n. 4/5 • aprile/maggio 2020
eekend premium x
EPPURE è PRIMAVERA
CON LA CITROëN C3 AIRCROSS
speciale WEEKEND IN VAN
FORD TRANSIT CUSTOM NUGGET
a capo spartivento con audi q5 ibrida
ri-partire
il magazine WEEKEND PREMIUM
IL PORTALE WEEKEND PREMIUM
in the world premium
WEEKEND GUIDE MAGAZINE DIGITAL EDITION
WEEKEND GREEN weekend con gusto weekend in salus
weekend car
PREMIUM EVENTS
Sommario 26 QUATTRO RUOTE FUORI PORTA 30 A CAPO SPARTIVENTO CON LA AUDI Q5 36 sul lago maggiore con la Citroën C3 Aircross 40 VIAGGIO IN FRANCIA CON RENAULT MASTER 44 eco weekend car: Nuova Peugeot 3008 Hybrid4 50 NOMINATION van 8
WEEKEND PREMIUM AWARDS
10 eco weekend car 12 GREEN RESORT 14 VIAGGI CONSAPEVOLI 16 parco matese 18 WEEKEND IN ARTE 20 SPORT WEEKEND-CAR
4
54 I MIGLIORI 10 GLAMPING 56 IN CAMPING CON LA PORSCHE 58 FRA I CASTELLI PIACENTINI CON IL PEUGEOT TRAVELLER 66 I VAN GREEN 68 IN CAMPER IN EUROPA 70 A TREZZO D’ADDA CON IL MERCEDES CLASSE V
DIRETTORE RESPONSABILE Raffaele D’Argenzio r.dargenzio@weekendpremium.it HANNO COLLABORATO Nicola D. Bonetti Dafne Cervi Emanuele d’Argenzio Vittorina Fellin Manuela Fiorini Giancarlo Santarelli Anna Maria Terzi Tommaso Vanoli Cesare Zucca GRAFICA E IMPAGINAZIONE ADM Studio - Cologno Monzese (MI) Weekend Premium è registrato presso il tribunale di Milano al n 3.del 04-01-2018. Tutti i diritti sono riservati. Riproduzione vietata di testi e foto. EDIZIONI PREMIUM di D’Argenzio Raffaele Via Giovanni Prati10, 20145 Milano Tel 02.3450719 P. Iva 109096950968
WEEKEND PREMIUM i vincitori dei WEEKEND PREMIUM AWARDS 2019 premiati durante l’evento all’Enterprise Hotel lo scorso anno alla presenza della stampa e di grandi personalità
GREEN IN THE WORLD
etiopia
WEEKEND IN VAN
VIAGGI TRIBALI
ECO-WEEKENDCAR
MARCO POLO - MERCEDES
DS-3 e-tense
GREEN CHEF
black in the world
FRANCO ALIBERTI
dream catchers
MAITE VICENTE de juan (SPAGNA) 8
PER UNA VOLTA - in the world: TOUR OPERATOR
BORGO GREEN
CADERZONE TERME (TN)
GREEN RESORT
AQUALUX (BARDOLINO SUL GARDA)
brasile
dream catchers
air VUELING
YOUNG REPORTER - DREAM CATCHERS
JACOPO MAROTTA
AWARDS 2020 Indicateci le vostre preferenze da inserire nelle prossime nomination che saranno presentate in un evento a fine marzo, per lanciare le votazioni che si chiuderanno il 10 settembre con la proclamazione dei vincitori nel nostro consueto WEEKEND PREMIUM EVENT, a Milano. Inviate un’email a marketing@weekendpremium.it oppure fate le vostre segnalazioni nella nostra pagina Facebook Weekend Premium
aggiungete le vostre NOMINATION a quelle della redazione per queste categorie: BORGO GREEN NORD p Chamois (Aosta) p Cerreto Alpi (Reggio Emilia) p Cogne (Aosta) p ............................................................................. p ............................................................................. p .............................................................................
centro-sud p Borgo Tufi (Campobasso) p Gallo Matese (Letino, CE) p ............................................................................. p ............................................................................. p ............................................................................. p .............................................................................
GREEN RESORT NORD p Adler Lodge Ritten (Bolzano) p Lefay Resort (Gargnano, BS) p Villa Eden (Merano, BZ) p ............................................................................. p ............................................................................. p .............................................................................
centro-sud p Borgobrufa Resort (Brufa, PG) p Canne Bianche (BR) p Perdepera Resort (Cardedu, NU) p ............................................................................. p ............................................................................. p .............................................................................
agriturismo top NORD p Cascina Caremma (Besate, MI) p Agriturismo Malabaila (Canale, CN) p Casa Clelia (Sotto il Monte, BG) p ............................................................................. p ............................................................................. p .............................................................................
centro-sud p Capodacqua (Cervignano, TE) p Montagna Verde (Licciana Nardi, MS) p Masseria Pilano (Crispiano, TA) p Agrinegri (Gaiano, SA) p Il Rigo (San Quirico d’Orcia, SI) p .............................................................................
unesco con gusto p Parma p Pienza (SI) p Valdobbiadene (TV) p .............................................................................. p .............................................................................. p ..............................................................................
p Ford Transit Custom Nugget p Peugeot Expert Klubber p VolksWagen California p .............................................................................. p .............................................................................. p ..............................................................................
weekend in van
partecip a n c h e t ua ! parco green
p Majella (Abruzzo) p Gran Paradiso (Val d’Aosta-Piemonte) p Parco dei Nebrodi (Sicilia) p Matese (Campania) p Oglio Sud (Lombardia) p ............................................................................
TOP green chef
p Andrea Berton (Milano) p Pino Cuttaia (Brione, BS) p Philipp Hillebrand (Merano, BZ) p Pino Cuttaia (Licata, AG) p Alessandro Martellini (Valgardena, BZ) p F. PIsani e A. Negrini (Aimo e Nadia, MI)
green in the world
p Costa Rica p Finlandia p Maldive p Svizzera p ............................................................................ p ............................................................................
black in the world
p Australia p India p Stati Uniti p Cina p ............................................................................ p ............................................................................
tour operator
p Africa Wild Truck p Maurizio Levi p Viaggi e Miraggi p Jonas Vacanze p ............................................................................ p ............................................................................ eco-weekend car p Audi e-tron Sportback p Lexus UX 300e p Peugeot 3008 plug-in p .............................................................................. p .............................................................................. p .............................................................................. 9
ECO-WEEKEND CAR 2020: FORD KUGA HYBRID
LA VERDE DAL CARATTERE PREMIUM
G
iunta alla terza generazione, la Ford Kuga sposa la mobilità ecosostenibile offrendo una gamma di motorizzazioni elettrificate in grado di offrire prestazioni di livello abbinati a consumi ed emissioni inquinanti veramente irrisori, inoltre la versione Plug-in Hybrid permette di viaggiare in modalità 100% elettrica per circa 50 km. Ovviamente non potevamo che optare per l’allestimento più ricco e dal carattere premium denominato “Vignale” che fa del lusso e della esclusività la sua caratteristica principale. La vettura sfoggia forme morbide e tondeggianti che sposano alcuni tratti dal gusto sportivo come la grande mascherina frontale nido d’ape, chiamata a separare i proiettori che si prolungano fino ai passaruota anteriori. La fiancata dotata di una linea di cintura piuttosto alta ben si raccorda con il posteriore, forte di un ampio portellone ad apertura elettrica che permette un facile accesso al vano bagagli. Non manca un lunotto spiovente lambito nella parte superiore da un grande spoiler e in quello inferiore dai proiettori che si sviluppano in senso orizzontale. L’allestimento top di gamma Vignale rappresenta il non plus ultra per quanto riguarda l’eleganza e le finiture pregiate. La ricca dota-
10
zione di serie prevede morbidi ed esclusivi rivestimenti in pelle, sedili regolabili elettricamente con memoria e riscaldabili, una sofisticata strumentazione digitale da 12,3 pollici e l’impianto di infotainment SYNC3 con schermo da 8 pollici dotato di navigatore GPS e connettività per smartphone. Gli amanti della musica possono invece sfruttare le potenzialità del nuovo sistema audio premium B&O da 575 watt, dotato di 10 diffusori. La Kuga ibrida plug in sfrutta uno schema meccanico che combina un motore benzina a quattro cilindri da 2.5 litri ad una unità elettrica, per una potenza complessiva di 225 CV. Il motore elettrico risulta alimentato da una batteria agli ioni-litio da 14,4 kWh che consente alla vettura di viaggiare in modalità 100% elettrica per circa 50 km. La batteria può essere caricata utilizzando una presa montata sul parafango anteriore oppure mentre l’auto è in movimento, tramite la tecnologia di ricarica rigenerativa, che opera durante le operazioni di frenata. Per ricaricare completamente la batteria bisognerà collegare la vettura ad una presa domestica da 230 volt per un tempo di circa 4 ore. Secondo i dati dichiarati, i consumi e le emissioni inquinanti nel ciclo misto risultano rispettivamente pari a 1,2 l/100 km e di 29 g/km di CO2.
RESORT PREMIUM BORGOBRUFA
LA SPA REGINA DELL’UMBRIA
Al Borgobrufa Spa Resort di Torgiano (PG) coccole a cinque stelle
C
inque nuove stelle splendono a Torgiano (PG), nel cuore verde dell’Umbria. Sono quelle del Borgobrufa Spa Resort, che ha aperto la stagione dopo un restyling durato sei mesi. Fiore all’occhiello, la Spa di 3000 mq, che conquista il primato di centro benessere più grande dell’Umbria e offre più di 60 trattamenti personalizzati, specifici per lei e per lui, uno staff di 19 persone altamente qualificate e un panorama mozzafiato sulle valli di Assisi e Perugia.
Relax tra benessere e natura
La nuovissima Spa si avvale di nuove aree relax, alcune delle quali si affacciano sulla piscina esterne e sulle valli. Potete scegliere tra i lettini singoli o di coppia, anche nella versione “sospesa”, dondolandovi tra giochi di luce e suoni rilassanti. Non perdetevi poi la Sauna panoramica con le sue grandi vetrate e una vista mozzafiato. Tra le novità c’è poi la Private Spa “Sorgente della natura”, con una vasca idromassaggio tonda dedicata alle coppie che vogliono regalarsi una vacanza tra relax, romanticismo e passione. Originalissima la nuova stanza “Cristalli di neve”, una capsule room rivestita di materiale bianco cangiante e con una vetrata centrale dove…nevica tutto l’anno! Per immergersi nel relax più completo, c’è poi il Vitarium, un ambiente caratterizzato da essenze naturali, musica meditativa e illumina-
zione policromatica. Nella Aemotio Spa, invece, si viene coccolati da una calda pioggia filiforme e dalla cromoterapia personalizzata. E c’è anche il Tempio del Sale, una “grotta” ad alta concentrazione salina.
Coccole gourmet
Novità 2020: il nuovo ristornate Fine Dining, un ambiente raffinato e di charme per una cena intima e indimenticabile. Sono solo 12 infatti i coperti. Una vista mozzafiato e arredi che richiamano i toni della natura regalano un’esperienza culinaria e sensoriale unica. Il menù, affidato al giovane chef Andrea Impero poi, si compone di prodotti tipici locale e forniti da produttori umbri. E se qualche piatto vi ha incuriosito e deliziato al punto tale da volerne scoprire i segreti, tra le novità ci sono i corsi di cucina a cura dello chef Impero per imparare a preparare i piatti della tradizione umbra. Al Fine Dining si affianca il ristorante Quattro Sensi, elegante e luminoso, con una splendida vista su colline e vigneti. Per le occasioni speciali c’è il romantico Tempio del Gusto con il caminetto, particolarmente suggestivo la sera. Nell’Enoteca del Borgobrufa Spe Resort, nella quale si tengono anche degustazioni, si può scegliere tra oltre 150 etichette di pregio, tra vini del territorio, regionali, italiani e internazionali, da assaggiare e acquistare.
INFO: Borgobrufa Spa Resort, via del Colle 38, Torgiano (PG), tel 075/9883, www.borgobrufa.it
12
weekend consapevoli
VIAGGIARE PER NON... DIVENTARE CIECHI VIAGGIARE NEL 2020: PER OSSERVARE, QUINDI PER CAPIRE E NON SOLTANTO PER VEDERE, SEMBRA ESSERE LA DIREZIONE DEL NOSTRO TEMPO. CHE A UN TURISMO D’EVASIONE PRIVILEGIA SEMPRE PIÙ UN TURISMO CONSAPEVOLE. IN OGNI SUA FORMA, PER OGNI TIPO DI VIAGGIATORE
«Q
uando vivi in un luogo a lungo, diventi cieco perché non osservi più nulla. Io viaggio per non diventare cieco». Parola di Josef Koudelka, il maestro dell’obiettivo che documentò la Primavera di Praga. Ecco perché viaggiare. I Green scelgono formule e destinazioni eco friendly per ridurre l’impatto sulla salute del pianeta. Mete d’elezione per il 2020? La Norvegia, capolista nell’analisi di sostenibilità dei Paesi membri dell’OCSE; Copenaghen, che conta più biciclette che persone e aspira a diventare la prima città carbon free del pianeta; Trento, sul podio di Ecosistema urbano 2019, che misura le performance ambientali dei 104 capoluoghi di provincia italiani. E pure, a sorpresa, la Valsugana, prima destinazione al mondo con certificazione GSTC delle Nazioni Unite per il turismo sostenibile. Una terra di terme, piste ciclabili lungo i fiumi e musei nel bosco: Arte Sella, per esempio, dove installazioni organiche e sculture di terra, sassi, arbusti, rami, tronchi d’albero sono progettate intenzionalmente per tornare natura. Gli Attivisti si muovono, invece, per sostenere economie e governi locali. Come il Costa Rica, paradiso dell’avanguardia ambientalista grazie a politiche anti inquinamento. E i pacifisti vanno là dove regnano ordine, stabilità e sicurezza. Come in Lussemburgo. I Millennial sono spinti dalla possibilità di trovare lavoro. E Austin,
14
di Beba Marsano
capitale del Texas, capace come poche altre di premiare lo spirito imprenditoriale, sembra essere la città perfetta per loro. Gli Esteti inseguono la bellezza e la cultura in quei Paesi che le tutelano, le promuovono, ne hanno cura. Esemplare la piccola Austria, con due mete imperdibili per questo nuovo anno: Salisburgo e Vienna. La prima, in testa alla classifica Best in Travel 2020 di Lonely Planet, celebra con un programma d’eccezione il 100º anniversario del Festival di Salisburgo, tra i più importanti al mondo per l’opera e la musica classica. Vienna sarà per i prossimi dodici mesi Capitale della Musica e palcoscenico privilegiato dell’omaggio a Ludwig van Beethoven nei 250 anni della nascita. Un doppio appuntamento (cui si aggiungono i 150 anni della Wiener Staatsoper), occasione per un ricchissimo calendario di eventi. E in Italia? Di certo vale un viaggio Padova, candidata 2020 al Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco come “Padova Urbs Picta” in virtù degli straordinari cicli pittorici del Trecento, che ne ammantano palazzi, chiese, oratori. Dalla Cappella degli Scrovegni di Giotto, caposaldo dell’arte figurativa d’Occidente, al Battistero, capolavoro di Giusto de’ Menabuoi, che nella cupola fa ruotare un’ipnotica raggiera di angeli e santi intorno all’immensa figura di Cristo Pantocratore, motore immobile dell’universo.
in italia PADOVA
Candidata 2020 al Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco come “Padova Urbs Picta” per gli straordinari cicli pittorici del Trecento, a cominciare dalla Cappella degli Scrovegni di Giotto.
trento
In testa alla classifica di Ecosistema urbano 2019, il rapporto di Legambiente e Ambiente Italia che misura le performance ambientali delle 104 città capoluogo di provincia
valsugana
La più eco friendly delle vallate trentine, prima destinazione al mondo a ottenere la certificazione GSTC (Global Sustainable Tourism Council), organismo delle Nazioni Unite per il turismo sostenibile.
in the world austin
La città perfetta per i millennial secondo Big 7 Travel. La capitale del Texas sarebbe infatti “grande ma non troppo, genuina ma moderna, garantisce ottime opportunità di lavoro, premia lo spirito imprenditoriale”.
copenaghen
Capofila nel tracciare la strada della sostenibilità urbana del futuro secondo l’organizzazione non profit Climate Reality Project. Obiettivo della capitale danese, diventare la prima città carbon free del pianeta.
lussemburgo
Occupa il podio più alto della nuova ricerca Mercer in materia di sicurezza personale. Tra gli indicatori, la stabilità interna, l’ordine pubblico e il tasso di criminalità.
costa rica
Paradiso dell’avanguardia ambientalista grazie a politiche governative anti inquinamento, che entro il 2021 intendono trasformare il piccolo stato centroamericano in destinazione priva di emissioni di carbonio.
norvegia
Capolista nell’analisi di sostenibilità dei Paesi membri dell’OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico), in base a parametri quali valori democratici, tutela dell’ambiente, ricerca e sviluppo.
salisburgo
Al primo posto nella classifica Best in Travel 2020 di Lonely Planet perché “attuale, stimolante e sorprendente”. Un riconoscimento non disgiunto dal 100º anniversario del Festival di Salisburgo.
vienna
Per il decimo anno consecutivo la capitale austriaca domina la classifica Mercer sulla qualità della vita. Al secondo posto Zurigo; in terza posizione, a pari merito, Auckland, Monaco e Vancouver.
