Il GIORNALE DI ALBIGNASEGO, supplemento de “il Giornale di” Anno 2 n°5 (7°Pubb.) Aut. Tribunale di Padova n. 2509 Editore: Lime Edizioni srl - Direttore responsabile: Matteo Venturini ordine dei giornalisti della Regione Veneto n. 150011 Realizzazione grafica e concessionaria esclusiva di pubblicità: Lime Edizioni srl - Via A. Capecelatro, 31- 20148 Milano - Tel. 02 36767660 www.limedizioni.com - info@limedizioni.com - Tiratura: 13.000 copie
editoriale
Benvenuta l’estate e… “bentornata libertà” Mancano pochi giorni al cambio stagionale che già il caldo si è fatto sentire. Non ci lamentiamo perché questo cambiamento coincide anche con la nuova “zona bianca” che coinvolge tutta la Regione Veneto. L’ottimo lavoro dei centri vaccinali e la volontà delle molte persone che si sono recate a farsi somministrare la prima e/o seconda dose, ha fatto svoltare i numeri negativi fino a poche settimane fa registrati. Sarà stato proprio il caldo ad aiutare il decremento dei casi ospedalieri? Può essere, non sta a noi poterlo dire con certezza visto che non siamo né virologi, tantomeno medici, ma il dato di fatto è che stiamo tornando a vivere e questa non può che essere un’ottima notizia. Certo non sarà semplice per le molte attività riprendere i ritmi di un tempo, ancora esistono restrizioni che impongono limiti di spazi all’interno dei locali e negozi, ma la forza di volontà di riprendere e tornare liberi è altissima. Quindi: forza imprenditori, forza Veneto, forza padovani e soprattutto forza Albignasego, ed un importante augurio per un’estate all’insegna della libertà, delle riaperture e del tornare a vivere la vita nel migliore dei modi
QUASI UN MILIONE di euro stanziati per l’emergenza Covid Abbiamo avuto il piacere di dialogare con il Sindaco di Albignasego Filippo Giacinti che ci ha illustrato punto per punto quali sono e saranno i fondi stanziati dal Comune a seguito dell’emergenza COVID; scuole, asili, società sportive, commercianti, famiglie e privati sono coloro che ne potranno beneficiare se con i giusti requisiti. Anche per i giovani ci saranno iniziative totalmente dedicate di Matteo Venturini
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Buona lettura!
INTERVISTA AD ALFREDO SALMASO
EVENTI ESTIVI IN pROGRAMMA sessanta
VISITA VIRTuALE AL MuSEO, nella sala
Matteo Venturini
da ALBIGNASEGO ad Atene, passando per Bruxelles e per il Lussemburgo
occasioni per vivere l’estate ad Albignasego
storica degli Alpini di Albignasego, oggi parliamo di copricapi, torce ed altro
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SOSTEGNI
Il Comune di Albignasego dedica e dedicherà dei fondi per un totale di quasi un milione di euro a favore di tutte le categorie Il Sindaco Giacinti ci ha spiegato nel dettaglio in che modo verranno stanziati i fondi a sostegno per l’emergenza COVID Abbiamo avuto il piacere di incontrare il Sindaco di Albignasego Filippo Giacinti che ci ha illustrato dettagliatamente le varie approvazioni di fondi destinati alle diverse categorie residenti ed operative nella nostra Città. Lo sforzo complessivo ammonta a 940.000 euro – se si considerano anche i fondi destinate alle attività estive per i ragazzi - cifra che potrebbe aumentare e raggiungere il milione di euro qualora ci fosse l’esigenza di ulteriori integrazioni. Vediamo insieme il quadro generale dei contributi concessi dal Comune: 65.000 € SCUOLE MATERNE CONVENZIONATE
Contributi destinati alle otto scuole materne convenzionate all’interno del Comune; il fondo rimborserà completamente le famiglie per il periodo di chiusura di questo anno. Ogni anno viene normalmente garantito un contributo di 500,00 € a bambino residente, mentre questo specifico contributo riguarda la copertura (e rimborso) della retta già pagata a marzo dalle famiglie che si son trovate le scuole chiuse dopo poco più di un mese.
5.000 € MICRONIDI
120.000 € AGEVOLAZIONI TARI
I commercianti che hanno dovuto Una cifra è stata destinata anche al tenere chiusa la propria attività supporto psicologico dei minori. durante i mesi scorsi non saranno Uno strumento che in molti comuni tenuti a pagare la tassa TARI per i non è nemmeno stato preso in conrifiuti (ne sosterrà le spese direttamen- siderazione. te il fondo creato a tal proposito n.d.r.). I commercianti che invece hanno avuto aperture ridotte pagheranno il 50% della cifra totale TARI, mentre la parte rimanente rimarrà a carico del Comune. All’interno dello stesso fondo di 120 mila euro, le famiglie in difficoltà sono agevolate per la tassa TARI (parte destinata 20.000 €). 20.000 € INTEGRATIVI
teranno le manifestazioni culturali durante l’estate (supporto COVID). Ad alcune associazioni potranno essere corrisposti dei contributi, ad altre saranno acquistati materiali utili allo svolgimento delle attività.
140.000 € EDIFICI SCOLASTICI
Ne avevamo parlato nello scorso numero. Il bando coinvolge i giovani residenti nel comune e prevede una piccola “paghetta” a fronte di lavoro socialmente utile all’interno del Comune. Il fondo inizialmente stanziato (15.000 euro) è stato aumentato di ulteriori 20 mila euro.
45.000 € ASILO NIDO COMUNALE Sono stati garantiti 45.000 euro all’unico asilo nido comunale a sostegno delle rette sostenute/da sostenersi da parte delle famiglie oltre agli adeguamenti COVID.
Da metà giugno una ventina di società sportive fornisce ai ragazzi attività sportiva gratuita all’interno dei parchi e degli spazi verdi comunali. Il progetto denominato “Sportivando al Parco” è un’iniziativa molto interessante che ha attivato questo interessante numero di associazioni per la realizzazione di attività sportive per i giovani all’aperto; alle associazioni sportive che si sono impegnate nel progetto verrà riconosciuto un contributo per coprire le spese. All’interno di questa cifra sono compresi dei fondi relativi ad un bando, partito già dallo scorso dicembre, a copertura per le associazioni sportive per spese che hanno dovuto sostenere durante il periodo COVID.
25.000 € ASSOCIAZIONI Un interessante fondo è destina(PER SUPPORTO ATTIVITA’ CULTURALI) to alle associazioni che suppor-
AL PROGETTO “CI STO AFFARE FATICA”
Allo stesso modo delle scuole materne, sono stati previsti cinquemila euro destinati ai due micronidi presenti all’interno del nostro territorio comunale.
50.000 € SOCIETA’ SPORTIVE
20.000 € SUPPORTO PSICOLOGICO MINORI
di Matteo Venturini
100.000 € COMMERCIANTI Contributi destinati ai commercianti che hanno subito le chiusure imposte. Come già accaduto per il mese di dicembre dello scorso anno, è uscito un bando dedicato unicamente ai commercianti che non hanno subito le chiusure imposte dai decreti. Le attività dimostreranno quali sono state effettivamente le perdite del periodo specifico e riceveranno un contributo a fondo perduto da 700,00 euro a salire.
150.000 € CENTRI ESTIVI
maggiormente tecnologiche le scuole presenti sul territorio. Una parte del fondo è destinato anche alla messa in sicurezza degli ingressi scolastici.
LE INIZIATIVE
160.000 € FAMIGLIE IN DIFFICOLTA’ Ai già concessi 40 mila euro negli scorsi mesi, se ne sono aggiunti altri 160 mila a sostegno delle famiglie in difficoltà a causa del COVID (per quindi un totale finora concesso di 200 mila euro). Bollette, affitti, centri estivi potranno essere coperti alle famiglie in difficoltà che dimostreranno di averne requisito (è online il bando relativo nel sito del Comune di Albignasego).
Una fetta importante di contributi saranno destinati all’ammodernamento dei cablaggi delle reti telematiche. Questo è un intervento molto importante perché renderà
Il fondo è a supporto delle rette stabilite da associazioni, parrocchie, scuole e società sportive, che verranno dimezzate e sostenute direttamente dal Comune fino ad un massimo di 40,00 euro settimanali. Allo stesso modo verranno sostenute le spese al 50% per le rette chieste per i campi-scuola per un totale di 100,00 euro settimanali
E per concludere in bellezza il Comune di Albignasego ha ricevuto ufficialmente l’attestato Amico della Famiglia il giorno 11 giugno, lo stesso giorno dedicato all’inaugurazione del Parco in via Della Costituzione (ore 18.00). Il 12 giugno, alle 10.45, si è tenuta invece la festa dell’Albero che farà da traino a diverse iniziative e ad un ricco calendario di eventi che si estenderà da metà mese fino alla fine dell’estate
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ANNIVERSARI
Regione Veneto:
nel dopo Vaia un progetto da 100 mila euro dott. Emo Bruno
“Il valore di una comunità si misura anche nella capacità di coinvolgere le sue forze produttive: se i territori fanno crescere le aziende, le aziende fanno crescere il territorio. Il progetto di riforestazione che presentiamo oggi è un ulteriore ed eccezionale modello di sinergia tra pubblico e privato. Dopo Vaia, la Regione è intervenuta da subito per garantire la difesa del suolo e la sicurezza delle persone. Oggi, il Gruppo Epta Costan non solo si fa carico dei lavori di rimboschimento in un ambiente rinomato paesaggisticamente a livello mondiale con un impegno finanziario notevole ma interviene in Comelico per sottolineare il legame con questa terra che è quella di origine dei suoi fondatori.
