il Giornale di Legnano maggio 2022

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il giornale di

Legnano

PERIODICO DI INFORMAZIONE

giornali comunali

editoriale

“L’opzione Benedetto” Strana situazione quella italiana, dove il bilancio statale prevede un aumento delle spese militari e un taglio secco di quelle destinate all’istruzione. Si può affermare che l’Italia investa sull’ignoranza dei suoi giovani, tenacemente perseguita da decenni di incuria, innumerevoli fallimentari riforme scolastiche e, soprattutto, di clamorosa indifferenza nei confronti della cultura, il più rilevante patrimonio immateriale della nostra Nazione, che ha sostituito il look alla bellezza trasmessa dai padri. Tra banchi a rotelle, didattica a distanza, perdita di prestigio dei docenti, diplomi e titoli sempre più facili e sempre più svalutati. Lo scrittore americano Rod Dreher teorizza la cosiddetta “opzione Benedetto”, cioè la nascita e lo sviluppo di comunità unite dalla cultura e dal desiderio di futuro, che svolgono autonomamente il lavoro educativo abbandonato dalle istituzioni: fu l’intuizione di San Benedetto, nel buio seguito al crollo dell’impero romano, che ridette vita, speranza, lavoro e cultura all’Europa illuminando il Medioevo. Bisognerà ricostruire dal basso- con iniziative piccole e grandi, reti di prossimità, libere associazioni- ciò che viene disfatto dall’alto. Una tela di Penelope contro i nuovi Proci.

Massimo Vernacotola

Anno 2 n°2 (5°Pubb.) Aut. Tribunale di Milano - Editore: Lime Edizioni srl Direttore responsabile: Massimo Vernacotola Ordine Nazionale dei Giornalisti tessera n.136745 Realizzazione grafica e concessionaria esclusiva di pubblicità: Lime Edizioni srl - Via A. Capecelatro, 31 - 20148 Milano - Tel. 02 36767660 www.limedizioni.com - info@limedizioni.com - Tiratura: 28.000 copie

Verso una “nuova normalità” Prevedere e prevenire il futuro Sempre più importanti divengono le attività di chi si occupa dei bisogni dei più fragili e delle nuove povertà. Ma anche l'attenzione e il supporto necessario a chi continua a fare impresa con profitto, nonostante le avversità, reggendo l'impalcatura economica di Legnano. Cambia così anche il modo di fare bilancio, senza attendere l'arrivo di tempi migliori. Il futuro, infatti, si presenta come estremamente fluido, mutevole e incerto, quindi bisogna essere pronti ad affrontarlo con correzioni in tempo reale.

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PISCINA

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Acque aperte: infuria a Legnano la questione piscina comunale Il caso piscina, struttura che da tempo versa in condizioni drammatiche, infiamma la politica legnanese. Lega e Lista Toia spingono per interventi urgenti, mentre l’Amministrazione punta a progetti di più ampio respiro, o persino alla possibilità di un nuovo impianto.

POLITICHE SOCIALI

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La cura per una malattia rara Primo caso in Italia, all’ospedale di Legnano, presso il Centro Malattie Rare, si sperimenta con successo una terapia contro una malattia rara, potenzialmente letale, che obbligava i pazienti ad accessi settimanali per controlli ed infusioni. PAGINA 11

Profumo di Palio

Aenzione al disagio giovanile e due questionari su politiche e bisogni sociali Anche a Legnano si monitora il problema del disagio giovanile, in crescita in tutta Italia dallo scoppio della pandemia. Intanto, Comune e Spi CGIL aprono una ricerca sui bisogni sociali dei legnanesi e la loro conoscenza dei servizi di carattere sociale messi a loro disposizione.

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SOCIALE

Fondazione Ticino Olona, l’Avamposto sul territorio

■ Ex preside dell’Istituto dell’Acqua, oggi in pensione, Salvatore Forte dal 2016 (su indicazione dell’allora sindaco Centinaio) fu nominato Consigliere di questa Fondazione e, in prima seduta del Consiglio, subito eletto Presidente. Per comprendere chi è Forte, bastano queste parole: «Sono cresciuto durante il boom economico e da figlio di operaio sono diventato preside, ma la mia mamma mi diceva che ognuno di noi ha l’obbligo della ‘decima’ nei confronti della società, perché essa in qualche modo ha contribuito alle tue fortune. Non intendo indicare la strada a nessuno, ognuno si comporti come detta la propria coscienza, ma se vuoi far parte di un ente filantropico…un po’ filantropo devi esserlo!». A buon intenditor… Cos’è la Fondazione Ticino-Olona? È un ente filantropico figlio di Fondazione Cariplo. Perché dico figlio? Perché l’idea di dar vita a una Fondazione di Comunità venne a Giuseppe Guzzetti, allora presidente di Fondazione Cariplo. L’idea gli balenò vedendo le community foundations degli USA, il cui credo è “se vogliamo stare vicino alla gente, servono avamposti sul territorio”. Il territorio di riferimento fu quello che allora era presidiato dalla Cassa di Risparmio delle Province Lombarde, dunque la Lombardia e le provincie di Novara e VCO: Verbania, Cusio, Ossola. In Milano Città Metropolitana ci sono tre fondazioni di comunità: Ticino-Olona comprende 53 comuni, da Parabiago ad Abbiategrasso ( la parte ovest della provincia Milano), che dividiamo in quattro ambiti territoriali: Legnanese, Castanese, Magentino, Abbiatense. La Ticino-Olona è la più piccola, seppur non per popolazione residente. Questa divisione è dovuta alle diverse caratteristiche peculiari (economiche, civili, sociali…) e alle specifiche esigenze di ogni ambito territoriale. Ma anche al fatto che, nel Paese dei campanili, è difficile far parlare tra loro realtà distanti solo poche decine di chilometri. Qualcosa sta cambiando, ma con grande fatica. In ognuna di queste province nacque una Fondazione di Comunità, realtà che identificano il territorio di riferimento,

un pò come le “comunità parrocchiali”. Comunità, dunque, è tutta la popolazione che lo abita e tutti i beni del territorio. Non abbiamo un singolo scopo specifico, come le fondazioni tradizionali, ma operiamo a 360° con l’unico limite dei confini territoriali. Noi siamo per le “piccole-medie cose”, quelle che sappiamo di poter iniziare e portare a termine senza rimanere in mezzo al guado. Per le altre chiediamo l’impegno diretto di Fondazione Cariplo. Siamo tutti volontari, eccetto la struttura di tre persone part-time, persone che come il buon padre di famiglia antepongono ai propri desideri quelli della comunità. La mia preoccupazione è che più cresciamo più le cose che facciamo si fanno difficili e delicate: I traguardi non solo si conquistano, ma vanno mantenuti. Ed è difficilissimo. Concretamente, come aiutate i bisognosi? Cosa significa essere un ente di “prima fila”? «Prima del Covid eravamo ente di seconda fila: in genere non aiutiamo mai direttamente chi ha bisogno, ma eroghiamo gli aiuti agli enti che se ne occupano. L’emergenza sanitaria ci ha fatto però rendere conto che spesso questo processo è troppo lungo e lento. Così siamo diventati enti di prima fila e, per esempio, durante la pandemia abbiamo raccolto oltre 200mila euro (in tutto il Territorio, non solo nel legnanese) che abbiamo erogato in modo mirato a centri socio-educativi per disabili e centri per anziani. Il Fondo povertà, invece, è stato attivato alla fine dello scorso anno a seguito della pandemia per contrastare le nuove povertà di chi ha perso lavoro e sussistenza: abbiamo finanziato tre progetti, uno per Legnano-Castano (unendo i due piani di Zona!), uno per Abbiategrasso e uno per il magentino. Abbiamo raccolto 130mila euro e per la prima volta abbiamo visto l’impegno di una rete di soggetti sia pubblici che privati». La pandemia e la successiva crisi economica e geopolitica hanno cambiato tanto e forse ci hanno svegliato da una sorta di torpore. Questa è la nuova normalità? «La “normalità” non sarà più quella di prima, inutile negarlo. Ma ogni crisi spinge

a nuovi traguardi, a una rivisitazione della realtà, a partire dalle piccole cose. Un esempio? Ebbene, a noi fanno capo quattro Commissioni dei rispettivi ambiti territoriali: prima facevamo riunioni di mezz’ora, dopo ore di macchina per raggiungere il luogo d’incontro, ora abbiamo scoperto che, quantomeno qualche volta, si può fare formazione online. La tecnologia già c’era, ma non la usavamo. La normalità, ora ne abbiamo avuto conferma, è un traguardo mutevole, in movimento, una conquista quotidiana che si ottiene se si impara dagli errori. Senza ansia, angoscia e frenesia. Bisogna restare nel mondo reale, il mondo delle cose e della vita pensante, unendo i cuori e le menti. Se agiamo ( e pensiamo) come automi la verità delle cose ci sfugge. Mi viene in mente cosa raccontò Michael Ende, l’autore de “La Storia Infinita”: era nella foresta amazzonica e alcune delle guide si ribellarono, rifiutandosi di proseguire. Uno di loro spiegò che “abbiamo corso troppo e abbiamo lasciato indietro la nostra anima. Ci siamo fermati per permettere alla nostra anima di raggiungerci». Qual è la fotografia sociale ed economica della Città? Siamo più poveri? Riusciamo ancora a fare un po’ sistema? «Io credo sia vero che siamo una “cittàsistema”, la cui impalcatura poggia su fondamenta solide, costruite da decenni di pragmatismo imprenditoriale, operatività e competenze. Essere città-sistema significa che indipendentemente dalla giunta che ci governa o dal periodo storico le fondamenta non crollano. E vi si può sempre costruire sopra qualcosa di nuovo e migliore: con una metafora pensiamo a una costruzione fatta col Lego, in cui chi arriva può aggiungere il suo mattoncino…purché sia quello giusto, altrimenti non si incastra. Allo stesso tempo a Legnano sono aumentati i poveri, e molti di questi sono persone e famiglie che lo sono diventate di recente. La differenza con altre realtà è che il legnanese, per indole e trascorsi, se ne vergogna, fa fatica a chiedere e tantomeno a rassegnarsi. Fino ad alcuni anni fa i meno abbienti con qualche sacrificio riuscivano ad arrivare a fine mese, ora in molti fanno fatica ed è anche verso di loro che si rivolge il nostro operato. Soprattutto, in attesa di tempi migliori, dobbiamo far sì – noi e le altre realtà che si occupano del sociale che i cittadini non scivolino fuori da i limiti di una esistenza per lo meno decorosa, quella che a Legnano è vista come condizione di vita imprescindibile. Siamo una città con una secolare cultura del lavoro, che mal tollera l’attuale condizione socio economica, le parole al vento e il livellamento verso il basso. L’unità di intenti e la generosità dei più fortunati ci sta aiutando e Legnano ce la farà ad uscire anche da questo difficile momento. La sua storia parla per Lei». di Massimo Vernacotola


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La Sicilia ai vertici dell’eccellenza Davanti alle vetrine di Guarnera di Corso Magenta si fermano tutti, attirati da un elegante caleidoscopio di colori e dal mix di oggetti d’arredo, accessori artigianali e prodotti enogastronomici siciliani tanto eccellenti che alcuni di loro sono citati nella Guida Michelin. Entrati nel negozio Guarnera, i prodotti in bella mostra dell’Azienda di Paternò (CT) rappresentano un richiamo irresistibile e il successivo assaggio – senza tema di smentita – è una vera e propria esperienza gustativa. «Ogni prodotto – racconta Massimo Guarnera, titolare dell’Azienda insieme ai fratelli Nunzio e Luciano – viene realizzato con gli stessi procedimenti di coltivazione e confezionamento dei nostri nonni, quando questi venivano immagazzinati alla maturazione per essere consumati nei mesi successivi. Le confezioni sono preparate con olio extravergine di produzione propria (Monte Etna Dop), lo stesso che vendiamo ai nostri clienti, molto

delicato e che non altera i sapori». Alici al prezzemolo e pepate, broccoletti neri, lampascioni, caponata rusticana, pesto di basilico e pomodori secchi, pesto di pistacchi di Bronte, carciofini sott’olio lavorati a mano, cipolle di Giarratana caramellate o in agrodolce con uvetta passa e pinoli, una ricetta della mamma di Massimo…Ed è proprio sua mamma che presiede la lavorazione e dice loro come muoversi, secondo procedure rigorose consolidate negli anni. E poi i filetti di tonno e di ventresca: chi pesca il tonno è lo stesso che lo confeziona, per descriverne il sapore non bastano le parole.

