Colonne Gelesi Edizione Maggio 2017

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Il Consiglio Comunale delibera la cittadinanza onoraria per lo scrittore che a Gela nell’81 ricevette il primo premio della sua carriera

Camilleri cittadino gelese

Speciale “Patto per il Sud”

Ospedale. Invitato personalmente dal sindaco, il padre del Commissario Montalbano desidera tornare in città per la cerimonia di conferimento Decreto contestato

I

l Consiglio Comunale di Gela, presieduto da Alessandra Ascia, ha deliberato all’unanimità il conferimento della cittadinanza onoraria ad Andrea Camilleri. Quando lo scrittore non era ancora noto al grande pubblico, fu un concorso letterario, che si tenne nella città del Golfo nel 1981, ad intravederne le grandi doti. Camilleri fu premiato, per la prima volta nella sua lunga carriera, da una giuria presieduta da un critico di fama come Giacinto Spagnoletti, per il romanzo “Un filo di fumo”, edito da Garzanti. In quell’occasione, con lui si complimentò Gesualdo Bufalino. Fu l’unica volta che i due grandi scrittori vennero in contatto. Prima dell’esordio del commissario Montalbano, sarebbero dovuti passare ancora tredici anni. E negli episodi consacrati al successo dalla fiction Rai, Camilleri non ha dimenticato Gela, affibbiandole lo pseudonimo di Fela, così come Vigata è la sua Porto Empedocle. In città risiede inoltre il più grande amico dello scrittore: Federico Hoefer, anch’egli fine intellettuale, ispiratore della delibera proposta al sindaco Dome-

Il sindaco Domenico Messinese e l’assessore Francesco Salinitro a casa di Andrea Camilleri per invitarlo a ritirare la cittadinanza onoraria a Gela nico Messinese. Il primo cittadino ha invitato personalmente Camilleri alla cerimonia che Gela tributerà al suo nuovo ed illustre concittadino. “Per me – ha detto lo scrittore - è

un'occasione di autentica commozione perché conferire la cittadinanza ad una persona che non è nata in quel paese è un riconoscimento di fraternità. Essere accolto da una

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comunità, come suo figlio e membro, è motivo di profonda emozione, come uomo prima ancora che come scrittore. Sono grato al sindaco, alla Giunta, al Consiglio Comunale e a tutti i miei concittadini gelesi nuovi e vecchi”. A giugno Camilleri ritirerà un premio in Francia, e non se la sente di affrontare, alla sua età (91 anni), due viaggi in un mese. Programmerà la sua trasferta gelese dopo l’estate. Anche se per i suoi spostamenti in aeroporto ci fa sorridere. “Sono diventato come un pacco postale – ci racconta -. È una situazione confortevole: ti prendono e ti portano in giro con la carrozzina, fino a farti accomodare in aereo. Spero proprio anche come fatto personale di venire a Gela, perché ho voglia di tornare in Sicilia e voglio veramente abbracciare tutti i gelesi. E soprattutto, se affronto un viaggio vuol dire che sto bene, quindi l'augurio è fatto anche pro domo mea”. Per Camilleri, quella di Gela è la terza cittadinanza onoraria dopo quella conferitagli dai Comuni di Santa Fiora in Toscana nel 2014, e di Agrigento nel febbraio del 2016.


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Speciale Patto per il Sud

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Opere per quasi 60 mln alla firma dei decreti di finanziamento Presentato quasi un terzo dei progetti finanziabili dal Patto per il Sud, Gela si appresta a diventare una città-cantiere

Il sindaco di Gela Domenico Messinese L’assessore comunale ai Lavori Pubblici Flavio Di Francesco

SONO 23 i progetti presentati dal Comune di Gela che saranno finanziati per quasi 60 milioni di euro nell’ambito del cosiddetto “Patto per il Sud”. “Le opere pubbliche individuate – spiega il sindaco Domenico Messinese -, sono state scelte perché dotate di una cantierabilità avanzata. Per essere ammesse ai finanziamenti infatti, i progetti, oltre che esecutivi, dovevano essere adeguati alla nuova normativa sugli appalti. E in questa direzione ci siamo mossi per mettere in circolo nella nostra economia una gran mole di risorse in grado di risollevare il territorio in que-

sto delicato momento della sua storia”. Più settori comunali, i relativi uffici, tecnici ed assessori si stanno mobilitando per accelerare gli iter che porteranno all’apertura dei cantieri. Una riunione operativa si è tenuta lo scorso mese di aprile al Comune di Gela con la partecipazione del presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta e dell’assessore regionale Mariella Lo Bello, suo vice in Giunta Regionale. Quasi un terzo dei progetti è sul tavolo dell’assessorato regionale alle Attività Produttive, competente per l’istruttoria che culminerà con il decreto di finanzia-

mento. I primi ad essere stati depositati sono il rifacimento dei prospetti e la rifunzionalizzazione degli spazi esterni al convento dei Frati Minori dei Cappuccini, la riqualificazione urbana di via Navarra e le opere di urba-

nizzazione ad Albani Roccella, relativamente allo stralcio funzionale di via Martinica e traverse. A seguire sono stati presentati i progetti che riguardano le riqualificazioni urbane di viale Mediterraneo, via Tevere, via

Niscemi e la sistemazione di piazza Eleusi, relativamente alla nuova viabilità di collegamento con l’ex strada statale 115 e lo studio dello svincolo, con la realizzazione dell’area a verde attrezzato limitrofo alla stessa piazza.


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Speciale Patto per il Sud

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Rifacimento dei prospetti e rifunzionalizzazione degli spazi esterni al convento dei Frati Minori dei Cappuccini Rifacimento dei prospetti e rifunzionalizzazione degli spazi esterni al convento dei Frati Minori dei Cappuccini

I PROGETTI DEL PATTO PER IL SUD

Finanziamento

Rifacimento dei prospetti e rifunzionalizzazione degli spazi esterni al convento dei Frati Minori dei Cappuccini.

540.000,00

Opere di urbanizzazione Albani Roccella - Stralcio funzionale Via Martinica e traverse

1.121.912,00

Riqualificazione urbana di via Ventura

1.032.913,00

Riqualificazione urbana di via Navarra

600.000,00

Officina della Gioventù

2.200.000,00

Riqualificazione urbana di Macchitella

160.000,00

Area verde attrezzata per cani con percorso agility nel quartieredi Macchitella

400.000,00

Riqualificazione urbana di via Cairoli

840.000,00

Riqualificazione urbana di via Niscemi

988.000,00

Riqualificazione urbana di via Tevere

999.837,50

Riqualificazione urbana di viale mediterraneo

1.630.000,00

Una Via Tre Piazze

8.500.000,00

Tetto scuola Albani Roccella

500.000,00

Asilo Via Albinoni

850.000,00

Via Recanati

1.500.000,00

Riqualificazione urbana della zona nord del Museo Archeologico

2.600.000,00

Sistemazione di piazza Eleusi Riqualificazione di via Borca di Cadore

€ €

2.600.000,00 2.250.000,00

Orto Pasqualello

8.000.000,00

Impianti sportivi / nuovo stadio in contrada marchitello

€ 15.560.869,00

Lungomare

3.000.000,00

Riqualificazione viaria via Venezia

2.162.229,50

Riqualificazione urbana dello svincolo Manfria Roccazzelle

1.942.000,00

TOTALE € 59.977.761,00

LO SVILUPPO DEL TEMA progettuale nasce da un’analisi di carattere urbanistico del luogo oggetto di intervento e dell'area circostante con le relative destinazioni. In questo ambito ci si è posti l'obiettivo di realizzare un progetto finalizzato all'integrazione dell'area antistante il convento con il convento stesso. La proposta di intervento parte dalla riconfigurazione del Sagrato della Chiesa, prosegue ponendo in relazione i due "vuoti", l'ex chiostro e la piazza antistante e conclude con la realizzazione di una barriera fisica che possa rievocare le antiche mura del vecchio convento. La nuova struttura, nel suo modo di essere, rievocherà la storia del complesso conventuale e delle sue stratificazioni temporali, condizionate dagli eventi, dalla morfologia del suolo, dai materiali da costruzione locali, dalle opportunità di dominio sul territorio circostante. Il progetto mira alla fusione, nel sito, delle tecniche innovative con la storia dei luoghi, garantendo un nuovo concetto di spazio pubblico nel quale predomina il mix funzionale: la continuità tra pubblico e privato. Il chiostro, recintato da un portico, diventerà un elemento di comunicazione e disimpegno tra la piazza pubblica ed il complesso conventuale; sarà un luogo in cui ciascun fruitore possa essere indotto alla meditazione e, attraverso la pre-

ghiera e la riflessione, trovare la comunione con Dio. Il nuovo muro di recinzione, caratterizzato da feritoie che lasciano intravedere lo spazio pubblico e privato, si innesterà ad un altro paramento murario più alto e fortificato formando un tunnel verso il mare, in memoria della vecchia torre di avvistamento. L'intervento proposto, oltre a rifunzionalizzare e riqualificare gli spazi fruibili, opererà seguendo una ristrutturazione a risparmio energetico sull'edificio, a garanzia di una maggiore autonomia e sostenibilità ambientale. Attraverso lo studio non invasivo effettuato con l'ausilio di una termocamera IR, si è giunti alla conclusione che tutti gli intonaci dell'edificio sono ad elevato rischio di cedimenti e distacchi. Si rende così necessario un intervento globale sui prospetti. In corrispondenza del sagrato viene mantenuta la pavimentazione in pietra lavica esistente ma saranno inserite delle fasce in pietra ducale che seguono delle particolari direttrici specificate nel progetto architettonico. Lo spazio antistante il portico diviene uno spazio verde dove è prevista la piantumazione di un prato gramignato. In alcune intersezioni della pavimentazione vengono sistemati degli alberi di diverse essenze. Sarà ricollocata la statua di San Francesco e realizzato ex novo il podio sul quale poggia. Per inibire il transito ai veicoli sono disposte in prossimità dell'accesso al cortile dei dissuasori, sfere di marmo del diametro di 40 cm illuminate da un sistema a led che dal basso verso l'alto riflettono su di esse, propagano la luce nello spazio circostante e hanno peraltro la funzione di dissuasori del traffico veicolare.


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Speciale Patto per il Sud

Riqualificazione urbana di via Navarra VIA NAVARRA si trova nel centro storico della città e ricade nella zona A1-1 del Piano Regolatore Particolareggiato del Comune di Gela. Il progetto di riqualificazione urbana ha lo scopo di realizzare una nuova viabilità con nuove opere di urbanizzazione primaria che migliorino sia la qualità urbana della strada che la sua funzionalità, tenendo presenti le reali esigenze dei quartieri interessati dagli interventi. Lo studio progettuale consiste nel rifacimento della sede stradale e dei marciapiedi, utilizzando materiali coerenti al centro storico della città. Questa soluzione è stata studiata per dare maggiore vivibilità alla strada che è resa più fruibile dai cittadini residenti nel quartiere, ma anche a chi è solo di passaggio, tutto questo senza compromettere il traffico automobilistico. Il progetto ha dunque preso in esame le reali esigenze del quartiere, valutandone la rispondenza agli obiettivi urba-

nistici che ha la città di Gela. Sono stati così esaminati i contenuti funzionali in termini di impatto sul sistema ambientale, analizzati la distribuzione e i flussi di traffico, valutati singoli elementi progettuali quali i raccordi con la viabilità esistente, il sistema di parcheggio e i percorsi pedonali. Le reali esigenze del quartiere sono di diversa natura: urbanistica, ambientale, razionale. Tra i materiali utilizzati, il marciapiede sarà realizzato con pavimentazione in basolato lavico. Il progetto propone una geometria della sede stradale con pendenza laterale tale da portare l’acqua piovana verso l’apposita caditoia di raccolta acqua, posta tra il percorso pedonale e la sede stradale. L’asse viario è stato studiato prevedendo anche la possibilità che si possa operare il cambio del senso di marcia dei veicoli, rispetto a quello attualmente in vigore, senza comprometterne la reale funzionalità.

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Opere di urbanizzazione ad Albani Roccella L’AREA NELLA QUALE si interviene è sita nella zona Nord-Est di Gela. In particolare si individuano due distinte aree situate ad alcune centinaia di metri di distanza l’una dall’altra. La prima riguarda le Via S. Filippo Neri, S. Giorgio, S. Marta e traverse. La seconda area riguarda la Via Martinica, la Via Bahamas e traverse, oggetto di questo stralcio funzionale. Il progetto non prevede espropri, essendo le aree utilizzate tutte di proprietà comunale, ad esclusione di tratti della rete di canali di bonifica, oggi dimessi, che verranno acquisti direttamente dal Consorzio di Bonifica n° 5. La pavimentazione stradale è stata prevista in conglomerato bituminoso, mentre per i marciapiedi saranno realizzati in pietrine di cemento con orlatura in pietra calcarea. Nel progetto di urbanizzazione sono state previste aree a verde e panchine in pietra di Comiso in via Bermuda e in via Martinica. I cestini portarifiuti in metallo verranno distribuiti lungo tutta la zona a una distanza media l’uno dall’altro di circa 50 metri con una maggiore concentrazione in corrispondenza delle zone a verde. Le opere di urbanizzazione progettate rispettano le prescrizioni della Legge sull’accessibilità ai portatori di handicap fisici; in particolare i parcheggi e le aree a verde

sono stati progettati prevedendo la presenza di rampe di ingresso ed uscita con pendenza del 12%, è stata prevista inoltre la presenza delle stesse rampe in corrispondenza di tutti gli incroci, e dei passaggi pedonali. Inoltre si è prestata particolare attenzione a tenere una larghezza libera sui marciapiedi della viabilità principale, pari ad almeno 90 cm per permettere in qualsiasi punto degli stessi un facile passaggio ai soggetti su sedie a rotelle, posizionando sia l’arredo urbano, che i pali della pubblica illuminazione sui bordi degli stessi marciapiedi. Inoltre nei parcheggi sono stati ricavati gli stalli per i portatori di handicap, conformi alla normativa vigente, dotati di specifiche rampe per l’accesso ai marciapiedi. A completamento della progettazione della sede viaria e dei parcheggi è stata prevista la messa in opera della segnaletica stradale. Questa sarà posizionata seguendo le direttive del Codice della Strada e del relativo regolamento di attuazione. Ai fini della regolamentazione degli incroci, le strade sono state divise in due gruppi con diverso diritto di precedenza. Del primo gruppo fanno parte le vie Martinica e Bahamas. Il secondo gruppo di strade è composto dalle restanti vie.

