Alla scoperta del melodramma - Tosca di Giacomo Puccini (anteprima) by Edizioni Curci

Direzione editoriale: Laura Moro Coordinamento e redazione: Cinzia Di Dio La Leggia Progetto grafico e direzione artistica: di Gabriele Clima Illustrazioni: Francesca Carabelli Impaginazione: Tiziana Ciliani Trascrizioni musicali: Davide D’Elia

Proprietà per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © Copyright 2018 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 11976/ISBN 9788863952445 Prima stampa in Italia nel mese di gennaio 2018 da AGP Aziende Grafiche Printing, sede legale Via A. G. Scopoli, 12 - 27100 Pavia

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Perché questo libro Ho scoperto l’opera quando ero ancora piccola ed è stato un colpo di fulmine, un amore a prima vista che mi ha accompagnata tutta la vita, continuando a darmi così tante emozioni che ho provato il desiderio di condividerle insieme a te. All’opera si ride, si ama, si soffre, e si entra in un mondo di storie vive e reali che accendono i nostri sentimenti. Per introdurti in questo mondo ho scelto di raccontarti una delle opere più avvincenti di Giacomo Puccini, Tosca, un vero e proprio poliziesco dai ritmi incalzanti che con i suoi colpi di scena ti terrà col fiato sospeso, proprio come un film thriller. Comincia a leggere e ad ascoltare la storia dell’amore appassionato di Tosca che si scontra con la perfidia del terribile barone Scarpia, divertiti a giocare all’investigatore a caccia di indizi e lasciati affascinare dalla musica di Giacomo Puccini imparando a cantarne alcuni brani. Sarà un’esperienza entusiasmante: fidati!

Giochi e quiz dell’opera 1. Sono davvero opere di Giacomo Puccini? Un burlone si è divertito a mischiare le lettere dei titoli di alcune opere di Puccini... Prova ad anagrammarle e scoprirai quali sono.

Canale smunto

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Ruttando __ __ __ __ __ __ __ __ Orsu canaglie

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Altra biro

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2. Una persona a lui molto cara Nella parola “TRIBUNO” si nasconde una persona molto cara a Puccini. Se l’anagrammi troverai il suo cognome.

TRIBUNO

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3. Trucchetto e soluzione Ricordi il cognome dell’importante editore musicale italiano che prese Puccini sotto la sua protezione? Cercalo nella frase.

4. Anagrammi La frase nel riquadro potrebbe essere la pubblicità di una svendita; ma nasconde il nome di un grande musicista che ha diretto l’ultima opera di Giacomo Puccini. Scopri chi è.

COSTI NANI

Scopri le risposte giuste a pag. 77

II. I personaggi dell’opera Pillole di storia I personaggi di Tosca sono ispirati a persone realmente esistite, quindi ti racconto un po’ di storia del periodo in cui sono vissute così potrai seguire meglio le loro vicende. Nell’anno 1800 a Roma c’era un clima di guerra: lo Stato Pontificio era minacciato dall’esercito francese, che già due anni prima aveva occupato la città costringendo il Papa alla fuga. Durante il vuoto di potere, un gruppo rivoluzionario aveva costituito la Prima Repubblica Romana che però era stata rapidamente abbattuta dai Reali di Napoli, alleati del Papa. Per reprimere i rivoluzionari repubblicani a Roma era stato instaurato un duro regime di polizia. La popolazione si divideva in due fazioni: da un lato i sostenitori dello Stato Pontificio e dei suoi alleati, e dall’altro i rivoluzionari repubblicani che simpatizzavano per gli invasori francesi. Su questo sfondo storico si inseriscono i nostri personaggi. Il barone Vitellio Scarpia era il capo della polizia pontificia, terrore della popolazione per la sua crudeltà. Fedele al Papa e alla regina di Napoli, Maria Carolina d’Asburgo Lorena, che lo aveva nominato barone, fece imprigionare, torturare e giustiziare migliaia di repubblicani o presunti tali. Il repubblicano Cesare Angelotti era stato un fondatore e Console della Repubblica Romana. Caduta la Repubblica, fu arrestato da Scarpia e rinchiuso nella prigione di Castel Sant’Angelo, in attesa di essere giustiziato. Il pittore Mario Cavaradossi, fidanzato di Tosca, aveva lavorato in Francia nella bottega del pittore Jacques-Louis David, un sostenitore della rivoluzione e un ammiratore di Napoleone Bonaparte, comandante dell’esercito francese. Lì Mario aveva abbracciato le idee repubblicane e per questo era guardato con sospetto da Scarpia. Floria Tosca era la cantante più amata di Roma! Legata a Cavaradossi da un grande amore, si dedicava alla sua arte e non si interessava alla politica. Era di umili origini: una pastorella orfana educata al canto nel convento che l’ospitava. Un celebre musicista, Domenico Cimarosa, colpito dalla sua bella voce, convinse i religiosi ad affidargliela per avviarla alla carriera di cantante. Così, come in una favola, la pastorella diventò la PRIMADONNA di Roma.