Un sostegno tangibile che unisce la solidarietà alla green economy”.
Sono parole dell’assessore regionale all’Ambiente, Gianpaolo Bottacin, che il 7 giugno a Belluno ha presentato il progetto di imboschimento di un’ampia area della
Val Visdende dopo la devastazione della tempesta Vaia, due anni fa. Il progetto, con un finanziamento di 100.000 euro, è sostenuto dal Gruppo EPTA Costan, riferimento internazionale per la refrigerazione commerciale con radici nel territorio interessato. Insieme all’assessore Bottacin, erano presenti Gianmaria Somavilla, direttore dell’Unità Operativa Servizio Forestale Regionale di Belluno, Alberto Grandini e Mariaserena Nocivelli del Gruppo EPTA Costan e Orazio Cesco Cimavilla, presidente del Consorzio delle Quattro Regole di San Pietro. L’area della Val Visdende interessata dal progetto di riforestazione – i cui lavori inizieranno questa estate - è a Costa d’Antola (Pian del Polo e Costa Sambughi Fasole), estesa per 7 ettari. Area di proprietà del Consorzio delle Quattro Regole di San Pietro. I lavori provvederanno alla messa a dimora di circa 18.000 nuove piante, messe a disposizione dalla Regione.
Un 2 giugno tutto da incorniciare Il 2 giugno ad Albignasego è stata una Festa della Repubblica del tutto differente rispetto alle “scorse edizioni”. L’Amministrazione ha deciso di premiare i 126 volontari civici e le 19 associazioni protagoniste di questi ultimi quindici mesi
nelle diverse foto sono presenti i volontari delle principali associazioni attive nel territorio
pandemici che rimarranno per sempre scolpiti nella memoria della Città. Preferiamo non sottrarre spazio con ulteriori parole e lasciarlo alle bellissime foto che parlano da sole. Buona visione
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DAL COMUNE
Il nuovo “Ponte della Fabbrica” che collega il comune di Abano Terme con Albignasego Canale Battaglia avrà un nuovo ponte che si affiancherà a quello storico È iniziata la fase di progettazione del nuovo “Ponte della fabbrica” che andrà a sostituire – almeno per la percorrenza carraia – quello storico attuale.
Il vecchio ponte rimarrà intatto e sarà trasformato in ponte pedonale, un po’ come è accaduto per il “Ponte della Cagna”. Il Presidente della Provincia di Padova Fabio Bui spiega che la realizzazione di un nuovo ponte sul Canale Battaglia sarebbe la soluzione ideale anche per il traffico pesante soprattutto per il fatto che molti mezzi necessitano di raggiungere in rapidità e sicurezza la zona industriale di Albignasego. È dunque prevista la realizzazione di un nuovo ponte su Canale Battaglia a monte dello storico ponte in muratura e questa nuova costruzione si renderà necessaria in quanto l’attuale viadotto è sottoposto a continui monitoraggi molto costosi; a tal proposito questo verrà declassato a semplice attraversamento ciclo-pedonale. Finalmente il semaforo potrà dunque essere sostituito da una più comoda rotatoria che diluirà notevolmente il
traffico che ogni giorno va a crearsi e, conclude Bui: “Il progetto è stato impostato sulla base delle disposizioni della Soprintendenza ai Beni Culturali per quan-
to riguarda la tutela del ponte storico esistente e la distanza da tenere per la realizzazione del nuovo ponte. L’intervento viene, inoltre, sviluppato in stretta collaborazione di ANAS per la nuova soluzione progettuale dell’intersezione sulla SS16 mediante rotatoria. Il progetto viene condiviso anche con il Genio Civile di Padova e con i Comuni di Abano Terme ed Albignasego”. Sarà realizzato anche il raccordo del nuovo ponte con la SP n.61 "della Fabbrica" in Comune di Abano Terme. Sono in corso i confronti tecnici con le Amministrazioni Comunali competenti, in attesa di un incontro con l’ANAS per verificare le dimensioni della rotatoria. Il progetto sarà inoltre sottoposto a richiesta di finanziamento ministeriale nell'ambito dei programmi di costruzione di nuovi ponti in sostituzione di quelli esistenti. Matteo Venturini
Gli eventi della Pro Loco In attesa degli eventi organizzati dal Comune di Albignasego – per i quali ancora non abbiamo ricevuto il calendario completo che verrà comunque pubblicato nel prossimo numero - ci fa piacere condividere le iniziative del mese di giugno portate in essere dalla Pro Loco Albignasego.
PAROLE E MUSICA DOVE presso il parco di Villa Obizzi ingresso gratuito su prenotazione QUANDO 19/06/21 Presentazione dei libri “Frumento, fatica e gioia“ di Ignazio Canesso e “Love is in di eir reuaind” di Enrico Tosato Moderatori della serata Diego De Francesco e Andrea Kampagnolo Ore 19.30 prima presentazione Ore 20.30 pausa con piccolo rinfresco Ore 21.00 seconda presentazione QUANDO 26/06/21 in collaborazione con “Commissione per le pari Opportunità“ Presentazione del libri “Storie di Paese“ e “Una madre di carta“ di Giuliana Moro Moderatrice Cristina Salvato Ore 19.30 prima presentazione Ore 20.30 pausa con piccolo rinfresco Ore 21.00 seconda presentazione Le presentazioni saranno accompagnate da intervalli di musica dal vivo E da un rinfresco offerto da Pro Loco di Albignasego Per info e prenotazioni eventi@prolocoalbignasego.it
DANTE’S CORNER The Play Teatro e Cinema, Pro Loco, C’era c’è e Associazione interno 7 hanno organizzato insieme la lettura dei Canti della Divina Commedia. A disposizione la locandina per ulteriori informazioni
Matteo Venturini
Albignasego nella storia
L’invasione militari di fattorie e granai nel 1915
Anche Albignasego ha “subìto” la Grande Guerra, in modo particolare il mondo rurale che, a partire dal 1915, ha potuto constatare forti scosse psicologiche dovute all’occupazione militare. E non solo occupazioni di granai e fattorie, ma anche tutto quello che una guerra si porta dietro attraverso i corpi provati dei militari: malattie infettive, piccole epidemie, ecc. di certo non hanno aiutato la popolazione albignaseghese già addentrata nella “crisi rurale” degli anni precedenti. Gli uomini ed i ragazzi di famiglie dovettero abbandonare le campagne per arruolarsi nel Regio Esercito e seguire le sorti e la chiamata del paese. Solo il sussidio per le famiglie bisognose arrivava dalla Prefettura, per il resto la consolazione delle preghere comunitarie insieme al parroco don Antonio Schiavon rimaneva l’unica certezza. In occasione dell’11 novembre, festa di S. Martino, l’intero Consiglio Comunale per fede o più probabilmente per rito propiziatorio, partecipò in toto alla funzione religiosa del parroco sfilando in un corteo che percorreva il tragitto tra la chiesa e la sede comunale. È così che, con fede, convinzione e alleanza civile-religiosa ancora una volta Albignasego avrebbe evitato il tramonto e la scomparsa. Albano Faggin
IL NUOVO GIRO DELLE STREGhE DI 13 ChILOMETRI pROMOSSO DA
associazione sportiva GpDs albiGnaseGo
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Siamo entrati in contatto dell’associazione sportiva dilettantistica Gruppo Podistico Donatori di Sangue, dal 1979 attiva nel territorio ed affiliata al comitato Marciapadova e iscritta nel Registro delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche" del Coni tramite EPS Libertas. # $ " " " # $ " " non ha scopo di lucro e per il proL’Associazione " % # prio sostentamento si avvale, oltre che delle quote associative annuali dei soci, della collaborazione di partner commerciali, che riconoscono nella promozione sportiva e nel messaggio che lo sport riesce a comunicare e diffondere, una valenza e un ritorno d’immagine per la propria attività d’impresa e dei contributi che gli vengono concessi dall’Amministrazione Comunale. Per promuovere la corsa e la camminata all’aria aperta nel territorio comunale, considerando anche le limitazioni alle manifestazioni organizzate imposte dalla recente pandemia per Covid19, il Direttivo del GPDS ha proposto l’iniziativa di allestire un percorso permanente di 13 km per permettere agli abitanti di Albignasego e non solo di svolgere attività podistica individuale, organizzata e guidata da segnaletica di riferimento.
IL PERCORSO Il percorso ricalca sostanzialmente il tracciato dei 13 km dell’ultima Marcia del Donatore organizzata dal GPDS Albignasego e svoltasi in data 04/10/2020. La denominazione che abbiamo scelto per il percorso permanente, “Giro delle Streghe”, deriva dalla tradizione popolare legata alla presenza in Via Carpanedo di una pittoresca croce, posta in sostituzione di un pioppo dov'erano appesi i simboli della passione di Cristo, che ha preso il nome di "Albero delle Streghe", forse per scherzo o forse, per dare enfasi a qualche racconto. Il percorso parte da Piazza del Donatore - via Roma direzione Carpanedo pista ciclabile - dopo 800 m si gira a sx per via Donizetti - via Donizetti a dx per via Cherubini - fine via Cherubini attraversamento via Mario diritti per via Ponchielli -
fine via Ponchielli a sx per via degli Alpini - fine via degli Alpini a sx per via Santo Stefano - via Santo Stefano a dx per via Bellini finita la strada asfaltata, all’Albero delle Streghe, diritti per la campagna - fine campagna diritti per via Bellini - a sx per via Bellini - fine via Bellini a dx per via Mascagni - via Mascagni dopo 50 mt a sx per via Paganini - fine via Paganini a sx per via Paganini – fine via Paganini a dx per via Mascagni - fine via Mascagni si attraversa via Sant’Andrea e si prosegue a sx via Sant’Andrea a dx per via San Francesco - fine via San Francesco a dx per via Dalmazia - via Dalmazia a sx Per via Ficino - fine via Ficino attraversamento via Torino pista ciclabile - via Torino a dx per via Torino - via Torino attraversamento sempre di via Torino su pista ciclabile - via Torino a dx per via Roncon - Via Roncon alla rotatoria a dx poi subito a sx per via Marinai D’Italia - via Marinai D’Italia dritti per via Genova - fine via Genova a dx attraversamento via Venezia subito a sx per via Bolzano - via Bolzano sx per vicolo Treviso, poi a dx per via Feltre - fine via Feltre a sx per via Verona - attraversamento via Verona dopo 100 m a dx per via Padova - fine via Padova alla rotatoria diritti per via XVI Marzo - fine via XVI marzo a dx arrivo Piazza del Donatore.
