Sport Milano Magazine Luglio 2017

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>> Indice

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La ricerca della felicità

Dal settore olistico al settore sportivo

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8 Sabau una vita alle corde

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Karate: Sirmione 2017

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Editoriali Calendario dei corsi Racing Team Wiking CalcioTennis Petru Sabau CSEN Milano e Sri Lanka Karate Tradizionale Masada Yoga La ricerca della felicità Giornata Nazionale dello Sport Disc Dog Quattro Zampe in Fiera CsenEquitazione MILITALIA Softair Postura e occlusione Discipline Sportive escluse dal CONI Decreti sul Terzo Settore

Disc Dog ...e l’uomo incontrò il cane

4 giugno Giornata dello Sport

Fiera di Travagliato Cavalli

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gli editoriali Direttore Responsabile: Fabiano Foschini Art Director: Ivan Scotti Direzione e redazione: C.S.E.N. Milano Via Giacosa, 3 - 20127 MILANO Orario apertura al pubblico: dal Lunedì al Venerdì, ore 9.30 - 13.00 Ufficio e Fax +39 02 39561256, e-mail: segreteria@csenmilano.it

LA PAROLA AL PRESIDENTE

Un anno di Sport insieme

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Realizzazione grafica: Lime Edizioni S.r.l. Hanno collaborato a questo numero: Ruggero De Lazzari, Donato Foresta, Andrea Picco, Giusy Quagliuolo, Francesco Ravasio, Ivan Scotti, Domenico Scupilliti, Paolo Zerbino Fotografie e illustrazioni: Ivan Scotti, Mirko Sala Testi, foto e disegni non richiesti e inviati in redazione non saranno resi Spedizione in abbonamento ARRETRATI: +39 02 39561256 ufficiostampaecomunicazione@csenmilano.it www.csenmilano.it attivo da lunedì a venerdì 9-13/14-17 Pubblicazione registrata presso il Tribunale di Milano il 13 luglio 2016 nr. 181 Testi, fotografie e disegni: riproduzione anche parziale vietata Centro Sportivo Educativo Nazionale Ente di Promozione Sportiva Riconosciuto dal C.O.N.I. D. Lgs n. 242 del 23-7-1999 (Delibera C.N. CONI n.1224 del 15-5-2002) Ente Nazionale con finalità assistenziali riconosciuto dal Ministero dell'Interno D.M. 559/C 3206.12000.A [101] del 29 febbraio 92 Associazione di Promozione Sociale iscriz. n. 77 Reg. Naz. Min. Lav. e Politiche Soc. (l. 7-12-2000 n.383) C.F. 97127000152

Paolo Zerbino é Maestro di Karate (5° Dan), Tai Chi e Difesa Personale. Ha praticato paracadutismo, nuoto subacqueo, equitazione ed è pilota di ultraleggeri.

ccoci al 4° numero di sport Milano Magazine, con questo chiudiamo l’anno sportivo 2016/2017 e ci prepariamo a quello del 2017/2018 dandone inizio con il primo numero che uscirà a ottobre; saremo più carichi e più forti, grazie all’esperienza fatta nell’anno appena trascorso. Anche quest’anno sportivo è stato ricco di eventi promossi dal nostro comitato, sempre in prima linea a rappresentare il nostro Ente sul territorio con gare, stages, seminari e fiere; a tal proposito ricordiamo Tisana, la più importante fiera nel settore olistico e delle bio-discipline legate al benessere. Inoltre due fiere nel settore Equestre, una a Verona e l’altra a Travagliato, in cui Csenequitazione ha rappresentato il settore con dimostrazioni di addestramento di alta scuola, nel salto ostacoli, nella monta all’amazzone e negli attacchi. Altra tappa importante è stata la Giornata Nazionale dello Sport indetta dal Coni il 4 Giugno, dove siamo stati anche quest’anno protagonisti con la partecipazione di numerose nostre affiliate, che si sono fatte portatrici della nostra bandiera CSEN e che durante lo svolgimento delle attività sportive e ricreative, sono riuscite a coinvolgere numerosi spettatori invitandoli a provare direttamente in un clima di rilassato divertimento. Con il nostro Centro Tecnico Nazionale di Formazione, abbiamo messo a disposizione delle nostre affiliate numerose proposte formative, dando in questo modo la possibilità a centinaia di aspiranti tecnici ed operatori di formarsi in modo qualificato nei vari ambiti interdisciplinari sportivi ed olistici. Riguardo alla formazione constatiamo un costante aumento delle richieste di partecipazione ai nostri corsi, dovuto soprattutto alla qualità, all’immagine di serietà e professionalità che li caratterizzano. Dopo un anno di proficuo lavoro, le imminenti vacanze e il dovuto riposo sono più che meritati, avremo così la possibilità di ritemprarci e prepararci al nuovo anno sportivo con la carica necessaria. Colgo l’occasione per salutarvi e augurarvi buone vacanze.

Ascolta l’intervista di Paolo Zerbino su Taka-Taka-Taka di Radio Energy

Paolo Zerbino, Direttore Editoriale e Presidente Comitato CSEN Milano


Ivan Scotti Art Director Sport Milano Magazine

Incontri straordinari Che mondo sarà, se ha bisogno di chiamare Superman?” Cantava un giovanissimo Lucio Dalla, all’inizio dei mitici anni settanta. Erano le parole di Fumetto, una canzone che il grande cantautore compose come sigla della trasmissione Gli eroi di cartone, un programma di cartoni animati andato in onda in televisione dal 1970 al 1973. Per la prima volta trasmettevano in televisione i miei eroi preferiti, i miei incredibili compagni d’avventura. L’Uomo Ragno, Batman, il mitico Mandrake, ma anche Topolino, Paperino, Geppo e Nonna Abelarda, solo per citarne alcuni. Erano i miei veri amici, personaggi di carta pieni di umanità, con i quali trascorrevo intere mattinate e pomeriggi, pancia in terra sul fresco pavimento di piastrelle della cameretta, immerso nelle pagine di quei fumetti, nella lettura e nel sogno, alla conquista di mondi incantati e tesori perduti. Vederli per la prima volta in movimento, sullo schermo in bianco e nero del televisore, per un bambino di sette anni fu un’emozione talmente grande da mozzare il fiato, una gioia che ancora oggi non sono in grado di descrivere. Poi sono cresciuto, ovviamente continuando a divorare fumetti, e la fenomenologia del Super Eroe mi accompagna ancora oggi, al pari dell’esistenzialismo di Sartre, della poesia di Truffaut e delle melodie di Chet Baker e Caetano Veloso, elementi costitutivi di un mondo unico, il mio. Nell’anno sportivo che si è appena concluso, come fotografo e art director di Sport Milano Ma-

Testo e foto di Ivan Scotti

gazine ho avuto modo di vedere e conoscere tante persone, di assistere a numerose manifestazioni e di partecipare alle più svariate iniziative, che vedevano coinvolte la nostra rivista e lo CSEN in generale. Durante questo periodo ho avuto la fortuna di assistere a performance sportive e artistiche che mi hanno arricchito molto, sia dal punto di vista professionale che personale, e ho avuto l’onore di conoscere persone eccellenti e discipline affascinanti. È stato un anno di incontri straordinari. A partire dal mio primo incontro ravvicinato con i cavalli, e con il loro particolare modo di fissarti dritto negli occhi, per poi passare agli appassionati ragazzi del Judo, del Karate, dell’Aikido, ai pugili sentimentali e agli appassionati

di vela, all’istruttore cinofilo che comunica con i cani solo con il pensiero, fino ai ragazzi della Piccola Scuola Circo, che si arrampicano sulle funi come moderni Spiderman; per finire poi con Maestri di Yoga, di Danza, di Tai Chi, e i cinque Ragazzi Meraviglia di Masada. Ora posso dirlo, posso affermarlo con certezza, i supereroi esistono, io li ho conosciuti. Sono tutti questi ragazzi, i cui superpoteri gli consentono di fare cose straordinarie, cose che sembrerebbero impossibili. Eppure la loro realtà è sotto gli occhi di tutti, chiara e lucente come una mattina di aprile, quando gli alberi di Magnolia esplodono in migliaia e migliaia di fiori, con un’energia e una forza vitale che hanno del miracoloso. Un pensiero particolare a uno dei

miei incontri più recenti, quello con Adrian Stoica e le sue meravigliose campionesse a quattro zampe. Mi sono perso nel guardarli volteggiare, nel tentare di fermare con la macchina fotografica quelle evoluzioni incredibili, portentose, straordinarie. Voglio ringraziare tutti, anche i supercattivi - perché ovviamente se ci sono i supereroi, ci sono anche loro, a tramare nel buio per avermi dato la possibilità di conoscere e comprendere tantissime cose mai viste prima, per avermi dato conferma che i supereroi esistono, che volere è potere e che, come diceva Albert Einstein, “Chi dice che è impossibile, non dovrebbe disturbare chi lo sta facendo”. Ivan Scotti

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calendario attività formative 2018 Ogni tipologia di corso viene riproposta più volte nell’arco dell’anno, in sessioni differenti CORSO DI PERSONAL TRAINER FITNESS E BODY BUILDING SESSIONI ANNO 2017

>> SETTORE SPORTIVO CORSO ISTRUTTORI DI FITNESS E B.B. 1° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 5° sessione : 16/17 - 23/24 Settembre 2017 6° sessione : 28/29 Ottobre 04/05 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 13/14 - 21/21 Gennaio 2018 2° sessione : 24/25 Febbraio - 03/04 Marzo 2018 3° sessione : 21/22-28/29 Aprile 2018 4° sessione : 16/17-23/24 Giugno 2018 5° sessione : 15/16-23/23 Settembre 2018 6° sessione : 10/11-17/18 Novembre 2018

CORSO ISTRUTTORI DI FITNESS E B.B. 2° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 4° sessione: 30 Settembre – 01/07/08 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 27/28 Gennaio 03/04 Febbraio 2018 2° sessione : 07/08 - 14/15 Aprile 2018 3° sessione : 18/20-26/27 Maggio 2018 4° sessione : 06/07-13/14 Ottobre 2018

CORSO PER TECNICO IN EDUCAZIONE MOTORIA E POSTURALE 1° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 4° sessione: 01/02 – 08/09 Luglio 2017 5° sessione: 07/08 – 14/15 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 13/14 - 21/21 Gennaio 2018 2° sessione : 10/11 - 17/18 Marzo 2018 3° sessione : 05/06-12/13 Maggio 2018 4° sessione : 07/08 – 14/15 Luglio 2018 5° sessione : 13/14 – 20/21 Ottobre 2018

3° sessione: 14/15 - 21/22- 28/29 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 03/04 – 10/11 – 17/18 Febbraio 2018 2° sessione : 09/10 – 16/17 – 23/24 Giugno 2018 3° sessione : 13/14 - 20/21- 27/28 Ottobre 2018

CORSO DI ISTRUTTORE DI PILATES MATWORK 1° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 3° sessione: 21/22 – 28/29 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 27/28Gennaio – 03/04 Febbraio 2018 2° sessione : 07/08 – 14/15 Aprile 2018 3° sessione : 19/20 – 26/27 Maggio 2018 4° sessione : 20/21 – 27/28 Ottobre 2018

CORSO DI ISTRUTTORE DI PILATES MATWORK 2° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 01/02 – 08/09 Luglio 2017 3° sessione: 11/12 – 18/19 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 17/18 – 24/25 Febbraio 2018 2° sessione : 23/24/30 Giugno – 01 Luglio 2018 3° sessione : 10/11 – 17/18 Novembre 2018

CORSO DI ISTRUTTORE DI PILATES MATWORK 3° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 3° sessione: 02/03 – 09/10 – 16/17 Dicembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 03/04 – 10/11 – 17/18 Marzo 2018 2° sessione : 09/10 – 16/17 – 23/24 Giugno 2018 3° sessione : 01/02 – 15/16 – 22/23 Dicembre 2018

CORSO DI ISTRUTTORE DI SPIN CICLISMO STATICO SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 21/22 – 28/29 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 14/15 – 21/22 Aprile 2018 2° sessione : 20/21 – 27/28 Ottobre 2018

CORSO PER TECNICO IN EDUCAZIONE MOTORIA E POSTURALE 2° LIVELLO

CORSO DI PREPARATORE ATLETICO

SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 03/04 – 10/11 Giugno 2017 3° sessione: 23/24/30 Settembre – 01 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 10/11 – 17/18 Febbraio 2018 2° sessione : 16/17 – 23/24 Giugno 2018 3° sessione : 06/07 – 13/14 Ottobre 2018

SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 07/08 – 14/15 – 21/22 – 28/29 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 24/25 Febbraio – 03/04 – 10/11 – 17/18 Marzo 2018 2° sessione : 06/07 – 13/14 – 20/21 – 27/28 Ottobre 2018

4 SPORT MILANO MAG

CORSO OPERATORE MASSAGGIO SPORTIVO BASE 1° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 4° sessione : 07/08 – 14/15/30 Ottobre – 01 Novembre 2017 11/12 – 18/19 – 25/26 Novembre 2017 02/03 – 09/10 – 16/17 Dicembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 20/21 – 27/28 Gennaio – 03/04 Febbraio 2018 10/11 - 17/18 – 24/25 Marzo 2018 14/15 – 21/22 - 28/29 Aprile 2018 2° sessione : 12/13 -19/20 – 26/27 Giugno 2018 06/07 – 13/14 – 20/21 Ottobre 2018 24/25 Novembre - 01/02 – 15/16 Dicembre 2018

OPERATORE MASSAGGIO SPORTIVO AVANZATO 2° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 3° sessione: 17/18 – 24/25 Giugno 2017 4° sessione: 21/22 – 28/29 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 10/11 – 17/18/24 Febbraio 2018 2° sessione : 12/13 - 19/20/26 Maggio 2018 3° sessione : 01/02 – 08/09 – 15/16 Dicembre 2018

CORSO DI ISTRUTTORE DI DIFESA PERSONALE SESSIONI ANNO 2017 3° sessione : 18/19 – 25/26 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 10/11 – 17/18 Marzo 2018 2° sessione : 09/10 – 16/17 Giugno 2018 3° sessione : 17/18 – 24/25 Novembre 2018

MASTER IN TECNICHE MANUALI DI DRENAGGIO LINFATICO SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 04/05 – 11/12 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 21/22 - 28/29 Aprile 2018 2° sessione : 10/11 – 17/18 Novembre 2018

CORSO OPERATORE ATTIVITA’ SPORTIVA PER DISABILI SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 04/05 – 11/12 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 14/15 – 21/22 Aprile 2018 2° sessione : 10/11 – 17/18 Novembre 2018

CORSO DI ISTRUTTORE DI AEROBICA E STEP 1° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 14/15 – 28/29 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018


Attenzione, le date e i luoghi dei corsi potrebbero subire variazioni: rimanete informati anche tramite il nostro sito, sempre aggiornato in tempo reale,o contattateci direttamente per ogni tipo di chiarimento vi fosse necessario. Il referente per l'attività didattico-informativa per Csen Milano è il

1° sessione : 03/04 – 17/18 Marzo 2018 2° sessione : 13/14 – 27/28 Ottobre 2018

CORSO DI ISTRUTTORE DI AEROBICA E STEP 2° LIVELLO SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 18/19 – 25/26 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 12/13 – 19/20 Maggio 2018 2° sessione : 17/18 – 24/25 Novembre 2018

CORSO ISTRUTTORE ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA PER INFANZIA / ETA’ EVOLUTIVA SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 18/19 – 25/26 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 17/18 – 24/25 Febbraio 2018 2° sessione : 17/18 – 24/25 Novembre 2018

M°. MARCIANO MASSIMO CELL. 393/4254268 – 02/39561256 PRESIDENTE PROVINCIALE CSEN MILANO M°. PAOLO ZERBINO CELL. 339/5789408 – 02/39561256 www.csenmilano.it – email: corsi@csenmilano.it

>> SETTORE OLISTICO CORSO DI PERSONAL TRAINER IN TECNICHE OLISTICHE SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 04/05 – 11/12 – 18/19 – 25/26 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 03/04 – 10/11 – 17/18 – 24/25 Marzo 2018 2° sessione : 10/11 – 17/18 – 24/25 Novembre - 01/02 Dicembre 2018

CORSO OPERATORE DEL MASSAGGIO OLISTICO

MASTER DI TAPING SPORTIVO

SESSIONI ANNO 2017 3° sessione: 07/08 – 14/15 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 03/04 – 10/11 Febbraio 2018 2° sessione : 09/10 – 16/17 Giugno 2018 3° sessione : 06/07 – 13/14 Ottobre 2018

SESSIONI ANNO 2018 DATE DA DEFINIRSI DI VOLTA IN VOLTA

CORSO DI RIFLESSOLOGIA PLANTARE BASE

CORSO EFR (RCP – BLSD- DAE) SESSIONI ANNO 2018 DATE DA DEFINIRSI DI VOLTA IN VOLTA

CORSO PER INSEGNANTE DANZA MODERNA E CONTEMPORANEA SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 11/12 – 18/19 Novembre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 05/06 - 12/13 Maggio 2018 2° sessione : 10/11 – 17/18 Novembre 2018

DATE IN VIA DI DEFINIZIONE

CORSO SPECIALIZZAZIONE “WELLBEINGCOACH” DATE IN VIA DI DEFINIZIONE

CORSO DI RIFLESSOLOGIA PLANTARE AVANZATO

ALIMENTAZIONE E SUPPLEMENTAZIONE DELLO SPORTIVO 1° sessione: 11 FEBBRAIO 2018 2° sessione: 08 APRILE 2018

PARAMORFISMI E DISMORFISMI 1° sessione: 04 MARZO 2018 2° sessione: 08 APRILE 2018

LA COMUNICAZIONE POSITIVA 1° sessione: 18 MARZO 2018 2° sessione: 20 MAGGIO 2018

DATE IN VIA DI DEFINIZIONE

I PRINCIPI CHE REGOLANO UNA CORRETTA POSTURA

CORSO DI OPERATORE TUI NA’

1° sessione: 11 MARZO 2018 2° sessione: 01 LUGLIO 2018

DATE IN VIA DI DEFINIZIONE

CORSO PER INSEGNANTE HIP HOP

CORSO DI ISTRUTTORE QI GONG

SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 07/08 – 14/15 Ottobre 201717 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 03/04 – 10/11 Marzo 2018 2° sessione : 06/07 – 13/14 Ottobre 2018

DATE IN VIA DI DEFINIZIONE

MASTER IN COREOGRAFIA

>> MASTER MONOTEMATICI 2018

CORSO DI ISTRUTTORE TAI CHI CHUAN DATE IN VIA DI DEFINIZIONE

GINNASTICA ANTALGICA E CORRETTIVA DELLA COLONNA VERTEBRALE 1° sessione: 11 MARZO 2018 2° sessione: 18 LUGLIO 2017

CASI CLINICI IN PALESTRA 1 1° sessione: 01 APRILE 2018 2° sessione: 16 SETTEMBRE 2018

SESSIONI ANNO 2017 2° sessione: 22 Ottobre 2017 SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 18 Marzo 2018 2° sessione : 21 Ottobre 2018

CASI CLINICI IN PALESTRA 2

CORSO PER ISTRUTTORE FUNCTIONAL TRAINING

1° sessione: 06 MAGGIO 2018 2° sessione: 17 GIUGNO 2018

1° sessione: 04 MARZO 2018 2° sessione: 11 NOVEMBRE 2018

STRETCHING E TECNICHE DI RILASSAMENTO

SESSIONI ANNO 2018 1° sessione : 10/11 – 17/18 Febbraio 2018 2° sessione : 16/17 – 23/24 Giugno 2018

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>> su due ruote

RACING TEAM WIKING Fotografie di Giusi Quagliuolo i è svolta sabato 8 Aprile, presso l’Autosalone Moscatelli Auto di Arluno, la presentazione ufficiale del RACING TEAM WIKING ASD, una nuova Associazione Sportiva Dilettantistica costituita da pochi mesi, testimonianza della passione dei suoi fondatori per il mondo delle due ruote a motore e della pista. Il Presidente, nonché Team Manager, Enrico Simonetti, ci racconta cosa lo ha portato dopo tanti anni di frequentazione del mondo delle corse, a mettersi al lavoro, insieme ad un piccolo gruppo di amici, per costituire il Team: «La grande passione per il motociclismo che ci accomuna è il collante principale della nostra collaborazione, e dopo tante giornate passate insieme sui vari circuiti italiani, tra gioie e dolori in pista con le nostre moto, abbiamo pensato di sederci intorno ad un tavolo, per mettere insieme le idee, progettare e costituire qualcosa di importante per il fine comune».

S

La volontà è stata quella di mettersi in gioco per affrontare insieme un nuovo impegno, un progetto a lunga scadenza che comprendesse anche un impegno a favore della formazione, proponendo da subito una serie di corsi di guida sicura per chiunque abbia voglia di avvicinarsi a questo splendido sport, in tutta sicurezza e rispettando le regole del codice stradale. La presentazione del Team ha affrontato poi anche il tema relativo agli obiettivi stagionali, dal punto di vista agonistico: partecipare ad eventi ufficiali nel circuito dei campionati amatoriali nazionali e riuscire ad ottenere qualche risultato di rilievo. Non ci resta quindi che augurare buon lavoro e un grande in bocca al lupo a questo gruppo pieno di entusiasmo e di capacità, nella speranza di potervi raccontare, con il prossimo servizio, le loro avventure e i loro successi, direttamente dal bordo pista di un’importante competizione ufficiale.

@RacingTeamWiking

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>> CalcioTennis uno sport in crescita

Testo di Andrea Picco

La IFFT

Federazione Italiana CalcioTennis l CalcioTennis o “FootballTennis” è uno sport giocato in base alle regole del Tennis ma con il pallone da calcio e i fondamentali di quest’ultimo, su un campo da tennis, per l’appunto. Questo sport è diffuso in tutto il mondo e a livello internazionale è disciplinato dalla FIFTA, la Federazione Internazionale CalcioTennis. In Italia è sempre stato considerato come uno sport di “serie B” ma dal 2015 con la nascita della IFFT, Italian Federation Football Tennis, si è iniziato a costruire un progetto per disciplinare e regolamentare il CalcioTennis a tutti gli effetti. La IFFT ha infatti l’obiettivo di far diventare il CalcioTennis un vero e proprio sport a livello nazionale, con le sue regole, i suoi campi, le sue squadre e i suoi percorsi formativi.

I

Cosa è il CalcioTennis Il CalcioTennis (football tennis) è uno sport senza contatti, adatto a tutte le età e che richiede abilità e coordinazione. La sua qualità fondamentale è l’aspetto ludico. Si gioca in singolare, doppio o triplo, su un campo diviso da una rete come nel gioco del tennis. I giocatori si passano il pallone senza aiutarsi con le braccia e con le mani. Il football tennis – chiamato in passato cal-

cio-tennis o tennis-pallone – è nato in Cecoslovacchia, negli anni Venti. All’epoca era utilizzato dalle squadre di calcio durante la fase di recupero. Oggi è ormai uno sport a pieno titolo, con le sue regole, le sue competizioni internazionali ed è presente nei cinque continenti. Nello svolgimento del gioco scendono in campo due squadre, composte da uno a tre giocatori che si lanciano un pallone al di sopra di una rete e cercano di farlo rimbalzare nel campo degli avversari senza che questi riescano a rinviarlo. Questo obiettivo può essere raggiunto attaccando una zona libera e imprimendo più o meno forza ed effetto al pallone. Il giocatore non può effettuare due tocchi di palla consecutivi (salvo in singolare). A ogni errore la squadra avversaria riceve un punto ed effettua la rimessa in gioco. Il football tennis si pratica utilizzando le infrastrutture dei campi da tennis o polivalenti. Si gioca con un pallone regolamentare oppure con un semplice pallone da calcio n° 5 per gli adulti e n° 4 per i più piccoli. Il materiale é disponibile in ogni palestra o su ogni terreno sportivo, quindi non sono necessari costosi investimenti. Essendo facile da capire e da organizzare é uno sport che si presta molto bene per tornei e giornate di sport scolastico, in palestra o all’esterno.

La nostra “Mission”

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SVILUPPARE le attività inerenti al CalcioTennis all’interno del sistema sportivo italiano. FORMARE e crescere una Nazionale Italiana che possa competere con le altre nazionali a livello europeo e mondiale. OFFRIRE possibilità di lavoro nel mondo dello sport attraverso il programma di formazione della Federazione per le figure professionali di: arbitri, istruttori e allenatori. STRUTTURARE un Campionato del Mondo in Italia da qui a 5 anni. FAR RICONOSCERE il CalcioTennis come disciplina C.O.N.I. ORGANIZZARE ogni anno un Campionato Italiano (IFFT) suddiviso in gironi nelle varie Regioni, organizzare tornei, eventi e campus di Calcio-Tennis.

La IFFT ha partecipato a diversi eventi nazionali ed internazionali tra cui i Campionati Europei in Romania, dove siamo riusciti ad ottenere il riconoscimento in qualità di membro da parte della FIFTA.

www.ifft.it

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>> boxe

Petru Sabau una vita alle corde Testo di Giusi Quagliuolo, fotografie di Ivan Scotti

La Boxe insegna a lavorare duro e con umiltà, ad incassare i colpi e a non mollare mai

Petru Sabau nasce in Romania e inizia a praticare la Boxe dall'età di 6 anni sotto la guida del nonno. A Magenta insegna pugilato nella sua palestra ASD Una vita alle Corde

www.boxe-magenta.it

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o conosciuto Petru Sabau per telefono, fu una mattina in cui egli contattò la sede del Comitato Provinciale CSEN di Milano per informarci di una sua iniziativa, che lo vedeva impegnato, come Presidente della ASD Una vita alle corde, nell’organizzazione di un evento sportivo di pugilato, un Memorial in onore del M° Lampugnani. Il suo entusiasmo e la sua determinazione mi colpirono immediatamente e, a riprova del fatto che la passione smuove anche le montagne, egli riuscì con il nostro aiuto a realizzare il suo evento, che riscosse un grandissimo successo di pubblico. Oggi incontro nuovamente Petru Sabau in occasione di un evento sportivo nazionale e gli chiedo di raccontarmi qualcosa di sé, durante una pausa dagli allenamenti. Petru nasce in Romania dove, seguendo le orme del nonno Petre Gheorghe, campione regionale e nazionale di Boxe, inizia a frequentare una palestra di pugilato. La sua storia non è semplice e, come è capitato a tanti di noi, si compone di alti e bassi, alternando momenti difficili ad altri più felici, ricchi di gioia e soddisfazione. Nell’arco della sua vita, l’unica costante rimane sempre la sua passione per il pugilato, disciplina dalla quale attinge il più grande insegnamento, che è solito rievocare nelle parole del nonno, che ripeteva sempre: “La speranza non deve morire mai!” Petru cerca di trasmettere l’amore per la boxe anche ai suoi due figli, Daniel e Victor, i quali diventano suoi allievi sin

