Biowaste – Risorsa per l’economia circolare

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Organic Biorecycling – 2020

A cura di Massimo Centemero con la collaborazione di Elisabetta Bottazzoli

Biowaste Risorsa per l’economia circolare



Organic Biorecycling – 2020 A cura di Massimo Centemero con la collaborazione di Elisabetta Bottazzoli

Biowaste Risorsa per l’economia circolare

Con il patrocinio del Consorzio Italiano Compostatori


Organic Biorecycling – 2020

A cura di Massimo Centemero con la collaborazione di Elisabetta Bottazzoli

BIOWASTE RISORSA PER L’ECONOMIA CIRCOLARE Con il patrocinio del Consorzio Italiano Compostatori Edizioni Ambiente www.edizioniambiente.it coordinamento redazionale: Diego Tavazzi progetto grafico: GrafCo3 Milano grafica e impaginazione: Roberto Gurdo © 2020, Edizioni Ambiente ReteAmbiente Srl via Privata G. Bensi 12/5, 20152 Milano tel. 02.45487277, fax 02.45487333 maggio 2020 Stampato in Italia – Printed in Italy Questo libro è stampato su carta certificata FSC® Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi supporto senza il permesso scritto dell’Editore. ISBN: 978-88-6627-310-3 I siti di Edizioni Ambiente www.edizioniambiente.it www.nextville.it www.reteambiente.it www.freebook.edizioniambiente.it www.puntosostenibile.it


Il gruppo di lavoro interno è costituito da: Vera Brambilla, Jenny Campagnol, Alberto Confalonieri, Gianluca Longu Ringraziamenti agli esperti: Maurizio Fieschi, Jane Gilbert, Arianna Lovera, Luca Mariotto, Elisabetta Perrotta, Ludovica Principato, Marco Ricci, Federico Rossi, Padre Mauro Gambetti e Padre Domenico Paoletti Le opinioni degli autori dei contributi sono strettamente personali, scritte sotto la propria responsabilità, e non rappresentano la posizione del CIC Un ringraziamento speciale va a Laura Bettini e a Fabio Bartolomei Si ringraziano le seguenti aziende associate al CIC per aver contribuito alla realizzazione del presente volume

Gestione Ambientale Integrata dell’Astigiano S.p.A.


IL CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI (CIC)

Nato nel 1992, il CIC è un’associazione senza fini di lucro che rappresenta produttori e gestori di impianti di compostaggio e digestione anaerobica, associazioni di categoria, aziende e studi tecnici che si occupano di rifiuti, produttori di macchinari e attrezzature, laboratori, enti pubblici e di ricerca. Il CIC è impegnato in numerose iniziative volte alla prevenzione della produzione di rifiuti organici, alla diffusione di una raccolta differenziata di qualità che permetta l’effettivo riciclo degli scarti organici negli impianti di trattamento biologico. A tal fine, oltre a monitorare e valutare la qualità della frazione organica in ingresso agli impianti di compostaggio, o impianti integrati di digestione anaerobica e compostaggio, realizza programmi di qualità e sviluppa partnership con varie associazioni nazionali, europee e internazionali. Sede legale: Piazza san Bernardo 109, 00187 Roma Sede operativa: via Dalmazia 2, 24047 Treviglio (Bg) www.compost.it www.compostabile.com @mail cic@compost.it Twitter @consorzio CIC Addetto stampa Press Play Comunicazione Srl Via Manfredo Camperio 9, 20123 Milano Tel. 02 36740060 @mail info@agenziapressplay.it


INDICE

PREFAZIONE Massimo Centemero

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INTRODUZIONE

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IL CONTESTO

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PRIMA PARTE

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OPPORTUNITÀ (E PROBLEMI) DELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

