Il giornale di Legnano febbraio 2023

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Le g na n o

Di lavoro si continua a morire

La tragedia delle morti bianche, soprattutto in Lombardia dove aumentano anche i gravi infortuni, è sempre più allarmante Le cause di questo drammatico fenomeno sono la scarsa cultura della prevenzione, l'assenza di dispositivi di sicurezza, le inadempienze delle imprese e l’insufficiente formazione dei lavoratori. Quasi assente il personale di controllo.

ELECTRIC DREAM

Bugie e omissioni

Massimo Ver nacotola

Sulla questione delle ‘terre rare’ emerge tutta la pochezza della politica energetica europea, tutta l ’ i p o c r i s i a d e l l a Co m m i s s i o n e con la quale pretendono di salvare il mondo mentre invece lo stanno massacrando, imponendoci un modello di sostenibilità che sostenibile non è affatto Ci impongono infatti di comprare le auto elettriche, che contengono dai 9 agli 11kg di terre rare e c h e n e l l o r o c i c l o p r o d u t t i v o consumano, secondo l’universit à d e l l a Ca l i f o r n i a , 3 - 4 vo l t e d i più di un motore termico Si p e n s i p o i , p e r d a re u n’ i d e a , che una sola nave container per p e rc o r re re u n s o l o v i a g g i o d i 20 000 km (meno di un solo viagg i o t r a Ma r s i g l i a e Sh a n g h a i ) brucia 4 600 tonnellate di carburante, equivalenti a circa 100 000 tonnellate di batterie!

Ha fatto il giro del mondo l’intervento a Bruxelles dell’eurodeputato Alessandro Panza: “Per ottenere un solo chilo di gallio s e r v o n o 6 0 t o n n e l l a t e d i r o c c i a , addirittura 200 per un chilo di lutezio, pro cessi che prevedono il consumo di migliaia di metri cubi d’acqua e l’utilizzo di acidi nitrici e solf o r i c i c h e p o i v e r reb b e ro s m al t i t i n e l s u o l o o i n m a r e In o l t r e p e r sostenere questo modello energetico nei prossimi 30anni potrebbe rend e r s i n e c e s s a r i a l ’ e s t ra z i o n e p i ù m e t a l l i d i q u a n t i l ’ u m a n i t à n e abbia estratti negli ultimi 70mila anni

IN SOFFERENZA I PARCHI CITTADINI

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Salviamo il nostro verde

Al taglio di un maestoso faggio nel Parco ExI L A n e p o t re b b e r o s e g u i re a l t r i , a n c h e a l Parco Castello: la siccità, unita all’incur ia degli anni passati impongono un adeguato

monitoraggio, per non mettere a rischio il nostro patrimonio arboreo Urge correre ai ripari per salvaguardare un bene di inestimabile valore

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PARCHEGGI

Sparisce il parcheggio di Via Cairoli

Il Commissario di Franco Tosi ha chiesto indietro il parcheggio di Via Cairoli che e r a i n c o m o d a to a l C o m u n e , c r e a n d o grave disagio ai pendolari

IL PERSONAGGIO

Il calcio secondo Moreno Ferrario

Mitico difensore del Napoli di Maradona, allena oggi i giovani del Legnano e ci parla di calcio a 360 gradi

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H U M A N I TA S

Sei consigli per la salute del cuore

Dai fattori di rischio alla prevenzione cardiovascolare per un cuore in salute I n fa r to , c a rd i o m i o p a t i e , s c o mp e n s o cardiaco e aritmie cardiache

LA SARTORIA ETICA

Alla Cooperativa La Mano vestiti sartoriali con tessuti donati dalle maison della moda

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il gior nale di PERIODICO DI INFORMAZIONE
febbraio 2023 • N 8 Anno 3 n 5 (8 Pubb ) Aut Tribunale di Mi ano - Ed tore: Lime Edizioni srl - Direttore responsab le: Mass mo Vernacoto a Ord ne Naz ona e dei G ornal sti tessera n 136745 Rea izzazione grafica e concess onar a esclusiva d pubblic tà: L me Ed zioni sr - www l med zion com - nfo@l med zion com - T ratura: 28 000 copie
Il “ su misura”, a prezzi contenuti
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La recrudescenza degli infortuni sul lavoro a cui stiamo assistendo ha precise responsabilità in ordine al mancato rafforzamento del sistema pubblico dei controlli e alla inadeguatezza delle politiche in materia di salute e sicurezza

■ La tavola rotonda dal titolo “ Il lavoro sicuro crea il futuro” , organizzata da CGIL Ticino Olona (che copre anche la zona del legnanese) è stata l’ennesimo atto di denuncia, un momento intriso di indignazione, di smarrimento, la fotografia di un fenomeno, quello delle morti e degli infortuni sul lavoro, che nonostante l’incremento esponenziale dei numeri si esaurisce col pianto dei parenti al telegiornale Segue poi lungo dibattito sulle colpe – spesso, dopo anni e infinite udienze, “ ancora non si sa” – e sui risarcimenti E con la grande confusione che spesso si prova di fronte a l l e p a r o l e “ c o l p o s o” e “ p re s c r i z i o n e” “E r a n o d i s a t t i va t i i s i s t e m i d i s i c u rez z a m a , m i c re d a , n o n v o l e v a m o” “Oh i b ò , v o i s i e t e g e n t e m o l t o distratta” Da sempre, poi, nel nostro Paese – da Ustica in giù (e in su)

ogni strage tende a diventare un mistero Oppure si cerca di dar la colpa alle vittime (vedi terremoto de L’Aquila), oppure ancora, come sottolineò tempo fa il Giudice Bru-

no Giordano,” vi sono palesi territori di immunità penale per taluni amministratori” E poi ancora, tutto il mercato della falsa formazione (una piaga impunita!), dove si c omprano i c ertificati s enza svolgere i corsi o li si ottiene senza averne i requisiti (tanto chi controlla?) e poi si muore quattro a quattro Parliamo di un costo pubblico, economico e sociale per i 2 mila infortuni al giorno che si verificano in Italia stimato fra il 2,8 e il 3,6 per cento del Pil

A l l a t a vo l a ro t o n d a , m o d e ra t a d a Gi a m p i e ro Rossi, giornalista del Corriere della Sera, erano presenti, otre al segretario generale di CGIL Ticino Olona, Mar io Pr incipe, personaggi di alto spessore e importanti incarichi: Nicoletta Cornaggia, dir igente Str uttura Ambienti di Vita e Lavoro di Regione Lombardia; Andrea Pontani, direttore Confindustria Alto Milanese; Tiziana Siciliano, procuratore Aggiunto presso il Tribunale di Milano

■ Tremendo il resoconto di Mar io Pr incipe, Segretar io generale CGIL

Ticino Olona: “Nonostante l’Italia sia dotata di una infrastruttura normat i va i m p o r t a n t e, i d a t i a n ove m b re 2 0 2 2 p a r l a n o d i 1 0 0 6 d e c e s s i n e l 2022, 22 alla settimana, cresciuti del 2 1 % r i s p e t t o a l l ’ a n n o p re c e d e n t e (quando erano conteggiati anche i morti per contagio Covid)

Un fenomeno che non subisce dimin u z i o n i d a a n n i , n o n o s t a n t e s e n e parli molto In Lombardia le denunce di infortuni sono passate dalle 82 125 del periodo gennaio- ottobre 2021 a

111 819 nello stesso periodo del 2022, con un tasso di mor talità assolutamente inaccettabile: in Lombardia, si è passati da 140 a 148 morti, ment re 4 0 s o n o s t a t e l e v i t t i m e d i i n c id e n t i s u l l a v o r o, f i n o a l 3 0 o t t o b re scorso, soltanto nella la nostra operosa ed evoluta città di Milano e nella s u a p r ov i n c i a , t r a q u e l l e c o n p i ù o c c u p a t i e i n e v i t a b i l m e n t e m a g l i a nera sia per infortuni sia per malattie professionali"

Pe rc h é v i s o n o a n c h e q u e s t e, l e malattie invalidanti che portano alla morte dopo anni o distruggono il fisico lentamente, come quelle a carico

DALLA MAGISTRATA SGOMENTO E DELUSIONE

■ Tiziana Siciliano è a capo del pool m i l a n e s e d i e s p e r t i c h e, d o p o g l i i n f o r t u n i , è i n g r a d o d i f o r n i re u n quadro coerente dell’accaduto “G ente che sa davvero cos’è un cantiere, cos’è una impalcatura Purtroppo però quando arriva il nostro dipartimento i buoi sono già scappati” “ I f a s c i c o l i s u l l a m i a s c r i v a n i a s o n o intrisi di sofferenza Pensavo di fare il magistrato, dunque di fare applicare le leggi, invece oggi mi trovo in larga parte a fare il necroforo, grazie anche a una d e c i s a i n g r a v e s c e n z a d e l f e n o m e n o Nonostante l’accresciuta consapevolezza e le miriadi di convegni, seminari e fondi del PNRR continuo a contare i morti a decine Una cosa è certa: il solo strumento repressivo non riduce i reati Quest’ultimo deve di certo essere efficace e commisurato, ma manca soprattutto una cosa , la consap ev olezza della p or tata del fenomeno, e che tutte le componenti deputate alla sicurezza decidano di cooperare A partire dal lavoratore, che deve essere adeguatamente informato e formato riguardo le norme di sicurezza

Se pensate che questo disastro possa trova re s o l u zi o n e i n f o r m e re p re ss i v e d a parte del datore di lavoro o del delegato alla sicurezza siete sulla strada sbaglia-

REGIONE LOMBARDIA: MANCA LA CULTURA DELLA PREVENZIONE

“Purtroppo per quanto riguarda la formazione obbligator ia per i lavorator i prevista dal dl 81– afferma Nicoletta Cornaggia, dirigente

Struttura Ambienti di Vita e Lavoro di Regione

Lombardia - dalle verifiche risulta il proliferare di attestati falsi, che è molto facile stampare e vendere, ma anche di una formazione che dove è erogata non risulta efficace, perché non associata a una ‘cultura delle sicurezza’ che realmente incida sui comportamenti E questa la si apprende da piccoli, non da adulti

quando le modalità comportamentali sono ormai radicate, difficili da modificare o estirpare tramite i corsi in aula In Italia, infatti, non esistono pro grammi s colastici che ins egnino sin dalla scuola primaria il concetto di ris chio, di danno, di pericolo e di responsabilità verso terzi, ambiti che attengono anche al rispetto ambientale e ai doveri di cittadino

I nuovi accordi, purtroppo, si limiteranno a replicare i vecchi modelli della for mazione fatta per moduli

ta Di parole ne ho s entite troppe, ma di inter venti realmente efficaci ne ho visti molto p ochi”

Ma soprattutto (come avviene anche nella sanità, altro ambito focale per la nostra vita) manca una risorsa fond a m e n t a l e : i l p e r s o n a l e ! In q u e s t o caso le figure deputate all’ispezione e al monitoraggio delle aziende

Emblematico il racconto di Siciliano, che ce lo illustra con un ironico sorriso di sbieco: “L’anno scorso il direttore dell’INAIL mi ha detto con toni trionfalistici che ’ con tutti i soldi sono arrivati, finalmente sono riuscito a ottenere l’assunzione di molti nuovi ispettori (per la cronaca , ne mancano oltre 2000) che ci ser vono A settembre ti metto in campo solo a Milano 120 nuovi ispettori!’ Dove sono? Vabè, ne saranno arrivati 80 e mi accontento No, zero assoluto!

Man mano che va in p ersone il p ersonale competente, con formazione importante, anche proveniente delle ATS, non viene assolutamente sostituito” Basta? No, non basta, Siciliano vuole che comprendiamo bene, così riporta dettagli non ripetibili su persone morte lentamente (plurale, non una

dell’apparato muscolo- scheletrico frequenti in agricoltura

Noi vogliamo inter venire con molta forza nei confronti delle le istituzioni e degli organismi nazionali, promuovendo finanziamenti per le aziende condizionati da requisiti di legalità, l’applicazione dei contratti nazionali, l a p a t e n t e a p u n t i ( s e n e p a r l a d a t e m p o ! ) p e r d e t e r m i n a re l’ a c c e s s o alle gare di appalto

Ma soprattutto è necessario procedere con nuove assunzioni di personale con funzioni ispettive”

sola) stritolati da ingranaggi in cui la vittima muore in modo atroce, parla di cantieri e aziende edili nate dal nulla in seguito agli incentivi – vedi 110% - che montano ponteggi ai limiti della fantasia I motivi di queste morti bianche (perché “bianche”, poi ?), secondo i dati, sono sempre gli stessi: inadeguatezze strutturali, rimozioni delle protezioni, il ribaltamento del trattore in agricoltura, gli incidenti stradali nel trasporto merci per le eccessive ore trascorse alla guida, il superlavoro, lo stress e i liberi professionisti che fanno i salti mortali tra una posizione di lavoro e l’altra

E p o i v i è t u t t a l a z o n a o s c u r a d e l lavoro nero e del caporalato, ver i e propri fantasmi senza diritto di parol a , c h e t a c e n d o t o l g o n o l a p a r o l a anche agli altri

Pe rc h é n u l l a s i d i f f o n d e d i p i ù d e l silenzio! Sono queste le persone che quando si recano in ospedale dichiarano di essersi fatte male cadendo in motorino o dalle scale di casa Gli infortuni – chiude il suo intervento il Procuratore – non sono casuali Sono il residuo p atologico di un ' organizzazione malsana”

EDITORIALE - Continua da PAGINA 1

E questi potrebbero esaurirsi già in un lustro Per non parlare delle conseguenze geopolitiche, perché alcuni di questi metalli sono per il 90- 95 p er cento in p ossesso della sola Cina e dei p aesi a lei alleati, mettendo l’Europa in una condizione di dipendenza ben peggiore di quella del gas russo Paesi quali la Francia , la G ermania e la Svezia posseggono giacimenti di terre rare, ma non le estraggono perché hanno deciso di delo calizzare l’estrazione nei paesi poveri, pronti a sacrificare il proprio ambiente per arricchirsi Ma le conseguenze le pagheremo tutti”

Finché vendono un mondiale di calcio agli arabi, passi, ma qui le lobbies (coloro che davvero comandano in Europa) e gli ottusi governanti che le assecondano stanno creando un danno di proporzioni bibliche

