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Per le tracce audio Sonorizzazione, missaggio e mastering: Massimo Ferrari presso il Maskasound Project Studio di Verona Per il volume Artwork di copertina: Gabriele Clima Grafica musicale: Mauro Giuliante Progetto grafico e redazione: Samuele Pellizzari Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 12118 / ISMN: 9790215913066 www.edizionicurci.it Prima stampa in Italia nel 2019 da Press Up S.r.l. – Roma
Codice univoco
Introduzione Suonare tutti insieme, appassionatamente, è elemento fondante per la crescita motivazionale dei giovani musicisti, quelli che portano con sé il desiderio di diventare un giorno stimati professori d’orchestra. Per contribuire in modo romantico al loro sogno, con l’aiuto del mio allievo, M° Mauro Giuliante (pianista, compositore, direttore d’orchestra e dottore in lettere moderne), ho raccolto le mie composizioni più suggestive scritte per pianoforte, e le ho rese musica per orchestra, musica d’insieme. Le belle melodie, in poche battute, ne sono certo, commuoveranno i direttori, i giovani orchestrali e soprattutto il pubblico di ogni età. Proposte come esercizi di stile, dal “fiabesco” a “l’amor cortese”, dallo stile “orientale” al “meditativo”, dal “pastorale” al “narrativo”, e ancora nello stile “celebrativo”, “adolescenziale”, “antico”, “romantico” e “salottiero”, tutti, in una trascrizione per organici diversi e con arrangiamenti di breve durata, soddisferanno, per le abilità tecniche di media difficoltà, per le armonie succose, per le melodie di immediata fruibilità, e per l’oggettiva ricchezza timbrica, i bisogni didattici ed educativi insiti nella musica d’insieme. Il repertorio proposto, a mio parere, costituirà l’ideale anticamera per poter affrontare poi, tecnicamente ed emozionalmente, i classici dei Grandi Maestri. Non vi nascondo che da anni, con ansia ed eccitazione, aspettavo di pubblicare una raccolta di esercitazioni per orchestre giovanili dei licei musicali e dei conservatori. Speravo intensamente di dare ai giovani strumentisti un contributo importante alla loro maturazione professionale, obiettivo gratificante sia per chi interpreta sia per chi scrive. Naturalmente, tale repertorio può essere preso in seria considerazione anche da orchestre professionali e, con opportuni ritocchi, semplificazioni e, perché no, strategiche elusioni, può rivelarsi utilissimo anche per le orchestre delle scuole medie a indirizzo musicale. Le partiture proposte possono essere facilmente dirette anche dagli studenti di direzione d’orchestra. Remo Vinciguerra
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Premessa e ringraziamenti Vengono qui chiarite alcune soluzioni relative all’impostazione del lavoro e alla destinazione delle parti orchestrali. Al fine di rendere le varie prove orchestrali esperienze formative efficaci si è pensato di far affiancare gli studenti ai primi anni di studio da allievi più esperti. In alcuni casi è stata prevista anche la partecipazione di tutor, che impreziosiranno il risultato finale con l’esecuzione di alcune parti solistiche meno agevoli. Per facilitare e rendere più rapida l’assegnazione delle varie parti orchestrali si è pensato di specificare un livello di difficoltà per ciascuna di esse. Per strumenti quali clarinetto basso, corno inglese, controfagotto, ottavino è stato indicato un livello riferito alla difficoltà della parte in sé, indipendentemente dal fatto che, nei sistemi didattici più diffusi, si tratta di strumenti il cui studio viene intrapreso di solito dopo l’acquisizione di una Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Livello 6
