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Via Francigena patrimonio UNESCO: regioni e ministeri italiani insieme
Il percorso che punta a portare nel 2025 al riconoscimento della Via Francigena come patrimonio UNESCO compie un ulteriore e significativo passo avanti. Dopo il rinnovo del protocollo d’intesa fra le sette regioni italiane comprese nel famoso itinerario di Sigerico, il Ministero della Cultura e il Ministero degli Esteri, in occasione del Francigena Fidenza Festival, hanno fornito il loro appoggio formale alla candidatura. «Il percorso verso la candidatura UNESCO della Via Francigena sta andando avanti. Anche se i tempi possono sembrare lunghi, noi, con la pazienza dei camminatori, senza mai scoraggiarci, un passo dopo l’altro, proseguiamo sapendo che un giorno otterremo questo riconoscimento, partito da Fidenza e diventato transnazionale» ha detto durante il Festival il sindaco di Fidenza Andrea Massari. «Oltre all’Italia, infatti, la Via Francigena attraversa Inghilterra, Francia e Svizzera e lo Stato Vaticano nel tratto romano. Proprio il fatto che al dossier debbano lavorare diversi Paesi è la ragione delle lungaggini burocratiche. L’auspicio dei promotori è comunque quello di poter presentare la candidatura in occasione del Giubileo 2025».
«Credo che il messaggio che ci arriva dai cammini, Via Francigena in primis, sia di incontro, di dialogo e di rallentamento dei tempi di cui le nostre società hanno grande bisogno», ha aggiunto il sindaco di Parma Michele Guerra, assicurando il contributo della sua città, accanto a Fidenza e a tutti gli altri territori attraversati dal cammino «per la grande conquista del titolo UNESCO, elemento fondamentale e straordinario volano, che poi responsabilizza anche le amministrazioni, obbligandole alla tutela e alla promozione del territorio» (fonte: Corriere del Gusto).
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