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a cura di Roberto Cariani
Eco-aree produttive Guida all’eco-innovazione, alle politiche per la sostenibilità e ai progetti operativi nelle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA)
www.progettoetabeta.eu Realizzato con il contributo del programma LIFE+ della Commissione Europea (LIFE 09 ENV IT 000105)
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Eco-aree produttive Guida all’eco-innovazione, alle politiche per la sostenibilità e ai progetti operativi nelle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA)
a cura di Roberto Cariani Eco-aree produttive Guida all’eco-innovazione, alle politiche per la sostenibilità e ai progetti operativi nelle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (APEA)
Edizioni Ambiente srl www.edizioniambiente.it coordinamento redazionale: Paola Cristina Fraschini progetto grafico: GrafCo3 Milano grafica e impaginazione: Roberto Gurdo, Chiara Terruzzin copertina: edificio Green Lab di Kerakoll Spa – progettista e foto Ing. Francesco Marinelli © 2013, Edizioni Ambiente via Natale Battaglia 10, 20127 Milano tel. 02.45487277, fax 02.45487333 Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo, elettronico o meccanico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi supporto senza il permesso scritto dell’Editore. ISBN: 978-88-6627-103-1 I siti di Edizioni Ambiente www.edizioniambiente.it www.nextville.it www.reteambiente.it www.freebook.edizioniambiente.it www.puntosostenibile.it Seguici anche su: Facebook.com/EdizioniAmbiente Twitter.com/EdAmbiente
SOMMARIO Presentazione
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Capitolo 1 L’eco-innovazione, una strada per la trasformazione delle aree produttive all’insegna della sostenibilità
9
1.1 Eco-innovazione nelle eco-aree: strumenti operativi per la gestione ambientale e la competitività dei sistemi produttivi
9
1.2 Il Progetto PON GAS Ambiente 2007-2013 (FSE) e le azioni per l’eco-innovazione
13
1.3 Il sistema europeo di verifica delle tecnologie ambientali: stato dell’arte in Europa e programa di diffusione in Italia
19
Capitolo 2 Quale governance per le APEA?
41
2.1 Il registro delle APEA e le strategie di supporto regionali
41
2.2 Il modello di insediamento industriale in Toscana
45
2.3 Il nuovo regolamento regionale per la qualificazione delle APEA in Sardegna
57
2.4 Pianificazione e progettazione delle APEA nella Regione Marche
61
2.5 Il registro delle APEA e le strategie di supporto regionali e nazionali in Liguria
67
2.6 I Consorzi di Sviluppo Industriale in Regione Friuli Venezia Giulia
71
Capitolo 3 Esperienze di piani di azione per l’eco-innovazione nelle aree produttive
79
3.1 GEOLIT: gestione e comunicazione ambientale nella regione spagnola dell’Andalusia
79
3.2 I° Macrolotto di Prato: ecologia ed economia nel riuso delle acque e gestione dell’energia
86
3.3 Darsena Pagliari: azioni eco-innovative nell’area attrezzata portuale
91
3.4 Pertite, Val Bormida: quando si progetta ex novo un’area produttiva
96
103 3.5 Porto Vesme e Orosei: strategie di eco-innovazione nelle aree produttive in Sardegna
3.6 Laboratorio Innovazione Breda: innovazione ambientale e sociale in un incubatore d’impresa
112
Capitolo 4 Gestione ambientale ed esperienze di eco-innovazione nelle eco-aree
117
4.1 Progetti e iniziative per un network delle eco-aree: una proposta di associazione professionale per i Soggetti Gestori di APEA
117
4.2 Uno studio sui Soggetti Gestori delle APEA italiane: profili giuridici, funzioni, rapporti con le imprese
122
4.3 Linee guida per la costituzione di un Soggetto Gestore di APEA
134
4.4 Progettazione di edifici ad alta qualità ambientale all’interno di aree produttive: l’esperienza di Green Lab della Kerakoll
141