certa pratica sullo strumento principale della stessa famiglia (flauto, oboe, clarinetto in Si b, fagotto). Similmente va detto delle parti di strumenti quali tuba, trombone, contrabbasso, il cui studio presuppone solitamente l’avvenuto sviluppo di determinate caratteristiche fisiche, quindi un’età non troppo puerile. La classificazione è stata elaborata pensando a un percorso generico di studi, cui possiamo riferire quelli del liceo musicale, del conservatorio e di altre scuole di musica e accademie con impostazione didattica simile. I livelli si riferiscono soprattutto agli anni di esperienza orchestrale, più un anno preparatorio finalizzato all’acquisizione delle basi teoriche, di impostazione e tecniche. Il percorso di formazione orchestrale si considera comunque affiancato dal proseguimento di una normale, seria formazione tecnico-musicale. I livelli dunque sono così strutturati:
1 anno propedeutico più 1 anno di esperienza orchestrale 1 anno propedeutico più 2 anni di esperienza orchestrale 1 anno propedeutico più 3 anni di esperienza orchestrale 1 anno propedeutico più 4 anni di esperienza orchestrale; livello medio-avanzato 1 anno propedeutico più 5 anni di esperienza orchestrale; livello avanzato Livello semi-professionale; tutor
Un’avvertenza relativa a una soluzione notazionale. In alcune parti, allo scopo di rendere taluni passaggi eseguibili anche all’allievo ai primi anni accanto al compagno più grande, è stata prevista un’opzione facilitata, con note alternative di più agevole esecuzione in carattere ridotto oppure su rigo piccolo ossia. Volendo optare per questa alternativa, è bene che almeno uno strumento esegua contemporaneamente le note in corpo normale. Le singole partiture sono corredate ciascuna da una pagina con un’introduzione di carattere tecnico-compositivo e/o interpretativo rivolta al direttore, la strumentazione prevista, con i relativi livelli di difficoltà, e un’analisi delle scelte d’orchestrazione adottate. Ringrazio tutti i maestri che hanno offerto la loro alta competenza strumentale e didattica per la stima e l’attribuzione dei livelli di difficoltà delle singole parti; in particolare: per la visione d’insieme delle partiture e le parti degli archi nello specifico: M° Andrea
Di Mele; per le parti di oboe e corno inglese: M° Stefano Masciulli; fagotto e controfagotto: M° Francesco Palombo; clarinetto e clarinetto basso: M° Nicola Di Florio, M° Gerardo Carbone; flauto e ottavino: M° Roberto De Grandis; tromba, tromboni e tuba: M° Vincenzo Landi; corno: M° Giuliano Melchiorre; percussioni: M° Loris Baccalà; arpa: M° Sofia Marzetti; chitarra: M° Daniele Di Diego, M° Stefano Fares; archi: M° Vanessa Di Cintio; violoncello: M° Federico Orlando. Un ringraziamento speciale al M° Remo Vinciguerra per l’opportunità offertami di partecipare alla sua opera didattica, conferendo profondità timbrica, contrappuntistica e testurale ad opere di alto spessore didattico e musicale, che hanno sempre in se stesse i germi di infinite e interessanti elaborazioni di ogni tipo.
