Berghem de Sota 4 del 1 marzo 2018

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1 /giovedì 3 / 20181 marzo 2018 - n° 4

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DISTRIBUZIONE GRATUITA

Berghem de Sota foto Ezio Sorti

Settimanale Di Attualità, Cronaca, Sport e Annunci Vari Per I Comuni A Sud Della Città Di Bergamo

Domenica si va alle urne. Ma sappiamo davvero tutto su come si vota, sulle liste, sui candidati, sulle coalizioni?

Chiamatela campagna elettorale...

Spazi per la pubblicità elettorale nei nostri paesi, messi a disposizione dai Comuni. A tre giorni dal voto sono ancora vergini. Nessuno li ha utilizzati.

Oramai i giochi sono fatti. Le liste dei candidati sono state presentate, la campagna elettorale è chiusa. Ora sta a noi - pollice su o pollice giù - decidere chi in quella ridda di nomi, di simboli, di partiti, di movimenti andrà a rappresentarci a Roma o nel Palazzo della Regione a Milano. Scelta non facile la nostra perché tutti i candidati - ci auguriamo - sono persone che hanno deciso di scendere in campo per mettere al servizio del Paese, della Regione le proprie competenze, la propria professionalità, le proprie idee. All’interno chiudiamo la presentazine dei candidati alla presidenza della Lombardia e diamo alcune indicazioni pratiche su come esprimere il voto. La nuova legge elettorale non è chiara per tutti...

Nascite in calo nei nostri paesi? Si, no, forse... In quanti siamo? A pagina 6 un riepilogo dei nati, dei morti, dei matrimoni nei nostri paesi

Bergamo è fiera di loro Goggia e Moioli hanno portato la nostra città sul tetto del mondo conquistando due strepitose medaglie d’oro (p. 13)

ALL’INTERNO CURNO - Da parcheggio indecoroso a verde giardino verticale Pagina 10 COLOGNOLA - La Comunità dice addio Pagina 9 all’indimenticabile Silvia Arzuffi STEZZANO - Le innocenti vittime della Pagina 11 riqualificazione TREVIOLO - Ecco i semafori che seminano Pagina 11 discordia SPORT - “DEA, forza! Ce la devi fare. Ora devi ripartire. Pagina 13 SPORT - Nasce il torneo ‘Bergamo Women’s Cup”

ZANICA - Assessore si dimette. Per un senso unico (p.7)

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Berghem de Sota


2 OROSCOPO DICE IL SAGGIO CINESE: Ogni giorno giornali, riviste, TV, ... ci rincorrono per dirci quale influsso avranno lungo la giornata sulla nostra vita affettiva, lavorativa, economica e sulla nostra salute gli astri, in base al nostro segno zodiacale

Per alcuni è un semplice gioco, come è un gioco infantile per loro quello di farsi leggere la mano; siamo noi - dicono gli artefici del nostro destino. Semmai, non sono certo gli Astri a influenzare il nostro cammino sulla Terra.

A coloro che all’oroscopo ci credono, diciamo: forse non sapete che esistono altri tipi di oroscopo oltre a quella dei segni zodiacali. C’è quello cinese, ad esmpio, frutto della millenaria filosofia e cosmogonia dell’antica Cina. Non predice il futuro, ma dà consigli di comportamento in base alle situazioni che si verranno a creare.

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LA PAGINA DEI LETTORI

CINESE

La posizione astrale vi sta rendendo inquieti, vi tarpa le ali. Non subite questi influssi, reagite con decisione e determinazione rifiutando di ripiegarvi in voi stessi. Il consiglio del Saggio Cinese: è importante che facciate appello alle vostre enerie fisiche, morali, psicologiche per gestire con logica ed efficacia i problemi che sarete chiamati a risolvere.

l turbolento clima astrale di questo periodo provocherà in voi un alternarsi di stati d’animo contraddittori, che cambieranno rapidamente. Passerete da momenti di nervosismo scontroso verso gli altri a momenti di frenetica voglia di agire. Fate attenzione; se vi mettete d’impegno potrete con poco sforzo trasfornare il nervosismo in azioni costruttive.

Periodo così-così nella vostra attività, in famiglia; colpa del pianeta Thai Am. Nasceranno dei piccoli contrattempi, dovuti comunque a malintesi che potrete e dovrete chiarire. Per questo - ecco il consiglio - siate chiari con gli altri e pretendete che anche gli altri siano chiari con voi. Vedrete che le difficoltà si scioglieranno come neve al sole

Il Saggio Cinese vi ricorda un antico proverbio: «Non è un vero amico chi è amico di tutti». E’ forse il momento, usufruendo degli influssi astrali positivi, di rivedere l’elenco delle vostre amicizie. Depennate quelle superficiali o troppo interessate perchè non vi porteranno niente; rafforzate invece i legami con quanti hanno con voi un vero feeling. La particolare posizione dell’astro Truc Phu potrebbe tradursi in qualche difficoltà che si presenterà nel’arco dei prossimi giorni. Ma fortunatamente c’è il pianeta Thien Viet cheSarà lui a darvi tutta la concentrazione, la pazienza, l’energia che si renderanno necessarie per far fronte alle difficoltà. Quindi non perdetevi d’animo: ce la farete asuperarle.

Bisogna dire che non siete i piùfortunati ra i dodici segni in queste due settimane. L’arrivo del pianeta Thien Tru nei prossimi giorni porterà con sè qualche frustrazine e qualche disillusione. Eviterete le disillusioni semplicemente non aspettandovi troppo, non facendo grandiosi sogni, In compenso non mancherete di energia sia ficisa, sia lavorativa.

Con l’astro Dia Vong in congiunzione con il Sole per voi saranno giorni favorevoli. Avrete finalmente il cpraggio di prendere decisioni difficili che avete sempre rimandato, e di darvi da fare per realizzare progetti che sapete validi ma che non avete mai spinto con convinzione. Vedrete invece come erano decisioni azzeccate e vi pentirete di non averle prese prima.

L’astro Tien Khoc è lì pronto a farvi qualche sgambetto nei prossimi giorni. Voi avrete gran voglia di muovervi, agire. Ma niente sarà facile; dovrete sempre remare conntro corrente, inoresa che mettrà a dura prova i vostri nervi. Ma fortunatamente al vostro fianco, a sostenervi ci sarà la vostra famiglia. Riscoprirete quanto sia bello star con loro.

Periodo di successi; emergerete per le vostre idee, la vostra grinta, il vostro carattere. Solo inconveniente: il vostro successo vi provocherà delle invidie da parte di quanti, nel vostro entourage, si sentiranno messi in ombra. Starà alla vostra diplomazia (e anche alla vostra sincera umiltà) non far loro pesare la vostra supremazia.

Per chi è in attività, nel commercio, in affari, un consiglio: se state programmando qualcosa di grosso, di nuovo, fatelo pure; può essere il momento; gli astri vi sono favorevoli. Però attenzione a non sottovalutare i concorrenti, gli avversari. Non sottovalutateli; su di voi hanno un grosso vantaggio: loro non hanno scrupoli, remore.

Il pianeta Phuc Bhinh vi sosterrà nei vostri progetti e nelle vostre attività e potrete così avanzare nella realizzazione di progetti nwei quali vi state prodigando. Attenzione, però, proprio all’inizio di queste due settimane piomberanno degli imprevisti che vi faranno perdere colpi. Ma recupererete subito terreno, grazie anche ai consigli di chi vi è vicino.

Se siete curiosi di conoscerlo seguiteci sempre da questa pagina

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Indirizzo mail: redazionebg@libero.it

“Così saranno le vostre prossime giornate”

L’oroscopo cinese si differenzia dall’oroscopo occidentale: i cicli di tempo sono determinati dai movimenti della Luna rispetto al globo terrestre, non dai movimenti del Sole. Ogni ciclo ha una durata di 60 anni, all’interno del quale si alternano 12 settori, rispetto ai cinque elementi (Acqua, Metallo, Fuoco, Terra e Legno). Ogni elemento ha una durata di un anno lunare (354 giorni). Ad ogni settore corrisponde un animale “reggitore”. Ogni essere vivente ha come ‘reggitore’ l’animale corrispendente al suo anno di nascita. Vuoi sapere qual è il tuo ‘reggitore’? Te lo può dire la tabella qui in basso. Quando saprai quale è il tuo ‘reggitore’, leggi il tuo oroscopo per le prossime giornate.

Poca coerenza nelle vostre idee e poca decisione nell’assumervi i vostri impegni sono i due handicapcontroi quali voi dovrete lottare seriamente durante queste due settimane. Dovrete scuotervi, ritrovare la vostra grinta; diversamente vi lascerete scappare interessanti opportunità; qualcuno è lì pronto a prenderle al vostro posto...

Dillo a

Nell’oroscopo cinese ci sono cicli (‘settori’) di 12 anni, ciascun anno con un proprio animale ‘reggitore’. Questa tabella ti dice quale è il tuo ‘animale reggitore’, in base all’anno di nascita

Questo è spazio aperto a tutti. Potete mandarci segnalazioni, esprimerci vostre opinioni. Se non si tratta di problemi strettamente personali, pubblicheremo le mail, le lettere, le telefonate che giungono in redazione, di interesse collettivo. Preghiamo di usare la massima concisione e di precisarci nome, cognome, indirizzo. Il nome verrà pubblicato solo dietro autorizzazione del mittente; diversamente in calce alla lettera pubblicheremo: lettera firmata

Avremmo preferito fosse un bergamasco ‘doc’... Egregi redattori, ho ricevuto in questi giorni il vostro free press ‘Berghem de Sota’ Bello!!! Mi é proprio piaciuto. In poche pagine ( mi sembra anche abbiate, giustamente utilizzato carta riciclata, altro punto a vs favore) ci documentate su molto di ciò che succede intorno a noi ( che è poi quello che non sappiamo, ma ci interessa xché è la vita “spicciola” di noi paesani!!!). Complimenti ancora è se possibile andare avanti così! Lory Langebner - Stezzano ________ Gentilissima sign.a Langebner, abbiamo passato la sua lettera al direttore. Eccole la risposta. ________ Sign.a Lory, possiamo essere sinceri? Lei parla e scrive un italiano perfetto. Però il suo cognome la tradisce: probabilmente lei non è di origini italiane, tanto meno stezzanesi. Ecco, vede, avremmo preferito che fosse uno stezzanese ‘doc’ a scriverci quello che lei ci ha scritto. Avremmo così potuto avere quella smentita che cercavamo di sollecitare. Come avrà letto, il nostro editoriale dell’ultimo numero ora in distribuzione titola: “E così di colpo // ci si scopre // uguali agli altri” In quel trafiletto volevamo puntare il dito contro un vizio insito nella natura dell’essere abitante della provincia di una grande città: sentirsi al di sopra delle miserie degli altri. E gli abitanti dei Comuni dell’area della nostra diffusione non sono esenti da questo vizio. Anzi... se giudichiamo dalle non poche e non poco velate critiche che avevamo ricevuto per aver parlato di femminicidio a Dalmine,, di primato di ludopatia a Treviolo... Ci aspettavamo che un lettore di Dalmine ci scrivesse: avete fatto bene a parlare del femminicidio; che un lettore di Treviolo ci scrivesse: avete fatto bene a mettere il dito nella nostra piaga della malattia del gioco d’azzardo. Invece è una lettrice che viene da fuori a sciverci: “... Se possibile, andate avanti così...”. Per noi è molto uesto suo apprezzamento e incoraggiamento; però non è ancora quello che cerchiamo; vorremmo fosse un ‘bergamasco doc’ a dirci queste parole. Grazie Bruno Maffeis

Berghem de Sota

Quindicinale di informazione locale. Registrazione: R. S. Tribunale di Bergamo n° 15/17 del 26/09/2017. Anno 1 - Numero 4 Editore: Lime Edizioni srl Direttore responsabile: Bruno Maffeis Redazione - Graf ica - Pubblicità: Lime Edizioni srl via Alfonso Capecelatro, 31 - Milano w w w. limedizioni.com mail: redazionebg@libero.it Telefono 0236767660 Stampa: Rotostampa - Firenze Questo numero è stato chiuso nella giornata del 28/02/2018


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Elezioni 4 marzo: ecco chi scende in campo Domenica 4 marzo dalle 7 alle 23 (e non anche lunedì... ricordiamocelo!) urne aperte per una duplice tornata elettorale: rinnovo dei due rami del Parlamento e rinnovo della presidenza e del Consiglio Regionale della Lombardia. Vari i nomi di persone della Bassa Bergamasca che troviamo nelle diverse liste. Oramai i giochi sono fatti. Le liste dei candidati sono state presentate, la campagna elettorale è chiusa. Ora sta a noi - pollice su o pollice giù - decidere chi in quella ridda di nomi, di simboli, di partiti, di movimenti andrà a rappresentarci a Roma o nel Palazzo della Regione a Milano. Scelta non facile la nostra perché tutti i candidati - ci auguriamo - sono persone che hanno deciso di scendere in campo per mettere al servizio del Paese, della Regione le proprie competenze, la propria professionalità, le proprie idee.

ELEZIONI REGIONALI

Gli elettori lombardi (e quelli del Lazio) eleggeranno direttamente il nuovo presidente della Regione e sceglieranno il nuovo Consiglio Regionale, composto da 80 consiglieri compreso il nuovo governatore eletto (colui che avrà ricevuto più voti tra i sette candidati). I restanti 79 consiglieri saranno eletti con metodo proporzionale sulla base di

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ATTUALITA’

liste circoscrizionali collegate a un candidato presidente. Ogni circoscrizione corrisponde a una provincia. Per facilitare la governabilità è previsto un premio di maggioranza nel Consiglio Regionale per le liste collegate al presidente eletto: almeno 44 seggi (cioè il 55% dei seggi del Consiglio regionale) se il presidente ha ottenuto meno del 40% dei voti validi. Mentre almeno 48 seggi (cioè il 60% dei seggi consiliari) è il premio previsto se il presidente ha ottenuto il 40% o più dei voti validi. Per la votazione del candidato presidente è sufficiente apporre un segno sul nome o sul simbolo del candidato, oppure su una delle liste che lo sostengono; in questo modo, il voto andrà automaticamente al candidato che si vuole votare. Inoltre, è possibile indicare due nomi di due candidati consiglieri della lista scelta; per la loro votazione è necessario scrivere i nomi negli spazi appositi a destra del simbo-

lo della lista ; importante è che i due candidati a cui si è data la preferenza siano di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Diamo una fugace scorsa ai candidati consiglieri residenti o operanti nella Bassa Bergamasca, facenti parte delle 19 liste che concorrono: Giorgio Gori, candidato alla presidenza per il centro-sinistra ha nelle liste che lo sostengono personalità quali Federica Zanchi (medico di base), Galli Emilio (primario di nefrologia); Mara Carminati (assesore a Caravaggio), Mario Barboni (consigliere uscente) Marzia Marchesi (presidente Consiglio comunale di Bergamo), Matteo Rossi (presidente della Provincia). Attilio Fontana è il candidato per il centro-destra; insieme a lui per sostenerlo e per concorrere alla carica di consigliere troviamo in differenti liste: Paolo Dolci (responsabile finanziario comune di Zanica), Roberto Anelli (consigliere regionale uscente), Beatrice

Foto emblematica del tipo di campagna elettorale che si è svolta in queste settimane: non a colpi di manifesti sui muri e sugli spazi messi a disposizione dal Comune (si veda foto: vuoti la settimana prima del voto), non a colpi di comizi in piazza. Ma a colpi di apparizioni in TV, nei dibattiti ...

Mascheretti (libera professionista), Giovanni Malanchini (sindaco di Spirano) e Luciana Frosio Roncalli (libera professionista). Onorio Rosati è il candidato alla presidenza per Liberi & Uguali; con lui abbiamo : Greta Ravasio (educatrice). Le altre liste in lizza sono: il Movimento 5 Stelle che presenta Dario Violi, Grande Nord con Giulio Arrighini, Casapound con Angela De Rosa e infine Massimo Gatti è il candidato di Sinistra per la Lombardia. Ma nelle loro liste non troviamo candidati della Bergamasca.

ELEZIONI POLITICHE

Il 4 marzo, parallelamente, si terranno le lezioni politiche, appuntamento di portata ben superiore alle elezioni regionali: è in gioco il futuro di tutto il Paese! Anche per le politiche è discretamente alto il numero di persone della Bergamasca che hanno inteso mettersi in gioco candidandosi. Ecco dei

nominativi (e chiediamo scusa se qalche nome ci fosse sfuggito...). Per il Collegio uninominale Lombardia 3‐05 – Bergamo: Centrodestra: Stefano Benigni Centrosinistra: Elena Carnevali - Movimento 5 Stelle: Guia Termini - Potere al Popolo: Michele Cremaschi Liberi & Uguali: Nicola Cremaschi - Ala: Guido Politi Casapound: Roberto Todisco Italia agli Italiani: Silvano Colombo - Grande Nord: Lucia Rocchi Popolo della Famiglia: Maurizio Massimo Dal Passo Per il Collegio uninominale Lombardia 3 ‐ 07 – Treviglio. Centrodestra: Cristian Invernizzi - Centrosinistra: Gabriele Riva - Movimento 5 Stelle: Vita Maria Macchitella - Potere al Popolo: Anna Cristina Ferrarese Liberi & Uguali: Marco Caglioni Ala: Giuseppe Rainone Casapound: Denise Quaranta Italia agli Italiani: Daniela De Ponti Grande Nord: Adriano Manni

Popolo della Famiglia: Roberto Frecentese. Per la prima volta si vota con il rosatellum sistema misto proporzionale e maggioritario per cui un terzo dei candidati viene eletto in collegi uninominali e due terzi con il proporzionale. La soglia di sbarramento è al 3% che sale al 10% per le coalizioni. Chi ha compiuto 25 anni riceverà due schede: una per la Camera (rosa) e una per il Senato (gialla). Nel rettangolo superiore della scheda è posto il nome e cognome del candidato nel collegio uninominale e, nella parte inferiore, è presente il simbolo della lista o delle liste che lo sostengono, con accanto i candidati nel collegio plurinominale. Si vota apponendo una croce sulla lista prescelta e il voto si estenderà anche al candidato uninominale collegato ; in alternativa si può apporre una croce direttamente sul nome del candidato. G. A.

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POLITICA

ELEZIONI REGIONALI

le nostre domande ai candidati / 4

Onorio Rosati Onorio Rosati (Fogliano Redipuglia - GO, 16 ottobre 1963) è sposato con due figli e vive a Milano. Consigliere regionale uscente, prima di entrare in Regione si è impegnato nel sindacato. Ha iniziato nel 1986 come delegato e nel 2006 è diventato Segretario Generale della Camera del Lavoro di Milano. Nel 2013 è stato eletto Consigliere regionale con il PD, partito che ha lasciato nel marzo 2017 per aderire ad Articolo 1 MDP prima e Liberi e Uguali poi. Il suo impegno è da sempre incentrato su temi che ritiene sostanziali come il lavoro, il welfare, la casa, i diritti, le tematiche di genere, l’antifascismo. È il candidato alla presidenza regionale per la lista Liberi e Uguali in Lombardia.

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Perchè gli elettori lombardi dovrebbero votare lei e non un altro candidato? Che cosa la contraddistigue dagli altri candidati? Innanzitutto, io sono una persona di Sinistra, sono il candidato di Liberi e Uguali, una forza politica che vuole profondamente cambiare questa Regione. Mi auguro quindi che gli elettori lombardi votino non tanto per me ma per il nostro progetto politico, che è di rottura rispetto al governo di centrodestra che la Lombardia ha avuto da 23 anni a questa parte. Personalmente, la mia storia è legata per buona parte al sindacato, sono stato Segretario della Camera del Lavoro di Milano, mi sono quindi occupato a fondo delle tematiche legate al lavoro e alla tutela dei lavoratori, anche durante i miei cinque anni da Consigliere regionale all’interno della IV Commissione permanente - Attività produttive e occupazione. Ciò che ci e mi distingue è l’impegno a cambiare la Lombardia, in concreto, a cominciare da alcuni punti quali il diritto al lavoro, scuola pubblica, diritto alla casa, diritto alla salute, reddito minimo garantito, mobilità e tematiche di genere. Credo che in questo periodo di campagna elettorale riuscirò a farmi conoscere di più da molti cittadini e cittadine della Lombardia. E dopo, lungo tutto il suo mandato?

Gli ambiti su cui intervenire sono numerosi e complessi. Penso ai giovani, che devono poter studiare in una scuola pubblica ed essere inseriti nel mondo del lavoro attraverso percorsi qualificati e il supporto del modello Afol, che va generalizzato su tutto il territorio lombardo. Un altro tema importante è la sanità: bisogna investire sulla sanità pubblica, aumentare i posti letto ospedalieri, assumere medici non obiettori e garantire un meccanismo per cui i diritti delle donne vengano garantiti, bisogna abolire il superticket e la legge sulla cronicità va abolita. Penso poi alla casa, che deve essere un diritto: serve un piano di finanziamento per la ristrutturazione e la rigenerazione dell’edilizia residenziale pubblica e va rivista la funzione ed il ruolo delle Aler. L’ambiente e il consumo di suolo oggi sono un altro importante ambito di intervento: il nostro obiettivo è arrivare a zero consumo di suolo attraverso politiche che incentivino la rigenerazione urbana e a un ripensamento della mobilità regionale attraverso lo sviluppo di un moderno sistema regionale di trasporto su rotaia integrato con la metropolitana e dotato di parcheggi. Un’attenzione particolare riveste la questione di genere, con il potenziamento dei centri anti violenza e l’incentivazione delle aziende che favoriscono i congedi parentali maschili

Chi la sostiene in questa can‐ didatura, oltre, ovviamente, a ‘Liberi e Uguali’? Quali altre forze politiche, quali settori della società civile, culturale, imprenditoriale la supportano e puntano su di lei?

Il sostegno alla mia candidatura e alle liste di LeU in regione Lombardia avviene da parte di organizzazioni e associazioni politiche e culturali di matrice progressista, da settori del sindacalismo confederale, da esperienze civiche presenti sul territorio, da uomini e donne delusi dalla politica, delusi dalle politiche del Pd di questi anni, che noi vorremmo rimotivare alla partecipazione e al voto

A chi in particolare lei rivolge il suo invito ‘Votami’? Il nostro invito è rivolto soprattutto ai cittadini delusi dalle politiche del centrodestra in Lombardia, ma anche a coloro che oggi non si sentono più rappresentati dai partiti attuali di centrosinistra e che non vanno più a votare. Noi vogliamo recuperare la loro fiducia attraverso un cambiamento concreto che guardi all’interesse dei molti che hanno poco e non dei pochi che hanno troppo. Il voto per Liberi e Uguali è un voto utile contro il populismo, contro il razzismo e il fascismo e per l’accoglienza, contro la precarietà e per la tutela del lavoro, per una nuova stagione di diritti civili e la parità di genere, contro le privatizzazioni e per una sanità e una scuola che non lascino indietro nessuno, contro il consumo di suolo e per un grande piano verde, per restituire un futuro ai giovani, per l’accesso di tutti all’università, per sostenere la ricerca e la cultura.

Al primo posto c’è il tema del lavoro, per esempio con misure concrete che impediscano le delocalizzazioni selvagge, l’applicazione del contratto di riferimento sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e maggiore sicurezza sul lavoro con un piano strutturale di potenziamento dei servizi ispettivi e di controllo sulla sicurezza e sulla salute dei luoghi di lavoro. Accanto a questo, l’introduzione del reddito minimo garantito regionale.

Quale vento di novità vorrebbe portare nel modo di governare la Regione? Vorrei che le persone che vivono nella nostra regione potessero essere felici. Il mio programma politico si pone come obbiettivo finale quello di consentire alle persone, bambini, uomini donne e anziani di potere essere felici, vivendo e crescendo in modo dignitoso e bello dentro una società serena e giusta nella quale vengano a cessare tutte le discriminazioni e le disuguaglianze.

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L’eredità che lei intende assumersi candidando‐ si a governare la Lombardia, Regione che già ha un ruolo ben definito in Italia, in Europa, è gran‐ de. Missione ambiziosa, potremmo dire... Quale Lombardia lei sogna, a quale ruolo lei vorrebbe condurla?

Sogno e credo in una Regione Lombardia, più giusta, più accogliente per tutti, più rispettosa delle persone e dell’ambiente in cui viviamo. Una regione aperta, competitiva, innovativa, capace di mettere in rete le proprie eccellenze nel campo dell’istruzione, della ricerca, delle università. Una regione che si batte contro le disuguaglianze, una regione che si batte contro le discriminazioni, una regione che sia solidale e vicina al resto dell’Italia e che al tempo stesso sappia sempre di più integrarsi con il resto dei Paesi e delle aree della Comunità europea. Credo in una regione Lombardia che applichi i principi e i valori della nostra Costituzione repubblicana nata dalla lotta di Resistenza.

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Quale sarebbe la prima cosa che lei farebbe dopo il suo in‐ sediamento a Palazzo Lombar‐ dia - che del resto lei già ben conosce - passate le giornate di ‘luna di miele’?

Preferirà circondarsi di collaboratori già navigati in politica che ben cono‐ scono le strategie di un buon governo, oppure preferirà prenderli in prestito dal mondo imprenditoriale, profes‐ sionale? Persone con alle spalle grandi doti e qualità, anche se digiune delle logiche di partito, dei lacci e lacciuoli della burocrazia amministrativa? Personalmente credo che alla politica spetti il compito di avere un’ idea, una visione della società, in questo caso un’ idea sul futuro della Lombardia e su come crediamo sia possibile cambiarla. Con questo spirito sceglierei gli assessori e i componenti della Giunta lombarda. Persone che hanno con me una visione condivisa sul futuro della Lombardia, che siano al tempo stesso portatori di specifiche competenze o che sappiano reclutarle dai nostri territori e organizzarle, dentro l’istituzione Lombardia.

Ultima domanda: si faccia lei la domanda e si risponda. Ecco la domanda che mi faccio: È contento della scelta che ha fatto di candidarsi alla presiden‐ za della regione Lombardia? Certamente. La mia candidatura è stata il risultato di un percorso democratico, largo e partecipato, sui territori, che ha visto coinvolgere i nostri militanti, cittadini, elettori. È stata una scelta collettiva. Sono contento di questa opportunità che mi è stata offerta per rappresentare la comunità politica e ideale della Sinistra in questa importante ed impegnativa competizione elettorale. Vogliamo tutti insieme cambiare la Lombardia per cambiare l’Italia.


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POLITICA

ELEZIONI REGIONALI le nostre domande ai candidati / 5 / 6

Angela De Rosa Giulio Arrighini Angela De Rosa, classe 1973, è impegnata in politica dai tempi del liceo. Laureata in Scienze politiche alla Statale di Milano, negli anni dell’università è stata eletta rappresentante degli studenti all’interno del consiglio di facoltà. Sposata, è giornalista pubblicista e ha lavorato nella segreteria politica di diversi assessorati regionali. Alla lunga militanza ha affiancato esperienze

istituzionali, venendo eletta consigliere comunale a Novate Milanese, dove abita. Successivamente, ha ricoperto l’incarico di assessore comunale alla Pubblica istruzione, cultura e politiche giovanili. È portavoce di CasaPound Italia Milano, responsabile regionale e membro del coordinamento nazionale Enti locali di CasaPound Italia.

Militante della Lega Lombarda poi Lega Nord a Brescia, nel 1992 diventa membro della Camera dei deputati; rieletto nel 1994. Intanto nel 1990 è eletto nel consiglio comunale di Brescia. Nel 1999 lascia la Lega Nord in dissenso con la linea politica della segreteria federale e nel 2002aderisce alla Lega Padana di Roberto Bernardelli. Intanto nel 2004 e nel 2009 è nel Consiglio Provinciale bresciano. Nel 2011 fonda, insieme ad alcuni fuoriusciti della Lega Nord, il movimento Unione Padana, poi Indipendenza Lombarda. Nel maggio 2017 fonda il movimento politico Grande Nord con Roberto Bernardelli e Fabio Toffa, unitamente ad altri esponenti del mondo politico, produttivo e sociale della Lombardia, del Veneto e dell’ Emilia Romagna.

1 2 12 3 345 4 56 6 7 7 8 9 8 9 Perchè gli elettori lombardi dovrebbero votare lei e non un altro candidato? Che cosa la contraddistigue dagli altri candidati? Comincio con una battuta ovvia: ciò che mi distingue, a colpo d’occhio, dagli altri è che sono l’unica donna candidata Presidente. Solo una battuta però, perché la questione delle “quote rosa” non ci appartiene: la competenza non si attribuisce per quote. La vera risposta è che dovrebbero votare me e i candidati di CasaPound perché noi siamo i soli a non esserci arresi a una regione che va verso il declino. Chi racconta in giro che la Lombardia è un’isola felice fin cui tutto va bene sta mentendo: andrà meno peggio che altrove ma anche qui ci sono enormi problemi economici e sociali a i quali le istituzioni, la Regione per prima, devono dare risposta. Dico questo a ragion veduta: CasaPound è sul territorio h24 e non solo in campagna elettorale come chi si ricorda degli Italiani solo quando c’è da chiedere il voto. Il nostro è un impegno costante al servizio del popolo e della nazione.