4.5 Smart grids, efficienza energetica e fonti rinnovabili nelle aree produttive: l’esempio della microrete poligenerativa del campus di Savona
148
4.6 La water footprint di un’area produttiva
154
A questo volume hanno contribuito: Roberto Cariani, Virginia Lopez, Anna Geotti, Andrea Moretto, Romeo Pavanello, Chiara Maran – Ambiente Italia srl; Giovanni Brunelli – Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Alessandro Ficarazzo – Certiquality; Alessandro Di Stefano, Patrizia Bianconi – Regione Emilia Romagna; Enrico Cancila, Alessandro Bosso, Federica Focaccia – ERVET Emilia Romagna; Aldo Nepi – Regione Toscana; Gianfranco Vacca, Melania Meo – Regione Sardegna; Antonio Minetti – Regione Marche; Drago Gabriella – Regione Liguria; Paola Coccolo – Regione Friuli Venezia Giulia; Fátima Janoudi Lagares – Instituto Andaluz de Tecnología; Pierpaolo Dettori – CONSER Prato; Riccardo Podestà, Sara Laguzzi, Irene Sanguineti, Angela Maria Tomasoni, Gianfranco Tripodo – Liguria Ricerche Spa; Francesco Marinelli – Associazione Internazionale “Cultura e Progetto Sostenibili Ecoaction”; Stefano Bracco – Università degli Studi di Genova Polo di Savona; Fabio Iraldo, Michele Barberio – IEFE Bocconi; Tiberio Daddi, Sara Tessitore – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Presentazione a cura di Rete Cartesio La Rete Cartesio, rete di Regioni italiane per la gestione sostenibile di cluster, aree territoriali e sistemi di impresa omogenee, fondata dalle Regioni Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna, Toscana, promuove progetti innovativi finalizzati a indirizzare le politiche e gli strumenti di sostenibilità in materia di imprese e loro rapporto con il territorio e gli enti locali. Uno dei temi che caratterizzano il Piano di Azione della Rete è quello delle APEA (Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate). Proprio per raggiungere i propri obiettivi la Rete, attraverso i suoi partner e associati, ha realizzato il progetto LIFE+ eta beta, le cui azioni e risultati vengono presentati nella presente pubblicazione. Diversi sono i manuali e linee guida realizzati in questi anni sul tema della APEA, molto spesso finalizzate a fornire un supporto tecnico agli enti locali e Soggetti Gestori delle aree produttive. Il progetto eta beta da un lato ha effettuato una sistematizzazione di questi strumenti, ma dall’altro lato ha cercato di valorizzare il materiale prodotto dalla Rete Cartesio, cercando di tradurlo in azioni concrete finalizzate a: • omogeneizzare le politiche regionali in materia di aree produttive sostenibili, anche nel confronto tra diverse esperienze e normative, attraverso un linguaggio condiviso, criteri minimi comuni riconosciuti a livello nazionale, la realizzazione di un registro APEA; • essere una guida per i Soggetti Gestori delle aree produttive e le imprese per realizzare un Piano di Azione per l’eco-innovazione, dimostrando la sua applicazione in contesti produttivi anche molto diversi fra loro; • sfruttare gli strumenti che la Commissione europea ha messo a punto per superare le barriere di mercato per la diffusione delle tecnologie ambientali nelle eco-aree, attraverso lo schema di verifica ETV che il progetto eta-beta applica per la prima volta in Italia; • definire un percorso che permetta a enti e organizzazioni private e/o pubbliche di costituire in modo efficace il Soggetto Gestore delle APEA;
