Questo volume viene pubblicato su iniziativa e grazie al contributo del Comune di Rovereto – Biblioteca Civica “G. Tartarotti” / Laboratorio Permanente “Riccardo Zandonai”.
Grafica musicale: Giorgio Fasciolo
Redazione: Francesca Centuori
Artwork di copertina: Enrica Cavaletti
Proprietà per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © 2024 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano
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Prima stampa in Italia nel 2024 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano.
PREFAZIONE
Un operista a tutto tondo come Riccardo Zandonai (1883 – 1944) può aver fatto dimenticare ai più che la sua dotazione complessiva include una discreta presenza di musiche strumentali oggi non più praticate ma un tempo fatte circolare con regolarità. Per meglio precisare, i suoi lavori sinfonici ottenevano sicuro riscontro di pubblico allorché egli stesso, vestiti i panni del direttore d’orchestra, si occupava di presentare quelle sue pagine in fortunati concerti estivi all’aperto per essere poi mandati prontamente in stampa dalla casa Ricordi.
Ben diverso era il caso dei pezzi pianistici, che si presume girassero manoscritti in forme discrete per il diletto dei salotti privati soddisfacendo una richiesta più modesta ed intima. Va osservato al proposito che Zandonai si serviva del pianoforte per esclusive ragioni di studio e composizione e non mise mai in conto la possibilità di costruirvi degli organismi complessi e tantomeno virtuosi. Nessuna sonata dunque vi troveremo, né fantasia o serie di variazioni, e tantomeno nessun concerto.
La decina di componimenti, spesso assai giovanili, che sono arrivati fino a noi hanno la natura e la dimensione del quadretto di genere, tipicamente connotato di allusioni naturalistiche.
Il tono generale vira sul malinconico-evocativo, ma non mancano i tratti vivaci e finanche spiritosi come avviene per la marcia Telefunken che rimane forse la più impressa della serie.
Diego CescottiIl mio sentito ringraziamento va innanzi tutto ai referenti istituzionali, nelle persone del sindaco di Rovereto Francesco Valduga e dell’assessora all’Istruzione Giulia Robol, e ai responsabili amministrativi della Biblioteca Civica «G. Tartarotti» di Rovereto (Tn) per aver promosso attivamente questa Edizione critica a valorizzazione del prezioso fondo di manoscritti zandonaiani conservati in quegli archivi, ulteriormente arricchito dalle ultime fondamentali acquisizioni.
A Diego Cescotti va la mia sincera gratitudine per avermi accompagnato con amicizia e generosità nella pianificazione e nella realizzazione anche di questo lavoro: massimo studioso zandonaiano, già responsabile scientifico del Centro Internazionale di Studi “Riccardo Zandonai”, come direttore del “Laboratorio Permanente Riccardo Zandonai” presso la Biblioteca Civica “G. Tartarotti” egli ha rappresentato il solido punto di riferimento del presente lavoro sia dal punto di vista metodologico che da quello storico (per la contestualizzazione della produzione pianistica all’interno del mondo poetico del Compositore, fatto di opere liriche, in primis, ma anche di musica “a programma” per orchestra).
Il mio ringraziamento va, inoltre, a Rinaldo Filosi dell’Archivio storico della Biblioteca per la squisita gentilezza e per la fattiva collaborazione prestatami nella consultazione delle fonti zandonaiane.
Ringrazio, infine, il soprano Sabina Willeit per aver sostenuto il progetto, rendendolo possibile.
Appiano sulla Strada del Vino (Bz), 14 gennaio 2023
NOTE INTRODUTTIVE
• Per inquadrare i pezzi per pianoforte solo all’interno della produzione zandonaiana si rimanda al fondamentale Catalogo:
Diego Cescotti, Riccardo Zandonai - Catalogo tematico, Lucca, LIM, 1999
• L’importanza di questo piccolo ma significativo repertorio è stata meglio compresa grazie alle recenti scoperte effettuate nello studio per l’edizione critica dei 106 Lieder; per una ricostruzione storico-artistica del percorso formativo di Zandonai, con particolare attenzione alle caratteristiche del suo pianismo da camera:
Giorgio Fasciolo, Riccardo Zandonai – Liriche per canto e pianoforte, 2 voll., Milano, Curci, 2021.
