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Regole di una corretta vita on bike

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FRANCIACORTA

FRANCIACORTA

Non vorrei essere presuntuoso, né tantomeno esagerato, nel darvi qualche nozione di come dovrebbe (uso il condizionale) essere la vita di un biker: perciò vi riassumerò quella che è sempre stata la mia linea guida, ovvero la regola PAC: “P” di Preparazione - “A” di alimentazione (prima, durante e dopo il tour) - “C” di Comportamento on bike

PREPARAZIONE

Ritengo fondamentale essere consapevoli del tipo di allenamento di cui abbiamo bisogno e soprattutto del tipo di escursione che dovremo affrontare. Nella mia vita ho vissuto molteplici esperienze on bike: dalle normali uscite a quelle di più giorni con sosta in rifugio, ai grandi viaggi come il Cammino di Santiago de Compostela. È importante sapersi preparare nel migliore dei modi per essere sempre nella condizione ideale. Io non sono un “garista” ma mi tengo continuamente in allenamento senza mai eccedere, evitando lunghi periodi di inattività. Quando si affronta un tour dobbiamo prima di tutto capire e sapere quanta sarà la salita ed il relativo dislivello, quindi lo sviluppo chilometrico ed infine le condizioni climatiche a cui andremo incontro. Cercate di non sottovalutare mai i tour più impegnativi ed in ogni caso, se non siete allenati o pronti, aspettate la prossima occasione in cui lo sarete. In questa guida ho cercato di proporre itinerari il più possibile adatti ad un ciclista media-

mente allenato, che fa di questa passione un vero e proprio momento di vita ricco di emozioni. Il mio consiglio è di prendervi sempre il vostro tempo, perché quello che vedrete percorrendo la vostra terra vi rimarrà dentro per sempre. Capita spesso che ammirando alcune zone altamente spettacolari, le esigue forze che vi rimangono a disposizione si trasformino in grande energia emotiva, dandovi la spinta propulsiva per terminare l’escursione.

ALIMENTAZIONE

Tre sono i momenti fondamentali di un biker: prima, durante e dopo l’uscita. Penso che prima di tutto sia necessario conoscere il proprio corpo ed imparare a riconoscere i segnali di fame e della stanchezza. Uno stile di vita sano è un ottimo alleato per essere sempre in condizione di pedalare al meglio. Il mio consiglio è di rivolgervi ad un nutrizionista che possa proporvi un piano alimentare adatto alle vostre esigenze. A mio modo di vedere, meglio un piano soggettivo in base ai giorni di attività: ma valutate voi a seconda delle vostre sensazioni. Dipende sempre ovviamente da quanto vi allenate durante la settimana: calcolando che la maggior parte dei bikers concentra l’attività fisica nel weekend, è chiaro che sarà molto importante arricchire l’alimentazione a ridosso del venerdì. Durante le uscite imparate a mantenere le energie mangiando ad intervalli regolari a seconda dell’intensità; bevete costantemente, anche quando non percepite subito questa esigenza. Portatevi sempre una buona scorta di alimenti ricchi di energia con il minor peso possibile. Se ne siete sprovvisti, uno de pasti meglio indicati, almeno per me, è un semplice gelato artigianale (ovviamente nelle stagioni calde). Quando scendete dalla bici, concedetevi un buon reintegro e recuperate sempre le energie spese per non andare in stress nell’uscita successiva, magari del giorno dopo, come capita

spesso a qualche biker. Questo non significa abbuffarsi come se non ci fosse un domani: vuol dire invece rimettere energie nel serbatoio sempre con cibi sani e natural. COMPORTAMENTO ON BIKE: Ho assistito a miriadi di situazioni nella mia vita ciclistica dove a volte, per colpa di qualche biker indisciplinato, è stata messa in discussione tutta la categoria. Chi esce con me adotta regole ben precise. Il rispetto della natura, evitando totalmente di rovinare sentieri, calpestare erba in zone naturali e sporcare con qualsiasi materiale. Ogni tanto mi capita di trovare camere d’aria, cartine o bottiglie di integratori, fazzoletti, bombolette del fast e altro ancora. Sappiate che quei 30, 50, 100 gr al massimo che lasciate lì nei boschi non vi faranno né andare più forte, né tantomeno arrivare prima. Faranno di voi solamente un biker incivile e inadeguato a questo sport. Portate sempre con voi i rifiuti o usate gli appositi cestini e cassonetti. Quando incontrate degli escursionisti a piedi, a cavallo o di corsa, date sempre loro la precedenza fermandovi e salutandoli con gentilezza: alla fine sono lì come voi per passare una bella giornata nel bel mezzo della natura. Se partite per un tour e siete particolarmente numerosi, abbiate la lucidità di capire il giusto ritmo di condotta, evitando di lasciare indietro qualche elemento del gruppo. Noi usiamo la regola dei lupi: quelli più anziani dettano il passo al resto del gruppo, altrimenti rischierebbero di rimanere indietro sbagliando poi la strada; i più anziani inoltre, con la loro esperienza, scelgono la via migliore. Ecco perché mi ritrovo sempre davanti nelle uscite degli ultimi anni... Informatevi bene sulle condizioni dei luoghi che visitate e soprattutto sulle condizioni meteo: quando affrontate l’alta montagna abbiate con voi sempre un cambio ed un impermeabile in caso di mutamenti repentini del tempo. Se uscite da soli, ma in genere anche in gruppo, comunicate sempre ad un famigliare, ad un amico, all’amante… la zona dove andrete, lasciando un riferimento preciso. Verificate infine sempre, prima di mettervi in sella, che tutta l’attrezzatura, la vostra mtb, il satellitare (gps) siano a posto. In merito al gps è inutile negarlo: siamo un po’ tutti tecnologici oramai e non vedo più bikers con le cartine di una volta nello zaino. Premesso che averle con sé sarà sempre un bene, direi che se usate il GPS cartografico comporta una certa spesa. Potrete ovviare con diverse App sugli store, che hanno un costo contenutissimo. Io mi sono trovato molto bene con OruxMaps e locus che ho installato su un semplice telefono cellulare che oltre al Gps normale ha anche il Glonass (GLObal NAvigation Satellite System) che è un sistema satellitare globale di navigazione russo, controparte del Global Positioning System degli Stati Uniti e del sistema di posizionamento Galileo, sviluppato in Europa. Facendo così risolviamo anche il problema della durata della batteria del satellitare. Di seguito, come fatto precedentemente dal mio “collega” e amico Maurizio Panseri, ritengo il caso di menzionare il codice di comportamento “NORBA” e le regole del sentiero “IMBA”. Studiatele per bene e fatele vostre.

