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valerio angelelli, in qualità
maria letizia nepi, esperta in diritto
Il volume – realizzato in collaborazione con il Centro di coordinamento Raee – è un manuale operativo che accompagna il lettore in una descrizione ragionata dell’intero sistema. Individua le diverse categorie di soggetti coinvolti e obbligati, precisando per ciascuna il ruolo specifico, gli obblighi, gli adempimenti, le scadenze e le eventuali sanzioni. Il testo si completa con un’appendice normativa che riporta i provvedimenti di riferimento (aggiornati e annotati) e i principali accordi stipulati tra i soggetti istituzionali e le rappresentanze del settore.
28,00 euro
raee: la gestione operativa
ambientale, è specializzata nelle tematiche inerenti la gestione dei rifiuti in rapporto con le attività produttive. Vice Segretario Fise Unire (Unione delle imprese di recupero aderente a Confindustria, in cui opera Assoraee, l’associazione nazionale dei recuperatori di Raee) e membro del Comitato guida per la gestione dell’Accordo Anci-Cdc Raee. Autrice di libri e numerosi articoli in materia di gestione dei rifiuti, cura in particolare la rubrica “Osservatorio Raee” su Rifiuti – Bollettino di informazione normativa.
Quali sono gli operatori coinvolti nel nuovo “Sistema Raee”? E quali sono le responsabilità e le procedure di gestione a carico di ciascuno? Dopo circa due anni e mezzo di rodaggio, il sistema nazionale di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche sta entrando a regime. Si consolidano i ruoli e le regole di funzionamento e vengono stabiliti in modo chiaro gli obblighi e gli adempimenti per i diversi soggetti interessati. Il panorama è ormai molto vasto, e coinvolge i soggetti istituzionali, i produttori di apparecchiature nuove, i Comuni e i gestori dei servizi di raccolta, i distributori, le aziende di logistica, i recuperatori e riciclatori, fino ai cittadini/consumatori, attraverso una rete capillare mirata alla valorizzazione di questa particolare tipologia di rifiuti.
Valerio Angelelli e Maria Letizia Nepi
di componente della segreteria tecnica del Ministro dell’ambiente nel corso della precedente legislatura, ha seguito in prima persona la formulazione dei diversi decreti attuativi attualmente vigenti nel settore, ed è stato il presidente del Comitato di vigilanza e controllo Raee fino all’ottobre 2009. Attualmente è un componente del Comitato nazionale dell’Albo nazionale gestori ambientali presso il Ministero dell’ambiente e svolge attività di consulenza.
Valerio Angelelli e Maria Letizia Nepi
raee: la gestione operativa
per imprese e soggetti pubblici
isbn: 978-88-96238-61-5
www.edizioniambiente.it
n o r m at i va e i n t e r p r e ta z i o n e
I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) sono una componente ormai significativa degli scarti di una società che sempre più si affida alla tecnologia e all’automazione per le proprie attività quotidiane. La gestione di questa tipologia di rifiuti, disciplinata a livello europeo, ha trovato anche in Italia, nel corso degli ultimi due anni, la sua definitiva applicazione, portando con sé una rete nazionale di operatori specializzati e alcune soluzioni innovative. Oggi i ruoli e gli obblighi dei diversi soggetti coinvolti sono precisati con chiarezza. Questo volume, con un approccio manualistico, propone un quadro completo delle norme e delle procedure che regolano il sistema, offrendo un supporto concreto affinché ogni soggetto possa svolgere la propria parte nella valorizzazione di questi particolarissimi materiali, che assumono un significato sempre maggiore in un panorama caratterizzato da una crescente scarsità di materie prime.
