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Paola Giovetti
FENOMENI STRAORDINARI DI MISTICI E SANTI
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Š EDIZIONI SAN PAOLO s.r.l., 2015 Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) www.edizionisanpaolo.it Distribuzione: Diffusione San Paolo s.r.l. Piazza Soncino, 5 - 20092 Cinisello Balsamo (Milano) ISBN 978-88-215-9554-7
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PREMESSA
In questo libro si narra non di dottrina o teologia mistica, ma dei mistici, o meglio – fra i tanti mistici e mistiche – di quelli che nel corso della loro vita hanno manifestato fenomeni straordinari. Il campo d’indagine si limita ai mistici cristiani, in particolare cattolici; e tra questi se ne scelgono alcuni vissuti nel corso dei venti secoli di storia cristiana, preferendo quelli più vicini a noi nel tempo e generalmente già noti e “accreditati” da un’abbondante e documentata bibliografia. I mistici di cui si parlerà sono stati quasi tutti dichiarati beati o santi dalla Chiesa e come tali li venera il popolo cristiano nella liturgia e li invoca nelle proprie devozioni. Soltanto alcune mistiche, vissute e scomparse molto di recente (per esempio, la tedesca Teresa Neumann e l’italiana Natuzza Evolo), non hanno fatto ancora in tempo a scalare la gloria degli altari; ma il processo di beatificazione è già iniziato anche per molte di loro e tutte sono tenute in grande considerazione. Abitualmente, davanti al racconto di fatti straordinari, dopo un primo momento di stupore, ci si chiede: «Ma sarà vero?...». Domanda legittima e quanto mai opportuna: il senso critico, infatti, non deve mai abbandonarci! Ad ogni modo, 5
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qui si riporta quello che le testimonianze storiche, tra cui alcune molto recenti, ci dicono, lasciando ad esse la responsabilità. Nel corso della lettura, ognuno sarà in grado di valutare il grado della loro attendibilità. Ogni epoca ha avuto i suoi mezzi e procedimenti nell’investigare e nell’emettere giudizi, e quanto più ci si avvicina al nostro tempo e al nostro spazio, tanto più preciso e documentato è ciò che viene riferito. Ma ogni epoca ha fatto del suo meglio per lasciare una corretta memoria di tali fatti straordinari. Da ricordare anche, come fanno notare gli studiosi della materia, che non tutti i mistici presentano fenomeni straordinari, anzi solo un piccolo numero di loro. Il perché resta un mistero, noto soltanto a Dio, dal quale vengono questi doni e fenomeni, come e quando vuole. Ancora due cose da sottolineare. La presente indagine non entra nell’ambito della “parapsicologia” o discipline affini. Non ci sono difficoltà ad ammettere che anche tra i mistici siano esistite persone con capacità di “percezione extrasensoriale”. Ognuno ha avuto i suoi doni da madre natura. In questa sede, però, interessano soltanto azioni e fenomeni dovuti all’incontro e alla cooperazione della persona umana con Dio. Nemmeno si entra nell’ambito delle mistiche e relativi fenomeni di altre religioni o filosofie. Si lascia agli esperti lo studio di tali tematiche e il loro confronto con la spiritualità cristiana, nonché il compito di mettere in evidenza i germi di verità e di vita che possano contenere. Qualunque opinione ci si faccia dei fenomeni che i mistici possano presentare, deve permanere una convinzione profonda: ciò che veramente conta è la personalità del mistico con il suo amore esclusivo per Dio e Gesù Cristo, cui aspira 6
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ardentemente “conformarsi”1, e dal quale scaturiscono servizio, testimonianza e intercessione per i fratelli. Le Edizioni San Paolo
* N.B. - Cfr. la “Bibliografia” finale per avere i dati completi delle opere citate in nota. 1 “Conformarsi” è parola che ricorre spesso nelle lettere dell’apostolo Paolo (lì egli vede la reale santità cristiana), come anche “trasformarsi”, “rinnovarsi”, in modo consono all’“immagine” di Cristo che è “immagine” perfetta di Dio Padre (2 Corinzi 4,4; Colossesi 1,15). Un esempio: Dio, creandoci, «ci ha predestinati a essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli» (Romani 8,29). Cfr. anche Rm 12,2; 1Cor 15,51s; 2Cor 3,18; 4,16; Ef 4,23; Fil 3,10.21; Col 3,10; Tt 3,5.
