#Scuole al centro - Inclusione scolastica in epoca di pandemia

Page 1

AZIONI A SOSTEGNO DELL’INCLUSIONE SCOLASTICA IN EPOCA DI PANDEMIA

#Scuole Al Centro Promosso dall'Istituto Sassetti Peruzzi in collaborazione con Onlus COSPE con il Finanziamento della FOndazione Carlo MArchi


PRINCIPALI TEMATICHE AFFRONTATE ELABORAZIONE DI REDU-RETE EDUCARE AI DIRITTI UMANI

1-Introduzione e background 2-Metodologia di lavoro 3-I laboratori con gli studenti e le studentesse: I risultati 4-I focus group con i docenti 5-Il focus group presso l’Istituto Paolo Uccello 7-Il focus group presso l’Ist. Sassetti Peruzzi 8- Regole per l’inclusione scolastica s


INTRODUZIONE E BACKGROUND Le presenti linee guida sono state elaborate grazie alle esperienze maturate nell’ambito del progetto #Scuole al centro: azioni a sostegno dell’inclusione scolastica in epoca di pandemia.

Il progetto #Scuole al centro ha lo scopo di garantire un contesto inclusivo a scuola per tutti e per tutte.

Gli obiettivi specifici del progetto si possono riassumere come segue:

Promuovere a scuola interventi educativi volti a colmare il gap formativo che tende ad accentuarsi nella fase post-lockdown da pandemia Covid-19 a svantaggio di alunni/e di origine straniera Promuovere il coinvolgimento delle famiglie alla vita scolastica dei propri figli attraverso una migliore comunicazione scuola-famiglia

Studenti, studentesse, rispettivi insegnanti e famiglie della scuola superiore di secondo grado “Sassetti Peruzzi” e della scuola superiore di primo grado “Paolo Uccello” hanno partecipato attivamente al progetto.


METODOLOGIA DI LAVORO Dalle attività laboratoriali con gli studenti e le studentesse degli Istituti coinvolti nel progetto e dalle attività di focus group con i docenti, sono emersi dati empirici che hanno permesso di inquadrare gli aspetti positivi, durante il periodo di pandemia, che hanno permesso al sistema casa-scuola di funzionare in modo inclusivo e quegli aspetti negativi che sono stati un ostacolo all’inclusione e alla partecipazione.

Da tali incontri si sono estrapolati suggerimenti e brevi indicazioni da cui ogni scuola potrà partire per garantire l’inclusione di ogni persona in contesti critici in cui l’ordinario svolgimento delle lezioni in aula non è reso possibile da fattori esterni, non controllabili direttamente.


I LABORATORI CON GLI STUDENTI E STUDENTESSE

LE EMOZIONI Gli studenti si racconta attraverso i disegni e le emozioni


Gli studenti e le studentesse nei laboratori hanno espresso le loro emozioni rispetto alla pandemia, al lockdown e soprattutto alla DAD. Sono emerse sia emozioni positive che emozioni negative rispetto a tale esperienza, come di seguito riportata.

Fra le emozioni positive si ritrova la possibilità di avere tempo di riposo e studio non rigidamente scanditi dal “suono della campanella” e il confort di poter studiare nell’ambiente casalingo, trascorrendo più tempo in famiglia e con i propri animali domestici.

Fra le emozioni negative emerge la malinconia e la tristezza dovuta alla scarsità di relazioni sociali, la solitudine fino alla noia, allo stress e alla rabbia per non saper gestire una situazione straordinaria. Di seguito la tabella di sintesi di quanto emerso nel lavoro con gli studenti e le studentesse:


