, è anche più silenzioso rispetto alla versione da 85 Cv, che per esempio equipaggia la nuova Fiat Panda. Godetevi il panorama e arrivate quindi a Varazze, una vera e propria perla del Golfo Ligure. Per scoprirla non dovete fare altro che parcheggiare nella piazza del mercato e passeggiare per i suoi caruggi caratteristici, stretti e interrotti qua e là da preziose piazzette incorniciate da case colorate e decorate. Se le osservate potreste scorgere un ragazzino affacciato alla finestra, o un gattino rannicchiato sul davanzale, persiane semi aperte e panni stesi su un filo sottile… ma fate attenzione, dovrete saper distinguere la realtà da semplici ma ingannevoli affreschi realizzati con lo stile del trompe’oeil… una delle sorprese che vi riserverà questo borgo ricco di negozi, bar, focaccerie, gelaterie e pasticcerie. Partendo da Piazza Bovani vi consigliamo la focaccia di Vernazza, i biscotti del Lagaccio di Giordano (in genovese bescheutti do Lagasso, originari del quartiere del Lagaccio di Genova, dal particolare sapore all’anice), il gelato realizzato esclusivamente con prodotti naturali de I Giardini di Marzo e, arrivati nel secondo caruggio, le trofie e i pansotti del mitico Pasta Fresca Fiorini, uma tradizione dal 1967, da condire rispettivamente con pesto e sugo di noci. Una volta fatti i vostri acquisti “goderecci” potete scegliere se farvi tentare dalle ricche vetrine che si susseguono, tra un bar e l’altro, fino al porto, o se passare in rassegna tutte le bancherelle del mercato che ravvivano Varazze il sabato mattina. Non immaginatevi un semplice mercato da paese. Non si può forse paragona-
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varazze: piazza bovani
palazzo beato jacopo da varazze
re a quello di Forte (chi non lo conosce), ma poco gli manca. Qui trovate la frutta e la verdura fresche, appena colte dai campi dei contadini, una ricca selezione di fiori e piante, prodotti gastronomici e ovviamente tanto abbigliamento, anche di qualità. A questo punto le opzioni sono due. Godervi un po’ di relax in spiaggia, e magari concedervi l’ultimo bagno di stagione, oppure noleggiare una bicicletta e pedalare sul lungomare Europa (nota anche come passeggiata Europa). A levante di Varazze, questo tratto costiero non è visibile dalla strada ed è unico nel suo genere. Non troverete un altro paese in Liguria con una ricchezza simile. Si tratta di un percorso pedonale e ciclabile dove ormai più di 40 anni fa passava il treno. A testimoniare la presenza di una ferrovia ci sono ancora oggi le gallerie, ora illuminate, e gli antichi archi che delimitavano il crinale. Tutta la passeggiata è caratterizzata da spiagge libere, esclusivamente di sassi, da tratti rocciosi a picco sul mare e dal profumo inebriante della lussureggiante macchia mediterranea. Pedalando attraverso la zona dei Piani d’Invrea e dei Piani di San Giacomo, potete arrivare fino a Cogoleto (circa 4 km). Varazze è tutto questo ma molto altro ancora, è un borgo da scoprire e da vivere. Moderna ma fedele alle sue tradizioni, porta ancora oggi i segni di un passato lontano. Nella parte ovest, per esempio, ci sono ancora alcune torri e lunghi tratti dell’antica cinta muraria, le così dette “vecchie mura”, che risalgono addirittura al XII e XIV secolo e furono costruite per difenderla dagli attacchi dei Saraceni, che provenivano dal mare. una cittÀ di porto dal cuore antico Il nostro weekend in compagnia della nuova Fiat 500L prosegue in direzione Savona. Sconsigliamo l’autostrada (l’uscita è parecchio lontana dal centro, in zona indusavona: la torre leon pancaldo simbolo della cittÀ
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piazza s.ambrogio con l’omonima chiesa
striale), mentre percorrendo l’Aurelia si entra subito nel cuore storico di questa città. Saliti a bordo scoprirete tutta la comodità e la versatilità di una vera monovolume, e apprezzerete la qualità dei materiali e i dettagli di design, semplici ma diretti. I sedili sono comodi e avvolgenti, e durante il viaggio ci accorgiamo di quanto sia buona la visibilità esterna, grazie agli ampi vetri che, al contrario della “piccola” 500, regalano luminosità e ariosità all’abitacolo, ma non solo. È migliorata molto anche la luminosità, merito in questo caso del tetto panoramico opzionale, il più grande della categoria, per una visione ancora più panoramica. Altri aspetti apprezzabili della 500L sono la spaziosità e la funzionalità. Nonostante le dimensioni da utilitaria, che ci fanno sgattaiolare come un felino nel traffico di questa città ligure, sui sedili posteriori si viaggia comodamente anche in tre, mentre le possibilità di configurazione degli interni sono tantissime. Abbattendo il sedile anteriore del passeggero, per esempio, si crea uno spazio tale da ospitare un carico lungo anche due metri e mezzo, oltre a fungere da tavolino, mentre il bagagliaio è sfruttabile con una capacità di circa 400 litri. A un certo punto, però, la vista di una torre ci distrae dall’esaminare la 500L. Si tratta della Torre Leon Pancaldo, nota come Torretta, un torrione medievale che si affaccia sul porto di Savona e che è stata eletta a simbolo della città. Costruita nel XIV secolo in ricordo del navigatore savonese che seguì Ferdinando Magellano nella sua prima circumnavigazione attorno al globo terrestre, questa torre di avvistamento faceva parte delle antiche mura a difesa dell’ingresso del porto. Prima delle guerre cinquecentesche contro i Genovesi, era alta il doppio di quella attuale. Dietro alla torre vedrete il porto antico, un tempo esclusivamente commerciale e recentemente convertito
la torre del brandale e davanti le due torri romaniche corsi e riario
particolare di via pia la piÙ antica di savona
con l a fiat 500l
particolare della chiesa di s.ambrogio
cattedrale dell’assunta nel centro storico
panoramica con il porto sullo sfondo
il palazzo dei pavoni, sopra i portici della principale via paleocapa
fontana sul lungo mare
la fortezza del priamar
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COMPAGNA DI VIAGGIO: FIAT 500L multispazio compatta Presentata a Torino il 4 luglio, data storica in cui la Fiat, nel 1957, lanciò la mitica 500, con la 500L si inaugura una nuova generazione di vetture: compatta, versatile e amante dell’ambiente. Perfetta dunque per la città ma fedele compagna di viaggio anche per i vostri weekend, non potrete più farne a meno… 500L, dove L significa “large”. Sì perché praticamente è una 500 più grande: lunga 415 cm, larga 178 e alta 166 cm, richiama la sorella minore in tantissimi dettagli, ma si ispira alla vivibilità di una monovolume, alla presenza su strada da piccolo suv, e alla compattezza di un’utilitaria. La gamma si compone di quattro allestimenti (Pop, Pop Star, Easy e Lounge), tre motorizzazioni (il nuovissimo bicilindrico TwinAir Turbo da 105 Cv di 0,9 litri, che promette emissioni di soli 112 g/km di Co2, e il 1.4 da 95 Cv, entrambi a benzina, e il turbodiesel 1.3 Multijet II da 85 Cv), 11 tinte per la carrozzeria, cui si aggiungono 3 colori a scelta per il tetto (nero, bianco o in tinta con la carrozzeria), 3 colori per i cerchi (nero, bianco e grigio), 13 opzioni diverse di coppe ruota e cerchi in lega, 7 configurazioni d’interni e oltre 140 accessori creati appositamente per personalizzare al meglio la vostra 500L (tra cui una vera macchina da
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caffè che funziona con le capsule fiat 500L 0.9 turbo twinair 415/178/166 Lavazza o il cassetto refrigerato). Dimensioni: Di serie già con la versione Pop Potenza: 105 Cv a 5.500 giri/minuto sono incluse, tra le altre cose, 6 Coppia: 145Nm a 2.000 giri/minuto airbag, ABS con EBD e il sofisti180 km/h Velocità massima: cato sistema ESC per il controllo 12,3 secondi 0-100 km/h: della stabilità, gli alzacristalli 20,8 km/l anteriori elettrici e il servosterzo Consumo medio: elettrico Dualdrive con funzione Emissioni di CO2: 112 g/km “city”. Sono poi disponibili numerosi optional, tra cui l’autoradio Uconnect CD/MP3 con schermo touch screen da 5”, con bluetooth, porta usb e aux, i sensori di parcheggio, i cerchi in lega di 17”, il sistema Hi-Fi premium Beats, macchina del caffè Lavazza, sedili anteriori riscaldati, tetto apribile SkyDome a comando elettrico e specchio retrovisore sorveglianza bambini. Il prezzo parte da 15.500 euro, con l’offerta di lancio “Opening Edition” che include gratuitamente alcuni optional aggiuntivi del valore totale di 2.500 euro.
con l a fiat 500l a porto turistico, con tanto di terminal dedicato all’accoglienza delle navi della Costa Crociere, che arrivano e partono da Savona portando numerosi turisti provenienti da tutto il mondo. Al Porto troverete tanti locali e ristoranti, per tutte le tasche, dove prendere un aperitivo o cenare con vista sulle barche, molto romantico con le luci della sera. Costeggiando il porto per qualche centinaio di metri vedrete un’altra torre, quella del Brandale, chiamata anche a Campanassa dal nome dell’antica campana che la sormontava. Davanti ci sono le torri romaniche Corsi e Riario, anche loro mozzate nel 1544, come tutte le torri medievali di Savona, per non ostacolare la visibilità dalla cinquecentesca fortezza del Priamàr. Arrivati alla Campanassa parcheggiate e addentratevi nella pedonale via Pia, la più antica di Savona, e passeggiando tra le imponenti e tipiche abitazioni medievali, potete trovare classici negozi ma anche tanti rivenditori di antiquariato, arredamento e accessori vintage, e modernariato. Quando incontrate la bellissima piazzetta della Maddalena, luogo del potere della nobiltà savonese nel Seicento, concedetevi un break al Caffè Due Merli, un bar minuscolo che si sviluppa soprattutto all’esterno, dove il servizio è ricercato e curioso. Percorrendo via Pia fino alla fine si scende in Via Paleocapa, anch’essa molto antica e principale arteria della città, tutta fiancheggiata da portici, che dal porto sale fino all’elegante piazza Mameli e all’ampia e alberata piazza del Popolo. Se avete tempo e voglia, tornando alla macchina potete passare dall’esterno e ammirare la fortezza del Priamar (Pri-a-màr, pietra sul mare secondo una delle interpretazioni etimologiche, o Pria mä, pietra mala, secondo una più accreditata versione). Collocata sull’omonimo colle, fu edificata dalla Repubblica di Genova a partire dal 1542, dopo la presa definitiva della città nel 1528. Per un breve weekend crediamo che queste due città siano sufficienti, ma state pronti per altri suggerimenti. Potreste scoprire altri borghi incantevoli e poco noti che solo una regione come la Liguria sa regalare ai suoi ospiti.
A TRIORA, IL BORGO DEGLI SPIRITI, PER IL GHOST TOUR Affascinante borgo medievale dell’estremo Ponente Ligure, Triora è uno dei luoghi più soprannaturali d’Europa, conosciuto come il Paese delle Streghe, e offre ai suoi visitatori un ambiente quasi intatto e ben conservato, fatto di vicoli stretti e bui, di porte socchiuse, di antichi palazzi e chiese. Tutti luoghi di una bellezza suggestiva, che nascondono però un passato oscuro e misterioso, tramandato dalla voce dei vecchi del paese, se sono dell’umore giusto, oppure da quella degli Storyteller, i professionisti che vi accompagneranno durante il Ghost Tour Triora, un’iniziativa che dopo il successo dell’estate ritorna a ottobre, nella settimana di Halloween. I viaggiatori saranno portati alle origini della stregoneria, e potranno ascoltare storie di miti ancestrali, pestilenze e morte, credenze nei lupi mannari e in altre creature, ricette di erbe e unguenti magici. Nessuna storia inventata, solo il genuino folklore e le leggende di Triora. Merita poi una visita anche il Museo Etnografico locale (www.museotriora.it), un ottimo punto di partenza per scoprire la storia del borgo. Le sale raccontano di un passato antichissimo, grazie a reperti risalenti a 4500 anni prima di Cristo. Poi si salta direttamente al 1587, l’anno dell’ultimo processo alle streghe. Il museo mostra ricostruzioni suggestive delle carceri e delle stanze per gli interrogatori, ma custodisce anche un gran numero di documenti, quelli su cui si basò l’abate Ferraironi per ricostruire tutta la storia di un processo celebre, che pose fine alle inquisizioni e ai roghi. Interessanti anche la sezione dedicata alla fauna e alle attività quotidiane, e le sale riservate all’unica attività industriale del passato di Triora, la fabbrica di bambole, e quella dedicata alla benefattrice Margherita Brassetti. In paese, infine, non si dimentica niente, né il bene né il male. E neppure le antiche ricette. Sono due le specialità: il pane di Triora, che figura tra i 37 migliori d’Italia ed è celebre per la
lunga conservazione, dovuta alla sapiente miscela di tre farine diverse, e il bruss, un formaggio speciale ottenuto dalla fermentazione della ricotta. Più è stagionato, più è piccante. Assolutamente da provare… 27 OTTOBRE AUTUNNONERO GHOST TOUR Partenza alle 22,30 sotto i portici davanti al Museo Etnografico e della Stregoneria. Durata: 70 minuti circa. Biglietti: intero 10 euro / ridotto 5 euro (ragazzi 6-13 anni e adulti oltre i 65 anni) / gruppo min. 15 pax 8,00 euro. Per consentire la migliore organizzazione è obbligatorio l’acquisto dei biglietti in prevendita nella sezione “booking” dello shop di Autunnonero, o via email a info@autunnonero.com o via telefono al 340.2139655 Info: www.autunnonero.com
31 OTTOBRE HALLOWEEN È quasi impossibile immaginare un luogo più suggestivo dove festeggiare la notte di Halloween. Vi attende una festa da brividi, ricca di eventi che si svolgono nel borgo delle streghe ma non solo: tradizione, musica, spettacolo e magia…
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INFO www.comune.varazze.sv.it - www.varazze.com DOVE MANGIARE BOMA Ristorante e Caffè, per una cena a lume di candela o con gli amici, è all’inizio della Marina di Varazze, proprio sul mare e con le barche del porto a fare da cornice. Il menù propone la cucina ligure tradizionale, principalmente a base di pesce fresco. Via dei Tornitori 2, Marina di Varazze - Varazze (SV) Tel. 019.9345.30 - Fax 019.934603 e-mail: info@bomavarazze.it www.bomavarazze.it
Ristorante Osteria U Baracùn, per una cena caratteristica nell’entroterra ligure, propone la cucina della tradizione ligure ma con un’attenzione particolare agli ingredienti e alle specialità alpicelline, principalmente a base di carne e dei prodotti della terra. Via Alpicella, 43 - 17019 - Varazze (SV) Tel. 019.918486 - e-mail: osteria@ubaracun.it www.ubaracun.it/dblog
eventi in liguria DOVE DORMIRE Hotel Cristallo, per chi cerca una posizione centrale e una zona signorile. A pochi passi dal mare e dalla Marina di Varazze, è gestito dal 1954 dalla famiglia Cavanna, garante di un servizio di qualità, di ospitalità e di un servizio di alto livello. Via Cilea, 4 - 17019 - Varazze (SV) Tel. 019.97264 - Fax. 019.9355757 e-mail: info@cristallohotel.it www.cristallohotel.it El Chico, per chi cerca un’oasi di tranquillità. Tipica costruzione in stile mediterraneo, si trova sull’antica Strada Romana, a pochi passi da Varazze, ma merita la distanza poiché è immersa in un vasto parco di pini marittimi e ulivi secolari, con splendida vista panoramica sul Golfo e piscina sul mare. Strada Romana, 63 - 17019 - Varazze (SV) Tel. 019.931388 – Fax. 019.932423 e-mail: elchico.sv@bestwestern.it www.elchico.eu
www.comune.savona.it - www.websavona.it Per le foto di Varazze si ringrazia il blog parliamodivarazze.blog.tiscali.it
la liguria in tavola LA RICETTA
I SAPORI DELLA LIGURIA
MESCIUA CROCCANTE
FARINATA
INGREDIENTI per 4 persone 200 gr. di legumi misti secchi 1/2 kg. di pomodori di Pachino ben maturi 1 kg. di pesce di paranza 1 rametto di rosmarino Olio extra vergine ligure Sale e pepe
Sottile e croccante, si prepara con la farina di ceci stemperata in acqua e sale. Dopo il riposo, in forno caldissimo nella teglia di rame stagnato ben oliata.
BAGNUM DI ACCIUGHE
PREPARAZIONE Mettere a bagno i legumi per mezza giornata, poi bollirli. Una volta scolati, stenderli su una teglia oliata e cuocere quindici minuti a 180 gradi, fino a renderli croccanti. Preparare una buona salsa di pomodoro densa e profumata col rosmarino. Pulire e sfilettare il pesce, salare, pepare, condire con un filo d’olio e infornare per dieci minuti a 200 gradi. Velare la fondina con la salsa di pomodoro, aggiungere la mesciua di legumi e i filetti di pesce.
Per la zuppa di pesce, seppie e pesci vari spezzettati, insaporiti con cipolla rosolata e sfumati con vino bianco e pomodoro. Alla fine, prezzemolo e crostoni.
