Direzione editoriale: Laura Moro Coordinamento e redazione: Cinzia Di Dio La Leggia Progetto grafico e direzione artistica: di Gabriele Clima Illustrazioni: Francesca Carabelli Impaginazione: Tiziana Ciliani Trascrizioni musicali: Davide D’Elia
Proprietà per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © Copyright 2019 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 12125/ISBN: 9788863952858 Prima stampa in Italia nel mese di gennaio 2019 da AGP Aziende Grafiche Printing, sede legale Via A. G. Scopoli, 12 - 27100 Pavia
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Perché questo libro Ho scritto questo libro per presentarti un grande compositore italiano, Gioachino Rossini, e per farti conoscere uno dei suoi capolavori, l'opera buffa Il turco in Italia. Devi sapere che Rossini, oltre a essere un genio musicale, era un uomo di travolgente simpatia, sempre pronto al sorriso e a sorprendere tutti con battute spiritose e scherzi originali. Aveva una passione per i cibi prelibati e organizzava dei banchetti così strepitosi che la gente faceva a gara per essere invitata. Però, malgrado il carattere brillante e vivace, amava abbandonarsi spesso alla pigrizia e al dolce far niente. Leggi la biografia e vedrai che ti conquisterà. Sarà proprio lui, Gioachino, sotto le spoglie del poeta Prosdocimo, ad accompagnarti alla scoperta de Il turco In Italia mostrandoti il lato comico dei difetti e delle virtù, delle follie e della ritrovata saggezza dei protagonisti della vicenda. Conoscerai il baldanzoso turco Selim, la capricciosa Fiorilla, suo marito Geronio e altri personaggi che tra liti furenti, imbrogli e travestimenti esilaranti approderanno al lieto fine sul ritmo irresistibile dei crescendo rossiniani. Con questo libro e l'allegato CD potrai entrare nel magico mondo di Gioachino e diventare anche tu un protagonista de Il turco in Italia cantando i brani dell'opera, giocando a interpretarne i personaggi e mettendone in scena, se vorrai, una tua rappresentazione. Sarà un'esperienza fantastica: fidati! Prima di leggere, però, firma questo libro così tutti sapranno che è tuo. Buon divertimento!
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I. Il compositore Gioachino Rossini Gioachino Rossini, uno dei maggiori geni musicali italiani, è ricordato da tutti come un uomo di eccezionale simpatia per il senso dell'umorismo e per il gusto della vita, ma anche per le sorprendenti contraddizioni del suo carattere. Infatti, passava facilmente da uno stato d'animo a quello opposto. Era pigro e amava il dolce far niente però quando si metteva a comporre lavorava veloce e senza sosta. Spiritoso, amante degli scherzi e della compagnia, a volte entrava in depressione e si isolava. Alla passione per la musica affiancava quella per la buona tavola: era un ottimo cuoco e un buongustaio raffinato, sempre alla ricerca di specialità alimentari che si faceva portare dai luoghi d’origine, come il formaggio Gorgonzola dal paese omonimo, il panettone da Milano, i tartufi da Alba, i maccheroni da Napoli. Sono famose le sue battute sull'argomento: «Non conosco un lavoro migliore del mangiare». Oppure: «Mangiare, amare, cantare e digerire sono i quattro atti di quell'opera buffa che si chiama vita». O ancora: « Faremo un pranzo splendido, mangeremo un tacchino. Saremo solamente in due. Io e il tacchino.» Sulla sua proverbiale pigrizia si racconta un aneddoto. Un giorno componeva stando comodamente a letto quando gli cadde a terra un foglio che aveva appena completato; pur di non alzarsi ne riscrisse la musica da cima a fondo. Sembra incredibile se si pensa che ha creato quarantadue opere nell'arco di soli diciannove anni e ha lasciato ben centotrentatré capolavori tra sonate, composizioni sacre e altro. In realtà, diventava attivissimo anche quando si trattava di fare uno scherzo. Si narra che durante un carnevale si divertì a girare per le vie di Roma fingendosi un mendicante cieco e cantando canzoni popolari inventate sul momento.
