14 minute read

Il personaggio Katia Serra Pagina

Il personaggio

di Alessandro Caldera

Advertisement

KATIA SERRA

Da pioniera del calcio femminile al commento della finale europea

Katia Serra è un’ex calciatrice italiana (ora commentatrice tecnica) nata e cresciuta a Bologna, squadra con cui ha totalizzato più di cento presenze. Nella sua ventennale carriera ha vestito diverse maglie, compresa quella nazionale, con la quale ha realizzato anche una marcatura in occasione della sfida contro l’Olanda. Il Palmarès conta poi 3 Coppe Italia (quella del 1996 con il Lugo la vide protagonista con una tripletta), una Supercoppa italiana e un campionato, entrambi vinti con il Modena dove, assieme a Carolina Morace, costituiva il fulcro della squadra. Dopo l’esperienza a Levante ha appeso, a 37 anni, gli scarpini al chiodo. Oggi lavora come commentatrice tecnica, al fianco di diversi giornalisti telecronisti.

L’intervista esclusiva

Katia Serra, dapprima pioniera in un calcio ancora oggi in espansione e poi, al termine della propria carriera calcistica, commentatrice tecnica d’eccellenza in quello che è stato il momento più importante per la nazionale italiana dal Mondiale 2006: la vittoria dell’Europeo 2021. Ma facciamo un passo indietro. Tante cose sono cambiate dal 26 ottobre 1863, data sconosciuta a molti: l’umanità è stata travolta da due tragici conflitti mondiali, è stato riconosciuto il suffragio universale e, nella nostra incantevole penisola, la monarchia è stata soppiantata dalla Repubblica. Ma anche quelle ventiquattr’ore sono entrate, a loro modo, nella storia: sono state infatti convenzionalmente scelte come il momento in cui lo sport più praticato nel mondo, il calcio, è venuto ufficialmente “alla luce”. Nel tempo questa disciplina ha subìto molteplici accorgimenti e modifiche, dal fuorigioco, alla più recente e roboante introduzione del VAR. Da sempre questo sport è stato associato alla figura maschile, mentre quella femminile, meno chiacchierata e seguita, solo negli ultimi due decenni ha dato segnali di cambiamento, di evoluzione. Oggi abbiamo avuto l’opportunità di parlare, di questo tema e tanti altri, proprio con Katia Serra, una delle calciatrici più iconiche che ha giocato a cavallo tra gli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio.

Katia, qual è stato il tuo primo pensiero quando hai saputo che ti sarebbe stato affidato il commen-

Il personaggio

to tecnico di Inghilterra-Italia? E Come riassumeresti in una parola quel momento?

In principio ho provato un leggero imbarazzo, dal momento che sono subentrata ad Alberto Rimedio e Antonio di Gennaro, indisponibili a causa del Covid, che ci avevano accompagnato durante tutta la “cavalcata azzurra” e che, di fatto, si perdevano l’atto finale di quel meraviglioso percorso. Poi però ovviamente a prendere il sopravvento sono stati orgoglio e felicità: parliamo del coronamento di un sogno, un qualcosa che ci si immagina sin da bambini, ma per il quale non si è mai realmente pronti. Per riassumere questo mix di emozioni credo che il termine che sceglierei sarebbe: sorpresa.

Per quanto riguarda il tuo legame con il calcio, possiamo parlare di amore a prima vista? Oppure eri attratta da altri sport?

È stato amore a prima vista: giocavo sin da piccola in casa con mio fratello, potremmo parlare di istinto o di fuoco che mi ardeva dentro già da piccolissima. Purtroppo, facendo parte di una generazione pionieristica nella quale il calcio femminile era concepito solo a livello di “Prima squadra”, ho svolto fino ai 13 anni svariati sport come ad esempio basket, pallavolo o softball. to riguarda l’esperienza più significativa non saprei sceglierne una in particolare, tutte a modo loro mi hanno insegnato qualcosa; si deve comunque tenere conto del fatto che le calciatrici sono professioniste, in Italia, solo da pochi anni mentre nel passato bisognava coniugare calcio e lavoro.