2 Il convegno il gior nale di L egnano
22 MORTI OGNI SETTIMANA

Piattafor ma di via Voltur no

NUOVE rEgOLE Di iNgrEssO pEr gLi UTENTi

■ Gli utenti della piattaforma ecologica di via Volturno che da mercoledì 1° febbraio 2023 potranno accedere all’impianto secondo lo schema qui sotto riportato:

ACCESSO RISERVATO ALLE UTENZE DOMESTICHE (PRIVATI CITTADINI)

Mercoledì Dalle 15:00 alle 18:00

Venerdì Dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00

Sabato Dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00

Domenica Dalle 10:00 alle 12:00

ACCESSO RISERVATO ALLE UTENZE NON DOMESTICHE (AZIENDE, NEGOZI, UFFICI, BAR, RISTORANTI, ETC )

Martedì Dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00

Giovedì Dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 18:00

Br utta sorpresa per i pendolar i

fiNE DELLA sOsTA ViA CAirOLi - L’ArEA TOrNA A frANCO

TOsi

Piano attuativo viale Cador na/via del Fante riDOTTA Di OLTrE UN TErzO LA sUpErfiCiE DELL’iNTErVENTO

■ Riduzione di oltre un terzo della superficie dell’intervento rispetto al piano attuativo originale - approvato nell’aprile 2011- e miglioramento delle utilità pubbliche: sono i punti che caratterizzano la variante al piano attuativo viale Cadorna/via del Fante approvata dalla giunta comunale su proposta dell’assessore alla Città futura Lorena Fedeli La variante al piano attuativo presentata e perfezionata dalla proprietà, sulla base del confronto avuto con l’ a m m i n i s t ra z i o n e c o m u n a l e, p re s e n t a u n a sola destinazione, quella commerciale, quantificabile in 2mila 500 metri quadrati di superficie lorda per l’insediamento di un’attività di m e d i a s t r u t t u r a d i v e n d i t a a l d e t t a g l i o d i secondo livello con superficie di vendita pari a 1 500 metri quadrati L’altezza massima è fis-

sata in 17 metri (nello scorso Piano era fissata a 40) Il nuovo piano attuativo registra, nonos tan te l a d ras ti c a r i d u zi on e d e l l a s u p e r f i c i e costruibile, una crescita delle utilità pubbliche rispetto alla versione precedente inoltre, è stata posta par ticolare attenzione alla disposizione del verde, che copre, complessivamente, una superficie di 3mila 183 metri quadrati ed è disposto per la gran parte lungo due assi viari con funzione di mitigazione ambientale La prima area di verde attrezzato, della larghezza d i o l t re 2 1 m e t r i , è p o s i z i o n a t a f ra l a n u ova strada e gli edifici adibiti a uffici, la seconda, di oltre dieci metri di larghezza, è disposta lungo via del Fante, dove si affacciano edifici residenziali

■ Il Sindaco è assai dispiaciuto, i pendolari lo saranno ancor di più Il disagio, infatti, non è di poco conto: dal 22 febbraio non possono più lasciare l’auto nel parcheggio di via Cairoli Andrea Lolli, commissario straordinario della Franco Tosi Meccanica S p A in Amministrazione s t r a o rd i n a r i a , n e h a i n f a t t i c h i e s t o l a riconsegna al Comune, con cui era stato stipulato un contratto di comodato temp o r a n e o g r a t u i t o d e l p a rc h e g g i o i l 2 1 dicembre 2016

L’amministrazione comunale aveva già ottenuto, nel gennaio del 2021, il proseguimento del comodato con l’impegno d i re s t i t u i re i l p a rc h e g g i o a s e g u i t o d i richiesta in vista della pubblicazione del bando per la vendita dell’area, avvenuta

il 2 febbraio di quest’anno “La v olont à dell’Amministrazione era di proseguire con il comodato sinché non ci fosse stata l’ufficialità di un esito positivo per l’asta , e non la semplice pubblicazione del bando Invece – a f f e r m a i l s i n d a c o L o r e n z o R a d i c e – i cancelli resteranno inutilmente chiusi visto che non esiste ancora un acquirente, né alcuna certezza dell’avvio di un prog etto p er il recupero dell’area L’amministrazione, come più volte spiegato negli innumerevoli incontri con il commissario Lolli, non riesce a comprendere le motivazioni per cui la presenza di auto nello sp azio a p archeggio p ossa in q u al c h e m o d o ost a c o l a re l a p ro c e d u ra d i v e n d i t a R e s t i a m o a p e r t i a u n e v e n t u a l e rip ensamento del commissario p er il b ene della città»

DATE UN VOTO AD ALA (AEMME LiNEA AMbiENTE)

■ Per tutto il prossimo mese se vi chiama un numero s conos ciuto rispondete, perché non necessariamente sarà un call center che cerca di vender vi qualcosa, ma può essere Cer ved Group che vi chiede il vostro parere sui servizi che vi vengono erogati Sarà dunque l’occasione per dire la vostra sulla raccolta r ifiuti, s u l l a p u l i z i a d e l l e s t r a d e, s u l l ’ e f f i c a c i a d e l numero verde per la raccolta delle segnalaz i o n i d e i c i t t a d i n i Un m o d o e f f i c a c e p e r m i g l i o r a re l a q u a l i t à d e i s e r v i z i e c o l m a re eventuali lacune Ha preso il via infatti giovedì 23 febbraio l’indagine di customer satisfaction c h e A E M M E L i n e a A m b i e n t e c o m m i s s i o n a ogni anno, allo scopo di testare il grado di soddisfazione dei cittadini, rispetto a tutti i servizi

che eroga sul territorio dei 18 comuni in cui gestisce l’Igiene Urbana, la raccolta rifiuti e la gestione delle piattaforme ecologiche L’opinione dei cittadini /utenti è importante perché rappresenta, per qualsiasi azienda (e, a maggior ragione, per quelle che svolgono servizi di pubblica utilità), uno strumento fond a m e n t a l e p e r c a p i r e i b i s o g n i d e l l ’ u t e n z a , superare gli scostamenti tra la qualità percepita e la qualità erogata, capire in quale direzione orientare le scelte future, misurare il gradimento e l’impatto che le novità (come, ad esempio, l’introduzione della Tariffa Puntuale), producono sulla collettività e, non ultimo, dare corso a un processo di continuo miglioramento della qualità dei ser vizi erogati

3 In cITTà il gior nale di L egnano
È soddisfacente “L’igiene urbana”?

Addio a un faggio secolare

Senza il rischio di divenire stucchevoli, il taglio di un albero secolare, soprattutto in città, determina una sorta di “lutto”, la sgradevole sensazione di aver perso qualcosa di unico che lascerà un vuoto incolmabile, non solo dal punto di vista estetico

■ L’abbattimento del grosso faggio all’interno del Parco ex Ila è dovuto alla sua morte per un fungo Ma purtroppo, sostiene il Comune, “l’intervento potrebbe non restare isolato perché il sopralluogo ha evidenziato situazioni di sofferenza causate dalla siccità dello scorso anno”

L a s i c c i t à , a p p u n t o, q u a n t o p u ò e s s e re combattuta con inter venti mirati?

Q u a n t o h a c o n t r i b u i t o a l t a g l i o d i q u e s t o albero (che non è morto in un mese), al quale ne potrebbero seguire altri?

Non potremmo trarre spunto da San Vittore

O l o n a , c h e ha s c av a t o u n p o z z o e u t i l i z z a a c q u a d i p r i m a f a l d a p e r b a g n a r e c a m p i sportivi e giardini o da Milano che utilizza le autobotti per lo stesso fine?

Poi, certo, va sfatato qualche mito, perché n e p p u re g l i a l b e r i s o n o i m m o r t a l i Pe r esempio, secondo una ricerca del National Geographic, determinate specie di albero

IL COMUNICATO DEL COMUNE:

“Per garantire l’incolumità e la sicurezza delle persone sarà abbattuto il faggio morto per un fungo al Parco ex ILA”

raggiunta una dimensione limite (massima per le condizioni ecologiche locali) divent a n o p i ù s u s c e t t i b i l i a i d i s t u r b i a b i o t i c i (vento, siccità, fulmini) e/o biotici (attacco di insetti, funghi) che ne deter minano la morte Questo non ci dispensa dalla conservazione e riqualificazione del nostro verde: se non r iuscite a vedere la bellezza di un albero, nessuno può farvene una colpa Ma sappiate che la presenza di alberi in città non è solo una questione estetica e di arredo, ma riguarda anche la qualità di vita delle persone e dell’aria che respirano Secondo L e g a m b i e n t e, u n a l b e r o p u ò a s s o r b i re mediamente fino a 20kg di CO2 all’anno e i grandi alberi, all’interno delle aree urbane, sono eccellenti filtri di agenti inquinanti; l e p i a n t e e l e z o n e v e rd i a i u t a n o p o i a d abbassare la temperatura dell’aria dai 2°C agli 8°C Anche un bambino – anzi soprattutto un

bambino – sa bene che essere “green” parte proprio dalla salvaguardia del verde “È necessario – afferma il consigliere comunale Franco Brumana - procedere subito con il monitoraggio, la cura costante (e dove occorre, come in questo caso, con l’abb attimento) d e l n o s t ro p a t r i m o n i o a r b o re o Qu e s t o n o n solo nel Parco Ex-Ila, che meriterebbe tra l’altro un nome più degno visto che rappresenta un vero e proprio ‘complesso monumentale’ cittadino” Anche al Parco Castello, infatti, sono presenti numerose piante, anche d’alto fusto, che versano in pessime condizioni

Una di queste lo scorso fine maggio poteva provocare una strage, se anziché di notte fosse caduta di giorno La fotografia in basso parla chiaro Poteva cadere sul bar proprio lì accanto o sul viale

IL COMUNICATO DELLA

■ La rimozione del faggio all’ingresso d e l p a rc o e x I L A “ n o n è u l t e r i o r m e n t e dilazionabile per garantire l’incolumità e la sicurezza dei cittadini e delle asso ciazioni di servizio socio sanitario che hanno la loro sede nelle immediate vicinanze”

Si conclude così la relazione stesa dall’agronomo a seguito del sopralluogo di monitoraggio e verifica della situaz i o n e ve g e t a l e d e l Pa rc o e x Il a s vo l t o martedì 14 febbraio Il tecnico incaricato, verificata la situazione “irreversib i l e” i n c u i ve r s a i l f a g g i o, n e h a p rescritto l’abbattimento, che sarà eseguit o e n t r o p o c h i g i o r n i I l riscontro fitopatologico parla di “albero completamente d i s s e c c a t o e m o r t o p e r l a presenza diffusa di patogeno fungino nel tronco e nella base, con ampia degradazione del legno e del sistema di flusso linfatico” Ed è proprio questo stato di disseccamento diffuso a determ i n a re u n a s i t u a z i o n e d i p e r i c o l o p e r l a p o s s i b i l e caduta di rami e branche «La sicurezza delle persone –commenta l’assessore alle O p e re p u b b l i c h e Ma r c o Bianchi - viene sempre prima d i t u t t o, i n o l t r e, n e l c a s o d i questo faggio, siamo purtropp o i n p r e s e n z a d i u n a l b e r o minato nelle sue funzioni vitali da un fungo e da qui l’interv e n t o d i r i m o z i o n e c h e s a rà effettuato a breve L’intervento p o t reb b e n o n re s t a re i s o l at o perché il sopralluogo ha evidenziato situazi o n i d i s o ff e re n z a c au s at e d al l a s i c c i t à dello scorso anno ed è questo è il motivo per cui si rende necessario integrare il pian o d i r i q u a l i fi c a z i o n e d e l p a t r i m o n i o arboreo del parco»

LISTA TOIA:

“Un altro albero storico e maestos o, u n f a g g i o, c h e d e v e e s s e r e a b b a t t u t o n e l Pa r c o e x- I l a d i Legnano Se si va avanti di questo p asso, il Parco è destinato a trasformarsi in un deserto con, al suo interno le rovine di due solarium”

“Un grande peccato, indice di una imperdonabile trascuratezza, perché il Parco è un “giardino storico” di enorme interesse pubblico per le sue caratteristiche paesaggistiche e per il suo patrimonio arboreo che rappresenta un bene prezioso per tutta la città di Legnano

Fondamentale averne cura e tutelarlo, tanto più che lo stesso è protetto dalla Sovraintendenza alla B e l l e Ar t i O b b l i g o d e l C o m u n e quindi, è quello di sollecitare chi gestisce in comodato d’uso il Parc o a m a n t e n e r n e l' i n t e g r i t à , a custodirlo e a vigilare sullo stesso per restituire alla città questo bene nelle medesime condizioni in cui l ’ h a r i c e v u t o ( s a l v o i l n o r m a l e deperimento d’uso)

Da qui il richiamo ad inter venire più drasticamente sia per una più attenta manutenzione del verde

sia per preservarlo da fattori estern i c h e p o s s a n o d e t u r p a r l o S i cominci, ad esempio, a porre fine ai posteggi selvaggi: tutti i giorni numerose auto parcheggiano sul prato e sulle aiuole di entramb e le parti del Parco portando con sé i m m a g i n a b i l i c o n s e g u e n z e : i p o s t e g g i s u l l a v i a Fe r ra r i s s o n o stati costruiti sottraendo terreno al Parco proprio al fine di essere usati da chi vi accede e non certamente per creare posteggi per privati

L'impressione è che NON si vogliano cambiare le cose, pur nella cons a p e v o l e z z a c h e a l l ’ i n t e r n o d e l Parco ex Ila è tutto da rivedere: è inutile istituire comitati o sprecare denaro pubblico p er la sistemazione di "bellezze" che non potranno mai essere ammirate in quanto destinate presto a mor ire Infine ricordiamo che sono innumerevoli gli esempi di città che riescono a ovviare alla siccità , siccome tengono molto al proprio verde Ad A l a s s i o – u n e s e m p i o b a n a l e –u s a n o l e Ap e c a r t r a s f o r m a t e i n piccole autobotti per irrigare fiori e piante S e si vuole, un mo do si trova”

4 Il noS TRo veRDe il gior nale di L egnano
“Un parco mal custodito e mal curato” .
L’albero caduto a maggio 2022 al Parco Castello
M V
Francesco Toia

Ridisegnare il centro, dalla “città dell’Olona alla “città della ferrovia”

il centro”.

Piazza Mocchetti

Il giardino è composto principalmente da alberi e arbusti ornamentali in grado di offrire un paesaggio cangiante nelle varie stagioni ( pesco pruno melo domestico corniolo)

■ Presso l’aula consigliare del comune di Legnano, si è tenuta, in seduta pubblica, la cerimonia di proclamazione del vincitore del concorso “[ri]disegnare il centro” Oggetto dello stesso era la raccolta di idee progettuali volte alla riqualificazione delle aree del centro città che comprendono: la ex piazza mercato, oggi piazza Don Sturzo; la Piazza Mocchetti e gli spazi verdi adiacenti; il Corso Italia e g l i s p a z i v e rd i a d i a c e nt i ; P i a z z a Mo numento; l’area antistante la stazione ferroviaria ; Via L ega e Via Palestro

Chiaramente i soggetti interessati da dett o c o n c o r s o n o n p o t e v a n o c h e e s s e re architetti e ingegneri Il concorso, ci dice la dirigente del settore “Urbanistica-Pian i f i c a z i o n e Te r r i t o r i a l e” d i L e g n a n o, nonché Responsabile Unico Del Procedimento, Rossella De Zotti, “è strategico per l‘amministrazione di Legnano che i n te n d e val or i zzare l e p ote n zi al i tà d e l territorio e prestare attenzione alle connessioni, interne ed esterne, rifunzional i z z a n d o e g a ra n t e n d o l a s o s t e n i b i l i t à ambientale con l’utilizzo anche di sistemi, tecniche e idee or ientate al futuro a n c h e i n re l a z i o n e a l p r o b l e m a d e l l a

sosta che, soprattutto nella piazza Don Sturzo (ex-piazza mercato), si è fatto crescente, essendo divenuta a tutti gli effetti il parcheggio pubblico del centro città”

Il concorso si è tenuto sulla piattaforma “Concorrimi”, mentre il progetto è stato realizzato in coordinamento con l’ordine degli architetti pianificatori e paesaggisti del comune di Milano Nel corso della seduta erano presenti la commissione g i u d i c a t r i c e, c o m p o s t a d a e s p e r t i i n m a t e r i a d i p i a n i f i c a z i o n e, p a e s a g g i o, arredo urbano, il prof arch Renzo Riboldazzi (presidente) la dottoressa dir arch Nov e l l a B Ca p p e l l e t t i ( c o m m i s s a r i o ) , l’arch Vito Redaelli (commissario), coordinati dalla geometra Elisa Pontigia che h a p a r t e c i p a t o a l l a vo ro n e l l a ve s t e d i segretario e coordinatore del concorso, del pari hanno presenziato anche il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore Lorena Fedeli I vincitori del concorso sono Nicolò Pr ivileggio, nella veste di capog r u p p o e Man u e l C l as ad on te, Ste f an o Iva l d i , Lu d ov i c a L a s a g n i n e l l e v e s t i d i collaboratori, classificatisi al primo posto s u 2 7 p r o g e t t i c h e l a c o m m i s s i o n e h a valutato La relazione del progetto vin-

Le vasche di terreno vegetale integrano gli elementi di seduta Dei sedili di legno con supporto in ferro sono ancorati a intervalli regolari

citore recita “L’impronta verde del prog e tt o è u s a t a c o m e m o t i vo g e n e ra t o re del processo di riqualificazione, i nuovi lotti definiti dai corridoi verdi potranno gradualmente essere trasformati attraverso progetti specifici con l’obiettivo di realizzare un tessuto misto con prevalenza di funzioni residenziali alloggi per studenti residenze temporanee e attività di ser vizio di carattere innovativo La ricomposizione urbana del centro in questo scenario propone una strategia unitaria volta a rafforzare l’identità e la c o e s i o n e d e l c e n t r o d i L e g n a n o” D e l progetto vincitore, purtroppo, abbiamo p o t u t o r i p o r t a re s o l a m e n t e u n b r a n o della relazione del medesimo, sarebbe s t a t o p i a c e v o l e r i c e v e re i n f o r m a z i o n i direttamente dai protagonisti il giorno della loro premiazione, ma non erano presenti e ciò non è stato possibile Solo verso la fine della cerimonia, a distanza e con mezzi telematici, ci ha raggiunti il Dott Pr ivileggio il quale, non essendo d o t a t o d i u n m i c r o f o n o f u n z i o n a n t e, non ha potuto avere l’onore, ma forse è meglio dire l’onere, di illustrarci il programma progettuale che li ha portati alla

vittoria Ciononostante, malgrado i malfunzionamenti, si apprezza il tentativo dei primi classificati di partecipare alla seduta a differenza dei secondi e dei terzi c h e n o n h a n n o p re s e n z i a t o d e l t u t t o Insomma, una vittoria mutilata

I quarti e i quinti posizionati invece erano presenti e hanno con entusiasmo illustrato i loro progetti nonostante non siano giunti sul podio: a loro un meritato p l a u s o n o n s o l o p e r a v e r r a g g i u n t o comunque una posizione notevole, visto i l n u m e r o d i p r o g e t t i p re s e n t a t i , m a anche per la sportività e il rispetto dimostrato presenziando nonostante la mancata vittoria La seduta si è poi conclusa con un inter vento del sindaco Radice e dell’assessore Fedeli circa la sostenibilità, le ne cessità e le innovazioni che questa amministrazione vede per il futuro della nostra Città, che possiamo senza indugio a f f e r m a re e s s e re u n f i o re a l l’ o c c h i e l l o della provincia e che anche attraverso queste iniziative non cessa di andare verso il futuro, volendo offrire ai suoi abitanti una città sempre più vivibile, più funzionale e più bella

La doppia fila di tigli definisce una galleria ombreggiata che crea un filtro tra il centro della piazza e lo spazio circostante

Piazza Don

Panchine con schienale sotto i tigli costituite da elementi modulari in legno con struttura in ferro Produzione corrente a catalogo La forma circolare offre visuali differenti sulla piazza e consente una maggiore privacy

5 PRogeTTI il gior nale di L egnano
Ripensare il centro in base ai mutati bisogni, al verde, alla sostenibilità e a una connessione razionale delle parti: ecco i vincitori del concorso“[ri]disegnare
Piazza Mocchetti Piazza Don Sturzo Piazza Don Sturzo Sturzo

Come si fa a vendere l’invendibile? Chiedetelo a Taffo, che da anni vende ciò che per molti è stato un tabù: i ser vizi di un ’agenzia di onoranze funebri. E che oggi è in grado soprattutto di offrire un ser vizio di rappresentanza a prezzi molto competitivi, senza scadimento della qualità.

■ A lessa nd ro Ta ffo, insieme al padre ed a suo fratello Daniel e è t i t o l a r e d e l b r a n d Ta f f o Funeral Services, azienda nata n e l 2 0 1 0 e c h e o r a c o n t a 2 5 sedi sul territorio nazionale, fra cui quella di Legnano inaugurata alcuni giorni orsono U n ’ a z i e n d a c h e s t a a v e n d o grande successo, grazie anche a l c o r a g g i o d i a d o t t a r e u n a comunicazione totalmente inusuale per il settore in cui opera, quella dei ser vizi funerari “

La chiave del nostro successo è stata da un lato la pubblicità, dall’altro quello di essere scesi in campo al fianco dei cittadini prop o n e n d o c i c o m e “ a z i e n d a d e l p o p o l o ” , p e r c h é r i u s c i a m o a garantire un funerale di rappres e n t a n z a a c o s t i e s t r e m a m e n t e contenuti Inoltre il ser vizio funebre può essere rateizzato, senza interessi Una opportunità importante, perché la scomparsa di un congiunto a volte avviene repentinamente, in un momento della nostra vita in cui le nostre finanze non sono floride A v o l t e , p o i , l a m o r t e s o p r a ggiunge dopo una lunga malattia che ha compor tato spese importanti per le cure Voglio puntual i z z a r e c h e n o i n o n s i a m o u n a azienda “low level”, ma che per c e r t i a s p e t t i s i a m o i n v e c e – m i p a s s i i l t e r m i n e – u n a s o r t a d i “boutique” dei ser vizi funerari, che non utilizza af fatto prodotti scadenti e che prevede anche la possibilità di usufruire di diversi step rappresentativi, fino a quelli d’eccellenza”

La “formula Taf fo”

Una efficace strategia di marketing

Q u e l l a d i Ta f f o r a p p r e s e n t a u n a c a s e histor y studiata nelle scuole e nelle università, dove Alessandro Taffo viene spesso chiamato a relazionarsi con gli studenti in merito al suo “ c r o s s m a r k e tin g ” , che utilizza tutti i mezzi di comunicazione per illustrare il proprio brand unito a claim ironici (ma anche autoironici) e un garbato umorismo che mai nessuno prima aveva osato utilizzare per promuovere u n a a z i e n d e f u n e r a r i a F i n ’ o r a n o m e , numero di telefono e stop

È bene sottolineare come, in senso generale, l’humor nero e l’ironia si siano sdoganati nei paesi anglosassoni molto prim a c h e d a n o i , d o v e n e i c o n f r o n t i d e l mondo dei ser vizi funebri esiste da sempre un approccio da un lato “ scaraman-

tico” , frutto spesso di ignoranza, dall’altro – soprattutto da par te di persone di matrice cattolica - l’ironia associata alla mor te viene considerata dissacrante

Risultato: la freddura “cinica” può al tempo stesso diver tire o indignare

Una cosa è comunque cer ta: Taffo è riuscito scrollarsi di dosso l’immagine triste e angustiante a cui un’impresa funebre è comunemente legata, uscendo dagli schemi e puntando al coinvolgimento del cliente, pur senza rinunciare alla professionalità e al rispetto di un momento intimo e doloroso come la mor te

alla piaga degli incidenti stradali”

m e s a g g i p u b b c a o

A b b i a m o a v u t o c o r a g g i o e p r e s o u n a posizione, credo che questo vada premiato Non va dimenticato che siamo promotori di numerose campagne su temi sociali e sul rispetto della vita, soprattutto in merito

E lo hanno fatto in modo assai efficace, questo va riconosciuto, con molte iniziative, accompagnate da frasi ad effetto e claim in grado di avere grande impatto soprattutto sui giovani, molto di più dei classici e scontati moniti Per esempio: “Mantieni sempre la distanz a , e n o i f a r e m o a l t r e t t a n t o ” O p p u r e , riguardo ai colpi di sonno: “Se sei stanco fermati subito Meglio riposare in auto che da noi” Oppure ancora, per chi si mette a l l a g u i d a d o p o a v e r b e v u t o : “ S e h a i bevuto fai guidare qualcun altro Oppure saremo noi a dar ti un passaggio” Si può essere critici quanto si vuole, ma questi messaggi restano scolpiti sicuramente di più di “Non bere prima di guidare, rispetta la tua vita e quella altrui” E poi, in fin dei conti, è sempre una questione di tono di voce

Un’aiuola della biodiversità in Canazza

■ È stato siglato fra Comune e Claudio Pio Clemente il primo patto di collaborazione, lo strumento previsto dal regolamento comunale che valorizza forme di cittadinanza attiva per interventi di cura e di gestione condivisa dei beni comuni urbani

L a p ro p o s t a a va n z a t a d a C l e m e n t e, re s p o n s a b i l e d e l W W F L e g n a n o –Insubria, riguarda la realizzazione di un’aiuola della biodiversità nel quartiere Canazza L’aiuola, situata nel parc h e g g i o d i v i a R o v e d a , d o v r à e s s e r e riqualificata attraverso la piantumazione di essenze (arbusti e piante da fiore) autoctone in grado di attirare e nutrire gli insetti, la realizzazione di un bugs hotel (una scatoletta di legno c h e f u n g a d a r i f u g i o p e r g l i i n s e t t i impollinator i), di un percorso botanico didattico pensato per le scuole e l a c o l l o c a z i o n e d i u n t a b l e a u s u g l i insetti e la loro importanza nell’ecosistema Il progetto vede il coinvolgimento di volontari per la realizzazione

Attraverso il “patto di collaborazione” la cittadinanza viene coinvolta nella gestione e nella cura dei beni comuni urbani, con la partecipazione attiva di scuole e volontari del percorso botanico e delle schede sulle essenze presenti e per la cura dell’aiuola stessa G li inter venti previsti dal progetto avranno inizio con la stagione primaverile La validità del patto è fissata in tre anni e scadrà il 31 dicembre 2025 La stipula del patto non comporta versamento di contributi da parte dell’amministrazione ai c i t t a d i n i o a l l e a s s o c i a z i o n i

attivi

«Partiamo dalla proposta avanzata dal WWF per realizzare una f o r m a d i p a r t e c i p a zi o n e i n c u i c r e d i a m o m o l t o, q u e l l a p e r l a cura dei beni comuni -commenta Monica Berna Nasca, assessore alla Quotidianità Riqualificare una piccola area dell’ambiente urbano, compresa fra l’autostrada e il Bosco dei Ronchi, per d a r e s p a z i o a l l a b i o d i v e r s i t à

coinvolg endo volontari intorno a questo progetto di cura e pensando anche all’aspetto didattico ed educativ o p er i rag azzi delle nostre s cuole centra un duplice obiettiv o: attiva le t ante p otenzialità presenti sul nostro territorio e contribuisce a costruire quello spirito di comunità che -siamo c o n v i n t i - p o s s a p e r m e t t e r e a Legnano di compiere un salto in termini di qualità della vita» Al momento altri quattro prog e t t i p e r l a c u r a d e i b e n i comuni, approvati dall’amministrazione comunale, sono in attesa della firma La possibilità di presentare proposte all’amm i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e p e r c o l l a b o r a r e a l l a c u r a e a l l a g e s t i o n e c o n d i v i s a d e i b e n i c o m u n i u r b a n i è a p e r t a t u tt o l’anno

da sinistra: Daniele Taffo, Andrea Tunesi (titolare dellla sede di Legnano), Alessandro Taffo

Vi sti da Vici no”: i costumi dell a Sfil ata in mostra al C astello

L A COMMISSIONE CO STUMI DAL LE ORIGINI A OGGI

■ L e o r i g i n i d e l l a Co m m i s s i o n e Permanente dei Costumi risalgono al 1876, quando, in occasione del primo carosello storico d’Italia per il settimo centenario della Battaglia di Legnano, la verifica dell’attinenza storica viene affidata Commissione Artistica dell’Accademia di Brera Con il Regolamento della Fe sta d i L e g na n o d e l 1 9 3 5 fu istituita poi la figura del “vestiarista”, un professionista di estrazione e f o r m a z i o n e a c c a d e m i c a , c h e s u mandato comunale si occupava “ del problema delle scenografia e della costumistica con cui vestire

t a n t i n o m i n a t i d a c i a s c u n a c o ntrada Oggi La Commissione Permanente dei Costumi è l’organo della Fondazione Palio di Legnano, Ente del terzo Settore preposto al controllo e verifica dell’attinenza storica di tutto ciò che compete il Carosello Storico e il Palio di Legnano Si tratta di un’istituzione collegiale, le cui riunioni sono aperte al pubblico, retta da un Coordinatore Scientifico, coadiuvato da una Segretaria Ve r b a l i z z a n t e e u n a Se g re t a r i a Responsabile Archivi, cui partecipano due rappresentanti per cias c u n a c o n t ra d a c o n m a ndato biennale La Commissione si avvale della collab o r a z i o n e s c i e n t i f i c a d i Università e Centri di Ricerc a , a f f i d a n d o a g l i a c c a d emici la funzione di referenti scientifici per le singole aree di studio: storia, storia del costume, storia del tessuto, stor ia della orefic er ia e dei m etall i.. Inoltre quest’Organo è impegnato in numerose attività che contemplano la formazione, la conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, la creazione di progetti comunitari e attività di studio e ricerca c h e s f o c i a n o i n p u b b l i c azioni e convegni internazionali

■ In m o s t ra f i n o a l 3 0 n ove m b re 2 0 2 3 , i n sala Ipogea a l Castello, le preziose creazioni delle contrade per la sfilata storica Una iniziativa, per i trent’anni della Commissione Permanente dei Costumi, con il sostegno di Fondazione Palio Ets e Comune di Legnano, n e l l’ a m b i t o d e l l e i n i z i a t i v e c u l t u ra l i a s s ociate al Palio di Legnano La scelta della Commissione di organizzare una mostra di questa natura e con un or izz o n t e t e m p o r a l e p a r t i c o l a r m e n t e a m p i o vuole essere un omaggio all’imponente sfil a t a s t o r i c a c h e o g n i a n n o c a r a t t e r i z z a i l Palio di Legnano Il Carosello Storico è infatti una manife stazion e in c ontinu o d iv enire, mai identica a sé stessa, il cui patrimonio di a b i t i , g i o i e l l i , a r m i e a c c e s s o r i è c o s t a n t emente implementato e aggiornato dalle contrade grazie ad un accurato giudizio scient i f i c o d e l l a Co m m i s s i o n e Pe r m a n e n t e d e i Costumi, di cui la mostra si propone di far conoscere e valor izzare i 30 anni di attività Si t ra t t a d i u n’ o p p o r t u n i t à u n i c a e p r i v i l egiata per poter ammirare da vicino i preziosi m a n u f a t t i r e a l i z z a t i d a l l e c o n t r a d e , c h e durante il carosello stor ico non sono completamente apprezzabili e fruibili nella loro bellezza ed unicità La mostra vuole omagg i are, i n p ar ti c ol ar m od o, l’atti vi tà ar ti g i anale e di r icerca (documentar ia e ar tistica) che viene svolta all’interno di ogni Contrada per la realizzazione di ogni elemento della sfilata I tre cicli espositivi, che interesseranno tutto il 2023, permetteranno al visitatore di poter ammirare – in un contesto approp r i a t o – l e c re a z i o n i a r t i g i a n a l i d e l l e Co ntrade, scoprendo anche l’iter ideativo e creat i v o, g r a z i e a l l ’ e s p o s i z i o n e d i d o c u m e n t i ,

bozzetti, sviluppi e prove di r icamo Con la collaborazione scientifica di: Fondazione Arte della Seta Lisio, Firenze; Master di II livello in Museologia, Museografia e Gestione dei Beni Culturali, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano

la nostra manifestazione ” Con gli Anni Settanta le contrade saranno tenute a sottoporre le loro idee p r o g e t t u a l i a d u n re s p o n s a b i l e nominato dal Comune, stabilendo u n c o n s e s s o d i c o n f r o n t o c o n o b b l i g o d i p a r t e c i p a z i o n e d e l l e c o n t r a d e s t e s s e I n fi n e n e l 1 9 9 2

l’Amministrazione Comunale istituirà formalmente la Commissione Permanente dei Costumi, definendone la struttura organizzativa: retta da un coordinatore, assistito da una segretaria, alla commissione prendono parte due rappresen-

Con la collaborazione scientifica di: Fondazione Arte della Seta Lisio, Firenze; Master di II livello in Museologia, Museografia e Gestion e d e i B e n i Cu l t u r a l i , Un i v e r s i t à Cattolica del Sacro Cuore, Milano

• Ciclo espositivo 2023 dal 24 gennaio al 14 aprile 2023; dal 22 aprile al 25 luglio 2023; dal 29 luglio al 30 novembre 2023

• Giorni e orari di apertura*

Sabato ore 15:00 – 18:00

Domenica ore 15:00 – 18:00

Per prenotare una visita guidata riservata : commissionecostumi@fondazionepalio org

7 MoS TRe il gior nale di L egnano “

6 consigli per la salute del ”cuore“

Dai fattori di rischio alla prevenzione cardiovascolare per un cuore in salute

Infar to, cardiomiopatie, scompenso cardiaco e aritmie cardiache: sono solo alcune delle malattie card i o v a s c o l a r i c h e , a n c o r a o g g i , r a pp r e s e n t a n o l a principale causa di mor te nel nostro Paese essendo responsabili del 34,8% di tutti i decessi 1 In par ticolare, nel 2020, nella provincia di Varese, le mor ti legate a q u e s t e m a l a t t i e s o n o c r e s c i u t e d e l 9 , 4 % r i s p e t t o a l

2019 2

I fattori di rischio

“ Q u e s t ’ u l t i m o d a t o , a n c h e s e a l l a r m a n t e , e v i d e n z i a c o m e l e malattie cardiovascolari siano ancora oggi un problema che può riguardare da vicino ognuno di noi È importante, però, sottolineare che per prevenirle e contrastarle è possibile fare molto: le malattie cardiovascolari, infatti, sono in parte prevenibili Accanto a fattori di rischio non modif icabili (come età e familiarità), esistono quelli modif icabili, ossia legati a compor tamenti sul quale è possibile agire (fumo, consumo di alcol, scorretta alimentazione, sedentarietà, ipertensione, diabete)” , spiega il dott. Angelo Anzuini, responsabile Cardiologia del Cardio Center di Humanitas Mater Domini

La prevenzione cardiovascolare La prevenzione è un’impor tante alleata delle terapie farmacologiche per evitare l’insorgenza delle patologie cardio-vascolari gr azie all’adozione di semplici e salut ari comportamenti: buone abitudini alimentari, un’adeguata e regolare attività f isica di tipo aerobico, il mantenimento di un regolare peso cor poreo

Gr azie al lavoro integr ato delle équipe di Cardiologia e d i E l e t t r o f i s i o l o g i a e d E l e t t r o s t i m o l a z i o n e , c o n o l t r e

22mila visite ed esami cardiologici eseguiti, più di 1 800 ricoveri, 500 angioplastiche coronariche e 450 ablazioni transcatetere annui, il Cardio Center di Humanitas Mater Domini segue i pazienti occupandosi della salute del loro cuore a 360°: dalla prevenzione (con percor si dedicati) alla diagnosi, dall’attività ambulatoriale al ricover o in caso di patologie cardiache e aritmologiche

All’attività del Cardio Center, che lavora in sinergia anche c o n i l P r o n t o S o c c o r s o d e l l ’ o s p e d a l e , s i a f f i a n c a n o i

Laboratori di Cardiologia inter ventistica (Emodinamica ed Elettrof isiologia)

A suppor to dell’équipe del Cardio Center, anche un team dedicato all’interno della Diagnostica per Immagini, che si avvale delle migliori tecnologie presenti oggi, tra cui la TAC a 1 2 8 s t r a t i e l a R i s o n a n z a M a g n e t i c a C a r d i a c a

Con l’obiettivo di essere sempre più vicini ai pazienti, gli specialisti del Cardio Center dell’ospedale sono presenti anche nei centri medici Humanitas Medical Care sul territorio

“Queste indicazioni valgono per tutti, a prescindere dall’età, dal sesso e dal prof ilo di rischio cardiovascolare, che può essere def inito attraverso SCORE dedicati” -spiega la dottoressa C e c i l i a Fa n t o n i , c a r d i o l o g a d e l C a r d i o C e n t e r d e ll’ospedale di Castellanza, che prosegue - “Gli SCORE del rischio prendono in considerazione diversi elementi quali sesso, età, abitudine al fumo, livelli di pressione e colesterolo, che def iniscono la probabilità di andare incontro a un evento cardiovascolare maggiore nel lungo termine Sulla base di tale Score, il medico individua le persone con più alto rischio, meritevoli di stretto follow-up e terapie farmacologiche mirate”

Rischio cardiovascolare.

Ci sono dif ferenze tra uomini e donne?

Sì, c’è dif ferenza ed è legata principalmente al fatto che le donne risultano protette dagli ormoni femminili sino alla menopausa; in seguito, spesso emer gono iper tensione ar teriosa, ipercolesterolemia e sovrappeso cosicché il vantaggio viene lentamente meno per allinearsi a quello maschile in età avanzata

Inoltre, spesso le donne sono poco sensibili ai programmi di prevenzione primaria ritenendo i problemi cardiovascolari di per tinenza maschile

Cuore e prevenzione: sei consigli

1. Valutare periodicamente la salute del proprio cuore signif ica tenere monitorati i valori di pressione arteriosa, i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue e mantenere un adeguato peso corporeo

2. Non fumare Il fumo, inf atti, è un f attore di rischio per tutte le malattie ed è uno dei peggiori nemici delle ar terie: esso, infatti, provoca severi danni alle ar terie del cuore, del cer vello e delle gambe predisponendo alla loro ostruzione

3. Essere attivi In generale signif ica evitare la sedentarietà e praticare una regolare attività f isica aerobica: sono suff icienti 30-40 min al giorno di camminat a r apida per ridurre il peso cor poreo, i livelli di pressione ar teriosa, di glicemia e di colesterolo nel sangue

4 Seguire un’alimentazione varia ed equilibrata Secondo lo studio PREDIMED pubblicato sul New England Journal of Medicine nel 2013, la dieta mediterranea (con l’utilizzo di olio e xtr avergine d’oliva e frutta secca ricchi in grassi insaturi “buoni”) si attesta come regime alimentare in grado di appor tare numerosi benef ici e di ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari

5. Ridurre ansia e stress quotidiani e riposare in modo adeguato e continuo la notte sono fondamentali abitudini per ridurre il rischio di sviluppare iper tensione ar teriosa e valori elevati di glicemia

6 Saper ascoltare il proprio cor po e riconoscere i segnali del cuore , f a c e n d o a t t e n z i o n e a dolore al petto ( d o l o r e toracico di tipo oppressivo che dura almeno alcuni minuti e che in genere si associa allo sforzo e a sudorazione fredda), le palpitazioni (battiti mancanti, irregolari o rapidi in condizioni di riposo), la mancanza di respiro a riposo o per sfor zi prima meglio tollerati; gli svenimenti improvvisi

Il Cardio Center di Humanitas Mater Domini

1 Sito Ministero della Salute - 2 Report Mortal tà ATS Insubria ann 2015-2020

Endoscopia: in Humanitas Mater Domini si amplia nel segno dell’innovazione

La nuova area ospita quattro sale endoscopiche con tecnologia all’avanguardia, Intelligenza Artificiale e una recovery room

Quattro sale attrezzate con le dotazioni tecnologiche più all’avanguardia, sia per l’esecuzione di esami diagnostici sia per l’alt a disinf ezione degli strumenti Una r ecover y r oom che permette la pr epar azione all’indagine endoscopica e il comfor t del paziente durante lo smaltimento della sedazione profonda, quando necessario, con assistenza infermieristica

A c c e t t a z i o n e e s c l u s i v a m e n t e d e d i c a t a a l S e r v i z i o d i

Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva

Sono solo alcune delle novità dell’ampliamento dell’area endoscopica di Humanitas Mater Domini, che oggi apre le por te e che vede raddoppiare le sale destinate all’esecuzione di tutte le tipologie di esami endoscopici, diagnostici e terapeutici

“Sono molto soddisfatto della qualità dei lavori di ampliamento della nuova Endoscopia Digestiva dell’ospedale, che rappresenta oggi una pronta risposta alle crescenti esigenze del nostro territorio Ai nuovi spazi oggi attivi si af f iancano investimenti tecnologici dedicati al potenziamento dell’accuratezza diagnostica degli esami e alla sala di alta disinfezione” , spiega il dottor Benedetto Mangiavillano, responsabile del Ser vizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’ospedale

dell’ampliamento

Innovazione tecnologica ed elevati standard di cura e sicurezza sono tr a i valori por t anti di Humanit as Mater Domini che hanno guidato anche i lavori di ampliamento del ser vizio di Endoscopia Digestiva “Pensiamo all’applicazione dell’Intelligenza Ar tif iciale (AI) in ambito diagnostico Nel nostro ospedale, infatti, le colonscopie possono essere eseguite con il suppor to dell’AI Con l’ampliamento del ser vizio, ora possiamo of frire a sempre più pazienti il

maggior comfort e tranquillità durante l’esame ed un servizio di altissima qualità” , spiega il dottor Mangiavillano

L’integrazione dell’Intelligenza Artif iciale, infatti, potenzia l’accuratezza diagnostica della colonscopia: grazie all’algoritmo di cui è dotata, la tecnologia permette di rilevare il 13% in più di adenomi (polipi) o lesioni tumorali del colon, generando marcatori e suoni a basso volume che segnalano allo specialista l’area in cui è necessaria una valutazione visiva più approfondita

Non solo maggior accuratezza diagnostica, ma anche più sicurezza grazie ad un nuovo sistema di disinfezione degli strumenti endoscopici

“Nella nuova area è stato introdotto un sistema informatizzato di ultima generazione, attraverso il quale possiamo tracciare il percorso di ogni singolo strumento, dalla fase di utilizzo a quella di stoccaggio Per ridurre maggiormente il rischio di infezioni, abbiamo poi rivisto i percorsi e l’intero processo di lavaggio degli strumenti con una nuova tecnologia che permette di tratt arli ad altissima disinfezione (ossia eliminare gli agenti patogeni con acidi a temperature ambiente) e stoccarli in modo da consentire una conser vazione ottimale per trenta giorni

Per ridurre ulteriormente il rischio di contaminazioni tra ambiente circostante e personale medico, tutte le porte del servizio sono state dotate di aper tura touchless, af f inché gli specialisti non entrino in contatto con superf ici non sterili”, conclude il responsabile

Il Ser vizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Humanitas

Mater Domini

Dal ref lusso alle malattie inf iammatorie croniche intestinali, dalle patologie del pancreas e delle vie biliari f ino ai pazienti che necessitano di procedure terapeutiche endoscopiche più complesse, come l’aspor tazione di polipi del colon e dello stomaco e il trattamento dei calcoli della via biliare: i l s e r v i z i o d i E n d o s c o p i a D i g e s t i v a e G a s t r o e n t e r o l o g i a af f ianca il paziente dalla diagnosi alla terapia di tutte le malattie dell’apparato digerente

Con quasi 10mila visite ed esami annui, il Ser vizio è ricon o s c i u t o t r a l e e c c e l l e n z e d i H u m a n i t a s M a t e r D o m i n i anche per l’attenzione al comfor t dei pazienti durante le procedure diagnostiche endoscopiche L’ospedale, infatti, è tr a gli ospedali in cui è possibile sottopor si alla colonscopia con sedazione profonda, che permette al paziente di af frontare l’esame con maggior tranquillità

A questa, si aggiunge anche la gastroscopia transnasale, un’indagine non invasiva che, a differenza della tradizionale, viene eseguit a con un sondino dal piccolo diametro che viene introdotto nella narice, riducendo il fastidio dell’indagine

Dall’Intelligenza Ar tif iciale integrata alla colonscopia a una sala di alta disinfezione high tech: l’innovazione è protagonista

Il procedimento penale a carico di minorenni

Una delle telefonate che i genitori non vorrebbero mai ricevere è quella con la quale le autorità li informano che il proprio figlio ha commesso un reato.

■ Prima di affrontare nel merito la responsabilità penale dei minori, occorre mettere in evid e n z a u n p u n t o c e n t ra l e d e l l’ o rd i n e p u b b l i c o c h e c o i n vo l g e l e n o s t re f o r ze d e l l’ o rd i n e Capita infatti di osservare che nei punti più critici di molte città manchi, soprattutto in determinati gior ni e a deter minati orar i, la presenza costante di agenti delle for ze dell’ordine volta a prevenire condotte illecite di ragazzi che, soprattutto in gruppo, diventano aggressivi e indifferenti all’osser vanza anche di semplici regole di comportamento civico Tale aspetto deter mina per i residenti il fatto grave del dover cambiare le abitudini di vita, come per esempio modificare il percorso pedonale o evitare di uscire di casa in certe ore Occorre rilevare che anche la città di Legnano, in alcune zone, presenta evidenti problematiche d i g e s t i o n e d i q u e s t i g r u p p i d i ra g a z z i , c h e m i n a c c i a n o l a s i c u rez z a e l a t ra n q u i l l i t à d e i residenti

IL PROCESSO MINORILE

In questa sede cercheremo di fornire un quadro generale del processo minorile, partendo dal principio secondo cui nessuno può essere punito per un fatto previsto dalla legge come reato, se al momento in cui lo ha commesso non era imputabile È imputabile la persona c h e s i a c a p a c e d i i n t e n d e re e d i vo l e re a l m o m e n t o d e i f a t t i o g g e t t o d i va l u t a z i o n e (Art 85 del cp) Mentre, con r ifer imento al tema dei reati commessi dai minor i di età, l’art 97 del Codice Penale stabilisce che non è imputabile chi al momento in cui ha comm e s s o u n f a t t o re a t o n o n h a c o m p i u t o i q u a t t o rd i c i a n n i Q u e s t o p o i c h é s i n o a quell’età si presume che i ragazzi non abbiano raggiunto una maturità psicofisica che gli consenta di distinguere in modo sufficientemente adeguato cosa sia giusto e cosa sia sbagliato Non è escluso tuttavia che i genitori di un minorenne autore di reato rispondano penalmente per il reato punibile commesso dal figlio

Nel caso,invece, dei minori di età compresa tra i 14 e i 18 anni, l’imputabilità va giudicata caso per caso, secondo quanto previsto dall’art. 98 del codice penale. Il giudice dovrà d u n q u e a p p u r a re l a c o n c re t a c a p a c i t à d i intendere e di volere del minore degli anni 18 al momento in cui ha commesso il fatto In caso di mancanza di tale capacità il minore non è punibile Nel diverso caso in cui il minore degli anni 18 sia capace di intendere e di volere al momento della commissione del fatto viene considerato punibile, ma la sua pena sarà diminuita rispetto a quella prevista dalla legge per gli adulti

Analizziamo quindi le possibili conseguenze d i u n f a t t o re a t o c o m m e s s o d a i vo s t r i f i g l i minorenni Anzitutto chiariamo che la competenza giudiziaria è del Tribunale dei Minorenni La disciplina in materia penale per i minor i è il DPR n 448/88 (codice di procedura penale minorile), il Decreto L gs attuativo n 272/89 e, per la par te da questa non disciplinata, il codice di procedura penale degli adulti solo se non pregiudizievole alla

tutela del minore

Naturalmente, l’iter giudiziario a cui i sono sottoposti i minori è diverso rispetto al procedimento ordinar io e i protagonisti assumono un ruolo particolare Anzitutto in questo procedimento giocano un ruolo importante i Servizi minorili, previsti dall’art 6 dpr Questi coadiuvano l’autor ità giudiziar ia in ogni stato e grado del procedimento, affiancando il minore durante le più delicate fasi di esso Hanno un duplice compito: assiston o i l m i n o re n n e, p ro t e g g e n d o l o a n c h e d a possibili compor tamenti poco garantistici da parte degli organi che agiscono nel processo e fanno da tramite fra l’autorità giudiziaria e il minore (di cui devono conoscere la personalità) Vi sono i ser vizi dell’amministrazione della giustizia, i servizi presso gli enti locali, le comunità pubbliche, le comunità autorizzate

I l Pu b b l i c o Mi n i s t e ro ( c o l u i c h e e s e rc i t a l’azione penale), nel processo minorile, deve, in base a Corte Cost 49 1973, non soltanto realizzare la pretesa punitiva dello Stato, ma deve cooperare al conseguimento del recupero del minore Questo punto è importante anche per il ruolo che deve assumere l’avvocato del minore indagato

Il Giudice, invece, per le esigenze educative del minorenne, gode di un ampliamento della discrezionalità di giudizio

Il pm e il giudice acquisiscono elementi circa l e c on d i zi on i p e r s on al i , f am i l i ar i , s oc i al i e ambientali del minorenne Inoltre, tali accertamenti riguardano gli eventuali precedenti penali lo “stato attuale”, sino a coinvolgere anche le risorse future del minore Al fine di acquisire detti elementi utili alla valutazione della personalità del minore, il giudice può utilizzare qualsiasi mezzo di prova e tutte le prove atipiche Il canale privilegiato rimang o n o s e m p re i s e r v i z i s o c i a l i , m a p o s s o n o anche essere demandati tecnici oppure essere sentiti gli insegnanti Ciò anche senza formalità di procedura Normalmente vengono utilizzati i servizi minorili, sentita la persona offesa ed eventualmente gli esercenti la potestà genitoriale (questi ultimi se necessario)

Lasciare totale autonomia ai minori nella gestione social media può oggi portare a gravi conseguenze riguardo la commissione di molti reati

Il fine di tali accertamenti è di quello di appurare: la imputabilità, il grado di responsabilità, la valutazione della rilevanza sociale del fatto, disporre le a d e g u a t e m i s u re p e n a l i e a d o t t a re e v e n t u a l m e n t e p r ov v e d i m e n t i d i n a t u r a c i v i l e L e c o n s e g u e n z e d e ll’eventuale omissione dell’indagine non sono sanzionate specificatament e d a l l a n o r m a t i v a i n e s a m e, m a l a giur ispr udenza ha r itenuto che tale inadempimento possa integrare una nullità a regime intermedio, ma non una nullità assoluta ex 179 n 1 cpp L’avvocato del minore, in questa particolare procedura, assume un ruolo fondamentale poiché deve fornire agli organi giudicanti (anche attraverso ai ser vizi sociali) il quadro psicologico e f a m i l i a re u t i l i a l r i s u l t a t o p o s i t i vo per il minore L’obiettivo pr incipale per l’avvocato è quello di ottenere l’archiviazione o, in mancanza, una sent e n z a d i n o n l u o g o a p r o c e d e re (SNLP) che può essere pronunciata (ex ART 26 dpr) per difetto di imputabilità, (che è emessa dal giudice), SNLP per irrilevanza del fatto (ex art 27 DPR cd declaratoria di improcedibilità per irrilevanza del fatto); in questi casi il giudice valuta che la prosecuzione del processo pregiudicherebbe le esigenze educative del minore Si p a r l a d i t e n u i t à d e l f a t t o q u a n d o

esso sia tale da determinare modeste re a z i o n i e p re o c c u p a z i o n i n e l l a comunità S N L P Pe r c o n c e s s i o n e d e l p e r i o d o giudiziale: Il perdono giudiziale è previsto e disciplinato dall’art 19 Legge minorile e dall’art 169 cod pen (perdono giudiziale per i minori degli anni diciotto)

Qualora invece si dovesse addivenire ad un giudizio di responsabilità, l’avvocato svolge un ruolo importante per f a re o t t e n e re a l m i n o re L e s a n z i o n i So s t i t u t i v e L e s a n z i o n i s o s t i t u t i ve possono essere applicate sia dal gup, che dal giudice del dibattimento Ma attenzione, il gup può, ex art 32 comma II dpr, “diminuire la pena fino alla metà rispetto al minimo edittale”

Il g i u d i c e, a i f i n i d e l l a s o s t i t u z i o n e, deve tenere in considerazione, oltre ai limiti di pena stabiliti, anche la personalità del minore, delle esigenze di lavoro o di studio dello stesso, nonché le sue condizioni familiar i, sociali e ambientali Ovviamente, si ha riguardo alla pena applicabile in concreto e non alla pena edittale astratta Quindi, nel caso i vostri figli siano coinvolti in una vicenda giudiziaria di natura penale, occorre mettere in atto tutte le leve giudiziarie e sociali disponibili a l f i n e d i t e n e r l i i n d e n n i d a r i s v o l t i negativi

DUE SEMPLICI CONSIGLI

■ Personalmente consiglio i genitori di monitorare l e f re q u e n t a z i o n i d e i f i g l i e a q u a l i c o m p a g n i e s i aggrega Inoltre lasciare totale autonomia ai minori nella gestione social media può oggi portare a gravi conseguenza riguardo la commissione di molti reati legati alla diffamazione e al bullismo, oltre al rischio d i e s s e re a v v i c i n a t i d a m a l i n t e n z i o n a t i No n v a dimenticato che oggi vi è la possibilità di eseguire controlli da remoto su attività e accessi: all’oratorio ci sono gli educatori, a scuola gli insegnanti, nelle attività sportive gli allenatori Per quale motivo sui social i ragazzi devono essere lasciati soli? Ogni genitore deve sapere poi che l’abuso di alcol e il consumo di droghe da parte di questa generazione è diventata u n a r o u t i n e : n e l 2 0 2 0 a l m e n o i l 1 8 p e r c e n t o d e i minori tra gli 11 e i 17 anni ha consumato bevande alcoliche Tra gli 8 6 milioni di italiani a rischio alcolismo, 800mila sono minorenni Se vostro figlio torna a casa alterato non sottovalutate la cosa, perché non sempre è la bravata di una sera e spesso sottende a qualcosa di molto più grave

Fabio Manfré, a v vocato del Foro di Milano con s tudio anche in Legnano
” “
10 l’avvoc aTo il gior nale di L egnano

In che condizioni versa il campionato Dilettanti?

Spariti grandi sponsor che una volta supportavano i campionati minori, la situazione economica non è rosea: si può chiedere a una società del campionato Dilettanti di fare 500 chilometri

fossero 200 sarebbe lo stesso – per andare in t ra s f e r t a , s o b b a rc a n d o s i a n c h e i n g e n t i s p e s e per vitto e alloggio? Il problema di questo campionato è che i giocatori sono trattati come professionisti e le società devono strutturarsi di conseguenza: una volta i dilettanti facevano tre allenamenti alla settimana, la sera, perché di giorno lavoravano, oggi hanno già i procuratori e si allenano di pomeriggio

Qual è il limite del nostro calcio giovanile? Come mai non ries ce più a esprimere futuri campioni?

“Credo che sovente anche noi istruttori denotiamo alcuni limiti Ogni bambino ha una specifica qualità, che spesso non r iusciamo a far crescere sia a livello di singolo che nel contesto generale, rendendola funzionale alla squadra C h i s p i c c a p e r t a l e n t o i n n a t o ( n e l c a l c i o u n a dote fondamentale) viene lasciato spesso libero di fare quel che vuole Sviluppa così un ego smisurato e non è assolutamente utile alla squadra,

Moreno Ferrario, eccellente difensore del Napoli di Maradona, oggi allena i ragazzi del Legnano: una disanima puntuale sui settori giovanili, sul calcio Dilettanti e sui fondamenti di base di uno sport profondamente mutato

■ Gigi Riva lo aveva soprannominato rampin (gancio) perché restava incoll a t o c o m e u n f ra n c o b o l l o a l l’ a t t a ccante Per Peo Moreno, mitico allenatore del Varese, dove ha iniziato la c a r r i e ra , e ra “ i l t e d e s c o” p e r l a s u a concretezza, maturità e serietà Era uno che non sgarrava niente, ecco uno dei motivi per cui Moreno Ferrario ha giocato nel Napoli (dal 1977 al 1 9 8 8 ! ) , d u n q u e a n c h e a l fi a n c o d i Maradona, in una squadra fenomenale in cui vinse lo scudetto nel 1987 Suo il gol vittoria nello scontro diretto con la Juventus che valse ai partenop e i l a c o n q u i s t a d e l Tr i c o l o re Og g i

Moreno Ferrar io vive a Parabiago e allena i ragazzi dell’Academy Legnan o Ca l c i o ( c l a s s e 2 0 1 3 ) e g l i A l l i e v i p r ov i n c i a l i B d e l L e g n a n o Ca l c i o ( c l a s s e 2 0 0 6 ) : “ ve d e r l i c re s c e re è l a m i a p i ù g r a n d e s o d d i s f a z i o n e, u n lavoro che comporta grande impegno e responsabilità”

“Per i bambini dovrebbe esistere un percorso di crescita obbligato, che li porti, non solo calcisticamente parlando, a sviluppare lo spirito di squadra V iene invece inculcata loro sin da subito una cultura diversa, che io osteggio, quella che conti solo la vittoria, a tutti i costi

an c he s e s e g n a c on p i ù f ac i l i tà O gg i fatichiamo molto a trasformare l’”io in “noi” Il fine, fin dalla categoria dei Pulcini, è vincere il tor neo a tutti i costi, non fare crescere la squadra, formare i piccoli Un esempio che mi piace fare a i ra g a z z i è c h e s i a Ma ra d o n a s i a u n a l t ro d e i p i ù g ra n d i i n a s s o l u t o d e l l a stor ia, Van Basten, giocavano “per” e “ c o n” l a s q u a d r a Ma e s i s t e a n c h e i l problema contrario: molti istruttori e allenatori di squadre giovanili sacrificano il talento alla tattica, così cara al c a l c i o i t a l i a n o, i n g a b b i a n d o l o e n o n consentendogli di svilupparsi e di “liberarsi” Una volta non si cominciava a giocare nelle scuole calcio, ma per strad a e al l’orator i o, d ove s i g i oc ava c on quelli più grandi e i tornei, credetemi, erano “roba seria” Così sono nati i Pulic i , i B e t t e g a , i B o n i n s e g n a O g g i l a n a z i o n a l e f a t i c a a t rova re u n c e n t rava n t i In f a t t i è i l s e c o n d o Mo n d i a l e che guardiamo alla TV ”

Quindi lei come opera con i bambini e i giovani?

“Anch’io mi accorgo quando uno è più bravo e dotato, ma perché gli attribuis c a v a l o re d e v e e s s e re b r a v o a n c h e quando la palla ce l’hanno gli altri Se uno da bambino è fisicamente più sviluppato, crescendo, quando verrà messo nel calcio a 11, troverà però chi fisicamente lo regge e dovrà dunque sviluppare un’alta “intelligenza calcistica” per emergere Esiste poi il problema dei ruoli, spesso s n a t u r a t i d a l l ’ i d e a c h e u n g i o c a t o re d e b b a e s s e re p o l i f u n z i o n a l e e c h e comunque debba provare molti ruoli diversi Quindi non solo alla fine non si “allena il ruolo”, ma ancor prima non si sa comprendere quale sia l’attitudine specifica del bambino Ogni r uolo va i n f a t t i f o r m a t o i n m o d o d i v e r s o Un esempio: al momento della partita ci si guarda attorno e ci si domanda ‘adesso chi mettiamo dietro?’ Alla fine ci va chi non sa difendere e si perde”

Qual è il livello pscicofisico dei bambini che vengono da voi? Quali le difficoltà maggiori? “Oggi c’è più attenzione all’alimentazione rispetto al passato, ma si presentano da noi anche bambini con gravi problemi di tipo coordinativo-motorio, che vorrebbero giocare a calcio Non si p u ò c o r re re e s a l t a re s e n e p p u re s i c a m m i n a c o r re t t a m e n t e D’ a l t ro n d e l’educazione fisica nelle scuole non si insegna più e la sedentarietà e le postu-

Il problema maggiore per questi ragazzi sono senz’altro i genitori, che proiettano sui figli le proprie speranze e i l l u s i o n i , s p e s s o i l p r o p r i o r i s c a t t o sociale Molte società e molti dirigenti hanno però le restanti responsabilità, p o i c h é t i f a n n o c re d e re c h e p o t r a i arrivare al Milan, all’Inter E magari ci arrivi davvero, ma quello che questi ragazzi non sanno è che per le squad re d i s e r i e A l ’ i m p o r t a n t e è f a r numero, ampliare il più possibile il bacino di scelta, e arrivato agli Allievi ti salutano senza tanti complimenti Uno su mille ce la fa Anzi su diecimila Forse”

re scorrette derivanti da ore chini sugli smartphone fanno il resto, limitando anche la visione periferica”

“Il più grande scoglio è ottenere l’attenzione e la concentrazione dei bamb i n i , p e rc h é d e t e r m i n a t i e s e rc i z i e m ov i m e n t i – v i s t o c h e h o g i o c a t o i n serie A lo so bene! - vanno eseguiti esattamente come li propongo A me non interessa allenare, questo lo potrebbe fare chiunque, io voglio insegnare ai bambini sia le basi tecniche sia il concetto che questo sport è soprattutto una questione di testa Che se non puoi spingere uno più grosso di te devi imparare ad aggirarlo Fermo spesso gli allenamenti per dare loro spiegazioni, passando per noioso, perc h é – m i d i c o n o - i l b a m b i n o d e v e “fare”, non acquisire troppe nozioni che lo confondono Io però continuo per la mia strada: si può tentare di stravolg e r l o q u a n t o s i vu o l e, ma i l ca l c i o ha sempre le stesse regole di base Il calcio è libertà, non anarchia Il piede d’appoggio va posizionato in un certo punto, non dove si vuole La caviglia seve essere rigida Quanti gol d a f u o r i a re a s i v e d o n o i n s e r i e A ?

Pochissimi Perché il 70% dei tiri finisce fuori dallo specchio se non in tribuna? Questione di tecnica, e questa si impara da piccoli”

E ’ s e m p re st at o c o s ì ? C o m e s o n o c a mbiati i parametri di s celta?

“No, non è sempre stato così Io oggi s a re i s c a r t a t o a q u a l u n q u e p r ov i n o : oggi la prima cosa che guardano è se sei alto e grosso Senza Riccardo Sogliano (che riportò il Varese in B dopo 25 anni) io non sarei diventato il calciatore c h e c o n o s c e t e E ro u n a l l i e vo, m i h a v i s t o u n a v o l t a e d è a n d a t o d a Pe o Maroso, che allenava la prima squadra d e l Vare s e, i n s e r i e B, d i c e n d og l i “ s ai che ho visto uno ‘scarso’ ma che ha la testa da giocatore?” Avevo 15 anni e ho i n i z i a t o a d a l l e n a r m i c o n l a p r i m a

squadra”

Come ha detto in una inter vista Franco Causio, uno dei più grandi talenti della st o r i a d e l n o st ro c al c i o, “n o i n o n sb ag li avam o un cro ss, p erch é dop o l’allenamento ci fermavamo a calciare Oggi ne azzeccano p ochi”

“Oggi si allena più la tattica che la tecnica, purtroppo Personalmente vado c o n t ro c o r re n t e : i o e Ma t t e o ( Ma t t e o Milan, che oltre a essere un ottimo cuoc o è u n p re p a r a t o i s t r u t t o re ) s i a m o perfettamente integrati: lui prepara gli

esercizi e io all’interno di questi opero per migliorare movimenti e gesto tecnico Stop-passsagio Controllo-passaggio La ripetizione del gesto porta al suo graduale miglioramento Ha ragione Causio, i difensor i di una volta erano perfettamente allenati nel coprire gli spazi e la linea della palla, dunque i cross dovevano essere perfettamente calibrati Ho giocato con al fianco Krol e Renica, fidatevi di me”

Al mondiale di otto anni fa c ’erano quaranta campioni, non fenomeni ma calciatori di altissimo livello, in questo erano quattro S e non facevano la giocata Mbappé o Messi non si sapeva di chi parlare

“In n a n z i t u t t o i f e n o m e n i n e l c a l c i o sono stati e sono molto pochi Questa parola oggi è molto abusata: basta che Leao segni tre gol e diventa un fenomeno Leao è un buon giocatore, che sfr utta le propr ie qualità e gioca da s o l o Pe r e s s e re d e f i n i t i “ s u p e r” n o n solo bisogna essere tre spanne sopra tutti, ma bisogna anche confer marsi negli anni Come dice lei, però, anche d i “ s e m p l i c i c a m p i o n i ” c’ è p e n u r i a oggi: il livello medio si è alzato, ma c’è u n v u o t o “ i n a l t o”, p e r i m o t i v i c h e abbiamo analizzato

Con questo nuovo tipo di visione e di scuola calcio, le nazionali (ma anche le quadre di club) che dispongono di g i oc ator i c on u n g ran d e f i s i c o, d e d izione e corsa, una volta trovato chi dà loro ordine possono colmare il gap con quelle storicamente più forti Ai miei t e m p i s e g i o c a v i c o l Ma ro c c o e ra u n allenamento, oggi rischi andare a casa”

Tra le mille doti calcistiche, quale era a suo parere la più straordinaria di Maradona?

“La coordinazione, la capacità di essere s e m p re i n e q u i l i b r i o a n c h e q u a n d o e r a f u o r i e q u i l i b r i o Me n e f a c c i a aggiungere un’altra: non era alto, ma era un toro, con una muscolatura possente, cercavano ( e spesso “ non lo trov a v a n o” ) d i b u t t a r l o a t e r r a m a n o n cadeva mai! E questa è una delle differenze con Messi, che se lo sfiori cade”

Dunque con le regole di oggi (Sorr ide) Con le regole di oggi, in cui f i s c h i a n o o g n i s o s p i r o, Ma r a d o n a segnerebbe 40 gol a stagione E altrettanti ne farebbe segnare

1 1 Il PeRSonaggIo il gior nale di L egnano

■ Nell’uomo il più potente sincronizzatore dei ritmi circadiani è la luce Al mattino la luce ambientale è dominata dalle alte frequenze cromatiche (colori freddi, luce blu) che, insieme al calo della melatonina ed al picco di cortisolo, i n d u c o n o i l r i s v e g l i o, s t i m o l a n o l a coscienza, l’attenzione e la performance psicofisica Alla sera invece vi è la predominanza delle basse frequenze cromatiche (color i caldi, luce rossa) che, insieme alla riduzione del cortisolo circolante e all’aumento della melatonina, conciliano il sonno Tutte le funzioni del nostro organismo sarebbero quindi sincronizzate con i ritmi della luce naturale ossia con l’alternanza del giorno e della n o t t e In re a l t à q u e s t o s i n c ro n i s m o è stato per fetto fino a quando l’uomo è v i s s u t o n e l l e c a v e r n e m a , c o n l a c rescente diffusione della luce ar tificiale all’interno ed all’esterno dei luoghi dove viviamo, siamo oggi sottoposti ad una costante ed eccessiva esposizione lumin o s a a n c h e q u a n d o è n o t t e , i n f l u e nzando negativamente i ritmi circadiani e la qualità del sonno La luce ambientale interagisce con i nostri occhi per il 3 0 % a t t ra ve r s o i “f o t o re c e t t o r i v i s i v i ” (coni e bastoncelli) che, grazie al mecc a n i s m o d e l l a f o t o t ra s d u z i o n e, s o n o responsabili della visione degli oggetti, dei dettagli, dei colori, del campo visivo, della stereopsi, del contrasto Il 70% della luce ambientale e soprattutto quella blu, viene invece captata da particolari “fotorecettori non visivi” chiamati “cellule ganglionari intrinsecamente fotosensibili”

Queste cellule retiniche sono collegate nel cervello con i nuclei soprachiasmatici e con l’epifisi (una piccola ghiandola che produce e r ilascia la melatonina) che rappresentano i centri di regolazione dei ritmi circadiani Un aumento dell’intensità luminosa avrà come principale conseguenza la ridotta secrezione di melatonina e la inibizione del sonno Q u i n d i l a m a g g i o r p a r t e d e l l a l u c e ambientale non ha la funzione di permetterci di vedere, bensì di regolare i ritmi circadiani

In questi ultimi anni si è molto parlato del ruolo che la luce blu avrebbe nello sviluppo della degenerazione maculare Con la diffusione e l’eccessivo utilizzo di PC, smartphone, TV e lampadine a LED che emettono luce blu, i nostri occhi, oltre ad essere asciutti, arrossati e stanchi, sarebbero sottoposti ad un d a n n o f o t o s s i d a t i v o d i re t t o a l i v e l l o maculare che potrebbe dare origine al processo degenerativo Tuttavia, quando parliamo di degener a z i o n e m a c u l a re, d ov re b b e s o r g e re spontanea una domanda Perché solo l a p a r t e c e n t ra l e d e l l a re t i n a , o s s i a l a macula, va incontro al processo degenerativo? Si potrebbe rispondere facilmente che, essendo la macula l’area di re t i n a m e t a b o l i c a m e n t e p i ù a t t i v a e quindi producendo molte scorie, sarebbe quella più a rischio di degenerare

In re a l t à l a d e g e n e ra z i o n e m a c u l a re, che rappresenta la prima causa di ipovisione e cecità legale nei paesi industrializzati, è una patologia complessa nella quale inter vengono meccanismi epigenetici, fotossidativi, neuroinfiammatori, eccitotossici, vascolari

Non dimentichiamoci però che esiste un fattore fondamentale, un induttore, senza il quale questi meccanismi non avrebbero origine

Q u e s t o f a t t o re è r a p p re s e n t a t o d a l l a luce! Infatti senza la luce i nostri fotorecettori maculari non attiverebbero la fototrasduzione e quindi non avrebbero la possibilità di innescare quella cascata di eventi che, in particolari condizioni ed in soggetti predisposti, potrebbe dare origine al processo degenerativo

Smartphone, pc, tv e led il ruolo della luce nelle malattie oculari e neurodegenerative

Con la diffusione e l’eccessivo utilizzo di PC, smartphone, TV e lampadine a LED che emettono luce blu, i nostri occhi, oltre ad essere asciutti, arrossati e stanchi, sarebbero sottoposti ad un danno fotossidativo diretto a livello maculare