Riqualificazione urbana di viale Mediterraneo IL PROGETTO CONFIGURA strategie d’intervento differenziate per ogni tratto stradale, distinguendo nell’intervento due fondamentali ambiti spaziali: il tratto di Viale Mediterraneo compreso tra l’incrocio con la Via Giacomo Navarra Bresmes e la Porta Marina, esteso per analogia storica al tratto di marciapiede che prosegue oltre la stessa fino al secondo dei Torrioni Circolari, e il tratto compreso tra il Torrione e la Via Vespucci. Oltre a razionalizzare, secondo le esigenze riscontrate e previste, l’uso degli spazi dal punto di vista della mobilità veicolare e pedonale in tutta l’area d’intervento, si è posta particolare attenzione alla sistemazione del belvedere, luogo di incontro e di sosta importante nella vita civile della città, tanto da poterlo anche utilizzare come una vera e propria piazza. Il progetto prevede soluzioni diverse nei differenti tratti stradali, tenendo conto di fattori estetici e fun-

Il tratto di viale Mediterraneo su cui si affaccia il Palazzo di Città zionali connessi ad essi. Saranno eliminate tutte le barriere architettoniche, sarà riportata l’area attualmente occupata dalla sede stradale alla quota dei marciapiede e pavimentati l’intero nastro stradale del Viale Mediterraneo e i relativi marciapiedi con lastre di pietra calcarea, creando così un’unica piazza. Nel tratto di

Viale Mediterraneo, tra Porta Marina e Via Pausania, si propone di spostare la carreggiata a sud, addossandola al muro che sostiene la strada, in modo da consentire l’allargamento del percorso pedonale a nord, che oggi risulta interrotto da uno dei Torrioni circolari, con l’obiettivo di proteggere e valorizzare i manufatti sto-

rici e ottenere un percorso pedonale agevole. Nel tratto compreso tra il secondo Bastione medioevale e Via Vespucci, i marciapiedi si attesteranno a una quota superiore rispetto alla sede stradale, il marciapiede lato nord sarà allargato leggermente, e saranno riperimetrate le aree destinate al verde pubblico, agevolando i percorsi pedonali. Le opere a verde consistono nella fornitura di palmizi, alberi, arbusti fioriti ed essenze tipiche della nostra area, che saranno poste in opera in 4 grandi aiuole lungo il Viale Mediterraneo e nelle fioriere previste integrate nel belvedere antistante il Municipio. Il progetto prevede anche la dismissione e il riutilizzo delle sedute esistenti e la realizzazione in opera di un gruppo di ampie sedute in pietra calcarea, posizionate sul belvedere. L’illuminazione pubblica verrà sostituita nella sua totalità.



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Riqualificazione urbana di via Tevere IL PROGETTO PREVEDE L’INTERVENTO sul tratto nord-sud. La soluzione proposta presenta due corsie di marcia ciascuna, della larghezza complessiva di 5 metri, due marciapiedi di larghezza di 1,5 m, adiacenti i fabbricati, ed una zona centrale che funge da spartitraffico adibita a parcheggio con spazi di sosta paralleli all’asse stradale. I materiali che verranno impiegati per marciapiedi e banchine carrabili sono la pietra calcarea o lavica abbinata ad altri elementi lapidei, mentre la pavimentazione stradale sarà costituita da conglomerato bituminoso. L’impianto d’illuminazione stradale sarà completamente ricostruito e prevede pali ad “Y” nel tratto nord-sud sistemati in asse allo spartitraffico. Per quanto riguarda la raccolta delle acque meteoriche, sarà realizzato un sistema di caditoie poste lungo l’asse longitudinale viario, trasversali all’asse stradale integrato e allacciate al collettore fognario presente lungo via Tevere. Per quanto riguarda invece le acque nere provenienti dagli scarichi delle utenze private, il progetto prevede il rifacimento degli allacci alla condotta esistente. Previste anche opere a verde: gli alberi finora presenti, le cui radici hanno danneggiato l’asfalto, saranno sostituiti con piante decorative ed ombreggianti, non così invasive.

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Riqualificazione urbana di via Niscemi L’opera cerca di coniugare l’aspetto gestionale e operativo visto l’interesse commerciale della via quindi fondamentale per l’economia della città. L’intervento di progettazione dello spazio pubblico è aperto al fine di ricreare una situazione urbana vivibile. L’intervento progettuale ha come scopo quello di organizzare gli spazi del movimento della sosta, quali gli spazi pubblici, gli spazi di transito a parcheggi e spazi di interscambio in modo da riqualificare la scena urbana dell’area interessata attraverso il rimodellamento della sede stradale, il riordino dell’incrocio tra via Cascino e via Niscemi e tra via Niscemi e via Venezia e tra via Falcone e via Venezia, l’organizzazione degli spazi a parcheggi e spazi per mezzi pubblici, il rifacimento del manto stradale, dei marciapiedi e l’abbattimento delle barriere architettoniche, la collocazione di nuovi elementi di arredo urbano con inserimento di spazi a verde e riordino di quello presente, il rifacimento dell’impianto di pubblica illuminazione, la realizzazione della rete fognaria, il rifacimento dell’impianto idrico, la valorizzazione degli ingressi della scuola e dello stadio. Si procederà alla rettifica dell’asse viario con conseguente rifacimento dei cigli stradali in modo da avere una carreggiata ben delineata nei suoi confini per consentire una ordinata viabilità automobilistica. Via Niscemi, che si trova ad essere intersecata da tre grandi arterie come via Venezia, via Falcone e via gene-

rale Cascino, vie ad altissima intensità di traffico, vedrà all’incrocio con quest’ultima arteria un’isola direzionale sparti- traffico che consentirà un maggiore e ordinato deflusso della circolazione stradale; all’incrocio con via Venezia e via Falcone verranno inserite due rotatorie stradali a funzionamento basato sulla regola generale della precedenza al traffico circolante nell’anello. L’isola di rotazione consente di valorizzare il luogo con un intervento di natura paesaggistica, migliore aspetto architettonico dell’intersezione stradale, ottimizzazione della fluidità del traffico grazie alla eliminazione dei tempi morti, diminuzione dell’inquinamento acustico e atmosferico rispetto agli incroci con semaforo, possibilità per tutti i mezzi, anche quelli pesanti, di invertire la marcia. Grazie al rimodellamento dell’asse viario saranno creati spazi da destinare a parcheggi disposti parallelamente all’asse viario in modo da consentire un inserimento e un’uscita dell’automobile senza creare eccessivo intralcio alla circolazione stradale. Inoltre saranno create delle isole per le fermate dei mezzi pubblici, in modo che non intralcino la circolazione veicolare. Saranno collocati nuovi elementi di arredo urbano adeguati alla nuove funzioni sociali. L’intero impianto di pubblica illuminazione sarà rifatto a partire dai cavidotti, dei blocchi di fondazione pali, fino all’inserimento di nuovi pali e corpi illuminanti. Si procederà infine alla realizzazione della rete fognaria lungo tutta la via e alla sostituzione della rete idrica esistente.

Sistemazione di piazza Eleusi

ALL’INTERNO DEL PEEP nel quartiere Scavone, il progetto prevede la realizzazione di tre opere distinte ma strettamente interconnesse tra loro: una strada che colleghi in modo

diretto il rione con l’ex strada statale 115, la sistemazione della piazza Eleusi, la realizzazione di un’area a verde attrezzato limitrofa sia alla strada che alla piazza Eleusi, delle quali ne diventa elemento di collegamento. L’intervento progettuale segue una linea ecocompatibile, in quanto si utilizzerà quasi globalmente il materiale derivante dai movimenti di terra per sistemare l’area; si eviteranno così considerevoli riporti in discarica o reperimenti di materiale. La costruzione della strada deve servire per collegare in modo diretto il quartiere Scavone con l’ex statale 115; essa parte dall’esistente Via Salonic-

co, rappresentando la sua naturale prosecuzione. L’arteria riveste un ruolo di notevole importanza. Nel quartiere si trovano infatti due istituti scolastici. Con la sua costruzione s’inserisce un’ulteriore arteria in grado di distribuire il flusso veicolare soprattutto nelle ore di punta; inoltre per un ampio tratto è previsto uno slargo che funge da parcheggio, nonché da accesso all’area a verde attrezzato ad essa adiacente. La strada sarà dotata di rete fognaria per lo smaltimento delle acque meteoriche e di adeguato impianto di illuminazione. In piazza Eleusi sarà realizzato uno spazio, che possa essere

sfruttato dai cittadini, in generale, e dai giovani in particolare per occasioni aggregative. Il nome della piazza (Eleusi era una città dell’Attica non troppo lontana da Atene) ha dato spunto alla realizzazione di uno spazio raccolto a forma di anfiteatro che si coniuga bene con l’esistente sistemazione, e che possa contemporaneamente servire da accesso (anche tramite rampe per disabili) alla vicina area a verde attrezzato prevista anch’essa in progetto. Prospicente le gradinate per un totale di circa 400 posti a sedere, è prevista una piattaforma rialzata che all’occorrenza possa fungere da palcoscenico.

Alle spalle di esso, separata da un muro, è allocata una fontana che, visibile dall’intero quartiere, sarà per esso elemento caratterizzante. Essa sarà contornata da aiuole e muretti bassi che fungeranno da sedili; il tutto sarà opportunamente illuminato con torrifaro adeguatamente dimensionati. L’area a verde attrezzato infine avrà un’estensione di circa 6000 mq, fungerà da cerniera fra la strada e la piazza Eleusi e sarà costituito da un deposito, servizi igienici, un’area giochi per bimbi di circa 150 mq e sentieri pedonali contornati da prato ed arbusti di vario genere.


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Presentato a Roma l’ambizioso progetto collocato nel Golfo di Gela

Una piattaforma logistica al centro del Mediterraneo

Richiesti interventi legislativi per mettere in moto l’economia sospensione d’Iva, permettendo di attivare un polo logistico nella matrice mare-terra-aria, unico nel Mediterraneo, in grado di servire l’Europa occidentale, con un accesso privilegiato al Nord Africa, ai Balcani e al Medio Oriente, aree importanti da un punto di vista energetico e commerciale, che troverebbero nel territorio gelese una zona economicamente vantaggiosa per la manipolazione delle merci. L’infrastruttura, oltre a soddisfare le reali richieste di approdo per le nuove navi cargo, può fornire la soluzione anche per la loro manutenzione, che allo stato attuale è svolta solo nei cantieri navali coreani, dove le stesse navi vengono costruite. Con delle darsene offshore, ospitate presso la nuova infraCON UNA RELAZIONE basata su studi preliminari già condotti da società qualificate, il sindaco di Gela Domenico Messinese ha esposto, nella sala del Senato della Repubblica in Santa Maria in Aquìro a Roma, l’attendibilità tecnica di un’ipotesi operativa, molto trattata in ambito globale e in convegni specialistici, che si incentra sull’ipotesi di realizzare una piattaforma logistica nazionale adeguata ai flussi attuali e potenziali che transitano nel Canale di Sicilia. “Nell’era della globalizzazione – ha spiegato il primo cittadino del sesto Comune siciliano per popolazione - il trasporto marittimo, rappresenta un asse fondamentale per il commercio di merci. L’ampliamento del canale di Suez ha consentito il transito di nuove navi, lunghe quasi 500 metri, capaci di trasportare oltre diciotto mila containers (18 MTEU). È già in esecuzione il potenziamento di questa rotta, con il raddoppio del canale di Suez, e con la costruzione di navi da 22 mila containers (22 MTEU), e con l’avvio della progettazione di navi da 25 mila containers. Queste navi, che consentono una grande economia di scala nel trasporto marittimo, non trovano al centro del Mediterraneo aree portuali idonee ad accoglierle, costringendole a dirottare nei pressi dello stretto di Gibilterra, dove si trova l’unico approdo in grado di ormeggiare una sola nave per volta, oppure nei grandi porti del Nord Europa a discapito del-

l’economia dei paesi a sud del vecchio continente. Come indicato dall’Onu e dalla stessa Unione Europea, che concorre a realizzare il Programma delle Reti TEN T come fattore di coesione tra le regioni europee e gli Stati vicini – ha continuato Messinese-, si ritiene di fondamentale importanza la realizzazione di un hub portuale nel Mediterraneo, per il tran-shipment dei containers, in grado di collegare tramite fider, gli attuali porti esistenti che altrimenti sarebbero marginali nel trasporto merci marittimo. Da un’analisi condotta sull’orografia dei fondali, a sud della Sicilia, si è rilevato che è possibile realizzare soltanto nel golfo di Gela, grazie alla particolare conformazione orografica, una infrastruttura portuale offshore che possa essere utilizzata da hub logistico in grado di soddisfare alle esigenze del traffico navale attuale e di quello potenzialmente sviluppabile in futuro. Questa piattaforma, totalmente sganciata dalla terra ferma, posta proprio sulla più importante rotta navale al mondo, è in grado di riportare al centro del commercio marittimo l’Italia, andando a collegare tramite fider gli attuali porti Italiani, ridando loro competitività”. Gela è la più grande area di crisi industriale complessa d’Italia ed è inserita nell’Area Logistica Integrata del quadrante sud orientale della Sicilia. Per rendere competitivo il progetto è stato proposto inoltre agli interlocutori istituzionali un regime di

luppo Economico di Gela Simone Siciliano, fautore dell’inserimento della città nell’Area Logistica Integrata che comprende anche Catania ed Augusta, oltre a numerosi senatori, tra i quali Bartolomeo Pepe, Giovanni Mauro, Michelino Davico e Giuseppe Ruvolo, studiosi e stakeholders. Tra i temi sviluppati spiccano i corridoi europei a servizio del trasporto merci, la variabile fiscale, la semplificazione delle procedure, la portualità come motore della smart economy, come opportunità economica, paesaggistica, turistica e di risanamento ambientale. “Il trasversalismo geografico, oltre che politico, dei nostri interlocutori – ha commentato il vice sindaco Siciliano – conferma l’autorevolezza di un progetto

In alto a sinistra: Il sindaco Domenico Messinese illustra il suo progetto in una sala del Senato. Nella slide si nota la posizione strategica del Golfo di Gela Sopra: il modello di piattaforma logistica A lato: Il sistema intermodale dal porto all’area industriale struttura portuale, si rilancerebbe la cantieristica navale italiana, mentre le attività produttive delle aree agricole e industriali della Sicilia, ed in modo particolare della zona orientale, potrebbero beneficiare dell’accesso competitivo al mercato globale della trasformazione e manipolazione dei prodotti. All’incontro romano hanno preso parte anche l’assessore allo Svi-

che tra dieci anni potrebbe essere realizzato in Tunisia, a causa dell’ennesimo disinteresse o di una nuova opportunità mancata a cui il nostro Mezzogiorno è condannato da tempo”. Il direttore della società di consulenza Goldwater, Marco Romani, ha rivelato di aver individuato un panel di investitori e a breve sarà avviata una selezione di manifestazioni d’interesse.


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I sindaci chiamati a valutare la riorganizzazione della rete ospedaliera

Sanità, braccio di ferro sull’atto aziendale dell’Asp Comune e associazioni alzano le barricate

La Commissione Consiliare alla Sanità si confronta con le associazioni IN QUESTE ORE, i sindaci siciliani dovranno segnalare alle proprie Asp correzioni al decreto approvato lo scorso 14 aprile dall’Assessorato Regionale alla Salute. Anche gli amministratori comunali il cui territorio ricade nell’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta sono stati chiamati a partecipare alla riformulazione della “Riorganizzazione della rete ospedaliera”. Tra le omissioni riscontrate direttamente dalla Direzione per l’ospedale di Gela risalta l’assenza dell’Unità Operativa Semplice di Farmacia. “Alla città – ha dichiarato il manager Carmelo Iacono nel corso di una recente conferenza dei sindaci – è stata riconosciuta la sua importanza come sesto centro più popoloso della Sicilia, e da qui ne deriva la credibilità della valenza tecnica del decreto. Da ospedale di base, il ‘Vittorio Emanuele’ diventa spoke, come un capoluogo di provincia, e le Unità Operative Complesse di Neurologia ed Oculistica, ad esempio, vanno in controtendenza rispetto alla riorganizzazione della rete ospedaliera”. A breve termine, Iacono ha annunciato l’indizione di bandi di concorso a copertura di due posti nei reparti di Urologia e Malattie Infettive. Nel corso dello stesso confronto, l’assessore Licia Abela (in rappresentanza del sindaco, impegnato quel giorno al vertice di verifica del protocollo d’intesa) ha incalzato l’Asp su questioni quali quella del personale, delle sale operatorie, del Centro Trasfusionale, dell’Unità di Terapia

Intensiva Neonatale e della Breast Unit. Proprio sul centro di senologia multidisciplinare, il direttore Iacono è ottimista grazie allo status di struttura semplice dipartimentale che prevede il decreto. In generale però, il potenziamento in termini di risorse umane preoccupa il manager Asp. “Il mercato del lavoro non offre specialisti!” ha denunciato Iacono che teme un decremento del personale medico. Roba di non poco conto se si considera che già così alcuni reparti soffrono per mancanza di organico. Ma dal Comune di Gela non ci sono giustificazioni di sorta che tengano. Il sindaco Domenico Messinese promette che non allenterà la battaglia ingaggiata sin dal suo insediamento “per la tutela dei servizi esistenti e l’avvio di quelli che necessitano per i gelesi ma rimangono solo vuote promesse”. Per la Commissione Consiliare alla Sanità, presieduta da Virginia Farruggia e composta da Maria Pingo, Giuseppe Ventura, Salvatore Farruggia e Crocifisso Napolitano, “i criteri utilizzati per quest’ultimo riordino, sono astratti e politici, calati dall’alto, senza avere una reale fotografia dei territori, senza porre attenzione all’utenza, né da un punto di vista numerico, né tanto meno di bisogni reali. Oggi mancano – continua la V Commissione - i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che sono stati istituiti nel lontano 2001 con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, e che avrebbero dovuto normare le prestazioni e i servizi che il

Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i cittadini, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket), ma la cosa ancor più grave è che con Decreto del Ministero della Salute, nel 21.11.2005, è stato istituito, presso il Ministero, il Comitato Permanente, per la verifica dell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, che avvengano, quindi, in condizioni di appropriatezza e di efficienza nell’utilizzo delle risorse, nonché la congruità tra le prestazioni da erogare e le risorse messe a disposizione dal Servizio Sanitario Nazionale”. Proprio su questi presupposti la V Commissione e le associazioni costituenti il tavolo di lavoro sanità bocciano il nuovo piano di riordino e, a tal proposito, chiedono di prendere parte alla rimodulazione dell’atto aziendale, che dovrà contenere il nuovo riordino, e di aprire un confronto

rispetto ai Piani di Zona, di cui quello relativo al comprensorio gelese, risulta assai deficitario rispetto alle esigenze reali delle diverse utenze. Tra le richieste avanzate, spiccano strutture in cui trattare i disabili, nonché i soggetti affetti da neuropatologie, un pronto soccorso efficiente e per tutti, che abbia quindi un codice H, per i soggetti affetti da disabilità, una nuova TAC attesa da

un anno, centri di riabilitazione nonché integrazione, considerata la grossa incidenza di disabilità, nonché di disturbi mentali. Grandi attese si nutrono anche nei confronti delle cure oncologiche. “È assurdo – ha commentato Virginia Farruggia - accettare che il territorio di Gela, dichiarato «area a elevato rischio di crisi ambientale» con delibera del Consiglio dei Ministri del 30 novembre 1990, per cui successivamente è stato redatto ed approvato, con DPR del 17 Gennaio 1995, il «Piano di

disinquinamento per il risanamento del territorio della Provincia di Caltanissetta», nel quale ricade anche il territorio di Gela, che è stato, sempre successivamente, dichiarato Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Gela, perimetrato con decreto del Ministero dell’Ambiente del 10 gennaio 2000, sia del tutto abbandonato a sé stesso. Vogliamo un reparto oncologi-

co di eccellenza, vista la caratterizzazione del territorio in merito alle neoplasie, nonché la verità sulla Breast Unit, che non potremo mai attivare”. Forti prese di posizione si registrano anche per il servizio di Medicina Trasfusionale ed il reparto di Malattie Infettive. La Commissione Consiliare così punta l’indice contro il Direttore Generale, dal quale pretende che il nuovo documento programmatico venga rimodulato insieme al sindaco e ai cittadini.

Sopra: Un momento della Conferenza dei Sindaci a Palazzo del Carmine. Da destra, gli assessori del Comune di Gela Licia Abela e Francesco Salinitro, il sindaco di Mazzarino Vincenzo Marino ed il sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania A lato: Un momento della Conferenza dei Sindaci a Palazzo del Carmine. Da sinistra, il direttore generale dell’Asp Carmelo Iacono, il direttore sanitario Marcella Santino ed il direttore amministrativo Alessandro Mazzara.


Soluzioni per il rinnovo della propria casa L’offerta di AD Ceramiche a Gela prevede una larga quantità di soluzioni e proposte per ammodernare, arredare e dare un tocco in più alla propria casa. Situata in via Madonna del Rosario 38 a Gela, in provincia di Caltanissetta, attualmente l’attività si rivolge sia a clienti professionali che a privati. Per arrivare a soddisfare le esigenze e le aspirazioni di acquirenti così diversi, dunque, è necessario possedere una mission chiara e precisa, che rimanga impressa non appena il cliente venga a contatto con l’azienda. Nel caso di AD Ceramiche, allora, l’obiettivo principale è quello di offrire una scelta vasta, e un’esposizione ordinata e ricca di informazioni utili. Queste importanti premesse trovano terreno fertile e fondamenta concrete nell’attenzione maniacale risposta anche nei più piccoli dettagli, e nel personale scelto e selezionato. Lo staff è costantemente a disposizione per offrire alla clientela un servizio cordiale, sempre disponibile, e soprattutto competente. L’offerta completa delle attività proposte comprende una serie di soluzioni adeguate al rinnovo della propria abitazione, o del proprio ambiente di lavoro. Tra gli altri, AD Ceramiche è impegnata nella vendita

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Ici sulle piattaforme: il Comune chiede il conto

Scongiurata la “sanatoria” dalla manovra correttiva, proseguono le trattative dell’assessore Fabrizio Morello per recuperare somme milionarie

L’assessore comunale agli Affari Legali Fabrizio Morello LE PIATTAFORME PETROLIFERE non sono soggette al pagamento di Ici, Imu e Tasi. Anzi sì. Sparisce all’ultimo momento dal testo della manovra correttiva (dl 50/2017) la norma di interpretazione autentica, fortemente contestata dall’Anci, che esonerava le società petrolifere dal pagamento dei tributi locali. Alla vigilia di questo temuto “colpo di spugna” aveva tuonato l’assessore al Bilancio del Comune di Gela Fabrizio Morello: “Il paradosso – aveva denunciato il componente della Giunta Messinese - è che i normali cittadini sono obbligati e perseguiti al pagamento di tasse e tributi e i poteri forti vengono graziati, al contrario, con tutti quegli stratagemmi mascherati da sanatoria. La cosa che più rammarica è che sull’altare delle ragioni di Stato vengano sacrificati soprattutto i servizi

per i cittadini, dopo l’impoverimento sancito dai continui tagli ai trasferimenti nazionali e regionali che stanno trascinando molti Comuni al dissesto finanziario”. Gli enti locali, secondo le previsioni della disposizione espunta dal decreto, non erano più legittimati ad accertare le società titolari di questi immobili per recuperare le imposte locali non versate negli anni scorsi ed erano tenuti a rimborsarle qualora avessero già provveduto al pagamento. Prima della pubblicazione del testo del dl 50 in Gazzetta Ufficiale, dunque, viene eliminata la disposizione di interpretazione autentica sulle costruzioni ubicate nel mare territoriale, in base alla quale non erano soggette a Ici, Imu e Tasi le piattaforme petrolifere poi-

ché non potevano essere qualificati fabbricati soggetti all’accatastamento. Il tutto, però, in palese contrasto con quanto affermato dalla Cassazione sull’imponibilità di questi beni immobili. La linea "corretta" dalla Suprema Corte infatti conferma in pieno i principi di diritto già enunciati in una sentenza precedente, ribadendo l'obbligo di accatastamento delle piattaforme petrolifere e confermando che non può essere escluso l'assoggettamento di un fabbricato in quanto non accatastato, perché la normativa non prevede una correlazione diretta tra ‘imponibilità' e ‘accatastabilità’, ma anzi, il d.lgs. n.504/1992 prevede espressamente che è soggetto all'imposta anche il fabbricato che deve essere ancora iscritto in catasto.

La Piattaforma Gela 1

Inoltre, afferma sempre la Cassazione, con riferimento all'interpretazione ministeriale, «i problemi pratici di censibilità catastale, geolocalizzazione e georeferenziazione non prendono però in considerazione le opportunità offerte dalle nuove tecnologie GPS di suddivisione e terminazione territoriale, oltre che di ricostruzione cartografica della terraferma come del fondale marino». Quanto poi alla quantificazione del tributo, la Cassazione fa riferimento al valore risultante dalle scritture contabili, il cosiddetto metodo stratificato. Quindi in assenza di rendita catastale, data la mancanza di iscrizione in catasto, la base imponibile delle piattaforme, classificabili nel gruppo D, è costituita dal valore in bilancio del bene dell'azienda proprietaria o concessionaria. La sentenza consente quindi il recupero dell'imposta finora non versata. In questo senso, l’assessore al Bilancio del Comune di Gela Fabrizio Morello ha avviato una trattativa con Eni per incamerare le somme dovute. L’amministrazione comunale è assistita dall’avvocato Ferdinando D’Amario, uno dei più noti legali sul fronte della questione. Nel 2012, D’Amario fece recuperare 9 milioni di euro di Ici non pagata da Eni al Comune di Termoli, in Molise.


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Cirignotta neo presidente di un organismo strategico per la programmazione dell’ente

Commissione Bilancio al Pd Nuovi assetti nelle griglie consiliari dopo le dimissioni di Scerra

Dopo le dimissioni del forzista Totò Scerra, va al dem Enzo Cirignotta la presidenza della Commissione Consiliare al Bilancio. Il capogruppo del Partito Democratico è stato eletto al termine di una riunione in cui Scerra e Simone Morgana si sono astenuti, mentre Sandra Bennici di Sicilia Futura aveva dato la propria disponibilità per la carica. Cirignotta è stato eletto a maggioranza relativa. Romina Morselli, anche lei del Pd, rimane invece vice presidente della stessa Commissione permanente. Tra il caos delle primarie e nuovi assetti alle griglie consiliari, abbiamo posto delle domande al commercialista che a 47 anni può vantarsi di essere un veterano della politica gelese. Come è maturata la sua elezione a presidente della Commissione Consiliare al Bilancio? Diciamo un po’ a sorpresa. Considerato che non c’era accordo nel centrosinistra, il consigliere Romina Morselli, che ringrazio, mi ha proposto come Presidente. Alla fine sono stato eletto ed accetto con grande umiltà questo gravoso compito. Ringrazio tutti i componenti della commissione e mi auguro che si possa ritornare a lavorare con serenità. Hanno avuto un'influenza il suo avvicinamento a Crocetta e le primarie in genere? Assolutamente no. Come dicevo prima

è stata un’elezione imprevista, ed ho accettato per fare uscire la commissione bilancio dall’impasse in cui era finita dopo le dimissioni del presidente Scerra. Voglio ricordare che siamo alla vigilia dell’approvazione del Rendiconto 2016, del Piano Triennale delle Opere Pubbliche e del Bilancio di Previsione 2017: strumenti di programmazione fondamentali per il futuro dell’Ente. Non potevamo più permetterci di avere una commissione bilancio senza presidente. Come cambia il suo impegno da componente a presidente? Cambia soprattutto in termini di impegno e di responsabilità di guidare una commissione il cui ruolo è centrale nelle dinamiche politiche del consiglio comunale. Cercherò di lavorare in sinergia con tutti i componenti, per ristabilire quel clima di fiducia reciproca e collaborazione che si era perso dopo le dimissioni di Scerra. Con questa presidenza che valore politico acquisisce il Partito Democratico al Comune di Gela? Certamente con questa presidenza aumentano le responsabilità politiche del Partito Democratico e della coalizione di riferimento, ma auspico che la mia presidenza sia percepita da tutti i gruppi politici presenti in consiglio comunale come una presidenza di garanzia. Come ha operato la commissione nel corso della presidenza Scerra? Nel corso della presidenza Scerra la commissione ha operato bene, in un clima di collaborazione e sintonia. Purtroppo ad un certo punto si è rotto qualcosa nei rap-

porti politici, e tutto ciò ha portato alle dimissioni di Scerra. In ogni caso vorrei ringraziare il consigliere Scerra per lo spirito costruttivo e l’impegno mostrato nei mesi della sua presidenza. Abbiamo condotto e vinto tutti assieme delle battaglie importanti relative alle delibere di programmazione finanziaria, naturalmente sempre nell’interesse esclusivo della città.

di un recente incontro con il dirigente del relativo settore Alberto Depetro, la commissione consiliare chiede una gestione oculata delle finanze comunali, una gestione finanziaria che cerchi di contemperare il mantenimento dei servizi essenziali ai cittadini e la prosecuzione dell’opera di risanamento del bilancio iniziata già da diversi anni. Qualche settimana fa aveva suggerito ai In alto a sinistra: Enzo Cirignotta, neo presidente della Commissione Consiliare al Bilancio A lato: la Commissione Consiliare permanente al Bilancio. Da sinistra: i consiglieri comunali Simone Morgana, Sandra Bennici, il presidente del Consiglio Comunale Alessandra Ascia, il neo presidente della III Commissione permanente Enzo Cirignotta, Romina Morselli e Totò Scerra

Quali elementi di continuità perseguirà e quanto si discosterà da quella esperienza? Per quanto riguarda gli elementi di continuità, sicuramente l’impegno e la collaborazione con tutti i componenti, nonché uno studio attento e scrupoloso degli atti deliberativi. Opererò invece in discontinuità perseguendo un profilo basso e sobrietà nei rapporti con gli organi di stampa. Come immagina il prossimo bilancio di previsione? Sarà un bilancio di lacrime e sangue. Purtroppo dobbiamo constatare che il Comune di Gela non gode di ottima salute. I debiti fuori bilancio accertati e da accertare rappresentano ancora una zavorra per lo strumento finanziario. Come già ribadito in occasione

consiglieri comunali di non approvare il prossimo bilancio di previsione per concludere in anticipo questa esperienza amministrativa. La norma è stata nel frattempo cassata e lei è diventato presidente della III Commissione consiliare. Con questa carica, ritiene opportuno lanciare simili provocazioni? La legge è stata modificata dall’Ars in occasione dell’approvazione dell’ultima legge finanziaria, quindi non è più vigente, come lei ricordava giustamente. Tuttavia chiederemo come Commissione che la stesura degli strumenti finanziari venga effettuata dall’Amministrazione Comunale in un clima di più stretta collaborazione con la Commissione che oggi presiedo e quindi con tutto il consiglio comunale.


