Maestri della chitarra Collana diretta da Filippo Michelangeli English text by Leslie Ray, for Language Consulting Congressi srl – Milano Grafica musicale e impaginazione: Paolo Mellini e Claudio Meroni - www.k361.com Si ringraziano: Angelo Gilardino per aver ispirato la presente pubblicazione e per la preziosa consulenza; Mariateresa Alberti, responsabile della Biblioteca civica di Cento, per aver messo a disposizione i 6/Capriccios/für/Gitarre, pubblicati nel 1908, presso l’editore Gebrüder Hug & Co (Leipzig-Zürich) e i 20 Studi, tratti dal manoscritto autografo incluso nel Metodo incompiuto dell’autore, conservati nell’Archivio Storico comunale di Cento – Fondo musicale Luigi Mozzani; Marco Bazzotti per aver fornito la rivista Il Plettro n. 18 – Anno I, pubblicata a Milano il 30 novembre 1906, in cui è incluso il brano Feste lariane (Aria con variazioni); Lindsay John Gilfillan, John Laidler ed Ernest Scott per la preziosa collaborazione. We wish to thank: Angelo Gilardino for having inspired this publication and for his precious guidance; Mariateresa Alberti, Director of the Civic Library of Cento, for making available the 6/Capriccios/für/Gitarre [6 Caprices for Guitar], published in 1908 by Gebrüder Hug & Co (Leipzig-Zürich), and the 20 Studi [20 Studies], from the handwritten manuscript included in the Method left uncompleted by the author, which is conserved in the Municipal Historical Archive of Cento – Luigi Mozzani Musical Fund; Marco Bazzotti for providing Il Plettro magazine, issue 18 – Year I, published in Milan on 30th November 1906, in which the piece Feste lariane (Aria con variazioni [Air with Variations]) is included; Lindsay John Gilfillan, John Laidler and Ernest Scott for their precious collaboration.
Cd audio: Giulio Tampalini, chitarra Registrazione effettuata presso il Bartók Studio di Bernareggio (MB) nel mese di luglio 2018 Tecnico del suono: Raffaele Cacciola Anno di pubblicazione e proprietà: 2018, by Edizioni Curci S.r.l. Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2018 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 11983 / ISMN: 9790215912809 www.edizionicurci.it Prima stampa in Italia nel 2018 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano
III
PREFAZIONE / PREFACE Il valore e la figura di Luigi Mozzani (Faenza, 1869 – Rovereto, 1943) sono stati compiutamente riconosciuti soltanto da pochi anni, grazie alla preziosa ricerca di illustri studiosi.
The value and the figure of Luigi Mozzani (Faenza, 1869 – Rovereto, 1943) have only been fully recognised in recent years, thanks to the precious research conducted by a number of illustrious scholars.
La poliedrica attività di Mozzani, svolta con determinazione e competenza, gli ha permesso di affermarsi su numerosi fronti: concertismo, liuteria, insegnamento e composizione, dando un contributo significativo allo sviluppo della scuola chitarristica internazionale.
Mozzani’s multi-faceted activity, carried out with determination and expertise, enabled him to establish himself on numerous fronts: concert performance, guitar making, teaching and composition, making a significant contribution to the development of the international guitar school.
Le sue opere – composte quasi esclusivamente per chitarra – si inseriscono a pieno titolo nel repertorio didattico e da concerto. Denotano una solida preparazione musicale e una cura formale e armonica che mettono in rilievo le peculiarità tecniche ed espressive dello strumento.
His works – composed almost exclusively for guitar – fully merit their place in the teaching and concert repertoire. They denote a sound musical preparation and an attention to form and harmony that highlight the technical and expressive peculiarities of the instrument.
L’obiettivo di questo volume, che include composizioni già pubblicate accanto ad opere inedite, è offrire un quadro completo di una figura importante della storia della chitarra italiana.
The aim of this volume, which includes already published compositions alongside previous unpublished works, is to offer a complete picture of an important figure in the history of the Italian guitar.
Per la pubblicazione della nostra raccolta ci siamo basati sulle seguenti fonti:
We have used the following sources as the basis for the publication of our collection:
• 20 Preludi, numerati, tratti dall’ambizioso lavoro didattico di Mozzani: un metodo manoscritto incompiuto progettato dall’autore. Di questi, solo i primi due vennero pubblicati all’epoca. Abbiamo rinvenuto infatti i due brani nella rivista Der Gitarrefreund di Monaco di Baviera, edita in data a noi non prevenuta, pubblicati con il titolo Studio n. 1 e Studio n. 2. Questo, e altri motivi inerenti la struttura dei brani, ci ha indotto ad intitolare l’intero corpus con il nome di 20 Studi.