• Le lettere citate nella presente Edizione sono consultabili integralmente nel sito internet dell’Epistolario Riccardo Zandonai (ERZ) della Biblioteca Civica e Archivi Storici di Rovereto (Tn):
Biblioteca Civica G. Tartarotti Rovereto | epistolario Zandonai online
• Per la presentazione dei singoli pezzi si consulti l’apparato critico ad essi dedicato. * * *
Nella redazione delle Partiture si è provveduto ad aggiornare la semiotica musicale alla scrittura moderna.
Nella trascrizione dei soli manoscritti inediti il Revisore ha ritenuto di dover omettere talune alterazioni di cortesia a causa del numero sovrabbondante delle stesse – imputabile alla mancata ripetizione delle armature di chiave in tutti i pentagrammi successivi al primo – e alla non uniforme applicazione delle alterazioni stesse da parte di Zandonai (che nell’occasione ha impiegato anche alterazioni di cortesia tra parentesi).
Di tutti gli altri interventi che non fossero ovvie “correzioni” si è dato conto nelle Note critiche ai singoli pezzi.
SOGNO GIOVANILE
SOGNO GIOVANILE RICCARDO ZANDONAI
Data di composizione: [1901]
SOGNO GIOVANILE
Denominazione della forma musicale: Valzer per pianoforte
Tonalità: Re
Data di pubblicazione: [1901]
Edizione: Premiato Stab. Lito-Tip. Del Cav. G. Federici, [Pesaro], senza data, senza numero di edizione. Partitura manoscritta (probabilmente non autografa) in facsimile, vergata a penna su 4 pp.
Localizzazione: Roma, Biblioteca del conservatorio «S. Cecilia», B. 1058. 59 [.5g ?]
Osservazioni
Del valzer Sogno giovanile, documentato da Diego Cescotti per la redazione del suo Catalogo tematico (cit.) e conservato in (unico?) originale dal Conservatorio romano di Santa Cecilia, purtroppo oggi sembra essersi persa ogni traccia documentale anche in quella sede. La data di composizione e di pubblicazione erano in ogni caso sconosciute e si è tradizionalmente ipotizzato il 1895. Come risulta dal Catalogo del Servizio Bibliotecario Nazionale, l’Editore Gualtiero Federici di Pesaro (attivo come tipografo/stampatore, editore con diverse ragioni sociali) pubblicava anche lavori degli studenti del locale Liceo Musicale: in questo caso si può avanzare l’ipotesi che la pubblicazione avvenisse a spese dello studente stesso, come investimento per l’autopromozione. Ciò detto, considerate la sicura padronanza della forma dimostrata nel valzer ma anche la scarsa originalità e l’assenza di soluzioni coloristiche personali, la datazione potrebbe forse essere aggiornata al terzo e ultimo anno di corso di Zandonai a Pesaro (1900-1901).
Note
• Curiosamente, per essere una pubblicazione “scolastica”, l’armatura di chiave è presentata solo all’inizio del brano e ai (due) cambi di tonalità, ma non viene riportata in ogni riga come Zandonai era chiamato a fare per le “copie in bella” - ad es. delle Liriche per Canto e Pianoforte - durante gli studi presso il Liceo Musicale.
Data di composizione: [1904]
Denominazione della forma musicale: —
Tonalità: Mi
Data di pubblicazione: 1904
Edizione: in «L’Illustrazione popolare» 24 luglio 1904, Vol.XLI – N.30, pp.478-479.
Osservazioni
La composizione è ispirata dall’incipit del Canto VIII del Purgatorio, seconda cantica della Divina Commedia di Dante Alighieri. Di seguito si riporta la presentazione del brano come compare sulla rivista citata a p.477: «LA NOSTRA MUSICA. | La musica che il nostro giornale delle famiglie va pubblicando da più anni, è assai apprezzata dai buongustai e anche dai più severi maestri di musica. Il pezzo, che oggi pubblichiamo, è del giovane maestro Riccardo Zandonai, nato a Sacco Trentino, autore dell’Inno degli studenti trentini, su parole di Guido Mazzoni [1901, n.d.r.]; inno, che ha il grido: Avanti per la patria | e pel buon dritto avanti! | Il Zandonai ha pure composto una Ouverture a grande orchestra, un Sogno di un adolescente e una Parafrasi del Salmo II, cantata per soli, coro e orchestra. Il m° Zandonai è una delle belle speranze della nostra giovane scuola. | Il pezzo che pubblichiamo è ispirato dai divini versi di Dante sulla sera, che si leggono in cima alla pregevolissima composizione».
