Primavera 2016
Il Giornalino del Buon Orto Informazioni, consigli, curiosità e Novità
COPIA OMAGGIO
DAL TUO E RIVENDITOR
Oltre 160 varietà di Piante da Orto Garantite Economiche e Sane... Le piante da orto IL BUON ORTO sono prodotte nelle nostre moderne serre e sono il frutto della nostra esperienza maturata in diversi anni, nella produzione delle piante da orto. Dopo una accurata scelta delle varietà piu’ produttive e resistenti alle comuni malattie e patogeni, vengono messe in produzione per essere proposte con successo a tutti gli amanti dell’orto. La nostra esperienza la condividiamo con i nostri clienti con consigli e suggerimenti che sono alla base della nostra professionalità. Oltre a sapervi consigliare, le nostre piante sono sempre fresche, sane, con attecchimento garantito; una volta trapiantate potranno manifestare per intero le loro potenzialità produttive. Il trapianto delle piantine consente a tutti di ottenere ortaggi sempre freschi, il “VERO KM 0” senza troppe difficoltà. La coltivazione di verdure ed ortaggi auto-prodotti nell’orto familiare è una importante fonte di risparmio. Con una pianta di pomodoro dal costo di pochi centesimi si ottengono fino ad oltre 5 Kg di pomodori freschi e sani!!!
TRAPIANTARE I FAGIOLINI... TANTI VANTAGGI E SUPER RACCOLTI
VERDURE ED ORTAGGI CHE AIUTANO A DIMAGRIRE...
In un orto non possono mancare i fagiolini. Risulta molto semplice la coltivazione sia in terra che in vaso. In estate, i fagiolini possono essere un piatto fresco e genuino, cucinati in modi differenti, i prodotti del proprio orto sono più saporiti e naturali. L’epoca preferita per il trapianto inizia nei mesi di marzo/aprile e può proseguire fino a luglio. Uno dei vantaggi nell’utilizzo delle piante di fagiolino, è l’anticipo del periodo di coltivazione (i fagiolini non si sviluppano al freddo). A temperature inferiori ai 10° C, i semi non riescono a germinare mentre utilizzando le piantine già sviluppate è possibile iniziare la coltivazione almeno 1 mese prima. Posizionate le piante sulla fila a circa 5-10 cm ed almeno 45 cm tra le fila. I fagiolini sono piante che amano un terreno fertile, con un buon drenaggio ed un terreno non troppo argilloso. Cresceranno bene solo se collocati in posizioni non ombreggiate. Non appena le piante si saranno consolidate è necessario sospendere le annaffiature fino allo spuntare dei primi fiori. Questo perchè un eccesso di acqua comporterebbe una maggiore produzione di foglie a svantaggio della produzione di frutti! Non appena iniziano a fiorire le piante andranno innaffiate regolarmente e con attenzione: i fagiolini temono lo stress idrico. Si iniziano a raccogliere i fagiolini quando sono ancora teneri, prima che i semi diventino troppo grossi. I fagiolini traggono vantaggio dalla vicinanza di Fragole e Pomodori!
NOVI6TÀ 201
FAGIOLINO NANO PONGO Superproduttivo Baccelli teneri e carnosi completamente senza filo Precocissimo inizia a produrre dopo 30 giorni Facile da raccogliere.
FAGIOLINO NANO MAJOR nano giallo
Baccelli di colore giallo teneri e burrosi completamente senza filo. Precoce e Produttivo Facile da raccogliere. Ottimo da mangiare.
SCOPRIAMOLE INSIEME Tutte le verdure e gli ortaggi sono imprescindibili nelle diete dimagranti o per mantenere il peso forma ideale, ma ce ne sono alcuni che aiutano a dimagrire più velocemente grazie alle loro proprietà specifiche per eliminare grasso e liquidi. LATTUGA Le verdure a foglia verde, e la lattuga in particolare, sono alimenti ricchi di vitamine e minerali, tra cui il magnesio. Queste, inoltre, contengono molte fibre e sono altamente sazianti, motivo per cui conviene combinarle ad altri pasti tutti i giorni. La lattuga, inoltre, ha effetti rilassanti che aiutano a evitare l’ansia provocata dalle diete dimagranti.
Tessuto non Tessuto ...un aiuto alla protezione delle piante Conosciuto anche sotto l’acronimo di TNT, è un sottile velo bianco che nasce per proteggere le piante dal gelo ma lasciando allo stesso tempo passare l’acqua e l’umidità sulle colture che ricopre. L’utilizzo del tessuto non tessuto, grazie anche ad una perfetta maneggiabilità dello stesso, è molto semplice. Si può disporre direttamente sulle piante da proteggere, oppure appoggiato su “archetti” subito dopo il trapianto. Oltre a proteggere le piante dagli sbalzi di temperatura primaverili è molto utile anche nel periodo estivo per proteggere le giovani piante dal caldo eccessivo dell’estate, oltre a proteggerle da alcuni parassiti animali.
POMODORO AROMAGRAMMA, UN APPROCCIO “SCIENTIFICO” AL GUSTO. Gigante
Dolce
Datterino
Sapido Vesuviano
Acido
Neutro
Cuor di bue
Farinoso
Fruttato
C
Ciliegino
Croccante
Tondo da insalata
onoscere il “gusto” del pomodoro, scoprire perché una certa varietà ci piace a crudo mentre un’altra gratifica il palato quando viene riscaldata dal calore del fuoco o è capace di esprimere al meglio le sue qualità in abbinamento con altre delizie della terra. Come già il vino, l’olio, il parmigiano reggiano e il caffè, anche il principe della dieta mediterranea non poteva sfuggire ad un’analisi sensoriale che mettesse in luce le sue straordinarie caratteristiche. A proporre lo strumento di indagine per il pomodoro è stata un’équipe di docenti dell’Istituto Alberghiero “Angelo Celletti” di Formia, coordinati dal prof. Giuseppe Nocca, che ha elaborato l’aromagramma, un metodo di classificazione delle diverse tipologie, attraverso la descrizione dei sapori, con indicazione delle associazioni ideali nell’uso culinario. E se l’esperienza o l’intuito ci suggeriscono che non tutti i pomodori sono indicati per la preparazione di una stessa pietanza, ora, grazie all’aromagramma, scopriamo perché certi ingredienti si sposano con una varietà piuttosto che un’altra. Insieme ad una molteplicità di gradevoli combinazioni per la gioia della gola e... dello spirito. Un approccio per così dire scientifico alla scoperta dell’invitante bacca rossa e dei piaceri della tavola ad essa attribuiti. L’aromagramma, in fondo, è una minuziosa mappa del gusto ovvero la rappresentazione grafica di quel complesso di percezioni olfattive e gustative che scaturiscono quando degustiamo un pomodoro. E che differiscono a seconda delle varietà, a crudo e a cotto, con o senza condimenti. Un mix di sapori che conferisce a ogni preparazione un carattere esclusivo e quella piacevole sensazione di appagamento che un buon piatto dovrebbe regalare al palato.
I SEGRETI PER UN SUGO AL POMODORO PERFETTO...
La salsa di pomodoro. Una ricetta tanto “semplice” quanto ricca di segreti che fanno la differenza. Ma quali sono i dettagli che rendono un sugo di pomodoro unico? I POMODORI - Come in ogni piatto che si rispetti, l’ingrediente principale va scelto con molta cura. Per le nostre salse prediligiamo pomodori sodi e maturi. FUOCO BASSO - La cottura è la parte essenziale di ogni piatto, un elemento fondamentale che può fare la differenza. La salsa di pomodoro va cotta a temperatura bassa e costante. COPRIRE LA PENTOLA - E’ molto importante coprire la pentola durante la cottura. Un coperchio normale va benissimo. Coprendo la pentola, l’acqua e gli aromi rilasciati durante la cottura restano all’interno della pentola. In questo modo il sugo non secca e gli aromi non si disperdono. BICARBONATO DI SODIO - Una delle peculiarità più insidiose dei pomodori è l’acidità, spesso non molto gradevole. Molti aggiungono zucchero durante la cottura per tentare di ridurre l’acidità del sugo. Lo zucchero, però, altera il sapore e rende la salsa di pomodoro troppo dolce. Il nostro segreto consiste nell’utilizzo del bicarbonato di sodio. Il bicarbonato, infatti, neutralizza gli acidi del pomodoro, senza alterare il gusto della salsa. Importante: BASTA POCHISSIMO! Un cucchiaino di bicarbonato è sufficiente per 20 persone! TOGLIERE AGLIO E BASILICO - Aglio e basilico vengono utilizzati solo all’inizio della cottura. Dopo averli fatti rosolare per un paio di minuti nell’olio, infatti, li togliamo. In questo modo insaporiamo l’olio (che costituirà la base di cottura del nostro sugo) ed evitiamo che brucino o che, ancora peggio, vengano mangiati per sbaglio dai nostri amici o familiari.
SALE SUBITO - Aggiungete il sale appena buttate i pomodori nell’olio. Il sale, infatti, aiuterà i pomodorini ad espellere la loro acqua durante la cottura. TOGLIERE IL GERMOGLIO DALL’AGLIO - Il germoglio, che si trova all’interno dell’aglio, rende il sugo meno digeribile. Consigliamo di toglierlo prima di mettere l’aglio nell’olio. ACQUA DI COTTURA - Aggiungere acqua di cottura (della pasta) dà tantissimi vantaggi al nostro sugo. L’amido rilasciato dalla pasta (e contenuto nell’acqua di cottura), infatti, rende la salsa molto più corposa e la aiuta a legare con la pasta. Ed ecco quindi i nostri consigli e ci auguriamo che vi siano stati d’aiuto e che possano contribuire a rendere le vostre salse di pomodoro uniche!
MARCIUME APICALE
un grave problema... ma non per tutti Il marciume apicale del pomodoro, così come quello dei peperoni, zucchine e altri ortaggi, è una problematica molto diffusa che causa ingenti perdite di raccolto; Vediamo quindi quali sono le cause di questo problema e i possibili interventi da attuare per evitarlo. Per quanto riguarda i pomodori, il marciume apicale interessa soprattutto le varietà allungate o tondeggianti (San Marzano, cuore di bue…) tuttavia, anche varietà più piccole possono essere afflitte da questo problema. Il marciume apicale del pomodoro è causato da carenze nutrizionali, in particolare dalla difficoltà della pianta di “trasportare” il Calcio fino all’apice dei frutti (non è una malattia). Anche tecniche colturali inadatte fanno aumentare la possibilità che le piante non riescano ad assorbire il calcio necessario.
QUESTI FATTORI SONO:
• Irrigazioni discontinue (periodi di siccità alternati da eccessive bagnature). • Carenza di calcio (riscontrabile osservando le foglie più giovani, se sono gialle, probabilmente vi è una carenza di calcio e bisogna prontamente provvedere). • Terreno troppo alcalino con un pH pari o superiore a 7. • Scorretta esposizione solare (i pomodori ricevono poca luce). • Eccessiva presenza di fosforo e zolfo nel terreno che impediscono l’assorbimento di calcio da parte del pomodoro.
SI CONSIGLIA DI IMPIEGARE PRODOTTI “INTEGRATORI” DI CALCIO, POSSIBILMENTE PER VIA FOGLIARE, ATTI A REGOLARE E RICREARE LE CONDIZIONI IDEALI PER LA COLTIVAZIONE DEL POMODORO E DI ALTRI ORTAGGI.
POMODORO VOLPINO
• Pianta vigorosa, equilibrata, con buona copertura dei frutti. • Ottima allegagione e ingrossamento dei frutti anche nei palchi alti, grazie all’ottima tolleranza al caldo. • Frutti omogenei, di ottimo di colore rosso. • Buona tenuta allo sgrappolamento ed ottima consistenza. Indicato per la preparazione di sughi e salse, ma si presta bene anche al consumo in insalata.
IRE STOP LA SCELTA PER DPICALE!! AL MARCIUME A
Noi abbiamo scelto di dire STOP al marciume apicale!!! L’alternativa per evitare questo fastidioso problema è coltivare il Pomodoro VOLPINO l’unica varietà oggi disponibile sul mercato con elevatissima tolleranza al Marciume Apicale!!
Le Grandi Specialità Il Buon Orto Varietà Professionali per tutti
Le grandi specialità è una linea Speciale di piante di qualità Professionale e capacità produttiva superiore . Queste varietà vengono utilizzate dai produttori professionali che le utilizzano per la loro maggiore resistenza alle avversità ed alle malattie. Inoltre rispetto alle varietà tradizionali hanno un potenziale produttivo superiore fino al 50% in più. Sono facilmente riconoscibili dalle etichette e dalla vaschetta di colore verde. Per conoscere la gamma completa delle Grandi Specialità ritira gratuitamente La Nostra Guida dedicata presso il tuo rivenditore Il Buon Orto di fiducia.
POMODORO OPTIMA
Frutti di grossa pezzatura, tondi e con pochi semi, leggermente costoluti e di peso medio 250-300 g. La polpa è soda e di ottimo sapore, totalmente priva di acidità. Pianta rustica e vigorosa, si adatta a ogni tipo di terreno.
Richiedi la Nostra Guida dedicata presso il tuo rivenditore di fiducia!
POMODORO ARAWAK
Elevato contenuto di Lycopene. Varietà della tradizionale tipologia nota come “cuor di bue Ligure”. La pianta è di buon vigore, aperta e di elevata produttività. Il frutto, dall’ottimo sapore, ha la tradizionale forma a cuore rovesciato ed una leggera spalla scura che gli conferisce un’eccellente bellezza, sia a verde che allo stadio tipico della maturazione. La polpa è soda e con pochissimi semi.
POMODORO ZUCCHERINO
Frutti dal gusto eccezionale: il sapore dolce e delicato è la peculiarità di questa varietà veramente unica. Pianta molto vigorosa che produce frutti sulla tipologia “datterino” del peso medio di 15-20 g disposti a grappoli di 15-20 frutti. La produzione è abbondante per un lunghissimo periodo.
NOVI6TÀ 201 POMODORO CAURALINA
Varietà della tradizionale tipologia nota come “cuor di bue”. La pianta è di buon vigore, aperta e produttiva. Il frutto, che ha la tradizionale forma a cuore, è di colore rosso chiaro rosato e raggiunge anche i 200 g. di peso. La polpa è carnosa, con pochissimi semi di ottimo sapore e di qualità eccellente.
POMODORO CENCARA
Grappoli composti da 6-8 frutti di forma ovale e peso fino a 150 g, con polpa soda, uniformi nella pezzatura e nel colore che, a maturazione completa, è rosso intenso brillante. Ideale per il consumo sia da fresco che per la preparazione di sughi o salse. Questa varietà ha un contenuto particolarmente alto di carotene e vitamina C.
POMODORO CORNABEL
Varietà della tradizionale tipologia nota come “a corno” o “banana”.La pianta è di buon vigore, aperta e produttiva e molto precoce. Il frutto, che ha la tipica forma allungata, è di colore rosso e raggiunge facilmente il peso di oltre 200 g. La polpa è carnosa, con pochissimi semi di ottimo sapore e di qualità eccellente.
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Primavera 2016
SCHEDE TECNICHE N.1
Il Porro (allium porrum)
Questione di Piccantezza...
Il gusto piccante percepito mordendo un peperoncino è prodotto principalmente dalla capsaicina, un alcaloide contenuto nei semi e nei filamenti che provoca una sensazione di calore e di dolore. Più il frutto è ricco di capsaicina, più è piccante: Il “bruciore” provato al contatto con la capsaicina è per così dire, una ”illusione termica”. Essa infatti agisce sui recettori, che normalmente percepiscono il dolore e il calore.
• LA SCALA DI PICCANTEZZA •
Il porro è un ortaggio a foglia, coltivato in tutte le regioni d’italia. La struttura a fusto si compone di guaine fogliari sovrapposte e l’altezza varia da 40 a 80 cm. Ha radici numerose e sottili. La Francia è il primo produttore al mondo ed è tipico della valle della Loira e della zona del Rodano. La versatilità del porro è apprezzata in cucina dove si utilizza sia crudo che cotto e fin dall’antichità gli sono riconosciute proprietà medicamentose. Pianta biennale, è nel secondo anno che va a fiore e seme, ma è coltivato come annuale. Oltre alle varietà estive o di mezza stagione, con le varietà tardive il porro è l’ortaggio ideale da coltivare nella stagione fredda. Infatti, sopporta bene anche le basse temperature, se non addirittura il gelo e la neve.
CARATTERISTICHE - Dal gusto simile a quello della cipolla ma più delicato, è
indicato nelle diete essendo costituito di acqua al 90%. Per mantenerlo bianco si rincalza la terra sul fusto man mano che cresce.
COME SI IMPIANTA - In solchi non profondi a distanza di 15 cm. sulla fila e circa 30 cm. tra le file. Il trapianto inizia da marzo e si protrae fino a luglio per la variatà invernali. IRRIGAZIONE - Necessita di abbondanti innaffiature soprattuto durante i periodi
più caldi. Da evitare l’eccesso d’acqua che può dar vita a ristagno.
0
Non Piccante
1
Mediamente Piccante
Unità Scoville : 100-500
2
Mediamente Piccante
Unità Scoville : 500-1.000
3
Mediamente Piccante
Unità Scoville : 1.000-1.500
4
Piccante
Unità Scoville : 1.500-2.500
5
Piccante
Unità Scoville : 2.500-5.000
6
Estremamente Piccante
Unità Scoville : > 5.000-15.000
7
Estremamente Piccante
Unità Scoville : > 15.000-30.000
8
Estremamente Piccante
Unità Scoville : > 30.000-50.000
9
Impietosamente Piccante
Unità Scoville : > 50.000-1 00.000
10
Impietosamente Piccante
Unità Scoville : > 100.000-500.00 0
10 + Impietosamente Piccante
Unità Scoville : 0- 100
Unità Scoville : > 500.000
Come alleviare il dolore...
Cosa dobbiamo fare se abbiamo osato mangiare troppo peperoncino? È perfettamente inutile ricorrere all’acqua, ai succhi di frutta e alle bibite dolci, dato che la capsaicina non è solubile in acqua, bensì nel grasso e nell’alcol.
CICLO DI COLTIVAZIONE - Dopo circa 90 giorni dal trapianto il porro è
pronto per la raccolta, quando il diametro del fusto è di circa 3 cm. In consociazione consigliato con Lattughe, Carote, Cavoli.
PIANTE INNESTATE...
perchè sono cosi facili da coltivare L’innesto è una pratica vivaistica che consiste nell’unione della parte radicale e della parte aerea di due piante affini diverse tra loro. L’innesto è praticato con lo scopo di ottenere un nuovo individuo che riunisca, con effetto sinergico, le qualità utili di quelli d’origine. L’innesto è utilizzato da tempi remoti in orticoltura, in frutticoltura e nel giardinaggio con il proposito di soddisfare le più disparate esigenze sia degli orticoltori professionali che di quelli amatoriali. Questa tecnica ha permesso anche di riscoprire e coltivare varietà di ortaggi, che per la loro scarsa resistenza alle malattie, era stata abbandonata. L’uso di piante innestate permette anche ai possessori di piccoli orti, che non riescono a fare una adeguata rotazione tra le varie colture, di poter coltivare sullo stesso appezzamento le stesse piante di pomodori, peperoni, melanzane ecc… senza incorrere nei problemi legati alla coltivazione intensiva delle stesse specie per anni ripetuti. FRA I PRINCIPALI FATTORI CHE MAGGIORMENTE GIUSTIFICANO IL RICORSO ALL’IMPIEGO DI PIANTE INNESTATE TROVIAMO: • Maggiore resistenza delle piante alle piu’ diffuse malattie fungine del terreno. • Maggiore produttività dovuta alla capacità delle piante di produrre senza subire stress. • Raccolti piu’ precoci e prolungati nel tempo, con frutti uniformi e migliore resistenza agli sbalzi termici ed idrici. Inoltre le nostre piante pre-coltivate vengono consegnate in vasi di dimensioni maggiori e sono state coltivate per almeno 4-5 settimane nelle nostre serre. Questo permette di poter anticipare il periodo di raccolta di almeno 1 mese!! L’impiego quindi di piante innestate nella produzione di ortaggi per uso familiare, risulta decisamente piu’ facile e permette di ottenere elevate produzioni senza l’impiego di tofarmaci; il tutto garantisce un raccolto di frutti piu’ sani (assenza di residui) e di conseguenza piu’ genuini e saporiti.
ECCO COME ALLEVIARE IL BRUCIORE:
• Ingerire prodotti derivati del latte come yogurt, panna acida e latte; • Sciacquare energicamente la bocca con birra o con altre bevande leggermente alcoliche; • Evitare di assumere bevante molto alcoliche, perchè stimolano ulteriormente i recettori già sollecitati; • Rinunciare a bevande acide e molto calde.
Un Omaggio del tuo Rivenditore Il Buon Orto:
DISPONIBILE DA GIUGNO L’EDIZIONE ESTATE 2016