Come mi sono sentito/a in DAD SENSAZIONE POSITIVE

SENSAZIONE NEGATIVE

Felicità

Tristezza

Stare a casa più tempo e in pigiama

Malinconia di stare lontano dagli

Dormire di più

amici

Stare con la famiglia

Solitudine

Avere più tempo a disposizione

No contatti umani

Compiti più facili e meno verifiche

Noia

Meno ore di lezioni e maggiori

Rabbia

pause

Stress

Relax

Distrazione

Mangiare durante le lezioni e senza

Confusione

orari

Mangiare troppo ed ingrassare

Maggior competenze informatiche

Limitazioni

Passare più tempo con i propri

Mancanza dei familiari

animali domestici

Stanchezza


Cosa è stata la DAD


LE DIFFICOLTÀ Gli

studenti

e

le

studentesse

dopo

aver

espresso

le

emozioni

che

legavano

all’esperienza di DAD, hanno poi focalizzato le difficoltà concrete che hanno dovuto affrontare. Sostanzialmente, le difficoltà si possono dividere in difficoltà di ordine:

TECNICO

SOCIO-RELAZIONALE

DIDATTICO

come l’avere

come il relazionarsi con docenti stressati e

dal momento che

connessioni lente,

negativi, l’impossibilità di parlare con uno

per alcuni le lezioni

problemi tecnici

specialista per sfogarsi della situazione

erano troppo

con il PC,

contingente, l’impossibilità di socializzare

faticose e teoriche

problemi di spazio

di persona, l’avere una famiglia invadente

tanto da far

e condivisione di

o che interrompeva la concentrazione.

arrossare gli occhi e

PC e TV, rumori di

Inoltre molti degli studenti hanno

creare mal di testa

sottofondo che

segnalato la sensazione di essere sospesi

non facilitano la

come se il mondo si fosse fermato, senza

concentrazione

la possibilità di poter uscire per esplorare cosa accade.


Suggerimenti e brevi indicazioni per rendere la scuola più inclusiva


SUGGERIMENTI E BREVI INDICAZIONI PER RENDERE LA SCUOLA PIÙ INCLUSIVA IN PERIODI STRAORDINARI E DI EMERGENZA DOPO AVER CITATO LE SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ AFFRONTATE IN DAD, GLI STUDENTI E LE STUDENTESSE HANNO ESPRESSO DEI SUGGERIMENTI PER COME RENDERE LA SCUOLA PIÙ INCLUSIVA ANCHE IN PERIODI DI EMERGENZA. I SUGGERIMENTI RIGUARDANO LE SEGUENTI SFERE

LA DIDATTICA Potrebbe essere meglio organizzata e strutturata per tempo. I gruppi di lavoro

LE N U O VE T EC N O LO G IE

dovrebbero essere facilitati in modo da aiutare

Gli studenti e le studentesse dovrebbero

gli studenti a mantenersi in contatto: la

ricevere un supporto tecnico per problemi

creazione di chat potrebbe aiutare a

di rete da parte della scuola e della

socializzare online. In genere le attività all’aria

famiglia; ognuno dovrebbe avere strumenti

aperta dovrebbero essere privilegiate.

adeguati per seguire le lezioni in DAD; la

L’appello potrebbe essere fatto una sola volta

piattaforma in uso dovrebbe essere più

al giorno e non al cambio di ogni docente.

efficace

Sarebbe importante inoltre avere più laboratori di educazione civica

IL TEMPO

LA CURA DI SÉ

Il tempo dovrebbe essere meglio strutturato, in

Fare allenamento a casa da soli, prendersi

generale sarebbe meglio avere meno compiti a

cura di sé, trovare nuovi hobbies e cose da

casa e svolgere la maggior parte delle attività

fare, come imparare a cucinare, leggere,

durante le lezioni; prevedere pause più lunghe tra

guardare film anche in lingua originale per

una lezione e l’altra

imparare più lingue.


Tutti i partecipanti alle attività laboratoriali hanno segnalato che sarebbe auspicabile continuare ad utilizzare

metodologie

interattive per facilitare l’apprendimento. Fra queste metodologie, il l e l’

avoro in piccoli gruppi

utilizzo di video/film per introdurre

argomenti e temi specifici, sono stati fortemente suggeriti. Da un punto di vista relazionale, gli studenti e le studentesse auspicano che ci sia un miglioramente anche nel

dialogo tra docente

e allievo/a che significa: ricevere

maggiore attenzione da parte degli

adulti/essere presi sul serio trattare di argomenti che non siano legati strettamente alle discipline scolastiche permettere a due rappresentanti degli studenti di parlare dei

“diritti” degli studenti con

dirigente scolastico e docenti.

