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L’UNICA RIVISTA DI ELABORAZIONI OFF-ROAD PER DURI E PURI
Nissan Patrol GR
Jeep JK Unlimited
€ 4,90
n. 25
Mag/Giu 2012
MAGGIO-GIUGNO 2012 - N. 25 - € 4,90 - ISSN 19740646
Bimestrale - ANNO V - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1 - DCB Roma
DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE Austria € 9,00, Belgio € 8,70 Cina, Hong Kong, Malta, Taiwan, Ungheria
Suzuki Jimny 1.3 16V
i ai ovu I nSu am r 300 G s e d e c r e M rofessional P
Test
JEEP JK UNLIMITED: T 3.8L SAHARA VS 2.8 CRD RUBICON
Preparazioni
LAND ROVER DEFENDER TD5 NISSAN PATROL GR 90 NISSAN PATROL GR Y60 2.8 TD DAHIATSU ROCKY 2.8
T T T T
Tecnica
TUTTE LE MISURE DEL 4X4 T TRAZIONE PERMANENTE PER JEEP JK T RADIO CB: LA BATTERIA T
Racing
XTC 2012: 1A TAPPA T KING OF THE HAMMER: T DIETRO LE QUINTE
Viaggi SENEGAL
sommario
Tecnica Tutte le misure del 4x4
34
News 6 News auto: Mercedes G 300 Pro 14 Posta 16 Posta Sprint 18 Le proposte degli specialisti: news e accessori
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Anno V - n° maggio/giugno 2012
Prossimo numero in edicola 1° luglio
Attualità 30 Visita al Museo Unimog
Tecnica 34 Tutte le misure del 4x4 38 Novità: trazione integrale permanente per Jeep JK 42 Radio CB: la batteria
Preparazioni Patrol GR 90 by Bonu
48
Preparazioni Patrol GR Y60 by Calabrotta
56
Preparazioni 48 Nissan Patrol GR 90 ‘89 by Luca Bonù
56 Nissan Patrol GR Y60 2.8 TD ‘90 by G. Calcabotta
64 Land Rover Defender Td5 ‘06 by Pro-drive4x4
72 Prototipo Dauhatsu Rocky 2.8 by No Limits
Test 82 Suzuki Jimny 1.3 16V ‘01 by Mattouno 92 Jeep JK Unlimited: 3.8L Sahara VS 2.8 CRD Rubicon by RTZ Offroad
Competizioni 100 XTC 2012: 1a tappa Sezze 106 Dietro le quinte del King of the Hammer 2012
112 Selezioni italiane Rainforest 2012
114 Consigli di guida per il Mercedes G
Angeli custodi di Giovanni Mancini Direttore Responsabile mancini@elaborare.org
Test JK Unlimited by RTZ Off Road
e avevamo parlato qualche numero fa: i fuoristrada per il sociale. Mettersi a disposizione della collettività con i 4x4 è fondamentale per due motivi. Primo: si offre un servizio importante in occasione di emergenze o per il controllo del territorio; secondo: si ottiene un riconoscimento dalla comunità e dalle istituzioni per il mondo del fuoristrada, in alcuni casi non visto proprio di buon occhio a causa del comportamento di qualche singolo o per la nomea negativa dei “SUV”. Così i fuoristrada e i fuoristradisti si trasformano in controllori e “angeli custodi”, con la possibilità di ottenere dei lasciapassare per le zone protette. La Federazione Italiana Fuoristrada, il cui presidente, Vincenzo Sapienza, abbiamo incontrato recentemente, sta sensibilizzando tutte le realtà dei Club locali. Il passo da fare è questo: dovranno costituirsi almeno 6 associazioni territoriali (tra Club e associati) con sede propria, per poter ottenere un riconoscimento ufficiale dalla Protezione Civile e operare sul territorio. Un'attività in tal senso è già partita dalla delegazione Lazio della Federazione Italiana Fuoristrada capitanata dall'istruttore Liborio Manente, che ha raccolto la disponibilità dei Club laziali ad aderire. Speriamo che anche gli altri seguano questo esempio e si attivino al più presto. Questo nuovo numero di Elaborare4x4 ci accompagna per i mesi di maggio e giugno, tra i migliori in assoluto per praticare fuoristrada grazie alle temperature ottimali e alla natura nel suo massimo splendore. In programma ci sono molti raduni (una trentina solo quelli a calendario Fif più tutti gli altri nei prossimi due mesi) e una ricca varietà di viaggi, dalla morbida sabbia delle dune al fondo più duro dei percorsi montani. E' questo il momento migliore per riprendere le attività, programmare a quale raduno partecipare, controllare il proprio 4x4, effettuando manutenzioni e controlli periodici per non avere sorprese “sul campo”. Oltre al mezzo, non dimentichiamo l'equipaggiamento base (strop, grilli, pale, ecc,) perché potremmo averne bisogno in caso di emergenza, sperduti dentro qualche montagna. Questo nuovo numero di ELABORARE4x4 vi fornirà diversi spunti per alimentare al meglio la vostra passione! Buon viaggio, buon raduno a tutti!
