Berghem de Sota del 1 febbraio 2018

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31mercoledì / 1 / 201831 gennaio 2018 - n° 2

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Berghem de Sota foto Ezio Sorti

Settimanale Di Attualità, Cronaca, Sport e Annunci Vari Per I Comuni A Sud Della Città Di Bergamo

Pubblicati i dati relativi al fenomeno del gioco d’azzardo con le slot machine

Ludopatia, il male di oggi

Numeri sconcertanti: paesi della Bassa Bergamasca, come Treviolo, hanno il record dei soldi ‘buttati’ nel gioco: in media il 20% del reddito

Triste, deprimente spettacolo in tanti bar: persone, soprattutto pensionati, che passano ore e ore davanti a macchinette infernali buttando via decine di euro nella vana speranza del colpo di fortuna che cambi la loro vita

Femminicidio in un Hotel di Dalmine

Il grave fatto di sangue è avvenuto al ‘Daina’ di Dalmine. Un disoccupato di Bottanucco ha ucciso con un colpo di pistola una nigeriana trentasettenne. Si è subito costituito e ha raccontato la dinamica ai Carabinieri. Articolo a pagina 3

La ‘malattia del gioco d’azzardo’ è un problema grave in tutta Europa, ma pare soprattutto in Italia, e in Italia a guidare la classifica delle città più a rischio c’è proprio Bergamo. E tra i Comuni della bergamasca sapete chi è in testa? Treviolo. A dirlo è uno studio pubblicato recentemente. Risulterebbe che in paese ci sono 162 slot machine e che ogni treviolese in media abbia infilato nelle loro bocche nell’arco dell’anno ben 4.831 euro.. Il 20 % del suo reddito! Assurdo! A pagina 3

Quanto costano gli affitti in provincia di Bergamo? Vi presentiamo i cadidati alla presidenza della Regione

La meditazione entra in scuola Ad Azzano è in atto nella scuola primaria un esperimento inedito: ai bambini delle terze viene insegnata una tecnica di rilassamento che viene dagli Stati Uniti, ove è praticata da oltre 20 milioni di persone. Del resto, lo yoga, la meditazione sono presenti in tante scuole del mondo (vedi foto). Solo l’Italia è in ritardo. (pag. 10)

Il 4 marzo si terranno le votazioni politiche e Regionali. ‘Berghem de Sota’ intervisterà i candidati di tutti gli schieramenti. Iniziamo in questo numero con Giorgio Gori (pag. 5)

‘Berghem de Sota’ continua il suo viaggio nell’immobiliare dei paesi della Bassa Bergamasca. Nel numero precedente abbiamo presentato le quotazioni medie al metro quadro degli appartamenti. In questo numero vediamo invece il valore medio degli affitti, secondo la tipologia dell’appartamento. Nostro servizio a pagina 4

ALL’INTERNO OROSCOPO - Vuoi conoscere i consigli per te del saggio cinese? Pagina 2

COLOGNOLA - Nuovo servizio di vigilanza notturna Pagina 6 STEZZANO - Nella chiesa un grande capolavoro del pittore Diotti Pagina 7 TREVIOLO - Le nuove rotte degli aerei porteranno la quiete? Pagina 11 ZANICA - Cartelli stradali per dire a tutti: ‘Paese del Gioppino’ Pagina 12 SPORT - “DEA rialza la testa! L’impresa è ancora possibile Pagina 15 INTERVISTA - Omar Fantini: con lui le risate vamo a 100 all’ora Pagina 13

(interviste a pag. 8)

Berghem de Sota


2 OROSCOPO DICE IL SAGGIO CINESE: In queste prime settimane d’inizio d’anno siamo sommersi dagli oroscopi 2018: giornali, riviste, TV, ... ci rincorrono per dirci quale influsso avranno sulla nostra vita affettiva, lavorativa, economica e sulla nostra salute gli astri, in base al nostro segno zodiacale

Per alcuni è un semplice gioco, come è un gioco per loro quello di farsi leggere la mano; siamo noi - dicono gli artefici del nostro destino. Semmai, non sono certo gli Astri a influenzare il nostro cammino sulla Terra.

A coloro che all’oroscopo ci credono, diciamo: forse non sapete che esistono altri tipi di oroscopo oltre a quella dei segni zodiacali. C’è quello cinese, ad esmpio, frutto della millenaria filosofia e cosmogonia dell’antica Cina. Non predice il futuro, ma dà consigli di comportamento in base alle situazioni che si verranno a creare.

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LA PAGINA DEI LETTORI

CINESE

La vostra energia questa settimana segna un leggero affievolimento dovuta alla dissonanza dei vostri Astri. Preoccupatevi di ricaricarvi fisicamente con buona alimentazione. Nella vostra vita quotidiana non intestarditevi troppo su quello che non va come vorreste voi; per adesso lasciate che le cose seguano il loro percorso; il tempo giocherà in vostro favore. Comunque, interrogatevi su questo: se le cose non vanno come vorreste, non è forse per colpa vostra?

Settimana un po’ difficile; Aspettatevelo. Inciamperete in qualche ostacolo. Però tranquillizzatevi e non preoccupatevi più di tanto... Troverete in voi sufficienti energie e risorse per far fronte agli ostacoli, e troverete inaspettato sostegno da quanti vi sono vicini. Tutto sommato, dal male nascerà del bene... Sta a voi affrontare l’ostacolo con coraggio e tanta pazienza. Alla fine vi felicerete con voi stessi e ringrazierete quanti vi hann aiutato ad uscire al meglio dalla situazione.

Grazie anche alle favorevoli influenze lunari, nel loro insieme l’umore e il tono di questa settimana sono discretamente alti e chi vi è intorno lo risentirà, piacevolmente. Cercate però di essere costanti e di non alternare momenti di euforia piacevole per voi e per gli altri, a momenti di ‘muso’ tanto atipatici per chi vi è intorno. Fate un piccolo sforzo... Otterrete molto di più. Su piano fisico sarete in discreta forma. Attenzione però a non abusare delle vostre energie.

Periodo abbastanza tranquilla per la maggior parte di coloro che hanno come protettore il ‘Coniglio’. Ma per coloro che son onati in un anno d’acqua saranno chiamati ad una scelta importante da fare, una decisione rilevante da prendere; scelta e decsione che esigeranno molta ponderatezza, abilità e anche diplomazia. Cosa non facile perchè l’astro Huu Bat cercherà di mettere i bastoni nelle ruote. Ma arriverete in porto.

In questi primi giorni l’atmosfera intorno a voi sarà contrassegnata da simpatia, complicità sia in casa che nell’ambiente di lavoro.. Ma con il passare dei giorni l’astro De Vuong, in aspetto sfavorevole, guasterà l’atmosfera rendendovi irascibile per un nonnulla, nervoso; nell’arco della giornata piccole discussioni amareggeranno voi e gli altri. Non incolpate gli altri. Domandate piuttosto a voi stessi in un esame di coscienza: non sarà forse colpa mia?

Fortunati! State entrando in un periodo che vi offrirà buone possibilità. Se siete impegnati in una vita lavorativa potranno giungervi gratificazioni: promozione, aumento di stipendio, o magari semplicemente dei graditi complimenti Se invece aspirate ad un’occupazione ci sono buone probabilità che vi possano giungere finalmente delle proposte. Magari non proprio nei prossimi giorni, ma quasi quasi... Gli astri vi sono favorevoli. Ma ci vuole ancora un po’ di pazienza, e voi ne avete tanta.

A parte piccoli malintesi malauguratamente provocati da problemi e da persone esterni a voi, l’intesa e l’armonia in ambito familiare, lavorativo stanno tornando eccellenti, dopo un periodo alquanto burrascoso. Questo è sì dovuto all’influsso benevolo degli astri, ma soprattutto ad un vostro mutato atteggiamento: siete molto piò comprensivo, accomodante nei confronti di chi vi sta vicino. E questo vostro sforzo sta dando i suoi frutti

Il saggio cinese ha un prezioso consiglio per voi: procuratevi un buon libro di dietetica e leggetelo attentamente. Ne avete bisogno. State mangiando di tutto, e questo a lungo andare sta nuocendo alla vostra salute. Non ve ne rendete conto. Per questo, appunto, informatevi sui danni che può provocare un’alimentazione sbagliata e sulle malattie anche gravi alle quali potete andare incontro. Ringrazierete il saggio cinese perchè vi avrà fatto aprire gli occhi.

Il saggio cinese vi mette in guardia da situazioni spiacevoli alle quali potreste andare incontro nei prossimi giorni. Vi siete orgogliosi della vostra franchezza, del vostro coraggio di dire anche con crudezza le quattro verità in faccia a chiunque. Questo però può portarvi a duri scontri con qualcuno che vi sta vicino. Ricordate il proverbio arabo: «Quando scagli la lancia della verità, intingila prima nel miele».

Volete far credere a voi stessi e agli altri che la vita quotidiana è tutta un’imbroglio, una presa in giro vicendevole. Un po’ di ragione l’avete: avete alle spalle tristi esperienze che vi hanno amareggiato e vi rendono pessimista su tutto e su tutti. Ma gli astri vi stanno preparando un panorama diverso. Guardatevi bene in giro nei prossimi giorni: vedrete che non tutto è imbroglio. Vedrete che ci sono tante cose e persone buone. Vi ricrederete...

Tre consigli ha da darvi il saggio cinese per i prossimi giorni: perseveranza - perseveranza - perseveranza! E’ da tempo che lottate per arrivare a un preciso obiettivo. Ma sulla strada avete incontrato troppi ostacoli e ora state per abbassare le braccia e rinunciare al vostro sogno. Ebbene: il vento sta girando a vostro favore, indirizzato dagli astri benevoli. Seguite il consiglio e continuate. Siete vicini alla meta.

Siete in un periodo di ‘fragilità’ fisica. Così i malanni stagionali che affliggono milioni di persone qui in Italia accalappieranno anche voi. Curatevi. Ma fate il proposito che passate queste giornate di debolezza fisica vi metterete d’impegno per rimettere in forma il vostro corpo con sana alimentazione, con esercizi fisici, passeggiate ristoratrici. Attenzione anche ad altri piccoli pericoli quaotidiani, come gli incidenti domestici.

Berghem de Sota

Berghem de Sota

Indirizzo mail: redazionebg@libero.it

“Così saranno le vostre prossime giornate”

L’oroscopo cinese si differenzia dall’oroscopo occidentale: i cicli di tempo sono determinati dai movimenti della Luna rispetto al globo terrestre, non dai movimenti del Sole. Ogni ciclo ha una durata di 60 anni, all’interno del quale si alternano 12 settori, rispetto ai cinque elementi (Acqua, Metallo, Fuoco, Terra e Legno). Ogni elemento ha una durata di un anno lunare (354 giorni). Ad ogni settore corrisponde un animale “reggitore”. Ogni essere vivente ha come ‘reggitore’ l’animale corrispendente al suo anno di nascita. Vuoi sapere qual è il tuo ‘reggitore’? Te lo può dire la tabella qui in basso. Quando saprai quale è il tuo ‘reggitore’, leggi il tuo oroscopo della settimana.

Se siete curiosi di conoscerlo seguiteci sempre da questa pagina

Dillo a

Nell’oroscopo cinese ci sono cicli (‘settori’) di 12 anni, ciascun anno con un proprio animale ‘reggitore’. Questa tabella ti dice quale è il tuo ‘animale reggitore’, in base all’anno di nascita

Questo è spazio aperto a tutti. Potete mandarci segnalazioni, esprimerci vostre opinioni. Se non si tratta di problemi strettamente personali, pubblicheremo le mail, le lettere, le telefonate che giungono in redazione, di interesse collettivo. Preghiamo di usare la massima concisione e di precisarci nome, cognome, indirizzo. Il nome verrà pubblicato solo dietro autorizzazione del mittente; diversamente in calce alla lettera pubblicheremo: lettera firmata

Commenti al primo numero di “Berghem de Sota” In redazione in questi gior ni sono giunti molti commenti. Ne riportiamo uno. Gentili redattori del nuovo giornale, ieri rientrando in casa ho avuto la gradita sorpresa di trovare nella buca delle lettere il vostro giornale. Gratis! Mi ha subito colpito il titolo ‘Berghem de Sota’, una parola che per me dice tante cose, mi richiama l’infanzia, mi suscita la nostalgia di tante cose. E poi ho letto con interesse i vostri articoli. Alcuni li ho trovati veramente utili, come quello sul prezzo delle case. Mi ha incuriosito anche la vostra intervista alla coppia di Stezzano. Certo, m aspettavo più cronaca dei paesi dove siete diffusi . Probabilmente non avete lo spazio. Le pagine sono poche. Spero che in futuro le aumenterete. Bravi. Continuate così. Corrado Galimberti

“Salvarli tutti si può!” Spettabile Redazione, mi sono resa conto con il tempo che non si possono salvare tutti. Ho passato una fase in cui avrei preso qualunque animale in difficoltà mi capitasse “a tiro”. Presa dalla “foga” di dover/voler salvare tutti. Quella “foga” racchiudeva tante emozioni, paure, dolori, sensi di colpa. Quel dolore che ti prende allo stomaco quando c’è un cane (o un qualunque altro animale o persona in difficoltà), faceva scattare in me la voglia di prenderlo subito sotto la mia ala protettiva. Ma ho dovuto rendermi conto che tutti non si possono salvare. Salvarli tutti equivale a ucciderli tutti. Esistono tante tipologie di morte, non c’è solo quella fisica c’è anche quella emotiva, che forse in alcuni casi è la peggiore, perché non la vediamo e procede lenta senza sosta inesorabile. Se si vuole mantenere un medio livello di vita bisogna prendere delle decisioni e scegliere. Non è semplice, avere tanti o pochi animali ha i suoi pro e contro. Non c’è un numero limite stabilito a priori, dipende da tanti, troppi fattori e tutti soggettivi. Mi viene in mente un bel documentario che ho visto l’altra sera, riguardante un monaco buddista che decide di aprire una casa per i bambini orfani e si trova ogni giorno con la responsabilità di scegliere chi accogliere e chi no. Non li può accogliere tutti perché non hanno abbastanza posto e superare il numero massimo vorrebbe dire abbassare il livello di vita degli altri. Il suo intento non è solo “non farli morire di fame” ma insegnar loro a conoscersi, amarsi e vivere nel vero senso della parola. E’ un lieve, delicato equilibrio il salvare. Cosa vuol dire salvare ? Ne siamo veramente in grado? E’ possibile salvare qualcun altro? Quale è la linea da non superare? Quella linea oltre la quale la vita sarebbe degna di essere vissuta. Quanti animali riusciamo ad accogliere e allo stesso tempo garantirgli almeno un medio livello di vita? Perché scrivo questo? Perché ogni giorno, mese, anno della mia vita da che me lo ricordi è stato attanagliato dal dolore del mondo. L’impossibilità di fare di più. Ma questo dolore mi ha regalato una favolosa scoperta: ci sono altre persone nel mondo favolose e che cercano di fare di più ogni giorno. Tu da solo non puoi, ma il segreto è aiutare gli altri a crescere e prendersi cura a loro volta di altri, così che un giorno non ci sarà più questa disparità tra chi sta male e chi sta bene. Perciò il segreto è smettere di essere delle isole, e cominciare a essere terre, cieli e mari collegati. Alice Zelaschi

Berghem de Sota

Periodico di informazione locale. Registrazione: R. S. Tribunale di Bergamo n° 15/17 del 26/09/2017. Anno 1 - Numero 2 Editore: Lime Edizioni srl Direttore responsabile: Bruno Maffeis Redazione - Graf ica - Pubblicità: Lime Edizioni srl via Alfonso Capecelatro, 31 - Milano w w w. limedizioni.com Telefono 0236767660 Stampa: Rotostampa - Firenze Questo numero è stato chiuso nella giornata del 31/01/2018


31 / 1 / 2018

Omicidio in Hotel

Il grave fatto di sangue è av venuto al ‘Daina’ di Dalmine. Un disoccupato di Bottanucco ha ucciso con un colpo di pistola una nigeriana trentasettenne. Si è subito costituito e ha raccontato la dinamica ai Carabinieri.