15
WEEKEND GREEN
il parco del matese il regno verde di “Ciro”
L’isolotto di Monterone, nel lago Matese, e il dinosauro Ciro
Q
uando il piccolo Ciro, il cucciolo di dinosauro fossile scoperto nel 1980, sgambettava sulla Terra, più di 100 milioni di anni fa, nell’era Mesozoica, l’aspetto dell’ambiente naturale del Parco Regionale del Matese non doveva essere troppo diverso da quello odierno: un paradiso naturale di formazioni carsiche, grotte, corsi d’acqua, cunicoli, a cui si sono aggiunte le testimonianze del passaggio dell’uomo, tra borghi, castelli, rocche, fortilizi longobardi e medievali. Il Parco, istituito nel 2002, è in Campania, tra le province di Caserta e Benevento, ai confini con il Molise. Si estende per circa 33 mila ettari e include nel suo territorio venti comuni.
La ricchezza delle acque
Una peculiarità del parco sono le sue acque, tra cui spicca il Lago Matese, che sorge a mille metri di altezza ed è il più alto lago carsico d’Italia. Inoltre, nel territorio si trovano anche il Lago Gallo e il Letino. In questo ambiente incontaminato vive una straordinaria biodiversità. Sulle sponde del lago Matese, per esempio, si può facilmente avvistare l’airone cenerino, mentre a quote maggiori il falco pellegrino, il nibbio reale e il lanario. Nelle acque cristalline dei laghi vino la trota e il triotto, mentre lungo le rive crescono giunchi e canneti.
Ciro, un cucciolo di dinosauro dal valore mondiale
Nel 1980, nei pressi di Pietraroja, nel beneventano, è stato ritrovato un piccolo dinosauro fossile, uno dei meglio conservati nel mondo, poiché provvisto ancora di organi interni e fibre muscolari. L’eccezionalità della scoperta consiste anche nel fatto che il cucciolo, a cui è dato il nome scientifico di Scipionyx samniticus, (e quello più popolare di “Ciro”), è che il suo ritrovamento ha confermato la presenza di questi grandi rettili in Italia. Il piccolo Ciro, che sarebbe vissuto durante il basso Cretaceo, circa 110 milioni di anni fa, ha una lunghezza di 60 cm dal muso alla coda e un’età tra le 4 e le 5 settimane (www.eptbenevento.it). 16
Il presidente Vincenzo Girfatti riceve la delegazione giapponese della città di Ichikawa in visita al Parco
Andar per boschi e foreste
La fascia pedemontana del parco è ricca di boschi di cerro, farnia e roverella, habitat ideale di volpi e cinghiali. Tra i più c’è il Bosco degli Zappini di Fontegreca, che si estende per oltre settanta ettari. Gli amanti del birdwatching possono invece avventurarsi con il loro obiettivo nell’Oasi Naturalistica delle Mortine, per immortalare il martin pescatore, l’airone e diverse specie di anatre e oche. Salendo in quota, il paesaggio è dominato da grandi boschi di faggio, nascondiglio perfetto per l’elusivo lupo, ma anche per barbagianni, picchi, beccacce, allodole, picchi e del gufo reale, il rapace notturno più grande d’Europa. Con un po’ di fortuna, si può avvistare anche la maestosa aquila reale.
I boschi del Parco
Due passi nella storia tra borghi, rocche e castelli
Nel Parco Matese è tornato anche il lupo Lago del Matese
Alla bellezza del paesaggio naturale si aggiunge quella nata dalla storia dell’umanità. Qui, infatti, nel V secolo d.C arrivarono prima i Vandali e i Goti, poi i Longobardi, che costruirono diversi castelli e hanno lasciato diverse testimonianze anche nelle grotte, molte delle quali, come quella di Curti, di Gioia Sannitica, quelle di Raviscanina e di Faicchio sono ornate con altari e affreschi riconducibili al culto di San Michele Arcangelo. Con l’arrivo dei Saraceni le popolazioni si spostano sui rilievi, dove nascono centri e persino monasteri fortificati, come Castello e San Gregorio Matese, Prata Sannitica, Pratella, Ciorlano e Piedimonte Matese, dove ancora oggi si rivivono le atmosfere del Medioevo. Le dominazioni normanne, sveve e angioine hanno poi disseminato la Valle del Volturno di castelli e borghi, come Gioia Sannitica e Castello Matese, una delle porte di ingresso al Parco, che sorge in posizione panoramica sulla vallata.
I sapori nel Parco
Uno dei prodotti tipici è il caciocavallo Silano DOP, un formaggio semiduro a pasta filata, prodotta con latte di diverse razze di vacche, tra cui la podolica, autoctona. La sua origine è antichissima e ne parla persino Ippocrate, nel 500 a.C, seguito da Plinio che ne esalta la qualità. Tra i latticini tipici troviamo anche la marzellina la ricotta fresca ed essiccata di capra e di pecora, mentre tra le carni fresche e lavorate ci sono il prosciutto di Petraroja, la salsiccia di polmone, e quella fresca affumicata, la soprassata del Sannio e le carni di suino di razza casertana. Tra i prodotti da forno, invece, il pane di patate, i taralli intrecciati, i carrati, i calzoncelli, il parrozzo, e il Biscotto di Sant’Angelo.
Formaggi tipici prodotti nel Parco del Matese Taralli del Matese
COME ARRIVARE In auto, da Nord, prendere l’A1, uscire a Caianello, poi proseguire sulla SP372 Telesina. Uscire a Dragoni-Piedimonte Matese e seguire le indicazioni per il lago. Da Sud, A1 con uscita Caserta Nord, poi seguire le indicazioni per Caiazzo-Piedimonte Matese. Arrivati a Piedimonte, seguire per il lago. Superare i paesi di Castello del Matese e San Gregorio Matese fino all’ingresso del parco. INFO: www.parcoregionaledelmatese.it 17
weekend arte Il celebre autoritratto di Ligabue e una veduta di Parma con piazza del Duomo
a parma il genio pazzo di
ligabue
Parma, Capitale Italiana della Cultura per il 2020, dedica una grande mostra ad antonio ligabue, all’interno del cinquecentesco Palazzo Tarasconi, visitabile fino al 27 dicembre 2020 di Benedetta d’Argenzio
L’
attore Elio Germano si è aggiudicato l’Orso d’Argento alla 70° edizione della Berlinale per la magistrale interpretazione del pittore Antonio Ligabue (1899-1965), nel film “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti. Proprio a Ligabue, Parma, Capitale Italiana della Cultura per il 2020, dedica una grande mostra, fino 27 dicembre 2020 (biglietto € 13 comprensivo di audioguida) a Palazzo Tarasconi. L’esposizione, curata da Augusto Agosta Tota, Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, presenta 72 dipinti e 4 sculture, capaci di analizzare i temi che più hanno caratterizzato la sua parabola artistica, dagli autoritratti agli animali. A questi si aggiunge una sezione con 15 opere plastiche di Michele Vitaloni, che condivide con Ligabue un’empatia verso il mondo naturale ed animale. L’allestimento crea un’atmosfera di fusione fra pittura e scultura che conduce il visitatore all’interno dell’immaginario creativo di Ligabue, analizzando gli argomenti più frequentati
18
dall’artista. A partire dagli autoritratti, il suo volto esprime dolore, fatica, male di vivere; ogni soggetto dipinto appare come se l’artista raccontasse la sua tragedia un’unica volta, come se fosse l’ultima. Un nucleo importante di opere è dedicato al mondo naturale, in particolare al regno animale selvaggio. Protagonisti sono tigri, leoni, leopardi, iene, che Ligabue prima studiava sulle pagine dei libri e poi dipingeva, identificandosi con loro. Uno dei suoi quadri esemplari può essere la Vedova nera, dipinto nel 1951.
PERCHE’ PROPRIO A PARMA?
Il curatore della mostra Augusto Agosta Tota afferma che Parma, fin dagli anni ‘70, ha visto la scoperta e la valorizzazione di Antonio Ligabue. Inoltre, Tota in prima persona conobbe l’artista e si innamorò delle sue opere, al punto da cercare di proporle e di farle apprezzare oltre i limitati confini provinciali con iniziative che han-
a parma con ligabue “La Vedova Nera”
antonio ligabue Nato a Zurigo il 18 dicembre 1899, si trasferisce all’età di 20 anni a Gualtieri, nella bassa Reggiana. Sin dall’infanzia vive una vita di emarginazione e di insofferenza verso il mondo. Inizia a dipingere alla fine degli anni Venti e vive girovago, alternando soggiorni in casa di amici con ritiri nelle campagne lungo il Po. Dal 1937 inizia la sua odissea negli ospedali psichiatrici di Reggio Emilia, dai quali entra ed esce regolarmente. Nel frattempo continua a dipingere e la sua fama si diffonde. Dopo un’intensa attività artistica, spesso incompresa e addirittura derisa, nel tempo susciterà tuttavia l’ammirazione e l’interesse di collezionisti, critici e storici dell’arte. Muore a Gualtieri, il 27 maggio 1965.
Palazzo della Pilotta
Ligabue al lavoro no toccato le più importanti capitali dell’arte mondiale, da Parigi (1982) a Mosca (2018). La Fondazione Archivio Antonio Ligabue, nata a Parma nel 1983, studiando la figura dell’artista, ne ha proposto l’opera con criteri rigorosi e scientifici, al fine di imporlo tra i più importanti maestri del XX secolo a livello internazionale.
PARMA DA SCOPRIRE…
Ricordate che Parma non è solo una meta di passaggio, ma una straordinaria città italiana ricca di monumenti, chiese e un eccellente museo. A soli 700 metri dalla mostra infatti, sarete accolti da Piazza del Duomo, una delle più belle del mondo, accanto alla quale potrete visitare Palazzo della Pilotta. Non si tratta di un palazzo comune, poiché vi permette di visitare a soli 6€ due capolavori unici: il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale, con opere straordinarie di autori come Leonardo, Beato Angelico, Tintoretto, Tiepolo. Per quanto riguarda le chiese, Parma ne è molto ricca. Il Duomo, affiancato dal Battistero e dal Palazzo Vescovile, è un esempio di Romanico lombardo che nel 1526 ospitò la mano di Correggio, il quale realizzò uno straordinario ciclo di affreschi con tema principale l’assunzione della Vergine. Il Monastero di San Giovanni Evangelista ospita anch’esso la mano del Correggio, offrendo la vista di uno degli scorci prospettici più famosi di tutti i
tempi. Dipinge infatti un gioco di prospettiva sulla cupola con protagonista la figura di Cristo, accerchiato dagli apostoli, che viene proiettato verso l’infinito del cielo. Nella Basilica di Santa Maria della Steccata si trova invece un capolavoro del Parmigianino, che dipinse il sottarco della cupola del presbiterio, con la storia delle Vergini sagge e delle Vergini stolte del Vangelo di Matteo.
…E DA GUSTARE
Tra una visita ed un’altra sarete sicuramente attirati dai profumi e dalla varietà dei cibi tipici di Parma, come il prosciutto crudo DOP, la pasta ripiena e il Parmigiano Reggiano. Il prosciutto crudo però è solo uno degli ottimi salumi che questa zona vi può offrire: infatti straordinari sono anche il culatello, il salame, la coppa e la spalla cotta. Passando ai primi piatti, tipici sono gli anolini, i tortellini, i tortelli per non citare le tagliatelle e i risotti. Per un pasto completo la carne è d’obbligo! Spiccano infatti i bolliti, la trippa, lo stracotto di manzo, ma anche la rosa di Parma, un arrosto di manzo con prosciutto di Parma, parmigiano in scaglie e vino Lambrusco. Per i vegetariani invece, in mezzo a tutta questa carne, unica (ma deliziosa) alternativa non può che essere la parmigiana di melanzane. INFO: www.parma2020.it 19
weekend arte: a urbino con raffaello
un viaggio per conoscere
raffaello Autoritratto di Raffaello
A
500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio, Urbino, città Patrimonio UNESCO che ha dato i natali al celebre artista, si prepara a celebrarlo con mostre, eventi e passeggiate guidate che coinvolgono anche altri centri marchigiani.
Raffaello il “Principe delle arti”
Raffaello Sanzio nasce a Urbino nel 1483 e muore a Roma nel 1520, a soli 37 anni. Considerato da Giorgio Vasari uno dei più alti esponenti della Maniera, ha influenzato non solo la pittura del suo tempo ma anche il linguaggio artistico dei secoli successivi. Fin da ragazzo frequenta la corte di Federico da Montefeltro, dove lavora il padre Giovanni Santi, intellettuale, poeta e pittore. In questo ambiente Raffaello conosce la pittura dei maestri fiamminghi, ma soprattutto quella di Piero della Francesca, a cui si ispira nella sua prima formazione. In seguito, Raffaello entra in contatto con personalità influenti del mondo artistico come il Perugino, dal quale apprende la tecParticolare della Madonna del Cardellino
nica dell’espressività, Michelangelo e Leonardo. All’età di trent’anni è già famoso in tutta Italia e viene proclamato “principe delle arti”. La morte lo coglie improvvisamente a Roma, ad appena 37 anni, mentre sta lavorando alla Trasfigurazione” Tra i suoi allievi troviamo grandi artisti del Cinquecento, tra cui Giulio Romano, Polidoro da Caravaggio, Giovanni da Udine e Perin del Vaga.
Sulle tracce di Raffaello… con un’App
In occasione delle celebrazioni per il cinquecentenario, sono state create app e tour guidati in visita ai luoghi di Raffaello per conoscere da vicino la sua pittura. Per esempio, è possibile intraprendere un percorso tematico che parte dal centro storico di Urbino, una fitta trama di viuzze, saliscendi, sottopassi e scalinate che confluiscono in una grande piazza centrale, che vede come prima tappa la casa natale del pittore (biglietto € 3). Si possono così vedere gli ambienti che hanno visto nascere l’artista e conoscere la vivace atmosfera culturale in cui è cresciuto. Si possono ammirare numerosi capolavori come La Madonna con bambino, una delle prime opere, realizzata in collaborazione con il padre. Il Palazzo Ducale
Nel viaggio alla scoperta della vita di Raffaello, imperdibile è la visita al Palazzo Ducale, simbolo della città (ingresso 5€). Nel Palazzo ha sede la Galleria nazionale delle Marche, che ospita molti capolavori di Raffaello e di altri grandi artisti, tra cui Piero della Francesca. Ultima tappa del tour che vi accoglierà con un autentico gioiello architettonico rinascimentale è Piazza del Popolo. L’itinerario sulle tracce di Raffaello prosegue poi in altri centri dell’antico Ducato come Urbania, Pesaro, Senigallia, Ancona e Ascoli Piceno.