N
92
Competizioni XTC 2011: Sezze
100
Preparazioni Land Rover Defender Td5 by Pro-Drive 4x4
64
“Il mondo è un libro e quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina”. Sant’Agostino
Club House 118 Raduno Gruppo Fuoristrada 4x4 Val di Noto
120 Raduno Roma Nord Off Road 121 Raduno Inchiusa Club 4x4 122 Raduno Storico Italiano Land Rover
123 Raduno Amelia Fuoristrada 124 Raduno Topini Randagi 125 Raduno Salerno Fuoristrada
Cronaca 4x4 126 Finestra sul mondo del 4x4
Viaggi 132 Senegal
Offroad People 130 Regionale: 128 140 144 146
l’offroad in Campania MMS: l’auto del lettore Calendari Club-Viaggi Mercatino Le nostre prove
NEWS AUTO 4X4
MERCEDES G 300 PROFESSIONAL Prezzo da Euro 73.210
Evoluzione Professional I numeri di serie che identificano i Mercedes G, inseriti nel telaio, sono 460-461-463. Il 462 esiste, ma è solo il telaio assemblato per essere completato da aziende estere
I
l Classe G debutta nel 1979 come veicolo essenzialmente militare (per le commesse dello Scià di Persia, azionista Mercedes Benz, mai portate a termine), con la serie 460, trazione part time, inizialmente con differenziali bloccabili a richiesta. Nel 1992 si sdoppia in due 6
ELABORARE 4x4
gamme. La produzione della spartana 460 cessa e nasce la 461, per gli eserciti di mezzo mondo o per lavoro, essenzialmente per mercati di lingua tedesca (Worker). La nuova 463, trazione integrale permanente con differenziale centrale, è destinata al mercato civile;
ogni anno aggiornata, si è inserita anche nel segmento di gran lusso (modelli AMG di Mercedes, elaborazioni Brabus). Nel 2009, in occasione del trentennale, il 461 è disponibile su tutti i mercati, prima con una versione speciale PUR, che preannuncia la versione 2010
(attuale) del 461, completamente rivista (anch’essa trazione integrale permanente). Per tutto il mondo nasce una nuova “stella”: il G Professional! È disponibile Station Wagon passo lungo (il corto è definitivamente sparito), il VAN (furgonato chiuso), Chassis
Provato da Liborio Manente
Delegato Lazio e istruttore FIF, ha provato per 2 giorni il Mercedes G 300.
Provato da Romano Girardi
Titolare della Off4, ha avuto modo di saggiare le prestazioni del G 300.
di ROBERTO CROCI
pick up (cassone largo e aperto, due posti) e Chassis Driving Cab, anche a Doppia cabina da allestire e, a richiesta, nella mostruosa versione 6x6!
DESIGN Praticamente inalterato dal vecchio 461/460. D’altra parte l’utenza professionale o di offroad puro vuole esattamente questo! E il Classe G ha senz’altro il record di “invarianza” assoluto al mondo (solo un piccolo pezzettino di ricambio Land Rover lo batte, ma è solo un ricambio)! È un raro e prezioso “fianchi dritti”, l'ideale nel fuoristrada. Soltanto gli specchietti retrovisori si sono ammaccati durante il ribaltamento del mezzo: viva il vintage! Alcuni dettagli sono stati aggiornati, come gli specchi retrovisori esterni, ora tipo “camion”, con il lusso dello sbrinatore elettrico. Il porta targa posteriore è stato spostato sulla traversa del portellone. Quest’ultimo può essere scelto anche a doppio battente, come nelle primissime versioni, molto più pratico. Paraurti anteriore ad uso gravoso con mitico maniglione gancio: difficile fare di meglio! Chicca da professionisti: cofano motore calpestabile (optional) fino a 130 kg.
INTERNI Spartani, secondo gli standard attuali (se confrontati con la G standard!), ma di lusso se paragonati con quelli degli anni ‘80! Con qualche optional, la strumentazione diviene completissima e molto “tecnica”. Addirittura troppo! Come la consolle centrale con i mitici tasti dei “blocchi” ormai digitali, anziché i bei In basso: il comodo cassetto sotto il sedile del pilota, con apertura verso l’esterno, e i tasti dei tre blocchi e delle ridotte.
Interni spartani, sedili avvolgenti, piano di carico disponibile anche in legno. Lo snorkel è veramente ben studiato.
MERCEDES G 300 PROFESSIONAL consentono una CO2 di 307 g/km, quasi “normale” su una massa del genere! Grande filtro dell’aria che intercetta il flusso che proviene da uno snorkel di assoluta qualità tecnica ed estetica, con valvola scarico acqua (guadi consigliati solo di 500 mm, ma certamente può di più!). Centralina elettronica nell’abitacolo, tra i sedili anteriori, chiusa come una cassaforte.
TELAIO E SOSPENSIONI Se possibile, ancora più esagerate del G Classic! Sagomature di rinforzo sui ponti, barre antirollio anteriori/posteriore rinforzate, mensole di supporto, molle posteriori irrobustite, come pure la traversa posteriore del telaio che supporta il carico trainato (solo 3.200 kg per legge!). Telaio e sottoscocca sono completamente impregnati di materiale fono assorbente e antiruggine, una caratteristica che porta la vita di “progetto” a 25 anni! Sospensioni elicoidali e ammortizzatori idraulici Sachs, già tarati per il carico pesante a cui è destinato il G. Viaggiando scarico, la durezza è inevitabile! Il nuovo propulsore è un V6 Diesel Common Rail da 2.987 cc, con potenza di 184 CV a 3.800 giri/min e una coppia di 400 Nm a 1.600 giri/min.
“bottoni” o il mitico “pomello a mano” delle vecchie G. La luce di cortesia del passeggero, snodata, ricorda che siamo a bordo per “lavorare”, non per divertirci! Sedili (in robusto tessuto) poco avvolgenti, “duretti”, anch’essi fatti per tenere la “schiena diritta”. Quelli posteriori (stretti) sono sdoppiati (solo due posti), con un abbondante tunnel centrale per adagiarvi sci, pali, attrezzi, etc. Piano di carico disponibile anche in legno, con punti di ancoraggio del carico. Pavimento in metallo “vivo” (per pudore solo un piccolo tappetino di gomma), dove l’acqua dei guadi o degli scarponi può entrare e uscire dai tappi del fondo! Per legge non possono mancare i due airbag anteriori. Chicca da professionisti: alzacristalli manuale! 8
ELABORARE 4x4
MOTORE Aggiornato, forzatamente, per la normativa Euro 5, è controllato dall’elettronica, insieme al cambio automatico. V6 Diesel Common Rail (CDI), 2.987 cc, con potenza massima di 135 kW (184 CV) a 3.800 giri/min, fa filare le quasi 3 t a pieno carico del G Pro a 160 km/h! Coppia massima di 400 Nm a 1.6002.600 giri/min, erogati senza tentennamenti dal pregevole turbo a geometria variabile. Consumi ragionevoli (per la massa e il CX di 0,54): nel ciclo combinato, ad esempio, parliamo di 11,7 l/100 km (8,6 km/l). Utilissimo il pre riscaldatore a gasolio e a spina elettrica, per le partenze a freddo. Originale la doppia batteria in serie, con impianto a 12V. Filtro gasolio già pronto per il deserto (visto il Common Rail). Catalizzatore e FAP,
EVOLUZIONE PROFESSIONAL TRASMISSIONE E TRAZIONE Trasmissione classica Classe G 463, permanente integrale con terzo differenziale, centrale bloccabile meccanicamente e ripartizione 50% e 50%. Ormai classico è anche il cambio automatico, controllato dall’elettronica: 5 marce, con la possibilità di riduzione del range per discese (effetto freno motore). Gli assali sono ovviamente rigidi, ponti tipo Salisbury, con blocchi meccanici 100% ad entrambi i differenziali, azionati da attuatori idro-pneumatici (tasto). Ottima la soluzione di casa Mercedes, con riduttore inseribile, indipendentemente dal blocco centrale, ideale per
percorsi alpini e traino. Ruote di serie piuttosto piccole, che arrivano al massimo di 265/75 R16 o 235/75 R17,5, con una pressione consigliata inusuale tra 3 e 5 bar! Freni a disco Brembo all’anteriore, a tamburo rinforzato al posteriore. ABS e BAS/EBD/EBV per il controllo e l’aumento dello sforzo di frenata.
ACCESSORI Piuttosto ampia la scelta per adattarsi ai bisogni della clientela professionale. Citiamo solo quelli più utili al nostro lettore: cofano calpestabile, kit protezione fari, riscaldatore abitacolo e motore, portellone sdoppiabile, paraurti anteriore rinforzato, cerchi in lega.
G come gioventu’! di ROBERTO CROCI
Lo dice ufficialmente Mercedes Benz! E anche il Premier Mario Monti! A 33 anni non si va in pensione! Specie se hai una salute di "ferro", come il telaio del Classe G, progettato per una vita utile di 25 anni! Ma è come per le medicine: il margine di sicurezza è tale che dovete preoccuparvi della vostra data di scadenza! Nessuna novità, dunque, per la chiusura delle linee di produzione di Graz, in Austria, gestite ora dalla canadese Magna. I rumors di termine al 2020 non sono ufficiali. Invece ufficiale è il "run out" dei passi corti, disponibili fino ad esaurimento scorte, che chiudono l'onorabile carriera con la Final Edition 2011. Dunque, passi lunghi e ben distesi (non preoccupatevi, meglio del corto!) e manutenzione sui "vecchi ferri"! Errata corrige per quanto pubblicato sul N.24: la motorizzazione 250 CDI (sotto i limiti redditometro) è disponibile per tutta la linea SUV di Mercedes Benz. Ma, noblesse oblige, il Classe G non è un SUV! L'attuale 350 Blue Tec è esente dal superbollo (V6 Diesel, 2.987 cc; 155 kW @ 3.400 rpm; spaventosa coppia di 540 Nm @ 1.600/2.400 rpm). E che G sia giovane è proprio vero! Guardate cosa ci è capitato in Germania, alla concessionaria MB di Gaggenau, dove abbiamo portato un G Professional per il cambio da miglia/h a km/h. Dopo qualche minuto, esce dall'officina un tecnico, piccolo e scuro, che ci dice “Ma siete italiani? Perché questo G non l'abbiamo mai visto!”. Era Giuseppe, meccanico di Agrigento, da 40 anni in Mercedes Benz! Tutto lo staff a studiarci e, molto gentilmente, ad accoglierci con Elaborare4x4 in mano! Allora questi giovani G hanno ancora tanta strada da fare, o meglio fuoristrada, per farsi conoscere!
Giuseppe (a sx), da Agrigento, 40 anni in MB. Il G Professional lo vede per la prima volta “GRAZ” ad Elaborare4x4!
Lo staff di Mercedes Benz di Gaggenau (D) posa davanti all'ultimo bebè G Professional di Elaborare4x4.
MERCEDES G 300 PROFESSIONAL
Le impressioni di guida di Liborio Manente delegato FIF ampi specchi retrovisori laterali e, infine, di quello centrale. Noto, purtroppo, che la visibilità posteriore è notevolmente ostacolata dalla presenza dell'ingombrante ruota di scorta, solo in parte mitigata dall'ampiezza degli specchi laterali. Il piantone del volante non è regolabile e la porzione superiore della corona impedisce di vedere la parte superiore del cruscotto, con il grafico della velocità, riportata sia in chilometri, sia in miglia. Giro la chiave dell'accensione e il V6 Mercedes incomincia a girare regolare e silenzioso. Faccio scorrere la leva del cambio fino alla posizione di retromarcia e, con molta Nell'avvicinarmi noto gli pneumatici “Mud” che equipaggiano attenzione, data la scarsa visibilità posteriore, utilizzando la 4x4 ancora puliti, che fanno immaginare un uso stradale del prevalentemente gli “specchietti” laterali, arretro. Posizionando mezzo. Mi viene già l'acquolina in bocca a pensare che sarò io la leva del cambio su “drive”, agisco sul pedale dell'acceleratore e il 4x4 Mercedes si muove in avanti con a “sporcare” e a mettere alla prova questo giocattolone in decisione: inizio la prova! Nel traffico cittadino il Mercedes G, offroad, il suo vero habitat. Attraverso i vetri scorgo l'ampio spazio del vano bagagli con il piano in legno. Sbircio la plancia nonostante la sua mole, si muove bene. Il cambio automatico è comodo e rilassante. I cambi di direzione sono agevoli e, anche e noto numerosi pulsanti ed un pomello di non immediata comprensione d'uso. Sul tunnel centrale, nei pressi della leva, è se repentini, non creano alcun problema di stabilità, con riallineamento graduale. Il sistema delle sospensioni, sebbene disegnato lo schema del cambio automatico, ma balza agli un po' duro senza carico, assorbe abbastanza bene le occhi il fatto che non è fornito di illuminazione. Un'altra cosa irregolarità e le buche dell'asfalto cittadino. Una breve che si percepisce con un po' di sorpresa è la manovella dell'alzacristalli. È vero che questa poderosa 4x4 ha le carte in galoppata autostradale mi porta a varcare il cancello della pista “Drive 4x4” situata nella zona est alle porte di Roma. regola per affrontare guadi molto profondi, come testimonia anche il robusto snorkel, ma vale davvero la pena sacrificare la Appena lasciato l'asfalto, inserisco le ridotte e blocco il differenziale centrale, pronto ad affrontare gli ostacoli della comodità di aprire il finestrino, rapidamente, con la semplice pressione di un dito o abbassare il vetro del lato passeggero da pista permanente, tipici dell'offroad nostrano. Primo “ostacolo” parte del guidatore nelle innumerevoli occasioni della guida di l'area twist con buche sempre più profonde, che non mettono tutti i giorni, per privilegiare l'eventualità di un guado profondo, in crisi la nostra G Professional, sia per il suo passo lungo, sia per la possibilità di inserire il blocco posteriore quando piuttosto improbabile per il reale acquirente? Si ha l'impressione di una forzatura per un'auto così costosa! Ancora retromarcia e abbrivio non sono sufficienti per avanzare. Ripide salite rocciose, discese mozzafiato, trincee, buche e dossi un'impressione di robustezza e di praticità in un eventuale vengono affrontati con estrema facilità e senza indecisioni, uso professionale viene dal cofano calpestabile, che però sfruttando le caratteristiche di vero fuoristrada. Il cambio stona un po' con il resto della carrozzeria lucidata a specchio. automatico consente di concentrarsi sugli ostacoli e sulle Mentre sono assorto in queste valutazioni preliminari della traiettorie da seguire, senza doversi Mercedes G Professional, arriva Giovanni. Ci salutiamo preoccupare di scegliere il rapporto cordialmente e mi porge le chiavi di questo 4x4 che mi terrà compagnia nei due giorni seguenti. L’unica raccomandazione è: non graffiarla! Apro lo sportello e mi siedo alla guida, accolto da un sedile leggermente rigido, ma ampio e, tutto sommato, comodo, che cerco di adattare alla mia statura ed alla posizione di guida, strettamente aderente ai criteri della guida sicura offroad: lo schienale quasi dritto, la distanza giusta dal volante e dalla pedaliera, il poggiatesta completamente alzato, la regolazione (non molto agevole) degli
Entrando nel piazzale del parcheggio di Elaborare4x4 non fatico a individuare subito la G, una vettura alta e dalle forme spigolose, che infonde un'impressione di robustezza e di classica sobrietà
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giusto del cambio. Scarso il freno motore in retromarcia nelle pendenze molto accentuate, mentre è più che sufficiente nelle discese con pendenza anche superiore ai 30°, con l'inserimento della prima marcia. Solo nelle salite più impegnative e con twist è necessario l'utilizzo del blocco posteriore, mentre quello anteriore rimane solo una possibilità non utilizzata, ma tranquillizzante. Alla fine della prova, quando le ruote della G, adesso finalmente sporche di terra e fango, ricominciano a mordere l'asfalto, ho la netta sensazione di conoscere meglio questo Mercedes G Professional. La mia prima opinione quasi negativa di questo mezzo, per me volutamente e artificiosamente reso spartano “per duri e puri” da bar, si è trasformata in una sorta di rispetto. Adesso posso dire di apprezzare le sue doti di vero 4x4 di razza, adatto ad affrontare gli ostacoli tipici del fuoristrada più impegnativo e ad essere utilizzato per impegni gravosi in ambito lavorativo.
EVOLUZIONE PROFESSIONAL
Il twist
37
46
Alla prova del twist con il muletto il G ha esibito un’altezza di 37 cm sull’asse anteriore, che arrivano a 46 su quello posteriore.
Le impressioni di guida: Romano Girardi della Off4 Salendo a bordo ci si rende subito conto che la qualità Mercedes G è rimasta quasi inalterata nel tempo e la spartanità del veicolo è stata quanto mai desiderata dal produttore, che con climatizzatore manuale, vetri apribili manualmente e plancia ridotta al minimo indispensabile, ha voluto ricalcare le orme dei primi G 460 o addirittura dei Peugeot P4 realizzati su licenza Mercedes. Il cambio automatico unito alla ormai super collaudata trasmissione 463 con blocchi posteriore, centrale e anteriore, fornisce al veicolo una mobilità incredibile, aiutata ancor maggiormente dal passo lungo della versione del nostro test, il tutto accompagnato da un motore generoso ed esuberante, anche se con una coppia non proprio ideale per un offroad purosangue. Sedili in finta pelle, rivestimento ridotto all’essenziale, snorkel di serie, griglie fari esterne, pneumatici BFG KM2 265/75 R16 donano al veicolo un aspetto da fuoristrada semi preparato per uso professionale, con la posizione targa al posteriore addirittura al limite delle normative italiane vigenti, essendo collocato sopra il portellone, al fine di evitare la rottura della stessa nel caso di angolo di uscita molto accentuato. Guidando il G300
si ha un’ottima visibilità, quasi a 360°, in ogni situazione grazie alle forme della carrozzeria e agli specchi esterni di grandi dimensioni. Pigiando sull’acceleratore si ha subito l’impressione di un propulsore generoso anche se non esuberante, data la stazza del veicolo ed il suo peso che talvolta trasforma il mezzo quasi in un pachiderma dalle reazioni simili ad un veicolo commerciale più che un autovettura. Nel fuoristrada impegnativo le sospensioni dichiarano subito un certo limite sia in fatto di escursione che nel comfort, con reazioni abbastanza nervose e rigide. Naturalmente grazie alla presenza dei blocchi il veicolo risulta comunque inarrestabile, anche se non di facile gestione nei passaggi molto lenti e tecnici, dove la centralina elettronica recepisce con un leggero ritardo gli impulsi dell’acceleratore, che, unito al cambio automatico, obbliga il conducente ad una buona esperienza nella guida offroad. Su strada invece una volta “lanciato”, questo veicolo va bene, anche sé non è molto silenzioso a causa della mancanza quasi totale di coibentazione. Qualche perplessità sulla presenza di freni a tamburo sull’assale posteriore, non certo al passo con i tempi attuali.
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