RAEE: LA GESTIONE OPERATIVA PER IMPRESE E SOGGETTI PUBBLICI
Valerio Angelelli e Maria Letizia Nepi
raee: la gestione operativa per imprese e soggetti pubblici raccolta, gestione e recupero dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche
coordinamento redazionale
Simona Faccioli
progetto grafico: GrafCo3 Milano impaginazione: Giordano Galli
© copyright 2010, Edizioni Ambiente srl via Natale Battaglia 10, 20127 Milano tel. 02.45487277, fax 02.45487333 www.edizioniambiente.it www.reteambiente.it www.nextville.it ISBN 978-88-96238-61-5
Finito di stampare nel mese di giugno 2010 presso Graphicolor – Città di Castello (Pg) Stampato in Italia – Printed in Italy questo libro è stampato su carta riciclata 100%
sommario
introduzione
11
parte 1 – inquadramento generale
17
1 il quadro normativo
19 19 20 21
2 il sistema raee: definizioni, classificazioni e obiettivi
27 27 27 29 30 30 31 34 36 38 38 41 43
3 i soggetti coinvolti nel sistema raee
49 49 50
1.1 I primordi della disciplina 1.2 Il Dlgs 151/2005 1.3 I decreti attuativi del Dlgs 151/2005
2.1 Campo di applicazione: definizione di Aee e relative categorie 2.1.1 Le Apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) 2.1.2 Categorie di Aee e prodotti 2.2 Definizione di Raee. Tipologie e raggruppamenti di Raee 2.2.1 I rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) 2.2.2 Tipologie di Raee: domestici/professionali e storici/nuovi 2.2.3 I Raee domestici e i cinque raggruppamenti 2.3 Definizione di produttore 2.4 Obiettivi 2.4.1 Obiettivo di raccolta per i Raee domestici 2.4.2 Obiettivi di recupero 2.5 Reimpiego/Riutilizzo
3.1 Principali innovazioni del nuovo sistema Raee 3.2 Quadro sintetico dei ruoli e compiti dei diversi soggetti coinvolti
4 gli organi preposti al governo, al monitoraggio e al controllo del sistema 4.1 Il Comitato di vigilanza e controllo 4.1.1 Composizione 4.1.2 Compiti e funzioni in ambito Raee
55 55 55 56
4.2 Il Centro di coordinamento 4.2.1 L’adesione dei Sistemi collettivi al Centro di coordinamento 4.2.2 Organizzazione e finanziamento del Centro di coordinamento 4.2.3 Principali funzioni del Centro di coordinamento 4.3 Il Comitato di indirizzo 4.4 I compiti dell’Ispra con riferimento al sistema Raee
5 il registro nazionale dei produttori di aee
5.1 Soggetti obbligati all’iscrizione al Registro 5.2 Procedura per l’iscrizione 5.2.1 Sezione produttori 5.2.2 Sezione Sistemi collettivi 5.3 Comunicazione annuale al Registro 5.3.1 Obbligo periodico di comunicazione: il Mud dei produttori di Aee 5.3.2 Obbligo periodico di comunicazione dei Sistemi collettivi 5.3.3 La comunicazione 2007 e 2008 5.4 Problematiche inerenti l’implementazione e la gestione del Registro dei produttori di Aee
6 analisi dei dati di riferimento del sistema 6.1 Panoramica europea 6.2 Situazione italiana: la raccolta dei Raee domestici 6.2.1 Lo start-up del sistema: il 2008 6.2.2 Il secondo anno di operatività: il 2009
parte 2 – obblighi e adempimenti dei soggetti coinvolti dalla normativa raee 7 il produttore di aee
7.1 Obblighi e divieti per il produttore 7.1.1 Divieto di vendita di Aee contenenti sostanze pericolose 7.1.2 Obblighi di marcatura 7.1.3 Obbligo di fornire informazioni al consumatore 7.1.4 Obbligo di fornire informazioni ai centri di reimpiego, trattamento e riciclaggio 7.1.5 Obbligo di iscrizione ai Sistemi collettivi per i Raee domestici storici 7.1.6 Obbligo di iscrizione al Registro 7.1.7 Obbligo di comunicazione annuale al Registro 7.1.8 Obbligo di ritiro, presso i Centri di raccolta, e di avvio a trattamento dei Raee domestici 7.1.9 Obbligo di organizzare la raccolta e la successiva gestione dei Raee professionali
58 58 61 62 67 68 71 71 73 73 78 79 79 80 80 81 85 85 88 88 95
109 111 112 112 113 113 114 114 115 115 116 117