Resi noti dati sconcertanti: paesi della Bassa Bergamasca, come Treviolo, hanno il record dei soldi ‘buttati’ nel gioco

pre più insistente e pressante -continua- io volevo interrompere la nostra relazione, ma lei non voleva, così l’ho uccisa”. Da quanto emerso successivamente lei avrebbe minacciato di denunciarlo, ma ancora non si sa con quale accusa. Nonostante ciò ha negato l’intenzione di volerla uccidere, ma di non poter fare altrimenti: ormai era diventato una fonte di reddito per lei. L’autopsia del corpo, avvenuta lunedì 22 presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, non ha riscontrato nessuna anomalia o segno di colluttazione prima dello sparo, rimanendo in linea con quanto esposto dall’uomo. L’arma del delitto, una semiautomatica Glock 9x21, era posseduta dall’uomo legalmente in quanto possessore di un porto d’armi per motivi sportivi rilasciato la scorsa estate. La nascita tardiva di questa passione e il recente rilascio del porto d’armi ha fatto nascere negli inquirenti il dubbio che si possa trattare di un omicidio premeditato. Il corpo della vittima è stato esposto in una camera mortuaria all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo e non è stato ancora possibile rintracciare i suoi familiari in Nigeria. Il dubbio è quello che lui volesse intraprendere una relazione “normale” ma che lei, forse a causa di un presunto protettore, si rifiutasse e continuasse a chiedere incontri a pagamento. Ezio Sorti

TREVIOLO - Il problema è davvero serio. E lo diventa sempre di più. Tante persone, in particolare pensionati e disoccupati, si stanno rovinando la vita aggrappati alla speranza di vincere qualche centinaia di euro che cambi la loro vita. Vi ricordate? Si era iniziato con il ‘gratta e vinci’, abbastanza innocuo se paragonato alle infernali macchinette di oggi installate in quasi tutti i bar. Problema grave in tutta Europa, ma pare soprattutto in Italia, e in Italia a guidare la classifica delle città più a rischio c’è proprio Bergamo. E tra i Comuni della bergamasca sapete chi è in testa? Treviolo. A dirlo è uno studio i cui dati sono stati pubblicati recentemente dal settimanale ‘L’Espresso’. Risulterebbe che in paese ci sono 162 slot machine e che ogni treviolese (è una media, questa) abbia infilato nelle loro bocche nell’arco dell’anno ben 4.831 euro. Se è vero questo dato, vuol dire che in media ogni treviolese regala ogni anno allo Stato e ai gestori dei bar il 20 % del suo reddito, che è di 23.061 euro. Assurdo! Si impone agli amministratori pubblici coscienziosi una battaglia per argnare questa ‘malattia’ che alla lunga potrà avere gravi riperscussioni a livello economico, sociale su tutta la comunità. E’ giusto sottolineare che a

DALMINE - Nella mattinata del 20 gennaio i carabinieri di Treviglio e Dalmine sono intervenuti all’hotel Daina di Dalmine in seguito ad una telefonata. L’interlocutore, Fabrizio Vitali, disoccupato 61 anni residente a Bottanuco, ha subito confessato di aver ucciso Esther Eghianruwa, 37 anni, nigeriana e residente a Dalmine. L’intervento dei medici e dei militari, coordinati dal procuratore Letizia Ruggeri, è stato tempestivo e l’uomo è stato portato alla caserma di Treviglio. L’interrogatorio, a causa dell’evidente stato di shock dell’ex operaio, all’inizio si è rivelato confuso, ma è stato possibile ricostruire la vicenda e capire il movente, rivelatosi di natura passionale. Tra i due esisteva una relazione che andava avanti da due anni. Inizialmente pareva che lei fosse stata la badante della madre dell’uomo, deceduta un anno fa,

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ATTUALITA’

poi si è scoperto che la donna fosse una prostituta e che i due si fossero conosciuti in quel modo. Per la sera di venerdì 19, intorno alle 22, era fissato l’incontro nell’hotel: dopo una notte trascorsa insieme, la situazione è degenerata. La mattina è scoppiata l’ennesima discussione e l’uomo ha sparato con la sua pistola, colpendo la donna alla nuca. Lo sparo non è stato udito da nessuno. L’uomo avrebbe così chiamato i carabinieri, dichiarando di essere l’artefice del delitto. Una volta giunti i militari sul posto, l’uomo ha prima urlato l’intento di volersi togliere la vita e poi si è consegnato. Ora si trova in carcere a Bergamo ed è stato ascoltato nell’interrogatorio di convalida davanti al GIP del tribunale di Bergamo. Durante gli interrogatori ha ammesso: “ Lei voleva incontrarmi sempre più spesso per ottenere più denaro da me, era sem-

Ludopatia: il male di oggi Treviolo è già da tempo che le forze politiche stanno lanciando l’allarme e che propongono soluzioni urgenti. Nel novembre del 2015 la Lista Civica Comune della Libertà, Lega Nord Treviolo e la sezione treviolese del Movimento 5 Stelle avevano presentato congiuntamente in Consiglio Comunale una interrogazione avente per oggetto: «Mozione del settembre 2014: ludopatia: 13 punti per la prevenzione delle dipendenze dal gioco di azzardo». Evidentemente i sottoscrittori della interrogazione cnsiliare si erano resi conto che a un anno di distanza ben poco era stato fatto e che quei 13 punti erano stati lasciati nel cassetto. Ma a quanto pare anche quella interrogazione non è servita a spronare adeguatamente l’Amministrazione Comunale. Tant’è vero che anche a gennaio di quest’anno il gruppo Comune delle Libertà - Lega Nord è tornato alla carica chiedendo l’adozione di urgenti misure contro il gioco d’azzardo; una iniziativa, questa, stimolata anche dal clamore suscitato dalla pubblicazione sulla stampa nazionale (L’Espresso) dei dati nazionali che mettono Treviolo in primo piano sotto gli impietosi riflettori, e additato come esempio da non seguire. In particolare il gruppo di minoranza chiede che vengano adottate misure

analoghe a quelle adottate da altri comuni vicini, del tipo: finanziamento di campagne di sensibilizzazione sul problema, sostanziosi sconti sulla Tari o sull’Imu per tutti gli esercenti disponibili a collaborare, eliminndo dal loro esercizio le macchinette tentatrici. Va detto per onor del vero che le amministrazioni comunali non sono state inerti e l’iniziativa di incentivare l’eliminazione delle slot machine con sconti sulle tasse è già stata adottata da vari Comuni, tra i quali lo stesso Treviolo. Ma i risultati sono stati scarsissimi, se non praticamente nulli; a Dalmine, ad esempio, un solo negozio sui 40 interessati ha aderito all’invito del Comune. E Treviolo? Anche qui uno solo! Il sindaco ha definito «illuminato” l’imprenditore che ha avuto il coraggio di farlo e lo ha citato come esempio agli altri. Ma nessuno lo ha ascoltato. E ora il Comune tenta azioni più mirate, come richiedere l’appoggio dell’associazione ‘Non t’azzardare’, che promuove campagne di sensibilizzazine contro il gioco d’azzardo; l’Amministrazione sta facendo inoltre una mappatura del territorio per individuare con più esattezza le slot presenti in paese e monitorare la data di scadenza delle licenze per depennare con rigidità quelle con problemi sulla rinnovabilità. A. C.

Berghem de Sota


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?

ATTUALITA’

Affitto: quanto può valere Vuoi avere un’idea di massima del canone d’affitto medio nel tuo Comune? Ecco alcune osservazioni e alcuni dati; li desumiamo dal “2017 - Listino di Bergamo e Provincia”, di recente pubblicazione, edito da ‘La Rassegna’ elaborato dalla F.I.M.A.A. di Bergamo, con il contributo della ConfCommercio e la collaborazione delle organizazioni presenti sul mercato immobiliare.

Il mercato della locazione abitativa nella bergamasc continua ad essere saldamente ancorato alla perdurante crisi economica generale, che a tratti però sembra invertire la rotta e fa dire a taluno, a fasi alterne: è iniziata la ripresa. La locazione, come è noto, è fortemente concentrata in Città e nel suo hinterland (l’altro polo meno

in loco

significativo numericamente è la zona di Treviglio). Come già rilevato lo scorso anno, nonostante tutte le già note negatività del momento economico odiero, nonostante un’ulteriore flessione dei canoni medi (piccola flessione che può anche far parlare di stabiltà) e nonostante che continui l’ingordigia della macchina fisca-

Nel precedente numero abbiamo pubblicato il prezzo medio al mq degli immobili

le, centrale e locale, che tende a togliere qualsiasi remuneratività all’affitto, nel medio termine si può ancora sostenere che investire in abitazioni da affittare continui ad essere una buona possibilità di impiego del risparmio. Ciò in funzione anche di prezzi ancora particolarmete appetibili.

Appartamenti - LOCAZIONE (Canone mensile, in euro) COMUNI

Mono - bilocale arredato

Abitanti (e 3 quartieri Minimo di Bergamo Bassa)

Mono - bilocale vuoto

Trilocale vuoto

Massimo

Minimo

Massimo

Minimo

Massimo

Quadrilocale vuoto

Minimo Massimo

AZZANO S. PAOLO

7.602

350

500

300

450

400

550

450

700

BOLTIERE

6.013

300

400

300

400

350

500

350

500

BREMBATE

8.626

300

400

300

400

350

450

350

450

Campagnola

2.795

400

500

400

500

450

600

500

700

Colognola

5.583

400

500

400

500

450

600

500

700

COMUN NUOVO

4.331

300

450

300

400

400

550

400

500

CURNO

7.651

350

550

350

500

450

600

500

750

DALMINE

23.281

350

500

300

450

400

550

450

600

GRASSOBBIO

6.406

350

500

300

450

400

600

500

650

Grumellina

1.729

350

500

400

500

450

600

450

650

LALLIO

4.172

350

450

300

400

400

500

450

600

LEVATE

3.809

300

450

300

350

350

500

400

550

ORIO AL SERIO

1.770

350

500

350

450

400

550

450

600

OSIO SOPRA

5.235

350

500

350

450

400

550

450

600

OSIO SOTTO

12.443

350

500

350

450

400

550

450

600

PONTE S.P.

11.478

350

450

300

450

400

500

450

600

SERIATE

25.182

350

500

300

450

400

500

400

550

SPIRANO

5.700

300

350

300

350

300

400

300

450

STEZZANO

13.018

350

500

350

450

400

550

450

650

TREVIOLO

10.682

350

500

350

450

400

600

500

700

URGNANO

9.735

350

450

300

450

350

500

400

550

VERDELLINO

7.663

350

450

350

450

400

500

450

550

VERDELLO

8.018

350

450

350

450

400

500

450

550

ZANICA

8.616

350

450

300

400

400

550

450

600

Berghem de Sota

31 / 1 / 2018

Come leggere questa tabella La prima osservazione da fare, importatissima, è questa: i canoni riportati in questa tabella sono valori medi; soprattutto, sono valori indicativi. Il prezzo può variare in base alla qualità dell’appartamento, al suo arredamento, alla sua posizione. E all’abilità di chi fa la trattativa contrattuale. Raffrontando questi numeri notiamo una sorprendente uniformità; le differenze, soprattutto nella colonna dei ‘minimi’, non sono elevate, anche laddove è forte la differenza del numero di abitanti. Sintomatico il caso di Dalmine: nonostante i suoi 20,000 abitanti, la sua posizione strategica, la presenza di un colosso industriale e di facoltà universitarie ha canoni d’affitto addirittura inferiori ad altri Comuni meno importanti. Incide molto la vicinanza con la città; oltre a due quartieri del Comune di Bergamo (Colognola, Campagnola) abbiamo Azzano, Treviolo e Curno che appunto, sono sensibilmente superiori agli altri. Una curiosità. Si rimane sororesi se si paragonano questi canoni d’affitto dellabassa bergamasca conquelli di Città Alta. Ci si aspetterebbe come minimo il doppio o ancor di più se si tratta di appartamento di pregio. Invece la differenza è solo di circa il 50%.; A Curno per un quadrilocale vuoto: massimo 750 euro; in Città Alta un quadrilocale (si noti: di pregio): 1.100. Al di là dei numeri, va qui riportato un appunto che fanno gli estensori del “Listino di Bergamo e Provincia”: negli ultimi anni, nonstante affitti più ‘leggeri’ rimangoo molto elevati i casi di morosità di inquilini che no riescono più a sostenere le spese per l’abitare in locazione. Di conseguenza rimangono alti i numeri di sfratti per morosità, nonostante molti proprietari rinuncino a intraprendere vie legali.


