Edizioni Curci, in collaborazione con il Cidim, Comitato nazionale italiano musica, è orgogliosa di presentare la Mario Castelnuovo-Tedesco Collection, la prima collana editoriale dedicata al compositore fiorentino (1895-1968), diventato negli Stati Uniti il “maestro dei maestri”. Il curatore è Angelo Gilardino (1941), compositore e studioso che gode della piena fiducia degli eredi di Castelnuovo-Tedesco. La collana prevede la pubblicazione di tutte le composizioni ancora inedite conservate presso la Library of Congress di Washington, conformemente ai manoscritti originali. Ogni volume è redatto in italiano e inglese. Edizioni Curci, in association with Cidim, Comitato nazionale italiano musica (Italian National Music Committee), is proud to present The Mario Castelnuovo-Tedesco Collection, the first series ever published entirely dedicated to the composer from Florence (1895-1968) who settled in the United States, where he became known as “the Maestros’ Maestro”. The collection is edited by Angelo Gilardino, composer and scholar, who enjoys the full confidence of the Castelnuovo-Tedesco’s estate. The collection will present all of the musician’s as yet unpublished works, which are housed at the Library of Congress in Washington DC, according to the original manuscripts. Each volume has both Italian and English commentaries.
Parti staccate disponibili su ordinazione scrivendo a ufficiovendite@edizionicurci.it e specificando i seguenti codici: / Individual parts available on request at ufficiovendite@edizionicurci.it, with the following codes: 12185PS1 – Violino I / Violin 1 12185PS2 – Violino II / Violin 2 12185PS3 – Viola / Viola 12185PS4 – Violoncello / Cello Direzione editoriale: Laura Moro Redazione: Samuele Pellizzari English text: Jeffrey Jennings Grafica musicale e impaginazione: Angelo Gilardino Revisione musica: Michela Podera, Giovanni Podera, Jansan Favazzo Artwork di copertina: Paolo Zeccara Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2021 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati / All rights reserved EC 12185 / ISMN: 9790215919266 www.edizionicurci.it Prima stampa in Italia nel 2021 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano
PREFAZIONE
PREFACE
Nel catalogo dell’opera di Mario Castelnuovo-Tedesco figurano tre Quartetti per archi. Solamente il primo appartiene al periodo italiano: fu composto infatti nel 1929, dieci anni prima dell’espatrio dell’autore negli Stati Uniti. Fortunatamente, possiamo avvalerci delle informazioni che, al riguardo, ci ha lasciato il compositore che, nella sua autobiografia, racconta l’origine dell’opera:
In the catalog of Mario Castelnuovo-Tedesco’s works there are three Quartets for Strings. Only the first belongs to the Italian period, as it was composed in 1929, ten years before the composer’s expatriation to the United States. Fortunately, the composer left us an account of the origin of the work in his autobiography:
Nel 1929… mi feci coraggio, e scrissi il mio primo Quartetto per archi (anche questo in sol): dico «mi feci coraggio» perché il Quartetto è indubbiamente la più difficile (e forse la più perfetta) tra le forme di musica da camera. È un lavoro semplice e chiaro, di natura tipicamente campestre (com’è stato poi, molto più tardi, il mio Secondo Quintetto). Il primo tempo s’inizia con un canto della viola, sotto un movimento ondulato dei violini (che può far pensare a filari di vigne e d’ulivi); e direi che la viola rimane, in tutto il Quartetto, lo strumento predominante (forse per questo piaceva tanto a Primrose). Il secondo tempo è una Strimpellata, una specie di serenata contadinesca; e l’ultimo alterna un tema grave (quasi processionale) con movimenti vivi e balzanti, da festa del villaggio. Il Quartetto fu scritto per incarico della signora Elizabeth Sprague Coolidge, la generosa “mecenatessa” americana che tanto ha fatto, senza distinzione di nazionalità, per il progresso della musica da camera; e fu eseguito per la prima volta in uno dei Berkshire Festivals, da lei promossi.1
In 1929... I took courage and wrote my first String Quartet (also in G): I say “took courage” because the Quartet is undoubtedly the most difficult (and perhaps the most perfect) of all forms of chamber music. It is a simple and clear work, with a typically rural atmosphere (as was my Second Quintet much later). The first movement begins with a melody by the viola, with an undulating movement of the violins beneath (which might suggest rows of vines and olive trees); and I would say that the viola remains, throughout the Quartet, the predominant instrument (perhaps this is why Primrose liked it so much). The second movement is a Strimpellata, a sort of peasant serenade; and the last one alternates a serious (almost processional) theme with lively, bouncing movements, like a village festival. The Quartet was written at the behest of Mrs. Elizabeth Sprague Coolidge, the generous American “patroness” who has done so much, without distinction of nationality, for the progress of chamber music, and was performed for the first time in one of the Berkshire Festivals, which she promotes.1
L’opera fu pubblicata da Ricordi, Milano, nel 1931, con il titolo Quartetto in sol per due violini, viola e violoncello, senza numero d’opera, anche se il compositore certamente gliene assegnò uno, cioè op. 58. Con tale numerazione appare infatti nel catalogo Westby.2 Non ci sono invece pervenute notizie circa la prima esecuzione (data, luogo, interpreti).