7.1.10 Obbligo di organizzare sistemi di trattamento e di recupero dei Raee 7.1.11 Obbligo di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di reimpiego, recupero e riciclaggio 7.2 La responsabilità finanziaria del produttore e i diversi modelli di finanziamento 7.2.1 Il finanziamento dei Raee provenienti da nuclei domestici 7.2.2 Il finanziamento dei Raee professionali
8 obblighi dei distributori
8.1 Il ritiro “uno contro uno” e il Dm 8 marzo 2010, n. 65 8.2 Raee domestici 8.2.1 L’obbligo di informazione ai consumatori 8.2.2 Il raggruppamento dei Raee domestici 8.2.3 Il trasporto dei Raee domestici 8.2.4 Iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali 8.2.5 Installatori e gestori dei centri di assistenza tecnica 8.3 Raee professionali 8.3.1 Il raggruppamento dei Raee professionali 8.3.2 Il trasporto dei Raee professionali 8.3.3 Installatori e gestori dei centri di assistenza tecnica 8.4 La delibera del Comitato nazionale dell’Albo gestori ambientali
9 il ruolo dei comuni e dei gestori del servizio pubblico nella raccolta separata dei raee
9.1 Compiti del Comune e funzioni del Centro di raccolta 9.2 Definizione e disciplina del Centro di raccolta comunale 9.3 Caratteristiche tecniche e condizioni di gestione del Centro di raccolta comunale 9.3.1 Ubicazione e requisiti tecnico-strutturali del Centro di raccolta 9.3.2 Conferimento e deposito presso il Centro di raccolta 9.4 Iscrizione all’Albo nazionale dei gestori ambientali da parte dei Centri di raccolta comunali 9.5 Il ritiro dei Raee presso i Centri di raccolta comunali 9.5.1 Il rimborso ai Comuni per i Raee gestiti nel 2008 9.5.2 Le condizioni generali di ritiro stabilite nell’accordo Anci-Cdc Raee 9.5.3 Le modalità d’iscrizione al portale del Cdc Raee
10 il trattamento dei raee
10.1 Obblighi dei titolari degli impianti di trattamento 10.1.1 Rispetto dei requisiti tecnici, delle modalità di gestione e delle Bat di settore 10.1.2 Obbligo di autorizzazione 10.2 La qualificazione e l’accreditamento degli impianti di trattamento
118 118 118 121 123 125 125 127 127 128 129 130 132 134 135 135 136 136
141 141 142 151 152 153 155 157 160 161 174 177 178 178 179 183
11 il ruolo dei cittadini/consumatori: diritti ed obblighi 11.1 I cittadini/consumatori, motore del sistema Raee 11.2 Diritti e doveri 11.2.1 Diritto a ricevere le informazioni necessarie 11.2.2 Diritto di conferimento differenziato dei Raee 11.2.3 Obbligo di pagamento dell’eco-contributo 11.2.4 Sanzioni previste in caso di abbandono
189 189 190 190 191 192 193
appendice normativa
195
Dlgs 25 luglio 2005, n. 151, Attuazione delle direttive 2002/95/Ce, 2002/96/Ce, relative alla riduzione dell’uso di sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento di rifiuti
197
Dm 25 settembre 2007, Istituzione del Comitato di vigilanza e di controllo sulla gestione dei Raee, ai sensi dell’articolo 15, comma 1, del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151
217
Dm 25 settembre 2007, n. 185, Istituzione e modalità di funzionamento del registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee), costituzione e funzionamento di un Centro di coordimento per l’ottimizzazione delle attività di competenza dei sistemi collettivi e istituzione del comitato d’ indirizzo sulla gestione dei Raee, ai sensi degli articoli 13, comma 8 e 15, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio 2005, n. 151
219
Dm 8 aprile 2008, Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall’articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche
227
Dm 12 maggio 2009, Modalità di funzionamento delle gestione dei rifiuti di apparecchiature di illuminazione da parte dei produttori delle stesse
233
Dm 8 marzo 2010, n. 65, Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature
235
