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In bicicletta al museo
CESIOMAGGIORE: IN BICICLETTA AL MUSEO
Il 30 maggio 2021 sui tornanti che da Sacile salgono a Cortina si è giocata una carta fondamentale per la conquista della Maglia Rosa del Giro ciclistico d'Italia. La vittoria è andata al colombiano Egan Bernal che, staccando Bardet e Caruso, ha praticamente messo il sigillo al giro. Lungo il percorso il tifo è stato appassionato ed esaltante. Nessuna sorpresa, qui la passione per la bicicletta è storia. La storia di Sergio Sanvido (1928-2015) un uomo che ha dedicato tutta la vita alle due ruote da corridore con nel palmares alcune corse dal 1946 al 1949, gli anni d'oro di Coppi e Bartali, poi, appesa al chiodo la propria bicicletta, si è dedicato alla riparazione e vendita delle due ruote. Negli anni 70 travolto dalla passione, ha scoperto di essere collezionista e ha iniziato l'acquisto di biciclette in tutto il mondo. Il 29 giugno del 1997 la decisione di organizzare nella propria casa a Cesiomaggiore un Museo. Il Museo per singolare quanto voluta coincidenza, si trova in Contrada Anquetil grande Jacques, ciclista vincitore di cinque tour de France, il giro d'Italia e la Vuelta. Tuttavia, dovendo scegliere un personaggio a cui dedicare la struttura, Sergio Sanvido ha pensato al veneziano Toni Bevilacqua campione nato a Santa Maria di Sala nel 1918 e morto a Venezia nel 1972. Bevilacqua è un grande campione non solo per i veneti ma per tutti gli appassionati di ciclismo. Con grande generosità Sergio Sanvido ha infine donato il Museo al Comune di Cesiomaggiore che nel 2007 ha provveduto ad una nuova sistemazione. Il Museo ripercorre tutta la storia a partire dal pezzo più antico, un celerifero francese del 1791, accompagnato poi dai successivi bicicli italiani, inglesi, francesi e americani dell’Ottocento. Fra le tante biciclette presenti nel Museo, ci sono quelle appartenute a campioni sportivi come quelle quelle leggendarie di Coppi e Bartali, esposte accanto a quelle di Moser, Saronni e Pantani. Meritano attenzione anche gli interessantissimi dettagli di alcune biciclette d’epoca: fanali con candele, selle arieggiate, scopini sui parafanghi e molto altro. Nel Museo non ci sono solo biciclette, ma anche numerosi cimeli, accessori, foto, magliette, vecchie copertine - quelle disegnate da Beltrami per la “Domenica del Corriere” dedicate al ciclismo. Grazie a Sergio Sanvido, oggi Cesiomaggiore è conosciuto come il Paese del ciclismo. Per visite guidate e informazioni contattare: Associazione Isoipse 331 1336995, oppure Biblioteca comunale di Cesiomaggiore 0439 43480
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