Corso Magenta, 87 - 20025 Legnano cell +39 329 6848809 infoguarnera@gmail.com

Selezione e procedimenti rigorosi «La vendita è una conseguenza del mio desiderio di raccontare il nostro territorio e la sua complessità. Trasmetterne l’essenza, non contaminata, è il fine ultimo di questo esercizio commerciale. Infatti ogni confezione e ciò che contiene racconta una storia, fatta di amore per la terra, di piccole produzioni contadine e di segreti che si tramandano da generazioni. E che non transigono: per la crema di pistacchio di Bronte, mando i nostri collaboratori a Bronte per verificare che lo colgano dalle piante, nel timore che mi inviino un pistacchio diverso. La pasta di mandorle è fatta solo con le mandorle, non con la fecola di patate, così come creme di mandorle e di nocciole». E poi il pregiato cioccolato di Modica, in tutte le sue declinazioni, torroni, confetture artigianali, sempre legate al Territorio, come quella di

Gelsi neri, fichi d’india, arance, limoni, mandarini. Completano l’offerta gastronomica la pasta integrale (artigianale), formaggi pecorini dop e formaggi di capra, salumi igp, fra cui il pregiato salame di maiali neri dei Nebrodi. Infine i vini, anch’essi d’eccellenza, visto che qui sono presenti tutte le etichette di una delle più prestigiose cantine d’Italia: Donnafugata. La parete dei vini pare un’istallazione museale, poiché ogni etichetta è realizzata da un’artista e rappresenta un messaggio che il produttore vuole raccontare. Tra gli altri, vini biologici o prodotti con metodo di fermentazione naturale e soprattutto lo straordinario Ben Rye, riconosciuto come il miglior passito al mondo. Ogni fine settimana, poi, si possono gustare cannoli e cassate freschisssimi giunti direttamente dalla Sicilia.

Le ceramiche che hanno ispirato Dolce & Gabbana «Le ceramiche le avevamo inizialmente poste in negozio come arredamento e per trasmettere la storia, la bellezza e la luce della mia terra, ma la richiesta di acquisto da parte dei clienti è divenuta importante così oggi si possono comprare». Giare, vasi, soprammobili, sculture …e le famose teste di moro, dietro quali si cela, come avviene spesso nel lirismo amoroso siciliano, una leggenda dai risvolti tragici che vale la pena farsi raccontare. Le fantasie di Caltagirone (realizzate da Verus e Francesco Boria), tra le più rappresentative della Sicilia, trovano qui espressione in un caleidoscopio di colori, abbinati sapientemen-

te dagli artisti, con un fondersi di toni caldi, quelli del sole e del fuoco (il giallo, l’arancione e il rosso), che trasmettono energia, con quelli freddi del mare, del cielo e dei boschi, che comunicano armonia. Pitture che hanno ispirato Dolce & Gabbana per le proprie creazioni, a partire dalle splendide borse realizzate da un artigiano siciliano (Verus). A compendio le ceramiche di Cerruto, artista di Modica considerato unico al mondo per le decorazioni che riesce a realizzare su ciotole, pannelli murari e sculture, al punto che i rilievi paiono quasi di stoffa lucida e invitano al tatto, ad accarezzare i colori.


Un’Agenzia che si distingue per servizi non comuni, come l’accompagnamento negli uffici pubblici e il riconoscimento in Italia degli studi effettuati nel proprio paese di origine

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I SERVIZI DI ERMITAGE • Compilazione Kit per rinnovo e aggiornamento del permesso di soggiorno; • riCongiungimento famigliare; • pratiChe deCreto flussi: stagionali, non stagionali e lavoro autonomo; • CertifiCati stranieri tradotti, legalizzati e apostillati presso i Consolati italiani di russia, uCraina, moldavia e Bielorussia; • servizi presso il Consolato russo e uCraino in italia; • riConosCimento professionale (di ogni genere, dall’arChitetto all’infermiera); • proseguimento studi in italia (es. isCrizione universitaria); • assistenza legale e notariale presso studi di fiduCia; • mutui e prestiti presso BanChe Convenzionate; • visto shengen per l’italia: turismo, Cure mediChe e studio; • prenotazione Biglietti aerei e ferroviari; • servizio Buste paga per Colf e Badanti.

■ Inutile nasconderlo, gli stranieri e gli extracomunitari che hanno necessità di supporto per il disbrigo delle pratiche per l’accesso, la permanenza e l’attività lavorativa sul suolo italiano hanno problematiche comuni da risolvere, ma le differenze culturali che esistono tra le diverse etnie necessitano l’adozione di approcci specifici. E di interlocutori che parlino il medesimo idioma. Non è una premessa banale quella di Alessia Ivantsova, titolare dell’Agenzia Ermitage di Legnano, in grado di offrire assistenza strategica in tempi brevi agli immigrati di ogni nazionalità e un servizio personalizzato per ciascun referente: dalle problematiche di tipo amministrativo e legale a quelle dell’assistenza sanitaria, dal semplice permesso di soggiorno al ricongiungimento famigliare (una domanda che oggi può esse-

re presentata solo online), fino alle sanatorie e l’assistenza al datore di lavoro, per esempio per colf e badanti. Una attività che distingue Ermitage da altre agenzie, oltre alla grande disponibilità di personale madrelingua - dall’albanese al moldavo, al russo, all’arabo, al rumeno… - è un servizio di “accompagnamento” tramite il quale gli stranieri vengono fisicamente affiancati da un assistente madrelingua dell’Agenzia presso gli uffici pubblici, in Prefettura o nella Questura di competenza. La nostra complessa burocrazia fa sì infatti che un fraintendimento o la semplice mancanza di un documento invalidino ogni procedura, con la successiva attesa di molti mesi prima che venga ripresa in esame la domanda. Un altro servizio che non tutte le agenzie effettuano è la richiesta di Dichiarazione di

Valore, un documento che attesta appunto il valore di un titolo di studio conseguito in un sistema di istruzione diverso da quello italiano. Molti immigrati, di cui un gran numero residente in Italia da oltre 10 anni, sono infatti in possesso di un diploma di scuola superiore o di laurea ottenuto nel proprio paese di origine. Noi, tramite i contatti con l’ambasciata o il consolato di riferimento, siamo in grado di farne riconoscere il valore legale, anche per coloro che intendono proseguire gli studi in Italia. Possono farne richiesta i cittadini di stati membri dell’Unione Europea, i cittadini degli stati aderenti all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo, ii cittadini della Confederazione elvetica (Svizzera) e i titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria.

COS’È IL DECRETO Il decreto flussi è emanato ogni anno e prevede il numero di cittadini stranieri che possono fare ingresso in Italia per svolgere attività di lavoro subordinato non stagionale e lavoro autonomo. Per i lavoratori stagionali è previsto un apposito decreto flussi. La richiesta di nulla osta al lavoro subordinato deve essere presentata, nelle date previste dal decreto, dal datore di lavoro che inoltra apposita istanza – dal 2007 on line – specificando il tipo di offerta lavorativa e il futuro domicilio del lavoratore. Se la domanda è compilata correttamente – dopo le verifiche presso la questura e la Direzione provinciale del lavoro – le domande vengono accettate in ordine cronologico. Il datore di lavoro viene poi convocato

FLUSSI

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DA ERMITAGE PRATICHE PER L’IMMIGRAZIONE IN TEMPI BREVI

presso lo Sportello unico per l’immigrazione per l’esibizione della documentazione in originale ed il ritiro del nulla osta che contestualmente verrà inviato alla rappresentanza diplomatica italiana del paese di residenza. A quel punto sarà il cittadino extracomunitario che potrà recarsi all’ambasciata per il ritiro del visto di ingresso per lavoro. Il visto di ingresso per lavoro è di tipo D – per soggiorni superiori a 90 giorni. Entro 8 giorni dalla data di ingresso il lavoratore si dovrà presentare allo sportello unico con il datore di lavoro per compilare i moduli di richiesta del permesso di soggiorno per lavoro subordinato da inviare tramite ufficio postale e sottoscrivere il contratto di soggiorno.


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POLITICA 5 di Francesco Moscarella

ACQUE APERTE

Il destino della piscina comunale di Legnano spacca la politica legnanese. Tra richieste d’interventi celeri e la possibile realizzazione di un nuovo impianto. INVESTIMENTI IMPIANTISTICI IL CONFRONTO CON L’EUROPA

79,1euro media italiana degli investimenti per abitante nel 2019

119,7 euro media europea degli investimenti

108,3 euro media degli investimenti in Germania

200,0 euro media degli investimenti in Francia e nei Paesi Bassi

Ricerchiamo figure nel settore commerciale per le candidature inviare cv a: commerciale@limedizioni.com I candidati ritenuti idonei saranno contattati per un colloquio presso i nostri uffici.

