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UN SORSO TOSCANA DI

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PRIMA DI SCENDERE

PRIMA DI SCENDERE

Una terra ricca di meravigliosi paesaggi, borghi medievali affascinanti e una cucina gioia del palato. Ma anche meta ideale per gli amanti del vino, prodotto principe della zona. Le nuove annate della regione sono state presentate a febbraio nelle sette intense giornate delle Anteprime di Toscana 2023, evento promosso dai consorzi vinicoli locali, in collaborazione con la Camera di commercio di Firenze, Promo Firenze, Fondazione sistema Toscana e Regione Toscana. Un viaggio enologi- co unico che consente ogni anno ad appassionati e addetti ai lavori di confrontarsi e degustare le migliori bottiglie, incontrando le aziende del settore. Per un itinerario enoturistico della regione, tra piccoli produttori, fattorie immerse nei vigneti e antiche cantine, non si può che cominciare dal Chianti, zona collinare compresa tra Firenze e Siena, Arezzo e Pisa.

Nel Rufina, la più piccola delle sottozone del Chianti, si distingue la Fattoria di Grignano, un’antica tenuta di 600 ettari coltivati con metodi biologici dove Tommaso Inghirami interpreta il territorio in modo contemporaneo, mantenendo nei suoi vini l’eleganza che ne ha fatto la storia.

In provincia di Arezzo la cantina È Jamu di Meca e Rocco Luppino, fratello e sorella con poco più di 40 anni in due, produce Chianti, Chianti Riserva e un rosso chiamato Vertigine per scacciare la paura di cadere nel vuoto. I due imprenditori di Reggio Calabria hanno abbandonato la terra natale perché le minacce dalla criminalità organizzata hanno impedito alla loro famiglia di lavorare con serenità. E sono riusciti a rinascere in Toscana.

Tra Firenze e Volterra, a Montespertoli, vale una visita la tenuta Castello Sonnino, un luogo magico dove si respira la storia d’Italia. La storia del luogo parte da Sidney Sonnino, uno dei più autorevoli esponenti del liberalismo italiano, ministro delle Finanze nel 1893 e del Tesoro nell’ultimo governo Crispi. Nel 1987 l’arrivo del barone Alessandro e della baronessa Caterina de Renzis Sonnino, con i loro figli Virginia e Leone, segnò l’inizio di una nuova fase nella vita del castello. La famiglia è impegnata in prima persona nel produrre Chianti Montespertoli di struttura, freschezza e forte identità.

Nello stesso borgo c’è anche Casa di Monte, azienda vinicola di ottimo livello che esalta la bellezza del territorio producendo notevoli Chianti e Chianti Riserva. Nel Rufina la storia e la tradizione dei Marchesi Gondi, divenuti cavalieri sotto Carlo Magno, si esprime nella fascinosa eleganza dei vini della Tenuta Bossi. Gerardo Gondi descrive con passione il lavoro di selezione delle uve per il Villa Bossi e il Poggio Diamante, che entra nella ristretta cerchia di eccellenza di Terraelectae, marchio collettivo di valorizzazione del territorio.

Elegante e piccola denominazione è quella del Morellino di Scansano, gioiello enologico in provincia di Grosseto. Passione, dedizione e cura del dettaglio sono le doti di Mauro Troncon, talentuoso vignaiolo della cantina

Poggio al Vento. A pochi chilometri da Scansano, invece, la cantina Provveditore si segnala per vigneti lavorati esclusivamente a mano e tanta cura. L’azienda, oggi alla quarta generazione, è gestita da Cristina Bargagli. Ancora Morellino e una bella storia di famiglia con San Felo, la cantina di Federico Vanni che ha un approccio contemporaneo e di alta qualità. Si arriva poi nel Chianti Classico, tra borghi, castelli e vigneti affascinanti che paiono disegnati ad acquerello sulle morbide colline. E proprio su una di queste, a Radda in Chianti, si trova un vigneto unico, a forma di cuore. È parte della Premiata Fattoria di Castelvecchi, dove il gruppo Casa Paladin dei fratelli Roberto e Paolo produce Chianti Classico, Riserva e una Gran selezione Madonnino della Pieve che vale davvero la visita. Un’altra tappa da non perdere è Querceto di Castellina, cantina di ottimo livello e wine relais con ghiotta cucina tradizionale. È il riflesso dello spirito e della passione della famiglia Di Battista per vini che esprimono un forte carattere territoriale. Scendendo verso Siena, si staglia nel panorama il Castello di Brolio, dove pare che il tempo si sia fermato. Qui il barone Francesco Ricasoli della storica famiglia che annovera Bettino Ri- casoli, primo presidente del Consiglio italiano dopo Cavour, produce Chianti Classico e alcuni cru da singoli vigneti di grandissima eleganza, struttura e nobile carattere.