Urbino da scoprire…
Oltre alle attrazioni legate al celebre pittore, la città di Urbino offre molti altri luoghi interessanti da visitare. In pieno centro storico, per esempio, è situato l’Oratorio di San Giovanni, visitabile con un biglietto di 2,50€, che possiede un meraviglioso ciclo di affreschi dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino (1400 circa), tra gli interpreti più importanti del tardo gotico marchigiano. A due chilometri da centro, in piena campagna, sorge la Chiesa di San Bernardino, chiamata anche Mausoleo dei duchi, poiché destinata ad accogliere le spoglie di Federico da Montefeltro. Si ritiene che sia il risultato della collaborazione tra Giorgio Martini e Bramante, di cui tipico è lo stile semplice all’interno della struttura.
...e da gustare
Gli amanti della tavola adoreranno le pietanze ricche di funghi e tartufi. Ma sappiate che il prodotto tipico locale è la crescia, una specie di piadina da accompagnare con il salame di Montefeltro, con il prosciutto di Carpegna, con il pecorino di Fossa e, soprattutto, con la Casciotta, un pecorino D.O.P. di origini antiche molto apprezzato anche da Michelangelo. Riguardo la carne, ottima è la marchigiana, razza locale che fornisce straordinarie bistecche. (BdA) 20
a livorno con modigliani
modigliani
a Livorno due mostre per il centenario del “pittore maledetto”
L
ivorno ha recentemente dedicato ben due mostre al suo cittadino più celebre, Amedeo Modigliani, a cent’anni dalla morte. L’artista, famoso per i suoi ritratti dalle caratteristiche uniche, come i lunghi colli, i volti stilizzati e gli occhi allungati e privi di pupille, nasce infatti a Livorno il 12 luglio 1884 da padre italiano e madre francese, e morirà a Parigi il 24 gennaio 1920, a soli 36 anni, a causa di una polmonite complicata dalla tubercolosi, di cui soffriva fin da bambino e che gli precluse la carriera di scultore. A Modigliani è spesso associato l’appellativo di “pittore maledetto”. Due sono i fattori che hanno contribuito a crearne la sinistra fama: il primo è lo stile di vita smodato, fatto di frequentazioni poco raccomandabili e consumo eccessivo di alcool e hashish, caratteristiche comuni a molti artisti dell’epoca, ma che in lui erano accentuate dal carattere impulsivo, a tratti violento e plateale nelle sue manifestazioni. Il secondo fattore è dovuto all’assonanza tra il diminutivo del suo cognome, Modì, come veniva chiamato tra gli ambienti di Parigi, e il termine francese maudit, appunto, maledetto. La Fortezza Nuova
Livorno da vedere…
Nella passeggiata da una mostra all’altra non si può non notare il Mercato delle Vettovaglie, che prende il nome dalle provvigioni per l’esercito. La città di Livorno era infatti la prima linea di difesa contro le incursioni dei pirati all’epoca in cui la città faceva parte dei possedimenti dalla potente famiglia De’ Medici. Nel centro storico meritano una visita anche Piazza Repubblica con i monumenti a Ferdinando III e a Leopoldo II di Toscana, e il Duomo, dedicato a San Francesco. A pochi passi dalla piazza si trova un grande parco e la Fortezza Nuova, una delle antiche fortificazioni della città. A margine del Porto Mediceo spicca invece la Fortezza Vecchia, che risale al XVI secolo. In Piazza Micheli si trova anche il Monumento dei Quattro Mori, simbolo della città, che celebra le vittorie di Ferdinando I contro i corsari. In Piazza del Cisternone si trova il l’edificio omonimo, una grande cisterna che serviva a garantire l’acqua alla città in caso di guasti all’acquedotto, in stile neoclassico. Da non perdere una passeggiata sulla Terrazza Mascagni, una grande piazza che si affaccia sul lungomare con il pavimento a
Amedeo Modigliani scacchiera di 8700 mq e che regala tramonti e panorami mozzafiato.
…e da gustare
Come località marittima, Livorno vede tra gli ingredienti principali dei suoi piatti tipici il pesce. Imperdibile il celebre cacciucco, detto anche “il C5”, perché per prepararlo occorrono almeno 5 pesci diversi, anche se la ricetta originale ne comprendeva addirittura sedici! I pesci devono essere cotti a lungo e serviti con pane tostato. Tra le altre specialità da gustare ricordiamo anche il baccalà alla livornese, che si prepara con il sugo di pomodoro, e le triglie alla livornese, un secondo leggero e gustoso, in umido con una salsa di olio, aglio, prezzemolo, sedano e pomodoro. (BdA)
Mercato delle Vettovaglie
21
WEEKEND SPORT
911 Turbo S: una S per tutti i weekend
911 Turbo S – Nuova Turbo S. Un must, l’esagerata, la scatenata di casa Porsche, ma che sa indossare anche i tacchi a spillo oltre le scarpe da ginnastica. di Emanuele d’Argenzio
22
O
rmai Turbo S è un marchio, uno status, un pensiero dietro la macchina. E’ lusso e prestazioni esagerate, è status, è tecnologia. E’ cercare di mettere il massimo tutto insieme : è la volontà di fare una macchina meglio in tutto. Questo è il marchio 911 Turbo S. Questa presentazione per capire il motivo del mantenimento di questo nome, dato che dal 2015 tutte l e 911 sono sovralimentate. La Turbo S si distingue per la forte volontà di eclettismo, di esuberanza e di trasformismo dalla pista, ai red carpet, alle “back roads” (stradine tutte curve). Esteriormente è aggressiva e sportiva. I designer Porsche le hanno costruito un vestito apposito. La carrozzeria è stata allargata di 4,5 cm, all’anteriore e 2 al posteriore. Tutto ciò che riguarda ruote, freni, assetto è esagerato e curatissimo per una massima resa nelle prestazioni in strada… e perchè no anche per gli occhi. Insomma è una macchina studiata per essere ri-
porsche 911 turbo s
conosciuta. Cerchi da 21”, alettone posteriore, firme luminose posteriori personalizzate e molto altro rendono questa Turbo S piena di dettagli. Anche questo la rende speciale. Ma non è solo dettagli. Il nuovo, mostruoso 6 cilindri alza l’asticella. Lo scatto 0-100 in 2,7 secondi e lo 0-200 in 8,9 secondi (2 secondi meglio della precedente) sono dati ancora migliori del modello passato. Velocità massima 330 km/h, 800 Nm di coppia. Insomma una macchina dalle prestazioni da vera Turbo S. Attenzione particolare alle nuove turbine a geometria variabile, naturalmente. Il cambio è il PDK 8 marce specificatamente studiato per questo modello. La trazione è integrale permanente, per aiutare tutta questa potenza ad essere scaricata (maggiore coppia alle ruote anteriori). La Porsche 911 Turbo S 2020, sarà disponibile da metà maggio, con un prezzo che varia da 224.527 euro e 238.435 euro. 23
WEEKEND SPORT
AUDI RS Q8 HYBRID
A
udi RS Q8 - Non è la prima super-suv che incontriamo. Questi “macchinoni” sono di fatto adatti ad ogni occasione.Le doti sportive sono di grande valenza e i numeri lo dimostrano (record al Nurburgring della categoria). Realisticamente, sarà utilizzata raramente in pista. Quindi doti estreme, ma ugualmente docili e lussuose all’occorrenza. Il V8 della RSQ8 accoppiato al sistema mild hybrid (MHEV) a 48 Volt, con batterie a ioni di litio. Questo sistema permette di recuperare energia nelle fasi di rilascio dell’acceleratore e nelle fasi di decelerazione. L’energia viene poi utilizzata e nella rete di bordo. Questo sistema permette di consumare di meno (0,8 l ogni 100 km), grazie alla possibilità, al rilascio, di procedere in folle mentre l’energia viene incanalata. Questo “trucchetto” del mild-hybrid vi consente di girare anche nelle zone a traffico limitato nei centri cittadini. Un plus notevole per una super-sportiva ingombrante come questa. Mossa geniale
24
di Audi. Parliamo degli esterni ed interni. Esteticamente è semplicemente una Q. Le dimensioni non permettono un design con proporzioni che sorprendono. Dagli stilemi RS, in ogni caso, si capisce di cosa questa Audi RS Q8 sia capace. Quindi la trama a nido d’ape dell’enorme mascherina anteriore è curatissima nei dettagli, così come tutte le modifiche di carattere sportivo e i gruppi ottici. Audi RS Q8 all’interno è lussuosa e tecnologica. Tutto è fondamentalmente dominato dagli schermi LCD. E’ inoltre disponibile connessione ad internet. Il cuore dell’Audi RSQ8 è un V8 4.0 TFSI bi-turbo da 600 CV, abbinato al sopra-citato sistema ibrido. Il cambio è l’automatico tiptronic a 8 rapporti, che gestisce gli 800 Nm di coppia. Nonostante il peso da balena, lo zero-cento avviene in meno di 4 secondi, con una velocità massima limitata di 250 km/h. Audi RS Q8 sarà disponibile in Italia da primavera 2020, a 120.000 euro circa. (EdA)
weekend-car 2020
QUATTRO RUOTE FUORI PORTA E DENTRO IL SOGNO
Ferrari Roma
Fiat 500E
Honda E
26
il mondo delle quattro ruote sta drasticamente cambiando, non ci sono più certezze e anche la scelta dell’auto per il weekend, che una volta era un momento di gioia, diventa un affare complicato. eppure...
I
saloni dell’auto vanno in crisi. Dopo c che Ginevra è stato annullato, contagiato dal corona virus, gli stand kolossal dell’Iaa, l’Internationale Automobil-Ausstellung di Francoforte, cadono come il vecchio muro di Berlino e l’Auto Show di Detroit, insidiato dal Ces di Las Vegas, un meeting che parla anche di come sarà l’auto del futuro, sposta l’esibizione dall’inverno all’estate. Se tre indizi fanno una prova allora è vero che tutto nel mondo delle quattro ruote è drasticamente cambiato, che non ci sono più certezze e che anche la scelta dell’auto per il weekend, che una volta era un momento di gioia, diventa un affare complicato. Solo una decina di anni fa, infatti, quando le auto anzianotte non erano considerate alla stregua di bombe ecologiche, se a un single veniva la voglia matta di una seconda auto sbarazzina, per “tornare a cuccare” e fare qualche giretto al mare o ai laghi nei week-end, sfogliava con attenzione le riviste specializzate alla ricerca di una macchinetta divertente, magari spider o cabrio o coupé, di una
di Paolo Artemi
Land Rover Defender decina d’anni d’età e 150-200 cv di potenza, venduta a costi molto bassi con l’intenzione di tenerla finché non fosse schiattata. Nel mirino soprattutto sportive come Mazda X5 e Audi Tt, Mg Tf e Alfa Gtv, Peugeot 306 Cabrio e Bmw Z3, uno che conoscevo si era comprato addirittura una vecchia Rolls-Royce. Operazione neanche ipotizzabile oggi, con i blocchi del traffico, le zone limitate fino alle Euro 4, i pulitissimi Diesel Euro 6d costretti a restare in garage per la decisione di qualche politico…. Per fortuna il weekend è rimasto, ma scoprire l’auto giusta per il fine settimana e maledettamente complesso. Perché non basta più prendere in considerazione la bellezza, la potenza, la spesa, i costi di esercizio, la sicurezza. Occorre fare i conti con la mobilità sostenibile, la modernità ambientale, lo spirito green che deve trasmettere ogni vettura del terzo millennio. Le nuove proposte non mancano, e oltre ai ben conosciuti motori a benzina, gasolio, metano, Gpl, offrono gruppi propulsori mild hybrid, cioè con un motore elettrico che aiuta quello termico e taglia consumi ed emissioni; o ibridi ricaricabili, che garantiscono anche 50 km in puro elettrico e, ovviamente, modelli totalmente elettrici. A complicare ancor più le cose sono le formule di auto condivisa o a noleggio, brillanti soluzioni proprio per chi usa l’auto solo il tempo del fine settimana.
Peugeot e-2008
Kia XCeed
LAND ROVER DEFENDER
Chi ama l’avventura, i sentieri impervi, i raid non avrà dubbi nel prendere in considerazione la nuova Land Rover Defender. Con il passato ha in comune solo il nome, lo spazio è tanto, il comfort e la silenziosità di marcia da ammiraglia, le doti off-road indescrivibili. La versione ibrida dispone di una mandria di 400 cv, trazione 4x4 evoluta, cambio automatico 8 marce più 8 ridotte. Listino da 51.400 euro. 27
weekend-car 2020 F-Type Convertible
JEEP RENEGADE 4XE
Oppure è in arrivo, per una spesa i circa 41.000 euro, la nuova Renegade, la cui sigla indica l’ibrida ricaricabile che garantisce una cinquantina di km in puro elettrico e permette di passare dalla baita sperduta alla zona a traffico limitato dei centri storici senza problemi.
DS3 CROSSBACK E-TENSE
Chi apprezza il fascino dell’avventura e dell’haute couture, ma di solito si cimenta nella giungla d’asfalto, può unire l’elettricità al dilettevole mettendosi al volante della DS 3 Crossback e-Tense (da 39.600 euro), una crossover a trazione anteriore dallo stile originale spinta da un gruppo propulsore elettrico che garantisce un’autonomia di 320 km. Con un pieno di Watt si va da Torino in Provenza, poi di notte
si ricaricano le batterie e il giorno dopo si gira il muso e si torna a casa. Il salotto è charmant, la guida facile perché il cambio e la frizione non esistono (le auto elettriche sono monomarcia con tanta coppia non appena si sfiora il pedale del gas) e la trazione è anteriore.
KIA XCEED
Altra crossover interessante che sta per essere lanciata è la versione green della Kia XCeed che utilizza una soluzione ibrida leggera (da circa 33.000 euro). In pratica un motorino elettrico, che funge da avviamento, è collegato al motore con una cinghia che in rilascio del gas accumula energia mentre in accelerazione la restituisce con il risultato di avere potenza tagliando i consumi.
VOLKSWAGEN GOLF HYBRID
Se la meta della gita è mondana, un locale cool, o culturale, un museo, l’alternativa sempreverde può essere la Volkswagen Golf (da 25.750 cv) giunta all’ottava generazione e adatta a muoversi con la famiglia o con gli amici. La plancia è hi-tech, con due schermi affiancati e comandi vocali. La versione mild hybrid ha un motore da 150 cv a benzina. In autunno arriveranno l’ibrida ricaricabile da 245 cv e la cattivissima “R” da 330 cv a trazione integrale. Tra gli amanti dei centri storici e dei borghi più belli d’Italia, che nei fine settimana vogliono fare pochi km, il capriccio di puntare su una mini elettrica sta facendo breccia. Infatti le small car a elettroni in arrivo sono una vera valanga.
FIAT 500E
Dall’estate sarà in vendita la Fiat 500e, prezzo stimato da 32.000 euro. Prodotta a Mirafiori, da qualche settimana la nuova city car a zero emissioni circola già con 200 modelli di pre-serie. Jeep Renegade 4XE 28
HONDA E
Sfiziosa e minimale è la Honda E (da circa 35.500 euro). Il musetto simpatico, i fari tondi davanti e dietro, stile retro, gli specchietti retro-
Golf Hybrid visori sostituiti da telecamere e all’interno due grandi display da 12,2 pollici sulla plancia danno carattere a questa Ev (Electric vehicle), lunga 389 cm, che offre uno spazio sorprendente per i passeggeri, ma meno per i bagagli. Honda E è equipaggiata con un propulsore da 135 oppure 154 cv, e la batteria da 35,5 kW/h garantisce un’autonomia di oltre 200 km, abbondante per una gita fuori porta.