• 20 Preludi [20 Preludes], numbered, drawn from Mozzani’s ambitious teaching work: an incomplete handwritten method designed by the author. Only the first two of these were published at the time. In fact we found the two pieces in the magazine Der Gitarrefreund of Munich, published on an unknown date, with the titles Study No. 1 and Study No. 2. For this reason, and other reasons relating to the structure of the pieces, we have decided to entitle the whole corpus 20 Studi [20 Studies].
• 6/Capriccios/für/Gitarre, pubblicati nel 1908, presso l’editore Gebrüder Hug & Co (Leipzig-Zürich).
• 6/Capriccios/für/Gitarre [6 Caprices for Guitar], published in 1908 by Gebrüder Hug & Co (Leipzig-Zürich).
• Feste lariane (Aria con variazioni), pubblicata dal periodico milanese Il Plettro (Anno I, n. 18) nel mese di novembre 1906. Come è noto, il brano è in realtà un’elaborazione di un pezzo non scritto da Mozzani, già arrangiato e pubblicato anni prima anche da altri autori (vedi Commentario).
• Feste lariane (Aria con variazioni [Air with variations]), published by the Milanese periodical Il Plettro (Year I, issue 18) in the month of November 1906. As is known, in reality it is the reworking of a piece not written by Mozzani, but already arranged and published years earlier by other authors (see Commentary).
Gli esemplari delle edizioni, compreso il Metodo incompiuto, sono oggi custoditi nell’archivio Mozzani, collocato nella Biblioteca Civica di Cento (FE).
Today the samples of the publications, including the incomplete Method, are held in the Mozzani Archive, located in the Civic Library of Cento (Ferrara).
Dal 1963 al 1966, varie opere dell’autore sono state ripubblicate in fascicoli separati dalle edizioni Bèrben di Ancona a cura della nipote del maestro, Carmen Lenzi Mozzani. Fra le composizioni sono presenti anche i 6 Capricci e Feste lariane. Ritroviamo questi brani – inclusi i due Studi allegati alla rivista Der Gitarrefreund – nel volume Luigi
Between 1963 and 1966, various works by the author were republished in separate issues by Edizioni Bèrben of Ancona, edited by the maestro’s granddaughter, Carmen Lenzi Mozzani. Also present among the compositions are 6 Capricci and Feste lariane. We find these pieces again – including the two Studies contained in the magazine Der Gitarrefreund – in
IV
Mozzani, Opere per chitarra pubblicato nel 1995 per le edizioni Bèrben, in una approfondita edizione critica curata da Angelo Gilardino.
the volume Luigi Mozzani, Opere per chitarra [Luigi Mozzani, Works for Guitar], published in 1995 by Edizioni Bèrben, in a detailed critical edition edited by Angelo Gilardino.
La nostra revisione è stata effettuata nel rispetto delle fonti originali e le indicazioni di agogica, di espressione e i segni dinamici sono stati riportati integralmente, mentre le indicazioni e i segni musicali non presenti negli originali sono stati collocati fra parentesi quadra. Le legature della mano sinistra sono state fedelmente riportate e indicate con linea tratteggiata.
Our revision has been prepared fully respecting the original sources and the indications regarding agogic accentuation, expression and dynamic signs have been shown in full, while the indications and musical notation not present in the original documents have been placed in square brackets. The ligatures of the left hand have been shown faithfully and are indicated with a dotted line.
La diteggiatura, presente in vari casi sia nel manoscritto, sia nelle prime edizioni a stampa, non risulta sempre chiara, precisa e coerente, ed è stata quindi ampiamente completata e a volte opportunamente modificata, adattandola alla tecnica strumentale odierna.
The fingering, present in various cases in both the manuscript and the first printed editions, is not always clear, precise and consistent, and has therefore been extensively completed and at times appropriately modified, adapting it to today’s instrumental techniques.
Nostre ulteriori diteggiature alternative sono poste fra parentesi tonda o indicate a piè di pagina (Ossia).
Our further alternative fingerings are placed in round brackets or indicated as footnotes (Ossia).