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MISTICA E FENOMENI STRAORDINARI
La mistica, fenomeno religioso tra i più importanti, è l’unione intima dell’uomo con il Trascendente: la contemplazione del Divino in uno stato di estasi e beatitudine. Il termine deriva con ogni probabilità dal greco mýo, che significa “chiudere” (gli occhi, la bocca...), da cui mystikós (mistico, arcano, segreto), e fa riferimento a qualcosa che deve restare chiuso nell’intimo della persona. La radice, del resto, è la stessa da cui deriva la parola “mistero”, che nella Bibbia, particolarmente nel Nuovo Testamento, significa “progetto/ disegno” salvifico di Dio manifestato ai suoi eletti1, ovvero testimonianza dell’amore misericordioso di Dio per gli uomini di ogni tempo e luogo. Il mistico è una persona che conosce dal di dentro il mistero della salvezza sua e di tutto il mondo... e lo “sposa”: vi partecipa intimamente, lo vive in profondità e lì davvero il suo cuore palpita all’unisono con il cuore di Dio2. 1 Cfr., p.es., Efesini 1,3-14 (particolarmente v. 5) e 3,1-12; Colossesi 1,1-20 e 21-28; ecc. 2 Nel Vangelo di Giovanni, Gesù si rivolge al Padre: «Prego anche per quelli che crederanno in me... perché tutti siano una cosa sola; come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi...» (17,20s). Molto illuminante e preciso il commento di san Giovanni della Croce: questa richiesta di Gesù «non va intesa nel senso che il Figlio chieda al Padre che i santi siano una cosa sola per essenza e per natura come lo sono il Padre e il Figlio, ma che lo siano per unione d’amore... Le anime, dunque, possiedono per partecipazione gli stessi beni che Dio possiede per natura, ragion
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Pur avendo raggiunto nel cristianesimo e in particolare nel cattolicesimo le sue espressioni più alte, la mistica si è manifestata anche in altre varie correnti religiose e filosofiche3. Nel mondo greco fu presente nel pitagorismo e, in seguito, in Plotino e nella scuola neoplatonica. La ritroviamo anche nell’islam, più esattamente nel sufismo, la corrente mistica che, sorta timidamente dopo la morte di Maometto (anno 632) e affermatasi nei secoli seguenti, aspira all’unione col divino e al dissolvimento in esso. È presente, ed è molto importante, altresì nell’induismo, la religione dell’India: la sua più compiuta espressione si trova nella Bhagavadgita, il poema che esprime la piena dedizione amorosa a Dio e la beatitudine che deriva dall’unione con la divinità. Tipici della mistica – non di tutta la mistica, ma certamente di parte di essa – sono i fenomeni non ordinari di tipo fisico e psichico che in ogni tempo alcune personalità mistiche hanno manifestato. Sembra quasi che la personalità mistica, per meccanismi che ancora non conosciamo, sviluppi facoltà latenti nella psiche umana, il risveglio di potenzialità straordinarie rivolte verso un significato superiore: facoltà che costituiscono una sorta di provocazione alla fisica e alle sue leggi, ma evidentemente non un’impossibilità. Tali fenomeni rappresentano senz’altro un enigma. Come giustamente afferma Charles André Bernard, «dal punto di vista dell’intenzionalità principale della vita mistica – la ricerca dell’unione a Dio – non si vede nessun motivo necessario perché si verifichino manifestazioni psicologiche o corporee particolari. [...] Tuttavia, come dimostra l’espeper cui sono veramente dèi per partecipazione, uguali a Dio e suoi compartecipi» (Cantico spirituale B, 39, 5-6). 3 Cfr., p.es., André Ravier (cur.), La mistica e le mistiche. Il “nucleo” delle grandi religioni e discipline spirituali, San Paolo, Cinisello Balsamo 1996, 829 p.