Cosa potrebbe funzionare nella scuola post-pandemia


I FOCUS GROUP CON GLI INSEGNANTI Nell’ambito del progetto #Scuole al centro, oltre ai laboratori con gli studenti, sono stati organizzati due focus group con i docenti degli Istituti Paolo Uccello e Sassetti Peruzzi. I focus group hanno avuto l’obiettivo di permettere ai docenti di riflettere sulla DAD, e su come ha influenzato l’inclusione degli studenti e delle studentesse nelle attività educative. In entrambi i focus group sono stati affrontati i seguenti argomenti definizione di inclusione criticità della DAD punti di forza della DAD cosa possiamo usare nel periodo post-pandemia per rendere gli Istituti più inclusivi

Insegnati del'Ist. Sassetti Peruzzi

Insegnanti della scuola Paolo Uccello


I FOCUS GROUP CON GLI/LE INSEGNANTI DELLA SASSETTI PERUZZI Cosa è per te inclusione

La diversità

che

sta

bene

insieme.

Nel

quotidiano

è

difficile

attivare

processi

inclusivi, ad esempio con studenti e studentesse che non parlano italiano ed hanno background culturali diversi da quelli di coloro che “accolgono”. La comunicazione è la chiave essenziale nei processi di inclusione.

E’ un’azione delicata, in cui si entra piano piano nel mondo dell’altro. Nella DAD ad esempio i docenti e gli studenti si sono supportati reciprocamente in modo delicato, dovendo affrontare insieme una situazione “straordinaria”.

E’ allegria,

colori

che

apparentemente

sono

diversi

ma

che

nella

sostanza

presentano similarità.

Apertura, propensione verso l’altro: empatia. Fare parte di un cerchio: essere alla pari in un determinato contesto. Abbraccio, ascolto.

che è mancato durante la DAD e manca a tutt’oggi. Inclusione è anche


I FOCUS GROUP CON GLI/LE INSEGNANTI DELLA SCUOLA PAOLO UCCELLO Cosa è per te inclusione

Abbraccio: abbracciare

la differenza dell'altro e non averne paura. Inclusione è un

movimento verso l'altro, per accoglierlo e per valorizzare le differenze, invece di averne paura. E' come un abbraccio E' come un abbraccio!

Empatia:

per

comprendere

meglio

l'altro.

Aiuto

reciproco.

Le

mani

hanno

un

significato e gesto molto importanti, segno di amicizia e affetto. Empatia aiuta anche la comunicazione.

Rete:

Mettere

in

rete.Con

relazioni

positive

anche

le

persone

più

in

difficoltà

riescono a sentirsi parte di una comunità che li aiuta a compensare le proprie difficoltà.

Essere

in

rete

vuol

dire

non

solo

comunicare

ma

anche

aiutare

e

supportare.

Equità: puntare

Per inclusione efficace bisogna capire la differenza tra le varie situazioni e ad

obiettivi

comuni

inclusione se non c'è equità

considerando

i

diversi

punti

di

partenza.

Non

c'è

.

Intreccio: Accostare varie corde in modo da rendere tutto e tutti più forti. Inclusione non è obbligo di adattamento ma trovarsi a metà strada nel rispetto reciproco e quindi un arricchimento. Inclusione è intreccio di identità culturali


CRITICITA' DELLA DAD


CRITICITA' DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della scuola Paolo Uccello

Fra

le varie criticità riscontrate dai docenti nel periodo di lockdown ed anche successivamente,

possiamo citare:

Relazione studente-docente: E'

mancata la relazione diretta, non c'era dialogo con gli studenti.

La lezione si costruisce anche grazie all’interazione con gli studenti e le studentesse.Durante il periodo della DAD erano chiusi e quasi irraggiungibili. Anche nel post-lockdown e durante le attività in presenza, è difficile percepire le espressioni degli studenti e delle studentesse, che sono coperte dalla mascherine. Questo previene una comunicazione efficace.