PEUGEOT E-2008
Più ambiziosa la crossover elettrica compatta (lunga 430 cm) Peugeot e-2008. Grazie a 340 km di autonomia assicurata da un pacco batterie al litio di 50kWh, e-2008 (listino da 38.050 euro) attenua l’ansia di trovarsi a secco di Watt anche se la meta, partendo dalla Brianza, è il mare della Liguria.
licole, ad Anita Ekberg che passeggia nella fontana di Trevi e chiama “Marcello”, una supercar che ai Watt preferisce ancora la vecchia aromatica benzina. La più mondana è la nuova Ferrari Roma (da circa 200.000 euro, consegne da giugno), nome non casuale perfetta per la “Dolce vita” di Federico Fellini. Linee morbide, elitarie, fari spaziali, fianchi possenti, mascherina verniciata. Un’autentica granturismo espressione dell’abilità artigiana del “fatto in Italia”, una coupé a due posti più due strapuntini spinta da una straordinaria scultura, un motore otto cilindri a V di 3.900 cc da 620 cv, che non appena va in moto dà vita a un crescendo rossiniano. Un proProcessione degli in incappucciati pulsore che regala emozioni da brivido: zero-cento 3,4 secondi, a Lanciano 320 km di velocità massima, dati della casa di Maranello. Una Gt destinata a pochi.
F-TYPE CONVERTIBLE
E i weekend romantici? Per avere successo sono indispensabili quattro ruote d’autore. Per esempio la Jaguar F-Type Convertible, che si rinnova con piccoli dettagli che non modificano la sua personalità e la missione di essere l’erede dell’intramontabile E-Type, in Italia nota per essere l’auto di Diabolik. Per andare in gita bastano i 300 cv della 2.0 litri, in listino a 66.400 euro.
AUDI E-TRON SPORTBACK
Se invece “lei” non ama le auto rasoterra, il vento dei capelli e fa il tifo per l’ecologista svedese Greta Tintin Thunberg, nulla di meglio che proporle un viaggio a bordo della Suv Coupé elettrica Audi e-tron Sportback, lunga quasi cinque metri (listino da 75.400 euro, 313 cavalli di potenza, autonomia pari a 347 km).
FERRARI ROMA
Per un weekend indimenticabile, però, a dare scacco all’Audi e-tron Sportback, l’elettrica che guida quasi da sola e che ha uno stretto contatto con le Audi protagoniste del film futuristico “Io Robot”, occorre un Cavallino. Un classico straordinario, pari, a proposito di pel-
DS3 Crossback e-Tense 29
VERSO CAPO SPARTIVENTO
NELLA SARDEGNA ANTICA GUIDANDO IL FUTURO
La Sardegna sudoccidentale presenta una varietà di paesaggi montani e costieri dove la natura è intatta e ben protetta. Perfetti per un’esplorazione “pulita” con la nuova Audi Q5 quattro in versione ibrida plug-in, nostra compagna di viaggio per questo weekend di Nicola D. Bonetti 30
S
i parte da Cagliari con la nuova Q5, resa ancora più attraente dalla tecnologia green del sistema ibrido plug-in, per raggiungere uno dei posti più belli della costa, il Faro di Capo Spartivento, uno dei Green Resort già da noi segnalati per i nostri Weekend Premium Award. Indispensabile guidare un’auto che consenta la massima mobilità e al tempo stesso sia “green”, elementi che difficilmente convivono nelle sport utility. Queste, per molti sono solo una moda: incarnano invece più ruoli, alle doti inziali di spazio e praticità hanno aggiunto sicurezza, comfort e dinamica anche spiccata, raggiungendo una polivalenza ineguagliabile. Con stile, come Audi, le cui esperienze quarantennali con la trazione “quattro” e con le suv della gamma Q, che hanno permesso dal 2005 di conseguire successi in crescendo. Fino all’anno scorso, quando in Italia hanno rappresentato il 47,3% delle vendite di tutti modelli dei Quattro anelli. La nostra compagna – La nuova Q5 è elegante e aggressiva, ma ha il fascino aggiuntivo di esserlo in modo “green” e silenzioso,
CON AUDI Q5 TFSI E segue infatti la via dell’elettrificazione, che Audi percorre non da oggi. Infatti la prima Q5 ibrida uscì nel 2011, e l’ultima, questa “TFSI e”, plug-in hybrid cioè “ricaricabile alla spina”, aggiunge vantaggi e potenza al modello Q più venduto al mondo. Questa nuova Audi Q5 conserva la personalità dinamica peculiare del modello pur con l’incremento ponderale per l’elettrificazione. Fornisce infatti prestazioni rese possenti dalla propulsione aggiuntiva elettrica con tre regolazioni: EV, Auto e Hold per la gestione delle batterie. Può infatti percorrere fino a 45 km in modalità elettrica pura, o scatenare la potenza e la coppia per la sportività da Audi.
Capo Spartivento con il faro
Dentro Q5
L’abitacolo, elegante e piacevole alla vista e al tatto, offre lo spazio e il comfort di una suv di lusso. Trattandosi di una versione di alta gamma, Q5 ibrida offre fin dall’allestimento d’accesso la “vita connessa”: Connect Emergency call & Service è di serie, come la dinamica del Drive select e la sicurezza del Pre sense city. Comodità con il bracciolo centrale anteriore, eleganza con i cerchi in lega da 18’’, comfort con il clima auto trizona, radio DAB, sedili anteriori con supporto lombare a quattro vie e posteriori plus, sistema di ausilio al parcheggio plus, sistema informazioni per il conducente con display a colori da 7”.
La Sardegna sudoccidentale
Un’area dove i panorami cambiano in continuazione: mare, stagni, montagne e vallate verdissime, parchi e zone protette: il tutto si alterna in una sinfonia dalle note equilibrate. Già alla partenza, al di là dello Stagno di Cagliari, rispetto all’Aeroporto di Cagliari-Elmas, si trova un suggestivo luogo da visitare. Le Saline Vecchi Conti allo Stagno di Santa Gilla, tuttora attive ma con una parte storica affidata dal 2017 al FAI (www.fondoambiente.it/luoghi/saline-conti-vecchi). Area naturalistica e sito di archeologia industriale che racconta l’impresa del sale con allestimenti d’epoca, proiezioni e un percorso tra vasche naturali, montagne di sale e fauna selvatica. Realizzate dall’Ing. Conti Vecchi, alla fine degli anni ’20 del secolo scorso bonificando lo stagno e contribuendo allo sviluppo economico della zona, sono una testimonianza storica. È intrigante visitare gli ambienti: Direzione, Uffici e Laboratorio chimico, come esplorare le vasche salanti e le montagne di sale, mondo frequentato da centinaia di fenicotteri rosa.
Fuoristrada tra i boschi
Una terra che conosciamo bene per esserci venuti con offroad specializzate, oggi chiamate extreme: ma l’evoluzione tecnologica, come nel caso di Audi, con quarant’anni di trazione “quattro”, nel caso di Q5 implementata dalle sospensioni pneumatiche che la sollevano fino a 45 mm e dai programmi dedicati, permette di tornarci
In sicurezza.
Infatti con il sistema Audi Drive Select di serie, ci sono i programmi Auto, Comfort, Dynamic, Efficiency, Allroad, Offroad/lift e Individual. Con almeno due di questi molto utili per la guida su sterrato e fuoristrada. 31
VERSO CAPO SPARTIVENTO Le Saline Conti Vecchi
Percorriamo tratti completamente disabitati che sembrerebbero vie forestali precluse al transito e invece scopriamo essere strade provinciali, come la SP 1 da Macchiareddu a Santadi. A livello regionale collega il Campidano sudoccidentale alla zona più meridionale dell’Iglesiente-Sulcis, attraversando anche il Parco naturale Regionale di Gutturu Mannu. Per prendere poi la SS 295 che passa a Nord di Capo Teulada e costeggiando l’affascinante costa in direzione di Chia.
Raggiungiamo il Faro
L’area attorno a Chia è spettacolare e come tale attrae turisti in quantità, quasi in tutte le stagioni.. C’è comunque un altro modo di avere meno gente attorno: prenotare un soggiorno all’Hotel Faro di Capo Spartivento (www.farocapospartivento.com/it), un Green Resort a cinque stelle, per raggiungere il quale si ha il permesso di transito lungo lo sterrato, panoramico ed esclusivo, che tra scorci incredibili ci porta alla suggestiva meta di un weekend particolarmente “premium”.
Risveglio nel Faro
Dopo ogni tramonto c’è una notte seguita da una nuova aurora. Qualcuno l’ha detto e molti lo ripetono: espressione apodittica dalla logica inattaccabile, con buon valore evocativo. Eppure, la notte trascorsa in un faro, ha di per sé qualcosa di magico. Le sciabolate di luce che accompagnano il crepuscolo in un luogo che già dal nome, Capo Spartivento, indica l’aria sempre pulita. A picco sul mare e senza costruzioni attorno, a parte l’edificio sul retro – ora una lussuosa dependance e un tempo alloggio dei “semaforisti” – e una costruzione in alto sulla montagna, ci si sente padroni del mondo. L’Hotel “green”– Costruito nel 1854, fu uno dei venti fari voluti da Vittorio Emanuele di Savoia, le cui iniziali si notano nel fregio che sovrasta l’ingresso. Abbandonato negli anni ’80, iniziò il restauro nel 2006, per otto anni secondo un progetto di chi lo sognò da molto tempo prima. Realizzando il primo e unico faro in Italia destinato all’accoglienza, premiato dalla Marina Militare come esempio di recupero. Privacy assoluta garantita dalla riserva naturale protetta, si può anche prenotare in esclusiva, considerando il ridotto numero di camere. L’ambiente è domestico: non c’è reception ma l’accoglienza che introduce alle suite. Si sceglie in libertà quando fare colazione, quale volume prendere dalla libreria, da quale angolo della terrazza ammirare il tramonto, il menù del pranzo e della cena, come le bottiglie dalla cantina. L’acqua calda e l’energia elettrica sono prodotte attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, il dissalatore utilizza l’acqua di mare per le normali funzionalità, e la fitodepurazione riutilizza le acque reflue per il giardino.
Alla guida riprendendo il viaggio
Durante questa esplorazione sarda da Cagliari a Capo Spartivento, abbiamo percorso strade suggestive dove apprezzare la dinamica, attraversare silenziosamente paesi in modalità elettrica, divertirci su strade non asfaltate (anche molto accidentate) per evitare le vie più note e raggiungere spiaggette remote con la trazione integrale. Anche solo elettrica, perché il motore è 32
CON AUDI Q5 TFSI E all’interno della trasmissione “quattro”, gestibile anche con fondi difficili. La frenata dei veicoli elettrificati non sempre è come siamo abituati. Q5 come altre non sembra inizialmente modulabile con facilità: occorre conoscerne il funzionamento, ricordando che avviene elettricamente nelle azioni fino a 0,2 g (media intensità), per poi passare ai freni idraulici. Con un minimo di esperienza il feeling migliora. Da studiare anche il sistema di gestione predittiva dell’efficienza, per far rendere al meglio potenzialità e autonomia. Si può regolare su trazione elettrica, ibrida automatica o risparmiare la batteria per una parte successiva del percorso. Riprendendo la strada, le divagazioni verso ogni spiaggetta tentano ed è difficile resistere, da Chia verso Santa Margherita di Pula, si alternano a piccole lagune dove l’incanto è realmente incredibile. Ma volendo visitare un luogo memorabile, poco oltre, in direzione di Pula, un paesino riunisce spiagge e laguna, aggiungendo altri fascini aggiuntivi. La morfologia del Capo di Pula, quasi un’isola collegata alla terraferma da una sottile stri-
scia di terra tra due spiagge, una sul mare e l’altra sulla laguna: siamo a Nora, antico insediamento preromano dove, proprio sul Capo, si possono visitare le vestigia dell’era archeologica, con il teatro romano. Per una conclusione “classica” del weekend.
33
VERSO CAPO SPARTIVENTO
GREEN RESORT CAPO SPARTIVENTO
Una cena speciale
Al di là del fascino del luogo e dell’edificio, entrambi tanto unici quanto spettacolari, il giovane chef Alberto Sanna ci propone una degustazione del suo stile: cucina contemporanea che enfatizza in modo creativo i sapori del territorio. Il menu prevede: apertura con spigola marinata agli agrumi, finocchio e civraxiu croccante, seguito da un’entusiasmante battuto di gambero viola, accompagnato da funghi croccanti e salsa al miele di cardo. È il momento del primo: tagliolini neri con scampi, pomodorino confit e limone. Secondo di polpo in crosta di pane carasau, patate al forno e pesto leggero di prezzemolo. Fantasia anche per il dessert: couscous al caffè, crema di mascarpone, spugna di cioccolato e nocciole. Il tutto bevendo prima Vermentino di Sardegna Opale di Cantina Mesa 2018 e a seguire Vermentino di Gallura vendemmia tardiva (VT) Sciala di Cantina Surrau 2017. Pronti per dormire cullati dal soffio del vento – nomen omen – e dalla rassicurante luce del faro.