31 / 1 / 2018

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POLITICA

ELEZIONI REGIONALI

le nostre domande ai candidati / 1

Giorgio Gori Giorgio Gori (Bergamo, 24 marzo 1960) è un giornalista, imprenditore e politico, fondatore della casa di produzione televisiva Magnolia ed ex direttore di Canale 5 e di Italia 1. Dal 9 giugno 2014 è sindaco di Bergamo. Si presenta quale candidato per la presidenza della Regione Lombardia a capo di una coalizione di centro-sinistra.

1 2 3 4 A chi in particolare lei rivolge il suo invito ‘Votami’?

Perché gli elettori lombardi dovrebbero votare lei e non un altro candidato? I bergamaschi già ben la conoscono, ma gli abitanti delle altre città? Che cosa la contraddistingue dagli altri candidati?

Chi la sostiene in questa candidatura? Quali forze politiche, quali settori della società civile, culturale, imprenditoriale la supportano e puntano su di lei?

I bergamaschi mi conoscono per questi anni di amministrazione e credo possano testimoniare quanto la mia giunta abbia lavorato con metodo e determinazione per portare risultati che erano attesi da molto tempo. Io credo che a distinguermi dagli altri candidati sia la mia storia, il fatto che sia approdato alla politica, nella dimensione che mi è più congeniale, quella amministrativa, dopo anni passati in azienda, da manager prima e da imprenditore poi. Avrei potuto proseguire con quello che stavo facendo da tanti anni e che mi aveva dato tante soddisfazioni, ma ho scelto di cambiare vita e di riprendere la passione che avevo da ragazzo. Poi, da un punto di vista ideale e di visione del futuro, le cose che mi dividono da Fontana sono moltissime. Ne cito due: io credo che le paure vadano combattute, non alimentate, e credo che la Lombardia possa fare molto meglio di come ha fatto in questi anni, che non si possa accontentare di essere avanti rispetto alle regioni del sud.

Mi sostengono tanti sindaci delle città lombarde che per primi mi hanno chiesto di candidarmi a presidente della Regione Lombardia. Sono con me le forze politiche di centrosinistra, con la nota eccezione di LeU, o almeno dei suoi dirigenti, e tanti mondi lombardi che vogliono cambiare un corso politico che in Regione si è ormai esaurito. Ci sono tanti cittadini che vogliono cambiare in meglio la Lombardia e io conto sul loro appoggio.

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A chi vuole una politica regionale che risolve i problemi senza dire che la colpa è di qualcun altro, a chi vuole vivere in una Regione efficiente e vicina al cittadino come avviene in tante realtà europee, a chi vuole risolvere problemi che si trascinano da troppi anni, come le lunghe attese per visite ed esami sanitari o i ritardi dei treni regionali, o i tanti ostacoli che le donne trovano per entrare o rimanere nel mondo del lavoro o ancora le difficoltà delle famiglie che hanno un parente non autosufficiente o un figlio piccolo da accudire. Un appello lo faccio anche ai giovanissimi, a chi voterà per la prima volta: le cose possono cambiare in meglio, il vostro contributo è fondamentale.

Quale sarà la prima cosa che farà dopo il suo insediamento a Palazzo della Regione, a Milano, passate le giornate di ‘luna di miele’ e dopo essersi ambientato e orientato in quell’avveniristico labirinto? C’è tantissimo da fare, ma la prima cosa sarà mettere mano alla riforma della sanità. Occorrono strutture diverse dagli ospedali che siano più diffuse sul territorio: tanti esami, visite e cure possono essere prestate lì, vicino a casa, senza dover andare per forza all’ospedale.

E dopo, lungo tutto il suo mandato?

Abbiamo un programma fitto di cose da fare e di problemi da risolvere, ma lavoro, salute, semplificazione, trasporti, ambiente, sicurezza: queste sono di fatto le priorità.

Quale vento di novità vorrebbe portare nel modo di governare la Regione?

Alla Regione occorre aria nuova, non c’è dubbio. Ci sono stati scandali che hanno indignato, giustamente, i cittadini, e ci sono stati in questi anni usi inappropriati dell’istituzione. La Regione deve diventare un’istituzione più sobria, affidabile, corretta e al servizio dei cittadini. Vorrei dire, senza offendere nessuno, un po’ più bergamasca.

I bergamaschi mi conoscono per questi anni di amministrazione e credo possano testimoniare quanto la mia giunta abbia lavorato con metodo e determinazione.

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L’eredità che lei intende assumersi candidandosi a governare la Lombardia, Regione che già ha un ruolo ben definito in Italia, in Europa, è grande. Missione ambiziosa, potremmo dire... Quale Lombardia lei sogna, a quale ruolo lei vorrebbe condurla? Io voglio una Lombardia che non si accontenti i di essere una tra le migliori regioni italiane. Voglio una regione che sia al passo delle migliori in Europa. Se altrove ci sono servizi che funzionano, più attenzione al cittadino, treni confortevoli ed efficienti, famiglie più supportate nelle varie fasi della vita, un’aria meno inquinata, mi chiedo perché ciò non debba accadere anche in Lombardia.

Io voglio una Lombardia che non si accontenti i di essere una tra le migliori regioni italiane. V oglio una regione che sia al passo delle migliori in Europa.

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Preferirà circondarsi di collaboratori già navigati in politica che ben conoscono le strategie di un buon governo, oppure preferirà prenderli in prestito dal mondo imprenditoriale, professionale? Persone con alle spalle grandi doti e qualità, anche se digiuni delle logiche di partito, dei lacci e lacciuoli della burocrazia amministrativa? Un giusto mix. In tutti gli ambienti e in tutti i lavori ci sono capacità ed esperienze da valorizzare. Ma certamente in Regione, e in politica, serve una buona dose di innovazione.

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Ora siamo protetti la notte Nuovo servizio di vigilanza affidato a privati

COLOGNOLA - La sicurezza è un’emergenza. In tutti i quartieri periferici di Bergamo, così come nei paesi dell’hinterland la percezione dei cittadini è di essere sotto assedio da parte della criminalità. Una situazione avvalorata dai continui furti e rapine che colpiscono quotidianamente case e attività commerciali, vissute dai cittadini e raccontate dai giornali con disarmante continuità. Una percezione d’insicurezza che fa leva anche sull’inefficacia dei controlli istituzionali, tanto che si sta spargendo a macchia d’olio la pratica del ‘controllo di vicinato’, gruppi di cittadini che tramite sistemi social condividono potenziali criticità, segnalando furti, o persino auto o persone sospette. Per andare incontro alle preoccupazioni della cittadinanza, il Comune di Bergamo ha attivato un potenziamento del controllo del territo-

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COLOGNOLA

rio grazie all’affidamento di un servizio di vigilanza all’azienda specializzata Fidelitas. Un servizio che prevede guardie giurate che in automobile presidieranno punti sensibili e monitoreranno quartieri particolarmente sensibili delle periferie sud della città, tra cui spicca Colognola insieme a Campagnola e Grumello del Piano, soprattutto nelle fasce notturne fine settimana compresi. La nuova vigilanza privata lavorerà supportando supporto le usuali forze dell’ordine che saranno chiamate ad intervenire per emergenze e richieste di aiuto. Dalla Fidelitas assicurano il massimo impegno e professionalità per il controllo del territorio, che avverrà dotando il personale con tanto di geolocalizzatore e compatibilmente con le autorizzazioni del garante, di bodycam per un monitoraggio in tempo reale. Marco Boffa

Tutto pronto per la StraColognola Quest’anno si snoderà tra i campi

COLOGNOLA - Torna domenica 18 febbraio per la sua trentunesima edizione la “StraColognola”, ormai un classico delle corse podistiche cittadine organizzata da Avis e Aido. Dopo il successo dell’anno scorso quando la gara toccato considerevole numero di 1400 podisti provenienti da tutta la provincia, la “StraColognola” ha deciso di introdurre importanti novità sul tracciato. I tre percorsi della gara (6-12-18 Km) saranno infatti spostati a sud del quartiere, toccando Azzano e Stezzano, snodandosi il più possibile per sentieri e spazi naturali. Non più quindi strade, palazzi e traffico cittadino, ma sterrati

e sentieri della cintura verde a sud di Bergamo, ed attraverso le campagne del Parco Agricolo-Ecologico di Bergamo e Stezzano. Le partenze per la gara sono fissate tra le 7,30 e le 9. L’iscrizione e il pagamento della relativa quota che potrà potranno essere fatti al momento essere fatta al momento della partenza. Al termine della fatica è previsto un rinfresco, comprensivo di bevande calde vista la stagione, ed infine una borsa alimentare. Per informazioni e preiscrizioni (obbligatorie per gruppi) telefonare al 338 9263721 oppure 3395674858. M. B.

Molti i gruppi che lo scorso anno hanno partecipato alla StraColognola. Anche da fuori. In foto il folto gruppo dell’Istituto Muzio di Bergamo

Western, che passione!

A febbraio serate gratuite di grande cinema La Biblioteca dedica il prossimo mese alla riscoperta della più classica delle serie di film, con personaggi entrati nel mito. E in lingua originale! Ov viamente leproiezioni saranno seguite da dibattito COLOGNOLA - Torna il cinema d’essai a Colognola, grazie alla collaborazione tra l’associazione ‘Essi vivono’ e il Sistema Bibliotecario Urbano, che presso la biblioteca di Colognola organizzano un ciclo di incontri di film in lingua originale. Quattro incontri nei venerdì di febbraio, alle ore 21, che avranno come grande protagonista i classici del film Western, genere che ha segnato la filmografia americana del novecento con protagonisti entrati nel mito hollywoodiano come Gary Cooper, John Wayne, Kirk Douglas, Robert Mitchum ed Henry Fonda. L’occasione è unica per rivivere su grande schermo le versioni originali di alcuni film che hanno segnato un’epoca. Come nella tradizione del cinema d’essai le proiezioni saranno seguite da un momento di dibattito condotto da ‘Essi vivono’. Il rappresentante dell’associazione ci spiega: “Abbiamo scelto un tema ‘forte’ che potesse essere di richiamo anche

per chi non conosce la nostra normale attività. In novembre avevamo proposto le commedie classiche americane, questa volta abbiamo voluto approcciare un genere conosciutissimo con titoli magari non troppo visti, per quanto importanti nella storia del cinema. Di qui l’idea di scegliere il western, ben rappresentato da tanti importanti registi americani”. Gli incontri sono gratuiti per tutti gli iscritti al Sistema Bibliotecario Urbano. I non iscritti possono farlo direttamente durante la serata. Per questioni di licenza per conoscere i titoli è necessario scrivere all’email dell’associazione con lapossibilità di essere iscritti nella mailing list:associazione. essivivono@gmail.com, oppure chiedere in biblioteca. Gli incontri si svolgeranno i giorni 2,8,16,24 febbraio alle ore 21, presso la Biblioteca di Colognola in via della Vittoria. Telefono 035399472. M. B.


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STEZZANO

A Stezzano un grande capolavoro

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Si trova nella chiesa parrocchiale; è opera del pittore Giuseppe Diotti. Avrebbe dovuto essere la tela di maggior richiamo per la mostra sull’artista he si sta chiudendo in questi giorni a Casamaggiore, sua città natale. Ma è una tela talmente grande che non si è osato trasportarla alla mostra. Ma chi è andato a Casalmaggiore (e sono in tanti...) per vedere le opere di questo grande artista non hanno potuto fare a meno di venire a Stezzano per ammirarla. E’ davvero splendida, e ha una curiosa storia che vi raccontiamo in questa pagina.

In mostra a Casalmaggiore opere di Diotti

Una delle sue tele più importanti è a Stezzano Si è chiusa il 28 gennaio a Casalmaggiore, in provincia di Cremona, la mostra, curata da Valter Rosa, dedicata a Giuseppe Diotti, nato in quel borgo nel 1779 e lì deceduto nel 1846. Oltre 100 le opere esposte - provenienti dai più importanti musei lombardi e da numerose collezioni private - che testimoniano la sua vasta produzione e il suo straordinario talento. La mostra si è tenuta nel palaz-

zo che fu la sua abitazione e il suo atelier e che ora è un fornito museo a lui dedicato. Il percorso espositivo, suddiviso per aree tematiche, ha condotto il visitatore attraverso alcune tappe fondamentali della sua carriera. Il visitatore veniva invitato a proseguire la conoscenza dell’artista seguendo un itinerario in alcune località ove sono presenti altre sue pregevoli opere. A Berga-

mo, principalmente, nella Cappella Colleoni, e nell’Accademia Carrara ove Diotti fu dapprima insegnante poi rettore per 30 anni. Così in provincia: ad Alzano Lombardo, a Ranica, a Lovere e in particolare a Stezzano (la grandiosa pala della decapitazione). Altre opere sono visibili a Iseo e a Rudiano in provincia di Brescia; a Soresina e a Rivarolo del Re in provincia di Cremona.

Stezzano è tappa tra le più importanti nell’itinerario predisposto parallelamente alla mostra di Casalmaggiore sulle opere di Giuseppe Diotti

A fianco: un’interessante tela di Diotti;; è semplicemente uno studio, un bozzetto per dei volti di personaggi che avrebbe inserito nel suo quadro “Il giuramento di Pontida”, eseguito in due versioni, una dele quali incompiuta per la sua morte. Si notino la perfezione dei volti e la loro grande espressività. In basso a destra un bozzetto a matita del San Giovanni Battista Decollato eseguito per la pala per la chiesa parrocchiale di Stezzano. Sopra a sinistra: autoritratto di Giuseppe Diotti; a destra: la pala di Stezzano, capolavoro dell’artista.

Giuseppe Diotti, una profezia che si avvera Personaggio di spicco dell’arte italiana dell’Ottocento, Giuseppe Diotti, formatosi a Roma, si distinse per la sua attenzione al classicismo, derivante da un minuzioso studio del Cinquecento e del Seicento, in controtendenza con le idee innovatrici che con il Romanticismo andavano diffondendosi nell’ambiente culturale lombardo. Ha insegnato per oltre trent’anni all’Accademia Carrara di Bergamo, formando una scuola di pit-

tura che, nei primi decenni del XIX secolo, costituì, per metodo didattico e come vivaio di talenti, una valida alternativa alla più rinomata Accademia milanese di Brera (tra i suoi allievi spiccano Giovanni Carnovali detto Il Piccio, Giuseppe Carsana, Giovanni Moriggia). La sua fama si diffuse rapidamente nell’ambiente culturale dell’epoca, tanto daessere richiestissimo, e tanto che Defendente Sacchi, tra i più autorevoli critici d’arte a

“La moda dà la palma ad Hayez; forse il tempo la darà a Diotti”.

lui contemporanei, gli riconobbe un primato oggettivo nella ripresa dell’antica tecnica dell’affresco e nel campo della pittura sacra; ed ebbe a scrivere nel 1832 una felice frase. “Diotti è il migliore pittore lombardo. La moda dà la palma ad Hayez, forse il tempo la darà a Diotti”. La sua profezia si sta in parte avverando. Lo dimostra questa mostra organizzata a Casalmaggiore che ha attirato numerosi visitatori e ha risvegliato l’attenzione dei critici su di lui.