Soffritto di cipolla e aglio in cui insaporire il pesce pulito. Poi, pomodoro, sale e vino bianco. Dopo breve cottura, si versa su gallette di pane.
CIUPPIN CIMA
Sacca di carne di vitello. Dentro, polpa, mammella, cervella, piselli, funghi, pinoli, uova, mollica e formaggi. Si gusta affettata fredda, dopo bollitura.
FRITTELLE DI GIANCHETTI
Il novellame di acciughe e sardine caratterizza i frisceu: pastella con uovo, farina, acqua, prezzemolo e aglio. Frittura in extravergine ligure.
TROFIE AL PESTO
Gnocchetti irregolari di pasta, bolliti con fagiolini e patate, e conditi con salsa a base di basilico Igp, pinoli, Parmigiano, pecorino ed extravergine.
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Fino al 7 ottobre Cinque Terre Maritime Walking Festival 2012 Nella terra dello Sciacchetrà, il vino passito delle Cinque Terre, è tempo di vendemmia. Qui l’autunno si colora della magia di un mondo immutabile e affascinante, e si può entrare nello splendido scenario del Parco nazionale delle 5 Terre, una delle cornici di questo Festival. La rassegna prevede un ricco calendario di eventi escursionistici a carattere tematico, con l’accompagnamento di guide turistiche e ambientali. Info: www.parconazionale5terre.it Il 6 e 7 ottobre Laigueglia Il salto dell’acciuga Una festa semplice e bella nata per esaltare l’unione concreta tra i prodotti del mare e della terra, ligure e piemontese, dove, tra incontri, dibattiti e voglia di far festa, il posto d’onore è per la gastronomia da gourmet. Info: www.maremestieri.it Dal 5 al 7 ottobre Lavagna Pesto e dintorni Il Basilico nella terra dei fieschi: degustazioni, corsi e cultura gastronomica per tre giorni profumatissimi all’insegna del buon cibo. Ingresso libero. Info: www.turismoinliguria.it Dal 5 ottobre 2012 al 7 aprile 2013 Genova Miró! Poesia e luce Il Palazzo Ducale di Genova, negli spazi dell’Appartamento del Doge, ospita una mostra dedicata a Juan Miró, il grande artista catalano, vero poeta del colore e della luce. Oltre 80 lavori mai giunti prima nel nostro Paese, tra cui 50 olii di sorprendente bellezza e di grande formato, ma anche terrecotte, bronzi e acquerelli. Info: www.mostramiro.it Dal 25 ottobre al 4 novembre Genova Festival della Scienza La decima edizione del Festival si preannuncia ricca di spunti e di contributi, laboratori sempre più interattivi, mostre scientifiche e artistiche, exhibit, conferenze, incontri ed eventi davvero speciali. Parola d’ordine dell’edizione 2012: immaginazione. Info: www.festivalscienza.it
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PAROLE D’ORDINE: ERGONOMIA E FLESSIBILITÀ Pensata principalmente per le giovani famiglie con bambini, la nuova Opel Meriva è perfetta per lunghi viaggi e per chi trascorre molte ore sulla propria auto.
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i tratta invece della seconda generazione per la Opel Meriva, che dal suo debutto nel 2010 è leader del segmento in Europa con oltre 230.000 unità vendute. Sarà forse anche per via del prestigioso marchio di qualità AGR che l’associazione tedesca di esperti di salute posturale (Aktion Gesunder Rücken e.V.) le ha assegnato, innalzandola a primo e unico veicolo al mondo con questo certificato per l’ergonomia dell’intera vettura. La certificazione per le caratteristiche ergonomiche e per il benessere della schiena riguarda, in particolare, il sistema modulare FlexSpace dei sedili posteriori, le FlexDoors, i sedili ergonomici disponibili a richiesta, la console centrale FlexRail e il portabici a richiesta FlexFix, completamente integrato nel paraurti posteriore, e a scomparsa quando non utilizzato. Più lunga di 13 cm rispetto alla versione precedente (ora misura 429 cm), e caratterizzata da un’originale apertura ad armadio delle porte (fino a 84°), la Meriva vanta anche un sistema di sedute intelligenti FlexSpace, che consente di trasformare l’abitacolo in base al numero di passeggeri, oltre alla possibilità di
far scorrere i sedili posteriori longitudinalmente di 19 cm (così si può scegliere se lasciare più spazio all’abitacolo o ai bagagli). La console FlexRail, invece, si compone di vani portaoggetti mobili, per oltre 30 possibilità di stivaggio, e di un bagagliaio dalla capacità compresa tra 400 e 1.500 litri. Infine con FlexFix potete caricare fino a due biciclette grazie a un sistema integrato che, quando non utilizzato, scompare nel paraurti posteriore. Molto ampia la gamma di motorizzazioni. Due a benzina, il 1.4 da 100 Cv e il 1.4 turbo da 120 Cv, e cinque turbodiesel, dal 1.3 CDTI da 75 e 95 Cv, al 1.7 CDTI da 100, 110 e 130 Cv, fino al 1.4 turbo Gpl da 120 Cv, abbinabili ai cambi manuali o automatici in base alle versioni. Prezzi da 16.200 euro.
OPEL MERIVA 1.7 cdTI Dimensioni: Potenza:
429/181/162 110 CV a 4.000 giri/minuto
Coppia: 280 Nm tra 1.750 e 2.500 giri/minuto Velocità massima: 0-100 km/h:
182 Km/h 11,8 secondi
Consumo medio:
19,2 l/km
Emissioni di CO2:
138 g/km
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FORD B-MAX
SICUREZZA E CONSUMI AL TOP
Nuova e con tanti punti di forza, la B-MAX sfida la concorrenza sfoggiando sistemi di sicurezza all’avanguardia e strizzando l’occhio ai consumi.
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on la nuova B-MAX la Ford debutta nella categoria delle monovolume e potrebbe anche fare centro. Tra le novità più importanti il sistema Easy Access Door, che integra i montanti centrali nelle portiere (quelle dietro sono scorrevoli), lasciando uno spazio di salita e discesa ampio 150 cm. Soluzione che ha richiesto anni di studi e l’utilizzo di acciai speciali tre volte più resistenti di quelli tradizionali, così da assorbire comunque buona parte della forza d’urto in caso di incidente. Al debutto in Europa anche il sistema Sync, con vivavoce e comandi
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al volante integrati che, in caso ford b-max 1.6 TDCi di necessità, chiama automa- Dimensioni: 416/172/160 ticamente il 112 comunicando Potenza: 95 CV a 4.000 giri/minuto la posizione dell’auto. Infine, Coppia: 205 Nm tra 1.750 e 3.000 giri/minuto sempre dal punto di vista della Velocità massima: 173m Km/h sicurezza, la nuova Ford B-MAX 13,9 secondi 0-100 km/h: dispone del sistema di frenata 25 l/km Consumo medio: automatica sotto i 30 km/h, per 104 g/km Emissioni di CO2: evitare di urtare il veicolo che precede. Dal punto di vista dei cavalli, grazie all’ultima generazione di motori, vanta consumi ed emissioni inferiori del 15% rispetto alla concorrenza: con il moderno tre cilindri turbo 1.0 EcoBoost a benzina da 100 Cv, la Casa dichiara emissioni di 114 g/km di Co2, mentre con il 1.6 turbodiesel TDCi da 95 Cv, si potrebbe parlare di 4,0 l/100 km per 104 g/Km di Co2. Gli altri motori sono il 1.4 a benzina da 90 Cv e il 1.6 Duratec da 105 Cv, abbinato al cambio robotizzato a doppia frizione e, dal 2013, arriveranno anche il 1.4 con doppia alimentazione a benzina e Gpl, e il 1.0 a benzina da 120 Cv. Tante le tecnologie utilizzate, come il sistema start-stop, il sistema informativo Ford ECO-Mode (che ci dice come risparmiare carburante), l’indicatore cambio di marcia o il sistema di recupero dell’energia. Da 16.250 euro.
c o n l a spe f i act i a5 l0 e0 l
CITROËN C3 PICASSO
NON INVECCHIA MAI
Era già talmente originale al suo debutto, quattro anni fa, che la C3 Picasso risulta ancora oggi attuale, e si difende bene per spazio, luminosità e versatilità.
