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PRIMA DI SCENDERE

FOTO DEL MESE di Irene Marrapodi

Poco più di 200 metri separano dalla costa il Museo commemorativo dello tsunami a Iwate, in Giappone. Eppure, dal suo ingresso è impossibile vedere l’Oceano Pacifico. Dopo il grande maremoto del 2011, infatti, il Paese ha deciso di innalzare dei muri protettivi lungo le sue coste nord-occidentali: i bōchōtei che etimologicamente richiama il significato di protezione dal mare, è stata scelta come titolo della mostra ospitata fino al 14 maggio al Museo delle mura, a Roma. Il fotografo Enrico Graziani racconta in 42 scatti l’impatto architettonico che le possenti costruzioni hanno avuto sulle zone costiere, denunciando il malcontento di chi lamenta un peggioramento nella qualità della vita. Nonostante le enormi dighe proteggano gli abitanti e le loro attività commerciali dalle potenziali minacce del mare, il paesaggio è stato completamente deturpato, alcuni habitat naturali sono andati distrutti e il turismo risulta danneggiato. Molti cittadini, inoltre, si sentono menomati per la separazione forzata dal mare, prima parte integrante della loro quotidianità. Bōchōtei - Vite all’ombra del muro è una testimonianza imparziale di un cambiamento ambientale forzato e delle sue conseguenze. Ma anche una riflessione sul profondo legame tra persone e paesaggio, su come la protezione da un pericolo possa implicare la rinuncia a una porzione fondamentale della propria essenza. museodellemuraroma.it

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