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dalla tenera età, nella palestra che egli gestisce in Romania. A seguito di numerose vicissitudini, nel 2007 Petru è costretto a trasferirsi in Italia, approfittando dell’opportunità offerta da una serie di incontri di pugilato ai quali potrà partecipare. In questa occasione conosce il Maestro G.B. Lampugnani il quale, oltre ad offrirgli la possibilità di allenarsi nella sua palestra, lo mette in guardia dai pericoli derivanti la frequentazione di certi circuiti, poiché gestiti da personaggi interessati soltanto al lato economico della faccenda. Da questo momento la sua vita subisce una svolta positiva. Grazie infatti alla collaborazione con il M° Lampugnani, Petru può frequentare quotidianamente una palestra e allenarsi, sia come atleta che come sparring. In breve tempo, grazie alle sue capacità, alla grande volontà, ma anche alla fortuna di aver incontrato delle persone che lo hanno aiutato e sostenuto, l’occasione offertagli diventa un vero e proprio lavoro continuativo. La nuova situazione gli consente di avere la sicurezza economica sufficiente per compiere un ulteriore passo avanti, e quindi Petru decide di riunirsi con la sua famiglia, facendo trasferire anche loro qui in Italia. Oggi Petru Sabau è presidente dell’ASD affiliata a CSEN “Una Vita alle Corde”, che racchiude la realizzazione di un sogno, la continuità di una tradizione familiare e la grande passione per la boxe. La palestra per me è come una seconda famiglia, ci spiega Petru, è un ambiente in cui si

instaurano rapporti veri in nome della disciplina e del rispetto reciproco, pilastri sui quali poggiano le basi della passione per questo sport. Mentre ascolto il racconto di Petru, rimango davvero esterrefatta dalla passione, dall’impegno, dalla determinazione, dal rispetto e dalla cura per i dettagli che emergono in maniera evidente mentre egli si racconta davanti ai suoi giovani allievi. Quando i ragazzi, a rotazione, mi parlano della “noble art” della boxe si accende nei loro occhi la stessa luce, e tutti concordano all’unanimità sull’affermazione che la Boxe è vita! La Boxe, essendo un combattimento è un sport situazionale, e quindi pone l’atleta davanti ai suoi limiti costringendolo ad adattarsi istantaneamente agli eventi, producendo una risposta motoria e operando delle scelte in tempi brevissimi. Inoltre insegna a lavorare duro e con umiltà, ad incassare i colpi e a non mollare mai, proprio come nella vita, perché per riuscire ad ottenere quello che si desidera ci vogliono sacrificio, costanza e determinazione. Domando allora a Petru qual’è il suo obbiettivo a lungo termine. Senza alcuna esitazione mi guarda e sorride, poi rivolto verso i suoi allievi mi risponde che vuole puntare sulla preparazione dei suoi ragazzi e contestualmente cercare di ottenere strumenti e spazi qualitativamente migliori, al fine di consentire a se stesso e ai propri figli di tramandare la tradizione di famiglia legata alla grande passione per la Boxe.


>> sodalizi

Csen Milano e Sri Lanka amicizia e collaborazione

A fare da collegamento fra la realtà del Comitato Provinciale CSEN Milano e la comunità dello Sri Lanka, è Mr. Kapila Wijenayake, che già da tempo collabora con noi, in quanto titolare di una ASD di Arti Marziali, affiliata al nostro Comitato. Attraverso il lavoro svolto da Mr. Kapila e i nostri incaricati, contiamo di raggiungere presto risultati importanti, nella promozione sportiva e formativa, sia per la comunità dello Sri Lanka che per noi del Comitato CSEN di Milano. Lo CSEN MIlano, come Ente di Promozione Sportiva, è felice di intraprendere questo percorso con la grande comunità dello Sri Lanka, con lo scopo di allargare ulteriormente i propri confini e le proprie attività, sia dal punto di vista culturale che pratico, con la promozione di nuove attività sportive e formative. Paolo Zerbino Presidente Comitato Provinciale CSEN MIlano

Fotografie di Ivan Scotti on oltre 1.600.000 tesserati e oltre 20.000 sodalizi, lo CSEN è al primo posto nella classifica degli Enti di Promozione Sportiva in Italia. La promozione sul territorio dello sport di base per tutti è il principale obbiettivo di CSEN, unitamente all’attività formativa, che prepara in maniera professionale tecnici sportivi e operatori delle discipline bio naturali. Lo CSEN Milano, come Centro Tecnico di Formazione Nazionale, è lieto di annunciare che ha posto in essere un rapporto di amicizia e collaborazione con l’importante comunità dello Sri Lanka, una realtà con grande cultura e tra-

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dizione, aperta alle opportunità di crescita e desiderosa anche di incontrare la cultura del nostro paese. L’intenzione di CSEN Milano è quella di poter dare un contributo a questa importante comunità, che vive da tempo nel nostro paese e in particolar modo nell’area milanese. Il nostro desiderio è quello di mettere a disposizione della comunità dello Sri Lanka la nostra esperienza nel mondo della promozione sportiva, offrendo quindi un elemento utile a migliorare gli aspetti educativi e formativi della persona. SPORT MILANO MAG 9


>> Karate

Stage a Sirmione, nella splendida cornice del Garda Village Testo e fotografie di Ivan Scotti a raffinata prosa di Alessandro Baricco ci conduce per mano in un mondo sottile e impalpabile, basato sugli equilibri possibili e miracolosi dei sentimenti, dei sogni e delle passioni, utilizzando la figura del lago come metafora di vita. Lo spettacolare scenario che accoglie la nostra storia è proprio quello di un lago, per la precisione del Lago di Garda, uno dei più belli al mondo, come ebbero a dire persino Goethe e Stendhal. La giornata inizia presto al Garda Village, dove gli atleti delle varie Associazioni affiliate a CSEN si sono ritrovati per passare tre giorni in compagnia, sotto la guida dei Maestri Vladimiro Mezzetti e Mauro Rovelli, responsabili tecnici dello Stage Estivo di Karate Tradizionale a Sirmione. Il programma prevede allenamenti per ogni età e grado, approfondimenti tecnici riguardo a vari Kata e, nell’ultima giornata

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Settore CSEN karate tradizionale • N° ASSOCIAZIONI: 55 • N° TESSERATI 1.800 • 4 Gare all’anno di cui

1 Internazionale

• 4 Stage Tecnici

“Ogni tanto, nelle giornate di vento, scendeva fino al lago e passava ore e guardarlo, giacché, disegnato sull’acqua, gli pareva di vedere l’inspiegabile spettacolo, lieve, che era stata la sua vita” Alessandro Baricco, Seta, Rizzoli Editore, 1996, Milano

dello stage, anche gli esami per i passaggi di grado. Quando arriviamo al Garda Village sono le 11 del mattino, e i ragazzi sono in palestra già da un pezzo. Osserviamo il Maestro Vladimiro Mezzetti che conduce la lezione per i più giovani, mostrando alcune tecniche e osservando gli allievi mentre provano e ripetono l’esecuzione, pronto a correggerli per affinare la loro tecnica, mentre a fianco troviamo il Maestro Mauro Rovelli intento a condurre una lezione di kata ad un nutrito gruppo di cinture nere, fra le quali ci sono anche alcuni componenti della Rappresentativa Nazionale. Il ruolo dei due insegnanti è intercambiabile, ci spiega Vladimiro Mezzetti, e i due si alternano sistematicamente, dedicando le loro attenzioni alternativamente ai più grandi ed esperti, fino ai più giovani. La struttura che ospita lo stage è uno splendido resort dotato di ristoranti, bar, impianti sportivi, piscine per adulti e bambini, con

vasca idromassaggio. All’interno della bellissima struttura, che offre in affitto bungalow, appartamenti, mobilhome e maxicaravan, sono a disposizione degli ospiti campi da tennis, da calcio, mini golf, tiro con l’arco e una spiaggia privata con accesso al lago e campo da beach volley. Se aggiungiamo che c’è la possibilità di noleggiare canoe, barche a motore, moto d’acqua e pedalò, abbiamo descritto un piccolo angolo di paradiso, un vero gioiello incastonato nella meravigliosa cornice del Lago di Garda. Come si può facilmente intuire, il clima è quello rilassato della vacanza, ma lo spirito rimane quello del karate, e gli atleti sono tutti impegnati e desiderosi di lavorare duro, per migliorare il loro bagaglio tecnico, e di confrontarsi con compagni provenienti da altre associazioni. Uno degli intenti principali di un evento di questo genere, ci spiega il Maestro Vladimiro Mezzetti, è proprio quello di rin-

Karate Tradizionale


saldare il rapporto con tutte le Società appartenenti al settore Karate Tradizionale CSEN, puntando ad offrire un elevato grado di soddisfazione agli atleti, sia dal punto di vista dei contenuti tecnici dello stage, sia per quanto riguarda la collocazione e il trattamento. Questo stage, prosegue Mezzetti, trova il suo senso primario nei sentimenti di aggregazione e amicizia, che sono segni distintivi del karate; quindi non solo pratica e approfondimento tecnico ma anche condivisione del tempo nelle ore libere, per creare quel senso del gruppo fra gli atleti che è così importante ai fini del buon proseguimento di tutte le attività. Inoltre un evento di questo genere è anche un segno forte della qualità offerta da CSEN Milano e dell’impegno profuso dai suoi organizzatori e dirigenti. La volontà è quella di creare sempre di più eventi di questo genere, che possano coinvolgere il maggior numero di persone e dare lustro al Comitato CSEN di Milano, perché una manifestazione di questo tipo è un vero e proprio fiore all’occhiello, da esibire con orgoglio, in quanto testimonianza di un lavoro di grandissima sostanza e qualità. Questo evento, interviene Martino Schnickel, allievo del Maestro Mezzetti, è molto importante per un atleta, perché rappresenta un momento in cui il lavoro tecnico è differenziato rispetto al lavoro che si fa in palestra. Qui c’è la possibilità di sondare maggiormente diversi aspetti della tecnica, oltre al fatto di potersi allenare di più, rispetto al ritmo normale. Poi la c’è l’aspetto della convivialità, che è molto importante. Qui a Sirmione abbiamo la possibilità di studiare e approfondire, ma anche quella importantissima di creare una connessione fra tutti i partecipanti, in armonia con i principi fondamentali del karate,

un’unione che poi sfocia in amicizia e crea un insieme solido di atleti, una vera e propria squadra. “Aggregazione è un po’ la missione principale di un Ente di Promozione”, ci dice il Maestro Mauro Rovelli, ed è chiaro che se l’Ente si pone degli obiettivi di una certa caratura, i contenuti proposti in chiave di strumenti e di attività devono essere anch’essi di qualità. Qui allo Stage di Sirmione c’è un livello tecnico e qualitativo che esige una risposta adeguata, e questo comporta una proposta educativa e tecnica di livello professionale, per cui chi è chiamato a svolgere questa funzione deve essere un vero professionista. L’armonia che si riesce a creare tra colleghi è fondamentale, prosegue Rovelli, ed è il primo presupposto che innesca un circuito virtuoso, fatto di idee, sinergie, volontà di fare ed energia positiva, che creano un ricaduta positiva nei confronti degli allievi, che percepiscono un clima disteso e coinvolgente, e che permette un’espressione maggiore di soddisfazione ed entusiasmo. Noi rappresentiamo lo CSEN, concludono i Maestri Mezzetti e Rovelli, e cerchiamo di organizzare sempre tutto al meglio delle nostre possibilità, in maniera precisa e ineccepibile, in maniera tale che gli utenti siano soddisfatti, e che di questa stima benefici anche il nostro Ente di Promozione, che ci accompagna e ci unisce, e al quale chiediamo sempre indicazioni utili e precise, per rendere più efficace il nostro operato, ma anche per avere sempre un maggiore supporto, per quanto possibile, nella organizzazione e gestione degli eventi che proponiamo. www.japankaratenakayama.com

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>> associazione culturale sada al completo: Fabio Tore, presidente e fondatore dell’associazione, Christian Tore, che si occupa insieme a Fabio dell’organizzazione e dell’amministrazione, Andrea Bonalumi, web designer, Mirko Sala, scenografo e responsabile della grafica e dei video, e Ugo Sandulli, comunicazione, ufficio stampa e contenuti culturali. Saltiamo i convenevoli e partiamo subito dal focus. PERCHÉ MASADA? Se parliamo del nome, spiega Fabio, la scelta arriva dalla riflessione sui testi storiografici relativi all’assedio della fortezza di Masada. Testi riferiti a lettere che rivelavano l’assurdità della situazione, che vedeva due fazioni contrapposte, da una parte i soldati romani, dall’altra i sicarii, in un contesto nel quale non era più possibile comprendere chi fosse prigioniero, e di chi. Chi è che sta dentro e chi sta fuori? È stata questa la riflessione da cui è uscito il nome Masada; perché se devi fare una cosa che ti piace non la delinei con un muro. Stai di qua o stai di là, la cosa non cambia.

Testo di Ivan Scotti, fotografie di Ivan Scotti e Mirko Sala

Masada è un’idea, anzi un contenitore di idee.

Masada è aggregazione, da noi non ci sono utenti, spiega Fabio, tutti sono soci, e tutti portano un’idea, un contributo. Ognuno ci mette del suo, e pian piano Masada è cresciuta fino a diventare una realtà importante nel panorama milanese delle associazioni culturali.