Gli errori di stampa e gli eventuali lapsus calami dell’autore presenti nei manoscritti sono stati convenientemente corretti.
Misprints and any slips of the pen by the author in the manuscripts have been appropriately corrected.
Altre utili informazioni sono specificate dettagliatamente nel Commentario.
Other useful information is specified in detail in the Commentary.
Il volume è accompagnato da un cd contenente l’esecuzione integrale di tutte le opere presenti nella raccolta interpretate da Giulio Tampalini, come esempio e cimento per lo studente e per l’appassionato.
The volume is accompanied by a CD containing a full performance by Giulio Tampalini of all the works present in the collection, as an example and to enable students and enthusiasts to try them for themselves.
Giovanni Podera Giulio Tampalini
Giovanni Podera Giulio Tampalini
V
LUIGI MOZZANI Luigi Mozzani nasce a Faenza, in provincia di Ravenna, il 9 marzo 1869 da genitori anconetani.
Luigi Mozzani was born in Faenza, in the province in Ravenna, on 9th March 1869 to parents from Ancona.
Le precarie condizioni economiche della famiglia lo costringono a interrompere molto precocemente la scuola (subito dopo la prima elementare). Inizia a lavorare con il padre nella sua bottega di calzolaio fino all’età di nove anni e successivamente presso il negozio di un barbiere che per diletto suona il clarinetto.
He began studying music at a very early age but the family’s insecure financial situation prevented him from continuing with this and he had to work in his father’s cobbler’s shop at age six. At age nine he was introduced to the clarinet when he worked in the barbershop of an amateur musician.
Attratto dallo strumento, Mozzani ne apprende rapidamente la tecnica e, dopo qualche anno, ottiene per breve tempo il posto di clarinettista nella banda municipale della sua città.
Attracted by the instrument, Mozzani quickly learned to play it and, after a few years, soon obtained a position as a clarinettist in his town’s municipal band.
Quando riceve in prestito una vecchia chitarra ne ripara istintivamente le parti non perfettamente funzionanti e, affascinato dal suono, ne scopre le caratteristiche, grazie anche all’ausilio del celebre metodo di Ferdinando Carulli.
When he was lent an old guitar, he instinctively found a way to repair the parts that were not working perfectly and, fascinated by the sound, he discovered its characteristics, thanks also to the help of Ferdinando Carulli’s famous method.
Nel frattempo, la difficoltà di trovare un’occupazione come clarinettista lo induce a studiare l’oboe – strumento particolarmente ricercato dalle orchestre – e poco più che ventenne si iscrive al Liceo Musicale di Bologna dove, il 7 giugno 1892, si diploma a pieni voti. Trova impiego come primo oboe presso il Teatro San Carlo di Napoli e, in seguito, in un’orchestra che, dopo una tournée in America maldestramente organizzata dall’impresario, cessa l’attività.
In the meantime, the difficulty in finding work as a clarinettist prompted him to study the oboe – an instrument particularly sought-after in orchestras – and at the age of little more than twenty he enrolled at the Liceo Musicale in Bologna, where, on 7th June 1892, he graduated with full marks. He found employment as first oboe at the Teatro San Carlo in Naples and subsequently in an orchestra that, after a tour of the USA that had been poorly organised by the impresario, ceased activities.
Mozzani non si perde d’animo e negli Stati Uniti sfrutta le sue abilità di chitarrista unendosi a un trio composto da due suonatori di banjo e uno di cetra, ricevendo apprezzamenti dal pubblico americano.
Mozzani did not become downhearted and in the USA he took advantage of his skills as a guitarist by joining a trio composed of two banjo players and a zither player, receiving considerable appreciation from the US public.
Si dedica anche all’insegnamento della chitarra e, nel 1896, pubblica a New York la sua prima opera didattica: Studies for the guitar (edizioni F. A. Mills) suddivisi in tre quaderni. Questa raccolta, denominata da alcuni con il nome di metodo, non è da confondere con il Metodo incompiuto, da cui abbiamo estratto i 20 brani pubblicati nel nostro volume.
He devoted his energies to teaching the guitar and, in 1896 in New York, he published his first teaching work: Studies for the Guitar (published by F. A. Mills), divided up into three notebooks. This collection, which some have referred to as his method, must not be confused with the uncompleted Method, from which we have extracted the 20 pieces that are published in this volume.
