Maestri della chitarra Collana diretta da Filippo Michelangeli English text by Cecilia Rivers Grafica musicale e impaginazione: Paolo Mellini e Claudio Meroni - www.k361.com Artwork di copertina: Paolo Zeccara L’editore ringrazia John Laidler per la preziosa collaborazione. Cd audio: Giulio Tampalini, Chitarra Anno di pubblicazione e proprietà: 2014, by Edizioni Curci S.r.l. Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2014 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 11852 / ISMN: 9790215905733 www.edizionicurci.it Stampato in Italia nel 2014 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano
III
PREFAZIONE / PREFACE Questa antologia presenta l’edizione integrale del primo volume delle celebri “Lezioni” di Julio Salvador Sagreras – opera didattica costituita da sei tomi – oltre a una selezione ragionata di brani utili e rappresentativi estratti dai volumi successivi. Le lezioni, disposte in ordine progressivo di difficoltà con dettagliate finalità descritte dal compositore stesso, traggono ispirazione dall’opera didattica di Dionisio Aguado e Francisco Tárrega e accompagnano gradualmente la formazione dell’allievo manifestando chiaramente la raffinata arte pedagogica del suo autore. Presentato nel 1922 dagli editori Romero y Fernández di Buenos Aires con il titolo Las primeras lecciones de guitarra, il primo volume è stato riproposto agli inizi degli anni Trenta – in una nuova edizione corretta e ampliata dall’autore – dalla casa editrice Ricordi Americana che, in seguito, ha stampato anche le successive cinque raccolte.
This book presents the unabridged edition of the first volume of Julio Salvador Sagreras famous “Lessons” (an educational text made up of six volumes), as well as a carefully chosen collection of useful and representative musical selections extracted from the later volumes. The lessons, arranged in order of increasing difficulty and with specific objectives described by the composer himself, are inspired by the didactic work of Dionisio Aguado and Francisco Tárrega and gradually accompany the student in his or her studies, clearly demonstrating the author's refined teaching technique. Printed for the first time in 1922 by the Romero y Fernández publishing house in Buenos Aires under the title Las primeras lecciones de guitarra, a new edition of the first volume – corrected and expanded by the author – was then reprinted at the beginning of the 1930s by the Ricordi Americana publishing house which, thereafter, also published the following five volumes.
Per la pubblicazione del nostro volume sono state consultate le edizioni originali, e tutti i commenti dell’autore, che accompagnano in lingua spagnola le sue lezioni, sono stati tradotti e riportati per esteso. Nella revisione, effettuata nel rigoroso rispetto delle fonti, sono stati corretti gli errori evidenti e aggiunte alcune pause di valore mancanti, mentre le indicazioni e i segni musicali non presenti nell’originale sono stati collocati fra parentesi quadra.
In compiling our edition of this volume not only were the original texts consulted, but all of the author's comments accompanying the lessons in Spanish have been translated and reprinted in full. In this revision, carried out with the utmost respect for the original, obvious errors have been corrected and certain absent musical pauses have been added, while musical indications and directions not present in the original have been put in square brackets.
Per meglio evidenziare la condotta polifonica delle parti si sono rese necessarie, in rari casi, alcune lievi modifiche nella scrittura che non pregiudicano le intenzioni del compositore.
In order to most effectively highlight the polyphonic direction of the parts it was, in rare instances, necessary to make some slight changes to the composition which in no way undermine the intentions of the composer.
Le legature originali sono state mantenute e i numerosi portamenti e i segni di abbellimento sono stati riportati integralmente con scrittura chiara e uniforme.
The original ligatures have been maintained and the numerous portamentos and embellishments have been included in full, with clear and consistent notations.
Gli armonici sono stati scritti con la moderna grafia romboidale che segnala i suoni risultanti. La diteggiatura della mano sinistra e della mano destra presente negli originali è stata rispettata e sono stati riportati tutti i segni relativi al tocco appoggiato. La distinzione fra capotasto completo (barré) e mezzo capotasto, non sempre indicata con precisione nelle fonti originali, è stata evidenziata con maggiore chiarezza.