A chi in particolare lei ri‐ volge il suo invito ‘Vota‐ mi’? Anzitutto a chi sogna di tornare ad avere una Nazione di cui andare orgogliosi e agli Italiani che non si arrendono al fatto che non ci siano più diritti a loro riconosciuti, come un lavoro ben pagato e stabile, la proprietà della casa, la possibilità di poter avere dei figli, il diritto allo studio, alla sicurezza, per citarne solo alcuni. Ma ci rivolgiamo anche agli elettori che sono già stati traditi dal Centrodestra e che non sono più disposti a farsi prendere in giro.

Quale sarebbe la prima cosa che lei farebbe dopo il suo in‐ sediamento al Palazzo della Regione, passate le giornate di ‘luna di miele’?

Non esiste una sola cosa da fare: si tratta piuttosto di cambiare radicalmente prospettiva e di cominciare a pianificare un intero piano di interventi coordinati che sul medio e lungo periodo risolvano definitivamente i problemi - e parlo per esempio di emergenza abitativa, immigrazione incontrollata, trasporto pubblico inefficiente, riammodernamento di scuole ed ospedali - su cui, fino ad ora sono state messe delle pezze destinate a durare poco e niente.

Quali settori della società civile, culturale, imprenditoriale la sup‐ portano e puntano su di lei? Tutti, dal primo all’ultimo, perché CasaPound è un movimento partito dal basso, che negli anni è cresciuto e si è radicato sul territorio, intercettando la fiducia e le simpatie in maniera indifferenziata di medici, operai, studenti, casalinghe, avvocati, precari, imprenditori e disoccupati, passando per giovani e anziani. Perché i nostri valori non hanno età e sono trasversali.zioni per accogliere aspettative e richieste così da inserire nel nostro programma risposte concrete ai loro bisogni. E dopo, lungo tutto il suo mandato?

Bisogna riportare al centro i diritti imprescindibili dei cittadini: vogliamo una Lombardia forte e giusta, che rimetta al centro della propria azione politica e amministrativa gli Italiani e i loro reali bisogni. Chiuderei tutti i centri di accoglienza per dirottare le risorse fino ad oggi destinate al criminale business dell’accoglienza a favore di pubblica istruzione, edilizia scolastica e servizi sociali per anziani, diversamente abili e prima infanzia. Anche perché sia chiaro che, per quanto ci riguarda, finché i diritti a casa, lavoro, figli, istruzione e salute non saranno garantiti agli italiani, non potranno essere garantiti agli stranieri.

Quale vento di novità vorrebbe portare nel modo di governare la Regione?

L’eredità che lei intende assumersi candidandosi a go‐ vernare la Lombardia, Regione che già ha un ruolo ben definito in Italia, in Europa, è grande. Missione ambi‐ ziosa, potremmo dire... Quale Lombardia lei sogna, a quale ruolo lei vorrebbe condurla?

CasaPound è di per sé più che un vento, una vera e propria tempesta. E come fanno le tempeste, arriveremo per spazzare via la vecchia politica e riportare il sereno. E non faremo sconti a nessuno.

Come dicevo, una Lombardia forte e giusta; una regione che con i suoi cittadini, torni ad essere capofila nel tutale gli interessi economici, sociali e culturali degli Italiani, prima di tutto. Con buona pace dell’Europa da cui sosteniamo si debba uscire. E subito.

Preferirà circondarsi di collaboratori già navigati in politica che ben conoscono le strategie di un buon governo, oppure preferirà prenderli in prestito dal mondo imprenditoriale, professionale? Persone con alle spalle grandi doti e qualità, an‐ che se digiune delle logiche di partito, dei lacci e lacciuoli della burocrazia am‐ ministrativa?

Ultima domanda: si faccia lei la do‐ manda e si risponda.

Sono già circondata da persone che quotidianamente - e non solo durante una campagna elettorale - mettono la loro intelligenza, la loro professionalità, la loro dedizione e il loro impegno a servizio non solo di CasaPound ma di tutti gli Italiani. Persone che sono disposte e prendersi degli impegni e che sono abituate a mantenerli.

Vorrei rispondere a quanti si riempiono la bocca di consigli sul cosiddetto “voto utile”: Non è più tempo di dare credito a chi ha già fatto promesse che ha disatteso. Per il riscatto della Nazione e degli Italiani, l’unico voto utile è quello per CasaPound che non è interessata a fare quello che chiede l’Europa, a decidere di poltrone nelle segrete stanze delle segreterie di partito e a rivolgersi agli elettori con argomenti rispolverati per mero tornaconto. Noi saremo sempre una presenza scomoda per la vecchia politica per lo stesso motivo per il quale gli Italiani darebbero a noi il vero voto utile: siamo gli unici liberi da ricatti e da interessi inconfessabili e saremo sempre gli unici a mantenere gli impegni che ci assumiamo.

Perchè gli elettori lom‐ bardi dovrebbero vo‐ tare lei e non un altro candidato? Che cosa la contraddistigue da‐ gli altri candidati?

Chi la sostiene in questa candidatura, oltre, ovviamente, a ‘Liberi e Ugua‐ li’? Quali altre forze politiche, quali settori della società civile, culturale, imprenditoriale la supportano e pun‐ tano su di lei?

Credo che gli elettori dovrebbero votare per me e il nostro movimento perché siamo rimasti gli unici a proporre l’autonomia della Lombardia come soluzione ai molti e crescenti problemi dei Lombardi e a tutelare gli interessi del popolo lombardo nei confronti dello Stato centrale.

Chi non si riconosce nelle cosi dette “grandi “ coalizioni di centrodestra-sinistra, nel loro conformismo, nelle formule fumose, nelle ambiguità dei programmi e delle improbabili promesse. Proponiamo idee chiare e i modi di concretizzarle. Per questo mi supportano rappresentanti della società civile e imprenditoriale, oltre che diversi amministratori. Ho incontrato persone, professionisti, rappresentanti di associazioni per accogliere aspettative e richieste così da inserire nel nostro programma risposte concrete ai loro bisogni.

Quale sarebbe la prima cosa che lei farebbe dopo il suo insediamento a Palazzo Lombardia - che del resto lei già ben conosce - pas‐ sate le giornate di ‘luna di miele’?

Stralcerei l’accordo di programma Stato-Regioni sottoscritto dai governatori di Piemonte, Lombardia e Veneto nel 2011, con il quale, di fatto, si attribuiscono ai Prefetti i poteri per imporre ai Sindaci il numero di immigrati da accogliere. Riconosceremo ai Sindaci la facoltà di stabilire il numero di immigrati, modalità e risorse per far fronte all’accoglienza, dove necessaria.

E dopo, lungo tutto il suo mandato?

Promulgherei provvedimenti a sostegno dell’impresa e dell’occupazione giovanile, azzererei l’IRAP, assumerei la gestione dell’istruzione. I campi nei quali intervenire sono molti e noi abbiamo proposte per tutte le sfere che riguardano la vita quotidiana dei Lombardi: dalla sanità al mondo del lavoro, dall’istruzione alla sicurezza. Per ogni problematica che si riscontra sul territorio pensiamo debba esserci una risposta da parte di Regione Lombardia, che deve sapersi prendere cura dei propri cittadini.

L’eredità che lei intende assumersi candidandosi a governare la Lombar‐ dia, Regione che già ha un ruolo ben definito in Italia, in Europa, è gran‐ de. Missione ambiziosa, potremmo dire... Quale Lombardia lei sogna, a quale ruolo lei vorrebbe condurla?

Preferirà circondarsi di collabo‐ ratori già navigati in politica che ben conoscono le strategie di un buon governo, oppure preferirà prenderli in prestito dal mondo imprenditoriale, professionale? Persone con alle spalle grandi doti e qualità, anche se digiune delle logiche di partito, dei lacci e lac‐ ciuoli della burocrazia ammini‐ strativa?

Organismi internazionali hanno riconosciuto a Regione Lombardia un rating superiore a quello dell’Italia ed è innegabile che essa rappresenti uno dei motori produttivi del Paese. Penso quindi ad una Lombardia libera di confrontarsi e competere con le altre locomotive economiche europee senza i vincoli che lo Stato le impone.

Penso a un mix di esperienze, politiche, professionali, lavorative. Una squadra per essere completa deve essere eterogenea, esattamente come lo è la società lombarda. Sarà importante avere un’integrazione delle competenze, così da poter affrontare il lavoro in modo sempre obiettivo e con cognizione di causa. Con Grande Nord Regione Lombardia potrà assicurarsi una squadra composta da persone che rappresentano la società civile ed imprenditoriale lombarda.

A chi in particolare lei rivolge il suo invito ‘Votami’? Al ceto medio produttivo impoverito dalla crisi e dai governi che si sono succeduti, ai disoccupati giovani e over cinquanta, a chi si illude di fare un dispetto ai partiti rinunciando al diritto di voto. Abbiamo un programma ricco di proposte per cercare soluzione ai tanti problemi dei Lombardi: il nostro impegno è volto a difendere il loro lavoro, la salute, la formazione e la loro sicurezza. Quale vento di novità vorrebbe portare nel modo di governare la Regione?

Sicuramente il primo passo sarebbe un ridimensionamento della struttura di Regione Lombardia al fine di ottimizzare le risorse a disposizione e indirizzarle dove davvero serve. Comincerei con la riduzione del numero dei consiglieri regionali da ottanta a dodici. Uno per provincia.

Ultima domanda: si faccia lei la domanda e si risponda. Vuoi vedere che sto rispondendo a Gigi Marzullo? Noo… per fortuna è Ber‐ ghem de Sota.

La redazione precisa di aver inviato analoghe domande anche al settimo candidato, Massimo Gatti, di PRC, sollecitando più volte le risposte. Che però non sono mai arrivate. Ci scusiamo con i lettori per l’incompletzza della nostra panoramica.

Berghem de Sota


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1 / 3 / 2018

ATTUALITA’

In quanti siamo In queste settimane gli uffici Demografici, di Stato Civile, Anagrafe di tutti i Comuni sono alle prese con le adempienze elettorali; non solo: devono inviare all’ISTAT tutti i dati sulle variazioni demografiche e di Stato Civile (nati, morti, matrimoni, ...) intrcorse durante il 2017. “Berghem de Sota” ha chiesto a 4 Comuni una anticipazione di questi dati. Eccoli: li riportiamo con qualche considerazione. Nel prossimo numero gli altri.

AZZANO

Movimenti demografici dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017

TOTALE

maschi

femmine

POPOLAZIONE 7.617

3.711

3.906

NASCITE

46 (64)

25

21

DECESSI

64 (46)

37

27

ISCRIZIONI

340

182

158

CANCELLAZIONI 302

163

139

con rito civile:10

MATRIMONI

34

FAMIGLIE

3.155

con rito religioso:24

DALMINE

Movimenti demografici dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017

TOTALE

Chi non è curioso di sapere quanti sono stati i matrimoni lo scorso anno in paese? E in particolare: più i matrimoni civili o quelli religiosi?

,

Ogni paese, ogni comune, anche se piccolo, oramai è diventato una piccola città e ci tiene ad essere considerato tale. Oramai lo spirito di ‘grande famiglia’ di grande comunità’ è andato diluendosi, fino a scomparire. Però ciò non toglie che faccia piacere a tutti all’’inizio dell’anno nuovo sapere: in quanti siamo? Quanti ci hanno lasciato? Quanti i nuovi bebè? Quanti i matrimoni celebrati in paese (e a proposito di matrimoni, sono più quelli con rito civile o quelli con rito religioso?). Tante domande per le quali si attende una risposta. Non per semplice curiosità. Per prassi annuale, tutti i Comuni sono tenuti a mandare all’ISTAT, l’Istituto Nazionale di Statistica, dei dettagliati resoconti sulle variazioni intercorse durante l’anno solare. Cortesemente i responsabili degli uffici, pur oberati da intenso lavoro (aggiornamen-

Ma è proprio vero che c’è un preoccupante tracollo delle nascite? In base ai dati che pubblichiamo l’allarmismo andrebbe ridimensionato

to liste elettorali, ...) ci hanno messo a disposizione i dati che riteniamo più significativi al fine di una conoscenza della ‘fotografia’ dei nostri paesi. Grazie ai dati fornitici (relativi allla situazione alla data del 31 dicembre 2017) abbiamo elaborato delle tabelle che pubblichiamo qui a fianco. Quattro i Comuni presi in esame in questo numero. Nel prossimo vedremo la ‘fotografia’ degli altri. In ciascuna tabella la popolazione tiotale, suddivisa in maschi e femmine; i nati e i morti (tra parentesi il numero relativo al 2016). La voce ‘iscrizioni’ indica il numero di persone che si sono registrate in Comune, o perché trasferite da altri Comuni o da altri Stati: Così, ‘cancellazioni indica il numero di persone che si sono trasferite in altri Comuni o in altri Stati. Per i matrimoni sono precisate le diversità di rito: concordatario o civile.

Nascite in calo? Si. Forse. No...

Ricordiamo tutti la campagna’Fertilty Day’ voluta dal Ministro per la Salute Beatrice Lorenzin. Forse l’intenzione era lodevole (un invito alle donne alla procreazione, per contrastare la preoccupante denatalità), ma veicolata con messaggi sbagliati. Il ‘Fertility Day’ è stato subito seppellito sotto una montagna di proteste e di dissensi. Il problema del calo delle nascite certo esite. Ma quali le sue proporzioni? Almeno qui in casa nostra non paiono preoccupanti. Guardiamo le tabelle pubblicate a fianco di quattro dei Comuni della nostra area di diffusione (nel prossimo numero pubblicheremo i dati degli altri Comuni). Alla voce NASCITE vediamo uno scarto di poche unità tra il numero di nati nel 2017 e quelli del 2016 (questi ultimi tra paretesi). Un calo di tre nati a Zanica; più rilevante lo scarto ad Azzano: 18 bebè. Tendenza in-

Berghem de Sota

versa a Lallio dove il numero di neonati è cresciuto di 5 unità; a Dalmine di tre. Ma che più conta è osservare il ‘trend’, l’andamento negli ultimi anni; prendiamone sei, dal 2012 al 2017. Ebbene, si viene colpiti da un andamento altalenante di tre su quattro Comuni. Partiamo da Dalmine. Nel 2012 si sono avute 200 nascite; nel ‘13: 179; nel ‘14 sono risalite a 200; nel ‘15 sono salite ancora fino a 205; nel ‘16 netta flessione (175) ma per una leggera risalita nel 2017 (178). Ecco ora Lallio: dal ‘12 al ‘14 netto incremento (33 - 39 - 55): ma nel 2015 si scende a 31; 31anche nel 2016; nel ‘17 si sale a 36. Zanica: dalle 101 nscite del ‘12 si scende a 87 e poi a 82 per risalire a 100 nel 2015; nel ‘16 calo a 83, nel ‘17 a 80. Azzano è il solo comune dei quattro a segnare continua discesa, senza risalita: 77 - 76 - 67 - 65 - 64, un tonfo nel ‘17 con solo 46 nascite.

