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È l’anticamera di problemi di cuore, diabete e ictus


CIASCUNO DI QUESTI FATTORI, PRESO SINGOLARMENTE, NON È DI PER SÉ ALLARMANTE. MA I VARI DISTURBI CONCOMITANTI CREANO UNA SITUAZIONE DI FORTE RISCHIO PER TUTTO L’ORGANISMO
La sindrome metabolica indica una condizione a forte rischio perché rappresenta l’anticamera dei problemi di cuore, di diabete, ictus e perfi no di alcuni tumori. La probabilità di eventi cardiovascolari come infarti e ictus in chi soffre di questa condizione aumenta infatti del 50%. I quattro parametri di cui tenere conto possono essere ciascuno anche solo leggermente fuori dai limiti, ma è la loro compresenza a incrementare considerevolmen
te il rischio complessivo del soggetto e a favorire la formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie più importanti, dalle coronarie cardiache alle carotidi che portano sangue al cervello.
UN EFFETTO DOMINO DEVASTANTE Sovrappeso addominale, iperglicemia, colesterolo alto, ipertensione. Ciascuno di questi fattori, preso singolarmente, non è di per sé allar
mante, perché è solo al limite tra situazione “normale” e “a rischio”. Ma i vari fattori concomitanti creano una situazione di forte rischio, in quanto possono portare a problemi cardiaci e al diabete. Infatti sono segnali che l’organismo sta sviluppando due processi paralleli: la resistenza all’insulina e l’accumulo di grassi (che si manifesta con l’obesità addominale). La minore risposta all’insulina favorisce il diabete e l’accumulo di grassi addominali stimola uno stato infi ammatorio tissutale che aumenta il rischio di infarto e ictus.


DANNEGGIA ANCHE IL CERVELLO La sindrome metabolica può peggiorare le performance cerebrali, anche negli adolescenti, e mettere l’acceleratore sul declino cognitivo. I risultati di uno studio di qualche anno fa dell’Italian Longitudinal Study on Aging, pubblicati sulla rivista Neurobiology of Aging, che ha monitorato un campione di 2.097 partecipanti hanno evidenziato che chi ha piccoli defi cit cognitivi e un sistema cardiovascolare danneggiato raddoppia la possibilità di sviluppare una demenza vera e propria nel giro di soli tre anni e mezzo. In pratica nelle persone che hanno già un cervello che perde colpi, la sindrome metabolica rappresenta un vero e proprio acceleratore del declino cognitivo. Un’altra ricerca della New York University School of Medicine pubblicata sulla rivista Pediatrics ha evidenziato che nel cervello degli adolescenti con sindrome metabolica avvengono danni ancora maggiori rispetto a quanto succede negli adulti. Attraverso risonanza magnetica e valutazioni neuropsicologiche, gli studiosi hanno scoperto che i ragazzi affetti da sindro
La sindrome metabolica fa salire anche il rischio di tumore perché crea le condizioni ideali allo sviluppo e alla crescita delle cellule malate.
È come se il corpo, in queste condizioni, fornisse al cancro il nutrimento, rappresentato dal glucosio, per svilupparsi più velocemente. La sindrome metabolica incide profondamente in tutte le fasi del tumore: ne favorisce la formazione e la progressione e aumenta fra i malati oncologici anche le probabilità di ricaduta e la mortalità. Fornisce benzina ai tumori


me metabolica avevano punteggi decisamente più bassi nei test di matematica e mostravano una minore fl essibilità mentale. Inoltre, si registravano anche delle differenze nella struttura del cervello con un volume dell’ippocampo (sede anche della memoria a breve e a lungo termine) più piccolo e una riduzione dell’integrità microstrutturale della materia bianca.