34
Chef Alberto Sanna
CON AUDI Q5 TFSI E
Compagna di viaggio
LA NUOVA Q5 TFSI e Qualche dato tecnico per focalizzare le caratteristiche della vettura guidata: 55 TFSI e quattro S tronic. Lunga 466 cm e larga 189 è alta 166, con passo di 282. Il motore turbo a benzina a quattro cilindri da 1.984 cc, eroga 252 cavalli da 5.000 giri e la coppia massima di 370 Nm da 1.600 a 4.500 giri, abbinato al cambio automatico a 7 rapporti e alla trazione integrale quattro. Con l’unità elettrica che permette 40-45 km di autonomia “pulita”, offre complessivamente 270 kW (367 CV) e 500 Nm già a 1.250 giri. Valori che consentono le prestazioni in accelerazione 0-100 km/h di 5,3 secondi (14,3 EV), la velocità massima di 239 km/h (135 EV), con un consumo medio di 2,1-2,7 l/100 km, ed emissioni di CO2 di 48-62 g/km. La gamma di Q5 è piuttosto estesa: la versione di questo weekend, denominata 55 2.0 TFSI e quattro S tronic indica la potenza più elevata, eroga infatti complessivamente dai due motori, termico ed elettrico, 270 kW (367 CV). Esiste anche come “50” da 220 kW (299 CV). L’assortimento di queste due nuove ibride plug-in parte dai 57.500 euro (50 Base) per arrivare ai 66.300 di 55 S line Plus. La prima è offerta in quattro allestimenti: Base, Business, Business Design ed S line plus (61.500), mentre per Q5 55 ci sono due scelte: Business da 63.800 euro ed S line plus da 66.300. Corretto far notare che tutte le “Q5 TFSI e” comprendono il cambio automatico S tronic a sette rapporti, la trazione integrale quattro e due cavi di ricarica per uso domestico e per le colonnine. www.audi.it Dimensioni: 466/189/166 cm Potenza: 270 kW (367 CV) Coppia: 500 Nm Velocità massima: 239 km/h 0-100 km/h: 5,3 secondi Consumo medio: 2,1-2,7 l/100 km Emissioni di CO2: 48-62 g/km 35
sul lago maggiore
DOVE ANCHE LE ISOLE DIVENTANO FIORI
Il Sancarlone
36
Hotel Vittoria
CON CITROËN C3 AIRCROSS di Raffaele d’Argenzio SE DALL’ESTERO I TURISTI ARRIVANO A FROTTE PER VISITARE I NOSTRI LAGHI, CI SARA’ UNA RAGIONE! E CI SARà ANCHE UNA RAGIONE SE QUESTO, DETTO ANCHE VERBANO, SI CHIAMA MAGGIORE. PER SCOPRIRLa, CI SIAMO ANDATI CON LA CITROËN C3 AIRCROSS CHE FRA I FIORI CHE INCORNICIANO IL LAGO SI TROVA BENE
Mergozzo Intra Verbania Stresa
Lesa Meina Arona
Candoglia
Angera
I
l nostro weekend alla scoperta dei segreti del lago Lago Maggiore comincia. Ci siamo già stati ma stavolta sarà diverso. Puntiamo alla sponda piemontese, a quella lombarda andremo un’altra volta. E forse un giorno anche a quella svizzera, lassù, in alto. Come compagna di viaggio abbiamo scelto la Citroen C3 Aircross, un SUV crossover compatto che fa di tutto per distinguersi in un segmento molto popolato. A prima vista è caratterizzato da un’indole off-road e presenta un’altezza media piú alta rispetto alle concorrenti. Esteticamente colpiscono le protezioni della carrozzeria e i fari anteriori su due livelli, i volumi sono importanti, ma il tutto appare leggero ed ispira simpatia. Salendo a bordo si scopre anche un’abitabilità sopra la media e interni funzionali e di design. Prendiamo l’Autostrada dei Laghi A8/26 per Gravellona Toce, usciamo ad Arona e seguiamo le indicazioni in giallo turistiche per raggiungere il colosso di S.Carlo Borromeo, che è nato proprio nella rocca di Arona. Di fronte, sulla riva lombarda, svetta la Rocca di Angera. La statua di bronzo, chiamata affettuosamente Sancarlone, compreso il suo piedistallo, è alta 35 metri e ha al suo interno una scala a chiocciola per visitarla.Terminata nel 1698, per due secoli è stata la statua visitabile più alta al mondo. Prima che nel 1886 la Statua della Libertà di New York le soffiasse il primato. Riscendiamo per riprendere la strada n°33 lungolago fino a Meina, con splendide ville e meravigliosi giardini colorati da decine di rododendri arborei, poi Lesa col suo piccolo porticciolo, e infine arriviamo a Stresa, con la strada principale che percorriamo all’ombra di giganteschi ed eleganti hotel di charme, fra cui primeggia il Vittoria. 37
sul lago maggiore Immagini dal Sacro Monte di Ghiffa
Lesa
LE ISOLE BORROMEE E IL SITO UNESCO “SACRO MONTE DI GHIFFA”
Verrebbe da fermarsi ad ogni metro, ma ci fermiamo sul lungolago di Stresa, per ammirare anche le tre isole isole Borromee, che dall’acqua sembrano spuntare come tre splendidi e giganteschi fiori. Le tre isole si raggiungono facilmente con barche sempre disponibili. Isola Bella, anticamente un grosso scoglio, poi trasformata in uno splendido giardino all’italiana, tra i più belli d’Italia, inondata di rododendri e azalee in fiore.L’ Isola dei Pescatori e più lontana l’Isola Madre. Proseguiamo sulla costa fino a Baveno, pittoresco borgo con sullo sfondo le impervie montagne del Parco della Valgrande, quello più selvaggio d’Italia. Ancora 5 chilometri sulla N°34 e arriviamo a Ghiffa, svoltiamo a sinistra proprio di fronte al comune, per seguire le indicazioni per SS. Trinità Sacro Monte di Ghiffa, tutelato dall’UNESCO, posto in alto a 400 metri sul lago e immerso in un ombroso bosco di castagni. E’ anche parco naturale, con numerosi sentieri ben segnalati. Purtroppo la trattoria posta accanto alle chiesette è chiusa e non possiamo goderci uno spuntino all’ombra delle cupole. Riscendiamo e mangiamo al ristorante Canfora di Ghiffa, con vista sul lago e su un gigantesco albero di canfora, accanto al quale si può anche parcheggiare.
38
CON CITROËN C3 AIRCROSS
Isola Bella
Isola Madre
Isola dei Pescatori
Foto © Archivio Distretto Turistico dEI Laghi
39
sul lago maggiore VILLA TARANTO
Villa Taranto
La C3 Aircross ti conquista, con le sue forme personali e simpatiche, le sue infinite possibilità di personalizzazione e quello spirito anticonformista tipico del marchio Citroen. Dietro a questa grande energia del suo design, si scopre però con il passare dei chilometri che C3 Aircross è un’auto estremamente razionale e “concreta”: insomma forma e sostanza. Riconosciamo che la C3 Aircross è l’auto ideale per i weekend: spazio, versatilità, simpatia e motorizzazioni di qualità. Seguiamo i cartelli ben visibili per Verbania, fino a quando appare il cartello per Villa Taranto, altro prezioso giardino da non perdere, anche questo tra i più belli d’Italia con le sue collezioni di tulipani e alberi monumentali. “Un bel giardino non ha bisogno di essere grande, ma deve essere la realizzazione del vostro sogno anche se è largo un paio di metri quadrati e si trova su un balcone”. Così spiegava il Capitano Neil Mc Eacharn a cui dobbiamo la nascita di questi meravigliosi giardini. Tra le piante presenti alcune delle quali uniche in Europa ed acclimatate dopo lungo lavoro, sono state disposte con senso d’arte in una cornice di bellezza, fra lago e monti. Nel lontano 1931, infatti, il Capitano Scozzese decise di acquistare la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in giardino all’inglese, ubicato in un lembo d‘Italia che, pur con maggior morbidezza e ricchezza di toni, poteva ricordargli la nativa Scozia... che chiamò Villa Taranto, in memoria di un suo antenato, il Maresciallo McDonald, nominato Duca di Taranto da Napoleone, il Capitano volle che il significato dell’opera gentile e poderosa venisse proiettato nel tempo e donò la proprietà allo Stato Italiano esprimendo il desiderio che la sua opera avesse continuità nel futuro.” Villa TARANTO, Via Vittorio Veneto 111, Verbania-Pallanza , Tel.0323,556667 Villa Taranto
40
CON CITROËN C3 AIRCROSS LA CAVA DEL DUOMO DI MILANO
Fra i fiori del Lago Maggiore
Si torna indietro con la stessa strada ma a Verbania seguiamo per Mergozzo, pittoresco borgo posto sulle rive del piccolo lago omonimo, nel cui comune ci sono le celebri cave di marmo di Candoglia da dove è stato estratto, e si estrae, il marmo roseo con cui è stato costruito il Duomo di Milano, che veniva trasportato su chiatte lungo il corso del Ticino fino ad Abbiategrasso, dove si immettevano nel Naviglio Grande, per arrivare in città. Una coppia di turisti tedeschi spalancano gli occhi di meraviglia quando gli diciamo che da quella cava arrivava il marmo del Duomo, poi ritornano a guardare il lago con occhi ancora più pieni di meraviglia. Abbiamo scoperto perchè dall’estero vengono a frotte sul nostro lago, è una bellezza empatica che esplode ad ogni angolo e che ti entra dentro. Ma perchè questo lago si chiama Maggiore, anche se il più grande è il Garda, lo sanno anche i bambini: quando gli diedero il nome pensavano davvero lo fosse. Avevano sbagliato le misure, ma il nome è rimasto.
La cava di Mergozzo, da cui è stato estratto il marmo per il Duomo di Milano
41
sul lago maggiore Piccolo Lago
dove mangiare Trattoria La Canfora Corso Belvedere 127, Ghiffa tel.032359402 MenĂš vario anche di mare. Ristorante stellato Piccolo Lago Via Filippo Turati, 87Â - Verbania Tel. 0323.586792 - www.piccololago.it/menu Sul piccolo lago di Mergozzo, lo chef con due stelle Michelin Marco Sacco propone piatti del territorio rivisitati con alta classe. Lo chef Marco Sacco e due delle sue creazioni
Lago di Mergozzo
42
CON CITROËN C3 AIRCROSS
Compagna di viaggio
c3 aircross C3 Aircross è in grado di adattarsi ad ogni tipo di fondo stradale. Grazie al sistema Grip Control che viene impiegato al posto della trazione integrale la vettura si comporta abbastanza bene in salita. Questo sistema trasferisce la potenza necessaria alla ruota che ha più aderenza e permette di avere più trazione anche su fango e sabbia. In fuoristrada le morbide sospensione permettono l’assorbimento della buche e in discesa l’Hill Assist Descent permette di scendere in sicurezza. o spazio a bordo è abbondante sia per chi siede davanti che per i passeggeri posteriori e per i loro bagagli. I sedili sono comodissimi e non mancano vani portaoggetti pratici e funzionali. Alla guida si apprezza il grande comfort del suo assetto, merito anche delle sue esclusive sospensioni idrauliche. Affrontare ogni genere di percorso non rappresenta mai un problema o una fonte di stress. Insomma è la perfetta compagna per gli amanti dei viaggi e del tempo libero, ma anche perfetta per la città e la guida di tutti i giorni. Questa versione è una 1.6 BlueHDi 100 da 99 CV nel più completo allestimento Shine, ma la gamma comprende anche tre motorizzazioni PureTech a benzina da 82,110 e 130 CV ed una Blue HDi da 120 CV con cambio a 6 marce, da 99 CV, senza per questo andare ad incidere sui consumi. I prezzi di C3 Aircross sono compresi tra i 16.400 ed i 24.800 Euro. 43
ECO-WEEKEND CAR
Nuova Peugeot 3008 Hybrid4
quando il SUV è davvero green
44
PEUGEOT 3008 HYBRID4
SCONFITTO IL VIRUS, USCIREMO DALLE NOSTRE CASE PER RIPRENDERCI LA NOSTRA LIBERTÀ DI VIAGGIARE. E LA 3008 HYBRID4 SARÀ PRONTA, PER UNA MOBILITÀ ECOSOSTENIBILE, CON UNA POTENTE TECNOLOGIA IBRIDA PLUG-IN CAPACE DI RISPETTARE L’AMBIENTE CHE CI CIRCONDA.
Q
uesto periodo è certamente uno dei più difficili della nostra vita, perché ad un certo punto ci siamo trovati a combattere contro un nemico invisibile e difficile da battere chiamato Coronavirus. Nonostante tutto, quando finirà questa Pandemia globale avremo la possibilità di intraprendere un nuovo inizio che speriamo coinciderà con un Pianeta più pulito e libero dall’inquinamento. Quando finalmente torneremo liberi potremmo di nuovo tornare a viaggiare su e giù per il mondo, magari a bordo di una compagna di viaggio moderna e tecnologica in grado di essere gentile con l’ambiente, come la nuova Peugeot 3008 Hybrid4 equipaggiata da una potente tecnologia ibrida plug-in. Queste caratteristiche distintive rendono il crossover francese una perfetta “Weekend car” in grado di offrire viaggi indimenticabili.
Un SUV grintoso e particolarmente “green”
La 3008 si presenta come un SUV di segmento “C” dall’aspetto solido e nello stesso tempo sportiveggiante che si distingue per la presenza dei proiettori anteriori a forma di artiglio separati dalla mascherina con dettagli cromati. Nella zona posteriore spic-
45
ECO-WEEKEND CAR
cano i fari a LED con effetto 3D che regalano una vista d’insieme di grande effetto, enfatizzando l’andamento verticale dell’ampio portellone. Oltre ad essere affascinante, la 3008 Hybrid4 si fa apprezzare principalmente per la sua tecnologia “green” che risulta basata su un poliedrico schema ibrido ricaricabile alla spina, capace di offrire al guidatore la possibilità di godere del classico piacere di guida dei tradizionali motori endotermici, esaltato ulteriormente dalla forza di due motori elettrici e nello stesso tempo può sfruttare la possibilità di viaggiare in modalità zero emissioni per circa 60 km (per l’esattezza 59). La vettura sfrutta un powertrain ibrido plug-in della vettura che utilizza un propulsore 1.6 quattro cilindri a benzina da 200 CV e 300 Nm di coppia, gestito dal cambio automatico e-EAT8 a 8 marce. Il motore endotermico lavora in tandem con due propulsori elettrici da 110 CV ciascuno, collegati rispettivamente all’asse anteriore e a quello posteriore, in modo da offrire una trazione integrale che regala ancora più stabilità e sicurezza. La potenza totale è di ben 300 CV, mentre la batteria da 13,2 kWh può essere ricaricata ad una tradizionale presa domestica, impiegando circa 7 ore per una carica completa, mentre ci vogliono circa 2 ore se si utilizza una colonnina di ricarica rapida o una wallbox dedicata da installare a casa.
Guida sportiva e silenziosa
Decisamente superlativi lo scatto e la ripresa della vettura, soprattutto considerando che parliamo di un SUV che pesa ben 1.900 kg: secondo i dati dichiarati, lo scatto da 0 a 100 km/h 46
viene effettuato in soli 5,9 secondi. Inserendo la modalità 100% elettrica è possibile viaggiare nel più totale silenzio, sfruttando un’autonomia di circa 59 km. Per non prosciugare tutta la carica in vista di una visita nei paesini della Costiera Amalfitana selezioniamo la modalità di guida “e-save”, che permette di scegliere quanta autonomia risparmiare: si può optare infatti tra 10, 20 km o l’interna capacità dell’accumulatore. Ricordiamo che in modalità a zero emissioni la velocità massima è limitata a 135 km/h, mentre sfruttando la potenza di tutti i motori la velocità sale a 235 km/h. Si può inoltre guadagnare qualche chilometro in più utilizzando anche la funzione di recupero dell’energia che si attiva durante le operazioni di decelerazione e frenata. L’esperienza di guida è esaltata dall’esclusivo Peugeot i-Cockpit: volante di dimensioni ridotte, quadro strumenti digitale sopra alla corona del volante e touchscreen centrale capacitivo. Questa disposizione della plancia e dei comandi offre un maggior controllo dell’auto, più sicurezza e confort di guida davvero superiore. Di serie troviamo anche il sofisticato sistema di infotainment serie dotato di connettività per smartphone grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.