Dalmine ha il record delle ‘iscrizioni: è il Comune nel quale sono venute ad abitare più persone, più famiglie (sia dall’Italia, sia dall’stero)

Azzano ha il record dei matrimoni celebrati con rito religioso. Su 34 matrimoni 24 sono celebrati in chiesa, 10 in Comune

maschi

femmine

POPOLAZIONE 23.495

11.580

11.915

NASCITE

178 (175)

83

95

DECESSI

206 (217)

93

113

ISCRIZIONI

839

444

395

CANCELLAZIONI 664

341

323

MATRIMONI

58

FAMIGLIE

10.076

con rito civile: 33 con rito religioso: 25

LALLIO Movimenti demografici dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 TOTALE POPOLAZIONE 4.111 NASCITE

36 (31)

DECESSI

39 (37)

ISCRIZIONI

152

maschi

femmine

2.022

2.089

A Lallio c’è l’abitudine di sposarsi fuori comune ... Contro 9 coppie che si sono spasate in paese, altre 8 hanno preferito celebrare le nozze fuori paese

CANCELLAZIONI 201 celebrati in pa-

9 (+ altri

MATRIMONI

ese:

FAMIGLIE

1.772

8 fuori paese)

con rito civile:6 con rito religioso:3

ZANICA Movimenti demografici dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017 TOTALE

Zanica è l’unico paese nel quale le nascite superano i decessi; questo si era verificato già nel precedente anno. Spiegazione: l’arrivo di tante famiglie giovani

maschi

femmine

POPOLAZIONE 8.744

4.387

4.357

NASCITE

80 (83)

33

47

DECESSI

59 (66)

33

26

ISCRIZIONI

309

156

153

CANCELLAZIONI 286

159

127

MATRIMONI

19

FAMIGLIE

3.651

con rito civile: 10 con rito religioso: 9


1 / 3 / 2018

7

ZANICA

ZANICA - Dimissioni di Luca d’Angelo, assessore alle Attività Produttive Ecco la lettera al sindaco e alla Giunta La risposta del sindaco: “Motivazioni nella quale D’Angelo spiega il suo gesto che suscitano perplessità e interrogativi” All’origine della clamorosa decisione il dissenso con il sindaco per il senso unico sulla via Comun Nuovo/ via Libertà Egregio signor Sindaco, mi ritrovo oggi nella condizine di doverLe comunicare le mie formali dimissioni dalla carica assesessorile. La motivazione che mi supporta in questa scelta, sofferta e lungamente meditata, affonda le sue radici nella più viva preoccupazione circa le possibili ricadute negative che l’intervento contemplato nel progetto di rivisitazione della moblità potrebbe avere attraverso l’introduione del senso unico sulla via Comun Nuovo/ via Libertà. Preocucpazioni da me ampiamente espresse nei tanti incontri che via via si sono susseguiti, incontri nei quali le medesime criticità sono state più volte manifestate ed evidenziate anche dagli operatori economici ubicati nelle zone interessate dal progetto e non solo, e che, mio malgrado, non hanno trovato accoglimento rispetto alla possibilità di valutare eventuali scelte alternative. Eppure diverse erano le strade che si potevano e si dove-

vano percorrere prima di far proprio un indirizzo di questo tipo, il tutto nell’assoluta consapevolezza, ampiamente condivisa, che la sicirezza dei cittadini rappresenta una priorità irrinunciabile per l’Amministrazione Comunale. Il riferimento è a tutte quelle soluzioni intermedie funzionali alla riduzione ed al contenimento della pericolosità urbana (dossi, dissuasori di velocità, etc. etc.) che possono e devono essere accessoriamente sperimentate prima di adottare un intervento definitivo come quello di un senso unico in un’area, fra le altre cose, che si configura come arteria principale di transito del paese sull’asse est/ovest. (...) Il pensiero che, in assenza di tali riscontri, venga assunta una decsione che potrebbe avere ripercussioni negative anche su un solo negozio zanichese non mi permette oggi di sostenere con la necessaria serenità, tale intervento.

Non possiamo e non dobbiamo mai dimenticare che dietro ad ogni vetrina c’è molto più di una semplice attività economica: ci sono una famglia e una storia fatta di tradizione, professionalità e competenze. (...) Aggungo inoltre che, rispetto alla via Libertà fino ad intesezione via Fiume, abbiamo sul tavolo una proposta progettuale che ben compendia le esigenze assolutamente condivisibili di riqualficazione dell’area senza tuttavia ricorrere all’introduzione ultima del senso unico, evitando la definitiva chiusura di una ‘porta d’ingresso’ strategica al paese e funzionale alla fruizione dei servizi per i residenti del quartiere. (...) Tutti conveniamo sulla necessità di apportare interventi di qualificazione sull’area interessata, non senza però percorrere tutte le strade possibili necessarie ad avere un quadro di insieme il più possibile surrogato da elementi raccolti sul campo fondamentali per adottare in itinere interventi definitivi. Concludo infine sottolineando quanto tale mia decisione non voglia rappresentare in alcun modo un giudizio negativo sull’operato complessivo di questa Ammnistrazione che, al contrario, ritengo abbia svolto un lavoro egregio durante tutto il suo persocnrso. (...) firmato: Luca D’Angelo Zanica, 15 febbraio 2018

Caro Luca, quando un assessore rassegna le proprie dimissioni è d’obbligo interrogarsi per comprendere le motivazioni addotte, soprattutto se queste suscitano perplessità e pongono interrogativi sulle ragioni profonde che stanno alla base delle scelte effettuate. E’ vero che l’Amministrazione, di cui facevi parte, da tempo stava lavorando per cambiare la ‘geografia’ di Zanica, per renderla più simile a un paese a misura di pedone, di ciclista, e in particolare di bambini, anziani, disabili, e questo sforzo si era scontrato da subito con le voci contrarie dell’Associazione Commercianti, che tu hai sempre sostenuto con tanta energia. E’ altrettanto vero che da tenpo avevi manifestato disagio rispetto all’intenzione di approvare il progetto del senso unico su via Libertà/Comun Nuovo e in più occasioni ne avevamo parlato, proprio in seguito al tuo disagio pubblicamente manifestato. Nel luglio dello scorrso anno, ti ricorderai, ti avevo scritto una nota che ti invitava a riflettere sul nostro dovere di ascoltare tutti, ma mai di appiattirci su posizioni e interessi limitati. Il pensiero dell’Amministrazione non necessariamente deve collimare con quello parziale di un gruppo, portatore sì di interessi significativi, ma non rappresentativo di una visione integrale del bene del paese, di cui siamo chiamati a redere conto ai cittadini. Immagino che questi possano ricordare, e con loro so-

prattutto tu che l’hai sottoscritto, il nostro programma elettorale, che nella parte dedicata alla viabilità urbana ed extraurbana esplicitava in maniera chiara quanto segue: «Istituire sensi unici utili alla sicurezza dei pedoni in zone di poarticolare intensità di traffico: via Comun Nuovo, via Libertà». Il mio non era quindi un richiamo al ‘pensiero unico’, ma un invito, già espresso in precedenza, a saper leggere e difendere gli interessi prevalenti della collettività, anche se le scelte conseguenti potevano rivelarsi come impopolari o non paganti sul piano del consenso personale; il che, poi, era ed è tutto da dimostrare. Se a questo si aggiunge che le voci di dissenso si sono via via smorzate, attutite, fino ad arrivare nell’ultima assemblea, nonostante la chiamata alle armi dell’Associazione Commercianti zanichese, a una presa di posizione contraria di due soli commercianti, ecco che comprendo ancor meno la tua scelta. Nonostante un clima diverso da quello iniziale, la tua posizione è rimasta immutata rispetto a una decisione che - scrivi tu ‘potrebbe avere ripercussioni negative anche su un solo negozio zanichese’. (...) Fare amministrazione, che è poi fare politica nel suo senso più profondo, vuol dire mettere nel conto anche un dissenso, pur sapendo che potrebbe generare un danno in termini elettorali e personali. Dissenso, danno

personale, valutazioni elettorali: termini che non dovrebbro mai condizionare le nostre scelte quando crediamo, sappiamo che sono operate per il bene della comunità. (...) Noi invece abbiamo bisogno di ammninistrare il nostro paese ed è giusto portare avanti le nostre scelte con chi è disposto a farlo con noi. E’ giunto ormai il tempo, perché il tempo stringe, di conseguire gli obiettivi prefissati al tempo della formazione della nostra lista, dichiaratamente programmatica e non partitica, obiettivi da te inizialmente condivisi senza eccezioni. Resto convinto che il gruppo che mi onoro di coordinare in qualità di Sindaco fosse e sia il migliore mezzo possibile per perseguire tali obiettivi, proprio per la sua ricchezza culturale. intellettuale e politica. Pensavo che anche tu potessi continuare a dare un contributo in tale direzione e mi rammarico profondamente del venire meno della tua collaborazione. Se, come scrivi, la tua decisione non rappresenta in alcun modo un giudizio negativo sull’operato complessivo dell’Amministrazione, verso la quale esprimi apprezzamento per il lavoro egregio svolto durante tutto il suo percorso, è evidente che qualcosa rende il distacco più amaro, anche alla luce della tua scelta preannunciata di continuare il tuo operato in qualità di consigliere dai banchi di minoranza. (...) Il Sindaco Luigi Locatelli

Berghem de Sota


AZZANO 8 I giovani si mettono in gioco per gli altri

‘Aula Didattica Attiva’: un’iniziativa pensata in collaborazione con il Comune e Progetto Giovani che sta dando ottimi frutti AZZANO - C’è chi ha imparato a riparare computer, chi ha realizzato pareti tattili per i bimbi del ‘Punto Gioco’ e chi ha messo in campo le proprie velleità artistiche dipingendo graffiti e murales. A colpi di pennelli, cavi elettrici o bombolette spray, le fervide menti di alcuni studenti di quinta elementare, prima e seconda media di Azzano si sono unite grazie al progetto “Aula Didattica Attiva”. Nell’ultimo mese questa iniziativa, pensata in collaborazione con l’assessorato alle Politiche Giovanili e il Progetto Giovani, ha così permesso agli alunni coinvolti di stimolare le proprie abilità manuali, mettersi al servizio della comunità e conquistare crediti formativi. E il bilancio è stato positivo, come spiega l’educatrice del Progetto Giovani Valentina Berardelli: “Ada, l’Aula Didattica Attiva, è nata da un lato per sviluppare competenze sugli interessi personali dei ragazzi, e dall’altro per favorire l’interazione con realtà diverse. Ma il grande obiettivo finale di questi tre percorsi è quello di predisporre schede di autovalutazione che verranno

inserite all’interno del curriculum vitae dello studente. Al momento siamo solo ad un livello di collaborazione con le professoresse dell’orientamento delle scuole medie ma speriamo che presto venga vagliato un vero e proprio certificato di valutazione da parte dell’Istituto. Ci stiamo lavorando e siamo speranzosi per il futuro”. Tre i laboratori esperienziali pomeridiani offerti da Ada, a partire dai graffiti. Iniziato con la realizzazione di murales per allestire il Carnevale di comunità di Azzano, questo corso ha coinvolto 14 ragazzi all’interno del centro di aggregazione giovanile del campo sportivo: “Lo street writer di Wizz art William Gervasoni ha insegnato ai ragazzi come realizzare spettacolari pannelli colorati con bombolette spray – racconta l’educatrice – Oltre all’aspetto pratico, gli studenti hanno sviluppato anche quello teorico e culturale legato ai graffiti: hanno imparato cosa è lecito e cosa no, cosa si può disegnare sui muri e cosa è meglio non fare. Ognuno di loro ha poi realizzato una sorta di quadro di un metro per un metro da portare a casa come ricordo di questa esperienza”.

Alessio Cicolari del negozio Ak Informatica ha invece fornito gli strumenti per apprendere il funzionamento di pc gaming e msn. “I ragazzi sono affascinati dall’universo dei videogiochi – afferma Valentina, del Progetto Giovani

Due immagini dell’attività di ‘Aula Didattica Attiva’, nata per sviluppare competenze sugli interessi dei ragazzi e per favorire l’interazione con realtà diverse

“Azzano: corri, salta, lancia” Da cinque mesi è attivo un corso di avviamento all’atletica leggera per bambini dai 6 ai 13 anni.

AZZANO - Da ottobre dello scorso anno è attivo il corso di avviamento all’atletica leggera ‘Azzano: Corri, Salta, Lancia’, iniziativa rivolta ai bambini dai 6 ai 13 anni. Il corso sta riscontrando grande successo non solo per il gran numero di adesioni, ma anche per l’entusiasmo dei partecipanti e dei genitori che vi assistono a bordo campo. L’iniziativa vuole essere un’approccio educativo allo sport senza requisiti di base specifici. Si parte da movimenti semplici fino ad imparare a camminare, correre in modo corretto con i giusti appoggi. Il corpo viene temprato mediante le giuste capacità coordinative che si apprendono volta per volta.

Gli insegnanti sono di alto livello sportivo: Franco Zanotti, azzanese d’origine, e Angelo Pessina sono runner ancor oggi in attività. Zanotti si occupa di corsa su strada e campestre; lo scorso è diventato campione italiano di mezza maratona Pessina si dedica principalmente a competizioni di lunga distanza ed endurance in ambienti ostili come ad esempio il deserto. Collabora al corso anche Rosa Cilia, moglie di Angelo, specilista di mezze maratone, e corre su strada. Attualmente ha smesso i panni dell’agonismo. “L’idea del progetto “Atletica Azzano” - spiega Pessina nasce grazie alla collaborazione

Scippo in pieno centro AZZANO - Un terribile spavento per l’azzanese Nadia Gregis, 58 anni, che il 24 febbraio scorso è stata assalita in pieno centro e in pieno pomeriggio da due malviventi mentre stava passeggiando con la madre ottantaduenne in via Papa Giovanni XXIII. Erano circa le 17 quando le due donne sono state affiancate da una Fiat Punto grigia. A bordo c’erano due uomini, uno dei quali ha strappato violentemete la borsa dal braccio di Nadia Gregis; la donna è caduta a terra ma ha avuto la forza di non mollare la borsa; così è stata trascinata per alcuni metri, riportando varie escoriazioni alle mani e alle gambe e strappi al vestito. I due scippatori si sono dileguati a tutta velocità verso la rotonda che porta a Stezzano. L’auto risulta rubata a Brescia. La borsa conteneva il cellulare, un centinaio di euro e i documenti personali. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri di Curno e una pattuglia della società di vigilanza ‘Sorveglianza Italiana’. Gli investigatori stano visionando le immagini delle telecamere comunali nella speranza di scorgervi elementi utili all’individuazione degli scippatori. L. C.