Com’è stata l’esperienza a Trento? Che legame avevi/ hai tutt’ora con la nostra città?

L’esperienza a Trento è iniziata in modo un po’ travagliato, visto che venivo dalla rottura del legamento crociato, ragione per la quale ho iniziato a giocare solamente a gennaio. Nel complesso posso dire che è stata una sfida stimolante, la squadra era giovane, mi sono ritrovata a fare da chioccia ad un gruppo inesperto che a fine anno è incappato purtroppo nella retrocessione. Dal punto di vista umano è stata una bellissima parentesi: conservo ancora la sciarpa della squadra che il Presidente mi ha regalato, insieme alle indelebili parole di stima spese nei miei confronti e al considerevole ingaggio offertomi per restare un’altra stagione.

Essendo bolognese, che sensazione ti ha dato giocare per 5 stagioni nella squadra della tua città? Soprattutto, quale esperienza reputi la migliore?

A Bologna sono stati anni belli, era un luogo al quale ero logicamente affezionata, però me ne sono andata perché il club non aveva troppa ambizione, cosa che invece io avevo e ho tutt’ora. In generale direi che la mia carriera da girovaga è stata dettata in parte da questa mia volontà di migliorarmi sempre, e in parte anche, mio malgrado, dai fallimenti societari ai quali purtroppo le squadre andavano incontro. Per quan-

Come giudichi invece l’esperienza a Levante?

Va innanzitutto precisato che sono

Il personaggio

stata la seconda calciatrice italiana a fare un’esperienza di club all’estero. In Spagna vivevo il calcio pienamente, nel senso che la mia unica occupazione consisteva nel giocare a pallone. Forse la sola pecca della militanza nel Levante è il fatto che io sia approdata in terra iberica a 36 anni, reduce dalla rottura del tendine d’Achille e, in generale, con sei operazioni alle spalle, quindi non più al top delle mie potenzialità.

In che calciatrice ti rivedi oggi?

Io nasco esterno d’attacco e mi rivedo, almeno agli inizi della carriera, in Barbara Bonansea con la quale condivido il dribbling in velocità e la capacità di usare entrambi i piedi. Poi, con il tempo, il mio raggio d’azione si è un po’ ridotto ed ho dovuto arretrare la mia posizione in campo.

Cosa ne pensi del campionato femminile che ci apprestiamo a vivere? Credi che la Juventus dominerà come l’anno passato?

Credo che parlarne ora sia prematuro, come sempre il vero responso lo darà il campo. Alla Juventus ritengo servirà un po’ di tempo per assimilare gli insegnamenti del nuovo tecnico, visto il passaggio di Rita Guarino all’Inter. Vedo una Roma molto cresciuta e un Milan con grande fisicità che, come sempre, darà filo da torcere agli avversari. Non sottovaluterei nemmeno il Sassuolo con un mister molto preparato e capace. In generale credo che il campionato sarà avvincente e per nulla scontato.

PIUMINI ANALLERGICI POLTRONE RELAX BIANCHERIA PER CASA E ALBERGHI MATERASSI SANITARI MATERASSI SCHIUMATI MEMORY RETI ORTOPEDICHE

LA BOTTEGA DEI SOGNI di Petri Anderle Denise – LEVICO TERME (TN) - Via Dante, 6 Tel: 0461 1724565 – Mob: 340 5747668 – email: labottegadeisogni.19@gmail.com www.labottegadeisogni-levicoterme.it

In ricordo di Egidio Casagrande

di Armando Munao'