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ANALISI E PROIEZIONI AL 2025. UNO SGUARDO AL FUTURO

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Flavio Bizzoni

Fabio Bartolomei

I RIFIUTI ORGANICI TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO

SECONDA PARTE

LA GARANZIA DELLA QUALITÀ DELLA FILIERA

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UNA BUONA RACCOLTA DIFFERENZIATA È IL PUNTO DI PARTENZA

35

L’IMPORTANZA DELL’ALLEANZA CON LE REGIONI. L’ESEMPIO DELLA SARDEGNA

43

L’APPROCCIO INTEGRATO VERSO L’ECO-INNOVAZIONE DEL SETTORE

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TERZA PARTE

53

LA FILIERA DELL’ORGANICO. UN MODELLO DI BIOECONOMIA SOSTENIBILE IL CONTRIBUTO DEL NOSTRO SETTORE ALLO 55 SVILUPPO SOSTENIBILE E AL RAGGIUNGIMENTO DEL GOAL 15 DELL’AGENDA 2030

ALCUNE RIFLESSIONI CONCLUSIVE Laura Bettini

89

LE AZIENDE DEL CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI

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IL CONSORZIO ITALIANO COMPOSTATORI IN ITALIA E NEL MONDO

97

I NUMERI INDICE DEL SETTORE IN ITALIA

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PREFAZIONE

Massimo Centemero (1) Cari lettori, di solito la prefazione si scrive come ultimo atto della stesura di un libro, dopo aver visionato i contributi degli autori e aver corretto le bozze. Ho scritto questa prefazione nel mese di marzo 2020, un mese terribilmente condizionato dalla pandemia COVID 19 che ha colpito quasi la metà della popolazione mondiale e, con particolare violenza, proprio alcune località italiane. Ricorderemo per sempre questi momenti di paura, quasi di terrore, in cui ci siamo allontanati fisicamente gli uni dagli altri per proteggerci, ma moralmente ci siamo stretti tutti quanti, vicini e solidali, nel rispettare le regole per minimizzare gli impatti epidemici. Dobbiamo ricordare, oggi e domani, soprattutto gli “angeli della salute” che ci assistono e accompagnano ogni giorno silenziosamente rischiando a loro volta il contagio, la vita. Mi riferisco a tutto il personale medico, dai medici di base ai chirurghi, agli infermieri, alle maestranze che ci assicurano l’assistenza sanitaria, mettendo a repentaglio la loro stessa salute e, in questi tristi giorni, attenuando un poco la solitudine umana della sofferenza. Sì, perché non possiamo dimenticare chi ci ha lasciato, la pena di amici e parenti che non hanno nemmeno potuto tenere per mano la persona sofferente per un conforto familiare: i medici e gli infermieri hanno fatto anche questo, hanno supplito con grazia a questa lontananza sostituendosi a parenti e amici. Colgo l’occasione per ricordare tutte le lavoratrici e i lavoratori del mondo dei rifiuti, dall’operatore che raccoglie il sacco sotto casa, al trasportatore, sino agli operatori degli impianti di compostaggio che continuano a garantire un servizio essenziale per l’intera comunità, senza interruzioni e senza rivendicazioni alcune che non siano il ri(1)  Agronomo, Direttore Generale del CIC e Vice Presidente dell’European Compost Network. 7


