Cartina Graziella Patio Hotel Arezzo

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AREZZO Via Cavour, 23 - Arezzo - Toscana - Italia Tel +39 0575 40.19.62 - Fax +39 0575 27.418 info@hotelpatio.it - www.hotelpatio.it

Un gioiello di accoglienza internazionale

Il Graziella Patio è un hotel di charme situato a pochi passi dalla Chiesa di San Francesco in una delle vie più eleganti del centro medievale di Arezzo. è l’unico hotel della città ospitato in un edificio storico le cui fondamenta e cantine risalgono al 15° secolo. Offre una posizione strategica vicino ai monumenti principali: Affreschi di Piero della Francesca, Casa del Vasari, Casa del Petrarca, Duomo, Croce di Cimabue, Anfiteatro e alla rinomata fiera dell'antiquariato, nonchè a Piazza Grande. La zona è molto ricca di trattorie, pizzerie, enoteche e ristoranti, tutti raggiungibili a piedi. Questo elegante e lussuoso albergo è la scelta migliore per una fuga romantica ad Arezzo grazie alla sua atmosfera speciale e alle splendide camere e suite, ispirate ai viaggi di Bruce Chatwin, uno scrittore di fama internazionale ma soprattutto un grande viaggiatore.

An Internationally Acclaimed Jewel

Graziella Patio is a charming hotel a few steps away from the Church of Saint Francis in one of the most elegant central spots of medieval Arezzo. The only hotel in town located in an ancient and historical building with 15th century cellars and foundations. The strategic position places it within walking distance from the Piero della Francesca Frescos, Vasari's home, Petrach's Home, the Cathedral, The Cimabue Crucifix, the Anfitheatre, as well as being at the centre of the famous antique fair. The centre is also full of lovely "trattorie", "pizzerie", restaurants and wine bars that can be easily reached on foot. This hotel set in the heart of Arezzo, elegant and luxurious, an ideal place for a romantic escape, it offers splendid rooms and suites and a very special atmosphere inspired by Bruce Chatwin, the famous writer, but above all a famous traveller.

Duomo co Museo Archeologi Casa Petrarca Fortezza Medicea Palazzo della i Fraternita dei Laic rio 6 Palazzo Preto e 7 Piazza Grand 8 Logge Vasari 9 Casa Bruschi 10 Basilica di o S. Francesc 11 Chiesa ve S. Maria della Pie o 12 San Domenic 13 Casa Vasari ano 14 Anfiteatro Rom 15 Museo d’Arte Medioevale

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Da sapere...

Dont’ lose...

La zona in cui sorge la città conserva importanti testimonianze che dimostrano come essa sia stata abitata fin dalla preistoria. Principale città etrusca, entrò a far parte della “Dodecapoli”, della quale fu una della dodici lucumonie. La città costituì un importante centro anche in epoca romana, posta in posizione strategica per difendere Roma dalle incursioni straniere. 12

Sotto la dominazione romana, la città conobbe

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un periodo particolarmente florido per la vita culturale e sociale; furono costruiti i primi edifici pubblici: l'anfiteatro, il teatro e le terme. Centro specializzato nella produzione di ceramiche, qui si fabbricavano i celebri vasi detti 'aretini' o 'corallini', per il colore rosso della vernice utilizzata. Sede vescovile, la città fu governata nell'XI secolo da un vescovo-conte. In seguito, al potere vescovile si affiancò quello cittadino: ad Arezzo si affermò il libero comune e dal 1098 la città cominciò a dotasi di ordinamenti comunali. La crescita del potere di questo comune portò al contrasto con gli interessi delle città vicine, che cominciavano a rivendicare la

3 propria importanza. Arezzo arrivò quindi a scontrarsi contro Firenze e Siena nella storica Battaglia di Campaldino (1289) in cui gli aretini, di parte ghibellina, ebbero la peggio contro la guelfa Firenze e i suoi alleati senesi. Agli inizi del Trecento, Arezzo passò sotto il governo della

signoria dei Tarlati di Pietramala. Dopo un periodo iniziale di ripresa condotto da Guido Tarlati, ne seguì uno di rapida decadenza, che portò la città ad una lunga crisi politica. Ceduta a Firenze per due volte (nel 1337 e nel 1384), perse definitivamente la propria indipendenza. Al dominio dei Medici, che si protrasse fino al XVI secolo, succedette quello dei Lorena, in cui furono avviate importanti riforme e interventi di bonifica del territorio. Nel 1798 la città fu invasa dai soldati francesi guidati da Napoleone Bonaparte, e seguì le sorti del Granducato di Toscana. Successivamente riconosciuta capoluogo di provincia dal Granduca, entrò a far parte del Regno d'Italia nel 1860. Arezzo si trova nel punto di confluenza di tre delle quattro vallate che interessano la sua provincia: il Casentino, il Valdarno e la Valdichiana. Il territorio comunale è molto esteso e vario: è infatti caratterizzato dalla presenza della pianura, di zone collinari e montuose ed è attraversato dal fiume Arno, dal canale maestro della Chiana e dal primo tratto del fiume Tevere. Arezzo vanta alcuni primati: è la più antica città capoluogo di provincia, il primo comune moderno e la diocesi più estesa della Toscana. L'attrattiva principale è la Basilica di San Francesco, 10 situata nel centro della città, costruita su un precedente edificio di epoca paleocristiana. All'interno della Basilica si trova la famosa Cappella Bacci che conserva il meraviglioso ciclo di affreschi della Leggenda della Vera Croce, capolavoro della pittura rinascimentale di Piero della Francesca (14531466). La chiesa di S. Francesco, costruita nel XIII secolo, fu rifatta nel XIV, completata con il campanile nel XVI secolo ed infine restaurata ai primi del ‘900. Proseguendo lungo Corso Italia si arriva alla 11 Pieve di Santa Maria, caratterizzata da una interessante facciata romanica con colonnato. La Pieve è la più bella chiesa di Arezzo ed uno dei più begli esempi di stile romanico in tutta la Toscana. Iniziata nel XII secolo, ha subito numerosi ritocchi e abbellimenti per essere ultimata alla fine dell’800. Costruita su un precedente edificio di epoca paleocristiana, la Chiesa subì grandi lavori di trasformazione realizzati da Giorgio Vasari nel 1560. L’interno, di struttura romanica, si svolge in tre navate, concluse da una sola amplissima

1 abside, con colonnati ed arcate leggermente ogivali. Il portale è ornato dalla raffigurazione dei Mesi, il reliquiario di S. Donato (patrono di Arezzo), opera aretina in argento dorato (1346) e il grande Polittico della Madonna col Bambino e santi, Annunciazione e Assunta di Pietro Lorenzetti (1320). All’esterno si trova la bella torre campanaria, detta "delle cento buche", per le numerose bifore che la ornano. Si arriva poi nella 7 Piazza Grande, costeggiata su un lato dal Loggiato del Vasari 8 e dal Palazzo della Fraternita dei Laici con la Madonna della Misericordia di Bernardo Rossellino in una lunetta della facciata. Piazza Grande è la più antica piazza della città e una delle più belle d'Italia. Nonostante gli edifici che la circondano siano di epoche diverse (costruzioni medioevali ed edifici del Cinquecento), la piazza vanta un'incredibile armoniosità. Due volte all'anno diventa scenario della tradizionale "Giostra del Saracino". Inoltre, ogni prima domenica del mese e sabato precedente, si svolge anche qui la Fiera Antiquaria (oltre che nelle vie limitrofe). Una particolarità, che forse pochi notano, è la "colonna infame", posta dinanzi al loggiato vasariano, dove venivano esposte al pubblico scherno le persone ritenute colpevoli. Chissà se qui scontava la pena anche chi osava passeggiare sotto le logge: su una colonna infatti possiamo ancora oggi leggere la seguente epigrafe del 1588: “Anno del Signore MDLXXXIIX - Reggendo il governo della Città di Arezzo, l’Ill. Sig. Cav Rinaldo Betti ep instanza del Piiss. SS. Rett della Fraternita di S. Maria della Misericordia, fu pubblicato bando proibente alla plebaglia il trattenersi nell’atrio e scale di detta Piissima Fraternita e nel corso delle Logge sotto pena alli trasgressori della cattura et arbitrio”. Nella parte alta della città si erge maestoso il 1 Duomo di Arezzo, intitolato a San Donato. Il Duomo che domina con la sua mole la sommità della collina aretina, è un'imponente costruzione gotica, avviata sul finire del Duecento e protratta con varie interruzioni fino all’inizio del Cinquecento. Sorto su un'antica chiesa paleocristiana, la cattedrale è famosa per le bellissime vetrate. Le sette finestre, capolavoro dell'arte vetraria, furono eseguite nel '500 dal maestro francese

Guillaume de Marcillat. All'interno si trovano anche una piccolo affresco di Piero della Francesca raffigurante Maddalena e alcune terraccotte di Andrea della Robbia. All’estremità della navata, la Cappella della Madonna del Conforto (fine ’700). A fianco dell’abside poligonale è stato eretto, a metà dell’Ottocento il campanile la cui cuspide è in stile gotico- neogotico (1859). Merita una visita anche il Museo dell'Opera del Duomo che conserva tre crocifissi lignei del XIIXIII secolo, una Annunciazione del Rossellino e alcuni dipinti del Vasari. Altri lavori del Vasari sono conservati nella 13 Casa di Vasari, da lui costruita nel 1540. Altre sue opere si possono ammirare al 15 Museo d'Arte Medievale e Moderna, molto rinomato anche per la splendida collezione di maioliche. A pochi metri dal Duomo, sorge, all’interno dei giardini del Prato, la 4 Fortezza Medicea, costruita nel 1500 dai Medici di Firenze da cui si apprezza un bellissimo panorama sulla città. Poco distante, in Via dell’Orto, si arriva alla 3 Casa del Petrarca che diede i natali appunto al poeta Francesco Petrarca nel 1304, anche se l’edificio ha subito varie ristrutturazioni nel corso dei secoli. Oggi è la sede dell’Accademia Petrarca di Lettere, Arti e Scienze. Una visita merita anche la Chiesa di San Domenico, 12 uno dei più rinomati edifici sacri di Arezzo per la presenza, al suo interno, del Crocifisso ligneo dipinto da Cimabue, considerato uno dei capolavori della pittura del 1200.

10 Scendendo verso la parte bassa di Corso Italia si arriva all’Anfiteatro Romano 14 (tra via Crispi e via Margaritone). Esso fu costruito nel I sec. d.C. con pietra arenaria e laterizi e conteneva ben 8.000 persone, ma ne restano oggi solo pochi ruderi. Su una parte dell'Anfiteatro fu costruito un convento degli Olivetani, oggi 2 Museo Archeologico fondato nel 1822 dalla Fraternita dei Laici.

The area around Arezzo town retains important traces of habitation since prehistoric times. A key Etruscan town, it became part of the "Dodecapoli", a league of twelve towns or lucumonies. The town was also important in Roman times, strategically chosen to 2 defend Rome from foreign incursions. Under Roman rule in particular, the town’s cultural and social life flourished. The first public buildings were built: the amphitheatre, theatre and thermal baths. Arezzo was the centre of specialised ceramic production, including the famous “aretini” (“of Arezzo”) – the local coralline vases with their distinctive red-dish colour. The town was a bishopric, ruled in the 11th century by a bishop-count. Later, civic and episcopal power coexisted: Arezzo declared itself a free city and from 1098 it began applying municipal regulations. The growing power of the commune impinged on the interests of neighbouring towns, which were beginning to assert themselves. In the historic Battaglia di Campaldino (1289), Ghibelline-leaning Arezzo lost to Guelph Florence and its Siennese allies. At the beginning of the 14th century, Arezzo came under the lordship of the Battaglia di Campaldino. After an initial period of recovery under Guido Tarlati, rapid decline set in, ushering in a long period of political crisis for the town. The town was granted twice to Florence (in 1337 and 1384), then finally lost its independence. Medici dominion, lasting until the 16th century, was followed by Lorraine rule, during which important reforms were undertaken including land remediation. In 1798 Arezzo was invaded by French troops led by Napoleon Bonaparte, 14 and the town followed the fortunes of the Grand Duchy of Tuscany. Subsequently recognised by the Grand Duke as the provincial capital, it became part of the Kingdom of Italy in 1860. Arezzo is located at the confluence of three of the four valleys in the province: the Casentino, the Valdarno and the Valdichiana. The municipal territory is extensive and varied, with plains, hilly and mountainous zones and rivers: it is traversed by the Arno river, by the main channel of the Chiana river and by the initial section of the river Tiber. Arezzo boasts several records: it is the oldest provincial capital, the first modern municipality and the largest diocese in Tuscany. The centrally-located Basilica di San Francesco 10 was built on an early Christian site. Inside is a Renaissance masterpiece by Piero della

8 7 Francesca (1453-1466) - the Legend of the True Cross fresco cycle. The 13th century Basilica was rebuilt in the 14th century, the bell tower was added in the 16th century and the building was restored in the early 20th century. Nearby is the beautiful 12th century Pieve di Santa Maria church, 11 with its Romanesque facade and colonnade: one of the finest examples of Romanesque architecture in Tuscany. The portal is decorated with a depiction of the Months, the reliquary of St. Donato (Patron Saint of Arezzo) wrought locally in gilded silver (1346), and the great Polyptych of the Madonna and Child with Saints, the Annunciation and the Assumption by Pietro Lorenzetti (1320). The stunning bell tower ("of the hundred holes") is adorned by many mullioned windows. Piazza Grande 7- among the most beautiful squares in Italy - is flanked on one side by the Loggia by Vasari 8 and the Palace of the Lay Fraternity, with the Madonna della Misericordia by Bernardo Rossellino in a façade lunette. Architectural harmony reigns despite the varying ages of the edifices. The traditional "Giostra del Saracino" or Saracen Joust is held here twice annually, and also the Antiques Fair on the first Sunday (and the preceding Saturday) of each month. A little-known detail is the ‘column of infamy’ facing Vasari’s Loggia, where the guilty were exposed to public ridicule; an inscription on a column suggests that they may have included persons found trespassing in the vicinity of the Loggia. The 1 Gothic Cathedral of Arezzo (“San Donato”) dominates the town. Constructed on an ancient Christian site from the late 13th century onwards, it is famous for its stained glass windows, realised in the 16th century by the French master Guillaume de Marcillat. Inside, a small fresco by Piero della Francesca depicts the Magdalene, and there are terracottas by Andrea della Robbia.

The Museo dell’Opera del Duomo displays three wooden 12th century crucifixes, an Annunciation by Rossellino and paintings by Vasari. Other works by Vasari are preserved in the House of Vasari, 13 which he built in 1540, and in the 15 Museum of Medieval and Modern Art - renowned also for its majolica collection. The Medici Fortress 4 (1500) stands atop the Prato gardens close to the Cathedral, and offers panoramic views of the town. The House of Petrarca 3is located nearby in Via dell’Orto, the birthplace of the poet Francesco Petrarca in 1304, and it is currently the headquarters of the Petrarch Academy of Letters, Arts and Sciences. The Church of San Domenico 12 contains a 13th century masterpiece - the renowned wooden crucifix painted by Cimabue, making the church one of the most famous religious buildings in Arezzo. The 14 Roman Amphitheatre (1st century AD) is located in the lower section of Corso Italia (between Via Crispi and Via Margaritone), a sandstone and brick edifice that held over 8,000 people. However, only a few ruins remain today. An Olivetani convent was built on one section of the amphitheatre, which is currently the Archeological Museum 2 founded in 1822 by the Lay Fraternity.

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