Bike to work: 50 euro al mese a chi va al lavoro in bici La nuova iniziativa proposta dal Comune Incentivare l’uso della bicicletta per andare al lavoro, lasciando l’auto a casa: questo lo scopo del progetto sperimentale “Bike to work” promosso dal Comune di Albignasego, il cui bando di adesione è pubblicato nel sito internet istituzionale. A chi partecipa, il Comune riconosce un incentivo economico come promozione delle forme di mobilità orientate alla salvaguardia dell’ambiente, alla tutela della salute, al miglioramento della sicurezza e alla progressiva riduzione dell’impiego dei mezzi a motore privati. «Un modo quindi per mantenersi in salute praticando del sano movimento» dichiara il sindaco Filippo Giacinti, «incentivando nel contempo la mobilità sostenibile e l'utilizzo di mezzi di locomozione non inquinanti: in questo modo si diminuisce la presenza di auto
ED IN FUTURO Nella speranza che l’iniziativa riscontri un buon successo tra i cittadini di Albignasego, il GPDS si propone di allestire nuovi percorsi permanenti nel territorio comunale, con modalità e finalità analoghe. Albano Faggin
zare una delle apposite app di libera fruizione, spedendo i resoconti via mail al Comune. Il quale corrisponderà 0,25 euro al chilometro percorso nel tragitto casa-lavoro ocasa-fermate dei mezzi pubblici, per una sola andata e ritorno giornaliera, con un tetto massimo di 6 euro al giorno e di 50 euro al mese. «A conclusione del periodo di sperimentazione» annuncia l’assessore alla Mobilità, Maurizio Falasco, «che si svolgerà da giugno fino al 30settembre, l’Amministrazione comunale potrà decidere di inserire tra i partecipanti anche gli studenti residenti ad Albignasego che decidessero di utilizzare la bicicletta o la e-bike per raggiungere le fermate dei mezzi pubblici oppure direttamente la scuola o l’università».
dott. Emo Bruno
MassiMo GaspaRini e i GeMelli Bezzon tRa i VincitoRi delle oliMpiadi della MateMatica e della fisica 2021
LA SEGNALETICA PRESENTE DURANTE IL PERCORSO I cartelli da posizionare lungo il percorso sono indicativamente un centinaio, tutti uguali (anche per facilitare future sostituzioni per usura o vandalismo) e sono differenziati mediante l’apposizione di un adesivo o di un pallino con la dicitura “VOI SIETE QUI” in modo da permettere a chi è sul percorso di orientarsi facilmente. Oltre al tracciato, sul cartello sono riportate informazioni utili quali la presenza di fontane per dissetarsi (con la possibilità di scansionare il relativo QR Code per trovare facilmente la loro posizione su Google Maps), la tipologia di percorso (nel caso specifico asfalto con un breve tratto di sterrato), il tempo indicativo di percorrenza, nonché i riferimenti Instagram e Facebook del GPDS Albignasego per coloro che volessero avvicinarsi all’Associazione. Le frecce sono apposte sopra ai cartelli e daranno indicazioni relativamente alle direzioni da seguire. Quindi è stato possibile appenderle con indicazione verticale, a destra o a sinistra.
e moto lungo le strade cittadine, con la conseguente riduzione del traffico e dell’inquinamento atmosferico». Le domande andavano presentate in municipio entro il 7 giugno, compilando l’apposito modulo scaricabile dal sito internet comunale. Al bando possono partecipare lavoratori, dipendenti o autonomi, purché maggiorenni, residenti nel Comune di Albignasego, che utilizzano la bici o la e-bike per coprire il tragitto casa-lavoro e viceversa o per raggiungere le fermate dei mezzi pubblici, per un minimo di 5 chilometri. Possono altresì partecipare i lavoratori maggiorenni residenti in Comuni diversi, che raggiungono in bici il posto di lavoro con sede nel Comune di Albignasego. Per calcolare il tragitto e rendicontare il percorso effettivamente svolto nel corso del mese, i partecipanti dovranno utiliz-
Bravi a scuola e appassionati di matematica e fisica, tre ragazzi di Albignasego si sono distinti alla recenti Olimpiadi della Fisica e a quelle della Matematica. Tutti e tre studenti del liceo Fermi di Padova, sono giunti sul podio nazionale, gareggiando, in modalità on line, con i coetanei in tutta Italia. Massimo Gasparini, 18 anni compiuti lo scorso 4 maggio, frequenta la classe IV A e alle Olimpiadi della Fisica ha vinto la medaglia d’oro. Alle Olimpiadi della Matematica, invece, ha ottenuto la medaglia d’argento individuale e
quella di bronzo a squadre. Lothar e Massimiliano Bezzon sono gemelli e compiono 19 anni oggi, 2 giugno. Lothar frequenta la V C e alle Olimpiadi della Matematica ha ottenuto la medaglia di bronzo individuale e anche nella competizione a squadre. Massimiliano frequenta invece la V D e ha ottenuto il bronzo individuale sia alle Olimpiadi di Matematica che a quelle della Fisica. «Fa piacere premiare dei giovani per gli importanti traguardi raggiunti negli studi»
ha commentato il sindaco Filippo Giacinti, che martedì pomeriggio ha incontrato i tre ragazzi. «Sono molto orgoglioso che facciano parte della comunità di Albignasego, a nome della quale ho consegnato loro un attestato di riconoscimento con le congratulazioni e l’augurio di mantenere sempre viva la determinazione a raggiungere nuovi obiettivi, affinché il loro futuro sia luminoso e ricco di soddisfazioni». dott. Emo Bruno
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SpECIALE
alfreDo salmaso DA ALBIGNASEGO AD AtENE, pASSANDO pER BruxELLES E pER LuSSEmBurGO Oggi ho il piacere di dialogare con un amico, Alfredo Salmaso, veneto e più precisamente albignaseghese, laureato in Scienze Politiche e negli ultimi anni “girovago”. Dopo un’esperienza importante a Bruxelles e nel Lussemburgo ha deciso di “stabilizzarsi” in Grecia ad Atene dove si occupa di Comunicazione e lavora per l’Agenzia del Unione Europea per la Cybersicurezza. Partito nella calda estate del 2014 non ha mai smesso di fare e disfare le valigie, tanto che sono riuscito ad intercettarlo proprio ad Albignasego a pochi giorni del suo rientro in patria per il periodo estivo.