Il citato Guido Mazzoni (1859-1943), letterato e patriota fiorentino, fu verosimilmente l’artefice tanto della presentazione del giovane compositore ai responsabili della Rivista (alla quale regolarmente collaborava) quanto della scelta del programma extramusicale: egli, infatti, era stato tra i fondatori della Società dantesca italiana (1888), attraverso la quale aveva anche promosso il primo ciclo della Lectura Dantis che aveva portato a compimento proprio nella primavera del 1904 a Firenze. Ma la scelta di Dante era anche politicamente funzionale alla causa irredentista che aveva eletto il sommo poeta a campione e simbolo di italianità, per sostenere la necessità del recupero alla patria delle terre (dalle quali anche il trentino Zandonai proveniva) ancora occupate dagli Asburgici dopo il Risorgimento.
L’epigrafe dantesca pubblicata in Partitura è tratta da una lezione ottocentesca della Divina Commedia, che ho identificato in quella curata da G.B. Niccolini, G. Capponi, G. Borghi e F. Becchi per l’editore Felice Le Monnier e Compagni tipografi, Firenze, 1837: essa contiene, perciò, numerose difformità – lessicali e di interpunzione, oltre che meramente tipografiche – rispetto alle versioni oggi filologicamente accreditate e diffuse.
Note
• b.103 m.d. 2°t: nella fonte è presente solo il bequadro di precauzione su fa3, mentre non è riportato il bequadro di passaggio su la3 che ci si potrebbe attendere dal confronto con b.30 (in cui, in un passaggio simile seppur non identico, il la3 è espressamente prescritto bequadro).
Data di composizione: 1914 (Torino - febbrajo 1914)
Denominazione della forma musicale: Valzer
Tonalità: Re
Data di pubblicazione: 1914
Edizione: in «L’incantesimo del Venerdì grasso» 27 febbraio 1914, numero unico dell’Associazione Lombarda dei Giornalisti, Milano, pp.12-13.
Partitura autografa in facsimile vergata a penna su 2 pp.
Osservazioni
Zandonai eseguì la commissione ricevuta senza però dedicarle troppo tempo (essendo proprio in quei giorni impegnato nel debutto di Francesca da Rimini a Torino), come risulta dalla divertente postilla di suo pugno: «Il resto sarà pronto per il Numero unico dell’anno venturo…».
4)RZ 213 TELEFUNKEN
Data di composizione: 1929.07.19
Denominazione della forma musicale: Marcia
Tonalità: [senza armatura di chiave ma] Fa
Data di pubblicazione: 1929
Edizione: G. Ricordi & C. Editori-Stampatori, Milano, numero di edizione 121350, ©1929, pp.6.
Sulla quarta di copertina si legge: «Edizione speciale per la | SOCIETÀ ANONIMA SIEMENS | (SEZIONE APPARECCHI) DI MILANO». Il logo “TELEFUNKEN” campeggia sia in copertina che in quarta di copertina.
Versione per Orchestra: (Parti staccate) «Riccardo Zandonai | “Telefunken” | Marcia | Trascrizione dell’Autore | per piccola Orchestra | con pianoforte conduttore». Ricordi, Milano, numero di edizione 121359, ©1929.
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GLOSSARIO ITALIANO/INGLESE
arpeggiato = with arpeggios brillante = brilliant calmo assai = very calmly come allontanandosi = as if going away come campane lontane = like distant bells con grande sentimento = with great feeling dolce / dolcissimo (dolciss.) = sweet, sweetly / very sweet due pedali = both pedals eco = echo
espress.[ivo] ed intenso = expressively and intense
forte e rude = forte and rude intimo e sentito = with deep sensitivity lontanissimo = very far marcata la melodia = melody in marcato marcato e pesante = marcato and heavy riprendendo il tempo = steadily back in tempo semplice e leggero = in a simple manner and light sentito = with sensitivity vivace e spigliato = vivace and self-confident
Vuoi