• stimolare le innovazioni ambientali, tecnologiche e di sistema (queste ultime molto importanti, in quanto le APEA nascono come occasione di collaborazione e condivisione delle risorse tra vari soggetti in un contesto territoriale), in quanto formidabili leve di cambiamento verso l’unica opzione di crescita economica che si affaccia all’orizzonte, cioè quella della crescita verde. Il capitolo 1 presenta il contesto generale in cui si inserisce un percorso di eco-innovazione e crescita sostenibile per le aree produttive, delineate dagli strumenti europei (Eco-AP e lo schema ETV), le esperienze nazionali e internazionali, i programmi del Ministero dell’ambiente. Il capitolo 2 contiene una rassegna delle buone pratiche regionali in materia di politiche e normative, in coerenza con i contenuti della “Carta per lo sviluppo delle Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate in Italia”. Il capitolo 3 descrive le azioni e i risultati ottenuti in ogni aree produttiva pilota oggetto di intervento nel progetto LIFE+ eta-beta. Nel capitolo 4, infine, sono raccolti una serie di contributi che rappresentano una guida pratica per i Soggetti Gestori delle APEA, una proposta per istituire una associazione nazionale tra i Soggetti Gestori stessi, buone pratiche applicabili da subito nelle eco-aree (edifici produttivi a zero emissioni, smart grids, water footprint). La pubblicazione, anche grazie a linguaggio semplice e contenuti orientati alla concretezza, intende fornire idee e spunti a tutti quei soggetti, pubblici o privati, che stanno progettando o realizzando interventi finalizzati a trasformare o costituire una eco-area produttiva.
8
Capitolo 1 L’eco-innovazione, una strada per la trasformazione delle aree produttive all’insegna della sostenibilità 1.1 Eco-innovazione nelle eco-aree: strumenti operativi per la gestione ambientale e la competitività dei sistemi produttivi
Roberto Cariani, Coordinamento tecnico-scientifico progetto LIFE+ eta-beta (Ambiente Italia srl) 1.1.1 Eco-aree produttive: un sentiero verso l’eco-innovazione
Le trasformazioni che sono avvenute negli ultimi venti anni nel sistema produttivo mondiale provengono, per una parte significativa, dall’esigenza di rispondere alle problematiche ambientali e sociali del nostro tempo. La sostenibilità nell’utilizzo di risorse naturali che non sono infinite, gli effetti climatici, di equilibrio territoriale e sulla salute delle persone a causa dei fenomeni derivanti dall’inquinamento, l’importanza di utilizzare criteri di equità nella distribuzione della ricchezza e la tutela dei diritti umani (obiettivi questi ultimi ancora lontani dall’essere raggiunti, anche se oramai nell’agenda delle priorità di molte organizzazioni), rappresentano i temi che il mondo delle imprese, i ricercatori, i cittadini, i governi dovrebbero sempre avere presenti nelle proprie scelte. In questo contributo si intende presentare il quadro di riferimento normativo e metodologico utile per applicare i concetti di sostenibilità in quei sistemi complessi rappresentati dalle aree produttive, cioè ambiti territoriali nei quali le imprese si localizzano al fine di ottenere economie di scala dovute a servizi e infrastrutture comuni. Gli strumenti e le considerazioni che verranno presentate costituiscono il contesto nel quale si è sviluppato il progetto LIFE+ eta-beta (www.etabetaproject.eu), che trova la sua origine nelle azioni della 9
Rete Cartesio,(1) i cui risultati applicativi verranno presentati nel corso della pubblicazione. I concetti che prenderemo a riferimento sono due: • eco-aree produttive: in questa definizione si intende comprendere, in modo ampio, tutte le situazioni in cui le imprese si organizzano e insediano in aree, edifici e/o contesti territoriali con la finalità di ottenere elevate prestazioni ambientali; questa definizione, alla quale si può applicare il concetto di Area Produttiva Ecologicamente Attrezzata (APEA) e dove sono considerati gli eco-industrial parks e gli eco-innovation parks, permette di confrontare le esperienze italiane con quelle internazionali e consente l’applicazione delle più recenti evoluzioni in materia di “ecologia industriale”; • eco-innovazione: si intende