Ciao Alfredo, è un piacere rivederti dopo qualche anno. Ma raccontaci, come ci sei arrivato ad Atene? Ciao Matteo, è un piacere anche per me ritrovarti e ammetto che è veramente difficile, con il mio stile di vita, riuscire ad avere il tempo di incontrare gli amici in Italia. La strada per arrivare ad Atene è stata lunga e tortuosa. Parte tutto nel 2014, quando, nonostante avessi un lavoro stabile come agente commerciale, ho maturato l’idea di realizzare un’esperienza all’estero connessa con i miei studi in Scienze Politiche. Così approfittando del progetto Erasmus sono andato a lavorare presso la Camera di Commercio Italiana di Salonicco, la seconda città greca per popolazione. L’esperienza mi ha aperto gli occhi, facendomi capire che volevo rivolgere carriera vero la politica europea. Da lì in poi quindi non mi sono più fermato. Appena ritornato a
Padova ho deciso di partire nuovamente questa volta meta la fredda e piovosa Bruxelles per lavorare più a stretto contatto con l’amministrazione Europea. Ho lavorato per due organizzazioni non governative nel settore del digitale e delle energie rinnovabili e ho svolto tirocini presso il Parlamento Europeo e la Banca Europea degli Investimenti, che mi ha permesso anche di vivere a Lussemburgo. Infine ho ricevuto la chiamata dell’Agenzia del Unione Europea per la Cibersicurezza. Nel 2019 mi sono quindi trasferito ad Atene, dove vivo tutt’ora, anche se faccio la spola con varie altre città dove ho affetti. Mi puoi trovare anche a Bruxelles, a Salonicco o appunto ad Albignasego. Sei laureato in Scienze Politiche. Degli anni universitari quali ricordi più belli ti sono rimasti? E quali sono gli elementi davvero utili che ti sei portato nel lavoro dall’esperienza di studente? L’Università è sicuramente il periodo che ricordo con maggiore piacere. Hai finalmente la libertà di studiare quello che ti piace, ma anche di essere pienamente te stesso, senza più l’ansia di doversi conformare. Io ho studiato Scienze Politiche e Diplomazia all’Università di
Padova, con l’idea di conoscere meglio il mondo della politica e dell’amministrazione pubblica. Tuttavia all’epoca l’insegnamento era un po’ troppo incentrato sullo studio accademico rispetto alla pratica (cosa che ora sta cambiando). Tuttavia, questa impostazione, sebbene all’inizio sembri svantaggiosa rispetto alla formazione tecnica fornita in altri stati, da un vantaggio in termini di pensiero critico. Questo alla lunga aiuta molto secondo me ad affermarsi professionalmente. Inoltre, l’università non è solo studio. Io ho partecipato a tantissime attività formative parallele, come corsi e seminari, ed ho realizzato svariati stage formativi sia a Padova che come detto all’estero. Durante quegli anni ho anche conosciuto la mia ragazza, Sofia. Lei greca si era recata a Padova per fare il suo Erasmus, mentre io tornavo dal mio secondo periodo a Salonicco. Da allora ci inseguiamo per l’Europa, tant’è che lei lavora per un’altra agenzia del UE in Italia, gli scherzi del destino. Quindi in ambito europeo ci sono diverse opportunità che potrebbero anche interessare ai giovani italiani. Sicuramente, ci sono i fondi Erasmus, che consentono
a migliaia di studenti tutti gli anni di spendere un periodo di studio presso un’università’ straniera e che da quest’anno si è visto anche raddoppiare i fondi per gli anni 2021-2027, ben 28 miliardi di euro a disposizione. È un’esperienza altamente formativa, perché’ ti consente di imparare bene una lingua, di seguire un nuovo metodo di insegnamento ed in generale confrontarti con culture diverse e quindi aprirti la mente. Ma non c’è solo studio in questo programma, una considerevole parte è infatti destinata a finanziare tirocini all’estero, quelli che ho fatto anche io. Ci sono poi programmi meno conosciuti come L’Erasmus per imprenditori, che ti consente di imparare come gestire un’impresa all’estero per poi aprirla in Italia, o ancora come gli scambi giovanili ed il volontariato europeo. Ci sono poi anche molti fondi per supportare iniziative sul territorio sia per imprese che per singoli, bisogna avere però l’iniziativa e la costanza di cercarli. Il consiglio che do ai giovani è quello comunque di seguire le proprie passioni ed interessi. Io sono andato al estero per avere un lavoro che mi appagasse personalmente e professionalmente. Ho infatti coronato il mio sogno di lavorare negli uffici della comu-
nicazione di un’agenzia del UE. Tuttavia, ci si può tranquillamente realizzare anche stando in Italia, bisogna solo impegnarsi per raggiungere i propri obiettivi. E ora raccontaci brevemente cosa fai ad Atene Ad Atene lavoro come assistente alla comunicazione per l’Agenzia del Unione Europea per la Cibersicurezza. È una professione molto stimolante, che mi consente di unire le mie due grandi passioni per la politica europea e per la comunicazione. Difatti, insieme ai miei colleghi mi occupo di creare campagne d’informazione su temi relativi alla sicurezza informatica sia rivolte ad esperti che ai cittadini europei.
Il mio ambito è quello multimediale, quindi la creazione di grafiche e video per pubblicazioni e social media, nonché la gestione e sviluppo del sito internet dell’Agenzia. Ma occasionalmente faccio anche altre attività come l’organizzazione di eventi e la creazione di contenuti. Inoltre la materia è veramente interessante. La mia scelta di specializzarmi nel settore digitale e della sicurezza è dovuta al grande fermento che c’è intorno ad essa, sia a Europeo, che nazionale. Per me, la tutela sia delle
I Bambolotti di Lion seconda parte dei fratelli Parappapà
aziende che dei cittadini è sempre più importante per salvaguardare l’integrità della rete stessa. Non parlo infatti solo di sicurezza di computer, tablet, cellulari ma di tutti i dispositivi che vanno via via a connettersi alla rete (i cosiddetti IoT – Internet of things), come macchine, treni, centrali energetiche, ma anche banalmente frigoriferi o tostapane. Il mio ruolo è quindi quello di cercare di ‘’tradurre’’ le analisi fatte dai nostri esperti in comunicazioni semplici, capibili da chiunque. Ci siamo conosciuti diversi anni fa in ambito sportivo: io stavo allestendo una compagine di calcio a 11 ed ho avuto il piacere di “selezionarti” per l’annata che ci ha condotti alla finale allo stadio Appiani. Se ricordo bene hai giocato anche per un paio di società del Comune di Albignasego. Ma poi? Hai avuto altre esperienze sportive all’estero? Un’annata al Patavium 2003 – la polisportiva che hai fondato e guidato per molti anni - che ricordo sempre con grande piacere, ma che è stata anche la mia ultima come calciatore a 11, fermato da problemi fisici. Diciamo che ho finito in bellezza! Essendo cresciuto nella frazione di Sant’Agostino non potevo non tirare i primi calci ad un pallone nel campetto locale, ora ridisegnato con l’erba sintetica, ma ai miei tempi accidentato e polveroso. Ho fatto lì tutta la trafila nelle giovanili, con una parentesi nel San Lorenzo, per poi passare al Salboro con gli Juniores e la prima squadra in seconda categoria, sempre nel ruolo di mediano. Poi una parentesi al Esedra don Bosco e infine al Patavium 2003, dove oltre al calcio a 11, ho fatto parte della squadra di calcetto a 5 per 2 anni.
Riprendiamo dove avevamo lasciato il racconto dei Bambolotti di Lion di Marino Basso. Buona lettura
I fratelli Parappapà (II parte)
Alfredo durante una conferenza Alfredo Salmaso ai tempi della Polisportiva Patavium 2003
Ora purtroppo tra spostamenti frequenti e COVID ho lasciato l’attività agonistica, e difatti ho messo su qualche chiletto di troppo. Mi diletto però ancora a giocare a calcetto, specialmente a Bruxelles e a Padova dove ho un gruppo nutrito di amici praticanti. Inoltre ad Atene, viste le temperature sui 20 gradi tutto l’inverno, ho iniziato a nuotare tutto l’anno. Sicuramente hai avuto modo di visitare posti fantastici, però adesso dimmi cosa ti manca di Albignasego.. Albignasego è veramente un bel posto in cui vivere, molto verde e a misura d’uomo. Ogni volta che torno poi trovo qualche miglioramento, dalla nuova piazza alla nuova strada, segno di una dinamicità positiva dell’amministrazione. Mi mancano soprattutto gli spazi aperti. Quando vivi in grandi città come Atene e Bruxelles ti senti schiacciare dal peso degli edifici e di conseguenza il tuo umore ne risente.
Tuttavia quello che mi manca di più è la famiglia e gli amici. I miei genitori e mio fratello Jacopo, ancora vivono ad Albignasego e sono ben integrati nel territorio. Mia mamma, Susanna, è stata insegnate alle medie e alle elementari locali per 30 anni ed è da poco in pensione. Grazie Alfredo, come sempre gentilissimo e disponibile, magari più avanti si potrebbe approfondire qualche tematica riguardante la Cybersecurity, ne sarei davvero lieto. Ci rivediamo sicuramente ad ottobre allora, sia perché il mio compleanno ma soprattutto perché è il Mese Europeo per la cibersicurezza (ECSM), sarà un altro scherzo del destino! Intanto pero posso ricordare e ricordarci che bisogna sempre riflettere prima cliccare, evitando di accettare superficialmente qualsiasi cosa. Inoltre cerchiamo di cambiare password regolarmente evitando di usare sempre la stessa.
Pensa che la password più usata al mondo è ancora 1234567. Il problema di sicurezza deriva spesso da noi stessi, che per sbadataggine o superficialità apriamo email e siti senza pensare ai rischi per la sicurezza dei nostri dati.
Matteo Venturini
Poco prima di arrivare in città infatti, in un tratto di carreggiata dove gli addetti stavano rinnovando le strisce stradali di mezzeria ed essendoci come di norma, tutti quei birilli di gomma proprio al centro della strada, a Pascal era scattato improvvisamente “l’attacco strampalato” e come succede in certi test di guida, aveva cominciato a ruotare pericolosamente a destra e a sinistra, scansando fedelmente i birilli di gomma, proprio come fosse in una vera gincana, con l’infelice risultato di una prevedibile e inevitabile caduta sull’asfalto che si verificava platealmente. Niente di rotto per i due fratelli, ma lo spettacolo assai raffinato che si era creato di conseguenza, con lo spargimento di tintura bianca su tutta quella fascia di catrame, era davvero incredibile e senz'altro indimenticabile anche per quei passanti che fatalmente erano diventati spettatori non paganti!! Ovviamente non oso riportare nel racconto, tutte le parolacce che quella volta sì Fred, si era lasciato scappare senza mezze misure, altro una delle sue solite e contenute imprecazione che ripeteva spesso. Pascal a volte, anzi per meglio dire quasi sempre, sembrava davvero provenire da un’altra galassia o forse solamente da un altro tempo; spesso durante la giornata, aveva dei comportamenti e delle battute che definirle originali è forviante e riduttivo, poiché dette da lui, prendevano una forma a dir poco eccezionale e fantastica, da vero bambolotto doc.
FINE II PARTE Marino Basso
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SUpERBONUS E SOSTEGNI BIS
tuttO quELLO chE dEvI SApErE SuL SupErBONuS
110 %
pER le ristrutturazioni edilizie
Fabio Casetto ci aiuta a capire come usufruire di questo incentivo È stato esteso fino alla fine del 2022 (anche se si parla già di 2023) il periodo per poter usufruire del Superbonus 110%, ovvero quella misura di incentivazione che punta a rendere più efficienti (col Super Ecobonus) e più sicure (col Super Sismabonus) le nostre abitazioni. Il meccanismo prevede che gli interventi possano essere svolti anche a costo zero per il cittadino. L’incentivo consiste in una detrazione del 110% che si applica sulle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022 da ripartire tra gli aventi diritto in 5 quote annuali e, per la parte di spesa sostenuta nell'anno 2022, in 4 quote annuali di pari importo. Per i Condomini, il limite temporale è esteso fino al 31 dicembre 2022 qualora sia stato completato almeno il 60% dei lavori al 30 giugno 2022.