Floria Tosca (soprano) Floria Tosca è la diva più amata di Roma. Giovane, bella e con una voce d’angelo, dedica la vita all’arte e all’amore con pari intensità e passione. Ammirata da tutti, frequenta con disinvoltura la regina e la nobiltà ma appena può si rifugia tra le braccia di Mario Cavaradossi, l’uomo che ama ardentemente e di cui è molto gelosa. Sotto la maschera della Diva, si cela una donna semplice, religiosa e ingenua che non conosce la cattiveria umana ma che ha la forza di lottare per difendere i propri sentimenti. Con la sua voce di soprano lirico Tosca esprime il vortice di emozioni che la travolge, passando dai toni romantici e appassionati del trasporto amoroso a quelli furenti della gelosia, dalle note dolenti della disperazione agli acuti di lama nella ribellione alla crudeltà.

Mario Cavaradossi (tenore) Mario Cavaradossi è un giovane pittore di talento, ateo, idealista e politicamente impegnato. Di idee repubblicane come il suo amico Angelotti, è contrario al governo pontificio e auspica una vittoria dell’esercito francese. Sa di essere nel mirino di Scarpia ma non ha paura ed è pronto a rischiare la vita per le proprie convinzioni. Mario è il grande amore di Tosca che lui ricambia con passione, tenerezza e pazienza. Bello, romantico, appassionato, audace, è l’uomo dei sogni! E non sorprende che Tosca ne sia gelosa anche se lui non gliene dà motivo. La sua voce di tenore si piega languidamente quando si rivolge a Tosca con parole d’amore, ma negli scontri contro il potere sfoggia acuti lucenti e accenti eroici.

V. Metti in scena la tua Tosca Se la vicenda di Tosca ti ha appassionato, puoi divertirti a organizzarne una tua rappresentazione in parte recitata e in parte cantata. Come prima cosa dovrai scegliere un ambiente adatto da trasformare nel tuo palcoscenico. Poi ti servirà uno sfondo che caratterizzi l’ambientazione di Tosca e, dato che l’opera è legata a Roma, l’immagine della cupola di San Pietro sarà perfetta e di grande effetto. Riunisci una squadra di amici e costruite insieme l’elemento che userete come fondale.

Rivesti un paravento con fogli bianchi o incollane diversi tra loro e fissali alla parete con lo scotch

Disegna la cupola di San Pietro sullo sfondo di un cielo azzurro O se preferisci, disegna sul paravento l’angelo di Castel Sant’Angelo.

Procurati forbici, scotch, colori e tutto quello che ti può servire

Rappresentare tutta l’opera sarebbe troppo impegnativo, perciò ti suggerisco di scegliere una delle tre scene che ti propongo. Assegna i ruoli dei diversi personaggi ai tuoi amici, poi imparate a memoria i testi da recitare e i brani da cantare utilizzando il libretto e il cd. Per rendere più completa la tua rappresentazione ti consiglio di aggiungere un narratore che introduca la scena spiegando brevemente la storia. E se ti senti in vena di creatività puoi anche inventare un tuo finale che farai interpretare dai tuoi attori o raccontare dal narratore. Intanto, io ti insegno qualche trucco teatrale per rendere la tua recita più coinvolgente e emozionante. L’interrogatorio di Cavaradossi (Atto II) Prepara la scenografia dell’ufficio di Scarpia procurando una scrivania, due poltroncine e un piccolo tavolo imbandito. Li metterai davanti al tuo fondale come se da una finestra di Palazzo Farnese si vedesse il cupolone: otterrai un’ambientazione molto suggestiva! Poi preparati a diventare un “maestro del trucco”. Ti servirà per rendere più drammatica e credibile la tua rappresentazione. Matite rosse e nere da trucco, pennelli e rossetti

pelli, ro da ca e Retina n nastro n n a e u rucca co t t a v o par ia per la o di Scarp codin