spetto e la gratitudine che dobbiamo avere (sempre!) nei loro confronti. È anche grazie a loro che si riesce a chiudere il cerchio... Dedico a loro questa pubblicazione che vuol essere una prima (almeno nella formula con la quale viene presentata) raccolta di dati, informazioni, contributi per descrivere in modo molto aperto, quasi a stimolare delle discussioni, il settore del riciclo organico. Nelle nostre intenzioni, l’economia circolare che sta alla base della valorizzazione dei prodotti derivati dalla trasformazione dei rifiuti a base organica verrà chiamata Biorecycling, che sarà anche il nome della collana di cui pubblichiamo ora il primo volume. Mai come in questo periodo di smart working, di sospensione e rallentamento di alcune attività, è stato così urgente fermarsi a pensare a come sarà e a come saremo dopo questa emergenza. Niente sarà come prima, si dice. Nessuno lo sa con certezza, si possono fare solo delle ipotesi e noi non siamo nelle condizioni di azzardare previsioni. Posso solo permettermi di suggerire di fare una semplice riflessione che dedicherei alla custodia del bene comune. Ognuno si è fatto una propria idea di cosa può essere e di cosa può significare “bene comune”, un’idea diversa per ciascuno di noi, dato che tutti tendiamo a interpretarlo a propria immagine e somiglianza, sulla scorta della propria educazione, del proprio background, dei propri interessi e delle proprie esperienze. Bene. Questo è il momento in cui tutti noi (compresi quelli che vengono definiti decision maker e stakeholder, ovvero i politici e i portatori di interesse) alla luce degli avvenimenti contemporanei, dal climate change al governo della pandemia, dobbiamo riflettere su un nuovo significato di “bene comune”. La decarbonizzazione, l’attenuazione del riscaldamento globale, la conservazione della fertilità dei suoli, l’attenzione agli sprechi, la diffusione della raccolta differenziata, il trattamento domiciliare e industriale sostenibili, la produzione di fertilizzanti organici rinnovabili: sono tutti temi affrontati in questo volume che dimostrano quanto il nostro settore si sia avviato, con passo deciso, verso una vera e propria evoluzione in chiave di sostenibilità. Un volume scrit8


to con la partecipazione, preziosa e del tutto spontanea, di collaboratori e amici che vuole essere un piccolo, ma importante, contributo per una rinnovata consapevolezza che il bene comune deve essere costruito giorno dopo giorno nel solco della sostenibilità sociale, economica e delle risorse. Quindi, urge ridisegnare l’approccio globale, ma prima ancora quello personale, al bene comune del quale ci è stata affidata la conservazione.

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INTRODUZIONE Flavio Bizzoni (1)

Ogni anno il Consorzio Italiano Compostatori (CIC) pubblica il proprio Rapporto Associativo, il resoconto delle attività che riporta dati, grafici, tabelle e informazioni utili per comprendere non solo le azioni compiute, ma anche per verificare la crescita di un intero settore. Quest’anno abbiamo deciso di inserire questi nostri dati in un contesto più ampio con l’intenzione di farlo diventare un appuntamento annuale nell’ambito di una collana. Sono passati quasi trent’anni dal giorno in cui alcuni imprenditori, veri e propri pionieri del settore, si sono trovati per iniziare un percorso sì industriale ma soprattutto strategico, comune e condiviso. E, alla luce di quanto accaduto negli anni successivi, questa impostazione si è rivelata vincente... un consorzio, un comitato tecnico, i soci ordinari e i soci aderenti cui si sono affiancati i soci generali di categoria, che rappresentano associazioni di aziende pubbliche e private di servizi nel campo dei rifiuti organici. L’impostazione originaria è rimasta più o meno la stessa con una forte connotazione tecnica e operativa. Il CIC ha sempre approfondito, alcune volte anche anticipando gli eventi, tematiche innovative. Pensiamo, per esempio, agli studi che hanno portato alla scelta di trattare solo matrici selezionate perché un compost di qualità si ottiene solo con matrici di qualità. Infatti, sono cambiate molte situazioni al contorno, pensiamo alla crescita degli anni Novanta, alle normative europee e nazionali, alla recente e, purtroppo, non ancora del tutto passata crisi economica. A fronte di tali cambiamenti, il CIC ha mantenuto la coerenza strategica di pensare e lavorare per costruire un sistema basato sulla qualità: la qualità delle matrici trattate, la qualità delle raccolte differenziate, la qualità degli impatti, la qualità dei presidi, la qualità dei fertilizzanti prodotti. Il settore è ormai ampio, articolato e rappresenta la filiera quantitativa(1)  Presidente Consorzio Italiano Compostatori 11