Accordo di programma 12 maggio 2008, Accordo relativo al trattamento dei Raee e alla qualificazione delle aziende di recupero dei Raee
252
Accordo di programma 18 luglio 2008, Accordo di programma per la definizione delle condizioni generali di raccolta e gestione dei rifiuti da apperecchature elettriche ed elettroniche
283
Comitato di vigilanza e controllo, Campo di applicazione della normativa – Elenco 302 paereri sul campo di daplicazione da parte del Comitatto di vigilanza e controllo
elenco box di approfondimento Box 2.1 – Le apparecchiature di generazione, di trasferimento e di misura Box 2.2 – Il campo di applicazione della normativa Aee/Raee Box 2.3 – L’assimilabilità dei Raee professionali ai Raee domestici Box 2.4 – L’entrata in vigore del sistema per i “Raee storici” e i “Raee nuovi” Box 2.5 – Dieci categorie e cinque raggruppamenti: una convivenza difficile Box 2.6 – Il nuovo obiettivo di raccolta previsto nella revisione della direttiva Raee Box 2.7 – Le criticità inerenti il calcolo degli obiettivi di recupero Box 2.8 – La responsabilità oggettiva per l’immissione al consumo delle apparecchiature ricondizionate
28 30 32 33 35 40 43 46
Box 4.1 – Calcolo delle quote di mercato dei produttori di Aee Box 4.2 – Esonero dall’obbligo di adesione al Centro di coordinamento Box 4.3 – Raee domestico: un sistema multi-consortile
57 63 64
Box 5.1 – La comunicazione dei produttori di apparecchiature di illuminazione Box 5.2 – I prodotti professionali e i prodotti cd. “dual use”
76 77
Box 6.1 – Criticità del sistema dei Raee professionali
107
Box 7.1 – Il finanziamento delle apparecchiature di illuminazione Box 7.2 – L’Eco-contributo Raee: cos’è e come si applica
120 122
Box 8.1 – Il rinvio del ritiro “uno contro uno” e la base giuridica per l’individuazione delle semplificazioni Box 8.2 – Esonero dal Mud, dal registro di carico e scarico e dal formulario di trasporto Fir Box 8.3 – Costi di iscrizione all’Albo Box 8.4 – Criticità in merito al conferimento dei Raee da parte della distribuzione ai Centri di raccolta Box 8.5 – Il modello di comunicazione per l’iscrizione all’Albo (allegato 1)
130 131
Box 9.1 – I rifiuti conferibili ai CdR comunali Box 9.2 – Lo schedario per i rifiuti in entrata e in uscita dal CdR Box 9.3 – Le modalità di gestione specifiche per i Raee nei CdR Box 9.4 – La qualifica e la formazione del personale Box 9.5 – L’accordo per il periodo transitorio
145 150 154 156 158
126
133 138
Box 9.6 – Il bando Anci per la realizzazione e l’adeguamento dei CdR Box 9.7 – Le Unità di carico Box 9.8 – La data ultima per il ritiro e i giorni di ritardo Box 9.9 – Il meccanismo di surroga in caso di ritardo del Sistema collettivo Box 9.10 – I premi di efficienza per i Raee consegnati dalla distribuzione
159 164 167 169 173
Box 10.1 – Le Bat per il trattamento dei Raee Box 10.2 – La dichiarazione annuale per gli impianti di trattamento Raee Box 10.3 – Gli enti di certificazione Box 10.4 – La specifica tecnica per gli impianti di trattamento Box 10.5 – La check-list per la qualificazione degli impianti
178 183 184 185 187
Box 11.1 – Il marchio “il cassonetto barrato”
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introduzione
I Raee, ovvero rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, nel corso di questi ultimi anni sono stati e sono tuttora oggetto di grande attenzione nell’ambito delle nuove politiche ambientali europee e nazionali. A partire dalla prima metà degli anni novanta si è aperto il dibattito in sede comunitaria sul crescente impatto delle apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee), affermatesi in modo prepotente quali oggetti di uso quotidiano in continua espansione quantitativa e in rapida evoluzione qualitativa. Sempre maggiore, infatti, è il ruolo svolto dalla tecnologia nelle