MA COS’È QUESTO SUPER ECOBONUS 110%? Il Super Ecobonus è un’elevazione al 110% di alcuni tra i già conosciuti Ecobonus al 50% o 65%, sostanzialmente è un “premio” che viene concesso a patto che la propria casa sia urbanisticamente in regola e che sia energivora. Il Super Ecobonus è nato in un momento delicato con un triplice obiettivo: abbattere i costi delle bollette energetiche riducendo i consumi e diminuendo quindi le emissioni. E COME FUNZIONA? Per poter godere del Super Ecobonus è necessario effettuare almeno un intervento cosiddetto “trainante”, che consiste nell’isolamento termico di almeno il 25% dell’involucro dell’edificio e/o nella sostituzione degli impianti termici (caldaie). Una volta eseguito almeno uno degli interventi trainanti, il beneficiario può decidere di effettuare anche gli interventi cosiddetti “trainati”, come la sostituzione degli infissi, l’installazione di impianti fotovoltaici, di sistemi di accumulo, di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, di impianti di domotica, le schermature solari, l’eliminazione delle barriere architettoniche, e molto altro. L’insieme di questi interventi (trainanti e trainati) deve comportare, anche congiuntamente, un miglioramen-
posta a terzi (banche, assicurazioni, General Contractor, etc.), anche attraverso il cosiddetto prestito ponte. Esistono, però, sia dei limiti di spesa per tipologia di intervento e sia dei prezziari di riferimento per i singoli materiali che devono essere certificati.
to minimo di almeno due classi energetiche della casa, dimostrabile mediante l’APE (Attestato di Prestazione Energetica) redatta da un tecnico abilitato.
CHI PUÒ USUFRUIRE DI QUESTO BONUS? Tutte le persone fisiche proprietarie di un appartamento in contesto condominiale o di un’abitazione funzionalmente indipendente, le quali possono svolgere i lavori su un massimo di 2 unità abitative salvo gli interventi sulle parti comuni di condomini (es.: cappotto e caldaia centralizzata) che sono sempre agevolabili a prescindere dal numero di unità possedute. E COME SI PAGA? Il beneficiario può decidere di esercitare l’opzione dello sconto in fattura: l’impresa o le imprese che hanno effettuato i lavori applicano uno sconto fino al 100% del valore della fattura ed il cittadino può effettuare così i lavori perfino senza alcun esborso monetario. Alternativamente, il contribuente può sempre sostenere direttamente il costo dei lavori e decidere poi se utilizzare la detrazione in compensazione per pagare meno tasse o, con la cessione del credito, cedere il credito d’im-
I REQUISITI: per la fruizione di incentivi, detrazioni e agevolazioni è necessario che l'immobile sia in regola (condizione senza la quale non è possibile fruire di alcuna detrazione) e che la committenza ne possieda titoli e diritti. Infine, per effetto della Legge di Bilancio 2021, restano disponibili altre agevolazioni (con possibilità di cessione del credito) della: •detrazione delle spese sostenute per interventi di riqualificazione energetica, con le stesse aliquote previste per il 2020 (Ecobonus 50% per infissi, biomassa e schermature solari, Ecobonus 65% per le rimanenti tipologie); •detrazione Irpef al 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia (Bonus Casa, art. 16, comma 1 del D.L. n. 63/2013); •detrazione Irpef al 50% fino a delle spese sostenute elevate fino a € 16.000 per l’arredo di immobili ristrutturati (Bonus Mobili); •della detrazione Irpef 36% delle spese sostenute per le opere di sistemazione a verde, coperture a verde e giardini pensili (Bonus Verde); •detrazione con aliquota del 90% delle spese sostenute per le opere di rifacimento delle facciate degli edifici (Bonus Facciate). Prima di iniziare qualsiasi tipo di lavori è quindi necessario affidarsi ad un Professionista per far svolgere una Analisi Preliminare che dirà se e come si potrà beneficiare del Superbonus o degli altri incentivi ad oggi in vigore. Fabio Casetto rimane a disposizione per sciogliere qualsiasi dubbio gratuitamente ed è contattabile al 340 4015161 o agli indirizzi email fabio.casetto@gmail.com e info@casa-bonus.com La redazione
IL DECRETO sosteGni bis
Il Decreto Sostegni bis (decreto imprese, lavoro , giovani) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 25 maggio 2021 come decreto legge 73/2021, recante misure urgenti connesse all’emergenza COVID-19, per le imprese, il lavoro, i giovani , la salute e i servizi territoriali, è in vigore dl 26 maggio 2021. In particolare il Decreto Sostegni bis in materia di mutuo prima casa introduce delle rilevanti novità determinando una linea chiara su come verranno erogati i mutui prima casa ai giovani beneficiari under 36 anni, con un ISEE non superiore a euro 40.000,00 annui. Essi godranno di una totale esenzione delle imposte, catastale, ipotecaria e di registro per sottoscrive mutui prima casa erogati fino a giugno 2022. Agevolazione a tempo determinato, ma molto favorevole visto che fino a quella data saranno garantiti i mutui prima casa dal Fondo di garanzia garantito dallo Stato per l’80% del valore, a condizione che l’immobile oggetto di compravendita non superi l’importo di euro 250.000,00 ed a condizione che l’immobile non sia classato come appartenente ad abitazioni signorili, ville , castelli e palazzi. Nel merito per poter accendere un mutuo a tasso agevolato le banche esigono determinati requisiti, che garantiscano i flussi finanziari di restituzione del prestito erogato. Lo Stato interviene, quindi, per sostenere coloro che un situazioni diverse non potrebbero accedere all’erogazione del mutuo prima casa in quanto privi di “onore finanziario”, ma sostenendo mutui agevolati con garanzia del fondo fino all’80% del valore dell’immobile oggetto di compravendita, cosi come indiato nell’art 64 comma 3. La garanzia inoltre viene concessa anche per i lavori di ristrutturazioni e di efficientamento energetico di una unità immobiliare da destinare ad abitazione principale del mutuatario.
Rag. Raniero Mazzucato
EVENTI
Tutti gli eventi per l’estate ad Albignasego
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pERSONALITà
“Quando il Trap mi diede 200.000 lire per la nostra buona iniziativa” Nel numero scorso abbiamo avuto il piacere di parlare con Claudio Gazzetta, autore del DVD “Il gioco del respiro” ed abbiamo scoperto che nei suoi trascorsi è presente un passato nello sport a contatto con i giovani e con persone di alto livello. Ci è venuto dunque spontaeo incontrarlo nuovamente per farci raccontare qualcosa di più: il passato nelle arti marziali, il lavoro insieme al Calcio Padova del grande Buffoni, l’incontro con Giovanni Trapattoni, il Milan di Sacchi e con la Juventus. Stiamo dunque parlando di un periodo storico, dagli anni Ottanta in poi, nel quale lo sport ha avuto una espansione mediatica di notevole interesse comune e nel quale molte tecniche fisiche e di allenamento hanno preso forma e piede.
Ciao Claudio, ci siamo lasciati, la volta scorsa, con la promessa che ci avresti raccontato il tuo percorso nella vita sportiva. Con piacere Matteo. Parliamo degli anni 80/90, dopo aver vissuto nel mondo delle arti marziali da agonista, ricordo piacevolmente la partecipazione ai campionati mondiali di Kata/Kumite a Montecarlo organizzato dal Maestro Nambu, la sfida Italia/Inghilterra a Londra con la Samurai Doyo di Padova, l’esperienza a casa di Peter Urban fondatore dello stile GoJU USA negli Stati Uniti, lo scambio culturale in alcune templi in Oriente e, dopo aver compreso e riconosciuto i miei limiti atletici, mi sono dedicato con lo stesso piacere all’hobby dell’insegnamento delle arti marziali.
mondo del calcio tra i quali Juventus, Inter, ed il vivaio del Montebelluna.
Secondo incontro con Claudio Gazzetta e la lunga esperienza a contatto con lo sport “elite” degli anni Ottanta
Interessante, dimmi di più Scambiammo le nostre conoscenze con il Dr. Bosio, medico sociale della Juventus a Torino, con Giovanni Trapattoni, allenatore dell’Inter alla Pinetina e con i preparatori tecnici dei vari Team. Ricordo, sorridendo, le 200 mila lire che ci diede il “Trap “per la nostra buona iniziativa. Lui riconosceva l’importanza della respirazione nel gesto atletico e ci consigliò di lavorare con i loro preparatori atletici e con i giovani atleti e dal momento che le società calcistiche acquistano i talenti a suon
Dove hai insegnato? Ho inaugurato e diretto per diversi anni la scuola di Karate Go Ju al Gymnasium di Treviso e anche qui ad Albignasego la prima palestra di arti marziali “Goshin Do “ al Palazzetto Polivalente. di centinaia di milioni era difficile trasferire queste conoscenze a loro direttamente
Mi dicevi, che nel frattempo hai fatto degli studi interessanti? Sì, scoprii l’importanza della respirazione nel mondo dell’arte orientale e cominciai a studiare i diversi approcci nella cultura giapponese (Nogare, Ibuki), indiana (Pranayama) e occidentale (fisioterapia respiratoria, rebirthing), e divenne in futuro la mia tesi di laurea e la creazione del DVD “ Il gioco del respiro “. Raccontami come hai trasferito le tue conoscenze in altri ambiti sportivi Qui devo ringraziare il medico Dr Moretto, anche lui sensibile allo studio della respirazione diaframmale, mi fece entrare in alcuni Team importanti del
E poi ? Trasferii le mie esperienze al Team del Calcio Padova con Adriano Buffoni e al vivaio del Montebelluna.