Per Info: + 39 02 36767660

Volete mandare a Il giornale di Legnano segnalazioni di eVenti o curiosità, problematiche o eccellenze, tradizioni o noVità, riguardanti il nostro territorio?

scrivete al direttore, massimo Vernacotola

dir.ilgiornaledilegnano@limedizioni.com

■ Una vecchia battuta dell’ex campione olimpico di nuoto Massimiliano Rosolino al Corriere della Sera sintetizza perfettamente quanto conti nello sport contemporaneo potersi allenare in strutture adeguate: «Oggi, per emergere, devi avere la grinta di Rocky Balboa e la palestra di Ivan Drago». In Italia, per anni la questione impiantistica è stata sottovalutata dalla politica. Secondo i dati Eurostat riportati il febbraio scorso da momentofinanza.it, l'investimento italiano è stato pari a 79,1 euro per abitanti nel 2019, contro i 119,7 medi europei, i 108,3 in Germania, i più di 200 in Francia e nei Paesi Bassi. In percentuale, con uno 0,5% sul totale della spesa pubblica siamo tra gli ultimi in Europa. Un problema annoso, dunque, dal quale Legnano non è certo esente. La piscina comunale F. Villa versa in condizioni drammatiche e certo non aiuta l’impennata dei costi energetici, già normalmente elevati nell’economia di una piscina. «Noi andiamo ad acqua calda», ricorda da vent’anni Paolo Barelli, presidente della Federnuoto. Ospite della Commissione Consiliare Sport del 6 aprile scorso, Antonio Primerano, team manager del Team Legnano Nuoto, ha ammonito i presenti che, nello stato attuale, la piscina correrebbe persino il rischio di chiudere. Più cauta la posizione di Maddalena Belloni, presidente Rari Nantes Legnano che, attraverso un comunicato stampa dell’11 aprile, ha sottolineato che sarà fatto tutto il possibile perché non si arrivi alla chiusura. Il 26 aprile, alla presenza della Lista Toia e dell’assessore Guido Bragato, il presidente del CONI Lombardia Marco Riva ha constatato di persona le condizioni dell’impianto, promettendo sostegno. Il tema ha tenuto banco per tutto il mese sia in sede di Commissione, sia nei Consigli Comunali. L’accusa di Lista Toia e Lega è d’immobilismo da parte della maggioranza, che ha accantonato il vecchio progetto di rifacimento da 3 milioni di euro. In più occasioni, l’assessore Guido Bragato e il sindaco Lorenzo Radice hanno replicato che quel progetto era inadeguato a soddisfare le richieste delle società, poiché avrebbe tolto loro spazi acqua,

L. Radice Sindaco di Legnano

Marco Riva Presidente CONI Lombardia

La piscina F. Villa necessita di sostanziali interventi struttuali già congestionati, e servano invece interventi più profondi. Il 10 aprile, ospiti del XVI Trofeo Master Città di Legnano, assessore e primo cittadino hanno parlato delle possibili soluzioni valutate, inclusa l’eventualità della realizzazione di un nuovo impianto. In sede di Consiglio Comunale, il 22 aprile, il sindaco ha annunciato la richiesta di 2.5 milioni di euro in un nuovo bando ministeriale PNRR - la piscina è esclusa da quello attuale - per l’impianto. Nel Consiglio Comunale del 28 aprile, si è invece raggiunto il climax dello scontro politico. All’ennesimo attacco

DAL PNRR 10 MILIONI PER GLI IMPIANTI SPORTIVI Il Comune di Legnano ha partecipato al bando ministeriale per la rigenerazione urbana nella primavera 2021 aggiornando il Piano triennale delle Opere pubbliche e provvedendo alla conseguente variazione di 10 milioni di euro al bilancio previsionale che era stata approvata nel consiglio comunale del 28 maggio. L’importo di dieci milioni è quello massimo consentito per un Comune delle dimensioni di Legnano.

della Lista Toia – stigmatizzato per toni e modi da Letterio Munafò (Forza Italia), presidente Commissione Sport –Radice ha duramente risposto, parlando di allarmismo e falsità. Vistasi negata la richiesta di replica, la Lista Toia – e così anche la consigliera Daniela Laffusa (Lega), collegata in streaming - ha abbandonato il Consiglio, prima che il consigliere indipendente Franco Brumana ricucisse gli animi dei restanti consiglieri. Entro fine maggio si attendono risposte più chiare sul tema, destinato a far discutere ancora.

Francesco Toia Lista Toia

L’argomento piscina infiamma la politica legnanese

Nel dettaglio, sulla base del Triennale delle Opere pubbliche, il PNRR finanzierà SPORT •Campo via Amicizia (170mila euro) •Palestra Manzoni (550mila euro) •Campo sportivo di via Pace (200mila euro) •Campo sportivo di via Parma (300mila euro) •Campo sportivo Gavinelli (350mila euro) •Bocciodromo di via Lodi (100mila euro) •Scuola Mazzini: palestra, spogliatoi e interventi di adeguamento sismico (100mila euro) •Scuole Toscanini: spogliatoi palestra (130mila euro) •Scuole d’infanzia Collodi e Cavour: rifacimento coperture (195mila euro) •Scuola dell'infanzia di via Cavour – ristrutturazione, 1° e 2° lotto (2 milioni di euro) •Complesso di via Parma: cappotto termico e ristrutturazione servizi igienici (780mila euro)

•Scuole Tosi: cappotto termico (810mila euro) •Scuola Montalcini: sostituzione serramenti esterni (475mila) •Scuola Dante Alighieri: cappotto termico e sostituzione serramenti esterni (480mila euro) •Ristrutturazione palazzina di via Venezia (945mila euro). A questi importi vanno aggiunti 360mila per ristrutturazione di spogliatoi negli impianti sportivi, mezzo milione di euro per interventi di adeguamento sismico alle scuole Mazzini, 225mila euro per interventi di rifunzionalizzazione di palestre scolastiche, 630mila euro per la rifunzionalizzazione di palestra di via Calatafimi, 800mila euro per l’ampliamento di aule e laboratori della scuola Dante Alighieri.


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PALIO Le tappe dell’evento, le aspettative e le strategie comunicative di Fondazione Palio

La chiamata di Legnano in vista del Palio

L’avvicinamento al Palio sarà scandito da approfondimenti sui seguenti temi: #ilcarroccio - #albertodagiussano - #ilpalionelcuore -#lavittoria di Francesco Moscarella

■ «Serve un’alleanza tra tutte le componenti della città». Non ha usato giri di parole Maria Pia Garavaglia, primo presidente della Fondazione Palio, durante la presentazione dell’edizione di quest’anno dell’evento legnanese per eccellenza. Sempre diretta, come quando rimarca pubblicamente che le piacerebbe vedere tra le vetrine di Dolce&Gabbana, uno degli sponsor principali, qualche richiamo alla manifestazione. Le ristrettezze della pandemia hanno, probabilmente, reso i legnanesi più consapevoli di quale malinconia rappresenti un anno con un Palio assente o monco. Due anni difficili che creano l’humus emotivo ideale, per accogliere l’evento del 29 maggio come uno dei più attesi e ricordati. Per lasciare un’impronta

nella memoria collettiva, parola e immagine-manifesto dell’edizione di quest’anno. Tuttavia, e in questo sta il senso delle parole dell’ex ministro Garavglia, occorrerà una forte partecipazione e collaborazione della popolazione, delle istituzioni, dei media, affinché si possa davvero parlare di ripartenza. «Creatività, flessibilità, reattività. Come il fantino in attesa che cada il canapo», queste le caratteristiche che, per il sindaco e supremo magistrato Lorenzo Radice, servono per un Palio vincente. Compito doppiamente arduo, considerato che stavolta a guidare le danze sarà un ente neo-nato, la Fondazione Palio appunto, che dovrà sùbito rendersi credibile agli occhi dei cittadini. La campagna di comunicazione del-

l’ente, illustrata dal responsabile Luca Vezzaro, si articola su più fronti. La presentazione del logo, una F stilizzata – F, come Fondazione e futuro – inscritta in uno scudo e un elmo, a testimoniare il legame tra novità e tradizione. Gli hastag che scandiranno le tappe di avvicinamento al Palio, titoli di approfondimenti via social su alcuni dei temi portanti della manifestazione e della sua storia. Le attività per i più giovani, inclusa una sorta di “mini-album delle figurine” con gli stemmi delle contrade da collezionare, protagoniste ai Manieri Aperti del 1° Maggio, primi e fondamentali presidi palieschi. E poi, naturalmente, tutte le attività che normalmente segnano l’avvicinamento al “P-Day”, presentate dal Vicepresidente di Fondazione Luca Roveda. Dai sempre graditi Manieri Aperti alla prossima Investitura Civile dei Capitani, la Veglia della Croce e la Provaccia. C’è un’aria carica di aspettativa, c’è il forte legame con la tradizione, la storia e, non ultima, l’arte, con il cavaliere Carroccio Riccardo Ciapparelli che ricorda la felice collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera. Il Palio è comune, ma è anche Comune, fa notare Garavaglia, poiché in quel fatidico 29 maggio 1176, nell’alleanza delle realtà comunali dell’Italia Settentrionale dell’epoca, si può intravedere l’inizio della logica di autonomia. Legnano risponderà alla nuova richiesta di alleanza?

ATOMIC SHAPE, UNA PALESTRA-STUDIO IN CENTRO A LEGNANO Più che una semplice palestra, un vero e proprio “studio-lab” in continua evoluzione, dove è possibile essere seguiti one to one, ma anche svolgere il proprio training in autonomia, sempre sotto attenta supervisione. Il tutto usufruendo di macchine, attrezzature e dispositivi medicali difficilmente reperibili altrove. Angelo Rossi, titolare della palestra/laboratorio Atomic Shape di via del Gigante, ha alle spalle 24anni nel settore del personal training, esercitato tra Italia e Stati Uniti, divenuto titolare di numerose palestre all’interno dei più prestigiosi hotel italiani ed esteri (una anche in Zona Duomo a Milano). “Poi il Covid ha azzerato tutto e mi ha portato a riformulare il futuro”. Stanco di girare il mondo, ha aperto una “palestra bomboniera” in pieno centro a Legnano, accogliente e dall’atmosfera famigliare, dove in un clima in cui è bandito il caos (le iscrizioni sono a numero chiuso e pochi gli accessi in contemporanea) segue i suoi clienti uno a uno con attenzione maniacale. «Il mio è uno studio-personal, dove vi è anche la possibilità di svol-

di telecamere un terapista può individuare, in maniera oggettiva, la funzionalità motoria del soggetto con un approccio scientificamente validato, un supporto molto utile, sia a chi svolge soltanto training, sia a chi necessita di terapia riabilitativa.

gere i propri esercizi da soli, ma sempre sotto la mia supervisione e disponibilità a intervenire e seguendo un programma condiviso precedentemente. Le dimensioni della palestra mi consentono di tenere ognuno sott’occhio. E per ciascuno, grazie alla collaborazione con numerosi terapisti (massoterapisti, osteopati, nutrizionisti…) vi è la possibilità di creare percorsi ad hoc, alla ricerca di quel benessere psicofisico che è il fine ultimo del mio lavoro. Non svolgo, dunque, dei corsi veri e propri perché ogni singola persona compie il proprio (per)corso personalizzato, di tipo “ibrido”: un po’ con me accanto e un po’ in autonomia».

parsi di una specifica preparazione per gli atleti ma anche di chi si accorge di non riuscire più a fare una rampa di scale senza avere il fiato corto. “Che è il primo sintomo che qualcosa non funziona”. Attrezzature e macchine all’avanguardia (fra cui la cosiddetta “macchina killer”, che simula la corsa con il paracadute, piuttosto che con la slitta), molte pensate o modificate proprio da Rossi, fanno comprendere perché questa non sia una semplice palestra ma un vero e proprio fitnesslab completo di tutto, compreso un nuovissimo simulatore di sci di fondo.

Attraverso questo apparato è possibile eseguire test clinici per valutare il proprio equilibrio, il cammino, il salto, la forza esercitata, la mobilità del tratto cervicale, della spalla, del tronco…Quindi segnali sonori e visivi consentono di correggere in tempo reale l’esecuzione del proprio movimento.

Da centro di training esclusivamente femminile, Atomic Shape è divenuto uno Studio-Fitness Lab aperto a tutti, in grado di occu-

E poi c’è il BAIOBIT, un innovativo strumento per lo studio della postura e del movimento: attraverso sensori applicati sulla persona e l’uso

È possibile, dopo i test, creare esercizi personalizzati attraverso schede che il terapista consegna direttamente a ciascuno.


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PALIO

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Pochi giorni al via: si scaldano i motori Le corse di addestramento presso il centro Etrea hanno dato ampie indicazioni alle contrade, su cavalli e fantini che difenderanno i propri colori il 29 maggio

Carlo Sanna (San Martino), tallona Giuseppe Zedde (Sant’Ambrogio).

