15giovedì / 2 / 2018 15 febbraio 2018 - n° 3
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DISTRIBUZIONE GRATUITA
Berghem de Sota foto Ezio Sorti
Quindicinale Di Attualità, Cronaca, Sport e Annunci Vari Per I Comuni A Sud Della Città Di Bergamo EDITORIALE
D’improvviso ci si accorge di esser uguali agli altri... Questo è il terzo numero del nostro giornale. Lo stampiamo in 30.000 copie che poi facciamo consegnare casa per casa in otto Paesi della Bassa Bergamasca. Tutte le famiglie dovrebbero riceverne una copia nella propria casella. Ma ci segnalano che alcune non le hanno ricevute. Prenderemo provvedimenti nei confronti dell’Agenzia che effettua le consegne! E come sono stati accolti questi primi due numeri? Molti i commenti lusinghieri; è senza dubbio una gradita sorpresa vedersi arrivare in casa, gratis, un giornale che parla di quello che succede intorno. Ma - lo confessiamo - abbiamo ricevuto da varie parti una più o meno velata critica. La sintetizziamo con parole nostre: dovreste riportare solo notizie belle, che danno coraggio, fiducia; non notizie che deprimono, che scoraggiano. In redazione ci siamo fatti un esame di coscienza: quali le notizie da noi riportate che possono deprimere? Ah, sì, forse quella del femminicidio a Dalmine; e/o quella sulla ludopatia: sembrerebbe che qui in provincia di Bergamo (Treviolo in testa) ci sia il record nazionale del gioco d’azzardo (slot machine dei bar). Ci sia consentita una considerazione su questa critica, su questo invito a non mettere in piazza i difetti della nostra provincia. Non è che forse disturba il nostro orgoglio di cittadini di una provincia privilegiata dove non aleggia il male, guardarci ora allo specchio e vedere che in fondo siamo uguali agli altri? Scoprire che anche da noi si uccidono le donne, si ha il vizietto del gioco? Bruno Maffeis
Continua la sistematica distruzione del verde nelle campagne
Requiem per l’ultima pianta Sparita buona parte dei filari di arbusti che fiancheggiavano le rogge, preziosa presenza nei nostri campi coltivati
Il voto è vicino E’ questa una struggete immagine scattata in questi giorni nel parco agricolo di Dalmine. Sembra un grande crocifisso di legno piantato in un terreno che sta per inaridirsi; è l’ultimo albero rimasto, anch’esso - a quanto pare - condannato a morte; aveva più di 80 anni. Ma anche i filari di cespugli e arbusti che circondano le rogge vengono a poco a poco rasi al suolo e trasformati in compost o pellet. E le Istituzioni preposte alla salvaguardia della Natura stanno a guardare... (pag. 7)
I negozianti dei centri storici in crisi tendono la mano al Comune Troppi i furbi delle pattumiere. Ora arrivano le multe
E’ passato il Carnevale
Continuiamo la nostra serie di interviste ai candidati per le Regionali
Il tuo oroscopo cinese per i prossimi giorni
ALL’INTERNO COLOGNOLA - San Sisto: perchè abbandonato al degrado?
Pagina 8
STEZZANO - Il Comune aiuta le famiglie numerose Pagina 7 ZANICA - Un’area cani in memoria della cagnetta Siria? Pagina 11 AZZANO - Inaugurato il nuovo confortevoleCentro Anziani Pagina 10
In affitto o in vendita: quanto può valere un box? Con le sfilate di Carnevale una gioiosa e colorata ventata di allegria ha attraversato le nostre strade
(pag.2)
Continuiamo in questo numero la presentazione dei valori immobiliari in provincia di Bergamo (pag. 4)
Berghem de Sota
2 OROSCOPO DICE IL SAGGIO CINESE: Ogni giorno giornali, riviste, TV, ... ci rincorrono per dirci quale influsso avranno lungo la giornata sulla nostra vita affettiva, lavorativa, economica e sulla nostra salute gli astri, in base al nostro segno zodiacale
Per alcuni è un semplice gioco, come è un gioco infantile per loro quello di farsi leggere la mano; siamo noi - dicono gli artefici del nostro destino. Semmai, non sono certo gli Astri a influenzare il nostro cammino sulla Terra.
A coloro che all’oroscopo ci credono, diciamo: forse non sapete che esistono altri tipi di oroscopo oltre a quella dei segni zodiacali. C’è quello cinese, ad esmpio, frutto della millenaria filosofia e cosmogonia dell’antica Cina. Non predice il futuro, ma dà consigli di comportamento in base alle situazioni che si verranno a creare.
15 / 2 / 2018
LA PAGINA DEI LETTORI
CINESE
Vi si prospettano davanti un paio di settimane delicate nell’ambiente famigliare. Un consiglio: in famiglia evitate di farvi coinvolgere in situazioni antipatiche nelle quali non c’entrate nulla. Sul posto di lavoro invece è arrivato il momento di far sentire la vostra voce: prendete l’iniziativa senza avere il timore di fallire: andrà tutto bene.
Settimane positive rispetto a quelle appena trascorse. Ciò non vuol dire che non sarete chiamati a risolvere dei problemi; aspettatevi di dover affrontare qualche ‘grana’. Comunque, tranquillizzatevi: riuscirete a mettere a posto le situazioni con meno stress e agitazione. L’appoggio di persone a voi care non vi mancherà di certo.
In questi mesi di inizio anno nuovo avvertite la necessità di rivedere alcuni aspetti importanti della vostra vita professionale: non vi sentite gratificati. Vi accorgete che si rendono necessari alcuni aggiustamenti perché voi possiate raggiungere finalmente i vostri obiettivi (anche economici, non solo morali).
Le fatiche che vi hanno stressato in questi ultimi tempi sono ormai alle spalle, e in voi sta tornando quella grinta e quella voglia di fare che mancavano ormai da parecchio. Vi sentite ora più forti, concreti, determinati. All’orizzonte ci sono nuove opportunità di successo: approfittatene. Appunto, avete ritrovato le energie necessarie per farlo. Vi attende un grande e abbastanza lungo periodo di espansione, sia nel campo affettivo, sia nel campo lavorativo. Finalmente i risultati che riuscirete a raggiungere potranno compensarvi delle fatiche fisiche e degli investimenti fatti. La fortuna in questo periodo è dalla vostra parte: approfittatene. E cercate di aiutare altri che non hanno i favori della fortuna.
Si preparano settimane molto interessanti per la vostra vita professionale. Se nel cassetto avete dei progetti o delle idee, questo è il momento per tirarle fuori e per proporle. Vedrete che qualcuna delle vostre idee sarà accolta. Ricordatevi di non scoraggiarvi subito dopo i primi no. Dovete tener duro, qualche porta vi si aprirà.
Settimane movimentate, animate da un’atmosfera piacevole, sia in famiglia che sul lavoro. State attraversando un periodo di relax. Purtroppo però i problemi di fondo, sul lavoro o in famiglia, non sono ancora superati del tutto; si tratta solo di una tregua. Poi, nelle prossime settimane, si ripresenteranno. Tenetevi pronti a fronteggiarli. Tranquilli: vi riuscirete, …
In queste settimane concedetevi del tempo libero per pensare a voi stessi e al rapporto con gli altri. State sottovalutando le possibili conseguenze di un mutamento nella vostra vita affettiva: potrebbe portarvi lontano, con conseguenze che mai vi sareste immaginati. Riflettete bene, ora che siete ancora in tempo. Ricordatevi: siamo nell’anno del vostro segno. Forza!
Avete dovuto affrontare situazioni difficili in queste ultime settimane. Non avete ancora risolto i problemi, però vi sentite molto stanchi e avete deciso di rilassarvi un po’; forse anche perché vi ha preso un po’ di sfiducia... Saggia idea; cercate però di riposare davvero, di chiudere fuori dalla porta i problemi. Solo così potrete riposarvi e ritornare in forma.
Purtroppo, siete anche voi una vittima della crisi economica che ha colpito milioni di persone. Un disagio che sentite più forte in queste ultime settimane. Questo si riflette nei rapporti familiari che sono un po’ tesi. Rassegnatevi, ma non perdetevi d’animo, continuate ad agire: prima o poi le cose cambieranno.
C’è un grosso problema che vi assilla; non sapete quale decisione prendere. Siete troppo orgogliosi per chiedere un consiglio ad un amico. Eppure lui saprebbe suggerirvi la strada giusta. Fatelo. Lasciatevi condurre da lui. Le incertezze e le fatiche di queste settimane hanno indebolito anche le vostre difese fisiche; vi sentirete oppressi da qualche malanno. Non sottovalutatelo.
Se siete curiosi di conoscerlo seguiteci sempre da questa pagina
Berghem de Sota
Berghem de Sota
Indirizzo mail: redazionebg@libero.it
“Così saranno le vostre prossime giornate”
L’oroscopo cinese si differenzia dall’oroscopo occidentale: i cicli di tempo sono determinati dai movimenti della Luna rispetto al globo terrestre, non dai movimenti del Sole. Ogni ciclo ha una durata di 60 anni, all’interno del quale si alternano 12 settori, rispetto ai cinque elementi (Acqua, Metallo, Fuoco, Terra e Legno). Ogni elemento ha una durata di un anno lunare (354 giorni). Ad ogni settore corrisponde un animale “reggitore”. Ogni essere vivente ha come ‘reggitore’ l’animale corrispendente al suo anno di nascita. Vuoi sapere qual è il tuo ‘reggitore’? Te lo può dire la tabella qui in basso. Quando saprai quale è il tuo ‘reggitore’, leggi il tuo oroscopo per le prossime giornate.
Ultimamente vi siete immersi troppo nella vita lavorativa rischiando così di trascurare le relazioni interpersonali; avete trascurato soprattutto la famiglia, le amicizie più strette. Dovreste staccare un po’ la spina della frenesia del lavoro, prendere la vita con più calma, e dedicare più tempo alle cose che effettivamente contano: gli affetti, l’amicizia.
Dillo a
Nell’oroscopo cinese ci sono cicli (‘settori’) di 12 anni, ciascun anno con un proprio animale ‘reggitore’. Questa tabella ti dice quale è il tuo ‘animale reggitore’, in base all’anno di nascita
Questo è spazio aperto a tutti. Potete mandarci segnalazioni, esprimerci vostre opinioni. Se non si tratta di problemi strettamente personali, pubblicheremo le mail, le lettere, le telefonate che giungono in redazione, di interesse collettivo. Preghiamo di usare la massima concisione e di precisarci nome, cognome, indirizzo. Il nome verrà pubblicato solo dietro autorizzazione del mittente; diversamente in calce alla lettera pubblicheremo: lettera firmata
“Si mettono nelle liste elettorali per i nostri interessi o per i loro?” Egregi redattori, anzitutto lasciatemi dire che trovo interessante questo vostro nuovo giornale, anche se non ha tantissime pagine... Per me abituato a Repubblica, al Corriere, ... sempre voluminosi, trovarmi in mano il vostro che di pagine ne ha solo una ventina, mi suscita non dico tenerezza (perché questa parola potrebbe suonare come svilente) ma simpatia; quella sì... Continuate! Detto questo vorrei chiedervi se potete ospitare un mio sfogo personale. Io sono ormai in pensione e quindi ho tutta la giornata libera. La occupo in buona parte leggendo giornali e riviste e seguendo i dibattiti in televisione. Sono un patito della politica. Fin da giovane ho sempre avuto un piede (mai tutti e due) dentro la politica attiva, militante. Quindi so cosa vuol dire fare politica, però non quella a parole, da salotto, ma quella attiva. Ne ho fatte di battaglie... Posso dire con tutta onestà e sincerità che erano battagie in nome di alti valori. Non in nome di interessi personali. Difatti non ho fatto carriera. E non ero certo l’unico; per questo non voglio vantarmi. Come me c’erano decine e decine di giovani, di adulti che si impegnavano più di me e io non facevo che seguire il loro esempio. Di tutta quella schiera di ‘militanti’ pur tutti bravissimi, buoni parlatori, trascinatori, con le idee chiare, solo un paio ha fatto carriera politica. Gli altri hanno sempre lavorato nell’ombra. Era giusto così e ora non me ne pento, anche se la mia pensione non mi permette di vivere nell’abbondanza e ai figli lascio poco, solo le quattro mura nelle quali ora sto vivendo con mia moglie. Però la mia fierezza sta nel sentirmi dire da mio figlio, da mia figlia: “Papà, grazie per l’esempio che ci hai sempre dato...”. Questa lunga premessa per arrivare a dire che seguendo questa campagna elettorale non posso fare a meno di domandare a me stesso - e ora a chi eventualmente mi legge dal vostro giornale - ma questi signori che tanto si battono in queste giornate, lo fanno davvero perché hanno a cuore i problemi dell’Italia e si danno tanto da fare per arrivare in Parlamento e da là contribuire a fare leggi per risolvere i problemi degli italiani? O piuttosto si battono per arrivare in Parlamento e avere così una bella poltroncina calda con tutti quei ‘benefit’ che ad essa stanno intorno? (stipendi, bonus, indennità, vitalizi, ...)? Lungi da me mettere in dubbio la buona fede di quelli che ora si candidano nelle elezioni politiche (e non dimentichiamo le regionali). Però ho forti dubbi. E sarei grato a chi riuscisse a cancellarmeli. Guglielmo R. - Dalmine
Berghem de Sota Quindicinale di informazione locale. Registrazione: R. S. Tribunale di Bergamo n° 15/17 del 26/09/2017. Anno 1 - Numero 3 Editore: Lime Edizioni srl Direttore responsabile: Bruno Maffeis Redazione - Graf ica - Pubblicità: Lime Edizioni srl via Alfonso Capecelatro, 31 - Milano w w w. limedizioni.com Telefono 0236767660 Stampa: Rotostampa - Firenze Questo numero è stato chiuso nella giornata del 14/02/2018
15 / 2 / 2018
TERRITORIO ALLA SCOPERTA DEL NOSTRO PATRIMONIO tecnologico
Solo una visione dall’alto può consentire di vedere cosa c’è dietro quella muraglia rosso vivo lunga un migliaio di metri che fiancheggia la Milano-Venezia all’altezza di Stezzano. E noi qui a fianco ve ne mostriamo una foto e nel testo sotto ve la illustriamo. E’ una vera e propria fortezza nella quale centinaia di tecnici, ingegneri mettono a punto nuove tecnologie destinate a rivoluzionare l’industria Chi percorre l’autostrada Milano-Venezia prima di arrivare a Bergamo, all’altezza di Stezzano, è colpito da quel lungo muro che fiancheggia l’autostrada per un migliaio di metri, ricoperto di pannelli di alluminio laccato rosso. Oltre che fungere da barriera antirumore, è un richiamo di notevole impatto visivo che annuncia quello che effettivamente sta diventando il ‘fiore all’occhiello’ del sapere e della creatività tecnologica in provincia di
Quella lunga muraglia rossa che fiancheggia l’autostrada protegge quello che sta diventando il ‘fiore all’occhiello’ della tecnologia italiana.