mente più significativa tra le filiere dei rifiuti urbani in Italia. Il valore delle aziende socie è raccontato dall’evoluzione che le ha caratterizzate nel corso di questi anni: alla produzione di compost, attraverso continue innovazioni tecnologiche e nuove tendenze produttive, si è affiancata la produzione di nuovi beni, tra cui substrati di coltivazione o il biometano. Siamo certi che il nostro settore possa crescere ancora e pensiamo che le aziende aderenti al CIC possano essere determinanti nell’ambito della strategia di gestione complessiva dei rifiuti in Italia. Ci auguriamo che qualcuno dei cosiddetti policy maker prenda coscienza non solo della nostra esistenza, ma soprattutto di quanto sia strategico il settore per le politiche ambientali, per le dinamiche imprenditoriali e per l’innovazione tecnologica che c’è dietro ogni azienda del Consorzio Italiano Compostatori.

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IL CONTESTO

Fabio Bartolomei (1) Chi è stato bambino negli anni Settanta, figlio di una famiglia in ristrettezze economiche, il sacchetto dell’umido lo guarda in modo diverso da tutti gli altri. Mia madre era maestra del riutilizzo. Qualsiasi cosa avanzavamo a pranzo – dalla pasta ai contorni passando per il riso e perfino per il pane – sapevamo che l’avremmo rivista a cena sotto forma di frittata. Nella spazzatura non finiva quasi nulla. E se non avete mai mangiato una frittata di insalata con le olive – mica quelle snocciolate – non potrete mai capire perché ancora oggi sospiro ogni volta che butto degli avanzi. Ricordo una volta che mio padre fu pagato in lombatine. Mai mangiata tanta carne fino a quel giorno, una festa. Pulivo l’osso con caparbietà, scovando rimasugli di carne dove neanche gli incisivi di una marmotta avrebbero osato, e giuro che in quel periodo sorpresi più volte mia madre davanti al secchio della spazzatura che rigirava l’osso della bistecca tra le dita senza darsi pace. “Che spreco”, brontolava non trovando un modo per riutilizzarlo. Nei sacchetti che buttavamo l’organico era poco più di una manciata, nulla rispetto a quello che butto via oggi pur vivendo da solo. Non sono diventato bravo come mia madre, impossibile, una donna forgiata dalla guerra non si batte, però sull’umido ho pochi rivali. Sarei capace di rovesciarlo sul tavolo per recuperare uno di quei microadesivi che mettono sulle mele e quando vedo i cassonetti pieni circondati da montagne di sacchetti, il mio me lo riporto a casa. Non mi va che si mischi con bottiglie, lattine e carta... Non accetto battute, certo che ho di meglio da fare che andare avanti e indietro con quei sacchetti verdolini così fragili da stracciarsi per uno starnuto, lavoro le quaranta ore settimanali come tutti, ma è una cosa che faccio per me stesso, per ricordarmi da dove sono venuto. Perché nel sapere che i miei scarti saranno riutilizzati c’è tutta la bellezza e la poesia delle persone come mia madre. (1)  Fabio Bartolomei è scrittore e sceneggiatore. 13



PRIMA PARTE I RIFIUTI ORGANICI TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO


Biowaste – Risorsa per l’economia circolare riporta i dati del settore del riciclo organico oltre ad approfondire le attività del Consorzio Italiano Compostatori, impegnato da quasi differenziata di qualità che permetta l’effettivo riciclo degli scarti organici negli impianti di trattamento biologico. Il volume affronta una pluralità di temi – la diffusione della raccolta differenziata, l’attenzione agli sprechi, l’impiantistica dedicata al trattamento del biowaste, le pratiche sostenibili, la decarbonizzazione, la conservazione della fertilità dei suoli, la produzione di fertilizzanti organici rinnovabili – che dimostrano l’evoluzione del settore nella direzione della sostenibilità ambientale, economica e delle risorse.

Con il patrocinio del Consorzio Italiano Compostatori

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7,99 euro ISBN 978-88-6627-310-3

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