Dopo la permanenza in America rientra in Europa e, verso la fine dell’Ottocento, si trasferisce a Parigi, dove cura i contatti con importanti personalità del mondo musicale. Fra queste gli editori Alfred Cottin e Jacques Pisa, che pubblicano i suoi primi due fascicoli di opere originali per chitarra sola e per due chitarre in cui emergono le qualità stilistiche dell’autore.
After his stay in the USA he returned to Europe and, towards the end of the 19th century, he moved to Paris, where he handled contacts with important personalities from the world of music. Among these were publishers Alfred Cottin and Jacques Pisa, who published his first two booklets of original works, for solo guitar and for two guitars, in which the author’s stylistic qualities clearly emerged.
Nella capitale francese, Mozzani si interessa anche alla costruzione di chitarre e, rientrato intorno al 1900 a Bologna, intraprende l’attività di liutaio, pur continuando a comporre e a tenere concerti.
In the French capital, Mozzani also became interested in making guitars and so, when he returned to Bologna in around 1900, he embarked upon activity as a luthier, though still composing and performing in concerts.
La sua eclettica attività artistica è accolta con entusiasmo nell’ambiente musicale austriaco e in Germania. In questo
His eclectic artistic activity was enthusiastically welcomed by musical environments in Austria and Germany. In this
VI
periodo Mozzani approfondisce anche la tecnica costruttiva ed esecutiva della chitarra-lyra (strumento che prevede l’aggiunta di corde basse).
period Mozzani also looked more deeply into the technique of building and playing the harp guitar (an instrument that envisaged the addition of bass strings).
Nel 1906 partecipa come compositore al “I Concorso di Musica” indetto dalla rivista milanese Il Plettro presentando una Serenata per chitarra. Il brano ottiene la medaglia d’oro e la rivista lo pubblica, nello stesso anno, con il titolo Feste lariane (Aria con variazioni), procurando a Mozzani un’ampia notorietà. L’opera – come si apprenderà in seguito – è in realtà un’elaborazione di un pezzo, attribuito ad altro autore, già arrangiato e pubblicato in precedenza da alcuni chitarristi (vedi Commentario).
In 1906, as a composer, he participated in the “1st Music Competition” launched by Milanese magazine Il Plettro, presenting a Serenata for guitar. The piece was awarded the gold medal and the magazine published in, that same year, with the title Feste lariane (Aria con variazioni), gaining Mozzani considerable renown. The work – as will be seen below – is in reality a reworking of a piece attributed to another author, which had already previously arranged and published by a number of other guitarists (see Commentary).
Due anni dopo, pubblica cinque pezzi per chitarra sola e i 6 Capricci. Se escludiamo il già citato Metodo incompiuto – a cui l’autore lavora per buona parte della sua vita – possiamo ritenere che con i 6 Capricci si conclude la parabola compositiva di Mozzani. Altri brevi brani scritti sporadicamente dopo il 1908 non appaiono, infatti, degni di nota.
Just five pieces for guitar and the 6 Capricci were published during his life. If we exclude the already mentioned incomplete Method – on which the author worked for most of his life – we can consider that the course of Mozzani’s compositional work ended with the 6 Capricci. Other short pieces written sporadically after 1908 do not, in fact, appear worthy of note.
Nel 1909 Mozzani si stabilisce a Cento (in provincia di Ferrara) dove sposa Alfonsina Tassinari, che diviene sua preziosa collaboratrice nel laboratorio di liuteria che egli stesso aveva fondato con l’appoggio di altri liutai, dove progetta e costruisce vari modelli di chitarre.
In 1909 Mozzani made his home in Cento (in the province of Ferrara), where he married Alfonsina Tassinari, who became his precious collaborator in the luthier’s workshop that he had founded with the support of other luthiers, where he designed and built various models of guitars.
La prematura scomparsa della figlia Giulietta, avvenuta nel 1916, sconvolge la vita di Mozzani che decide di abbandonare per un lungo periodo il concertismo. Si mantiene tuttavia in esercizio e progetta persino originali attrezzi per allargare le dita e per tenerle in movimento, tramite una sorta di piccola tastiera tascabile munita di corde.
The early death of his daughter Giulietta in 1916 devastated Mozzani, who decided to abandon concert performances for a long period. Nevertheless, he kept practising and even designed original tools for stretching the fingers and keeping them in movement, using a kind of small pocket keyboard fitted with strings.