nostre attività quotidiane; basta pensare alla diffusione degli apparecchi telefonici, al crescente utilizzo di computer, stampanti, fax (e questi sono solo alcuni esempi di una lista molto più lunga) per rendersi conto del grande impatto sulle nostre abitudini e sul nostro stile di vita derivante della crescente diffusione tecnologica ma anche delle sue potenziali conseguenze ambientali. Il dibattito ha quindi seguito due percorsi paralleli, distinti ma strettamente correlati: da una parte nell’ambito del più ampio discorso delle cosiddette politiche integrate di prodotto (Integrated Product Policy – Ipp), dall’altra nell’ambito delle norme finalizzate a garantire la corretta gestione dei rifiuti derivanti da queste apparecchiature. La politica integrata di prodotto è uno degli strumenti con cui si intende rispondere alla sfida dello Sviluppo Sostenibile lanciata a Rio nel 1992, una sfida che ambisce a conciliare la crescita economica con la conservazione di un ambiente integro, attraverso la progressiva diffusione di prodotti a minor impatto ambientale concentrando l’attenzione su alcuni step fondamentali, tra i quali: il processo produttivo per la realizzazione del prodotto, l’utilizzo di materiali e sostanze “environmentally friendly”, la progettazione di prodotti sempre meno energivori e la loro corretta gestione nel fine vita.
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il sistema raee
Oggetto del presente lavoro è proprio quest’ultima fase, ovverosia la gestione dei rifiuti derivanti dalle Aee, attraverso l’illustrazione del quadro normativo, dei principi chiave del sistema e delle modalità per la corretta gestione di questa specifica tipologia di rifiuti, rinviando ad altre e diverse trattazioni l’approfondimento delle altrettanto importanti fasi della politica integrata di prodotto. Tale scelta nasce dalla consapevolezza della complessità e della diversità degli argomenti e non, quindi, dalla considerazione di maggior importanza di un tema rispetto all’altro. Come sopra evidenziato, i prodotti tecnologici hanno avuto una rapida e crescente diffusione nell’ambito degli utilizzi professionali ma ancor più in quelli “domestici”, nella quale hanno giocato un ruolo fondamentale due fattori: la crescente espansione sia dell’offerta che della domanda di questi prodotti, nonché la continua evoluzione delle prestazioni delle Aee che hanno determinato una riduzione della durata di vita di questi prodotti, spesso sostituiti non perché non funzionanti, ma perché considerati ormai meno performanti dei nuovi ed ultimi modelli (un esempio su tutti particolarmente recente è la crescente sostituzione dei vecchi apparecchi televisivi con quelli nuovi, dovuta, anche ma non solo, al passaggio al sistema digitale terrestre): tutto ciò ha quindi portato ad un considerevole incremento del volume dei rifiuti elettronici. Altrettanto importante per spiegare l’attenzione rivolta a questa tipologia di rifiuti, oltre all’aspetto quantitativo, è una valutazione di carattere qualitativo sulle caratteristiche dei Raee, i quali, in alcuni casi, contenendo sostanze altamente tossiche e nocive, vengono classificati come rifiuti pericolosi, quindi particolarmente dannosi per l’ambiente e la salute. Secondo i dati forniti dalla Commissione Ue, in Europa ogni cittadino genera attualmente tra i 17 e i 20 kg di rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche all’anno: si tratta di un valore medio e come tale variabile, in alcuni casi sensibilmente, da Paese a Paese. Nel caso italiano, la stima si aggira intorno ai 17 kg pro capite per un totale di Raee prodotti ogni anno pari a circa 1 milione di tonnellate che, sempre considerando le stime della Commissione europea, prima dell’entrata in vigore della direttiva Raee venivano per oltre il 90% smaltiti in discarica, negli inceneritori o recuperati senza alcun pre-trattamento. In considerazione di ciò, l’Unione europea nel 2002 ha adottato la “Direttiva Raee” (modificata nel 2003 e attualmente in corso di revisione) imponendo agli Stati membri di avviare un regime di raccolta differenziata dei rifiuti elettronici con l’obiettivo di raccogliere dalle utenze domestiche e “assimilate”, a partire dal 2008, almeno 4 kg pro capite l’anno per abitante