Berghem de Sota

dell’Assessorato allo Sport del Comune di Azzano, della Commissione Sport e dell’Asd Azzano Fiorente Grassobbio che ci hanno gentilmente concesso a titolo gratuito sia degli spazi, sia delle attrezzature. I primi passi li abbiamo mossi presso la pista di atletica adiacente il campo da calcio. Successivamente con il brutto tempo ci siamo trasferiti presso la vicina tensostruttura coperta. Siamo soliti iniziare la lezione riscaldandoci per poi correre, saltare, lanciare oggetti leggeri non pericolosi. Usiamo ostacoli di varia altezza, birilli per gli slalom, cerchi e cinesini per stabilizzare la distanza tra i piedi. L’allenamento si conclude con esercizi di stretching e rilassamento nel rispetto delle regole imposte dalla Iaaf, Federazione Internazionale di Atletica Leggera per quanto riguarda la categoria kids” Il corso gratuito vuole mostrarsi nella semplice missione d’ insegnare uno sport “povero” offendo un’educazione fisica piena di stimoli cosa che anni fa si proponeva anche nelle scuole. L’abbigliamento richiesto non prevede un’equipaggiamento tecnico specifico. Consigliabile comunque un paio di scarpe da running. Il corso - come detto, riservato a bambini dai 6 ai 13 anni - si svolge il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle ore 16.30 presso il Centro sportivo di Azzano San Paolo. Cecilia Cortesi

– con l’aiuto di un tutor hanno esplorato la costruzione e il meccanismo di un pc e alcune novità sul mercato”. Infine ci sono i bimbi del Punto Gioco che, nonostante la tenera età, sono dei supervisori eccellenti quando si tratta di testare attrezzi utili alla loro attività ludica. E così, insieme ai loro genitori, hanno guidato passo per passo i sei studenti coinvolti nel laboratorio di realizzazione delle pareti tattili. Sei i pannelli realizzati, della dimensione di un metro per un metro, che verranno poi donati al Punto Gioco e che consentiranno ai più piccini di toccare materiali differenti con mani e piedi esplorando il mondo dei sensi. Laura Ceresoli

1 / 3 / 2018 ‘Tra illusione e realtà’ Ciclo di incontri di filosofia AZZANO - “Tra illusione e realtà” è il titolo del ciclo d’incontri del Laboratorio di Pratiche Filosofiche che si terrà tra fine febbraio e inizio marzo in collaborazione con il Comune. L’iniziativa vuole essere un’opportunità per scoprire il piacere di filosofare attraverso il dialogo. Gli incontri gratuiti a cura di Agnese Previtali e Raffaella Nava si svolgeranno presso la biblioteca comunale di via Papa Giovanni XXIII, 17. All’iniziativa possono partecipare tutti coloro che hanno il desiderio di condividere uno spazio di confronto e di crescita. Non sono richieste conoscenze filosofiche. Serate degli incontri (previa iscrizione in Biblioteca, 035/532289): 22 febbraio, 1 e 9 marzo. Si approfondiranno le seguenti tematiche attuali: “essere e apparire”, “reale e virtuale”, “verità e menzogna”. Agnese Previtali consulente filosofico riconosciuto da Phronesis dice: “Negli incontri si cercherà di creare una piccola comunità di ricerca, dove i partecipanti in modo attivo avranno l’occasione di scambiare le proprie esperienze. Ci si confronterà mettendo in gioco le visioni del mondo e i propri valori. Si metterà in “pratica” la filosofia, spostando la nostra attenzione dalla soluzione alla domanda”.

Un ‘selfie’ alla ‘Settimana dell’Oratorio’ AZZANO - Quindici ragazzi dal carattere diverso, ognuno con i propri impegni lavorativi e scolastici, hanno vissuto per sette giorni insieme, sotto lo stesso tetto. Lo hanno fatto all’inizio di febbraio, in occasione della Settimana dell’Oratorio, in quello che un tempo era l’appartamento del curato. E i risultati sono stati imprevedibili. Grazie all’impegno della comunità azzanese, la casa è stata adattata alle esigenze dei ragazzi trasformandosi in un accogliente spazio di incontro e di riflessione. Ciò che ne è scaturito è un’inedita esperienza di convivenza in cui ognuno ha contribuito alla vita domestica mettendo in campo le proprie abilità. “Avreste mai pensato che la chimica potesse avvicinarsi all’economia e all’informatica? Che la politica potesse fare amicizia con la grafica e il design? Che l’ingegneria fosse molto vicina all’infermieristica? E che la comunicazione e l’organizzazione di eventi fossero fondamentali per l’automazione? Nemmeno noi – ha dichiarato con entusiasmo Don Andrea – Eppure è proprio quello che durante questi sette giorni è successo. È stato difficile inizialmente adattarsi alle abitudini e alla quotidianità degli altri ma, giorno dopo gior-

no, alzarsi tutte le mattine alle 7.45 per iniziare la giornata con un momento di preghiera e rivedere le stesse facce, ha iniziato ad essere anche divertente”. Molte sono state le attività che hanno permesso ai giovani di mettere a fuoco le buone pratiche di partecipazione attiva in comunità. Si sono per esempio confrontati con alcuni parrocchiani di Chiuduno che svolgono attività di recupero e vendita oggetti. Un educatore della parrocchia di Ponte San Pietro ha illustrato ai ragazzi il suo progetto per la creazione di un’equipe educativa in grado di gestire

l’oratorio in assenza del curato. E poi è intervenuta anche la TH3LAB di Trescore: questa associazione – che si occupa di una casa di accoglienza per minori e del controllo di uno spazio per dare ripetizioni agli adolescenti – ha messo a disposizione alcune scrivanie per sperimentare il coworking, una forma di lavoro sempre più diffusa. Ma non sono mancati i momenti ludici come la serata dedicata a “Il cervellone”, divertente gioco a quiz per allenare i neuroni e stimolare l’intelligenza. “Al termine della convivenza, i ragazzi sono stati invitati alla riflessione – conclude Don Andrea –. Due le domande chiave: quali le fatiche e quali le sorprese emerse da questa esperienza. Vivere una casa è diverso dall’abitarla. Significa prendersene cura, renderla accogliente, condividere momenti e crescerci insieme. Significa stare bene. Speriamo che questa settimana possa proiettarsi nella quotidianità, affinché quell’essere casa possa contraddistinguere ogni esperienza e ogni occasione vissuta in oratorio”. Laura Ceresoli


1 / 3 / 2018

COLOGNOLA / DALMINE

degli Sposi Colognola ha detto addio a Silvia Al gliVillaggio ‘Over Sessanta’ E’ morta dopo breve malattia Silvia Arzuffi, 73 anni. Lascia dietro sè il ricordo di una delle figure di riferimento dello spettacolo nel panorama bergamasco.

fanno ginnastica danzando

A fianco: un ‘fermo immagine’ dalla trasmissione ‘Striscia la Notizia’ nella quale è stata data notizia della morte della ‘loro’ regista Arzuffi. COLOGNOLA - “Paperissima” “Stranamore”, “Scherzi a parte”, “Striscia la notizia” e “Drive in”. Sono queste alcune delle storiche trasmissioni firmate da Silvia Arzuffi, attrice e regista bergamasca mancata lo scorso 16 febbraio a Colognola. Mancata dopo una malattia di breve decorso a 73 anni, Silvia Arzuffi lascia dietro sè il ricordo di una delle figure di riferimento dello spettacolo nel panorama bergamasco. Cresciuta artisticamente presso la scuola di teatro delle Grazie, aveva proseguito la sua crescita professionale come attrice e cabarettista a Milano da dove aveva salpato per tur-

nè che l’avevano portata a calcare prestigiosi palchi italiani. Sempre a Milano si era infine consacrata come regista televisiva di successo alla corte di Mediaset. Nell’ambito del varietà ha firmato trasmissioni comiche che hanno segnato la storia della televisione commerciale italiana, cominciando nel 1984 dalla trasmissione culto “Drive in”. Olre che per Mediaset aveva firmato anche numerosi programmi per la tv locale Telecity. Lunghissima la lista di celebrità con cui ha collaborato, tra cui Ric e Gian, Ezio Greggio, Enrico Beruschi, Gerry Scotti, Lorella Cuccarini, Teo Teocoli, molti dei quali

Silvia fu persona molto amata anche per il suo impegno nella comunità di Colognola, mettendo a disposizione la sua esperienza nell’organizzare le prestigiose rassegne teatrali della parrocchia, oltre all’impegno civico in vari Comitati

l’hanno ricordata con affetto presenziando ai suoi funerali. “Striscia la notizia” ha ricordato la sua storica regista con un momento commovente con la sua fotografia e l’applauso dei conduttori. Silvia Arzuffi fu persona molto amata anche per il suo impegno nella comunità di Colognola, mettendo a disposizione la sua esperienza nell’organizzare le prestigiose rassegne teatrali della parrocchia, oltre ad un impegno politico nel comitato, in particolare nel comitato di Colognola nella lotta contro il rumore delle rotte aree dell’aeroporto di Orio al Serio. Marco Boffa

COLOGNOLA - La musica è un mezzo potente per accendere la vita, innalzare l’umore e stimolare il movimento attraverso la danza. Niente di meglio per gli anziani: fare animazione con musiche e balli. La proposta parte dal Centro Anziani del Villaggio degli Sposi che in collaborazione con l’associazione culturale “Piedi per terra” organizza degli incontri di danze popolari ed etniche per over sessanta. Un modo alternativo di fare ginnastica, sfruttando danze collettive che consentono il mantenimento o il miglioramento delle capacità motorie, stimolando nel contempo la memoria oltre che ad apportare un’occasione di svago, socializzazione e divertimento. Gli incontri, a titolo gratuito, si svolgeranno il venerdì mattina dalle 9 alle 10, a partire dal 6 aprile, presso il Centro Terza Età Villaggio degli Sposi. Per informazioni 3881187297 M. B.

Foto di repertorio di danza popolare eseguita in palestra. La musica è un ottimo mezzo per dare stimoli alla vita fisica e psichica. In particolare le danze etniche.

Talent, musica e lirica: ecco il cartellone al Cineteatro

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COLOGNOLA - Talent, musical, lirica. Prosegue intenso il programma di spettacoli del Cineteatro San Giovanni Bosco di Colognola. Ecco gli appuntamenti del mese di marzo. Si comincia il 10 marzo con il musical “L’amore quello vero” presentato dall’ Associazione Amici per il Centrafrica, musical ispirato alla vita di San Francesco e Santa Chiara con testi non convenzionali che danno un ritratto originale delle due figure che hanno segnato la storia. Venerdì 16 marzo sarà invece il turno della lirica, con “Die Zau‐ berflote”, meglio conosciuto come ”Il flauto magico” di W.A.Mozart, concerto della stagioine operistica del “Circolo musicale Mayr Donizetti” di Bergamo. Infine sabato 17 marzo il “Ber‐ gamo got’s talent 4” organizzato per beneficenza dalla onlus “Giornopergiorno di Jenny Cerea”. Condurranno la serata Sandro Picco e Michela Carrara,con la partecipazione straordinaria del due comico Paul and Tony”. Per tutti coloro che vorranno iscriversi per esibirsi è possibile farlo gratuitamente entro il 10 marzo chiamando dopo le ore 15 i seguenti numeri 3383608432 / 3885614487. Tutti gli spettacoli avranno inizio alle ore 21, al Cineteatro “San Giovanni Bosco” di Colognola, in via San Sisto 9, Bergamo. M. B.

NostraDalmine: i giovani e la voglia di far politica

Iniziamo un viaggio nell’associazionismo locale DALMINE - Iniziamo un viaggio alla scoperta delle realtà piccole e gradi che costituiscono il tessuto politico e sociale della nostra Comunità di Dalmine. Partiamo da NostraDalmine; è nata dalla volontà di alcuni giovani del paese se le si vuole dare un’etichetta, si può dire che è una lista civica creata con l’obiettivo di formare un gruppo non legato ai partiti tradizionali. L’idea di creare una nuova forza politica viene nel 2013 a quattro ragazzi di Dalmine e cresce in pochi mesi grazie all’inclusione di amici e conoscenti. Nasce così una lista civica composta da giovani volenterosi che desiderano migliorare la comunità cercando di fare “buona politica”. Infatti, nonostante il carattere apartitico, NostraDalmine è tutt’altro che apolitica: lontana dagli interessi di parte e pienamente inserita nel contesto cittadino, la lista punta al miglioramento della realtà dalminese e della vita dei suoi cittadini. Con la convinzione che il motore di qualsiasi politica locale debba essere la gioventù e con il vantaggio di una conoscenza approfondita delle necessità più urgenti della comunità, nel 2014 NostraDalmine è entrata a far parte del consiglio comunale grazie all’appoggio di molti cittadini. Da allora, con il supporto del Comune, è iniziato lo sviluppo di un progetto che ha già ottenuto risultati significativi. La lista opera nei più svariati ambiti, che vanno dalla cultura all’ambiente, dall’economia al sociale. Lo dimostrano i risultati ottenuti nel-

la lotta al gioco d’azzardo (attraverso campagne di sensibilizzazione e accordi con la Polizia Municipale), nel contrasto di alcune opere di edilizia a forte impatto ambientale (come la costruzione dell’autostrada Bergamo-Treviglio) o la rivalutazione di alcune zone verdi, la mozione approvata per il testamento biologico (da allora effettuabile direttamente nel municipio) e quella delle locazioni a canone agevolato. L’obiettivo principale rimane quello di rendere Dalmine una città studentesca, rivolta ai giovani, in particolare con la creazione di un centro giovanile, assente nella città nonostante le sue dimensioni. Le prossime mosse andranno proprio in questa direzione, con varie proposte favorevoli alla creazione di nuovi spazi rivolti agli studenti, come l’allestimento di tavoli nel giardino retrostante l’università. NostraDalmine si impegna anche in attività di informazione alla cittadinanza, organizzando incontri su determinati eventi politici (come quello di mercoledì 28 febbraio sulle elezioni del 4 marzo) prestando sempre attenzione all’imparzialità e alla trasparenza. L’attività di questa lista civica è la chiara dimostrazione di come ancora oggi i ragazzi vogliano far sentire la propria voce e partecipare alla vita politica in prima linea, operando in modo proficuo per il bene della comunità ed andando contro molti pregiudizi sulla propria generazione, consapevoli di quanto sia importante il loro apporto. A G.

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CURNO / AZZANO 1 3 2018 10 Da parcheggio indecoroso Biblioteca: arrivano nuovi fondi a verde ‘giardino verticale’ / /

Ben altro ‘impatto’ per quanti arrivano in paese da Bergamo: cancellato il brutto piazzale ingombro di tutto. Al suo posto una bella ‘parete green’ che dà un tocco di internazionalità.