Gli ADAS aumentano la sicurezza e diminuiscono lo stress
Un tratto di strada pianeggiante ci permette di testare i sistemi di assistenza alla guida (ADAS) che equipaggiano la 3008 Hybrid4, come ad esempio il Cruise Control adattivo con funzione Stop&Go, abbinato al Lane Positioning Assist che mantiene il veicolo all’interno della propria corsia di marcia. A questo punto diamo
PEUGEOT 3008 HYBRID4
47
ECO-WEEKEND CAR anche uno sguardo al Computer di bordo per analizzare i dati sul consumo medio: i valori non si discostano molto da quelli dichiarati dal Costruttore francese e che sono decisamente irrisori: 1,3 litri di carburante ogni 100 km percorsi, mentre le emissioni di CO2 raggiungono i 29 g/km. Come accennato in precedenza, la 3008 Hybrid si dimostra molto divertente, grazie ai 300 CV offerti dai 3 motori. Questi ultimi sono coadiuvati dall’ottimo lavoro eseguito dall’asse posteriore caratterizzato dalla presenza di un nuovo schema a bracci multipli che garantisce un’elevata tenuta di strada, specie quando si effettuano cambi di direzione repentini. Quando si schiaccia con decisione l’acceleratore la spinta diventa molto vigorosa, anche dall’asse posteriore, sia che si viaggi in modalità ibrida che puramente elettrica, inoltre si apprezza la velocità del cambio automatico che offre scalate e passaggi di marcia decisi e molto rapidi. Una lode va anche allo sterzo che trasferisce alle ruote i comandi in maniera rapida e fedele offrendo un elevato feeling al pilota.
scheda tecnica
Dimensioni: 485/184/162 cm Potenza: 220 kW-300 CV Coppia massima: 520 Nm. Velocità massima 235 km/h. 0-100 km/h: 5,9 sec. Consumo medio: 1.6 l/100 km Emissioni di CO2: 36 g/km. Prezzi: da 51.930 euro
48
PEUGEOT 3008 HYBRID4
Compagna di viaggio
Nuova Peugeot 3008 Hybrid4 La Peugeot 3008 Hybrid4 è un crossover molto personale capace di coniugare le forme di un SUV con la guidabilità di una berlina. Esteticamente sfoggia un aspetto robusto e moderno, mentre all’interno del suo spazioso abitacolo può ospitare comodamente fino a 5 persone adulte e i loro relativo bagagli stivato in un vano bagagli che può passare da 512 litri ad un massimo di 1.604 litri, abbattendo il divano posteriore. L’intera plancia prende il nome di i-Cockpit, sviluppato attorno al guidatore per offrirgli la massima fruibilità dei comandi. La strumentazione è di tipo digitale, mentre all’estremità superiore della console trova posto il display del sistema di infotainment compatibile anche per la connettività per smartphone. Questo modello può contare su una sofisticata meccanica ibrida plug-in che combina la potenza di un motore a benzina con due unità elettriche collegate rispettivamente all’asse anteriore e a quello posteriore della vettura, per un totale di 300 CV scaricati sulla trazione integrale. Il motore a benzina è collegato ad un cambio automatico a 8 rapporti (EAT8), mentre i motori elettrici sono alimentati da una batteria da 13,2 kWh che permette un’autonomia a zero emissioni di circa 59 km. La Peugeot 3008 Hybrid4 è spaziosa e confortevole, inoltre sa regalare una guida sportiva grazie all’elevata potenza, ma nello stesso tempo garantisce una guida “green” offerta dal suo powertrain ibrido. Tutte queste caratteristiche la rendono una perfetta weekend car in grado di accontentare anche gli incontentabili. 49
weekend in van 2020
I 7 candidati per il “Weekend in Van 2020” C
ompatti, agili e maneggevoli, ma anche spaziosi e sempre più rispettosi dell’ambiente. Sono queste le doti che rendono i van le weekend car per eccellenza per tutti coloro che prediligono i viaggi all’aria aperta. Che si tratti di van adibiti al trasporto di persone, utilizzati dalle strutture alberghiere o dagli amanti dello sport all’aria aperta o di veri e propri van camperizzati per gite in Italia e all’estero alla scoperta di mete green, questi veicoli sono i compagni di viaggio ideali per i weekend outdoor. Ormai da qualche anno, Weekend Premium premia il van che per un modo o per un altro ha saputo distinguersi e farsi paladino dei weekend all’aria aperta, consegnando il “Weekend in Van”. Nel 2019 Mercedes-Benz Marco Polo si è aggiudicato l’ambito premio grazie alla sua versatilità e al suo stile ricercato. Queste caratteristiche lo hanno reso promotore del turismo all’aria aperta senza sacrificare comfort e ed eleganza, e permettono al turista-esploratore di essere un cavaliere libero in un mondo green. Ma chi si aggiudicherà questo riconoscimento nel corso del 2020? Andiamo a scoprire i 7 candidati.
Citroën Campster
Ispirato a SpaceTourer, Citroën e Campsters hanno portato alla luce un camper in grado di soddisfare ogni esigenza di viaggio: lunghi tragitti o brevi gite possono diventare momenti di puro relax e condivisione con i nostri compagni di viaggio.
50
Fiat Ducato Secondo la rivista specializzata Promobil Ducato è la “Miglior base per i camper 2020â€? in quanto risulta versatile, modulare e personalizzabile in ogni suo spazio, in grado di offrire differenti soluzioni per scegliere le sue dimensioni. Sono disponibili 4 lunghezze, 3 altezze e 3 passi in base alle proprie esigenze.
Ford Transit Custom Nugget
il van camperizzato di casa Ford vanta un design intelligente degli spazi interni, ma anche un portabici posteriore per trasportare in sicurezza le biciclette sul retro del veicolo.
51
weekend in van 2020
Peugeot Expert Klubber
il van del Leone allestito da Klubber è dotato di tenda a soffietto sulla parte superiore ed è in grado di accogliere a bordo 5 persone durante la guida, o 4 durante la notte. Tre le configurazioni dell’abitacolo: Road (fino a 7 passeggeri), Camping (5 passeggeri) e Night (4).
Renault TRAFIC Camping-Car
Linee dinamiche e robuste, design interno completamente riprogettato. Nuovo anche il motore turbo diesel 2.0 Dci da 170cv dotato anche di cambio automatico EDC6 a doppia frizione.
52
Volkswagen California 6.1
Sinonimo di libertà allo stato puro. Con i suoi confortevoli allestimenti interni e i dettagli accuratamente studiati, questo van camperizzato trasforma ogni viaggio in un’avventura indimenticabile.
Volkswagen Gran California
Si tratta della versione più grande di California, una casa per vacanze completamente equipaggiata, in grado di offrire più spazio, più comfort e più libertà.
53
weekend in van
fenomeno glamping
Canonici di San Marco
Se siete amanti del turismo all’aria aperta e siete alla ricerca di nuove esperienze per il 2020, dovete sicuramente provare una nuova frontiera del campeggio. Stiamo parlando del glamping, una attività che nasce dalla rivisitazione del tradizionale campeggio in chiave premium, che permette di vivere la libertà e l’avventurosità senza rinunciare al lusso fornito da un hotel di Tommaso Vanoli Tenuta Castelletto
54
A
nche in Italia sta prendendo sempre più piede questo fenomeno in grado di unire il piacere del turismo all’aria aperta con tutte le comodità e il lusso di un hotel a 5 stelle. Si tratta di una tipologia di turismo sostenibile volta alla valorizzazione del territorio e che molto spesso fornisce ai propri ospiti anche prodotti ed alimenti a km zero per vivere una vera esperienza premium a contatto con la natura. Le strutture dedicate al glamping propongono lussuose tende già allestite e arredate come camere d’albergo oppure bungalow, capanne di legno, tende a cupola, tende da safari o addirittura case sugli alberi. Ma quali sono i migliori campeggi di lusso del Bel paese? Sicuramente il primato del glamping in Italia va al Veneto, anche se ultimamente questo fenomeno si sta diffondendo in tutta la penisola, dalle colline piemontesi fino alle campagne toscane.
glamping Glamping Canonici di San Marco
Tenuta Castelletto
Il Glamping Canonici di San Marco è tra le massime espressioni del campeggio di lusso. Situato a Mirano, a pochi chilometri da Venezia, questo agricampeggio catapulta i propri ospiti in un’atmosfera di altri tempi, dove l’esotico si fonde con l’eleganza e la cura dei minimi dettagli. La struttura è immersa tra la campagna della Laguna Veneta e il fiume Brenta, dove in passato erano soliti passare le vacanze le antiche famiglie nobili. Il Glamping Canonici San Marco è l’ideale per tutti coloro che sono alla ricerca di una vacanza green e permette di raggiungere la bella Venezia in soli 20 minuti senza dover utilizzare l’automobile.
Tenuta Castelletto
A Nizza Monferrato, tra le verdi colline piemontesi, sorge la Tenuta Castelletto. Le tende safari della tenuta sono sparse sulla collina in modo da poter godere del massimo livello di privacy. Si può scegliere tra la Canvas Villa e la Lodge di tela, lussuose tende attrezzate con interni eleganti e confortevoli con la possibilità di godersi la meravigliosa vista sui vigneti seduti comodamente sull’amaca presente nella grande veranda.
Be Vedetta
Be Vedetta
Le lodge a 5 stelle di Be Vedetta vi faranno innamorare della natura toscana, immergendovi tra i boschi e gli uliveti della Maremma. La struttura è situata a Scarlino, in provincia di Grosseto, a pochi chilometri dal mare e vi aspetta per una vacanza rigenerante nel cuore dell’Italia.
Glamping di Laghi Nabi
Torre Sabea
Il Glamping di Laghi Nabi è una nuovissima struttura che sorge nell’oasi naturale rigenerata del litorale Domizio, in provincia di Caserta. Il complesso ospita eleganti lodge e tende green che ben si adattano al paesaggio mozzafiato di questa oasi naturale della Campania situata a bordo del lago. Inoltre, è possibile pure rilassarsi a bordo delle piattaforme galleggianti e per facilitare gli spostamenti nel pieno rispetto della natura è presente una pista ciclabile illuminata che permette di muoversi anche di notte.
Torre Sabea
Torre Sabea è l’agricampeggio dove mare e natura si fondono. Sorge vicino a Gallipoli, dove è possibile godersi le vacanze nel cuore del Salento, rilassandosi sulle spiagge dal mare crisrallino. Qui troviamo luxury tent con piscina.
La Piantata
Agriturismo La Piantata
Forse un delle più suggestive strutture situata ad Arlena di Castro, in provincia di Viterbo, immersa nel verde della Maremma laziale, che vi regalerà un’esperienza indimenticabile a strettissimo contatto con la natura, tra i campi di lavanda. Qui potrete soggiornare direttamente su un albero a 7 metri da terra e goderci una vista a 360 gradi su un oliveto secolare di 1.800 piante. 55
weekend outdoor
campeggio premium sul tetto di una Porsche 911!
Avete mai pensato di andare in campeggio con una Porsche? Beh, questa è stata la bizzarra idea di Brock Keen, un americano appassionato di auto e turismo “en plein air”, che ha deciso di accamparsi sul tetto di una Porsche 996 e condivide le sue avventure su Instagram. 56
I
l sito americano InsideHook ha deciso di intervistarlo per chiedergli come gli sia venuta in mente questa bizzarra idea, chiedendogli di condividere le informazioni sulla tenda che ha montato sul tetto della sua compagna di viaggio. La Porsche di Brock è una 911 C4S del 2004, la versione sportiva a trazione integrale della 911. Lui e sua moglie hanno trovato la vettura nel magazzino di un concessionario locale, con una gomma a terra, la batteria scarica e molta polvere. Brock non vuole rivelare quanto l’ha pagata, ma dice a allo stesso prezzo avrebbe potuto comprasi una Honda Accord decentemente equipaggiata – “quindi la scelta non è stata difficile. ” Ma come gli è venuta in mente l’idea di andare in campeggio con una Porsche? “Per quanto vorrei dire che è stata una decisione ben pianificata, in realtà non lo è stata. L’allestimento della tenda sul
in campeggio
tetto è stato un acquisto d’impulso. Mia moglie ed io eravamo alla ricerca di un’attrezzatura per un viaggio con lo zaino in spalla, quado mi sono imbattuto in questa tenda “Yakima Racks SkyRise RTT”. Una tenda costata ben 1.500 dollari, pensata per essere montata su un SUV. Brock pensava, infatti, di allestirla sul nostro Range Rover Classic, ma dopo averla acquistata ha scoperto che avrebbe avuto bisogno di comprare ulteriori pezzi extra, così ha pensato bene di montarla sulla sua Porsche. Brock spiega che il portapacchi della sua Porsche aveva già dei supporti adatti per diventare la base della tenda. Così, dopo averla montata, ha deciso di scattare un paio di foto e di condividerle sul suo account Instagram. Non molto tempo dopo lui e sua moglie hanno fatto il loro primo viaggio in campeggio.
Il consiglio di Brock
“Spero che questa installazione ispiri le persone a uscire, fare un’avventura e trascorrere alcune notti fuori! Il campeggio in generale è un modo fenomenale di premere il pulsante di ripristino dopo una lunga settimana di lavoro e penso che tutti dovrebbero passare alcune notti sotto le stelle e cucinare un pasto a fuoco aperto. Detto questo, non deve essere complicato, anzi è meglio quando non lo è. Il campeggio ha i suoi vantaggi poiché di solito puoi portare alcune di quelle comodità a cui sei abituato a casa, ma in realtà tutto ciò che devi fare è comprare o prendere in prestito una tenda, prendere un materassino e un sacco caldo, e andare a trascorrere una notte in un campeggio”. Se anche voi state valutando di andare in campeggio con una Porsche, seguite tutti gli aggiornamenti e i consigli di Brock sul suo profilo Instagram @996roadtrip. 57
weekend in van
FRA I CASTELLI PIACENTINI ALLA RICERCA DI FANTASMI E BUONi VINi guarda il video
Fra i vari Van del nostro speciale, abbiamo scelto lo spaziosissimo e tecnologico Peugeot Traveller come compagno di viaggio per un weekend sui colli piacentini, tra borghi immersi nel verde, castelli medioevali, misteri e fantasmi... Il piano di carico offre spazio a volontà : ci stanno perfino la bicicletta e qualche cassetta di buon vino del luogo‌ Il Castello di Agazzano di notte (col fantasma)...
58
CON PEUGEOT TRAVELLER
C
iak, si gira. E anche i protagonisti di “Ghostbusters”, possiamo scommetterci, avrebbero da divertirsi. Cosa c’è di meglio di un weekend estivo sui colli piacentini, a caccia di fantasmi e misteri che ancora oggi abitano nelle valli immerse nel verde, situate a pochi chilometri dalla città? E allora è tempo di salire a bordo e respirare queste atmosfere incantate. Il nostro compagno di viaggio è il nuovo Peugeot Traveller BlueHDi 180 S&S EAT6 177 CV, lo shuttle del Leone. La meta è la Val Luretta, a una ventina di chilometri da Piacenza (uscita Piacenza Sud), l’entroterra emiliano più vicino alla Lombardia incuneato tra le più famose Val Trebbia e Val Tidone. Qui, storia e leggende si intrecciano, accompagnate dalla buona tavola e dal gusto inconfondibile del relax. Tra le mura del castello Agazzano, il borgo più grande della zona, si dice viva ancora il fantasma del Conte Pier Maria Scotti, detto “il Buso”, abilissimo spadaccino ucciso in circostanze misteriose nel Cinquecento. Troveremo il suo spirito nel corso del nostro viaggio, che prevede, come tappe, anche il Castello di Rivalta e una gita a Rivergaro, nella bassa Val Trebbia? Per scoprirlo basta addentrarsi nel cuore della valle, su quelle strade provinciali ricche di curve e affascinanti scorci panoramici.
A spasso per i colli
Viaggiare con il Traveller è un vero piacere. Il comando del cambio automatico “a rotella” rilassa immediatamente. Su un mezzo come questo, ovviamente, si predilige il comfort di ... e di giorno
59
weekend in van
Altre vedute del Castello
di Agazzano
Una delle sale del Castello di Agazzano
marcia, ma premendo a fondo sull’acceleratore la reazione del motore turbodiesel BlueHDi 180 S&S da 177 CV (coppia massima: 400 Nm a 2.000 giri/ minuto) è comunque piuttosto buona. La sensazione di agio si confonde con il verde del paesaggio: una volta arrivati nel cuore della Val Luretta, ad Agazzano, facciamo due tappe: la prima, nella parte bassa del borgo, al Castello e alla Rocca, antica proprietà della famiglia Scotti, che ancora oggi, con la principessa Luisa Gonzaga Anguissola Scotti, ne detiene il dominio. La Rocca è un mix di grande fascino tra l’architettura medioevale e quella rinascimentale, mentre il Castello, che dalla fine del Settecento si presenta come una tranquilla dimora nobiliare, è ricco di affreschi e mobili d’epoca. Ma anche di misteri. Proprio qui ci imbattiamo infatti nella storia del “Buso”, il Conte spadaccino ucciso nel 1529 il cui corpo, secondo la storia tramandata di generazione in generazione, venne gettato nel fossato che circonda la Rocca, ma poi non fu più ritrovato. Da allora, la leggenda racconta che la sua presenza al castello si è fatta sentire più volte in modi inequivocabili: porte che si aprono da sole, luci che rimangono accese, vetri trovati nelle stanze. Tant’è vero che sono stati compiuti in questi anni diversi sopraluoghi da parte di associazioni esperte di fantasmi, che hanno rilevato tracce di presenze ultraterrene. Di sicuro, il fantasma del Conte alimenta il fascino di questo borgo antico. “Incontrato” il fantasma, la seconda tappa è nel centro del paese, la grande piazza Europa dominata dall’albergo-ristorante “Il Cervo” sullo sfondo, con la gente che, se capiti all’ora di pranzo, sembra invitarti con gli occhi a entrare per gustare un piatto di salumi con lo gnocco fritto (o torta fritta viene chiamato qui) e un buon bicchiere di Gutturnio. Ci spostiamo di qualche chilometro, uscendo da Agazzano e seguendo la provinciale verso Piacenza, ed eccoci al Castello di Rivalta, altro luogo intriso di storia. L’attuale facciata risale al Settecento, ma la zona, in tempi molto più antichi, è stata addirittura teatro di uno degli episodi più sanguinosi delle Guerre Puniche, quando l’esercito cartaginese di Annibale, con i suoi famosi elefanti, si scontrò con quello romano. Poco lontano, infatti, scorgiamo proprio la statua di un elefante a ricordare l’accaduto.