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a già qualche annetto ma la C3 Picasso resta una monovolume compatta di riferimento nella sua categoria, e si difende ancora bene. La linea è tutt’ora attuale, movimentata e intrigante, l’abitacolo è ampiamente luminoso e ben curato, e lo spazio è esattamente come ci si aspetta da una vettura come lei. Dietro si viaggia comodi anche in tre, il divano è scorrevole longitudinalmente di 15 cm, e la luminosità gratifica nei lunghi viaggi. Anche il bagagliaio non delude: da 385 a un massimo di 1506 litri. Lunga 408 cm, larga 173 cm e alta 162 cm, si riconosce per un frontale compatto e un posteriore decisamente ispirato alla verticalità. Alla guida la C3 Picasso si rivela agile in città e divertente sui tratti più tortuosi, merito delle sospensioni ben tarate. Quattro i motori disponibili, tutti Euro 5: il 1.6 16V VTi a benzina con valvole a fasatura variabile da 120 Cv, sviluppato in collaborazione CITROËN C3 PICASSO 1.6 HDi con la BMW, così come il 1.4 16V VTi Dimensioni: 408/173/162 da 95 Cv (anche in versione bi-fuel), Potenza: 110 CV a 3.600 giri/minuto e i turbodiesel 1.6 HDi da 111 e 92 270 Nm Coppia: Cv (quest’ultima disponibile anche in 184 Km/h Velocità massima: versione e-HDi e con di serie il cam11,9 secondi 0-100 km/h: bio robotizzato CMP-6, che garantisce 20,8 l/km Consumo medio: una percorrenza media di 23,3 km/l 2 125 g/km Emissioni di CO : ed emissioni di CO2 di 112 g/km). Da
settembre 2011 è tornata una versione “bi-fuel” della 1.4 VTi da 91 CV. Con cinque allestimenti a scelta, i prezzi partono da 15.450 euro.
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MINI COUNTRYMAN
peccato sia così cara!
Alta, cinque porte, grossa e versatile, la Countryman è una crossover decisamente al primo posto tra le dirette rivali della 500L. Da tenere sott’occhio…
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a Mini più grande che si sia mai vista in circolazione è lunga 411 cm (41 in più del modello base e 11 in più della Clubman), e per quanto risulti completamente diversa, conserva il fascino e l’immagine della “sorellina”. Nonostante le dimensioni generose, le vistose protezioni laterali sui passaruota e la distanza da terra di 15 cm (le altre Mini non arrivano a 12), non può certo essere definita una “suv” (infatti è una crossover), ma risulta comunque decisamente versatile (grazie anche alle cinque porte), senza contare che nelle versioni più potenti è disponibile pure con la trazione integrale a controllo elettronico ALL4. In aggiunta, l’altezza di 156 cm - notevole per l’originale vettura inglese - favorisce la facilità di accesso a bordo e l’abitabilità: nell’ampio interno (a quattro o MINI COUNTRYMAN cooper sd a cinque posti, a scelta) c’è una 411/156/179 Dimensioni: plancia davvero originale, e si 143 Cv a 4.000 giri/minuto Potenza: sta molto comodi pure dietro, 305 Nm a 1.750 giri/minuto Coppia: grazie alla possibilità di far scor195 km/h Velocità massima: rere di 13 cm i sedili posteriori. 9,4 secondi 0-100 km/h: Di questa caratteristica ne gode 20,4 km/l Consumo medio: soprattutto il baule, che ha una 130 g/km Emissioni di CO2: capienza (notevole per una vet-
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tura di queste dimensioni) variabile da 350 a 450 litri, oppure fino a 1170 litri abbattendo il divano. Tutti 1.6 Euro 5 i motori della gamma: tre a benzina (98 Cv per la One, 122 Cv per la Cooper e 184 Cv per la brillante Cooper S sovralimentata), e i corrispettivi turbodiesel, da 90, 111 e 143 Cv. A listino anche la John Cooper Woks da 218 Cv. Da 21.300 euro.
i paesi piÙ felici del mondo
costa rica pura vida
ragazze sulla spiaggia di manuel antonio
È stato eletto il paese più felice del mondo anche nel 2012, secondo la New Economics Foundation che stila ogni due anni questo particolare indice prendendo in esame 151 paesi. Tre i parametri fondamentali: il benessere degli abitanti, la speranza di vita e l’ecologia per misurare quante risorse consuma senza intaccare il proprio patrimonio naturale. Più che il Pil (prodotto interno lordo) ai costaricensi pare interessi molto di più il Bil (benessere interno lordo) cosa che a noi italiani sembra non interessi molto, visto che siamo al 46° posto. Di questo concentrato di meraviglie naturali, modello di politica ambientale unico e innovativo, si discuterà dal 30 ottobre al 3 novembre, al 10° Forum mondiale per la salvaguardia della natura. Dove? In Costa Rica. Ecco perchè siamo andati a conoscerlo.
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utto come da copione: l’aereo arriva in forte ritardo, atterra all’aeroporto di San Josè dedicato a Juan Santamaria, il Garibaldi nazionale, sotto una pioggia torrenziale, d’altronde, se siamo circondati dalla foresta pluviale ci sarà un perché. Siamo arrivati nel paese dove uomini e natura convivono in armonia. I numeri sono da record e vale la pena ricordarli: nel 1948 il Costa Rica abolisce l’esercito e i fondi risparmiati vanno in favore di istruzione e salvaguardia della natura, il 96% della popolazione costaricense è alfabetizzata e rappresenta il più alto indice dell’America latina, nel 1987 gli viene attribuito nella persona del presidente Oscar Sanchez, il premio Nobel per la Pace con la motivazione di aver voluto fortemente un piano di
pace per fermare i conflitti dei turbolenti paesi del centroamerica e, ciliegina sulla torta, il 27% del proprio territorio è sotto l’egida di parchi e riserve, una proporzione che non ha eguali nel resto del mondo. Questa la calamita che attira qui, in questo stato grande poco più della Svizzera, milioni di turisti in chiave ecologica, in tutti i dodici mesi l’anno. E il loro primo saluto è PURAVIDA. Abbiamo il tempo di noleggiare un’auto, vi consigliamo una 4x4 possibilmente, per poter effettuare escursioni anche su sterrati, e non meno importante, assolutamente consigliato, un navigatore satellitare: qui le indicazioni stradali sono scarse e fermarsi ogni cento metri per chiedere informazioni fa perdere del tempo prezioso.
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foto e testo di Vittorio Giannella
VERSO IL PACIFICO Abbiamo alcune ore da trascorrere nella capitale San Josè e, con i finestrini appannati per la forte pioggia arriviamo in centro. La città, un tempo di un’austera bellezza coloniale, ora è simile a quasi tutte le capitali: traffico intenso, caos e frenesia, ma non mancano le cose interessanti da vedere. Il mercato centrale, dove perdersi tra centinaia di bancarelle di frutti delle più svariate fogge e colori, una visita al teatro nazionale ottocentesco e all’interessante museo nazionale che spiega con puntiglio la storia e la geografia del Costa Rica. Sfiancati dalla pioggia e fradici passiamo la notte in un piccolo hotel della città. flamingo playa a potrero
Tramonto a playa grande sotto: surf a playa grande
All’alba dopo un’ abbondante colazione a base di gallo pinto (riso con fagioli neri) e picados (uova strapazzate), imbocchiamo la Panamericana per raggiungere Potrero, località sull’oceano Pacifico all’estremo nord del paese, quasi al confine col Nicaragua. Il sole spunta e noi siamo già in cammino: la rugiada al di là della strada evapora creando scenari onirici, i fiori riaprono i petali e l’aria è pungente, un cartello ci ricorda che siamo su un altipiano a più di mille metri d’altezza. La costa pacifica costaricense è lunga mille chilometri e a nord, dove siamo diretti noi, ci sono “playe” davvero belle. Playa Flamingo a Potrero, bianca e lunghissima con incastonati nella battigia decine di tronchi lisciati dalla salsedine, Playa Penca, circondata da foreste con foglie caduche che la fanno somigliare ad una savana africana, Playa Conchal formata da conchiglie frantumate finemente e, più a sud, Playa Grande, a Tamarindo, che porta bene il suo appellativo, con la battigia lunghissima e larga, e le onde che richiamano frotte di surfisti pronti a cavalcarle, non adatta però per chi ama lo snorkeling. Arriviamo a Playa Grande quando il cielo è tutto un fiammeggiare di porpora e giallo, si prepara il tramonto, il mare si sta ritirando per la bassa marea e i pochi surfisti rimasti giocano sulle ultime onde già più mansuete. Noi giochiamo a scrivere, come fanno i bambini, lunghe frasi sulla sabbia scoperta dalla marea. Quest’area del Guanacaste è diventata il “buen retiro” di molti americani e italiani dopo una vita di lavoro e stress, per questo si è innescato un’espansione edilizia ben visibile a Tamarindo e a Playa Cochal. Rispetto alla costa caraibica, qui il clima è più secco ed è più facile arrivarci grazie al nuovo aeroporto internazionale di Liberia.