Masada è aggregazione, da noi non ci sono utenti, spiega Fabio, tutti sono soci, e tutti portano un’idea, un contributo. Ognuno ci mette del suo, e pian piano Masada è cresciuta fino a diventare una realtà importante nel panorama milanese delle associazioni culturali. All’inizio probabilmente nemmeno il gruppo dei fondatori pensava di riuscire a costruire una cosa così professionale, di arrivare ad un risultato come questo. Parlo di professionalità non a caso, perché anche se il più delle volte si è portati a pensare che un’associazione non abbia a che fare con il lavoro professionale, in realtà non è così. Dietro a Masada c’è un progetto lucido e concreto, perché fare un’associazione non esclude che ci sia professionalità, che si crei del reddito, non per i soci, ma per la struttura stessa, per poterla ampliare e fare altro. Questa è la macchina che muove Masada.

ono passate da poco le 22 e l’aria a Milano è morbida e calda. La sera è una sontuosa coperta blu Klein, sulla quale distendersi e dimenticare la volgarità del giorno, e le sue banalità. Sono davanti all’ingresso del centro culturale Masada, in Viale Espinasse 41, e mentre aspetto la mia adorabile collega, stranamente in ritardo, osservo il cancello grigio a borchie quadrate, dove si incastra perfettamente il logo filiforme dell’associazione. Mi piace, è forte e silenzioso. Sarà nato prima il logo o i qua-

MA QUAL’È IL LAVORO DI UN POSTO COME MASADA? È la costruzione stessa dei progetti che questi ragazzi stanno portando avanti. Gli stessi eventi musicali, non sono costruiti in modo classico, pensando allo spettatore e al palcoscenico. I ragazzi di Masada hanno trovato il modo di far si che il palcoscenico stesso sia un progetto. A Masada si esibiscono artisti il cui circuito musicale è composto da locali, teatri, cinema e altri posti dedicati, ma soprattuto artisti il cui costo sarebbe troppo alto per un circolo di questo tipo. Il progetto è quello di creare con questi artisti un rapporto che consenta di coinvolgerli all’interno e dall’interno del processo costruttivo di Masada, contribuendo con la loro musica, dando così ai soci la

Masada, la dualità della lotta

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drati del cancello? Finalmente arriva G. e possiamo entrare. Ovviamente veniamo prontamente intercettati dalla ragazza che sta all’ingresso, perché non abbiamo le tessere CSEN dell’associazione, e quindi prima di en-trare dobbiamo compilare il modulo con i nostri dati. L’interno è molto più luminoso di quanto non mi fossi immaginato, non so il perché, ma ho sempre associato la musica dal vivo di un certo tipo ad ambienti poco illuminati. È evidente che mi sbagliavo. Troviamo ad attenderci il gruppo di Ma-


possibilità di vivere e visitare situazioni e spettacoli, che in altri contesti sarebbero inavvicinabili.

per concludere con attività progettuali e curatoriali di mostre e cortometraggi.

In una serata così magica, non mi stupisco di questa ennesima combinazione.

POI CI SONO I LABORATORI. Ora è in atto quello teatrale, sul tema della migrazione. Altra situazione interessante è quella dell’elettronica. La musica elettronica è un progetto che riscuote un grandissimo successo, soprattutto sul piano dell’aggregazione in fascia diurna, proponendo situazioni inedite in Italia, ma che costituiscono già da tempo una consuetudine nei paesi europei e d’oltre oceano. Per finire, la sezione culturale. Ugo Sandulli cura personalmente degli incontri incentrati sulla lettura ad alta voce e sui racconti brevi, tradizione letteraria che purtroppo in Italia abbiamo perduto da tempo. Ci sono inoltre le classiche serate letterarie, con presentazioni di libri da parte degli autori,

La musica accompagna la nostra serata, un gruppo suona un repertorio di pezzi brasiliani, dal Samba alla Bossa Nova, e l’atmosfera calda e rilassata rende tutto più semplice, anche parlare di argomenti e progetti impegnativi a lungo termine, che vedranno coinvolti i protagonisti della serata e lo stesso CSEN. Mentre finisco il mio drink, parlo con Ugo su quale taglio dare al pezzo che dovrò scrivere, e riflettiamo sul concetto che un’associazione è fatta di persone, ma che anche fare di persone un’associazione è un atto nobile. In quel momento il contrabbasso attacca con il solo introduttivo di un brano che mi sta molto a cuore, Inutil Paisagem, di Antonio Carlos Jobim.

“Mas pra que? Pra que tanto céu? Pra que tanto mar? Pra que?…” Nella canzone di Jobim il protagonista è triste, la persona che aspetta potrebbe non arrivare più, e il paesaggio seppur bellissimo, diventa inutile, perché lui si sente solo. La solitudine è un mostro che divora l’anima. Ogni cosa perde senso, e tutto diviene inutile, anche il luogo più bello. Per questo anche Masada per vivere ha bisogno delle persone, delle loro idee e delle loro contrapposizioni, del confronto e della lotta. In poche parole, della grande passione che questi ragazzi dedicano al loro grande progetto, alla loro stessa vita.

www.masadamilano.it


>> yoga

Yoga

La ricerca della felicità Testo e fotografie di Ivan Scotti

(parte 1°)

Lo Yoga é un articolato sistema di pratiche fisiche, meditative e spirituali, ed è composto da otto rami principali aul Satyaranjan, insegnante di yoga e Ma come è facile immaginare, in questo caso meditazione, in arte Shubhaji. stiamo parlando soltanto della famosa punta delHo già avuto modo di conoscere Shu- l’iceberg. bhaji, nel corso di una sessione foto- La parola YOGA, letteralmente significa “unione”. grafica all’interno del centro dove insegna yoga e Partendo da questo concetto, il primo ragionameditazione, e so che ama rivolgersi alle persone mento è molto semplice: l’unione fa la forza, menin maniera gentile, utilizzando un linguaggio sem- tre la separazione porta il dolore. plice, e meno parole possibili. Lo Yoga prende in considerazione il fatto che Shubhaji ha iniziato il suo percorso con lo Yoga negli l’uomo, nel suo cammino evolutivo, si è progressianni del college, precisamente nel 1979, anno in cui vamente separato dal suo creatore, da quella ha conosciuto un insegnate di Yoga e meditazione, Madre che sarebbe la coscienza suprema, cosmica, che lo ha ispirato e gli ha permesso di iniziare il suo o come preferiamo definirla, a seconda della culcammino. tura da cui proveniamo e dalla direzione in cui ci Il nostro incontro di oggi ha lo scopo di fare luce sul muoviamo. vastissimo mondo di pratiche e conoscenze che Scopo primario dello Yoga è quindi quello di portare fanno capo alla disciplina dello Yoga, per cercare di l’uomo dalla sua condizione di coscienza individuale parlare di questo importante argoa quella di coscienza cosmica, per mento in maniera chiara e com- “ l’unione fa la forza, riportarlo all’origine, passando da prensibile a tutti, andando oltre i mentre la separazione uno stato di separazione, fra il luoghi comuni. corpo, la mente e lo spirito, a un porta il dolore “ L’intervista, che ci ha tenuti incollati nuovo stato di unione. alla scrivania per circa tre ore, mi ha Leggendo queste poche righe, dato modo di raccogliere moltissimo materiale, viene da domandarsi come mai lo Yoga, nell’immagrazie alla grande disponibilità e preparazione di ginario collettivo sia collegato quasi esclusivaShubhaji. mente con la pratica degli esercizi fisici. Forse per il Per motivi pratici e di spazio, quella che potete leg- semplice fatto che questi sono la parte più concreta gere in queste pagine è solo la prima parte di un e visibile della disciplina, e che viene più facilmente lungo viaggio all’interno dello Yoga, che presente- ricordata, ma al contempo anche maggiormente remo sulla nostra rivista in più puntate. fraintesa. Lo Yoga infatti non è solo una serie di complessi Quando si parla di Yoga, la maggior parte della esercizi fisici, ma un articolato sistema di pratiche gente è convinta di conoscere l’argomento ma, fisiche, meditative e spirituali, ed è composto da salvo rari casi, la conoscenza in questo campo è otto rami principali, dei quali solo alcuni fanno rifemolto limitata. Il termine Yoga infatti, nella perce- rimento all’esercizio fisico. zione comune, fa riferimento esclusivamente al- Nel prossimo numero, con il prezioso aiuto di Shul’aspetto fisico della disciplina, ovvero a tutta quella bhaji, cominceremo a scoprire qualcosa di più su serie di movimenti e posizioni strane, che caratte- questa suddivisione, e su come sono strutturati rizzano una parte della pratica. l’insegnamento e la pratica dello Yoga.

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www.yogamilano.it

In questa foto il Maestro Shubhaji esegue Svastikasana o Tadasana, la seconda delle quattro posizioni principali delle ottantaquattro prescritte nelle pratiche Hata Yoga

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>> Speciale Sport a Milano Testo e fotografie di Ivan Scotti

XIV Giornata Nazionale dello

Sport a Milano Una grande festa tra il Castello Sforzesco e il Parco Sempione ono circa le 9,30 quando percorro la Via Boccaccio, per arrivare in Piazzale Cadorna, dove il coloratissimo filo di Oldenburg e Van Bruggen, voluto dall’Architetto Gae Aulenti, si attorciglia su un gigantesco ago, la cui punta sparisce nelle viscere del cemento milanese. Scultura bizzarra, con un nodo al termine del filo che spunta nientemeno che dal pelo dell’acqua della fontana centrale, quasi a ribadire un concetto surreale e a sottolineare il fatto che, qualche metro più in là, dal cemento non emerga la punta dell’ago, bensì la

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cruna. Immerso nelle mie strampalate considerazioni mattutine, attraverso Piazzale Cadorna e mi dirigo verso Piazza Castello; Il cielo è grigio e il meteo prevede leggeri piovaschi nella prima parte della mattinata. Non faccio in tempo a finire il ragionamento che cominciano a cadere le prime gocce di pioggia. La via Minghetti mi porta direttamente in Piazza Castello, dove vengo accolto dalla mole antica e solenne di uno dei simboli più antichi e amati della mia città, Milano. A destra il gigantesco torrione di Santo

La Giornata Nazionale dello Sport nello stand di Scherma Csen Milano è appena iniziata e, mentre terminiamo di montare gli ultimi gazebo, il gruppo della ASD Società Schermidori (Presidente Emiliano Lissoni) sta già dando prova delle proprie abilità, con la disciplina della scherma antica, in perfetta sintonia con l’ambiente circostante. I due schermidori si fronteggiano brandendo delle fedeli repliche di spade antiche, che paiono tutt’altro che maneggevoli, al confronto dei moderni fioretti di olimpionica memoria. La singolar tenzone, regolata da severe regole di etichetta e disciplina, si compone di stoccate, parate e pose plastiche, che mettono in mostra ottima tecnica e un’altrettanto buona preparazione fisica degli atleti, non solo per i rapidi e agili spostamenti, dovuti al combattimento libero, ma anche e soprattutto per la resistenza al caldo, con il sole che ha già cominciato a farsi sentire e le coprenti protezioni di sicurezza, che tolgono il fiato solo a guardarle.

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Spirito, con il corpo cilindrico ricoperto dai grandi e caratteristici burchioni in serizzo; di fronte a me il Rivellino di Santo Spirito, eretto a protezione dell’omonima porta, a sinistra l’enorme massa rossastra della Rocchetta, che termina con il severo angolo retto della Torre Castellana. Mi dirigo verso Piazza del Cannone, un grande spazio sterrato che fa da cuscinetto fra il Castello e il Parco Sempione, e che deve il suo nome proprio a un enorme mortaio d’assedio austro-ungarico, costruito nell’Impero Asburgico nel 1911 e che rimase in bella mostra nella suddetta

piazza per una quarantina d’anni, per poi svanire praticamente nel nulla, alla fine degli anni cinquanta. Svolto l’angolo della Torre Castellana e ad attendermi non trovo gli stendardi con il mitico biscione del Capitano di Ventura Francesco Sforza, bensì un nutrito numero di striscioni e bandiere che fanno riferimento a moderne Federazioni ed Enti di Promozione Sportiva. Sono arrivato, questa è la XIV Giornata Nazionale dello Sport e io ci sono, nel bel mezzo dei preparativi. Sono qui per viverla e raccontarla. E ha pure smesso di piovere.

Mi sembra di essere arrivato soltanto da cinque minuti, ma guardo l’orologio e sono già le Judo 12, e il sole allo zenith mi conferma che sarà un mezzogiorno di fuoco. È il nostro turno, è il momento del Judo. Le rappresentanze della ASD Ju-Taiso e della ASD Judo Bussero (Presidenti Ivan Scotti, Salvatore Venuti e Max Boscaro) salgono sul tatami rovente, per una dimostrazione di Judo. Qualche minuto di riscaldamento e siamo in azione. Passo subito a dimostrare una tecnica, o meglio, a fare l’esempio di un renraku (combinazione di tecniche) per spiegare ai ragazzi che devono appli- stante il sole che spacca i sassi del carsi in uno Yakusoku-geiko, ovvero in selciato e quasi scioglie il tatami, si un allenamento che consiste in uno riunisce un discreto pubblico, attirato scambio di tecniche in movimento, al- dalla lotta senza apparente esclusione ternando il ruolo di chi proietta e di chi di colpi, nella quale si stanno produviene proiettato. Dopo una decina di cendo i nostri ragazzi. Un paio di perminuti passiamo al randori, ovvero alla sone, tra cui un ragazzino francese pratica libera o, meglio ancora, al con- molto giovane, chiedono di poter satrollo del caos. Nel frattempo, nono- lire per provare i primi rudimenti della


nostra nobile arte marziale. E così, tra una prova, una caduta e un combattimento, arriviamo alle fasi conclusive, con il pubblico entusiasta, i temerari apprendisti che si divertono imparando le prime cadute e i nostri ragazzi che continuano a suonarsele di santa ragione, incuranti oramai del caldo, delle zanzare e del buco nell’ozono. Richiamo l’attenzione degli allievi e del pubblico, spiego le ultime due o tre cose e ci congediamo con il nostro saluto tradi-

zionale, lo Zarei, ovvero il saluto in posizione inginocchiata, attimo di silenzio e raccoglimento che racchiude in sé tutto lo spirito del Dojo, anima e corpo della nostra disciplina, senza il quale il Judo stesso non sarebbe più nemmeno un corpo orientabile, non essendoci più un fuori e un dentro, un inizio e una fine.