Al volante
A bordo del Traveller, le curve scorrono fluide. Quando parliamo di comportamento su strada normalmente ci focalizziamo sul piacere di guida, la tenuta o il feeling dello sterzo. In questo caso, però, è forse ancora più importante raccontarvi l’esperienza a bordo dal punto di vista di chi siede a destra del guidatore, ma soprattutto sulle due file posteriori. E allora, spiccano l’ottima insonorizzazione, varie prese e vani portaoggetti, lo spazio abbondante (sia 60
CON PEUGEOT TRAVELLER Veduta panoramica del Castello di Agazzano
Piazza di Agazzano
Al Castello di RIvalta
weekend in van Castello di Rivalta
info sui castelli Castello e Rocca di Agazzano Via Del Castello, 4 - Agazzano (PC) Telefono: 0523 325667 Per info: info@castellidelducato.it - www.castellidelducato.it Il Castello di Agazzano, parte del circuito dei 31 Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, composto da due strutture e un ampio giardino-parco a terrazza che si affaccia sulla Val Luretta, terra di vigneti, cantine e vini d’eccellenza. La Rocca rappresenta una felice sintesi tra l’architettura difensiva medioevale e l’eleganza della dimora signorile rinascimentale. Apertura per le visite dal 17 marzo al 4 novembre.
Albergo-Ristorante “Il Cervo”
Castello di Rivalta Località Rivalta - Gazzola (Piacenza) Telefono: 366 6935622 Per info: info@castellidelducato.it - www.castellidelducato.it Il Castello di Rivalta, situato anch’esso nel cuore dei Castelli del Ducato di Parma, Piacenza e Pontremoli, è una sontuosa residenza signorile, circondata dal magnifico parco, Proprietà della nobile famiglia Landi, interamente arredato, ospita il nuovo Museo del Costume Militare con una sezione espositiva dedicata a 90 divise militari dal Risorgimento alla seconda Guerra Mondiale. Offre anche 12 stanze di lusso per l’ospitalità alberghiera e numerosi romantici cottage nel borgo dove pernottare. Aperto e visitabile tutto l’anno. dove mangiare Albergo-ristorante “Il Cervo” Piazza Europa, 20 - Agazzano (PC) Tel: 0523 975208 - ristoranteilcervo.it@gmail.com Situato in posizione strategica, nel centro del borgo di Agazzano e di fronte all’ingresso della centrale Piazza Europa, “Il Cervo” rende merito all’atmosfera di storia che circonda la Val Luretta. Sarà per la sala, dove si respira il sapore della tradizione, con i camini alle estremità in bella vista, sarà per il menù, che riprende la tradizione piacentina, dai salumi, agli anolini in brodo, fino ad arrivare ai classici tortelli con la coda e alla tartàre di cavallo. Ideale per un pranzo veloce o, in alternativa, per una cena più rilassata.
62
CON PEUGEOT TRAVELLER
dove dormire Relais “La Colombara” Frazione Pigazzano - Travo (PC) Tel: 0523 952146; 0523 952353 info@relaiscolombara.it
Relais La Colombara
Elegante centro benessere situato tra i colli piacentini, offre camere e suites e una vista panoramica mozzafiato sulla campagna. La struttura è composta da diversi casali in pietra restaurati. Sulla terrazza panoramica c’è una piscina all’aperto, accessibile in estate, mentre per le altre stagioni c’è una piscina coperta con idromassaggio, un bagno turco e un percorso Kneipp. Il ristorante offre un mix tra cucina tradizionale e “fusion”.
63
weekend in van
per la seconda che per la terza fila). Quanto alla dinamica di guida, il rollio c’è, ma contenuto. Le carreggiate dei colli piacentini sono costellate da contorni off-road. La voglia di farci un giretto viene, anche perché sul Traveller c’è il Grip Control: un sistema di motricità estesa (brevettato da Groupe PSA), che permette di estendere il campo di utilizzo del veicolo alle strade o ai percorsi con scarsa aderenza (Neve, Fango, Sabbia).
Pedalate nel verde
I chilometri volano nel verde del paesaggio e, dalla Val Luretta, seguendo per Rivergaro, si arriva in meno di un quarto d’ora nella bassa Val Trebbia, sulle rive del fiume. Il nostro Traveller ospita a bordo una bicicletta di Peugeot e, lasciato lo shuttle al primo parcheggio, ecco che la passeggiata pedonale che circumnaviga le acque del Trebbia diventa il terreno ideale per una sgambata rilassante. Si pedala all’ombra degli alberi, ma se si è allenati ecco che ci si può avventurare più lontano. Neanche a dieci chilometri di distanza, c’è Pigazzano, altro antico paesino dominato da un castello medievale. Teatro ideale per concludere in bellezza il nostro viaggio del weekend: poco fuori dal borgo, in località Molinetto, c’è infatti il Relais “La Colombara”, il più noto della zona, con eleganti camere, suites e centro benessere. Sì, per qualche ora fantasmi e misteri possono anche aspettare fuori...
Compagna di viaggio
PEUGEOT TRAVELLER Grazie al telaio derivato dalla piattaforma modulare EMP2, leggerissima ma anche molto rigida, il Traveller combina dimensioni esterne non troppo ingombranti con un’abitabilità al top, permettendo di trasportare fino a 9 persone. Il bagagliaio ha un volume di 1500 litri (si può arrivare fino a 4900 litri grazie ai sedili rimovibili). Ci sta pure la bici, per una sgambata rilassante. Versatilità e modularità sono le parole d’ordine. Senza dimenticare la possibilità di trasportare oggetti lunghi fino a 3,50 metri. Con un’altezza di soli 1,90 metri (che gli consente l’accesso nei parcheggi sotterranei), il multispazio del Leone è disponibile in versione Compact da 4,61 metri, Standard da 4,96 metri e Long da 5,31 metri. Il Traveller offre comfort a bordo e tante attenzioni di livello ai passeggeri. Un esempio? I grandi vetri oscurati garantiscono la privacy di chi viaggia dietro, godendosi il paesaggio senza rinunce. Potenza: 130 kW-177 CV a 3.750 giri Coppia: 400 Nm a 2.000 giri Velocità massima: 185 km/h Consumo medio: 6,4 l/100 km (15,6 km/l) Emissioni di CO2: 144 g/km Prezzi: da 31.050 euro 64
65
weekend in van
QUANDO IL VAN DIVENTA green
Nissan e-NV200
La tendenza all’elettrificazione tocca sempre di più anche nel mondo dei van, e lasciatecelo dire: finalmente! In questo modo stare a contatto con la natura nel corso dei nostri weekend outdoor sarà più facile e piacevole. Andiamo a scoprire allora alcuni dei modelli più interessanti secondo noi! NISSAN E-NV200
Il van della casa giapponese nasce dall’incontro di Nissan NV200 e la tecnologia 100% green già adottata su Leaf, la vettura elettrica primatista di vendite nel mondo. In questo modo e-NV200 diventa il giusto compagno di viaggio per esplorare i borghi d’Italia e raggiungere le mete immerse nella natura a zero emissioni. Inoltre, permette di accedere liberamente nei centri cittadini e in tutte quelle zone dove vi sono restrizioni dovute alle emissioni. Il van ha, infatti, un’autonomia di 301 km su ciclo urbano (Wltp) e una batteria da 40 kWh. La lunghezza di Nissan e-NV200 è 4,56 metri, mentre la larghezza è 1,75 metri e il passo èdi 2,72 metri. Le sue dimensioni le permettono di muoversi abbastanza agilmente e agevolmente anche quando siete in città. Il suo design rivela la mancanza di un motore tradizionale, in quanto è assente la griglia di respirazione, sostituita dal logo della casa madre. Proprio qui sul frontale è presente il bocchettone di ricarica, che può avvenire in tre differenti modalità: da un’ora fino a nove con presa domestica. Sono tre gli allestimenti a disposizione su questo van: Courier, Business e Exclusive. Il van camperizzato Nissan ospita fino a quattro persone e possiede al suo interno un piccolo angolo cottura con frigori66
fero, lavello e tavolo per pranzare. È presente anche un portabiciclette per affrontare delle avventure all’insegna dello sport. Per avere Nissan e-NV 200 si parte da 31.000 euro.
MERCEDES BENZ EQV
Anche Mercedes non poteva mancare a questo processo di elettrificazione che sta coinvolgendo alcuni suoi modelli di auto tradizionali. EQV è il van che ha esordito lo scorso anno al Salone di Francoforte Sono pochi i dettagli che distinguono questo van dalla versione tradizionale di Classe V, da cui deriva. Oltre allo sportellino di ricarica posizionato sulla parte anteriore sinistra, si può notare la griglia di respirazione chiusa e dei cerchi specifici da 18” con funzioni specificatamente aerodinamiche. Sono due le lunghezze previste per EQV: quella più compatta da 5,14 metri e quella più lunga da 5,37 metri. Il van, quindi, in base alle dimensioni può ospitare da 6 a 8 persone. L’allestimento è da vera vettura premium con interni funzionali e confortevoli, con la possibilità si abbinamenti cromatiche e rivestimenti esclusivi. I dati forniti dal sito di Mercedes Benz parlano di un motore con una potenza di 150 kW e 362 Nm di coppia, con una autonomia di 405 km. La ricarica può avvenire a casa tramite il
elettrici Mercedes Benz EQV
Mercedes-Benz Wallbox o la presa di corrente oppure in viaggio presso le stazioni di ricarica pubbliche.
FIAT DUCATO MY2020
Anche la miglior base per i camper dell’anno, ovvero Fiat Ducato, non poteva che seguire le ultime tendenze e abbracciare l’elettrificazione. Ducato, infatti, è leader del settore negli ultimi 10 anni e conta ormai più di 500.000 famiglie che hanno deciso di viaggiare a bordo di van allestiti sulla sua base. La variante 100% green del van Fiat è disponibile in tutte le
varianti di carrozzeria con la stessa volumetria di carico del Ducato tradizionale, da 10 a 17 metri cubi, ed una portata massima di 1.950 chilogrammi. Per andare a soddisfare tutte le esigenze Fiat Ducato Electric verrà proposto in diverse misure e di conseguenza con differenti tagli di batteria. I kilometri di autonomia partono da 220 e arrivano fino a 360 e prevedono diverse configurazioni di ricarica. Le prestazioni consentiranno di toccare i 100 km/h, potendo contare su un motore con 90 kW di potenza e 280 Nm di coppia massima.
Fiat Ducato MY2020 67
weekend europeo
10 mete undertourism
O
rganizzare un weekend fuori porta seguendo la tendenza dell’undertourism, ovvero la scoperta di destinazioni minori fuori dalle classiche rotte turistiche: piccole città o tranquille località di mare, si presentano come alternative rilassanti ed offrono un’esperienza di viaggio di qualità senza deludere i suoi visitatori. La stessa OMT, l’Organizzazione Mondiale del Turismo, mette la pratica di «promuovere percorsi ed attrazioni meno conosciute» in testa alla lista delle misure per attenuare il fenomeno del turismo di massa. Sco-
rastoke, croazia
Alternativa ai più famosi Laghi di Plitvice, il villaggio di Rastoke unisce tradizione a natura ed è lo scenario di un fenomeno davvero suggestivo: il fiume Slunjcica che, gettandosi nel fiume Korana, crea una rete di ruscelli immersi in un paesaggio da favola. In serata spostatevi a Fiume, Capitale Europea della Cultura 2020. Dove: 110 km dall’aeroporto di Zagabria
delft, paesi bassi
Un tempo dimora di Guglielmo d’Orange, questa piccola ma affascinante cittadina risale all’XI secolo ed è rinomata per le sue ceramiche, le birre artigianali ed i suoi pittoreschi canali. Da vedere il Prisenhof, museo storico che ripercorre l’epoca d’oro olandese e la Nieuwe Kerk per visitare le tombe dei reali. Dove: 50 km dall’aeroporto di Amsterdam
68
prendo mete meno popolari farete anche una buona azione: uno dei modi più semplici per proteggere i siti popolari è proprio quello di abbandonare i sentieri battuti. Inoltre, optare per destinazioni uniche acquistando prodotti locali o provando la loro cucina, aiuta a contribuire all’economia locale e creare un impatto positivo. Indie Campers, leader nel noleggio camper in Europa, ha stilato una lista delle dieci fughe perfette, una serie di location insolite da scoprire nel fine settimana in coppia o in compagnia di amici, per i vostri weekend outdoor.
Piodão, Portogallo
Incastonato nell’area protetta della Serra do Açor, il villaggio di Piodão sembra un presepe che, illuminato di notte, dà il meglio di se. La sua caratteristica peculiare è lo scisto, materiale delle case intervallato dall’azzurro vivace di porte e finestre. Potete anche percorrere l’itinerario completo dei Dodici Villaggi Storici del Portogallo. Dove: 200 km dall’aeroporto di Porto
Zahara de la Sierra, Spagna
Paese bianco accanto a Sevilla, Zahara de la Sierra non è ancora stato colpito dal boom di turismo del resto dell’Andalusia. Caratteristica unica è il lago artificiale protagonista del panorama, in cui è possibile fare il bagno o fare un’escursione in kayak. Dove: 100 km dall’aeroporto di Sevilla
in camper Lauterbrunnen, Svizzera
Questo comune si trova in una delle valli alpine più impressionanti, racchiusa tra gigantesche pareti rocciose e cime elevate. La sua peculiarità sono le cascate che la circondano, circa settantadue, che offrono uno spettacolo naturale incredibile. Dove: 140 km dall’aeroporto di Zurigo
Smögen, Svezia
Il porto di Smögen è costellato da antiche baracche trasformate in diversi negozi per ogni tasca. Viaggiate dopo l’estate, le scuole in Svezia saranno già cominciate e potrete godervi al massimo la tranquillità. Approfittate del periodo per concedervi qualche lusso: a settembre inizia la stagione della pesca dell’aragosta. Dove: 150 km dall’aeroporto di Goteborg
dover, regno unito
Conosciuta per le sue scogliere bianche che si affacciano sulla Manica, Dover è anche il luogo dove l’artista Banksy si è espresso sulla Brexit, con un murale che raffigura la rimozione di una stella dalla bandiera UE. Visitate il castello di Dover prima di recarvi a Londra per tornare a casa. Dove: 100 km dall’aeroporto di Heathrow
ragusa, italia
Ricostruita dopo il terremoto del 1693, Ragusa è divisa in Ibla e Ragusa Superiore, due nuclei urbani collegati da un fitto reticolo di scalinate e ponti. a vedere il Duomo di San Giorgio, simbolo della cittadina. Trovate il tempo per una tappa alle vicine Modica, Scicli o Ispica. Dove: 100 km dall’aeroporto di Catania
Heidelberg, Germania
Nel cuore del Baden-Württemberg, Heidelberg ospita la più antica università tedesca ed è conosciuta per lo stile barocco ed il suo castello in cima alla città. Seguite le orme dei romantici sulla Philosophenweg, la strada che ispirò personaggi come il poeta Goethe ed il pittore William Turner. Dove: 80 km dall’aeroporto di Francoforte
bastia, francia
Seconda città della Corsica, il centro di Bastia è ricco di oratori barocchi e chiese maestose. Passeggiando per le sue vie, ricorda a tratti il fascino della Liguria: godetevi il tramonto tra il Porto Vecchio e la Cittadella arroccata sul suo promontorio roccioso. Dove: Bastia ha il suo aeroporto. Altro modo di raggiungerla è in traghetto da Livorno o Genova.