Il sorriso di Federico Guglielmi

Momenti di ilarità tra Antonio Siri (a sin. – San Domenico) e Gavino Sanna (Sant’Erasmo)

■ Le tre sessioni delle corse di addestramento al Palio, tenutesi al Centro ippico Etrea di Borsano, hanno anche quest’anno rimarcato la crescente importanza che va assumendo la manifestazione legnanese nel panorama dei palii nazionali. Infatti, già tali gare hanno visto la partecipazione dei migliori fantini e cavalli, sia purosangue che angloarabi. Una partecipazione particolarmente vissuta dai concorrenti, anche a livello agonistico, ancor più nell’ultimo appuntamento, il più vicino a Provaccia e Palio.

La terza sessione, quella di lunedì 18 aprile, Pasquetta, è stata purtroppo segnata da incidenti per fortuna rivelatisi meno gravi di quanto temuto. Cadute accidentali che hanno coinvolto cavalli e fantini. Per quanto riguarda i cavalli, nessuno di loro ha subito particolari inconvenienti e sono tutti rientrati in stalla senza contusioni. Diversa la situazione dei fantini: Mattia Chiavassa, caduto in mattinata nella terza batteria, è stato mandato quasi subito a casa. Poi, nella quinta batteria pomeridiana, l’improvviso e inaspettato cedimento del cavallo nelle mani di Giosuè Carboni ha provocato la caduta di quest’ultimo, su cui sono

cascati i tre che lo tallonavano da vicino. Sia Carboni che Giuseppe Zedde e Gavino Sanna sono stati portati in ospedale; gli ultimi due, dopo gli accertamenti del caso, dimessi la sera stessa, mentre Valter Pusceddu è uscito praticamente indenne dal fortuito scontro. Purtroppo, invece, pare proprio che Giosuè Carboni non riesca a recuperare in tempo per il Palio, dunque la Flora dovrà correre con un altro fantino. « Ancora una volta– ci dice Gigi Marinoni, responsabile dell’Ufficio Stampa del Collegio dei Capitani e delle Contrade vogliamo sottolineare come le condizioni della pista – dal fondo allo steccato – abbiano scongiurato conseguenze peggiori».

Antonio Siri e Valter Pusceddu (San Magno)

Quella del Centro ippico Etrea, infatti, è una pista in grado di riprodurre fedelmente le condizioni del Mari. Molti infatti non sanno che la pista dove si corre il palio di Legnano è l’unica in Italia a consentire, per fondo e caratteristiche, la corsa di purosangue al di fuori degli ippodromi. «Cogliamo l’occasione, ci dice infine Marinoni, per ringraziare tutto lo staff – ambulanze e clinica veterinaria – che si è subito attivato per affrontare al meglio la situazione». di Massimo Vernacotola

Federico Arri (San Bernardino)

foto: Erik Colombo

Giovanni Atzeni (Legnarello)


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PoliTICHE SOCIALI

di Francesco Moscarella

Disagio giovanile, un fenomeno da monitorare per politica e sicurezza ■ Nel mese appena passato, non solo a Legnano, si è tornato a discutere dell’incremento del disagio giovanile. Lo stesso questore di Milano, Giuseppe Petronzi, in occasione delle celebrazioni per i 170 anni della Polizia di Stato ha sottolineato come i 325 giovani (tra i 14 e 20 anni) arrestati lo scorso anno per rapina in strada in tutta la provincia siano numeri senza precedenti.

Nuove telecamere in arrivo in città

In più occasioni, il sindaco Radice ha ammonito che, dietro ai casi più eclatanti di violenza, disturbi psicologici, relazionali, alimentari o comportamentali, vi sia un ben più ampio sommerso di richieste ai centri di assistenza, a loro volta preceduti da numeri ancor più elevati di casi non intercettati dagli enti sociali. In occasione del bilancio annuale dell’attività della Polizia Locale di Legnano, a domanda del giornale di Legnano, il comandante Daniele Ruggeri ammise che il fenomeno delle tensioni in ambito giovanile meriti particolare attenzione e un monitoraggio costante, pur non essendo la nostra città ancora stata toccata da gravi casi di maxirisse o babygang. Legnano vede lo stretto coordinamento tra forze dell’ordine, Comune, esercenti, associazioni, su un doppio binario vigilanza-azione sociale. Concetto incarnato, in particolare, dal progetto LegnanoSiCura, che prosegue e va

SICUREZZA

Un tema che lega sicurezza e sociale: numeri crescenti che raccontano difficoltà profonde

ormai oltre l’originario intento di permettere una riapertura in sicurezza delle attività dopo il primo lockdown. Sinergie proficue su diversi terreni, dalla prevenzione di assembramenti dai numeri difficilmente gestibili, sino al coinvolgimento dei giovani in attività e luoghi di

aggregazione che li tengano lontani dalla strada. Inoltre, se da una parte la Polizia può indirizzare verso aree critiche della città l’opera delle associazioni, queste sono a loro volta una preziosa fonte d’informazioni per individuare tempestivamente potenziali situazioni di fragilità.

■ Quattordici nuove postazioni di videosorveglianza, per un cofinanziamento di 115.000 euro che il Ministero dell’Interno ha riconosciuto al Comune di Legnano, saranno installate nei prossimi mesi in città: • Cimitero Parco, via Liguria incrocio via Sardegna, asilo Aldo Moro-parchetto via Sauro, largo Seprio, Campo Amicizia, Parco Castello, campo sportivo-parcheggio via Battisti, parchetto via Venezia-Menotti, scuole Collodi–via Pisa, postazione lungo Olona–ex area Cantoni, corso Garibaldi, piazza Monte Grappa, giardini Anna Frank, vicolo delle Contrade. Sarà anche installata una nuova postazione per la lettura delle targhe. Nel frattempo, il Comune ha chiesto 80.000 euro di cofinanziamento alla Regione per altre sei postazioni, destinate a zone verdi da attenzionare: • Interno Parco Castello (zona pista pattinaggio), giardino Piazza Trento-Trieste, ingressi Parco Altomilanese (via della Pace, via Menotti e via Novara), ingresso Parco Bosco dei Ronchi. Regione Lombardia dovrà valutare il progetto, quantificare il finanziamento e approvarlo entro il 1° giugno.

Questionari su politiche e bisogni sociali: non sondaggi, ma ricerca scientifica

Anna Pavan Vicesindaco e Assessore al Benessere e Sicurezza Sociale

■ Si è accennato di sicurezza e disagio giovanile anche il 19 aprile scorso, in occasione della presentazione dei questionari sulle politiche e bisogni sociali promossi da Sindacato Pensionati Italiani CGIL Ticino Olona, in collaborazione col Comune di Legnano. Tra i temi sociali contemplati, infatti, vi sono anche domande su sicurezza e presidi sociali del territorio. Tuttavia, ha precisato l’assessore al Benessere e Sicurezza sociale Anna Pavan, non è questo il focus dei questionari, stanti anche attività già in atto quali l’Osservatorio Giovani o il già citato LegnanoSiCura. Nella stessa occasione, Radice ha sottolineato che la vera competenza di un’amministrazione, in fatto di sicurezza, sia la sicurezza urbana. Ossia, riportare a vivere in sicurezza luoghi ormai considerati “terra di nessuno”. «Penso a luoghi mal progettati come la

Cantoni, con tutte quelle scale, uscite e angoli ciechi. Oggi non sarebbe mai progettata così». I due questionari vertono sui bisogni sociali dei cittadini e la loro conoscenza dei servizi disponibili. Idea già sperimentata da Spi CGIL a Bergamo. «Ci siamo chiesti come sindacato in che modo venire incontro alle esigenze della popolazione anziana, anche alla luce delle difficoltà che l’emergenza pandemica ha evidenziato», le parole del segretario comprensoriale SPI – CGIL Rosario Sergi. Gli fa eco il vicesindaco di Legnano Anna Pavan, «I bisogni della popolazione in materia socio-assistenziale sono andati rapidamente mutando in questi anni». Epoca di trasformazione per le città e il loro tessuto sociale, che rende perciò necessari alle amministrazioni dati il più possibile oggettivi su cui basare i propri interventi.

Ecco perché non si tratta di semplici sondaggi, ma di una vera ricerca scientifica che, nel caso di Legnano si avvale della collaborazione dell’Istituto di ricerca Morosini e di due ricercatori dell’Università Bicocca, Edoardo Ratti e Federico Perlino, per l’analisi dei dati e la divulgazione dei risultati. Se il questionario a cura di Spi CGIL, sul modello Bergamo, è rivolto agli over 65, quello a cura del Comune mira, invece, ad avere una fotografia il più possibile completa della comunità. Il tema sociale, infatti, non riguarda solo la fascia anziana della popolazione, come importante è il confronto intergenerazionale. I questionari, somministrati da fine aprile coinvolgendo associazioni, forum e consulte territoriali, dovranno pervenire compilati entro fine giugno. Da quel momento saranno realizzati focus group, con la partecipazione di soggetti gestori

delle politiche sociali rivolte agli anziani, per la condivisione dei primi risultati emersi e l’avvio di un confronto finalizzato al miglioramento delle politiche di welfare. Il monitoraggio dei dati sarà costante, per individuare in tempo utile eventuali aree geografiche o fasce d’età dalla scarsa partecipazione, vero le quali promuovere ulteriormente l’iniziativa. • Il questionario incentrato sui bisogni della popolazione anziana sarà somministrato dallo SPI CGIL a circa 500 persone di età superiore ai 65 anni tramite intervistatori in presenza. • Il questionario a cura del Comune, che coinvolgerà indicativamente duemila persone fra giovani, adulti e anziani sui temi delle politiche sociali, si potrà compilare tramite piattaforma online sul sito del Comune.


il giornale di

Legnano

BILANCIO

Nella nostra mutata realtà, cambia il modo di fare bilancio Il bilancio 2022 deve far fronte alla difficile attualità, senza fermare i lavori per il futuro. E da una visione di eccezionalità, si passa alla ricerca di nuovi equilibri. ■ Strabismo. Termine curioso, ma sempre più spesso utilizzato in campo gestionale e manageriale, per indicare la necessità di porre attenzione su aspetti apparentemente divergenti tra loro. L’ha usato anche l’assessore alla Sostenibilità di Legnano, Alberto Garbarino, durante la presentazione del bilancio previsionale 2022 del Comune di Legnano. Da un lato, prendere atto del grave periodo storico in corso, con una pandemia non ancora conclusa, una guerra in atto, e le relative conseguenze, «e dobbiamo ancora vedere gli effetti dell’inflazione», ha ammonito l’assessore. D’altra parte, il Comune non intende limitarsi ad attendere tempi migliori.

«Tre anni di emergenze iniziano a essere tanti». Proprio per questo, a domanda diretta del giornale di Legnano, sindaco e assessore hanno ammesso che forse non si possa più parlare di eccezionalità o di ritorni alla normalità pre 2019. Posi la stessa domanda al sindaco lo scorso dicembre, quando a tenere banco a

INDIRIZZI GUIDA DEL BILANCIO 2022 La strategia del Comune poggia sui seguenti obiettivi: • RAFFORzAMENTO degli interventi e investimenti sulle opere pubbliche; • MANTENIMENTO e, quando possibile, miglioramento dei livelli di servizio offerti per il tramite delle società partecipate • CONTENIMENTO mirato dei livelli di spesa (nelle aree non essenziali), per mitigare l’effetto sui conti determinato dall’aumento dei costi dell’energia • INTERVENTI DI SuPPORTO ai soggetti che più hanno sofferto le conseguenze della pandemia e non hanno beneficiato degli effetti della crescita in atto sino alle prime settimane del 2022 • sostanziale MANTENIMENTO della pressione fiscale e tributaria

19,1%

«Dovremo lavorare su ciò che oggi ha un’incidenza, come esercitare un rigoroso controllo delle spese», ma al contempo, potendo anche disporre di circa 10 milioni di avanzi di amministrazione, «costruire ciò che tra duetre anni ci darà beneficio. Proseguire nell’efficientamento energetico, ma anche mantenere un monitoraggio costante del periodo in corso, per essere pronti a sfruttare eventuali bandi e fondi straordinari». Proprio quelli che, sottolinea il sindaco Lorenzo Radice, a differenza del primo periodo pandemico stanno ora mancando.

livello internazionale era il solo (si fa per dire) Covid-19. «È una situazione che sta andando nel profondo, molto più di quanto vediamo in superficie», mi rispose Radice, «Come società, dovremo ragionare su come trovare nuovi equilibri da costruire».