La missione che ci prefiggiamo è promuovere un rapporto sano con la tecnologia: approcciarla senza

timore, senza diventarne schiavi

umano, di un sistema paravascolare d e n o m i n a t o “g l i n f a t i c o” c h e, g ra z i e alla contrazione delle arterie, genera u n a “ p o m p a c e re b r a l e ” e s p i n g e i l l i q u i d o c e re b r o s p i n a l e n e g l i s p a z i extracellulari facilitando l’eliminazione delle scorie Questo sistema sebben e e s i s t a a n c h e d u r a n t e l a v e g l i a , sarebbe più efficiente mentre dormiamo Nel 2020, utilizzando complesse t e c n i c h e n e u r o r a d i o l o g i c h e, a l c u n i autori evidenziarono la presenza del sistema glinfatico anche nell’uomo Co m e h o i p o t i z z a t o i n a l c u n e m i e recenti pubblicazioni, è verosimile che possa esistere un tale sistema anche nel ner vo ottico e nella retina

Durante lo stato di veglia, il gel contenuto all’interno del bulbo oculare dett o “ u m o r v i t re o” s i m u ov e g r a z i e a i movimenti del capo, alla contrazione dei muscoli extraoculari e all’accomod a z i o n e d e l c r i s t a l l i n o, e s e rc i t a n d o una pressione positiva e negativa sulla superficie retinica

I FOTORECETTORI

sono cellule retiniche costituite da un segm e n t o e s t e r n o c h e è l a p o r z i o n e r i c c a d i molecole sensibili alla luce, di un piccolo segmento intermedio chiamato “ciglio” e di un segmento interno che contiene il nucleo e gli organelli citoplasmatici I fotorecettori hanno una caratteristica unica e paradossale tra le cellule eccitabili: quando vengono stimolati dalla luce, non generano p o t e n z i a l i d’ a z i o n e m a s i i p e r p o l a r i z z a n o (ossia riducono il loro potenziale di membrana da -40 mV a -70 mV ), trasmettono il segnale luminoso dal segmento ester no a quello interno attraverso un debole impulso elettrico e r iducono il r ilascio di neurotrasmettitore

Fig 1: la macula, qui rappresentata in una sezione tomograf ica, è l’area retinica più illumina ta Nella macula è per tanto fa vor i ta la iperpolar iz zazione dei fotorecet tor i che r ilasciano poco glutammato Al contrar io, in per ifer ia i fotorecet tor i sono meno iper polar iz zat i (o più depolar iz zati) e r ilasciano una maggior quant i tà di neurotrasmet t i tore Q u in d i f i s i o l o gi ca m e n t e n e ll a regi o n e ma cu l a re troveremo poco glutamma to nello spazio ex tracellulare

QUAL È L’AREA DI RETINA CHE, IN CONDIZIONI FISIOLOGICHE, RICEVE PIÙ LUCE?

L a c o r n e a f a c o n v e r g e re i r a g g i l u m i n o s i attraverso la pupilla soprattutto sulla regione maculare, ove i fotorecettori verranno iperpolarizzati É evidente che questo fenomeno sarà più frequente ogni qualvolta utilizzeremo la vista per vicino ed ancor più davanti ad una sorgente luminosa Questa condizione di persistente iperpolarizzazione dei fotorecettori maculari potrebbe creare le condizioni elettrochimiche affinché una qualsiasi molecola (farmaco, ormone, gas) possa accidentalmente e inappropriatamente depolarizzare i fotorecettori alla luce, alterare il meccanismo della fototrasduzione e quindi a u m e n t a re i l r i l a s c i o d i g l u t a m m a t o n e l l o spazio extracellulare Il glutammato è il principale neurotrasmettitore eccitatorio del SNC e della retina ma quando la sua concentrazione extracellulare aumenta può diventare

( g l u t a m m a t o ) n e l l o s p a z i o e x t r a c e l l u l a re Viceversa, in condizioni di buio il fotorecett o re s i d e p o l a r i z z a ( d a - 7 0 m V a - 4 0 m V ) e rilascia una maggior quantità di glutammato (Fig 1)

La presenza del “ciglio” tra il segmento esterno (dove ha or igine l’impulso elettr ico) e il segmento interno (che riceve l’impulso) permetterebbe al fotorecettore di “filtrare” gli alti flussi di corrente che altrimenti potrebbero innalzare inappropriatamente il potenziale di membrana nel segmento interno, comprom e t t e re l a f o t o t r a s d u z i o n e e c a u s a re u n eccessivo rilascio di glutammato In pratica il ciglio avrebbe la stessa funzione di un fusibile in un circuito elettrico

t o s s i c o ( e c c i t o t o s s i c i t a’ ) , a u m e n t a n d o l o stress ossidativo, il danno mitocondriale e la produzione di radicali liberi fino ad indurre la morte della cellula Oggigiorno gli esseri umani conducono uno stile di vita che li porta ad utilizzare molto la vista per vicino e in c o n d i z i o n i d i e c c e s s i v a i l l u m i n a z i o n e, aumentando quindi il rischio di sviluppare la degenerazione maculare a causa dell’insorgenza di interferenze elettrochimiche che si potrebbero verificare durante il processo di fototrasduzione Ma non solo

Dal punto di vista embr iologico l’occhio è una estroflessione del cer vello, e la retina, così come il cer vello, produce molte scorie metaboliche soprattutto nella regione maculare: tuttavia la retina ed il cer vello non possiedono vasi linfatici per eliminarle Nel 2012 alcuni ricercatori pubblicarono uno studio in cui dimostrarono la presenza nel cer vello dei topi, funzionalmente analogo a quello

Qu e s ta “ pompa vitreale ” c on tr i b u irebbe al movimento dei fluidi inters t i z i a l i a u m e n t a n d o l ’ e l i m i n a z i o n e delle scorie metaboliche dalla retina e spingendole, attraverso la coroide e la sclera, nei vasi linfatici congiuntivali Anche in questo caso il meccanismo sarebbe più efficiente mentre dormiamo ed avverrebbe durante la fase REM del sonno Ricordo che in natura esiste già un sistema che utilizza una pompa vitreale Gli uccelli infatti, non avendo vasi sanguigni nella retina, possiedono u n a e s t ro f l e s s i o n e re t i n o c o ro i d e a l e chiamata “pettine” che si aggetta nel v i t re o e g r a z i e a i m ov i m e n t i d e g l i occhi, facilita gli scambi di ossigeno e n u t r i e n t i c o n l a re t i n a e d e l i m i n a l e scorie Risulta quindi evidente che l’attenzione che poniamo quando utilizziamo in modo eccessivo la vista per vicino, la scarsa motilità oculare indotta dalla postura del capo, l’inappropriata esposizione luminosa alla sera e le alterazioni del sonno, compromettendo la funzione del sistema glinfatico e della pompa vitreale, favorirebbero l’accumulo di scorie nel cer vello e nell’occhio Il glaucoma è una grave malattia n e u r o d e g e n e r a t i v a o c u l a re È s t a t o dimostrato che l’aumento della pressione oculare non rappresenta l’unica causa del glaucoma poiché altri fattori, c o m e a d e s e m p i o l e a l t e r a z i o n i d e l sonno, la scarsa circolazione dei fluidi i n t r a o c u l a r i e l ’ a c c u m u l o d i s c o r i e, potrebbero contr ibuire alla progressione della malattia Il sonno è un elemento chiave nello s v i l u p p o a d o l e s c e n z i a l e Co n l ’ u s o eccessivo di str umenti elettronici, il sonno diventa irregolare, accorciato e ritardato in relazione al precoce risveglio per gli impegni scolastici La conc o m i t a n t e a s s u n z i o n e d i a l c o o l e s o s t a n z e s t i m o l a n t i c o n t r i b u i s c e a l disallineamento tra i ritmi biologici e q u e l l i s o c i a l i i m p a t t a n d o n e g a t i v amente sul sistema nervoso e traducend o s i i n a f f a t i c a m e n t o, s o n n o l e n z a d i u r n a , d e f i c i t d i a t t e n z i o n e e d i memoria, problemi comportamentali, depressione, ansia e scarso rendimento scolastico Il 50% degli adulti di età superiore ai 60 anni riferisce disturbi della quantità e qualità del sonno Prove crescenti dimostrano che i disturbi del sonno contr ibuiscono al declino c o g n i t i vo e a l l ’ i n s o r g e n z a d e l l a demenza di Alzheimer In conclusione, abbiamo visto come la scorretta ed eccessiva esposizione a l l a l u c e, o l t re a c a u s a re s e c c h e z z a , arrossamento ed affaticamento ocul a re, p o t re b b e c re a re l e c o n d i z i o n i affinché possano insorgere la degenerazione maculare ed il glaucoma, oltre a indurre alterazioni dei r itmi circadiani comportando gravi conseguenze per il sistema ner voso

” “
Fabr izio Magonio, oculis ta
1 2
ocUlIS TIc a il gior nale di L egnano

Su misura a portata di tutti

Il riutilizzo di tessuti di pregio delle grandi firme dà origine a creazioni originali e completamente personalizzabili: gonne, mantelle, giacche, gilet Il concetto di economia circolare si sposa alla qualità sartoriale e a tessuti da boutique

■ La qualità di tessuti di grande pregio, l’artigianalità e soprattutto la possibilità di avere un cap o su misura a prezzi contenuti: vi proponiamo qui il gilet, uno dei capi più richiesti alla “ sar tor ia etica” della cooperativa La Ma n o, c a p i t a n a t a d a l l a s a r t a Ce t t i Cavaleri, che ne ha fatto un must della propria produzione di “abbigliamento solidale”

La qualità sartoriale si abbina alla possibilità di scegliere fra molte tipologie d i t e s s u t o, t u t t e d i a l t a q u a l i t à i n q u a n t o d o n a t e a l l a C o o p e r a t i v a d a note maison della moda Tessuti spess o p rove n i e n t i d a c a m p i o n a r i f u o r i p r o d u z i o n e c h e a l t r i m e n t i – n o n os t a n t e s i a n o d i p re g i o – v e r re b b e r o buttati via A questo si associa un livello totale di personalizzazione: dai bottoni, agli occhielli, ai profili ogni dettaglio può essere deciso dal cliente, c h e c o s ì e n t re r à i n p o s s e s s o d i u n capo assolutamente originale, che si sposa con i propri desideri e il proprio

Curiosità LA GIACCA INTELATA

stile Tra le novità, anche la possibilità d i f a r s i re a l i z z a re g i l e t d o u b l e f a c e, raddoppiando le possibilità di accostamento dei colori

IL “SU MISURA”, UN’ALTRA CATEGORIA DEL VESTIRE

Se a d a c c o rc i a re, s t r i n g e re e o r l a re p r ov v e d o n o o g g i ( p e r f o r t u n a ! ) l e mani di signore e signori cinesi, che in ogni città hanno sostituito quelle delle nostre mamme e nonne, la figura del sarto è invece in via di estinzione e i pochi sul mercato si fanno pagare spesso a caro prezzo Ma neanche tanto, se si pensa che molti capi del prêt-à-porter possono essere econom i c i m a a n c h e p i u t t o s t o c o s t o s i , a secondo della marca e dalla qualità dei materiali utilizzati Questi ultimi sono realizzati con dimensioni standard, secondo una modellistica generica e prestabilita, suddivisa per taglie, e vengono confezionati normalmente

Se si ha intenzione di acquistare un prodotto sartoriale di livello è opportuno optare per una giacca intelata Quando si parla di confez i o n e, i n f a t t i , l a m a g g i o r p a r t e degli abiti non sono intelati, non possiedono cioè la tela tra il tessuto e la fodera Si parla di un abito interamente intelato (o di full canv a s ) q u a n d o l a g i a c c a h a u n a costruzione in cui un foglio di tela, f a t t a d i l a n a e c r i n e d i c a va l l o ( o pelo di cammello), è cucita a mano tra la fodera interna dell'abito e il tessuto ester no, ed è presente su tutta la lunghezza della giacca La c o s t r u z i o n e f u l l c a n v a s p re v e d e che la tela parta dalle spalle ed arrivi fino alla base della giacca, compresi i revers Questo tipo di sche-

LETTURE

UL PRINCIPÌN

“il piccolo princip e ” in dialetto canegratese

e Michele Huere, due giovani d i o r i g i n e p e r u v i a n a “ r a c c om a n d a t i ” d a F u l v i a S e r r a , l a s tor i c a e g e n i al e d i re ttr i c e d i Linus

da macchine Con questo tipo di prodotto è facile incorrere in inevitabili problemi di vestibilità, poiché nessun capo prêt-à-porter può essere davvero adatto a tutti i tipi di fisico A meno di s e r v i r s i p re s s o r i n o m a t e b o u t i q u e, poi, l’offerta è spesso dozzinale (nei modelli e nei tessuti) e il “made in Italy” è praticamente scomparso

“Anche se non opera in un atelier di Mi l a n o o Pa r i g i – c i d i c e C av a l e r ipenso che ogni sarto dovrebbe avere c o m e p u n t o d i r i f e r i m e n t o l ’ h o u t e couture, che è l'origine della moda e rappresenta un concetto che racchiude l’unicità dell'abito Per questo per me è “di moda” permettere al cliente d i p e r s o n a l i z z a re i c a p i re n d e n d o l i unici Indossare un abito realizzato a mano o con la macchina da cucire è un’esperienza molto appagante, sempre che il sarto o la sarta in questione s i an o m ae s tr i ar ti g i an i e n on f i g u re improvvisate”

letro permette alla giacca di seguire il corpo e darle un effetto naturale, n a s c o n d e n d o l e i m p e r f e z i o n i e creando una trama molto leggera c h e c o n t i n u e r à a d a d a t t a r s i e migliorare nel tempo Per esempio, quando si alzano le maniche per una qualsiasi esigenza, il resto del t e s s u t o re s t e r à a l p r o p r i o p o s t o s e n z a c re a re d i s o rd i n e e d e f f e t t i b u f f i Na t u r a l m e n t e u n a g i a c c a completamente intelata avrà una vita più lunga di una giacca adesivata o anche semi-intelata La tela ha anche il vantaggio di migliorare la durata di una giacca, distribuendo la tensione dai punti di stress (come i gomiti e le spalle) e perm e t t e a l l ’ a b i t o d i " re s p i r a re " e resistere a ripetuti lavaggi a secco

David Sass oli la forza di un sogno

un’Europa in grado di rispondere ai bisogni concreti e alle reali esigenze dei cittadini, delle famiglie, della società civile, delle imprese e del mondo del lavoro Gianni Borsa, classe 1964, giornalista professionista, è corrispondente dell'agenzia di stampa SIR da Bruxelles e si occupa di Unione europea e politiche comunitarie Già redattore e direttore di settimanali cattolici, dirige Segno nel mondo, il trimestrale dell'Azione cattolica italiana, e la rivista storica Impegno, pubblicata dalla Fondazione Don Primo Mazzolari

■ Annunciata Colomb o, poetessa di Canegrate, ha pubblicato- per le edizioni della cooperativa legnanese La Manola trasposizione letteraria del Piccolo Principe, l’opera famosa in tutto il mondo di Antoine de Saint-Exupéry Un “azzardo di grande pregio”, dalla grande valenza culturale, poiché il dial e t t o è i n g ra d o d i e s p r i m e re sfumature dell’animo umano che a volte l’italiano non riesce a t r a s m e t t e re i n m o d o c o s ì puntuale e poetico

I testi sono accompagnati dalle illustrazioni di Nick Chamorro

A n n u n c i a t a C o l o m b o s c r i v e p o e s i e i n d i a l e t t o d a m o l t i anni, ma anche in lingua ital i a n a I c o m p o n i m e n t i , n e l complesso, sono quasi mille Ed è è da sempre attiva su molt i f r o n t i : a C a n e g r a t e, d ov e vive, e stata Consigliera Comun a l e, s i o c c u p a d e l l ’ Au s e r, dell’Università Sempre Giovani, della Cultura dei Sogni, del Coro “Come eravamo”

“Ga vörr-veghi tanta pasiensa” , la ripundi a vulp a “In principi ti te da sètas-giò un po ’ distacà , inscì, in da l’erba Mi ta gardarò c u n - t a c ù a d a l ’ö g i u e t i t e d a dimi nien I parol a in un burdèl da malintès Ma ogni dì te pdüdarè setàs giò un po ’ püsè tacà”

(Ul principin)

■ A un anno dalla mor te di David Sassoli, è stato presentato a Legnano il libro di Gianni Borsa "David Sassoli, la forza di un sogno Uomo, giornalista, cittadino d’Europa" (Ed In Dialogo), i l p r o f i l o e i l p e rc o r s o u m a n o d e l g i o r n a l i s t a e p o l i t i c o, o l t re a u n approfondimento sugli anni di pres i d e n z a d e l Pa r l a m e n t o e u r o p e o Un’Europa che innova, che protegge, che sia "faro grazie al suo modello d e m o c r a t i c o " : è q u e s t o i l s o g n o e u r o p e o c h e D a v i d Sa s s o l i ( 1 9 5 62022) consegna a leader politici e cittadini europei nel suo ultimo discors o, p r o n u n c i a t o a Br u x e l l e s i l 1 6 dicembre 2021, prima di concludere dopo solo un mese il suo percorso terreno, lasciandoci una ricca eredità c u l t u r a l e, u m a n a , p r o f e s s i o n a l e e p o l i t i c a E i l s o r r i s o d i c h i c e rc a i l bene Perché lui davvero auspicava

1 3 MoDa & MoDI il gior nale di L egnano

G l i “artigiani dell’ambiente”

Da oltre 50anni lo Studio Bidue di Bienate si occupa di arredamento, progettazione su misura e consulenza d’interni, dal progetto alla consegna. Offrendo una qualità ar tigianale ai ver tici del settore.

Se in uno di questi freddi giorni d’inverno volete conceder vi un ’esperienza diversa e coinvolgente andate a visitare lo showroom dello Studio Bidue, a Bienate di Magnago, ne uscirete affascinati

Perché non si tratta di una classica esposizione di mobili e soluzioni d’arredo, ma di una sor ta d i p i n a c o t e c a d e l l a s c i e n z a e della tecnologia del mobile, della creatività, della funzionalità e dell’ergonomia

Q u i l a r i c e r c a d i s o l u z i o n i all’avanguardia non cessa mai, con un unico fine: rispondere ai reali bisogni dell’utilizzatore finale Che sono ogni volta diversi

m e s a g g i p u b b c a o

Ci h a a c c o m p a g n a t i n e l p e rcorso di visita un erudito cicerone, Francesco Baldissera, titolare dello Studio insieme al figlio Davide, produttore di mobili da tre g e n e r a z i o n i e c h e e s p o r t a l a s u a eccellenza anche all’estero, principalmente in Svizzera e negli USA “ I l s e g r e t o è s t a t o ‘ i n d u s t r i a l i z z a r e l’artigianato’ investendo in ricerca e tecnologia, a partire da macchine che in Italia siamo in pochissimi a possedere e da un programma computerizzato (3CAD) che siamo i primi in Italia a u t i l i z z a r e : s t u d i a t o p e r l ’ i n d u s t r i a , ma per una produzione in serie, è stato da noi modificato in modo da permetterci di non avere alcun limite di m i s u r a e d i p a s s a r e c o n u n c l i c d e l mouse dal disegno alla produzione, adeguando in automatico la creazion e d i t u t t i c o m p o n e n t i ( i c a s s e t t i , l e ante ), compresi quelli di ferramenta, in base alle misure e ai materiali prescelti Da noi non esiste, dunque, una

produzione di serie tutto viene creato su misura -qualunque misura- fino ai p i ù p i c c o l i d e t t a g l i : p u r v e n d e n d o anche oggetti d’arredo separatamente, la maggior par te dei nostri clienti ci chiede un progetto completo, che può essere destinato al sistema casa, uf ficio, negozio, alberghiero oppure contract

Progetti che noi siamo in grado di soddisfare in toto, compresa l’illuminotecnica e gli oggetti di complemento, dalle car te da parati ai tappeti”

Il cliente dopo lo studio e la realizzazione del progetto, viene invitato in azienda dove in una sala-cinema una proiezione in 3D gli consente di vedere il layout del progetto e di variare in tempo reale componenti, materiali e colori , ma anche la distribuzione degli spazi e la collocazione di mobili ed elettrodomestici, in modo da renderla il più coerente e funzionale possibile, anche in termini di luce e percezione visiva

Le cucine -laboratorio:tutto è dove vogliamo che sia

Punto di forza dell’azienda sono senza dubbio le cucin e , r e a l i z z a t e s e c o n d o i l concetto di cucina-laboratorio , in cui la funzionalità e la comodità sono al primo posto

Dove appoggio questo vassoio?

Da un mobile in un attimo appare una mensola a scomparsa, proprio lì, proprio dove ser ve Mi occorre il frullatore a immersione È collocato nel suo scomparto, a sua precisa misura, insieme ad altri utensili, dietro un pann e l l o c h e s i a p r e c o n m o d a l i t à quasi touch E la spina dove collegarlo? Tranquilli, è lì da par te al frullatore

Un “laboratorio” elegante, in cui però l’estetica non è la sola priorità (pur realizzando anche cucine “estetiche”, su richiesta) a vantaggio della funzionalità e della

durata nel tempo “I materiali c h e u t i l i z z i a m o p e r c u c i n e e bagni, che devono essere in primis facili da pulire, sono il Pino e l’Abete, che per natura r i f i u t a n o l ’ a c q u a , d i g r a n d e resistenza e trattati per essere idrorepellenti”

Da dodici anni presso Bidue si t i e n e u n a r i n o m a t a s c u o l a d i cucina, in cui si spiega anche l ’ u s o d e g l i e l e t t r o d o m e s t i c i e degli strumenti per la pulizia, visto che l’Azienda è concessionaria delle migliori marche del settore, soprattutto la eccellente Mièle con i suoi forni da fantascienza in grado di sovver tire il nostro concetto di cottura

” “
STUDIO BIDUE Via Sardegna, 50 20020 Bienate di Magnago (MI) www studiobidue com

D a 12anni tieni apprezz ati c orsi di cu cina presso lo Studio bidue di Bienate In cosa consistono? Cosa cerchi innanzi tutto di trasferire ai tuoi allievi?

“I corsi possono essere monotematici, per e s e m p i o s u l p e s c e e s u l l a p a s t a f re s c a , oppure propongo menù stagionali Mostro da zero i rudimenti fondamentali della cucina e le tecniche specifiche, e i miei aiutanti sono proprio i corsisiti che sono da subito c h i a m a t i a i n t e r ve n i re a i f o r n e l l i , i n t e ragendo con me

A l o r o c e rc o d i t ra f e r i re i n n a n z i t u t t o u n concetto che sottolineava spesso uno dei m i e i m a e s t r i , Gu a l t i e r o Ma rc h e s i : ‘ St a a l cuoco far sì che la cucina sia arte, ma prima che sia arte fate che sia cucina’” Di quali strumenti e attrezzature disp oni?

“Oggi la tecnologia dei forni professionali e dei piani a induzione è stata trasferita sui f o r n i e s u i p i a n i d i c a s a , c o s ì d a Bi d u e, azienda super tecnologica, posso sfruttare tanta attrezzatura e tecnologie all’avanguardia: forno a vapore e a pressione, tre forni Miele multifunzione per cottura sia statica che ventilata, o a bassa temperatura; inoltre due abbattitor i, un teppanyaki (piastra a temperatura regolabile) e due piani a induzione perfetti per una vera scuola di cucina

Maurizio Bosotti

Cucinare ‘sul s er io’

Nato a L egnano e diplomato all’Istituto Professionale Alberghiero Carlo Porta , Maurizio Bosotti ha affinato il gusto e la tecnica lavorando in diversi lo cali in Italia e all’estero, quali Gualtiero Marchesi a Milano e l’Hotellerie du Bas Brèau a Barbizon (Francia) Negli ultimi anni si è dedicato all’insegnamento nelle più prestigiose scuole di cucina e all’attività di consulenza professionale.

Infine oggi chiunque si sente autor izzato ad aprire un ristorante (quasi sempre con pizzeria, perché offre sicurezza), anche senza adeguate professionalità e conoscenza d e l m e rc a t o e d e l t e r r i t o r i o, c o n r i s u l t a t i spesso modesti

vole insegnare a tagliare, abbinare gli ingredienti, impiattare, cuocere a bassa tempera t u ra Un a c u r i o s i t à : a l c u n i f o r n i s o n o pirolitici, cioè sono autopulenti Dunque non occorre più usare un prodotto specifico e u n p a n n o p e rc h é i l f o r n o s i p u l i s c e d a solo

Nella nostra zona non esiste una vera cultura culinaria e siamo i figli della fretta . Qual è il livello medio della ristorazione sul nostro territorio?

Ne l l a n o s t r a z o n a , r i s p e t t o a l re s t o d e l l a Lombardia, abbiamo perso un po’ di attenzione sia per la tradizione famigliare che per l’agricoltura e per i prodotti della nostra Pianura, fra i quali si annoverano numerose eccellenze agroalimentar i Il vero sapore dei prodotti in questo periodo storico molti l o h a n n o d i m e n t i c a t o, a l c u n i a d d i r i t t u ra non l’hanno mai provato Inoltre noi abbiam o u n a t r a d i z i o n e c u l i n a r i a s o p r a t t u t t o inver nale - la polenta, il r iso, le zupped u n q u e l a n o s t r a c u c i n a d i v i e n e u n p o’ ripetitiva, omologata

Com’è cambiato il gusto in questi anni? Una domanda complessa, che meriterebbe una risposta molto lunga e articolata Intant o u n a c u r i o s i t à : i l s o t t a c e t o è s t a t o s o ppiantato dall’agrodolce, il “palato medio” oggi tende ad apprezzare maggiormente il ‘dolciastro’, ormai assuefatto ai sapori del fast-food e dalle infinite salse pronte, tutte addizionate di zuccheri, con le quali accompagniamo i cibi nella quotidianità I ristoranti cercano cuochi formati, ma non l i t ro v a n o C h i l av o ra i n c u c i n a n o n v i e n e p i ù p a g at o i l g i u s t o o c o m e d i c e q u a l c u n o siamo pieni di chef che non sanno tenere in mano una padella , pieni di pretes e?

“La verità sta nel mezzo: le nuove generazioni hanno poca voglia di sacrificarsi e in m ol ti p e n s an o c he l avorare i n c u c i n a s i a come a MasterChef Io sono par tito dalla g a v e t t a , i n s e g n a v o d i g i o r n o e a n d a v o a lavorare alla sera, perché avevo molta passione per quello che facevo, inoltre ero mosso da un altro potente dr iver : la cur iosità per questo mondo affascinante

zioni, consumare le verdure di stagione in buona quantità e la dieta è fatta! Ho specificato ‘di stagione’ perché noi pretendiamo di mangiare tutto l’anno i frutti di bosco che fanno 10 mila chilometri in aereo per arrivare da noi (e non sanno di niente), e poi ci professiamo ecologisti Passi per le zucchine e le melanzane, che sono di serra , m a l’ u va d e l C i l e e i m e l o n i b i a n c h i dell’Ecuador !”

Senza voler far torto ad alcuno, quali sono i tuoi ristoranti preferiti nella nostra zona?

“Si m a n g i a m o l t o b e n e s i a d a Ko i n è , a Legnano, che da Acquerello a Fagnano Olona”

q

cucina’, nessuno li conosceva e non si sapeva bene cosa facessero guadagnavano molto di più di oggi; compensi propor zionali alla responsabilità, alla professionalità, alla f a t i c a e a i s a c r i f i c i c h e i m p o n e q u e s t o m e s t i e re Co n g l i s t i p e n d i d i o g g i , q u a s i sempre inadeguati, molti colleghi si sono stufati e preferiscono lavorare nelle mense, enza stress e senza tornare a casa di notte Una volta i cuochi andavano a ‘fare la staione’, si ‘ammazzavano’ di lavoro per mesi ma poi e tornavano a casa coi soldi in tasca saldavano il mutuo Oggi il gioco non vale iù la candela, così sono sempre di meno professionisti disponibili sul mercato A arziale discolpa, il fatto che da noi vi siano li affitti più cari d’Italia”

Qualche consiglio per una sana dieta?

Variare molto l’alimentazione, mangiando n poco di tutto senza esagerare nelle por-

1 5 In cUcIna il gior nale di L egnano

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