... ma sbagliarono la collocazione iniziale nella chiesa: troppo poca luce dalle finestre STEZZANO - All’interno della chiesa parrocchiale in stile barocco, arricchita da un monumentale sagrato chiuso da una balaustrata con statue settecentesche si trova una vasta pala del pittore Giuseppe Diotti di grande pregio artistico, ma anche dalla storia alquanto travagliata per una errata collocazione. Quando (esattamente duecento anni fa) la Fabbriceria della parrocchaile dedicata a San Giovanni Battista decise di rinnovarne l’interno, fu il conte Moroni di Stezzano, ben inserito nell’ambiente artistico bergamasco, a suggerire che la nuova pala d’altare raffigurante il martirio del Santo fosse affidata al pittore Giuseppe Diotti di Casalmaggiore, suo amico, che in quegli anni andava per la maggiore. Diotti accettò l’incarico e per prima cosa - da serio artista qual era - venne a Stezzano per rendersi conto esattamente dell’illuminazion di cui poteva usufruire l’abside ove sarebbe stata collocata la pala: cinque finestre in alto e tre finestroni nella parte bassa. Trovò che la luce pioveva in abbondanza dalle vetrate e quindi decise di puntare su un dipinto ‘a lume di notte’, tecnica a lui molto congeniale, cioè creare un’ambientazione notturna e far emergere le figure da un fondo nero (tecnica del resto cara a Caravaggio...), illuminate solo dalla luce di una torcia. La luce naturale proveniente dalle finestre avrebbe dato vita al quadro. Tornato mella sua casa/laboratorio di Casalmaggiore si dedicò a realizzare l’opera commissionatagli della decapitazione di San Giovanni Battista. Immaginò una scena nella più totale oscurità: notte, una cella di prigione nera... Al centro una torcia, tenuta da un soldato, che emana

una viva luce che illumina il Battista facendolo risaltare dal gruppo di carcerieri,del carnefice e, sulla destra di Salomè, Erodiade ed Erode che osservano con diverso stato d’animo la scena. Diotti vi lavorò per tre anni; compiuta l’opera, volle seguirne il trasporto fino a Stezzano e assistere alla sua collocazione. Ma grande fu il suo disappunto quando entrando in chiesa vide che il suo interno era stato completamente stravolto. In quei tre anni alcune finestre dell’abside erano state murate. Pochissima luce naturale, quindi, a illumunare la tela, che rimaneva così immersa nel buio e praticamente illeggibile perchè troppo scura. All’occhio di tutti quel vero capolavoro uscito dal pennello di Diotti in quella buia collocazione veniva massacrato. Si cercò presto di dargli una collocazione che mettesse in luce la sua bellezza. Si decise di abbattere una cappella della navata e di costruirne una più grande, in stile neoclassico, che potesse contenere la grande pala. In vista del trasferimento furono nel frattempo commissionati ad un allievo del Diotti, Enrico Scuri, tre affreschi per le pareti laterali dell’abside con episodi della vita del Battista. E lì si trova ancora, anche se meriterebbe di meglio. Alla mostra di Casalmaggiore questa tela - impossibile da trasportarsi - che è sintesi del talento di Diotti, è stata rappresentata da un suo bozzetto preparatorio a olio.

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AZZANO 10 La meditazione entra a scuola

31 / 1 / 2018 Cresce il numero di quanti attingono alla Casa dell’acqua

Ad Azzano è in atto nella scuola primaria un esperimento inedito: ai bambini viene insegnata una tecnica di rilassamento che viene dall’America AZZANO - “Se ad ogni bambino di 8 anni venisse insegnata la meditazione, riusciremmo ad eliminare la violenza nel mondo entro una generazione”. Anche la scuola primaria di Azzano San Paolo ha deciso di fare propria questa frase del Dalai Lama e di addentrarsi in un percorso inedito dedicato a bambini e insegnanti delle classi terze: la Mindfulness. Negli Stati Uniti è praticata da oltre 20 milioni di persone come tecnica di rilassamento e di recente è approdata anche sui banchi di scuola di Azzano grazie a un progetto di Giovanna Parimbelli, coordinatrice pedagogica e titolare dell’asilo nido La Stellina di Azzano, e dalla psicologa Sara Citro, esperta in Mindfulness. “La meditazione – spiega Giovanna Parimbelli – è la totale concentrazione nel momento presente, volta all’auto-realizzazione, alla conoscenza di quello che siamo in realtà. È un modo per staccarci dal mondo e da quello che il mondo vuole che noi siamo, per ritrovare noi stessi. Se la

meditazione diventasse materia di studio a scuola, i bambini sarebbero in grado di essere davvero autentici, di crescere senza una maschera, di evolversi per quello che sono e non per quello che la società richiede che siano”. La frenesia di tutti i giorni, con le sue regole e le sue imposizioni, costruisce intorno a noi uno scudo che impedisce al nostro essere di realizzarsi. E così i bambini imparano ad essere insensibili a ciò che li circonda, alla natura, agli animali, perdendo l’empatia verso qualsiasi forma di vita. “Attraverso la mindfulness – prosegue la Parimbelli – i bambini possono capire quello che veramente li appassiona, quello che realmente amano e non perché viene loro imposto o suggerito, ma perché lo sentono dentro”. Tre sono le sezioni terze al momento coinvolte nel progetto che prevede un pacchetto di sette ore di lezione per ogni classe e quattro incontri dedicati ai docenti. “Sempre più insegnanti ed educatori in Europa e negli Stati

Sara Citro, esperta in Mindfulness

Giovanna Parimbelli, coordinatrice pedagogica

La Prima guerra mondiale scoppia in un periodo di notevole progresso tecnologico con invenzioni che portano a notevoli innovazioni anche in campo militare. Come i carri armati

AZZANO - Un avvincente percorso dentro la scienza e la tecnologia della Grande Guerra. Un viaggio entusiasmante alla scoperta dei moderni parchi d’artiglieria, dai cannoni a tiro rapido ai mortai superpesanti d’assedio, passando attraverso lanciafiamme e mitragliatrici. È questo il tema delle due serate in programma il 2 e il 16 febbraio alla palestra delle scuole medie di Azzano. Un evento che riveste particolare importanza in questo 2018 in cui ricorre un secolo dalla fine della prima guerra mondiale. A illustrare i formidabili ordigni che tutti gli eserciti possedevano

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per fronteggiare il nemico ci penserà lo storico bergamasco Marco Cimmino, membro della Società Italiana di Storia Militare, della società del Museo della Guerra di Rovereto e socio accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune, la biblioteca, il gruppo alpini di Azzano e il Teatro A che interpreterà alcune letture. Cimmino illustrerà i moderni parchi d’artiglieria usati da tutti i principali stati europei che, oltre alle armi, schieravano anche la forza aerea, erano in grado di fortificarsi velocemente, dominavano l’uso di

cesso, come conferma la psicologa Sara Citro: “Ho conosciuto 60 bambini, tutti di terza elementare, in pochi sapevano cosa stavano per fare. Una bambina la sera prima aveva cercato in internet cosa volesse dire la parola Mindfulness, un’altra aveva chiesto alla mamma cosa fosse. Curiosissimi di questa nuova esperienza, si sono lasciati cullare dalla meditazione, hanno ascoltato il loro respiro provando pace e rilassamento. Un bambino a un certo punto mi ha detto: ‘Sara, ma io a casa non riuscirò mai a fare la Mindfulness, ho calcio, nuoto, catechismo, ho un impegno dopo l’altro’. Questo mi ha fatto riflettere. Una vita piena di cose da fare, già a 8/9 anni, senza buchi per poter fare una pausa. E allora ecco la preziosità di momenti come questi, a scuola, in cui ascoltare al posto di eseguire, in cui rilassarsi anziché correre da una parte all’altra”. Laura Ceresoli Nella foto in alto: le tecniche di rilassamento nelle scuole sono diffusissime all’estero.

‘Settimana dell’Oratorio’

Un viaggio nell’arte del fare la guerra

Con Marco Cimmino un avvincente percorso dentro scienza e tecnologia della Grande Guerra della quale ricorre quest’anno il centenario della fine.

Uniti hanno iniziato a introdurre la meditazione a scuola per aiutare i bambini a studiare meglio e a gestire le emozioni – precisa Giovanna – Ad esempio Angoz Gonzalez, insegnante di inglese del Bronx, ha scelto la meditazione come strumento per aiutare i propri studenti adolescenti che vivono nei quartieri più poveri. La Mindfulness a New York viene introdotta anche nelle scuole dedicate a chi deve recuperare alcuni anni di studio perché in precedenza aveva smesso di seguire le lezioni. In Australia, invece, meditare prima di una verifica ha riportato risultati migliori, in quanto gli studenti erano meno preoccupati della prestazione e della successiva valutazione. Portando questo progetto anche ad Azzano ho l’umile desiderio di sottolineare l’importanza dell’educazione nel sostenere e stimolare un pensiero riflessivo e critico e, a mio avviso, la meditazione può essere uno dei molti strumenti utili”. Il primo incontro di martedì 16 gennaio con gli alunni della primaria è stato un suc-

reticolati e trincee come elemento statico e di manovra. Solo la Russia zarista denunciava un pericoloso deficit negli armamenti che dipendeva dall’arretratezza di un Paese che puntava più sulla quantità di uomini schierati che sulla qualità dell’equipaggiamento bellico. In generale, quello che mancava all’epoca era un’adeguata conoscenza dell’utilizzo delle armi più moderne; una generazione di comandanti, insomma, che avesse elaborato strumenti tattici adeguati alla potenza dei nuovi ordigni bellici. “Nelle guerre che precedettero la prima guerra mondiale – spiega Cimmino – si manifestarono segnali evidentissimi di come avrebbe potuto essere un moderno conflitto di vaste proporzioni: nonostante ciò, soltanto pochi militari (illuminati ed inascoltati) previdero gli effetti delle nuove armi in uno scontro campale”. Inizio degli incontri: 20.45; ingresso libero. Per informazioni rivolgersi alla biblioteca di via Papa Giovanni XXIII al numero 035. 532289. Laura Ceresoli

Tutto il paese si è mobiltato per ricavare dalla ex casa del curato nuovi spazi per i giovani dell’oratorio, Per inaugurarla, una ‘sette giorni’ come esperienza di convivenza

AZZANO - La sistemazione dell’ex casa del curato è ormai ultimata grazie alla generosità e all’impegno di tanti parrocchiani. Negli ultimi mesi l’appartamento è stato adattato alle esigenze dei ragazzi trasformandosi in un accogliente spazio di incontro e di riflessione. Per dotarlo degli strumenti necessari e renderlo funzionale, è stato chiesto agli azzanesi di svuotare dispense e armadi stipati di utensili ormai inutilizzati e donarli alla comunità. Sarà un gruppo di giovani dai 18 ai 30 anni ad inaugurare la casa nella “settimana dell’oratorio” dal 28 gennaio al 4 febbraio. Un’esperienza di convivenza in cui i ragazzi proveranno a vivere insieme per sette giorni senza tornare a casa dopo la scuola, il lavoro, gli allenamenti. Per la notte saranno ospitati nella foresteria del monastero. “Vivere questa esperienza significa

cercare di regolare i propri tempi tenendo conto anche di quelli degli altri, rispettare le loro abitudini, scoprire cose di loro che non sapevamo – spiegano i sacerdoti – Significa programmare la spesa da fare, provare a cucinare per gli altri, prendersi cura delle proprie cose e di quelle degli altri, della pulizia, dell’ordine in casa. Non ci saranno volontari o mamme a darci una mano. Significa aver voglia di condividere quotidiano, studio, gioco, preghiera, riflessione. È impegnativo, ma estremamente arricchente”. Il costo di 7 notti con la cena è di 60 euro; 70 euro con pernottamento, pranzo e cena. La settimana dell’oratorio si concluderà il 4 febbraio con la 40esima Giornata nazionale della vita, incentrata sul tema “Il Vangelo della vita, gioia per il mondo”. Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare don Andrea in oratorio. Laura Ceresoli

AZZANO - E’ in continua crescita il numero di quanti approfittano dell’acqua che sgorga (naturale o gassata) dalla ‘Casa dell’acqua’ oramai in funzione da vario tempo in via Papa Giovanni XXIII, messa a disposizione della cittadinanza dall’Amministrazione Comunale. in accordo con altri Enti. Nel 2017 si sono erogati 217.300 litri di acqua, equivalenti a oltre 144.866 bottiglie di plastica da 1.5 litri. Il risparmio complessivo è quindi stato di oltre 4,3 tonnellate di plastica e 44,5 tonnellate di CO2 (gas dannoso sprigionato nelle fasi di produzione e smaltimento di questo materiale assolutamente non biodegradabile). Un servizio davvero prezioso perchè ci permette di bere acqua fresca, che non ha stagnato nella plastica; soprattutto, acqua controllata continuamente e purificata da eventuali sostanze indesiderate che possono essersi infiltrate nelle fonti di approvvigiobamento. Tra l’altro è possibile accertarsi della bontà dell’acqua leggendo la tabella affissa al chiosco che elenca le analisi effettuate in autocontrollo. Altri motivi che rendono davvero preziosa e utile questa ‘fonte pubblica di acqua’: il risparmio economico per le famiglie (sappiamo quanto costano le bottiglie di acqua cosiddetta minerale che acquistiamo al Supermercato); il ‘pozzo’ sta diventando un punto di aggregazione e socializzazione per il paese. E’ possibile usufruire di questo servizio aperto tutto l’anno, 24 ore su 24, secondo due modalità di pagamento: 1) in contanti; 2) acquistando una card ricaricabile direttamente al distributore adiacente al chiosco o presso alcuni rivenditori di zona. L’acqua per il nostro corpo è di vitale importanza. Occorre berne molta. Ecco cosa consigliano i medici: in linea generale (ma dipende anche dal peso...) chi conduce uno stile di vita sedentario dovrebbe bere 9 bicchieri d’acqua al giorno; chi svolge attività fisica moderata/media, dai 10 agli 11 bicchieri; chi svolge attività fisica intensa dovrebbe arrivare a bere 14 bicchieri d’acqua al giorno. Cecilia Cortesi


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LALLIO / TREVIOLO / CURNO Stavolta tocca Testimonianze di quei giorni Con la rotatoria all’incrocio meno traffico e meno pericolo a un pastificio da non dimenticare mai

LALLIO - Novità per la rete stradale del comune di Lallio, che presto risolverà un annoso problema. L’incrocio di via Aldo Moro con la Provinciale sarà dotato di una rotatoria. L’ingresso al paese è uno snodo fondamentale per la viabilità, sia per la pericolosità, sia per l’elevato traffico. La Provinciale è risaputo. è caratterizzata ogni giorno da un notevole transito di auto e mezzi pesanti, per cui regolamentare lo snodo è diventata una priorità per Lallio. La costruzione della rotatoria sarà a carico della Provincia di Bergamo, l’Ente competente della Provinciale. L’opera verrà realizzata nei mesi della primavera/estate di quest’anno. Assunta Dagnone

LALLIO - Continua la scia di furti e rapine a Lallio e stavolta il bersaglio è stato il pastificio Benedetti di via delle Industrie, in una zona ricca di fabbriche. Nella notte fra il 15 e il 16 gennaio scorsi i ladri sono entrati in azione scavalcando il cancello e forzando la porta d’ingresso dell’azienda. Come in altri casi precedenti, anche qui hanno potuto portare via ben poco, circa 150 euro in tutto, ricavati dallo scassinamento di un distributore automatico. Nonostante il pronto intervento delle guardie giurate e dei carabinieri di Curno, i malviventi sono riusciti a scappare con il frutto della rapina. Ora sono in corso le indagini per trovare i responsabili. A. D.

