playlist online Questo volume è corredato di playlist online. Le istruzioni su come accedere sono riportate in terza di copertina.
Direzione editoriale: Laura Moro Redazione: Jansan Favazzo Illustrazioni: Giulia Rossi Impaginazione: Tiziana Ciliani
Proprietà per tutti i Paesi: Edizioni Curci S.r.l. – Galleria del Corso, 4 – 20122 Milano © Copyright 2023 by Edizioni Curci S.r.l. – Milano Tutti i diritti sono riservati
EC 12372/ISBN: 9788863954142
Prima stampa in Italia nel 2022 da Ciscra S.p.a., via San Michele 36 - Villanova del Ghebbo (RO) www.edizionicurci.it
Per chi è questo libro
Ho scritto questo libro per accompagnarti in un viaggio nel mondo dell’Opera e per farti scoprire uno dei suoi capolavori, La figlia del reggimento di Gaetano Donizetti.
L'ho scritto pensando a te, perché sono sicura che ti appassionerai all’avventurosa vicenda della bella Maria, figlia adottiva del reggimento, combattuta tra legami affettivi e separazioni forzate in un susseguirsi di clamorose sorprese e colpi di scena. Conoscerai il simpatico sergente Sulpizio e l’allegra brigata dei suoi soldati, l’ardente Tonio, l’altezzosa Marchesa di Berckenfield e tanti altri personaggi che tra segreti, bugie, contrasti, lacrime e amori approderanno al lieto fine accompagnati dal ritmo irresistibile del rataplan scandito dai tamburi. E potrai condividere con loro risate, sentimenti e grandi emozioni.
Questo, però, non è solo un libro da leggere: è il tuo biglietto d’ingresso nel magico mondo dell’Opera! Attraverso i giochi e la playlist online potrai diventare anche tu un protagonista de La figlia del reggimento imparando a cantare alcuni suoi brani, giocando a interpretarne i personaggi e, se vorrai, persino mettendone in scena una tua rappresentazione. Sarà un'esperienza entusiasmante: credimi!
Prima di tutto, però, firma questa pagina così tutti sapranno che questo libro è tuo.
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I. Il compositore: Gaetano Donizetti
Gaetano Donizetti è nato a Bergamo il 29 novembre 1797 da Andrea e Domenica Nava, penultimo di sei figli. I suoi genitori erano molto poveri e vivevano in una casa così modesta che Donizetti la ricordava come un «triste tugurio ov’ombra di luce non mai penetrò». Nessuno in famiglia si era mai interessato alla musica e fu quindi una sorpresa quando il piccolo Gaetano se ne appassionò manifestando un precoce talento, oltre alla rara dote dell’orecchio assoluto. Il padre avrebbe preferito che si dedicasse a un’attività in grado di garantirgli un futuro ma finì per assecondare la sua inclinazione. Così lo presentò a soli otto anni all’esame di ammissione alle "Lezioni caritatevoli di musica", una scuola gratuita per giovani indigenti fondata dal famoso compositore bavarese Johann Simon Mayr
Gli anni di studio e i primi esordi Lì Gaetano dimostrò di essere uno studente così dotato che Mayr lo prese sotto la sua protezione seguendo personalmente la sua formazione e aiutandolo a intraprendere la carriera che sognava. Quando il giovane compì diciotto anni Mayr raccolse i fondi per mandarlo al liceo musicale di Bologna affinché completasse i suoi studi con padre Stanislao Mattei, un docente molto conosciuto ma di carattere scontroso e taciturno.
Donizetti non riuscì a legare pienamente con lui ma si adattò e per guadagnare quelle preziose lezioni teneva compagnia all’anziana madre di Mattei giocando con lei interminabili partite a carte, pur trovandole terribilmente noiose! Completati gli studi, cominciò a darsi da fare e riuscì a ottenere il suo primo contratto per comporre un’opera, l’Enrico di Borgogna, che, rappresentata al Teatro San Luca di Venezia nel 1818, fu accol-
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Giochi e quiz dell’opera
1. Chi cerca trova le opere
Un burlone si è divertito a suddividere i titoli di tre opere di Donizetti in gruppi di due o tre lettere e a sparpagliarli nella griglia. Riesci a trovarli?
RI NA BO DI GNA QUA LE PAS DON CO NA BOR GO AN EN LE
2. Trova il compositore
Trova i contrari delle parole e scrivili nella seconda colonna: le iniziali ti daranno il cognome di un grande compositore amico di Donizetti.
POVERO IMBROGLIONE AFFAMATO COMPLICATO CONOSCIUTO AMICO STUPIDO
3. Il mestiere di Donizetti
Lo strano termine sottostante è il nome di un antico strumento di misura dal quale in seguito è stato sviluppato il termometro. Prova ad anagrammarlo e troverai una definizione del mestiere di Gaetano Donizetti.