Judo A seguire, subito dopo la nostra esibizione, è la volta della Nobile Arte, la Boxe. Senza troppi cerimoniali, i ragazzi della ASD Una vita alle corde, del M° Petru Sabau, salgono in ordine sparso sul tatami e cominciano il loro riscaldamento. Petru Sabau è instancabile e allena i suoi ragazzi saltellando a destra e sinistra sul tatami, praticando a turno con ognuno di loro, difendendosi e attaccando con ganci, diretti e montanti, in un crescendo di colpi schivati e di parate con le apposite protezioni. Nel gruppo si distinguono, per antinomia, due figure: un enorme ragazzone che potrebbe spaccare in due il tronco di un albero con un gancio destro e un ragazzino di appena nove anni, che si muove con l’energia di un furetto e la velocità di un gatto. Osservo Petru che allena il colosso, mentre schiva e cerca di parare i suoi potenti colpi, per poi passare allo scricciolo, con la stessa attenzione e intensità di prima. Attenzione e adattabilità, due qualità importanti per un insegnante, e Petru sembra proprio non aver bisogno di nessuna spiegazione in proposito. La passione brilla negli occhi di questi ragazzi, quasi tutti giovanissimi, impegnati in una disciplina che non fa sconti e non accetta compromessi. Una vera scuola di vita, e Petru Sabau, con il suo particolare e dolcissimo sorriso, anche in questo campo ha veramente molto da insegnare.

Boxe

A proposito di insegnamento, a fianco dello spazio dedicato alle discipline da combattimento, si trova il gazebo di Csenequitazione, dove troviamo i responsabili intenti a far conoscere la disciplina chiamata Hobby Horse, già molto conosciuta nei paesi del Nord Europa. I bambini sono molto interessati a cavalcare i simpatici cavallini di legno e stoffa e, come sempre accade, tocca agli imbarazzati papà accompagnarli per la prima prova!

Hobby Horse

Softair E così, tra una risata e l’altra, l’orologio segna l’una passata. La giornata è bellissima e ricca di emozioni ed energie, ma finalmente arriva anche una pausa. Ci allontaniamo dal nostro stand per dirigerci verso il chioschetto, lasciando di guardia i ragazzi del settore CSEN Softair, coordinati dal Comandante Paolo Capitanio, Responsabile del settore Softair Milano, sicuri che nessuno oserà avvicinarsi ai nostri zaini, con un gruppo di soldati armati fino ai denti a difendere la postazione. SPORT MILANO MAG 17


Thai Boxe Terminata la ricreazione, ritorniamo al nostro stand e incontriamo i ragazzi della ASD Il Tempio dello Sport, con il loro istrutture Marco Ferreni, che si stanno cambiando e indossano i guantoni e le protezioni per le gambe, per poter praticare la loro disciplina, la Thai Boxe. La Muay Thai, nota anche come Thai Boxe, è uno sport da combattimento di origine thailandese, che si basa sull’utilizzo di colpi eseguiti con braccia e gambe, per la precisione pugni, calci, gomitate, tecniche di piede e ginocchiate. Insomma, botte da orbi. A coppie, gli atleti si impegnano in un allenamento molto intenso, che li vede sferrare veloci e potenti colpi con le braccia e con le gambe, che vengono di volta in volta schivati o

Subito dopo la Thai Boxe, è il turno dell’Aikido. A salire sul tatami questa volta sono i ragazzi della ASD Aikikai Milano, accompagnati da Cinzia Susca, Insegnante Tecnico e Responsabile dell’associazione. Attraverso movimenti circolari, l’Aikido utilizza l’energia stessa dell’aggressore per annientarne l’attacco ed arrivare al controllo, immobilizzandolo e rendendolo inoffensivo. Tale concetto appare evidente dopo solo pochi minuti di dimostrazione. Il Maestro, al centro del tatami, viene aggredito a turno dagli allievi, di ogni età e grado, e neutralizza i loro attacchi con movimenti rapidi e sinuosi, che deviano la forza e il peso del malcapitato, utilizzando leve ai polsi e alle braccia, per poi proiettarlo lontano. Dopo aver mostrato la tecnica, il Maestro lascia spazio agli allievi, che cominciano a praticare fra di loro, in un’atmosfera densa di ar-

Danza del Ventre Ma ecco che, interrompendo la continuità delle discipline di combattimento, salgono sul palco adiacente le ragazze della ASD Love Light Joy, accompagnate dalla loro Insegnante Alessandra Gioia con il loro spettacolo di Danza del Ventre. La Danza del Ventre è una forma di danza molto diffusa in Medio Oriente, e pur vantando origini antichissime, viene ancora oggi utilizzata in molte occasioni sociali. Le ragazze danzano con movimenti sinuosi, utilizzando il loro corpo in maniera gioiosa e piena di armonia. I gesti delle braccia si armonizzano con il resto del corpo, mentre la morbidezza e la fluidità dei movimenti danno vita ad una forma espressiva unica e ricca di fascino.

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parati dal partner, munito di adeguate protezioni. La cosa che colpisce è la velocità e la violenza dei colpi portati, soprattutto dei calci, che arrivavo a bersaglio fulminei e precisi, a dimostrazione dell’efficacia di una tecnica di combattimento antica, ma totalmente attuale e funzionale.

Aikido monia, serenità e rispetto reciproco. Poi è di nuovo la volta del Maestro, e gli allievi si siedono ad osservare la tecnica mostrata, nel tentativo di assorbirne con gli occhi i significati ed i segreti più profondi. La lezione prosegue in un silenzio quasi surreale, regalando attimi di cultura e di filosofia orientale ad un pubblico eterogeneo, interessato e affascinato dai movimenti armoniosi e sicuri dei praticanti, in un susseguirsi di andate e ritorni, di proiezioni e attacchi, rivelati e celebrati in una circolarità senza fine.


È poi la volta della ASD Studio Gem, con l’Insegnante Federica Sangalli, che propone al pubblico la sua esibizione di danza moderna, con un nutrito gruppo di ragazze che danzano sul tatami, mostrando una coreografia delicata e ricca di sottili armonie.

Pole Dance

Poco più in là possiamo ammirare le ragazze della ASD Pole Dance Academy, (Presidente Medea Felina) che si esibiscono nella loro particolare disciplina, la Pole Dance Gym. Si tratta di una ginnastica completa, ma anche di una vera e propria disciplina, che aiuta non solo a mantenersi in forma, potenziando e tonificando la muscolatura, ma che insegna alle praticanti ad utilizzare il proprio corpo per comporre delle vere e proprie figure artistiche, sfidando la forza di gravità, sospese in aria su un lungo palo verticale. L’arte come sport, verrebbe da dire guardando le figure armoniose delle ragazze che si alternano sul palo, mentre sembrano librarsi senza peso nell’aria, in un misto di coordinazione, equilibrio, forza e bellezza.

Danza Moderna Sempre da Studio Gem arrivano poi sul tatami gli atleti della Capoeira. Nel giro di pochi minuti lo spettacolo entra nel vivo, coinvolgendo tutti gli spettatori, e i ballerini si esibiscono in questa particolare disciplina, che è un miscuglio fra danza e arte marziale, fra spettacolo e attività fisica, con veri e propri salti mortali, piroette a mezz’aria e salti acrobatici di ogni genere. La loro esibizione è una vera epifania della gioia di vivere. I visi sorridenti, gli occhi pieni di gioia e i movimenti sinuosi ci comunicano allegria e serenità, anche quando gli esercizi si fanno intensi e carichi di energia. A vederli danzare in questo modo si perde la cognizione del tempo, il ritmo ipnotico delle percussioni, i movimenti rapidi e armoniosi dei ballerini, tutto concorre a trasportare lo spettatore in una dimensione particolare, quella in cui i sogni sono la realtà e le persone, se solo lo vogliono, possono anche volare.

Capoeira

Stanchi e soddisfatti, ci rendiamo conto che sono arrivate le sei del pomeriggio. È ora di chiudere e di salutare tutti. Riuniamo le nostre cose e cominciamo a caricare il furgone, esausti ma contenti per aver partecipato e contribuito ad un evento importante, un evento che ha visto il team di CSEN Milano ancora una volta protagonista e vincente. Un particolare ringraziamento a Paolo Zerbino Presidente Csen Milano, Silvia Mognaschi Presidente Csen Bergamo, Giusy Quagliuolo Ufficio Stampa Csen Milano, Laura Mariani C.T. CONI e Claudia Giordani Delegato CONI. Ringraziamo inoltre tutte le Associazioni a noi affiliate che hanno partecipato alla giornata, donando con entusiasmo e professionalità il loro prezioso contributo.


Testo di Ivan Scotti e Giovanna Zahami, fotografie di Ivan Scotti

E l’uomo incontrò il cane.

Adrian Stoica ci presenta la disciplina del Disc Dog Stamattina mi sono svegliata presto, un pensiero fisso in testa e in corpo tanta adrenalina; oggi l’allenamento sarà particolarmente intenso, perché domani avremo la gara, io e Adrian… Stanotte ho sognato che entravamo in campo e che giocavamo alla perfezione, un lancio particolarmente riuscito ed io che mi libravo in volo ad afferrare il disco, per poi ricadere leggera e fiduciosa tra le abili braccia di Adrian…” Chissà, forse prima di una competizione, sono questi i pensieri di Rory, bellissimo esemplare di border collie, campionessa mondiale in carica di Disc Dog assieme al suo compagno di giochi, nonché istruttore e allenatore, Adrian Stoica.

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GRANDE COMPLICITÀ durante le esibizioni si crea un rapporto molto stretto, basato anche sulla complicità

L’attività che praticano insieme è appunto il Disc Dog, nata in America alla fine degli anni settanta del secolo scorso e diffusasi in Italia solo in quest’ultimo decennio. Adrian vi si è appassionato dal 2010 ed ha cominciato a praticarla girando tutta Europa, partecipando a numerose competizioni e, anno dopo anno, togliendosi anche la soddisfazione di vincerne la maggior parte. È una splendida e caldissima mattina di giugno quando incontriamo Adrian e le sue bellissime compagne di gioco Rory, Hurricane, Tinkerbell e Peppy Miller (rispettivamente due Border Collie e due Jack Russell) in un campo di allenamento nei pressi di Ivrea, dove si svolgerà, da qui a due giorni, la prima gara CSEN per la qualificazione ai campionati Mondiali 2017 per le federazioni internazionali UFO e AWI. Il tempo di presentarci, di bere un

caffè e di introdurci in questo particolare mondo, e ci ritroviamo con Adrian in un enorme prato, con le quattro piccole atlete eccitatissime, che corrono zigzagando come dei missili fuori controllo, incuranti del caldo e di un sole che, letteralmente, spacca le pietre. Ma basta poco, un segnale da parte di Adrian, e il caos si trasforma in un silenzio teso e ricco di aspettative, le quattro piccole star vengono richiamate all’ordine e rientrano nei kennel, aspettando che arrivi il loro turno. Per chi, come noi, non aveva mai assistito ad un’esibizione di Disc Dog, l’esperienza è di quelle che lasciano il segno. Sotto un sole che rende difficile anche i più semplici spostamenti, Adrian e le quattro piccole furie cominciano a disegnare nell’aria traiettorie impossibili e figure plastiche che lasciano senza fiato. A guardarli sembrano senza peso, a tratti pare di ve-


>> Cinofilia derli volare, come se per magia riuscissero a vincere la forza di gravità. La performance è di assoluto livello, cerco di seguire i loro movimenti con la macchina fotografica e, solo dopo un po’, quando comincio a comprendere e anticipare anche solo di qualche frazione di secondo i loro movimenti, entriamo nella giusta sintonia per la realizzazione delle immagini fotografiche. L’interpretazione di Adrian della disciplina del Disc Dog è molto particolare e personale: con un passato che non contempla solo l’attività di educatore cinofilo, ma anche quella di preparatore atletico, stunt-man e praticante di arti marziali, egli mette insieme tutte queste abilità con il risultato di esibizioni eccezionali dal punto di vista atletico e spettacolare. Le sue performance di Freestyle sono basate su vere e proprie acrobazie compiute insieme ai suoi partner a quattro zampe, i quali usano il corpo stesso di Adrian come un trampolino di lancio per incredibili salti nel vuoto, in un crescendo spettacolare che vede coinvolti cani e istruttore in un carosello di piroette, evoluzioni e veri e propri salti mortali.