Il laboratorio assume nel 1927 una nuova fisionomia trasformandosi nella “Scuola di liuteria Italiana Luigi Mozzani”. Dopo due anni l’attività si trasferisce a Bologna e nel 1934 è costretto a sospenderla e a ritirarsi in un nuovo laboratorio. Nel frattempo continua a tenere concerti e nel 1939 incide tre dischi che includono anche sue composizioni.
In 1927 the workshop took on a new identity, becoming the “Scuola di liuteria Italiana Luigi Mozzani” [The Luigi Mozzani Italian Luthier’s School]. After two years, the business moved to Bologna and in 1934 he was forced to suspend activities and retire to a new workshop. In the meantime he continued to perform in concerts and in 1939 he recorded three discs, which also included his own compositions.
Nel 1942 riesce a far riaprire la scuola di liuteria a Rovereto. L’anno successivo Mozzani muore, all’età di 72 anni, e la scuola, diretta dalla vedova, continuerà la sua attività fino al 1947. Giovanni Podera Giulio Tampalini
In 1942 he succeeded in reopening the luthier’s school in Rovereto. The following year Mozzani passed away, at the age of 72, and the school, directed by his widow, continued activities until 1947. Giovanni Podera Giulio Tampalini
Bibliografica essenziale
Essential bibliography
Romolo Ferrari, La vita e le opere di Mozzani (nella rivista “L’Arte Chitarristica” da n. 1 a n.10, Modena, 1947/49). Angelo Gilardino, Luigi Mozzani – Opere per chitarra – Edizioni Bèrben (Ancona, 1995) Giovanni Intellisano, Mozzani – Un Liutaio e la sua arte – Arts & Crafts (Cento, 1990) Giovanni Intellisano, Luigi Mozzani – Vita e opere – Minerva edizioni (Bologna, 2008) Ino Savini, Luigi Mozzani, Oboista, chitarrista e liutaio (Faenza, 1985)
Romolo Ferrari, La vita e le opere di Mozzani (in the magazine “L’Arte Chitarristica” issue 1 to issue 10, Modena, 1947/49). Angelo Gilardino, Luigi Mozzani – Opere per chitarra – Edizioni Bèrben (Ancona, 1995) Giovanni Intellisano, Mozzani – Un Liutaio e la sua arte – Arts & Crafts (Cento, 1990) Giovanni Intellisano, Luigi Mozzani – Vita e opere – Minerva edizioni (Bologna, 2008) Ino Savini, Luigi Mozzani, Oboista, chitarrista e liutaio (Faenza, 1985)
20 STUDI E 6 CAPRICCI PER CHITARRA LUIGI MOZZANI (1869 - 1943)
Revisione e diteggiatura di Giovanni Podera e Giulio Tampalini
Studio n. 1 Þ= 96
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Questa revisione è di proprietà delle Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2018 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano. Tutti i diritti sono riservati
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* Nel manoscritto originale e nell’edizione Der Gitarrefreund questi bassi sono raddoppiati all’ottava inferiore (bassi aggiunti per chitarra lira). In the original manuscript and in the Der Gitarrefreund publication these bass notes are doubled in the lower octave (basses added for harp guitar).
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6 CAPRICCI 1 Þ= 72 * 3 0 0 4 0 0 1 0 0 0 1 0 0 1 1 2 4 0 0 3 2 4 3 4 1 0 0 p m i3 a
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* Nell’edizione Gebrüder Hug: In the Gebrüder Hug publication:
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FESTE LARIANE Aria con variazioni
LUIGI MOZZANI*
Revisione e diteggiatura di Giovanni Podera e Giulio Tampalini Moderato ÂĂž= 108
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* Vedi Commentario See Commentary
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COMMENTARIO / COMMENTARY 20 STUDI Come indicato nella nostra prefazione, solo i primi due studi della raccolta sono già stati pubblicati. Dopo la prima edizione a stampa inclusa nella rivista d’epoca Der Gitarrefreund di Monaco di Baviera, gli stessi sono stati riproposti nel 1995, a cura di Angelo Gilardino, dalla casa editrice Bèrben di Ancona. Riguardo questi due studi, nella nostra edizione abbiamo riportato fedelmente tutti i segni musicali presenti nella prima copia a stampa integrando il testo musicale con alcune indicazioni utili presenti nel manoscritto. I bassi raddoppiati all’ottava inferiore – presenti in questi studi come in altri della raccolta – sono stati da noi soppressi poiché destinati alla chitarra-lira. Abbiamo inoltre riportato le principali annotazioni riscontrate nel manoscritto, anche se alcune risultano di difficile interpretazione e/o non sempre attribuibili con certezza all’autore. Le note musicali cancellate dal compositore con chiaro tratto di penna non sono state segnalate poiché trattasi di evidenti correzioni. Le nostre eventuali modifiche al testo musicale sono segnalate a piè di pagina di ogni singolo brano o nel Commentario.