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La giovinezza e gli esordi Gioachino era nato a Pesaro il 29 febbraio 1792 da Giuseppe e Anna Guidarini, entrambi musicisti. Il padre suonava nella banda comunale e nei teatri d'opera di provincia, la madre era una cantante lirica. Nel 1805 la famiglia si stabilì a Bologna dove iscrisse Gioachino al Conservatorio. Lì si appassionò così tanto alla musica di due grandi compositori austriaci, Haydn e Mozart, che i compagni lo chiamavano "il tedeschino". Dimostrò subito un precoce talento musicale componendo, a soli quattordici anni, la prima opera, Demetria e Polibio. Il giovane fenomeno attirò l'attenzione dei teatri e ben presto il San Moisè di Venezia lo incaricò di musicare una farsa, La cambiale di matrimonio. Iniziava così la brillante carriera di compositore: appena un anno dopo andò in scena a Bologna un’altra sua opera, L’equivoco stravagante, alla quale seguirono numerosi incarichi. Nel 1812, infatti, furono rappresentate ben cinque sue "prime" con successo assicurandogli la notorietà come compositore di opere buffe. Il successo e l'amore Ben presto (1813) la fama di Rossini varcò i confini italiani grazie a due capolavori, la sua prima opera seria, Tancredi, e il dramma giocoso L’italiana in Algeri che entusiasmò gli spettatori del Teatro alla Scala. Ma non andò sempre così. Proprio alla Scala Il turco in Italia (1814) fu accolto freddamente dal pubblico che si attendeva qualcosa di nuovo e non un soggetto simile a quello de L’italiana in Algeri. Si disse che Rossini aveva copiato sé stesso! Ma già l'anno dopo, l'opera trionfò al Teatro Valle di Roma e quando tornò alla Scala ebbe il successo che meritava. La carriera di Gioachino era ormai in ascesa tanto che fu invitato da un importante impresario dell'epoca, Domenico Barbaja, a comporre per il Teatro San Carlo di Napoli, uno dei più prestigiosi al mondo. Così, nel 1815 si trasferì nella città partenopea, dove rimase fino al 1822 diventando in seguito direttore artistico del teatro. Per Napoli compose solo opere del genere serio, a cominciare da Elisabetta regina d’Inghilterra (1815) che ebbe un successo travolgente grazie anche all'interpretazione della celebre cantante spagnola Isabella Colbran. Il fascino della Colbran e la comune passione artistica diedero subito vita ad un’intensa amicizia che si tramutò presto in amore; lei e Gioachino si sposarono nel 1822. © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati.
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Giochi e quiz dell’opera 1. Cambia la lettera Cambia la consonante o vocale sbagliata in ogni frase, scrivi quella giusta nel riquadro sul lato: le lettere formeranno il nome di un teatro caro a Rossini.
Piantare in arso Darsi la zoppa sui piedi Passare la botte in bianco Fare i ponti senza l'oste Avere una gotta da pelare Andare a tuba Tanto va la gatta al sardo Acqua in bacca
2. Scarta la lettera Scarta una lettera o una vocale da ciascuna parola maiuscola in modo che corrisponda alla definizione che trovi a lato. Scrivi le lettere scartate nelle caselle e troverai il nome di una persona molto cara a Rossini. CORTO
Lì si coltiva la verdura
CUORE
Servono al malato
POLLO
C'è a Nord e a Sud
BARBA
Ci si riposa in pace
CARNE
Un amico a quattro zampe
PIANO
Un albero sempreverde
PARENTE
Delimita un lato di una stanza
Curiosità Nel 1864 il barone Rotschild mandò in dono a Gioachino Rossini un cesto pieno della splendida uva delle sue vigne. Ebbe questa risposta: «Grazie! La vostra uva è eccellente, ma poco mi piace il vino in pillole!». Il barone capì la battuta spiritosa e l'apprezzò così tanto che fece subito spedire al Maestro un barilotto del suo migliore vino Chateau-Lafitte. Scopri le risposte giuste a pag. 76
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II. I personaggi dell’opera Prosdocimo, il Poeta (basso) Prosdocimo è un personaggio insolito, un po' dentro e un po' fuori la trama. È un poeta, ed è in crisi perché deve scrivere un dramma buffo e non trova l'ispirazione. Allora si mette nei panni di uno spettatore e cerca un'idea osservando le vicende dei personaggi dell'opera, ma appena trova lo spunto giusto, entra in azione e diventa a sua volta un personaggio, anzi l'artefice del lieto fine. Sarà proprio lui che ti accompagnerà alla scoperta delle disavventure del Turco. A me sembra un po' sospetto questo Poeta, per metà personaggio e per metà autore dell'opera. Io credo che l'autore vero, Gioachino Rossini, si sia divertito a ritrarre sé stesso sotto le spoglie del Poeta. Vuoi un indizio? Come mai gli ha dato un nome se poi nell'opera tutti lo chiamano "Poeta" e mai Prosdocimo?
Guardalo bene... Non ti pare che somigli proprio a Gioachino?