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Mauro Giuliante
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Contenuti online e note sugli ascolti Questo volume è corredato da contenuti online disponibili sul sito di Edizioni Curci e accessibili tramite CurciCode (istruzioni a p. 2). Tali contenuti comprendono: • • parti staccate in PDF, organizzate per composizione; • tracce audio dell’orchestrazione completa, identificate nel volume dal simbolo 1 . La sonorizzazione – ausilio essenziale allo studio della partitura – è stata realizzata sia con strumenti tradizionali, sia con virtual instruments, utilizzando suoni campionati. Il procedimento ha seguito quello di una prova d’orchestra: si è lavorato dapprima sulle singole parti, che sono state successivamente provate nell’insieme, in modo da curare l’espressione e le dinamiche; infine, la traccia è stata finalizzata cercando di dare un carattere proprio a ciascun brano. La flessibilità offerta da sequencer, campionatori e virtual instruments ha messo a disposizione più formazioni orchestrali, con gli organici richiesti di volta in volta. Trattandosi di composizioni nate sul pianoforte, è stato importante il contributo in qualità di pianista di mia moglie, M° Elisa Danese, nella cura delle dinamiche, nella scelta del suono più adatto per ogni brano, e nell’inserimento del pedale. Per i virtual instruments, invece, ci si è affidati principalmente a una famosa libreria di suoni realizzata dal noto contrabbassista Miroslav Vitous, il quale registrò i sample audio strumentali alla Dvořák Symphony Hall di Praga, con la Czech Philharmonic Orchestra. Ecco i passaggi della lavorazione: • i file MIDI generati dal software di notazione con il quale sono state scritte le partiture degli arrangiamenti sono stati importati in un sequencer di produzione audio/MIDI, con le singole parti divise in tracce separate; • a ciascuna traccia è stato associato un canale del campionatore software con i sample audio dei vari strumenti musicali componenti l’orchestra; • alle singole note di ogni traccia è stato dato un adeguato valore di velocity, il parametro che determina l’intensità
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e la forza con cui la nota viene suonata, proporzionato alla dinamica scritta sullo spartito: piano, mezzo forte, forte, ecc.; dove necessario, le tracce relative a uno strumento sono state duplicate o triplicate rispettando le articolazioni scritte sullo spartito: una per le note staccate, una per le note legate, ecc. A ciascuna traccia è stato successivamente assegnato un singolo canale del campionatore con il rispettivo suono dello strumento, utilizzando i sample audio “staccato”, “legato”, ecc. i suoni di ciascun canale sono stati corretti utilizzando l’equalizzazione per ottimizzare il registro tonale, la compressione per dare più presenza allo strumento, e il riverbero per amalgamare il singolo suono a tutto l’insieme. una serie di ascolti ha permesso di assimilare meglio le diverse parti strumentali e l’effetto d’insieme; in fase di missaggio, il suono dell’orchestra è stato bilanciato agendo sia sui singoli volumi degli strumenti e delle varie sezioni (archi, legni, ottoni, ecc.) sia sulla posizione degli stessi: a destra o a sinistra all’interno dell’ensemble (con il panpot, o balance), e frontali o più lontani rispetto all’ascoltatore, sempre sfruttando i controlli di ambiente, compressione e riverbero, con l’intento di restituire tridimensionalità a tutto l’insieme; successivamente al mix, è stato creato un file audio stereo mediante la funzione bounce, con la quale le singole tracce vengono legate in una sola; il file audio così ottenuto è passato all’ultima fase, quella di editing e mastering. In pratica, è stato “tagliato” alla lunghezza giusta eliminando o sfumando eventuali code, e rifinito nel suono con equalizzatore, compressore e un riverbero generale per ricreare l’ambiente di esecuzione di un’orchestra vera.
Tocca ora a voi, che avete tra le mani questo libro, tradurre con i vostri strumenti l’essenza delle note scritte in vibrazione dell’animo, creando quel filo invisibile di emozioni che unisce chi suona a chi ascolta.
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Massimo Ferrari
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PRELUDIO DI GIADA
1
I
n un casto ambiente d’oriente, alle pendici del Fujiyama, un lago. Il marmoreo tappeto, tessuto nei secoli da due fagotti e due corni, l’arpa, la tastiera, il violoncello, il contrabbasso e, dulcis in fundo, il piatto sospeso, tanto per sottolinearne l’antica atmosfera da mille e una notte, accoglie tra i suoi preziosi fili di seta, il dipinto. Su di esso il pianoforte canta l’elegante figura della sacra montagna. La melodia, nel susseguirsi, viene ripresa dall’oboe e dal clarinetto e contrappuntata dal pianoforte. Un pizzico di celesta e una nobile risposta dei fagotti e dei corni dona di nuovo al pianoforte il compito di finire il bel lavoro. L’arpa, con una delicata firma in stile orientale, mette il sigillo dell’autenticità al quadro giapponese. R.V.