Alberto Garbarino Assessore alla Sostenibilità: contabilità, programmazione, economali del Comune di Legnano

La “nuova normalità” è anche questo: pandemia, guerra e incertezze. «Dobbiamo essere pronti a cambiare in corsa i nostri piani», conferma ora il sindaco, «per questo, valutiamo di cambiare il nostro approccio ai futuri bilanci. Presentarlo prima del solito, per poi lavorare molto più sulle variazioni». Anche sul piano dei costi energetici, aggiunge Garbarino, «non credo che stiamo assistendo a un evento eccezionale. Le attuali fluttuazioni fuori scala si stabilizzeranno su nuove cifre, che dovremo saper sostenere. Molto dipenderà da cosa accadrà il prossimo autunno».

di Francesco Moscarella

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17,8%

17,4%

14,5%

Fra gli oltre 61 milioni 215mila euro di spese correnti, la voce più pesante è relativa al funzionamento della macchina comunale (19,1%), seguita da “territorio e ambiente” (rifiuti, manutenzione aree a verde) con il 17,8%, dal sociale con il 17,4% e dall’Istruzione con il 14,5%. Si tratta di una composizione della spesa che, con pochi aggiustamenti, ricalca quella dell’anno precedente e che vede queste quattro voci assorbire quasi il 70% del capitolo. Nell’ambito sociale, in particolare, gli importi di spesa maggiori riguardano, nell’ordine, infanzia e minori (3,7 milioni), rischio esclusione sociale (2 milioni, in cui rientrano le risorse per l’accoglienza dei profughi ucraini), disabilità (1,8 milioni) e anziani (1,3 milioni). Degli investimenti sul patrimonio pubblico iscritti nel piano Triennale -oltre 37 milioni di euro - la percentuale più rilevante, il 32% e pari a quasi 11 milioni 800mila euro, riguarderà le scuole. Il 28%, 10,4 milioni di euro, interesserà alloggi e stabili vari. 8 milioni 120mila euro (22%) strade e mobilità. circa 3 milioni e mezzo cadauno aree verdi e giochi e impianti sportivi (9%). Fra questi ultimi, le rifunzionalizzazioni della palestra delle scuole Manzoni (550mila euro), dei campi Gavinelli (350mila euro), di via Parma (300mila euro) e di via Pace (200mila euro). Inoltre, 630mila euro saranno destinati alla ristrutturazione di palestre in immobili vincolati, 360mila euro alla ristrutturazione di spogliatoi di impianti sportivi e 300mila euro al rifacimento dell’illuminazione degli impianti sportivi. Sul piano della gestione della macchina comunale, l’obiettivo è sostituire il personale in uscita, senza ampliarne il numero, con l’eccezione di settori chiave come i progetti PNRR.


Pubblichiamo la seconda parte del lungo trattato svolto dal noto Avvocato Manfré sui rischi dell’uso e detenzione di droghe leggere, spesso sottovalutati, e delle gravi conseguenze penali a cui si va incontro, soprattutto se si guida sotto l’effetto di stupefacenti. ■ In merito alle sanzioni penali previste per la detenzione di droghe leggere a fini di spaccio. Secondo il Testo Unico Stupefacenti (DPR 309/1990), chi detiene droghe leggere con il fine di cederle a terzi è punito con la pena della reclusione da 2 a 6 anni, mentre la detenzione di droghe pesanti con la finalità di cessione a terzi è punita con la pena della reclusione da 6 a 20 anni. Per l’ipotesi di lieve entità non è prevista una differenziazione del trattamento sanzionatorio in base alla tipologia di sostanze detenute e viene prevista una pena da 6 mesi a 4 anni di reclusione. La lieve entità viene riconosciuta quando il fatto è da ritenersi occasionale, quando il quantitativo non è cospicuo (più o meno fino a 50/100 g di hashish), quando le modalità dell’azione fanno configurare il

fatto come non professionale o rudimentale, in caso di piccole cessioni, etc. Sotto il profilo delle indagini, nel caso in cui gli inquirenti procedano a perquisizione o ispezione personale si ha diritto a che tali atti siano compiuti alla necessaria presenza di un avvocato difensore o di una persona di propria fiducia prontamente reperibile. Non sempre gli Agenti attendono l’arrivo dell’avvocato; in questi casi è bene seguire tutte le operazioni di perquisizione e fare attenzione alla redazione del verbale di perquisizione e eventualmente di sequestro. Prima di firmarlo, il verbale va letto per verificare che le operazioni si siano svolte nelle modalità riportate; qualora così non fosse, è consigliabile non firmarlo. Gli Agenti e gli Ufficiali di Polizia Giudiziaria sono in ogni caso

...nel caso in cui gli inquirenti procedano a perquisizione o ispezione personale si ha diritto a che tali atti siano compiuti alla necessaria presenza di un avvocato difensore o di una persona di propria fiducia prontamente reperibile...

Fabio Manfré, avvocato del Foro di Milano con studio anche in Legnano.

Le droghe leggere e le ipotesi di reato (seconda parte)

tenuti ad effettuare tali operazioni nel rispetto della dignità della persona, non possono utilizzare metodi o tecniche atte a minare la capacità di autodeterminazione delle persone, sono tenuti a rispettare il diritto alla riservatezza delle persone e a consegnare copie dei verbali di perquisizione e sequestro. Inoltre, solo le Agenti donne possono procedere a perquisizioni personali sulle donne. Per evitare la contestazione del reato di spaccio non commesso è necessario prestare collaborazione con le forze dell’ordine, consegnando spontaneamente la sostanza stupefacente e tutto il materiale che possa provare il consumo personale. È fondamentale dichiarare sin da subito e farlo riportare a verbale l’uso esclusivamente personale della sostanza sequestrata. Molto importante è altresì dichiarare che gli eventuali strumenti sequestrati per il frazionamento della sostanza (bilancini, coltelli e materiale da confezionamento), sono utilizzati a fini personali e non per l’attività di spaccio. Naturalmente, è del tutto sconsigliabile avventurarsi in acquisto di strumenti di confezionamento per uso personale, atteso che tali strumenti potrebbero essere considerarti riconducibili allo spaccio. Occorre chiarire che al termine delle operazioni di controllo la persona sottoposta a controllo, qualora non risultino gli estremi per contestare lo spaccio, consegnano all’interessato un verbale in cui viene contestata la violazione dell’art. 75 DPR 309/1990 (Testo Unico Stupefacenti).

I rischi della guida sotto l’effetto di droghe ■ Un tema che spesso ci troviamo ad affrontare è il caso della guida sotto effetto di droghe. L’Articolo 187 del Codice della Strada (Guida sotto gli effetti di sostanze stupefacenti) prevede le seguenti sanzioni: multa da 1.500 a 6.000 euro; arresto da 6 mesi a 1 anno; confisca del veicolo se è intestato al conducente; sospensione della patente da 1 anno a 2 anni (raddoppiata se il veicolo non è intestato al conducente); decurtazione di 10 punti dalla patente; sanzioni pecuniarie aumentate da 1/3 alla metà se il reato è commesso dalle 22 alle 7. Le sanzioni sono aumen-

tate da 1/3 alla metà per: conducenti con meno di 21 anni; neopatentati nei primi tre anni dal conseguimento della patente B; conducenti professionali durante il servizio (conducenti di autobus, tassisti, conducenti di mezzi con massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 t e conducenti mezzi da 10 o più posti). È possibile commutare la pena detentiva e pecuniaria in lavori di utilità sociale. In caso di rifiuto a sottoporsi agli accertamenti si applicano le stesse sanzioni previste per chi risultasse positivo e viene inoltre disposta la revoca

della patente per chi è già stato condannato per questo reato nei due anni precedenti. Se si provoca un incidente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti le sanzioni sono raddoppiate, e viene disposta la revoca della patente di guida. Per conducenti di autobus, mezzi pesanti o complessi o per recidiva nell’arco del triennio vi è la revoca della patente, che non può essere conseguita prima di tre anni. Inoltre, per questi lavoratori la revoca della patente è considerata giusta causa di licenziamento secondo il Codice Civile ed alcuni

contratti nazionali di categoria. Le sanzioni amministrative e penali sopra descritte si applicano ai conducenti di qualsiasi veicolo (quindi anche ciclomotori e/o biciclette). Ai sensi dell’articolo 187 del Codice della Strada, l’accertamento dello stato di alterazione da droghe non prevede limiti di principi attivi, per cui si punisce la condotta del consumatore di stupefacenti che si pone alla guida in stato di alterazione. Dunque, a differenza dell’alcool, per gli stupefacenti non è previsto un limite di principio attivo nel sangue o nelle urine che attesti il livello di incidenza di tale

principio attivo sull’organismo umano. Si è spesso assistito alla contestazione di tale norma a persone che non fossero in stato di alterazione al momento della guida, ma che fossero risultate positive ai controlli negli ospedali sulla presenza di metaboliti delle sostanze stupefacenti nel sangue o nelle urine. Proprio relativamente a tale accertamento sulle urine va sottolineato che alcune sostanze stupefacenti hanno un tempo di latenza molto lungo – l’hashish e la marijuana fino a 30 giorni – per cui i giudici sono giunti ad assolvere quelle persone per cui era stata esclusivamente rilevata una positività ai controlli ma non era stata disposta una consulenza medica o tossicologica, o una visita che attestasse lo stato di alterazione al momento del controllo.


All’Ospedale di Legnano un farmaco innovativo per la cura di una malattia rara

LA PATOLOGIA ■ Si tratta di una patologia acquisita rara, una malattia clonale causata da una mutazione acquisita nel gene PIGA delle cellule staminali ematopoietiche. PIGA, situato sul cromosoma X, codifica una proteina che è integrale per la formazione dell'àncora glicosilfosfatidilinositolo (àncora GPI) per le proteine di membrana. Mutazioni del gene PIGA comportano la perdita di tutte le proteine ancorate al glicosilfosfatidilinositolo, inclusa la CD59, un'importante proteina di regolazione del complemento, sulla superficie delle cellule del sangue. Di conseguenza, le cellule sono suscettibili all'attivazione del complemento, portando ad emolisi – dissoluzione dei globuli rossi con fuoriuscita dell'emoglobina - intravascolare dei globuli rossi. Le crisi possono essere scatenate da infezioni, trasfusioni, vaccinazioni o mestruazioni.

Possono essere presenti dolore addominale, toracico e lombare e sintomi di anemia grave; sono frequenti emoglobinuria macroscopica e splenomegalia. Le manifestazioni della trombosi vascolare dipendono dal vaso interessato e possono causare sintomi come dolore addominale o mal di testa, oltre al gonfiore delle gambe o delle braccia. L'emoglobinuria parossistica notturna va sospettata in pazienti che presentano sintomi tipici dell'anemia (p. es., pallore, affaticamento, vertigini, possibile ipotensione) o un'anemia normocitica inspiegabile con emolisi intravascolare, in particolare se sono presenti leucopenia o trombocitopenia e/o eventi trombotici.

