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Il Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina di Livorno (CIBM): dalla ricerca sulle risorse ittiche alle analisi ambientali certifi cate Accredia
Il Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina di Livorno (CIBM): dalla ricerca sulle risorse ittiche alle analisi ambientali certificate Accredia
Chi siamo
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Il Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci” (CIBM) è un ente morale senza fini di lucro costituito il 29 settembre 1967 dal Comune di Livorno e da sette Università italiane: gli Atenei di Firenze, Pisa, Siena, Bologna, Modena-Reggio Emilia, Torino e Cagliari. Il CIBM ha personalità giuridica ed è riconosciuto quale Istituto scientifico nel settore della pesca e dell’oceanologia con DM del 22 dicembre 1979, n. 339, ed è iscritto dal 29 dicembre 1983 nello Schedario Anagrafe Nazionale Ricerche del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica.
Le attività
Il CIBM effettua le indagini ambientali finalizzate alla conoscenza ed al monitoraggio dell’ambiente marino costiero dove maggiore è l’incidenza delle attività antropiche. Oltre a promuovere l’attività scientifica avan zata e specialistica a supporto di quella universitaria e post-universitaria nel settore ambientale, il CIBM svolge attività di consulenza per enti pubblici e privati in progetti di salvaguardia dell’ambiente marino e costiero.
Il Centro è stato, sin dalla sua costituzione, luogo attivo di ricerca scientifica e di consulenza qualificata. I progetti di ricerca internazionali e le attività di consulenza per realtà produttive hanno permesso di svolgere attività non solo in ambito nazionale, ma anche in diverse parti lungo le coste del Mediterraneo.
In particolare, nel settore della biologia della pesca, sono stati realizzati con l’Unione Europea, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e con la Regione Toscana diversi progetti comunitari, nazionali e regionali; ciò ha consentito tra l’altro, dal 2002, di svolgere la funzione di ente coordinatore per il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, delle attività relative all’esecuzione del Regolamento Comunitario raccolta dati per le risorse demersali per la GSA9 (Liguria, Toscana e Lazio).
Recentemente è stato inoltre rafforzato il preesistente legame di collaborazione scientifica con la Regione Toscana e ARPAT attraverso la stipula del nuovo accordo quadro “Studi di valutazione e gestione delle risorse rinnovabili marine” recentemente esteso a tutti i descrittori della Marine Strategy Framework Directive.
Negli ultimi dieci anni è stato dato grande impulso ai monitoraggi ambientali legati ad importanti attività produttive come la posa di cavi telefonici sottomarini, gasdotti, elettrodotti, sfruttamento dei giacimenti di gas-metano, processi di rigassificazione di LNG e sua messa in rete, allevamenti ittici. Il CIBM possiede una lunga esperienza anche nelle indagini ambientali connesse alla movimentazione dei sedimenti sia per ripristino di fondali portuali che per la costruzione di moli e per i ripascimenti costieri.
Garanzie di qualità
Il mantenimento di elevati standard di qualità dell’offerta viene garantito attraverso attività di formazione continua del personale ed attraverso un Sistema di Gestione Qualità certificato ISO 9001: 2015. Inoltre, la competenza specifica dei laboratori è garantita dall’accreditamento Accredia secondo la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17025:2018. Le prove accreditate sono riportate nell’elenco ufficiale reperibile sul sito web del laboratorio o consultabile sul sito Accredia (www.accredia.it).
Le nostre sedi
La sede madre si trova nell’edificio storico Barriera Margherita, costruito intorno al 1890, un tempo capolinea della ferrovia Pisa-Tirrenia-Livorno. Qui, oltre ai laboratori, si trova la sede amministrativa. L’ampliamento dei servizi offerti ha portato alla necessità di un’ulteriore nuova sede.
Il settore delle risorse rinnovabili si trova attualmente presso lo Scoglio della Regina, ex stabilimento balneare costruito nel 1846, che fu uno delle mete preferite dai vacanzieri di tutta Italia.