Sulle strade bianche sterrate che tagliano i fianchi delle colline di Brolio si tiene, dal 24 al 26 marzo, la Chianti Ultra Trail, appuntamento attesissimo dai runner, pronti a giungere da tutto il mondo per correre in uno dei territori più incantevoli d’Italia. In programma negli stessi giorni anche la passeggiata enogastronica Chianti Walk & Taste e le degustazioni dell’Ultra Wine.

Verso Siena, nella campagna di Castelnuovo Berardenga, non può mancare una sosta di enologica bellezza a Vallepicciola, per scoprire il talento dell’enologo Alessandro Cellai, degustando il suo Chianti Classico e gli altri cru dell’azienda, davvero irresistibili.

Da segnalare anche la cantina Poggio

Borgoni di Eleonora Salvini: grande eleganza e cura dei sentori aromatici e fruttati per vini di moderno talento.

Una tappa a Il Poggiolino di Alberto Fabbri è necessaria per apprezzare la sua interpretazione del Chianti Classico e godersi Rosacarina, rosato Igt ricavato da un salasso di uve Sangiovese.

Grandi vini, panorami stupendi e un’ospitalità che cura ogni dettaglio sono i punti forti del Palagio di Panzano, dove Monia Piccini e Franco Guar- ducci fanno venir voglia a chiunque di prolungare il soggiorno.

Superata Siena si raggiunge la zona di Montepulciano, dove viene prodotto il Vino nobile. Qui i De Ferrari, genovesi intraprendenti, hanno creato la cantina Boscarelli: una golosa batteria di tipologie per assaporare appieno le caratteristiche di questo rosso.

Da segnalare anche il Molinaccio di Alessandro Sartini, con vini di bella identità e perfettamente equilibrati, e l’azienda Antico Colle, nata nel 1999 dalla volontà della famiglia Frangiosa, con l’ottima riserva Il Saggio. Mentre l’enologa Caterina Sacchet, della famiglia proprietaria delle quattro tenute di Carpineto, ha espresso la sua creatività nel Vigneto Poggio Sant’Enrico 2012.

Lo skyline più famoso sin dai tempi del Medioevo accoglie tutti coloro che giungono a San Gimignano, sulle colline a sud-ovest di Firenze. Qui si produce la Vernaccia, unica regina bianca tra i vini rossi sovrani della Toscana, da conoscere e gustare anche in annate più vecchie. Vale una visita il Colombaio di Santa Chiara, cantina della famiglia Logi. I fratelli Giampiero, Alessio e Stefano lavorano con somma cura e grande intuito nel realizzare vini dallo stile elegante e dal sorso pieno di fascino. Altra bellissima scoperta è l’azienda di Antonio Vagnoni e della sua famiglia. Talento e capacità enologica in tutti i vini, soprattutto in due vernacce: la riserva I Mocali e il Fontabuccio. In chiusura di viaggio, un breve salto in zone vinicole come la Maremma, la Val D’Orcia, Suvereto e Carmignano. In quest’ultima terra è imperdibile la Tenuta di Artimino, con la cinquecentesca villa medicea La Ferdinanda che, assieme alla cantina, appartiene alla famiglia Olmo. Batteria di vini decisamente di alto livello tra cui spiccano il Carmignano Docg Poggilarca e la riserva Grumarello. Sempre nel Carmignano, la Tenuta di Capezzana è una delle più antiche aziende vinicole della regione e vanta la presenza di alcuni vitigni quasi sconosciuti nel resto del territorio.

Nel cuore della Doc Terre di Pisa, Usiglian del Vescovo rappresenta un fantastico connubio tra natura incontaminata, memoria storica e moderne tecniche agronomiche. L'azienda Pietro Beconcini rispecchia invece l'amore per la tradizione con il Sangiovese e si segnala come prima azienda italiana a coltivare l’uva Tempranillo, di origina spagnola.

Infine, Muralia a Roccastrada, nel Grossetano, ha scelto come logo un simbolo ripreso dai sumeri che significava “mano”. La filosofia è chiara: toccare con mano il frutto del proprio lavoro e lasciarlo parlare, senza interferire.

IL PAESE DEI MILLE PAESI di Osvaldo Bevilacqua [Direttore editoriale Vdgmagazine.it e ambasciatore dei Borghi più belli d’Italia]

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