A sinistra: così si presentava Curno a quanti provenivano da Bergamo. Ora il colpo d’occhio è diverso: una bella parete verde, come da rendering sopra riprodotto

CURNO - Con sei mesi di anticipo è pronto il nuovo biglietto da visita di Curno: è una ‘parete green’ che dà il benvenuto a chi proviene da Bergamo. Il giardino verticale (per usare il termine venuto alla moda con EXPO, e mutuato dal nome del grattacielo, famosissimo anche a livello mondiale - lo stanno copiando anche i cinesi - so-

prannominato ‘Bosco Verticale’, costruito a Milano dall’architetto Boeri) sarà una delle facciate del polo commerciale realizzato tra via Fermi e via Bergamo. Questo nuovo insediamento sorge sull’area di un vecchio parcheggio dismesso, più volte segnalato in passato per casi di abbandono di rifiuti, danneggiamento ai veicoli in sosta e degrado. Ora al suo

posto c’è invece una struttura moderna con edifici autosufficienti in classe energetica A, destinati a tre esercizi commerciali: un discount tedesco, un negozio di articoli per la casa e un ristorante della nota catena americana leader nel pollo fritto. L’inaugurazione è prevista per giovedì 1° marzo dalle ore 7.15, con una festosa colazione offerta dal nuovo supermercato. Per quella data dovrebbe essere già installata la parete verde rivolta verso Bergamo, che in ogni caso crescerà e migliorerà col passare del tempo, come illustrato dalla società di Ranica che ha attuato il progetto e dal direttore dei lavori, l’ingegnere Davide Arrigoni. Al di là della parete verde, poi, il cuore ecologico della struttura è rappresentato dalla copertura fotovoltaica dei tetti, che permette agli edifici di gestire in autosufficienza il proprio fabbisogno energetico per il funzionamento e l’illuminazione dei negozi; un grande passo avanti in termini di risparmio e sostenibilità. Fabio Ravasio

CURNO - La nuova biblioteca-auditorium sta per vedere la luce. Grazie infatti agli oneri derivanti dalla costruzione del nuovo polo commerciale, sono stati stanziati circa 500mila euro per i lavori che consentiranno di aprire la tanto attesa struttura; essa completerà il “polo della cultura” di Curno, già arricchito dalla nuova scuola elementare inaugurata il 20 maggio scorso. I lavori inizieranno nei prossimi mesi e saranno ultimati, secondo le stime, entro la fine dell’anno corrente. La biblioteca, iniziata nel 1997 e completata per oltre il 95% già nel 2008, restava in attesa dei collaudi e degli arredi necessari per l’apertura, precedentemente impediti dalle imposizioni del Patto di Stabilità che legava i Comuni. Ora, grazie ad un accordo di reciproca fidu-

Grazie agli oneri di urbanizzazione del nuovo centro commerciale il Comune ha introitato fondi che permettono ora di comletare il ‘polo della Cultura’ di Curno

cia tra amministrazione e l’operatore che ha costruito il polo commerciale di via Bergamo, parte degli oneri derivanti saranno destinati a risolvere questo ormai noto problema della comunità di Curno. Ma non solo. Come si legge in una nota del 24 febbraio,

con i 226mila euro di costi di costruzione versati a fine luglio scorso sono stati stanziati 93mila euro per le asfaltature e 44mila per il rifacimento dei marciapiedi; inoltre 50mila euro sono destinati ad arredi aggiuntivi per scuola e scuola potenziata. Fabio Ravasio

Raccolta fondi per le zone terremotate del centro Italia AZZANO - L’Associazione “Azzano Giovani“ attiva sul territorio nella promozione di iniziative per il tempo libero, organizza nel mese di marzo l’evento Rigenerazione a favore delle popolazioni del centro Italia afflitte dal terremoto. “Questa iniziativa vuole essere il proseguimento della raccolta fondi avvenuta l’anno scorso - spiega l’Assessore alle politiche giovanili, sport e tempo libero Persico Francesco Tutto ha inizio quando il gruppo giovani del paese ha identificato in Arquata del Tronto il beneficiario della colletta. Si è iniziato così a istaurare rapporti con quella realtà prendendo contatti con il punto di aggregazione giovanile del posto”. Grazie alla generosa ”par-

“Questa iniziativa vuole essere il proseguimento della raccolta fondi avventa lo scorso anno. Tutto ha oreso inizio quando il Gruppo Giovani del paese ha identificato in Arquata del Tronto il benefuciario della colletta”

tecipazione” economica di alcune associazioni del paese e volontari si sono raccolti fondi che hanno raggiunto l’apice di 3.000 euro alla Notte Giovane tenutasi a settembre del 2017. Ha contribuito al risultato anche la vendita di magliette create ad hoc per l’evento dagli studenti delle scuole medie. Sulla scia di questo successo nasce l’iniziativa “Rigenerazione”, una serie di appuntamenti volti a celebrare il gemellaggio Azzano Giovani-Chiedi alla polvere (gruppo giovani Arquata del Tronto). All’evento è stata invitata anche la rappresentanza comunale del paese del centro Italia. L’evento avrà inizio venerdì 9 marzo, con un incontro dialogo tra le due realtà. La serata è aperta alla cittadinanza e sarà introdotta da Teatro A.

Inizio ore 20.45 presso l’Auditorium Scuole Medie. Sabato 10 alle ore 10.00, nella stessa location testimonianza agli studenti da parte dei giovani di Arquata del Tronto. Si è prevista inoltre per la sera una cena conviviale a offerta libera. Per chi volesse partecipare può farlo prenotandosi al 3456323332 entro venerdì 9 marzo. L’evento avrà inizio alle ore 19.30 presso la Sede Alpini in via della Pace. Infine a concludere l’iniziativa, domenica ore 10.00 presso il Centro di Aggregazione Giovanile si programmeranno i cantieri estivi presso Arquata del Tronto. Per tutto l’evento verranno raccolti i fondi per progetti dedicati ai giovani nelle aree terremotate. Cecilia Cortesi

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1 / 3 / 2018

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LALLIO / STEZZANO / TREVIOLO

A Lallio è tempo di grande teatro LALLIO - Tempo di teatro a Lallio. Il 23 febbraio all’Auditorium di via Locatelli la produzione “Day Care” ha portato in scena lo spettacolo “Tra cielo e…terra”, con gli attori della compagnia del Teatro delle Persone. In platea una ragazza vestita di bianco offre al pubblico dei fiori di carta colorata e il messaggio stampato è già chiaro: “Siamo nati tutti sotto lo stesso cielo…”. Dopo qualche minuto di attesa e lasciato il cestino di fiori, davanti a un pubblico sempre più curioso, la ragazza comincia a danzare con un velo rosso, sulle note di “L’anima vola” di Elisa. Sullo sfondo una scenografia semplice, con pochi elementi. Una panchina, due sedie, una grotta, una bicicletta e due paraventi. Tutto bianco, con pochi tocchi di rosso,

come un cuscino o un velo, e ancora piccole pennellate scarlatte addosso agli attori, come una cravatta o una bocca truccata. Gli attori sul palco si alternano dando vita agli sketch: c’è l’eremita nella grotta, sempre con il volto coperto, la moglie, che con i tacchi delle ciabattine firmate fa un rumore infernale, le due ballerine con i drappi rossi e blu, a simboleggiare l’amore e il vento. La simpatia strappa al pubblico tanti applausi, ma il repertorio sonoro non è da meno. Musica per ballare, ma come sottolinea il personaggio della psicologa, musica è terapia, per alleggerire il peso dei pensieri. E allora danze a profusione, con il gruppo “in bilico” sulle note di “Estate” dei Negramaro e poi scatenato in un pezzo di “Grease”. Si cimentano anche nel canto: la

Le innocenti vittime della riqualificazione

Vecchi alberi tagliati in centro Stezzano. Per far più bella la piazza. Ma saranno sostituiti Immagini di ‘prima’ con gli alberi in splendida forma; e - sotto, foto piccole - immagine di oggi con gli alberi tagliati.

STEZZANO - Dopo il nostro articolo “Requiem per l’ultima pianta”, nel quale si raccontava del triste destino delle piante eliminate nel parco agricolo di Dalmine, sono giunte in redazione altre segnalazioni di lettori inerenti l’abbattimento di altri alberi, questa volta a Stezzano. Ecco cosa ci scrive Antonio L.: “Requiem (come titolate voi sul n. 3 del 15/2,) per una fila di platani in via Bergamo a Stezzano, di fronte alla UBI Banca. Oggi hanno iniziato a tagliare dei bei platani (ultracinquantenni) per conto dell’amministrazione comunale. Motivo: creare dei parcheggi in sostituzione di quelli in piazza (in via di ribaltamento totale). Avevo fatto presente che si potevano tenere ancora gli alberi perché, tra un albero e l’altro si potevano creare i parcheggi; lo spazio c’è. Amen”. Come già anticipato in un nostro articolo sul precedente numero, martedì 20 febbraio hanno avuto inizio i lavori di riqualifica della piazza e il primo tratto a essere interessato è quello di Via Bergamo. In mattinata sono state rase al suolo la siepe, che faceva da spartitraffico tra la strada e la zona pedonale prospiciente la farmacia e la banca, e la fila di dieci platani, per sgomberare la zona e creare alcuni parcheggi. Come il nostro lettore, anche i cittadini e i clienti delle attività commerciali vicine all’area si sono posti la stessa domanda: era davvero necessario eliminare questi storici platani che facevano parte da decenni della quotidianità degli stezzanesi? Marco Rota, assessore ai Lavori Pubblici, Sicurezza e Ambiente, interpellato a riguardo, ci informa che i platani verranno sostituiti da sette aiuole di loropetalum chinense e con la piantumazione di sette ilex castaneifolia (agrifoglio). La scelta di togliere i dieci platani, ci riferiscono dal Comune, è stata dettata dalla seguente motivazione: “la peculiarità delle piante esistenti in termini di dimensioni e tipologia [...] non ha reso tecnicamente possibile la ricollocazione in altra area a verde del territorio”. Nonostante il progetto di riqualifica, fortunatamente, preveda nuove piante, rimane il grande dispiacere nel vedere Via Bergamo privata dei maestosi platani che accoglievano gli avventori che passavano per il centro del paese. Valentina Morlacchi

Scooterista travolto da auto

solista che intona “Quando nasce un amore” della Oxa becca qualche stecca, ma è talmente coinvolta e coinvolgente che strappa un’ovazione al pubblico, che già l’adora. Esilarante il battibecco intonato su “Parole parole”, parafrasando il celebre duetto Mina-Alberto Lupo. Gran finale con l’attore che per tutto lo show cercava il suo personaggio: travestito da ghostbuster insegue il suo

fantasma, che tenta di seminarlo fuggendo tra le poltrone della platea. La serata si è conclusa con gli interventi dell’Assessore Manuela Cividini e dei promotori del progetto. Lo spettacolo che ha regalato risate e momenti leggeri, merita una doverosa riflessione sull’uguaglianza di tutti i cittadini, come quelli che soffrono di disagio psichico. Le attività come il teatro sono fondamentali per il

I semafori della discordia Lamentele a non finire in paese da quando sono stati installati a quell’incrocio TREVIOLO - C’è aria di cambiamenti per le strade di Treviolo. Con l’intento di migliorare la viabilità, il Comune ha deciso di portare delle novità nelle vie del paese: la rotonda tra via Gorizia e via Marconi, che di certo non passa inosservata, accompagnata dai nuovi edifici in fase di costruzione che la circondano, e una serie di semafori collocati nei punti più a rischio per gli incidenti. Alcuni dei semafori in questione hanno portato con sé un’infinità di lamentele da parte dei cittadini, che esprimono la loro pungente opinione anche tramite Facebook. In particolare, il bersaglio di queste proteste sono i semafori situati all’incrocio di via Dolci e via Galetti, uno agevola le automobili che arrivano dalla prima via e l’altro serve per l’attraversamento pedonale. L’incrocio rappresentava un pericolo perché, a causa dei fabbricati adiacenti, portava gli automobilisti provenienti da via Dolci a sporgersi con la vettura verso via Galetti per avere una visuale migliore. Ad aggravare la situazione c’era inoltre la velocità con cui le automobili percorrevano via Galetti, incuranti dell’incrocio e dei poveri pedoni che dovevano attraversare la strada. La scelta di risolvere il problema installando due semafori sembra quindi ragionevole, ma la maggior parte delle persone non è di quest’idea,

soprattutto chi abita in prossimità dell’incrocio. Stando a quanto dice larga parte dei cittadini, il semaforo per le automobili ha tempi d’attesa tutt’altro che brevi. Tralasciando l’inquinamento con cui gli abitanti di via Dolci saranno costretti a convivere, il traffico rappresenta un disagio per le automobili che devono uscire dagli edifici della via. Il problema quindi non viene ridotto soltanto all’obbligo di aspettare, con un po’ di pazienza, che il semaforo diventi verde. Nonostante le centinaia di lamentele, che hanno descritto l’installazione dei semafori come se fosse una tragedia, c’è qualcuno che, al contrario, apprezza la novità. Nessuno nega che l’incrocio ora sia più trafficato, ma c’è da sottolineare che di certo è anche più sicuro. All’incrocio erano già presenti due specchi convessi che servivano per garantire una visuale più ampia, sembra però che non fossero una soluzione efficace. Infatti gli specchi non impongono alle automobili che sfrecciano in via Galetti di rallentare, il semaforo riesce invece a porre un limite di velocità. È comprensibile vedere gli abitanti di via Dolci protestare, non abituati ad avere delle automobili incolonnate sotto casa, ma bisogna tenere presente che un cambiamento di solito non arreca benefici assoluti a tutti, avrà sempre i suoi svantaggi e vantaggi. Rebecca Peroni

processo di inclusione di chi vive questa situazione, ma anche le famiglie e le istituzioni possono fare molto per loro. Come l’iniziativa “Un caffè per due uguale casa”, un progetto per assicurare una casa, un lavoro, ma soprattutto l’autonomia. Un caffè come aiuto economico, ma soprattutto una scusa per stare insieme, creando una relazione. Assunta D’Agnone

LALLIO - È finito per fortuna senza gravi conseguenze l’incidente che lo scorso 17 febbraio si è verificato a Lallio, sulla via Provinciale, nei pressi dell’azienda Zanetti. Poco dopo le 13, una Lancia Ypsilon blu ha colpito in pieno un quarantenne di Treviglio, che arrivava sul suo scooter in direzione opposta. L’impatto è stato molto violento, dopo che il motociclista è stato prima travolto e poi sbalzato lontano dalla sua moto, finendo con la schiena contro l’asfalto. Sul luogo dell’incidente sono arrivati subito i soccorsi del 118, oltre alla pattuglia dei carabinieri di Ponte San Pietro e agli agenti della Sorveglianza Italiana. Nonostante il brutto colpo, il centauro è stato trasportato alla Clinica Gavazzeni, riportando delle contusioni a schiena, gambe e braccia. A. D’A.