introduzione
per un totale in Italia di circa 240 mila tonnellate, e garantire il recupero e il reimpiego dei materiali in questi contenuti, definendo anche in questo caso obiettivi chiari e vincolanti. Dal punto di vista normativo, l’Italia ha recepito le direttive Ue nel corso del 2005 con il decreto legislativo n. 151 delegando all’emanazione di alcuni provvedimenti di natura ministeriale l’effettivo avvio operativo del sistema Raee. Solo a partire dal 1° gennaio 2008 anche nel nostro Paese, con un ritardo nei confronti della maggior parte dei paesi Ue, il sistema Raee è di fatto entrato in funzione, anticipato da una fase definita “regime transitorio” della quale si darà descrizione più avanti. Il sistema Raee in Italia risulta quindi ancora nella sua fase di start-up, con grandi margini di crescita e di consolidamento. A due anni e mezzo dall’avvio del sistema, questa pubblicazione si pone un duplice obiettivo: da una parte fornire le informazioni sul funzionamento del sistema che, con la sua effettiva operatività, ha trovato maggior definizione ed una più certa struttura; dall’altra proporre una descrizione e prima valutazione di quanto fino ad oggi fatto e dei risultati raggiunti. L’intento è quello di analizzare, sistematizzare ed approfondire quanto finora previsto dalla vigente normativa e dai diversi accordi di programma che ne costituiscono l’attuazione con la consapevolezza che il sistema Raee è, e sarà ancora, oggetto di futuri cambiamenti e innovazioni, fornendo ai vari stakeholders (produttori, consumatori/cittadini, distributori, enti locali, ecc.) gli strumenti per una uniforme e corretta conoscenza dello stato dell’arte del sistema e le necessarie indicazioni per poter svolgere, ognuno nell’ambito delle proprie competenze, il ruolo ad essi attribuito. In questa introduzione vengono brevemente riportate alcune riflessioni che troveranno il dovuto approfondimento nei capitoli dedicati. Una prima considerazione risulta comunque necessaria: i Raee di provenienza domestica sono e restano rifiuti urbani, per i quali è stato tuttavia previsto un sistema specifico e differenziato di raccolta e di trattamento. Prima dell’avvio dell’attuale sistema, i Raee prodotti dalle utenze domestiche venivano raccolti e gestiti insieme agli altri rifiuti urbani da parte delle aziende municipalizzate o dai diversi soggetti che, per conto dei Comuni, erano responsabili della gestione dei Rifiuti urbani senza alcun obbligo di raccolta differenziata né di recupero, lasciando quindi ai singoli Comuni, o Consorzi di Comuni un potere decisionale nella scelta della loro gestione. Questi ultimi potevano, infatti, scegliere di smaltire tali rifiuti direttamente in discarica o di avviare gli stessi ad un sistema di recupero, e ciò ha determinato sul territorio italiano una pluralità di realtà diverse e
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il sistema raee