Disponibilità ed utilizzo degli strumenti e tecnologie:

Molti studenti e studentesse hanno

avuto problemi di connessione e di disponibilità di PC per partecipare alle lezioni, dovendo condividere gli strumenti a disposizione con altri membri della famiglia. Alcuni studenti hanno dovuto scegliere a quali lezioni partecipare per usare tutti i GIGA a disposizione di tutta la famiglia.

Inoltre,

in

alcuni

casi,

alcuni

allievi/e

non

hanno

mai

usato

la

telecamera

per

nascondere le condizioni in cui vivono o studiano: questo non ha facilitato il contatto e la relazione. In alcuni casi e soprattutto con gli allievi e le allieve che appartengono a minoranze, abbiamo assistito a fenomeni di isolamento sociale e linguistico-comunicativo. Rimane difficile valutare

se

le

condizioni

di

vita

o

di

studio

fossero

effettivamente

difficili

e/o

se

gli

studenti/studentesse abbiano usato l’espediente del malfunzionamento delle nuove tecnologie per auto-isolarsi. Nel caso in cui fossero presenti fratelli maggiori o genitori, gli studenti e le studentesse hanno potuto essere sostenuti sia nell’uso della DAD che degli strumenti specifici.


CRITICITA' DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della scuola Paolo Uccello

Autonomia e attenzione agli strumenti:

durante il periodo di DAD l’attenzione si è molto

abbassata e anche l’interazione fra studenti e studentesse e con i docenti. Si è anche notato che in molti casi, ove non ci sono stati genitori attenti, la gestione degli strumenti di apprendimento come i quaderni, i libri di testo non fosse curata. Inoltre, molti studenti e studentesse hanno avuto problemi nell’organizzare in modo autonomo i propri tempi di studio.

Collaborazione e rispetto delle regole:

in molti casi si è notato anche che molti studenti e

studentesse hanno avuto problemi nel rispettare le regole. Hanno agito perlopiù come individui e non come parte di un gruppo. Hanno avuto, inoltre, difficoltà nella gestione del tempo e dei tempi di studio e di socializzazione.

Famiglia-scuola:

non

sempre

gli

interventi

dei

genitori

erano

efficaci,

soprattutto

quando

assistevano alle lezioni dei figli e commentavano su quanto presentato dal docente in modo non appropriato e costruttivo.

Organizzazione-disorganizzazione:

soprattutto

nelle

fasi

iniziali

del

progetto,

si

è

creato

confusione fra gli studenti e le studentesse su come partecipare in DAD, anche a causa dei ritardi nella gestione del cambiamento da parte del sistema scuola.


CRITICITA' DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della Istituto Sassetti Peruzzi

Affrontare

una situazione straordinaria senza procedure gestionali della scuola, ha richiesto una

revisione del modo di lavorare: i docenti più motivati si sono improvvisati da subito ed hanno cercato di risolvere un problema mai affrontato prima.

I docenti più motivati si sono fatti

carico di ruoli e funzioni diverse

(segreteria, docenti di

sostegno, mentor, tutor, coach, etc), maturando la sensazione di essere “sovraccarichi di lavoro e responsabilità”, in nome del senso di dovere. Inoltre tale situazione ha generato, a posteriori, frustrazione e divisione fra coloro che hanno “fatto” e coloro che non “hanno fatto”.

E’ emersa la

divisione tra docenti curriculari e docenti di sostegno:

in alcuni casi è stato

difficile co-progettare e rispettare i ruoli di ciascuno.

Competenze dei docenti e degli studenti nell’utilizzo dei dispositivi online. Disponibilità

di strumenti (ad esempio PC e connessione internet) sia per i docenti che per gli

studenti.

Motivazione

(di

alcuni

docenti)

nell’imparare

ad

usare

in

modo

efficace

gli

strumenti

ed

i

programmi a disposizione: alcuni docenti hanno fatto lezione solo nel mese di maggio, prima della maturità. Altri hanno dichiarato di non poter svolgere lezione, in assenza di PC, che la scuola avrebbe invece potuto consegnare.