LE AZIENDE INFORMANO

Nelle mani delle macchine: l’uomo è superfluo o sottovalutato? Questo articolo vuole essere una provo c azione sul tema della tecnologia applicata nei più svariati contesti quotidiani: siamo sicuri che sarebbe vantaggioso delegare ad un robot la scelta del prodotto assicurativo più adatto alla nostre umane ed imprevedibili necessità? Furono anni, quelli a cavallo del nuovo millennio, vissuti nell’attesa di quell’internet che sarebbe a breve diventato “di tutti”, saturi di quella trepidante impazienza con cui si guarda una torta cuocere e il tempo sembra non passare mai. Certi automatismi e comodità, oggi scontati, erano già entrati nell’immaginario e nelle esigenze di ognuno, a fronte però di una tecnologia imperfetta, arretrata, in fase di rodaggio. In attesa di poterlo concretamente offrire, si simulava il futuro con ciò che si aveva, con una nota di ingratitudine, non diversamente dall’attaccare un adesivo Ferrari sulla propria – fedelissima – Panda rossa. Così nel 1996 prenotare un treno Milano-Firenze, presso il centralino automatico delle Ferrovie dello Stato, da semplice telefonata si risolveva inevitabilmente in una situazione tra l’avanguardistico e il tragicomico: “Pronunciare la città di de‐ stinazione” - “Firenze” “Non ho capito” - “Firenze” - “Hai selezionato: Cosenza. Premere 1 per confermare, 2 per tornare al menù prece‐ dente”. L’aspettativa futuristica lasciava ben presto spazio alla rassegnazione di infilarsi la giacca e recarsi al rivenditore più vicino. Gli esperti mondiali dipingono un possibile futuro dove la mediazione assicurativa sarà affidata esclusivamente ai robot, che saranno “la dimostrazione più evidente che è giunta l’era delle aziende meccanizzate, in cui i robot sonoin prima linea nella fornitura di servizi al cliente e non più dietro le quin-

te, al computer o nella fase di assemblaggio”. Nel distopico futuro, il nuovo robot-broker, ideato come risposta economica all’insostenibile aumento dei salari minimi, “può valutare, fare collegamenti e rilasciare polizze sul posto, mentre risponde al telefono ed effettua le chiamate automatiche. Parla ogni lingua conosciuta dagli esseri umani e dalle macchine, è disponibile a lavorare ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette […] non commette mai errori, non si ammala, non impiega troppo tempo nella pausa pranzo, non chiede di portare il suo cane a lavoro”, impiega il suo tempo libero aggiornandosi sulle attività in ambito lavorativo e facendo il bucato della sua proprietaria. I clienti lo accolgono con entusiasmo e anzi “Gradiscono il fatto che non abbia tatuaggi o piercing”. In un’epoca in cui i caselli autostradali self-service e le casse automatiche presso i fast food hanno messo in crisi generazioni di utenti e in cui giganti come Amazon decidono di tornare alle origini aprendo punti vendita fisici, siamo davvero pronti per un commercio da film di fantascienza? Se persino in un’attività meccanica e standardizzata, come selezionare un panino o pagare un pedaggio, l’assenza del contatto umano genera caos e sindrome da abbandono, metteremmo nelle “mani” di un robot la scelta del prodotto assicurativo più adatto alla nostra – umanissima – situazione? Se per noi di Millennium Broker il contatto in carne e ossa è condizione imprescindibile per una consulenza di qualità, qualcuno vede invece in una neutralità “robotica” un sinonimo di trasparenza e garanzia. Voi come la pensate? Dott. Alessandro Rizza Millennium Broker Srl

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EVENTI 1 3 2018 12 Il pianista Allevi ha trovato Con Mannino, una Festa a Bergamo il suo ‘Equilibrium’ della Donna tutta da ridere / /

Il compositore è stato protagonista di uno spettacolare concerto giovedì 1° marzo al Teatro Creberg

Tocco magico, melodie uniche. Ancora una volta Giovanni Allevi ha incantano il pubblico bergamasco con una serata di grande musica, giovedì 1 marzo, al Teatro Creberg di Bergamo. Il compositore ha portato in scena il suo ultimo lavoro “Equilibrium”, uscito lo scorso ottobre e subito accolto con grande favore sia dal pubblico che dalla critica. “In realtà il meglio l’ho sempre dato quando ho perso l’equilibrio. Per me non è uno stato di pace da raggiungere ma una condizione in movimento - ha dichiarato -. Così sono fuggito su un’isola dell’Atlantico, che tengo segreta, per comporre la musica raccolta in Equilibrium”. Il lavoro sinfonico, infatti, è stato composto su un’isola dell’Atlantico, mentre gli ultimi brani, sono stati ideati durante il periodo di forzato riposo al buio, seguito all’operazione agli occhi in Giappone. Fa ec-

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“ “In realtà il meglio l’ho sempre dato quando ho perso l’equilibrio. Per me non è uno stato di pace da raggiungere ma una condizione in movimento”

cezione “No words” brano per pianoforte e archi composto il 25 agosto 2016 ad Ascoli Piceno, la mattina dopo che una terribile scossa di terremoto ha cancellato centinaia di vite e raso al suolo diversi paesi a pochi chilometri dal luogo dove Giovanni Allevi si trovava con la sua famiglia. Giovanni Allevi è tornato sulla scena discografica con questo doppio disco sinfonico di brani inediti percorso da due anime musicali che si incontrano in un La copertina dell’ultimo disco di Allevi, ‘Equilibrium’

equilibrio instabile, quello che da sempre caratterizza la sua produzione: l’anima rock, ribelle e scanzonata che smantella le convenzioni e l’anima classica, accademica, che conduce l’orchestrazione con grande rigore. Ad accompagnare Allevi in questo nuovo progetto sono l’Orchestra Sinfonica Italiana e, per la prima volta, un altro pianista: il virtuoso americano Jeffrey Biegel che vanta collaborazioni da Leonard Bernestein a Keith Emerson. “Equilibrium” (Bizart/Artist First) è idealmente e fisicamente diviso in due parti. Il CD1, composto da 10 tracce di cui 5 eseguite da Allevi al pianoforte solo, introspettivo ed intenso, e 5 dove è accompagnato dagli Archi dell’Orchestra Sinfonica Italiana in un dialogo che attraversa stati d’animo che vanno dalla dolcezza al grido di dolore. Il CD2, totalmente diverso, con il suo Concerto per Pianoforte e Orchestra n °1, che vede il compositore Giovanni Allevi alla direzione dell’Orchestra Sinfonica Italiana, mentre il pianoforte solista è affidato a Jeffrey Biegel. Questo concerto in tre movimenti nasce in controtendenza col mondo contemporaneo, ed affonda le radici nella tradizione classica con un respiro ampio, dove il linguaggio si fa racconto, fatto di attese ed intense esplosioni emotive. Fabio Manara

L’attrice comica siciliana sarà protagonista del suo nuovo esilarante spettacolo “Sento la terra che gira” Sarà una Festa della Donna tutta da ridere quella in programma giovedì 8 marzo a Bergamo grazie a Teresa Mannino che porterà in scena il suo ultimo lavoro “Sento la Terra girare”. Solare presenza del panorama comico italiano che coniuga una raffinata tecnica attoriale con una capacità di improvvisazione assolutamente spontanea e originale. Teresa Mannino, siciliana fortemente legata alla sua terra, laureata in filosofia, ha studiato teatro a Milano che è diventata la sua città d’adozione. La sua comicità è graffiante, leggera, intelligente e sottile. Le sue storie dalla Sicilia attraversano tutta l’Italia per fermarsi nel grande Nord, per accendere un sorriso, far riflettere, scatenare una risata. Sessanta date - molte delle quali già sold out - vissute da sola sul palco per 90 minuti fatti di risate e divertimento vero, nonostante tratti argomenti seri, come quello che sta accadendo al nostro pianeta. “Ho azzardato un po’ perchè nei precedenti spettacoli partivo sempre da qualcosa di autobiografico - ha detto l’attrice -, mentre questa volta ho

deciso di parlare di quello che sta succedendo al nostro pianeta, perchè non sono cose solo tragiche ma apocalittiche”. “Non pensavo di fare questo mestiere però la vena comica c’è. Noi siciliani ce l’abbiamo dalla nascita, sappiamo raccontare e far ridere - ha aggiunto parlando del suo talento -. Visto il grande successo sono in programma altre 68 date» ha anticipato”. Avrà anche azzardato Teresa con questo nuovo

spettacolo, ma pare averlo fatto molto bene, visto il grande successo che sta riscontrando in questa prima parte del tour e le tante richieste per prolungarlo anche per il 2019. F.M. “Non pensavo di fare questo mestiere però la vena comica c’è. Noi siciliani ce l’abbiamo dalla nascita, Sapiamo raccontare e far ridere”

“Suicidi? Tangentopoli in commedia” Bebo Storti e Fabrizio Coniglio portano in scena un adattamento da ‘Tre suicidi eccelenti’ di Mario Almenighi Appuntamento col teatro d’autore sabato 3 marzo al Teatro Filodrammatici di Treviglio. Sul palco saliranno Bebo Storti e Fabrizio Coniglio che portano in scena il loro ultimo lavoro “Suicidi? Tangentopoli in commedia”, adattamento da Tre suicidi eccellenti di Mario Almerighi. Con il ricorso all’ironia e alla forza propria della rappresentazione teatrale, lo spettacolo diretto e interpretato da Bebo Storti e Fabrizio Coniglio, ci riporta in piena Tangentopoli quando due ispettori indagano su “Tre suicidi eccellenti” di quel periodo. Perché le scene dei suicidi sono state alterate? Perché Castellari, Cagliari e Gardini si uccidono proprio il giorno in cui dovrebbero incontrare i magistrati? Hanno tutti e tre un forte legame con L’Eni. È solo una coincidenza? Il sistema uccide chi all’improvviso

diventa inaffidabile? Lo spettacolo non consegna soluzioni o risposte, ma ripercorre le testimonianze, gli interrogatori, le analisi compiute sul luogo del delitto, le autopsie, per insinuare nello spettatore il dubbio che questi suicidi possano nascondere qualcos’altro. I biglietti saranno in vendita il giorno dello spettacolo a partire dalle ore 19.30, salvo esaurimento posti.

Bebo Storti


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SPORT

Michela e Sofia: bergamasche d’oro

Moioli e Goggia hanno portato la nostra città sul tetto del mondo conquistando due st repitose medaglie d’oro alle Olimpiadi Inver nali di PyeongChang Michela Moioli e Sofia Goggia, insieme alla porta bandiera Arianna Fontana (capace di concuistare ben tre medaglie nello short track), sono state le grandi protagoniste delle Olimpiadi Invernali di PyeongChang 2018. Le due bergamasche, tra l’altro grandi amiche nella vita privata, hanno conquistato due medaglie d’oro che hanno riscritto la storia olimpica dell’Italia nelle rispettive discipline. Mai prima d’ora, infatti, la squadra azzurra aveva conquistato il massimo titolo nello snowboard cross e solo una volta era arrivato l’oro nella discesa libera femminile. E pensare che Michela a PyeongChang ha rischiato di non andare per colpa del... cane. Proprio così. La ragazza di Alzano Lombardo, ha un piccolo barboncino di 10 mesi, Rocco, che a dispetto delle dimensioni ha un grande appetito. Tanto che non ha saputo resistere alla tentazione di sgranocchiarle il passaporto. Proprio a ridosso della partenza è stato necessario rifare il documento che è arrivato giusto in tempo per l’evento. Nella sua valigia, si è scoperto poi, ha trovato

posto anche un portafortuna particolare: un ukulele. “Me lo hanno regalato un mese fa. Appena ho cinque minuti lo prendo e strimpello, mi diverto un sacco - cha raccontato -. Avevo una chitarra, questo strumento è più piccolo e con quattro corde gli accordi sono diversi, ma ho imparato subito. Mi serve per staccare, per pensare ad altro”. Il successo della Moioli è stato semplicemente perentorio. Partita da favorita, ha gareggiato praticamente senza rivali: non a tutta in partenza, ha sfruttato tutta la larghezza della pista per imporsi pra-

ticamente in ogni turno, dopo aver chiuso in seconda piazza le qualifiche. Da Samkova a Jaco-

la seconda parte della pista era particolarmente adatta alle mie caratteristiche, quindi, in finale, ho soltanto aspettato il momento giusto per fare velocità e superare Trespeuch e Jacobellis”. Sicuramente più inaspettato è stato il successo di Sofia Goggia. La bergama-

bellis passando per Pereira e Trespeuch: tutte le rivali sono state costrette ad arrendersi. “Il segreto è stato non sentire il peso della responsabilità. Ho pensato solo e soltanto alla gara cercando di isolarmi il più possibile da ogni tipo di fattore esterno. La partenza in caduta libera mi abbia aiutato moltissimo, togliendomi non poche preoccupazioni, poi ero consapevole che

sca, 25 anni, esordiente ai Giochi, è scesa col pettorale numero 5, senza commette errori e fermando il tempo sull’1’39’22, davanti alla norvegese Ragnhild Mowinckel e alla grande favorita oltre che amica/rivale, Lindsey Vonn. “Sono molto orgogliosa. La vittoria la dedico a me stessa, al mio bel paese e alle persone

che vogliono bene a Sofia indipendentemente dal fatto che vinca alle Olimpiadi. Grazie a chi ha creduto a una bambina che a 6 anni sognava di vincere le Olimpiadi sulle nevi di Foppolo - ha dichiarato -. Qui non ho sentito pressione, ero molto concentrata sulle cose che dovevo fare, soprattutto oggi. Ho curato i dettagli, io che di solito sono una pasticciona. Non ho preso rischi, ho soltanto usato il cervello perché ogni tanto ce l’ho. Mi sono concentrato su un paio di punti. Sono stata una samurai. Non sarò mai la sciatrice che scende con classe, quando passo io faccio rumore come se suonassero mille chitarre. Ma sono così, e questo oro non mi cambierà. Resto Sofia, con la gente che mi avrebbe continuato a voler bene, ad amarmi anche se non avessi vinto questa medaglia”. Sofia ha coronato così un sogno che coltiva fin da quando ha 10 anni. Ma la stagione per loro non è finita con i trionfi sulle nevi della Corea del Sud. L’inverno durerà ancora un mese e nelle prossime settimane entrambe torneranno a gareggiare con un nuovo grande obiettivo: conquista-

re la Coppa del Mondo. Un traguardo importante che coronerebbe ulteriormente un’annata magica e che è assolutamente alla portata per entrambe: Sofia Goggia insegue la Sfera di Cristallo di discesa libera, mentre Michela Moioli punta a quella di snowboardcross. Entrambe sono in testa alle rispettive classifiche, ma le due situazioni sono molto differenti. La Goggia ha 23 punti di vantaggio su Lindsey Vonn e 71 su Tina Weirather quando manca soltanto una gara al termine della stagione, vale a dire le Finali di Are in programma il 14 marzo. La Moioli, invece, ha 1030 punti di margine sulla francese Chloe Trespeuch, 1630 sull’altra transalpina Charlotte Bankes e 1890 su Nelly Moenne Loccoz. Tanti, ma non ancora sufficienti per fare festa con ancora tre gare in vista: il 2-3 marzo a La Molina, il 10-11 marzo a Mosca e il 16-18 marzo a Veysonnaz. Non resta che fare a entrambe un grande “in bocca al lupo” per chiudere alla grande una stagione che resterà comunque negli annali. Fabio Manara

“Dea, forza, ora devi ripartire”

Nasce il torneo ‘BergamoWomen’s Cup’

La stagione dell’Atalanta è ancora lunga e il presidente Percassi promette: “Investiremo tanto. Gasperini è e sarà parte centrale del nostro progetto”

Squadre partecipanti: S.S. Lazio Women, Milan Ladies e Orobica Calcio Bergamo. Inaugurazione il 5 marzo

Brucia ancora parecchio l’eliminazione in Europa League per mano del Borussia Dortmund. Brucia perchè l’Atalanta ha dimostrato nel doppio confronto con i tedeschi, ancora più che nella fase a gironi, di poter imporre gioco e mentalità anche fuori dai confini nazionali. Purtroppo, però, i nerazzurri hanno pagato a caro prezzo i molti errori commessi tanto sotto porta quanto in attacco nella doppia sfida contro i gialloneri, abili, se non altro ad approfittarne e conquistare una qualificazione non così me-

ritata. Ma Gian Piero Gasperini sa bene che questa avventura europea, ben 26 anni dopo l’ultima volta, sarà il viatico per un futuro ancora più raggiante: “Nelle due partite abbiamo fatto molto bene, pensavamo pure di vincere all’andata. Di due partite molto equilibrate stiamo parlando. Ringrazio tutti, i giocatori ed i tifosi che sono sempre venuti qui, l’esperienza è stata fantastica. Siamo andati vicini ad un’impresa. Sono sicuro che sapremo ripartire. Tutte le partite che abbiamo giocato in Europa le abbiamo giocate alla pari, spesso anche meglio

degli avversari. Ci ha aiutato a crescere, a prendere consapevolezza delle nostre forze. Abbiamo fatto un ottimo percorso, di cui siamo orgogliosi. Noi adesso reagiamo forte, siamo testardi. Questa competizione era una novità, ci appassionava. Adesso però abbiamo altri impegni importanti”. Lo sa bene anche il presidente Antonio Percassi, che ha voglia di blindare il tecnico: “Il nostro cammino in Europa poteva finire meglio, ma ringrazio tutti, dai ragazzi al mister e la tifoseria, come sempre straordinaria. Meritavamo di passare.

Nell’insieme stiamo crescendo, speriamo di finire bene il campionato. Il futuro? Vogliamo continuare a lavorare così, investendo sul settore giovanile e sulle nostre strutture, continuando a mantenere i conti a posto. Abbiamo una visione del lavoro ben chiara nei prossimi tre anni: speriamo che poi arrivino anche i risultati. Gasperini per noi è determinante, vogliamo che rimanga con noi. Abbiamo un contratto lungo, speriamo di allungarlo ancora di più. Ci troviamo benissimo con lui, probabilmente questo è l’ambiente ideale per lui per esprimersi al meglio”. F.M.

Con il patrocinio del Dipartimento Calcio Femminile, l’Orobica Calcio Bergamo è lieta di annunciare la nascita del Torneo Bergamo Women’s Cup alla sua prima edizione 2018. Squadre partecipanti: S.S. Lazio Women, Milan Ladies e Orobica Calcio Bergamo Il Torneo sarà il preludio all’inaugurazione del Centro Facchetti di Cologno al Serio quale Centro Tecnico Federale Territoriale, inaugurazione che avverrà il 5 Marzo con le prime convocazioni dei ragazzi e delle ragazze U14. L’Orobica Calcio Bergamo ringrazia le Società partecipanti e i Mister Manuela Tesse e Reggiani per aver acconsentito allo svolgimento della inconsueta e grandiosa giornata di calcio femminile. Si ringraziano particolarmente i gestori del Centro Sportivo di Cologno mentre un plauso va soprattutto a Giovanni Cucco per aver permesso l’organizzazione di questo primo importante torneo nazionale targato Orobica. Si ringrazia infine il Ristorante Pizzeria da Mimmo e l’Hotel Il Borghetto di Bariano che ospiteranno la S.S. Lazio nel pernottamento previsto per sabato 03 Marzo.

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ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO

COME SI ESPRIME IL VOTO

Novità quest’anno per chi si reca alle urne per il voto. La nuova legge elettorale ha apportato sostanziali modifiche nel sistema di voto; di conseguenza le schede elettorali sono alquanto dissimili dalle schede che eravamo abituati a compilare nelle precedenti tornate elettorali. E purtroppo non sono semplici. Riteniamo opportuno riassumere alcuni concetti basilari sul nuovo sistema elettorale e alcune indicazioni pratiche per evitare l’annullamento della propria sheda. Consigliamo di dedicare qualche minuto alla lettura di queste indicazioni prima di andare al seggio. Il 4 marzo si vota per rinnovare il Parlamento, cioè la Camera dei Deputati e il Senato. In Lazio e Lombardia si vota anche per eleggere le amministrazioni regionali. I seggi saranno aperti dalle 7 alle 23. Per votare bisogna portare con sé la tessera elettorale e un documento d’identità (la carta d’identità o un altro documento di riconoscimento munito di fotografia e rilasciato dalla pubblica amministrazione. Può anche essere scaduto purché assicuri l’identificazione del votante). Può votare chi ha compiuto 18 anni. Chi ha meno di 25 anni riceverà solo la scheda per la Camera. Chi ha più di 25 anni riceverà due schede: una per la Camera dei Deputati (scheda gialla) e una per il Senato (scheda rosa). La nuova legge elettorale si basa su un sistema misto: un terzo dei parlamentari sarà eletto con il sistema maggioritario, gli altri due terzi con il proporzionale. Le schede elettorali riflettono questo sistema.

La scheda – sia quella per Camera, sia quella per il Senato – è divisa in rettangoli: nella parte superiore di ogni rettangolo è riportato nome e cognome dei candidati al collegio uninominale. La parte inferiore dei rettangoli è dedicata ai collegi da eleggere con il sistema proporzionale: ci sono i contrassegni della lista o delle liste che appoggiano il candidato uninominale e, a fianco, i nomi dei candidati nel collegio plurinominale. Le liste sono bloccate, cioè non si possono esprimere preferenze. Quest’anno, per la prima volta, la scheda ha un tagliando antifrode. Al seggio l’elettore riceverà una scheda dotata di un codice identificativo riportato su un tagliando rimovibile. Il presidente del seggio deve registrare questo codice e, quando l’elettore ha votato, controllare che il codice della scheda chiusa corrisponda a quello annotato sul registro. A quel punto rimuoverà il tagliando e inserirà la scheda nell’urna. Questo meccanismo serve a contrastare il voto di scambio: sarà infatti possibile verificare che la scheda consegnata dall’elettore sia quella che gli è stata consegnata dal presidente del seggio e non un’altra.

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Si può esprimere il voto in tre modi.

Cosa non fare

Tracciando un segno solo sul rettangolo che contiene il nome del candidato nel collegio uninominale: il voto così espresso vale anche per la quota proporzionale e sarà distribuito tra le liste collegate.

Le liste sono bloccate, quindi non va tracciato nessun segno sul nome di un candidato della lista plurinominale ma solo sul simbolo della lista.

Tracciando un segno sulla lista del collegio plurinominale: il voto è valido sia per la lista sia per il candidato uninominale collegato.

Il voto disgiunto non è ammesso. Se si traccia un segno sul rettangolo contenente il nominativo di un candidato uninominale e un altro segno su una lista che non sostiene il candidato dell’uninominale, il voto è nullo. Il voto disgiunto è ammesso solo nelle elezioni amministrative.

Tracciando un segno sia sul rettangolo che contiene il nome del candidato del collegio uninominale sia sul contrassegno di una lista che lo sostiene: il voto è valido sia per il candidato uninominale sia per la lista.

La scheda per la Camera è di colore rosa, quella per il Senato è di colore giallo. Circa un terzo dei deputati e dei senatori viene eletto con sistema uninominale maggioritario, i restanti due terzi con sistema proporzionale attraverso collegi plurinominali. Ma la scheda è unica e il voto disgiunto non è consentito: questo significa che l’elettore sceglie lo schieramento (che sia composto da un solo partito o da più partiti coalizzati) per il maggioritario e il partito preferito che deve essere necessariamente dello stesso schieramento, pena l’annullamento della scheda. La scheda presenta una serie di candidati al collegio uninominale (nomi scritti in caratteri più grandi) e, sotto ciascuno di loro, il partito o i partiti che lo sostengono: accanto ai simboli di ogni partito, già stampati in caratteri più piccoli, i candidati di quel partito nel collegio plurinominale proporzionale.


1 / 3 / 2018 ORIZZONTALI 1. Il giorno della settimana nel quale Dio si riposò 6. Vestiti, indumenti 8. Taglio pregiato di carne, in genere della parte alta della coscia di vitello, ma anche di tacchino, maiale 9. Così si denomina la seconda lettera dell’alfabeto 10. Permettono di volare 11. Mitico re dell’antica Sparta 12. Porta la corona 13. Consonanti in tisico 14. Riducono la velocità 16. Politico, filosofo greco, discepolo di Socrate 17. Macchina per il sollevamento e lo spostamento di merci e materiali, usata soprattutto in edilizia 18. Titolo usato per i sovrani dell’Impero Russo 19. La splendida villa di Stezzano, in foto 29. Fiume lugo una settantina di chilometri che esaurisce il suo percorso in Lombardia 30. La tradizione attribuisce a lui i poemi Iliade e Odissea 31. Uno dei principali gruppi etnici della popolazione di lingua Romani, detta genericamente degli ‘zingari’ 32. Insieme di carte, lettere, documenti disposti in una busta o in un pacco, in genere per la spedizione 33. lo si porta al dito 34. L’insieme dei cittadini accomunati dalla medesima condizione sociale ed economica 35. Si può scrivere così centouno 36. Anagramma di ridar; nelle tradizione dell’antica irlanda questo ome significava il supemo re 37. Il fratello di Gretel in una famosa fiaba dei Grimm, qui scritto come si pronuncia in italiano 38. In fondo agli indirizzi mail per utenti localizzati in Italia 39. Tecnica per unire due parti con ago e filo 40. Acronimo di Tomografia Computerizzata 41. Genere di anfibi cui appartiene la raganella 42. L’immancabile rito delle cinque per tanti inglesi 43. Uno dei testi fondamentali dell’Ebraismo 44. Insieme al Pal è uno dei due standard tecnologici televisivi che permettono la trasmissione del colore 46. Utensili usati in meccanica per tagliare lamiere, in agricoltura e giardinaggio per tagliare arbusti 47. Ortaggi ricercati in cucina. A differenza di altri ortaggi, si consuma il turione, ossia il giovane getto della pianta che, se non raccolto, si trasforma in un nuovo fusto.

TEMPO LIBERO

CRUCIVERBA FOTOGRAFICO Stanno tornando di moda esercizi che mettono alla prova la propria cultura e la propria memoria. Ve ne proponiamo uno tra i più classici e amati: il ‘cruciverba’. La riga retinata sotto la foto ve ne dirà il soggetto.

Villa Caroli-Zanchi è la più notevole e conosciuta delle ville che arricchiscono Stezzano. Venne edificata tra il 1838 e il 1840 dai Fratelli Caroli, secondo il progetto di Giacomo Bianconi, lo stesso architetto della villa Moroni, sempre a Stezzano. La famiglia Caroli risiedeva a Bergamo e possedeva a Stezzano diverse proprietà terriere adibite alla coltivazione di mais e gelso. I fratelli Caroli costruirono questa villa allo scopo di controllare al meglio i propri affari, ma anche per trascorrervi la villeggiatura durante l’estate invitandovì illustri ospiti. Per questo pretesero che fosse grandiosa, ispirata alle ville palladiane del Cinquecento. Sul retro della villa si estende un grandioso parco di notevoli dimensioni con fontane e finte grotte. Negli anni ‘80 il complesso è stato venduto alla Zanchi srl. che ne ha fatto sede di eventi.

VERTICALI

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1. Viaggio che promette emozioni in zone avventurose. In genere è obbligatoria una guida 2. Lo sfortunato fratello di Caino 3. Si accoppia a ‘risi’; è un piatto tipico della cucina in particolare veneziana, vicentina e veronese, a base di riso e piselli. 4. Specifica categoria professionale che designa gli addetti al settore amministrativo, tecnico e ausiliario. 5. A te 7. Famoso film di De Sica del 1960 con Sofia Loren; nel 1988 Dini Risi ne ha fatto un remake per la TV (senza articolo) 9. Donna abitante della Bosnia 11. Paese della bergamasca nel quale si trova la villa in foto 14. Un frullare prolungato; detto in particolare dgli uccelli 15. Davanti ai verbi indica ripetizione dell’azione una o più volte 16. Sale complesso di alluminio, fluoro e sodio; in forma liquida è utilizzata per la produzione industriale dell’alluminio 17. Abbreviazione usata nelle citazioni del Vangelo scritto dall’evangelista Giovanni 20. Accompagnata al termine ‘Genius’ indicava un’entità naturale e soprannaturale legata a un luogo e oggetto di culto nella religione romana 21. In un detto popolare è un uccello che da solo non fa primavera 22. Riserbo assoluto determinato da complicità e insieme dal timore di una vendetta 23. Nome di Luttazzi, noto compositore deceduto nel 2010 24. Abbreviazione comune del termine inglese ‘In Real Life’ usato nelle e-mail, nei social media, etc. 25. Vi vivono in cattività, esplosti al pubblico, animali feroci, esotici, rari 26. Uno dei sette Sacramenti 27. Parola di uso internazionale per indicare un albergo 28. Città romagnola famosa per l’autodromo 33. Si usano per scagliare frecce 34. Sigla automobilistica di Cuneo 36. Termine arcaico usato per indicare: ardito, temerario, audace 37. In uso figurato: nulla, niente. Nelle espressioni non sapere, non capire, non valere 38. Termine arcaico, poetico per indicare: andato, partito 39. Acronimo della Comunità degli Stati Indipendenti, l’organizzazione internazionale che raggruppa nove delle quindici ex repubbliche sovietiche 40. La prima parte del tepore 43. Sigla automobilistica di Messina 44. Famigerata sigla della Schutz-Staffel, la milizia tedesca con compiti di polizia nel regime nazionalsocialista in Germania 46 - Sigla automobilistica di agrigento

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