disomogenee assolutamente discrezionali, con alcuni centri di eccellenza ma con molte altre situazioni (la stragrande maggioranza) in cui a questa specifica tipologia di rifiuti non veniva dedicata la necessaria attenzione. L’attuale sistema ha invece previsto che responsabili della gestione dei Raee domestici non siano più i singoli Comuni (se non nella fase di raccolta differenziata attraverso i propri Centri di raccolta) ma i produttori, organizzati in Sistemi collettivi, che hanno immesso sul mercato tali apparecchiature, coordinati dal Centro di coordinamento Raee. Quest’ultimo ha il compito di applicare e far rispettare regole comuni per tutto il territorio nazionale al fine di garantire, almeno nelle intenzioni, una omogenea gestione in tutta la penisola. Un elemento di grande novità del sistema Raee, in confronto con le altre categorie di rifiuti per le quali la normativa ha previsto un sistema specifico di gestione, è rappresentato dalla cosiddetta “multiconsortilità”, ovverosia dalla convivenza sul mercato di diversi soggetti (Sistemi collettivi) che, seguendo le medesime regole, ma in concorrenza l’uno con l’altro, sono responsabili della corretta gestione dei Raee sul territorio nazionale in nome e per conto dei produttori ad essi aderenti. Lo spostamento di responsabilità per la gestione dei Raee dai Comuni ai produttori (o loro delegati) ha a sua volta attribuito una doppia veste ai singoli cittadini i quali restano comunque il soggetto primario e fondamentale per l’attività di raccolta differenziata ma che risultano altresì coinvolti in qualità di consumatori responsabili e consapevoli. I dati dei primi due anni di avvio del sistema ci dicono che per il 2008 sono stati raccolti e gestiti dai Sistemi collettivi oltre 65 mila tonnellate di Raee (65.713.414 kg) ai quali si dovranno aggiungere le quantità ancora gestite dai Comuni (al riguardo si resta in attesa delle elaborazioni fornite dall’Ispra). Per il 2009 la raccolta differenziata dei Raee da parte dei Sistemi collettivi si è quasi triplicata, arrivando ad oltre 193 mila tonnellate di Raee; questo dimostra che, seppur con le difficoltà prevedibili in una fase di start-up, il sistema è comunque in grado di dare buoni e rassicuranti risultati. Purtroppo l’elevata quantità di Raee che ancora oggi non vengono captati dal sistema risulta essere la maggiore criticità, per la quale è necessario che si prevedano degli strumenti idonei a ridurne l’impatto. Sempre secondo i dati forniti dalla Commissione europea, solo il 33% dei Raee è ufficialmente recuperato, mentre il 12% finisce ancora in discarica e del restante 54% non se ne ha notizia, in quanto esportato al di fuori dalla Comunità o
introduzione
trattato in maniera non conforme. Secondo i dati forniti dal Centro di coordinamento, in Italia nel 2009 è stato raccolto il 20,6% dei Raee presenti (stimati): una simile situazione dimostra che ancora si deve fare molto perché il sistema, oltre ad essere efficiente, possa divenire efficace, soprattutto in considerazione del fatto che con la revisione della direttiva Raee in corso d’opera vengono elevati in modo drastico gli obiettivi di raccolta. Molti sono gli argomenti che attribuiscono al sistema Raee particolare interesse e che necessitano di approfondimento. Per consentire una lettura ordinata e puntuale del testo, questo è stato organizzato in tre sezioni distinte. La prima, partendo da un esame del quadro normativo fino ad arrivare ad un’analisi dei primi dati, offre una visione generale dell’intero sistema Raee attraverso un quadro descrittivo e interpretativo. La seconda fornisce, per ognuna delle categorie di soggetti coinvolti, un approfondimento in merito al ruolo svolto e ai conseguenti obblighi, relative scadenze e possibili sanzioni, nonché alle corrette modalità di adempimento. La terza sezione infine consiste in una raccolta normativa aggiornata con tutti i provvedimenti di riferimento e gli Accordi stipulati a livello nazionale tra i soggetti istituzionali e le rappresentanze del settore per la regolamentazione di specifici aspetti o fasi della filiera.
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