Le parole chiave per capire in cosa consiste il disc dog sono: RISPETTO, GIOCO E PREPARAZIONE FISICA. Il RISPETTO reciproco in questa disciplina, è un dato fondamentale e ben visibile, che emerge osservando Stoica in azione con i suoi cani. Per Adrian, rispetto vuol dire capire profondamente il proprio cane, il suo stato d’animo, la sua condi-

Adrian Stoica e CSEN ATTUALMENTE ADRIAN È CAMPIONE MONDIALE UFO E QUATTORDICI VOLTE CAMPIONE EUROPEO NELLE VARIE FEDERAZIONI INTERNAZIONALI. Siamo orgogliosi di poter affermare che Adrian Stoica e CSEN hanno iniziato da quest’anno una collaborazione che vede il Campione impegnato in un progetto che renderà il nostro Ente protagonista di una grande innovazione della disciplina del Disc Dog su scala nazionale, sia dal punto di vista delle competizioni internazionali, sia per quanto concerne le proposte didattiche e formative. Le competenze tecniche e il grande talento di Adrian, unitamente alle risorse organizzative e alle strutture di CSEN, porteranno un contributo eccezionale allo sviluppo di questa disciplina anche in Italia, con le conseguenti ricadute positive in termini di notorietà e diffusione di un bellissimo sport, non solo per chi osserva le incredibili evoluzioni degli atleti, ma anche per chi decide di praticarlo, pur con tutti i propri limiti, rinforzando e arricchendo il prezioso rapporto con il proprio amico peloso.

zione fisica, e agire di conseguenza, senza mai forzarlo né sgridarlo per qualsiasi motivo ed anzi, incoraggiandolo con amore ed entusiasmo per ogni progresso o esercizio eseguito.

Mentre Rory si riposa e lo guarda con uno sguardo pieno di ammirazione e affetto, Adrian ci spiega che nel rapporto che ha con tutti i suoi cani, un premio di questo genere è senza dubbio più efficace del classico bocconcino. Utilizzando questo metodo, il cane si rilassa, apprende e risponde in maniera più determinata e duratura, perché sa che se ascolta e segue le direttive del suo compagno, continuerà per tutta la vita a giocare, divertirsi ed essere felice con lui.

In questo particolare GIOCO, il conduttore deve essere estremamente attento e abile, per guadagnare col tempo la fiducia del proprio cane, che in effetti deve arrivare a fidarsi ciecamente di lui dato che, in parecchi esercizi, non solo l’uomo manipola l’animale facendogli compiere piroette e giravolte, ma soprattutto lo prende al volo tra le proprie braccia dopo un balzo incredibilmente alto, mettendolo al sicuro da una caduta che potrebbe anche rivelarsi pericolosa, se non altro per il summenzionato rapporto di fiducia.In questo rapporto uomo-cane, il concetto di gioco ha un duplice significato in quanto senz’altro uomo e cane giocano insieme, l’uno lancia il disco e l’altro lo afferra e lo riporta, il tutto in un turbinio di azioni, movenze, scatti, corse, sguardi e gesti di intesa reciproca, ma allo stesso tempo il gioco è anche il meritato premio, la gratificazione di cui gode il cane per aver eseguito bene ogni esercizio ed aver risposto correttamente alle richieste del suo istruttore.

Trattandosi di un sport a tutti gli effetti - é sufficiente guardare Adrian in azione per togliersi ogni dubbio - la PREPARAZIONE FISICA è fondamentale tanto per l’uomo, quanto per il suo amico a quattro zampe. Ma niente paura, non è necessario avere un passato di stunt man o di praticante di arti marziali per imparare il Disc Dog: ogni persona ed ogni cane possono praticare questa disciplina, ognuno rispettando i propri limiti e le proprie possibilità. Ovviamente la preparazione fisica è importante, come in ogni sport, e in questo caso gli atleti, o anche i semplici appassionati, a seconda del loro grado di preparazione tecnica e di competitività, dovranno essere entrambi preparati a livello fisico e mentale, come ogni atleta che si rispetti, praticando le giuste fasi di preparazione e riposo e accompagnando il tutto con un’alimentazione sana ed equilibrata. Ringraziamo infine Simona Migliorati, Manager e figura di fondamentale importanza per l’attività di Adrian, per la simpatia, la professionalità e il grande supporto offerto.

www.ILoveDiscDog.com

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>> Cinofilia

Quattro Zampe in Fiera! la manifestazione dedicata ai nostri amici con la coda

Testo e fotografie di Ivan Scotti

Sabato 10 e domenica 11 giugno si è svolta presso il Parco Esposizioni Novegro di Milano la quinta edizione di Quattro Zampe in Fiera, una manifestazione dedicata ai nostri amici con la coda, i compagni più fedeli e affezionati, ovvero cani e gatti

a nuova collaborazione con CSEN Cinofilia, grazie anche all’ottima organizzazione di Massimo Perla, noto volto televisivo e responsabile nazionale di CSEN Cinofilia, ha dato luogo quest’anno ad una nutrita serie di partecipazioni, coinvolgendo molte Associazioni Cinofile CSEN, che si sono esibite nella varie discipline: Disc Dog, Splash Dog, Agility Dog, Cani Cross, Dog Scooter, Bike Joring, Sheep Dog, Dog Fitness e molto altro ancora. Arriviamo alla fiera poco prima dell’orario di apertura, e davanti al botteghino dei biglietti c’è già una discreta fila. Ottimo segnale per gli organizzatori ma un bell’impegno per chi è in coda con questo sole. Ad intervalli regolari sono già state disposte delle ciotole piene d’acqua fresca, per i visitatori a quattro zampe dell’omonima fiera. Grazie al cielo noi possiamo saltare l’attesa ed entriamo dal corridoio laterale, godendo di uno dei pochi privilegi rimasti per chi si occupa di editoria e stampa. Ad

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accoglierci arriva Franco Quercia, uno dei responsabili del settore CSEN Cinofilia, accompagnato da una biondissima e gentilissima addetta stampa, che ci consegna i pass e ci augura buon lavoro. Oltrepassata la recinzione, veniamo immediatamente risucchiati nell’atmosfera frizzante e ricca di promesse che caratterizza questa manifestazione. I cani sono i protagonisti assoluti e dominano la scena, anche dal punto di vista squisitamente visivo. Ci sono cani di ogni razza e misura, dal piccolo chihuahua che cammina impettito e guarda storto il colossale bull mastiff che gli passa di fianco, al tranquillo dogue de Bordeaux che si è fermato ad annusare in terra chissà quale odore, e la sua padroncina non riesce a smuoverlo

di un millimetro, fino al frenetico jack russell, che scodinzola irrequieto, in attesa che il suo padrone gli lanci la pallina. Abbracciando con lo sguardo l’ampio settore della manifestazione allestito all’aperto, ci si accorge immediatamente che la presenza di CSEN Cinofilia è ovunque. Ci sono striscioni CSEN in ogni angolo, gonfiabili, bandiere, chioschi, gazebo e molto altro ancora. Iniziamo la nostra visita dell’area dedicata alla disciplina del Disc Dog, dove degli istruttori reclutano cani e padroni curiosi di provare questo divertentissimo gioco. Passiamo poi allo stand di Franco Piccinni, che dispone di una vera e propria piscina per cani, nella quale i nostri amici pelosi possono fare un tuffo


A destra: il piccolo gruppo dei Responsabili CSEN Milano e CSEN Bergamo insieme ad Adrian Stoica, Franco Quercia e Giusy Quagliuolo A sinistra: la bellissima Hurricane A sinistra: una serie di immagini dell’attività di Splash Dog coordinata da Franco Piccinni e Cassandra Santi del Paladog www.paladog.it

In basso: momenti dell’attività di Agility offerti da alcune Società Cinofile affiliate a CSEN Bergamo Sotto: il Responsabile Nazionale Csen Cinofilia Massimo Perla con il Presidente Paolo Zerbino

per rinfrescarsi e nuotare in compagnia dell’istruttrice cinofila. Ci sono stand dedicati a tutte le discipline, dall’Agility ai cani da salvataggio in acqua, fino ai cani pastore, con tanto di piccolo gregge di pecore da riunire e controllare. Franco Quercia ci parla anche della sua disciplina, il Cani Cross, che si pratica correndo insieme al proprio cane e del Bike Joring, anche questa una disciplina da praticare con il proprio peloso e una sorta di grosso monopattino. All’interno della struttura andiamo a visitare Adrian Stoica, che ci accoglie con tutta la sua carica di simpatia ed energia positiva, coadiuvato dal suo imbattibile team di campionesse a quattro zampe. Adrian ci spiega che di li a poco sarà protagonista di un’esibizione sul Dog Carpet, per presentare al pubblico la sua meravigliosa disciplina, il Disc Dog. Dopo una breve introduzione da parte del Responsabile Nazionale Massimo Perla, che presenta tutte le discipline presenti in fiera e passa brevemente la parola anche al Pre-

sidente del Comitato CSEN MIlano, Paolo Zerbino, il quale coglie l’occasione per porgere i saluti anche da parte del proprio Comitato e dello CSEN Nazionale, ecco che Adrian entra in scena. Lo spettacolo come sempre è a dir poco entusiasmante; Adrian e Rory, la border collie campionessa del mondo, sembrano danzare nell’aria. Poi è la volta di Tinky, spumeggiante Jack Russel, di Peppy Miller e, per finire, di Hurricane. La gente è estasiata, sui visi delle persone sono dipinti lo stupore e l’ammirazione, di fronte a tanta maestria e passione. La giornata è volata via, non ce ne siamo nemmeno accorti e sono arrivate le tre del pomeriggio. È ora di rientrare a casa e preparare il pezzo, visionare e selezionare le foto, scartando quelle meno significative. Di una cosa sono certo: con quelle di Adrian sarà come sempre una lotta difficile.

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>> Equitazione

CsenEquitazione:

Fiera di Travagliato e nuovi progetti Testo e fotografie di Ivan Scotti

IN SELLA A UN CAVALLO, L'UOMO PUÒ RIUSCIRE A PLACARE IL SUO SLANCIO VERSO L'INFINITO, A SENTIRSI, ANCHE SOLO PER UN ISTANTE, PIÙ VICINO AL CIELO. Helen Thompson

Paolo Zerbino e il Maestro Roberto Bruno

lla Fieracavalli di Travagliato, si può assistere a spettacoli di ogni genere, tutti incentrati sul connubio tra uomo e cavallo. Una vera e propria festa, ricca di attrazioni e divertimento, che offre ai visitatori la possibilità di conoscere nuove discipline equestri e di assistere ad un vasto numero di esibizioni, spettacoli, competizioni e dimostrazioni di varia natura.

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Per i più piccoli ci sono i pony e il battesimo della sella, poi le nuove discipline come il Polocrosse, l’Horse Dog Frisbee e la Horse Dog Dance, fino alle classiche competizioni, come quella di salto a ostacoli alla quale abbiamo assistito. Csenequitazione è stato uno dei protagonisti assoluti della manifestazione, esibendosi con successo in tutte le discipline sopra menzionate e comprendendo anche gli Attacchi e la Monta all’Amazzone. Terminate le impegnative esibizioni, incontriamo il Cavalier Paolo Valentini, insieme al Maestro Roberto Bruno, per farci spiegare quali sono le ultime novità di Csenequitazione. Oltre ai consueti programmi formativi, che prevedono corsi di aggiornamento per insegnanti tecnici e di formazione per aspiranti istruttori, lo staff di Csenequitazione è attualmente impegnato nello sviluppo di un nuovo progetto, che prevede una serie di attività equestri da svolgere assieme al proprio cane. Il progetto riguarderà sia la gestione della convivenza quotidiana del binomio, sia lo sviluppo della coppia cane/cavallo come ausiliari nel lavoro della monta da campo, per finire con lo sviluppo di una pratica ludico/sportiva, ispirata alla disciplina del Disc Dog. Tante novità quindi, e una nutrita serie di attività tutte da provare, quelle proposte dal prolifico team di Csenequitazione, guidato dal Cavalier Paolo Valentini. Per scoprire tutti i dettagli visitate il sito www.csenequitazione.it

Queste le prossime date per i progetti estivi:

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10 LUGLIO A BRESCIA Insegnare efficacemente ad ogni età. Corso di aggiornamento relativo alle tecniche di insegnamento migliori al variare dell'età dell’allievo. Docente: Dott.ssa Tania Groppi psicologa esperta nell'insegnamento e nel sostegno all'apprendimento di ragazzi con problematiche. DAL 7 AL 13 AGOSTO A CASORATE SEMPIONE

Settimana di Corso di Formazione con esame per aspiranti Istruttori di 1 e 2 livello. Ogni singolo giorno ci saranno tematiche differenti che possono valere anche come corso di aggiornamento per chi fosse già istruttore.

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In questa pagina Il Cavalier Paolo Valentini durante un concorso alla Fiera di Travagliato Cavalli


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CSEN Softair alla fiera di Militalia Testo di Ruggero De Lazzari e fotografie di Ivan Scotti

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a fiera MILITALIA che si svolge al Parco Esposizioni di Novegro, è il più importante evento per gli appassionati di tutto il mondo militare, del collezionismo e delle attività ludico/sportive ad esso correlate. Oltre a tutto questo, la manifestazione è una tra le più importanti occasioni di incontro per gli appassionati di Softair che si svolge nel nostro paese, infatti da ben otto anni viene dedicato a questa disciplina un intero padiglione autonomo, all’interno della manifestazione. Il Softair è un settore in grande fermento e crescita, una realtà che guadagna visibilità e spazi con grande rapidità, soprattutto grazie all’ottimo lavoro dei responsabili dei vari settori, in particolare modo del Responsabile Provinciale di Milano Paolo Capitanio e del Responsabile Regionale Ruggero De Lazzari. Quest'anno la 61° edizione si è svolta il 13 e il 14 Maggio, e per la prima volta il Settore CSEN Softair Lombardia ha allestito un vero e proprio Campo Base di 700 mq, con strutture e mezzi messi a disposizione da RJ Tactical di Vimercate, sponsor tecnico ufficiale della Coppa Italia CSEN Softair 2017. L’area espositiva dello CSEN, che occupa quasi un intero padiglione, mette in mostra negli stand ogni sorta di attrezzatura e armamento, il tutto a disposizione dei visitatori, che possono visionare e provare gli equipaggiamenti a loro piacimento, sotto l’attenta supervisione dei responsabili. All'interno del campo, ogni Comitato Provinciale ed ASD della Lombardia ha avuto spazio per allestire il proprio stand ed esporre i propri set-up, le scenografie e le attrezzature. Presenti i Comitati Provinciali di Monza e Brianza e di Milano, nonché due rappresentanti della Commissione Tecnica Nazionale CSEN Softair, che si sono messi a disposizione di ogni visitatore interessato al nostro sport ed alle nostre attività. Numerose le ASD in visita che si sono presentate per chiedere varie informazioni, per affiliarsi al CSEN e per partecipare alla Coppa Italia CSEN Softair, giunta alla seconda edizione. Nella giornata di Domenica, l'esposizione è stata allietata anche da una sfilata di set-up dove, fra le altre cose, quattro modelle hanno sfilato accompagnate da musiche avvincenti, effetti speciali e da un originale “robot artificiere “ costruito per l’occasione da un appassionato . Tantissimi ragazzi e ragazze sono stati coinvolti nello spirito di avventura di un’attività che sarebbe riduttivo definire solamente sportiva, ma che è anche etica, dove trionfa l'onestà, la pratica di vita e di amicizia, spirito di gruppo, rispetto dell'ambiente e delle persone, conditi da tanto tanto divertimento; questo è il carattere distintivo del Softair, cosi come è concepito da CSEN.

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>> la parola all’esperto

Postura, occlusione: e performance sportiva

Dott. Domenico Scupilliti Medico Chirurgo Specialista in Ortopedia e Traumatologia Specialista in Terapia Fisica e Riabilitazione Odontoiatria - Posturologia Agopuntura Medica Via Cola di Rienzo, 7 - 20144 MILANO Tel. 02 47710325 - Cell. 348 3742051

Del rapporto tra occlusione e postura nello sport si parla già da tanto tempo ma negli ultimi anni si sta prendendo coscienza della malocclusione che possa ripercuotersi nell'atteggiamento posturale dell'atleta, compromettendo così la prestazione e aumentando il rischio di infortuni. ostura è la relazione tra i diversi segmenti scheletrici intesa nella globalità somatica, adeguata ad una conveniente relazione biomeccanica con l'ambiente. L'occlusione dentale sembra avere un ruolo importante nella postura del corpo. Si è accertato che una malocclusione possa ripercuotersi in senso "discendente” sull'atteggiamento posturale. La definizione di postura è l'unione delle relazioni posizionali del corpo nello spazio, se armonica il corpo è in equilibro, se è alterata, produce dismetrie. La gnatologia sportiva è una specializzazione della gnatologia ed ha lo scopo di prevenire insulti e traumi del sistema masticatorio in seguito all'attività agonistica, inoltre si prefigge, migliorando la postura, di favorire il recupero del rilassamento ed il miglioramento delle prestazioni in seguito ad uno sforzo muscolare. Quando i denti sono in posizione di riposo, i muscoli del corpo (collo, testa, torace e addome) sono rilassati, consentendo a tutti gli altri muscoli di funzionare ad un livello superiore (aumentando la prestazione e diminuendone l'affaticamento). Quando la mandibola è rilassata e scende leggermente in avanti, amplia le vie respiratorie. L’aumentato ingresso di ossigeno consente di liberare i muscoli coinvolti nello sforzo fisico, compresi quelli della schiena e dell'addome per il reclutamento. Studi nazionali ed internazionali hanno dimostrato che gli atleti, una volta dotati di Bite o placche di protezione della bocca, mostrano migliorati l'equilibrio, la rotazione, la forza e la resistenza globale. Del rapporto tra occlusione e postura nello sport si parla già da tanto tempo ma negli ultimi anni si sta prendendo coscienza che la malocclusione si possa ripercuotere nell'atteggiamento posturale dell'atleta, compromettendo cosi la prestazione ed aumentando il rischio di infortuni. Negli sportivi di alto livello, anche una minima variazione di equilibrio si può tradurre in variazioni dell'intensità della forza e delle capacità di coordinazione, oltre a provocare l'insorgere di uno stato di tensione muscolare che si ripercuote negativamente sull'intero corpo diminuendone le potenzialità atletiche globali. Ecco che il Bite diventa lo strumento in grado di migliorare in maniera naturale le prestazioni degli

Durante la gara, mediante il meccanismo dello stress (attivazione dell'ortosimpatico) si libera adrenalina e noradrenalina, influenzando tra l'altro le emozioni (sofferenza, paura, aggressività, rabbia).

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Le conseguenze sono: • aumento della gittata cardiaca e della pressione arteriosa, • aumento del flusso di sangue a cuore e muscoli scheletrici, • aumento del metabolismo energetico e della temperatura corporea, • aumento della glicemia, azione catabolica.

atleti perché si ottimizzano i rapporti posturali, tra i quali un minor consumo di energia e una migliore espressione della forza fisica e mentale. Il sistema motorio dell'uomo è organizzato per contrastare due forze: quella di gravità e quella centrifuga. Quindi la postura per contrastare tali forze richiede un costante adattamento. Quando si è concentrati, tesi, nervosi, involontariamente si stringono i denti e per un atleta avviene quando si allena e gareggia. Il serrare i denti e i mascellari riduce compressione delle articolazioni temporo mandibolari (ATM) innescando il rilascio di quantità in eccesso di ormoni come il cortisolo, minando la performance; ciò produce stress, stanchezza e distrazione. Con questa tecnologia (Bite o placca) si previene il serramento dei denti e si permette alla mandibola di perniare in avanti per alleviare la pressione dell'ATM. In questo modo cessa la liberazione di ormoni negativi in eccesso in modo che il capo possa liberare tutte le sue potenzialità. L'atleta ha necessità di dare il massimo delle prestazioni e porre attenzione ai programmi di allenamento.

Nessun Atleta o Preparatore vorrebbe mai rinunciare a questo potenziamento dei muscoli e del cuore come avviene per lo stress cosi detto fisiologico. L'ideale sarebbe che, un volta finita la gara, sofferenza, paura, aggressività e rabbia finissero immediatamente, in modo da consentire all’Atleta di recuperare e riposare dalla fatica ripristinando al massimo la riserva energetica (fase di ristoro attraverso meccanismi vagali e parasimpatici). Se tra una prestazione e l’altra non si ha questo recupero delle risorse si va incontro a una fase di stress cronico che può danneggiare l'Atleta. Serrando i denti per 30 secondi si aumenta la pressione di 3.2 mrn di mercurio, serrando per 1 minuto la pressione va incontro ad un aumento di 5.5 mm di mercurio. Questi dati e gli esperimenti effettuati indicano che i muscoli della masticazione hanno un ruolo importante nell'armonia del sistema stress (contrazioni muscoli della masticazione) e relax (stretching dei muscoli mandibolari). In breve è necessaria una valutazione integrale dell'atleta o del paziente con una visita accurata che preveda un'analisi della situazione dentale ed eventuali malocclusioni destabilizzanti, eventuali dismetrie ed eventuali contratture o strappi muscolari, non solo nel distretto facciale. Bibliografia Dott.Tullio TOTI COMPENDIO SEMEIOTICA di OCCLUSO POSTURALE Autori Vari: OCCLUSlONE, POSTURA E PERFORMANCE SPORTIVA


orrei presentarvi un nuovo dispositivo medico che migliora la postura e il movimento messo a punto dall'lng. Fabio Fontana (fondatore delle Tao Tecnologies) E' un dispositivo in grado di migliorare la propriocezione.

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CHE COS’È LA PROPRIOCEZIONE? E’ la capacità di riconoscere e percepire la posizione del nostro corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli, anche senza il supporto della vista ed è importante nel complesso meccanismo del movimento. I Tao Patch possono concorrere all'ottenimento dei diversi risultati, alcuni primari ed altri secondari: • Ridurre la sensazione di dolore in diverse patologie; • Ridurre l'infiammazione: • Riscrivere i pattern posturali; • Ottimizzare l'occlusione; • Incrementare le prestazioni dello sportivo; • Ripristinare lo scorrimento dell’energia nel sistema energetico del corpo. COME FUNZIONANO I TAO PATCH Vengono applicati sui punti dell’agopuntura secondo determinati schemi. Si applicano sulla cute

con un nastro cerotto che resiste all'acqua e agli urti. E' un dispositivo che ti accompagna 24 ore su 24, in tutte le fasi della giornata. CHE COS’È E' un dispositivo in grado di trasmettere fotoni coerenti con il corpo umano, stimola i punti nevralgici che sono in squilibrio senza rilasciare alcuna sostanza chimica. Dopo circa 30 giorni di uso prolungato si ha un riequilibrio posturale e si migliora il movimento e il recupero della funzionalità articolare. Non sostituisce un trattamento farmacologico e può essere usato solo da APPLICATORI CERTIFICATI. Ora vorrei descrivere come i Tao Patch possono essere utili sia nella vita quotidiana che nell'attività sportiva in relazione alla traumatologia. II sistema Somato-motorio muove il corpo nell'ambiente esterno, il sistema Autonomo (neuroendocrino) prepara e regola l’ambiente interno permettendo al corpo di muoversi. Tra le tante funzioni del sistema nervoso autonomo, una di interesse in relazione al trauma, è la funzione dei neuroni simpatici nel regolare il calibro dei vasi sanguigni che si distribuiscono ai muscoli scheletrici e alla cute.

Dopo un trauma i recettori del dolore cutanei e spinali viscerali eccitano i neuroni vasocostrittori muscolari per cui diminuisce il flusso sanguigno al muscolo stesso. Il primo segno della variazione di trofismo è l'edema, segno che va assolutamente valutato e trattato. I tessuti tengono in memoria i traumi subiti e più si accumulano più il corpo prima o poi li restituirà; è quindi di fondamentale importanza trattare ogni trauma. II fattore tempo, la gravità e la durata dell’aggressione iniziale giocano un ruolo importante nella diffusione delle perturbazioni nel corpo. Il corpo tiene sempre in memoria un trauma e determina una deprogrammazione del sistema posturale con squilibrio muscolare e posturale e tenderà alla ricerca di nuovi adattamenti. Bibliografia Federico Genovesi: IL TRAUMA DIRETTO Dott. Fabio Fontana - A.D. Tao Tecnologies Sviluppatore Tao Patch e Fisique Articoli correlati sul Tao Patch e Benessere Henry O. Kendall

TAO PATCH E TRAUMI Nuove biotecnologie

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GLI SPORT E I "NON" SPORT: LE DISCIPLINE RICONOSCIUTE DAL CONI E CONSEGUENZE DEL DISCONOSCIMENTO (1a parte) Testo del Dottor Donato Foresta

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Donato Foresta

a Carta Europea dello Sport del Consiglio D’Europa del maggio 1992 dopo aver invitato i governi nazionali, nell'articolo 1, a promuovere lo sport come fattore importante per lo sviluppo umano, enunciava la propria definizione di SPORT. Per Sport si intende "qualsiasi forma di attività fisica che, attraverso una partecipazione organizzata o non, abbia per obiettivo l’espressione o il miglioramento della condizione fisica e psichica, lo sviluppo delle relazioni sociali o l’ottenimento di risultati in competizioni di tutti i livelli". Con propria Delibera n.1566 del 20.12.2016 il CONI ha individuato le discipline sportive la cui pratica consente alle Associazioni e alle Società sportive l'iscrizione al Registro delle associazioni e società sportive dilettantistiche detenuto dallo stesso CONI e da cui deriva il "riconoscimento ai fini sportivi". Ciò, per quanto si evince nelle premesse della Delibera, "al fine di adottare ogni misura tesa alla corretta individuazione dei soggetti che, riconosciuti ai fini sportivi, usufruiscono di trattamenti fiscali e previdenziali agevolati e per eliminare fenomeni di elusione, purtroppo, emersi in fase di verifiche successive". Il fine della Delibera CONI, dunque, è stato quello di fare ordine per distinguere i "veri" sport dai "finti" sport, e per togliere il riconoscimento ai fini sportivi ad associazioni e società praticanti attività ritenute non più "sportive". Ma il punto di partenza per l'individuazione delle discipline sportive "buone" non è stato la definizione di sport e cioè cosa si intenda per sport, ma, per quanto si evince sempre dalle premesse della Delibera, ci si è basati su tre criteri: a) discipline sportive riconosciute dal CIO; b) discipline sportive riconosciute da SportAccord; c) discipline sportive presenti negli Statuti delle FSN (Federazioni Sportive Nazionali) e delle DSA (Discipline Sportive Associate) approvati dalla Giunta Nazionale CONI. Ne è risultato quindi un elenco che non ha tenuto conto di altre attività sostenute dagli altri organismi di promozione dello sport, e cioè dagli Enti di Promozione Sportiva, anch'essi riconosciuti dal CONI, attività che non risultavano però presenti nella lista delle discipline riconosciute dal CIO, da SportAccord o inclusi negli Statuti delle Fe-