Riporteranno la quiete le nuove rotte di Orio? Grazie alla decisione di modificare la tanto contestatasperimentazione in corso, gli aerei non passeranno più su Treviolo, Villaggio degli Sposi, Lallio, Colognola e Dalmine.

Approvazione delle sperimentazione delle nuove rotte e zonizzazione acustica. Ecco le decisioni della commissione aeroportuale di Orio al Serio. Dopo l’incontro nei giorni scorsi la commissione aeroportuale ha approvato una nuova sperimentazione delle rotte, che avrà inizio il 26 Aprile e durerà per 6 mesi. Arriva così il cambio di programma tanto richiesto dai sindaci e dai cittadini dei paesi dell’hinterland, dopo la prima sperimentazione iniziata il 22 giugno scorso che tante proteste aveva sollevato. In particolare, ad essere modificata sarà la rotta 220: gli aerei in partenza e in arrivo da Orio vireranno prima di arrivare su Treviolo, Villaggio degli Sposi, Lallio, Colognola e Dalmine, a differenza di quanto accadeva con le attuali sperimentazioni. Gli aerei dovranno forzatamente virare su Azzano senza però arrecare troppi disagi; almeno, questa è la promessa sottolineata dal sindaco Simona Pergreffi. Non è stata ancora approvata invece la proposta della Provincia, che chiedeva che fossero diminuiti gli arrivi ad Ovest, dirottandone alcuni ad Est. Per questa proposta si è preferito guadagnare ulteriore tempo e probabilmente si aspetteranno le prossime sedute della commissione aeroportuale. Intanto si sono già fatti passi da gigante; questo grazie alla stretta collaborazione tra Comuni, Regione ed Enac. Ora la palla passa al Ministe-

ro dell’Ambiente che dovrà iniziare le pratiche per l’avvio della procedura di Vas, tanto richiesta negli ultimi anni. Ricordiamo che già dopo i primi giorni di sperimentazione, lo scorso anno, le comunità dei paesi costretti a subirne le conseguenze si sono mobilitate, sindaci in testa per chiedere la sospensione. In particolare Treviolo, ove il sindaco ha scritto a Enac chiedendo di sospendere le nuove rotte per l’eccessivo disagio procurato agli abitanti. Anche la cittadinanza e i vari gruppi attivi sul territorio si sono mossi per por fine al disagio. Il 6 luglio alla biblioteca del Villaggio degli Sposi si è tenuta una riunione alla quale ha partecipato anche il ‘Comitato Aeroporto’ di Treviolo. I cittadini hanno lamentato un ulteriore peggioramento della situazione, dovuto ai «sorvoli a troppo bassa quota, all’aumento dei decolli sulla direttrice ovest e un rumore più assordante e frequente». Come sollecitato nel corso dell’assemblea, si è dato subito il via alla raccolta di firme tra i residenti del Villaggio degli Sposi e poi tra quelli di Treviolo per chiedere la sospensione dei voli notturni e la revisione delle rotte. Questo in nome del rispetto dei diritti di ogni cittadino alla quiete. La gente si è chiesta e si sta ancora chiedendo: dove erano gli amministratori locali quando negli anni scorsi Orio si stava ingrandendo fino a diventare il terzo scalo Lom-

bardo? Dov’è la pianificazione del territorio? Dov’è il piano regolatore dei comuni? Perchè si continua a rilasciare licenze di costruzione di case a poca distanza dalle piste? Dov’è la valutazione del rischio che possono comportare frequenti aerei in decollo e in atterraggio? E il rumore? E il rilascio di sostanze pericolose che fuoriescono dai motori sotto sforzo? Chi ha autorizzato questa urbanizzazione così assurda fatta solo di case e piccole aziende quando mancano vie di comunicazione adeguate, parcheggi, svincoli in sicurezza, verde? Sono domande queste che vanno fatte ai politici. Ma forse vanno fatte anche ai cittadini stessi che hanno permesso che tutto questo avvenisse, pensando solo ai vantaggi che sarebbero derivati dall’avere un aeroporto in casa. Ma non pensando a quale prezzo tutto questo sarebbe stato pagato, in termini di salute, stress,,, Thomas Colleoni Nella foto (Luigi Chiesa - Wikipedia) l’aeroporto di Orio

LALLIO - Il 27 gennaio, come ogni anno si celebra la “Giornata della Memoria”, in ricordo delle vittime dell’Olocausto. Nello stesso giorno del 1945 l’Armata Rossa liberava il campo di concentramento di Auschwitz, diventato il simbolo delle atrocità del genocidio nazista. Anche quest’anno le iniziative in paese non mancano, come lo spettacolo “Lager. Testimonianze dei deportati al campo di concentramento di Bolzano”, in programma il 2 febbraio alle 20.45 presso l’Auditorium del Polo Scolastico. La manifestazione viene realizzata a cura della “Compagnia Teatrale Prometeo” di Bolzano, in collaborazione con “Pandemonium Teatro” di Bergamo. Su un palcoscenico senza

Tra le iniziative in paese, uno spettacolo: due attori leggono gli scritti lasciati da deportati di Bolzano troppi fronzoli, due attori leggono le testimonianze dei deportati del campo, uno dei quattro in territorio italiano. Circa 11.000 persone vennero deportate a Bolzano, spesso anticamera di quelli d’Oltralpe. Sul terreno dove sorgeva furono costruite delle case, ma ne rimane il ricordo con il muro di recinzione ancora conservato. Le letture

Curno saluta lo stimato maresciallo Mondì

delle testimonianze dei sopravvissuti si alternano alle proiezioni dei filmati del periodo nazista e alle foto scattate al lager della città, accompagnate da un sottofondo musicale. Uno spettacolo per non dimenticare e per riflettere sugli errori della nostra storia recente, adatto a un pubblico dai 13 anni in su. Assunta Dagnone

Toccanti testimonianze alla “Cena della Legalità”

Per 20 anni ha diretto la Caserma CURNO - Tra pochi giorni in pensione il maresciallo Biagio Mondì. Classe ’61, originario di Torrenova, in provincia di Messina, ha diretto per vent’anni la Caserma dei Carabinieri di Curno. Arruolatosi a 17 anni per diventare carabiniere, dopo alcune esperienze formative a Roma, a Velletri e a Firenze, nel 1982 giunge nella bergamasca, prima a Treviglio e infine, dopo una parentesi come volontario a Reggio Calabria, dal 1997 alla guida della caserma di Curno. Anni di lavoro spesi a favore della comunità di Curno, ma non solo: la sua attività si è estesa ai limitrofi comuni di Mozzo, Lallio e Treviolo, i cui sindaci, congiuntamente, il 12 gennaio hanno ringraziato il luogotenente Mondì “per i tanti anni di servizio a favore del nostro territorio, vissuti con passione, prestigio ed umanità”; così recita la targa che i sindaci di questi quattro paesi Pasquale Gandolfi, Pietro Pelliccioli, Massimo Mastromattei e Luisa Gamba hanno consegnato al carabiniere. Ma la vera serata di festa si è svolta il 19 gennaio, quando sindaco ed ex-sindaci di Curno, insieme ad una numerosa rappresentanza di cittadini ed amici, hanno ripercorso con un filmato la

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Il maresciallo Biagio Mondì; presto lascerà la caserma di Curno

quarantennale carriera del luogotenente Mondì. Cerimonia che è culminata con il conferimento della cittadinanza onoraria di Curno, come premio per “l’onestà, l’impegno sociale e civile, il senso del dovere, la disciplina, la tenacia, il senso di giustizia unito alla comprensione della fragilità umana e al rispetto di ogni persona”. Il maresciallo Mondì, molto stimato all’interno della comunità, era diventato noto qualche anno fa con la diffusione della notizia di un suo intervento in difesa di un’anziana signora derubata da tre malviventi, quando, pur essendo fuori servizio, il carabiniere si era lanciato all’inseguimento dei ladri, riuscendo a farne arrestare due. Ma è la sua grande umanità, il dialogo e la disponibilità quello che più spesso i cittadini ricordano di lui. Gli succederà alla guida della caserma il maresciallo Bruno Tanieli, ora a Zanica. Fabio Ravasio

CURNO - Domenica 28 gennaio si è svolta presso le sale dell’oratorio, in collaborazione con l’associazione “Libera” la prima Cena della Legalità, evento creato con l’obiettivo di sensibilizzare adulti, ragazzi e giovani sulle tematiche della mafia e dell’omertà. Durante la cena, i ragazzi che nella prima settimana di gennaio hanno partecipato al viaggio a Palermo e nei luoghi simbolo della lotta alla malavita organizzata hanno esposto alla comunità, in forma di frizzante dialogo teatrale, il senso di questa esperienza, resa possibile anche dall’alacre attività di Don Alex Carlessi e del suo team di educatori. La memoria di Don Pino Puglisi, di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e delle altre vittime innocenti della mafia si è alternata alle fotografie e ai racconti dei ragazzi che, durante il viaggio, hanno avuto la possibilità di camminare sulle strade e sulle piazze delle stragi, ma anche negli uffici dei magistrati, nei centri che ancora oggi portano avanti la lotta alla malavita organizzata e lo stimolo ad una vita onesta e trasparente. Toccanti testimonianze e videomessaggi hanno ricordato ai presenti l’importanza della lotta ad ogni tipo di attività di stampo mafioso, non un grande compito per pochi eroi, ma un piccolo dovere quotidiano per ogni cittadino. Durante la cena si è anche svolta la vendita di prodotti alimentari provenienti dalle terre confiscate alla mafia, il cui ricavato è stato devoluto a Libera Terra, un progetto che nasce con l'obiettivo di valorizzare questi difficili territori, partendo dal recupero sociale e produttivo, attraverso metodi rispettosi dell'ambiente e della dignità della persona. Fabio Ravasio

Berghem de Sota


12 Orgogliosi del “concittadino” A Zanica finalmente cartelli turistici con “Paese di Gioppino’, la maschera popolare ZANICA - Fino a un decennio fa - e tutti in paese se lo ricordano - gli abitanti di Zanica si vergognavano di essere segnati a dito come i compaesani di Gioppino, la maschera popolare con tre gozzi. Ma appunto da dieci anni in qua le cose sono cambiate, e Zanica è ora orgogliosa di essere la patria della maschera prima tanto disprezzata. Orgogliosa a tal punto che sono stati messi ai sei varchi del paese sotto il cartello segnaletico ZANICA la dicitura in marrone (il colore che contraddistingue le indicazioni stradali turistiche), cartelli con la scritta «Paese del Gioppino». Così da qualsiasi strada un estraneo passa da Zanica sa che è nella terra del famoso Gioppino. E se per caso non sa chi sia Gioppino (ma non sono in molti a non saperlo) si fermerà in qualche bar per chiedere insieme al caffè: ‘Ma chi è questo Gioppino?’, e gli racconteranno che Gioppino (in bergamasco Giopì) è una famosa maschera bergamasca, al pari di Brighella e di Arlecchino, anche se

molto più rozzo e zotico in loro confronto. La sua principale caratteristica fisica sono tre grossi gozzi, da lui chiamati le sue granate o coralli, che ostenta non come un difetto fisico, ma come veri e propri gioielli. La tradizione vuole che sia nato da Bortolo Söcalonga e Maria Scatoléra a Zanica dove vive con la moglie Margì (della quale è innamoratissimo e gelosissimo) e il figlio Bortolì. Ha due fratelli, Giacomì e il piccolo Pisanbraga, e i nonni si chiamano Bernardo e Bernarda. Ol Giopì è di modi e linguaggio molto rozzi, ma fondamentalmente è di buon cuore. Porta sempre con sé un bastone che non disdegna di usare per far intendere la ragione, sempre comunque a vantaggio dei piccoli, degli oppressi, degli indifesi. E’ amante del vino e del buon cibo. Dieci anni fa, apputo, alcuni abitanti del paese si sono messi insieme e hanno fondato un’associazione (il nome non poteva che essere ‘Ol Giopì de Sanga’) proprio per tener viva con orgoglio la memoria di questo loro ‘compaesano’ che altri invece disdegnavano. Molte le iniziative alle quali hanno dato vita con al centro, lui, il ‘trigozzuto’; in particolare hanno cercato di farlo conoscere e amare ai giovani delle scuole. Ultima trovata: quella dei cartelli stradali. Tanto hanno fatto e insistito che alla fine il sindaco Alberto Locatelli, la vicesindaco Annamaria Gritti e l’assessore Luca D’Angelo ben volentieri hanno dato inizio al non facile iter per ottenere le autorizzazioni. Autorizzazioni che sono arrivate. E ora eccoli là i cartelli a dire a tutti quelli che entrano in paese: Gioppino è nostro; guai a chi ce lo tocca!

ZANICA / VARIE Un pasto caldo a casa tua

ZANICA - Il Comune di Zanica attraverso la Residenza Sanitario Assistenziale (R.S.A.) “San Paolo” di Azzano San Paolo promuove il servizio “Pasti a Domicilio”. Il servizio è destinato alle persone in condizione di solitudine e fragilità, che incontrano difficoltà nella preparazione autonoma dei pasti. Può essere richiesto per il pranzo, dal lunedì alla domenica, festivi infrasettimanali inclusi. Per chiedere l’attivazione del servizio pasti occorre rivolgersi all’Assistente Sociale in Comune - Villa comunale, via Roma 35 - Palazzina nord, primo piano (ingresso anche da via Stezzano), telefonando per un appuntamento tutte le mattine al n 035/4245840/809, o rivolgendosi senza appuntamento il martedì e il mercoledì dalle 17:00 alle 18:30 o sempre il martedì dalle 14.30 alle 15.30. Il pasto viene cucinato presso la Residenza Sanitario Assistenziale (R.S.A.) “San Paolo” sita in Via Trento, 1 ad Azzano San Paolo e viene consegnato direttamente al domicilio del richiedete da una operatrice Ausiliaria Socio Assistenziale tra le ore 12:00 e le 13:00. La quota del pasto, pari a euro 6,00 iva e trasporto compresi, è interamente a carico dell’utente. Eventuali sospensioni del pasto del giorno potranno essere comunicate fino alle ore 9.00 del giorno stesso direttamente alla R.S.A. al tel 035/534075; dopo questo orario il pasto sarà comunque addebitato. Per informazioni, osservazioni, questioni organizzative e contabili rivolgersi al personale dell’Ufficio Amministrativo della R.S.A. in via Trento, 1 - tel. 035/534075 dal lunedì al venerdì dalle 08:30 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 17:30.

Alla conquista della vetta più fredda della terra Il bergamasco Simone Moro con Tamara Lunger è partito per un’impresa ai limiti dell’impossibile (meno 70 gradi!)

È un’impresa ai limiti dell’impossibile quella che Simone Moro sta cercando di compiere insieme all’inseparabile compagna di avventure Tamara Lunger. I due, infatti, hanno iniziato la salita del Pik Pobeda, quello che potremmo tranquillamente definire il monte più freddo della terra visto che sulle sue cime (a 3003 metri) si toccano temperature record di -70°. Insomma, una vera sfida che però ha avuto come punto di partenza un luogo che sa di casa, l’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio: “Con tutte le spedizioni che ho fatto, questa sarà la prima volta che partirò dall’aeroporto di Orio al Serio - ha detto Moro -. Ci sono voli per Mosca con una compagnia low cost russa. La cosa divertente è che si chiama proprio Pobeda che in russo significa vittoria”. Se il freddo e la fatica non fossero incognite già di per sé di difficile gestione, i due alpinisti hanno deciso di complicarsi ulteriormente la vita scalando una montagna praticamente sconosciuta, nel cuore della Siberia, al Circolo Polare Artico, nella catena dei Monti Čerskij, più lunga anche delle Alpi. Moro tenta questa nuova sfida forte di un bagaglio quasi enciclopedico, soprattutto per quanto riguarda le scalate invernali. Non è un caso che venga soprannominato il “re delle invernali”, dopo avere raggiunto diverse volte le vette degli 8000 del nostro pianeta. Ma attenzione, pensare che

Una casa più degna per la “GAMeC” Abbandonata l’idea iniziale di una nuova collocazione negli ex Magazzini Generali, il Comune e la Fondazione Banca Popolare di Bergamo hanno dato il via libera per il trasferimento al Palazzetto dello Sport. Svolta decisiva nella storia presente e futura di Gamec. Nei giorni scorsi, infatti, il consiglio d’amministrazione della Fondazione Banca Popolare di Bergamo ha dato il via libera al maxi finanziamento per lo spostamento della GAMeC, la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, uno dei centri di eccellenza dell’arte dell’Italia settentrionale. Il progetto iniziale precedeva il trasferimento della Gamec negli immobili degli ex Magazzini Generali di via Rovelli e di proprietà della stessa banca. Un’operazione complessiva dal valore di

Berghem de Sota

oltre quattro milioni di euro tra ristrutturazione e messa a norma degli spazi. La stessa cifra verrà utilizzata, ora, per il trasferimento dell’intera Galleria nell’attuale Palazzetto dello Sport. Questo passaggio è stato garantito anche dallo studio di fattibilità presentato da Bergamo Infrastrutture - la partecipata del Comune che si occupa degli impianti sportivi - per la realizzazione di una galleria d’arte nel vecchio (e attualmente malconcio) Palazzetto. Un contributo importante, circa due milioni di euro, arriverà anche dal Comune di Bergamo

31 / 1 / 2018

il Pik Pobeda sia una montagna facile per i “soli” 3003 metri sarebbe un errore: “Tuttavia, che ci va a fare su un 3000 il “re delle invernali” degli 8000? Come gli è venuta una simile idea? “Tutto è nato da un post che ho letto un anno fa, in inverno, e che riprendeva un articolo del sito del Corriere della Sera: vi si parlava dei luoghi più freddi della Terra - ha raccontato Moro prima della partenza -. Si citava il record del villaggio siberiano di Ojmjakon, dove si toccano e superano i meno 70 gradi. Ho commentato il post. Mi ha risposto Roberto Valoti Alibardi ldicendomi che suo figlio Filippo è stato varie volte in quei luoghi per dei servizi fotogiornalistici. Ho cercato se c’erano montagne vicine e ho scoperto l’esistenza di questa grande catena. La montagna più alta era il Pik Pobeda. Che bello: la prima salita invernale sulla montagna più alta della regione più fredda. Nasceva un sogno nuovo, un modo di rilanciare lo spirito di esplorazione. Facendolo nella stagione più folle e non

soltanto per effettuare una scalata, ma soprattutto per conoscere genti diverse, capaci di vivere in quel freddo estremo. E poi si tratta delle terre dei gulag sovietici. Lì c’erano le miniere e i prigionieri dei gulag preferivano andare a lavorarci, perché anche la sotto si rischiava di morire ma c’erano 4 gradi contro i meno 70 fuori”. Con Moro ci sarà Tamara Lunger che si è innamorata di questa impresa poco alla volta, dopo un’iniziale (e potremmo dire comprensibile) reticenza. Poi, a poco a poco, la Lunger ha capito la portata dell’impresa e non ha voluto farsi sfuggire l’occasione di entrare nei libri di storia. Completano la spedizione Filippo Valoti Alibardi e Matteo Zanga, che si occuperanno di registrare delle immagini che potrebbero portare anche alla realizzazione di un film. Un film che racconterà un’avventura destinata a diventare leggenda nell’alpinismo. Fabio Manara Nella foto (dai social) Simone Moro e Tamara Lunger

Con Andrea Ravasio, a Sanremo

anche un po’ di Bergamo...

é di Treviolo il coautore-arrangiatore di ‘Come stai’, cantato dalla giovane Giulia Casieri Ci sarà anche un po’ di Bergamo nella prossima edizione del Festival di Sanremo. Non sul palco, purtroppo, ma in una posizione che sarebbe riduttivo definire di contorno. Andrea Ravasio da Treviolo, infatti, è il produttore, coautore e arrangiatore del pezzo “Come stai” che sarà cantato dalla giovanissima Giulia Casieri che sarà in concorso tra le Nuove Proposte. “Il brano è nato pensando ad una forma che sta perdendo di contenuto. Io e Giulia abbiamo sviluppato il progetto della canzone da febbraio dell’anno scorso, insieme ad altri pezzi ha detto Ravasio -. Io mi sono occupato della musica e degli

arrangiamenti, Giulia ha scritto la struttura principale del testo che io ho adattato alla musica”. Il pezzo si presenta fresco ma allo stesso tempo con un forte legame alla tradizione, grazie ai richiami alla black music degli anni Settanta. Andrea Ravasio ha accettato una sfida impegnativa e stimolante, forte del talento di Giulia Casieri : “Giulia ha solo 22 anni e di fatto è al suo debutto discograficamente sia su un palco così importante, ma soprattutto è una brava cantante con delle molto chiare dal punto di vista della scrittura. Ha talento e ambizione: starà a me farle trovare la strada giusta”. Fabio Manara

L’attuale sede della GAMeC, non certo all’altezza del suo prestigio

A Dalmine una mostra ricostruisce modi e luoghi del pasto in fabbrica

che, attraverso le parole del Sindaco, Giorgio Gori, si era detto contrario all’opzione Magazzini Generali. Nel prossimo mese di luglio verrà presentato il progetto ufficiale firmato dallo studio di architetti C+S: la coppia Cappai-Segantini è al lavoro per non abbattere il Palazzetto, ma, al contrario, preservarne le caratteristiche costruttive principali. Gli spazi vuoti generati dalla presenza

Fino al 30 settembre 2018, presso la Fondazione Dalmine in Piazza Caduti 6 luglio 1944, sarà possibile visitare la mostra dal titolo “Pausa pranzo. Cibo, industria, lavoro nel ’900”. Foto d’autore, filmati, oggetti e documenti tratti da archivi industriali ricostruiscono modi, tempi, luoghi del consumo del pasto in fabbrica. Dalla gavetta, ai refettori, alle mense aziendali: un excursus storico nella cultura industriale del ‘900. È possibile organizzare visite guidate dalle ore 15 alle 18; solo su prenotazione all’indirizzo mail segreteria@fondazionedalmine.org o telefonando al 0355603418. La Fondazione Dalmine cura, organizza, promuove e partecipa a eventi, incontri, mostre, iniziative destinate a diffondere la storia e la cultura industriale presso un pubblico il più ampio e diversificato.

di un campo di volley saranno riempiti da una struttura interna apposita, una vera e propria scatola nella quale troveranno alloggiamento le sale per le esposizioni e soprattutto una terrazza panoramica dalla quale si potrà ammirare addirittura Città Alta. Il via ai lavori verrà dato al completamento del nuovo poli sportivo che verrà realizzato negli spazi dell’ex Ote. F. M.


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OMAR FANTINI

L’angolo dell’esperto

Questa settimana: la parola all’esperto assicuratore

Con lui le risate vanno a 100 chilometri all’ora Il comico si racconta in esclusiva sulla nostra pagina tra progetti ar tistici presenti e futuri e la sua smisurata passione per le moto

“Nel mio futuro ci sarà tanta televisione che è una cosa che mi piace fare molto”.

Omar Fantini è un artista che con la sua comicità diretta e travolgente è abituato a far ridere i fan che lo seguono durante gli spettacoli teatrali e nei molti impegni televisivi. Oltre alla comicità, tra le sue passioni c’è anche quella per la moto e non ci ha stupito trovarlo tra gli stand dell’ultima edizione del Motor Bike Expo di Verona che ha vissuto anche in prima persona in quanto conduttore del vernissage che ha dato il via alla manifestazione. Omar, sappiamo che sei un fan della prima ora di Motor Bike Expo. “Sono così appassionato che mi sono costruito la mia cafè racer, grazie a un’officina di Bergamo che si chiama PDF all’interno della quale faccio anche degli spettacoli. La base è un’Honda CB500T, una bicilindrica del 1976, un’ibrido da una bobber e una cafè racer, semplice ma bella”.

Le cose che devi conoscere molto bene prima di firmare una polizza RC Auto Cosa ti aspetti da questa edizione? “Ogni anno resto a bocca aperta. Mi piace venire per vedere le nuove tendenze. La mia sensazione è che stia prendendo piede il flat track che mi piace parecchio. Poi questo è il punto di riferimento del custom, uno stile a mio avviso intramontabile”. Custom che arriva dagli Stati Uniti, ma che vede i nostri artisti ai massimi livelli. “Da sempre gli italiani quando si mettono a costruire lo fanno meglio degli altri. È incredibile come le grandi aziende ora siano costrette a inseguire uno stile lanciato dai customizzatori che in realtà sono delle piccole officine. Fino a tre anni fa in fiera non vedevi le grande case, ora ce ne sono molte con prodotti molto vicini a quelli degli artigiani”. Hai un altro sogno nel cassetto? “Sì, una Yamaha XJR 1300 che ho già adocchiato e attende di essere customizzata, ma per ora manca il budget”. Il vernissage di ieri è stato un bellissimo momento... “Sì proprio così, nonostante fosse una serata istituzionale si è creato un bel clima, ma credo che sia merito di tutto quello che si porta dietro Motor Bike Expo”. Omar, quali sono i tuoi progetti artistici per il 2018? “Ci sarà tanta televisione, che è una cosa che mi piace fare molto, ma sto puntando anche sui

contenuti web perché ti permette grande indipendenza. Sto cercando di darmi da fare cercando di lavorare tanto sul quotidiano, anche andando un po’ contro quella che è la mia indole, con delle clip per alimentare il mio seguito. Poi ho una collaborazione con Officine Vivaldi che ha una serie di scuola bus in stile americano con cui organizzano dei viaggi molto belli”. Il web è il futuro? “Sì e lo posso dire per esperienza diretta. Io ho due figli di otto e dieci anni e quando arrivano a casa non si mettono più davanti alla televisione, ma al tablet e YuoTube. Il futuro è quello ma ci sono dei dettagli da definire. Non so se lo sai, ma il momento di maggiore accesso ai social è quando la gente è in bagno e non so se sono così contento che gli utenti guardino i miei show mentre stanno facendo altro... (ride, ndr)”. Dopo Nonno Anselmo non sei mai stato legato a un personaggio. Hai intenzione di proseguire su questa strada? “Sì perché ora mi piacciono molto le stand-up comedy e i monologhi com’è stato per House of Gag”. Quando ti rivedremo a Bergamo? “Mi potete trovare al PDF di Lallio, due giovedì al mese, con la nuova serie di Ridi’n’ Bergamo e fino a maggio ci saremo sempre”. Fabio Manara

Un Ligabue in veste di regista Ad Azzano il rocker ha presentato a una folla di fans il nuovo film da lui diretto Capelli brizzolati, completo nero e sguardo grintoso, venerdì 26 gennaio Luciano Ligabue ha scelto proprio l’UCI Cinemas di Azzano San Paolo, il multisala situato all’interno della nuova area di Oriocenter, per presentare il suo terzo film “Made in Italy”. Ad accoglierlo un centinaio di fans emozionati che hanno scattato foto e chiesto autografi. Il rocker di Correggio è poi entrato nella sala Imax per godersi insieme al pubblico 10 minuti della sua opera in proiezione alle 20.15 e poi, a grande richiesta, replicata altre due volte. Il cantante è rimasto impressionato dalle

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SPETTACOLI

“Con questo film vorrei far venire nostalgia dell’Italia, non a chi è andato via ma a chi ancora ci sta”.

dimensioni mastodontiche dello schermo che, con i suoi 490 metri quadri, è il più grande d’Italia e il più largo d’Europa. “È un film a cui tengo molto – ha dichiarato prima della proiezione – in cui si vuole dire soprattutto che le brave persone

Foto in alto: Ligabue entra in sala; qui sopra: la folla di fans (foto Ceresoli)

faticano di più in questo Paese ma non sono costrette a cambiare. Volevo far venire nostalgia dell’Italia, non a chi è andato via ma a chi ancora ci sta. Spero che vi emozionerete tanto quanto ci siamo emozionati noi a girare questo film. Questa volta come non mai mi è piaciuto lavorare con gli attori, soprattutto ritrovare Stefano Accorsi dopo vent’anni da Radiofreccia. Siamo cambiati, ma non fisicamente perché nel fisico siamo ancora integri. E poi c’è Kasia che non ha bisogno di presentazioni”. Scritto e diretto da Ligabue, “Made in Italy” è interpretato da Stefano Accorsi e Kasia Smutniak. Il film si ispira all’omonimo disco del rocker, uscito nel novembre 2016 e composto da 14 brani legati fra loro. Al centro di questo concept album c’è la storia di Riko, definito da Ligabue un suo alter ego: “È una delle vite che avrei potuto fare io se non fossi diventato un cantante”. Laura Ceresoli

Le polizze sono tutte uguali? La risposta è no. Vediamo di seguito quali sono le caratteristiche che rendono i varicontratti (siano essi stipulati in agenzia, telefonicamente, su internet, in banca o al supermercato) dei “buoni contratti” o dei “pessimi contratti”. Massimale Sapere a quanto potrebbe ammontare il massimo danno possibile è impresa impossibile anche per chi opera nel settore. Potenzialmente potrebbe essere di diverse decine di milioni di euro. Il massimale minimo di legge è di 6 milioni ma si consiglia di adottare il massimale più elevato che la Compagnia propone in quanto la differenza di costo (al massimo un 10 - 15 %) sarà, in caso di evento malaugurato, sicuramente ben spesa. Chi è assicurato? Qualunque persona possa guidare l’auto o ci sono limitazioni? Alcuni contratti prevedono scoperture (o meglio prevedono la possibilità di rivalsa) qualora alla guida del veicolo si trovino o meglio non si trovino determinate persone o categorie di persone (ad esempio neo patentati, soggetti non legati da vincoli parentali – famigliari, ecc). Consigliamo di valutare con molta attenzione l’esposizione al rischio, ricordando che il proprietario del veicolo è sempre obbligato in solido con il conducente. Avete mai pensato che, ad esempio, durante un tagliando l’auto viene utilizzata da estranei? E in casi di necessità impellenti o cause di forza maggiore? La rivalsa: cos’è e quando opera? La rivalsa è la possibilità che l’assicuratore, dopo aver pagato il danneggiato, chieda indietro i soldi. Ecco le clausole più pericolose da evitare accuratamente: • Guida del veicolo con revisione scaduta • Guida con cinture di sicurezza non allacciate • Guida con patente scaduta • Guida d con trasporto non conforme alla carta di circolazione. • Guida da parte di figli minori • Guida del veicolo con potenza eccedente ai limiti da parte di neopatentati • Guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’influenza di sostanze stupefacenti.

La scatola nera si o no? Carrozzerie convenzionate si o no? Esistono clausole che consentono di avere uno sconto certo sul contratto a fronte dell’accettazione di alcuni obblighi, quali quelli dell’installazione di dispositivi di controllo satellitare o dell’obbligo di far riparare il veicolo in officine convenzionate. Vale la pena di essere maggiormente controllati e vincolati o è meglio essere liberi? Cosa succede se chi ti causa l’incidente NON è assicurato? Purtroppo molti veicoli circolano senza assicurazione; questo è un dato di fatto. La polizza, in caso di incidente (con ragione) con un veicolo NON assicurato, prevede comunque un risarcimento? E’ prevista una copertura legale per farsi assistere dal fondo vittime della strada o per qualsiasi controversia riguardante l’incidente? Garanzie aggiuntive Fin qui abbiamo parlato delle garanzie più importanti. Per le altre coperture ecco alcune domande da porre all’assicuratore prima di sottoscrivere il contratto: • L’assistenza stradale e l’auto sostitutiva sono comprese? La copertura opera solo in caso di incidente o anche di guasto meccanico? • La rottura del cristallo è compresa? Con quale limite e quale franchigia? • Se il mio veicolo prende fuoco e fa danni ad altre cose, sono assicurato? Fino a quanto? • Furto: franchigia? Scoperto? Come viene determinato l’indennizzo? Esiste degrado sulle parti meccaniche o sulla carrozzeria? • L’auto è assicurata anche se mi portano via l’auto quando ho lasciato le chiavi inserite? • Cosa succede se a seguito di furto non sono in possesso delle 2 chiavi? • Se a seguito di furto, l’auto viene ritrovata incidentata, mi risarciscono? • Eventi atmosferici: franchigia? Scoperto? Come viene determinato l’indennizzo? Esiste degrado sulle parti meccaniche o sulla carrozzeria? • Atti vandalici: franchigia? Scoperto? Come viene determinato l’indennizzo? Esiste degrado sulle parti meccaniche o sulla carrozzeria? • Kasko: franchigia? Scoperto? Come viene determinato l’indennizzo? Esiste degrado sulle parti meccaniche o sulla carrozzeria?

A cura di Alessandro Rizza - Millennium Broker info@millenniumbroker.it - www.millenniumbroker.it

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CALCIO / prima categoria

Per le squadre della Bassa è tempo di insidiosi derby

“Così la VAR non va” L’Orobica, capolista in serie B Gasperini entra in tackle sull'uso della tecnologia. E a chi lo vorrebbe alla Juve risponde: “Sono molto felice qui a Bergamo dove godo di una considerazione incredibile e non sono alla ricerca di situazioni diverse”

Sarà un turno di campionato molto importante per Città di Dalmine, Oratorio Stezzano e Azzano FG, le tre squadre della bassa bergamasca impegnate nella 19esima giornata del torneo di Prima Categoria. Settimana scorsa le nostre compagini hanno ottenuto una vittoria, un pareggio e una sconfitta. Ad andare ko è stato l'Oratorio Stezzano, caduto per 3-1 in casa del Paladina. I rossoblù cercheranno immediato riscatto tra le mura amiche in occasione della gara di domenica nel derby contro l'Azzano FG. Entrambe le formazioni hanno bisogno dei tre punti per staccare definitivamente la zona calda e blindare il discorso salvezza. Occasione ghiotta per agguantare la zona playoff, invece, per il Città di Dalmine che andrà a fare visita a una Nembrese reduce dal pesante rovescio contro il Monvico (4-0) nello scontro salvezza di quattro giorni fa. F. M.

VOLLEY Coppa indigesta per l’Olimpia ora in testa al Campionato

L’Olimpia Pallavolo deve rimandare l’appuntamento con la storia. La formazione bergamasca, infatti, fallisce proprio sul più bello e non riesce a conquistare la Coppa Italia disputata al PalaFlorio di Bari. Vince Roma, formazione abituata ai grandi appuntamenti e trascinata da un grande Padura Diaz, autore di 30 punti. Il ko di settimana scorsa, però, non deve macchiare una stagione, quella dei rossoblù, che si sta rivelando positiva oltre ogni più rosea aspettativa e che potrà ancora regalare grandi soddistazioni, come assicurato da coach Gianluca Graziosi: “La differenza l’ha fatta l’abilità di Roma nella correlazione tra muro e difesa oltre all’abilità a muro. Certo, noi avremmo dovuto fare qualcosa in più in difesa visto che sono caduti alcuni palloni semplici. Purtroppo siamo meno abituati a queste situazioni, speriamo sia l’inizio di un percorso. Partite del genere, del resto, fanno parte della crescita di un atleta”. F. M.

È un momento magico quello che stanno vivendo l'Atalanta e il suo tecnico Gian Piero Gasperini. L'allenatore di Grugliasco è l'autore unico di una favola che dura ormai da due stagioni, nelle quali i nerazzurri si stanno rivelando come una delle più belle realtà prima in Italia e poi in Europa. Settimana scorsa Gasperini ha tagliato due traguardi importanti. Il primo, a livello personale, è quello dei 60 anni di età, strettamente legato a quello di squadra, visto che i suoi ragazzi gli hanno regalato un netto 3-0 al Sassuolo che ha spazzato via le polemiche susseguite al ko col Napoli e alle sue dichiarazioni in fatto di mercato e ambizioni, ma soprattutto ha proiettato prepotentemente la Dea nella corsa all'Europa. Gasperini è così, prendere o lasciare. È un tecnico che difende le proprie idee e non le manda certo a dire quando deve esprimere un'opinione. In questi giorni tiene banco la Var, dopo il orrori dell'ultimo turno di campionato. Questo il Gasperini pensiero: “L'ultima è stata una giornata sfortunata, ma è già qualche domenica che certi episodi si ripetono. La Var è sempre quella, le immagini non sbagliano. Sono le interpretazioni che possono creare polemiche - ha detto -. Bisogna recuperare certezze. Io auspico che siamo sempre gli arbitri a spiegare certe decisioni perché sulle interpretazioni stanno succedendo

cose strane. C'è qualcosa di non chiaro e bisogna rimediare, altrimenti perde credibilità un po' tutto il sistema. Sul fallo di mano c'è veramente confusione, in questo momento lo stesso episodio è difficile da interpretare in modo univoco. D'altra parte, ci sono alcune situazioni veramente difficili da decifrare e questo bisogna imparare ad accettarlo. È un momento di passaggio". Martedì Gasperini ha sfidato quella che per qualcuno potrebbe essere la sua squadra del futuro, la Juventus. Lui nicchia e guarda avanti: “Sono molto felice qui a Bergamo dove godo di una considerazione incredibile e non sono alla ricerca di situazioni diverse. Io a Bergamo sto veramente bene e la mia intenzione è di dare sempre qualcosina in più. L'Atalanta ha la struttura per pensare in grande”. Il futuro immediato, è il Chievo e poi 40 giorni fatti di grande sfide: “È da un anno e mezzo che l'Atalanta viaggia a ritmi importanti. Quest'anno il campionato è molto equilibrato e la lotta per l'Europa League ancora più difficile. Sarà un mese con tante partite difficili, durante il quale incontreremo due volte la Juventus e due il Borussia Dortmund. L'affrontiamo con grande entusiasmo per dare un significato sempre più importante a questa stagione. L'obiettivo deve essere crescere ancora”. Fabio Manara

DEA rialza la testa! L’impresa è ancora possibile

Higuain segna, Buffon para tutto, ma per Gomez e compagni i giochi sono ancora aperti. Le certezze di una squadra che voleva compiere un’impresa sembrano essersi sgretolate dopo la sconfitta di martedì sera contro la Juventus nel match di andata della semifinale di Coppa Italia. Poca Atalanta o troppa Juventus? Propendiamo più per la seconda ipotesi. Al Comunale si è vista una formazione, quella bianconera, scesa in campo per archiviare la pratica già nei primi 90 minuti. Due occasioni in avvio, una sfruttata alla perfezione da Gonzalo Higuain e buonanotte ai suonatori. I nerazzurri hanno provato a replicare, ma quando una serata nasce storta, anche se non soprattutto sotto l’aspetto dell’approccio alla partita,

Berghem de Sota

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SPORT

vincere contro certe avversarie diventa impossibile. Tra le tante emozioni della partita due rappresentano il confine tra l’essere una buona squadra (addirittura una buonissima squadra) ed esserne una di fenomeni. Minuto 25’: il Var assegna un calcio di rigore ai nerazzurri per fallo di mano di Benatia, dal dischetto va Papu Gomez. Davanti a lui c’è Gigi Buffon, un monumento del nostro calcio. All’argentino tremano le gambe e la conclusione non è né forte né angolata e il portiere blocca. Minuto 90’: imbuca del baby Barrow per Hateboer che si fa fermare sul più bello da una grande uscita ancora di Buffon che salva porta e ri-

sultato, permettendo ai bianconeri di mettere le mani - è proprio il caso di dirlo - sulla Finale di Roma. A Torino servirà un’impresa, come spiegato da Remo Freuler e comunque nel calcio vale il detto “mai dire mai”: “Penso che l’Atalanta abbia fatto ha buona gara contro una grandissima squadra come la Juventus. Se riguardiamo la partita possiamo dire ne hanno pesato gli episodi come il gol di Higuain a freddo e il rigore sbagliato da Papu. Purtroppo nel calcio capita - ha detto il mediano svizzero -. desso sappiamo che a Torino dovremo fare la partita perfetta, ma per la qualificazione i giochi sono ancora aperti”.

In queste due azioni c’è tutto il momento dell’Atalanta, una formazione in grado di poter competere per l’Europa (proprio i match internazionali sembrano essere il suo ambiente ideale), ma ancora incapace di dare continuità alle proprie prestazioni. Colpa dei tanti impegni? Non ora. I nerazzurri sono reduci dalla sosta e il lavoro fatto a Zingonia dovrebbe avere permesso a tutti di avere il pieno di benzina nelle gambe. La gara col Chievo Verona di domenica servirà a capire di che pasta sarà fatta questa squadra e dove potrà arrivare. La buona notizia è che davanti non ci saranno più Higuain e Buffon. Fabio Manara

La squadra bergamasca femminile di calcio domenica ha battuto le giocatrici dell’Inter In foto: l’esultanza delle bergamasche dopo la vittoria sulle milanesi.

