Don Pasquale di Gaetano Donizetti (anteprima)

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playlist online

Questo volume è corredato di playlist online. Le istruzioni su come accedere sono riportate in terza di copertina.

Direzione editoriale: Laura Moro Redazione: Jansan Favazzo Illustrazioni: Giulia Rossi Impaginazione: Tiziana Ciliani Trascrizioni musicali: Stefano Di Lorenzo

Proprietà per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © Copyright 2022 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati EC 12303/ISBN: 9788863953879 Prima stampa in Italia nel 2022 da Ciscra S.p.a., via San Michele 36 - Villanova del Ghebbo (RO)

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Per chi è questo libro Ho scritto questo libro per te, ripensando a quando avevo la tua età e inventavo giochi sull’opera insieme alla mia cuginetta Giovanna. L’amavamo entrambe e facevamo a gara a chi risolveva più indovinelli e quiz o riusciva a riconoscere un’opera dall’incipit di una frase o dalle prime note di una romanza. Ma il gioco più divertente era mettere in scena un’opera, recitando e cantando le parti dei personaggi con costumi e trucco improvvisati. Ho voluto dedicare il libro a lei in ricordo di quei giochi allegri e spensierati che hanno allietato la nostra giovinezza ma l’ho scritto per condividerli con te, per farti conoscere e innamorare dell’opera. Vorrei che ti divertisse e ti facesse provare le emozioni che abbiamo vissuto noi perché con l’opera si ride, si ama, si soffre, e si entra in un mondo di storie che accendono i sentimenti. Per introdurti in questo mondo ho scelto il Don Pasquale, un capolavoro di Gaetano Donizetti che nelle pieghe di una comicità esilarante nasconde una grande ricchezza di sentimenti. Comincia a leggerne la trama e ad ascoltarne le melodie, impara a cantarne le arie e i duetti, divertiti con i giochi e metti in scena un tuo spettacolo. Sarà un'esperienza entusiasmante: credimi!

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I. Il compositore Gaetano Donizetti A Borgo Canale, un piccolo paese vicino Bergamo, vivevano, alla fine del 1700, Andrea Donizetti, sarto, e sua moglie Domenica Nava, tessitrice. Qui, a mezzogiorno del 29 novembre 1797, nasceva il loro quinto figlio, Gaetano. La nascita di un figlio è sempre motivo di gioia ma anche un po’ di preoccupazione per il futuro, soprattutto quando le condizioni economiche della famiglia sono molto modeste, come lo erano quelle di papà e mamma Donizetti. Perciò quando Gaetano, giovanissimo, espresse il desiderio di fare il musicista, il padre si oppose pensando che quella carriera non gli avrebbe garantito da vivere. Avrebbe voluto che studiasse giurisprudenza ma, quando si rese conto dello straordinario talento del figlio, decise di assecondarne la passione. Così lo presentò, ad appena nove anni, all’esame di ammissione alle "Lezioni caritatevoli di musica", una scuola gratuita fondata dal compositore Johann Simon Mayr per educare alla musica i giovani in condizione disagiata. Il piccolo Gaetano dimostrò di essere così dotato che Mayr non solo lo ammise alle "Lezioni" ma lo prese sotto la sua protezione e lo seguì e aiutò per tutta la vita. Quando Gaetano compì diciotto anni Mayr lo fece trasferire a Bologna, contribuendo anche alla spese per il suo mantenimento, affinché completasse gli studi con padre Stanislao Mattei, un insegnante molto famoso ma con un carattere taciturno e scontroso. Donizetti non riuscì a legare pienamente con lui ma si adattò perché amava talmente la musica da affrontare qualunque sacrificio pur di perfezionarsi. Così, per guadagnarsi quelle preziose lezioni, teneva compagnia all’anziana madre di Mattei e giocava con lei interminabili partite a carte, pur trovandole terribilmente noiose! Terminati gli studi bolognesi, dopo due anni tornò a Bergamo e fu ancora per l’interessamento di Mayr che