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Kilometro Rosso: centro d’innovazione Notizie storiche e strutturali
Il progetto di ‘Kilometro Rosso’ (inaugurazione: 2007) por ta una prestigiosa f irma, quella del famoso architetto Nouvel che in questo suo lavoro in par te recupera alcune idee progettuali dell’insediamento industriale, mai realizzato, che Le Corbusier disegnò agli inizi degli anni ‘60 per il nuovo centro di calcolo elettronico Olivetti a Pregnana Milanese. Tutti i blocchi sono organizzati secondo una specif ica suddivisione, che prevede basamenti in cemento armato sui quali poggiano volumi superiori, interamente realizzati in vetro e acciaio per favorire le viste sul verde, sul Parco dei Colli e Città Alta (che fanno da fondale prospettico all’insediamento) e massimizzare i vantaggi dell’illuminazione naturale per gli uff ici. Bergamo. Una eccellenza che si riflette sulla Lombardia, sull’Italia intera. Quel lungo muro rosso dà il nome (appunto ‘Kilometro Rosso’) a quello che sta al di là: un complesso a destinazione terziaria e industriale, nato su iniziativa della Brembo s.p.a. che qui ha realizzato la propria sede di rappresentanza e gli uffici destinati alla ricerca industriale. Quel muro protegge un parco di oltre 400.000 metri quadrati - dotato anche di un lago ar-
tificiale - in cui sono immersi numerosi edifici, realizzati secondo tipologie e tecnologie diverse e orientati ortogonalmente all’autostrada. E’ un contesto d’eccellenza che ospita aziende, centri di ricerca, laboratori, attività di produzione high-tech e servizi all’innovazione. Rappresenta un centro multidisciplinare, un campus che valorizza le diversità e favorisce il dialogo tra cultura accademica, imprenditoriale e scientifica. Stimola inoltre la
Kilometro Rosso è oggi uno dei principali parchi scientif ici italiani; è una delle prime dieci iniziative d’eccellenza per l’Innovazione in Italia.
complementarietà e la specializzazione, utilizzando l’approccio multidisciplinare per esplorare le nuove frontiere della scienza e della tecnologia. L’obiettivo primario di Kilometro Rosso è favorire la crescita di un distretto della conoscenza, dell’innovazione e delle alte tecnologie, creando un punto di aggregazione di imprese dalla forte propensione innovativa e di istituzioni scientifiche e centri di ricerca e sviluppo nelle aree
più evolute. Kilometro Rosso è già oggi uno dei principali parchi scientifici italiani, accreditato dal CENSIS come una delle prime 10 iniziative d’eccellenza per l’Innovazione in Italia. Esso si è infatti assicurato l’insediamento di importanti iniziative di ricerca e sviluppo, produzione hi-tech e servizi avanzati, che gli permettono di ospitare oggi non meno di 1.500 addetti; numero destinato a salire a 3.000. Foto sotto il titolo: da www.leganerd.com
A sinistra: immagine notturna del ‘Kilometro rosso’. A destra: l’ingresso a questo parco tecnologico, nato su uniziativa della Brembo
Berghem de Sota
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ATTUALITA’’
In affitto o in vendita: quanto può valere un box
?
garag
FO TELE
za. Per questo, appunto l’importanza del box. E in base alla più elementare legge del mercato, quanto maggiore la richiesta di un bene, tanto più cresce il suo valore. Oggi effettivamente il prezzo al metro quadro di un box è pari se non adirittura superiore al prezzo al metro quadro di un appartamento di recente costruzione.
VENDITA (valori in euro)
Abitanti (e 3 quartieri Minimo di Bergamo Bassa)
Massimo
LOCAZIONE / ANNO (valori in euro)
Minimo
Massimo
AZZANO S. PAOLO
7.602 12.000 16.000
500
600
BOLTIERE
6.013 13.000 15.000
400
600
BREMBATE
8.626 10.000 15.000
500
600
Campagnola
2.795 15.000 18.000
500
600
Colognola
5.583 15.000 18.000
500
600
COMUN NUOVO
4.331 10.000 15.000
500
600
CURNO
7.651 14.000 18.000
400
600
DALMINE (centro)
23.281 10.000
15.000
500
700
GRASSOBBIO
6.406 13.000 15.000
500
600
Grumellina
1.729 15.000 18.000
500
600
LALLIO
4.172 12.000 15.000
500
600
LEVATE
3.809 10.000 15.000
400
500
ORIO AL SERIO
1.770 13.000 15.000
500
600
OSIO SOPRA
5.235 10.000 15.000
500
600
OSIO SOTTO
12.443 10.000 15.000
500
600
PONTE S.P. (centro)
11.478 14.000
18.000
600
900
SERIATE (centro)
25.182 15.000
18.000
500
700
SPIRANO
5.700 10.000 15.000
400
500
STEZZANO
13.018 12.000 17.000
500
700
TREVIOLO
10.682 13.000 18.000
500
700
URGNANO
9.735 11.000 15.000
500
600
VERDELLINO
7.663 10.000 15.000
500
600
VERDELLO
8.018 10.000 15.000
500
600
ZANICA
8.616 10.000 15.000
500
600
Berghem de Sota
67635
Nel precedente numero abbiamo pubblicato il prezzo medio di vendita e affitto al mq degli appartamenti. Ora pubblichiamo le quotazioni medie di vendita/affitto box
VALORE MEDIO DI VENDITA/AFFITTO DI UN BOX
COMUNI
e
35.54 NO: 0
Vuoi avere un’idea di massima di quanto possa valere un box (in affitto o in vendita) nei paesi della Bassa Bergamasca? Ecco le quotazioni dei valori minimi e massimi. Le desumiamo dal “2017 - Listino di Bergamo e Provincia”, di recente pubblicazione. Oggi è di grande importanza poter disporre di un box nel quale mettere la macchina. Lasciarla per strada (a parte il fatto che le aree per la sosta libera diminuiscono sempre più...) può essere imprudente per i furti della stessa auto o di quanto in essa è stato lasciato; e poi l’auto lasciata sempre all’esterno estate e inverno si deprez-
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Come leggere questa tabella La prima osservazione da fare, importatissima, è questa: i valori riportati in questa tabella sono il risultato di rilevazioni delle contrattazioni effettivamente intercorse durante l’anno. Il Listino dal quale li desumiamo è stato elaborato dalla F.I.M.A.A. di Bergamo con il contributo della ConfCommercio e la collaborazione delle organizzazioni presenti sul mercato immobiliare. Da notare inoltre che questi valori oscillano da un minimo ad un massimo in funzione della posizione del box e di tutta una serie di variabili oggettive proprie ad ogni immobile, come lo stato di conservazione. Comunque, mettendo a confronto questi numeri, paese per paese. notiamo una sorprendente uniformità; le differenze non sono elevate, anche laddove è forte la differenza del numero di abitanti. Ovviamente, a far salire il prezzo è la vicinanza alla città. Quartieri come Colognola, Campagnola, Grumellina sono in testa a pari merito alla classif ica. Stesse quotazioni per il paese di Seriate (che tra l’altro ha canoni d’aff itto superiori a quelli di questi tre quartieri di Bergamo).
ALLE URNE PER
LE ELEZIONI POLITICHE E REGIONALI Codice di autoregolamentazione per la pubblicità elettorale e la comunicazione politica su “Berghem de Sota” e offerta di spazi pubblicitari per i messaggi politici elettorali per le elezioni regionali e politiche che si terranno il 4 marzo 2018. Lime Edizioni srl, editrice del periodico cartaceo e online “Berghem de Sota”, ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 della L. 22/2/2000, comunica che in occasione delle prossime elezioni regionali e politiche del 4 marzo 2018 intende diffondere, sull’edizione cartacea e tramite il sito Internet, messaggi politici a pagamento con le seguenti modalità: - sarà assicurato l’accesso a tutti i partiti o movimenti politici che ne abbiano fatto richiesta, garantendo agli stessi una pari quantità di spazio in relazione alla disponibilità e ai limiti posti dalla legge; - sono ammessi soltanto i messaggi politici nelle forme indicate dall’articolo 7, comma 2, della L. 22/2/2000 n. 28; - tutte le inserzioni devono recare la dicitura “messaggio politico” e indicare il soggetto politico committente; - il pagamento dovrà essere anticipato e av venire tramite bonifico bancario; - il materiale per la pubblicazione, la cui realizzazione è a cura del committente, dovrà pervenire agli uffici di Lime Edizioni srl presso la sede di Milano anche via email all’indirizzo: grafica@limedizioni.com almeno due giorni lavorativi prima della data di pubblicazione. Tutte le richieste di informazioni e di prenotazione degli spazi pubblicitari dovranno essere inviate a: Lime Edizioni Srl, via A. Capecelatro, 31 - 20100 Milano telefono 02 36767660 email: info@limedizioni.com Listino prezzi: il tariffario è pubblico e si può richiedere all’indirizzo email info@limedizioni. com e comprende tutti i servizi offerti con il costo in base ai diversi servizi. La concessionaria esclusiva per la pubblicità è: Lime Edizioni Srl, via A. Capecelatro, 31 - 20100 Milano telefono 02 36767660 www.limedizioni.com
15 / 2 / 2018
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POLITICA
ELEZIONI REGIONALI
le nostre domande ai candidati / 2
Dario Violi
Dario Violi (Lovere, 4 maggio 1985), è laureato in Scienze Politiche e specializzato in Cooperazione Internazionale. Si occupa professionalmente di scrittura e gestione di progetti innovativi per start up, investimenti nell’ambito delle PMI e di progettazione per la formazione professionale. Dal 2013 è consigliere regionale del M5S Lombardia. Ha lavorato nella commissione Sanità e Politiche Sociali, Attività Produttive e Occupazione. E’ stato scelto dal M5S per correre come candidato governatore per le prossime elezioni regionali.
1 2 3 4 5 6 7 8 9 1)Perchè gli elettori lombardi dovrebbero votare lei e non un altro candidato? In fondo lei non è molto conosciuto. Che cosa la contraddistigue dagli altri candidati?
Chi la sostiene in questa candidatura, oltre, ovviamente, al Movimento? Quali forze politiche, quali settori della società civile, culturale, imprenditoriale la supportano e puntano su di lei?
Siamo l’unica alternativa e possiamo davvero rendere migliore il Paese e la Regione Lombardia. Non è una questione di fama o celebrità, i politici che dicono di essere capaci hanno trascinato il paese nella crisi e non hanno nessuna idea su come uscirne. Le liste dei partiti di destra e di sinistra sono piene di politici che sono lì da decenni, di impresentabili condannati, di voltagabbana o di paracadutati. Se ci fossero le preferenze non entrerebbero mai in una Istituzione pubblica. Nella mia esperienza di cinque anni da consigliere regionale le promesse che ho fatto le ho mantenute, a partire dal taglio dello stipendio.
Nella maratona elettorale sto incontrando tutti, da aziende d’eccellenza ad associazioni, comitati e cittadini. C’è molto interesse sia per il nostro programma, che è concreto e innovativo, sia verso il Movimento. Ho riscontri molto positivi, le persone ci avvicinano con problemi concreti mai risolti dalla politica. E’ da loro che arriverà il sostegno alla candidatura. D’altra parte rifiutiamo logiche clientelistiche: non abbiamo, ne lo vogliamo, il sostegno di cooperative, associazioni o aziende legate a doppio filo ai partiti. Vogliamo continuare ad avere le mani libere per cambiare le cose.
E dopo, lungo tutto il suo mandato?
La trasparenza, la legalità, la condivisione degli obiettivi con i cittadini e l’innovazione sono nel DNA del Movimento 5 Stelle. Sono tutti valori questi che non appartengono più ai partiti e che devono tornare ad animare la vita politica delle Istituzioni.
Quale vento di novità vorrebbe portare nel modo di governare la Regione?
La Lombardia deve continuare a essere la locomotiva italiana. E’ una regione che funziona grazie ai cittadini che lavorano duro e non grazie ai politici che la tengono con il freno a mano tirato. La nostra Lombardia sarà eccellente e dinamica, ma non solo a parole.
A chi in particolare lei rivolge il suo invito ‘Votami’? A tutti i cittadini onesti che vogliono davvero un cambiamento a partire dal miglioramento dei servizi offerti dalla regione, per passare all’ambiente e all’aria che respiriamo, per arrivare alle politiche di sostegno al lavoro.
Siamo l’unica alternativa e possiamo davvero rendere migliore il Paese e la Regione Lombardia.