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derazioni Sportive e delle Discipline Sportive Associate. Così dalla lettura dell'elenco delle discipline sportive incluse nella predetta Delibera CONI 1566/2016 non si sono ritrovate attività quali lo yoga, il crossfit, il pilates, il krav maga, il parkour, paintball, ree di non aver trovato spazio negli elenchi dei predetti organismi presi dal CONI quali riferimento. La conseguenza della mancata inclusione di tali attività tra le discipline "riconosciute" dal CONI e che le associazioni e società praticanti le predette attività "escluse" non potranno più ritenersi associazioni o società "sportive", non potranno più iscriversi al Registro nazionale del CONI delle società e associazioni sportive con conseguente perdita di tutte le agevolazioni fiscali e previdenziali riservate ai soggetti iscritti al Registro, in particolare per quanto attiene alla disciplina dei rapporti di collaborazione. Infatti l'esclusione da ogni forma di imposizione fiscale e contributiva fino al limite di Euro 7.500 interessa solo le collaborazioni per l'esercizio diretto dello sport e le collaborazioni coordinate e continuative non professionali per attività di carattere amministrativo-gestionale rese nei confronti di associazioni o società risultanti iscritte al Registro CONI (ai sensi dell'art. 67 del TUIR - Testo Unico Imposte sui Redditi - DPR 917/1986). Ma i casi riscontrabili nella realtà sono ancora più complessi. La complessità aumenterà ulteriormente quando e se dovesse essere approvata la riforma del "Terzo Settore" i cui capisaldi sono contenuti nelle bozze di tre decreti delegati al vaglio in questi giorni delle Commissioni Parlamentari. Citiamo alcune casistiche analizzando le differenti conseguenze derivanti dall'attuale stato normativo e regolamentare, tenendo già conto delle possibili novità derivanti dalla emananda riforma del Terzo Settore. 1) ASD che svolge solo attività "escluse"  non potrà più chiamarsi "associazione sportiva dilettantistica" ai sensi dell’art. 90, L.289/2002 (e quindi dovrà modificare il proprio statuto);  potrà restare un'associazione seppur di carattere “sportivo non riconosciuto”, assimilabile ad una culturale;  non potrà beneficiare delle agevolazioni fiscali di cui alla legge 398/1991 disposte a favore delle associazioni senza

scopo di lucro, in conseguenza della nuova normativa sul "Terzo Settore" in via di definizione ove venissero confermate le attuali impostazioni;  non potrà beneficiare della "decommercializzazione" delle entrate provenienti dai propri associati (ai sensi dell'art. 148 del TUIR) sempre in conseguenza dell'emananda riforma del "Terzo Settore" che dovrebbe prevedere una tassazione forfetaria applicabile sul totale delle entrate dell'Ente, ma ancora da definire nei dettagli operativi, simile a quanto ora disposto dall'art. 145 del TUIR, salvo che, ancora in virtù delle attese nuove regole sul Terzo Settore, non abbia le condizioni per diventare un'Associazione di Promozione Sociale (APS)";  non potrà beneficiare dei vantaggi per i compensi ai propri collaboratori previsti dal sopra citato art. 67 del TUIR);  non potrà iscriversi al 5 per mille, secondo le attuali regole;  non consentirà vantaggi fiscali agli sponsor (e cioè l'assimilazione delle sponsorizzazioni alle spese di pubblicità interamente deducibili fino ad Euro 200.000 per esercizio sociale);  non consentirà la detrazione di Euro 210 per lo sport dei ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni; - non consentirà vantaggi fiscali per le donazioni da parte di persone fisiche;  non potrà beneficiare dell’esimente di cui all’art. 149, comma 4, TUIR, relativa alla perdita del requisito di Ente Non Commerciale. Ricordiamo comunque che, ove non dovesse giungere a conclusione l'iter parlamentare di approvazione della riforma del Terzo Settore, per le Associazioni praticanti attività "escluse" resterebbero applicabili le attuali normative di favore per le Associazioni (culturali) senza scopo di lucro ed in particolare l'art. 148 del TUIR e la legge 398/1991. La medesima considerazione vale, ovviamente, anche per quanto riguarda le associazioni di cui al punto successivo. 2) Associazione polisportiva che svolge sia attività sportive "riconosciute" che attività "escluse" Le agevolazioni fiscali e contributive riservate ai soggetti iscritti al Registro CONI si applicherebbero solo alle attività sportive riconosciute. Si pensi ad un istruttore di pilates che svolge anche l'attività di istrut-


tore/allenatore di un'altra disciplina "riconosciuta". Laddove le sue prestazioni riguardassero le discipline "riconosciute" il relativo compenso potrebbe beneficiare delle agevolazioni fiscali e contributive. Per le prestazioni invece riguardanti le attività "escluse", l'interessato dovrebbe ricorrere ad altre forme di inquadramento giuslavoristico (lavoro autonomo con partita IVA, lavoro dipendente, collaborazione coordinata e continuativa) prive delle agevolazioni fiscali di cui all'art. 67 del TUIR. In questo caso però si pone un'altra questione specie per quanto interessa i soggetti con partita IVA. Infatti, questi soggetti hanno obbligo di "attrarre" ad IVA qualsiasi prestazione inerente la propria partita IVA con conseguente impossibilità di percepire i compensi agevolati dei "7500 euro" di cui al citato art. 67 del TUIR. Si rinvia per le altre conseguenze alla tabella 1 di seguito riportata. Per le Associazioni con anche attività "escluse", da quanto si evince anche dalla tabella, si pone maggiormente la necessità di studiare il raccordo tra queste novità e le future normative riguardanti la riforma del Terzo Settore in via di definizione ad iniziare dagli effetti sulla denominazione degli enti operanti nel "no profit" con TABELLA 1

MODIFICA STATUTO

Sì - cambio denoASD monodisciplina minazione con aggiunta di ETS (Ente "esclusa del Terzo Settore)

COMPENSI AGEVOLATI FINO A 7.500 (ART. 67 TUIR)

NO

l'obbligo di indicazione di ETS (acronimo per "Enti del Terzo Settore"). Da qui la necessità, riportata in tabella, di una possibile aggiunta nella denominazione anche di tale acronimo che si affiancherebbe all'acronimo ASD per le polisportive che praticano attività "escluse" e attività sportive "riconosciute", ove queste decidessero di "iscriversi" anche nel registro del Terzo Settore. La complessità fiscale della coabitazione tra attività sportive "riconosciute" e attività "non riconosciute" è quindi acuita dalla emananda riforma del Terzo Settore. In proposito occorrerà vagliare con attenzione come trattare fiscalmente sia ai fini IVA, ai fini della legge 398/1991 che ai fini delle imposte sui redditi (IRES e IRAP) le entrate per le attività "non riconosciute", sia provenienti da associati che da non associati. Al momento non sembra che vi possano essere specifici vantaggi fiscali per gli Enti del Terzo Settore con la logica conseguenza di un disinteresse verso tale riforma da parte delle Associazioni anche solo in parte "sportive". 3) SSD con unica attività "esclusa"  diventerà una società di capitali senza scopo di lucro "non" più "sportiva";  non potrà più chiamarsi "sportiva dilettantistica" (e

APPLICAZIONE LEGGE 398/91

quindi dovrà modificare il proprio statuto); non potrà beneficiare delle agevolazioni fiscali di cui alla legge 398/1991 disposte a favore delle società sportive dilettantistiche senza scopo di lucro;  non potrà beneficiare della "decommercializzazione" delle entrate provenienti dai propri "tesserati" (ai sensi del combinato disposto dell'art. 90 della legge 289/2002 e dell'art.148 del TUIR)  non potrà beneficiare dei vantaggi per i compensi ai propri collaboratori previsti dal sopra citato art. 67 del TUIR);  continuerà a non potersi iscriversi al 5 per mille;  non consentirà vantaggi fiscali agli sponsor (e cioè l'assimilazione delle sponsorizzazioni alle spese di pubblicità interamente deducibili fino ad Euro 200.000 per esercizio sociale);  non consentirà la detrazione di Euro 210 per lo sport dei ragazzi di età compresa tra i 5 e i 18 anni. - non consentirà vantaggi fiscali per le donazioni da parte di persone fisiche. 4) SSD con attività sportive "riconosciute" ed attività "escluse" Si rinvia per le conseguenze alla tabella 1. 

VANTAGGI PER APPLICAZIONE "DECOMMERCIALIZZA- Sì solo per le en- Sì solo per le en- DETRAZIONE FINO ART. 149: ZIONE" DELLE ENTRATE trate provenienti trate provenienti A 210 EURO PER PERSONE FISICHE DAI PROPRI ASSOCIATI dai "tesserati" per dai "tesserati" per LO SPORT DEI CHE EFFETTUANO PERDITA (ART. 90 Legge 289/2002 DONAZIONI QUALIFICA ENTE le attività le attività RAGAZZI DA e ART 148 TUIR) NON "riconosciute" "riconosciute" 5 A 18 ANNI) COMMERCIALE

NO per effetto della emaNO per effetto della nanda riforma del Terzo emananda riforma Settore. Possibile tassadel Terzo Settore zione forfetaria (da definire nei dettagli operativi)

NO

NO

NO

NO

Sì per le entrate Sì per le attività "riconoa) Sì cambio deno- SI' solo per le SI' solo per le atti- SI' solo per le atti- SI' solo per le atti- SI' se finalizzate al sciute". minazione con attività sportive commerciali (sia rività sportive "rico- vità sportive "ricosostegno delle vità sportive Sì, per le attività aggiunta di ASD polisportiva "riconosciute" feribili alle attività nosciute". attività sportive nosciute" "riconosciute" "riconosciute" che "escluse" rese a propri con sport "rico- "Culturale" (o ETS) Difficoltà "riconosciute" a quelle "escluse") associati salvo novità denosciuti" e applicative rivanti dalla emananda discipline SI' se finalizzate al SI' solo per le SI' solo per le riforma del Terzo Settore "escluse" sostegno delle attività sportive attività sportive (ipotesi di tassazione attività sportive "riconosciute" "riconosciute" forfetaria da definire) "riconosciute"

NON APPLICABILITA' DELL'ART. 149

????

????

Sì solo per le attività "ri- SI' solo per le attiSì per le entrate b) NO cambio de- SI' solo per le conosciute" nominazione: resta attività sportive commerciali. Sono vità sportive "ricosolo ASD, ma le "riconosciute" considerate comnosciute". merciali anche le attività "escluse" Difficoltà applicaentrate provenienti diventano tive da attività "commerciali" "escluse" Sì - cambio denoSSD monodisciplina minazione: NON PIU' "SPORTIVA" "esclusa"

NO

NO

NO

Sì per le entrate No pur se non ven- SI' solo per le Sì solo per le entrate gono svolte solo attività sportive commerciali (sia provenienti dai riferibili alle attività attività sportive "riconosciute" "riconosciute" che "tesserati" per le attività "riconosciute" "riconosciute" a quelle "escluse") SSD polisportiva con sport "riconosciuti" e discipline "escluse"

Sì per le entrate b) NO cambio denominazione: resta SI' solo per le commerciali. Sono Sì solo per le entrate solo SSD, ma le at- attività sportive considerate comprovenienti dai tività "escluse" di- "riconosciute" merciali anche le "tesserati" per le attività entrate provenienti ventano "riconosciute" 9 "commerciali" da attività "escluse"

NO

NO

NO

NO

NO

NO

SI' solo per le attività sportive "riconosciute"

SI' solo per le attività sportive "riconosciute"

SI' se finalizzate al sostegno delle attività sportive "riconosciute"

NO

SI' solo per le attività sportive "riconosciute"

SI' solo per le attività sportive "riconosciute"

SI' se finalizzate al sostegno delle attività sportive "riconosciute"

NO

NO

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I DECRETI SUL TERZO SETTORE Testo del Rag. Francesco Ravasio

I

Francesco Ravasio

l Consiglio dei Ministri del 12 maggio 2017 ha approvato in via preliminare tre decreti delegati di riforma del Terzo settore. Sono stati approvati i testi relativi al codice del terzo settore, alla disciplina sulla impresa sociale e quello sul cinque per mille. I decreti sono ora al vaglio delle commissioni parlamentari competenti e della conferenza Stato – Regioni per poi tornare in consiglio dei ministri che potrà emendare i testi approvati alla luce del lavoro parlamentare e approvarli poi, in via definitiva, per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Non vi è dubbio che si tratta di una riforma radicale e ciò porterà, probabilmente, a notevoli modifiche durante l’iter approvativo. Pertanto il giudizio finale, necessariamente, potrà esserci solo al termine. Il Codice del Terzo Settore comprende nei suoi 103 articoli sia la parte civilistica, che quella fiscale, il registro unico del terzo settore e l’introduzione di una serie di nuovi organi di controllo, ma soprattutto prevede l’abrogazione delle leggi. n. 266/1991 e 383/2000. Questo significa che tutte le associazioni di volontariato e di promozione sociale dovranno necessariamente uniformarsi alle disposizioni del nuovo decreto. Vengono abrogati anche gli articoli relativi alla disciplina delle onlus. Viene abrogato l’articolo 9-bis della L. 66/1992. Questo significa che gli enti del terzo settore non potranno più adottare le agevolazioni previste dalla L. 398/1991 ma saranno sottoposti al regime forfetario previsto dall’articolo 80 del decreto

stesso. In questo decreto per le associazioni e società sportive non viene prevista nessuna modifica all’attuale disciplina, sia civilistica che fiscale. Infatti non viene abrogata la disciplina specifica per il settore sportivo (art. 90 della Legge 289/2002) così come non viene abrogata la legge 398/1991 e nemmeno l’art. 67, comma 1, lettera m, del TUIR (rimborsi sportivi). Infatti, nell’articolo 4 comma 1, di seguito riportato, non compaiono le associazioni e società sportive. “Sono enti del Terzo settore le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, ed ogni altro ente costituito in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta, o di fondazione per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento di una o più attività di interesse generale in forma volontaria e di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, ed iscritto nel registro unico nazionale del Terzo settore”. In questo articolo ci siamo limitati a dare la notizia dell’approvazione dei decreti, rimandando l’approfondimento degli stessi in successivi articoli.

Francesco Ravasio




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