TERMOSCOPIO
Scopri le risposte giuste a pag. 77
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II. I personaggi dell’opera
Maria (soprano)
Maria, la protagonista dell’opera, è una bella ragazza buona, allegra e sicura di sé. La sua vita è molto diversa da quella delle sue coetanee perché non è cresciuta in una famiglia ma tra i soldati dell'undecimo reggimento francese. Sono stati loro ad adottarla quando, ancora piccola, perse suo padre, il capitano Roberto, morto in battaglia. Era rimasta sola al mondo, non aveva mai conosciuto né sapeva chi fosse sua madre ma aveva trovato famiglia, affetto e tutto quello di cui aveva bisogno nei soldati e, soprattutto, nel sergente Sulpizio che si era preso cura di lei come un padre. Grazie al suo carattere esuberante, Maria si integrò subito nella vita militare diventando la vivandiera del reggimento. Dentro di sé si sente un soldato ma sotto i modi da maschiaccio nasconde l’anima delicata di una ragazza alle prese con le prime schermaglie amorose. Ha appena conosciuto un bel giovane svizzero, Tonio, che l’ha salvata da un precipizio, e se ne è innamorata. Ma, orgogliosa com’è, aspetta (e spera) che sia lui a fare la prima mossa.
Il reggimento mio… Ne vado proprio fiera. È lui solo che mi ha fatto da padre, da famiglia e da parenti… E d’un soldato io chiudo in petto il core.
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III. La trama dell’opera
Atto primo Un paese in Svizzera
In un piccolo paese svizzero la popolazione è in subbuglio: sulle montagne tuonano i cannoni e saettano lampi di guerra. Il nemico ha sferrato un attacco al villaggio e gli abitanti sono spaventati e in grande agitazione. Gli uomini scrutano la montagna e si preparano a organizzare un fronte di difesa mentre le donne inginocchiate in preghiera invocano il cielo perché riporti la pace.
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IV. Il mondo de La figlia del reggimento
I luoghi dell'opera
La trama de La figlia del reggimento è frutto della fantasia dei suoi autori che hanno inventato un mondo di favola, in parte ispirato alla realtà. Infatti, la vicenda si dipana in Svizzera tra un villaggio montano e un castello; è vero che la Svizzera è un Paese alpino con molti castelli ma nessuno è intitolato ai Berckenfield o ai Krakenthorp. Probabilmente gli autori si sono divertiti a immaginare dei nomi stravaganti per dare più carattere ai personaggi: ad esempio, Krakenthorp, con il suo suono duro, rauco, scostante - «CRAC!» - si addice molto alla presuntuosa Duchessa. È invece vero che la Svizzera fu invasa dai francesi prima di diventare un paese neutrale. La storia ha offerto un ottimo spunto a Donizetti per conquistare i teatri e il pubblico francese con i cori patriottici del reggimento: pensa che il Salut à la France è stato per anni l’inno nazionale ufficioso della festa del 14 luglio.
Le vivandiere dei reggimenti
All’inizio dell’Ottocento la Francia decretò per prima in Europa la possibilità, per le donne, di arruolarsi nell’esercito; nacquero così le vivandiere. Erano soggette alla disciplina militare come i soldati e per tradizione sposavano membri del reggimento. Indossavano uniformi simili a quelle maschili, differenziate da pochi dettagli: un grembiule e un cappello ornato da piume e nastri colorati. Il loro compito era di provvedere all’approvvigionamento del cibo, alla preparazione dei pasti e alla lavanderia delle divise per i soldati impegnati nelle battaglie. Ben presto la loro figura divenne irrinunciabile tanto che senza di loro i reggimenti francesi si sentivano incompleti. All’epoca l’esercito francese era considerato uno dei migliori al mondo; anche per questo gli altri Paesi europei lo presero a modello e iniziarono a far arruolare personale femminile. Progressivamente il ruolo delle vivandiere si trasformò in quello di aiutanti dei medici; li affiancavano persino sul campo di battaglia, erano armate e potevano combattere a fianco degli uomini. Oggi non esistono più ma fu proprio in riconoscimento della loro importanza
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V. Metti in scena la tua opera
Scommetto che le disavventure de La figlia del reggimento ti hanno divertito e che vorresti farne una tua rappresentazione per esibirti insieme ai tuoi amici. Mettere in scena tutta l’opera sarebbe però troppo complicato: te ne propongo tre versioni ridotte tra le quali potrai scegliere quella che preferisci. Vedrai che, qualunque sia la tua scelta, sarà un successone! Ma prima bisogna che anche i tuoi amici conoscano bene l’opera per poter partecipare allo spettacolo: leggete insieme il libretto (capitolo VI) ed esercitatevi a cantare i brani seguendo le istruzioni del capitolo VII e utilizzando le tracce musicali. Così potrete scegliere meglio la vostra versione preferita.
