Ideazione: Reno Brandoni Testi: Reno Brandoni, Laura Moro Editor: Pino Pignatta Progetto grafico e illustrazioni: Chiara Di Vivona Per il CD allegato al libro: Voce narrante: Stefano Nosei Pianoforte: Luca Bombardi Brani (titolo, autore, durata): Incontro al Père Lachaise (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 01:16) Una nuova opera (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 00:13; 00:24) Una nuova opera jazz (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 00:24) Il poeta del pianoforte (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 00:23) Il jazz è fantasia (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 00:24) Polacca in La bemolle maggiore, “Eroica”, op. 53, n. 6 (Fryderyk Chopin – 00:33) Viaggio con il Duca (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 00:27) Senza cuore (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 00:36) L’uomo di cristallo (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 00:45) Notturno in Fa diesis maggiore, op. 15 n. 2 (Fryderyk Chopin – 00:58) Incontro al Père Lachaise - duo (Reno Brandoni, Luca Bombardi – 01:18)
Registrazione, missaggio e mastering di Reno Brandoni realizzati presso gli studi di Fingerpicking.net - Granarolo dell’Emilia. Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano e Fingerpicking.net S.r.l. – via Prati 1/10 – 40057 Granarolo dell’Emilia (BO) © 2018 by Edizioni Curci S.r.l., Milano Fingerpicking.net S.r.l., Granarolo dell’Emilia (BO) Tutti i diritti sono riservati
EC12116 / ISBN: 9789963952827 Prima stampa in Italia nel 2018, da Ciscra S.p.A., via S. Michele, 36 – 45020 Villanova del Ghebbo (RO)
1 - Il cimitero di Parigi
Père Lachaise, il cimitero di Parigi. Non certo il luogo per spassarsela. Ma quando arriva il momento della fine, occorre accettare la nuova dimora. E visto che il tempo da passare sarà lungo, conviene trovare una buona compagnia. Chi meglio del proprio vicino per affrontare il nuovo viaggio?
Basta fare amicizia, o almeno provarci…
«Ciao, mi chiamo Michel...»
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Dopo alcuni colpi di tosse, e qualche gorgoglio per schiarire la gola, non senza uno sgarbato cenno di fastidio, una voce tremolante rispose:
«Fryderyk» «Piacere» disse Michel «Ma quale piacere, non vede che sono assorto nei miei pensieri?»
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«Scusa Fryderyk, non volevo disturbare, solo presentarmi, scambiare due parole. Questo posto è anche più triste di quanto immaginassi… Un po’ di conversazione sarebbe gradita» «Come ha detto di chiamarsi?»
«Michel» 2 - Un piacevole incontro
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«Ecco, senta Michel, ero immerso nelle mie riflessioni e mi ha disturbato. Come può pensare di fare amicizia con me? Non siamo neppure dello stesso rango! Poi lei è strano, così piccino, sembra ancora un bimbo…» «A dire il vero dovremmo
avere quasi la stessa età!»
«Non si direbbe, comunque sono fatti suoi.
Io continuo a lavorare alla mia melodia e lei, per cortesia, eviti d’importunarmi» «Melodia? Sei
un musicista? Lo sono anch’io, suono il pianoforte!»
3 - Due musicisti
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A quelle parole Fryderyk non contenne più la collera e diventò paonazzo fino alle orecchie. «Lei un pianista? Ma non mi faccia ridere!
IO sono un pianista, anzi, sono IL pianista… Mi chiamavano il poeta del pianoforte»
«Sì, sì, sono un pianista e credo d’essere anche bravo» disse Michel, sfoderando una punta d’orgoglio. Fryderyk lo squadrò dalla testa ai piedi e con aria di sufficienza rintuzzò: «Ma se non arriva neppure ai pedali…»
4 - Il pianista
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Michel rispose con un guizzo: «Ci arrivo eccome…
Mio padre ha progettato un meccanismo adatto a me. Anche una famosa fabbrica di pianoforti ha inventato un sistema simile» Fryderyk sembrava ancora più infastidito: «Va bene, ora basta, s’è sfogato, ha avuto i suoi miseri minuti di gloria. Sparisca, vada a giocare con i suoi simili, io sto lavorando alla mia nuova opera».
5 - Una nuova opera
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Michel era ancora più incuriosito: «Davvero? Di cosa si tratta?
Posso aiutarti?
Potremmo fare una jam «Una jam che…?
session».
Non mangio dolci grazie.
Né mi va di condividere la tavola con uno sconosciuto».
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6 - La jam session non è marmellata
«Ma dai, una
jam session non è una marmellata,
è un modo di dire di noi musicisti quando vogliamo suonare insieme, improvvisando…»
jazz,
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