Nonostante le opere liriche di Ermanno Wolf-Ferrari siano ancora oggi rappresentate nei teatri di tutto il mondo, la sua musica strumentale è stata a lungo dimenticata.
La Sonata per violino e pianoforte in sol minore op. 1 (1895) inaugura il catalogo del compositore con atmosfere brahmsiane e una teatrale alternanza di momenti lirici ad altri impetuosi e solenni. La Sonata per violino e pianoforte in la minore op. 10 (1901), originale fin dalla struttura in due tempi, evoca atmosfere austere, quasi religiose, con un linguaggio insolitamente moderno. Più distante dalle prime due, la Sonata per violino e pianoforte in mi maggiore op. 27 (1943) presenta un carattere meno appassionato ma più disinvolto e frizzante.