STRUMENTAZIONE
ANALISI
Flauto
livello 1
Oboe
livello 2/3
Clarinetto in Si b
livello 1
2 Fagotti
livello 1
2 Corni
II Corno* livello 2
Piatto sospeso
livello 1
Gong piccolo-medio
livello 1
Glockenspiel
livello 1
Celesta
livello 1
Arpa
livello 2
Tastiera
livello 1
Pianoforte
livello 1/2
Celesta
livello 1
Violoncelli
livello 1
Contrabbassi
livello 1
* Dove viene specificato un livello per uno strumento della famiglia, si sottintende che gli altri siano da considerare di livello 1.
La veste orchestrale assolve, oltre alla funzione timbrica e coloristica, anche l’importante funzione di amplificare l’intervallo di quarta, con il complementare intervallo di quinta, presi a simbolo di uno scenario estremo-orientale e che informano di sé sia l’aspetto melodico del tema, sia le sovrapposizioni armoniche (quinte). Ecco così formarsi gli accordi della mano sinistra del pianoforte e del pad della tastiera, con frequenti quarte, quinte e seconde – dal momento che la sovrapposizione di una quarta e una quinta costruite sullo stesso suono produce una seconda – le quarte e quinte di corni, fagotti, arpa. L’indeterminato proprio degli accordi sospesi senza la terza e con seconda o quarta costruiscono un mondo sonoro più che esotico fuori dallo spazio e dal tempo, dando il senso di una trascendenza apportatrice di pace soprannaturale. Allo stesso modo si genera lo spunto melodico conclusivo per quarte parallele di arpa e pianoforte, originato da un accordo sciolto di seconda e quarta, e cioè da due quarte sovrapposte a distanza di seconda. Suggella la meditazione sonora un etereo rintocco del gong, quasi a voler far trascolorare, col suo lento risuonare, i suoni così rarefatti nella vibrazione indeterminata. M.G.
Brano tratto dal volume: Preludi orientali (EC11549) Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2006 by Edizioni Curci – Milano © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati.
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Prova d'orchestra n. 1 PRELUDIO DI GIADA PRELUDIO DI GIADA Andante q = 80
Fagotto 1
p
Fagotto 2
p
Corno 2 in Fa
Piatto sospeso Gong
Glockenspiel
Arpa
Pianoforte
Tastiera
Celesta
Violoncelli Contrabbassi
p
p
MMLOLMMM
p
pp
mf
pp Soft pad 8'
mazzuole morbide
p
p
p
Corno 1 in Fa
mf
Questo arrangiamento è di proprietà delle Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2019 byi Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati. © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano. Tutti diritti sono riservati
Andante q = 80
p
Clarinetto in Sib
Oboe
Flauto
Remo Vinciguerra arr. Mauro Giuliante
8
Pti
Pno.
Tas.
Vc.
Cb.
mf
pp
Ar.
mf
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Crn. 2
Crn. 1
Fgt. 2
Fgt. 1
7
240
Indice
p.
Introduzione
3
Premessa e ringraziamenti
4
Contenuti online e note sugli ascolti
5
1 Preludio di giada
6
2 Studietto autunnale
12
3 Sul colle di mezzo una ninna nanna risuonava
19
4 In un plenilunio a Rocca Calascio
22
5 Quattro passi col lupo
33
6 Rosa antico
42
7 L’alloggio segreto di Anna Frank
53
8 06-04-09 62 9 Sul lago di Como
70
10 Madonna del Ponte
84
11 Prodigi di un maggiociondolo
95
12 Il guerriero dalla storia infinita
128
13 Capo Nord
141
14 Al grecale sull’altopiano
151
15 Una notte sull’Orient Express
168
16 Con i colori del mattino nel bosco
181
17 Notturno al castello aragonese
198
18 Paesaggio con i cervi
217
19 L’eco di Napoli
225
20 ... Alla gattina più bella del mondo
233
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