SGARBI E LA GRANDE FONTANA DI EGIDIO CASAGRANDE

La grande fontana in rame con all’apice la statua raffigurante Evita Peron, seconda moglie del Presidente argentino Juan Domingo Perón e circondata da tante ballerine, realizzata dalla ditta di Egidio Casagrande, a seguito del mancato acquisto da parte di alcune autorità argentine conosciute a Firenze e interessate a portarla in esposizione nel loro paese, il grande maestro del rame decise di posizionarla all’ingresso ovest di Borgo, quasi volesse esprimere un benvenuto per chi raggiungeva il centro valsuganotto. La fontana è rimasta esposta per quasi 50 anni per essere poi rimossa in occasione della realizzazione della nuova rotatoria all’ingresso del paese. Era stato garantito che terminati i lavori sarebbe ritornata dov’era perché lo spostamento era da considerarsi provvisorio, Purtroppo così non è stato e la grande fontana non è stata più riposizionata al suo iniziale posto. Da qui la scelta di Ezio Casagrande, figlio maggiore del grande artista artigiano, di smontarla e portarla nel suo giardino di casa alla periferia di Borgo, assieme alla statua di Evita Peron e alle diverse ballerine che la circondavano. Nel mese di giugno di quest’anno, Ezio, essendo venuto a conoscenza dell’amicizia tra il Presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher e Vittorio Sgarbi, ha chiesto al politico valsuganotto di intercedere per far visionare al presidente del

Mart l’opera.

E infatti lo scorso mese di agosto il noto critico d’arte, nonché presidente del Mart, è giunto a

Borgo Valsugana e ha visitato la fontana, accompagnato dall’assessora provinciale Stefania Segnana e dall’Onorevole Martina

Loss e da Roberto Paccher.

Il critico d’arte è rimasto veramente e particolarmente colpito dalla maestosità della fontana (alta 12 metri con una base di 9 metri fatta completamente a mano) e infatti si è impegnato a portare alcune statue che la compongono, in una prossima mostra d’arte al Mart, garantendo una idonea collocazione in grado di esaltare la bellezza e la storia di questa fontana. Pur felici che un’opera di tale prestigio sarà finalmente valorizzata, lascia un po’ di tristezza pensare che questa magnifica creazione di Egidio Casagrande e dei suoi “maestri” d’arte sarà esposta lontano da Borgo Valsugana, quando l’amministrazione comunale avrebbe potuto renderne il simbolo dell’artigianato della nostra valle. E’ proprio vero che nessuno è profeta in patria, e sarebbe il colmo che i borghesani un giorno dovessero andare a visitare un’opera in qualche museo o altra città quando avevano la possibilità di esporla, gratuitamente alle porte di Borgo Valsugana dove è ricordata ancora con nostalgia da parte di molti cittadini che la ammiravano quotidianamente fino agli anni 90.

Ezio Casagrande, Sgarbi, Roberto Paccher e Stefania Segnana

In ricordo di Egidio Casagrande

di Mario Pacher

UNA VERA AUTENTICA OPERA D’ARTE

Una delle grandi opere realizzata a mano nel laboratorio del Cav. Egidio Casagrande, fu la fontana in rame, alta più di 12 metri, che per una cinquantina d’anni ha fatto bella mostra all’ingresso di Borgo Valsugana. Una importante “scultura” che tutti, per decenni, l’hanno considerata il “biglietto da visita e l’immagine di Borgo, quasi a voler dare artisticamente il benvenuto a quanti giungevano dalla parte ovest del paese. Ed era un piacere vederla e ammirarla non solo per la sua originalità o per la sua imponenza, ma anche e principalmente per la creatività del suo ideatore. Oggi quell’opera artigianale non c’è più. E’ stata, purtroppo, smontata e spostata per dare spazio ai lavori di realizzazione di una rotatoria stradale. E quel fatto e quella decisione dell’amministrazione comunale hanno creato, allora, grande rammarico e stupore fra tutti i borghesani e dei paesi viciniori al pensiero che quell’opera, costruita da un grande artista valsuganotto, Egidio Casagrande che per decenni, con il suo ingegno e con le sue capacità artistiche anche in periodi di grande crisi economica nella nostra valle, ha dato lavoro e procurò sostentamento di vita a tante famiglie della nostra zona, non sarebbe stata visibile. Noi non vogliamo entrare nel merito del perché la fontana, dopo che è stata tolta dal luogo dove era stata sistemata, non abbia potuto trovare una logica sistemazione a Borgo. Forse qualcuno avrebbe fatto bene a spiegarne i motivi. A nostro modesto avviso, quell’opera meritava di rimanere al suo posto dove era stata sistemata dal “suo” creatore e dalle maestranze della ditta, che nel lontano 1960 erano ben 115, divenuti tutti veri maestri nella lavorazione di capolavori che si sono sparsi poi in tutto il mondo a onore e vanto dell’artigianato locale del rame e dell’ottone. I passanti, itaEgidio Casagrande liani e stranieri,