CRITICITA' DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della Istituto Sassetti Peruzzi

Spazi limitati a casa (soprattutto per gli studenti). Vergogna

(soprattutto degli studenti) nel mostrare i propri spazi privati ed eventuali componenti

della famiglia (es. cinesi che facevano lezione nella stanza dove i componenti della famiglia lavorano a catena), soprattutto durante il I lockdown.

Fragilità emotiva e psicologica dei docenti e degli studenti. Alcuni studenti, che hanno stravolto il proprio stile di vita (dormi re di giorno e stare svegli la notte), hanno

fatto fatica a seguire le lezioni.

DAD ed hanno fatto

in alcuni casi gli studenti si erano abituati alla

fatica a rientrare in presenza.

Famiglie che giustificano i figli per le proprie assenze e per la scarsa partecipazione. Atteggiamenti giudicanti delle famiglie

nei

confronti

dei

docenti

e

delle

loro

scelte

pedagogiche, senza conoscere il background di tali scelte (es: PIF, PTOF, etc). In alcuni casi le famiglie/genitori si sono sentiti messi all’angolo da atteggiamenti giudicanti di docenti e non hanno più partecipato a consigli di classe/istituto.

In alcuni casi i

genitori sono stati completamente assenti (es.genitori che hanno perso il lavoro

durante il lockdown, per cui l’istruzione dei figli non era prioritaria rispetto a reperire un lavoro e uno stipendio).


CRITICITA' DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della Istituto Sassetti Peruzzi

I docenti hanno lavorato

molto sulla relazione e poco sulla conoscenza:

è stato difficile

lavorare sui programmi e sui contenuti.

Difficoltà nel

preparare gli studenti delle V alla maturità,

anche per lo scarso preavviso con

cui sono state presentate le modalità e prove di esame da parte del MIUR. In alcuni casi, per preparare al meglio le classi V alla maturità, si è dato meno spazio e cura alle classi III e IV.

Nel II lockdown, gli studenti hanno sviluppato

strategie per fare meno possibile,

copiare i

compiti e attuare un comportamento non sempre corretto con i pari e con i docenti. Inoltre, lavorare alternando momenti in presenza e momenti a distanza è stato disorientante per gli studenti e le studentesse e le lezioni in poco tempo

faticoso

per i/le docenti, che si trovavano a pianificare e pianificare


+ PUNTI DI FORZA DELLA DAD


PUNTI DI FORZA DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della scuola Paolo Uccello

Resilienza:

la

necessità

ha

stimolato

i

docenti

a

trovare

nuove

soluzioni

come

ad

esempio

approfondire la conoscenza della piattaforma e delle tecniche didattiche online, riorganizzare positivamente il proprio percorso professionale.

Creatività:

La

pandemia

ha

permesso

di

ripensare

anche

all’efficacia

della

didattica

tradizionale. Si sono identificate strategie per tenere alto il coinvolgimento degli alunni e delle alunne. Alcuni strumenti digitali sono ancora in uso.

Valutazione:

La verifica tradizionale ha perso di valore e si sono valutati maggiormente altri

elementi come la partecipazione e le competenze trasversali. Il voto ha perso un po' di valore in questo periodo: i docenti si sono concentrati su una valutazione formativa, dando valore ad impararare ad imparare, all'automonitoraggio.

Dialogo: i docenti hanno spesso ridotto il tempo dedicato alla propria disciplina per dedicare dei momenti al confronto, allo scambio, al dialogo con gli studenti e le studentesse. Si sono create anche delle chat che hanno aiutato il gruppo classe a rimanere coeso, scambiandosi riflessioni personali sul momento storico. Molti studenti e studentesse, solitamente timidi ed introversi, nella DAD sono riusciti ad esprimersi meglio perché si sentivano protetti dallo schermo che faceva da filtro con il gruppo.


PUNTI DI FORZA DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della scuola Paolo Uccello

Competenze digitali:

Gli studenti hanno sviluppato competenze digitali rapidamente: usano

email, social, chat, powerpoint ed altri strumenti in modo efficace.