20 STUDIES As indicated in our preface, only the first two studies in the collection have already been published. After the first printed edition included in the period magazine Der Gitarrefreund of Munich, the same ones were issued again in a publication by Bèrben of Ancona in 1995, edited by Angelo Gilardino. Regarding these two studies, in our publication we have faithfully reproduced all the musical signs that are present in the first printed copy, adding some useful indications that are present in the manuscript to the musical text. The bass notes doubled in the lower octave – which are present in these studies, as they are in others of the collection – have been removed since they are for use with the harp guitar. We have also shown the main annotations found in the manuscript, even if some are difficult to interpret and/or not always attributable to the author with any certainty. The musical notes crossed out by the composer with a clear pen stroke have not been indicated, as they are clearly corrections. Any changes made by us to the musical text are indicated in footnotes for each individual piece or in the Commentary.
Studio n. 1 Nell’edizione inclusa nella rivista Der Gitarrefreund non è indicato il movimento metronomico, quello da noi segnalato (¤ = 96) corrisponde a quello presente nel manoscritto originale e nell’edizione Bèrben. Le indicazioni dinamiche (p e f ) che abbiamo riportato sono presenti nel manoscritto ma sono omesse nell’edizione Bèrben. In Der Gitarrefreund appare solo una p all’inizio di misura 12. I segni di accento (>) riscontrati nel manoscritto sono stati rispettati, anche se non appaiono nelle due edizioni a stampa. Quasi tutte le forcelle presenti nel manoscritto sono state riportate, seppur con leggere modifiche, anche nelle due edizioni consultate. In entrambe le edizioni è stata omessa una forcella aperta presente all’inizio di misura 11, mentre è stata aggiunta una forcella di chiusura sul secondo tempo di misura 15 che si protrae sino al termine della battuta. Nella nostra revisione abbiamo posto fedelmente le forcelle indicate in Der Gitarrefreund. In questa edizione la nota La presente nel terzo tempo di misura 13 è errata; la nota corretta è Sol come indicato, sia nel manoscritto, sia nell’edizione Bèrben. A piè di pagina del manoscritto è presente la seguente vaga indicazione riferita presumibilmente a tutti gli studi inclusi nella raccolta: uno staccato ed uno legato ad abbellimenti.
Study No. 1 The metronomic tempo is not indicated in the edition included in Der Gitarrefreund magazine; the tempo indicated by us (¤ = 96) corresponds to that present in the original manuscript and in the Bèrben publication. The dynamic indications (p and f ) that we have shown are present in the manuscript but are omitted in the Bèrben publication. In Der Gitarrefreund only a p appears at the beginning of bar 12. The accent signs (>) found in the manuscript have been respected, even if they do not appear in the two printed editions. Almost all the crescendo and diminuendo symbols present in the manuscript have also been shown, albeit with slight amendments, in the two publications consulted. In both publications a crescendo symbol present at the beginning of bar 11 has been omitted, while a diminuendo symbol has been added in the second beat of bar 15, which is extended to the end of the measure. In our revision we have faithfully reproduced the crescendo and diminuendo symbols indicated in Der Gitarrefreund. In that publication the A note present in the third beat of bar 13 is incorrect; the correct note is G, as indicated in both the manuscript and the Bèrben publication. The following vague indication is present in a footnote on the manuscript, presumably referring to all the studies included in the collection: uno staccato ed uno legato ad abbellimenti [one staccato and one legato as embellishments].
