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Le aspettative del consumatore sono alte
Questa la conclusione di Omnicom PR Group che nello studio Post-Invasion 2022/2023 analizza la reputazione di 8 industry italiane in cui spicca l’importanza della sostenibilità e del suo ruolo nel tenere le persone fedeli al brand
di BIANCA FERRARIS
La società di consulenza strategica in comunicazione Omnicom PR Group ha analizzato nel suo studio Post-Invasion 2022/2023 la reputazione di 8 settori dell’economia italiana e di 64 brand. Per la raccolta e
Automotive, moda, energia, grande distribuzione, tecnologia, alimentare, servizi finanziari, cura della persona interpretazione dei dati si è optato per la commistione tra due punti di vista differenti, quello razionale e quello emotivo. Infine il focus si è spostato, nello specifico, sul settore dell’energia che è stato approfondito a sua volta seguendo 9 driver.
IMPATTO SOCIALE
E BENEFIT AGISCONO SUL PERCEPITO DEL MARCHIO
Lo studio in una prima fase si è concentrato sull’individuazione di elementi trasversali ai diversi settori in analisi che aumenterebbero il percepito e la reputazione di un’azienda. Tra questi sono tre quelli che spiccano:
1. Impatto Sociale per il 35%:
• Prendersi cura dei dipendenti
• Contribuire alla comunità in cui si opera
• Rispetto dell'ambiente
L’approccio metodologico, sviluppato in collaborazione con Behaviour and BrainLab di IULM, integra tecniche di ricerca classiche con dati neurometrici provenienti dalla misurazione degli atteggiamenti nei confronti del brand attraverso misurazioni neurofisiologiche, che comprendono l’analisi delle influenze non consapevoli e non intenzionali (IAT) e dati dell’elettro-encefalogramma (EEG).
2. Comportamenti aziendali per il 24%
• Fare la cosa giusta (impegno a supportare cambiamenti su etica e trasparenza)
• Performance finanziarie e operative più solide e coerenti
• Comunicare in modo più frequente e credibile
3. Benefici per i clienti per il 41%
• Offrire prodotti e servizi a maggior valore (trasparenza su produzione o erogazione servizio, origini materie prime, affidabilità, certificazioni di filiera, trattamento e protezione dei dati del consumatore)
• Attenzione per i clienti (Customer care)
• Innovazione di prodotti e servizi
FOCUS SULL’ENERGIA
Il 66,3% del totale dei consumatori intervistati (contro una media del 59,6% per gli altri 7 settori) considera questo business, quello dell’energia, interessante e degno di attenzione. Dopo la pandemia, e nella crisi energetica internazionale, questa industry è chiamata ad una relazione più attiva con i propri stakeholder, fornendo soluzioni e storie più visibili ai consumatori. Su questa ondata di interesse per la tematica energetica si è espresso anche Massimo Garanzini, OPRG Energy Industry Lead: “L’energia e l’ambiente (...) poteva, e può ancora, rappresentare il punto di svolta della percezione pubblica sulla responsabilità delle aziende che operano in questo ambito. Qui la partecipazione diretta è altissima: il 21,6% degli intervistati - il più alto tra tutti i settori analizzati - dichiara di aver partecipato di persona oppure on line a una manifestazione su un tema importante per la comunità e che potrebbe influenzare le attività di una o più aziende. Questi aspetti mobilitano ed il 67,5% è disposto anche a premiare i comportamenti virtuosi scegliendo gli operatori più sostenibili e responsabili”.
“PROMOTORI, DIFENSORI, EDUCATORI. È ALTA
L’ASPETTATIVA DEL CONSUMATORE PER I BRAND. NON ERODERE LE RISORSE AMBIENTALI È TROPPO
POCO: BISOGNA DIVENTARE SOGGETTO ATTIVO DEL CAMBIAMENTO DELLA SOCIETÀ”
La Percezione Cambia In Base Alla Conoscenza Della Tematica
Lo studio Omnicom PR Group si è spinto ancora più in profondità mettendo a confronto il percepito e la reputazione del settore energia su due campioni differenti: un gruppo di 2.000 utenti non esperti sul tema e un altro che, invece, è informato e conosce il settore. Ad emergere è che chi ha maggiore conoscenza, apprezza di più ma anche che:
• Il gap più ampio tra esperti e non esperti si riscontra nella richiesta di “un migliore impatto sulla società”. Chi è poco informato pertanto esprimerebbe criticità e pregiudizio. Questo vuol dire che ampliare e differenziare la comunicazione può effettivamente cambiare il percepito.
• “Prendersi cura dei clienti” è in assoluto la richiesta dove emerge il maggior scostamento tra i giudizi del campione generale e dei consumatori evoluti, con un picco di 63 punti.
• Per le aziende del settore energia, la più alta richiesta dei consumatori è quella di “Protezione dell’ecosistema, della biodiversità e delle risorse (acqua, suolo, aria, foreste)". Si tratta di un 58% contro una media del 47% per gli altri 7 settori.
BOOMER E MILLENNIAL, LE GENERAZIONI PIÙ COINVOLTE
I Boomer (55-65enni) occupano il primo posto per rilevanza e interesse verso il settore, seguiti al secondo dai Millennial (25-34) che sono invece al primo posto per sharing di informazioni. I Boomer hanno aspettative più alte verso i driver del prendersi cura dell’ambiente e dei clienti (consumatori) e nell’innovare servizi e prodotti. Le aspettative dei più giovani invece ricadono sul community impact e sul fare la cosa giusta.