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Come cambia il servizio idrico dopo gli ultimi investimenti Cosa sta producendo il confronto del Comune con Caltaqua

Tre progetti saranno finanziati dal Patto per il Sud Macchitella, del completamento delle reti fognaria ed idrica a copertura del servizio a Manfria. Questi due ultimi interventi, per poco meno di 6 milioni, consistono nell’ampliamento della condotta mediante la posa di 15,6 km di nuova rete idrica, in polietilene ad alta densità, e i relativi Uno dei vertici convocati dal sindaco con Caltaqua stacchi per i futuri ANCHE IL GESTORE del servizio idri- allacci. Contestualmente sarà ampliaco integrato Caltaqua ha presentato ta anche la rete fognaria della contradei progetti che saranno finanziati dal da, a servizio delle strade interessate Patto per il Sud. Sono tre in tutto le dall'intervento di completamento della opere che verranno realizzate nel rete idrica, mediante la posa di circa 7 Comune di Gela per un importo com- chilometri di nuova rete per le acque plessivo che supera i 7 milioni di euro. reflue. Gli altri lavori, per 1,5 mln, inveSi tratta della realizzazione di un ce prevedono la realizzazione di un impianto di sollevamento e del collet- impianto di sollevamento da Manfria, tore all'impianto di depurazione di di potenzialità 7.500 A.E., e del relativo

collettore sino all'impianto di depurazione di Macchitella. Queste opere rappresentano solo una minima parte degli investimenti previsti da Caltaqua per il triennio 2016/2019, da realizzare con fondi pubblici. Con € 523.963,05, sarà sostituita la condotta di adduzione da sorgente Bubbonia a rete idrica cittadina; quasi 5 milioni di fondi premiali regionali permetteranno la sostituzione della vecchia rete idrica ed il miglioramento dell'efficienza delle reti idriche per il contenimento delle perdite e la continuità del servizio; con quasi mezzo milione, sarà ripristinato ex novo il collettore dall'impianto di sollevamento “Acropoli” all'impianto di depurazione consortile; con poco meno di 5 milioni sarà adeguato e potenziato l'impianto di depurazione di Macchitella. Molte richieste per il miglioramento del servizio idrico a Gela sono state avanzate a Caltaqua, anche sotto il profilo tecnico, diretta-

INTERVENTI ESEGUITI CON FONDI PRIVATI

INTERVENTI IN FASE DI ESECUZIONE CON FONDI PRIVATI Titolo dell’intervento

Titolo dell’intervento

Importo

Ripristino rete idrica via Rossini Ripristino rete idrica via Buscemi Ripristino rete idrica via Damaggio Ripristino rete idrica via Archistrato Ripristino rete fognaria via Rossini Ripristino rete fognaria via Buscemi Ripristino rete fognaria Orto Pasqualello Ripristino collettore via Giuffrida Ripristino collettore via Zuppardo, c.da Marchitello Gruppo elettrogeno e impianto elettrico, impianto di sollevamento fognario Acropoli Ripristino e pulizia del collettore Lungomare Federico di Svevia (capitaneria di porto)

€ 15.559,00 € 15.000,00 € 23.014,34 € 48.109,56 € 23.551,00 € 15.000,00 € 44.199,68 € 13.635,33 € 53.290,68 € 190.000,00 € 150.000,00 TOTALE

Sempre con fondi privati si prevede l’esecuzione nel 2017 di vari interventi che riguardano la sicurezza degli impianti (serbatoi, impianti di sollevamento idrici e fognari) e di altri interventi sulle reti idriche e fognarie che sono attualmente in fase di programmazione. Intanto prosegue l’impegno per normalizzare i turni idrici in città, portandoli h24 in sempre mag-

mente dal sindaco Domenico Messinese nel corso di numerosi confronti serrati condotti, a volte, anche davanti a giudici amministrativi. Gli interventi di prevenzione e miglioramento del sistema fognario per prevenire gli allagamenti specie in via Venezia e sul lungomare, l’erogazione diurna, l’aumento dei punti di prelievo per monitorare la qualità dell’acqua, sono solo alcune delle sollecitazioni rivolte dal primo cittadino alla società spagnola. Per quanto riguarda la parte privata del Piano Investimenti che prevede la realizzazione di interventi con fondi del gestore che verranno recuperati nel tempo mediante l’applicazione della tariffa, secondo il metodo tariffario MTI-2 emanato dall’Autorità Nazionale per l’Energia Gas e Acqua, di seguito vi forniamo nel dettaglio lo schema degli interventi eseguiti ed in corso di esecuzione nel breve periodo per Gela:

Sostituzione contatori

importo stimato

Stato attuale

€ 1.329.689,46 Lavori iniziati e da completare nel 2017

Ripristino e pulizia del cavo € 280.000,00 Inizio lavori previsto a maggio-giugno 2017 di Via Venezia Ripristino e pulizia collettore fognario nei pressi dell’impianto di sollevamento Borsellino

50.000,00 Inizio lavori previsto a maggio-giugno 2017

TOTALE € 1.659.689,46

€ 441.359,59

giori fasce urbane. In questo senso, il lavoro dell’amministrazione comunale ha coinvolto anche Siciliacque, la società mista operante nel settore dell’adduzione dell'acqua potabile della Regione Siciliana. Già dallo scorso mese di marzo, è stato modificato il nodo nisseno di Cozzo della Guardia, dove si trova l’interconnessione tra gli acquedotti Ancipa e Blufi, che ha per-

messo un trasferimento di portata idrica maggiore pari a circa 100 litri di acqua al secondo destinata a Gela. “Abbiamo ottenuto un importante e concreto segnale di miglioramento del servizio, con il potenziamento dell’erogazione da altre fonti per circa metà di quanto ci veniva assicurato – commenta con soddisfazione il sindaco di Gela Domenico Messinese -. Le risorse

idriche provenienti dall’acquedotto Blufi – spiega il primo cittadino -, consentiranno di soddisfare il fabbisogno cittadino anche in assenza dell’acqua del Ragoleto, così da scongiurare intollerabili periodi di crisi idrica. Molto è stato fatto, ma ancora bisognerà lavorare duro per assicurare alla città un servizio migliore contro ogni inefficienza”.


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Nuove prese di posizione in vista di scadenze importanti

Tripolarismo in Consiglio Comunale Nell’assemblea arrivano due nuovi soggetti politici Totò Scerra (FI) durante un suo intervento in Consiglio Comunale CONFERMA ED ACCENTUA la sua struttura tripolare, la geografia politica del Consiglio Comunale di Gela. Centrosinistra, centrodestra e Movimento Cinque Stelle sono i blocchi politici che compongono l’assemblea cittadina. Nell’ultimo periodo però, forse anche per l’imminenza delle elezioni regionali, alcuni consiglieri comunali hanno lasciato la casacca del civismo per schierarsi con alcuni soggetti politici ben delineati a livello extracomunale. È il caso di “Sicilia Futura”, il movimento di centrosinistra che fa riferimento all’ex ministro Salvatore Cardinale. Nello stesso mese di aprile, a Gela si è celebrato il congresso cittadino ed è stata costituita la direzione politica. Di Sicilia Futura fanno parte i consiglieri comunali Sandra Bennici, Giuseppe Ventura, Antonino Biundo e Cristian Malluzzo. Non si

escludono nuove adesioni dagli scranni consiliari. Presidente e segretario cittadini sono rispettivamente Fabio Collorá e Franco Giudice. Per quest’ultimo “un’azione concreta sarà rivolta agli sbocchi occupazionale dei giovani gelesi costretti ad andare via dalla città. Cercheremo – ha detto - di attuare le iniziative giuste per aiutare il territorio a decollare: start up, raccogliere finanziamenti dell’Europa, tutto quanto è possibile per una Gela nuova e chiudere con la politica del passato”. Nel corso della direzione cittadina è stata lanciata concretamente l’ipotesi di un candidato gelese alle elezioni regionali. Sempre nell’ambito del centrosinistra gelese, il consigliere comunale Guido Siragusa ha aderito invece alla nuova associazione culturale “Aldo Moro”, di cui è presidente Antonio Gagliano. Nel documento costitutivo della sigla si esplicita l’aspirazione “a rappresentare un’anima al contempo di critica e di proposta, di riflessione e di stimolo all’azione di tutti i sog-

getti politici ed in primo luogo di quelli che si riconoscono nell’area di centrosinistra, a partire dal Partito Democratico che oggi costituisce il primo riferimento di tutta questa area politica, nell’intento di apportare un contributo alla rivisitazione e quindi alla riaffermazione secondo lo spirito costituzionale dell’idea e della forma del partito”. Intanto il centrodestra non resta a guardare. Tra gli artefici della formazione della coalizione, il consigliere comunale Totò Scerra si ritiene soddisfatto della visibilità conquistata da Forza Italia a Gela. “Un partito che prima veniva snobbato in città – dice il giovane azzurro – adesso gode di una forte identità politica. Siamo chiari antagonisti del Partito Democratico, da noi ritenuto responsabile di anni di malgoverno, e siamo opposizione costruttiva all’attuale amministrazione comunale su temi quali i rifiuti e la Vertenza Eni, contrapponendo scetticismo alla vicenda del porto rifugio. Ci can-

Vertici e componenti di Sicilia Futura al termine dell’ultima direzione cittadina didiamo a gestire il ‘dopo-Messinese’ – conclude Scerra – passando dalle primarie”. I candidati eletti nella lista Reset 4.0 alle ultime elezioni amministrative, Luigi Di Dio e Francesca Caruso, hanno invece ufficializzato la loro adesione ad “Energie per l'Italia”, il movimento politico di ispirazione liberale, popolare, riformista e federalista fondato da Stefano Parisi, sindaco mancato a Milano nel 2016. Si costituisce così a Gela un nuovo gruppo consiliare, ed anche nelle altre realtà del Nisseno, alcune delle quali interessate dalle imminenti elezioni comunali, stanno sorgendo nuovi raggrup-

pamenti di Energie per l'Italia. A presentare ufficialmente il nuovo progetto politico di centrodestra al Comune di Gela sono arrivati il dirigente nazionale Eleonora Grimaldi ed il coordinatore regionale Massimo Giaconia. Gran parte di Reset 4.0 è confluita in Energie per l'Italia. Alla conferenza stampa di presentazione della formazione, organizzata ma non gerarchizzata come un partito tradizionale, hanno preso parte, tra gli altri, l'ex candidato sindaco di Gela Peppe Di Dio e Francesco Pollicino che coordinerà il gruppo gelese, oltre ai consiglieri comunali Di Dio e Caruso.




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Valutate le performance dei settori: da superare le logiche a compartimento chiuso

Uffici sotto la lente d’ingrandimento L’Organismo Indipendente di Valutazione spinge per un lavoro corale e condiviso L’ORGANISMO INDIPENDENTE di Valutazione (OIV) è un soggetto nominato in ogni amministrazione pubblica dall’organo di indirizzo politico-amministrativo. Svolge in modo indipendente alcune impor-

verifica la correttezza dei processi di misurazione, monitoraggio, valutazione e rendicontazione della performance organizzativa e individuale. Propone al vertice politico la valutazione dei dirigenti apicali e verifica

zione dei risultati derivanti dalle attività di valutazione esterna delle amministrazioni e dei relativi impatti; promuove e attesta l'assolvimento degli obblighi relativi alla trasparenza e all'integrità; verifica i risultati e

L’Organismo Indipendente di Valutazione al Comune di Gela tanti funzioni nel processo di misurazione e valutazione della performance. Al Comune di Gela è formato da Giovambattista Mauro, che ne è il presidente, e da Nunzio Brentino e Giovanni Tomasi, insediatisi quasi 3 anni fa. L’OIV supporta l’amministrazione sul piano metodologico e

che l’amministrazione realizzi, nell’ambito del ciclo della performance, un’integrazione sostanziale tra programmazione economico-finanziaria e pianificazione strategico-gestionale. Ai fini della valutazione della performance organizzativa, promuove l’utilizzo da parte dell’amministra-

le buone pratiche di promozione delle pari opportunità. “In questi anni – spiega Mauro -, l’OIV, oltre a svolgere il compito principale in materia di misurazione della performance, si è occupato di benessere organizzativo, attraverso la somministrazione di un questionario che ha visto

partecipe circa il 50% del personale comunale. Il risultato, ha fatto emergere una situazione di criticità complessiva, in particolare quella relativa al grado di condivisione del sistema di valutazione, che dimostra la necessità di un puntuale intervento a tutti i livelli, su quali siano gli obiettivi, le strategie ed i risultati cui tende l'amministrazione, nonché il contributo del lavoro del singolo dipendente al raggiungimento di tali obiettivi. Diciamo che si evidenzia una poca condivisione delle scelte e del coinvolgimento di tutti gli attori della Pubblica Amministrazione. Per l’anno in corso – continua il presidente dell’organismo -, attraverso la condivisione delle scelte dell’amministrazione ci aspettiamo un miglioramento delle criticità. È in atto l’inserimento di un modello di condivisione delle scelte che vede impegnati, in questa fase, i dirigenti, l’OIV e la Giunta Municipale. Nella fase successiva, gli obiettivi assegnati saranno presentati e discussi con i dipendenti attraverso i dirigenti dei Settori. In questo modo ci aspettiamo una reazione costruttiva di tutto l’apparato amministrativo e tutto ciò rappresenterebbe una importante innovazione. Per quanto riguarda il funzionamento della macchina amministrativa, possiamo dire che i vari Settori si comportano come se non facessero parte di un unico organismo, in quanto ognuno opera in totale autonomia con un atteggiamento a compartimento chiuso. La performance complessiva dell’amministrazione comunale così viene fortemente condizionata da questo atteggiamento involontario che i vari Settori, nella loro conduzione e forma mentis, operano quotidianamente. Abbiamo assistito pochissime volte ad una azione corale o di collaborazione fra i Settori, se non quando alcuni procedimenti amministrativi li obbligava a farli”.


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Sette settori SECONDO L’OIV L’ingresso del Palazzo di Città, con in primo piano la statua dell’onorevole Salvatore Aldisio

Da questo numero iniziamo a conoscere le realtà di alcuni dei settori comunali, monitorate dall’Oiv. Il SETTORE TRIBUTI sta iniziando un’operazione di cambiamento programmata da poco più di un anno, attraverso un rapporto più diretto con i cittadini e la ristrutturazione dei locali, rendendoli moderni e più idonei ad un servizio strategico per l’amministrazione. Il SETTORE BILANCIO recentemente è stato investito da una grossa rivoluzione contabile amministrativa che lo ha portato ad una nuova e notevole quantità di lavoro. Il nuovo bilancio armonizzato ha impegnato il settore nella sua nuova formulazione e nella formazione del personale degli altri settori per la stesura dei Piani Esecutivi di Gestione. Il SETTORE EDILIZIA E URBANISTICA sta attraversando un momento di innovazione tecnologica. L’instaurazione dello Sportello Unico Edilizia ha portato il settore ad una evoluzione tecnologica

importante, inoltre ha potenziato la piattaforma WEB GIS, con l’inserimento di molte informazioni territoriali. In tal modo si sta compiendo un adeguamento innovativo sia nella gestione delle pratiche sia nei confronti dell’utenza, alla ricerca di un feed back positivo da parte dei cittadini. La stessa cosa possiamo sicuramente dire per il SETTORE ATTIVITÀ PRODUTTIVE con la digitalizzazione del suo Sportello Unico Suap. Il SETTORE PATRIMONIO è partito da una situazione certamente infelice: negli ultimi anni ha avuto una forte attenzione da parte della Giunta, ottenendo dei risultati discreti ma ancora da migliorare. Da un lato si è riusciti a rendere pubblici i dati sull’uso dei beni comunali e un censimento, ancora incompleto, di tutti i beni di proprietà comunale. Dall’altro, non sono ancora riordinati i tanti documenti che attengono le operazioni patrimoniali eseguiti dall’Amministrazione Comunale. Certamente si è iniziato un lavoro, ma

serve ancora tempo per il raggiungimento dell’obiettivo. Per esempio sono già disponibili, da qualche tempo, nel link Amministrazione Trasparente del sito del Comune di Gela i dati sul Patrimonio Comunale. I SERVIZI SOCIALI continuano a svolgere la loro azione in maniera sempre puntuale, raggiungendo sempre gli obiettivi prefissati. Tutti i finanziamenti richiesti sono stati ottenuti e successivamente spesi per i servizi richiesti. Il SETTORE LAVORI PUBBLICI è un settore particolare. Esso andrebbe visto come composto da due parti: uno che riguarda la manutenzione, e l’altro che riguarda la realizzazione di opere pubbliche. L’appalto di lavori pubblici, in questi anni, ha subito un forte ridimensionamento, ed il settore sembra strutturato per intercettare finanziamenti, così che, negli ultimi anni, non ha avuto un ruolo importante. Nell’imminente futuro si prospetta un notevole carico di lavoro per via dei progetti che il Comune di Gela ha chiesto di essere finanzianti alla Regione Siciliana. Cosa diversa la Manutenzione, sostanzialmente divisa in manutenzione strade e aree a verde e manutenzione stabili comunali e scuole. Questa soffre la scarsa programmazione degli interventi sia negli stabili che nelle strade. Anche in questo caso la fa da padrone la gestione delle emergenze che assorbe totalmente il lavoro quotidiano. In linea di massima possiamo affermare che il Siste-

ma Amministrazione tende a dare risposte più alle emergenze (che sono tante) che ad una vera e propria programmazione. Questa situazione ha portato alla definizione di una struttura organizzativa non proprio snella (a volte con sovrapposizione di competenze), tanti servizi e uffici che non trovano conferma nella vera distribuzione reale. “Il lavoro che sta svolgendo in questo momento l’Organismo Indipendente di Valutazione, insieme ai Dirigenti ed al Nucleo di Gestione, è proprio quello di individuare e costruire un modello organizzativo quanto più reale possibile e più snello da sottoporre alla condivisione della Giunta e del Sindaco, in modo tale da generare una programmazione strategica per il prossimo triennio 2017/19 quanto più efficiente possibile e coerente con le risorse umane e finanziare disponibili. “A conclusione del nostro mandato – auspica il presidente Giovambattista Mauro -, vorremmo riuscire nell’intento di lasciare un metodo di lavoro, affinché tutti i protagonisti della Performance dell’Amministrazione Comunale (politici, dirigenti, dipendenti, consulenti o lavoratori a qualunque titolo) possano essere partecipanti attivi delle scelte che il proprio Ente fa per il benessere della collettività, dove ognuno dà il proprio contributo consapevole che il suo lavoro serve a qualcosa di ben preciso e di ben definito. La possibilità di poter misurare il proprio lavoro e di rendersi conto di quanto vale”.


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Con il nuovo servizio di strisce blu, la sosta si paga anche con lo smartphone

Parcheggiare con un’app Colonnine attive anche con monete e bancomat

SI CHIAMA EASYPARK, il sistema di mobile parking più diffuso in Italia ed in Europa che ha fatto il suo esordio a Gela dal nuovo affidamento del servizio di strisce blu. Tramite l’app, scaricabile per iOS, Android e Windows Phone, l’automobilista può comodamente attivare, prolungare, terminare e pagare la propria sosta comodamente dal proprio cellulare, senza perdite di tempo e stress. Tra i vantaggi, l’utente risparmia tempo nelle operazioni di sosta, può prolungare la durata della sosta direttamente dal proprio cellulare, ovunque si trovi, o interromperla anticipatamente al rientro in auto, e pagare solo per la sosta effettivamente consumata, nel rispetto delle tariffe stabilite dal Comune; infine può utilizzare il servizio nelle città, italiane ed estere, in cui è disponibile. L’automobilista può infatti usufruire del servizio in tutte le città in cui EasyPark è operativo: più di 130 comuni italiani, tra i quali figurano Caltanissetta, Catania, Siracusa e

moltissime altre città della Sicilia, e quasi 400 comuni all’estero. EasyPark vanta la maggior copertura territoriale a livello italiano ed europeo. Per usare l’app, occorre innanzitutto registrarsi tramite l’applicazione, attraverso il sito www.easyparkitalia.it, oppure chiamando il n. 089. 92.60.100, e acquistare un credito di sosta, ricaricabile, con carta di credito, anche prepagata, dei circuiti Visa o Mastercard, oppure PayPal o Bonifico Bancario. Apposta la vetrofania EasyPark sul parabrezza, si può iniziare ad utilizzare il servizio.

Per attivare, prolungare, terminare e pagare la sosta, si può utilizzare l’App EasyPark, facile ed intuitiva, accedere alla propria area riservata disponibile nel sito

www. easyparkitalia.it oppure utilizzare il servizio telefonico a risposta automatica interattiva, chiamando il numero 089. 92.60.100 dal cellulare registrato. Le informazioni richieste per iniziare la sosta sono: il ‘codice area di sosta’, disponibile automaticamente sull’App EasyPark attivando la geolocalizzazione e cliccando “Vedi mappa”, o visibile sui parcometri, il numero di targa del veicolo; l’orario previsto di fine sosta, che potrà essere prolungato o interrotto anticipatamente, al rientro in auto. Gli ausiliari del traffico possono verificare la corretta attivazione della sosta tramite il controllo della targa dell’auto. A Gela, il servizio EasyPark prevede una commissione di 0,19€, aggiuntiva all'importo della sosta calcolato secondo le tariffe stabilite dal Comune. Chi utilizza spesso il servizio può invece scegliere il pacchetto EasyPark Large e pagare solo un canone fisso mensile di 2,99€. Contestualmente al servizio descritto, le modalità di pagamento attraverso i parcometri distribuiti in città, saranno attivi per il pagamento con monete, attraverso l'uso del bancomat e infine con la modalità del rendiresto attraverso l'emissione di ticket cartaceo da scambiare presso gli uffici operativi del parcheggio Arena.

COME CAMBIERA’ IL SERVIZIO NEL 2018 ENTRERÀ IN VIGORE nella primavera del 2018, il nuovo regolamento approvato dal Consiglio Comunale in materia di sosta nel centro urbano. La novità più rilevante riguarda la suddivisione in due zone del perimetro cittadino, in base al traffico veicolare che le interessa: la zona A comprenderà le arterie stradali all’interno delle Mura Federiciane, la zona B invece annovererà le strade esterne ad esse. Nella zona A sono previsti 70 parcheggi e stalli “bianchi” per residenti. Le tariffe saranno più alte rispetto alla zona B, in modo da decongestionare il parcheggio in centro storico, alleggerirlo dal traffico veicolare incentivando l’uso del parcheggio Arena. “È del tutto evidente che le strisce blu all’interno delle Mura Federiciane fanno una concorrenza sleale al parcheggio Arena - spiega il consigliere comunale Guido Siragusa, tra i maggiori arte-

In alto a sinistra: un utente parcheggia con l’app Easy Park A lato: il consigliere comunale Guido Siragusa

fici del nuovo regolamento -. Era importante convincere il Consiglio Comunale che era doveroso limitare i parcheggi nel centro storico per permettere una maggiore funzionalità di una struttura comunale strategica per la sua posizione tra la città antica e la costa sottostante” L’atto prevede inoltre una riserva del 30% di soste gratuite, per ogni arteria in cui insistono strisce blu. Questa novità giustifica l’assenza di pass per residenti nella zona B. Complessivamente non potranno superare il numero di 400 i parcheggi previsti, al netto di pass per residenti e strisce gialle. Verranno introdotti anche gli stalli stagionali: si tratta di una quota che l’amministrazione comunale potrà decidere di rendere attiva a seconda delle esigenze di traffico che si presenteranno in determinati periodi dell’anno. Per quanto riguarda le forme di pagamento, si richiama a gran parte di quelle previste, mentre per il tempo necessario a munirsi del ticket si è stabilita una tolleranza di 15 minuti. “Adesso, in quanto organo gestionale, è nelle mani dell’amministrazione comunale – conclude Siragusa – creare le condizioni tali perché questo regolamento possa trovare piena attuazione. Mi auguro una fattiva collaborazione tra il sindaco, il consiglio comunale e la polizia municipale affinché a Gela ci sia un cambiamento nella gestione delle strisce blu, intese come servizio per i cittadini e non come un modo per fare cassa”.


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Assistenza domiciliare a minori disabili, 65 richieste a Gela Si lavora alla stesura dei Piani Assistenziali Individuali per monitorare le esigenze del territorio. Abela: “Abbiamo avviato un censimento della disabilità” L’assessore comunale ai Servizi Sociali Licia Abela SONO COMPLESSIVAMENTE 94 i nuclei familiari che hanno risposto all’avviso per l’attuazione dei Piani personalizzati dei minori con disabilità pubblicato dal distretto socio sanitario D9, di cui Gela è Comune capofila. Tra essi, 65 istanze sono state presentate da cittadini gelesi, 21 da niscemesi e 8 da mazzarinesi. Nessuna domanda è pervenuta a Butera. Le famiglie hanno comunicato i nominativi dei loro familiari minori disabili che necessitano di assistenza domiciliare, allegando la relativa certificazione sanitaria rilasciata dalla Commissione Invalidi Civili. “Abbiamo avviato le pratiche per un vero e proprio censimento della disabilità su tutto il territorio comunale e distrettuale – spiega l’assessore ai Servizi Sociali del Comune del Golfo Licia Abela -. Per il momento ci stiamo concentrando sui minori con disabilità che richiedono assistenza domiciliare, senza limiti reddituali. Sarà un lavoro importante e certosino effettuato di concerto con l'Asp e che vedrà la stesura di numerosissimi Piani Assistenziali Individuali Pai proprio per monitorare le esi-

genze specifiche del territorio. Questo è ovviamente solo il primo passo di un progetto ad ampio raggio che vedrà coinvolto non solo Gela come Comune capofila del Distretto socio sanitario, ma tutti i soggetti che hanno un ruolo importante nella tutela della salute. Questo – conclude Abela -

rappresenta certo un momento iniziale che fonda le proprie basi su atti di civiltà, integrazione e giustizia sociale, espressione concreta della reale attenzione che la Giunta Messinese ha sempre dimostrato nei confronti di tematiche così sensibili e meritevoli della massima tutela”.

Nomisma presenta le strategie di sviluppo per Gela Dopo alcuni incontri preparatori con i soggetti coinvolti, a giugno Nomisma presenterà pubblicamente il piano di intervento del “Progetto per la valorizzazione del territorio gelese”. La società di studi economici, negli ultimi mesi del 2016, ha costituito, attraverso approfondimenti analitici e momenti di confronto con l’amministrazione comunale e gli attori economicosociali, la base per una sintesi ragionata e concreta di ciò che il territorio ha prodotto e che potenzialmente potrà produrre nel prossimo futuro. Secondo Nomisma, Gela possiede le condizioni per uno sviluppo economico solido e duraturo, ma è necessario che la sua comunità ne prenda coscienza e che il processo di riposizionamento si avvii da subito. È importante che le parti economiche e sociali facciano massa critica per spingere il territorio fuori dalle difficoltà di sistema che rischiano irrimediabilmente di schiacciarlo. La trasformazione del Polo petrolchimico, già in corso da oltre dieci anni, rende non più

Giulio Santagata di Nomisma rinviabile l’esigenza di mettere in campo progettualità che implementino una strategia di valorizzazione delle risorse alternative, rilanciando la città e aumentandone l’attrattività. Dalle evidenze emerse si sono definiti gli ambiti strategici e all’interno di questi alcune linee progettuali che si ritiene possano essere da subito implementate e in grado di segnare il passo verso la realizzazione di una strategia integrata di riposizionamento. Un ruolo di volano dello sviluppo economico è rappresentato da cinque ambiti: l’incremento della produttività agroalimentare, la valorizzazione turistica, lo sviluppo dell’economia sociale, il rafforzamento della formazione tecnica e lo sviluppo dell’economia del mare.

COLONNE GELESI - Anno 2 numero 1 è il periodico di comunicazione istituzionale del Comune di Gela Registrazione al Tribunale di Gela N. 1/17 Direttore responsabile: Salvatore Bartolotta Editore: Domenico Messinese In redazione: Fabrizio Parisi. Gli articoli privi di firma si intendono redatti dal direttore Salvatore Bartolotta Raccolta pubblicitaria, impaginazione e grafica clienti: Lime Edizioni Srl - Milano - t. 02 36767660 info@limedizioni.com - www.limedizioni.com Distribuzione gratuita a tutte le famiglie della città di Gela Chiuso in redazione il 12/05/2017


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Mare Nostrum intervista il sociologo di “Industrializzazione senza sviluppo”

Le “eresie” di Marchioni 50 anni dopo Le dichiarazioni che non avete sentito su Rai Storia: “La città aveva voltato le spalle al mare” DALL’EPOPEA GRECA allo sbarco alleato, dal fascismo all’industrializzazione e alla sua fine ingloriosa. Ha risvegliato l’orgoglio e la riflessione di un’intera città la puntata di Mare Nostrum andata in onda lo scorso 8 maggio in prime time su Rai Storia. Il programma, firmato da Eugenio Farioli Vecchioli, è stato diretto dal regista Federico Cataldi. Dopo 50 anni è tornato a parlare delle contraddizioni industriali il sociologo Marco Marchioni, autore, con lo scomparso filosofo Eyvind Hytten, di “Industrializzazione senza sviluppo. Gela: una storia meridionale”, lavoro in un primo tempo commissionato dall’Eni. Dal racconto di Marchioni emerge uno spaccato crudo della Gela degli anni Sessanta. Nell’intervista che Rai Storia ci ha consentito di ascoltare integralmente, il sociologo racconta di essere arrivato in città di notte, da Catania, in aeroporto. “Poi in macchina, arrivai da Caltanissetta, Caltagirone, e scesi verso il mare – ricorda Marchioni oggi ottantenne -. Come scrissi nel libro, quando arrivai da nord, e andai verso Gela, vidi una grande macchia oscura, una grande città illuminata con riflettori e luci come se fosse una città in pieno giorno, Nuova York, Manhattan: era lo stabilimento. E poi altre luci a destra, che era il villaggio residenziale. In mezzo l’oscurità. Fu un impatto terribile”. Ad impressionare i due sociologi fu anche il rapporto dei gelesi con il loro mare: “Sarà perché io e anche Hytten provenivamo da un’isola del Mare del Nord – spiega ancora -, ma una delle cose che ci stupirono molto fu che la gente sembrava vivere di spalle al mare, che tutta la città fosse di spalle al mare. Era impressionante. Oggi so che questo è cambiato, però è costato moltissimo. C’era una spiaggia abbandonatissima, il lungomare era una strada piena di buche sotto la città, e poi dal Municipio guardando sotto c’era tutta sporcizia. Proprio la gente passeggiava nel corso, e dal corso non si

rimane completamente isolata. Questa è la visione che chiamiamo di isola. Ricordo varie persone che venivano da fuori Gela per lavorare all’Anic che ormai avevano passato qualche anno a Macchitella, e che non erano mai andati in città, perché potevano andare dal villaggio allo stabilimento, per la circonvallazione, senza passare per il centro urbano. E questo portava all’altra visione della situazione che è quella di ghetto, di qualcosa che rimaneva completamente isolato e che non poteva né apportare gli

