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Perché una risorsa educativa che parli di “consenso
PERCHÉ UNA RISORSA EDUCATIVA CHE PARLI DI “CONSENSO”
Purtroppo, gli stereotipi legati alla violenza e alle differenze di genere spesso non ci permettono di vivere rapporti interpersonali positivi dove ognuno ha il diritto di decidere del proprio corpo e dove i limiti e i confini sono definiti da un consenso chiaro e dichiarato.
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Attraverso questa guida vogliamo porre una maggiore attenzione al significato del mutuo consenso e stimolare un processo di sensibilizzazione che possa portare ad un cambiamento – soprattutto a livello culturale – affinché il consenso nelle relazioni sia la NORMA o NORMALITÀ e non un argomento su cui ancora dover dibattere.
Questa guida, curata da Amnesty International Italia e dall’associazione ‘REDU (Rete Educare ai Diritti Umani)’ in collaborazione con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea e ‘Interessere-Mindfulness in azione’, fa parte della campagna #IoLoChiedo di Amnesty International, ed ha l’obiettivo di diffondere proposte e strumenti finalizzati alla costruzione di una cultura del consenso tra i giovani del nostro Paese.
Attraverso questa risorsa educativa insegnanti, formatori, educatori ed attiviste/i – in particolare coloro che lavorano con i giovani sui temi della violenza e della violenza di genere –potranno approfondire il tema del consenso utilizzando strumenti di stimolo alla riflessione, metodologie, attività pratiche e suggerimenti che potranno essere applicati e trasferiti in diversi contesti formativi ed educativi. Al suo interno saranno presenti anche le indicazioni per allestire la mostra Come eri vestita?, che potrà essere utilizzata al fine di supportare ulteriormente le azioni di sensibilizzazione e di apprendimento legate all’obiettivo della mostra stessa, ossia de-costruire alcuni stereotipi relativi alla violenza sessuale, primo tra tutti che l’abbigliamento, l’atteggiamento e il comportamento della donna possano esserne causa e quindi provocare la violenza.