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rienza, la vita mistica è spesso un luogo dove si manifestano fenomeni insoliti: locuzioni interiori, visioni, insensibilità corporea, stati secondi, ecc. Quale atteggiamento assumere nei loro riguardi? Ignorarli, ritenendo che non appartengano in modo essenziale alla vita mistica? O, al contrario, considerarli come criteri della vita mistica? In ogni modo, bisogna pur tentare di rendere ragione della loro presenza più o meno insistente nella vita dei mistici: non può essere un puro caso se questi ultimi ne fanno abbastanza spesso l’esperienza!»4. Interrogativi concreti e realistici, che fanno riflettere e che è necessario affrontare. Lo fece nei primi decenni del secolo scorso il sacerdote cattolico inglese Herbert Thurston (1856-1939), gesuita, che era anche medico, in una serie di articoli apparsi tra il 1919 e il 1938 e in seguito riuniti nel libro The physical phenomena of mysticism5, che è rimasto un unicum, nel senso che da allora nessuno studio sistematico su questo tema è stato affrontato su larga scala. Padre Thurston aveva un atteggiamento attento, critico e spesso anche scettico; fu autore di oltre 150 articoli per la Catholic Encyclopedia 6 e altri 800 circa per riviste culturali di vario indirizzo. Nei suoi scritti egli esamina i fenomeni uno per uno, cominciando dalla levitazione per poi passare alle stigmate, ai fenomeni luminosi, all’odore di santità, all’incorruttibilità, al digiuno, alle visioni e altro ancora. Tratta i casi con dovizia di esempi desunti dalla storia, confrontandoli anche con quanto al tempo suo già stava emergendo dagli studi affrontati con grande rigore 4
Ch.A. Bernard, Teologia mistica, p. 193. H. Thurston, The hysical phenomena of mysticism, Burns Oates, London 1952; trad. it. Fenomeni fisici del misticismo, Ed. Paoline, Alba 1956, 501 p. (nelle citazioni e relative note si farà sempre riferimento all’edizione italiana). 6 Catholic Encyclopedia, edited by Charles G. Herbermann (et al.), The Encyclopedia Press, New York 1907-1914, voll. 1-15. 5
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dalla prestigiosa Society for Psychical Research (SPR)7 di Londra, di cui era membro. Osserva acutamente padre Thurston nel capitolo introduttivo del suo libro: «Le innumerevoli prove che si possono controllare con relativa facilità nei processi di beatificazione o canonizzazione, stampati con la sanzione della Congregazione dei Riti, sono spesso più rimarchevoli e notevolmente meglio attestate di qualsiasi altra prova che si trova nei Proceedings of the Society for Psychical Research»8. Certa fenomenologia mistica è infatti un po’ simile a quella prodotta da soggetti senza alcuna pretesa di santità studiati dalla SPR: della levitazione in particolare, fenomeno che Thurston tratta per primo, era stato più volte protagonista il famoso medium inglese Daniel D. Home (1833-1886) alla presenza di testimoni considerati attendibilissimi. E lo stesso era avvenuto con altri medium celebri, come l’italiana Eusapia Palladino (1854-1918) e l’inglese Stainton Moses (1839-1892), che fra l’altro era pastore anglicano. Padre Thurston tuttavia osserva che le condizioni sperimentali in cui i medium operano, possono dare adito a dubbi, in quanto i fenomeni avvengono durante le sedute che quasi sempre richiedono il buio o almeno la penombra; e infine c’è sempre il sospetto di influssi suggestivi o addirittura ipnotici da parte dei sensitivi. Nel caso dei mistici ciò non avviene, e in questo senso Thurston afferma che la casistica dei mistici è meglio 7 La Society for Psychical Research (Società per la Ricerca Psichica) fu fondata a Londra nel 1882 per studiare i fenomeni straordinari prodotti da medium e sensitivi. Ne fecero parte insigni scienziati e letterati: i fisici sir William Crookes e sir William Barrett; sir Oliver Lodge, rettore dell’Università di Birmingham; i filosofi Henri Bergson, Henry Sidgwick, Hans Driesch e Charlie D. Broad; gli psicologi William James, Sigmund Freud, Walter Price, Carl Gustav Jung e Gardner Murphy; il premio Nobel per la fisiologia Charles Richet, Madame Curie, l’astronomo Camille Flammarion, lo scrittore Arthur Koestler e tanti altri. La SPR è stata la prima Società dedita alle tematiche paranormali. L’anno dopo, 1883, fu fondata a New York la consorella American Society for Psychical Research. Entrambe sono tuttora attive. 8 H. Thurston, Fenomeni fisici del misticismo, pp. 22-23.
