3 minute read

Città e paesi: Lamon e Sovramonte

Città e paesi di Waimer Perinelli

Quando Lamon e Sovramonte volevano diventare trentini

Advertisement

“Volete che il vostro Comune entri a far parte della Regione autonoma Trentino Alto Adige?” Era il primo novembre del 2005 quando gli abitanti di Lamon furono chiamati a scegliere se rimanere con il Veneto o passare armi e bagagli al Trentino Alto Adige e gli abitanti del piccolo comune bellunese-feltrino non si fecero pregare. Sui 2760 abitanti ben 2377 , il 93%, scelsero di andare amministrativamente con i vicini cugini e solo 150 rimasero di fede e cuore veneti.

“Vogliamo che tutto il Veneto passi nella Regione Trentino Alto Adige” dichiarò il Doge Giancarlo Galan, una provocazione che il presidente della Provincia di Trento bollò come “interessata solo ai soldi dell’autonomia” mentre il Landeshauptmann del SudTirolo-Alto Adige Luis Durnwalder dichiarò ironicamente di essere pronto a governare la Regione da Venezia. Il referendum di Lamon fu il primo di questo genere in Italia e per quanto previsto dalla legge, articolo 132 della Costituzione “si può indire un referendum per poter passare da una regione all’altra”, richiedeva un lungo iter costituzionale per diventare esecutivo. E infatti a distanza di 16 anni è rimasto lettera morta nel libro dei sogni. Non ha avuto migliore sorte il referendum analogo celebrato nel vicino comune di Sovramonte, 1500 abitanti sparsi su alcune frazioni, dove il 9 ottobre del 2006 ben il 95% dei votanti, compresi quelli residenti all’estero, si sono espressi positivamente per il passaggio del Comune feltrino alla Provincia autonoma di Trento. Anche questa scelta fu insabbiata nel labirinto procedurale, ma sette anni dopo, non rassegnati, ancora parte della Provincia di Belluno e del Veneto, accettarono l’invito di un “Comitato Sovramonte in Trentino” e votarono provocatoriamente, su schede fac simile, per l’elezione del Presidente e del Consiglio provinciale del Trentino. In quella occasione ogni spazio libero del comune posto sulla sinistra del Torrente Cismon e quindi confinante con il Primiero, è stato tappezzato da cartelli nei quali si leggeva : «In occasione dell’elezione del presidente della Provincia Autonoma di Trento, il comitato propone ai sovramontini di partecipare al rinnovo elettorale. Domenica 27 ottobre votiamo anche noi per il presidente della Provincia di Trento. L’appuntamento è presso il Casel di Sorriva dalle 10.30 alle 12». In fondo poi veniva aggiunto: «Seguirà aperitivo insieme». Come annunciato la disfida finiva a tarallucci e vino ma solo amministrativamente perché nella gente era rimasto un certo malessere. Salito da Trento nel 2006 per un servizio Rai, avevo riscontrato grande entusiasmo e la riscoperta di antichi legami. In primo luogo l’amministrazione ecclesiale del Vescovo di Feltre su buona parte del territorio sud orientale del Trentino, dal Primiero al Tesino e fino a Borgo e Pergine Valsugana e poi storicamente i nemici comuni del medioevo ovvero i signori padovani, vicentini e scaligeri prima della supremazia di Venezia nel 1420. Lo Stato italiano rumorosamente silenzioso e tradizionalmente assente, davanti a minacce verbali ma pur seccanti, d’intesa con Regione e Province, ha varato, nel tempo, una serie di provvedimenti finanziari ed amministrativi. Recependo le richieste popolari infatti è stato varato un piano di investimenti da 40 milioni per le opere finanziate con i fondi dei Comuni di confine e con la quota di co-finanziamento di altri enti, primi fra tutti Regione Veneto e Provincia di Trento. Bisogna sapere, infatti, che nell’ambito dell’intesa tra Provincia di Trento e Regione Veneto erano stati previsti interventi cofinanziati al 70% dalla Provincia di Trento e per il 30% dalla Regione Veneto, per la messa in sicurezza della strada n. 50 del Grappa e Passo Rolle, più conosciuta come strada dello Schener. Le opere riguardano viabilità, sanità, cultura e altro ancora. Una scelta che coinvolge le zone trentine anch’esse interessate a collaborare. Il Primiero, per esempio, è interessato alla viabilità e agli ospedali di Feltre e Lamon, punti sanitari di riferimento per i primierotti.

This article is from: