Confessioni di un ecopeccatore

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Da dove vengono i prodotti che acquistiamo ogni giorno? Chi li ha fatti, e con quali costi per l’ambiente? Che cosa gli succede dopo che vengono buttati? Per rispondere a queste domande Fred Pearce, uno dei più quotati giornalisti ambientali del mondo, ha viaggiato in più di venti paesi per conoscere le persone e i luoghi da cui provengono le cose che usiamo quotidianamente. Dalle miniere d’oro del Sud Africa agli allevamenti di gamberi in Bangladesh, dalle fabbriche di giocattoli cinesi ai campi di cotone in Australia, Pearce indaga sugli aspetti economici, ambientali e morali di quel gigantesco processo chiamato “globalizzazione”. Ne emerge un quadro spiazzante, che mette in discussione luoghi comuni e presunte verità care a una parte del pensiero ambientalista, e indica soluzioni possibili ai grandi problemi della nostra epoca. Riscaldamento globale, problema demografico e crisi energetica: Pearce sottolinea come ciascuna di queste sfide possa essere vinta servendoci di ingegno, capacità di adattarci e fiducia, le nostre qualità più preziose.

22,00 euro 978-88-96238-24-0

CONFESSIONI DI UN ECO-PECCATORE

Prefazione di Luca Mercalli

confessioni di un eco-peccatore

“Un libro splendido. Fred Pearce è uno dei pochi che capisce la Terra per come è realmente: dobbiamo ascoltarlo tutti.” James Lovelock

FRED PEARCE

Fred Pearce

Fred Pearce , vive a Londra ed è il consulente ambientale di New Scientist. Collabora regolarmente con The Independent, The Guardian e con London Daily Telegraph e ha scritto svariati rapporti per l’UNEP, la Banca Mondiale e per l’Agenzia europea per l’ambiente. Nel 2001 è stato nominato giornalista ambientale dell’anno in Gran Bretagna. È autore di tredici libri, tra cui Un pianeta senz’acqua. Viaggio nella desertificazione contemporanea (il Saggiatore 2006). Tiene una rubrica dedicata al greenwashing sulla rivista Internazionale.

Cibo, abiti, telefoni, computer, giocattoli, aerei, automobili... L’elenco è sconfinato, e comprende quasi tutte le cose che mangiamo, beviamo o di cui facciamo uso ogni giorno. Di rado però ci fermiamo a considerare il fatto che ognuno di questi prodotti ha una storia che precede e segue l’intervallo, più o meno breve, durante cui ce ne serviamo, e che questa storia è spesso intrecciata con sovrasfruttamento delle risorse, inquinamento e ingiustizie sociali. Confessioni di un eco-peccatore ricostruisce i contesti da cui vengono gli oggetti che affollano le nostre vite e il risultato, come sempre succede quando ci si mette di mezzo Pearce, è spiazzante. Se è vero che avidità ed egoismo sono diffusi a ogni latitudine, è altrettanto vero che la creatività e la determinazione di milioni di uomini e donne riescono a infondere ottimismo anche al più scettico degli eco-peccatori.

Viaggio all’origine delle cose che compriamo Edizioni Ambiente

Questo volume è a Impatto Zero®, ridotte e compensate le emissioni di CO2


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