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Il Parco MANUEL ANTONIO Prossima meta è Quepos e il parco nazionale di Manuel Antonio che raggiungiamo dopo quattro ore. Il mare davanti alle nostre capanne, con la sua risacca e le onde spumeggianti rasenta gli alberi della foresta pluviale. Domani ci attende una meravigliosa escursione e splendidi panorami, con un bagno nella baia di Tres con la spiaggia abbagliante e popolata da tanti animali. Per tutta la notte diluvia e nel buio della cabina sembra tornare a un tempo lontano, quando non c’erano chitarre e strumenti, il rumore del vento e la pioggia erano la musica. Il parco nazionale di Manuel Antonio è tra i più visitati, anche perché dista dalla capitale San Josè solo 130 chilometri. sopra: hotel parador, a manuel antonio a sinistra: il mare e la foresta a destra: ristorante kapi kapi
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orld cebo cappuccina scimmia delle foreste
spiaggia di tres nel parco nazionale manuel antonio
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Conviene alzarci presto, per avere più chance di vedere animali. Dopo aver pagato all’entrata, cominciano i primi incontri ravvicinati con cebi cappuccini, iguane che si scaldano sulle rocce al primo sole, e un’enorme farfalla morpho ci svolazza sulle teste con le ali blu elettrico. Lungo i sentieri ben tenuti e facili, molti cartelli ricordano che è assolutamente vietato dare da mangiare
agli animali selvatici, ma nessun cartello che ci avvisi di fare attenzione, perché alcuni di questi animali selvatici hanno imparato “a rubare” i panini dagli zaini incustoditi. E così durante il bagno nella bellissima e solitaria playa Espadilla, alcune scimmie cebo cappuccine ci hanno sfilato il pranzo al sacco lasciandoci basiti e… affamati! Scherzi dell’evoluzione inarrestabile.
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- vendita di pareo sulla spiaggia a manuel antonio a sinistra - il gioiello del costarica la morpho helen, ad ali aperte è azzurra - farfalla della foresta a destra - farfalla ninfalide su eliconia - farfalla nella foresta pluviale - enorme farfalla delle foreste pluviali
Il paradiso delle farfalle Un posto da non perdere è il mariposario, enorme serra dove si allevano farfalle tropicali, che visitiamo dopo aver mangiato un casado (pollo, fagioli neri, riso e platano fritto) sorseggiando una birra Imperial fredda. La guida ci racconta cose interessanti su queste creature che da noi sono diventate rare. Qui loro allevano farfalle per ottenerne crisalidi che poi vendono, a caro prezzo, e ci ricorda che allevare farfalle è tra le attività più redditizie in Costarica, e cita la casa delle farfalle di Varablanca, la più grande al mondo dove migliaia e migliaia di crisalidi vengono esportate in tutte le strutture del globo, dando reddito a 65 famiglie. Chi di voi immaginava che si potesse vivere bene vendendo crisalidi? Gioiello del mariposario è la gigantesca morpho dalle ali azzurre, che spalanca quando avvista un possibile nemico, facendolo spaventare con cotanto colore iridescente. Ultima capatina sul lungomare di Manuel Antonio con decine e decine di capanne che vendono parei e oggettini artigianali, e poi via, si riparte per Puerto Viejo, dall’altra parte del Costarica sull’oceano Atlantico, sul Caribe. La strada sale per superare la cordillera centrale, e a quota 1200 metri sfioriamo le foreste nebulose, coperte perennemente da nebbie e formate da molte specie vegetali tipiche della foresta pluviale lussureggiante. Molto belle le epifite, che vivono ancorate ad un’altra pianta, come le bromeliacee di un colore rosso acceso, come la pelle scottata dei turisti appena arrivati qui, orchidee, felci e, guardando e ascoltando con attenzione il loro gracidare, si possono vedere piccole rane, quasi trasparenti e ben mimetizzate, una delle 150 specie di anfibi che vivono in Costa Rica. Anche questo è un record. WEEKEND IN
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un pappagallo ara comune nelle foreste costaricane igunana blu nel parco nazionale Presenza poco amichevole in un fiume, un coccodrillo costaricense
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orchidea oncidium della foresta pluviale
geometrie di un fiore nella foresta a puerto viejo
fiori di crestagalli al parco nazionale manuel antonio
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bradipo tridattilo a puerto viejo
eliconie nella foresta
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costa rica Quanta fatica madre natura deve compiere per mantenere in salute tutte queste foreste, quanta pioggia e tempeste e venti rinfrescanti. Anche noi, rinfrescati dalla pioggia, scendiamo verso Turrialba e di tanto in tanto vediamo grosse dighe a sbarrare fiumi impetuosi che, abbiamo scoperto dopo, producono il 75% del fabbisogno elettrico costaricense. Un venditore ambulante lungo la strada vende banane piccole e mature, compriamo una corona con molti frutti “monouso” che ci addolciranno il viaggio fino alla meta. Attraversiamo velocemente Puerto Limon, cittadina caotica e rumorosa che vive del suo porto commerciale che esporta tonnellate di frutta tropicale e, dopo un’ora, arriviamo a Puerto Viejo dove regna un’atmosfera da finis terrae. Dal cielo cadono cateratte di pioggia, qui siamo tra i luoghi più piovosi del paese, e d’un tratto sullo sterrato che percorriamo per raggiungere il nostro albergo, dobbiamo fermarci perché un bradipo bidattilo lo sta attraversando con molta calma: approfittiamo per guardarlo bene e ci colpisce la gran quantità di “abitanti”che porta sul dorso e tra i peli. Ci sono nuvole stracciate a brandelli dal vento, che conferiscono al cielo un’aria disordinata: finalmente migliora il tempo e anche il nostro umore. - Il caffÈ del costa rica - venditore di banane vicino puerto viejo - angoli di foresta pluviale vicino puerto viejo - manghi e frutti di aki in vendita lungo la strada
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- spiaggia negra a puerto viejo - in alto: hotel shawanda a puerto viejo
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Passeremo la notte al Shawandha Lodge, con i bungalow costruiti ai piedi di enormi alberi di kapoc, alti anche 40 metri, abitati alla sommità da tucani e scimmie urlatrici, bradipi e buceri dall’enorme becco. Siamo a pochi passi dalla spiaggia di Chiquita e lo si intuisce dal rumore di sottofondo delle onde che si infrangono sulla battigia, mentre ceniamo con piatti di ceviche, una specialità costaricense a base di pesce crudo marinato nel limone con aglio cipolla e coriandolo. “C’è solo un modo per apprezzare e scoprire angoli nascosti e solitari lungo questa costa fittamente alberata: noleggiare una bici” ci consiglia Juan. La mattina seguente mettiamo in atto il consiglio, e percorriamo un sentiero che porta a Punta Uva, ma il cielo nuvoloso non rende giustizia al mare di questo luogo: una bellissima spiaggia delimitata da palme svettanti. Ma chi viene qui sappia che gli unici periodi in cui è possibile assaporare giornate serene sono i mesi di gennaio e febbraio, i più secchi o meglio dire i meno umidi. Facciamo il bagno senza avere il timore delle forti correnti dell’oceano Pacifico, ma questa volta dandoci il turno per “vegliare” il pranzo al sacco, stipato negli zaini: gira voce che da queste parti non sono le scimmie ad aver imparato l’arte di Arsenio Lupin ma piccoli procioni, carini carini ma affamati. PURA VIDA Costa Rica.
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orld Informazioni utili Capitale: San Josè Lingua ufficiale: spagnolo Prefisso telefonico: 00506 per chiamare in Costa Rica, per chiamare dal Costa Rica in Italia 0039. Religione ufficiale: cattolica. Vi è libertà di culto Fuso orario: - 7 ore con l’ora solare, - 8 quando in Italia è in vigore l’ora legale. Corrente elettrica: 110 volts munirsi di adattatore di tipo americano. Il clima è tropicale con una temperatura media di circa 24°, sugli altipiani di 20°. La stagione delle piogge va da maggio a novembre, quella secca da dicembre ad aprile. Come arrivare con Iberia www.iberia.com voli da Milano Linate per San Josè via Madrid.
vicino playa flamingo
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Dove mangiare Kapi Kapi Cucina fusion di buon livello a Manuel Antonio, tonno rosso scottato con tempura di avocado, da 30 euro. Lol’a norte a Playa Flamingo, a Potrero sul mare, pesce fresco e ottimi frullati di frutta fresca. Tel. 506 26 54 61 50
Noleggiare un auto, consigliato: Holidays Cars tel. 02 40 70 82 www.holidayscars.it, per un auto tipo yaris parte da 250 euro circa a settimana. Dove dormire Reserva Conchal in splendida posizione vicino a una delle spiagge più belle. Costa pacifica. www.slh.com/reserva Hotel Parador a Manuel Antonio, con belle viste sul promontorio del parco. Costa pacifica. www.hotelparador.com El Velero a playa Hermosa, costa pacifica, Guanacaste. Piccolo punto di partenza per immersioni a isla catalina. Doppia 70 euro. www.costaricahotel.net Shawandha a Puerto Viejo, bungalow all’ombra di enormi alberi, di charme stile balinese con prezzi a doppia 90 euro. Davvero bello e con un ristorante ottimo.