Il nostro team
Un team di ricercatori e tecnici altamente qualificati in grado di fornire prestazioni di elevata qualità, dalla progettazione alla realizzazione di studi finalizzati alla conoscenza del nostro mare, per sviluppare attività compatibili con la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente
La nostra mission
Attraverso un percorso di ricerca e consulenza, contribuire alla conoscenza del mare, per capire la sostenibilità delle attività antropiche in un’ottica di economia circolare, e individuare la sostenibilità delle risorse marine, bilanciando il giusto equilibrio tra uso e salvaguardia, profitto e conservazione, fruibilità e protezione. Il CIBM, inoltre, investe in attività per la promozione e la diffusione della cultura scientifica, attraverso la didattica, ma anche attraverso “I Racconti del Mare”, appuntamento annuale con la cittadinanza e le scuole finalizzato a trasmettere la conoscenza del mare non solo a chi col mare ci lavora, ma anche ai più giovani, con l’obiettivo di aumentare sensibilità e consapevolezza del vivere rispettoso.
I nostri laboratori
Laboratorio popolamenti fitozoobentonici
Vengono analizzati campioni per la conoscenza dei popolamenti (animali e vegetali con particolare riferimento alle fanerogame marine) che colonizzano i fondali marini. In particolare il CIBM è il primo che da anni ha accreditato la prova “Analisi delle comunità bentoniche di fondi mobili in ambiente marino”. Collabora con tassonomi di comprovata esperienza internazionale per avere un continuo controllo del proprio operato e per essere sempre all’avanguardia nelle determinazione tassonomica delle specie.
Laboratorio di chimica
Questo laboratorio è in grado di svolgere la maggior parte delle analisi chimiche su matrici ambientali marine (sedimenti, acque di mare, biota) necessarie sia ai fini delle caratterizzazioni di ecosistemi marini che connesse alle attività industriali (dragaggi portuali, ripascimenti) e, più in generale, caratterizzazioni connesse alle attività antropiche in ambiente marino, anche off-shore, nel rispetto delle prescrizioni ambientali. Grazie alle moderne strumentazioni di cui è dotato, infatti, è possibile determinare: elementi in traccia, TOC, composti organici volatili e composti organici semivolatili ed altri parametri richiesti dalle normative in vigore.
Relativamente agli elementi in traccia, è possibile effettuare test di bioaccumulo su organismi filtratori o su accumulatori passivi (DGT), ma anche prove di estrazione sequenziale per la stima della biodisponibilità. Inoltre, grazie alla pluriennale esperienza dei propri tecnici ed alla sinergia col settore ecotossicologico, offre supporto attivo nell’attività di ricerca anche implementando nuove metodiche e/o modulando le metodiche normate sulla base delle esigenze specifiche di progetto.
Laboratorio di ecotossicologia e microbiologia
Questo settore svolge, in stretta collaborazione con il settore “Chimica”, attività di caratterizzazione fisica e biologica di matrici ambientali, principalmente, ma non solo, marine. L’attività primaria del settore risiede nell’esecuzione di saggi biologici standardizzati secondo le più diffuse norme (UNI-EN-ISO, ASTM, US-EPA), sia su matrici inalterate (acque e sedimenti), sia su manipolazioni delle stesse (elutriati, eluati e lisciviati), sia su rifiuti secondo le procedure H14.
Per quanto concerne i saggi biologici, il settore contribuisce attivamente, in qualità di partner, alla creazione di una rete di laboratori finalizzata alla produzione di circuiti di intercalibrazione per test ecotossicologici su matrici marine.
Oltre alle attività di monitoraggio, il settore “Ecotossicologia e Microbiologia”, svolge anche attività di ricerca e formazione. In particolare, l’attività di ricerca è incentrata sulla progettazione e sviluppo di nuovi test/endpoints ecotossicologici mirati ad uno screening precoce dello status ecologico di ambienti sia naturali che sottoposti a stress antropico.
Un altro aspetto su cui verte la ricerca del settore, in collaborazione con il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, riguarda la valutazione sia di tossicità che di efficacia di polimeri next-gen ad azione antifouling e fouling-release.