The work was published in Milan by Ricordi in 1931 under the title Quartet in G for Two Violins, Viola and Cello, without an opus number, although the composer certainly assigned it one, namely op. 58, which is how it appears in the Westby catalog.2 There is no information about the date, venue, or musicians involved in the first performance.
Il manoscritto autografo purtroppo non fa parte del lascito depositato dagli eredi del compositore alla Library of Congress di Washington, e non è al momento disponibile. Nella collezione della LoC il quartetto è rappresentato dall’edizione Ricordi, sicuramente approvata dal compositore, che altrimenti non l’avrebbe inclusa tra le fonti delle sue opere, per sua volontà collocate dagli eredi nella biblioteca della capitale degli Stati Uniti.
Unfortunately, the autograph manuscript is not part of the legacy bequeathed by the composer’s heirs to the Library of Congress in Washington and is not currently available. In the collection of the LoC, the quartet is represented by the Ricordi edition, surely approved by the composer, who otherwise would not have included it among the sources of the works that he specified in his will should be left to the national library of the United States.
Ho quindi basato questa nuova edizione sul testo Ricordi 1931, e non ho trovato quasi nulla di dubbiosa decifrazione. La copia della LoC presenta, oltre al testo stampato, alcune annotazioni aggiunte a mano, non si sa da chi. Esse riguardano soprattutto le indicazioni di arcate, ma non
I therefore based this new edition on the 1931 Ricordi text and found almost nothing that presented problems of decipherment. The LoC copy has, in addition to the printed text, some annotations added by hand, we do not know by whom. They mainly consist of bowing instructions and never
Mario Castelnuovo-Tedesco, Una vita di musica, Cadmo, Firenze, 2005, pp. 249-250. 2 Id., Catalogo delle opere, p. 683.
Mario Castelnuovo-Tedesco, Una vita di musica, Cadmo, Florence, 2005, pp. 249-250. 2 Id., Catalogo delle opere, p. 683.
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si riferiscono mai alle note. Non mi è parso necessario – e nemmeno utile – incorporarle in questa edizione. Ho invece accettato e riportato fedelmente le indicazioni metronomiche (stampate), benché io sia certo che non sono originali: Castelnuovo-Tedesco non fece mai alcun uso del metronomo, e non si peritò di dichiarare che non ne aveva mai posseduto uno.
refer to notes, so it did not seem to me necessary – or even useful – to incorporate them in this edition. Instead, I have accepted and faithfully reproduced the (printed) metronomic indications, although I am certain that they are not original: Castelnuovo-Tedesco never made any use of the metronome, and he emphatically declared that he had never owned one.
Il testo Ricordi 1931 è stato riportato con totale aderenza. Le sole modifiche riguardano aspetti puramente grafici, relativi alla notazione, e non hanno alcun effetto sull’esecuzione. Ovviamente, alcuni evidenti lapsus calami sono stati corretti. Assoluta fedeltà è stata mantenuta anche ad alcune indicazioni riguardanti dinamiche, articolazioni ed espressioni, riportate alla lettera: se è vero che in molti casi esse possono sembrare ridondanti, sono pur sempre frutto di una precisa esigenza dell’autore, che sembra quasi ossessionato, ad esempio, dal bisogno di ripetere la parola “espressivo” e forse proprio l’insistenza su questo termine aiuta a comprendere il carattere di molti passi e, alla fine, dell’intero Quartetto.
The 1931 Ricordi text has been reproduced faithfully. The only modifications concern purely graphic aspects relative to the notation and have no effect on the execution. Obviously, some evident lapsus calami have been corrected. Absolute fidelity has also been maintained to some indications concerning dynamics, articulation, and expression which, while they may seem in many cases redundant, nevertheless reflect the composer’s precise intent: for example, he seems almost obsessed by the need to repeat the word “expressive”, and perhaps the insistence on this term helps us to understand the character of many passages and, in the end, of the entire Quartet.
Gli interpreti di oggi possono quindi fare affidamento su quest’edizione con la certezza di lavorare su un testo pulito e attendibile.
Today’s interpreters can therefore rely on this edition with the certainty of working with a clean and reliable text.
Angelo Gilardino dicembre 2021
Angelo Gilardino December 2021
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To Mrs Elizabeth Sprague Coolidge To Mrs Elizabeth Sprague Coolidge
QUARTETTO IN SOL QUARTETTO IN SOL op. 58 op. 58 (Primo Quartetto) (Primo Quartetto)
Mario Castelnuovo-Tedesco Mario Castelnuovo-Tedesco
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