Ristorante Gran Escape a Manuel Antonio, in centro a Quepos. Un ottimo ristorante tenuto da italiani è il Pachanga a Tamarindo. Tel. 506 83477001
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I dove i sogni diventano realtÀ
l Costarica è davvero un gran bel Paese. Bellissimo a sentire chi lo ha visitato. Una sorta di Eldorado, di nuova “terra promessa” del ventunesimo secolo. Un Paese incastonato fra le perle caraibiche del centro America, che si affaccia su due oceani (Atlantico e Pacifico), dove l’esercito è stato abolito, la vita costa poco e quella media della popolazione è fra le più alte al mondo. Ma, dettaglio ancor più importante, la qualità della vita risulta eccellente. Secondo prestigiosi istituti di ricerca internazionale il Costa Rica è uno dei pochi paesi dove la gente si sente felice di vivere. Allora, come raccontarvi questo paradiso terrestre? Con una formula semplice ma efficace, ispirata all’abbecedario di Pinocchio, ovvero raccontandovi il Costarica e le sue caratteristiche più significative scorporate, appunto dall’A alla Zeta. Leggete, riflettete e valuterete se quello che abbiamo scritto può esservi utile.
ANDARCI In vacanza almeno la prima volta, perché si tratta di un gran bel Paese, da visitare, scoprire la natura e la storia, rilassarsi sulle spiagge del Pacifico o dell’Atlantico e scoprirne l’essenza che vi farà sentire in una dimensione diversa, decisamente piacevole. Oppure valutare se lasciare l’Italia e trasferirsi definitivamente. Secondo le classifiche internazionali il Costa Rica è uno dei 10 migliori Paesi al mondo nei quali vivere. Perché la vita costa poco, il posto è bello, la gente è serena e sorride, non c’è delinquenza, gli stranieri vengono accolti con affetto, una discreta casa costa quanto un box in Italia e con una pensione media se in Italia tiri la cinghia là si può vivere alla grande. Certo, sono molti gli aspetti da valutare prima di trasferirsi (vedi box), e bisogna diventare “emigranti consapevoli” per evitare fallimenti e brutte esperienze.
BADARE (AL SODO) Fra le tante, ecco la testimonianza di una coppia che ha deciso di lasciare l’Italia e trasferirsi in Costa Rica. “Io e mia moglie abbiamo riflettuto a lungo, atlante alla mano, su dove andarcene” racconta Giuseppe Tarnero, ex manager. “Poi abbiamo digitato su Google retirement heaven (paradiso per pensionati) e la risposta ricorrente era: Costa Rica. La temperatura non scende mai sotto i 19 gradi e, anche se la vita è più cara rispetto ad altri stati del Sud America, è più tranquilla e sicura. Viviamo in una villa da 400 metri quadrati a 1.100 metri d’altitudine, con giardino e vista magnifica, che mi è costata 400 mila dollari. Gioco a golf 3 volte alla settimana e recensisco ristoranti per una rivista americana”. WEEKEND IN
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NOLEGGIO in costa rica
La maggior parte dei costaricensi non possiede un’auto, quindi la rete dei trasporti pubblici è ben sviluppata. Fatta eccezione per San Jos, però, le connessioni tra le città sono comunque limitate. Se il vostro viaggio ha diverse tappe sappiate che dovrete ogni volta rientrare nella capitale e cambiare autobus. Poi ci sono i taxi, che a San JosÈ sono considerati un trasporto pubblico, indispensabile per le lunghe distanze, infatti si affittano anche per giornate intere. Ma per i turisti, la soluzione migliore è noleggiare un’auto. Qualche esempio : ovviamente 4x4!!
SUZUKY JIMNY
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arrozzeria a tre porte, ingombri da citycar che la rendono adatta anche al traffico da città, è una fuoristrada vera, merito di un telaio a longheroni robusto, alla trazione posteriore o integrale inseribile, alle marce ridotte e a una notevole luce a terra, con cui potrete affrontare salite ripidissime, terreni accidentati e fondi impensabili… L’abitacolo è semplice ma funzionale, e comodo anche per quattro persone. Il cambio è manuale e c’è l’aria condizionata. Noleggio per una settimana a dicembre, da circa 150 euro.
DAIHATSU BEGO (TERIOS)
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a Bego garantisce 5 comodi posti, senza sacrificare troppo il quinto passeggero o il bagagliaio, che si avvale di una capacità minima di 380 litri. Il punto di forza di quest’auto sta nelle dimensioni, il che la rende un suv compatto privo di ingombri inutili. A seconda del fondo stradale potete scegliere se escludere la trazione a due ruote per reinserirla quando serve. Il cambio è manuale e c’è l’aria condizionata. Noleggio per una settimana a dicembre, da circa 180 euro.
TOYOTA PRADO (LAND CRUISER)
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a trazione come per tutti i Land Cruiser è integrale permanente con differenziale centrale Torsen a slittamento limitato bloccabile al 100% e sistema Multi Terrain Select più sistema antiarretramento HAC e Crawl Control per limitare la velocità in discesa. Di serie inoltre i sistemi ABS, EBD, controllo di stabilità VSC e trazione A-TRC. L’angolo di attacco è di 32°, l’angolo di uscita è di 26°, l’angolo di dosso è di 25° per la 3 porte e di 22° per la versione 5 porte, la pendenza massime superabile dichiarata è di 42° infine l’angolo di ribaltamento laterale è di 42°. La profondità
di guado è di 700 mm. L’abitacolo riprogettato utilizzando materiali di qualità elevata rispetto alla vecchia serie, utilizza anche rifiniture in alluminio oppure radica, con navigatore satellitare opzionabile e sistema interattivo multimediale. La casa infatti ha dedicato maggiore cura per i rivestimenti al fine di incrementare notevolmente le qualità del fuoristrada giapponese. Di serie la strumentazione Optitron che regola la luminosità. 5 i posti nella versione 3 porte mentre sono 7 i posti della versione 5 porte. . Il cambio è un manuale a sei rapporti con sei ridotte oppure optional un automatico a cinque rapporti con cinque ridotte. Sulle versioni di punta sono disponibili le sospensioni posteriori attive AVS e il differenziale posteriore con bloccaggio elettrico. Curiosamente il Land Cruiser serie 150 viene venduto in molti paesi come Land Cruiser Prado mentre in America viene venduto anche come Lexus GX.Noleggio per una settimana a dicembre, da circa 395 euro.
TOYOTA RAV4
HYUNDAI TUCSON (ix35) SUZUKI GRAND VITARA
ualcuno lo considera il primo Suv della storia, quello che ha dato inizio a una lunga serie di imitazioni. Vettura robusta, è perfetta per viaggiare su qualunque tipo di terreno. Noleggio per una settimana a dicembre, da circa 275 euro.
uv compatto lungo poco più di 430 cm, ben si adatta a uno stile di guida dedicato al fuoristrada. Gli interni sono molto semplici, e il bagagliaio possiede un volume minimo di 325 litri, che possono salire a 1.375 reclinando il divano posteriore. Noleggio per una settimana a dicembre, da circa 375 euro.
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on si tratta di un semplice suv ma di una vera e propria fuoristrada molto robusta e comoda, dotata di marce ridotte. Alta da terra 20 cm, ha una scocca con struttura supplementare di irrobustimento. Il comfort è elevato e può superare qualsiasi ostacolo… Il cambio è automatico, c’è l’aria condizionata e ospita fino a cinque passeggeri. Noleggio per una settimana a dicembre, da circa 415 euro.
le ““tropical tropical““ top top le
RANGE ROVER SPORT
UNA FUORISTRADA VERA
Considerate le serie di catene montuose che attraversano la Costa Rica, una 4x4 è indispensabile per andare alla scoperta del suo territorio, incredibilmente variegato. Con la Range Rover Sport si può trovare il giusto compromesso tra viaggio avventura e comfort da prima classe. Quella che vi proponiamo noi è l’ultima versione, il Model Year 2013.