Ruolo dell'insegnante:

i docenti si sono dovuti occupare di altri aspetti oltre alla didattica e alle

discipline specifiche di insegnamento. Hanno affiancato gli studenti e le studentesse in questioni legate alla vita quotidiana come ad esempio: inviare una mail, scaricare il referto del tampone.


PUNTI DI FORZA DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della Istituto Sassetti Peruzzi

I docenti hanno avuto la possibilità di

interagire in modo più personale

con gli studenti e le

studentesse, ad esempio dedicando del tempo a capire “come stavano” soprattutto ad inizio pandemia. Questa “prossimità” ha avvicinato insegnanti e studenti/tesse e ha permesso di tenere il gruppo classe coeso durante la DAD.

L’aver creato dei

gruppi whatsapp

con le classi, ha facilitato la coesione e lo scambio, il sentirsi

uniti in una situazione straordinaria. Adesso, rientrati in presenza, i docenti hanno difficoltà a ripristinare una comunicazione con gli studenti e le studentesse via email.

Accelerazione nell’acquisizione di

Capacità di

lavorare insieme

sia per gli studenti che per i docenti.

(sia per docenti che per studenti e studentesse). Gli studenti e le

studentesse hanno imparato a lavorare in gruppo e ad aiutarsi. I compiti di gruppo, infatti, sono stati un successo, perché hanno favorito la partecipazione di tutti e tutte. Stessa cosa dicasi per le

correzioni

individuali

dei

compiti,

che

hanno

stimolato

gli

studenti

e

le

studentesse

ad

applicarsi e migliorarsi.

I docenti sono stati il

punto di riferimento per gli studenti e le studentesse

che inizialmente

erano impauriti e spaesati: hanno potuto lavorare molto sulla relazione diversamente a quanto avviene in aula in presenza. Questo ha favorito anche lo sviluppo di fiducia e confidenza, tanto che

ad

alcuni

sconosciute.

docenti

sono

state

confidate

storie

personali

o

familiari

fino

al

momento


PUNTI DI FORZA DELLA DAD Secondo gli/le insegnanti della Istituto Sassetti Peruzzi

Alcuni studenti e studentesse, con difficoltà espressive o di comunicazione, con la DAD si sono

sentiti più protetti e hanno partecipato in modo attivo. I docenti hanno imparato ad

essere attenti, vigili rispetto ai bisogni degli studenti

e delle

studentesse. Hanno lavorato molto sull’ascolto e sulla relazione d’aiuto non solo con gli studenti definiti “fragili”.

I docenti hanno appreso a gestire diversamente l’aula e le dinamiche: ad es iniziare la sessione, chiedendo “come stai?” ha creato apertura e

favorito lo spirito di gruppo.

L’uso di googledoc, ha facilitato la creazione collettiva di testi e stimolato gli studenti così come la creazione di PPT e altri documenti creativi.

Alcune famiglie hanno apprezzato

l’attivazione dei docenti e

la loro risposta attraverso la DAD,

rivalutando il ruolo della scuola.

Alcuni studenti con disturbi gravi hanno potuto interagire con i docenti grazie

parenti e genitori.

al sostegno di


COSA ABBIAMO IMPARATO DALLA DAD Secondo gli/le insegnanti della scuola Paolo Uccello

Da un momento negativo e scoraggiante, i docenti hanno saputo trovare energie e risorse per identificare strategie e strumenti per continuare ad insegnare. Inoltre

da

una

situazione

emergenziale,

si

sono

attivate

reti

sociali

che

hanno

sostenuto

le

persone e ridato un senso all’insegnamento come accompagnamento alla crescita degli studenti e delle studentesse.

Gli strumenti digitali hanno inoltre dato la possibilità ai docenti di raggiungere tutti gli allievi e le allieve e di coinvolgerli nel modo migliore possibile.

Infine,

nel

periodo

della

DAD,

i

docenti

hanno

riscoperto

a

reinventarsi,

a

collaborare

maggiormente con i colleghi, a darsi dei ritmi diversi in cui la priorità era la crescita degli allievi e delle allieve e non il programma curriculare.

Il contatto visivo, un sorriso, la relazione e il dialogo con i singoli studenti e studentesse hanno favorito l’apprendimento anche in una situazione emergenziale.