The harmonics have been written using the modern rhomboid shaped noteheads, which indicate the resulting sounds. The fingering for both the left and right hands present in the original manuscript has been respected and all of the rest-stroke notations (apoyando) have been included. The difference between full barré and half barré, not always well-indicated in the original text, has been more clearly defined.
Nelle lezioni è stata eliminata la diteggiatura ripetuta con ridondanza o ritenuta superflua, mentre in alcuni
Repeated, redundant, or otherwise superfluous fingering
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IV casi ci è parso opportuno completarla. Solo raramente è stata leggermente modificata per adattarla alla tecnica strumentale odierna. In appendice, infine, abbiamo incluso due composizioni particolarmente amate dai chitarristi: la mazurka Maria Luisa (brano tratto dalle Tres Piezas Fáciles op. 19, dedicate alla sorella) e El Colibrí (opera virtuosistica dedicata alla figlia Clelia). Nella mazurka Maria Luisa – pubblicata dalla casa editrice Francisco Nuñez & C. di Buenos Aires, cui ci siamo riferiti – la diteggiatura è completamente assente. È stata quindi aggiunta in modo scrupoloso e sono state inoltre perfezionate alcune durate, in particolare delle note basse, e resa più chiara la condotta delle parti. La diteggiatura dell’opera El Colibrí, presente dettagliatamente nelle varie edizioni consultate, è stata riportata integralmente. Il volume è accompagnato da un cd con l’esecuzione delle lezioni polifoniche e dei brani presenti nella raccolta interpretati da Giulio Tampalini come esempio e cimento per lo studente e per l’appassionato. Giovanni Podera Giulio Tampalini
has been eliminated from the lessons, while in some cases it was necessary to complete it. In very rare instances has it been modified slightly in order to adapt it to modern musical techniques. Lastly, in the appendix we have included two compositions that are particularly admired by guitarists: the mazurka Maria Luisa (a piece taken from Tres Piezas Fáciles op. 19, and dedicated to his sister) and El Colibrí (a virtuosic piece dedicated to his daughter, Clelia). In the mazurka Maria Luisa – published by the Francisco Nuñez & C. publishing house in Buenos Aires and mentioned above – the fingering was completely absent and has, therefore, been scrupulously added. In addition, some of the durations, especially of the lower notes, have been retouched and the direction of the parts has been clarified. The fingering of El Colibrí, notated in detail in the various editions consulted, has been included in full. The volume is accompanied by a CD with recordings of the polyphonic lessons and of the musical selections present in the edition, performed by Giulio Tampalini, to serve as an example and an inspiration to students and enthusiasts. Giovanni Podera Giulio Tampalini
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V
JULIO SALVADOR SAGRERAS Nato a Buenos Aires il 22 novembre 1879, dall’unione di Gaspar Sagreras e Dolorez Ramírez, entrambi chitarristi, Julio Salvador Sagreras è avviato prestissimo allo studio dello strumento. Prosegue la sua formazione musicale presso il conservatorio della sua città dove studia armonia e composizione con Carlos Marchal. I suoi sorprendenti progressi nel campo musicale e la sua abilità come chitarrista gli permettono di ottenere, a soli vent’anni, la cattedra di chitarra presso l’Academia de Bellas Artes. Nel 1905, con l’esigenza di costituire una propria scuola, il giovane Julio decide di fondare l’Academia de Guitarra dove nel corso degli anni si formano numerosi interpreti. Nel frattempo affianca all’attività didattica e concertistica quella di compositore. Le sue opere sono pubblicate inizialmente dall’editore Francisco Nuñez di Buenos Aires e in seguito da altri importanti case editrici, come Romero y Fernández e Ricordi Americana. Alcuni suoi brani appaiono curiosamente con lo pseudonimo S. Regresa.
Born in Buenos Aires on November 22, 1879 to Gaspar Sagreras and Dolorez Ramírez, both guitarists, Julio Salvador Sagreras began studying the guitar at a very early age. His training continued at the local conservatory where he studied harmony and composition with Carlos Marchal. His remarkable progress in the field of music and his skill as a guitarist earned him, at just twenty years old, a teaching position at the Academia de Bellas Artes. In 1905, wishing to build his own school, Julio established the Academia de Guitarra which trained numerous musicians over the years. Meanwhile, in addition to his work as a teacher and concert musician, he began composing as well. His work was initially published by the Francisco Nuñez publishing house in Buenos Aires and, later, by other important publishing houses like Romero y Fernández and Ricordi Americana. Curiously, some of his pieces are printed under the pseudonym S. Regresa.
Sagreras compose tre zarzuele, scritte fra il 1900 e il 1904 (una di queste – Afilar en Bicicleta – venne rappresentata nel teatro Apolo il 4 luglio 1904), vari brani per pianoforte e soprattutto numerose opere per chitarra, fra le quali, El Colibrí, Maria Luisa (pezzo tratto dalle Tres Piezas Fáciles op. 19), La Cajita de Música, La triunfal (Gran Fantasía de Concierto), diverse Sonatina-Estudios, graziosi Vals e molte altre composizioni ispirate al folclore argentino. Tra il 1920 e il 1930 Sagreras pubblica il testo Técnica Superior e completa le Lecciones de guitarra che, suddivise in sei volumi progressivi, costituiscono la sua opera più conosciuta e apprezzata.
Sagreras composed three zarzuelas between 1900 and 1904 (one of which – Afilar en Bicicleta – was performed at the Apolo theater on July 4, 1904), various pieces for piano, and above all numerous compositions for guitar, including El Colibrí, Maria Luisa (a piece taken from Tres Piezas Fáciles op. 19), La Cajita de Música, La triunfal (Gran Fantasía de Concierto), various Sonatina-Estudios, graceful Vals, and many other compositions inspired by Argentinian folklore. Between 1920 and 1930 Sagreras published Técnica Superior and completed the Lecciones de guitarra which, subdivided into six progressive volumes, is his most well-known and admired text.
Fondatore e primo presidente dell’Asociación Guitarrística Argentina di Buenos Aires, Sagreras è stato fino agli ultimi anni della sua vita anche un instancabile promotore di iniziative artistiche e una delle figure di riferimento nel mondo delle sei corde. Muore nella sua città natale, a 63 anni, il 20 luglio 1942.
Founder and first president of the Asociación Guitarrística Argentina in Buenos Aires, even in the final years of his life Sagreras was untiringly committed to the promotion of artistic initiatives and was one of the most important figures in the guitar world. He died in Buenos Aires on July 20, 1942 at the age of sixty-three.
Giovanni Podera Giulio Tampalini
Giovanni Podera Giulio Tampalini
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VI AI MAESTRI / FOR THE TEACHERS
Dopo trent’anni d’insegnamento della chitarra, durante i quali più di una volta mi sono imbattuto nelle difficoltà che incontrano gli allievi usando i metodi esistenti – i cui principi sono incompleti e difficili per molti, poiché i primi studi non sono ben disposti in ordine di difficoltà ed esigono uno sforzo per arrivare alla conoscenza della posizione delle note – mi sono deciso a pubblicare questo lavoro, pronto già da qualche tempo e che ho messo in pratica con pieno successo con gli allievi che iniziarono a studiare con me senza saper nulla. Non dubito, pertanto, che l’utilizzo di quest’opera faciliterà il compito ai maestri. Forse sembrerà che io mi perda nei dettagli e che ripeta troppo i principi, ma in alcuni casi ripetere non è mai abbastanza e, d’altra parte, si può facilmente rimediare assegnando più lezioni per volta (saltandone alcune se non si ritengono necessarie) tenendo sempre conto delle condizioni intellettuali di ogni allievo. Raccomando specialmente che si insegni all’allievo ad accentare le note (sistema Tárrega), cioè che le dita indice, medio e anulare della mano destra, nel fare i primi esercizi, facciano scivolare il polpastrello sopra la corda, suonando con l’unghia che deve essere tenuta corta, e che il dito cada sulla corda immediatamente inferiore, modalità che io chiamo «accentare» e che indico col segno . Nella mia opera Tecníca Superior de Guitarra, fornisco maggiori dettagli al riguardo. È pure necessario che i maestri facciano studiare agli allievi che non sanno ancora nulla le spiegazioni che riporto di seguito e che a loro sono dedicate. Julio S. Sagreras
After thirty years of teaching the guitar, during which time I came face to face on more than one occasion with the challenges that students encounter in using existing methods – the principles of which are often incomplete and difficult to follow, especially because the lessons are not arranged according to level and because it requires a great deal of effort just to arrive at an understanding of the placement of the notes – I have decided to publish this text, which has been ready for quite some time and with which I have had great success in teaching students who came to me knowing nothing of guitar. Therefore, I have no doubt that the use of these materials will be of great assistance to teachers. At times it may seem that I get lost in the details and that I repeat the principles too often, but there are times when repetition is never enough and, regardless, it is always possible to compensate by assigning more lessons at once or by skipping those that are deemed unnecessary, yet always being sure to respect the abilities of each student. I recommend in particular that students be taught to accent the notes (Tárrega system). In other words that, in practicing the first exercises, the fingertips of the index, middle, and ring fingers of the right hand slide over the string, using the nail (which must be kept short) to play, and that the finger then falls on the string immediately below, a technique which I call “accenting” and which I indicate with the . In my book Tecníca Superior de Guitarra, I provide more details on this method. It is also important that teachers have their beginner students study the explanations which I have included on the following page and which are dedicated to them. Julio S. Sagreras
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VII AGLI ALLIEVI CHE INIZIANO / FOR BEGINNER STUDENTS
Ciò che devono studiare a memoria.
The following must be memorized.
Mano sinistra
Left hand
indice n. 1 medio n. 2 anulare n. 3 mignolo n. 4 Il pollice non si adopera.
index finger n. 1 middle finger n. 2 ring finger n. 3 little finger n. 4 The thumb is not used.
Le dita di questa mano devono premere le corde con la parte estrema o punta, piegando la prima falange a forma di martello il più vicino possibile alla sbarretta metallica dei tasti.
The very tip of the fingers of this hand must apply pressure to the strings by bending the first phalange into a hammer shape and pressing down as close as possible to the metal bar of the fret.
Mano destra
Right hand
Le dita della mano destra si indicano con la lettera iniziale del nome di ogni dito:
The fingers of the right hand are indicated with the first letter of the name of each finger:
pollice: p indice: i medio: m anulare: a Il mignolo non si usa se non in casi assolutamente necessari (l'autore di quest'opera non lo utilizza mai).
thumb: p index finger: i middle finger: m ring finger: a The little finger (pinkie) is only used if absolutely necessary (the author of this text never uses it).
Lo zero indica la corda a vuoto o libera.
A zero indicates an open string.
Il segno significa «accentare»: il dito della mano destra che ha colpito la corda, deve cadere su quella immediatamente inferiore, ovvero toccare la corda facendo scivolare il polpastrello del dito all'indietro e colpendo con l'unghia, che deve essere tenuta cortissima. I numeri racchiusi in un cerchio o fra parentesi indicano la corda; ossia un tre in un cerchio 3 vuol dire terza corda, un quattro 4 quarta corda, etc.
The means “to accent”: the finger of the right hand which has struck the string, must then rest on the one immediately below it. In other words, in strumming the string, the fingertip must slide backwards so that the string is played by the nail, which must be kept very short. The numbers enclosed in a circle or in parentheses indicate the string. For example, a three in a circle 3 means the third string, a four 4 the fourth string, etc.
I numeri romani indicano il tasto su cui si esegue il barré, così, ad esempio, «V» indica un barré al quinto tasto.
The Roman numerals indicate the fret on which the barré chord is played, so, for example, “V” indicates a barré chord at the fifth fret.
Riassumendo si dovrà ricordare: 1. I numeri indicano le dita della mano sinistra. 2. I numeri dentro un cerchio indicano le corde. 3. I numeri romani indicano il tasto su cui si esegue il barré. 4. Il segno indica una nota accentata. 5. Lo zero indica corda a vuoto o libera. Dopo le prime lezioni di questo metodo ho usato la parola «appoggiare» invece di «accentare» in quanto, eseguendo il movimento indicato dal segno , il dito si appoggia sulla corda inferiore; ma le regole musicali hanno casi di accentuazione impossibili a compiersi in questa forma sulla chitarra, se la corda di appoggio è occupata; in questi casi di accenti senza appoggio uso lo stesso segno, ma in questa posizione: >. Julio S. Sagreras
In summary, it's necessary to remember: 1. Numbers indicate the fingers of the left hand. 2. Numbers within a circle indicate the strings. 3. Roman numerals indicate the fret on which the barré chord is played. 4. The indicates an accented note. 5. A zero indicates an open string. After the initial lessons, I use the word “apoyando” (rest stroke) rather than “accented” as , in completing the movement indicated by the , the finger rests on the lower string. But there are musical instances in which such accenting is impossible on the guitar, for instance if the rest string is occupied. In the cases in which the note is accented but without the possibility of a rest, I use this symbol: >.
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Julio S. Sagreras
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LE PRIME LEZIONI DI CHITARRA JULIO S. SAGRERAS (1879-1942) Circa vent’anni fa, parlando con il mio illustre collega, l’esimio chitarrista Miguel Llobet, gli chiesi che cosa insegnava come prima lezione a coloro che non sapevano nulla, ed egli mi rispose che faceva suonare le corde libere parecchie volte per abituare le dita a premere, benché l'allievo non si rendesse conto (da principio) delle note che produceva; questa pratica è insuperabile, poiché bisogna rendersi conto della difficoltà di questa prima lezione, in cui si insegna all'allievo la corretta posizione della chitarra. Approximately twenty years ago, in a conversation with one of my esteemed colleagues, the outstanding guitarist Miguel Llobet, I asked him what he taught in a first lesson with a completely beginner student. He replied that he had them strum the open strings many times so as to get the fingers used to pressing, even if the student had no idea (on principle) of the notes he was playing. This practice is fundamental. We must be aware of how challenging the first lesson is, for this is when the student is taught the proper position of the guitar. Prima a vuoto Mi i
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Seconda a vuoto Si i
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Seconda a vuoto Si
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Scala I, dal Do della
LEZIONE 2
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corda al Sol della
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Quarta a vuoto Re
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/ Scale I, from C on the 5th string to G on the 3rd string Fa
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Fa m 3
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0 4
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Si faccia presente all’allievo che la linea posta accanto al numero cerchiato, indica che le note seguenti si trovano sulla stessa corda. Show your student that the line next to the circled number indicate that the following notes are found on the same string. Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2014 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati
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LEZIONE 4
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LEZIONE 8 2
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/ Scale II, from G on the 3rd string to D on the 2nd string Re Do Do Si La Sol
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LEZIONE 11
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LEZIONE 10
Re
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corda al Re della
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Re
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Scala II, dal Sol della
Re
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Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2014 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati
Sol
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2
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i
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0
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1
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Re
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3
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Sol Si
2
Si Re Do Si
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LEZIONE 15
i
i
Sol
2
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1
i
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2 3
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LEZIONE 14
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i
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Sol La Si
La
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Sol
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LEZIONE 13
Re Do Si
i
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0
Do
2
3
5 I due primi modelli di scala riuniti / The first two scale forms combined Si Do Re Sol La Fa Do Re Mi i m i m m i
i
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i
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LEZIONE 16 3
2
0 5
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i
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La
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3
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LEZIONE 17
corda al Sol della
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LEZIONE 20
i
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Fa
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LEZIONE 18
i
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2
Re
i
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i
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1
Do
i
5
/ Scale III, from C on the 2nd string to G on the 1st string Sol Fa Fa Mi Re Do
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Scala III, dal Do della
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7 I primi tre modelli di scala riuniti / The first three scale forms combined Sol La
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Do Re
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La
Sol Fa Mi Re
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Scala IV, dal Sol della
LEZIONE 25
corda al Re della
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La
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/ Scale IV, from G on the 6th string to D on the 4th string
Sol
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LEZIONE 28
Sol La Si
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/ Scale V, from E on the 6th string to B on the 5th string
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Tutti i modelli di scala riuniti / All scale forms combined Do Mi Fa Sol La Si Do Re m
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10 SCALA CROMATICA (2 Ottave) / CHROMATIC SCALE (2 Octaves) Nota: nel modo di scrivere la scala cromatica che segue, l’autore non ha voluto essere troppo rigido nell’osservare le regole teoriche per non complicare lo studio all’allievo, dato che l’intenzione è di far conoscere solo l’effetto del diesis. Note: in the writing the chromatic scale which follows, the author chose not to be overly strict in adhering to the rules of music theory so as to avoid complicating matters for the student, given that the intention of the lesson is only to become familiar with the interval of the half-step. i
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In questa lezione interviene per la prima volta il pollice della mano destra; esso deve suonare le note basse toccando con il fianco, prendendo al principio poca corda indirizzando il dito verso la prima corda e leggermente verso l’alto [senza appoggiarsi, quindi, sulla corda sottostante]. Questo studio serve anche per apprendere le note in ottave diverse. Da questo studio in avanti si omette il nome della nota e la sua posizione. This lesson introduces for the first time the use of the thumb of the right hand; the thumb must play the low notes with its side, touching the string lightly at first, moving the thumb towards the first string and then slightly upward [without resting on the underlying string]. This lesson is also useful in learning the notes in different octaves. From this lesson on the name of the note and its position will be omitted. m
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Questo studio è quasi uguale al precedente ed è interessante perché con esso l’allievo imparerà a suonare simultaneamente il basso e la nota acuta, accentando quest’ultima; nella pratica perciò si deve fare molta attenzione preparando le dita della mano destra prima di fare ogni movimento e prendendo poca corda con il pollice, così che possa scattare più facilmente agevolando l’accentazione della nota acuta. This lesson is nearly identical to the previous one and is interesting because the student will learn to play the low note and the high note simultaneously, accenting the latter; therefore, in practicing it is very important to prepare the fingers of the right hand before each movement and to hook the string only slightly with the thumb, so that it can strum more easily, thus helping to accent the high note.
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11 Nello studio che segue intervengono per la prima volta tre dita della mano destra in successione fissa: pollice, indice e medio. La mano sinistra preparerà l’intera posizione di ogni misura e non si muoverà fino alla battuta seguente. In questo studio non si accenta nessuna nota. In the lesson that follows, three fingers will be used in repeated succession for the first time: the thumb, index finger, and middle finger. The left hand prepares its position for each measure and will remain there until the following bar. In this exercise no notes are accented. m
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Questo studio è simile al precedente, con la piccola differenza che le dita indice e medio suonano simultaneamente, facendo un movimento verso il palmo della mano. This lesson is similar to the previous one, with the minor difference that the index finger and middle finger play simultaneously, moving towards the palm of the hand. m i
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LEZIONE 41 2
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Track 2
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Benché nella lezione 37 studiando la scala cromatica l'allievo abbia già appreso l'effetto del diesis ( í ) – che in questo studio si presenta per la prima volta – sarà bene che il maestro ripeta la spiegazione. Even though the student has already learned the effect of the sharp ( í ) when studying the chromatic scale in Lesson 37 – introduced for the first time in this exercise – it would be a good idea for the teacher to review the explanation.
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LEZIONE 42
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12 In questo studio interviene per la prima volta il dito anulare della mano destra, insieme al pollice, all’indice e al medio. Si osservi severamente la diteggiatura segnata. Le dita della mano sinistra premeranno le note solo quando sarà necessario. Questo studio serve anche per apprendere le note in tre ottave diverse. This lesson introduces the ring finger of the right hand for the first time, together with the thumb, index finger, and middle finger. The indicated fingering must be strictly followed. The fingers of the left hand will press the notes only when necessary. This exercise is also useful for learning the notes in three different octaves. a m
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LEZIONE 43 Track 4
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ARPEGGI / ARPEGGIOS In questa lezione si presenta per la prima volta la necessità di lasciare in posizione fissa la mano sinistra e di accentare con la mano destra solo le note suonate dall’anulare, che sono tutte sulla prima corda. Da questa lezione, il maestro esigerà che sia ben marcata la differenza nell’applicazione della forza, in maniera che si distacchino nettamente, con fermezza ma senza violenza, le note della prima corda. This lesson introduces for the first time the need to keep the left hand in a fixed position and to use the right hand to accent only the notes played by the ring finger, which are all on the first string. In this lesson the teacher will require that the differences in the application of force be accentuated, firmly but not violently, so that the notes played with the first string stand out.