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lassica, elegante e sportiva, la Range Rover Sport vanta ormai un’immagine gradevolmente consolidata, perciò via libera all’aggiornamento dei motori lasciando intatta l’estetica. Come si dice: squadra che vince non si cambia. Le principali novità sono nella rimodulazione della gamma pensando anche ad aspetti di carattere fiscale. Il motore diesel da 3.0 litri, chiamato TDV6 da 211 Cv, è disponibile con gli allestimenti più completi SE e HSE, e offre una motorizzazione efficiente dai consumi contenuti, con versioni ben dotate. Il più potente 3.0 litri SDV6 è stato invece “ritarato” per il solo mercato italiano, con erogazione impercettibilmente ridotta da 255 Cv a 249 Cv, evitando così la soglia del superbollo, fissata a 252 Cv. Oltre al portafogli, però, anche l’occhio vuole la sua parte, e così la Land Rover ha arricchito la gamma 2013 con cinque nuove vernici metallizzate: Havana, Barolo Black, Barossa, Causeway Grey e Mariana, con caratteristiche premium rispetto alle vernici metallizzate standard. Maggiore anche la scelta di colori per gli interni, che si presentano con due nuove combinazioni tra tappezzeria scura con sedili chiari e viceversa, da arricchire con le opzionali finiture in fibra di carbonio. La lussuosa versione a benzina V8 Supercharged, invece (510 Cv e 625 Nm di coppia massima) adotta di serie l’impianto freni Brembo, con pinze rosse. Interessante notare che la gamma parte da 58.483 euro, senza ritocchi sul
precedente listino, tenendo presente anche che la sempreverde Range Rover Sport è da poco stata integrata da una serie di contenuti con l’edizione 2012, tra i quali il portellone elettrico con telecomando, il sistema audio di serie Harman Kardon High-Ice da RANGE ROVER SPORT 3.0 SDV6 380 Watt con 11 altoparlanti (la 478/200/187 Dimensioni: versione premium ne sfoggia ben 249 CV a 4.000 giri/min Potenza : 17 per una potenza di 825 W), e 600 Nm a 2.000 giri/min il monitor touch-screen da 7” con Coppia: 200 km/h tecnologia Dual View, che per- Velocità massima: 8,9 secondi mette al guidatore di visualizzare 0-100 km/h: 11,4 km/l il navigatore mentre il passeggero Consumo medio: 2 può distrarsi guardando un dvd. 230 g/100 km Emissioni di CO :
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HYUNDAI SANTA FE
SI È FATTA GRANDE
Fedele al linguaggio Hyundai della “scultura fluida”, che deriva dall’osservazione della natura, la Santa Fe è particolarmente indicata per avvicinarvi alla spettacolare ricchezza naturale della Costa Rica che, grazie anche ai suoi parchi alle aree protette, vanta un’incredibile biodiversità e un ecosistema unico al mondo. Di ritorno dal vostro viaggio, potete optare per la nuova terza generazione della Santa Fe.
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Anche la Hyundai ha rilanciato il suo suv di punta, che in Italia ha già venduto 38 mila esemplari. La terza generazione della Santa Fe è più moderna e dalla linea completamente nuova. Lunga 469 cm, alta 168 cm e larga 188 cm, si presenta con dimensioni maggiorate per una migliore abitabilità interna, pur mantenendo lo stesso passo di 270 cm della versione attuale. Il design che la caratterizza è deciso e più mascolino, e punta a distinguersi. La mascherina esagonale, il disegno dei fari e il posteriore, sono chiaramente ripresi dalla ix35, restando così fedeli al nuovo registro estetico usato negli ultimi anni dalla Hyundai per i suoi nuovi modelli. Un look più accattivante, dunque, per via dei cerchi in lega bruniti e cromati di 19” di colore nero, e il doppio terminale di scarico che spunta da dietro, ma anche più dinamico grazie alla linea del tetto leggermente ribassata, e a parabrezza e lunotto maggiormente inclinati. La nuova Santa Fe è spinta da tre motori, il quattro cilindri di 2,4 litri a benzina, e due turbodiesel: il 4 cilindri 2.0 “R” VGT da 150 Cv e 382 Nm di coppia massima, già Euro 6 e dalle emissioni di CO2 limitate a 155 g/ km, secondo quanto dichiarato dalla Casa, e il già noto 4 cilindri 2.2 CRDI da 200 Cv e 422 Nm, che grazie a un significativo aggiornamento abbas-
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sa le emissioni a 145 g/km di CO2. La trasmissione si può avere sia con cambio manuale sia automatico, entrambi a sei marce, mentre la trazione integrale entra in funzione solo in caso di necessità, distribuendo automaticamente coppia e potenza sui due assi e sulle quattro ruote motrici. Anche la nuova Santa Fe dispone del pacchetto “5 anni di tripla garanzia”, che comprende assistenza stradale e controlli gratuiti a chilometraggio illimitato. Da 24.600 euro.
JEEP WRANGLER MOUNTAIN
NIENTE E NESSUNO LA PUÓ FERMARE
Nata per affrontare i percorsi off-road più impegnativi, la Jeep Wrangler è perfetta per chi ha programmato il tipico “viaggio avventura” da vivere in Costa Rica… per ritrovare il vero contatto con la natura e sentirsi davvero liberi di osare. L’ultima serie speciale proposta dalla Jeep si chiama Mountain, esclusivamente dedicata agli amanti delle prestazioni outdoor.
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opo il successo della serie Arctic, la Jeep ha realizzato l’ultima edizione speciale a tiratura limitata della mitica Wrangler. Il suo nome è Mountain, e proprio la montagna è il suo terreno ideale. Per lei è stato pensato un allestimento unico, quindi è impossibile non riconoscerla. Progettata partendo dalla versione Sport, la Mountain sfoggia una decalcomania sulla parte centrale del cofano e la scritta sul cofano, mascherina scura e cerchi in lega di 17”, il tutto abbinabile alla nuova livrea sgargiante Gecko, o alle tinte Dozer e Black Forest Green. Completano l’allestimento esterno l’hard top nero con vetri scuri, le pedane laterali con trama antiscivolo, e lo sportello per il serbatoio carburante nero firmato Mopar. Saliti a bordo si nota subito il logo Mountain ricamato sugli schienali dei sedili, rivestiti in tessuto con impunture Slate Grey, o i tappetini in gomma a rilievo, che riprendono il disegno del battistrada dei pneumatici, o ancora le maniglie di sostegno anteriori. Il tutto firmato sempre Mopar. Di serie questa edizione speciale offre il clima automatico, il sedile del guidatore
regolabile in altezza, il computer di bordo EVIC, cruise control e radio con lettore CD/DVD/MP3 con ingresso aux. In Italia da settembre, la potete avere solo nella configurazione a due porte, e spinta dal solo motore turbodiesel di 2,8 litri da 200 Cv, abbinato al cambio manuale a sei marce con tecnologia Stop/Start, o all’automatico a cinque rapporti con controllo elettronico interattivo Electronic Range Select (ERS), che consente di scegliere tra la modalità automatica o quella sequenziale. Confermata la presenza degli assali Dana 30 e Dana 44, rispettivamente davanti e dietro, e confermate le sue doti nei tratti off-road dove, ovviamente, questa versione Mountain dà il meglio di sé. Il sistema di trazione integrale inseribile Command Trac NV 241 e le marce ridotte, si aggiungono alla modalità di guida a due ruote motrici. Completano infine le sue prestazioni i dispositivi Hill Descent Control (solo sulle versioni automatiche), per il massimo controllo della velocità in discesa, e l’Hill Start Assist, per l’assistenza nelle partenze in salita, entrambi di serie.
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speciale auto
SSANGYONG ACTYON SPORTS
l’infaticabile
Adattissimi come Tropical Car, i Pick Up in Italia sono proposti principalmente come mezzi di lavoro, ma in America e in tanti altri paesi lo usano anche per il tempo libero, come per andare a fare surf. Alla Ssang Yong, ad esempio, in termini di comfort e abitabilità non manca nulla, perciò via libera al suo uso per scoprire i paradisi tropicali.
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a seconda generazione dell’Actyon Sports si rinnova nei contenuti senza perdere la sua formula originaria. Robusto e versatile, il nuovo pick up della SsangYong ha tutte le carte in regola per un utilizzo quotidiano, ma allo stesso tempo offre precise caratteristiche da suv, diventando perfetto sia sul lavoro sia nel tempo libero. Il motore che lo spinge è il noto quattro cilindri Diesel e-XDi da 155 Cv, a norma Euro 5, che rispetto al modello precedente è stato migliorato nell’efficienza energetica, aumentando così le prestazioni (la coppia massima è superiore del 16%) e abbassando consumi (con un guadagno del 7,5%) ed emissioni. Come da tradizione il punto di forza di questo pick up risiede nella praticità: l’ampio piano di carico (con una superfiSSANGYONG ACTYON SPORTS 4WD cie di 2,04 m2) è facilmente acces499/191/179 sibile tramite la sponda posteriore, Dimensioni: 155 Cv a 4.000 giri/minuto il cui peso è stato diminuito da 21 a Potenza: Coppia: 360 Nm tra 1.500 e 2.800 giri/minuto soli 11 kg. Giusto per darvi un’idea, è largo un massimo di 160 cm e un 172 km/h Velocità massima: minimo di 113 cm, è lungo 128 cm n.d 0-100 km/h: e alto 53 cm. La capacità di carico 13,3 km/l Consumo medio: arriva a 692 kg (per la versione due 199 g/km Emissioni di CO2: ruote motrici) e a 683 kg per la 4x4.
