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Il sistema immunitario: tutta una questione di equilibrio

DIFESE IMMUNITARIE Il sistema immunitario: tutta una questione di equilibrio

Intervista di Lorella Bertoglio 1 al Prof. Riccardo Caccialanza 2

1 Conduttrice di Sei in Salute (in onda su Telenova) e Proboviro UNAMSI (Unione NAzionale Medico Scientifica di Informazione).

IL SISTEMA IMMUNITARIO, QUESTO SCONOSCIUTO

Se ne è parlato tanto nel periodo dell’emergenza COVID-19, per capire come proteggerlo ed evitare così l’infezione e la probabilità di ammalarsi gravemente. E così tutti a cercare in rete consigli e rimedi miracolosi per rinforzarlo, magari assumendo quantitativi eccessivi di vitamine o sali minerali o nel peggiore dei casi pozioni a base di non ben indentificate sostanze delle quali non si conosceva né l’origine né il contenuto ma che promettevano effetti miracolistici contro il SARS-CoV-2. Il panico ha creato molta confusione su cos’è il sistema immunitario, come può essere mantenuto in buone condizioni, quali sono le più banali strategie alimentari, conosciute ma non sempre applicate nella vita di tutti i giorni. E se sappiamo bene dov’è il cuore, dove sono i polmoni e dov’è il fegato, ecco che ci scopriamo di fatto ignoranti su questo misterioso e sorprendente sistema di difesa del nostro organismo.

Si può mantenerlo in buona salute con semplici regole, come il banale e più volte ribadito stile di vita corretto?

“Innanzitutto va detto che il sistema immunitario è soprattutto una questione di equilibrio, come per tutta la salute. È un insieme perfetto di tutte le protezioni dell’organismo, mediate da meccanismi legati alle cellule del sangue, che svolgono le loro 2 Direttore Unità Operativa Complessa di Dietetica e Nutrizione Clinica, Fondazione IRCCS del funzioni di riconoscimento di tutte le varie sostanze come virus e batteri con cui l’organiPoliclinico San Matteo di smo entra in contatto. E svolge Pavia. i suoi compiti reagendo in maniera differente a seconda degli agenti con cui si interfaccia, siano essi chimici, biologici, virali o batterici”.

DIFENDERE LE DIFESE!

E non è facile difenderlo senza tregua dal numero impressionante di invasori che ogni giorno ci possono aggredire. Non ci pensiamo mai, ma ogni volta che respiriamo o che ci feriamo, entriamo in contatto con migliaia di microrganismi. E il nostro organismo è capace, nelle sue migliori condizioni di tenerli a bada e combatterli. “Va detto”, continua il Prof. Caccialanza “che il sistema immunitario è il fattore chiave di sopravvivenza per ogni organismo vivente. E non solo per le infezioni, ma anche per l’insorgenza di patologie oncologiche, cardiovascolari, degenerative e autoimmuni”.

SISTEMA IMMUNITARIO E COVID-19

Ovviamente in questo periodo così delicato, drammatico e di impatto per la salute e per i sistemi sanitari globali è riemersa l’importanza della prevenzione. “Ma”, prosegue Caccialanza, “abbiamo riscontrato che l’informazione sui fattori di prevenzione è un concetto di cui si parla molto, ma si fa molto poco, almeno per quanto riguarda le strategie nutrizionali per migliorare il sistema immunitario della popolazione in genere. Infatti siamo molto in ritardo sulle risorse che dovrebbero essere investite dal punto di vista comunicativo e sanitario”. Prevedere un disastro come quello generato dal COVID-19 era praticamente impossibile, ma quello che stiamo imparando da questa crisi, è che occorre pensare in maniera proattiva considerando il si-