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LEZIONE 44 3
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13 ACCORDI / CHORDS In questa lezione appaiono per la prima volta gli accordi. È preferibile che l’allievo li suoni prima molto debolmente, prendendo poca corda con la punta delle dita e facendo un movimento verso il palmo della mano. This lesson introduces chords for the first time. It is better if the student begins by playing very softly, plucking the strings lightly with his fingertips and moving towards the palm of the hand. a m i
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Ripeto la stessa indicazione fatta per la lezione 44, relativamente alla forza e all’accentuazione delle note della prima corda. Il maestro dovrà avvertire l’allievo che il numero tre posto sopra ogni gruppo, indicando terzina, non ha niente a che vedere coi numeri che segnalano le dita della mano sinistra. I repeat the same instructions as from Lesson 44 regarding the force and accentuation of the notes played by the first string. The teacher will have to inform the student that the number three printed above each group, indicating triplets, has nothing to do with the numbers indicating the fingers of the left hand.
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INDICE Pag.
Track list CD
Prefazione / Preface.................................................................. III
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Biografia di Sagreras / Sagreras’ Biography ............................. V
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Ai maestri / For the Teachers ................................................... VI
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Agli allievi che iniziano / For Beginner Students ...................VII
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1° Volume (versione integrale) / Book 1 (integral version) Lezioni nn. 1-39................................................................1-10
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Lezioni nn. 40-86............................................................ 11-36
1-47
24 Lezioni scelte dal 2° al 6° volume / 24 Lessons from books 2 to 6 Lezione 87 (dalle Seconde lezioni, n. 3) ............................. 40
48
Lezione 88 (dalle Seconde lezioni, n. 6) ............................. 41
49
Lezione 89 (dalle Seconde lezioni, n. 7) ............................. 42
50
Lezione 90 (dalle Seconde lezioni, n. 10) ........................... 43
51
Lezione 91 (dalle Seconde lezioni, n. 16) ........................... 43
52
Lezione 92 (dalle Seconde lezioni, n. 17) ........................... 44
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Lezione 93 (dalle Seconde lezioni, n. 19) ........................... 45
54
Lezione 94 (dalle Seconde lezioni, n. 20) ........................... 46
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Lezione 95 (dalle Seconde lezioni, n. 24) ........................... 47
56
Lezione 96 (dalle Seconde lezioni, n. 29) ........................... 48
57
Lezione 97 (dalle Seconde lezioni, n. 34) ........................... 49
58
Lezione 98 (dalle Seconde lezioni, n. 38) ........................... 50
59
Lezione 99 (dalle Terze lezioni, n. 4) .................................. 51
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Lezione 100 (dalle Terze lezioni, n. 7) ................................ 53
61
Lezione 101 (dalle Terze lezioni, n. 13) .............................. 54
62
Lezione 102 (dalle Terze lezioni, n. 22) .............................. 55
63
Lezione 103 (dalle Terze lezioni, n. 32) .............................. 56
64
Lezione 104 (dalle Quarte lezioni, n. 1) .............................. 57
65
Lezione 105 (dalle Quarte lezioni, n. 7) .............................. 58
66
Lezione 106 (dalle Quarte lezioni, n. 24) ............................ 59
67
Lezione 107 (dalle Quarte lezioni, n. 31) ............................ 60
68
Lezione 108 (dalle Quinte lezioni, n. 10) ............................ 61
69
Lezione 109 (dalle Quinte lezioni, n. 22) ............................ 62
70
Lezione 110 (dalle Seste lezioni, n. 12)............................... 63
71
Maria Luisa (Mazurka) ............................................................ 64
72
El Colibrí .................................................................................. 65
73
Indice e Track list ..................................................................... 69
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Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: EDIZIONI CURCI S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2014 by EDIZIONI CURCI S.r.l. – Tutti i diritti sono riservati
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