Recentemente, grazie a collaborazioni con enti e Università internazionali di riconosciuto valore scientifico, la ricerca del settore “Ecotossicologia e Microbiologia” si è aperta all’innovativa valutazione degli effetti di contaminanti emergenti, anche in relazione ai sempre più preoccupanti cambiamenti climatici.
Per quanto riguarda le attività di formazione, il settore, col pieno supporto di tutto il CIBM, offre la possibilità di svolgimento di tirocini formativi e di orientamento finalizzati sia alla stesura di tesi di laurea e di dottorato di ricerca, sia all’inserimento nel mondo del lavoro, tramite collaborazione diretta con la Regione Toscana.
Laboratorio ricerca e valutazione delle risorse ittiche
Questo laboratorio ha iniziato a svolgere attività di ricerca a partire dal 1984. Da allora le indagini sono aumentate e diversificate grazie a numerosi progetti di ricerca a livello locale, nazionale e internazionale.
A livello regionale questo settore costituisce un punto di riferimento tecnico-scientifico per l’intera pubblica amministrazione, grazie alle conoscenze acquisite ed alle capacità di affrontare problematiche e di sviluppare ricerche su differenti aspetti relativi alla pesca e alle risorse biologiche sfruttate.
A livello nazionale ed internazionale, il settore Ricerca e Valutazione delle risorse ittiche del CIBM è responsabile scientifico dal 2002 della Sub-Area Geografica 9 (FAO GSA9, Liguria, Toscana e Lazio) per ciò che concerne tutte le attività di rilevamento dati sulla pesca previste dai regolamenti comunitari (Data Collection Framework) e svolte da tutti gli Stati Membri dell’Unione Europea.
L’attività di ricerca prevede anche la realizzazione di attività didattiche: il settore Ricerca e Valutazione delle risorse ittiche è il punto di riferimento toscano per gli studenti per tesi di laurea, dottorati di ricerca, attività di tirocinio o specializzazione, su temi inerenti la valutazione delle risorse ittiche o la biologia e l’ecologia delle stesse.
Le principali tematiche trattate sono le seguenti:
• campagne di pesca sperimentale (es. trawl surveys);
• dinamica di popolazione e valutazione dello stato di sfruttamento delle risorse ittiche;
• sistematica e distribuzione di pesci, crostacei e cefalopodi;
• accrescimento di pesci ossei mediante lettura dell’età;
• biologia riproduttiva e fecondità di pesci, crostacei e cefalopodi;
• pesca sperimentale con attrezzi da posta;
• tecnologia della pesca ed esperimenti di selettività;
• impatto della pesca sui fondali marini e sulle risorse ittiche;
• ecologia trofica delle comunità ittiche demersali;
• studi di fattibilità e valutazione di impatto ambientale di impianti di maricoltura offshore.
Grazie alle attività di ricerca è stata allestita nel corso degli anni una consistente banca dati su flottiglie da pesca, sforzo di pesca, catture e biologia delle specie sfruttate.
I nostri servizi
Il team è in grado di fornire un servizio “chiavi in mano” dalla fase di progettazione alla realizzazione delle campagne in mare, restituzione dei dati e assistenza presso le autorità.
Il futuro
Il CIBM, essendo un’associazione senza scopo di lucro, investe continuamente i propri utili nel miglioramento della struttura, sia dal punto di vista della qualità ed aggiornamento del personale sia dal punto di vista delle risorse strumentali. Nuove prospettive di consulenza e ricerca si stanno aprendo nel settore acquacoltura a supporto delle certificazioni ambientali, nel monitoraggio e la valutazione dell’impatto ambientale dei cosiddetti “contaminanti emergenti” (ad esempio prodotti per la cosmesi, rifiuti personali, conservanti, ecc…) e degli effetti dei cambiamenti climatici.
CIBM – Consorzio per il Centro Interuniversitario di Biologia Marina ed Ecologia Applicata “G. Bacci”
Viale Nazario Sauro 4 – 57128 Livorno Telefono: 0586 807287 E-mail: cibm@cibm.it
Link: www.cibm.it