69
WEEKEND IN VAN
DAI CRESPI A LEONARDO
SULLE TRACCE DEL GENIO ITALIANO
Centrale idroelettrica di Trezzo d’Adda Castello del Villaggio Crespi
70
CON MERCEDES-BENZ CLASSE V 220 d
Como
TREZZO d’adda CRESPI d’adda Milano
VAPRIO d’adda
UN WEEKEND SPECIALE TRA IL VILLAGGIO CRESPI D’ADDA, SITO UNESCO, E TREZZO, INSEGUENDO LE ORME DELLA GENIALITÀ “MADE IN ITALY”, A BORDO DI UNA COMPAGNA DI VIAGGIO SPECIALE: MERCEDES CLASSE V, VAN PREMIUM DELLA STELLA. L’IDEALE PER LASCIARSI TRASCINARE E SEDURRE DAL FASCINO DELLA STORIA
U
n weekend premium tra le bellezze del nostro Paese, per essere gustato fino in fondo, deve comprendere il privilegio di cercare (e trovare) il genio italiano. Ecco perché abbiamo scelto ancora una volta il cuore della Lombardia. Da Milano a Crespi d’Adda, in provincia di Bergamo e, da lì, a Trezzo sull’Adda, nei pressi delle rive del principale affluente del Po. Luoghi intrisi di tradizione che ci consentono di incontrare, nel giro di pochi chilometri, le tracce indelebili di due esempi di creatività illuminata nostrana: quella dei Crespi, nota famiglia di industriali cotonieri lombardi che a fine Ottocento realizzò un moderno “Villaggio ideale del lavoro”, dall’altra quella di Leonardo da Vinci che, pur essendo nato in Toscana, visse per oltre 20 anni della sua vita in queste zone. Per andare alla ricerca di tanta genialità, non potevamo che scegliere una compagna di viaggio speciale: la Mercedes Classe V, nella versione 220d 163 Cv (2.0 di cilindrata). Un modello che ha ridefinito gli standard nel segmento dei van grazie al design, alla qualità percepita, al livello di comfort e ai sistemi di sicurezza e di assistenza. L’attuale restyling punta a valorizzare ulteriormente queste qualità. Una vera fuoriclasse, così come veri fuoriclasse sono i protagonisti delle vicende che andremo a raccontare.
71
WEEKEND IN VAN Chiesa del Villaggio Crespi
Centrale idroelettrica di Trezzo d’Adda
A CRESPI D’ADDA CON UNA WEEKEND CAR
Partiamo dunque da Milano, e percorriamo l’autostrada A4 Milano-Venezia fino all’uscita di Capriate, che dista solo un paio di chilometri dalla nostra prima meta, Crespi D’Adda. Una volta al volante della Classe V, la prima cosa che si apprezza è lo status inconfondibile da weekend car: la guida è molto “automobilistica” e, grazie anche al lavoro delle sospensioni, non si percepisce la pesantezza del mezzo. Anzi, sulle strade scorrevoli viene voglia di schiacciare un po’ di più l’acceleratore. Arrivati a destinazione, rimaniamo subito affascinati: non ci stupiamo che l’Unesco abbia accolto Crespi d’Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto. Qui sorge infatti la più importante testimonianza del fenomeno italiano dei villaggi operai a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento. Il Villaggio Crespi fu costruito nel 1878 grazie all’intuizione illuminata di due capitani di industria, Cristoforo Benigno Crespi, titolare di un celebre cotonificio, e il figlio Silvio Benigno, che, come raccontano le testimonianze dell’epoca, diedero vita a “un piccolo feudo dove il castello del padrone era simbolo sia dell’autorità sia della benevolenza, verso gli operai e le loro famiglie”. Ancora oggi l’atmosfera che qui si respira è rimasta quella di un microcosmo ideale, con la vita dei cittadini armoniosamente costruita attorno alla loro fabbrica. Intuizione geniale dei Crespi, infatti, fu quella di dotare tutti i dipendenti di una villetta, con orto e giardino, e di fornire loro tutto ciò che serviva per vivere bene, dalla scuola alla chiesa, fino al medico e al teatro. Ancora oggi la “Casa del prete” e la “Casa del dottore” sono una testimonianza indelebile di un tempo che sembra essersi fermato, ma che ha tramandato fino ai giorni nostri un modello di benessere, di vera comunità, di cultura del lavoro. Altro esempio, ma molti anni dopo, è stato quello di Adriano Olivetti ad Ivrea, anch’essa eletta sito Unesco come Città Industriale del XX secolo. Esempi illustri, abbandonati a favore del puro profitto e della cinica finanza. Peccato! Rimasti colpiti dal genio dei Crespi, decidiamo di proseguire il nostro weekend andando alla ricerca di un altro genio, che affonda le radici in un’epoca ancora più antica.
LA CENTRALE IDROELETTRICA E LE TRACCE DI LEONARDO
Riprendiamo la nostra Mercedes Classe V, per recarci nelle vicine Vaprio D’Adda e Trezzo sull’Adda. Proprio qui Leonardo da Vinci trascorse molti suoi giorni nei suoi anni milanesi, quando fu ospite di Ludovico il Moro, la prima volta dal 1482 al 1499 e poi dal 1507 al 1513. Prima di ripartire sulle tracce del genio toscano, diamo un’occhiata più approfondita alla Classe V. Dal punto di vista estetico, le modifiche più rilevanti si concentrano nel frontale, che adesso sfoggia un’espressione simile a quella delle Mercedes più recenti. Abbinamenti cromatici inediti, maggiore varietà di rivestimenti pregiati, dettagli dell’arredamento rivisitati e una strumentazione più funzionale sono gli ingredienti che rinnovano l’ampio abitacolo. Il cruscotto presenta delle linee curve molto piacevoli. Al centro della plancia, al 72
CON MERCEDES-BENZ CLASSE V 220 d
Villaggio Crespi d’Adda, sito Unesco
Centrale idroelettrica di Trezzo d’Adda
73
WEEKEND IN VAN
posto del cambio, troviamo la classica ghiera sormontata dal pad con funzioni touch, comandi che servono per interagire con il sistema d’infotainment con schermo da 10 pollici. Arrivati alla meta, ci imbattiamo in un altro segno della creatività imprenditoriale dei Crespi: la centrale idroelettrica Taccani, impianto realizzato nei primi anni di Novecento dall’architetto Gaetano Moretti su commissione degli stessi Crespi. L’obiettivo raggiunto è stato quello di costruire una struttura in grado di fornire energia al cotonificio e ben inserita nel contesto ambientale. Circa
Villa Melzi, Vaprio d’Adda
74
quattrocento anni prima, anche Leonardo rimase colpito da questi luoghi e dallo scorrere impetuoso dell’Adda, tanto da approfondire qui i suoi studi teorici sull’acqua e sui fluidi. Le viste del corso del fiume, addirittura, secondo la documentazione storica, ispirarono il famoso dipinto “La Vergine delle Rocce”. Per completare questo viaggio a ritroso nel tempo, non resta che recarci a Villa Melzi nella vicina Vaprio D’Adda, una dimora in cui Gerolamo Melzi ospitò a cavallo del primo decennio del Cinquecento il genio toscano e in cui Leonardo trovò il suo più fedele discepolo in Francesco Melzi. Proprio qui Leonardo realizzò disegni conservati presso la Biblioteca Ambrosiana, proponendo un grandioso restauro dell’edificio, che però poi non venne eseguito. Proseguiamo, lieti di risalire a bordo della nuova Classe V, che regala un’esperienza rilassante e di puro benessere. La sicurezza è garantita, grazie ai vari Adas ( assistenze alla guida) presenti a bordo. Da passeggeri ovviamente si sta da re, ma anche al volante di certo si è “in prima classe” . Dietro, in particolare, tutti possono beneficiare di un comfort decisamente elevato, paragonabile a quello offerto dalla Classe S, grazie ai sedili che integrano funzione riposo, massaggio alla schiena e climatizzazione. Sulla strada, la vettura mostra un ottimo passo. Mai un’incertezza, con il nuovo motore diesel che rende merito alla stazza e alla vocazione da viaggiatrice. Il due litri è pronto e anche reattivo; i consumi sono abbordabili, più bassi rispetto al passato (così come le emissioni). Adeguati sterzo e assetto: la guidabilità non è certo quella di una berlina, ma non crea imbarazzo. Il Parco Adda Nord ci aspetta domani, ma ora urge una tappa del nostro viaggio, per riposare , ma anche ripensare alle emozioni che questo weekend alla ricerca del genio italiano ha saputo darci. Ma forse sarebbe il caso di parlare di geni europei.
CON MERCEDES-BENZ CLASSE V 220 d
dove dormire Best Western Villa Appiani**** Via Adriano Sala 17, Trezzo sull’Adda Tel.: +39 02 92002401 E-mail: info@villappiani.it Sontuoso boutique hotel 4 stelle dal grande fascino: una dimora storica di fine Settecento, incastonata tra le mura del piccolo borgo medievale di Trezzo sull’Adda. Totalmente immerso nei paesaggi della campagna lombarda, è particolarmente indicato per una pausa lontano dalla città. Ed è ideale per ospitare la nostra Classe V, che trova il suo terreno d’azione ideale dato che è molto richiesta anche come transfert negli hotel premium. L’hotel ospita un omaggio a Leonardo da Vinci: al piano terra, possiamo trovare il “Volano” a ruota, una struttura in legno ispirata ad un accumulatore di energia cinetica inventato dal genio toscano. Inoltre, una sezione del sito dell’albergo (www.villappiani.com/it/esco-a-fare-due-passi.html) ospita tutte le informazioni dedicate ai “luoghi di Leonardo”. Situato a breve distanza dall’ uscita dell’autostrada A4 di Capriate San Gervasio e dall’aeroporto di Orio al Serio, il Best Western Villa Appiani è un albergo premium, nato attorno a una dimora storica del Settecento, che sorge tra le mura del borgo di Trezzo sull’Adda.
75
WEEKEND IN VAN
dove mangiare Osteria da Mualdo Via Privata Crespi, 6 - Crespi D’Adda Capriate San Gervasio (BG) Tel: 02 90937077 - Email: osteria@osteriadamualdo.it
Piccolo Lago
L’antico Casale di Mualdo è immerso nel verde, vicino alle rive del fiume Adda. Si trova davanti al Castello patronale di Crespi d’Adda, a solo un chilometro e mezzo dall’uscita di Capriate, sulla Milano-Venezia. Un luogo raffinato per gustare piatti tradizionali e vini selezionati.
Compagna di viaggio
Mercedes Classe V L’ultimo restyling della Mercedes Classe V è caratterizzato da un nuovo frontale, mutuato dalle sorelle vetture di Mercedes, e da un cruscotto elegante, dalle linee molto gradevoli. L’aspetto principale è il comfort. Il 2.0 quattro cilindri a gasolio è un cavallo di razza dell’alto di gamma Mercedes, disponibile su Classe V in tre versioni: V 220 d (163 Cv e 380 Nm di coppia), V 250 d (190 Cv e 440 Nm di coppia) e V 300 d (239 cv e 500 Nm di coppia). Per vivere il nostro weekend premium, abbiamo provato la 220 d, in abbinamento al cambio automatico 9G-Tronic a nove rapporti e alla trazione posteriore (sul modello è anche disponibile la trazione integrale 4Matic). Oltre ad essere appannaggio del mondo business, la Mercedes Classe V si rivolge anche ai privati che vogliono condividere con gli amici o con la famiglia il loro tempo libero, senza rinunciare allo spazio e al comfort. Per questo la nuova Mercedes Classe V è una vera weekend car. Potenza: 120 kW-163 CV a 4.200 giri Coppia: 380 Nm a 1.200 giri Velocità massima: 195 km/h Consumo medio: 6,2 l/100 km (16,1 km/l) Emissioni di CO 2 : 157 g/km Prezzi: da 40.543 euro
76
van/camper
Mercedes-Benz Marco Polo
M
ercedes Marco Polo è il monovolume della casa della stella in versione camperizzata che deriva direttamente da Mercedes-Benz Classe V. Il restyling che ha coinvolto il van ha fatto si che si possa avere di serie tutto il necessario per trascorrere una vacanza in pieno comfort. A partire dalla zona di guida che è stata migliorata fino alla parte abitabile davvero molto spaziosa che. La compattezza del veicolo rende piacevole e facile da guidare il van e i nuovi sistemi di sicurezza vi garantisco di viaggiare senza paura. Marco Polo è il weekend Van ideale per vivere avventure in mezzo la natura con la famiglia o gli amici senza sacrificare comfort e stle.
Restyling esterno e interno
Innanzi tutto, Marco Polo è disponibile in tre misure: compact (L 4,90 m), Long (L 5,14 m) e Extra Long (5,37 m). Per quanto riguarda il design esterno, il restyling ha coinvolto in particolare la parte anteriore del veicolo: nuovi paraurti, cosí come la mascherina, insieme ai gruppi ottici e la presa d’aria anteriore. Per il nuovo Marco Polo sono proposte quattro nuove vernici: grigio grafite metallizzato e grigio selenite metallizzatm, Hyacinth red metallizzato e la nuova vernice blu acciaio. Disponibili anche nuovi cerchi in lega leggera da 19”a dieci razze in nero, da 18”o da 17” a cinque doppie razze in nero e torniti a specchio. Internamente si trova il livello degli allestimenti che ci si puó aspettare da Mercedes con una plancia che ha subito dei minimi miglioramenti come le bocchette dell’aria e l’adozione di un nuovo
inserto a doppia striscia. Le nuove versioni sono poi dotate di Radio DAB (digitale), Audio 20 CD e prese a 12 V nel vano passeggeri. Il tetto abitabile e la panca a 3 posti trasformabile permettono di ospitare comodamente per la notte 5 persone. La zona cucina è allestita con un frigorifero da 40 litri di capacità, un tavolo ribaltabile, un lavello e un piano cottura con due fornelli.Tra i punti di forza di Mercedes ci sono senz’altro sistemi di sicurezza di prima qualità come la regolazione della distanza DISTRONIC, il sistema di assistenza alla frenata adattivo e il sistema antisbandamento.
Motorizzazione e sistemi di sicurezza
I nuovi motori diesel 2.0 L da 190 e 239 cv consentono di mantenere alte le prestazioni rispettando maggiormente l’ambiente. Per la nuova generazione di motori è presente il nuovo cambio automatico 9G-TRONIC con convertitore di coppia, particolarmente confortevole ed efficiente. Inoltre, i consumi sono più contenuti per una maggiore sostenibilità. Nuovi sistemi di sicurezza tra cui Blind Spot Assist, sistema antisbandamento, Brake Assist attivo e sistema di protezione preventiva degli occupanti PRE-SAFE . ë diponibile il sistema di assistenza al parcheggio attivo con telecamera per la retromarcia assistita ed il sistema di assistenza al parcheggio attivo con telecamera a 360°. Infine, il sistema di riconoscimento automatico dei segnali stradali indica sia i limiti di velocità sia i divieti d’accesso e sorpasso rilevati tramite la relativa segnaletica. Prezzi a partire da 42.069 euro. 77