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che andò in scena al Teatro San Luca di Venezia nel 1818, dove fu accolta favorevolmente dal pubblico. Sulla spinta di quel primo piccolo successo la carriera di Gaetano proseguì, anche se in teatri di secondo piano e nei generi operistici minori. Nel frattempo era diventato un bel ragazzo, spigliato, simpatico e apprezzato da tutti. Negli incontri mondani, era sempre pronto ad accompagnare al pianoforte i cantanti, dilettanti o artisti, «animando con le sue barzellette i timidi, incoraggiando gli inesperti e lodando i poveretti» (come diceva lui stesso). La sua vita era piacevole e brillante ma Gaetano sognava un successo e un benessere economico che tardavano ad arrivare. Fu a Roma, dove si era trasferito, che iniziò la sua fortuna, favorita anche dall’aiuto di Mayr che rifiutò l’incarico di scrivere una nuova opera e convinse l’impresario a commissionarla a Donizetti. L’opera, Zoraide di Granata, andò in scena nel 1822 al Teatro Argentina e suscitò un entusiasmo superiore a ogni aspettativa regalando a Gaetano notorietà e molte amicizie tra gli appassionati d’opera. Nel nuovo giro di conoscenti incontrò Virginia Vasselli, ancora adolescente, e fu colpito dalla sua bellezza e dai suoi modi gentili; appena la ragazza compì venti anni, la sposò. Ispirato ora anche dall’amore, il suo talento ebbe la definitiva consacrazione a Milano nel 1830 con Anna Bolena, un’opera composta in soli trenta giorni, che andò in scena al Teatro Carcano riscuotendo un successo di livello internazionale. Da quel momento in poi la carriera di Donizetti proseguì a gonfie vele, anche se non mancò qualche fiasco, alternato ai successi. Sempre più richiesto dai maggiori teatri, viaggiava continuamente e scriveva nuove opere a ritmi vertiginosi. La rapidità con cui riusciva a comporre sempre nuove musiche era una delle sue caratteristiche distintive. Produceva velocemente, adeguandosi senza discussioni ai ritmi frenetici che gli venivano imposti dagli impresari teatrali. Ma poteva farlo perché era dotato di una grandissima fantasia musicale che traduceva facilmente in nuove melodie. I suoi avversari, forse per l’invidia di non essere altrettanto dotati, definirono ironicamente questa sua abilità come «poetica della fretta». Ma fu proprio la rapidità della fantasia di Donizetti a dare vita a uno dei suoi maggiori capolavori: L’elisir d’amore, composto su libretto di Felice Romani,

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Giochi e quiz dell’opera 1. Scarta la lettera Scarta una lettera o una vocale da ciascuna parola maiuscola in modo che corrisponda alla definizione che trovi a lato. Scrivi le lettere scartate nelle caselle e troverai il nome di una persona molto cara a Gaetano Donizetti.

AMORE - Sono frutti di bosco CANNE - Un amico a quattro zampe CARDI - Si dice di oggetti costosi CORDA - Ce l'hanno gli animali DIETA - Sono cinque nella mano PIANO - Un albero tipico di Roma

2. Chi cerca trova le opere Qualcuno si è divertito a dividere e sparpagliare i titoli di tre opere. Riesci a trovarli?

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Scopri le risposte giuste a pag. 76

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Giochi e quiz dell’opera 3. Trova l'errore Il testo nel riquadro rosso sotto contiene tre errori. Trovali. Uno dei maggiori capolavori di Gaetano Donizetti è L’elisir d’onore che, secondo la leggenda, venne composta in quattordici ore. L'opera al debutto ebbe un tale successo che andò in scena per trecentoventi serate consecutive.

Lo sapevi che... ... Una sera Gaetano Donizetti cenava con l’amico Gioachino Rossini ma era molto triste per una delusione d’amore che gli aveva fatto perdere il sonno e l’appetito. Rossini, amante della buona cucina, per consolarlo chiese al suo cuoco di preparare qualcosa di semplice, veloce e soprattutto dolce. Il cuoco fece una torta che piacque talmente a Donizetti che fu battezzata "La Turta del Dunizet". Ancora oggi è uno dei dolci tipici di Bergamo dove gira il detto «se avete mal d’amore, basta una fetta di Turta del Dunizet e passa tutto». Vuoi assaggiarla? Eccoti la ricetta! Ricetta de "La Turta del Dunizet" Monta 260 gr. di burro con 120 gr. di zucchero fino a ottenere una crema liscia e omogenea. Aggiungi 8 tuorli d’uova, uno alla volta e solo dopo che il precedente si è ben amalgamato. Monta a neve gli albumi delle 8 uova con 30 gr. di zucchero e aggiungili al composto con movimenti dal basso verso l’alto, per non smontarli. Aggiungi gradualmente 80 gr. di farina e 100 gr. di fecola setacciati e, quando saranno amalgamati, 120 gr. di cubetti di albicocca canditi e 80 gr. di ananas anch’essi canditi insieme a un cucchiaino di Maraschino e una bacca di vaniglia. Imburra uno stampo a forma di ciambella di 22 o 24 cm di diametro, versa l’impasto e fallo cuocere nel forno preriscaldato a 180° per circa 40 minuti. A cottura ultimata lascia raffreddare la torta e servila spolverata con zucchero a velo. Buon appetito!