Versione concertistica - Gli inni militari de La figlia del reggimento Puoi organizzare lo spettacolo in forma di concerto cantando in coro con i tuoi amici tutti i brani del reggimento e otterrai un risultato entusiasmante. Fatelo in una stanza di casa che possa ospitare da un lato il palco dei cantanti e dall’altro la platea per il pubblico. Per dare un tono professionale al vostro concerto vestitevi con abiti dello stesso colore scuro, blu o grigio: sarà la vostra "divisa del coro". Scegliete uno di voi come presentatore e affidategli il compito di introdurre i brani con una breve spiegazione, così il pubblico potrà seguire meglio la vostra esibizione. Disponetevi uno accanto all’altro, di fronte alla platea, e cantate in piedi con lo spartito in mano utilizzando le tracce "solo pianoforte" del karaoke come accompagnamento musicale. Al termine venite in avanti e inchinatevi agli applausi. Ma sappiate che il successo sarà tanto più grande quanto più la vostra esecuzione sarà composta e intonata, perciò studiate bene i brani e non temete di dimenticare qualche parola o nota: avrete lo spartito davanti e potrete leggerlo evitando vuoti di memoria.
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VI. Il libretto
E adesso entriamo nel vivo dell'opera. Conosci già i personaggi, la trama e il contesto in cui si svolge ma devi ancora scoprire tutti gli equivoci e le battute, a volte divertenti, a volte toccanti, con cui La figlia del reggimento continua da anni a entusiasmare il pubblico.
Immergiti dunque nella lettura del libretto e divertiti a recitarne qualche passaggio interpretando i pensieri e le emozioni del personaggio. Così ti accorgerai anche di una caratteristica di quest’opera: appartiene a un genere intermedio tra il "buffo" e il "serio" in cui le scene comiche si alternano a quelle patetiche. Ti tornerà utile quando metterai in scena la tua rappresentazione perché reciterai in modo tanto coinvolgente da strappare tante risate e qualche lacrimuccia ai tuoi spettatori.
Il libretto che trovi in questo capitolo è una versione ridotta dell’originale, creata apposta per te. Per aiutarti a leggerlo e capirne pienamente i significati ti spiego il codice dei diversi caratteri utilizzati per differenziare i testi.
• Grassetto: il nome del personaggio che canta il brano.
• Caratteri normali: i testi dei brani cantati a voce alta.
• Caratteri normali tra parentesi: i testi di pensieri espressi sottovoce.
• Corsivo: descrizione degli ambienti in cui si svolge l’opera (scenografia).
• Corsivo tra parentesi: indicazioni di regia dell’autore per gli interpreti.
• Caratteri in rosso: i brani che puoi imparare a cantare con il karaoke della playlist online (vedi istruzioni in fondo al libro) e gli spartiti.
• Caratteri in grassetto rosso: la ripartizione dell'opera in atti e scene.
• Fumetti a margine dei testi: i commenti e le emozioni dei personaggi che ti aiuteranno a immedesimarti nelle loro vicende.
Quando avrai imparato il testo e i brani, usando le informazioni e i suggerimenti di questo libro potrai cominciare e mettere in scena la tua versione dell'opera insieme ai tuoi amici. Sarà una bellissima esperienza e sarai ripagato del tuo impegno dagli applausi del tuo pubblico.
Sai bene, però, che l'opera è fatta di parole e di musica. Perciò per realizzare la tua interpretazione de La figlia del reggimento, dovrai prima scoprirne le splendide melodie e poi imparare a cantarle. Ma facciamo una cosa alla volta: ora concentrati sul libretto, per la musica ti rimando al capitolo successivo.
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La figlia del reggimento
Melodramma giocoso in due atti Musica: Gaetano Donizetti Libretto originale di Jean-François Alfred Bayard e Jules-Henry Vernoy de Saint-Georges
Versione ritmica italiana di Calisto Bassi
Prima rappresentazione: Parigi, Opéra-Comique, 11 febbraio 1840
ATTO PRIMO
Luogo campestre della Svizzera. Da un lato alcune case di un villaggio, sul fondo le montagne.
Scena I S’odono tuoni di cannone. Alcuni paesani guardano preoccupati le montagne da cui provengono lampi di guerra, mentre le donne pregano in ginocchio. Da un lato siede la Marchesa, in stato di malessere, sorretta da Ortensio. Si ode una marcia militare che si avvicina. Donne Cielo clemente, cielo possente: prostrate a te, chiediam consiglio, in tal periglio, danne mercé. Ortensio (Consolando la Marchesa) Su, coraggio, Marchesina: non è nulla… Faccia cor. Marchesa (Con tono drammatico, esagerato) Io preveggo una rovina! Ci va, Ortensio, dell’onor. Per una donna del mio rango che tempi! Ahimè! Tempi di guerra! Muore ovunque la bellezza… Niente è sacro pei cannoni!