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Studio n. 2 Nell’edizione inclusa nella rivista Der Gitarrefreund non è indicato il movimento metronomico, quello da noi segnalato (¤= 84) corrisponde a quello presente nel manoscritto originale e nell’edizione Bèrben. Le indicazioni dinamiche ( p e f ) che abbiamo riportato sono presenti nel manoscritto, mentre nelle edizioni consultate l’unica segnalata è una f all’inizio di misura 6. I segni di accento (>) riscontrati nel manoscritto sono stati rispettati, anche se non appaiono nelle edizioni a stampa. Nelle edizioni consultate le forcelle presenti nel manoscritto hanno subìto le seguenti modifiche: a misura 4 è stata prolungata la forcella aperta nella battuta precedente e omessa la forcella di chiusura; a misura 6 la forcella aperta è stata protratta sino alla conclusione di misura 7 e a misura 11 la forcella presente nel manoscritto, aperta sino a tutta la misura successiva, è stata sostituita da quella chiusa. Le forcelle chiuse presenti a misura 15 e al termine del brano sono invece soppresse. Nell’edizione Bèrben, inoltre, è stata omessa la forcella aperta presente fra le misure 22 e 23. Nella nostra pubblicazione sono riportate fedelmente le forcelle riscontrate in Der Gitarrefreund. In entrambe le edizioni, la nota Si presente nel primo tempo di misura 26 è errata, la nota corretta è Sol come indicato nel manoscritto. Nel manoscritto, all’inizio dello studio è presente la seguente indicazione: utile per i registri gravi.
Study No. 2 The metronomic tempo is not indicated in the edition included in Der Gitarrefreund magazine; the tempo indicated by us (¤= 84) corresponds to that present in the original manuscript and in the Bèrben publication. The dynamic indications (p and f ) that we have shown are present in the manuscript, while in the publications consulted the only one shown is an f at the beginning of bar 6. The accent signs (>) found in the manuscript have been respected, even if they do not appear in the two printed editions. In the publications consulted the crescendo and diminuendo symbols present in the manuscript have undergone the following modifications: in bar 4 the crescendo symbol in the previous bar has been extended and the diminuendo symbol has been omitted; in bar 6 the crescendo symbol has been extended to the end of bar 7 and in bar 11 the crescendo symbol present in the manuscript that is present for the whole of the following bar has been replaced with a diminuendo symbol. The diminuendo symbols presents in bar 15 and at the end of the piece have been removed. In the Bèrben publication, furthermore, the crescendo symbol present between bars 22 and 23 has been omitted. The crescendo and diminuendo symbols found in Der Gitarrefreund have been faithfully reproduced in our publication. In both publications, the note B present in the first beat of bar 26 is incorrect; the correct note is G, as indicated in the manuscript. The following indication is present in the manuscript at the beginning of the study: utile per i registri gravi [useful for the low registers].
Studio n. 4 Nel manoscritto, all’inizio dello studio è presente la seguente indicazione: in più movimenti? Le note poste nel basso dalla prima alla penultima misura hanno sempre il valore di semiminima e non sono seguite dalle relative pause. Abbiamo ritenuto opportuno attribuire a queste note il valore di semibreve. Inoltre, prima dell’accordo di misura 20, è presente un segno di richiamo che rimanda ad una incomprensibile postilla posta dall’autore a piè di pagina: Ripetere (come accordi staccati) cambiando il 2-3 a 3-2.
Study No. 4 The following indication is present in the manuscript at the beginning of the study: in più movimenti? [in various tempos?] The notes placed at the bottom from the first to the penultimate bar always have the value of crotchets and are not followed by the relative pauses. We have deemed it appropriate to attribute the value of semibreves to these notes. Furthermore, before the chord in bar 20, a reference symbol is present that refers to an incomprehensible note placed by the author at the foot of the page: Ripetere (come accordi staccati) cambiando il 2-3 a 3-2 [Repeat (as staccato chords) changing 2-3 to 3-2].
Studio n. 5 Nel manoscritto, all’inizio dello studio è presente la seguente indicazione: legato. Le note poste nel basso hanno sempre il valore di semiminima anche quando risulterebbe appropriata una durata maggiore. In questi casi, abbiamo ritenuto opportuno attribuire alle note – che non sono seguite dalle relative pause a completamento della misura – il valore di minima.
Study No. 5 The following indication is present in the manuscript at the beginning of the study: legato. The notes placed at the bottom always have the value of crotchets, even when a longer duration would be appropriate. In these cases, to these notes – which are not followed by the relative pauses to complete the bar – we have deemed it appropriate to attribute the value of minims.
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Studio n. 6 Nel manoscritto, al termine dello studio è presente la seguente indicazione: eseguirlo in fa #.
Study No. 6 The following indication is present in the manuscript at the beginning of the study: eseguirlo in fa # [perform it in F#].