Matita rossa pe di sangue sul vir le macchie fargli gli occhso, nera per i un po’ pesti

Matita nera per occhi e sopracciglia a V da cattivo

Tosca Melodramma in tre atti Musica: Giacomo Puccini Libretto: Luigi Illica e Giuseppe Giacosa Prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 14 gennaio 1900 Atto I Interno della chiesa di Sant’Andrea della Valle a Roma. A destra la Cappella Attavanti, a sinistra un cavalletto con sopra un quadro coperto da un telo. Un paniere e attrezzi da pittore. Angelotti (Entrando) Ah! Finalmente! Nel terror mio stolto Devo sparire... Subito! Vedea ceffi di birro in ogni volto. Se mi acciuffano gli sbirri La pila... La colonna... per me è finita! “A piè della Madonna” mi scrisse mia sorella... Ecco la chiave!... Ed ecco la Cappella! (Si nasconde nella cappella) Sagrestano (Entrando) - SPARTITO PAG. 64 - TRACCE N. 18-19-20 E sempre lava!... Ogni pennello è sozzo peggio d’un collarin d’uno scagnozzo. Signor pittore... Tò!... Nessuno! - Avrei giurato Uffa! Non ne posso più di pulire pennelli, e per che fosse ritornato giunta, per un dannat il Cavalier Cavaradossi. o miscredente! No, sbaglio, il paniere è intatto. Cavaradossi (Entrando) (Al Sagrestano) Che fai? Sagrestano (Alzandosi) Recito l’Angelus. Sante ampolle! Il suo ritratto! Cavaradossi (Al Sagrestano) Di chi? Sagrestano Di quell’ignota

che i dì passati a pregar qui venìa... Tutta devota - e pia. Cavaradossi (Sorridendo) È vero. E tanto ell’era infervorata nella sua preghiera ch’io ne pinsi, non visto, il bel sembiante. re Svergognato! Mette a Sagrestano (Scandalizzato) il volto di una donnro ad (Fuori, Satana, fuori!) qualsiasi in un qu o! cr sa Cavaradossi (Al Sagrestano) Dammi i colori! Recondita armonia di bellezze diverse!... È bruna Floria, l’ardente amante mia... Sagrestano (Brontolando) Scherza coi fanti e lascia stare i santi! Cavaradossi E te, beltade ignota, cinta di chiome bionde! Tu azzurro hai l’occhio, Tosca ha l’occhio nero! Sagrestano (Scandalizzato) Scherza coi fanti e lascia stare i santi! Cavaradossi L’arte nel suo mistero le diverse bellezze insiem confonde; ma nel ritrar costei Ce ne il mio solo pensiero, Tosca, sei tu! al monsono di donn eb d (Continua a dipingere) e non po... Ma io no elle n e nso ch Sagrestano (Continuando a brontolare) e a Tos vedo ca! Queste diverse gonne che fanno concorrenza alle Madonne mandan tanfo d’Inferno. Scherza coi fanti e lascia stare i santi! (A Cavaradossi) Eccellenza, vado? Cavaradossi Fa il tuo piacere! Sagrestano (Indicando il cesto) Pieno è il paniere... Fa penitenza? © 2018 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati.

VII. Gli spartiti E sempre lava!...

ÂŠ 2018 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati.

Indice Perché questo libro Pag. 5 I

Il compositore Giacomo Puccini

Pag. 6

I personaggi dell’opera

Pag. 11

III La trama Pag. 19 IV

Il mondo e i luoghi di Tosca

Metti in scena la tua Tosca Pag. 30

Pag. 25

VI Il libretto Pag. 33 VII Gli spartiti Pag. 64

Appendice Chi è chi Pag. 73 Bon ton all’opera Pag. 76 Soluzioni di giochi e quiz

Pag. 77

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