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VII. Cantiamo
Eccoci finalmente giunti alla fase più bella, quella in cui scoprirai come la musica racconti la trama de La figlia del reggimento con il suo linguaggio universale, l’unico capace di trasmettere emozioni e sentimenti a tutti superando le barriere linguistiche. Comincia con lo scoprire le splendide melodie e i vibranti ritmi che Donizetti ha composto per quest’opera, poi ti insegnerò a cantare alcuni dei brani più belli. Hai a disposizione una fantastica playlist dove troverai sia brani da ascoltare che tracce musicali per imparare a cantarli.
Ascolta
A proposito di ascolti: quando hai letto, nella sua biografia, che Donizetti aveva l’orecchio assoluto, ti sei chiesto cosa fosse? Te lo spiego. Con il termine "orecchio assoluto" si indica una dote così rara che secondo le statistiche solo una persona su diecimila la possiede. Tu sai che le note musicali sono sette e che si chiamano DO-RE-MI-FA-SOL-LA-SI; ebbene, chi ha questa dote è capace di riconoscere una nota e di dirne il nome semplicemente ascoltandola, cioè senza bisogno di trovarne la corrispondenza sullo spartito. A volte questa dote viene confusa con il semplice "avere orecchio" che è ben diverso, ma questo te la spiego più avanti. Sei curioso di scoprire se anche tu, come Donizetti, hai l’orecchio assoluto? Puoi metterti alla prova facendo un test: chiedi a qualcuno di suonare una singola nota su uno strumento e, senza guardarlo mentre suona, prova a indovinarne il nome e scrivilo su un foglio. Poi fagli suonare un’altra nota e ripeti l’esercizio per tre o quattro volte con brevi intervalli tra una nota e l’altra. Alla fine controlla se hai attribuito i nomi giusti a ciascuna. Ora, però, vai alla playlist seguendo le istruzioni riportate in fondo al libro e ascolta le tracce che ti propongo: così entrerai nel mondo de La figlia del reggimento e comincerai a conoscerne i personaggi attraverso la loro stessa voce. Un consiglio: se vuoi scoprire tutta la bellezza della musica, dedicale un po’ del tuo tempo; mettiti comodo e concentrati sull’ascolto senza fare o pensare ad altro. Oppure, se preferisci, divertiti a seguirne la melodia e il ritmo muovendoti a tempo, così la sentirai con tutto il tuo corpo.
2023 by
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Edizioni
Chi è chi
Johann Simon Mayr (Mendorf, 1763 – Bergamo, 1845), compositore bavarese e insegnante di musica. In oltre ottanta anni di vita ha scritto più di sessantacinque opere liriche, dodici oratori, sessanta cantate, cinquanta sinfonie e altre composizioni. Le sue opere furono rappresentate nei maggiori teatri del mondo procurandogli fama e onori. Gli furono offerte numerose cariche di prestigio, persino da Napoleone, ma preferì restare a Bergamo dove fondò la scuola di musica per giovani meno abbienti. Lì conobbe Donizetti di cui fu maestro e amico per tutta la vita.
Padre Stanislao Mattei (Bologna, 1750 – 1825), frate francescano, compositore di musica sacra, si dedicò all’insegnamento musicale diventando una figura di riferimento del settore. Contribuì a fondare la più importante scuola di musica di Bologna nella quale formò alcuni dei maggiori operisti italiani, come Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti.
Domenico Barbaja (Milano, 1777 – Napoli, 1841), brillante e avventuroso uomo d’affari, è stato uno dei maggiori impresari teatrali di tutti i tempi. Gestì il Teatro alla Scala di Milano e il San Carlo di Napoli, oltre ad altri in Italia e all’estero. Era così ricco e potente che veniva chiamato "il principe degli impresari" e "il vicerè di Napoli". Dotato di fiuto e determinazione, ebbe un ruolo importante nelle carriere di successo di tre massimi compositori italiani: Gioachino Rossini, Gaetano Donizetti e Vincenzo Bellini. Legato sentimentalmente a una celebre cantante, Isabella Colbran, si consolò presto con un’altra quando lei lo lasciò per sposare Rossini.
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Indice
Per chi è questo libro Pag. 5
I Il compositore: Gaetano Donizetti Pag. 6
II I personaggi dell’opera Pag. 13
III La trama dell'opera Pag. 22
IV Il mondo de La figlia del reggimento Pag. 34
V Metti in scena la tua opera Pag. 36
VI Il libretto Pag. 40
VII Cantiamo Pag. 67
Appendice
Chi è chi Pag. 73
Bon ton all’opera Pag. 76
Soluzioni di giochi e quiz Pag. 77
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