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Lettera del Direttore

La reazione della comunità collegiale del Nuovo Joanneum a quest’anno accademico 2021/2022, ancora contraddistinto e caratterizzato dalle norme COVID-19, dal rispetto del vademecum e dalle scrupolose norme sanitarie poste in essere dalla Fondazione EDUCatt per via dell’emergenza sanitaria in atto, è stata, a mio avviso, sensazionale e sorprendente. Se infatti inizialmente temevo che lo sconforto, il dispiacere per il prolungamento della situazione di crisi sanitaria e delle limitazioni imposte dalle norme di igiene e di sicurezza vigenti in collegio, potesse scoraggiare i nostri studenti, minando lo spirito di unità del collegio e la sua preziosa trama di relazioni, in verità così non è stato, ma, al contrario, una grande energia creativa, una grande atmosfera di speranza, una grande volontà di reinventarsi hanno pervaso il collegio e i collegiali, che hanno imparato pazientemente e responsabilmente a convivere con le regole in atto per il COVID-19 senza tuttavia perdere di vista il valore delle relazioni. I nostri collegiali in formazione sono infatti lievito per la nostra Università e per la società stessa. Penso alle nuove matricole, che con grande forza d’animo, spirito di adattamento, energia ed entusiasmo, hanno lasciato le proprie case scegliendo di fare esperienza in collegio nonostante tutti gli accorgimenti e le attenzioni sanitarie necessari, matricole che hanno potuto sperimentare così tutto il significato di accoglienza, di familiarità, di educazione, di sostegno reciproco e di crescita personale e comunitaria che vivere il collegio porta con sé. L’utilizzo degli strumenti online ed il valore di piattaforme come “Zoom” per restare in contatto anche con i collegiali tornati a casa è stato notevole. Le tante iniziative svolte, la gita di inizio anno a Civita di Bagnoregio, le assemblee di collegio, l’incontro di accoglienza con le matricole, i colloqui personali con direttore e assistente pastorale, i cineforum di collegio, la serata “Master Chef”, i tornei interni, le visite culturali, le iniziative di volontariato, i contest culturali e ricreativi proposti, gli incontri formativi con docenti e personalità accademiche di riferimento dell’università, e con personalità di alto profilo, le iniziative di carattere spirituale e pastorale, l’allestimento del presepe e degli addobbi natalizi, le iniziative del Centenario con la partita studenti-docenti, il Concerto di Beneficienza di Marzo sulla falsariga della tradizionale Panendorata di dicembre, la prima edizione del Festival dei Collegi a Milano, le fantastiche e attesissime Collegiadi, le riunioni di confronto e di formazione, nonché i gruppi di lavoro collegiali e intercollegiali, le riunioni di coordinamento di sede e intersede che sono proseguiti a pieno regime, hanno garantito la prosecuzione delle attività programmate e della realizzazione del Progetto formativo del collegio che ha avuto come tema cardine la Fraternità, in modalità diversa e certamente conforme alle prescrizioni sanitarie vigenti, secondo una logica educativa e formativa integrata rivolta all’accrescimento e al miglioramento delle relazioni, improntate e votate sempre al tema fondativo e propulsivo della proposta formativa di quest’anno nel nostro collegio. Non posso quindi che esprimere la mia gratitudine per come il collegio e i collegiali abbiano vissuto questa crisi; una crisi che ci ha unito invece di disperderci, una crisi che ci ha responsabilizzato e ci ha fatto maturare, invece

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di farci stancare e scoraggiare, una crisi che ha rafforzato i legami (anche quelli momentaneamente a distanza) una crisi da cui si è ripartiti più forti e con più voglia di fare. Nell’introdurre questo bilancio di missione, sintesi riepilogativa ed elaborativa di un anno accademico ricco di esperienze, riflessione, condivisione e momenti formativi di cui non sempre è facile fare narrazione scritta o verbale, trasmetto questa mia testimonianza di ottimismo e di gioia autentica, frutto entrambi dell’esperienza vissuta al Nuovo Joanneum in questo anno speciale e straordinario; è la testimonianza di un direttore grato, onorato e orgoglioso della comunità di cui fa parte, e che scrive nell’attualità ma anche nell’auspicio e nella prospettiva che i collegi conservino sempre la loro energia e il loro spirito formativo, riuscendo a mantenere sempre la propria identità anche nelle avversità e a far sentire ai propri collegiali il senso di comunità e di appartenenza, il senso di fare veramente parte di un’autentica e numerosa famiglia votata sempre a perseguire quella formazione integrale della persona, di cui il nostro Ateneo è fieramente e orgogliosamente propulsivo e propositivo. Un grande ringraziamento va al Rettorato, al Centro Pastorale e alla Fondazione EDUCatt per il contributo fornitoci e per l’attenzione dedicata alla meravigliosa opera dei Collegi, opera che, anno dopo anno, cresce e aspira sempre di più a divenire perno centrale e chiave di volta per la formazione dei nostri studenti. Quest’anno segna il mio ultimo anno da Direttore del collegio, per i sopraggiunti impegni con la specializzazione in Endocrinologia presso il nostro Policlinico Gemelli e auguro pertanto alla comunità dei collegiali un futuro prospero e radioso, fiducioso sempre nell’opera della Provvidenza e consapevole sempre di lasciare un pezzo importante della mia mente, del mio cuore e della mia storia personale presso questa dimensione relazionale meravigliosa di cui conserverò sempre fieramente il ricordo e la memoria.

Ad Maiora!

Dott. Salvatore Raia Direttore

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