Scopri la risposta giusta a pag. 76

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II. I personaggi dell’opera Don Pasquale (basso) Don Pasquale è un vecchio scapolone benestante con idee all’antica. Sebbene sia ricco, è molto attento al danaro e piuttosto tirchio. Ha un carattere presuntuoso e testardo, crede sempre di essere nel giusto e quando si fissa su un’idea non lo smuove nessuno. E se qualcuno lo contrasta se la prende a male e gliela fa pagare! Però non è cattivo, è solo un anziano un po’ capriccioso e in fondo un brav’uomo. Vive a Roma con il suo unico parente, il giovane nipote Ernesto, al quale è affezionato anche se a volte non ci va d’accordo. Infatti, è arrabbiato con lui perché ha rifiutato di sposare la ragazza che gli aveva proposto e così vuole dargli una bella lezione. Per ripicca, ha deciso di prendere moglie malgrado la sua età avanzata. Si è confidato col suo amico, il Dottor Malatesta, e gli ha chiesto di aiutarlo a trovare una ragazza da sposare, bella, brava e di buona famiglia.

Don Pasquale, pregustando il dispetto che farà a Ernesto, aspetta con ansia il Dottor Malatesta sperando che gli abbia trovato la moglie che desidera.

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VI. Il libretto E adesso, entriamo nel vivo dell'opera. Conosci già i personaggi, la trama e il contesto in cui si svolge ma devi ancora scoprire tutti gli equivoci e le battute, a volte spiritose, a volte toccanti, con cui Don Pasquale continua a entusiasmare il pubblico da duecento anni ad oggi. Immergiti dunque nella lettura del libretto e divertiti a recitarne qualche passaggio interpretando i pensieri e le emozioni del personaggio, così ti accorgerai anche di una caratteristica di quest’opera: appartiene a un genere intermedio tra il "buffo" e il "serio" in cui le scene comiche si alternano a quelle patetiche. Ti tornerà utile quando metterai in scena la tua rappresentazione perché reciterai in modo tanto coinvolgente da strappare risate e qualche lacrimuccia ai tuoi spettatori. Sai bene, però, che l'opera è fatta di parole e di musica ma tu ancora non conosci le splendide melodie di Donizetti. Ascoltale nella playlist online e lasciati conquistare dalla loro bellezza. Poi, con l’aiuto del karaoke online e degli spartiti che troverai nelle prossime pagine, impara a cantare gli otto brani che ho scelto per te, così potrai trasformarti in un vero cantante lirico. Il libretto che trovi in questo capitolo è una versione ridotta dell’originale, creata apposta per te. Per aiutarti a leggerlo e capirne pienamente i significati ti svelo il codice dei diversi caratteri utilizzati per differenziare i testi: • • • • • • •

Grassetto: il nome del personaggio che canta il brano. Caratteri normali: i testi dei brani cantati a voce alta. Caratteri normali tra parentesi: i testi di pensieri espressi sottovoce. Corsivo: descrizione degli ambienti in cui si svolge l’opera (scenografia). Corsivo tra parentesi: indicazioni di regia dell’autore per gli interpreti. Caratteri in rosso: i brani che puoi imparare a cantare con il karaoke della playlist online e gli spartiti. Fumetti a margine dei testi: i commenti e le emozioni dei personaggi che ti aiuteranno a immedesimarti nelle loro vicende; alcune frasi che puoi divertirti a recitare per sottolineare le situazioni.

Quando avrai imparato il testo e i brani usando le informazioni e i suggerimenti di questo libro, mettere in scena la tua versione di Don Pasquale insieme ai tuoi amici sarà una bellissima esperienza e sarai ripagato del tuo impegno dagli applausi del tuo pubblico.

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Don Pasquale Opera buffa in tre atti Musica: Gaetano Donizetti Libretto: M. A. Prima rappresentazione: Parigi, Théâtre Italien, 3 Gennaio 1843

ATTO PRIMO Roma, casa di Don Pasquale. Scena I (Don Pasquale sta aspettando con ansia l’arrivo del Dottor Malatesta) Don Pasquale Son nov’ore: di ritorno il Dottore esser dovrìa. Zitto… Parmi… È fantasia… ma quando arriva forse il vento che soffiò. ta? Che boccon di pillolina, il dottor malates nipotino, vi preparo! Vo’ chiamarmi don Somaro se veder non ve la fo. Dottore (Entrando) È permesso? Don Pasquale Avanti, avanti. (Con ansietà) Dunque?... Dottore Zitto, con prudenza. Don Pasquale Io mi struggo d’impazienza. La sposina...? Dottore Si trovò. Don Pasquale Benedetto! Dottore il babbione vuole (Che babbione!) prendere moglie! Proprio quella che ci vuole. ora ci penso io! Ascoltate, in due parole

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VII. Gli spartiti Ah! Un foco insolito

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Io Pasquale da Corneto

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Indice Per chi è questo libro

Pag. 5

I

Il compositore Gaetano Donizetti

Pag. 6

II

I personaggi dell’opera

Pag. 12

III

La trama Pag. 18

IV

I luoghi e l'epoca di Don Pasquale

Pag. 30

V

Metti in scena il tuo Don Pasquale

Pag. 32

VI

Il libretto Pag. 35

VII

Gli spartiti Pag. 61

Appendice Chi è chi Pag. 70 Bon ton all’opera Pag. 73 Soluzioni di giochi e quiz

Pag. 76

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