Direzione editoriale e revisione dei manoscritti autografi: Laura Moro
Redazione: Samuele Pellizzari, Edoardo Clavenna
Revisione brani pianistici: Fabio Mancini
Grafica musicale: Paolo Mellini
Impaginazione: Paolo Mellini, Samuele Pellizzari
Progetto grafico e artwork di copertina: Gabriele Clima
Illustrazioni: Francesca Carabelli
Proprietà esclusiva per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano
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EC 12360 / ISMN: 9790215922426
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Prima stampa in Italia nel 2024 da INGRAF Industria Grafica S.r.l., Via Monte San Genesio, 7 – Milano
PREFAZIONE
Il Gran Metodo teorico-pratico costituisce il corpus iniziale della didattica pianistica di Remo Vinciguerra. Si articola in due libri ed è pensato come avviamento allo strumento da utilizzare entro i primi due anni di studio (Propedeutico e I anno).
Un viaggio didattico , come lo ha definito lo stesso compositore, per i giovanissimi allievi che, in complicità con i loro maestri, esplorano la tastiera, approfondiscono la teoria musicale e la tecnica strumentale, sperimentano stili, sonorità, armonie diverse. Soprattutto, suonano: pagine e pagine di brani originali, adatti alle loro possibilità tecniche e volti a infondere curiosità e passione, gusto estetico e musicalità.
Remo Vinciguerra, infatti, ha sempre avuto a cuore la formazione delle giovani generazioni, e l’importanza dello studio, l’educazione alla bellezza, il ruolo imprescindibile della scuola e degli insegnanti – di cui è sempre stato un convinto sostenitore – sono i punti fermi intorno ai quali ha sviluppato la sua opera.
«Un pianoforte chiuso è una sconfitta!» era solito ripetere: e quanti strumenti sono rimasti aperti proprio grazie alla sua musica, consapevole che questa dovesse incontrare il vissuto musicale dei ragazzi.
Il Gran Metodo teorico-pratico rispetta ed esalta appieno questa ispirazione ed è un lavoro a cui il maestro teneva moltissimo. I suoi manoscritti, completati nel 2020, sono stati da lui corretti e conclusi pochi mesi prima della sua prematura scomparsa, avvenuta nel luglio del 2022. Li consegnò in redazione completi di commenti e precise istruzioni che sono state rispettate e riportate con aderenza filologica.
In questo secondo libro, il giovane pianista:
• amplia le conoscenze teoriche e il dominio della tastiera
• sperimenta nuove tecniche
• affronta studi di meccanismo, agilità e velocità
• introduce il pedale
• affronta brani in stili diversi (dal barocco al classico e romantico, dal jazz al pop, al rock…)
• suona a quattro mani con il maestro
• impara a suonare e sentire ritmi e sonorità diverse
L’Addio che il compositore ha voluto scrivere come ultimo brano è in realtà un Arrivederci. Concluso questo primo viaggio didattico, nuovi orizzonti musicali, racchiusi nelle pagine delle sue bellissime raccolte, aspettano i giovani musicisti, pronti per essere esplorati attraverso i tasti del pianoforte.
Come direbbe lui: «Parola di Remo Vinciguerra!»
L’editore Milano, luglio 2024
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CAPITOLO 1
UN NUOVO INIZIO
Con la mano destra che ripete la melodia di questo studietto otto note più in alto, cioè un’ottava sopra, l’allievo, in modo semplice e immediato, estende la conoscenza delle note, dei tasti, del pianoforte.
La m.d. all’ottava superiore
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Variante 1
Esiste anche la legatura di espressione: si ottiene sollevando il dito dal tasto solo quando l’altro si sta già abbassando. Con tempo e pazienza, l’allievo riuscirà a eliminare l’infinitesima pausa tra i suoni dei due tasti e a raggiungere il risultato!
= 160 ( = 80)
Adagio = 120 ( = 60)
VARIANTE 1 E 2: CAMBIANDO LA MODALITÀ DI SCRITTURA DEI VALORI DELLE NOTE IL RISULTATO MUSICALE NON CAMBIA.
STACCATO
Per uno staccato perfetto servono dita, polso e avambraccio elastici. Il gesto è spontaneo e non forzato. Le dita si appoggiano sul tasto grazie al loro peso, con movimento agile e naturale.
Adagio = 144 ( = 72)
Adagio = 144 ( = 72)
staccato leggero
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