■ Presso il Centro Malattie Rare dell’Ospedale di Legnano, coordinato dalla dr.ssa Paola Faggioli e diretto dal Prof. Antonino Mazzone, nei mesi scorsi è iniziata la somministrazione di una terapia innovativa – primi in Italia - ad una paziente affetta da Emoglobinuria Parossistica Notturna (EPN), una grave patologia che obbligava la paziente ad accessi settimanali in ospedale per controlli ed infusioni. Questa nuova terapia è basata sul farmaco Ravulizumab, medicinale usato per il trattamento di adulti e bambini con peso di almeno 10 kg, affetti da Emoglobinuria Parossisti-

ca Notturna (EPN), oppure Sindrome EmoliticoUremica Atipica (SEUa), due patologie potenzialmente letali. La novità di questo trattamento è anche nella frequenza di somministrazione del farmaco - solo sei volte l’anno - con un importante vantaggio sulla qualità di vita del paziente. Per l’Emoglobinuria Parossistica Notturna, la terapia dura tutta la vita e il farmaco viene somministrato come infusione (flebo) in vena; i pazienti assumono una dose iniziale, denominata dose di carico, e successivamente una dose di mantenimento. La cura può essere ottenuta sol-

tanto con prescrizione medica e deve essere somministrata sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento di pazienti affetti da malattie del sangue o patologie renali. Attualmente, la paziente sta bene, soddisfatta di questa nuova terapia che ha migliorato nettamente la sua qualità di vita.

Professor A. Mazzone Direttore del Centro Malattie Rare dell’Ospedale di Legnano

MASSOTErAPIA, UNA PROfESSIONE CON mOLTI SBOCCHI Da non confondersi con i massaggi olistici, i massaggi terapeutici sono eseguiti da operatori sanitari, abilitati da specifici corsi di formazione accreditati dalla Regione, che possono operare sia su prescrizione del Servizio Sanitario sia nel campo del benessere e dello sport. ■ Fisioterapista, massoterapista, massofisioterapista, massaggiatore olistico, chinesiologo…Vi è una certa confusione riguardo le competenze di chi, per prescrizione medica o per il mantenimento del proprio benessere, viene chiamato a “manipolare” il nostro corpo. Per fare un po’ di chiarezza, abbiamo intervistato uno dei maggiori esperti internazionali di massoterapia e idroterapia, l’avvocato bustese Alessandro Carluccio, presidente del REMT (Registro Europeo Massaggiatori Terapisti – Bruxelles), consulente legale di AIM (associazione italiana massoterapisti) e docente di diritto sanitario alla WS Educational Center di Busto Arsizio (scuola professionale per massaggiatori terapisti riconosciuta dalla Regione Lombardia). Chi è il “massaggiatore terapista e idroterapista”, detto MCB? Il massaggio e l’idroterapia sono tecniche ritenute da molti medici come sempre più utili per la cura di diverse patologie. Il massaggiatore terapista e idroterapista (detto anche MCB o massoterapista) è un operatore sanitario, annoverato tra le arti ausiliarie delle professioni sanitarie, quindi regolamentato dalla legge e abilitato dopo il conseguimento di apposita licenza o titolo. Il nome di legge del titolo professionale, risalente al 1928, è “massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici”. Questi, sotto precisa indicazione del medico curante o del professionista sanitario di riferimento, si occupa di eseguire sul paziente la massoterapia, ossia il

massaggio ordinato dal sanitario per la cura di alcune patologie, soprattutto transitorie e minimali, riguardanti l'apparato muscolo scheletrico (algie, contratture, patologie muscolari ...), spesso anche con ausilio di alcuni apparecchi elettromedicali semplici (es.Tecar). Date le proprie competenze in campo sanitario, agisce con estrema professionalità anche nel campo del benessere e in ambito sportivo. Non deve essere, pertanto, confuso con altre professioni quali il fisioterapista, il massofisioterapista o il massaggiatore benessere e olistico (non abilitato alla massoterapia), essendo professione distinta e regolata da distinte norme di legge. Nel caso di intervento su ordine del sanitario, l’MCB agisce su precisa prescrizione e indicazione di eventuale successivo controllo. Nel caso “benessere e sportivo”, poi, agisce su soggetti sani, bisognosi di un riequilibrio e mantenimento del benessere psicofisico del proprio corpo, i quali dichiarano di essere in buono stato di salute e di non soffrire di particolari sintomatologie. L'idroterapista, invece, autorizzato con lo stesso titolo o licenza, si occupa più frequentemente dei così detti bagni medicali, oltre al classico massaggio in acqua, ritenuto molto utile in alcune terapie, soprattutto di tipo riabilitativo, sempre sotto indicazione del medico di riferimento. Come si fa a diventare MCB? Esistono scuole nella nostra zona? Per diventare MCB occorre frequentare un corso di formazione professionale, in una scuola autorizzata

attraverso la Regione. I corsi durano circa 1000 ore di formazione e 200 di tirocinio e si sviluppano solitamente in 2 anni dopo la maturità (diffidare dei corsi troppo brevi). È possibile accedervi con diploma di maturità, oppure con una qualifica professionale regionale (estetista, per esempio). Molti, però, sono anche i laureati in scienze motorie che scelgono di specializzarsi in MCB. I corsi si svolgono di giorno (3 gg alla settimana) oppure con la formula week end (utile a chi lavora), ossia per un week end al mese (giovedì/ domenica) per 2 anni. Alla fine del corso occorre superare un esame con commissione regionale. Esistono certamente più scuole nella nostra zona. Posso citare la scuola accreditata alla nostra associazione, nella quale insegno diritto sanitario, ossia la WS Educational Center a Busto Arsizio (www.wseducenter.com). I corsi partono a ottobre, ma conviene inserirsi nelle liste di preiscrizione gratuita già

da maggio/giugno, visto che le classi si riempiono velocemente. Le scuole sono tutte private, pertanto occorre preventivare un investimento di circa 250/ 300 euro mese per due anni. Quali sono le opportunità lavorative per chi volesse affrontare tale percorso professionale? Questa domanda mi sta molto a cuore, in quanto ritengo che occorra sensibilizzare i ragazzi su questo tema: esistono opportunità professionali e lavorative anche senza necessariamente scegliere il percorso universitario. Il MCB è certamente una di queste. Nel sanitario è possibile lavorare come liberi professionisti, oppure in centri sanitari (poliambulatoriali) sia privati che accreditati.. e non dimentichiamo gli stabilimenti e centri idroterapici. Negli ospedali pubblici ancora non esiste la possibilità di occupazione. Nel benessere e sportivo è certamente possibile lavorare nelle spa, nei centri estetici ed olistici, negli alberghi, negli istituti termali, nelle

società sportive dilettantistiche o addirittura professionistiche. Si tratta di un’ottima opportunità, anche per chi già agisce in ambito benessere (estetisti, operatori olistici, chinesiologi) e vuole arricchire le proprie competenze professionali anche in campo sanitario. Ottenuto il titolo, occorre iscriversi ad un albo? No, quello vale solo per i fisioterapisti. In verità le ASL (ATS) territoriali, per legge, dovrebbero tenere un registro aggiornato degli esercenti le arti ausiliarie ma questo invece non sempre è aggiornato. Ecco perché i professionisti si riuniscono in associazioni professionali, quali AIM e REMT. Stiamo lavorando affinché tali registri vengano tenuti con maggiore rigore. Come faccio a trovare un massaggiatore abilitato nella mia zona? Basta scrivere all’Associazione, attraverso il sito www.massoterapisti.com, e saranno indicati i professionisti abilitati in zona. In caso contrario, come la ricerca su Internet, bisogna accertarsi che il professionista abbia effettivamente il titolo di “massaggiatore e capo bagnino degli stabilimenti idroterapici” e che si qualifichi come massaggiatore terapista…Ovviamente se si ha una prescrizione medica di massoterapia o massaggio. Per il benessere o sportivo questo non vale, ma un MCB ha sicuramente competenze eccelse anche in questo campo. di Massimo Vernacotola


SOCIALE

Spazio-Incontro Canazza, la “Casa dei cittadini” Non il classico centro di aggregazione giovanile, né un centro sociale per anziani, ma un luogo aperto a cittadini di tutte le età, il cui fine è la promozione dei rapporti sociali. Luogo d’incontro ma anche di mutuo aiuto per tutti coloro che vivono un disagio, a partire dalle cosiddette “relazioni Tossiche”.

Stanziati i primi 46.250,00 euro per gli aiuti ai rifugiati ucraini e raccolti i primi 10.200,00 euro (che ne valgono il doppio)

di Francesco Moscarella

I gruppi di Auto Mutuo aiuto: nuova forza e rinnovata speranza

■ Sin dalla sua nascita, 18 anni fa, lo SpazioIncontro Canazza è diretto dalla d.ssa Federica Altichieri: «In quasi vent’anni di attività il Centro è stato ed è ancora oggi abitato dai cittadini come una casa. Una casa che può accogliere gli interessi e le esigenze delle persone a seconda delle fasi del percorso biografico di ciascuno: infanzia, gioventù, età adulta e terza età.

Il fine ultimo è quello di promuovere i rapporti sociali, qualificare le relazioni e favorire l’instaurarsi di rapporti di amicizia tra le persone attraverso l’impiego del proprio tempo libero. Si tratta infatti di uno spazio/laboratorio dove ci si può dedicare, fra gli altri, ad attività motorie, a corsi di taglio e cucito, giardinaggio, erboristeria, conversazione in inglese, corsi di chitarra, fino ai molto gettonati corsi pratici di informatica, frequentati soprattutto da anziani che vogliono restare connessi al mondo. Ma non solo: Il lunedì e il venerdì gli educatori accolgono i ragazzi - dalle elementari alle scuole superiori -per fare attività ludica e per aiutarli nei compiti a casa, un’attività spesso di supporto a quei genitori che lavorando faticano a seguire i propri figli. Gli altri giorni il centro è aperto a cittadini di tutte le età, in prevalenza anziani che sono una grande percentuale degli abitanti del rione Canazza. Oggi lo Spazio-Incontro è frequentato da cittadini di tutti i quartieri, ma anche da molti abitanti di città e paesi limitrofi ».

■ C’è un tempo libero “leggero”, quello degli hobby e dei corsi di cui parlavamo, e un tempo libero più impegnato e impegnativo, caratterizzato dai gruppi di Auto Mutuo Aiuto. La metodologia dell’Auto Mutuo Aiuto (AMA) è da tempo riconosciuta dalle istituzioni (WHO, Carta di Ottawa, 1986) come una efficace risposta a bisogni sociali, relazionali e concreti della quotidianità nelle diverse situazioni di vita. Questi nascono per generare la condivisione del lato umano di ciascuno di noi e sono attivi nel centro da diversi anni. Cominciati nel 2016 per le persone che hanno vissuto un lutto e non riescono a elaborarlo, oggi vedono attivi anche i gruppi anonimi per la dipendenza da gioco d’azzardo, quelli per chi ha vissuto situazioni di disagio mentale e il gruppo per familiari di persone con disagio psichiatrico. Da poco è nato un nuovo gruppo di auto mutuo aiuto sulle

■ Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Ticino Olona ha approvato, nella seduta del 26 aprile u.s., i primi cinque progetti presentati da Enti del Terzo Settore per l’accoglienza e l’assistenza ai tanti profughi, soprattutto donne e bambini, giunti sul territorio. I progetti coprono diversi aspetti dell’emergenza e sicuramente riusciranno a dare un concreto e sostanziale aiuto alle tante esigenze in atto. Il Consiglio esprime la propria soddisfazione e si augura che altre proposte giungano il prima possibile dal territorio. In sintesi i progetti presentati con i contributi assegnati:

Come liberarsi dalle “relazioni tossiche” ■ Da circa un mese è nato un nuovo gruppo di auto mutuo aiuto sulle dipendenze affettive e “relazioni tossiche”. Una relazione tossica (con un parente, un amico, un datore di lavoro, un compagno) si manifesta quando non c'è reciprocità: il rapporto è sbilanciato tra le parti per diritti e doveri e potrebbe essere caratterizzato da manipolazione. La dipendenza affettiva si manifesta quando restiamo intrappolati per un lungo periodo in un rapporto non nutriente, a volte manifestamente deleterio o vio-

Il buon gelato a pochi passi Ci si arriva in dieci minuti alla Gelateria Ancamò di Cerro Maggiore, un breve tratto di strada che merita di esser percorso per due motivi: il primo è lo squisito gelato artigianale e i semifreddi, frutto dell’utilizzo di materie prime selezionate. Il secondo è il potersi rifugiare per qualche momento in un’oasi di tranquillità, al riparo da rumori molesti

dipendenze affettive e le relazioni tossiche. Le persone condividono le proprie esperienze, al fine di riattivare le risorse personali, che credevano perdute, che gli consentiranno di affrontare con forza e speranza il problema che li assale. Questo, senza esprimere giudizi sugli altri partecipanti né dispensare consigli e guidate da un “facilitatore”, una persona che ha già compiuto il loro percorso e che, previo uno specifico training di formazione, presiede gli incontri. È proprio questa figura che viene incaricata dal Centro nel tenere i primi contatti con chi vuole entrare in uno specifico gruppo. Di solito i gruppi non superano le dieci persone, al fine di favorire l’instaurarsi di relazioni più strette. Inoltre i movimenti all’interno dei gruppi sono molto fluidi e liberi: ognuno può decidere per quanto tempo partecipare e uscirne quando vuole.

e dove si può parlare senza che la voce del vicino sovrasti la nostra. E potendo godere, ora che la temperatura si fa più mite, di un patio fiorito, arredato con tavoli e sedie di legno che rendono l’ambiente caldo e accogliente. Ottimi anche gli aperitivi e i dolci, serviti con cortesia da Alessandro e dalle sue collaboratrici

lento e seppure a volte ne abbiamo tutti i segnali, non riusciamo a liberarcene. La dipendenza affettiva è paragonabile a quella da sostanze, e per uscirne si può affrontare un periodo di vera e propria disintossicazione. Il gruppo si ritrova ogni mercoledì presso lo spazio incontro dalle 20 alle 21.30, l’accesso è gratuito come per tutti gli altri gruppi. Per partecipare è necessario mettersi in contatto con lo Spazio Incontro al numero 0331 541516 dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 11.

Volete mandare a Il giornale di Legnano segnalazioni di eVenti o curiosità, problematiche o eccellenze, tradizioni o noVità, riguardanti il nostro territorio?

scrivete al direttore, massimo Vernacotola

dir.ilgiornaledilegnano@limedizioni.com

Nella stessa seduta il CdA ha poi accettato le donazioni pervenute finora che ammontano a 10.200,00 euro che, grazie al raddoppio di Fondazione Cariplo, sono diventati 20.400,00 euro. Si ringraziano la Famiglia Legnanese, il Lions Club Legnano Castello, Luca Roveda e gli altri donatori per aver aderito al nostro invito di raccolta fondi valutando molto favorevole per il nostro territorio l’iniziativa Cariplo. Altre iniziative sono in programma nelle prossime settimane per cui ci si augura di avvicinarsi il più possibile alla cifra di 75.000,00 euro, valore limite raddoppiato da Fondazione Cariplo. Riepilogando il bando ha raggiunto al momento il budget di 120.400,00 euro di cui già assegnati 46.250,00 e quindi disponibili, sempre a oggi, per i progetti futuri 74.150,00 euro. Alla pagina web del fondo, https://www.fondazioneticinoolona.i t/fondo-emergenza-ucraina/, tutte

le informazioni e gli aggiornamenti in tempo reale. Ma al di là dei numeri, che pure dicono tanto, l’impegno della Fondazione è a fianco di Enti e Associazioni che si stanno adoperando, con la solita abnegazione e il solito spirito di servizio, per alleviare le sofferenze fisiche e, crediamo, soprattutto psicologiche cui sono sottoposti i profughi che da un giorno all’altro hanno visto cambiare la loro vita e non hanno più certezze sul futuro in cui speravano. Ci si augura che la guerra finisca presto e che le diplomazie internazionali abbiano la meglio sul frastuono di missili e carrarmati, un frastuono da cui usciamo tutti più poveri e meno umani, vincitori e vinti ammesso che in una tragedia simile si possa pensare che ci saranno dei vincitori. Fondazione Ticino Olona, per statuto e convinzione, è sempre a fianco dei fragili e di tutti coloro che sono meno fortunati di noi. Salvatore Forte


il giornale di

Legnano

SPORT E CULTURA 13 di Francesco Moscarella

Campus Estivo Paganini 2022: sinfonia di sport, arte e cultura LETTURE

Una vita in corsa

zioni, dove ai ragazzi si fa provare di tutto prima che scelgano quale sport praticare, se suonare nella banda ecc.». Sport, arte, lingue, musica. Mondi che hanno molte più cose in comune di quanto si possa pensare.

■ Paganini ripete. Il Campus Estivo organizzato da Scuole di Musica Niccolò Paganini e Istituto Barbara Melzi concede, quest’anno, il terzo atto. L’elemento più suggestivo è la sinergia tra scuole e associazioni del territorio, che porta i partecipanti a cimentarsi con la musica, l’arte, la lingua inglese e diversi sport. Novità dell’edizione 2022 è la collaborazione con Rari Nantes

Legnano, che darà alle giornate dei bambini quel tocco acquatico che mancava nelle precedenti edizioni. «L’obiettivo è far sperimentare ai bambini il più ampio ventaglio di attività possibile», spiega a Il giornale di Legnano Fabio Poretti, direttore delle Scuole Paganini, «Sul modello dei campus americani, chiaramente con le dovute propor-

Il nuoto sincronizzato unisce musica e sport, «ma pensiamo anche al basket, a quanto conti sapere l’inglese o avere ritmo», sottolinea Poretti, che è anche Consigliere dell’Accademia Basket Altomilanese, «in più, legare sport e cultura in senso stretto aiuta a ricordare che l’attività sportiva non è solo agonismo. È formazione, crescita e, in definitiva, essa stessa cultura».

”Dove e Quando

”Le attività

Il Campus si terrà, dal 13 giugno al 15 luglio 2022, presso l’Istituto Canossiano (Via Barbara Melzi, 4) a Legnano. Le attività acquatiche si terrano alla piscina F. Villa di Viale Gorizia. Le attività settimanali avranno inizio ogni giorno alle ore 9.00 e termineranno alle ore 17.00, con ingresso e uscita scaglionati. Sarà possibile usufruire del servizio “preingresso” dalle ore 8.00. All’interno della giornata verrà somministrata, oltre al pasto, una merenda pomeridiana.

• Arte: in collaborazione con le scuole del territorio • Basket: Accademia Basket Altomilanese • Rugby: Rugby Parabiago 1948 • Karate: Ascam Paganini Karate Castellanza • Inglese: Pingu’s English Legnano • Musica: Scuole di Musica Niccolò Paganini Legnano • Piscina (nuoto sincronizzato-pallanuoto): Rari Nantes Legnano • Scherma: Club Scherma Legnano

Saranno previste diverse attività gestite da educatori, professionisti ed istruttori appartenenti alle società sportive, e agli istituti che hanno collaborato alla strutturazione di questo progetto. Altra caratteristica peculiare del Campus, infatti, è la responsabilizzazione di decine di ragazzi che collaborano con gli educatori nella gestione dei bambini.

Saranno, inoltre, previsti momenti di gioco libero e guidato ma anche attività didattiche (compiti) e ludiche, strutturate dagli educatori a seconda delle esigenze dei vari gruppi. Info e prenotazione per iscrizioni Le iscrizioni sono aperte da lunedì 2 maggio, presso la segreteria della Scuola di Musica Niccolò Paganini a Legnano, in piazza San Magno n°15 (accesso previa prenotazione telefonica), oppure via mail. Tel. 347 3931 564 e-mail: scuoledimusicapaganini@gmail.com

■ “Una vita in corsa”. Mai titolo fu più azzeccato. Conosco da poco (e non posso ancora dire di conoscerlo davvero) Enzo Mari, storico direttore di SempioneNews – quando fu fondato, nel 2002, si chiamava AsseSempione – e del più recente mensile Sempione è, ma una cosa di lui si nota subito. Non si perde mai un evento, una presentazione, un’iniziativa. È ovunque. E per chiunque riserva un orecchio per ascoltare e qualche minuto per conversare. Non avendo potuto seguire di persona la presentazione della sua autobiografia, lo cerco per telefono. Sono fortunato, lo trovo in uno dei rari momenti che si concede per “staccare” un po’ dai numerosi impegni. «Cos’è per me questo libro? Sicuramente un messaggio per i giovani: con dedizione, passione e pazienza si può riuscire in tutto», mi risponde, «vengo da una famiglia umile, ma con amore e impegno sono arrivato a fare tanto, a valorizzare quel che la

vita mi ha dato». Sapendo cogliere l’attimo. Come quando, giovanissimo, entrando in un negozio di jeans chiese lo sconto. Il proprietario apprezzò la faccia tosta e gli offrì di lavorare per lui. Iniziò così il suo percorso imprenditoriale. Mantenendo, però, come priorità la scuola, l’arricchimento personale e culturale. Soprattutto, «e questo ce l’ho nel DNA», mi dice, «ho sempre tenuto a valorizzare il territorio». Come quando, era il ’75, contribuì alla nascita dell’associazione CavaNostra (sulla falsariga di ItaliaNostra) che immaginò un progetto di copertura della vecchia stazione ferroviaria, ormai quasi dismessa, dove poter lasciare l’automobile per dirigersi a piedi nel cuore di Cava De’ Tirreni. Erano i pionieri del “Trincerone”, un sogno divenuto realtà nel 2015. Quello stesso imprinting ha accompagnato Enzo Mari fin qui al Nord. «Cava de’ Tirreni è in una posizione privilegiata, e intuii presto che anche Legnano lo era. Con l’associazione TurismoSempione, così come AsseSempione, l’obiettivo era proprio far conoscere le tante bellezze ed eccellenze del territorio, ancora poco note». Come spesso accade, un occhio esterno ci può aiutare a vedere ciò che è sempre stato sotto il nostro naso. Ancora meglio, se guarda ovunque.


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ARTE

Maggio ci presenta l’antichissima Chiesa di Sant’Ambrogio. Una chiesa che “ne ha viste di tutti i secoli” sua forma antica, esaltano la bellezza della chiesa con un timbro classico e al contempo originale. Sotto l’intonaco risuonano le vestigia di un antico centro di vita e di cultura, di storia e di tradizione legnanese che nascono nel XIII secolo e che senza sosta continuano a rivelarsi ai nostri occhi.

■ La più remota, la più umile, la più storica di Legnano: sono questi i superlativi che definiscono la Chiesa di Sant’Ambrogio, una realtà tutta da “scovare”.

Eh sì, dico “scovare” perché la Chiesa di S. Ambrogio è anche la più nascosta; non appare infatti agli occhi di tutti, non si trova in un luogo di grande passaggio e nessun legnanese ci passeggia spesso come può accadere per altre chiese della città. Insomma, se la vogliamo vedere ci dobbiamo proprio andare! È una chiesa di nicchia, un autentico scrigno di arte e cultura lombarda e solo la nostra curiosità intellettuale è la bussola che può orientarci verso questa essenza. Sostare sul sagrato di questa chiesa, circondata da palazzi affiancati l’un l’altro, è come trovarsi al centro di un labirinto, le cui pareti sembrano moltiplicarsi e comprimersi verso di noi. Le strade strette e i vicoli, che come tentacoli di una medusa si aggrovigliano e si snodano sinuosi tutt’intorno alla chiesa, ci ricordano metaforicamente il caos primigenio che coesiste con l’ordine di Dio, di cui è permeato il luogo sacro. La Chiesa di S. Ambrogio può dirsi l’edificio più antico ancora esistente nell’odierna città di Legnano, ma il suo aspetto attuale non ci rivela le sue origini. Tutta la chiesa infatti è stata rigirata e rifatta nel corso degli anni, assumendo via via aspetto e funzioni differenti. Risaliamo al Medioevo, quando nel 1250 la chiesa è solo una piccola aula, forse una cappella, dedicata a San Tommaso e realizzata per la maggior parte con i sassi provenienti dal fiume Olona. Nel 1570 dice così S. Carlo Borromeo durante una visita pastorale “La chiesa tutta si repari et orni” e istituisce la prima scuola pubblica di Legnano, affidata alla Confraternita dei Disciplini. Una volta ristrutturata, la primitiva chiesina, non solo viene ribattezzata cappella di S. Ambrogio, ma vengono anche scoperte le spoglie dell’arcivescovo di Milano Leone da Perego insieme ad un preziosissimo tesoro. Il 1618 è invece l’anno della grande metamorfosi: la cappella preesistente viene abbattuta per lasciare spazio ad una nuova chiesa, più ampia e luminosa, e un ruolo di preminenza è dedicato alla musica sacra. Ma per la chiesa di S. Ambrogio, una chiesa “sempre in cantie-

di Rebecca Magonio

MAGGIO IN BIBLIOTECA Dal 9 al 14 maggio “ZERO Festival dei libri per ragazzi” Incontri con gli autori, laboratori di fumetto, illustrazione, storytelling in inglese, lettura espressiva teatrale dedicati ai teenagers. Età 11-14 anni Martedì 17 maggio, ore 17.30 Nati per Leggere: “Costruire la relazione madre-bambino attraverso il babywearing” con la psicologa Laura Volonteri, letture a cura delle bibliotecarie. per mamme, papà e bimbi 0-3 anni

Un itinerario mese per mese tra le chiese di Legnano re”, la storia non si ferma. È curioso sapere che alla fine del XIX secolo l’edificio ospita un oratorio maschile, spazio di gioco, preghiera e formazione, mentre nel 1955 sul retro viene inaugurato il Cineforum Marco Pensotti Bruni: l’intrattenimento si intreccia così all’associazionismo, alla cultura e all’idea di comunità legnanese. Oggigiorno è sede del Collegio dei Capitani e delle Contrade dove si celebra l’Investitura del nuovo Gran Maestro. Esternamente siamo di fronte ad una chiesa “d’umiltà vestuta” e lo spazio triangolare su cui è collocata è il suo, quello vero e

antico, mai modificato da secoli. La facciata semplice e spoglia è dotata di un portico colonnato, sopra al quale, in una nicchia, leggiamo l’iscrizione latina D.O.M., a significare Deo Optimo Maximo. L’interno invece è un affresco che si dispiega e ci viene incontro, quasi a fuoriuscire dalla pietra. La volta e le lunette sono dipinte con puttini festanti, mentre le pareti sono decorate con quadri e pregevoli pitture rappresentanti la Maddalena, S. Ambrogio e S. Francesco, tutta opera della maestria dei fratelli Lampugnani, famosi artisti legnanesi secenteschi. Un’unica grande navata con vol-

ta a crociera si estende al centro della chiesa e termina con un’abside. Questo sostituisce la primitiva cappella e presenta uno sfondo decorato in stile settecentesco che fondendosi ad ornamenti neo-barocchi aumenta la profondità dello scenario. L’altare in marmo policromo adornato da un paliotto pregiato, è “sorvegliato” da due sculture angeliche, dietro alle quali si intravede un coro ligneo e, a metà della navata, proprio sopra al nostro capo, osserviamo un umile crocifisso. Un mirabile organo Carrera sulla controfacciata e un alto campanile all’esterno, che conserva la

Giovedì 19 maggio ore 17.30 “Nonni, mi leggete un libro?” Letture a cura dei “nonni lettori” volontari. Iin collaborazione con Auser Territoriale del Ticino Olona. Età 5-8 anni Sabato 21 maggio, ore 16.00 Gruppo di lettura “Gioia di Leggere” coordina Angelo Pravettoni, biblioteca. Condivisione di idee e riflessioni sul libro “Coral Glynn”, di Peter Cameron. Martedì 24 maggio, ore 17.30 Nati per Leggere: “I bambini non fanno i capricci! Come relazionarsi in maniera efficace con i propri figli”- con la psicologa Laura Volonteri, letture a cura delle bibliotecarie. per mamme, papà e bimbi 0-3 anni Giovedì 26 maggio, ore 17.30 Lettura animata “Enrica la formica senza sedere” a cura di Radice Timbrica Teatro. Età 5-8 anni Sabato 28 maggio ore 16.00 “Immaginaria. Declinazioni del fantastico” “Il tesoro dell’isola. Stevenson, in ombra e in luce” Invito alla lettura, a cura di Roberto Ferdani.


A destra: di spalle Monica e Bettina, le volontarie di VAB Lombardia che hanno verificato l’identità delle persone prima dell’imbarco e le hanno accudite durante tutta la tratta per giungere in Italia, tenendo i contatti con chi le avrebbe accolte.

foto: Erik Colombo

Gli scatti A destra: punto di raccolta presso la Stazione dalla città polacca di di Przemyśl: l’organizzazione di VAB Lombardia e quella di Totheborder hanno permesso ai profughi di non passare per il centro di accoglienza accedendo direttamente al nostro pullman

La fuga dalla guerra: sguardi dall’Ucraina Grazie al denaro raccolto da Confartigianato Alto Milanese e al supporto di VAB Lombardia abbiamo potuto portare in Italia 45 profughi ucraini, principalmente donne e bambini in fuga dalle guerra e che sperano di poter fare ritorno presto alle proprie case. È stato soprattutto per loro, per i bambini impauriti e in lacrime che vedevamo durante i terribili reportage sulla guerra in Ucraina che abbiamo deciso di intraprendere questo viaggio e poter offrire il nostro piccolo apporto umanitario: un percorso in autobus che ci ha portati da Legnano alla città polacca di di Przemyśl, al confine Nord tra la Polonia e L’Ucraina (distante da Legnano oltre 1600 chilometri), che ci ha consentito di portare in Italia 45 persone, principalmente donne (solo due gli uomini, anziani e non in perfette condizioni di salute), fuggite dalla guer-

Sul pulman

I bambini e i ragazzi durante il viaggio erano spesso in collegamento video con i propri padri, la cui divisa militare ci ha confermato – se ancora qualcuno avesse dei dubbi - che gli ucraini abili sono tutti al fronte. Nei

ra insieme ai propri figli, molti dei quali in tenera età. Una iniziativa resa possibile grazie al fattivo impegno di Confartigianato Imprese Alto Milanese, con sede a Legnano, che ha raccolto i fondi necessari per il viaggio, e alle volontarie di VAB Lombardia - Protezione Civile nelle persone di Bettina Musatti e Monica Canu, coordinate dalla direzione di Michela Veronesi. Senza tentennamenti, Confartigianato ha dimostrato un grande cuore e una grande attenzione al mondo che ci circonda, dimostrando anche di avere una base associativa composta da aziende e persone di grande sensibilità. Ma senza VAB Lombardia - Protezione Civile non saremmo mai riusciti nell’intento: la loro esperienza e umanità, l’organizzazione certosina del viaggio e nella collocazione dei profughi sul territorio, la raccolta di derrate alimentari per il

viaggio hanno fatto la differenza. VAB è l’acronimo di Vigilanza Antincendio Boschivo, ma i suoi volontari non esitano a dedicarsi a ogni tipologia di bisogno, intervenendo dovunque vi siano emergenze e fragilità. Da ultimo è necessario sottolineare organizzazione Totheborder, otto ragazzi di Rimini con una marcia in più (70mila euro raccolti e decine di missioni eseguite) che sin dal 4 marzo grazie a collegamenti diretti con le onlus ucraine, una diffusa attività su Telegram e Facebook e manifesti appesi al confine con l’Ucraina fanno sì che i profughi non debbano passare dai centri di accoglienza, ormai intasati e diffusamente infettati dal Covid, ma anche spesso frequentati da gente senza scrupoli che vorrebbe sfruttarli, come testimoniano recenti accadimenti. di Massimo Vernacotola

In collegamento con il fronte loro occhi e in quelli delle loro consorti nessuna lacrima, solo il dispiacere per la lontananza e lampi d’orgoglio. Alcuni di loro li abbiamo salutati e una signora -l’unica che parlava italiano - ha portato loro la nostra solidarietà e le rassicurazioni sul futuro dei propri congiunti. Che non sono qui, per inciso, perché preferiscono l’Italia al proprio Paese, ma perché sono in pericolo di vita o per-

ché la propria casa non esiste più. E al proprio Paese sperano di tornare presto. Un’umanità variegata, quella che abbiamo condotto in Italia, molti poveri ma anche gente della media borghesia, gente “normale”, che di colpo ha visto la propria vita stravolta, il marito in guerra, le fonti di reddito scomparse… e che soprattutto ha conosciuto il terrore per l’incolumità dei propri figli.

RINGRAzIAMENTI Voglio qui ringraziare personalmente l’amico Giacomo Rossini, Segretario di Confartigianato Imprese Alto Milanese, che ha senza indugi raccolto la nostra richiesta di aiuto, quindi Confartigianato e i suoi dipendenti (entrambi hanno aperto il portafogli), Paolo Rossini di Ottica Rossini, che oltre a essere fra gli sponsor ha dato il là a questo viaggio, spronandomi a trovare i soggetti da coinvolgere. Ma soprattutto ringrazio uno a uno gli artigiani associati a Confartigianato che - non è scontato di questi tempi – hanno finanziato l’iniziativa: Antonio Mai Di Mai Ing. Massimo & C. Snc • Giampiero Fiorini Srl • D.S.C. Digital System Computers Srl • Meraviglia Modelli Snc • Exempla Srl • Ricamificio Pisoni Snc • Ibt Edile Di Iarrera C. & Tallarico V.Snc • Ellegi Autoff. Snc Parotti Luca E Federico • Bea Snc Di Biundo Ada E Livretti Carlo • Climaconfort Di Marmondi Lorenzo • Falegnameria Sanavia & Nebuloni • Calzaturificio Cabiola • Ad Impianti • Fe.Ro.Pa. S.N.C. • Lamian Srl. Infine le persone di Giovanna Vittori e Roberto zattarin.



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