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Scaff ali e dintorni

di Elena Benedetti

Il visual merchandising è una strategia di marketing con la quale i rivenditori sfruttano il loro spazio per disporre la merce in modo da attirare l’attenzione dei clienti. In poche parole, visual merchandising significa disporre, promuovere ed esporre i prodotti in modo da invogliare i clienti all’acquisto. Su questo argomento la produzione di analisi, studi, manuali d’istruzione ed approfondimenti è amplissima, e se consideriamo il mondo grocery è focalizzata principalmente su spazi commerciali che tendono più al supermercato che non alla bella bottega di salumeria. Però i meccanismi che attivano l’interesse del cliente o potenziale cliente nel momento in cui varca la soglia dell’esercizio commerciale sono i medesimi e possiamo fare tesoro dei tanti stimoli che arrivano da questa letteratura.

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Quali sono i primi elementi che risaltano maggiormente quando si entra in un negozio? La vetrina, il layout dello spazio di vendita, l’illuminazione, l’esposizione dei prodotti, il design degli interni, la grafica, le esposizioni stagionali e festive e molti altri sono solo alcuni esempi. Le tattiche di visual merchandising sono utilizzate dai rivenditori per migliorare l’esperienza del consumatore e aumentare le vendite. Il visual merchandising nel mondo grocery è la presentazione o l’esposizione di articoli che aumentano la loro attrattiva. È un misto di scienza e arte. Richiede una conoscenza della scienza della vendita al dettaglio, compreso il comportamento d’acquisto dei consumatori, le emozioni che ispirano gli acquisti e l’uso di principi psicologici per influenzare gli acquirenti. L’arte della presentazione e dell’esposizione si trova nell’uso di colore, luce, spazio, tipo di scaffalature, posizionamento del prodotto e altri fattori visivi

Layout del negozio

Il layout del negozio è un aspetto importante del visual merchandising dei supermercati, perché determina la quantità di spazio utilizzato e la posizione degli scaffali per trattenere i clienti nel negozio più a lungo. Le dimensioni del negozio, il tipo di articoli da presentare e il target di clientela influenzano il layout del punto vendita.

Scaffali, posizionamento e allestimento

Nel visual merchandising del grocery il posizionamento degli scaffali all’interno dello spazio adibito alla vendita non è certo banale. Per prodotti che sono in relazione per impiego e utilizzo come, ad esempio, la pasta e i condimenti, il posizionamento va fatto sullo stesso scaffale. In gergo tecnico si chiama cross-merchandising . Altri esempi?

Birre e patatine, olio evo e aceto balsamico, conserve di prodotti ittici e prodotti da forno. Riso e funghi secchi. La vicinanza dei prodotti è strategica, un impulso all’acquisto tira l’altro. Il posizionamento della merce all’altezza degli occhi favorisce l’aumento delle vendite. È meno probabile che i clienti si pieghino o si mettano sulle punte dei piedi per cercare un determinato marchio/prodotto quando gli articoli di alto valore sono posizionati all’altezza degli occhi; di conseguenza, posizionare gli articoli di alto valore all’altezza degli occhi fa aumentare l’importo del conto. Altra regola comune è che gli articoli più acquistati o più popolari dovrebbero essere tenuti in fondo allo scaffale, poiché saranno venduti in ogni caso, ma i prodotti di proprietà del negozio o quelli in offerta dovrebbero essere posti all’altezza degli occhi per aumentare la loro propensione alla vendita

Aggiornare l’esposizione dei prodotti

Un’altra strategia importante è quella di aggiornare regolarmente gli espositori, soprattutto quando vengono introdotti nuovi prodotti nel negozio. La frequenza delle modifiche è determinata dal tipo di articoli venduti, dagli sconti offerti su articoli specifici e dalla quantità di tempo che i potenziali clienti trascorrono semplicemente guardando gli articoli.

Fonte: Websys websysinfotech.in

Nota

Non perdere l’appuntamento con “VISUAL” nel prossimo numero di PREMIATA SALUMERIA ITALIANA. Si parlerà di Natale!

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