Il sistema medico che si basa sull’approccio olistico abbraccia corpo e psiche e considera l’uomo un bioma, che si può mantenere in sasistema aperto in continuo scambio di materia, energia ed informazione con il suo ambiente. Accanto a lute con un consumo adeguato di regole di pratica medica, comporta quindi un’attenzione particolare a tutte le condizioni biologiche e fibra, per la produzione degli acidi psicologiche dell’esistenza. Secondo l’approccio olistico, la salute fisica è la risultante di un’armonica grassi a catena corta. Sulla teoria integrazione tra corpo e mente. https://www.treccani.it/enciclopedia/ricerca/approccio-olistico/ siamo bravissimi; sappiamo cos’è la dieta mediterranea, conosciamo i rischi della carne proveniente dagli stema immunitario come parte integrante e mai di- allevamenti intensivi dove l’uso e abuso degli antibiotici sgiunto dalla questione salute della popolazione in è in alcuni casi assolutamente fuori norma, abbiamo generale e andrebbe preservato e aiutato ad essere imparato l’importanza del chilometro zero. Sulla prasempre al meglio della funzionalità con un approccio tica lo siamo molto meno perché la dieta occidenmultifattoriale definito da molteplici fattori: una cor- tale al giorno d’oggi contiene troppe calorie, è priva retta alimentazione abbinata all’attività fisica, che di micronutrienti e sostanzialmente povera”. deve essere personalizzata secondo le proprio esigenze, senza dimenticare l’importanza dei fattori psicologici e neurologici. Ancora il Prof. Caccialanza: “Possiamo definirlo un approccio olistico, inteso come medicina che integra le diverse discipline e aspetti della salute non solo fisica, influenzato da fattori genetici di soggetti più o meno protetti da certi tipi di patogeni o agenti esterni. E qui arriviamo al futuro della Medicina, che dovrà essere sempre più personalizzata in base all’assetto genetico ed all’interazione con l’ambiente circostante, con un utilizzo pratico della scienza metabolomica, che studia e misura i processi cellulari dell’organismo umano”. NUTRIENTI CHIAVE PER IL SISTEMA IMMUNITARIO Poi c’è il tema dei nutrienti chiave, le cui carenze possono essere deleterie per alcuni meccanismi cellulari, come ad esempio lo stato infiammatorio o quello ossido-riduttivo. Sono i micronutrienti come le vitamine A, E, C, il selenio, lo zinco e le fibre, fondamentali per il microbioma, che influenzano le cellule del sistema immunitario. E poi ci sono gli integratori, che i clinici utilizzano e prescrivono soprattutto quando hanno un forte sospetto di carenze nutrizionali, come nel caso della vitamina D, carenza epidemica negli anziani che escono poco, prendono poco sole e mangiano poco OBESITÀ: IL PEGGIOR FATTORE DI RISCHIO ANCHE pesce. “Il 90% dei pazienti che abbiamo ricoverato per COVID-19 era defedato e carente di questa vitaPER IL SISTEMA IMMUNITARIO È noto a tutti che l’obesità o un peso fuori norma mina ed inevitabilmente a rischio di complicanze”. Quindi, come ben ribadito dal Prof. Caccialanza, un sono fattori di rischio per l’incidenza di molte patolo- corretto regime alimentare e un corretto stile di vita gie. Le solite, certo, ma vanno ancora un a volta ricor- rappresentano la base imprescindibile per il mantedate: il diabete, le malattie cardiovascolari e quelle nimento di una buona condizione di salute. metaboliche, tanto per fare qualche esempio. Ma c’è Ma ci sono anche studi di popolazione che hanno didi più anche alla luce degli ultimi eventi relativi alla mostrato come alcune specifiche sostanze derivate pandemia. “Alcuni lavori scientifici che stiamo facendo da alimenti assumibili in forma di integratori rapcon il Policlinico di Milano” puntualizza Caccialanza, presentino un aiuto nel supportare fisiologia e funzio“dimostrano, a conferma dei dati di letteratura, che i nalità del nostro organismo. pazienti obesi in terapia intensiva sono anche “Il problema è complesso; lo stesso nutriente inserito quelli con la più alta mortalità. Quindi in buona so- nell’integratore è diverso da quello che troviamo nelstanza dobbiamo ribadire senza tregua che il con- l’alimento. Nella nostra pratica clinica riusciamo a trollo del peso è fondamentale, non tanto per mantenere in vita pazienti con gravi problemi di maprevenire l’invecchiamento, come promettono le lassorbimento, ma ritengo che per prevenire le patoultime diete alla moda, ma proprio per mantenere logie l’alimentazione debba essere la più naturale in buona salute il nostro sistema immunitario. possibile. Se l’integrazione si basa sui risultati di un Ma se non vario l’alimentazione, se non consumo frutta esame del sangue che evidenziano delle carenze ale verdura di stagione nella corretta quantità, così come lora siamo d’accordo. Aiuta a migliorare i fattori di riindicato dalle Linee Guida ministeriali e se mi limito agli schio. Ma se l’integrazione è solo frutto del alimenti confezionati o cibi di scarsa qualità non potrò passaparola ho le mie perplessità. Noi siamo prescritmai mantenere le difese immunitarie in ottimo stato. tori di integratori, ma cerchiamo di farlo con criteri È fondamentale anche la flora intestinale, il micro- stringenti”, conclude il Prof. Caccialanza.

IN BREVE... a cura di Donatella Tedeschi, MD

COSA SONO LE CARENZE NUTRIZIONALI? COSA POSSIAMO FARE PER EVITARLE?

Il fabbisogno nutrizionale di tutti noi dovrebbe essere soddisfatto principalmente da alimenti sani.

Il nostro corpo richiede molte vitamine e minerali, fondamentali sia per lo sviluppo dell’organismo, sia per la prevenzione

delle malattie. Questi micronutrienti non sono prodotti naturalmente dal nostro corpo e devono pertanto essere assunti con gli alimenti. In alcuni casi, cibi arricchiti ed integratori alimentari possono essere utili per fornire uno o più nutrienti, che altrimenti potrebbero essere consumati in quantità inferiori a quelle raccomandate. La quantità di ogni nutriente che dovremmo consumare dipende dall’età. Una carenza nutrizionale si verifica quando il nostro corpo non assorbe o non riceve dal cibo la quantità necessaria di un micronutriente e può portare a diversi problemi di salute (digestione difficoltosa, disturbi della pelle e della vista, crescita ossea stentata o difettosa e persino demenza). A volte, la carenza nutrizionale non dà segno di sé, pur essendo presente in soggetti anche in salute, che possono essere convinti di alimentarsi in modo compiuto, con cibi sani. A volte, il nostro corpo

non è in grado di assorbire determinati nutrienti, anche se li stiamo consumando. È possibile essere carenti di qualsiasi

nutriente di cui il nostro organismo ha bisogno.

ECCO ALCUNE COMUNI CARENZE NUTRIZIONALI Nutriente carente Segni e sintomi di carenza

Vitamina A Problemi di vista, di funzionalità degli apparati riproduttivi

Vitamina B1 - Tiamina

Vitamina B3 - Niacina Vitamina B6 Vitamina B9 - Folato Vitamina B12 Cobalamina Vitamina C Vitamina D Calcio Ferro maschile e femminile. Deficit del sistema immunitario Perdita di peso, fatica, confusione, perdita di memoria a breve termine, danni ai nervi, ai muscoli, al cuore Insonnia, perdita di appetito, di peso e di forza, dolorabilità del cavo orale, dispepsia, dolore addominale, vertigini, cefalea,

disturbi nervosi vari, pellagra Problemi di crescita, disturbi nervosi, addominali e cutanei… Sintomi comuni da carenza: astenia, perdita di energia e di appetito, irritabilità. Gravi problemi di sviluppo fetale e difetti

alla nascita, problemi di crescita, anemia Affaticamento e debolezza alle estremità, vertigini, fiato corto, perdita di peso, nausea o scarso appetito, lingua dolorante, arrossata o gonfia, pelle pallida o giallastra. Se non trattata per troppo tempo, la carenza di vitamina B-12 può causare danni irreversibili al sistema nervoso (difficoltà a camminare, debolezza muscolare, irritabilità, demenza, depressione, perdita di memoria) Affaticamento, astenia, nervosismo, insonnia, riduzione tono dell’umore, bassa resistenza alle infezioni… Crescita ossea stentata o scarsa, osteoporosi, ossa fragili, maggior rischio di fratture ossee

Una carenza di calcio spesso non mostra subito i sintomi, ma può portare a gravi problemi di salute nel tempo (convulsioni,

anomalie del ritmo cardiaco) Anemia, affaticamento, debolezza

Note

Principale causa di cecità prevenibile nei bambini. Nella gravidanza carente di vitamina A il tasso di mortalità materna è più elevato Si può riscontrare in alcolisti

Il fabbisogno aumenta in gravidanza, durante l’allattamento ed in chi segue diete a basso contenuto di proteine. La pellagra è spesso associata all’abuso di alcol

È uno dei deficit più comuni, soprattutto in soggetti fragili (che seguono diete rigorose, con sindrome da malassorbimento, o in terapia con alcune classi di farmaci, anziani…). In gravidanza è raccomandata una supplementazione di acido folico, per prevenire l’insorgenza di gravi difetti di sviluppo cerebrale nel feto Sono a rischio di carenza: i vegani, o chi ha subito un intervento chirurgico allo stomaco, o ha più di 60 anni, o ha il diabete e prende metformina, o utilizza antiacidi da molto tempo, o è privo di fattore intrinseco (una proteina fondamentale che produce lo stomaco, per trasportare la vitamina B-12 nell'intestino tenue, dove viene assorbita) Gruppi a rischio di carenza: fumatori di sigaretta, etilisti, anziani ricoverati in RSA, pazienti in cura con alcuni farmaci Circa 1 miliardo di persone in tutto il mondo non riceve abbastanza vitamina D (Harvard's School of Public Health). Le persone con tonalità più scure della pelle corrono un rischio maggiore Se l’assunzione di calcio è inadeguata, l’organismo lo “preleva” dalle ossa, con perdita della massa ossea. Negli anziani è importante la combinazione calcio / vitamina D. Nel postmenopausa l’assorbimento di calcio è più difficile, per i cambiamenti ormonali È l'unica carenza nutrizionale prevalente sia nei paesi in via di sviluppo, sia in quelli industrializzati, ampiamente riconosciuta come un'epidemia di salute pubblica

Sitografia https://www.healthline.com/health/malnutrition https://health.gov/our-work/food-nutrition/2015-2020-dietary-guidelines/guidelines/chapter-1/healthy-eating-patterns/

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