COSA ABBIAMO IMPARATO DALLA DAD Secondo gli/le insegnanti della Istituto Sassetti Peruzzi In generale, le famiglie devono essere coinvolte di più, devono diventare alleate della scuola e non

ostacolo

nei

processi

educativi

degli

studenti.

La

scuola

può

riflettere

su

come

creare

momenti di coinvolgimento dei genitori e delle famiglie usando magari strumenti online, in modo da facilitare la partecipazione. E’ importante infatti per i/le docenti poter collaborare con le famiglie per proporre attività adeguate ai bisogni dei singoli studenti e studentesse. E’ inoltre necessario rimettersi in discussione e usare metodi e approcci educativi variegati in alternanza al frontale, per motivare gli studenti e attirare a loro attenzione, come ad esempio ideare

compiti

programmare,

legati

alla

preparare

le

realtà.

Questo

attività

comporta

usando

la

necessità

metodologie

diverse

di e

prendersi

il

possibilmente

tempo

per

insieme

ai

colleghi. Per potersi concentrare su una didattica partecipativa ed inclusiva, è essenziale che i/le docenti possano

avere

affidamento

su

meno

compiti

amministrativi

una

segreteria

organizzativa

gestionali. oppure

Sarebbe

poter

di

ripartire

grande i

aiuto

carichi

di

poter lavoro

fare e

le

responsabilità fra i vari colleghi e non concentrare la mole di lavoro e le responsabilità sempre sui soliti gruppi di docenti. Le relazioni tra docenti curriculari e di sostegno possono essere migliorate così come sarebbe utile poter contare su un coordinamento pedagogico anche facilitato da un esperto esterno. Nei consigli di classe sarebbe utile condividere pratiche inclusive in modo da stimolare anche colleghi “meno sensibili”. Infine, è necessario che i docenti trovino il “giusto equilibrio” fra il trasferimento di competenze e conoscenze e la creazione di una relazione efficace con gli studenti, cambiando attitudine e attivando momenti di confronto e dialogo. Per poter essere efficaci è necessario capitalizzare e canalizzare la voglia di riprendere quello che fino ad oggi è mancato: la prossimità, gli abbracci, la relazione.


10 REGOLE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA ALLEANZA D OC E N T E STUDENTE

A L L E A R S I C ON I GENITORI

COLLABORARE E RISPETTARE LE REGOLE INSIEME

D I V E R S I T À N ELLE ME T OD O L O G I E EDUCATIVE

I genitori sono potenziali E’ essenziale che i

alleati dei docenti e degli

La collaborazione, l’attivazione di

docenti e gli studenti e

studenti e studentesse.

reti è stata essenziale nei momenti

le studentesse riescano a

Possono essere sostegno

dialogare, a stabilire un

nella risoluzione di

clima di comprensione e

situazioni complesse e

di ascolto reciproco. Un

impreviste, come la

clima di fiducia è

pandemia. Sono

essenziale per la

essenziali

partecipazione attiva di

di pandemia ed è ancora importante

La lezione frontale ha dimostrato i suoi limiti durante il periodo

nel lavoro quotidiano dei docenti e degli studenti e studentesse. E’ essenziale che i docenti curriculari e di sostegno riescano a collaborare in

pandemico. E’ essenziale che i docenti possano essere in grado di usare

modo efficace, che si possa co-

una varietà di strumenti e

progettare le attività educative. Lo

metodi educativi in modo

nell’identificazione dei

stesso vale per gli studenti e per le

da tenere viva l’attenzione

ogni studente e

bisogni e degli interessi di

studentesse: è essenziale che si

e la partecipazione degli

studentessa e per

ogni singolo studente e

abituino a collaborare e a rispettare

studenti e delle

rendere efficace la

studentessa. La scuola

le regole, sostenendosi a vicenda,

trasmissione di

può attivare dei momenti

facendo parte di gruppi di lavoro

conoscenze e

di confronto anche online

l’acquisizione di

per favorire e stimolare la

competenze.

partecipazione attiva dei

e/o analizzando casi di studio che si

gruppo, lavori all’aria aperta, attività di

riferiscono a situazioni reali. Essere e sentirsi parte di un gruppo, è di grande aiuto soprattutto in situazioni

genitori.

studentesse. Lavori di

emergenziali e complesse ed è essenziale per poter facilitare l’inclusione di studenti e studentesse

simulazione e giochi di ruolo possono essere dei validi alleati degli input teorici.