Giovanni Trapattoni ai tempi dell’Inter
Perché poi hai interrotto? Ero solo, osservavo la poca apertura mentale di alcuni preparatori, le cabale dei calciatori, i timori degli allenatori per le partite perse in campionato. Le
spese aumentavano e non avevo sponsor per promuovere queste mie teorie innovative, parliamo di 35 anni fa. Una piccola chiosa “il Milan di Sacchi a quel tempo, e si son visti poi i risultati, era molto più aperto alle discipline creative“. La vita mi ha poi fatto fare delle scelte professionali lavorative diverse ma di grande soddisfazione. Mi spieghi in poche parole, il concetto tecnico che proponevi? Certo, il mio intento era ed è quello di tradurre la dinamica del gesto tecnico atletico con l’atto respiratorio, prendere coscienza del proprio diaframma attraverso precisi esercizi, far riflettere l’atleta e far comprendere l’importanza dell’inspirazione e dell’espirazione, controllare il proprio stato di psico-emotività, riconoscere il debito di ossigeno nello sforzo atletico, come recuperare in breve tempo (lunghezza, controllo, espansione) per poi esprimerli nel modo migliore nei momenti importanti della partita (takel, dribbling, calci di punizione ecc.) e concludere con tecniche di meditazione finalizzati agli schemi di gioco (intelligenza emotiva). Spiegami nello specifico Un approccio olistico, correvo, ascoltavo, respiravo con loro, comprendevo lo stato di sforzo, la fatica fisica e mentale dell’atleta, applicavo alcune tecniche ( ventilazioni dolci o forzate ), analizzavo il gesto fatto se in inspirazione o in espirazione, chiedevo di mantenere sempre basso il baricentro con un continuo lavoro sul diaframma e poi si lavorava in aula con la teoria e lo studio per far capire che nei momenti di criticità,
uno dei migliori alleati è sempre e solo il diaframma e che in forza dell’anatomia e della fisiologia umana, la corretta respirazione permette di incrementare l’apporto di ossigeno e di ridurre la frequenza cardiaca e pressoria a livelli più tollerabili o se vogliamo più controllabili (sistema simpatico e parasimpatico ). Il mio passato a contatto con lo sport e la mia esperienza come manager e fondatore della polisportiva Patavium 2003, mi dicono che sono tutt’ora concetti importanti in tutte le discipline sportive Sì sicuramente, l’arte marziale è uno sport di contatto, di meditazione, di controllo, di rispetto dell’avversario, come quasi tutti gli altri sport da competizione individuali e di squadra. Oggi abbiamo preparatori di grande professionalità, laureati e con grande esperienza che possono trasmettere in modo scientifico e attento. È comunque importante ricordare a loro ,che avere una sensibilità ulteriore è un grande valore... perché lo sport non è fatto di sola competizione, “è gioco “. È con un sano pragmatismo pedagogico e con i giusti paradigmi educativi che costruisci le nuove identità; è una palestra di vita di grandi valori e di rispetto. Leggo, tra le tue parole, una visione critica del mondo sportivo Hai colto correttamente , desidero fare una osservazione del mondo sportivo nell’età evolutiva ; gli allenatori/preparatori a volte esigono in modo eccessivo il risultato, i genitori sono più competitivi dei figli stessi, i mass/media trasformano tutto
ATTUALITà e tutti in potenziali o falsi campioni di successo:, dobbiamo arginare ed intervenire prima possibile, per far si che i giovani non abbandonino lo sport, Il fine comune è far diventare tutti protagonisti, creare in loro una forte autostima, riconoscere gli stress emotivi e ricercare altre soluzioni per valorizzare gli atleti che hanno maggior difficoltà nel raggiungere gli obiettivi sportivi, perché saranno loro gli uomini/donne del nostro futuro ed è ora di smetterla di creare individui/generi asociali , ma veri “ capitani di se stessi “ Continui trasmettere questa tua esperienza nel mondo sportivo? Sì , faccio conferenze ai Comuni o alle Associazioni sensibili all’argomento , agli operatori delle residenze per anziani e agli stessi ospiti, quest’ultima esperienza mi ha dato molta soddisfazione, trasferire le tecniche di respirazione alle persone di età avanzata è piacevolissimo ,e osservare nei loro occhi la gioia, il benessere per un semplice respiro profondo. Grazie Claudio, è stato un piacere anche per me cogliere questa tua sensibilità ,ora ti aspetto per parlarci della tua esperienza lavorativa e dell’importanza dell’alimentazione nel mondo scolastico. Grazie a te Matteo, il piacere è mio, alla prossima puntata e buon respiro a tutti. arginare ed intervenire prima possibile, per far si che i giovani non abbandonino lo sport, Il fine comune è far diventare tutti protagonisti, creare in loro una forte autostima, riconoscere gli stress emotivi e ricercare altre soluzioni per valorizzare gli atleti che hanno maggior difficoltà nel raggiungere gli obiettivi sportivi, perché saranno loro gli uomini/donne del nostro futuro ed è ora di smetterla di creare individui/generi asociali , ma veri “ capitani di se stessi “ Continui trasmettere questa tua esperienza nel mondo sportivo? Sì , faccio conferenze ai Comuni o alle Associazioni sensibili all’argomento , agli operatori delle residenze per anziani e agli stessi ospiti, quest’ultima esperienza mi ha dato molta soddisfazione, trasferire le tecniche di respirazione alle persone di età avanzata è piacevolissimo ,e osservare nei loro occhi la gioia, il benessere per un semplice respiro profondo. Matteo Venturini
Un’occasione per festeggiare i nostri bambini Il filosofo Archita appartenente alla scuola pitagorica diceva: “ … è dei bambini il tempo del gioco e questo deve essere da loro preso come un vero lavoro.” In occasione di 1 giugno dedicato alla Festa Internazionale del Bambino, tutto il nostro pensiero è andato alle creature più indifese, fragili e ancora con tutto il loro futuro d’avanti. Era ancora il lontano 1 giugno del 1925, quando durante la conferenza Mondiale sul benessere dei bambini, tenuta a Ginevra, venne istituita la Giornata Internazionale del Bambino. Questo importante giorno rimane ancora ed è un grido a tutti gli adulti, un grido per un preciso impegno nel tutelare i bambini da ogni sopruso dando a loro la possibilità di preparare con serenità il loro domani. Questo argomento mi è sempre stato a cuore. I bambini sono la continuità della vita umana, il nostro futuro, la nostra gioia e gratitudine. Qualche giorno fa anche Papa Francesco ha citato il valore della famiglia e il dono del figlio. “Se le famiglie non sono al centro del presente, non ci sarà futuro, ma solo interesse individuale; ma se le famiglie ripartono, tutto riparte con l’anima, la solidarietà e la sostenibilità”. Vorrei evidenziare che proprio in questo periodo anche il comune di Albignasego ha ottenuto per due anni, la certificazione di Comune “Amico della Famiglia”, e come spiega il sindaco di Albignasego, Filippo Giacinti:- “Grazie ad un piano di interventi mirati e un piano per le politiche famigliari dedi-
tire un’accoglienza e una tutela dei nostri bambini e delle nostre famiglie di Albignasego.”
cato a migliorare i servizi importanti per il benessere delle famiglie, quali la qualità dell’ambiente e della vita, la comunicazione, ma soprattutto i numerosi servizi che già eroga, dallo Sportello Famiglia al kit di benvenuto ai nuovi bambini nati, aiuti alle famiglie numerose con almeno 3 figli a carico, rimborsi parziali delle quote d’iscrizione delle scuole d’infanzia, nidi integrati partitari, e altri servizi essenziali per le famiglie. Lo scopo di questo piano famiglia è migliorare la qualità della vita, la salute, l’istruzione, la formazione, il trasporto scolastico, il lavoro, la conciliazione dei tempi di vita, il benessere economico, le relazioni sociali, le istituzioni e la sicurezza dell’ambiente, della ricerca, della continua evoluzione e della qualità dei servizi per i nostri cittadini, per le giovani famiglie di Albignasego. Si dedica molta attenzione all’istruzione, alle scuole, al trasporto scolastico lasciando a carico delle famiglie solo una parte della spesa, accollandosene il resto. Riguardo il servizio
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di ristorazione scolastica il comune si accolla anche una parte del costo per contenere le tariffe a carico delle famiglie.” Sono presenti meravigliose iniziative, come la “Festa dell’albero” per i neonati, per i quali sono stati dedicati anche gli alberi della rinnovata piazza del Donatore. Il conferimento della certificazione è stata celebrata sabato 12 giugno durante la feste dell’albero per i nuovi nati. La gentilissima Cristina Salvato, segretaria del Sindaco di Albignasego, spiega: “Nel comune di Albignasego, cresce il numero degli abitanti contando sempre più coppie e componenti dei nuclei famigliari. Mediatamente nascono 237 bambini ogni anno e il tasso di natalità è il più alto della provincia. Con la Certificazione “Amico della Famiglia”. Intanto, la Giunta comunale ha stanziato 450 mila euro per centri estivi e per abbattere le rate settimanali del 50% per le famiglie e persone in difficoltà, un progetto di sostegno psicologico per i bambini post Covid e tant’altro. Siamo sempre disponibili e dobbiamo fare del nostro meglio per garan-
Si può notare che ad Albignasego molto é stato fatto per tutelare i bambini e le famiglie attraverso gli asili nido, le scuole d’infanzia, i servizi sociale, ma ancora molto può e deve essere fatto. La Festa della Giornata Internazionale Del Bambino è un meraviglioso modo per riconoscere e onorare i nostri bambini e le nostre famiglie, dimostrando la nostra fiducia e tutto il nostro sostegno. Tutti dobbiamo restare democratici e accoglienti, fornendo un’educazione e un’istruzione costituzionale e dignitosa. È importante citare l’articolo 3 della Costituzione sulla dignità sociale, senza distinzione di sesso, di provenienza, di lingua, di religione, di condizioni personali e sociali. Adesso – siamo noi i veri responsabili nei confronti della nuova generazione, ma, di certo, un domani saranno proprio loro i veri responsabili sia nei nostri confronti che delle nuove generazioni del nostro futuro. “Ogni uomo è padre di tutti i bambini e ogni bambino è figlio di tutti gli uomini”(John Steibeck, “Che splendida ardi”). Ogni essere umano è chiamato a difendere i bambini di tutto il mondo, anche e soprattutto in ogni nazione autonominatasi attraverso la Costituzione “Repubblica democratica”.
Ala Jucova
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STORIA E STORIE
ESCLUSIVA: seconda parte della visita virtuale completa del Museo all’interno della Sala Storica degli Alpini di Albignasego Il Giornale di Albignasego prosegue con l’esclusiva visita virtuale del Museo presente all’interno della Sede Storica degli Alpini di Albignasego. Nel numero scorso ci siamo occupati delle divise appartenute a diverse unità alpine e più genericamente militari ed ha riscosso un ottimo successo tanto da pianificare una seconda visita Oggi infatti vi mostreremo alcuni, per lo meno le più caratteristici copricapi presenti all’interno del misterioso museo adiacente villa Obizzi. È molto probabile che il Museo possa finalmente
riaprire con le nuove disposizioni statali in programma riguardante il contenimento del Covid, quindi questo tour virtuale oltre ad essere un buono spunto per scoprire solo alcune delle bellezze contenute al suo inter-
no, potrà diventare una mini-guida per poter visitare in autonomia lo spazio dedicato alla Prima e Seconda Guerra Mondiale. Come anticipato i reperti all’interno della Sala Storica sono davvero molti, e per
gli spazi a disposizione non ci è possibile documentarli nella loro completezza. Cercheremo dunque di fornirvi una selezione dei più interessanti e unici presenti all’interno del Museo. Buona visione e buona lettura.
i CoPriCaPi
Scafandro di protezione per operatore lanciafiamme (Germania 1914/1918). In origine era una vera e propria tuta in pelle, compreso il copricapo. Ad oggi dovrebbe essere un pezzo integro unico al mondo.
Elmetto da scavo tedesco o austriaco 1918 (sulla sinistra); Elmetto Adrian R.E. Prima Guerra Mondiale rinvenuto nell’Adige in prov. di Rovigo.
Copri Kepì da cavalleria R.E. Prima Guerra Mondiale. Era utilizzato principalmente per mimetizzarsi e per dare protezione al kepì
Kepì da Colonnello artiglieria da fortezza (fine ‘800)
Dettaglio interno dell’elmetto da scavo tedesco, con interno ancora ben conservato
Elmetto chiodato tedesco modello 1886 denominato “Pickelhaube”
Elmetto francese di fanteria “Adrian” mod. 15 (Prima Guerra Mondiale)
Berretto truppe alpine austriache (inizio Prima Guerra Mondiale)
Elmetto da Corazziere prussiano (Prima Guerra Mondiale)
Casco coloniale Artiglieria Alpina mod. 35 (Guerra d’Africa)
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STORIA E STORIE
Casco coloniale italiano fine ‘800 (Guerra d’Africa)
Casco coloniale artiglieria alpina mod. 35 – Italia (Guerra d’Africa)
Cappello da Bersagliere post Seconda Guerra Mondiale
Berretto da Capitano Alpini modello 1934
Berretto da Sottotenente (circa anni 1960)
Elmetto modello M33 (Italia) periodo R.S.I. X^ Mas (marina)
Elmetto e Mascherina 1935, differente dalla medesima tipologia tedesca
Elmetto e Mascherina 1935 (si differenza dal precedente dal fregio)
Elmetto da Carrista in fibra U.S.A.
Elmetto Croce Rossa da infermiereø
luCe in trinCea Nei luoghi nei quali non era possibile avere luce diretta e naturale – come trincee, grotte, baracche di alta montagna – i soldati ricorrevano all’uso di candele, lumi a petrolio e olio, lampade a carburo. Non di rado si ingegnavano a realizzare lumini artigianalmente, magari utilizzando una vecchia scatoletta di carne. Alcune lampade erano ripiegabili per essere riposte nello zaino come la lampada per alpini a base triangolare.
Materiale di uso CoMune Il lungo conflitto, su tutti i fronti, richiese non soltanto la produzione di armi e munizioni sempre più aggiornate ed adeguate a quelle dell’avversario, ma richiese anche la produzione e l’impiego di attrezzature ed innumerevoli oggetti di uso comune per cucinare, mangiare, scrivere, lavarsi, medicarsi ecc..
Ai vari reparti furono così dati in dotazione i materiali destinati ai vari impieghi come scalda rancio, gavette, imbuti, recipienti da cucina, macinelli per caffè, ma anche marmitte, cucine da campo, attrezzature sanitarie, lampade, barilotti someggiabili ed infiniti altri articoli.
di Matteo Venturini
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STORIA
QUANDO I DIVERSI ERANO… Diversi Nicola Vegro, regista e autore del libro “Antonio Segreto” anche in questo numero ci racconta storie ed aneddoti dell’Albignasego di qualche anno fa, curiosità interessanti legate ad un passato non troppo remoto. Il suo libro è disponibile non solo in libreria ma anche presso i punti vendita Alì, Aliper e i supermercati Interspar Giugno è il mese di Sant’ Antonio: il SANTO dei MIRACOLI. Le fonti riportano che i miracoli iniziarono da subito, durante la celebrazione del suo funerale, e che la prima a ricevere la grazia della guarigione fu una donna di nome Cunizza. Cunizza soffriva da sempre di un’enorme enfiagione, una grande gobba che gli gravava sulla spalla e sulla schiena, tanto da farla camminare piegata. Sorretta dalle stampelle riuscì a raggiungere la tomba di Antonio e fu guarita. Penso a Cunizza e a quanto quella sua deformazione dovesse invalidare tutta la sua vita. Probabilmente era “Cunissa ea goba” e quella gobba che piegava la sua schiena sicuramente la relegava ai margini della società. Ma poi lei fu miracolata. Gobbi, storpi, deformi. In un tempo che sembra lontano mille anni, ogni paese aveva i suoi, e Albignasego non era da meno: Gino Beo e Bepi Gobo, ve li ricordate? Gobbi, storpi, deformi, persone che spesso suscitavano paura e una forma di immediato allontanamento. Gobbi, storpi, deformi; se vincevano la repulsione allora subivano derisione e scherno e divenivano oggetto di ogni beffa. In un mondo in rapida trasformazione la morfologia dei nostri paesi cambia; muta anche la morfologia degli abitanti e fortunatamente, ai nostri giorni, gobbi, storpi, deformi non esistono quasi più…. Ma Fortunatamente per chi? La risposta sembra scontata, ma non è così. Non è facile parlare di questo tema per paura di non essere mai
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Gobbi, storpi, deformi, Gino Beo faceva parte di questa umanità distorta. Noi no. Ma quanti di noi, un giorno, potranno dire: ho donato la meraviglia a un bambino!
abbastanza rispettosi di quelle persone così diverse, ma in punta di piedi voglio provare a farlo... Gino Beo e Bepi Gobo; se non li ricordi non sei di Albignasego, oppure sei arrivato da poco, o più semplicemente sei solo giovane. Ma non rammaricarti perché anche chi ha avuto modo di vederli, li ha sempre osservati da lontano, da troppo lontano, sfiorato dalla tentazione di deriderli o di provare un sentimento di inutile e falsa compassione. Solo in pochi hanno avuto la fortuna di poterli avvicinare e conoscere. A dirla in due parole Gino e Bepi erano dei grandi! Lo spazio purtroppo non è mai abbastanza. In questa occasione mi limiterò a parlare di Gino e a tracciare un ricordo della sua persona. Gino Beo. Non so di dove fosse e non so nemmeno se “Beo” fosse il suo cognome (come da qualche parte si legge) o se fosse, come forse è più probabile, un soprannome
che strideva con il suo aspetto. Ogni giorno, instancabilmente, in sella alla sua bicicletta Gino girava di paese in paese, percorrendo distanze incalcolabili. Vestiva di nero. Un cappotto logoro lo accompagnava in ogni stagione e sulla testa calzava un basco floscio. Si diceva che la causa della sua malformazione fosse da attribuire ad un episodio terribile. Mentre sua madre era incinta di lui, scoprì il corpo del suo piccolo fratellino morto in una pozza d’acqua, e la contrizione provocata dal dolore avrebbe causato al feto danni irreparabili. Gino Beo era un uomo solo. Pedalava, mangiava, viveva e parlava da solo. Parlava sottovoce, farfugliando ragionamenti incomprensibili e si toccava il naso compulsivamente come alla ricerca di una soluzione impossibile. Per anni e anni percorse le strade della città portando nella bicicletta il frutto della sua genialità: una macchina fotografica di legno,
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un banco ottico, costruito con le sue proprie mani e perfettamente funzionante. Non so come avveniva la vendita delle sue fotografie, ma me lo ricordo benissimo, davanti al Santo, sotto al drappo nero, che immortalava ai turisti la foto del ricordo della visita alla Basilica. Uno spirito geniale in un corpo deforme. Ma nello spirito di Gino c’era qualcosa di grande e di misterioso. Gobbi, storpi, deformi. I nativi americani, i pellerossa, li consideravano di grande valore e li ritenevano degni di grande rispetto; al contrario, la nostra società abituata a misurare il profitto, li ha sempre considerati come materiale di scarto. Forse era per questo che Gino Beo dedicava il meglio di sé ai bambini! Ci sono bambini (che oggi sono nonni!) che hanno avuto la fortuna di vedere il suo spettacolo e ancora lo ricordano con emozione senza pari. “Beato chi si meraviglia” e “Lasciate
che i bambini vengano a me” – recita il Vangelo – e Gino, con la stessa purezza, offriva ai bambini il miracolo della meraviglia! Posteggiata la sua bicicletta davanti all’asilo stendeva il foglio di formica bianca. Lo puliva meticolosamente soffiando via anche il più piccolo granello di polvere. Davanti alla ringhiera i bambini iniziavano a radunarsi, incuriositi da quello strano personaggio che li salutava con parole buone e affettuose e poi… Poi iniziava lo spettacolo. Sul foglio di formica iniziavano a roteare bolle di sapone enormi che piano piano, come in una magica danza, diventavano gigantesche. Una dopo l’altra le bolle si gonfiavano, prendevano vita, si agitavano sollevandosi nell’aria. Qualcuna, toccando la ringhiera, scoppiava spruzzando di schizzi i bambini che ridevano divertiti esclamando: “Ancora, ancora!”. Albignasego, Lion, Cadoneghe. Gino Beo portava ai bambini il miracolo della meraviglia! Nessuno sa cosa contenesse quel liquido magico, che lui stesso, come un alchimista, componeva mescolando polveri di saponi, detersivi e chissà quale altra sostanza. Nessuno sa quando, e dove, e come quell’uomo se ne sia andato. Gobbi, storpi, deformi, Gino Beo faceva parte di questa umanità distorta. Noi no. Ma quanti di noi, un giorno, potranno dire: ho donato la meraviglia a un bambino! Nicola Vegro
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ASSOCIAZIONI DOVE SI TROVA: sede legale ed operativa : via Verga , 1 – c/o Centro commerciale Ipercity 35020 Albignasego CONTATTI: telefono sede 049 2022822, cell. 345 4520357 email: info@crescendocooperativa.it www.crescendocooperativa.it pagina Facebook: Cooperativa Crescendo, Istagram Crescendo Crescendo è una cooperativa sociale che si occupa principalmente di servizi per l’età evolutiva e l’adolescenza. Al suo interno opera un’equipe di professionisti: logopedisti, terapisti della neuro e psicomotricità, psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti, educatori e formatori, altamente specializzati nella prima infanzia e nell’adolescenza.
Il sodalizio di soci fondatori nel 2010, anno della sua fondazione, ha sentito il bisogno di sopperire ad alcune carenze di servizi, conoscenze ed approfondimenti, inerenti il percorso di crescita dei bambini. I servizi di Crescendo rispondono alle richieste e alle necessità delle famiglie offrendo servizi utili per affrontare le difficoltà che possono insorgere durante le varie tappe dell’età evolutiva. La sua équipe, nell’ottica di un sostegno globale, è in grado prendersi in carico i lievi disagi nella crescita, le difficoltà del linguaggio o motorie, i disturbi dell’attenzione e di apprendimento, le problematiche cognitive e affettivo-relazionali, i disagi scolastici o alimentari, le specifiche sindromi e patologie, operando in totale
il direttore risponde
LA cOOpErAtIvA crescenDo
sinergia per offrire un sostegno globale alle famiglie, ai bambini ed agli adolescenti. L’ambiente è accogliente, famigliare, giocoso e soprattutto a misura di bambino e la famiglia si sente accolta ed ascoltata, un luogo che consente un contatto ideale tra professionista e paziente e che favorisce le terapie riabilitative nelle migliori condizioni per sviluppare tutte le dimensioni della loro persona. Esperti, specificatamente formati nelle relazioni famigliari accompagnano l’intera famiglia grazie alla valorizzazione e al sostegno di tutti i componenti. Un percorso che può anche prevedere interventi diretti con gli insegnanti e gli educatori e che può concretizzarsi in sostegno psicoeducativo, aiuto compiti e motivazione allo studio. Inoltre proprio nell’intento di un sostegno integrato nei confronti della prima infanzia, dell’adolescenza e della genitorialità, Crescendo attua tutta una serie di progetti e organizza specifiche attività, ma anche corsi di aggiornamento e formazione rivolti a insegnati e operatori socio sanitari del territorio, incontri ed eventi a sostegno dei bambini con specifiche disabilità, coinvolgendo
per ogni progetto famiglie e referenti. Ha al suo attivo un progetto specificatamente rivolto all’ambito della prematurità che comprende il sostegno integrato sia del bambino nato pretermine che della sua famiglia. Altro ambito dove Crescendo è specializzata è la sordità e anche in questo caso possiede una grande competenza e professionalità proprio nei bambini sordi. In sostanza la sua filosofia si può riassumere nel desiderio di sentirsi accompagnatori della crescita dei bambini, cioè partecipi di una socialità dove ciascuno mette a disposizione un po' delle proprie risorse per il bene collettivo. Lo scopo di Crescendo è quello di accogliere i bambini, soprattutto bambini in difficoltà, e metterli in condizione di sviluppare tutte le dimensioni della loro persona, quella affettiva, cognitiva, relazionale, sociale e psicomotoria, nel rispetto dei diritti individuali. E i genitori trovano uno spazio per essere valorizzati in quanto protagonisti del processo evolutivo dei propri figli, con l’ausilio ed il supporto di persone qualificate. La redazione
Gentile Direttore sono da poco residente nel comune di Albignasego. Il mio hobby è quello di conoscere il territorio nelle sue bellezze (e ce ne sono tante ) le strade, i capitelli, campi ben coltivati, verde pubblico sempre manutentato. Ma ecco che un giorno in bicicletta percorrendo via Dalmazia nei pressi del ristorante mi trovo a vedere i fossi,
latrine a cielo aperto. Non descrivo il numero e la qualità dei rifiuti che giacciono sui fossi emanando un odore sgradevolissimo. Che dire dalle stelle alle stalle. Direttore spero che questa mia sortisca una presa di coscienza da parte di tutti. Ringrazio cordialmente. Benvenuto Bassan
Gentile Benvenuto, purtroppo il problema che lei ha riportato è una costante un po’ ovunque. Ogni giornio nei diversi comuni del padovano – ed è solo un esempio molto ristretto – lamentano l’abbandono di rifiuti nei pressi del verde pubblico, demanio e nei fossi di scolo delle acque. L’inciviltà di coloro che non badano alla natura è all’ordine del giorno ma possiamo dire di avere la fortuna di essere residenti in un Comune molto attento all’ecologia e al recupero e smaltimento dei rifiuti abbandonati. Molte sono le associazioni attive nel territorio: di recente Legambiente Patriarcati e Rangers d’Italia hanno provveduto ad essere attivi con eventi ed ancora, la già citata Plastic Free ha portato a termine una bellissima giornata di pulizia del verde coinvolgendo anche i bambini. La responsabile di zona dell’associazione Elena Viale, che ha così commentato: “Plastic Free è strutturata in modo da assicurare tutti i partecipanti alle proprie raccolte ufficiali, ed è per questo che abbiamo potuto aprire la giornata a tutti i cittadini, che dovevano semplicemente registrarsi attraverso il sito www.plasticfreeonlus.it nella sezione "eventi". Abbiamo ricevuto i complimenti da tutti, anche dai ragazzi delle altre associazioni (che ci terranno in considerazione per futuri eventi organizzati da loro) per l'organizzazione, perchè 80 persone in piazza, non è facile tenerle distanziate vista la pandemia. Avevamo già diviso i gruppi nei giorni precedenti per cui, la gente man mano che arrivava, doveva solo ritirare il sacco che ci ha fornito il Comune e poteva già partire per la zona che gli era stata affidata. Sono stati quasi 50 i volontari che hanno risposto all'appello e che sono venuti a dare una mano, portando con sé anche una trentina di bambini di tutte le età. Molti residenti ad Albignasego, ma sono arrivate anche tante persone dai comuni limitrofi. Come giornata ecologica è stato un successo enorme sotto ogni aspetto. Contando anche i volontari delle altre associazioni eravamo in un centinaio di persone tutte diverse, donne, uomini, bambini, donne in gravidanza, genitori ma anche nonni. Tutti uniti con un obiettivo comune: Salvare l'ambiente partendo dalla nostra Albignasego. Abbiamo riempito nella mattinata un camion di rifiuti di ogni tipo e stimato 258kg di plastica tolta all'ambiente”. Finchè ci saranno associazioni e persone che porteranno esempi come questo ai giovani, possiamo almeno sperare che in futuro le cose potranno davvero cambiare e per lo meno evitare sempre di più che lo scempio di certi vandali possa continuare a dilagare.
Il Giornale di Albignasego supplemento de “il Giornale di” Anno 2 n°5 (7 °Pubb.) Aut. Tribunale di Padova n. 2509
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Matteo Venturini
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