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Donna Fiorilla (soprano) Nata in una tranquilla famiglia di provincia, da bambina Fiorilla era così bella che suscitava l’ammirazione di tutti. Forse anche per questo, è diventata una ragazza molto capricciosa e vanitosa. È carina, spiritosa, elegante, e sa di piacere, ma i complimenti e le attenzioni non le bastano mai: vuole essere sempre al centro dell’attenzione. Si diverte a farsi corteggiare e a conquistare tutti gli uomini che incontra dimenticando di essere una donna sposata. O meglio, non lo dimentica ma si lascia travolgere dalla vanità e non sopporta prediche e rimproveri. Così finisce per abusare dell’amore e della pazienza di suo marito, Don Geronio. Non è cattiva d'animo, anzi sarebbe proprio una brava ragazza se non fosse così capricciosa e superficiale, interessata solo a divertirsi.
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VI. Il libretto E adesso, entriamo nel vivo dell'opera. Conosci già i personaggi ma non le battute che si scambiano nello svolgimento della trama: sono uno degli elementi più comici de Il turco in Italia! Le scoprirai leggendo il libretto. Però sai bene che l'opera non è opera se non c'è la musica ma non conosci ancora le travolgenti melodie di Rossini: ascoltale nell'allegato CD e lasciati conquistare dalla loro bellezza. Il libretto che trovi in questo capitolo è una versione ridotta dell’originale, creata apposta per te. Per aiutarti a leggerlo e capirne pienamente i significati ti svelo il codice dei diversi caratteri utilizzati per differenziare i testi: • • • •
Grassetto: il nome del personaggio che canta un brano. Caratteri normali: i testi dei brani cantati a voce alta. Caratteri normali tra parentesi: i testi di pensieri espressi sottovoce. Corsivo: descrizione degli ambienti in cui si svolge l’opera (la scenografia) • Corsivo tra parentesi indicazioni di regia dell’autore per gli interpreti. • Caratteri in rosso: i brani da imparare a cantare usando il CD e gli spartiti • Fumetti a margine dei testi: i sentimenti e le emozioni intime dei personaggi che ti aiuteranno a immedesimarti nelle loro vicende. La musica di Rossini ti aspetta nel CD, dove troverai l'ouverture e le arie con cui si presentano i protagonisti dell'opera cantate da artisti famosi. Il mio suggerimento: immergiti nella lettura del libretto e divertiti a recitarne qualche passaggio; poi con il karaoke operistico del CD e gli spartiti che troverai nel capitolo VII (pagg. 63-70) comincia a imparare a cantare alcuni brani! Diventerai un protagonista dell'opera e, usando le informazioni e i suggerimenti di questo libro potrai mettere in scena una tua versione de Il turco in Italia con i tuoi amici. Sarà un’esperienza emozionante e se saprai interpretare in modo convincente il tuo ruolo avrai la soddisfazione di essere applaudito dal tuo pubblico.
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Il turco in Italia Dramma buffo per musica in due atti Musica: Gioachino Rossini Libretto: Felice Romani Prima rappresentazione: Milano, Teatro alla Scala, 14 agosto 1814 Atto I Spiaggia vicino Napoli: da un lato un colle sparso di abitazioni di campagna e tende di zingari; di fronte, in lontananza, il panorama della baia di Napoli con il porto. Poeta/Gioachino (Entrando e guardandosi intorno perplesso) Ho da fare un dramma buffo e non trovo l’argomento! Questo ha troppo sentimento, quello insipido mi par. Zaida (Entrando insieme a due zingare) Hanno tutti il cor contento sol la misera son’io! Ho perduto l’amor mio, e nol posso più trovar. Poeta Povera ragazza, la voglio aiutare... Ecco arriva Geronio Che ha la pazzia di farsi astrologare, Corro i zingari presto ad avvisare (Addita Geronio alle zingare) Geronio (Entrando) Vado in traccia di una zingara che mi sappia astrologar: che mi dica in confidenza Uff! Che pazienza se col tempo e la pazienza ci vuole con Fiorilla! il cervello di mia moglie Finirà mai di fare potrò giungere a sanar. capricci? Ma la zingara ch’io bramo è impossibile trovar. (Zaida e le zingare circondano Geronio, iniziano a leggergli la mano, poi lo trascinano via. Escono tutti) (Il Poeta resta a guardare Fiorilla che entra con le sue amiche) Fiorilla Non si dà follia maggiore dell’amare un solo oggetto: © 2019 by Edizioni Curci S.r.l. - Milano. Tutti i diritti sono riservati.
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Siete turchi non vi credo
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Indice Perché questo libro Pag. 5 I
Il compositore Gioachino Rossini
Pag. 6
II
I personaggi dell’opera
Pag. 11
III La trama Pag. 18 IV
Il mondo e i luoghi de Il turco in Italia
Pag. 28
V
Metti in scena il tuo turco in Italia
Pag. 30
VI Il libretto Pag. 34 VII Gli spartiti Pag. 63
Appendice Chi è chi Pag. 72 Bon ton all’opera Pag. 75 Soluzioni di giochi e quiz
Pag. 76
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