Studio n. 8 Dalla misura 16 a quella successiva è evidente la mancanza di un corretto ed efficace raccordo modulante. Non è da escludere che in quel punto sia andata perduta una breve parte del brano originale.
Study No. 8 The lack of a correct and effective modulating link from bar 16 to the following one is evident. It cannot be ruled out that at that point a brief part of the original piece has been lost.
Studio n. 9 Nel manoscritto, all’inizio dello studio è presente la seguente indicazione: con la 7ma corda non occorre discordare.
Study No. 9 The following indication is present in the manuscript at the beginning of the study: con la 7ma corda non occorre discordare [with the 7th string it is not necessary to detune].
Studio n. 10 Nel manoscritto l’incipit dello studio è il seguente:
Study No. 10 In the manuscript the introduction to the study is as follows:
œ œ 3 & b 84 ≈ Æ œ œ œ œ œ œ.
œ œ 3 & b 84 ≈ Æ œ œ œ œ œ œ.
Inoltre, all’inizio sono presenti queste due distinte indicazioni: abbreviarlo sesta corda re, necessario.
Furthermore, at the beginning these two separate indications are both present: abbreviarlo [shorten it] sesta corda re, necessario [sixth string D, necessary].
Studio n. 11 Nel manoscritto, all’inizio dello studio sono presenti queste due indicazioni: abbreviarlo? sesta re, necessario.
Study No. 11 These two indications are present in the manuscript at the beginning of the study: abbreviarlo? [shorten it?] sesta re, necessario [sixth D, necessary].
Studio n. 12 Nel manoscritto, all’inizio dello studio è presente la seguente indicazione: spostare il numero e portarlo ai primi. Inoltre, le note poste nel basso dalla prima alla penultima misura hanno il valore errato di semiminima con il punto.
Study No. 12 The following indication is present in the manuscript at the beginning of the study: spostare il numero e portarlo ai primi [move the number and take it to the first]. Furthermore, the notes placed at the bottom from the first to the penultimate bar have the incorrect value of dotted crotchets.
Studio n. 13 Nel manoscritto, le note poste nel basso nelle prime tre misure hanno un valore errato di semiminima con il punto.
Study No. 13 In the manuscript, the notes placed at the bottom from the first three bars have the incorrect value of dotted crotchets.
Studio n. 14 Nel manoscritto, all’inizio dello studio è presente la seguente indicazione: legato.
Study No. 14 The following indication is present in the manuscript at the beginning of the study: legato.
Studio n. 15 Nel manoscritto, sono presenti le seguenti indicazioni scritte rispettivamente all’inizio dello studio e a piè della prima pagina: l’accordo arpeggiato unire tutti quelli col basso re.
Study No. 15 The following indications are present in the manuscript, written at the beginning of the study and on the foot of the first page respectively: l’accordo arpeggiato [the arpeggiated chord] unire tutti quelli col basso re [combine all these with D bass].
INDICE
Pag.
Track list CD
Prefazione / Preface .................................................................. III Biografia di Mozzani / Mozzani’s Biography...............................V
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Studio n. 1 ................................................................................. 1 Studio n. 2 ................................................................................. 3 Studio n. 3 ................................................................................. 5 Studio n. 4 ................................................................................. 7 Studio n. 5 ................................................................................. 9 Studio n. 6 ............................................................................... 11 Studio n. 7 ............................................................................... 12 Studio n. 8 ............................................................................... 14 Studio n. 9 ............................................................................... 16 Studio n. 10 ............................................................................. 18 Studio n. 11 ............................................................................. 21 Studio n. 12 ............................................................................. 24 Studio n. 13 ............................................................................. 26 Studio n. 14 ............................................................................. 28 Studio n. 15 ............................................................................. 31 Studio n. 16 ............................................................................. 35 Studio n. 17 ............................................................................. 39 Studio n. 18 ............................................................................. 42 Studio n. 19 ............................................................................. 44 Studio n. 20 ............................................................................. 48
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20
Sei Capricci Capriccio n. 1 .......................................................................... 54 Capriccio n. 2 .......................................................................... 55 Capriccio n. 3 .......................................................................... 58 Capriccio n. 4 .......................................................................... 60 Capriccio n. 5 .......................................................................... 61 Capriccio n. 6 .......................................................................... 64
21 22 23 24 25 26
Feste lariane (Aria con variazioni) ............................................ 67
27
Commentario / Commentary .................................................. 72 Indice e Track list ..................................................................... 79
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