Le dieci regole NORMA (National off Road Bicycle Association)

1 Dare la precedenza agli escursionisti a piedi: la gente giudicherà la MTB dal vostro comportamento. In quanto novità essa potrebbe non essere vista positivamente dagli altri. 2 Rallentare ed usare cautela nell’avvicinare e nel sorpassare altri escursionisti in bicicletta o persone che fanno trekking in montagna, facendo in modo che si accorgano della vostra presenza in anticipo. 3 Controllare sempre la velocità ed affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno. L’andatura va commisurata al tipo di terreno e all’esperienza di ciascuno. 4 Restare sui percorsi già tracciati evitando di tagliare per terreni molli, c’è il rischio di danneggiare la vegetazione e accentuare l’erosione del suolo. 5 Non spaventare gli animali, siano essi domestici o selvatici. Date loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada. 6 Non lasciare rifiuti. Portare con sé i propri e, se possibile, raccogliere quelli abbandonati da altri.

7 Rispettare le proprietà pubbliche e private inclusi i cartelli segnaletici, lasciando i cancelli così come sono stati trovati. Siate sempre gentili con i proprietari dei fondi. 8 Essere sempre autosufficienti. Meta e velocità media verranno stabiliti in funzione dell’abilità personale, dell’equipaggiamento, del terreno, delle condizioni meteorologiche esistenti e di quelle previste. 9 Non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono compiere lunghe distanze comunicare la destinazione e il programma di viaggio. Portare sempre con sé un cellulare e gps. 10 Rispettare la filosofia del cicloescursionismo tesa al minimo impatto con la natura. Limitarsi a scattare fotografie e a lasciare impronte leggere portandosi via solamente bei ricordi.

Le sei regole IMBA (Internationl Mountain-Bicycling Association)

1 Percorri sentieri aperti. Rispetta il sentiero ed i divieti di accesso. Informati presso i proprietari dei terreni o le istituzioni se hai dei dubbi sui motivi del divieto e sullo stato del sentiero. Rispetta la proprietà privata. Se necessario richiedi i permessi necessari ad accedere ai sentieri. 2 Non lasciare tracce. Rispetta il territorio. I sentieri bagnati e fangosi sono più vulnerabili di quelli asciutti. Considera altre opzioni di uscita in bici quando il terreno è molle. Resta sui sentieri esistenti e non crearne di nuovi. Non prendere scorciatoie tagliando le curve. Porta via con te gli eventuali rifiuti. 3 Guida con prudenza. Un attimo di distrazione può mettere in pericolo sia te stesso che gli altri. Rispetta i limiti di velocità e guida in modo da avere sempre il controllo della bicicletta. 4 Dai la precedenza correttamente. Fai in modo che gli altri fruitori dei sentieri sappiano che li stai per sorpassare grazie ad un saluto amichevole o all’utilizzo del campanello. Presumete sempre che possa esserci qualcuno dietro ad una curva. I ciclisti devono dare la precedenza a tutti gli utenti non motorizzati di ogni sentiero, a meno che quest’ultimo non sia chiaramente riservato alle bici. I ciclisti che procedono in discesa devono dare precedenza a quelli che stanno salendo, a meno che il sentiero non sia chiaramente segnalato come senso unico e riservato alla discesa. Sforzatevi in modo che ogni sorpasso avvenga nella maniera più sicura e gentile possibile. 5 Non spaventare gli animali. Gli animali si spaventano facilmente per un approccio improvviso, un movimento improvviso o un forte rumore. Lascia loro sufficiente spazio e tempo per adattarsi alla tua presenza. Presta particolare attenzione quando sorpassi i cavalli, se sei incerto chiedi indicazioni al fantino. 6 Pianifica le tue uscite. Conosci il tuo equipaggiamento, le tue abilità e l’area nella quale ti appresti a pedalare e preparati di conseguenza. Sforzati di essere autosufficiente: mantieni il tuo equipaggiamento in buono stato e porta sempre con te l’occorrente in caso di cambiamenti del meteo o di altre condizioni. Indossa sempre il casco ed i dispositivi di sicurezza adeguati (protezioni per la discesa ma anche luci e catarifrangenti se pedali di notte).

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