Sopra: Marco Marchioni oggi A destra, i giovani sociologi Eyvind Hytten e Marco Marchioni in un’immagine del 1967 quando operarono a Gela vedeva il mare. La borghesia, negli ultimi anni, già cercava il mare, ma non a Gela, si andava o nelle spiagge a 10 km dalla città, o a Macchitella. A parte questo, quando noi vivevamo a Partinico, pochi anni prima con l’esperienza di Danilo Dolci, la gente del luogo che andava al mare, che stava a 5 chilometri, si contava sulle punta delle dita. Cioè la cultura contadina non ha molti rapporti con il mare, ma la città com’era costruita non aveva proprio nessun rapporto con esso”. Lo studio si concentrò molto anche su Macchitella, l’area costruita dall’Eni per il proprio organico. “Macchitella – secondo Marchioni - poteva essere interpretata con diverse visioni. Una quella di essere un’isola, cioè una zona urbana autosufficiente che non ha nessuna relazione con la città della quale fa parte, però che di fatto

aspetti evoluti avanzati che il villaggio conteneva, perché aveva spazi verdi, le case erano costruite in un certo senso urbanistico rispettoso dell’ambiente, eccetera, ma anche gli aspetti negativi, cioè quelli di fare della classe operaia lì richiusa una classe privilegiata rispetto a quello che succedeva nella città”. I primi tempi per i due illustri ospiti di Gela però furono gratificanti. “Tutto il primo anno di lavoro fu un anno molto positivo – racconta ancora Marchioni -, perché riuscimmo a costruire noi i rapporti, e questo rende ancora più amara la storia per come finì, perché il primo anno di lavoro fu soddisfacente, ci furono risultati molto importanti, si stavano

creando nuovi rapporti tra rappresentanti politici, culturali e sindacali e i rappresentanti dell’industria. Non ci hanno richiesto di andare lì a spegnere i fuochi, ma di cercare di capire e di proporre soluzioni. Questa era la cosa bella, che era molto stimolante. Perché sì, eravamo coscienti che in quel momento, negli anni ’60, erano anni di transizione fondamentali per il Sud. E non solo fondamentali per il Sud, perché il Sud è la questione meridionale dell’Italia, storicamente. Cioè, come abbiamo cercato di spiegare, quello che si fa nel Sud può essere un elemento decisivo per tutto il Paese, non solo per il Sud. Per cui questa idea era bella perché non era preconcetta, né l’Eni ci chiedeva di fare miracoli, ma di contribuire a capire bene per quali altre vie potevamo lavorare per poter migliorare questa situazione. Purtroppo dopo si tagliò, e fu un momento traumatico”. I loro committenti chiesero di non mandare in stampa la pubblicazione, ovviando con un risarcimento. Ma Eyvind Hytten e Marco Marchioni non accettarono. Quel libro però in poco tempo sparì misteriosamente da tutte le librerie. Il testo andò in ristampa nel 1990 per iniziativa di un loro collaboratore, nel frattempo eletto all’Ars, che lo pubblicò nella rivista della Regione “Cronache Parlamentari”. Marchioni ora vive da anni alle Isole Canarie. Dopo questa partecipazione televisiva, la sua visione “eretica” è stata, se non riscattata, rivalutata. D’altronde la storia è maestra di vita, e dal passato si può ritrovare una nuova via per il domani, così come vuole il messaggio non tanto implicito della puntata di Mare Nostrum. Con il sociologo originario di Bologna l’amministrazione comunale, in quest’occasione, ha aperto un contatto e non è escluso che l’autore di “Industrializzazione senza sviluppo” possa ritornare a Gela dopo 50 anni e ritrovare una città migliorata che però non si sottrarrà ai suggerimenti di un lavoro incompiuto.


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Un assessore e tre consiglieri comunali neo dottori

Confetti rossi a Palazzo di Città Varie le specialità accademiche acquisite: da ingegneria a turismo ed economia Mandato accademicamente prolifico per quattro protagonisti della politica al Comune di Gela. L’assessore Rocco D’Arma ed i consiglieri comunali Angelo Amato, Luigi Di Dio e Cristian Malluzzo, parallelamente al loro mandato istituzionale, hanno conseguito la laurea.

Il consigliere comunale Cristian Malluzzo

IL 30 NOVEMBRE del 2016 ha invece coronato i suoi studi in Economia Aziendale il consigliere comunale Luigi Di Dio. Il presidente della Commissione Consiliare alla Cultura ha presentato una tesi di Diritto Privato sul prestito vitalizio ipotecario. Si tratta di un particolare tipo di finanziamento a medio e lungo termine, senza rate con rimborso integrale in un’unica soluzione alla scadenza del prestito. È un finanziamento concedibile ai soggetti che abbiano compiuto 60 anni di età e che offrano ipoteca su un immobile non gravato da altre iscrizioni ipotecarie, con capitalizzazione annuale di interessi e spese. Il finanzia-

mento è ideato in modo tale da non prevedere rimborsi di alcun tipo, nemmeno per gli interessi, fino alla morte del contraente, e se cointestato a una coppia di ultrasessantenni, con la scomparsa del coniuge più longevo. Il prestito non prevede, quindi, il pagamento di alcuna rata per tutta la sua durata ma capitale e interessi sono capitalizzati fino a scadenza e maturano interessi. È escluso inoltre qualsiasi rimborso rateale del prestito, mentre è riconosciuta in capo al mutuatario solo la possibilità “di concordare, al momento della stipulazione del contratto, modalità di rimborso graduale della quota di interessi e delle spe-

A FARE DA APRIPISTA, il 7 aprile del 2016 nella cittadella universitaria di Catania, è stato Cristian Malluzzo, che ha completato gli studi in Ingegneria con una tesi che riguarda l’evoluzione industriale di Gela, tracciando un primo bilancio energetico ambientale nella produzione di combustibili “Green” in RA.GE. Il neo laureato parte dalla direttiva sulle energie rinnovabili dell’Unione Europea che pone ai paesi europei obiettivi ambiziosi da raggiungere entro il 2020, come il 20% di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra rispetto ai livelli del 1990, il 20% di riduzione del consumo di energia rispetto alle proiezioni sul consumo energetico per il 2020, il 20% di produse”. L’entità della somma concedibile a mutuo varia sia in funzione del valore della casa concessa in ipoteca sia dall’età del mutuatario (che è compreso tra il 15 e il 50 per cento del valore dell’immobile), è tanto più elevato quanto più la casa vale e quanto più è avanzata l’età del mutuatario. In caso di scadenza del prestito (morte del cliente finanziato o nei casi di decadenza di cui al comma 12), la restituzione del capitale e degli interessi fa carico agli eredi.

Il consigliere comunale Luigi Di Dio al momento della proclamazione

zione di energia da fonti rinnovabili, raggiungendo la quota del 10% (su base energetica) di biocombustibili rinnovabili e sostenibili nei carburanti per i trasporti. Un quadro normativo che, associato alla crescita della domanda di biodiesel in Italia ed in Europa e al crollo del prezzo del petrolio nei mercati mondiali, ha spinto Eni a riconvertire la Raffineria di Gela, con una capacità di lavorazione di greggio di 5.3 Mton/anno, in “Green Refinery” con una capacità di lavorazione di oli vegetali grezzi di circa 750 Kton/anno. La tesi di Malluzzo ha valutato la diminuzione di inquinanti atmosferici in città con l’adozione dei processi di “Green Refinery” al posto dei processi tradizio-

nali, e contestualmente ha esaminato il rendimento della conversione energetica nel caso specifico di alimentazione del processo oli e cariche biologiche di seconda e terza generazione (oli esausti, grassi animali, biomassa da rifiuti). Così il consigliere comunale traccia un primo bilancio energetico dei processi che intervengono nella trasformazione in “Green Diesel”, “Green Nafta” e “Green GPL” valutando il costo energetico dei processi e calcolando gli inquinanti che sarebbero stati emessi per ottenere la stessa energia prodotta dai “Green fuel” con combustibili fossili prodotti con un sistema tradizionale.


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L’assessore Rocco D’Arma in posa per la foto di rito con tesi ed alloro L’ULTIMO AD AVER raggiunto il suo traguardo accademico, lo scorso 17 marzo, è il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Angelo Amato. Il giovane pentastellato ha conseguito la laurea in Economia Aziendale e ha discusso all’Università Kore di Enna una tesi in Creazione d’Impresa su un progetto dell’autodromo “smart” di Pergusa, che manifesta la sensibilità ambientale di cui è dotata la tradizione familiare del neo laureato. L’elaborato si concentra infatti sulla riqualificazione e la valorizzazione, allo stesso tempo, di una zona territoriale ben circoscritta che comprende la frazione di Riserva Naturale del circuito, con l’intento di realizzare uno studio di fattibilità basato su un modello di sviluppo Eco-sostenibile al fine di promuovere la Formula E come attività di un contesto territoriale locale integrandolo nel circuito internazionale delle competizioni. Questo piano ha l'obiettivo di focalizzare l'attenzione sulla Riserva Naturale e allo stesso tempo di riprendere anche alcuni punti di forza storico - culturali presenti sul territorio in modo da creare e rivitalizzare il tessuto urbano. L’arte del paesaggio, lo sviluppo del territorio, l’ecosostenibilità dell’ambiente, l’utilizzo di energia pulita, ha consentito di analizzare un argomento

IL 3 DICEMBRE del 2016 invece ha conseguito la laurea in Scienze Turistiche Rocco D’Arma, fresco di nomina proprio come assessore al Turismo, oltre a vantare le deleghe agli Eventi, Sport, Polizia Municipale e Protezione Civile. La tesi prodotta dal componente della Giunta Messinese si occupa del cosiddetto “danno da vacanza rovinata”, dal punto di vista della giurisprudenza. A causa di inadempimenti o situazioni sfortunate e infelici che possono comprometterlo, un soggiorno di piacere può diventare un incubo, e la richiesta del risarcimento dei danni diventa la via più seguita per rivalersi del torto subìto. È un decreto legge del 2011 a disciplinare la materia a tutela del consumatore-turista. D’Arma è partito molto affascinante e nello stesso tempo complesso, quale il tessuto urbano di Pergusa con tutte le sue caratteristiche, materiali e immateriali. La proposta mira al soddisfacimento di tutte le esigenze presenti in questa parte di città. In particolare ricucire il tessuto urbano in alcuni parti scomposto, razionalizzare l’uso delle aree incrementando la presenza e la qualità dei servizi pubblici e privati superare questo limite territoriale tra la Riserva e il lago, valorizzare l’area con la realizzazione di parcheggi, realizzare sistemazioni interne ed esterne attraverso “piazze verdi” per ottenere un alto grado di decoro urbano, e una nuova sostenibilità ambientale. La realizzazione di “Percorsi Naturalistici” e nuove “Passerelle Ecologiche”, permettono al turista e ai tanti appassionati della natura di vivere intensamente attraverso momenti di riflessione le meraviglie che il luogo offre. Il concetto fondamentale si basa sull’ idea di città intelligente, nell’ambito della quale la persona viene posta al centro dello spazio urbano, che diventa luogo da vivere per l’individuo e elemento di costruzione sociale ed economica. Una fabbrica di coesione sociale che viene posta al servizio della comunità con l’annullamento degli spazi destinati alla mobilità motorizzata

25 dall’analisi del nuovo contesto normativo, esaminando la stipula del contratto turistico ed il concetto di “pacchetto turistico”, quest’ultimo riferito ai viaggi organizzati per i quali si applica la nuova regolamentazione. Il neo dottore in Scienze Turistiche si è anche soffermato sulle possibili evoluzioni legislative della materia, approfondendo una recente direttiva europea del 2015. Fondo di garanzia nazionale e di settore, danno patrimoniale e non patrimoniale sono altre tematiche trattate nel lavoro di D’Arma che gli è valso l’agognato alloro. Argomenti che ci auguriamo non tornino utili alla sua esperienza di assessore del Comune di Gela, per il quale si punta ad ospitare solo turisti soddisfatti.

Il consigliere comunale Angelo Amato mentre discute la sua tesi di laurea privata e una valorizzazione delle condizioni di mobilità collettive. Soluzioni che vengono a coinvolgere le istituzioni pubbliche e le realtà private, per scegliere nuove strade di comunicazione. Una rete di connessione urbana che restituisce lo spazio sottratto dalla concezione di mobilità legata alla centralità dell’automobile, per ridisegnare il vivere comune.

Gela si accende di Europa Chiesa Madre illuminata per i 30 anni del progetto Erasmus

ANCHE IL COMUNE di Gela ha aderito all’iniziativa denominata “M’illumino d’Erasmus”, ideata dall’Agenzia nazionale per i giovani, in collaborazione con Indire e Inapp, lo scorso 9 maggio in occasione della Festa d’Europa. Per celebrare i 30 anni del progetto Erasmus, la Chiesa Madre è stata illuminata con il logo del programma. “Il 2017 – ha commentato il presidente del Consiglio Comunale Alessandra Ascia - continua ad essere un anno ricco di ricorrenze e appuntamenti utili per far maturare passione e impegno civile tra i giovani cittadini europei. Vogliamo promuovere le opportunità che l’Europa offre nel trentennale del programma di mobilità studentesca che dal 1987 ha formato in generazioni di giovani una consapevolezza di popolo europeo. Dal 2014 Erasmus, diventato Erasmus +, ha visto protagonisti anche più di cento Comuni che hanno beneficiato dei fondi per il settore Giovani con 88 progetti finanziando il servizio volontario europeo, azioni di dialogo strutturato con i giovani, progetti di partecipazione attiva e promozione della cittadinanza europea”. La proposta, avanzata da Giovani Democratici di Gela, è stata accolta dal sindaco Domenico Messinese. Oltre ad illuminare uno dei monumenti simbolo della città, si è tenuto un contest sui social media, con la pubblicazione delle foto sugli account Instagram, Facebook e Twitter, taggando le tre Agenzie nazionali Giovani, Indire ed Inapp e usando l’hashstag #MilluminodErasmus.


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FOCUS Raccolta differenziata un nuovo riconoscimento per Gela

Amministratori comunali, farmacisti e medici di base dopo la firma della convenzione tra Comune e FederFarma

Costo dei Farmaci pediatrici abbattuto del 70% TUTTE LE 18 FARMACIE presenti nel Comune di Gela hanno aderito al progetto sperimentale della Farmacia Sociale. Trentamila euro stanziati dall’ultimo bilancio di previsione sono già stati messi a disposizione per agevolare l’acquisto di medicine destinate alla cura della popolazione pediatrica, bambini tra 0 e 14 anni, appartenenti a fasce sociali economicamente disagiate con un reddito familiare inferiore a 7 mila euro. Il ribasso del 10% sui prodotti di classe C, quelli cioè a carico del cittadino con obbligo di ricetta, sarà praticato dai farmacisti, mentre le somme comu-

nali copriranno il 60% dell’importo. La farmacia tratterrà le copie della certificazione Isee e dello scontrino fiscale scontato al 10%, le fustelle del farmaco e la prescrizione della ricetta medica in originale. Il progetto coinvolge medici di famiglia, pediatri e farmacisti, sotto il coordinamento di Federfarma. Il presidente provinciale della Federazione di Caltanissetta Mariella Ippolito ha ringraziato per l’impegno profuso il sindaco Domenico Messinese, l’assessore ai Servizi Sociali Licia Abela, il presidente della Commissione Consiliare agli Affari Generali Giuseppe Guastella fir-

matario di un emendamento al bilancio e di una mozione in merito. Ippolito ha rimarcato anche la celerità degli uffici del settore retto da Patrizia Zanone, così che da oggi stesso in ogni farmacia gelese potranno essere richieste le agevolazioni previste. “Avviamo un servizio importante per i bambini delle fasce sociali più vulnerabili – ha commentato soddisfatto il primo cittadino di Gela -, e grazie ad esso riusciremo a focalizzare con precisione i bisogni da soddisfare ai prossimi interventi finanziari, allargando la platea di beneficiari”.

Aiuti economici per giovani startupper gelesi Scade il prossimo 30 maggio, al Comune di Gela, il bando Jobstartup per favorire l’autoimprenditorialità giovanile. Con l’ausilio dell’ufficio “Europa e Bandi”, i giovani che vogliono promuovere nuove idee imprenditoriali potranno accedere ai fondi del PO FESR 2017/2020. Intanto, in collaborazione con Shiplab, quattro interessanti seminari formativi sono stati promossi dall’Assesso-

rato Comunale allo Sviluppo Economico retto dal vice sindaco Simone Siciliano. Il primo incontro è stato tenuto, sabato 8 aprile, dal giovane manager Salvatore Cobuzio che ha relazionato sul marketing digitale per le startup. Sabato 22 aprile invece Marco Romano, docente universitario di Imprenditorialità, si è occupato di business plan. Sabato 6 maggio, l’esperto di domotica Gaetano Di Stefano

IL DIRIGENTE REGIONALE dell’Ufficio Speciale per la raccolta differenziata in Sicilia, Salvatore Cocina, ha consegnato al sindaco di Gela il riconoscimento per aver superato il 50% di conferimento dei rifiuti per tipologia nell’ultimo trimestre del 2016. “Nonostante i capoluoghi siciliani indossino la maglia nera – ha commentato Messinese -, Gela ha dimostrato che non sono le dimensioni di una città a determinare la buona riuscita della raccolta differenziata dei rifiuti”. Anche altri Comuni della Società per la Regolamentazione del servizio di gestione Rifiuti n.4 hanno superato quota 50%, a conferma della corretta sperimentazione delle politiche ambientali adottate. La cerimonia di premiazione si è tenuta lo scorso mese di aprile al IX Salone Internazionale “ProgettoComfort” di Catania. Gela è stata premiata al Centro Fieristico “Le Ciminiere”, nel corso di un convegno sull’attualità e le prospettive in tema di gestione dell’ambiente, alla presenza dei massimi esponenti dei Consorzi Conai, Corepla, Comieco e Coreve. Tra gli stand del Salone, apre l’esposizione la nota azienda gelese Ecoplast.

Il sindaco di Gela premiato da Salvatore Cocina dell’Ufficio Speciale per il monitoraggio della raccolta differenziata

ha tenuto un seminario su processi e prodotti innovativi. Ha concluso il ciclo di interventi formativi il responsabile dell’ufficio “Europa e Bandi” del Comune di Gela, Tonino Collura con un approfondimento sui finanziamenti per startup ed imprese. Tutti i seminari si sono tenuti nella Pinacoteca Comunale di Gela per la durata di 3 ore ciascuno. I soggetti che possono partecipare al bando Jobstartup, singolarmente, in team, in associazione

o come impresa, devono essere residenti a Gela ed avere un’età tra i 18 e i 35 anni. Il fondo complessivo per nuove start up ammonta a 25.000 euro, da erogare a fondo perduto. Ogni richiesta di contributo potrà usufruire di 4.000 euro. Gli ambiti su cui potranno muoversi le idee imprenditoriali vanno dal turismo al commercio, dall’artigianato ai servizi, fino all’agricoltura, arte, cultura e nuove tecnologie.


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Gac/Flag “Unicità del Golfo”, firmato il decreto di finanziamento per 2,5 mln

Edilizia e commercio

Da oggi, procedure digitalizzate

È STATA ATTIVATA dallo scorso primo maggio la piattaforma web SUE-SUAP per le procedure riguardanti le pratiche edilizie e le attività produttive del Comune di Gela. L’ente, per rispondere alle esigenze di semplificazione e miglioramento nella gestione dei procedimenti amministrativi e al fine di adeguarsi alla normativa regionale vigente, ha avviato, con la collaborazione esterna dell’azienda specializzata in sistemi informativi Dedagroup di Trento, le attività per la gestione online delle procedure riguardanti le attività produttive (SUAP) e dell’edilizia privata (SUE). Già dallo scorso 1 maggio, i servizi di accesso ai due sportelli sono unificati in un’unica piattaforma e compresi tra i “servizi on-line” disponibili

sul sito istituzionale del Comune di Gela. L’adozione del portale consente l’uso di modelli di richiesta unificati adeguati agli standard regionali e alle disposizioni di legge vigenti, in tal modo la presentazione e la gestione delle pratiche al Comune, comprese le integrazioni di pratiche già avviate, avviene esclusivamente per mezzo del portale, consentendo l’interazione con i cittadini interessati in modo efficiente ed economico. Gli uffici del Settore Territorio e Sviluppo Economico sono a disposizione degli utenti per ogni necessità. Possono utilizzare il nuovo portale tutti i professionisti e i cittadini, dotati di PEC e firma digitale, che verranno preventivamente accreditati presso gli uffici del Comune, previa richiesta onli-

ne. Il nuovo sistema di comunicazione consente ulteriori semplificazioni delle procedure e la completa attuazione dell’archivio digitale delle pratiche edilizie e viene implementato nell’interesse del cittadino per la maggiore trasparenza e tracciabilità delle procedure. Durante la presentazione ufficiale del servizio, alla quale hanno preso parte il sindaco Domenico Messinese, l’assessore all’Urbanistica Francesco Salinitro e l’assessore allo Sviluppo Economico Simone Siciliano, per i professionisti coinvolti sono state eseguite alcune dimostrazioni pratiche per l'utilizzo della nuova piattaforma SUE-SUAP, nonché l’interazione del nuovo strumento con il Sistema Informativo Territoriale già attivo al Comune.

AL DIPARTIMENTO della Pesca Mediterranea della Regione Siciliana, è stata approvata la graduatoria dei Gruppi di Azione Costiera ammessi alle Strategie di Sviluppo Locale di tipo partecipativo, relative all’avviso pubblico di attuazione della misura del Fondo Europeo per gli Affari Marittimi e la Pesca. Il Gac “Unicità del Golfo”, di cui è capofila il Comune di Gela, formato da Vittoria, Scoglitti, Santa Croce Camerina, Acate, Licata, Butera e Lampedusa, è risultato quarto, in posizione utile sul decreto del dirigente generale Dario Cartabellotta. Il punteggio ottenuto corrisponde a 57,125 e con-

sente di essere ammessi in toto all’importo richiesto pari a 2.499.000 euro. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Gela, nonché presidente del Flag, Domenico Messinese. “Abbiamo raggiunto un risultato lusinghiero – ha detto Messinese – grazie all’impegno dei nostri Comuni che rappresentano realtà marittime tra le più rilevanti del Mediterraneo”. Il decreto è stato inviato, per il tramite della Ragioneria Centrale competente, alla Corte dei Conti per la registrazione ed è stato pubblicato sul sito internet del Dipartimento della Pesca, oltre che sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana

Agricoltura. Gal “Valli del Golfo” ammesso in graduatoria

Una riunione del Gal “Valli del Golfo”

Il Gruppo di Azione Locale “Valli del Golfo” è stato ammesso nella graduatoria e nell’elenco delle domande di sostegno presentate al bando “Sostegno preparatorio” del Piano di Sviluppo Rurale Sicilia 2014/2020, nonché degli atti consequenziali che vedono l’approvazione delle graduatorie delle sottomisure 19.2 e 19.4, ossia l’approvazione dei Gal sici-

liani. Inizialmente il Gal, del quale fa parte il Comune di Gela e di cui è capofila Vittoria, era stato escluso e contro questo provvedimento era stato presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Al centro della vicenda, in particolare, la densità della popolazione presente nei territori. Già lo scorso mese di dicembre il Tar di Palermo, con un’ordinanza, ave-

va accolto il ricorso con una sospensiva. In attesa della sentenza di merito, quindi, la Regione aveva bloccato l’erogazione dei fondi e poi ha emesso un nuovo decreto a cui il Gal “Valli del Golfo” è stato ammesso, appunto, con riserva. Oltre a Gela e Vittoria, fanno parte del Gruppo di Azione Locale i Comuni di Comiso, Acate e Santa Croce Camerina. Il

Gal mette insieme un’area omogenea che vedrà l’attuazione di azioni di tutela ambientale e valorizzazione delle aree protette con lo scopo di perseguire una crescita equilibrata delle aree rurali, in termini di stimolo allo sviluppo locale, alla diversificazione, alla creazione e allo sviluppo di nuove piccole imprese e alla creazione di posti di lavoro.


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Agenda urbana,

Gela e Vittoria si aprono al territorio

Uno degli incontri con le associazioni. Al centro, il vice sindaco di Gela Simone Siciliano SI EVOLVE LO SCENARIO di Agenda Urbana, del cui ambito territoriale fanno parte anche i Comuni di Gela e Vittoria. Nell’ambito dell’attuazione del Programma Operativo Regionale FESR 2014/2020, i due enti godono di una riserva finanziaria di circa 36 milioni di euro, distribuita su 4 obiettivi tematici: agenda digitale, energia sostenibile e qualità della vita, cambiamento climatico, prevenzione e gestione dei rischi, ed infine inclusione sociale. Per ogni intervento strategico, Gela e Vittoria hanno incontrato i potenziali partners pubblici e privati con la finalità di costruire la strategia di sviluppo urbano sostenibile. Tra i portatori d’interesse, che siedono ai tavoli intercomunali, figurano istituzioni, organizzazioni datoriali, sindacati, associazioni. Intanto è stato già tracciato un modello di “preliminare di strategia” che, dopo un’attenta analisi di contesto e delle prescrizioni imposte dal POR per la definizione delle Agende Urbane ha individuato, fra gli ambiti settoriali disponibili, quelli più aderenti ai fabbisogni dell’area territoriale disegnando inoltre una programmazione finanziaria di massima. “L’attivazione dell’Agenda Urbana è connotata da un percorso procedurale complesso ed articolato – spiega il sindaco di Gela Domenico Messinese -, ma per la prima volta è caratterizzato da una forte autonomia e responsabilizzazione delle

amministrazioni locali che consentono di determinare, in autonomia, un nostro modello di sviluppo. Se tutto questo, da una parte, rileva un nuovo approccio alle politiche territoriali volto a potenziare i profili decisionali delle città, dall’altra, richiede uno sforzo comune nel garantire una capacità di governance adeguata a sostenere un percorso amministrativo ordinariamente di livello regionale, con le tempistiche proprie della programmazione comunitaria”. “La rappresentanza qualificata dei componenti del partenariato che hanno preso parte alle sessioni di lavoro – aggiunge il vice sindaco con delega allo Sviluppo Economico Simone Siciliano - è in grado di esprimere un bagaglio informativo che consentirà, per i settori di riferimento, la chiara identificazione degli elementi di contesto, con le relative fragilità, e la formulazione di una proposta di iniziative, concretamente fattibili, che, dalle progressive verifiche ed affinamenti dell’impianto dell’Agenda Urbana oggetto degli incontri, contribuirà al raggiungimento degli obiettivi cui mira la nostra strategia di sviluppo urbano sostenibile”. Tra le 18 macromunicipalità coinvolte in Sicilia, i Comuni di Gela e Vittoria rappresentano il quinto polo urbano sull’isola. L’ente di piazza San Francesco ne è capofila.

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Ripresi i lavori di manutenzione della diga foranea SONO RIPRESI I LAVORI di smantellamento delle strutture che giacciono sulla Diga foranea in concessione alla Raffineria di Gela e fuori esercizio dopo i danni riportati nella violenta mareggiata del 2004. Gli interventi partono a distanza di quasi 4 anni dall'avvio delle attività e a conclusione di un iter particolarmente complesso. La Diga foranea del porto isola di Gela è lunga 1180 m e larga in sommità 14 m. I lavori di smantellamento, per un investimento di 3 milioni di euro, interessano circa 2.300 tonnellate di materiale ferroso e comporteranno la rimozione di strutture del pipe rack di sostegno, tubazioni e passerelle, tubazioni, valvole e relativi accessori, serbatoi e pompe, passerelle e scale di servizio, sovrastrutture in carpenteria dei sei accosti nave, tubazioni antincendio e relative attrezzature. Secondo quanto comunicato da Eni, le attività occuperanno circa 30-40 maestranze tutte esclusiva-

tissima per Gela – ha commentato il comandante della Capitaneria di Porto Pietro Carosia – grazie all’ottimo lavoro di sinergia portato avanti dagli enti coinvolti, che consente la ripresa dei lavori con l’impiego di unità dell’indotto”. Luigi Ciarrocchi, responsabile del “Progetto Gela” di Eni, ha annunciato l’avvio di uno studio strategico, chiamato “Masterplan della portualità”, che ha l’obiettivo, in circa 7 mesi, di individuare il migliore asset per le strutture legate al sistema portuale di Gela, coinvolgendo portatori di interesse quali il Comune e la Capitaneria di Porto. “Il merito dell’amministrazione comunale – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico e Ambiente Simone Siciliano – è stato quello di mettere in evidenza che la portualità può essere uno degli asset strategici per il rilancio del territorio. L’Eni ci sta consentendo di fare pianificazione, elemento che è mancato negli anni a Gela”. Intanto

Operai al lavoro sulla diga foranea del porto isola mente dell'indotto locale in aggiunta al personale RaGe a supporto del cantiere che avrà una durata di circa 6 mesi. I lavori vengono effettuati con la collaborazione di diverse altre aziende gelesi specializzate nelle attività portuali. Le strutture vengono smontate in diga foranea, trasportate immediatamente sul pontile e da qui in un’area a terra che presenta tutte le condizioni di sicurezza e agibilità per l'effettuazione del lavoro di demolizione, che sarebbe risultato molto più complesso se effettuato direttamente sulla diga. Sono state inoltre avviate le attività di manutenzione straordinaria di due linee presso il pontile petroli; si tratta di due tubazioni che dovranno trasportare i prodotti green. I lavori saranno completati orientativamente entro fine anno. “Oggi è una giornata importan-

sono stati affidati i lavori di raddoppio del depuratore consortile. Il bando di gara esperito dalla Regione Siciliana è stato aggiudicato, per circa 8 milioni di euro, alla società Nurovi di Catania. Il sindaco di Gela, già agli inizi del suo mandato, aveva preso una posizione dura nei confronti dell’impianto, emettendo un’ordinanza contro lo scarico in mare dei reflui non depurati, derivante da un sovrappieno della condotta principale. “Dopo vari solleciti e battaglie in cui l’amministrazione comunale si è fatta parte attiva per ottenere le autorizzazioni, anche ministeriali per via del Sito d’Interesse Nazionale – ha spiegato Messinese -, viene finalmente avviato un intervento che garantirà maggiore funzionalità nella gestione dei reflui urbani, in modo da tutelare la salubrità del nostro mare”.


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Industria 4.0: quasi mezzo mld nei prossimi 6 anni per innovazione e ricerca

LA QUARTA RIVOLUZIONE industriale è stato il tema di un seminario promosso all’Irsap di Gela da SB Engine, la startup innovativa Siciliana che si occupa di consulenza nelle tecnologie dell’informatica, in collaborazione con il Comune di Gela e il Google Developer Group Gela, la community locale degli sviluppatori di Google. Rivolto ad imprenditori, piccole e medie imprese, start up, appassionati, professionisti del settore economico e relative

associazioni di categoria, l’evento si è tenuto nella sala congressi dell’ex Asi, alla zona industriale di Gela. Al centro dei lavori, i vantaggi pratici ed economici derivanti dall’innovazione tecnologica nei processi di gestione aziendale e fabbricazione di beni e servizi. “Quando si parla di Industria 4.0 – ha spiegato il sindaco Domenico Messinese - ci si riferisce a una modalità organizzativa della produzione di beni e servizi che fa leva sull’integrazione

degli impianti con le tecnologie digitali. Le opportunità derivanti da questo nuovo paradigma sono di tale portata da essere paragonabili a quelle generate dall’adozione di macchine alimentate da fonti energetiche inanimate come il vapore o i combustibili fossili nella Prima Rivoluzione Industriale, a quello derivante dall’introduzione della produzione di massa nella Seconda Rivoluzione Industriale e a quello veicolato dall’introduzione di impianti automatizzati basati sulle tecnologie elettroniche e informatiche nella Terza Rivoluzione Industriale”. “Grazie allo sfruttamento delle nuove frontiere del digitale – ha aggiunto il vice sindaco con delega allo Sviluppo Economico Simone Siciliano -, l’Industria 4.0 mira a integrare le tecnologie che nell’industria 3.0 venivano adottate singolarmente. In particolare l’obiettivo è quello di creare sistemi ibridi che siano in grado di gestire, interpretare e valoriz-

zare la grande mole di dati disponibile grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali. Questo può avvenire grazie all’integrazione della parte fisica dell’azienda con i sistemi informativi usati”. Siciliano è stato tra i relatori, assieme al responsabile dell’ufficio “Europa e bandi” Tonino Collura, al CEO di SB Engine Bruno Salvatore Belluccia, al Manager Google Developer Group Gela Alessandro Campanaro, al Project Manager SB Engine Salvatore Stracquadanio, all’Amministratore Delegato del Distretto Tecnologico Sicilia Micro e Nano Sistemi Filippo D'Arpa, a Fedele Termini e Bartolomeo Sammartino dell’Istituto Euro-Mediterraneo Scienza e Tecnologia, al dirigente dell’Assessorato Regionale alle Attività Produttive Francesco Pinelli. Per i prossimi 6 anni, l’Obiettivo “Innovazione e Ricerca” erogherà 450 milioni di euro alle imprese e ai centri di ricerca in Sicilia.

Il motore del nuovo sviluppo gelese va a biocarburanti AL COMUNE DI GELA è stato costituito il tavolo partenariale per la creazione del Distretto Mediterraneo dei biocarburanti per uno sviluppo sostenibile. L’organismo pone tra le sue finalità il perseguimento di strategie e politiche di trasferimento dell’innovazione tecnologica e di attrazione degli investimenti pubblici e privati, attività di ricerca scientifica e di alta formazione, l’introduzione di figure professionali quali l’Innovation Broker e il Policy Entrepreneur. Fra gli interventi previsti, in particolare, saranno programmate attività di valorizzazione degli scarti e dei rifiuti provenienti dal settore agroalimentare attraverso il trasferimento di innovazioni tecnologiche finalizzate alla produzione di biocarburanti. Questo obiettivo trova un’ampia giustificazione in ragione delle notevoli possibilità di

connessione sinergica tra le attività di ricerca, la vocazione produttiva dell’economia locale (agricola e agroalimentare) e la presenza nel territorio di impianti di raffinazione del petrolio da rinnovare e riconvertire in direzione della green chemestry, anche in ragione dell’effettiva fattibilità tecnico-economica e delle elevate potenzialità di replica del modello di sviluppo sostenibile elaborato. “Il Distretto Mediterraneo dei biocarburanti – ha commentato il sindaco di Gela Domenico Messinese –, in linea con le direttive europee, risponde all’introduzione dell’obbligo per i fornitori di benzina e gasolio ad immettere in consumo una quota di biocarburanti, al fine di svilupparne la filiera, aumentarne l’utilizzo e limitare l’immissione di CO2 in atmosfera, quindi, il mercato è in continua espansione e

richiede un decisivo aumento della capacità produttiva dell’industria del settore”. Il tavolo partenariale, oltre che dal Comune di Gela che ne è capofila, è composto dall’Università Kore di Enna, dall’Istituto Euro-Mediterraneo di Scienza e Tecnologia (IEMEST), dall’Agenzia del Mediterraneo, dall’Associazione Nuova Direzione e dall’Associazione per la Dieta Mediterranea (ADIMED). Dopo la condivisione con il Consiglio Comunale, un avviso pubblico raccoglierà le manifestazioni d’interesse di altri Comuni, gruppi pubblici, Università, Istituti di ricerca, associazioni senza fini di lucro, Fondazioni, Consorzi di produttori, Ordini professionali. “Lavoriamo ad una nuova opportunità per attrarre investitori da fuori – ha dichiarato il vice sindaco con deleghe allo Sviluppo Economico e

Da sinistra: il presidente dell’associazione “Nuova Direzione” Liborio Furco, il presidente dell’Adimed Salvatore Placenti, il sindaco Domenico Messinese, il presidente di Iemest Bartolo Sammartino, l’assessore Simone Siciliano ed il presidente dell’Agenzia per il Mediterraneo Michele Germanà all’Ambiente Simone Siciliano -, attirando la loro attenzione tanto sulle possibilità di leva finanziaria offerta dagli aiuti pubblici, quanto sul fatto che si verrebbe a creare, tramite il Distretto, un cluster sul biofuel capace di stimolare siner-

gie con operatori internazionali importanti come quelli presenti in Sicilia, oltre a promuovere iniziative volte a offrire occasioni di sviluppo locale sostenibile e migliorare la qualità della vita delle comunità interessate”.


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Preassistenza legale alle donne in difficoltà: il Comune sottoscrive un accordo con l’Ordine degli Avvocati

Da sinistra: il presidente dell’Ordine degli avvocati Ignazio Emmolo, il sindaco Domenico Messinese e l’assessore Licia Abela firmano l’accordo È STATO FIRMATO un protocollo d’intesa tra il Comune di Gela e l’Ordine degli Avvocati per fornire una preassistenza legale alle cittadine gelesi in difficoltà. L’ente di piazza San Francesco e l’organismo di autogoverno promuoveranno una serie di azioni ten-

denti al contrasto delle "violenze di genere" nell’ambito di un programma ampio di cooperazione finalizzato alla tutela delle pari opportunità, della consapevolezza di diritti e doveri riguardanti tematiche di carattere legale, con particolare attenzione

all'utilizzo dei numerosi strumenti messi a disposizione, in tal senso, dalle istituzioni del territorio. “Una collaborazione – ha spiegato l’assessore alle Pari Opportunità Licia Abela finalizzata all’ideazione e realizzazione di incontri, singoli o di gruppo, con

Albo degli avvocati esterni: pervenute 111 richieste SONO COMPLESSIVAMENTE 111 le professionisti iscritti all’albo degli avvo- appalti, e per la prima volta sottrae alla istanze di iscrizione pervenute al Set- cati dell’Ordine forense di Gela. “Il politica la scelta dei professionisti per tore Affari Legali del Comune di Gela Comune di Gela, primo in Italia – ha la difesa dell’ente. per ottenere l’inserimento nell’albo per dichiarato l’assessore agli Affari Legali Nonostante questo forte elemento di l’affidamento degli incarichi agli avvo- Morello -, si dota di uno strumento che novità e di rispetto delle pari opportunità cati esterni all’ente. Congiuntamente rispetta le norme, come la legge sugli di tutti gli avvocati, l’ordine forense non ha saputo coglierne le pecuè stato il lavoro dell’amminiliarità positive che danno strazione comunale, con l’asdignità ad una categoria, sotsessore Fabrizio Morello, e la traendola, come detto, dalle Commissione Consiliare agli scelte della politica”. GuaAffari Generali, presieduta dal stella ha sottolineato come consigliere comunale Giusepil nuovo regolamento, elabope Guastella, a far adottare il rato in collaborazione con nuovo regolamento che discil’Assessorato agli Affari plina gli incarichi legali. Il Legali, garantisca trasparendocumento ha aperto le porte za, escluda discrezionalità e anche ai patrocinatori legali, dia spazio anche ai giovani. ovvero ai laureati in legge L’albo sarà suddiviso in 5 iscritti da almeno due anni Da destra: i consiglieri comunali Carmelo Casano, sezioni, a loro volta articolate nell’elenco. Gli avvocati saranFrancesca Caruso, Sara Cavallo, l’assessore agli Affari in 5 fasce di iscrizione corno scelti a sorteggio ed a rotaLegali Fabrizio Morello, il presidente della Commissione rispondenti, in ordine crezione. Come prevedibile, gran Consiliare agli Affari Generali Giuseppe Guastella ed il scente, all’esperienza dei parte delle istanze di iscrizioconsigliere Giovanni Panebianco professionisti. ne sono state presentate da

i cittadini che ne faranno richiesta, in materia di tutela legale, e specificatamente alle tematiche riguardanti diritti, doveri e sanzioni che derivano da atti di violenza di vario tipo, dalla violenza domestica alla violenza economica, psicologica o ad altre forme ascrivibili alla violenza di genere". L’iniziativa prevede di fornire una preassistenza volta alla conoscenza dei propri diritti in materia legale dedicata agli utenti del Settore Servizi Sociali e dello sportello Anghelas inaugurato un anno fa dal sindaco Messinese e dall’assessore Abela. L’Ordine fornirà al Comune un elenco di risorse umane specifiche da utilizzare gratuitamente per assumere iniziative coordinate ed efficaci. Previsti tavoli tecnici e gruppi di lavoro. Il protocollo d’intesa è stato promosso dall’Assessorato Comunale alle Pari Opportunità, retto da Licia Abela. Oltre all’assessore Abela, hanno sottoscritto l’intesa il sindaco Domenico Messinese, il presidente dell’Ordine forense Ignazio Emmolo ed il presidente del Comitato Pari Opportunità dell’organismo di autogoverno Angelo Licata.

Pubblicato l’avviso per la richiesta dell’assegno per il nucleo familiare ENTRO IL 31 gennaio 2018 al Comune di Gela è possibile presentare la domanda per richiedere l’assegno a sostegno dei nuclei familiari con almeno tre figli minori. Lo ha reso noto l’assessore comunale ai Servizi Sociali Licia Abela. I moduli dell’istanza sono disponibili sul sito internet del Comune di Gela o allo sportello del Segretariato Sociale, in viale Mediterraneo. La domanda va corredata da una serie di documenti, tra cui l’attestazione Isee valida e relativa alla dichiarazione sostitutiva unica. Per i nuclei familiari di 5 persone, l’indicatore deve essere inferiore o pari a € 8.555,99, mentre per le altre famiglie con diversa composizione il requisito economico è riparametrato sulla base della scala di equivalenza secondo il decreto legislativo sulle definizioni di criteri unificati di valutazione della situazione economica dei soggetti che richiedono prestazioni sociali agevolate. L’assegno sarà corrisposto dall’Inps con cadenza semestrale posticipata.


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Archeologia. Vertice all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali

Archeologi subacquei in azione SI È TENUTA A PALERMO all’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana una riunione ricognitiva sullo stato dell’arte riguardo diversi aspetti dell’archeologia e della musealità gelese, richiesta dal deputato regionale Giuseppe Arancio e che ha visto la partecipazione dell’assessore Francesco Salinitro per il Comune di Gela, del Direttore generale dell’Assessorato ai Beni Culturali Gaetano Pennino, del sovrintendente al Mare Sebastiano Tusa, del sovrintendente della provincia di Caltanissetta Vincenzo Caruso, del direttore del Polo museale di Gela Ennio Turco e dell’associazione gelese Archeologi d’Italia. I temi affrontati sono stati diversi, ma soprattutto l’ambito marino protetto di Bulala e i reperti in esso custoditi. Il sovrintendente al mare Sebastiano Tusa ha fatto il punto della situazione evidenziando i rischi cui vanno incontro

quei reperti se non si procederà presto con una campagna di recupero complessiva, sia per mettere in protezione quel patrimonio straordinario, sia per consentire una ricognizione scientifica del sito e dei reperti. Tusa ha informato i presenti sulla necessità di una mappatura archeologica a fronte di quella geologica già eseguita, ma ha sottolineato la necessità che la Regione finanzi tale attività perché possa essere concretizzata. Vanno bene i fondi previsti nel Patto per il Sud, ma ne occorrono ben altri perché il progetto complessivo di recupero si concretizzi. L’assessore Salinitro ha evidenziato la necessità che si provveda ad istituire a Gela un centro di restauro dei reperti provenienti dal mare e dalla terraferma. La quantità smisurata di reperti ancora da recuperare nel territorio gelese giustifica e rende economicamente

sostenibile tale progetto. “L’invio in altri centri, persino all’estero, dei nostri reperti archeologici – ha detto Salinitro -, oltre ad esporli ad un forte rischio per la loro delicatezza, costituisce un costo che un centro in loco può rendere più lieve e nello stesso tempo occupare manodopera qualificata ben presente in città”. Alcuni progetti in corso da parte della Sovrintendenza di Caltanissetta sono stati illustrati da Caruso e attendono di essere divulgati. Tra questi il Museo dello Sbarco Alleato che la Sovrintendenza sta elaborando prevedendolo nel Parco Archeologico di Gela. Si è concordato infine di tenere presto un incontro preliminare a Caltanissetta e uno successivo pubblico a Gela per illustrarli in dettaglio ai cittadini. Il direttore del Museo Ennio Turco ha informato i presenti che il Tar per quanto riguarda la gara per il nuovo Museo dell’Antica Navigazione deciderà a breve. Un ulteriore incontro, quindi, quello all’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dopo quelli tenuti sempre a Palermo sugli stessi temi tra l’Amministrazione comunale di Gela con il sindaco Domenico Messinese, l’assessore Francesco Salinitro e la Commissione Consiliare alla Cultura presieduta da Luigi Di Dio e composta da Sara Bonura, Crocifisso Napolitano, Salvatore Sammito e Angelo Amato.

Studenti dell’Itis al lavoro nel Settore Urbanistica del Comune di Gela SONO OLTRE VENTI gli studenti dell'Istituto Tecnico Industriale "Emanuele Morselli" che si stanno confrontando con le attività interne agli uffici del Settore Urbanistica del Comune di Gela, dopo aver condotto un periodo di formazione. Secondo l’assessore Francesco Salinitro, che si dichiara compiaciuto della sperimentazione del progetto, “partita con una certa apprensione, soprattutto per la quantità di ragazzi coinvolti – ha spiegato il componente della Giunta Messinese -, l'iniziativa di alternanza scuola/lavoro sta procedendo piuttosto bene. Il lavoro comprende diverse linee d'azione che riguardano attività di formazione dell'ufficio del Piano Regolatore Generale, l'archiviazione, la catalogazione e la verifica delle condizioni del centro storico. Tutte operazioni effettuate

in modo egregio dai ragazzi. Si tratta di un’esperienza impegnativa e positiva allo stesso tempo, sia per gli studenti, per l’utilità alla loro formazione, ma anche per l'amministrazione comunale, per il riordino della situazione trovata nell’archivio e per la facilitazione di ricerca delle pratiche immediatamente recuperabili". Per il docente dell’Itis Francesco Argirò "nativi digitali e futuri periti informatici hanno l'opportunità di applicare le conoscenze acquisite finalmente su casi reali". Altri 30 studenti circa verranno organizzati in gruppi classe, così da poter rendere partecipi in modo omogeneo tutte le classi dell'Istituto Tecnico. I ragazzi coinvolti si sentono appagati e motivati dall'occasione offerta, e la ritengono una buona opportunità per affacciarsi al proprio futuro lavorativo.

Alcuni degli studenti dell’Itis coinvolti nel progetto di alternanza scuola/lavoro al Settore Comunale Urbanistica assieme a tutor, professori, impiegati, all’assessore Francesco Salinitro e al dirigente Orazio Marino

Inaugurati gli ambienti digitali all’Istituto Comprensivo “Don Milani” DA ALLOGGI DEL CUSTODE ad ambienti digitali. Un immobile interno all’Istituto Comprensivo “Don Milani” di Gela è stato recuperato e così ospita un’aula digitale ed un laboratorio di ceramica. Il plesso retto dal dirigente Rocco Incardona è stato

beneficiario di un finanziamento europeo, relativo all’Azione “Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave”. Il Settore Lavori Pubblici del Comune di Gela ha ristrutturato e

reso disponibili i locali inutilizzati, nei quali una volta risiedeva il custode della scuola. L’assessore comunale Flavio Di Francesco e il dirigente scolastico Rocco Incardona hanno inaugurato le due aule. “È l’esempio di come un buon progetto può essere

portato avanti – ha commentato Di Francesco -, soprattutto nell’ottica di un investimento sul futuro dei nostri ragazzi”. “Il progetto risponde alle finalità dell’educazione scolastica – ha detto invece Incardona –guardando alla poliedricità dell’alunno”.



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