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DIGITALIZZAZIONE
STORIE ESTERE digitalizzazione
Come cambia l’orticoltura nell’era digitale?
di Bianca Ferraris
Lo scopriremo alla seconda edizione del World Ornamental Horticulture Summit 2022 che riunirà esperti del settore per capire come agiscono i nuovi media e il marketing digitale sulle vendite e sulla filiera. Intanto, però, vediamo cosa succede nelle nostre imprese
“Influenzare il cambiamento in un mondo digitale”: questo è il tema della seconda edizione del World Ornamental Horticulture Summit 2022. Un evento di confronto, previsto il 28 settembre 2022 presso Floriade Expo 2022 (Almere, Paesi Bassi), e inserito nella cornice del 74° congresso annuale dell’AIPH, l’associazione internazionale dei produttori di orticoltura di tutto il mondo. “Con questo Summit stiamo cercando di vedere come il mondo digitale cambierà l'industria dell'orticoltura ornamentale. Come si commercializzeranno i nostri prodotti nel 2032, come interagiremo con i clienti e cosa possiamo fare ora per assicurarci che i nostri prodotti abbiano il loro giusto posto nella vita dei clienti di domani" ha commentato il segretario generale dell’AIPH, Tim Briercliffe.
ITALIA
Le coltivazioni “più digitali”
• Prati permanenti e pascoli: 22,4% • Seminativi: 17,8% • Coltivazioni legnose agrarie: 12,3% • Orti familiari: 9,8%
STORIE ESTERE digitalizzazione
A LEZIONE DAI PLANT INFLUENCER
Come creare valore e aumentare i profitti grazie alla comunicazione digitale e alla tecnologia? Come vendere nel mercato B2B e come, invece, arrivare dritti al consumatore finale? Quesiti a cui si cercherà di dare una risposta grazie alla partecipazione al summit anche di influencer del settore come Darryl Cheng (@HousePlantJournal) and Michael Perry (@mr_plantgeek) che ogni giorno dimostrano il potere infinito dei social media e potranno dare qualche dritta su come mantenere alto l’interesse del pubblico e i benefici per i coltivatori di collaborare con i professionisti del digitale.
COME È MESSA L’ITALIA?
Il 7° censimento generale dell’agricoltura, realizzato dall’Istat e riferito all’annata 2019-2020, ha dedicato una sezione specifica alla voce “digitalizzazione” per evidenziare a che punto sono le imprese agricole del nostro Paese. Tra il 2010 e il 2020, il numero di aziende agricole digitalizzate sarebbe quadruplicato, passando dal 3,8% al 15,8%. Nonostante questo incremento generalizzato, la distribuzione territoriale delle attrezzature informatiche continua a penalizzare il Sud (solo il 6,7%) e le Isole (10,3%) rispetto al Centro (16,1%), al Nord-ovest (32,9%) e soprattutto al Nord-est (33,5%).
Dove e quando
28 Settembre 2022 a Floriade Expo 2022
Floriade Expo 2022 mostra come l'orticoltura può essere utilizzata per fornire soluzioni ecologiche e offrire ai cittadini uno stile di vita più sostenibile. Più di 400 partecipanti nazionali e internazionali presentano le loro ultime innovazioni, soluzioni e applicazioni ecologiche nei loro padiglioni. Le iniziative sono suddivise nei quattro temi dell'Expo: Greening the City, Feeding the City, Healthying the City ed Energizing the City.
QUALI SONO LE IMPRESE PIÙ SMART?
Le realtà che, oltre a quella agricola, svolgono attività strettamente connesse presentano un grado di digitalizzazione pari al 61,7%: le più informatizzate sono quelle che svolgono attività di agriturismo (69,3%), agricoltura sociale (71,5%) e fattoria didattica (76,6%). La presenza di computer è molto più diffusa nel caso di aziende che praticano sia attività agricola sia attività zootecnica (26,1%) rispetto alle aziende con solo allevamenti (18,4%) e soprattutto a quelle che svolgono esclusivamente attività agricola (13,1%). Se ci riferiamo invece alle aziende sulla base dell’utilizzo prevalente dei terreni agricoli a classificarsi per primi sono quelle che coltivano prati permanenti e pascoli con il 22,4%, seguite da quelle con seminativi (17,8%) e con coltivazioni legnose agrarie (12,3%). Le aziende agricole con orti familiari sono fanalino di coda con il 9,8%.