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Borgo Valsugana: la guerra in mostra
antigas utilizzate dal regio esercito nel corso del conflitto. Si va dal rudimentale tampone antigas Ciamician-Pesci alla britannica Small Box Respirator”. Presso l’ex mulino Spagolla di Borgo, sede della mostra, si trova anche una ricca biblioteca storica, un importante archivio fotografico e diaristico e pubblicazioni e periodici cicli di incontri divulgativi. L’ Associazione Storico Culturale della Valsugana Orientale e del Tesino da anni ha avviato un rapporto fiduciario con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e, grazie alla Soprintendenza ai Beni Culturali ed alcuni collezionisti, nei locali che si affacciano sul fiume Brenta ora sono esposti alcuni notevoli cimeli storici. “Proprio così. C’è un fucile Werndl M1867 – prosegue Alberini - con relativa baionetta (l’antiquata arma mono colpo utilizzata ad inizio guerra dagli Standschützen in Valsugana), una rara baionetta per il fucile italiano Vetterly M1870-87, un lotto di equipaggiamento austriaco da montagna includente piccozza, ramponi ed un paio di sci militari con attacco
Guerra in mostra a Borgo
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Pronti a riaprire la mostra all’ex mulino Spagolla di Borgo. Le novità raccontate da Fulvio Alberini.
Dopo la pausa invernale ha riaperto (anche se per pochi giorni, a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus) la Mostra Permanente della Grande Guerra in Valsugana e sul Lagorai. In attesa di poter mostrare ai visitatori ed ai tanti appassionati le novità 2020, Valsugana News le ha visitate per voi. Lo abbiamo fatto assieme al presidente dell’Associazione Storico Culturale della Valsugana Orientale e del Tesino Fulvio Alberini, una realtà che da 19 anni gestisce ed arricchisce, di volta in volta, questo vero e proprio “sistema culturale” con ricerche, conservazione e la valorizzazione di quanto attiene agli aspetti locali del grande conflitto. La parte del leone la fa la nuova vetrina dedicata alla guerra dei gas a monte Civeron. “Direi proprio di sì. Assieme all’uniforme ed alla medaglia d’argento al valor militare di un ufficiale italiano, caduto nelle battaglie dell’estate del 1916 – ricorda Alberini - trovano posto delle maschere
di Massimo Dalledonne
Bilgeri. Si possono trovare oggetti di recupero, come un tascapane italiano proveniente da ghiacciaio, la botticella lignea da appendere al basto del mulo per il trasporto di acqua/ vino alle prime linee e una cassa per gli effetti personali d’un militare del 4° reggimento Cacciatori Tirolesi”. In esposizione anche un raro esemplare di bomba austriaca d’aereo, risalente al 1915. Fin qui le novità del 2020. Ma Alberini ed i suoi collaboratori stanno già lavorando ad una nuova operazione, una importante acquisizione di valenza storica locale. “Siamo riusciti a recuperare, infatti, la targa marmorea – conclude il presidente dell’Associazione Storico Culturale della Valsugana Orientale e del Tesino - un tempo presente nei locali della ex Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. Dedicata a Vincenzo Molinari, già dipendente dell’istituto bancario e irredentista borghigiano (nativo di Olle) della prima ora, ferito a morte nella battaglia di monte Cima e medaglia d’argento al valor militare”.