La bambina che aveva perso la voce (anteprima) by Edizioni Curci

A tutte le voci che colorano i miei giorni e a Allegra, che le ha fatte vivere tra le pagine. F. C.

A Fernanda, che mi ha fatto scoprire il mondo magico della voce. A. A.

Personaggi (in ordine di apparizione)

Madre Natura

Le corde vocali (sinistra e destra)

Il diaframma

La voce di testa

La voce di petto

L’aria L’urlo

La voce bianca

La lingua

I rumoristi:

la sveglia

lo stomaco del papà

la caffettiera

il clacson

il ferro da stiro

la pentola a pressione

Il gatto

La bambina

Il papà

La mamma

I bambini

Il bambino sgarbato

Il fumo

Il nonno

Il Grande Orecchio

La storia comincia… Madre Natura Ecco, adesso che ho preso un bel fiato posso ricominciare. Signore e signori, bambini e bambine, animali, piante e fiori arrivati fin qui da tutto il pianeta Terra: benvenuti a questo straordinario spettacolo! Questa mattina metteremo in scena una storia fantastica e avventurosa, con personaggi strani e colpi di scena. Una storia che vi farà piangere e sorridere e che vi condurrà per mano verso un meraviglioso lieto fine: la storia di una bambina che aveva perso la voce.

Le corde vocali (facendo capolino con la testa dal sipario chiuso, spaventate) Aaaaaaaaah! Perso la voce? Che cosa orribile! Questa storia non ci piace per niente.

La corda vocale destra Forse è un rapimento…

La corda vocale sinistra Quando ci hai scritturato per questo spettacolo non hai parlato di smarrimenti, riscatti, rapimenti.

Madre Natura Calma, calma! Guarda un po’ queste pigrone… Già pronte? Di solito siete le ultime… Le corde vocali Noi non siamo pigre! Solo che la mattina abbiamo bisogno di tempo per prepararci! tà…

La corda vocale destra Controllo dell’elastici-

La corda vocale sinistra … prove di allungamento…

La corda vocale destra … di accorciamento…

Le corde vocali In effetti il risveglio è proprio duro: siamo delicate, noi! Ops… Ma c’ è già il pubblico. Ciao! Noi siamo le corde vocali; siamo due e andiamo sempre d’accordo. Ma prego, venite, vi presentiamo gli altri… Madre Natura In realtà non si dovrebbero vedere gli attori prima dell’inizio dello spettacolo, porta sfortuna e gli attori sono molto superstiziosi! Ma per questa volta farò un’ eccezione! 16 Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2012 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

Madre Natura ci guida verso i camerini, dove incontriamo gli attori della storia, che si stanno riscaldando prima di entrare in scena.

Il diaframma (alzandosi e abbassandosi) Ehilà, salve! Io sono il diaframma. Ho un nome così serio che mette quasi paura: dia-fram-ma. In realtà sono un gran giocherellone: sapete che quando voi ridete io mi muovo tutto? Mi piace il ritmo, la musica, sono un vero ballerino, scattante, elastico: quando l’aria riempie i polmoni io mi appiattisco, così loro possono diventare grandi grandi e contenerne tanta tanta. Poi, quando l’aria esce, ritorno come prima e i polmoni con me. Madre Natura mi ha dato un bellissimo costume, morbido, morbido… Madre Natura Eh già, per questo spettacolo ho scelto i costumi migliori… La corda vocale destra Ma allora anche tu giochi con l’aria! Lei è la nostra migliore amica! Sentite che gioco facciamo: quando c’ è silenzio e non vola una mosca, 17 Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2012 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

noi siamo vicine vicine ma non ci tocchiamo e ognuna sta per conto proprio; ci salutiamo da lontano, così, con la mano. Ma appena l’aria comincia a uscire dai polmoni e noi la sentiamo arrivare, ci diciamo: «Attenzione, eccola che arriva!» e quello è il segnale: di colpo ci avviciniamo, strette strette, per non farla passare. E lei? Arriva di corsa e ci fa il solletico! La corda vocale sinistra E voi, bambini, cosa fate quando qualcuno vi fa il solletico? Scommetto che non riuscite a stare fermi. Neanche noi! E così ci allunghiamo, ci accorciamo, ci spostiamo di qua e di là e facciamo persino dei grandi cerchi. Volteggiamo, proprio come delle atlete o delle ballerine! Il solletico ci fa ridere e noi ridiamo, ridiamo… Che divertimento! L’aria Anche per me è un gran divertimento! Senza di voi le mie giornate sarebbero monotone: entri nei polmoni, esci dai polmoni, entri nei polmoni, esci dai polmoni, entri nei polmoni, esci dai polmoni… Uffa, che noia! Così, invece, quando gioco con voi, non sono più la stessa! A furia di fare piroette e salti... mi trasformo! In che cosa? In un mare di onde!

Madre Natura Ah, le onde del mare! Quante volte mi sono fermata a guardarle a mezzogiorno, quando si abbronzano al sole! Rotolano di corsa sulla spiaggia, come se fossero in ritardo per un appuntamento. Poi, non fanno in tempo ad arrivare che già devono ripartire! Per forza, lasciano il posto alle altre, che spingono da dietro per andarsi a riposare, a loro volta, sulla sabbia dorata. L’aria Io e quelle onde che corrono verso la sabbia abbiamo qualcosa in comune. Madre Natura Certo: le onde del mare sono un movimento dell’acqua mentre le onde di cui stiamo parlando, che si chiamano “sonore”, sono un movimento dell’aria. L’aria Sono sempre io! Eh già! Voi vi accorgete di me soltanto quando vedete le nuvole che corrono nel cielo. Ma io sono sempre in movimento, non sto mai ferma! E così, quando scappo dalla bocca, ubriaca e barcollante dopo tutto quel giocare con le corde vocali, corro, corro felice per il mondo - sono velocissima, sapete! - fino a un orecchio attento che mi ascolta. 21 Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2012 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

La voce Cavità di risonanza Le cavità di risonanza sono spazi in cui il suono viene amplificato. Pensate a uno strumento musicale: una chitarra, ad esempio. Ecco, la chitarra ha le corde (e ce le abbiamo anche noi: le corde vocali!), le dita che le fanno muovere (e noi abbiamo l’aria) e poi una bella cassa di risonanza, cioè uno spazio vuoto che amplifica il suono. Bene! Anche noi abbiamo degli spazi vuoti nella testa, nella faccia, nella bocca e nel petto: sono il nostro megafono personale! Se prima di far uscire il suono dalla bocca, fai risuonare l’aria nelle cavità di risonanza, la tua voce si sentirà anche molto lontano! Ecco perché gli attori recitano senza microfono... Corde vocali Le corde vocali sono due specie di elastici rivestiti da un tessuto che li protegge. Ma se li immaginate come due fili delicati che pendono dall’alto della gola, non ci siamo proprio... In realtà sono proprio due cordoni, molto robusti, attaccati ai muscoli del collo in orizzontale. E sono proprio questi muscoli che permettono alle corde vocali di avvicinarsi 116 Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2012 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

e allontanarsi quando passa l’aria. Quando noi respiriamo solamente, le corde vocali sono lontane; quando, invece, parliamo o cantiamo, si avvicinano. L’aria, passando, le fa vibrare ed esce dalla bocca trasformata in suono. Diaframma e respirazione Il diaframma è un muscolo che separa il torace dalla pancia e assomiglia a un fungo. Quando noi respiriamo si muove da solo, in su e in giù, senza che facciamo niente: quando va in giù, la nostra gabbia toracica diventa più grande e così l’aria viene attirata dentro i polmoni; quando va in su, ritorna più piccola e così l’aria esce. Quando inspiriamo, cioè facciamo entrare l’aria, si gonfia il pancino; quando espiriamo, cioè l’aria esce, il pancino si sgonfia. Attenzione a non sollevare le spalle! Lasciamolo tranquille, belle rilassate. Che meraviglia! Laringe La laringe è quella parte della gola all’interno della quale si trovano le corde vocali. Quando parlate, provate a toccarvi la gola, lì, dove c’ è il pomo d’Adamo: sentirete come vibra! È l’aria che sta passando e si prepara a trasformarsi in suono. La laringe deve essere rilassata e morbida, così l’aria, al suo passaggio, non trova ostacoli. 117 Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2012 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

Lingua e articolazione Quando noi parliamo, la lingua è in continuo movimento: a volte la punta si trova contro i denti inferiori, come quando pronunciamo le vocali; a volte, si alza e va a toccare il palato oppure batte contro i denti superiori, come nelle consonanti. È così che noi formiamo le parole: l’aria incontra la lingua e, a seconda di dov’ è, si formano dei suoni diversi. E poi, i movimenti della bocca e delle labbra fanno il resto. Questo si chiama: articolare! Orecchio L’ orecchio è la parte del nostro corpo che raccoglie le onde sonore. Ma non se ne sta lì, senza fare niente, ad aspettare che i suoni arrivino! Per ascoltare bene, deve essere allenato e una buona musica è proprio un bell’allenamento. Se volete cantare bene, cari bambini, è meglio avere un orecchio pronto, attento, capace di sentire tutti i suoni. Voce bianca Si chiama così la voce dei bambini, e non c’ è differenza tra maschi e femmine. È diversa da quella degli adulti perché le corde vocali dei piccoli sono più corte e sottili e le cavità di risonanza (che ormai sapete cosa sono) sono più piccole: è come avere uno strumento musicale di dimensioni ridotte, una 118 Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2012 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati

chitarrina invece di una chitarra. I cori di voci bianche sono bellissimi! Li avete mai sentiti? Voce di petto e voce di testa La voce di petto è bella profonda, scura, perché l’aria risuona soprattutto nel petto, che è uno spazio molto grande; mentre la voce di testa è più sottile e più acuta, perché l’aria risuona soprattutto nella testa, che ha degli spazi più piccoli. Cosa vuol dire “risuonare”? Vuol dire che l’aria si diffonde, rimbomba, va da un luogo all’altro.

lingua corde vocali laringe

orecchio

Indice pag 5

Personaggi

pag 9

I. Il prologo

pag 15

II. La storia comincia…

pag 33

III. La storia comincia davvero!

pag 51

IV. La storia entra nel vivo…

pag 71

V. Siamo proprio nel cuore della storia...

pag 87

VI. Ma, come tutte le storie, anche questa finisce… O forse no?!...

pag 106

Amici per la pelle

pag 109

Note di regia

pag 116

La voce

Le autrici

Fernanda Calati lavora a Milano e vive in campa-

gna, in Piemonte, insieme a molti amici. Lì c’ è anche la sua gatta Desdemona, con un pelo lunghissimo e molto aristocratica. Ha iniziato a recitare e a cantare sin da bambina, così, per gioco e a nove anni le è venuta una voglia matta di imparare a suonare l’organo. Com’ era la sua voce bianca? Molto birichina... Diventata un po’ più grande ha frequentato la scuola di teatro “L’ Arsenale”, ha studiato canto con il soprano Gabriella Ravazzi e composizione con il maestro Renato Dionisi. Sì, il teatro e la musica sono le passioni della sua vita, anche se vi svelo un segreto: è laureata in filosofia! Quando fa l’attrice le piace interpretare personaggi diversi - così non si annoia! - sia comici che drammatici. Come cantante ha tenuto molti concerti in Italia, in Francia, in Gran Bretagna, in Brasile... quanti viaggi! E adesso le piace anche fare la regista. Ma non si può tenere per sé quello che si è imparato! E così insegna agli aspiranti attori che frequentano la Scuola Quellidigrock e se ne va di qua e di là a raccontare di canto e di suono a chi è curioso di capire come fa il fiato a trasformarsi in voce. Ma a un certo punto, senza sapere come, si è ritrovata una penna in mano e la penna ha cominciato ad andare da sola, scrivendo storie arrivate chissà da dove. Che gran divertimento!

Allegra Agliardi vive e lavora a Milano. Illustratrice e

grafica, ha cominciato a maneggiare matite e pennarelli da piccolissima. La prima cosa che ha disegnato? L’ape Maya, naturalmente, nel diario di sua sorella. Aveva tre anni. E non ha mai smesso! Ora che è diventata grande, pubblica e collabora con diverse case editrici, riviste e quotidiani italiani e stranieri. Non solo: insegna a disegnare agli adulti e ai ragazzi, in Italia e all’ estero. Ogni tanto, partecipa a delle collettive, cioè a mostre in cui i suoi disegni sono esposti insieme a quelli di altri artisti come lei. Per due anni ha fatto parte dello studio grafico “Due mani non bastano”, ma ora ha uno studio tutto suo, all’ultimo piano di una casa con tante scale, con finestre che danno sul cielo. Ma non è proprio sola: quando disegna, il suo cane Merlino poggia il muso nero come la notte sulle sue ginocchia e le fa compagnia. Nel 2008 l’agenzia Lilla Rogers l’ha aiutata a far conoscere le sue illustrazioni in America. Nel 2009 ha anche vinto il premio come giovane illustratrice dell’anno al Festival dell’Illustrazione di Pavia! Ma la cosa che in questo momento la entusiasma di più è far parte del gruppo “IllustrAzioni in corso”. Sapete cosa fanno? Portano le loro illustrazioni fuori dai libri, in mezzo alla gente, sui marciapiedi, sui muri delle città, coinvolgendo tutti quelli che passano, soprattutto i bambini. Che gran divertimento!

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