l’introduzione di ogni nuovo miglioramento nei prodotti (beni o servizi), nei processi, nelle organizzazioni o in soluzioni di marketing che comportano la riduzione nell’uso delle risorse naturali (materiali, energia, acqua e suolo) e riducono il rilascio di sostanze dannose, valutando il ciclo di vita dei prodotti e servizi stessi. La definizione di eco-innovazione si applica in modo particolare alle eco-aree produttive, in quanto questi contesti produttivi utilizzano risorse naturali scarse per produrre beni e servizi da proporre al mercato, generando scarti ed emissioni. In queste aree è quindi possibile combinare economia, ambiente, società e politiche del territorio, ottenendo benefici in termini di maggiore competitività e migliore qualità della vita (figura 1.1). Ci sono vari tipologie di eco-innovazione che possono essere utilizzate nelle eco-aree produttive (tabella 1.1) e che comprendono gli eco-servizi, gli eco-processi, l’ecogestione, il marketing, gli aspetti sociali e quelli relativi alle innovazioni di sistema. Nella tabella si può notare come il progetto LIFE+ eta-beta, nel suo sviluppo, è stato in grado di sperimentare diverse buone pratiche, (1) Rete Cartesio, per la gestione sostenibile di cluster, aree territoriali e sistemi d’impresa omogenei, promosso dalle Regioni Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Sardegna, Toscana. 10
FIGURA 1.1 – CHE COS’È L’ECO-INNOVAZIONE NELLE AREE PRODUTTIVE?
Valore per le imprese
Ricerca e sviluppo
Istituzioni (orientare l’eco-innovazione)
Mercato (GPP, ETV,….) ECO-INNOVATION
Aspetti finanziari
Registro APEA Infrastrutture (per la sostenibilità)
Fonte: elaborazione Ambiente Italia.
TABELLA 1.1 Tipologie Eco-servizi
TIPI DI ECO-INNOVAZIONE PER LE AREE PRODUTTIVE Descrizione
Progetto eta-beta Buone pratiche Sviluppare eco-innovazione Nell’area produttiva di Pertite nelle aree produttive significa (Liguria) è stata realizzata realizzare nuovi servizi che un’esperienza di “green permettano di migliorare project” funzionale alla le prestazioni ambientali realizzazione delle infrastrutture delle aree stesse e delle che riducono gli impatti imprese insediate. Questi ambientali e introducono eco-servizi comprendono, una gestione efficiente per esempio, il waste di rifiuti ed energia. management, il mobility management, gli interventi di green project (riprogettazione per ridurre gli impatti ambientali e utilizzare le risorse in modo efficiente). 11
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“Eco-aree produttive” presenta le azioni e i risultati del progetto LIFE+ eta beta realizzato dalla Rete Cartesio. La Rete Cartesio è formata da alcune Regioni italiane unite per la gestione sostenibile di cluster, aree territoriali e sistemi di impresa omogenei, e promuove progetti innovativi finalizzati a indirizzare le politiche e gli strumenti di sostenibilità in materia di imprese e loro rapporto con il territorio e gli enti locali. Il progetto eta beta ha effettuato una sistematizzazione degli strumenti a disposizione e ha cercato di valorizzare il materiale prodotto dalla Rete Cartesio, cercando di tradurlo in azioni concrete. Il volume, anche grazie a linguaggio semplice, intende fornire idee e spunti a tutti quei soggetti, pubblici o privati, che stanno progettando o realizzando interventi finalizzati a trasformare o costituire una ecoarea produttiva. Roberto Cariani dal 1987 lavora nel settore della consulenza e ricerca ambientale e dal 1990 collabora con Ambiente Italia di cui è socio fondatore. È autore di numerosi contributi pubblicati in riviste tecnico-scientifiche del settore ambientale. ISBN: 978-88-6627-103-1
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9 788866 271031 Pubblicazione elettronica gratuita
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