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documentata di quella paranormale. Molto diverso è poi l’atteggiamento dei protagonisti di tali fenomeni nei confronti dei fenomeni stessi: mentre i sensitivi spesso se ne gloriano e ne traggono guadagno o quantomeno prestigio personale, i mistici non danno molto peso ai fenomeni straordinari che, spesso contro la loro volontà, irrompono nella loro vita, preferiscono non parlarne e addirittura, come vedremo, tentano di contrastarli o almeno di nasconderli. Prima di entrare nel vivo della descrizione dei fenomeni propri dei mistici, è opportuno fare un passo indietro e riportare a grandi linee ciò che scrisse poco meno di tre secoli or sono il cardinale Prospero Lambertini in un libro famoso, il De canonizatione, dove prende in esame con criteri tuttora validi la fenomenologia straordinaria presentata dalle personalità mistiche, inquadrandola e stabilendo per la prima volta dei punti fermi ai quali ci si attiene ancora oggi nella celebrazione dei processi di beatificazione e canonizzazione. Vediamo dunque quali sono i criteri stabiliti da colui che, in seguito, fu eletto papa e assunse il nome di Benedetto XIV.
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INDICE
Premessa
pag.
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I. MISTICA E FENOMENI STRAORDINARI
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9
II. IL CARDINALE PROSPERO LAMBERTINI primo codificatore dei fenomeni straordinari nelle cause di beatificazione e canonizzazione
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15
III. I FENOMENI STRAORDINARI DELLA MISTICA 1. Levitazione
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23 23
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33
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42
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57
Francesco d’Assisi, Teresa d’Ávila, Giovanni della Croce, Tommaso d’Aquino, Caterina da Siena, Francesco da Paola, Ignazio di Loyola, Alfonso de’ Liguori, Giuseppe Benedetto Cottolengo, Clelia Barbieri, Gemma Galgani, Giuseppe da Copertino
2. Bilocazione Antonio da Padova, Alfonso de’ Liguori, Francesco Saverio, Giovanni Bosco, Teresa Neumann, Padre Pio, Yvonne Aimée-Beauvais de Malestroit, Natuzza Evolo
3. Digiuno Pietro d’Alcántara, Caterina da Siena, Nicola della Flüe, Anna Katharina Emmerick, Teresa Palminota, Teresa Neumann, Marthe Robin
4. Le stigmate Paolo apostolo, Francesco d’Assisi, Caterina da Siena, Teresa d’Ávila, Rita da Cascia, Veronica Giuliani, Anna
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Katharina Emmerick, Gemma Galgani, Pio da Pietrelcina, Marthe Robin, Teresa Neumann, Adrienne von Speyr, Natuzza Evolo
5. L’anello, pegno del matrimonio mistico con Gesù
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Caterina da Siena, Veronica Giuliani, Caterina de’ Ricci
6. Visioni
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Ildegarda di Bingen, Angela da Foligno, Veronica Giuliani, Anna Katharina Emmerick, Teresa Neumann, Natuzza Evolo
7. Fenomeni vari
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a. Ipertermia: Francesco d’Assisi, Pietro de Alcántara, Filippo Neri, Francesco Saverio, Maria Maddalena de’ Pazzi, Teresa Palminota, Padre Pio b. Odore di santità: Teresa d’Ávila, Monica, Giuseppe da Copertino, Caterina de’ Ricci, Veronica Giuliani, Natuzza Evolo, Padre Pio c. Incorruttibilità: Nazario martire, Severino monaco, Rosa da Viterbo, Agnese da Montepulciano, Rita da Cascia, Francesca Romana, Francesco da Paola, Caterina da Genova, Angela Merìci, Teresa d’Ávila, Caterina de’ Ricci, Vincenzo de’ Paoli, Anna Maria Taigi, Bernadette Soubirous
IV. GLI ANGELI DEI MISTICI E DEI SANTI
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Francesco d’Assisi, Rosa da Viterbo, Angela da Foligno, Agnese da Montepulciano, Chiara da Montefalco, Giovanna di Montefalco, Francesca Romana, Giovanna d’Arco, Gemma Galgani, Padre Pio da Pietrelcina, Teresa Neumann, Natuzza Evolo, Caterina Labouré, Lucia, Francesco e Giacinta di Fatima
V. CASI PARTICOLARI 1. I miracoli di santa Rosalia 2. Il cuore di santa Chiara da Montefalco 3. Santa Francesca Romana, grande taumaturga 4. Il “sole” della beata Anna Maria Taigi 5. La “voce” di santa Clelia Barbieri
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6. I sogni di san Giovanni Bosco e il “patto di manifestazione” 7. I fatti di Sufanieh: storia della veggente stigmatizzata Myrna Nazzour
pag. 187 » 193
VI. VALORE, SIGNIFICATO E LIMITI DELLA FENOMENOLOGIA MISTICA
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Bibliografia
» 209
Indice dei nomi
» 215
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