Tipbook Amplificatori ed effetti (anteprima)

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Copyright ©2005, 2009 by The Tipbook Company bv Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta in qualsiasi forma senza l’autorizzazione scritta dell’editore, fatta eccezione per giornali o riviste che volessero citarne brevi passaggi in relazione a una recensione. L’editore e l’autore hanno fatto del loro meglio per garantire l’accuratezza e la puntualità delle informazioni contenute in questo Tipbook; in ogni caso non si ritengono responsabili di qualsiasi mancanza, danno subito o inconveniente come risultato delle informazioni o dei consigli contenuti in questo libro. Marchi, nomi, e alcune illustrazioni sono stati utilizzati in questo libro al solo scopo di identificare i prodotti o gli strumenti discussi. Un tale uso non implica rapporti di endorsement o affiliazione con i proprietari dei marchi. Prima edizione pubblicata nel 2005 da The Tipbook Company bv, The Netherlands Per l’edizione italiana: Direzione editoriale: Laura Moro Redazione: Samuele Pellizzari Editing: Giovanni Podera Traduzione: Auditorium Edizioni © 2013 by Edizioni Curci S.r.l. Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano Tutti i diritti sono riservati www.edizionicurci.it www.edizionicurci.it/tipbook EC 11755 / ISBN: 9788863951073 Stampato in Italia nel 2013 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano

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TIPBOOK AMPLIFIcatori ed effetti

Indice

X Introduzione

XII Guarda e ascolta ciò che leggi con i Tipcode www.edizionicurci.it/tipbook I Tipcode di questo libro ti danno l’accesso

a video, file musicali e altre informazioni disponibili sul sito www.edizionicurci.it/tipbook

1 Capitolo 1. Amplificatori ed effetti

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Cosa sono e a cosa servono.

Capitolo 2. Breve panoramica

Una visione d’insieme sui principali tipi di amplificatori e un’introduzione agli effetti.

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Capitolo 3. Acquisto della strumentazione

Quanto costano amplificatori ed effetti, per cosa spendi il tuo denaro, e dove acquistare apparecchiature nuove o usate.

35

Capitolo 4. Caratteristiche

Una rapida panoramica sulle caratteristiche fondamentali di ampli ed effetti, con le informazioni su altoparlanti, apparecchiature digitali e MIDI.

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Capitolo 5. Unità di misura

Una pratica e non tecnica introduzione alle diverse unità di misura con cui dovrai avere a che fare nello scegliere o nell’utilizzare amplificatori ed effetti.

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Capitolo 6. Testare gli amplificatori

Consigli generali su come provare amplificatori T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

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TIPBOOK AMPLIFIcatori ed effetti

ed effetti. I consigli specifici per i vari tipi di amplificatori sono contenuti nei capitoli 7 e 11.

97

Capitolo 7. Amplificatori per chitarra

Caratteristiche e consigli per la prova.

123

Capitolo 8. Amplificatori per basso

Caratteristiche e consigli per la prova, inclusi i consigli utili per amplificare il contrabbasso.

137

Capitolo 9. Amplificatori acustici

Caratteristiche e consigli per la prova.

145

Capitolo 10. Amplificatori per tastiera

Caratteristiche e consigli per la prova.

151

Capitolo 11. Sistemi audio

Caratteristiche e consigli per la prova.

171

Capitolo 12. Effetti

I vari tipi di effetti, cosa fanno e cosa ascoltare, incluse le informazioni sui collegamenti e la prova degli effetti.

199

Capitolo 13. Apparecchiature effetti

Gli effetti si presentano in varie forme, dai pedali stompbox alle unità multieffetto montate a rack.

215

Capitolo 14. Microfoni e Pickup

Informazioni di base su microfoni dinamici e a condensatore, i diversi modelli, i vari tipi di pickup per strumenti, le combinazioni di pickup e microfono, e altro ancora.

229 VIII

Capitolo 15. Cavi e sistemi wireless

Le differenze tra i cavi per microfono, per strumento e per altoparlanti; cosa rende migliore un cavo, e le basi dei sistemi wireless. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati


indice

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Capitolo 16. Cura e manutenzione

Consigli pratici a casa e in viaggio.

251

Capitolo 17. Storia

Una breve storia dell’amplificazione dello strumento e degli effetti.

255

Capitolo 18. Marchi commerciali

Una presentazione dei marchi più diffusi.

261

Glossario

Cos’è il Bi-Amping, cosa fa una DI-Box, e cosa significa TRS? Un glossario utile per chiunque utilizzi amplificatori ed effetti.

272

Elenco dei Tipcode

L’elenco di tutti i Tipcode riguardanti amplificazione ed effetti.

273

Per saperne di più

Informazioni sulle riviste specializzate, i siti web e altre utili risorse.

277

Dati essenziali

Tre pagine per le annotazioni essenziali sul tuo equipaggiamento e sulle tue impostazioni preferite.

282

Indice analitico

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Tipbook - Il libro dei consigli

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Introduzione

Stai pensando all’acquisto di un nuovo amplificatore? Vorresti aggiungere nuovi effetti alla tua strumentazione? Vuoi saperne di più sull’equipaggiamento che stai utilizzando? Questo libro ti dirà tutto ciò che ti serve sapere, non importa quale strumento o quale genere di musica suoni, dalle misure di potenza ai preamplificatori, dai cavi alle casse, dai microfoni ai monitor, dalle valvole ai tweeter, e molto altro ancora. Ricco di pratici consigli e suggerimenti musicali, il Tipbook Amplificatori ed Effetti si occupa anche dell’argomento più tecnico nel modo meno tecnico possibile. Dopo la lettura di questo libro potrai ottenere il massimo dalla tua strumentazione, acquistare gli apparecchi che meglio si adattano alle tue esigenze, alle tue preferenze e al tuo budget, e avere facile accesso alla maggior parte dei testi sull’argomento: cataloghi, manuali, riviste, libri e pubblicazioni online.

I primi tre Se si tratta del tuo primo acquisto, dai un’occhiata ai primi tre capitoli: ti danno le prime informazioni sui diversi tipi di amplificatori ed effetti, spiegano la terminologia di base e le caratteristiche di questo tipo di strumenti. Indicazioni elementari sui prezzi e consigli per l’acquisto sono contenuti nel capitolo 3. X

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introduzione

Caratteristiche Il capitolo 4 ti dice tutto sulle parti principali, i controlli e le caratteristiche che troverai in questo tipo di strumenti, dalle manopole e i fader agli equalizzatori, gli ingressi bilanciati e non, DI, simulazione di speaker, loop effetti, stabilizzatori e numerosi altri argomenti, con uno stile pensato per i musicisti, non per i tecnici. Numeri Avere a che fare con gli amplificatori significa avere a che fare con dei numeri. Devi saperne un po’ riguardo a misure di potenza e decibel, ed sarà più semplice se conosci i fondamentali su frequenze e Ohm. Il capitolo 5 dimostra come queste informazioni possano risultare accessibili e di immediata comprensione. Amplificatori I successivi quattro capitoli trattano ognuno un diverso genere di amplificatore, spiegandone le caratteristiche più in dettaglio, seguiti poi da un capitolo sui sistemi audio. Effetti L’intrigante argomento degli effetti è suddiviso in due capitoli separati. Il primo spiega i differenti tipi di effetti, da riverberi e wah fino a martelli pneumatici e ice box. Il secondo capitolo tratta gli strumenti per effetti più in dettaglio. Microfoni, cavi e altro Questo libro non sarebbe completo senza speciali capitoli su microfoni e pickup, su cavi e sistemi wireless, e sulla manutenzione. Come extra, c’è anche un breve capitolo sulla storia dell’amplificazione dal vivo, e un altro che presenta i principali produttori di amplificatori, effetti, microfoni e altoparlanti. Glossario e indice Il glossario dei Tipbook spiega brevemente gran parte della terminologia utilizzata nei vari capitoli, e l’indice rende ancora più accessibili le informazioni contenute nel libro. Buona lettura! – Hugo Pinksterboer

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Guarda e ascolta ciò che leggi con i Tipcode www.edizionicurci.it/tipbook

Oltre alle numerose illustrazioni delle pagine seguenti, i Tipbook ti offrono un altro modo di vedere, e anche ascoltare, ciò che stai leggendo. I Tipcode che incontri via via in questo libro danno accesso a immagini extra, brevi video, file audio e altre informazioni aggiuntive sul sito www.edizionicurci.it/tipbook Ecco come funziona. A pagina 73 del libro c’è un paragrafo su quanto gli altoparlanti sono importanti per il tuo suono. Sotto questo paragrafo trovi una breve sezione contrassegnata come Tipcode AMPS-007. Inserisci il codice sulla pagina www.edizionicurci.it/tipbook e ascolterai una breve demo dei suoni di una serie di altoparlanti differenti. Simili esempi audio sono disponibili su una varietà di argomenti; altri Tipcode potranno invece condurti a un breve filmato. tipcode

Tipcode AMPS-007 Riproduci questo Tipcode per ascoltare il suono di cinque diversi altoparlanti nella stessa amplificazione combo.

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guarda e ascolta ciò che leggi con i Tipcode

Ripeti Se ti sfugge qualcosa la prima volta, puoi naturalmente riprodurre di nuovo il Tipcode. E se tutto è troppo rapidamente, usa il tasto pausa sotto la finestra del video. Elenco dei Tipcode Per tua comodità i Tipcode presenti in questo libro sono elencati a pagina 272. I Tipcode del libro includono la dimostrazione di parecchi modelli di amplificazione e un’ampia varietà di effetti. Plug-in Se i software necessari per visualizzare i contenuti dei Tipcode non sono installati sul tuo computer, ti verrà segnalato in automatico quali ti occorrono e dove scaricarli. Si tratta di software gratuiti. Scegli prima la sezione: Tipcode o glossario

La finestra dei Tipcode mostra video, esempi audio e la spiegazione delle parole usate nel libro

Inserisci qui un Tipcode e clicca sul pulsante. Lo vuoi rivedere? Clicca di nuovo

Qui trovi informazioni sul Tipcode che stai leggendo

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TIPBOOK AMPLIFIcatori ed effetti

Altro ancora su www.edizionicurci.it/tipbook Puoi trovare maggiori informazioni sul sito www.edizionicurci.it/ tipbook. Nel frattempo puoi cercare nei glossari le parole di tutti i Tipbook pubblicati fino a oggi. Ci sono schemi di accordi per chitarristi e pianisti, diteggiature per sassofonisti, clarinettisti e flautisti, rudimenti per batteristi. Sono inclusi anche dei link con la maggior parte dei siti web menzionati nella sezione “Per saperne di più” di ogni Tipbook.

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Breve panoramica Questo capitolo presenta le parti essenziali e i controlli di un amplificatore di base. Ti racconta le differenze tra i principali tipi di amplificatore e fornisce i fondamentali su cosa sono gli effetti e per cosa vengono utilizzati.

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capitolo 2

Quando suoni un CD sul tuo stereo, il lettore CD invia il segnale dal lettore all’amplificatore. L’amplificatore amplifica il segnale e lo trasmette agli altoparlanti, così che tu lo possa sentire. L’ampli dello strumento funziona di fatto allo stesso modo.

Controlli Se guardi il pannello di un amplificatore per chitarra o per basso alcuni termini ti suoneranno familiari. Per prima cosa c’è un controllo di volume o volume master che regola il livello complessivo dell’amplificatore. Controllo dei toni Ci sono poi uno o più controlli di tono. In genere puoi regolare la quantità di bassi e alti (bass e treble) separatamente, come sul tuo stereo. Alzando la manopola bass produci un suono più grave, caldo e grosso; il controllo treble regola invece le frequenze più alte, rendendo il suono più chiuso (su regolazioni minime) o più brillante (su regolazioni più alte). I controlli bass e treble a volte sono indicate anche come lo-trim e hi-trim o bottom ed edge. Mid Gli amplificatori per strumenti hanno spesso un terzo controllo, che taglia o enfatizza la fascia media (midrange) dello spettro sonoro. Se vuoi che un cantante risulti meglio comprensibile, dovrai probabilmente incrementare questo range tonale; i chitarristi che vogliono un suono più heavy e crunch dovranno invece abbassarlo. Equalizzazione I controlli di formazione del suono sono noti complessivamente come equalizzazione o EQ. Un equalizzatore con controlli separati bass, midrange e treble è un equalizzatore a tre bande. tip

Più bande e controlli

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Alcuni amplificatori hanno opzioni di controllo dei toni estese: un equalizzatore a più bande, per esempio, o controlli che rendono l’intero suono più brillante o più vigoroso, oppure un controllo presence che rende il suono più “presente” aumentando le frequenze più alte.

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breve panoramica

La stanza e il tuo strumento Gli equalizzatori possono essere utilizzati anche per adattare il suono alla stanza: in una stanza che suona spenta, alza un poco la manopola treble, aumentando le frequenze alte. Puoi anche usare questi controlli per colorare e modellare il suono del tuo strumento. ingresso strumento (presa jack) griglia

volume

bass

treble

uscita cuffie (presa jack)

Un ampli combo di base

interruttore

Gain Il controllo gain (guadagno) regola la quantità di segnale che va all’amplificatore. Se lo alzi troppo, il suono risulterà distorto; la maggior parte dei musicisti cerca di evitare questo effetto, ma alla maggior parte dei chitarristi invece piace molto, bassisti inclusi, così come anche agli armonicisti (vedi p. 18) e ai tastieristi.

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Capitolo 2

tipcode

Tipcode AMPS-001 Alzando il controllo gain di un amplificatore per chitarra si produce un tipo – volontario – di distorsione.

INgressi e uscite Collega il tuo strumento all’ingresso per strumenti dell’ampli che si trova generalmente sulla parte anteriore o superiore di un amplificatore combo. I microfoni hanno speciali ingressi dedicati.

Più strumenti Molti amplificatori hanno diversi ingressi che permettono di collegare due o più strumenti, uno strumento e un microfono o uno strumento stereo, come un piano digitale o una tastiera. Normale o caldo Gli amplificatori per chitarra e basso hanno spesso due o più ingressi strumentali per diverse ragioni: uno è per gli strumenti che producono un segnale normale (regular) e l’altro è un ingresso meno sensibile per strumenti con un segnalo più forte e “caldo”. Alcuni amplificatori hanno un ingresso bright separato, per un suono più brillante e pieno di componenti armoniche acute.

tip

Due strumenti Anche se non sono concepiti esattamente per questo scopo potrai spesso usare questi due ingressi per collegare due strumenti simultaneamente (vedi pp. 109–110 e 127). 8

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breve panoramica

Cuffie Così come gli amplificatori stereo di casa, molti amplificatori per strumenti hanno una presa cuffie (headphones) per potersi esercitare senza disturbare i vicini. Consiglio: il collegamento delle cuffie potrebbe anche scollegare automaticamente l’altoparlante incorporato! Controlla sempre che venga veramente disattivato quando usi le cuffie. Più entrate e uscite La maggior parte degli amplificatori ha una serie di ingressi e uscite aggiuntivi, spesso situati sul pannello posteriore dell’amplificatore. Ecco alcuni esempi: • Un ingresso ausiliario (aux) ti permette per esempio di collegare un lettore CD, una batteria elettronica o una tastiera. • Se l’amplificatore ha una presa extension speaker puoi collegare una cassa (speaker cabinet) separata. • Un’uscita line out o recording out può essere usata per collegare l’amplificatore a un sistema PA o di registrazione, e anche all’ingresso della scheda audio del tuo computer. • Le prese send, return o insert permettono di collegare un’unità effetti. • Una presa footswitch (pedale) permette il controllo degli effetti incorporati o la selezione dei canali (vedi p. 11) col piede.

In o out? I termini “input” e “output” possono anche confondere; il fatto che le loro prese spesso sembrino identiche non aiuta. Ma non è tanto complicato, in verità: basta ricordare che il segnale va sempre da una presa output (uscita) a una input (ingresso). • Il tuo strumento ha una presa output; quando colleghi un cavo, quello è il punto dove il segnale fuoriesce dallo strumento per andare verso l’amplificatore. • I l cavo dello strumento entra alla presa input dell’amplificatore; dallo strumento il segnale esce verso l’amplificatore.

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Capitolo 2

• Dall’amplificatore, il segnale può andare a uno speaker esterno: lascerà l’ampli dall’uscita (output) speaker. Da lì viaggia verso l’ingresso (input) dello speaker cabinet esterno. • In sintesi: i segnali viaggiano sempre dall’output all’input; non cercare mai di collegare input a input o output a output! Le prese jack sono indicate anche come connessioni.

SPEAKER o altoparlanti Il combo per chitarre elettriche può avere un solo speaker oppure due e anche quattro identici. I combo con due o più speaker costano ovviamente di più.

Sistemi a due e a tre vie La maggior parte dei combo per basso e per tastiere ha due speaker differenti o driver: un woofer relativamente grosso per la fascia di suono più grave e un tweeter molto più piccolo per le frequenze alte. È quel che si definisce un sistema a due vie. Alcune unità hanno anche un midrange driver separato, e si parla di sistema a tre vie. Dimensioni degli speaker La maggior parte dei combo ha un woofer da 10”, da 12” o anche da 15”. Gli amplificatori da studio e gli speciali amplificatori per chitarra acustica usano spesso speaker più piccoli. I tweeter possono essere piccoli e arrivare anche fino a 1” (circa 2,5 cm); sono spesso montati su una tromba che aiuta a diffondere le frequenze più alte. I combo per chitarra elettrica non hanno tweeter poiché producono un suono di chitarra distorto, come un’ape in una scatola. Speaker più grandi (per esempio da 18”) vengono utilizzati principalmente in cabinet specifici per basso.

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Stessi speaker Alcuni combo e cabinet contengono una serie di speaker uguali; i combo e cabinet per basso, per esempio, possono contenere quattro oppure otto speaker ridotti, da 8” o da 10”, più un tweeter. Insieme, questi piccoli altoparlanti sanno riprodurre le frequenze essenziali nell’amplificazione delle chitarre basso. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati


breve panoramica

Impianto audio I cabinet in piccoli impianti spesso utilizzano speaker da 12” o da 15” e un tweeter. Se il sistema serve anche per tastiere, percussioni o altri strumenti, viene spesso potenziato con un subwoofer, cioè uno speaker adatto a riprodurre le frequenze più basse, da 15” o da 18”. Pannello acustico Gli speaker sono montati sopra un pannello acustico.

L’amplificatore Gli amplificatori consistono in sostanza di due sezioni principali. La prima sezione è quella di preamplificazione o preamp: è la sezione nella quale inserisci il tuo strumento o il microfono. La seconda sezione è l’amplificazione finale di potenza.

Preamp I controlli di preamp permettono di modellare il suono e controllare il volume complessivo: utilizzi il controllo master volume, i controlli di tono, il controllo gain e tutti gli altri controlli utili a regolare il tuo suono e il volume generale. Finale di potenza La sezione finale è quella che fa il lavoro duro: aumenta il segnale che arriva dalla preamplificazione, e lo invia agli altoparlanti.

Amplificatore integrato

tip

Spesso preamp e finale sono ospitati nello stesso contenitore. In questo caso si parla di amplificatore integrato.

Canali Gli amplificatori hanno spesso due o più canali. Con due canali è un po’ come avere due amplificatori. Se ogni canale ha un proprio ingresso puoi collegare uno strumento diverso a ognuno. Questo è comune negli amplificatori per tastiera. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

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Capitolo 2

Amplificatori per chitarra Anche gli amplificatori per chitarra hanno spesso due o più canali, ma qui vengono utilizzati in genere per creare differenti tipi di suono con una sola chitarra. In un amplificatore a due canali, il primo generalmente produce un suono pulito, mentre l’altro genera un suono sovraccarico e distorto. Condiviso o indipendente Ogni canale può avere controlli di tono indipendenti, ma possono essere anche condivisi. Lo stesso vale per tutti gli altri controlli.

POtenza La potenza reale della sezione finale è generalmente espressa in Watt RMS. Se vuoi confrontare la potenza in una serie di amplificatori, questo è il tipo di misura a cui devi guardare; ma considera che questi valori non dicono proprio tutto sulla potenza degli amplificatori, come leggerai a pagina 78.

Potenza dello speaker La quantità di potenza a cui uno speaker può arrivare è espressa comunemente in Watt. Questa misura non dice nulla su quanto suono uno speaker può produrre, come vedrai a pagina 80. Quanto Di quanta potenza hai dunque bisogno? • Se sei un chitarrista, un amplificatore da 10 o 15 watt sarà solitamente sufficiente per suonare in casa, e lo stesso vale per la maggior parte degli altri musicisti. • Per le prove e per spettacoli in piccoli club i chitarristi usano in genere un amplificatore da 30 a 60 watt. Se utilizzi un amplificatore valvolare (vedi alle pp. 101-102), 10 o 15 watt potrebbero essere sufficienti. 12

• Siccome le note basse richiedono maggior potenza per essere amplificate in modo appropriato, il bassista nella stessa band avrà bisogno in genere di 100 watt o anche più. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati


breve panoramica

• Da circa 50 a 75 watt permetteranno al tastierista di stare alla pari con gli altri. • Piccoli impianti audio partono da 75 a 150 watt per canale (sono stereo e quindi hanno canali separati destro/sinistro, come il tuo impianto stereo di casa).

piccolo e PORTatile I più piccoli amplificatori sono gli amplificatori per l’uscita cuffia di basso o chitarra. Alcuni sono così piccoli che di fatto puoi inserire l’intero amplificatore nel tuo strumento, senza cavi. Di solito permettono una gamma di suoni limitata e controlli di gain, tono e volume. Amplificatori tascabili leggermente più grandi possono fornirti numerose altre opzioni, inclusa una varietà di suoni per chitarra ed effetti, modelli di ampli, groove per batteria e basso, tracce demo, un tuner (accordatore), un phrase trainer (vedi p. 212), e un ingresso per una fonte sonora che ti permette di suonare insieme alle tue musiche preferite.

Amplificatori a batterie Se vuoi suonare all’aperto esiste un numero limitato di amplificatori combo alimentati a batteria con potenza superiore ai 30 watt; accanto a un ingresso per chitarra questi offrono spesso anche ingressi per altri strumenti e per un microfono.

STACK Anziché un combo, chitarristi e bassisti usano spesso un ampli separato (una testata) combinato con uno o più cabinet. Questi cabinet (casse) contengono generalmente due o più altoparlanti.

Stack interi e mezzi stack Uno stack intero consiste di una testata e due cabinet; un mezzo stack ha un solo cabinet. Gli stack sono in genere più comodi “in viaggio” rispetto ad amplificatori combo di eguale potenza; T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

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Capitolo 2

la maggior parte di queste ingombranti combinazioni sono troppo pesanti per essere costruite in un unico blocco. Utilizzare una configurazione “in stack” (lett. “in pila”) permette inoltre di scegliere la propria combinazione di amplificatore e casse, che spesso è anche più incisiva di un’amplificazione combo.

4x12, 2x10 I cabinet hanno in genere due o più altoparlanti. Molti chitarristi usano una cassa con quattro altoparlanti da 12”, configurazione che viene indicata come 4x12 o 412. I bassisti usano spesso cabinet 2x10 (210) o 4x10 (410), con due e quattro speaker da 10” rispettivamente. Altri ancora preferiscono un cabinet 810. Mezzo stack Testata

cassa o cabinet

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breve panoramica

RACK Un sistema a rack consiste di una struttura che può contenere più apparecchi montati uno sull’altro in unità di ridotte dimensioni: un preamp, un finale di potenza, un’unità effetti, e così via. Un equipaggiamento a rack ha una larghezza standard di 19”. La loro altezza è espressa dal numero di unità rack che occupano.

Flessibilità massima I sistemi a rack offrono una flessibilità ottimale; è possibile scegliere ogni singolo componente, cosa che richiede esperienza e competenza. Naturalmente i dispositivi a rack sono contenuti in un proprio contenitore rigido (case).

Un sistema a rack

SOFTWARE Puoi trasformare il tuo computer in un simulatore di ampli da home studio. Molte compagnie vendono amplificatori in formato software (software amp). Questi amplificatori virtuali forniscono

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Capitolo 2

gli stessi tipi di controlli e funzioni degli amplif trattati in questo libro, spesso con una flessibilità decisamente maggiore. Alcuni di questi programmi sono applicazioni singole: altri sono plug-in, che richiedono un cosiddetto “software ospite” (vale a dire un software musicale come Cubase, Pro Tools o Logic), oppure possono essere utilizzati sia come applicazioni a sé stanti sia come plug-in.

Studio e live In origine questo tipo di software era stato progettato per i soli home studio, ma successive edizioni e aggiornamenti possono essere utilizzati anche dal vivo, completi di un controllo a pedale dove è possibile collegare il proprio strumento. Questo controller si collega alla scheda audio del computer o alla porta USB. tip

Collegare la chitarra Un numero sempre crescente di chitarre dispone di una porta USB, che permette di collegare direttamente lo strumento al computer. Il software in dotazione con la chitarra offre accesso a una ricca libreria di suoni chitarristici e permette di registrare la propria musica. Le normali chitarre e chitarre basso hanno bisogno di un’interfaccia audio. Le interfacce possono essere contenute in un cavo speciale (con un jack da 1/4” per la chitarra da un lato e un connettore USB dall’altro), oppure disponibili in unità separate. Interfacce più estese possono contenere anche altoparlanti incorporati, un lettore musicale, un ingresso microfonico e CD con tracce di accompagnamento sulle quali suonare.

TIPI DI AMPLIFICATORI

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Esistono amplificatori speciali per chitarra elettrica, basso e tastiere, ma anche per chitarre acustiche ed elettriche o per armoniche e percussioni elettroniche. Le ultime due sono più rare. In ogni caso gli strumenti suonano in genere meglio quando vengono utilizzati con un amplificatore dedicato. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati


breve panoramica

È possibile utilizzare un amplificatore per chitarra elettrica anche per quella acustica. Alcuni tastieristi e chitarristi acustici amano il suono di certi amplificatori per basso, alcuni modelli di amplificatore per basso sono molto diffusi fra i chitarristi, e anche i violinisti elettrici a volte utilizzano amplificatori per chitarra.

AMPLIFICATORI PER CHITARRA Alla maggior parte degli amplificatori è richiesta soprattutto una cosa: amplificare. Gli ampli per chitarra fanno di più: colorano il suono. Un ampli per chitarra è davvero metà della strumentazione di un chitarrista e rappresenta metà del suo suono, anziché un semplice aiuto per far suonare forte la chitarra.

Indietro nel tempo Quando la musica pop iniziò a emergere, si presentò subito la necessità di un maggiore volume. I chitarristi alzarono semplicemente al massimo i poco potenti amplificatori del tempo rendendo il suono distorto - e accadde così che questo effetto “indesiderato” divenne uno standard del suono di chitarra. Gain Gli odierni amplificatori per chitarra hanno spesso un canale separato per questo effetto. È generalmente indicato come drive, overdrive, lead, solo o crunch. Più alzi questo controllo di gain, più la sezione di preamplificazione genera distorsione. Questo può produrre di tutto, da una leggera punta a un intenso, brutale suono completamente distorto. Il suono diventa così anche più potente, e si può compensare abbassando il controllo master. Cambiare canale L’altro canale dell’amplificatore si chiama clean (“pulito”). Passare da un canale all’altro - da un suono pulito a uno distorto - è una semplice questione di tasti, che trovate sul pannello frontale dell’ampli, su un pedale esterno, o su entrambi. Alcuni ampli hanno tre o quattro canali, per l’accesso diretto ad altrettanti suoni, in genere con crescenti gradi di distorsione (vedi p. 108). T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

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Capitolo 2

Ampli per chitarra con controlli di tono indipendenti su ogni canale

tip

canale clean volume bass

mid treble

canale overdrive gain volume

presence

bass

mid treble

Amplificatori per armonica Come i chitarristi elettrici, i suonatori di armonica blues amano un suono distorto e molti di loro utilizzano ampli per chitarra. Qualche compagnia costruisce amplificatori specifici per armonica, con amplificazione valvolare e riverbero a molla (vedi p. 119). Ulteriori informazioni sull’amplificazione dell’armonica possono essere reperite sui diversi siti specifici (vedi p. 276). 18

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breve panoramica

amplificatori per basso Per amplificare le profonde note gravi di un basso occorre molta potenza. Ciò spiega come mai i bassisti hanno sempre un amplificatore più potente del chitarrista in una band.

Anche le alte frequenze In origine gli amplificatori per basso erano costruiti per riprodurre le note profonde, basse e fondamentali. Ma il basso si è evoluto negli anni e lo stesso hanno fatto il suo suono e la sua amplificazione. Quasi tutti gli amplificatori per basso oggi hanno anche un tweeter per rendere la brillantezza, i colpi percussivi e scoppiettanti, e molti hanno un controllo midrange esteso per produrre originali suoni di basso.

amplificatori acustici Uno strumento acustico è uno strumento che può essere usato anche senza amplificatore. Questa definizione fa suonare l’espressione “amplificatore acustico” un po’ strana - ma così è.

Più strumenti Gli amplificatori acustici furono originariamente progettati per i chitarristi acustici (da qui il loro nome), ma sono utilizzati anche per altri strumenti acustici come archi, banjo, fiati e voce. La maggior parte dei modelli dispone quindi di un ingresso microfonico. Feedback Quando le chitarre acustiche e altri strumenti a corda vengono amplificati, si crea spesso un disturbo chiamato feedback: si tratta quel fischio forte e lancinante che sentiamo quando qualcuno punta un microfono verso un altoparlante e, con le chitarre acustiche, diventa spesso un suono basso penetrante. Gli amplificatori acustici e quelli per contrabbasso hanno spesso un filtro notch per eliminare questo effetto terribile. Un selettore phase è un’altra opzione utile a contrastare il feedback. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

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Capitolo 2

amplificatori per tastiera Gli amplificatori per tastiera sono progettati per tutti i tipi di strumento a tastiera, ma vengono utilizzati anche per fiati, voce e altri strumenti.

Canali stereo I tastieristi spesso utilizzano più di uno strumento (per es. un synth, un piano o un organo digitale, e anche dei moduli timbrici); così gli ampli per tastiera hanno in genere tre o quattro canali. Ogni canale stereo ha un controllo di livello che permette di bilanciare i vari strumenti e la voce. Gli stessi canali si possono utilizzare anche per gli altri strumenti acustici, purché vi sia un ingresso microfonico. Stereo Nonostante i loro canali stereo, la maggior parte dei combo ha un unico amplificatore. Per avere uno stereo, ne occorrono due. Un simile set up può essere usato anche come piccolo impianto audio, amplificando così un tastierista, due fiatisti e un cantante, per esempio, mentre il chitarrista e il bassista usano i loro ampli.

impianti audio Come un amplificatore per tastiera, anche un impianto audio, sound system o PA, è progettato per riprodurre qualsiasi tipo di strumento, ma offre molti più controlli e opzioni specifiche.

Grande o piccolo I piccoli impianti audio vengono spesso utilizzati solo per strumenti acustici, tastiere e voce. Quelli più grandi sono usati per l’uscita di amplificatori per chitarra e basso o per le percussioni, così come i sistemi PA impiegati in spazi più grandi e stadi.

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Configurazione di base Un impianto audio di base consiste di un mixer, un finale di potenza e due casse (cabinet). T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati


breve panoramica

Mixer Il mixer ha una serie di canali, uno per ogni strumento o microfono. Ogni canale ha un controllo di livello, generalmente un fader a scorrimento che permette di “miscelare” i livelli di volume dei diversi canali per ottenere un perfetto equilibrio tra gli strumenti. Ogni canale ha inoltre un proprio gain o guadagno (o trim), controllo di toni (EQ) e controllo di livello degli effetti. Una sezione master separata si occupa del suono generale. ingresso di linea

Un mixer di base

ingresso microfonico sezione master

canale

gain controlli di tono (EQ) controllo volume (fader)

Finale di potenza Un mixer ha una preamplificazione separata per ogni canale. Il finale di potenza può essere incorporato nel mixer (mixer amplificato), può trovarsi negli speaker (speaker attivi o amplificati), oppure è possibile usare un finale separato esterno. Front-of-house Gli impianti audio usano di solito monitor a due o a tre vie, detti anche speaker Front-Of-House (FOH) o principali (main). T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

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Capitolo 2

Subwoofer Se il basso o le percussioni vengono inviati all’impianto, i loro suoni più bassi generalmente richiedono un subwoofer specifico, cioè una cassa con uno speciale altoparlante low-end (sulle frequenze più basse) da 15” o anche da 18”. amplificatore per chitarra

amplificatore per basso

mo

band n it

or

speaker FOH

mo

mixer

n it

or

speaker FOH

Monitor Due casse possono bastare in piccoli spazi, ma spesso è meglio aggiungere dei monitor separati da indirizzare verso la band sul palco. Questi permettono ai musicisti di sentirsi suonare o cantare – anche se non allo stesso volume richiesto per gli altoparlanti di sala. tip

Sistemi portatili Alcune compagnie offrono impianti compatti (all-in-one) portatili che includono un mixer amplificato, due casse con appositi stand, cavi e a volte addirittura uno o due microfoni.

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Multi-uso I mixer possono anche essere utilizzati per applicazioni domestiche, per ottenere la registrazione equilibrata di una prova e per molti altri scopi. I più piccoli hanno solo due canali. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati


breve panoramica

EFFEtti Gli effetti sono utilizzati per dare colore e vita al suono. Il riverbero, per esempio, è largamente impiegato per creare atmosfera, calore e ambiente. Molti amplificatori per chitarra, acustici e per tastiera hanno un effetto reverb incorporato. Il chorus è un altro effetto molto diffuso: serve a rendere il suono un po’ più corposo e pieno, come si trattasse proprio di un “coro”, piuttosto che di un solo cantante. Un effetto delay ripete quello che hai appena eseguito; un pitch shifter modifica le frequenze delle note che stai suonando; un fuzz box aggiunge dello “sporco”, e ce ne sono molti altri ancora. Tipcode AMPS-002

tipcode

Questo Tipcode mostra un breve esempio audio di un piano digitale: prima “dry” (senza effetti), poi usando riverbero, chorus, wah-wah, flanger e delay, rispettivamente.

Controlli Gli effetti hanno di solito una serie di controlli che permettono di regolare il suono. Se usi un effetto vibrato, per esempio, l’altezza (pitch) delle note che esegui si muoverà su e giù. I controlli permettono di regolare la velocità con cui questo accade, o di quanto l’intonazione sale e scende: questi sono due dei parametri effetti. La maggior parte degli effetti ha uno o più parametri regolabili. Incorporati (Built-in) Gli effetti possono essere incorporati in un amplificatore o in un mixer. Questa è una soluzione pratica e veloce (nessun problema con cavi e connettori!), ma non resta molta libertà sulla scelta degli effetti. Inoltre, gli effetti incorporati non possono essere modificati tanto precisamente quanto quelli nelle specifiche unità effetti “outboard”. Detto questo, potrai utilizzare degli effetti incorporati per iniziare e aggiungere unità esterne in seguito. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

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Capitolo 2

Un ampli per chitarra, un’unità multi-effetto programmabile e uno stompbox. La chitarra si collega all’unità multi-effetto

ingresso strumenti

ingresso strumenti

unità multi-effetto

pedale (stompbox)

Pedali (stompbox) Chitarristi e bassisti usano spesso degli effetti a pedale, detti anche stompbox: piccole unità che solitamente ospitano uno e a volte due effetti e si attivano e disattivano premendo col piede su un robusto interruttore (switch).

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Unità multi-effetto Un’unità multi-effetto, o processore multiFX, è un apparecchio più grosso che comprende qualsiasi cosa, da due o tre fino a oltre un centinaio di effetti. Queste unità sono programmabili: una volta che hai impostato i parametri di un effetto, puoi memorizzare le impostazioni in patch (o preset) richiamabili in qualunque momento. Esistono unità multi-effetto per chitarristi e bassisti, ma anche per cantanti e altri strumentisti. Le unità possono essere sia da pavimento che da tavolo. T I P B O O K A M P L I F I c ato r i e d e ff e tti Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2013 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati


breve panoramica

Unità effetti a rack Come già anticipato, gli effetti possono anche essere ospitati in unità montabili a rack da 19”. Gli effetti a rack sono usati negli studi e nei sistemi PA, ma molti musicisti li tengono anche nella loro strumentazione da palco. Gran parte di queste unità è dotata di un controllo a pedale che permette di attivare e spegnere gli effetti o le impostazioni pre-programmate (preset). Pedale di espressione Le unità effetto da pavimento hanno spesso un pedale di espressione che serve a cambiare uno o più parametri in tempo reale: applicare più o meno vibrato al suono o semplicemente regolare il volume generale mentre stai suonando. Preamp a modellazione Esiste un numero crescente di unità effetto che simulano il suono di celebri amplificatori per basso e chitarra, cabinet e pedali effetto. Si tratta del cosiddetto modeling (modellazione). Queste unità si comportano come un preamplificatore: puoi collegarle direttamente a un finale, a un mixer o alla scheda audio del tuo computer. In aggiunta a questi preamp modeling, esistono amplificatori modeling che hanno amplificatore e modelli di effetti incorporati in un amplificatore combo o in uno stack. Tipcode AMPS-003

tipcode

Ecco una breve dimostrazione di quattro modellazioni digitali di famosi amplificatori per chitarra, tutti prodotti con lo stesso amplificatore modeling.

Modellazione microfonica Una tecnica simile, una modellazione di microfoni, viene usata anche per cantanti e chitarristi acustici. 25

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