L’Orobica Calcio Bergamo è una Società di Calcio Femminile di Bergamo Città. Da due anni ormai in pianta stabile presso l’impianto dell’Oratorio di Grumello del Piano dove ha stabilito la propria sede e dove si allenano la prima squadra, militante in Serie B Nazionale e le 5 giovanili (Juniores/ Allieve/Esordienti Regionali 2004-05-06/Esordienti Provinciali 2006 e Pulcini) oltre che i Piccoli Amici under 8. Domenica 28 gennaio ha avuto luogo la sfida contro le fortissime giocatrici dell’Inter Femminile di Capitan Regina Baresi, appaiate al primo posto insieme alle bergamasche (anche conosciute come Bergamo Sharks per il simbolo che le rappresenta), sfida che è terminata con la vittoria dell’Orobca per 2 a 0 e che le ha permesso così di essere la nuova capolista in solitaria

del girone B di serie B. Il Settore Giovanile Scolastico gioca le partite in casa sull’impianto di Grumello, e le Allieve e le Juniores Regionali giocano sul sintetico di Stezzano. Lo stadio Facchetti a Cologno al Serio invece è l’impianto che ospita le partite casalinghe della Serie B, che per l’occasione domenica 28 era allestito di rossoblu (colori sociali) e ha visto la presenza di tutte le giovanili (grazie al fermo dei campionati regionali e provinciali) e degli esponenti societari sulle tribune a tifare per i colori di Bergamo! Alle 12.00 si è svolta un’ amichevole rappresentativa delle Esordienti 2005/06 e alle 14.30 ha preso il via l’attesissima sfida anche in diretta streaming sui social di entrambe le Società. P. M.

Messaggi Politici per le Elezioni Regionali e Politiche del 4 marzo 2018 Codice di autoregolamentazione per la pubblicità elettorale e la comunicazione politica su “Berghem de Sota” e offerta di spazi pubblicitari per i messaggi politici elettorali per le elezioni regionali e politiche che si terranno il 4 marzo 2018. Lime Edizioni srl, editrice del periodico cartaceo e online “Berghem de Sota”, ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 della L. 22/2/2000, comunica che in occasione delle prossime elezioni regionali e politiche del 4 marzo 2018 intende diffondere, sull’edizione cartacea e tramite il sito Internet, messaggi politici a pagamento con le seguenti modalità: - sarà assicurato l’accesso a tutti i partiti o movimenti politici che ne abbiano fatto richiesta, garantendo agli stessi una pari quantità di spazio in relazione alla disponibilità e ai limiti posti dalla legge; - sono ammessi soltanto i messaggi politici nelle forme indicate dall’articolo 7, comma 2, della L. 22/2/2000 n. 28; - tutte le inserzioni devono recare la dicitura “messaggio politico” e indicare il soggetto politico committente; - il pagamento dovrà essere anticipato e avvenire tramite bonifico bancario; - il materiale per la pubblicazione, la cui realizzazione è a cura del committente, dovrà pervenire agli uffici di Lime Edizioni srl presso la sede di Milano anche via email all’indirizzo: grafica@limedizioni.com almeno due giorni lavorativi prima della data di pubblicazione. Tutte le richieste di informazioni e di prenotazione degli spazi pubblicitari dovranno essere inviate a: Lime Edizioni Srl, via A. Capecelatro, 31 - 20100 Milano tel. 02 36767660 - 393 3533932 - info@limedizioni.com Listino prezzi: il tariffario è pubblico e si può richiedere all’indirizzo email info@limedizioni.com e comprende tutti i servizi offerti con il costo in base ai diversi servizi. La concessionaria esclusiva per la pubblicità è: Lime Edizioni Srl, via A. Capecelatro, 31 - 20100 Milano telefono 02 36767660 www.limedizioni.com


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TEMPO LIBERO ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO PATRIMONIO naturalistico

La parte sud della provincia di Bergamo ha ancora un buon numero di aree verdi incontaminate, con boschi, colture agricole, rogge dove proliferano indisturbate varie specie di uccelli e di mammiferi. Questo grazie al lavoro dei contadini, al loro amore per la natura. Ma anche grazie alle Amministrazioni Comunali che le proteggono. Presentiamo in questo numero il “Parco Agricolo della Morla”

I parchi: i custodi del nostro verde “Una par te del piano, per ar te ch’è tutta nostra, verdeggia anche nel verno, quando all’intorno ogni cosa è neve e gelo”

(Carlo Cattaneo, a proposito del sud di Bergamo).

Foto e testi da: www.parcomadonnadeicampi.it Il “Parco agricolo del Rio Morla e delle Rogge” (spesso indicato soltanto come ‘Parco della Morla’) è un Parco locale di interesse sovra comunale (PLIS) che si sviluppa nei comuni di Comun Nuovo, Levate, Stezzano e Zanica, nell’alta pianura bergamasca, in Provincia di Bergamo. Il primo passo verso la costituzione del parco risale al 1983, quando venne introdotta una legge regionale (n. 86 /1983) la quale introdusse accanto ai parchi regionali i parchi locali di interesse sovracomunale (Plis). Nel 1996 un gruppo di cittadini avvalendsoi di questa nuova legge si fece promotore della proposta della creazione di un parco agricolo lungo il basso corso del torrente Morla. Iniziativa che l’anno seguente fu presa in carico dalle amministrazioni comunali di Levate, Zanica e Comun Nuovo, che avviarono l’iter per la costituzione del parco, fino ad arrivare all’anno 2004, quando il

progetto venne riconosciuto ufficialmente mediante Delibera della Giunta Provinciale. Tre anni più tardi anche il comune di Stezzano si unì al progetto, portando l’estensione agli attuali 1671 ettari. Recentemente però ha preferito dissociarsi. Il parco è gestito dal comune di Zanica, dato che sul suo territorio si estende la maggior parte del territorio del parco.

specie: tra gli uccelli si trovano la gallinella d’acqua, il torcicollo, il verdone, l’usignolo, il saltimpalo, il pettirosso, il fringuello, la cinciallegra, lo scricciolo, il gheppio, il corriere piccolo, la civetta e la ballerina e l’airone cenerino. Tra i mammiferi sono presenti il riccio e la talpa, tra gli anfibi il rospo e la rana verde, tra i rettili l’orbettino, la lucertola muraiola ed il colubro liscio.

Ambiente e fauna

Il percorso della Morla

L’ambiente è caratterizzato in larga parte dalle colture agricole; mais, frumento e soia sono predominanti. Lungo i numerosi fossi e canali c’è forte presenza di arbusti quali la robinia, l’alianto, la buddleia e la cremesina; e di alberi come il sambuco, il nocciolo, il salice, l’olmo minore, il pioppo nero e la sanguinella, spesso raggruppati in boschetti. In questi micro-ambienti si riscontra un clima più fresco, che permette il proliferare di numerose

La Morla, al femminile secondo la corretta accezione tradizionale, trae le sue origini dal versante meridionale del Canto Alto, dove nelle vallecole di Baderen e della Morla nascono i due rami principali del corso d’acqua. Inizialmente attraversa il territorio di Sorisole e Ponteranica, poi giunge rapidamente a Bergamo e superata Valtesse scorre nel centro della città. La Morla, in questa prima parte del suo tragitto presenta un andamento

ORIZZONTALI 1 - L’occhio dell’aereo 5 - Tutti i singoli 7 - Mi appartiene (femminile) 8 - Consonanti in fila 9 - Centrali nel neon 10 - Fondazione che si occupa dell’ambiente 11 - Un’acme senza fine 12 - Il mago di un celebre romanzo per ragazzi 14 - Interiezione che esprime incertezza, meraviglia 15 - Stato dell’Africa Occidentale che ha come capitale Porto-Novo 17 - Nome dello scienziato Einstein 18 - Nome del Parco che vediamo nella foto, nel territorio dei comuni di Stezzano e Zanica 29 - Sigla automobolistica di Taranto 30 - Retore e grammatico greco del IV secolo A. C. 31 - Genere teatrale con balletti, canti e musica 32 - Il fiume chedà il nome alla Pianura Padana 33 - Una suddivisionedell’India con nome molto simile alla capitale di uno degli Emirati Arabi 34 - Unione Nazionale Incremento Razze Equine 35 - Così si pronuncia la seconda lettera dell’alfabeto 36 - Donne rette, oneste 37 - Modello di vettura prodotto dalla Fiat tra il 1978 e il 1988 38 - Buoni Ordinari del Tesoro 39 - Profeta biblico che rimase tre giorni e tre notti nel ventre di una balena 40 - La moglie del figlio (plurale) 41 - Il più grande dei laghi valtellinesi 42 - Trasportano Babbo Natale 43 - Terra intrisa d’acqua, fango 44 - Personaggio biblico immortalato in due famose sculture di Michelangelo e di Donatello 45 - Antica città della Nubia famosa per le sue numerose tombe a forma di piramide 46 - Compongono una risma 47 - Ha perso la moglie (plurale) 48 - Unità di misura del potenziale elettrico 49 - Ripido, difficile da raggiungere 50 - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo 51 - Davanti al nome dei santi 52 - Blocchetto di fogli per appunti, cuciti o incollati su uno dei lati 53 - Preposizione che indica posizione intermedia tra persone, oggetti, ... 54 - Il mare lo separa dal dire

decisamente naturaliforme, tanto che anse e curve si susseguono l’un l’altra come di norma avviene in un corso d’acqua naturale. Superato il ponte di Borgo Palazzo la Morla piega decisamente verso sud in prossimità dell’incrocio tra via Madonna della Neve e via Martiri di Cefalonia, in questo tratto il corso d’acqua non è visibile, ma se ne intuisce l’andamento osservando i sovrastanti parcheggi pubblici e privati (Italcementi). Da qui in poi la Morla assume un aspetto perfettamente rettilineo già evidente dal ponte di via Bono e prosegue così fino a Campagnola, per poi attraversare Azzano San Paolo e giungere a Zanica, corre a lato della strada Cremasca. Giunta a Zanica devia di colpo per raggiungere, sempre con andamento rettilineo l’abitato di Comun Nuovo che supera per spingersi poi fino a Spirano, dove la Morla cessa di esistere come corso

CRUCIVERBA FOTOGRAFICO Stanno tornando di moda esercizi che mettono alla prova la propria cultura e la propria memoria. Ve ne proponiamo uno tra i più classici e amati: il ‘cruciverba’. La riga retinata sotto la foto ve ne dirà il soggetto.

d’acqua vero proprio distribuendo le sue acque in numerosi fossi irrigui. È evidente che nella seconda parte del suo tragitto la Morla non presenta più le caratteristiche del corso d’acqua naturale, bensì scorre in un alveo artificiale che, dato l’andamento perfettamente rettilineo, è opera dell’uomo. Nell’alto medioevo infatti il corso d’acqua della Morla è stato deviato al fine di irrigare alcune porzioni dell’alta pianura asciutta bergamasca e proprio lungo questo corso artificiale e grazie alle sue acque nasceranno in seguito gli abitati di Campagnola e di Comun Nuovo. Inoltre lungo il suo percorso originale la Morla formava, proprio nei dintorni del Santuario delle Madonna dei Campi, una vasta area paludosa oggi scomparsa.

“Un giardino perpetuo” Tali aree, dal medioevo fino agli anni ’80, venivano sfruttate, sia per la natura

limosa dei terreni che per la loro pendenza costante, per realizzare delle marcite. Le marcite erano un tipico sistema di coltivazione della Lombardia e consistevano in prati stabili che in inverno venivano irrigati di continuo, così che la temperatura costante e meno rigida dell’acqua permetteva all’erba di vegetare anche in inverno garantendo anche 8-10 tagli all’anno. Ed era proprio per il verdeggiare delle marcite che interrompevano il manto candido della neve che i viaggiatori stranieri descrivevano con stupore la pianura lombarda come “un jardin perpétuel”, un giardino sempre verde, perpetuo, condizione ben nota anche a Carlo Cattaneo che nei suoi scritti parlando del sud di Bergamo annotava: “Una parte del piano, per arte ch’è tutta nostra, verdeggia anche nel verno, quando all’intorno ogni cosa è neve e gelo”.

VERTICALI

1 - E’ amato da Giulietta 2 - Benessere che si prova in situazione di comodità 3 - Contiene tutte le informazioni genetiche 4 - Acronimo di Intelligenza Artificiale (in inglese) 6 - Assunzione da parte di un organismo degli alimenti indispensabili al suo metabolismo 8 - Mistico hindu dedito a pratiche ascetiche 10 - La quarta nota 12 - Persona che aderisce in una forma particolare ad un Ordine religioso 13 - Mammifero africano che si contraddistingue per le striature verticali, nere, alternate a bande chiare 16 - Acronimo di Nutrizione Enterale Chetogena 17 - Il cuore di papà 19 - Il dromedario ne ha una sola 20 - La Suicide Girl più famosa del web con il corpo completamente ricoperto di tatuaggi e piercing, 21 - Fiume lungo 1000 chilometri che scorre in Cina 22 - Sigla automobilistica di Como 23 - Simpatico mammifero che vive lungo i fiumi, in via di estinzione 24 - Grasse, pingui (femminile) 25 - Che è tale e niente altro; puro e semplice 26 - La ventiquattresima parte della giornata 27 - Una delle principali divinità dell’Egitto, identificato principalmente con il sole di mezzogiorno 28 - Disposizione o attitudine acquisita mediante un’esperienza ripetuta 32 - Dopo 33 - Oggetti volanti radiocomandati 34 - Pari in punitomi 35 - Generale, patriota e rivoluzionario venezuelano morto nel 1830 36 - Termine che indica una serie di vitigni differenti 37 - Suono prodotto dal tamburo percosso dalle bacchette 38 - Pesce marino commestibile con grande testa rotonda e pinna dorsale alta 39 - Cesta in legno o vimini intrecciati munita di cinghie per il trasporto a spalla di materiali vari 40 - Titolo nobiliare etiope corrispondente a quello di re 41 - Acronimo che raggruppa le malattie ostruttive e dilatative croniche che colpiscono il circolo arterioso dell’aorta 42 - Colpevole 43 - Comportamenti collettivi con criteri mutevoli; termine più spesso usato nel campo dell’abbigliamento (plurale) 44 - Si completa così la famosa frase latina dal significato letterale «io do affinché tu dia» 45 - Consonanti in amava 46 - Consonanti in ferito 47 - Fa parte di un indirizzo 49 - Sigla di Aosta 50 - Sigla di Verona

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