si fermavano spesso a osservarla e anche per scattare una foto da portare come ricordo. Poi su quel suolo, qualche decennio fa, venne realizzata una rotatoria e così la grande fontana è stata smontata e trasferita in altro posto. Ezio Casagrande, figlio di Egidio, per ben due volte la propose in vendita al comune di Borgo, a un prezzo di poco superiore a quelle che sono state le spese di realizzazione e di manutenzione. L’amministrazione comunale, però, non ha mai dimostrato grande interesse all’acquisto, anche se l’intera popolazione di Borgo amerebbe rivederla nel suo paese d’origine a fare ancora bella mostra e rendere onore al suo creatore. Sono state fatte allora delle proposte ad altri comuni anche del Veneto che sembravano più disposti a una trattativa. Nulla però di fatto. E sembra di capire che il suo futuro, in quanto a destinazione, appare ancora molto incerto. Per la cronaca la grande fontana è stata divisa e portata via, con l’ausilio di autogrù e mani esperte nella lavorazione artistica dei metalli, in Via Primo Boale a Borgo nel giardino di Ezio Casagrande, figlio del grande artista Egidio, Qui è stata parzialmente restaurata fino all’altezza dello stadio del “mondo sostenuto dai giganti”, cioè quello grasso felice e buono, e il magro avaro e perfido. Le statue delle ballerine che erano sulla parte alta assieme a quella più importante che raffigura Evita Peron, sono su basi di cemento con telaio inox all’interno, erette in fila all’entrata del giardino.

In ricordo di Egidio Casagrande

TI ASPETTIAMO A BORGO VALSUGANA

IN CORSO VICENZA 68/A (DI FRONTE AL C.C. “LE VALLI”) DA LUNEDÌ A SABATO 08.00-12.00 / 15.00-19.00 DOMENICA CHIUSO

OFFERTE VALIDE DAL 9 AL 30 SETTEMBRE 2021

Cod. 000343830 FORBICE PER POTATURA

Lama in acciaio inox. Manico in plastica. Impugnatura ergonomica.

Cod. 000343831 FORBICE PER POTATURA CON LAMA A PUNTA

Lama in acciaio inox. Manico in plastica. Impugnatura ergonomica.

Cod. 000348351 TAGLIAMELE MANUALE “FRUTTY”

tagliamele in alluminio e acciaio inossidabile, con ventosa sulla base. 3 funzioni: sbuccia, taglia e toglie i torsoli

€ 3,95 € 3,95

€ 289,90 € 11,90

VASTO ASSORTIMENTO DI MASTELLONI

In plastica alimentare. Per vinaccia.

Cod. 000348346 ESTRATTORE PER SUCCO “FRUTTY”

In acciaio inox con coperchio in vetro. Capienza: 7,7 lt. € 12,90 7,75%

Cod. 000023775 - 000023776 PIGIADIRASPATRICE MANUALE O A MOTORE

Per la diraspatura ed estrazione del mosto da uva.

€ 319,90 -9,38%

Cod. 000307899 - 000229254 - 000229255 DISPENSER BEVANDE “BAG IN BOX”

Con rubinetto. Disponibile nei formati da: 3 lt 5 lt 10 lt € 499,50 -6,01% € 469,50

€ 49,90 10,82%

RIVENDITORE

AUTORIZZATO

MADE IN ITALY

STUFA?

SE LA CAMBI TI CONVIENE!