Quale sarebbe la prima cosa che lei farebbe dopo il suo insediamento a Palazzo della Regione, a Milano, passate le giornate di ‘luna di miele’ e dopo essersi ambientato e orientato in quell’avveniristico labirinto? Farò un Assessorato all’Anticorruzione e alla trasparenza per setacciare tutti i bandi e gli appalti regionali: vogliamo che le cose siano fatte in maniera legale e trasparente. I fondi pubblici sono dei cittadini e non devono più finire in inutili speculazioni.
L’eredità che lei intende assumersi candidandosi a governare la Lombardia, Regione che già ha un ruolo ben definito in Italia, in Europa, è grande. Missione ambiziosa, potremmo dire... Quale Lombardia lei sogna, a quale ruolo lei vorrebbe condurla?
C’è molto da fare in tutti gli ambiti. Di certo l’offerta dei servizi sanitari va ampliata, è tutto meno che attenta ai bisogni dei cittadini. Prova ne sia le infinite liste d’attesa per gli esami. In ogni ambito regionale abbiamo un programma ampio e articolato con lo stop al finanziamento alle infrastrutture stradali della Lombardia a favore dell’avvio di un grande piano d’investimento sul trasporto pubblico, un sostegno concreto alle piccole e medie imprese e al mondo dell’agricoltura, soprattutto nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Lavoreremo anche anche per la messa in sicurezza delle scuole, la manutenzione e la fruizione dei beni culturali, l’agricoltura biologica, l’ecoturismo e per sostenere l’attività artigianale di qualità.
Ultima domanda: si faccia lei la domanda e si risponda.
Preferirà circondarsi di collaboratori già navigati in politica che ben conoscono le strategie di un buon governo, oppure preferirà prenderli in prestito dal mondo imprenditoriale, professionale? Persone con alle spalle grandi doti e qualità, anche se digiune delle logiche di partito, dei lacci e lacciuoli della burocrazia amministrativa? Sappiamo che il Movimento punta molto sui giovani...
Sarò circondato da persone capaci e il merito e il curriculum saranno il faro per scegliere collaboratori, assessori e dirigenti. Anche qui siamo diversi dagli altri che scelgono gli amici degli amici in posizioni di alta amministrazione. I risultati di questa penosa selezione sono sotto gli occhi di tutti.
Nella maratona elettorale sto incontrando tutti, da aziende d’eccellenza ad associazioni, comitati e cittadini. C’è molto interesse sia per il nostro programma, che è concreto e innovativo, sia verso il Movimento.
9) Potrebbe essere: questo paese può davvero cambiare? Me lo chiedono in tanti, e sono portavoce e candidato perchè credo che le cose possano non solo migliorare, ma essere fatte bene. E la Lombardia ha bisogno di questo.
Berghem de Sota
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15 / 2 / 2018
POLITICA
ELEZIONI REGIONALI
le nostre domande ai candidati / 3
Attilio Fontana Attilio Fontana (Varese, 28 marzo 1952) è avvocato penalista e politico; già Conciliatore di Induno Olona e Vice Pretore Onorario avanti la Pretura di Gavirate. E’ stato Sindaco di Induno Olona dal 1995 al 1999, consigliere regionale della Lombardia e Presidente del consiglio regionale dal 2000 al 2005, Sindaco di Varese eletto al primo turno nel 2006 e confermato nel 2011, già Presidente di ANCI Lombardia. Si presenta quale candidato per la presidenza della Regione Lombardia a capo della coalizione di centro-destra.
1 2 3 5 6 Perchè gli elettori lombardi dovrebbero votare lei e non un altro candidato? Che cosa la contraddistigue dagli altri candidati?
Chi la sostiene in questa candidatura, oltre, ovviamente, alle forze politiche delle quali lei è espressione? Quali settori della società civile, culturale, imprenditoriale la supportano e puntano su di lei?
La mia parola d’ordine? Laurà, laurà, laurà. Sono convinto che il ruolo di Governatore della Regione più importante d’Italia sia un incarico da affidare a chi ha fatto “la gavetta”: da ex Sindaco (per 10 anni ho amministrato la città di Varese e in precedenza il mio comune di provenienza Induno Olona), da ex Presidente del consiglio regionale e da ex Presidente della principale associazione di comuni (ANCI Lombardia), spero di meritare la fiducia dei lombardi.
Prima di tutto mi sostiene la mia famiglia, senza la quale non potrei fare questo percorso. Credo fermamente poi nel ruolo nella società di chi lavora rimboccandosi le maniche e senza risparmiarsi, e con questo, intendo sia le realtà di volontariato, che quella commerciale, imprenditoriale, culturale, tutto il tessuto lombardo: fare politica non è solo ricoprire un incarico elettivo, ma condividere i problemi e concorrere alla soluzione dei bisogni della polis appunto. Ho dunque la speranza che tutti loro, intesi come intera comunità di persone, possano non solo sostenermi attivamente, ma trovare nella mia figura una motivazione e una conferma di concretezza che è ciò che serve per gestire la “cosa pubblica”.
E dopo, lungo tutto il suo mandato?
Rendere più semplice il rapporto con i cittadini, più veloce la prenotazione degli esami medici; mettere fine al fenomeno dell’occupazione abusiva degli edifici; agevolare le imprese che scelgono di insediarsi in Lombardia perché queste creano indotto lavorativo per i nostri giovani ed economico per l’intera società; investire risorse per un imponente piano di rispetto dell’ambiente, perché l’aria che respiriamo sia pulita; valorizzare i nostri siti culturali che comprendono sia monumenti che aree geografiche e sono la bellezza che milioni di turisti vengono ad ammirare da tutto il mondo, migliorare i trasporti e le infrastrutture.
A chi in particolare lei rivolge il suo invito ‘Votami’? A tutti coloro che come me sono innamorati della Lombardia e credono che sia terreno fertile di idee, cultura, impresa, volontariato, amore per la terra, innovazione, crescita. A tutti coloro che, per diversi motivi, hanno scelto la nostra splendida regione per crescere i propri figli o per sviluppare il proprio talento lavorativo. A tutti coloro che hanno nel cuore i nostri fiumi e laghi, paesi e città, monumenti, campagne, monti e valli, come me.
Sono convinto che il ruolo di Governatore della Regione più importante d’Italia sia un incarico da affidare a chi ha fatto “la gavetta”. D ex sindaco (per 10 anni ho amministrato la città di Varese e in precedenza il mio comune di provenienza Induno Olona),, spero di meritare la fiducia dei lombardi.
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Quale sarebbe la prima cosa che lei farebbe dopo il suo insediamento al Pirellone, passate le giornate di ‘luna di miele’?
La mia prima azione riguarderà l’ampliamento della misura NIDI GRATIS: una risposta reale al bisogno delle famiglie, un aiuto vero a tutte le mamme e i papà che hanno bisogno di lavorare e non hanno la disponibilità economica per pagare il nido. Oggi dobbiamo pensare prima di tutto al benessere dei nostri figli e alla sicurezza delle mamme: dare strumenti alla famiglia per consentire che i nostri giovani non rinuncino al lavoro e che contemporaneamente non abbiano paura di fare figli, è il primo obiettivo verso cui indirizzerò la nostra amministrazione.
Quale vento di novità vorrebbe portare nel modo di governare la Regione?
E’giusto che tutti gli elettori sappiano che come prossimo governatore lombardo intendo iniziare un lungo percorso di rivoluzione del sistema di vicinanza dell’Istituzione alla società. Come un sindaco.
Porterò in regione Lombardia la concretezza del Sindaco, il primo amministratore pubblico a cui il cittadino si rivolge: è giusto che tutti gli elettori sappiano che come prossimo governatore lombardo intendo iniziare un lungo percorso di rivoluzione del sistema di vicinanza dell’Istituzione alla società; come un sindaco, infatti, è attento al bisogno del singolo cittadino, così da governatore mi metterò nei panni di chi fa domande alla pubblica amministrazione e cercherò di fornire la modalità più veloce per ottenere una risposta. Spesso infatti accade che il cittadino non ottenga la soluzione del proprio bisogno perché è troppo difficile individuare dove e a chi porre la domanda. L’obiettivo di concretezza del mio governo sarà invece di accorciare questo percorso.
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L’eredità che lei intende assumersi candidandosi a governare la Lombardia, Regione che già ha un ruolo ben definito in Italia, in Europa, è grande. Missione ambiziosa, potremmo dire... Quale Lombardia lei sogna, a quale ruolo lei vorrebbe condurla?
Al ruolo che è già suo per vocazione: motore d’Europa, con le migliaia imprese che producono più del 20% del PIL nazionale; punto di riferimento accademico con decine di Università dove ogni anno vengono a formarsi migliaia di giovani; luogo di eccellenza sanitaria, con centri di ricerca e strutture ospedaliere a cui affidiamo ogni giorno i nostri malati; terra di innovazione, 1 start up su 5 in Italia si insedia da noi; centro europeo di cultura e hub internazionale di volo, cintura di collegamento tra il nord e il sud del mondo, luogo attrattivo per turisti e uomini d’affari. Il mio contributo? Combattere perché la Lombardia ottenga ciò che merita, cioè l’autonomia amministrativa per cui milioni di lombardi hanno votato e che porterebbe più risorse e dunque più benessere per tutti.
Berghem de Sota
8Preferirà circondarsi di collaboratori già navigati in politica che ben conoscono le strategie di un buon governo, oppure preferirà prenderli in prestito dal mondo imprenditoriale, professionale? Persone con alle spalle grandi doti e qualità, anche se digiune delle logiche di partito, dei lacci e lacciuoli della burocrazia amministrativa?
Ammiro sia i buoni amministratori, sia i buoni manager di azienda; credo che la risposta più appropriata e più corrispondente alla mia personalità sia un’integrazione delle due categorie: avere esperienza nella pubblica amministrazione aiuta nell’organizzare bene la macchina pubblica; poter contare su un passato nel mondo del lavoro privato è il valore aggiunto che crea un mix virtuoso di competenze. Chi va liberato dai lacci della burocrazia è il cittadino: le persone che lavoreranno insieme a me dovranno essere in grado di ottenere questo risultato, qualunque sia la loro provenienza.
Ultima domanda: si faccia lei la domanda e si risponda. Ecco: domanda: Come immagina la Lombardia dopo 10 anni di suo governo?
Immagino un territorio che guarda al futuro con una programmazione lungimirante: un sistema di welfare come quello dei paesi del nord Europa, dove la famiglia è accompagnata anche economicamente nella crescita; città ordinate e moderne come in Canada; campagne floride che custodiscono la nostra tradizione senza dimenticare l’innovazione; uno sviluppo urbanistico che si integri con il rispetto del suolo; attrattività per le imprese; sicurezza nelle strade e nelle città, perché la Lombardia è la casa dei lombardi: tutti noi difendiamo i confini della nostra abitazione, luogo degli affetti e degli impegni; così io farò con la nostra Lombardia.
15 / 2 / 2018
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ATTUALITA’
Requiem per l’ultima pianta
E’ questa una struggente immagine scattata in questi giorni nel parco agricolo di Dalmine. Sembra un crocifisso di legno piantato in un terreno che sta per inaridirsi; è l’ultimo albero rimasto, anch’esso condannato a morte; aveva più di 80 anni. Ma anche i filari di cespugli e alberelli che fiancheggiano le rogge vengono a poco a poco rasi al suolo e trasformati in compost o pellet. E le nostre Istituzioni preposte alla salvaguardia della Natura stanno a guardare... Nel precedente numero di ‘Berghem de Sota’ abbiamo pubblicato un articolo di presentazione dei vari Parchi naturalistici sorti nel corso degli anni con il lodevole intento di proteggere il verde, la natura dall’erosione del cemento, dal degrado, dall’abbadono. La parte sud della provincia di Bergamo ha acora un buon numero di aree verdi, incontaminate con boschetti, colture agricole, rogge, filari di alberi dove proliferano varie specie di uccelli e di mammiferi. Un patrimonio che è dovere di tutti salvaguardare. E le Istituzioni se ne sono fatte carico, appunto istituendo i cosiddetti PLIS,Parchi Locali di Interesse Sovracomunale. Per scrivere quegli articoli siamo andati alla ‘fonte’, abbiamo cioè consultato i siti, la documentazione, le brochure dei singoli PLIS e ne abbiamo riferito le finalità ustituzionali e la decsrizione del patrimonio faunistico e ambientale che tali PLIS intendevano tutelare.
Subito dopo l’uscita del giornale in redazione siamo stati bersagliati da mail e da telefonate di lettori che più o meno concordavano tutti nel dirci la stessa cosa: “Interessante il vostro articolo; ma prima di scriverlo siete andati a vedere se le cose stanno effettivamente così? Davvero quelle rogge, quei filari di alberi, quei boschetti sono tutelati e protetti?”. Un lettore (Francesco P.) ha precisato: “Proprio in questi giorni io sto tentando di telefonare alla Guardia Forestale per segnalare fatti scandalosi che stanno succedendo qui non lontano da casa mia, in periferia di Dalmine. Stanno radendo a zero i filari di alberi che fiancheggiano le rogge e triturano rami e tronchi che poi portano via sicuramente per fare del compost o vendono ad aziende che fanno pellet o forniscono chi ha caldaie e a biomassa. A poche decine di metri ca dasa mia c’era una pianta che di sicuro ha più di 80 anni; me la ricordo bene
A fianco: uno dei pochi filari di arbusti intorno alle rogge, che sopravvivono alla decimazione, nei parchi della Bassa Bergamasca
perchè ci giocavo intorno con i miei compagni da bambino; allora era già alta, maestosa; e io oggi ho superato i 70 anni... In questi giorni hanno tagliato i rami e taglieranno poi, io penso anche il tronco raso terra. Un sacrilegio... Preoccupato e indignato perchè nes-
A sinistra: una roggia nei campi di Dalmine. Oramai la vegetazione che la fiancheggiava è stata distrutta. Si intravvede sulla sinistra della roggia il vecchio albero destinato a stessa sorte
Nella foto una roggia nella sua più tipica composizione. la strada carrabile che corre parallela al fossato nel quale scorre d’estate l’acqua per l’irrigazione. Da sempre questi fossati sono fiancheggiati da un duplice filare di arbusti che hanno molteplici funzioni di equilibrio ecologico. Ma ora questo equilibrio sta per essere rotto. Altrove (vedi foto sopra) gli arbusti sono stati rasi al suolo. Qui l’operazione è iniziata ma non ancora ultimata. Ma lo sarà presto.
suno interviene a impedire questo scempio ho appunto telefonato alla Guardia Forestale. Ma mai nessuno mi rispondeva. Ho tentato a tutte le ore. Nessuno che alzasse la cornetta. Dovrò così decidermi ad andare di persona per chiedere il perchè noi cittadini dobbiamo assistere a questo massacro. E perchè le Istituzioni che dovrebbero iedirlo non le ho mai viste muoversi, venire a controllare...”. Abbiamo mandato un nostro fotografo a documentare i fatti segnalatici. Ecco alcune delle foto che ci ha portato in redazione. Sono foto che effettivamente fanno a pugni con quanto da noi scritto nel precedente numero a ‘elogio’ delle Istituzioni pubbliche che si adoperano per la salvaguardia del poco verde che ancora ci resta; fanno a pugni anche con il nostro grazie, allora scritto, ai contadini per il loro amore alla natura. F. Forgione Servizio fotografico di Ezio Sorti
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Berghem de Sota
COLOGNOLA / CURNO / LALLIO / TREVIOLO 8 San Sisto piange il degrado della sua chiesa in abbandono L’edificio ora di proprietà del Comune di Bergamo, adibito ad Auditorium, necessita di urgenti interventi COLOGNOLA - E’ allarme per la salute della ex chiesa di San Sisto di Colognola. Il tempo e l’incuria stanno infatti producendo il loro effetto sulla struttura che sia all’interno sia al suo esterno inizia a mostrare i segni di un lento degrado. La chiesa, situata nel cuore del borgo di Colognola, vede il suo campanile stagliarsi sul quartiere valorizzato nella notte da un suggestivo gioco di luci dal sapore gotico. Fu acquistata dal Comune di Bergamo nel 1979 e da allora è stata adibita ad uso pubblico come auditorium per convegni, mostre, conferenze, rappresentazioni teatrali e concerti. Questo in stretta simbiosi con l’adiacente biblioteca di Colognola, storico centro culturale del quartiere.
Tuttavia negli ultimi anni le cose sono cambiate e la struttura ha cominciato ad invecchiare rapidamente. A richiamare l’attenzione sullo stato dell’auditorium San Sisto sono i membri dell’”Associazione Amici di Colognola”, i quali si sono rivolti all’amministrazione comunale per sollecitare un intervento di riqualificazione della struttura. I portavoce dell’associazione infatti ritengono necessaria la pulizia della volta attaccata da incrostazioni calcaree che minacciano l’integrità degli affreschi presenti sulla stessa. Interventi di restauro e consolidamento sarebbero richiesti anche per parte della cappella laterale riferita all’Altare di S.Antonio, mentre si consiglia di verificare la staticità dell’into-
Colognola mette l’aeroporto al centro dell’agenda politica per le prossime ‘regionali’ L’Associazione “Colognola per il suo futuro” chiede ai 7 candidati alla presidenza della Regione particolare attenzione al grave problema della comunità
Martoriati dai troppi, frequenti voli a bassa quota i cittadini sperano che i nuovi amministratori regionali prestino attenzione alle loro lamentele
COLOGNOLA - Crescita e impatto ambientale - Aeroporto di Orio al Serio “Caravaggio”. Questo è il tema che attraverso un comunicato, l’associazione “Colognola per il suo futuro” chiede di mettere sul tavolo del dibattito politico ai sette candidati alla presidenza della Regione Lombardia. L’appuntamento elettorale è infatti una ghiotta occasione per cercare il confronto con le forze politiche su un tema che negli ultimi anni è montato rapidamente a pari passo con l’esponenziale sviluppo della stazione aeroportuale. Uno sviluppo che poco si è relazionato con il territorio su cui gravano i disagi comportati dai voli aerei in decollo e atterraggio. Da anni Colognola nella forma dei suoi comitati e associazioni muove critiche e interrogazioni nei confronti delle varie istituzioni responsabili dell’aeroporto e della tutela dei cittadini. Nella scorsa estate il cambiamento di rotte aveva creato ulteriori disagi e polemiche in tutta la fascia di quartieri meridionali di Bergamo e relativo hinter-
Berghem de Sota
land, arrivando a portare preoccupazioni persino in alcuni comuni della apparentemente lontana Brianza. Ecco quindi che la questione “Caravaggio” nella corsa alla Regione non può essere esclusa da un serio confronto politico, in termini di piani di sviluppo. L’associazione di Colognola parte dal presupposto per cui la struttura aeroportuale abbia ormai raggiunto i suoi limiti fisiologici, per suggerire la necessità di allargare lo sguardo oltre lo scalo bergamasco prevedendo un piano di sviluppo relazionato alle altre importanti strutture aeroportuali lombarde. Il tutto in un serrato giro di controlli a tutela del cittadino. Del resto è infatti compito della Regione procedere alla valutazione ambientale strategica (Vas, ndr.) e la relativa zonizzazione ossia quella procedura che delimita zone del territorio fissandone i limiti di inquinamento acustico. Sotto i continui voli molti cittadini della martoriata Colognola sperano ora in riscontri positivi su questo tema. Marco Boffa
naco, poiché in passato si è staccato in alcuni punti. Nondimeno il coro ligneo avrebbe bisogno di manutenzione per proteggerlo dagli attacchi del tempo. Secondo l’associazione anche l’esterno della struttura avrebbe bisogno di qualche intervento come l’attivazione dell’impianto di allontanamento dei piccioni, l’impostazione corretta dell’ora del campanile ed infine la manutenzione all’impianto d’illuminazione a led del campanile stesso. In uno slancio di lungimiranza, i membri dell’associazione ritengono che la giusta cura contro il degrado sia il massimo utilizzo della struttura. Così suggeriscono all’amministrazione anche di valutare l’insonorizzazione della ex chiesa. Nata
Facciata della chiesa di San Sisto, molto casa agli abitanti di Colognola. Ora adibita ad auditorium. Necessita di urgenti interventi per evitare il degrado.
15 / 2 / 2018 IN BREVE Infortunio sul lavoro LALLIO - Grave infortunio su lavoro, nei giorni scorsi, in un’azienda metalmeccanica del paese, la carpenteria meccanica Sorti: un operaio è rimasto schiacciato da una lastra di 2 tonnellate che si è sganciata dal supporto durante la movimentazione con il carroponte. Il lavoratore avrebbe subito lo schiacciamento degli arti inferiori. Subito trasportato in ospedale è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. I responsabili del settore salute/sicurezza dei sindacati di Bergamo con un comunicato hanno stigmatizzato la carenza di attenzione, da parte di molti imprenditori all’assoluto imperativodi garatire a chi lavora la massima sicurezza.
Incidente mortale
infatti per uso religioso, l’acustica dell’auditorium di San Sisto non consente di valorizzare al meglio eventi come recital o concerti limitandone quindi l’utilizzo. Marco Boffa
TREVIOLO - Incidente mortale in una delle scorse notti: un’auto per cause ancora in accertamento è andata contro un albero che fiancheggia la strada. L’autista, un giovane di 23 anni, Davide Ruggiano Dima, residente a Vaprio d’Adda, nell’impatto è rimasto gravemente ferito. Amici che viaggiavano con lui hanno chiamato i soccorsi; trasportato all’ospedale di Bergamo non è sopravvissuto alle immediate cure. Aveva studiato all’Itis Marconi di Dalmine.
I commercianti del centro in crisi tendono la mano all’Amministrazione
L’Associazione delle ‘Botteghe’ sollecita provvedimenti e iniziative atti a far rimanere e, meglio ancora, a far tornare le piccole attività commerciali all’interno e al centro della vita del paese CURNO - Momento non facile per i commercianti del centro (e della periferia...) di Curno: i clienti diminuiscono di giorno in giorno; il loro negozio è spesso vuoto. I negozianti si sentono ‘traditi’ dai loro vecchi clienti; clienti che hanno servito da decenni, per non dire da generazioni, accogliendoli con un sorriso, una battuta; conoscevano bene i loro gusti... Ora quei clienti non si vedono più: hanno voltato le spalle per andare a rifornirsi in qualcuno dei numerosi Centri Commerciali cresciuti come funghi in zona. Sono preoccupati per il loro futuro. Già molte le saracinesche abbassate in paese; altre faranno la stessa sorte nel corso dell’anno. Per questo l’Associazione che li raggruppa, ‘Botteghe di Curno’ si rivolge all’Amministrazione con una lettera accorata nella quale chiedono «sia fatta chiarezza su quali saranno i provvedimenti e le iniziative atti a far rimanere e, meglio ancora, a far tornare le piccole attività commerciali all’interno e al centro della vita del paese». Da tempo i commercianti chiedono un sostegno concreto da parte del Comne, ma la loro voce non è mai stata ascoltata. Con scuse varie... L’ultima richiesta risale al settembre dello scorso anno. Facendosi interprete delle loro legittime richieste il gruppo consiliare ‘Obiettivo Curno’ aveva presentato in Consiglio Comunale una mozione con la quale venivano richiesti contributi a favore dei commercianti del centro storico, contributi ero-
L’arrivo dei Supermercati e dei Centri Commerciali,n aggiunta alla crisi economica, hanno reso durissima la vita dei negozi di paese. i commercianti di Curno tendono la mano al Comune
gabili tramite l’istituzione di un fondo cassa di dieci mila euro annui. Mozione respinta, adducendo motivazioni illustrate dal capogruppo di un altro gruppo consiliare, ‘Vivere Curno’: l’amministrazione comunale - così è stato detto - già eroga fondi e svolge attività a favore dei piccoli commercianti con una serie di contributi diretti e indiretti; e il relatore ha citato le due classiche manifestazioni ‘Note d’Estate’ e ‘Strada facendo’. Nella loro lettera di questi giorni le Botteghe riferendosi a quel motivato rifiuto, in Consiglio Comnale, di assegnare contributi, riconoscono che effettivamente l’Amminstrazione qualcosa ha fatto in passato. Però, per amor di verità, obiettano: «Tuttavia, si parla di contributi per iniziative organizzate sul territorio come se fossero state volute o richieste dai commercianti delle
Botteghe di Curno, ma questo non è del tutto corretto, perché sono iniziative attivate e patrocinate dal Comune e rivolte alla cittadinanza, laddove i commercianti sono anche un mezzo con il quale l’Amministrazione realizza queste manifestazioni, che altrimenti non potrebbero avere luogo, così come sono strutturate. Quindi i contributi sono finalizzati alla cittadinanza, a manifestazioni pubbliche, e godono dell’aiuto, pur interessato, dei piccoli negozianti, e non il contrario. Anche l’iniziativa Strada facendo è promossa dall’ Oratorio e dal Comune di Curno». Nella lunga lettera i commercianti ribadiscono che non risulta che alle loro categorie siano state concesse riduzioni di imposte e di tasse comunali. I Commercianti contestano anche i contributi Regionali ottenuti dall’Am-
ministrazione. Ecco quanto dicono: «Se per i fondi ci si riferisce a quelli erogati dal Distretto del Commercio del Brembo e dei Colli, si precisa che non si tratta di fondi comunali ma regionali, legati non al territorio comunale di Curno ma a tutto il distretto, e assegnati direttamente dal Distretto stesso». Come spesso accade, quando si cerca di far valere i propri diritti si cade nella polemica. E questa lettera dei Commercianti ha velati toni di polemica nei confronti dell’Amministrazione che trova scuse per non aiutarli. Ma si sa: la polemica rende più rigide le posizioni. Vedremo se l’Amministrazione risponde. E in caso di risposta, sarà solo a parole o verrà finalmente incontro alle legittime richieste dei Commercianti. R. A.
15 / 2 / 2018
Il Comune ora tende la mano alle famiglie con molti figli
Da quest’anno i genitori con quattro o più figli usufruiranno di numerosi bonus per la loro educazione. Sono venti in paese le famiglie che ne hanno diritto STEZZANO - Una boccata d’ossigeno per le famiglie di Stezzano che hanno tanti figli. Già è duro ai giorni nostri per tanti genitori ‘tirar su’ come si suol dire - uno o due figli; salari bassi, addirittura poca garanzia che il lavoro continui; e poi le spese di famiglia in continuo aumento. Si possono ben immaginare le difficoltà per quei genitori che di figli non ne hanno due, ma quattro, cinque. Ecco, l’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Elena Poma, ha deciso che nel corso di quest’anno attuerà politiche di particolare sostegno concreto e tangibile per le famiglie con più di quattro figli. Stando ai dati dell’ufficio demografico a Stezzano si contano venti famiglie con quattro o più figli da zero a diciotto anni. Da quest’anno queste famiglie avranno diritto a molteplici ‘bonus’. Prima di dar vita al progetto e di entrare nella fase attuativa l’Amministrazione ha chiesto la collaborazione dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose per avere lumi su quali potrebbero essere le necessità più urgenti, sulle procedure da seguire in base alle esperienze acquisite a livello nazionale dall’Associazione. In pratica si è cercato di individure le agevolazioni volte ad alleggerire le spese che una fami-
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STEZZANO / LALLIO
glia con quattro o più figli a carico si trova ad affrontare tutti i mesiDopo la fase preparatoria è stato così messo a punto in Comune un nuovo piano di agevolazioni e sconti per tutti quei nuclei familiari con quattro o più figli. Si tratta di interventi che andranno a sommarsi alla gamma di servizi che l’Amministrazione di Stezzano già mette in atto per le famiglie. Ecco più in specifico. Questi interventi aggiuntivi per le famiglie numerose sono stati determinati oltre che dai suggerimenti dell’Associazione consultata, anche da uno ‘screening’ effettuato dai Servizi Sociali, delle 20 famiglie che avrebbero dovuto usufruirne. Si è cercato cioè di analizzare la situazione familiare, l’età dei figli, il loro percorso scolastico.
Così l’Amministrazione Comunale ha deciso di puntare maggiormente su agevolazioni legate all’ambito scolastico: un contributo di 200 euro per l’acquisto dei libri per chi ha figli che frequentano la prima media. A cascata, altre agevolazioni che riguardano sempre il settore scolastico: agevolazioni sul costo della mensa scolastica, sulle attività di ‘anticipo’, e ‘posticipo’ e su ‘Non solo Compiti’. Sono inoltre inclusi contributi per gli abbonamenti Atb e per il generico trasporto territoriale; ulteriori alleggerimenti in arrivo per i piccoli che frequenteranno lo Spazio Gioco, il nido Melograno e i centri ricreativi estivi. I ragazzi di famiglie numerose potranno usufruire di sconti anche per le attività sportive. R. S.
Piazza più bella San Bernardino: Ma a senso unico ‘ignota bellezza’ Iniziano lavori di riqualificazione. Per ora: divieto di transito. Poi sarà a un solo senso di marcia
STEZZANO - La giunta comunale ha annunciato ufficialmente l’inizio dei lavori per riqualificare piazza Libertà, che a partire dal 20 febbraio sarà vietata al passaggio di veicoli (esclusi i residenti e gli esercenti). Si tratterà prevalentemente del rifacimento della pavimentazione in acciottolato e l’istituzione della marcia a senso unico a partire da via Bergamo, passando appunto per la Piazza, fino a via Dante (all’altezza di villa Zanchi) in direzione Verdello. I lavori, di cui si discute già dal 2016, saranno suddivisi in tre fasi: la prima porzione a essere interessata sarà via Bergamo, all’altezza di villa Moroni. Successivamente la Piazza stessa, che verrà suddivisa in due tranche (una prima dalla strettoia di via Bergamo fino al Municipio, la seconda porzione dal Municipio al monumento del “Sorbù”; infine due micro-cantieri in piazza Valsecchi e nella parte finale di via Caroli. V. M.
LALLIO - Il Rotary International dal 1968 promuove il Rotaract, un’associazione dedicata ai membri più giovani, ragazzi dai 18 ai 30 anni. Nell’ambito del Rotaract è stato ideato il progetto “Ignote Bellezze”, un piano che si pone obiettivi come valorizzare opere di pregio poco conosciute dal grande pubblico. Nel territorio bergamasco i Rotaract club sono vari: Bergamo - Città Alta, Treviglio, Romano e della pianura bergamasca e il più recente di Clusone. All’interno del programma “Ignote Bellezze” ogni Rotaract Club poteva candidare un’unica opera e quello di Bergamo ha proposto la chiesa di San Bernardino di Lallio. Ogni richiesta di candidatura doveva essere provvista della valutazione dell’opera sotto il profilo storico e culturale.
I monumenti vincitori di ogni distretto accederanno alle fasi nazionali che si terranno al Congresso Nazionale Rotaract di Napoli dall’11 al 13 maggio 2018. Il piccolo gioiello quattrocentesco di Lallio ha avuto un ottimo riscontro con più di 500 like, piazzandosi secondo a livello distrettuale e ben primo su scala provinciale. Un ampio risultato e fonte di orgoglio sia per i lalliesi che per l’”Associazione Amici di San Bernardino”, che si occupa di valorizzare il patrimonio locale, in particolare la chiesa. Un monumento amato e apprezzato sul territorio, che merita di essere conosciuto anche da un pubblico più vasto. Si tratta infatti della chiesa più antica dedicata al santo senese, con un ciclo pittorico di affreschi che si ispirano a Giotto. Assunta D’Agnone
Lallio tra i 99 Comuni bergamaschi virtuosi LALLIO - Anche Lallio rientra tra i 99 comuni virtuosi della provincia di Bergamo che nel 2018 potranno utilizzare dei fondi per gli interventi pubblici sui territori comunali. Si tratta di risorse che già esistevano e che ora vengono sbloccate per opere di edilizia scolastica, sportiva o di altro genere. Spazi finanziari concessi alle amministrazioni comunali per il 2018, dopo le richieste avanzate nel 2017. In provincia sono tanti i comuni interessati, da quelli più popolosi come Seriate ai paesi delle valli.
Brilla su tutti Osio Sotto, che riceverà quasi 4 milioni di euro per opere di edilizia scolastica. Bene anche Chiuduno, Grassobbio, Stezzano e Arcene. Si tratta di una misura che premia le amministrazioni virtuose, importante anche per la ripresa delle piccole imprese locali che gestiranno i cantieri. Un obiettivo comune riguarda la messa in sicurezza delle scuole, all’interno dei progetti di edilizia scolastica. Ed è proprio in questa direzione cha vanno i fondi ricevuti dal comune di Lallio. A.D’A.
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AZZANO
Inaugurato il nuovo “Centro Anziani”
La rivoluzione digitale entra a scuola
Un ambiente caldo, accogliente e con molti spazi e opportunità di gioco, coversazione, lettura: sono queste le caratteristiche del nuovo punto di ritrovo per i pensionati azzanesi Simona Pergreffi, il vicesindaco Lucio De Luca e l’assessore ai Servizi sociali Marco Gambaro. Per i cittadini è stata un’occasione per visitare il centro risistemato e riorganizzato nonché per conoscere le numerose iniziative dedicate agli over 65. Oltre alle attività ludico ricreative, come il gioco delle carte e la
AZZANO - Un ambiente caldo e accogliente che da sempre punta sull’ospitalità e l’attenzione verso la terza età. Sono queste le finalità del nuovo centro culturale anziani che proprio negli ul-
timi mesi si è rifatto il look. Sabato 10 febbraio tutti gli azzanesi sono stati invitati a partecipare all’inaugurazione dei nuovi locali. Alla cerimonia sono intervenuti tra gli altri il primo cittadino
C’è anche un bel biliardo tra le attività alle quali gli ospiti del Centro potranno dedicarsi
Il nuovo Centro Anziani inaugurato sabato 10 febbraio è dotato di molti spazi nei quali gli azzanesi potranno ritrovarsi e trascorrere ore serene
tombola, gli spazi di viale Papa Giovanni XXIII ospitano anche momenti di lettura, corsi di computer, inglese e ginnastica posturale. Vengono inoltre promossi soggiorni marini, gite e incontri formativi. Per informazioni centroanzianiazzano@hotmail.it. Laura Ceresoli
rassegna “Tierra” sbarca “Dov’è ora Enzo, il nonno vigile?” La anche ad Azzano San Paolo
Da qualche mese non è più all’uscita dalle scuole ad aiutare con un sorriso alunni e genitori ad attraversare la strada pericolosa: finalmente ha trovato lavoro a Milano Con pettorina gialla, paletta e un sorriso caloroso, ha aiutato studenti e genitori ad attraversare in tutta sicurezza l’incrocio tra via Papa Giovanni e via Europa. Lo ha fatto con grande passione per tutto lo scorso anno scolastico, al fianco di altri tre storici nonni vigili. Da qualche mese, però, Enzo Piccolo non si vede più in giro e in molti si chiedono che fine abbia fatto. Questo 49enne azzanese di origini partenopee si era fatto notare dall’amministrazione comunale proprio per essersi reso disponibile a prestare servizio come nonno vigile, nonostante la sua giovane età. Il traguardo della pensione per Enzo è ancora lontano. In attesa di trovare un lavoro fisso, aveva però chiesto alla sindaca Simona Pergreffi di poter aiutare la comunità piuttosto che rimanere in panciolle sul divano. Così non solo si era improvvisato ausiliario del traffico ma si era offerto di accompagnare ragazzi down e disabili ai corsi di piscina a Stezzano e giovani con problemi familiari al centro di Verdello. Ma sul finire della scorsa primavera, la svolta: “Da un giorno all’altro ero stato assunto da un’azienda di ascensori – spiega – e avevo dovuto rinunciare a
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Enzo Piccolo
malincuore al mio servizio volontario in paese”. Dopo due esperienze deludenti e poco remunerative, però, Enzo ha trascorso il Natale ancora da disoccupato. Per fortuna il nuovo anno è iniziato con i migliori auspici: il 15 gennaio Piccolo, che ha un’esperienza trentennale come ascensorista e scalista, è riuscito a farsi assumere da una ditta napoletana che ha ottenuto un importante appalto per la Atm di Milano. “Da quando avevo smesso di fare il nonno vigile, la mia
vita è stata un’incognita – spiega – Speravo di venire assunto al polo del lusso ma pochi azzanesi hanno avuto questa fortuna. Girando per Azzano incontravo spesso il sindaco che mi chiedeva di tornare a fare il nonno vigile. Ero dibattuto. Mi sarebbe piaciuto rifarlo ma come volontario non prendevo alcun compenso, non potevo continuare così. Ho inviato diversi curriculum, ho fatto colloqui. Lo scorso anno ho trovato due lavori ma alla fine nessuna delle due ditte mi ha pagato. Da qualche giorno è arrivata questa nuova occasione come scalista e ascensorista a Milano, ho appena firmato il contratto di prova per tre mesi e poi dovrebbero assumermi a tempo indeterminato. Incrociamo le dita”. Nel frattempo nel cuore di Enzo Piccolo restano tanti bei ricordi: “Fare il nonno vigile mi è piaciuto tantissimo. Ho conosciuto molte persone tra cui alcuni napoletani come me che non sapevo nemmeno che vivessero ad Azzano. Scherzavo spesso coi ragazzi, erano tutti gentilissimi, mi offrivano persino il caffè al bar. Tuttora quando camino per strada mi riconoscono e mi salutano. Chissà, magari quando sarò in pensione tornerò fra loro”. Laura Ceresoli
Quarta edizione, promossa dai Sistemi Bibliotecari di Dalmine e di Ponte San Pietro AZZANO - Il 31 gennaio ha preso il via per il quarto anno consecutivo la rassegna TIERRA!, un appuntamento culturale promosso dai Sistemi Bibliotecari dell’area di Dalmine e Ponte San Pietro con il contributo della fondazione Cariplo. il Patrocinio della Provincia di Bergamo e con il coinvolgimento di partner locali. Un viaggio oltre il presente che indaga sul coraggio della speranza, per superare le paure, le incertezze, le rinunce. Constatato il successo delle passate tre edizioni, anche per quest’anno il calendario prevede spettacoli teatrali, incontri, conferenze, reading musicali, concerti. La programmazione sarà inoltre arricchita da iniziative improntate sul “vivere green”. S’imparerà a mettere in atto quotidianamente gesti eco-sostenibili. “Tierra” sbarca anche ad Azzano con iniziative varie quali il laboratorio “Tesori naturali: i cosmetici”. Evento gratuito tenuto dall’Associazione Natural-
mente Interconnessi rivolto ad un pubblico adulto. L’incontro si svolgerà il 15 febbraio alle ore 20.30 nella sala delle Scuole Medie, via Papa Giovanni XXIII, 24. Entrata libera. Per maggiori informazioni contattare la Biblioteca al numero 035 532289. Le novità non finiscono qui perché Azzano San Paolo sarà nuovamente protagonista della rassegna con lo spettacolo teatrale “E luce sia, per tutti”, prodotto dalla Compagnia Pandemonium Teatro. Uno spettacolo leggero e ironico sulla vita di Nikola Tesla, scienziato a servizio dell’energia. L’appuntamento è per il 29 aprile ore 21.00 presso l’auditorium della Scuola Media in via Gonella, 4. Ingresso libero. Per maggiori informazioni sull’intera rassegna consultare il sito www.tierranuoverotte.it o scrivere a info@tierranuoverotte.it. Cecilia Cortesi Nella foto: prima serata rassegna “Tierra’ nel Cinema Teatro Nuovo di Zanica il 31 gennaio scorso
AZZANO - La rivoluzione digitale passa anche dalla Primaria di Azzano San Paolo. Da questo anno scolastico, infatti, i voti delle verifiche, gli esiti delle interrogazioni, le note e il numero di assenze vengono pubblicati ogni mattina dai docenti sul registro elettronico. Con un semplice click, mamma e papà possono così conoscere l’andamento scolastico del proprio figlio ma anche acquisire informazioni sui compiti assegnati e i temi trattati a lezione. Basta collegarsi al sito www.azzanoscuole.gov.it, accedere all’area genitori e inserire il nome utente e la password personale fornita dall’istituto. E per la prima volta anche le pagelle del primo quadrimestre, che proprio in questi giorni si avvia alla conclusione, potranno essere stampate direttamente da internet. Niente più trepidanti attese fuori dalle aule scolastiche, quindi. Solo su richiesta verranno fissati dei colloqui individuali per discutere faccia a faccia con la maestra e analizzare insieme i risultati della scheda di valutazione. Cliccando sull’icona “Re app family” è inoltre scaricabile una applicazione che fornisce aggiornamenti in tempo reale direttamente sul cellulare. Per l’Istituto comprensivo di Azzano si tratta di “un nuovo modo per responsabilizzare non solo i ragazzi delle medie, ormai avvezzi da tempo alla formula del registro elettronico, ma “anche i bimbi più piccoli, agevolando nel contempo il dialogo fra scuola e famiglia”. I più tecnologici hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa. Controllare ora per ora gli aggiornamenti del registro elettronico sta diventando una vera e propria mania tra le mamme azzanesi. Ma c’è ancora una piccola nicchia di genitori di vecchia generazione che con computer, Ipad e smart phone proprio non ci sanno fare. Alcuni addirittura non hanno neppure un pc e una stampante a casa e devono dipendere da amici e parenti per consultare i voti dei propri bambini. C’è poi chi ritiene che un registro elettronico possa generare un’eccessiva forma di controllo da parte dei genitori. Un tempo lo studente aveva il tempo di metabolizzare il brutto voto e di trovare le parole e i modi giusti per comunicarlo alla mamma. Ora invece è la fredda griglia di un sistema elettronico a generare numeri, senza lasciare la possibilità al bambino di edulcorare la pillola. L.C.
15 / 2 / 2018 Essere genitori: mestiere difficile AZZANO - Per aiutare i genitori a vivere con serenità la crescita dei propri bimbi, lontani da incidenti domestici ed errori comuni, la scuola materna Papa Giovanni XXIII organizza per venerdì 2 marzo alle 20.30 un incontro dal titolo “Salva e previeni”. L’evento è promosso dalla Commissione mensa dell’asilo in collaborazione con Salvagente Italia, associazione di promozione sociale impegnata nella diffusione della cultura del primo soccorso. Durante la serata mamme e papà potranno imparare le manovre di disostruzione pediatriche e i consigli utili per la sicurezza del bambino nei suoi primi anni di vita, in particolare: la posizione più corretta da far assumere ai propri figli durante il sonno in culla e le caratteristiche dell’ambiente; come trasportare i bambini in auto e le norme per quando gireranno per le strade e andranno in bicicletta; come prevenire i traumi e le intossicazioni; i consigli per evitare l’annegamento in piscina e in mare; come tagliare gli alimenti che attraggono maggiormente il gusto dei più piccini e in che quantitativi somministrarli. Ingresso a offerta libera e iscrizione obbligatoria su www.salvagenteitalia.org. L. C:
Troppi i furbi della pattumiera. Ma attenzione: presto arriveranno le multe. Parola di assessore
La nuova raccolta differenziata sta disorientando non pochi azzanesi. I quali, per non sbagliare, buttano i rifiuti dove capita, con pesanti conseguenze sul decoro cittadino AZZANO - Da quando è iniziata la nuova raccolta differenziata con tariffa puntuale, molti azzanesi spaesati hanno incominciato a sbarazzarsi dell’immondizia in modo improprio. Impossibile ignorare i numerosi sacchetti abbandonati per strada e i cestini pubblici del paese che strabordano di rifiuti. La rivoluzione introdotta dal Comune avrebbe dovuto aiutare i cittadini a conferire la pattumiera in modo corretto. Invece il primo mese di sperimentazione ha portato a un incremento degli atteggiamenti di inciviltà del 15 per cento. A confermarlo è l’assessore all’Ambiente Marco Gambaro: “Abbiamo incontrato i responsabili dell’azienda Servizi comunali di Azzano per fare il punto e già sono emerse le prime criticità. L’aumento dei rifiuti purtroppo c’è stato. Tuttavia è un problema che esisteva anche prima. Serviranno ancora un paio di mesi di allineamento per fare un bilancio. Vanno affrontate anche diverse situazioni organizzative, in particolare nei condomini e nel centro storico. Il secco è diminuito, ma la plastica e il cartone sono aumentati quindi a livello logisti-
L’indecoroso (e antiigienico...) spettacolo che si presenta ai passanti in vari punti di Azzano
co non ci stanno più nella stessa zona di prima. Dobbiamo trovare nuovi spazi”. C’è poi un altro fenomeno. Quello dei residenti che ancora non espongono il contenitore del secco e perseverano nel buttare la pattumiera nei sacchetti di plastica. “Da gennaio il rifiuto residuo va gettato nel contenitore rigido che gli
Un’area cani in paese in memoria di Siria
La vicenda della cagnolina Siria massacrata di botte perchè malata di tumore e sepolta ancora viva ha commosso il paese. Sono in tanti ora a chiedere che finalmente Zanica si doti di un’area cani e che venga intitolata alla cagnetta, quale monito per un maggior rispetto agli animali ZANICA - Potenza dei social. Grazie ad un tam tam mediatico a Zanica sta per essere presa in considerazione una nuova iniziativa di sicura utilità per le molte famiglie che hanno un cane, ma soprattutto di particolare valore simbolico. La popolazione intera si era molto commossa (e anche sdegnata non poco...) all’udire la triste storia della cagnolina Siria, massacrata di botte e sepolta ancora viva dai padroni; ritrovata per caso ancora agonizzante i veterinari si sono prodigati per salvarla. Ma è morta.... Appunto, molti abitanti del paese si sono detti: facciamo qualcosa perché il ricordo di Siria resti vivo come monito per evitare altre crudeltà sugli animali. In paese c’è bisogno di un’area cani: realizziamola e diamole il nome della cagnetta Siria. Ecco che da questa idea nasce il tam-tam. Il post su Facebook ha ottenuto subito un alto numero di adesioni. Forti del riscontro e sicuri quindi di interpretare il desiderio
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AZZANO / ZANICA/ LALLIO
di molti cittadini, i responsabili di “Progetto Quartieri” (un gruppo di volontari che opera nel Comune di Zanica in collaborazione con l’Amministrazione, che ha come
obiettivo quello promuovere iniziative che possano contribuire a migliorare la vivibilità del paese) si sono subito messi all’opera, con rigore tecnico anche per proporre all’Amministrazione dei progetti concreti, già elaborati. Sono state individuate per
ogni quartiere le posizioni dove possono essere dislocate le aree cani: 1) nell’area verde di Zanica Nord già oggetto di progettazione per la recinzione; 2) area verde tra via Serassi e via Mayr; 3) via Serio nell’area esterna della scuola media; 4) via Alfieri nell’area verde nei pressi del cimitero; 5) via Colombo-via Mascagni nel quartiere san Martino; 6) via Molino del Bosco. Queste aree sono state individuate tenendo conto di alcuni requisiti necessari e peculiari all’utilizzo proposto: - raggiungibilità dai vari quartieri di Zanica; - recinzione parzialmente esistente o di facile realizzazione; - localizzazione defilata ri-
spetto alle abitazioni presenti nel circondario; - facilità di raggiungimento del luogo; - possibilità di parcheggio nelle vicinanze. Il progetto è stato presentato da “Progetto Quartieri” all’Amministrazione. la quale si è detta subito disponibile a valutare nella sua fattibilità e nella sua finanziabilità la proposta di un’area cani. Finanziabilità ovviamente - ha sottolineato il sindaco Luigi Locatelli - secondo le priorità che l’Amministrazione si è posta. Un implicito sì, quindi, alla realizzazione dell’area cani. Però i tempi non sono di certo corti. Al momento il Comune ha problemi più urgenti ai quali far fronte. S. Z. Nella foto (di Giuseppe Giassi), una dele aree designate come possibile ‘area cani’
azzanesi hanno ricevuto a novembre – ribadisce Gambaro – Questo bidone è dotato di un microchip abbinato all’utente e consente di conteggiare il numero di svuotamenti e calcolare una parte di Tari”. Per ora gli operatori ecologici addetti al ritiro si sono limitati a lasciare un cartello informativo agli utenti irregolari, spiegando i motivi per cui non è stato possibile portar via la pattumiera. Ma presto arriveranno le multe: “Finito il periodo di prova per imparare la corretta metodologia, inizieremo a sanzionare chi abbandona o conferisce i rifiuti in modo sbagliato”, conferma l’assessore. Intanto sui social network impazza la polemica. Sulla pagina Facebook dedicata ad Azzano non passa giorno in cui un cittadino non posti foto
che ritraggono rifiuti abbandonati per strada. Per ogni dubbio si può scaricare la App «Il rumentologo»: basta inserire il nome dell’oggetto da scartare per scoprire in quale sacco va riposto. Per chiarimenti è inoltre disponibile il numero verde 800452616. Laura Ceresoli
Le aziende informano
Con Manzanilla Eventi arriva a Bergamo il Personal Chef a domicilio
“Il miglior ristorante del mondo è sempre la propria casa”, recita un vecchio proverbio. E se lo chef arriva a domicilio, l’esperienza culinaria diventa unica. Come quella offerta da Manzanilla Eventi, che porta i propri piatti nelle case bergamasche e non solo, attraverso un concept del gusto più che mai attuale ed innovativo. Un personal chef a tutti gli effetti, una figura che garantisce al suo cliente la possibilità di godersi un pranzo o una cena di alto livello senza dover uscire di casa, senza dover combattere per trovare parcheggio. Insomma, massima soddisfazione e minimo sforzo e una cucina curata nei minimi dettagli, dalla scelta degli ingredienti, all’allestimento dei locali, dalla mise en place, al servizio in tavola, alla pulizia.. Manzanilla Eventi porta i sapori direttamente sulle tavole di casa tua: una cena romantica, per esempio, fatta nell’intimità del proprio soggiorno, ma senza dover andare avanti e indietro dalla cucina, è un’idea splendida e indimenticabile. In una cena con gli amici, avere uno chef a domicilio, significa godersi “serviti e riveriti” la serata, le chiacchiere e i sorrisi senza dover pensare a nulla. La cena sarà servita a tavola all’ora giusta: dovrete solo gustare le prelibatezze e rilassarvi. E alla fine della cena, potrete anche dimenticarvi di lavare i piatti e riassettare la cucina. Manzanilla Eventi organizza le tue cerimonie, compleanni, feste private, eventi speciali, con un servizio personalizzato di baqueting e catering nelle location da te selezionate. Una volta stabilito ogni dettaglio con voi, Manzanilla Eventi penserà a tutto il resto, prenderà in carico eventuali richieste particolari, allergie o intolleranze alimentari. Per info e prenotazioni: manzanillaeventi@gmail.com cell. 328 8516950
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VARIE
Al Creberg arriva Giacobazzi, “poveta romagnolo vinificatore”
Il comico sarà protagonista sul palco con lo spettacolo “Io ci sarò”, un p onte immaginario con il suo show precedente
http://www.crebergteatrobergamo.it/event/giuseppe-giacobazzi-3/ https://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Giacobazzi
Appuntamento con la comicità, venerdì 16 e sabato 17 febbraio, al Creberg di Bergamo. Protagonista sul palco sarà il noto attore romagnolo Giuseppe Giacobazzi con lo spettacolo dal titolo “Io ci sarò”, che crea un ponte immaginario con lo show precedente “Un po’ di me (Genesi di un comico)”. “Il nostro è un lavoro fatto anche di viaggi e durante i viaggi ti trovi inevitabilmente a pensare - dice Giacobazzi -. Oggi mi rendo conto di essere un genitore di 53 anni con una figlia di 3 e quindi mi sono ritrovato a pensare: riuscirò a vedere i miei nipoti e, nel caso li riesca a vedere, riuscirò a rapportarmi come fa un nonno e quindi a viziarli, a giocare con loro, a parlarci e raccontargli delle storie, cercando di dare consigli che non verranno sicuramente ascoltati, a spiegargli anche questo buffo movimento di sentimenti che è la vita?”. È da questa riflessione che l’artista s’ispira per raccontare con il suo nuovo lavoro lo scarto tra le diverse generazioni e i differenti linguaggi che le caratterizzano. “Ho pensato di lasciare un ‘videomessaggio’ che possa spiegare ed eventualmente interagire con i miei possibi-
Carnevale è una festa per tutti, ma in particolare per qualcuno... Le sfilate, le maschere, i coriandoli muovono un giro d’affari di circa 35 milioni di euro solo a Bergamo Si chiama carnevale, ma probabilmente il giro d’affari sta assumendo le proporzioni da vero business. Secondo una recente indagine, infatti, solo a Bergamo il volume d’affari che muove questa festività è pari a 35 milioni di euro. Una montagna di coriandoli, pardon, di banconote che provengono dai settori più disparati. Chi pensa che tutto il business sia riconducibile ai dolci si sbaglia di grosso. Dietro l’“affare carnevale” c’è un intero sistema fatto anche di articoli da cartoleria, giochi, abiti e locali notturni. Già, perchè nel corso degli anni, a festeggiare il Carnevale sono diventati soprattutto i teenager e gli adulti che
Berghem de Sota
spesso approfittano dei ponti per allungare i weekend, per la gioia dei gestori dei locali notturni. Bergamo è, di fatto, la terza città in Lombardia per numero di imprese legate alla festività (complessivamente 303) e ventesima per il fatturato. I numeri diventano “macro” se si prendono in considerazione i numeri regionali. In questo caso le attività coinvolte diventano addirittura 3000 per un fatturato di 5 milioni di euro al giorno. A livello nazionale Le città col maggiore giro d’affari sono Napoli e Roma davanti a Milano Torino e Bari. F.M.
li futuri nipoti. E per farlo, l’unico modo che conosco, è farlo davanti ad un pubblico” conclude l’attore. Giuseppe Giacobazzi, nome d’arte di Andrea Sasdelli è nato ad Alfonsine, 19 febbraio 1963, ama definirsi “poveta romagnolo vinificatore” e caratterizza le sue esibizioni con l’accento tipico e un abbigliamento un po’ démodé. All’età di nove anni si trasferisce con la famiglia a Borgo Panigale, quartiere di Bologna. Dopo le scuole medie, s’iscrive all’Istituto Tecnico per Geometri «Pacinotti» di Bologna, senza tuttavia terminare gli studi. Esordisce nello spettacolo come conduttore radiofonico nel 1985 in una radio privata a Lavezzola. Il suo primo personaggio è il tipico contadino romagnolo, il signor Giuseppe: semi-analfabeta, si diletta a comporre poesie. Rimane alla radio fino al 1992. Nello stesso periodo conosce Maurizio Pagliari, alias Duilio Pizzocchi, attivo sulla scena bolognese da anni, che lo fa esordire sul palcoscenico. Decide di aggiungere al suo personaggio il cognome e sceglie Giacobazzi, come il popolare Giacobazzi venditore di vini. Comincia ad apparire sulle emittenti private. Il suo per-
È da riflessioni personali che l’artista s’ispira per raccontare con il suo nuovo lavoro lo scarto tra le diverse generazioni e i differenti linguaggi che le caratterizzano.
sonaggio funziona, Pizzocchi lo inserisce nel suo spettacolo “Il Costipanzo” Show come ospite fisso. In breve tempo diventa una colonna portante dello spettacolo. Successivamente torna a presenziare in alcune trasmissioni di reti locali e in alcune pubblicità per le aziende dell’Emilia-Romagna. Il debutto sulla Tv nazionale avviene nel 2004 su Rai 2 come protagonista della sitcom “Tisana Bum Bum”. Nel 2005 debutta a “Zelig Off” in cui, nelle varie serate, intrattiene il pubblico con storie e poesie surreali. Viene notato dagli autori di “Zelig Circus” che nel 2006 lo fanno debuttare in prima serata su Canale 5. Dal 2006 al 2012 fa parte del cast dei comici di “Zelig”. Collabora con il gruppo rockdemenziale Gem Boy, cantando con loro le canzoni Tritanic e Luna Pork e lo si trova in alcune gag nei loro dischi Sbollata e Fiches. Nel 2012 ha vinto la prima edizione di RiDiano - Festival della Comicità diDiano Marina. Nella stagione 2013-2014 cura una rubrica nel programma di Canale 5 Verissimo. Ora è tornato al suo primo amore, il teatro, con l’esplosività e l’ironia di sempre. Fabio Manara
Le band emergenti possono lasciare le proprie “Impronte Sonore” L’Associazione Era Della Musica, in collaborazione con Timetrack Studios di Zanica e con il sostegno di TAC- Treviglio Arte e Cultura, indìce il contest musicale “Impronte Sonore”. Il progetto è una delle attività che Era Della Musica, attraverso Timetrack Studios offre al suo pubblico, specialmente ai giovani. Il contest, che si svolgerà presso il Teatro Filodrammatici di Treviglio, vuole essere un’opportunità per cantautori e musicisti di esprimere la propria passione per la musica, confrontarsi con professionisti del settore, accedere a vantaggiosi premi. Il contest sarà strutturato su 6 serate, alle quali seguiranno una semifinale e una finale con premiazione. Alla semifinale accederanno le migliori 6 band delle serate precedenti, alla finale si sfideranno le migliori 3. Le eliminatorie si svolgeranno da gennaio ad aprile 2018. Le date delle eliminatorie, le modalità di svolgimento delle serate e gli accordi sulle schede tecniche verranno comunicati a iscrizioni concluse, prima dell’avvio del contest e in accordo coi partecipanti. F.M.
“La cà di spirit..ùss” all’Auditorium San Zeno A Osio Sopra grande appuntamento con il teatro dialettale. Si parte con la famiglia Patacca Venerdì 16 febbraio, presso l’Auditorium San Zeno di Osio Sopra, si rinnova con la compagnia Amici del teatro di Bottanuco che porta in scena la commedia “La cà di spirit..ùss”. La famiglia Patacca è composta da sognatori e da chi sta coi piedi per terra. Ugo il capofamiglia non lavora perché vuole fare lo scrittore, sta scrivendo un libro di dubbia validità. Il figlio studia teatro e fa l’artista di strada. Daniela, la moglie di Ugo è realista, si guadagna qualche soldo facendo le pulizie in casa altrui. Franco il fratello di Daniela convive con loro, ed essendo l’unico con un lavoro stabile, da una mano economica ai coinquilini, ma non è abbastanza, perché i mancati pagamenti
dell’affitto di casa portano allo sfratto. La raccomandata di quest’ultimo viene consegnata in ritardo per negligenza di un distratto postino. La casa deve essere lasciata libera per il giorno seguente, ma non è possibile, è troppo tardi. Franco che è il più estroso della famiglia, ha un’idea per poter almeno ritardare il momento dello sfratto. Ricordandosi della bizzarra trama del romanzo di Ugo, ne fa tesoro, e con ciò inscena qualche cosa che coinvolgerà volontariamente e no, tutti i vicini di casa.Con l’intervento di bizzarri personaggi e colpi di scena, riusciranno i nostri personaggi nell’intento? Tutto dipende dal romanzo di Ugo e dalla regia di Franco. F.M.
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SPORT
Atalanta: a un incrocio tra passato e futuro
Settimana di impegni ed emozioni per i nerazzurri. Ma c’è forte voglia di giocare il tutto per il tutto È stata una settimana ricca di impegni ed emozioni quella che ha vissuto l’Atalanta. La prima di una lunga serie, visto che il calendario costringe i nerazzurri, impegnati su tre fronti (campionato, Europa League e Coppa Italia) a giocare con una media di una gara ogni tre giorni. La trasferta di Crotone e la gara dei sedicesimi di Europa League sono stati i primi passaggi di un percorso che sulla strada dei ragazzi di Gasperini mette anche la Fiorentina domenica (ore 18), ancora il Borussia Dortmund giovedì 22 (appuntamento al Mapei Stadium di Reggio Emilia, calcio d’inizio alle 21.05). Insomma, tante gare, ma tra i nerazzurri c’è la voglia di non lasciare nulla di inten-
tato, come conferma Leonardo Spinazzola: “Il modo migliore per affrontare un ciclo simile di gare è non avere troppa pressione. Ci aspettano delle partite molto belle, contro squadre fortissime e non ci deve essere pressione o un’attesa eccessiva perché può essere controproducente in campo. Adesso viene il bello della stagione. Affronteremo due volte il Borussia Dortmund e due volte la Juventus per obiettivi importanti. Queste sono le partite che ogni calciatore vorrebbe giocare. Non ci sono partite scontate, te la puoi giocare con chiunque perché ogni partita fa storia a sé”. L’esterno, dopo avere flirtato in estate con la Juventus (che ne detiene il cartellino), ha deciso di mettere da parte gli amori estivi per concentrarsi solo sull’Atalanta:
“MI piacerebbe regalare all’Atalanta e ai tifosi una nuova qualif icazione in Europa League” (L. Spinazzola)
Leonardo Spinazzola
“Ad agosto avevo la testa alla Juventus e dalla fine del mercato, l’ho avuta solo e sempre per l’Atalanta. Sono un professionista, non un fesso: lasciarmi condizionare significherebbe far male per primo a me stesso, perché tornerei a casa con la sensazione di non aver dato tutto nella cosa che amo di più e perché in questo mondo bisogna sempre dimostrare di poterci stare - ha aggiunto -. Mi piacerebbe regalare all’Atalanta e ai tifosi una nuova qualificazione in Europa League”. Parlavano anche di passato. Questa è la settimana del ricordo di Federico Pisani, l’ex calciatore dell’Atalanta un incidente stradale portò via, insieme alla fidanzata Alessandra Midali, ormai 21 anni. Nei giorni scorsi è arrivato il bellissimo ricordo del suo ex compagno,
ora dirigente della Virtus Bergamo, Mirco Poloni: “Io e Chicco abbiamo la stessa età, siamo cresciuti insieme. Quella notte si è spento tutto. Per me era come un fratello, abbiamo giocato insieme dai 14 ai 19 anni. Mio figlio si chiama Federico, un nome che già ci piaceva ma che naturalmente porta al suo ricordo. Era come lo hanno visto i tifosi: lo chiamavamo ‘Grisu’. Non sudava mai, nemmeno a 40 gradi all’ombra, al giovedì era l’incubo della Prima squadra quando eravamo in Primavera, perché sulla fascia non lo prendevano mai. Mi ricordo che prima della finale del Viareggio Prandelli entrò in stanza per il controllo serale con la maschera da diavolo per sdrammatizzare e Chicco prese un grande spavento”. F.M.
“Vi svelo i segreti Moro batte il freddo e conquista del Motomondiale” l’ ‘impossibile’ cima Pik Pobeda Roberto Locatelli, bergamasco, ex pilota ora commentatore tv, è stato ra gli ospiti della presentazione dello Sky Racing Team VR46 di Valentino Rossi. Nella sua carriera un Mondiale, ma anche tante gare vinte, ma soprattutto tante battaglie con rivali che hanno fatto storia, specialmente nelle piccole e medie cilindrate. Il bergamasco Roberto Locatelli, voce e volto noto di Sky, è stato tra gli ospiti della presentazione dello Sky Racing Team VR46 e con lui ci siamo divertiti ad analizzare la situazione all’interno della squadra di Valentino Rossi. Che stagione sarà per la squadra VR46? “Sarà una stagione importante perchè è un team pretendente al titolo, da qualche stagione protagonista in Moto 3 e dall’anno scorso capace di mettersi in luce in maniera importante in Moto 2 con Pecco Bagnaia. Con l’arrivo di Luca Marini è diventato il box di riferimento come qualche concorrente spagnolo”. Insomma, vedi bene entrambi i piloti per la corsa all’iride? “Bagnaia è più pronto di Marini che però, dalla sua, ha quella fame che viene quando si cambia squadra. Un po’ come accadrà a Baldassarri. Da Bagnaia ci aspettiamo che si confermi”. Dennis Foggia può essere la sorpresa della Moto 3? “Deve essere la sorpresa perchè il talento vincente del CEV è sempre competitivo nella categoria dopo, quindi in Moto 3”.
E Nicolò Bulega cosa potrà fare? “Nonostante la giovane età è già un veterano della categoria. Senza tanti giri di parole, deve puntare al titolo”. Sarà un anno particolare anche in ottica 2019... “Proprio così, perchè entrerà Triumph come fornitore di motori e il propulsore inglese è il primo tre cilindri. I costruttori dovranno lavorare su telaio, sospensioni e ciclistica per trovare la giusta formula. I test potranno darci delle sorprese”. Sbaglio o è un momento particolarmente vivace per il motociclismo italiano? “È vivacissimo, grazie al lavoro fatto anni fa dalla Federazione col Team Italia e ora con la solidità di Valentino Rossi e della sua Academy. Hanno il campione del mondo della Moto 2 che ora corre in Moto GP. Valentino ha messo in campo la sua bravura e ha saputo usarla per lavorare per i giovani”. Ma Valentino ha nei suoi piani ancora qualche anno in sella… “Quest’anno lo vedo bene come anche l’anno scorso. Si merita una moto come quella che forse Yamaha gli sta dando, sulla quale è stato fatto un maggior controllo su tutti i dettagli, disegnandola sulle sue esigenze”. Fabio Manara
L’alpinista bergamasco, inseme all’altoatesina Tamara Lunger, ha completato la scalata della montagna più fredda del mondo (-70°)
Missione compiuta per Simone Moro. O forse sarebbe il caso di dire impresa compiuta. L’Alpinista bergamasco, infatti, è riuscito a completare la scalata del Pik Pobeda, sicuramente non la cima più alta della sua carriera (stiamo parlando di una montagna che supera appena i 3000 metri), ma una delle più impegnative sì a causa delle complicatissime condizioni meteo che hanno accompagnato questa avventura. Il Pik Pobeda, infatti, è uno dei luoghi più freddi del mondo, con temperature che possono arrivare fino a -70°. Insomma, condizioni estreme che hanno reso impossibile qualsiasi tipo di sosta e che hanno costretto Moro e la sua compagna, l’altoatesina Tamara Lunger, a una salita di ben 11 ore consecutive. La missione è partita tre settimane fa col decollo dall’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio e un carico di speranze grande così: “Con tutte le spedizioni che ho fatto, questa è la prima
volta che sono partito dall’aeroporto di Orio al Serio - ha detto Moro -. Ci sono voli per Mosca con una compagnia low cost russa. La cosa divertente è che si chiama proprio Pobeda che in russo significa vittoria”. Visto che il freddo e la fatica non sono bastati a scoraggiare la coppia Moro-Lunger, i due alpinisti hanno deciso di complicarsi ulteriormente la vita scalando una montagna praticamente sconosciuta, nel cuore della Siberia, al Circolo Polare Artico, nella catena dei Monti Čerskij, più lunga anche delle Alpi. Moro ha tentato questa nuova sfida forte di un bagaglio quasi enciclopedico, soprattutto per quanto riguarda le scalate invernali. Non è un caso che venga soprannominato il “re delle invernali”, dopo avere raggiunto diverse volte le vette degli 8000 del nostro pianeta. “Perchè il Pik Pobeda? Tutto è nato da un post che ho letto un anno fa, in inverno, e che riprendeva un articolo del sito del Corriere della Sera: vi si parlava dei luoghi più
“Perchè il Pik Pobeda? Tutto è nato da un post che ho letto un anno fa, in inverno, e che riprendeva un articolo del sito del Corriere della Sera”. (S. Moro)
“Che bello: la prima salita invernale sulla montagna più alta della regione più fredda. ”. (S. Moro)
freddi della Terra - ha raccontato Moro -. Si citava il record del villaggio siberiano di Ojmjakon, dove si toccano e superano i meno 70 gradi. Ho commentato il post. Mi ha risposto Roberto Valoti Alibardi dicendomi che suo figlio Filippo è stato varie volte in quei luoghi per dei servizi fotogiornalistici. Ho cercato se c’erano montagne vicine e ho scoperto l’esistenza di questa grande catena. La montagna più alta era il Pik Pobeda. Che bello: la prima salita invernale sulla montagna più alta della regione più fredda. Nasceva un sogno nuovo, un modo di rilanciare lo spirito di esplorazione. Facendolo nella stagione più folle e non soltanto per effettuare una scalata, ma soprattutto per conoscere genti diverse, capaci di vivere in quel freddo estremo. E poi si tratta delle terre dei gulag sovietici. Lì c’erano le miniere e i prigionieri dei gulag preferivano andare a lavorarci, perché anche là sotto si rischiava di morire ma c’erano 4 gradi contro i meno 70 fuori”. Due gli step del viaggio: prima 12 chilometri percorsi sugli sci, necessari per arrivare alla capanna dei pastori alla base della più alta cima dei Monti Cerskij, poi la salita in vetta vera e propria e quindi il ritorno a bassa quota per il recupero e la chiusura dell’impresa. Che altro aggiungere: complimenti! F.M.
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ARTE
In una piccola chiesa un grande tesoro San Bernardino di Lallio per il suo alto valore storico e artistico è decretata ‘monumento nazionale’
Pur bellissima, pur considerata dagli storici dell’arte un pregevole documento del manierismo lombardo ed una delle rarissime chiese rimaste in Lombardia dall’interno completamente affrescato, e pur annoverata tra i ‘monumenti nazionali’ San Bernardino di Lallio non è conosciuta come meriterebbe . In questa pagina qualche nota e qualche foto per farla conoscere meglio.
Il paese di Lallio possiede un gioiello artistico che meriterebbe maggior fama. Non sono i molti a conoscerlo. E’ la chiesa di S. Bernardino, la più antica costruita in onore del grande Santo senese, nello stesso anno della suacanonizzazione avvenuta nel 1450. L’interno è completamente affrescato con scene particolarmente suggestive. Per il suo alto valore storiche e artistico ha avuto il privilegio di essere annoverata ‘monumento nazionale’. La sua costruzione è
Berghem de Sota
iniziata nel 1450, anno della canonizzazione di San Bernardino, famoso predicatore senese ben conosciuto anche nella bergamasca per sue
lunghe permanenze. Non era ancora completata quando Eustacchio Licini detto “Cacciaguerra”, frate non professo del convento delle Grazie di Bergamo fondato dal frate Bernardino durante la sua permanenza a Bergamo, il 3 maggio 1451a un anno di distanza dalla sua canonizzazione, deciso a prendere i voti nel convento dell’Osservanza di Santa Maria delle Grazie, a Bergamo, fece testamento destinando considerevole parte delle sue sostanze al completamento dell’edificio e alla sua manutenzione in futuro. Il lascito prevedeva an-
che la manutenzione perpetua e l’abbellimento della chiesa, l’acquisto delle suppellettili liturgiche e l’edificazione di fabbricati di servizio. A tali attività erano destinate le decime sugli oltre cinquanta terreni di proprietà Licini nella zona di Lallio. Il fondo veniva amministrato da tre sindaci nominati dalla comunità del paese. A giudizio degli studiosi, proprio la lungimiranza delle disposizioni testamentarie spiega l’opera continuativa di decorazione attuata nell’edificio tra la metà del Quattrocento e il primo Seicento.
In questa pagina l’esterno e alcuni dei 99 affreschi che adornano l’interno di San Bernardino, opera dei maggiori pittori lombardi dell’epoca. Illustrano scene della vita del santo (qui ne riproduciamo due) e episodi della vita della Madonna, di santa Caterina d’Alessandria, e la passione, morte e resurrezione di Cristo. Anche la facciata era completamente affrescata, ma recentemente i dipinti sono stati asportati e messi al riparo dalle intemperie che li stavano danneggiando
Grazie al consistente lascito testamentario del Cacciaguerra, sono stati chiamati ad affrescarne l’interno famosi pittori lombardi dell’epoca; oggi la chiesetta è considerata un pregevole documento del manierismo lombardo ed una delle rarissime rimaste in Lombardia dall’interno completamente affrescato, con cicli dedicati alla vita della Madonna, S. Caterina d’Alessandria, di S. Bernardino e alla passione, morte e resurrezione di Cristo. Nelle due cappelle laterali, aggiunte nel 1532, si trovano affreschi di diversi santi
di grande devozione popolare. Nei sottarchi della navata sono raffigurati le Sibille e i Profeti. I novantanove affreschi che adornano l’iterno sono opera di Gerolamo Colleoni (1500 – 1570), di Cristoforo Baschenis il Vecchio (1520 – 1613) e di un autore ignoto (certo T.L.) del 1619. Anche la facciata esterna era ricoperta di affreschi che, nel 1967, sono stati staccati per sottrarli alla rovina completa e attualmente sono collocati nella sagrestia della chiesa parrocchiale. R. S.
Un’Associazione per la tutela di San Bernardino Nel 1988è nata l’Associazione, formata da volontari, “Amici di San Bernardino- Onlus’ che ha lo scopo di “valorizzazione e salvaguardare il patrimonio culturale ed artistico locale, con particolare riguardo alla quattrocentesca chiesa di S.Bernardino, quale bene unico e prezioso di grande significato artistico, culturale e religioso, da tramandare alle nuove generazioni nelle migliori condizioni”. La presenza dell’Associazione è una garanzia contro i pericoli di abbandono e degrado che hanno caratterizzato il passato della chiesa. Molteplici le iniziative proposte (visite, mostre, concerti, conferenze, celebrazioni, ricerche, pubblicazioni, ecc.) con lo scopo di far conoscere questo gioiello artistico e storico e cncorrere al reperimento delle risorse per il restauro della chiesa, ultimato nel 1997 e per altri interventi che ancora si rendono necessari come il restauro del campaniledel campanile (risalente al 1606). VISITE - Grazie alla disponibilità dei volontari la chiesa è aperta tutti i sabati e le domeniche pomeriggio dalle 15.30 alle 18. Ogni prima e terza domenica del mese vengono organizzate visite guidate a partire dalle 16.
15 / 2 / 2018
TEMPO LIBERO
ORIZZONTALI
1 - Una Pamela, showgirl della TV 6 - In un’apparecchiatura elettronica permette di sentire il suono 7 - Sottoporre un corpo meccanico a rodaggio (tronco) 8 - Ente Tabacchi Italiani 9 - Nuovi Anticoagulanti Orali 11 - Sigla di Trapani 12 - E’ all’opposto di giù 13- Sigla di Global Partnership for Education, l’organizzazione internazionale che supporta programmi di educazione per bambini di Paesi in via di sviluppo 14 - Uno dei cognomi più diffusi in Asia 15 - Il distretto della conoscenza, dell’innovazione e delle alte tecnologie, con sede a Stezzano. in provincia di Bergamo (k = ch) 24 - Seconda parte del nome della capitale argentina 25 - Scricchiolio, schianto; ma anche tracollo finanziario 26 - Non credono in un Essere Supremo 27 - Lo si dà a persona di riguardo 29 - Malata, inferma (voce antiquata) 31 - Il peso con la tara, senza capo e senza coda 32 - Targa di Cosenza 33 - Così si legge la X in matematica 35 - Condimento tipico dell’Emilia Romagna 37 - Due romano 38 - Intelligenza Artificiale 39 - Il barbaro, il distruttore, reso famoso sullo schermo da Arnold Schwarzenegger 41 - Quella funesta di Achille è stata cantata da Omero 43 - Vasta area dell’Abruzzo che ha per centro il lago Fucino 45 - Lo si dice di persona magrissima: è tutta pelle e ... 47 - In medicina, principio attivo della ghiandola tiroide contenente iodio 48 - Raccolta di storie che riguardano antichi popoli scandinavi, tribù germaniche
CRUCIVERBA FOTOGRAFICO Stanno tornando di moda esercizi che mettono alla prova la propria cultura e la propria memoria. Ve ne proponiamo uno tra i più classici e amati: il ‘cruciverba’. La riga retinata sotto la foto ve ne dirà il soggetto.
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VERTICALI
1 - In un detto popolare fa rima con serpenti 2 - Far girare (tronco) 3 - Un saluto pieno di nostalgia, di rimpianto 4 - Così chiamano in Spagna la zia 5 - Il famoso Istituto per le Opere Religiose 10 - La prima parte del nome della capitale dell’Argentina 12 - Così iniziano i nomi attinenti la scienza o le persone che studiano le cavità sotterranee naturali 13 - Animali noti per il loro lungo letargo 14 - Luogo ove ci si trova per pregare 15 - Lo sport più seguito dagli italiani 16 - Se devi mandare una mail in Ecuador dopo il punto devi mettere questa sigla 17 - Tra il due e il quattro 18 - Reagire, senza E e senza I 19 - Colore dalle tonalità varianti dal giallo-oro al marrone chiaro 20 - Serie televisiva drammatica mistery statunitense con elementi di fantascienza che ha debuttato su Netflix nel dicembre 2016 21 - Nel poker la formula che un giocatore usa per indicare che accetta l’apertura coprendola con uguale importo 22 - Uomini che dimostrano impegno, ponderatezza, attenta considerazione 23 - Malattia della vite provocata da un fungo 24 - Si perdono quando si sviene 30 - Benessere che una persona prova in situazioni di comodità 33 - Piccola cavità che dall’interno si apre verso l’esterno in un corpo poroso 34 - Operazioni militari in genere aeree condotte da forze speciali 36 - Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche 39 - Il vecchio Centro Addestramento Reclute oramai abolito 40 - Al centro dell’oncia 42 - Ausiliario Socio Assistenziale 43 - Milano in auto 44 - Targa di Ancona 46 - Sigla automobilistica di agrigento
L’angolo dell’esperto
Consigli di medicina
Ipertensione arteriosa: il ‘nemico silenzioso’ L’ipertensione arteriosa è la malattia più diffusa a livello mondiale, soprattutto nei paesi più industrializzati, e rappresenta il principale fattore di rischio di una malattia cardiovascolare. In Italia circa il 15 – 20% della popolazione soffre di questa malattia. In che cosa consiste? In un aumento costante, anomalo della pressione del sangue pompato dal cuore nelle arterie. Un individuo è riconosciuto iperteso quando la sua pressione arteriosa oscilla fra valori minimi compresi tra 96 – 110 e massimi tra 160 – 180 (valori espressi in mmHg). E’ più importante tenere sotto controllo la pressione minima (sistolica), perchè anche lievi aumenti possono avere conseguenze rilevanti, specialmente se abbinati ad altri fattori di rischio come il peso, l’ età, la menopausa, una predisposizione genetica, il diabete, l’attività fisica, ecc. I sintomi più comuni della ipertensione sono: pesantezza del capo, malessere generale, vertigini, stordimento, crampi, disturbi cardiovascolari (emorragie, insufficienza cardiaca, insufficienza renale, ecc). Fortunatamente, nell’ 80% degli ipertesi non si affacciano sintomi o situazioni che aumentino il rischio di morte. Però è importante per tutti sottoporsi a frequenti misurazioni della pressione, soprattutto dopo una certa età e soprattutto se si avvertono i sintomi suaccennati, o si hanno precedenti familiari di ipertensione o semplicemente se si sospetta di soffrire di questo problema. E’ importante perché alla lunga l’ipertensione può provocare vari effetti collaterali da non sottovalutare:
ne dell’apporto di sodio nell’alimentazione di ogni giorno. La principale fonte di sodio è il cloruro di sodio, ovvero il sale di cucina, che utilizziamo tutti i giorni per dare sapore ai nostri cibi. Quindi: via il sale! La raccomandazione di sodio per un soggetto normale non iperteso è di 5 – 6 grammi di sale al giorno, mentre per l’iperteso va da 1 a 3 grammi, al giorno secondo i livelli di pressione arteriosa. 2) Il secondo passo è ridurre il peso, se il soggetto presenta obesità o sovrappeso. Per ogni chilo di sovrappeso in una persona ipertesa i livelli di pressione arteriosa aumentano dell’8%.
contenere minime quantità di sodio (sale). E poi è necessaria una adeguata attività fisica, compatibile con le proprie condizioni generali. Senza drammatizzare, senza creare eccessivi allarmismi i medici dicono che solo i Come si affronta l’ipertensione? pazienti che adottano un cambio di vita Va detto subito che le medicine, le terapie hanno successo nel controllo della presmediche sono sì importantissime, ma da sione. sole non bastano a diminuire la pressione artesiosa. Occorre che siano accom- Quattro consigli dei medici pagnate da altre due cose: la dieta, l’at- per chi soffre d’ipertensione tività fisica. Per quanto riguarda la dieta, dobbiamo sottolineare che deve assoluta- 1) La prima cosa che si raccomanda per dimente essere iposodica, cioè i cibi devono minuire la pressione arteriosa è la riduziopuò provocare danni alle arterie, al cuore, ai reni, alla retina e al cervello. Non per niente l’ipertensione viene chiamata “nemico silenzioso”...
3) Il terzo aspetto da considerare è l’attività fisica. Si è dimostrato che per gli ipertesi il miglior esercizio è la camminata in superficie piana per 1 ora al giorno (o sue mezz’ore) per tre giorni alla settimana . 4) E al quarto posto si trova la terapia farmacologia, quando il caso è grave e nel caso in cui la dieta e l’attività fisica non siano sufficienti per mantenere stabili i livelli di pressione. Ma ci sono tanti altri aspetti della nostra vita quotidiana che andrebbero modificati perché nel loro complesso influiscono sulla pressione arteriosa. Ne citiamo alcuni, senza ordine di importanza: - eliminare lo stress (con autocontrollo, tecniche di rilassamento, ...) - abolire il fumo - diminuire l’uso di alcool
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Berghem de Sota
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