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Per quanto riguarda il traino si può raggiungere un massimo di 750 kg, per i rimorchi non frenati, e ben 2.300 kg per i tradizionali rimorchi frenati. Ma il nuovo Actyon Sports non è solo un mezzo da lavoro. Il pratico abitacolo sfoggia qualche elemento ricercato, come le finiture nere o metallizzate, e l’illuminazione del cruscotto a led. I rivestimenti dei sedili sono in un tessuto elegante e ad alta resistenza, mentre gli schienali del divano posteriore si reclinano di 29° per lunghi viaggi in tutta comodità. Ultima ma non meno importante, l’ottima guidabilità della nuova SsangYong Actyon Sports, in grado di affrontare anche i percorsi più impegnativi grazie alle quattro ruote motrici (che utilizza un sistema part time per adattarsi alle diverse condizioni), e alle sospensioni con uno schema particolare: all’avantreno con doppi bracci sovrapposti e al retrotreno con un assale rigido controllato da un sistema multilink a 5 bracci. Gli elementi elastici costituiti da molle elicoidali garantiscono il miglior equilibrio fra assorbimento delle asperità e adattabilità al carico. La robusta struttura con telaio a triplo spessore, poi, garantisce il massimo della sicurezza per gli occupanti, e di resistenza agli urti. L’Actyon Sports è commercializzato in un solo allestimento, eccezion fatta per i cerchi, che sono in lamiera di 16” per la 2WD, e in lega per la 4WD, e l’unico optional è la vernice metallizzata (550 euro). Il tutto per un ottimo rapporto qualità prezzo, che è di 24.240 euro.
le “ tropical “ top tropical pick up
GREAT WALL STEED 5
l’inarrestabile
Apprezzato per le sue caratteristiche da pick up, lo Steed 5 è anche un fuoristrada, grazie alle quattro ruote motrici e alla generosa altezza da terra. Dall’aspetto imponente ma con un abitacolo semplice ed essenziale, questo pick up, ma non solo lui, è visto più per un utilizzo lavorativo, ma poiché ospita fino a 5 persone, si presta per divertenti.
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nche la Great Wall si difende a testa alta nel mercato dei pick up. anche quando il veicolo è in 2WD. Azionando il comando elettronico, il Dopo il successo della versione Ecodual a doppia alimentazione differenziale anteriore viene collegato alla trazione mediante il rinvio benzina e Gpl (che è rimasta in testa alle classifiche nazionali centrale, che ripartisce in modo fisso la coppia al 50% tra i due assali. per alcuni mesi dal suo debutto, nel 2010), nel 2011 è arrivato lo Steed Il differenziale anteriore è poi collegato alle ruote anteriori mediante l’azione di un mozzo scorrevole che lo rende solidale 5, rinnovato nel design e con un nuovo motore turai semiassi anteriori. Il rinvio centrale integra al suo bo Diesel. Distribuito in Italia da Eurasia, lo Steed 5 GREAT WALL STEED 5 2.0 D 4X4 504/180/173 interno un ingranaggio che consente, su richiesta offre una doppia cabina e cinque posti, così lo si può Dimensioni: 143 Cv a 4.000 giri/minuto di chi guida, di accorciare i rapporti di trasmissione utilizzare per lavoro ma anche per una gita nel fine Potenza : settimana, e perché no? anche per delle escursioni su Coppia: 305 Nm tra 1.800 e 2.800 giri/min. (marce ridotte). L’aiuto sui tratti più impegnativi, è un’isola tropicale. Le modifiche più importanti a li- Velocità massima: 172 km/h dato anche dall’altezza minima da terra, di 194 cm. Lo Steed 5 è offerta con due allestimenti, la Luxuvello di design hanno coinvolto il frontale, dominato : n.d 0-100 km/h: ry, a due ruote motrici, che parte da 16.500 euro, e da due ampie griglie e grandi gruppi ottici con dop12,2 km/l Consumo medio: la Super Luxury a trazione integrale, da 18.600 euro pia parabola, i passaruota, molto più bombati, e la 217 g/km Emissioni di CO2: (entrambi senza Ipt). L’equipaggiamento di serie barra antiurto nella parte bassa delle portiere. Ma la novità che il pubblico ha decisamente apprezzato, è stata l’introduzione comprende la chiusura centralizzata con telecomando, gli specchietti della motorizzazione Diesel: un 2.0 da 143 Cv, abbinato a un cambio retrovisori ripiegabili elettricamente, i cerchi in lega di 16”, i fendinebmanuale a 6 marce. Il sistema di trazione 4WD (ma c’è anche in versione bia e il climatizzatore manuale. La versione top si distingue solo per i due ruote motrici), è lo stesso di quello del modello alimentato a ben- rivestimenti in pelle dei sedili e per il lettore cd/dvd/mp3 con navigatozina. Si basa su un differenziale posteriore “sempre in presa” che lavora re (opzionale anche sulla 4WD).
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LANCIA FLAVIA
VOGLIA DI LIBERTÁ
Guidare lungo il litorale caraibico, o nel tratto affacciato sul Pacifico, può essere uno dei modi per andare alla scoperta della Costa Rica. Con il mare a fare da orizzonte, la Lancia Flavia potrebbe essere la giusta compagna di viaggio: perfetta per farvi baciare dal sole e accarezzare dal vento, quando aperta, e altrettanto preziosa nel caso di acquazzoni tropicali improvvisi, perché in soli 28 secondi si trasforma in una coupé.
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co. Elegantissima la carrozzeria Bright White, disponibile uto di lusso degli Anni 70, la Flavia divenne uno LANCIA FLAVIA CABRIO dei modelli più innovativi della nostra produzio- Dimensioni: 490/140/180 anche in Mineral Grey (gamma cromatica destinata ad arne automobilistica. Per farvene un’idea, in Costa Potenza: 170 Cv a 6.000 giri/minuto ricchirsi) che ben si adatta al colore rigorosamente nero della capote in tela a comando elettrico. Racchiusa nel Rica potreste noleggiare la Chrysler 200, dalla cui piat- Coppia: 220 Nm a 4.500 giri/minuto vano dietro ai sedili posteriori, perfettamente integrato taforma deriva la Lancia Flavia di oggi, che riconferma la 195 km/h Velocità massima: alla carrozzeria e con il terzo stop alla base, è dotata di spiccata personalità dell’antenata e quel “made in italy” 10,8 secondi 0-100 km/h: un lunotto termico in vetro a scomparsa che, azionabile che tanto ci invidiano in tutto il mondo. Lunga 490 cm, 10,6 km/l Consumo medio: direttamente con un telecomando, si apre e si chiude in alta 140 e larga 180 cm, la Flavia offre tutti i vantaggi di 2 221 g/km 28 secondi. Ed è proprio quando si presenta scoperta che una coupé, infatti ospita tranquillamente fino a quattro Emissioni di CO : persone, anche grazie al passo di 276 cm, è comoda, confortevole e spaziosa, se ne apprezzano gli interni. L’allestimento è uno solo, e offre di serie tutto e offre un bagagliaio generoso, con una capacità di 377 litri a capote chiusa, quello che potreste desiderare. Motivo per il quale è stato battezzato “all e di 198 litri a cielo aperto. L’aspetto è decisamente elegante. Raffinata ma inclusive”. Una volta saliti a bordo, scoprirete un sofisticato contrasto tra muscolosa al tempo stesso, è caratterizzata da un frontale scultoreo dove le tonalità nere e bianche dei rivestimenti (disponibili anche in total black), spicca la nuova griglia marchiata Lancia e il nuovo disegno di proiettori e e raffinate cornici cromate che spiccano nella consolle centrale, con ampio fendinebbia. Le fiancate hanno una silhouette filante e pulita, che le confe- schermo per la gestione del sistema multimediale Uconnect con navigatore riscono slancio. A darle dinamismo ci pensano i cerchi in lega di 18 pollici, satellitare e Bluetooth, collegato all’impianto Hi-Fi con 6 casse e hard disk mentre se proseguite verso il posteriore noterete gli inediti fari a led, colle- da 40GB… per raccogliere oltre 6.500 brani musicali da ascoltare durante i gati tra loro da una sottile barra, cromata come il doppio terminale di scari- vostri viaggi. Funzioni che si possono controllare anche dai comandi integrati al volante rivestito in pelle, che oltre alla radio e al telefono gestiscono il cruise control. Pelle anche per i sedili, che senza esagerare si possono definire delle vere e proprie poltrone. Riscaldabili e regolabili elettricamente, sono dotati di poggiatesta che si attivano, in caso di incidente, per evitare il colpo di frusta. Compresi nel prezzo anche il controllo elettronico della stabilità e della trazione, l’ABS di ultima generazione, i numerosi airbag (anteriori, laterali e window), e gli attacchi ISOFIX per il trasporto dei vostri bambini, fino al sistema keyless entry e al sensore crepuscolare. Anche il motore che la spinge è uno solo: un 2.4 a benzina da 170 Cv, abbinato al cambio automatico a sei marce. Il costo “all inclusive” è di 37.900 euro (l’unico optional, per adesso, è la vernice metallizzata/extraserie + capote nera a 1.000 euro).
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