10 REGOLE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA ATTIVARE L ’ A P P R E N D I MEN T O OL I S T I C O

USARE S T R U ME N T I DIGITALI

USARE LA CREATIVITÀ La creatività ed il pensiero laterale sono stati essenziali nei

E’ necessario che

E’ essenziale riuscire ad

l’apprendimento sia

imparare dalle

sempre più inteso come

esperienze e

un processo che tiene

capitalizzare le

conto anche delle

conoscenze acquisite in

emozioni e delle abilità,

termini di utilizzo di

delle attitudini e dei

strumenti digitali nella

valori oltre che della

formazione e

conoscenza di ciascuno.

nell’educazione. Nel

Solo con l’ascolto attivo,

periodo post-pandemico,

lo sguardo profondo ed

strumenti come le chat, le

una mente ed un cuore

lavagne interattive, video,

aperto è possibile

quiz e tanto altro

attivare processi di

possono essere utilizzati

apprendimento autentici

a complemento degli

e inclusivi.

input in plenaria. Le chat possono essere anche un modo per continuare a mantenere rapporti

V A L U T A R E E N ON GIUDICARE

momenti dell’emergenza pandemica: hanno aiutato i docenti a trovare strategie e strumenti per continuare ad insegnare. E’ utile continuare ad utilizzare uno spirito creativo nell’impostazione delle lezioni e delle attività educative in genere, che vada a stimolare anche la creatività ed il pensiero laterale degli studenti e delle studentesse, in modo da aiutarli a divenire cittadini consapevoli, capaci di trovare superare eventuali ostacoli che possano incontrare nei loro percorsi.

Valutare insieme e aiutare gli studenti e le studentesse ad auto-monitorare e valutare i propri apprendimenti è di grande sostegno nel creare un clima di fiducia e crescita. Mantenere nella valutazione un atteggiamento non giudicante, ma tenere un atteggiamento dialogico ed aperto permette agli studenti e alle studentesse di imparare dagli errori e di fare tesoro dei feedback ricevuti dai docenti e dalle docenti.


10 REGOLE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

I D E N T I F I C A R E C ON C H I A R E Z Z A R U OLI E FUNZIONI

R I P A R T I R E DAL “ C OME STAI? Infine ma non da ultimo, è

E’ di grande importanza che i carichi

essenziale fare tesoro degli

di lavoro siano ripartiti equamente

apprendimenti maturati in epoca

fra i docenti e lo staff amministrativo,

emergenziale. Iniziare le lezioni

identificando con chiarezza ruoli e

chiedendo agli studenti e alle

funzioni di ciascuno. E’ altrettanto

studentesse “come stanno” non

importante che si mantenga

solo li aiuta a consapevolizzare i

flessibilità nell’interpretazione dei

propri stati d’animo e le proprie

ruoli e delle funzioni nell’ottica di

emozioni, ma crea un clima di

collaborare per una finalità comune:

confidenza e di densità relazione

l’inclusione di tutti e tutte nei

essenziale per sviluppare

percorsi di apprendimento scolastici.

apprendimenti ed potenziare l’inclusione di tutti e tutte.


SI RINGRAZIA

TUTTI GLI STUDENTI E STUDENTESSE E GLI INSEGANTI

DELL'ISTITUTO SASSETTI PERUZZI E LA SCUOLA PAOLO UCCELLO

PER IL CONTRIBUTO NEI LABORATORI E FOCUS GROUP

CONTRIBUTO PER LE LINEE GUIDA DI COSPE ONLUS E REDU- RETE EDUCARE AI DIRITTI UMAN

COFINAZIAMENTO DELLA FONDAZIONE CARLO MARCHII


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.