Hai una stufa da sostituire? Attiva il Conto Termico! * Incentivo effettivamente corrisposto pari al 65% della spesa comprensiva la tariffa di apertura pratica pari a 250,00€ per le stufe e 395,00€ per caldaie e termostufe. Per i prodotti del volantino l’incentivo massimo in zona E o F, a seconda della zona climatica dove verrà eseguita l’installazione, ti verrà comunicato dai nostri addetti vendita. Nella pratica possono essere incluse spese di installazione, trasporto ecc. L’incentivo è lordo, il netto spettante sarà decurtato dell’1%+IVA per costo GSE. Erogazione su conto corrente entro 150 giorni massimo dalla data di fine lavori. Progetto per punti vendita fisici, esempio di incentivo a mero titolo indicativo, non contrattuale ed esemplificativo. Per maggiori informazioni recati in punto vendita.

Cod. 000361241 STUFA A LEGNA “ILARIA”

In maiolica. Potenza nominale: 11,13kW. LxPxH:97,4x51,1x57,5cm.

Decreto ambientale n.186

Classe energetica A+

Decreto ambientale n.186

Classe energetica A+ Decreto ambientale n.186

Classe energetica A+

Decreto ambientale n.186

Classe energetica A+ Decreto ambientale n.186

Classe energetica A+

Decreto ambientale n.186

Classe energetica A+

PREZZO DI VENDITA € 1.330,00 INCENTIVO CONTO TERMICO 2.0*€ 1.027,00 TI COSTERÀ SOLTANTO € 553,00*

Cod. 000361798 CUCINA A LEGNA “KLARETTA”

Potenza nominale: 8kW. Ø scarico fumi: 130mm. LxPxH: 86,3x77x57,6cm

€ 1.499,50

Cod. 000300509 TRONCHETTO IN SCATOLA

In legno pressato faggio/rovere. Potere calorifico: 4.8 kWh/Kg. Ceneri: <0.5%. Spezzo da: 75mm. Scatola da 10kg.

BANCALE DA 90 SCATOLE Cod. 000361796 STUFA A LEGNA “AROMY WOOD”

Potenza nominale: 8,5kW. LxPxH: 51,8x59,6x112,7cm

Cod. 000361797 STUFA A LEGNA “SAINT MORITZ”

In maiolica. LxPxH: 63,6x66x132,3cm

PREZZO DI VENDITA € 2.140,00 INCENTIVO CONTO TERMICO 2.0*€ 1.464,93 TI COSTERÀ SOLTANTO € 925,07*

Cod. 000361799 STUFA A PELLET “EASY 1000”

Potenza nominale: 6,4kW. LxPxH: 86,5x42,9x50,4cm

PREZZO DI VENDITA € 2.835,00 INCENTIVO CONTO TERMICO 2.0*€ 1.464,93 TI COSTERÀ SOLTANTO € 1.620,07

Cod. 000361800 STUFA A PELLET SLIM “QUADRO 11”

Potenza nominale: 10,2kW. LxPxH: 99,2x110,9x31,9cm

PREZZO DI VENDITA € 1.235,OO INCENTIVO CONTO TERMICO 2.0*€ 845,02 TI COSTERÀ SOLTANTO € 639,98*

Cod. 000261746 - 000299045 BANCALE DI LEGNA DA ARDERE

In faggio essiccato da 25cm, 33cm e 50cm. Spezzo da 8 a 12cm. Volume: 1,8m³. Peso all’origine: 11qt.

€ 179,90 -11,12% € 159,90

PREZZO DI VENDITA € 3.360,00 INCENTIVO CONTO TERMICO 2.0*€ 1.617,27 TI COSTERÀ SOLTANTO € 1.992,73*

Cod. 000260835 PELLET 100% ABETE “EN PLUS A1”

Potere calorifico: 5kWh/Kg. Umidità: max 9%. Ceneri: <0,5%. Materiale: 100% abete. Spezzo da: 6mm. Sacco da 15kg.

BANCALE DA 70 SACCHI

This article is from: